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Sebastiano Andrea Miranda

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Soft Skill Autonomia Puntualità Capacità di pianificare e organizzare Precisione/Attenzione ai dettagli Gestire le informazioni Capacità comunicativa Problem solving Teamwork Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita Nazionalità

Sebastiano Andrea Miranda 05.09.1990 Augusta, Siracusa Italiana

Laureato in Architettura il 27.02.2018 presso l’Università degli Studi di Catania, S.D.S. Architettura Siracusa ed abilitato alla professione di Architetto settore A nel mese di Luglio dello stesso anno. Amo l’arte in ogni sua forma, dalla pittura, alla scultura, all’architettura. La carriera universitaria mi ha permesso di studiare ed ampliare le conoscenze riguardo le mie passioni, e spero di continuare ad imparare attraverso l’esperienza e il lavoro, toccando con mano il mestiere che auspico fare. Sono un ragazzo abbastanza determinato, serio e preciso nel lavoro individuale e di gruppo. Per me l’architettura non è un lavoro ma una passione che vorrei continuare a coltivare. +39 327 1688610 sebastianoandream@virgilio.it Via Sternazza 15, Augusta (SR) http://www.issuu.com/sebastiano.miranda seb_andrea_

Uso dei programmi Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe InDesign Autodesk Autocad 2D - 3D Autodesk 3Ds Max Autodesk Revit Architecture V-ray Corona Renderer Rhinoceros Maxwell Lumion Microsoft Office

Competenze linguistiche Italiano Inglese

Interessi Grafica Famiglia Paesaggi e Natura Architettura Tecnologia Mostre Disegno Viaggi Amici Libri Volontariato scoutismo Fotografia


Istruzione Laurea Magistrale in Architettura data conseguimento: 27.02.2018 Votazione finale: 110/110

Università degli Studi di Catania Struttura Didattica Speciale di Architettura Siracusa Titolo tesi: Le città duali del Val di Noto. Riqualificazione del lungomare di Lido di Noto

LM-4 C.U. Laurea Magistrale in Architettura e ingegneria edile-architettura (quinquennale)

Abilitazione alla professione 1° sessione - Luglio 2018 Sezione A

Iscrizione all’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa Gennaio 2019

Esperienze ed attività lavorative Collaboratore durata: Marzo 2019 - Oggi 4 mesi

Collaborazione durata: Ottobre 2018 - Marzo 2019 5 mesi

Tutor di Laboratorio di Progetto 2 Settembre 2016 - Giugno 2017 10 mesi

durata:

Collaborazione presso uno studio privato di architettura composizione architettonica, sopraluoghi in canitieri, progettazione e restauro di edifici post-sisma (AQ - AMATRICE) Architetto Marco Niciforo Augusta, Siracusa Tutor per gli studenti del corso di Lab.2A, composizione architettonica e tecnologia Prof. Gianfranco Gianfriddo, Francesca Castagneto Università degli Studi di Catania, S.D,S. di Architettura Siracusa

Tirocinio presso ente pubblico 2016 - Maggio 2016 3 mesi

Tirocinio settore paesaggistico, utilizzo di alcuni strumenti urbanistici, quali GIS, carta dei vincoli per le insegne di Ortigia e schede PG (parchi e giardini) Dott.ssa Alessandra Trigilia Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa

Collaborazione

Collaborazione presso uno studio di architettura composizione architettonica, sopralluoghi in cantieri, piani antincendio Architetto Salvatore Virzì Studio privato, Siracusa

durata: Marzo

Interni Design Arte Musica

Collaborazione presso FSTUDIO composizione architettonica, sopraluoghi in cantieri, redazione esecutivi, redazione documenti urbanistico-amministrativi, perizie giurate Ingegnere Filippo Ferlito Catania

