Anno scolastico 2010-2011
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Sommario Editoriale L‟intervista alla Preside L‟intervista ai rappresentanti 20 Novembre: un’occasione per tutti E ancora possibile negare l‟infanzia? L‟infanzia che non c‟è Non c‟è vera amicizia tra i banchi di scuola Esperienze di fede Quello che i giovani pensano dei po-litiganti La voce dei giovani Intesa arriva a Canicatti Il fumo, la droga, l‟alcol L‟amore ai tempi del social network Sei anni fa l‟omicidio di una ragazza turbava un piccolo paese Appello contro ogni forma di violenza Violenza sulle donne cosa sappiamo veramente Da Catwoman a Raffaella Fico: il regresso dell‟occidente Unbelievable story of the 21th century: the case of Sakineh No al silenzio! Basta alla violenza e all‟abuso Perché proprio il 25 Ritorno dal passato I giovani allo sport Senza Cassano non ci divertiamo! Artemisia Gentileschi: nel tormento l‟arte di essere donna! Storie di ordinaria felicità Poesie…
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Direttore responsabile: Alessia Li Calzi Oltre ai redattori dei testi hanno collaborato :Vincenzo Taibi, Francesco Rotondo, Accardo Raffaella, Marta Corsello, Giuseppe Lodato; Marika Ferraro
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Supervisione di : Mariella Pirovano e Giusy Ferraro
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Editoriale Ben ritrovati a tutti e un caldo benvenuto agli studenti che per la prima volta hanno varcato la soglia dei due licei. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare gran parte del primo numero (il primo, speriamo, di una lunga serie) alla riflessione su due giornate importantissime: l‟anniversario della proclamazione dei diritti dell‟infanzia e dell‟adolescenza (20 novembre) e la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Per i vari inconvenienti e ritardi dovuti alla recente occupazione e alle varie forme di protesta che l‟hanno accompagnata, abbiamo dovuto posticipare la sua uscita che sarebbe dovuto andare in stampa in una data immediatamente successiva ad entrambe le ricorrenze. In questo numero abbiamo voluto parlare della donna e del suo mondo,dei suoi amori,delle sue lotte in un mondo ancora fondamentalmente maschilista. Donne che sono vittime di uomini-bestie, ma anche del mondo,della società, del mercato, di loro stesse. Inoltre ampio spazio è stato dato al mondo sommerso dell‟infanzia: bambini sfruttati e rapiti da un mondo dorato per finire in un mondo che puzza di marcio,il mondo degli adulti, senza armi per difendersi e parole per ribellarsi. Questo numero porta anche un'altra forte novità, infatti non andrà diffuso più solamente in forma cartacea, ma sarà presente anche sul nostro sito internet www.carpenews.altervista.org , sito creato appositamente da due alunni dello scientifico Francesco Rotondo e Vincenzo Taibi; il sito sarà sempre in espansione con link ipertestuali, canzoni, video e altri aggiornamenti che aggiungeremo in seguito. Anche la veste grafica del cartaceo è rinnovata, sempre a cura di Alessia Li Calzi. Il nostro ringraziamento va anche a tutti quelli che hanno partecipato entusiasti a questo progetto con i loro contributi, speriamo di interessarvi con gli articoli, le riflessioni e i testi in genere presenti che sono opera di alcuni di voi Nell‟invitarvi a una buona lettura , cogliamo l‟occasione anche per farvi i nostri auguri di Buone Feste
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Luigi Racalbuto Piazza e tutta la redazione
