Biografia per immagini
a cura di Andrea Cecconi contributi di Walter Veltroni, Vito MancusoPadre Ernesto Balducci
Biografia per immagini
a cura di Andrea Cecconi contributi di Walter Veltroni, Vito Mancuso
Editr ice F iorent inaSoc ie tà
Con il sostegno
© 2022 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it
facebook account www.facebook.com/sefeditrice
twitter account @sefeditrice
instagram account @sef_editrice isbn 978-88-6032-658-4
Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata
Le foto pubblicate nel presente volume sono di proprietà della Fondazione Ernesto Balducci (per gentile concessione)
In memoria dell’amico carissimo Lodovico Grassi
9 Presentazione
Andrea Cecconi
11 Cittadinanza e «ius soli»
Walter Veltroni
17 Ernesto Balducci e l’uomo planetario Vito Mancuso
23 Cronologia biografica
27 Biografia per immagini
In occasione del centenario della nascita di Ernesto Balducci (19222022), sono previste, nel corso dell’anno, diverse manifestazioni pubbliche, nelle principali città italiane, e alcune pubblicazioni, fra le quali due biografie sul padre scolopio: una edita dell’Editrice San Paolo; la seconda, una biografia per immagini, realizzata con foto inedite di padre Balducci provenienti dall’archivio fotografico della Fondazione. Alle varie foto sono intercalati alcuni brani di Balducci, relativi al contesto a cui si riferisce l’immagine, insieme con le sue riflessioni sui momenti più significativi della sua vita: dall’infanzia a Santa Fiora, all’entrata in seminario appena dodicenne, dall’ordina zione sacerdotale nell’agosto del 1945 a Firenze, alla fondazione della rivista «Testimonianze» nel 1958, al suo trasferimento a Roma l’anno successivo, fino al processo per aver difeso l’obiezione di coscienza nel 1963.
E, in seguito, l’impegno per il rinnovamento ecclesiale nella prospet tiva conciliare e il ritorno a Firenze nel 1965, concesso da papa Paolo VI seppur nella diocesi di Fiesole, presso la Badia Fiesolana.
Le varie tappe di questo percorso di testimonianza sacerdotale si evi denziano bene scorrendo le varie immagini della raccolta, grazie anche alla lettura dei brani a essa intercalati.
Ci auguriamo di aver ricordato degnamente la figura e la testimo nianza di Ernesto Balducci, non soltanto attraverso la memoria che que ste immagini alimentano, ma, soprattutto, aver valorizzato l’attualità di quella lezione di cui, ancora oggi, ne constatiamo la ricchezza e l’afflato profetico.
Un ringraziamento particolare al mio prezioso collaboratore Lorenzo Del Mastio e all’amico carissimo Stefano Zecchi per i suoi incoraggia menti nel prosieguo del lavoro.
Andrea Cecconi
Presidente Fondazione Ernesto Balducci
biografia per immagini
«Ricordo che, quando d’inverno si andava a letto, la mamma ci esortava a coprire la brace con la cenere perché le anime del purgatorio di notte passano a scaldarsi.
La ragione era semplice: la mattina, con la brace ancora viva, si poteva riaccendere il fuoco con facilità. Ma l’ornamento mitico, con risvolti cristiani, dava poesia a quel rito…».
Santa Fiora, il piccolo Balducci con le sorelle
«La mattina, verso le quattro o le cinque, sentivo il richiamo del gruppo dei minatori; mio padre scendeva con l’acetilene e partivano a piedi per fare quattordici chilometri e raggiungere la miniera. Vi si calavano dentro. La sera, quando imbruniva, stavo alla finestra in attesa che si vedessero le acetileni… Questo scenario di una vita vissuta con dispendio di sé al di là di ogni limite, mi ha molto marcato…».
«Il 14 giugno 1944, ottantatré minatori, fra i quali venticinque miei compaesani per lo più miei coetanei, furono condotti a Castelnuovo Val di Cecina e fucilati.
Ricordo ancora quando tornarono le bare al paese agghiacciato. Il monumento nel cimitero di Santa Fiora dedicato alle venticinque vittime rimane un luogo della mia geografia spirituale.
Sento che devo essere degno di loro, che la mia cultura non mi deve staccare da loro, che anzi accrescere le mie responsabilità di solidarietà con quel mondo di sfruttati da cui sono venuto…».
Santa Fiora, con le sorelle
Roma, 1930, il Calasanziano, studentato di Monte Mario