Bollettino Elettronico SDM

Page 1

SDM News 5 June, 2010 | created using fivefilters.org - non tutela dei posti di lavoro per i marittimi italiani (navi con bandiera italiana da 25 membri, italiani 2 o 3) - non riconoscimento del prestigio che una carriera in mare ha - non aver riconosciuto la professionalità dei marittimi italiani, anzi a più riprese messa sotto accusa - non aver investito nei giovani e loro formazione. E’ difficile parlare di settore prestigioso, se un italiano può divenire ufficiale con corsi da 500 ore! - non aver investito nei marinai tutti. Ormai se si parla di crew shortage si parla solo di ufficiali - Enti dello Stato e sigle sindacali che appoggiano gli armatori nell’aprire una Accademia a Manila per formare extracomunitari per navi italiane, mentre da noi l’Istituto Tecnico Nautico veniva snaturato, e molti nostri colleghi sono lasciati a casa con famiglia senza aiuti - tabelle d’armamento, affaticamento e stress e così via … …

Caso IPSEMA: sintomo della malattia del cluster marittimo Jun 4, 2010 02:42PM

Oggi, le metastasi hanno causato o causeranno (è tutto ancora da vedere) la seconda mutilazione. Dopo aver perso anni fa un Ministero specifico, oggi si sopprime l’IPSEMA. Certo dire allo Stato, che il settore marittimo è un settore particolare, e poi la realtà è quella sopra mostrata, è difficile. E’ difficile non solo chiedere di salvare l’IPSEMA, ma addirittura costituire un nuovo Ente (ESIN). Nessuno sa quanti marittimi italiani sono realmente rimasti.

Caso IPSEMA: sintomo della malattia del cluster marittimo Pubblicata il 04.06.2010 In questi giorni la Segreteria Nazionale del SDM Sindacato dei Marittimi sta ricevendo molte telefonate da colleghi o loro famigliari, per sapere non tanto del futuro dell’IPSEMA Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, ma per sapere chi erogherà i servizi e prestazioni che tale Ente aveva nei suoi compiti. L’articolo 7 della manovra dice: l‘IPSEMA e 1’ISPESL sono soppressi e le relative funzioni sono attribuite all’INAIL, sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute; l’INAIL succede in tutti i rapporti attivi e passivi. Non credo ci sia molto da aggiungere, e generare allarmismi è da irresponsbili, soprattutto sapendo che a bordo delle navi le notizie arrivano frammentate, e non libere. Mi domando quante compagnie hanno inviato il testo della manovra a bordo? Già non fare questo, e poi inviare comunicati non è corretto. Ma non voglio entrare nel merito se sia giusto o meno chiudere l’IPSEMA, ma ragionare sul perchè si è arrivati a questo. Per farlo userò un esempio, e già da ora chiedo scusa per la forza di questo, ma è necessario a far ben capire un concetto. Quale è la specificità, o meglio una delle tante, di un tumore. E’ che questa cellula tumorale porta il corpo alla morte, ma uccidendolo muore anche essa. La morte del malato equivale alla morte della malattia stessa.

L’aver lavorato per perseguire il massimo profitto, non investendo più nei giovani, non prevedendo percorsi di formazioni adeguati a dar a questi un futuro di qualità, l’aver ridotto gli equipaggi, l’uso indiscriminato di manodopera a basso costo, l’aver favorito le bandiere di convenienza NON POTEVANO CHE PORTARE A QUESTA SITUAZIONE Perchè oggi almeno che non ci sarà un motivo politico, è difficile difendere l’IPSEMA? Molto semplice, mancano gli attori principali, esclusi sempre dai giochi dell’intero cluster marittimo, e cioè i LAVORATORI MARITTIMI Molti di noi lavorano ormai su bandiere non italiane, dell’IPSEMA alcuni non sanno neanche il nome per intero e che prestazioni eroga. Non solo, ma il Governo che non vede il gioco della moltiplicazione delle sigle? Prima parla l’IPSEMA come giusto che sia, poi seguono comunicati dei sindacati confederali e Confitarma. Oggi parla la Federazione del Mare, che sono sempre loro! (possono utilizzare anche il Comitato Nazionale del Welfare volendo) Si parla di manifestazioni, di blocco delle navi tutte azioni rispettabilissime, ma come mai si chiedono molti colleghi questa forza non viene mai messa per tutelare interessi DIRETTI dei lavoratori? Esempio amianto, oppure perchè nessuno si oppose all’Accademia a Manila? Avete mai sentito parole cosi ferme e dure per la contrattazione dei CCNL? per modificare o bloccare un decreto, che bastava leggerlo per capire che danni avrebbe