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Intervista alla Preside Interviste a cura di Alessia Li Calzi, Liborio Sacheli, L.S. e Sara Migliore L.C. Come è stato l’impatto con il contesto culturale canicattinese?La richiesta di trasferimento che feci per venire in questa scuola era la conseguenza di una scelta consapevole che da diversi anni programmavo per dare una svolta alla mia carriera. Com’è il suo rapporto con il personale ATA e i docenti? Partendo dal presupposto che la scuola è una comunità educativa, alla base di questa devono per forza esserci relazioni umane tra, soprattutto, il personale che ci lavora. Però devo dire che ho trovato un clima ben predisposto alle relazione umane sia da parte dei docenti sia da parte del personale ATA. Cosa ne pensa dell’organizzazione della scuola e cosa, secondo lei, bisogna cambiare? Beh, l‟organizzazione è necessaria, soprattutto in questa scuola che presenta parecchi disagi, come la dislocazione dell‟istituto nei diversi plessi. Questo comporta curare anche l‟organizzazione sulla comunicazione interna, che dovrebbe essere più efficiente. Un altro aspetto che dovrebbe essere migliore, è proprio l‟organizzazione che riguarda voi alunni, per quanto riguarda l‟assemblea degli studenti, ma anche la partecipazione nelle varie manifestazioni. Quali progetti vorrebbe realizzare in questa scuola? 4Il mio progetto principale è proprio quello di dare un‟identità alla scuola, cioè far cooperare insieme il Liceo Classico e lo
Scientifico. Quali differenze ha riscontrato tra i ragazzi delle medie e quelli delle superiori? Ho riscontrato molte differenze. Alla scuola media mi ritrovavo nella posizione di dover fare amalgamare i ragazzi all‟interno delle classi,perché vi erano continuamente discussioni. Qui i problemi sono di altra natura. Col passare degli anni aumenta il livello individualistico probabilmente perché c‟è un‟identità più definita. Cosa ne pensa delle manifestazioni? Purchè non sia una perdita di tempo, perché no? Dovete prima di tutto capire lo scopo per cui manifestate o organizzate eventi. Però bisogna, comunque, che voi studenti tutti vi impegniate a partecipare. Difatti mi sono dispiaciuta che la maggior parte di voi alla prima manifestazione, sia andata via dopo un po‟ di tempo. Ciononostante, la manifestazione è stata organizzata molto bene. Cosa immaginava di dover trovare e cosa invece ha trovato? Ciò che più di tutto mi ha sorpreso,per il livello di intensità, è la grande accoglienza che ho trovato. Mi sono sentita subito parte integrante della comunità e sono riuscita ad ambientarmi in fretta. Quali sono gli aspetti fondamentali che vorrebbe insegnare a noi alunni? La cosa fondamentale è il rispetto delle regole, ma non deve essere solo una mia prerogativa, bensì di tutti i docenti.
Intervista ai Rappresentanti Nome: Angelo Cuva Età: 16 Orientamento religioso: Cattolico praticante Orientamento politico:Moderato sinistroide. La prima cosa che ti viene in mente con le parole “Liceo Scientifico”: Il disagio dei tre plessi. Cosa pensi dei tuoi colleghi rappresentanti? Sono tutti dei ragazzi volenterosi e spero che con loro io possa raggiungere un buon livello di cooperazione. Qual è la prima cosa che hai fatto subito dopo aver saputo che sei il nuovo rappresentante? Ho chiamato mia mamma, mio papà e mia nonna! Cosa ti ha spinto a candidarti? Il desiderio di mettermi a servizio degli altri. Tre rappresentanti al liceo Scientifico e uno al classico. Cosa ne pensi? Il sistema elettorale prevede questa possibilità ed è giusto così. Questo, comunque, non significa che il Liceo Scientifico avrà la supremazia sul classico. Quale sarà la prima cosa che farai in veste di rappresentante? Mi piacerebbe molto organizzare delle manifestazioni a favore della legalità. 5 Vuoi dire qualcosa agli studenti? Innanzitutto ringrazio coloro i quali hanno deciso di puntare su di me, sicuramente non li deluderò!
Nome: Carlo Sferrazza Età: 17 Orientamento religioso: Cattolico Orientamento politico: Centro Sinistra La prima cosa che ti viene in mente con le parole “Liceo Scientifico”: Ricreazione!! Cosa pensi dei tuoi colleghi rappresentanti? Sono ragazzi in gamba. Qual è la prima cosa che hai fatto subito dopo aver saputo che sei il nuovo rappresentante? Sono andato a mangiare. Cosa ti ha spinto a candidarti? Volevo lasciare qualcosa a questa scuola. Tre rappresentanti al liceo Scientifico e uno al classico. Cosa ne pensi? Giustizia è fatta! Quale sarà la prima cosa che farai in veste di rappresentante? Ciò che vuole l‟istituto! Vuoi dire qualcosa agli studenti? Grazie! Ripagherò la fiducia che mi avete dato!