“I don’t want to be interesting, I want to be good.” -Ludwig Mies van de Rohe-


Le cittĂ duali del Val di Noto Riqualificazione del lungomare del Lido di Noto



Il viaggio lungo la costa del Vallo di Noto, nasce dal desiderio di indagare come le città costiere o le frazioni delle grandi città del Val di Noto si insediano lungo la costa e che rapporto hanno con essa. Le grandi città dell’entroterra del vallo, quali Vittoria, Ragusa, Scicli, Modica, Ispica, Pachino, Noto, ricche di storia e tradizioni, dagli anni ’60 a seguire, sono protagoniste del fenomeno della “casa di villeggiatura” lungo il rispettivo litorale costiero. Si tratta di una crescita urbana lungo la costa, non guidata da strumenti urbanistici e di pianificazione, che trasformerà profondamente il paesaggio in termini di abusivismo edilizio. La costruzione dello spazio pubblico lungo la costa diventa il tema cardine delle nuove trasformazioni in una realtà quale il fenomeno della diffusione urbana spontaneo e abusivo che si appropria del paesaggio costiero in modo poco organizzato. L'indagine attenta e sistematica dei luoghi prende forma nell'ipotesi dichiarata nel masterplan del Lido di Noto. L’obiettivo è dare un'identità a questo luogo, in relazione alle trasformazioni subite nel tempo e restituire uno sguardo unitario su un paesaggio frammentato con azioni di ricucitura lungo la spiaggia, interrotta da strutture ormai permanenti quali lidi, abitazioni abusive o addirittura edifici abbandonati dando la possibilità di avere nuovi accessi sulla spiaggia e una maggiore vivibilità dell’attuale lungo-

Il Vallo di Noto Circoscrizione amministrativa, il primo riferimento si ha nel 1172. Comprendeva l’area sud orientale siciliana, avente il fiume Salso e i fiumi Dittaino e Simeto come confini rispettivamente occidentale e settentrionale, il fiume Amenano a nord o il Longane. Quest’ area vede sperimentare un’architettura dal gusto Barocco, riconosciuta nel 2002 quale Patrimonio dell’Umanità da parte dell’organizzazione UNESCO.

Le città duali

Vittoria Ragusa Noto Modica

Scoglitti

Lido di Noto

mare.

Scicli

Ispica

Marina di Ragusa

Pachino Sampieri Marina di Modica

S. Maria del Focallo

Marzamemi


Lido di Noto Siracusa

Le vicende che coinvolgono il Lido di noto cominciano nel 1930 dopo l’approvazione del nuovo Piano Regolatore che prevedeva parecchi interventi (molti dei quali rimasero solo su carta) nella zona costiera, fino a quel momento quasi del tutto libera da costruzioni. In tale contesto si inseriscono i progetti dello chalet “Miramare”, del Grand Hotel Eloro entrambi curati dall’ ing. Francesco La Grassa e della colonia per bambini. Nel 1934 si inaugura lo chalet che diventerà in poco tempo luogo di feste commemorative ed eventi mondani, questo favorirà la bonifica e l’urbanizzazione del litorale contemporaneamente alla realizzazione di numerosi villini, tutto questo nell’ottica di far divenire Noto Marina uno dei principali centri balneari della zona. Il 1935 viene aperta la tratta ferroviaria Noto-Pachino, che faciliterà la fruizione di massa del litorale netino. Sopra uno sperone roccioso, di fronte al Caffè Miramare, sì trovava il Grand Hotel Eloro, una struttura ricettiva a 3 elevazioni, di 85 posti letto. Il cantiere non fu mai completato e nel 2014, a causa dell’estrema pericolosità, venne definitivamente abbattuto. La costruzione della Colonia per bambini ebbe inizio subito dopo la fondazione di Noto Marina, avvenuta nel 1928, il suo uso sì è protratto fino agli inizi degli anni ’60, oggi è l’unica testimonianza storica rimasta.

Noto

Uso del suolo Noto

Superficie: 444,67 km2 Altitudine: 502 mslm Abitanti: 73500 Densità: 165 ab/km2 Lido di Noto Superficie: 47,5 km2 Altitudine: 8 mslm Abitanti: 3468 Densità: 73 ab/km2

Noto

Lido di Noto

La carta dell’uso del suolo raccoglie un insieme d’informazioni di carattere ambientale relative all’utilizzo agronomico, antropico del territorio. Legenda Ed. residenziale

Ed. per attività produttiva

Ed. commerciale

Piazza

Ed. religioso

Area agricola

Ed. ricettivo turistico

Area parcheggio

Attrezzatura sportiva

Area costiera

Attrezzatura balneare

Area a verde pubblico

Servizi (banca, farmacia, posta)