Perchè ho fatto questo esempio. Semplice, perchè il cluster marittimo è il corpo che ha la cellula tumorale, e sta morendo. La cellula tumorale ha già prodotto metastasi, che hanno nomi specifici:

1


prodotto? Per non far chiudere l’Istituto Tecnico Nautico? Per il diritto al voto? Per rivedere le tabelle d’armamento? TUTTA QUESTA CONVIZIONE, FORZA, DOV’ERA PER QUESTI TEMI? Anche questi sono tutelare i lavoratori, o no?

sostenuta? Mai una parola sulle tabelle di armamento e affaticamento. Scrivemmo alla dottoressa Petrocelli, non diede neanche un cenno di riscontro. Quando si allontanano i lavoratori, poi i risultati sono questi.

Come mai Confitarma pronta a tutto (a parole ovviamente) non ha collaborato con IPSEMA per risolvere il problema amianto, ad esempio dando ai lavoratori i documenti che chiedevano? Se l’Ipsema si salverà, questo avverra? Certo che paradosso, le pratiche dell’amianto partite dall’INAIL, tornano all’INAIL. La chiusura di un Ente che verrà incorporato in altro che già gestisce moltissimi lavoratori, manderà gambe all’aria il cluster marittimo, tutto quello sopra elencato no? Gli altri problemi distruggono solo una tradizione marinara di una nazione. Poi ora escono politici, quelli che se gli scrivi mostrano una indifferenza da vergogna nazionale. Se chiedi il diritto al voto, la prima domande che fanno è, ma quanti marittimi siete? La stessa domanda cade se l’argomento varia, una sorta di assetto variabile o volta gabbana, tipico degli indifferenti o di chi va dove conviene. Tanto cari politicanti, non votiamo è inutile che fate di tutto per farvi vedere. La frase più usata oggi è ancora una volta: l’Europa vuole. Ma che strano, quando l’Europa sostiene SDM Sindacato dei Marittimi per

L’IPSEMA si salverà? Siamo in Italia, tutto può accadere soprattutto se tutto rimane in mani politiche. Quello che è invece importante è se tale situazione abbia svegliato le coscienze di chi rappresenta sia i lavoratori che gli armatori e non utlimo gli Enti interessati. Se l’IPSEMA si salverà dovrà riflettere, sia su come fare il proprio lavoro e in quali comitati ad esempio inserirsi, ma soprattutto se si parlerà di ESIN fare frutto di questa esperienza e dare ai lavoratori la loro giusta importanza. Gli accordi con altre sigle, associazioni possono fare notizia, pubblicità o a volte dare atto a buone relazioni costruttive, MA SENZA I LAVORATORI NON SI HA MOTIVO DI ESISTERE Vale anche per noi sindacati, forse ancor di più. LASCIA UN COMMENTO Indietro | Condividi

argomenti come Accademia nessuno ascolta, poi però dicono per ciò che fa loro comodo, l’Europa vuole. Inoltre quanto sembra l’Europa non abbia messo parola in tale manovra, anzi… … Questo discorso è per ribadire un concetto che noi del Sindacato dei Marittimi diciamo dal 2007, e cioè senza il lavoratore marittimo non si va da nessuna parte, soprattutto se le cose si mettono male. Guardate la magistratura. Loro non parlano con tante sigle, parla solo uno seguito dai LAVORATORI. Nel protestare dicono cosa importante, e cioè parlano del futuro dei giovani, del generare un interesse verso una carriera che altrimenti avrà una caduta, poichè i giovani seguiranno altro percorso. I nostri scrivono comunicati, tanto duri quanto incocludenti, senza motivazioni reali perchè non hanno la base per poter oggi trattare con lo Stato. Per questo ho parlato di soluzione politica, perchè solo questa salverà l’IPSEMA, non certo la specificità del settore. Anche la magistratura è un settore specifico, ma il fatto è che si sono sempre ben difesi.