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Intervista ai Rappresentanti Nome: Angelo Castellano
Nome: Carmelo Traina Età: 16 Orientamento politiEtà: 17 co: comunista sfegatato (ha la bandiera rossa a Orientamento relicasa!). gioso: Prettamente Orientamento religiocattolico so: cristiano credente ma non praticante. Orientamento poliLa prima cosa che ti tico: Centro Sinistra viene in mente con le parole "Liceo ClassiLa prima cosa che ti viene in mente con co": penso che sia una delle migliori scuole a le parole “Liceo Scientifico”: Lo sento livello formativo, che alterna forti momenti di studio a magnifiche esperienze di divertimento e come qualcosa di mio. crescita. Cosa pensi dei tuoi colleghi rappresen- Cosa pensi dei tuoi colleghi rappresentantanti? Sono ragazzi che io stimo tantissimo e ti? Sono ragazzi veramente in gamba . Recentecon i quali mi piacerebbe lavorare per miglio- mente abbiamo avuto un incontro che ci ha rare questa scuola. permesso di stabilire rapporti di collaborazione. Qual è la prima cosa che hai fatto subito Qual è la prima cosa che hai fatto subito dopo aver saputo che sei il nuovo rappredopo aver saputo che sei il nuovo rapsentante? Il primo pensiero è stato quello di presentante? Sono andato a studiare la telefonare alla mia fidanzata. cosmologia di Cartesio. Cosa ti ha spinto a candidarti? Quest'anno Cosa ti ha spinto a candidarti? Il deside- non avevo nè la minima idea di candidarmi nè tanto meno pensavo di poter arrivare a questo rio di mettermi in discussione e di cercare di punto. Successivamente questi mi hanno propomigliorare il liceo. sto di candidarmi, e io non ci ho pensato due Tre rappresentanti al liceo Scientifico e volte. uno al classico. Cosa ne pensi? Una bella Tre rappresentanti allo Scientifico ed uno cosa e ne sono contento. Con la furbizia non Classico. Cosa ne pensi? Penso che sia un maggiore lavoro per me, per il fatto che devo si conclude niente, con l‟onestà sì! rimediare all'assenza di una figura importante Quale sarà la prima cosa che farai in quale un altro rappresentante. Quale sarà la prima cosa che farai in veste veste di rappresentante? La festa! … di rappresentante? Ho in mente una serie di scherzo, mi metterò a completa disposizione dei ragazzi e cercherò di soddisfare ogni loro cose che spero verranno realizzate nel corso dell'anno. Un esempio è la Bacheca dello Sturichiesta. dente. Vuoi dire qualcosa agli studenti? InsieVuoi dire qualcosa agli studenti? Cari stu6 me si può! denti, ringrazio coloro i quali mi hanno votato, spero di poter creare un rapporto di collaborazione e di stima reciproca con tutti.
20 novembre: un’occasione per tutti. Massimiliano Cani 3 B L.S. Sabato 20 novembre, si celebra la giornata internazionale sui diritti dell‟infanzia e dell‟adolescenza. Una ricorrenza di fondamentale importanza, in una società ancora martoriata dalla violenza e dallo sfruttamento dei minori; un‟occasione per riflettere sulla situazione odierna e sollecitare le autorità affinché questo fenomeno sociale, che non affligge solo i paesi più poveri, venga debellato e risolto definitivamente. Forse non tutti sanno quali siano le cifre legate allo sfruttamento minorile, si calcola, che in Africa, Asia e America Meridionale, siano intorno ai 150 mila i bambini sfruttati; naturalmente si tratta di stime quasi teoriche, le indagini sono state effettuate solo nei grandi centri urbani, le campagne e i villaggi più piccoli non sono stati minimamente sfiorati da tale rilevazione; le cifre, quindi, devono purtroppo essere arrotondate notevolmente per eccesso. Anche le zone del Mondo più industrializzate e civili sono colpite da questa piaga sociale; in Italia secondo il ministero vi sono all‟incirca 45 mila bambini, che rientrano nella categoria degli sfruttati.