Viabilità

Serre

Fronte commerciale


Il lungomare Il concetto di dualità si sviluppa nell’idea progettuale del lungomare e della piazza, in cui la differenza di quota della strada provinciale, pensata in precedenza come un limite fra città e costa, diventa il punto di forza per il nostro progetto. L’opportunità è organizzare a quote differenti, funzioni di natura e destinazione diverse finalizzate alla migliore fruizione della costa. Al livello della strada la tematica si sviluppa con l’ampliamento della sezione stradale che permette una passeggiata lungo la costa e una piazza diventando il punto centrale della nuovo lungomare. Ciò permette di vivere questo luogo come spazio urbano di città. A quota più bassa, mediata da ampie rampe e scale, si configura una situazione più legata all’ambiente naturale: da un lato una lunga passerella ci permette di passeggiare sulla spiaggia arrivando in alcuni punti fino al mare, dall’altro una passeggiata e una sosta immersi nel verde, con essenze tipiche della macchia mediterranea. Una visione, nel suo insieme, sia antropica che naturalistica. In questo intervento s’innestano rispettivamente sotto il lungomare e sotto la piazza, funzioni direzionate ad attività turistico ricettive.

3.85 m

2.85 m

4.00 m

3.00 m

0.17 m

0.17 m

0.00 m

0.00 m


2.35 m

1.85 m

2.50 m

2.00 m

0.17 m

0.17 m

0.00 m

0.00 m


L’area di intervento ricade nell’attuale parcheggio, posto ad una quota più bassa, affiancato alla strada provinciale. La forma della piazza è rettangolare con il margine che si affaccia sul parco di andamento frastagliato, un chiaro continuum dell’idea progettuale già esplicitata nel lungomare. Al margine tra la piazza ed il parco sono stati posizionati tre padiglioni, la cui volumetria si ispira alle dune sabbiose tipiche della Sicilia Sud Orientale. Questa idea progettuale è stata ampliata anche per le zone d’ombra necessarie a causa della vastità superficiale e delle alte temperature raggiunte in questo luogo durante il periodo estivo. La piazza è caratterizzata da tracce di verde che la dividono in aree e percorsi lineari fra la quale si localizzano le zone d’ombra sopracitate. Il collegamento tra la piazza ed il parco è realizzato tramite due scale che si posizionano ai lati dei padiglioni. Questi ultimi sono organizzati su entrambi i livelli, diventando il filtro fra il parcheggio seminterrato, di nuova realizzazione ed il parco. Il parcheggio ha una capienza di 225 posti auto è suddiviso in due corsie di circolazione a senso unico.

La piazza

0.20 m

4.20 m

4.00 m quota strada

Mercato al chiuso, superficie: 220 mq


Area Polifunzionale, superficie: 260 mq

Risto-Pub, superficie: 90 mq

Zone d’ombra, superficie totale: circa 1000 mq


Il parco

0.20 m

0.40 m

0.00 m

Servizi pubblici superficie: 22 mq

Area ristoro, superficie: 100 mq

Palestra, superficie: 220 mq

Parcheggio, superficie: 5000 mq

Area

super


mostre,

rficie: 250 mq

Risto-Pub, superficie: 140 mq

Area Hobbies-Internet Point, superficie: 200 mq


Tre modi di costruire Legno Acciaio Pietra



WOOD HOUSE Il punto di partenza è l’accorpamento di 9 cubi su due livelli il cui lato ha la dimensione del Modulor di Le Corbusier all’interno del bosco di Tarderia, Acireale. Nasce come una casa “cubo” con bucature che inquadrano il paesaggio circostante. L’ingresso è accentuato dalla loggia, quest’ultima è presente anche al piano superiore per godere ulteriormente del panorama. La struttura è in X-lam con pannelli da 150 mm. Solo la fondazione a platea, è in calcestruzzo.

Concept

Pianta, prospetti, sezioni

Esploso assonometrico

Inquadramento

Parquet Pannello OSB Pannello di sughero Alloggiamento impianti Trave radice


Sezione costruttiva X-lam

Guaina ardesiata e massetto delle pendenze Doppio pannello isolante Barriera al vapore Solaio in X-lam Intercapedine per impianti Pannello in fibro-gesso

Struttura in X-lam Barriera al vapore Doppio pannello isolanete Telo impermeabile Intercapedine con travetti di ancoraggio Rivestimento in legno

Fondazione a platea Magrone


CONCRETE & IRON HOUSE Il punto di partenza è l’accostamento di cubi il cui lato ha la dimensione del Modulor di Le Corbusier su una base in calcestruzzo nei pressi di Santa Maria la Stella, Acireale. Nasce come una casa introspettiva, si chiude verso l’esterno, aprendo verso una corte privata interna con una zona verde ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea. La struttura è intelaiata in acciaio con tamponamenti in pannelli di cemento precompresso prefabbricati. Solo la fondazione a platea, e il solaio latero-cementizio. Inquadramento