Tabelle d’armamento: tutto tace! May 30, 2010 03:32PM

Chi oggi scrive comunicati altisonanti rifletta a quanto fatto sino ad ora. Al fatto che se continuiamo cosi, la marineria italiana sparirà. La marineria è per lo più formata dal lavoratore marittimo che non dalle compagnie di navigazione. Senza il lavoratore tutto diventerà INUTILE Per chiudere infatti mi vorrei soffermare sulla parola. Sinceramente definire l’IPSEMA inutile è un errore, semmai se vogliamo allinearci alla dialettica armatoriale quando parla di noi lavoratori marittimi, direi un costo. Un costo per essere sostenuto deve avere una motivazione valida, e se si parla di Ente Previdenziale tale motivazione per prima cosa nasce da quanti lavoratori questa gestisce. Se oggi l’Ipsema avesse gestito 80000 o 100000 marittimi italiani, secondo voi sarebbe stata definita INUTILE o costosa? Poco più di 200 dipendenti per circa 35000 marittimi, ma se togliamo chi lavora all’estero! Se avesse risolto il problema amianto invece che sostenere accademie a Manila o parlato di voto, quanti lavoratori l’avrebbero

2

Tabelle d’armamento: tutto tace! Pubblicata il 30.05.2010 Dopo la nostra nota del 27 aprile 2010 protocollo 2035/2010/PR indirizzata al C.A. (CP) CARPINTERI, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Per leggere quanto accaduto andare al seguente link SDM Sindacato dei Marittimi come sapete non usa forme di sciopero o manifestazione anche perchè rifiutiamo lo scontro per promuovere la nostra causa, ma soprattutto non parteciperemo mai a ciò che la nostra coscienza ritiene ingiusto. Questa non è debolezza, ma coerenza, perchè se convinti che ciò


che si fa è giusto, si deve lavorare seriamente per promuovere la propria opinione e avanzare richieste. La debolezza è di chi cede al compromesso scontrandosi contro la viltà e incapacità dell’indifferente (e indifferenza).

Fatto questo, poi va anche bene che CGIL CISL UIL e Confitarma nei CCNL e accordi possano rivedere le tabelle, certamente non al ribasso. Se così non sarà, vedremo solo delle tabelle che passeranno da 25 a 27 membri, e capirete che in nome della maggioranza o rappresentatività, ancora una volta nella storia verranno solo giustificati i valori marci di quello che è il “costo” a scapito della sicurezza e tutela della vita umana.

In data 29 maggio 2010 abbiamo quindi inviato altra nota sia all’Ammiraglio Raimondo Pollastrini che al C.A. Francesco CARPINTERI, che potete leggere cliccando al seguente link (troverete l’intera istanza 24 marzo 2009 fino ad oggi, anche nella sezione attività) Se pensavano che l’averci invitato al gruppo di lavoro aveva concluso la vicenda, purtroppo per loro, così non è.

Sappiamo che altri, a nome dei marittimi che con loro hanno aderito, continuano a vedere i soli Sindacati Confederali e Confitarma risolutori di questo problema, legittimandoli con lettere aperte e pubbliche. Pur rispettando chiaramente il lavoro altrui noi invece siamo fermamente contrari a lasciare a quelle sigle il totale potere decisionale in merito a questioni di sicurezza. Se l’IMO ha chiesto di rivedere le tabelle d’armamento, se esponenti della Capitaneria di Porto le hanno definite RIDICOLE e spesso appena sufficienti a coprire gli incarichi nell’emergenza, è perchè le attuali tabelle non garantiscono la SICUREZZA E LA TUTELA DEL LAVORATORE.