sono costretti a far lavorare i propri figli, poiché le circostanze più disparate, ma tutte riconducibili alla fame, li obbligano. In molte parti del mondo vi sono,infatti, molte famiglie che vivono in condizioni così precarie da non aver nemmeno di che cibarsi e così tutti i membri sono costretti a lavorare, anche i più piccoli, per guadagnare quei pochi dollari al giorno, svolgendo attività anche pericolose. A volte però accade di peggio, molti ragazzi vengono richiamati dalle grandi organizzazioni criminali, che li sfruttano per lo spaccio o per il traffico della prostituzione infantile, come accade nelle Favelas brasiliane, divenute ultimamente mete di quel turismo tanto immorale quanto diffuso. Una volta entrati in questo circolo vizioso i bambini hanno purtroppo un destino segnato.
Infine vorrei evidenziare come noi europei, così attenti ad ogni tipo di tematica, a volte aiutiamo questo tipo di economia basata sullo sfruttamento, acquistando tappeti, scarpe o palloni spesso fabbricati da piccole mani. Mi auguro, infine, che questa giornata possa essere un momento Qui in Italia sono spesso stranieri, mentre di riflessione per tutti, affinché ognuno nei paesi più sottosviluppati appartengono possa prendere coscienza di questo proalle classi sociali più povere. Viene naturablema, ancora troppo sottovalutato. 7 le, chiedersi come i genitori permettano lo sfruttamento dei propri figli. I genitori
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E’ ancora possibile negare l’infanzia? Flavia Lentini IV A LC Lo sfruttamento minorile è una piaga che interessa sia i Paesi ricchi sia quelli poveri. Nel mondo ci sono 250 milioni di bambini costretti a lavorare. Di questi più della metà, sono bambini sfruttati, cioè bambini che lavorano, contro la loro volontà, per molte ore al giorno, talvolta anche la notte, in condizioni fisiche e psicologiche che ne compromettono la naturale crescita: fisica, mentale e culturale; non potendo accedere nemmeno all‟istruzione primaria. Tra le cause dello sfruttamento minorile va citata innanzitutto la povertà delle loro famiglie, che li spinge a farli lavorare nel disperato, quanto vano, tentativo di migliorare la situazione economica che possa consentire loro di sfamarsi. Molti bambini vengono sfruttati da imprenditori, senza scrupoli, che a basso costo realizzano prodotti che noi, dei Paesi ricchi, acquistiamo a basso prezzo, senza porci tante domande circa la provenienza: scarpe, palloni, abbigliamento, giuochi elettronici, telefonini etc., spesso con il logo di famosi marchi. Molti sono i bambini-soldato utilizzati nei conflitti armati; pratica che negli ultimi anni si è spaventosamente diffusa specialmente in quei paesi dove le guerre 8 civili e non continuano da molti anni. Un quotidiano a-
mericano ha riferito che nelle fattorie brasiliane lavorano per più di 10 ore al giorno bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni circa, pagati un dollaro e mezzo alla settimana. Per questa misera paga i piccoli lavoratori rischiano ferite e mutilazioni a causa degli arnesi che utilizzano. E‟ triste questa realtà nel XXI secolo; coloro che detengono il potere devono intervenire con tutti i mezzi possibili per evitare e impedire che venga negata l‟infanzia, che dovrebbe essere il periodo della vita più bello e spensierato.Occorre, innanzitutto, aiutare i Paesi poveri a realizzare scuole per i bambini ed attività lavorative per i genitori, in modo da favorire lo sviluppo sociale, culturale ed economico, al fine di ridurre l‟ignoranza e la povertà che, inevitabilmente, inducono gli uomini disonesti e malvagi ad approfittare della situazione di bisogno dei poveri.