Concept

Pianta, prospetti, sezioni

Esploso assonometrico


Sezione costruttiva

Pavimentazione per esterni Strato di allettamento Guaina impermeabile Massetto delle pendenze

Solaio latero-cementizio con pignatte e travetti tralicciati Intonaco

Intonaco interno Pannello AQUAPANEL con B.V. Orditura metallica verticale isolante Knauf (isoroccia) Orditura metallica orizzontale 1/2 lastra Knauf Pannello outdoor Intonaco

Pavimentazione

Strato di incollaggio Strato di livellamento Isolante termico Fondazione a platea Magrone


STONE HOUSE Il punto di partenza è l’accostamento di cubi il cui lato ha la dimensione del Modulor di Le Corbusier su un terrapieno nel territorio della Timpa di Acireale. Nasce come una casa di piccole dimensioni prettamente per uso estivo, un rifugio che permette di allontanarsi dalla vita frenetica quotidiana. Il nome deriva prettamente dalla sua struttura, in muri a secco con pietra lavica locale.

Inquadramento

Concept

Pianta, prospetti, sezioni

Esploso assonometrico


Sezione costruttiva

Pavimento per esterno Guaina impermeabilizzante Massetto delle pendenze Strato isolante Solaio latero-cementizio Intonaco interno

Intonaco interno Ciglioni in pietra Malta di calce Strato isolante Mattoni forati Intonaco interno


Interior Design Food & Architettura



PASTA & CO L’occasione di progettare un box PASTA&CO, proposta da GERRATANA s.r.l. in collaborazione con il professore Fabrizio Foti, ci permette di riflettere sul rapporto food/design, una tematica oggi molto attuale. Il format di questo marchio include in un unico ambiente produzione, preparazione, conservazione e degustazione di pasta fresca. Questa esperienza mette in gioco la nostra abilità di ottimizzazione degli spazi, per progettare delle postazioni dalle dimensioni ridotte, localizzabili all’interno di centri commerciali, outlet, terminal aeroportuali o complessi fieristici. Un “box” in cui il binomio design-funzionalità ottimizza il lavoro del dipendente, accattiva lo sguardo del cliente e, successivamente, con le sue produzioni, ne soddisfa il palato.

Food

Design

Estetica

Funzionalità

Pianta, prospetto

Concept

Ottimizzazione degli spazi

Produzione

Modulo 90x90 cm

Planimetria

Prospetto

Spazi e funzioni

Vendita

Servizio

Ciclo di produzione Servizio food, beverage, not food Cottura e mise en place Ciclo di lavaggio Linea di vendita e pagamento



Ambiente Architettura Archetipi



Inquadramento

Archetypal house Il contesto, la cultura, gli elementi distintivi che fanno di una città un luogo ovvero gli archetipi, diventano il punto di partenza in questo progetto. La città in cui si colloca il progetto è Caltagirone, città tra i monti Erei ed Iblei, dal passato storico molto importante e ricco di tradizioni. Gli elementi caratterizzanti del paesaggio sono riportati nel progetto nel piano rispetto del contesto. L’analisi parte dall’abaco degli elementi naturali e del costruito allo scopo di raggiungere un progetto che mantenga l’identità del luogo sul quale verrà realizzato.

Balcone Finestra

Solaio

Archetipi

Porta Cantonale

Pianta, prospetti, sezioni

Caltagirone


Pianta, prospetti, sezioni

Il percorso del sole Il sole sorge ad est e tramonta ad ovest e percorre, nell’arco di una giornata un cammino che lo porta ad avere un’altezza sull’orizzonte che varia a seconda del periodo dell’anno e della latitudine a cui è situato l’edificio. In estate il sole è alto sull’orizzonte differentemente dall’inverno, quando i suoi raggi sono significativamente più bassi. In inverno, quando il sole è basso nel cielo, i raggi penetrano nelle aperture della facciata sud e si convertono in calore. Durante le ore di luce il calore viene immagazzinato nella massa termica presente nel pavimento, nel soffitto e nei muri. Il calore trattenuto nella massa termica quindi continuerà ad irradiare nello spazio interno anche dopo il tramonto.