A differenza di altre associazioni, noi del SDM Sindacato dei Marittimi non riteniamo che le tabelle di armamento siano nelle sole mani dei Sindacati Confederali e Confitarma, i quali seppur vero firmatari di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e accordi vari, devono rispettare nella stesura degli stessi le leggi e le normative nazionali e internazionali. L’IMO, come anche l’ILO nella convenzione MLC 2006 e l’Europa hanno chiesto agli Stati di rivedere le tabelle d’armamento di concerto con le parti sociali, TUTTE. Questo perchè si deve garantire un equilibrio tra le parti in quanto se si parla di SICUREZZA E TUTELA DELLA VITA il solo essere più

C’è oggi la possibilità di rivederle in modo che lo Stato detti legge e

rappresentativo non basta. Su uno yacht venuto alla ribalta sui giornali in questi giorni c’erano 20 membri di equipaggio, esattamente quanti ce ne sono su una nave di Lungo Corso ma molto più grande, o su un traghetto che collega Olbia a Piombino. Solo questo dovrebbe far riflettere. A definire ridicole le tabelle d’armamento sono fortunatamente anche Capitani di Vascello della stessa Capitaneria di Porto, quindi capirete sia paradossale che in Italia ancora si continui a delegare i soli Sindacati Confederali e Confitarma a definire tali tabelle, quando quelle attuali sono definite da persona delle autorità portuali, RIDICOLE. Con questo non vogliamo dire che ora CGIL CISL UIL e CONFITARMA debbano essere isolate, noi a differenza di molte persone del cluster marittimo e dirigenti ministeriali siamo contro queste azioni. Noi riteniamo che l’iter per definire queste tabelle d’armamento sia altro. L’IMO ha chiesto allo Stato italiano di agire. Il Ministero dei Trasporti fece prima una audizione pubblica, poi diede incario alla Capitaneria di Porto di stabilire le nuove tabelle. Ora la Capitaneria di Porto dovrebbe prendere tutte le varie proposte sia quelle provenienti dal gruppo di lavoro da lei stessa costituito, sia quelle di altre associazioni. Fatto questo fare una norma (legge, decreto quello che sarà) che stabilisca criteri per la stesura di tali tabelle, e non criteri minimi ma di massima sicurezza. Questo vorrebbe dire stabilire per le vecchie navi delle tabelle tenendo conto delle emergenze che potrebbero verificarsi, del permettere il rispetto delle leggi su orario di lavoro e riposo anche in condizioni particolari e straordinarie, pensare alla figura del comandante in seconda e via dicendo. Per le nuove, prevedere anche una responsabilità per chi progetta la nave e il registro di Classificazione (garante).

3

imponga tabelle veramente soddisfacenti, sarebbe paradossale che proprio i marittimi oggi ridiino “potere” a chi precedentemente ha fatto accordi molto discutibili. Si perderebbe una ottima occasione di cambiamento. Chiaramente questa nostra posizione i media non la riporteranno, perchè scomoda a ….. …. …. Forse noi del Sindacato dei Marittimi paventavamo rischi inesistenti, o le nostre proposte che partivano dal prendere in esame la gestione delle emergenze, POI COSI’ FOLLI NON SONO. Ora a dire stesso nostro concetto è un Capitano di Vascello della Capitaneria di Porto, un uomo che effettua controlli e visite di bordo, chissà se ora che a dirlo è un Ufficiale della CP qualcuno ascolterà e prenderà decisioni in merito. Indietro | Condividi

Nuovo sito del Sindacato dei Marittimi May 24, 2010 07:26AM


modo tale che attraverso la funzione ARCHIVIO possano essere ricercate per anno, mese o parola chiave. E’ stato aggiornato anche il servizio dei Feed RSS del Sindacato dei Marittimi.