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L’infanzia che non c’è Narbone, La Mantia, La Vecchia, Bancheri VB L.S. Il percorso dell‟essere umano è fatto di tappe, forza e determinazione sono caratteristiche non innate, ma che si acquisiscono col tempo. Si diventa adulti attraverso una serie di riorganizzazioni che inglobano il passato nel presente e servono di base per il futuro. La mancanza di un‟esperienza di tipo familiare buono nel periodo dell‟infanzia impedisce la maturazione basilare della personalità. La capacità di entrare in relazione con gli altri è il frutto di quelle esperienze di rapporto e di comunicazione che al bambino è dato di poter vivere fin dall‟inizio della sua esistenza con persone che lo accolgono, che lo amano. C‟è chi vive protetto da quattro mura di cemento. Ma cosa accade all‟interno? Realtà di adolescenti o anche più piccoli costretti ad affrontare un difficile destino. Figli di alcolizzati o di prostitute, di madri depresse o di padri violenti. Ragazzi destinati ad un una prigione dalla quale forse non usciranno mai. Possono essere chiamate vittime che9 vivono a disagio nella società, sono ribelli, violenti, disadattati, impauriti, chiusi nel proprio dolore. Non trovano
riposo e serenità durante la notte. Chiudono gli occhi e i brutti pensieri, le brutte esperienze, prendono il sopravvento. Traumi che influenzeranno la loro intera esistenza. Trovandosi dispersi in una realtà che fin dall‟inizio si è mostrata dura e cruda con loro, le speranze sono inesistenti. Ecco perché davanti al nero della loro vita è indispensabile quella figura forte e solida, che possa trasmettere i valori e il coraggio che non hanno, che li spinga a reagire, a credere e a sperare che un futuro gioioso possa esistere anche per loro. Nonostante la sfortuna qualcuno di loro riesce a trovare uno spiraglio per uscire da questo incubo, grazie al sostegno morale, psicologico e fisico delle istituzioni come le Comunità- alloggio. Esse offrono loro quella protezione e quell‟amore che ignorano, conducendoli verso una nuova vita, svelando non solo il lato negativo presente, ma soprattutto quei sentimenti puri e sinceri che regalano emozioni diverse da paura, tristezza e dolore. L‟affetto della comunità non potrà mai sostituire l‟amore non ricevuto dai genitori, ma tutto ciò di cui sono stati privati potranno donarlo ai propri figli,creando una famiglia felice, che riscatti la loro infanzia negata.
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Non c’è vera amicizia tra i banchi di scuola Barbera Di Falco Emanuela V E L.S.
La classe è una riproduzione in miniatura della società e i giovani si abituano, in essa, a muoversi nel mondo che dovranno affrontare un domani. Vi si trovano amicizie e alleanze, tensioni e discordie, che hanno le stesse motivazioni e che provocano le medesime reazioni, ovviamente su altra scala, di quelle di un intero paese. Il carattere di una persona comincia a prendere forma e ad imporsi; l‟aggressivo e il timido, il bonario e il permaloso, il malizioso e l‟impegnato vengono inseriti o emarginati, precorrendo spesso l‟atteggiamento con il quale la società accoglierà o respingerà l‟individuo. Nel periodo adolescenziale in cui il giovane frequenta la scuola superiore, si trova in un momento di particolare sensibilità emotiva e basta poco per farlo rinchiudere in sé con sensi di frustrazione o creargli comunque problemi psicologici non facilmente eliminabili nemmeno in futuro: una frase di un compagno maldisposto, detta in un momento di rabbia, viene ingigantita nella psiche di uno più fragile degli altri e può trasformarsi in “complesso” . Un aspetto invece positivo della vita in comune fra compagni di classe
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è che, anche quando la mattinata si profila noiosa e pesante, raramente non ci si diverte. La battuta di spirito, il commento ironico (spesso ai danni di un insegnate) la scimmiottatura di quanto si sta leggendo o comunque la classica sciocchezza che fuori da quel particolare frangente non farebbe ridere nessuno, creano un‟atmosfera simpatica e viva, che compensa i grattacapi dati da compiti e interrogazioni finiti male. La classe vede talvolta, anche il nascere, l‟intrecciarsi e lo sciogliersi di amori adolescenziali, in classe quasi tutti ammettono di mostrarsi diversamente di come sono al di fuori di essa: basta osservare una stessa persona tra i banchi e il pomeriggio in sella allo scooter, davanti a un qualsiasi bar, fra i medesimi compagni e sembrerà di vedere un altro individuo. Le amicizie vere, durature, si stringono solitamente una volta usciti dal portone, dopo il suono della campanella, lontano da un ambiente che crea inevitabilmente competitività sul lavoro che svolgiamo e che quindi non permette un incontro sereno e rilassato, come appunto è necessario per il nascere di un‟amicizia.