E

E

E


Architettura militare EreditĂ dal passato Restauro



Real cittadella, Messina La Real cittadella è una fortificazione costruita per difendere il porto di Messina. Ha una particolare forma, pentagonale, con cinque grandi bastioni. La struttura oggi è abbandonata e nel tempo ha cambiato più volte destinazione d’uso. L’analisi parte dal rilievo fotografico della cortina, una parte della fortificazione, ormai divisa in due. Sono state eseguite analisi per diversi layer, dalla mappatur del materiale alle patologie di superficie, allo schema delle fessurazioni, per capire come intervenire. Il progetto di riuso vuole restituire una visione generale della cittadella, mantenendo, ove possibile, la sua struttura originale, con interventi manutentivi. La parti di nuova costruzione sono realizzate in legno, acciaio e vetro riportando in vita la traccia della conformazione originale della cittadella.

Rilievo e mappatura del materieale e delle patologie di s

Inquadramento

Real cittadella

Ex Bastione San. Francesco

Legenda

Cortina Est

1863, Real cittadella Messina


superficie

Schema delle fessurazioni Si ipotizza che la fessurazione trasversale che attraversa la cortina, sia dovuta allo slittamento del terreno di fondazione in due direzioni tra di loro opposte. Ciò ha fatto si che si è creata una frattura notevole tra la cannoniera e una delle porte interne di accesso alla Piazza d’armi.


Parco urbano

Masterplan


Cortina Est


UnitĂ abitative Tipologie edilizie



Casa in linea Tipologia edilizia plurifamiliare costituita da 3 corpi scala che distribuisce su ogni piano 2 unità abitative. Al piano terra sono distribuiti su tutta la lunghezza delle attività commerciali e abitazioni per liberi professionisti in modo da aver sia l’abitazione personale che lo studio privato. Le unità abitative sono destinate per una pluralità di utenza: dai monolocali per gli studenti alle case per una famiglia abbiente e numerosa. Inoltre sono state realizzate con un progetto interno diverso per ogni abitazione rispettando sempre l’orientamento per ottimizzare le ore di luce giornaliere.

Piante


Prospetti e sezione


Casa a ballatoio Tipologia edilizia plurifamiliare costituita da 2 corpi scala all’estremità che conducono al ballatoio di ogni piano nella quale si distribuiscono 4 unità abitative. Al piano terra sono previste due unità abitative e una area di parcheggio coperta per i residenti. Le unità abitative sono destinate per una pluralità di utenza: dai monolocali per gli studenti alle case per una famiglia numerosa. Si sono sperimentati diversi tagli di alloggi: monolocale, bivano, trivano fino a studiare la tipologia a duplex. L’inclinazione di ogni abitazione e il ballatoio è realizzata tenendo conto dell’orientamento dell’edificio per ottimizzare la luce all’interno di ogni alloggio.

Piante


Prospetti e sezione


Casa a torre

Piante

Tipologia edilizia plurifamiliare costituita da un corpo scala centrale alla quale si accostano quattro volumi con altezze differenti accentuati dal diverso colore in facciata. Le diverse altezze dei volumi permettono l’inserimento di un tetto giardino utile per i residenti per la realizzazione di piccoli orti urbani. Le unità abitative sono destinate per una pluralità di utenza: dai monolocali per gli studenti alle case per una famiglia numerosa. Si sono sperimentati diversi tagli di alloggi: monolocale, bivano, trivano fino a studiare la tipologia a duplex.

Pianta Piano Sesto e Ottavo

Pianta Piano Nono


Prospetti e sezione


Architettura slim Spazi ristretti Architettura modulare



Intra Mura Sperimentare spazi ristretti è l’obiettivo di tale progetto. L’alloggio si innesta fra due edifici preesistenti. Larga 5m e lunga 11m, ospita un’abitazione ed uno studio per un libero professionista. Per accedere ai piani superiori si inseriscono due scale, la prima ad alta pendenza a mensole, la seconda a pioli.

Tower house Una torre per una famiglia multietnica, al piano terra un’abitazione in stile giapponese, dettata dal modulo del futon. Dal piano successivo, un’abitazione più contemporanea che segue un percorso interno fino al raggiungimento di un giardino Zen all’ultimo piano. Gli ambienti sono progettati per sembrare molto ampli fruttando lo spazio con doppie altezze e con bucature che permettono di avere molta illuminazione naturale.



Grazie per l’attenzione


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