CONSULENZE (sindacale e legale) In questa sezione, viene offerta la consulenza e l’assitenza ai lavoratori marittimi. Abbiamo dovuto organizzare questa sezione riconoscendo ai nostri iscritti dei privilegi, come correttezza richiede, e offrire nello stesso tempo una prima consulenza a tutti i lavoratori. Si hanno due tipologie di servizio: Nuovo sito del Sindacato dei Marittimi Pubblicata il 24.05.2010 Dal 2007 ad oggi, la crescita del SDM Sindacato dei Marittimi è stata continua, e questo ci porta a dover cercare ogni volta di adattarci alle varie richieste dei nostri iscritti. Il nostro sito, che dal 2007 è stato già modificato due volte, è ormai centro d’incontro di moltissimi lavoratori marittimi, visitato da Enti dello Stato e apprezzato a livello internazionale. L’attività di tre anni si era quindi “persa” all’interno del sito, e questo rendeva difficile anche seguire la nostra attività. Molti lavoratori ci hanno anche segnalato difficoltà nel tenersi aggiornati causa “pesantezza” del sito, cioè lentezza nel poter leggere nostre news ad esempio da cellulari. A questo si deve poi aggiungere che occorreva organizzare nuovamente il sito, a seconda dei vari tipi di visitatori. Questa è in breve la presentazione del sito LIVELLI D’ACCESSO Il sito è navigabile per tutti. Tutti possono quindi navigare per l’intero sito. Non è richiesta alcuna registrazione. Tutto ciò che è libero può essere consultato e scaricato liberamente da tutti. Tutto il materiale invece riservato ai soli iscritti richiederà l’immissione dei dati numero della SDM CARD e codice PIN. Il forum “Moltiplichiamo la Nostra Voce” è consultabile liberamente da parte di tutti. Per partecipare alle discussioni è richiesta una registrazione al forum (anche i nostri iscritti se vogliono partecipare al forum dovranno farla). Questa registrazione NON E’ una adesione al Sindacato dei Marittimi

AREA ATTIVITA’ in questa sezione troverete archiviata e ogni volta ci saranno novità aggiornata, TUTTA LA NOSTRA ATTIVITA’. Il file pdf contenuto avrà una copertina che illustra, tipo dell’istanza e cronologicamente l’anadamento della pratica Alla sinistra di questa lista, c’è una colonna che riporta le pagine del Chi Siamo, Obiettivi, Struttura e testo nostro Statuto

- ISCRITTI Dovranno indicare i propri dati compresi il numero della SDM Card e PIN. Hanno diritto ad avere in tempi celeri consulenze e assistenza sindacale, e consulenza legale come da convenzione in corso. - NON ISCRITTI Viene offerta A TUTTI consulenza sindacale gratuita che non comporti informativa o studio particolare, su tutte le tematiche attinenti al settore del lavoro. Troverete per alcune domande ormai quasi standard, risposte automatizzate, che offrono una prima consulenza. Per la mole di domande che arrivano giornalmente al SDM Sindacato dei Marittimi, ci auguriamo che tale procedura snellisca e diminuisca i tempi per avere risposte, tuttavia per chi porrà domande specifiche poichè non soddisfatto dalla risposta automatizzata, sarà discrezione del sindacato decidere se rispondere non garantendo chiaramente tempistiche, che varieranno in proporzione alla mole di lavoro. Ai non iscritti, viene offerta la possibilità di chiedere parere scritto allo Studio Legale con noi convenzionato. Questa possibilità è offerta solamente a casi di URGENZA, cioè dove ci sono tempi stretti per agire. La risposta è quindi garantita ai soli casi di urgenza

INTERNAZIONALITA’ per chi accede al sito del SDM Sindacato dei Marittimi dall’estero è data la possibilità di leggere il sito nella propria lingua

PAGINA ADESIONE molti ci avevano segnalato che la vecchia pagina era dispersiva e poco chiara. E’ stata quindi ottimizzata, per dare tutte le informazioni su come aderire al Sindacato dei Marittimi. Con l’occasione è pubblicato anche il nuovo “regolamento attuativo adesione al Sindacato dei Marittimi” (pagina 3 modulo adesione). E’ stato rivisto graficamente il “Muro dell’indifferenza” Nel sito troverete anche copia CCNL Lavoratori Marittimi e Comandanti e Direttori testo integrale e relatiovi verbali di rinnovo economico biennale.

NEWS il corpo centrale della Home Page riporterà le ultime 6 news. Queste da oggi potranno essere condivise sui nuovi servizi di comunicazione e informazione più noti della rete (vedi Twitter, Facebook ect). Le ultime news saranno anche riportate su www.sindacatomarittimi.eu/mobile in un formato studiato per la consultazione tramite cellulari. Tutte le news dal 2007 ad oggi sono state archiviate on line, in

BUONA NAVIGAZIONE Indietro | Condividi

4


diploma chiamandoli “Accademie”. Ascoltate il Ministro INTERVISTA Peccato Ministro, a parole dice belle cose, ma poi noi la conosciamo per i fatti.