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Esperienze di fede Sfalanga Consuelo V E L.S. In questi ultimi tempi, mi sono accorta di quanto spesso noi non ci accorgiamo della fortuna che abbiamo e proprio a causa di questa cecità volontaria non ci accorgiamo che non siamo soli ma che c‟è un Dio che è sempre accanto a noi e che non ci abbandona mai. Faccio parte del gruppo del “Rinnovamento nello Spirito Santo” . Siamo circa 50 tra giovani e giovanissimi, che attendono quest‟incontro con grande fervore. Tutti ci siamo avvicinati per curiosità e adesso non riusciamo a farne a meno; vi sembrerà stupido ma è così: quando ti innamori di Cristo tutto attorno a te appare diverso e ogni difficoltà viene superata come se nulla fosse! In una società come la nostra, è difficile pensare a degli adolescenti (e non) che credono ancora in Dio e che hanno il coraggio di testimoniarLo; proprio perché, ormai, tutto ci appare scontato, siamo sommersi da ciò che ci propone il mondo e siamo convinti che possiamo fare a meno di Lui. Sappiate che ciò che vi manca non lo troverete mai negli uomini.Non continuate a distrarvi: siate coerenti con voi stessi e capirete che “Dio” esiste e che è un Dio che ci ama .
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Palermo- 03/10/2010 data che non potremo mai dimenticare... E' avvenuta una cosa fantastica: "la Sicilia ha ricevuto la visita di un grande uomo: il santo Padre Benedetto XVI...". L'emozione è stata enorme, indescrivibile... Un brivido ha percorso il nostro corpo e le lacrime riempivano i nostri occhi come se quel saluto, quella mano che andava da destra a sinistra, fosse solo per noi. Sua Santità Benedetto XVI, dopo aver ringraziato le migliaia di fedeli che lo hanno accolto ed accompagnato lungo tutto il suo percorso per arrivare al Foro Italico (luogo scelto per la celebrazione della Santa Messa) ha iniziato la sua omelia con queste parole: "l'empio, colui che non agisce secondo Dio, confida nel proprio potere, che è una realtà fragile ed inconsistente, perciò si piegherà, sarà destinato a cadere; il giusto, invece, confida in una realtà nascosta ma solida, confida in Dio e per questo avrà vita". Egli fa proprio l'invito accorato alla conversione che Giovanni Paolo II nel 1993 ad Agrigento rivolse agli uomini della mafia e lancia un segno di speranza chiaro, netto e molto atteso: "Non abbiate paura di testimoniare i valori umani e cristiani". Ricorda che la Sicilia è stata tra le prime ad accogliere la fede degli Apostoli. "Conservate il prezioso tesoro di fede della vostra Chiesa" - dice "Siano sempre i valori cristiani a guidare le scelte e le azioni".
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Quello che i giovani pensano dei po-litiganti Gaetano Gatì IC L.C.
Anthea Lo Bue Calogero Destro IV D L.S.