Primo Maggio: cosa si deve festeggiare?

C’è molto da lavorare ancora, prima di festeggiare o tornare a festeggiare. La palla al piede non c’è più ma si lavora motlissime ore al giorno, i campi di cotone oggi sono di pomodori. Spesso lo schiavismo è legittimato da contratti discutibili. Non si parla più di lavoro ma mercato del lavoro. Non si parla più di lavoratori, ma di costo del lavoro. Si è fatto lavorare uomini a contatto con l’amianto, e oggi si nega loro il diritto ad essere risarciti sia del rischio e peggio per la salute distrutta.

Apr 30, 2010 11:00PM

I nostri padri avevano la speranza di un futuro migliore, i giovani oggi lo vedo peggio dei nonni. Ben venga il concertone del primo maggio (una sorta di moderno Panem et circenses) ma finito, tutti quei giovani e i lavoratori torneranno alla realtà. Le parole di politici e sindacalisti rimaranno tali, aspettando il prossimo primo maggio.

Primo Maggio: cosa si deve festeggiare? Pubblicata il 01.05.2010 Il lavoro viene spesso lodato da chi non lavora … … E come tutti gli anni arriva la festa del primo Maggio, e forse l’unica cosa che ha dato fastidio a molti è che sia capitato di sabato, niente ponte lungo. La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La domanda è: ma nel 2010 ancora festeggiamo i risultati di fine ‘800?

Oggi il pensiero del SDM Sindacato dei Marittimi va a quelle famiglie colpite dal decreto 30/11/2007 del Ministro Bianchi, che si trovano in difficoltà perchè i loro mariti, padri non hanno più un lavoro (o sono caduti in quello nero, dello sfruttamento senza tutele). Va ai giovani che vorrebbero dei percorsi di formazione di qualità, quelli che a parole vorrebbe anche gente come Sacconi e Gelmini, ma a fatti non realizzano. Va ai colleghi che sentono parlare di crew shortage ma non trovano lavoro. Va ai colleghi che sulle navi causa tabelle d’armamento MINIME, sono sottoposti a fatiga e a rischi seri per la loro sicurezza. NON CI SI DEVE SCORAGGIARE MAI DAVANTI LA REALTA’, MA AFFRONTARLA. LA REALTA’ NON DEVE MAI SPAVENTARE, PERCHE’ LA SI PUO’ SEMPRE CAMBIARE Altre associazioni dicono che SDM SIndacato dei Marittimi fa vedere tutto nero. Noi mostriamo una realtà, non nascondiamo nulla. Se quando sbagli nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi critica lo fa perché ama e ti ha a cuore. Noi “amiamo” questo mestiere, per questo ne mostriamo la realtà e ne vogliamo cambiare faccia. Per avere un vero motivo per festeggiare la festa dei lavoratori.

Si, perchè sinceramente noi oggi non vediamo cosa festeggiare, e parliamo del solo nostro settore, ma non crediamo che in altri sia molto meglio. Cosa dobbiamo festeggiare: 1 - aumento affaticamento e stress a bordo 2 - fenomeno del crew shortage. che non si arresta

Indietro | Condividi

3 - allontanamento dei giovani da questo lavoro 4 - l’indifferenza dello Stato Ieri sera il Ministro Sacconi parla di cose bellissime, peccato che nella realtà fanno tutto il contrario, sia lui che il Ministro Gelmini. Parla di mobilità dei lavoratori, di una formazione che consenta passaggi tra settori. Peccato che hanno snaturato gli Istituti Tecnici Nautici, e con conrsi post diploma chiusi i giovani nella sola carriera a bordo. Ministro ma di cosa parla? Conosce la realtà? Il Ministro Gelmini finanzia corsi post diploma scandalosi, e oggi si scopre che le scuole non hanno denaro per fare i corsi di recupero, MA DI COSA PARLIAMO? Basta con il politichese, parlate italiano e dite la verità. “Intrappolati in percorsi lunghi di studio” bravo Ministro, ma nel settore marittimo dopo averli intrappolati li CONDFANNATE. Ha parlato di DIRITTO ALLA CONOSCENZA, CAMBIAMENTI STRAORDINARI e voi festeggiate corsetti post

5


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.