Ognuno di noi accendendo la tv, sentendo le novità che coinvolgono il governo, resta confuso: litigi, scontri tra i leaders dei diversi schieramenti, querele, denunce, donne chiamate in causa. La domanda sorge spontanea: “Cosa possiamo fare per cambiare le cose? Cosa possono i giovani, le contro questo sistema anziano e chiuso?”. La risposta non è semplice, perché alla domanda: “Cosa pensi della politica?”, la maggior parte risponde: non ci capisco nulla; non mi interessa; non mi piace; è solo un modo alternativo per guadagnare soldi; è un gioco di poltrone; la democrazia sta diventando una dittatura perché tutti stanno lì solo per i loro interessi; un tempo esisteva la vera politica, oggi non proprio. Queste risposte sono date a causa del distacco giovanile verso la cosa pubblica, perché la maggior parte di noi non vuole entrare in questo circolo “vizioso”. A nome di tutti i giovani direi ai politici: “Cominciate a cambiare, scendete dalle poltrone, scendete dai vostri troni e capite che noi giovani vogliamo un sistema pulito, senza scandali, senza tangenti, senza escort. Vogliamo la politica non la corruzione che la caratterizza. C‟è un disperato bisogno di ritornare alla politica vera, fatta di ideali e di coerenza; il primo interesse 12 il bene pubblico e non il prodeve essere prio conto in banca”. Forse questa sarà utopia, ma ci vogliamo credere con tutte le nostre forze.
“Che ne sarà del nostro futuro?” è questa la domanda che ormai la maggior parte di noi studenti si pone. Infatti è sempre più difficile scegliere l‟orientamento politico che meglio ci rappresenti poiché i politici di oggi sembrano non rispecchiare più i nostri ideali e non soddisfare le nostre aspettative. In Italia i tagli operati dal governo hanno portato ad un aumento esponenziale della disoccupazione. Migliaia di precari si ritrovano senza un lavoro. E se a loro spetta questo presente cosa ci attenderà nel nostro futuro? La nostra preoccupazione cresce ogni giorno di fronte a questa situazione che diventa sempre più degradante soprattutto perché, se in Italia vengono tagliati alla scuola 8 miliardi di euro, nelle altre nazioni si cerca di rilanciare l‟istruzione attraverso un investimento di 12 miliardi di euro. Ma anche nell‟ambito economico l‟Italia è in una fase di stallo rispetto al resto dell‟Europa. Magari se all‟interno dei partiti ci fossero più giovani a rappresentarci e a dare voce alle nostre idee ed opinioni, l‟interesse verso questo mondo, che oggi ci appare così pieno di corruzione, aumenterebbe notevolmente. E allora dovremmo chiederci : “sono i politici che dovrebbero cambiare atteggiamento nei nostri confronti o siamo noi che dovremmo cambiare la nostra opinione?”. Ma una cosa è certa: il futuro siamo noi, e a noi toccherà dargli una svolta.
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La voce dei giovani Gioacchino Di Piazza I C L.C. , Angelo Cuva III D, Massimiliano Cani III B L.S. L‟associazione “Spazio ai giovani”, è un‟organizzazione giovanile, operante nel territorio della provincia di Agrigento, che riunisce sotto una sola sigla ben tre diversi gruppi attivi nei comuni di, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, proponendosi quindi come ponte tra queste comunità per raggiungere obiettivi comuni. Il principale è quello di rivalutare il territorio tramite la rivitalizzazione dell‟animo dei giovani. Tante sono state le iniziative, proposte e poi realizzate dall‟associazione negli ambiti territoriali come: • La pulizia e la rivalutazione della Villa Gandhi a Campobello; • L‟organizzazione di un torneo calcistico, • L‟organizzazione di una serata al fine di mettere in risalto le doti artistiche dei giovani; • La realizzazione di un incontro a carattere politico con il sindaco di Ribera, di Ravanusa e con un rappresentante del sindaco di Agrigento; • Una giornata tra-
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scorsa a lavorare nelle terre confiscate alla mafia;• L‟avvio di un progetto,in ambito scolastico, atto a diffondere la mentalità della raccolta differenziata;Inoltre, in questo periodo, stiamo cercando di concretizzare e mettere in opera questi progetti:• Organizzare un convegno, il cui tema sarà il rapporto dei giovani con la criminalità organizzata ;• La costituzione di una biblioteca multimediale ricca di volumi riguardanti temi di attualità;• L‟estensione dell‟associazione a realtà territoriali come Naro e Licata. Il gruppo può contare, inoltre, su una sessantina di soci, pronti e disponibili a lavorare in squadra, in totale simbiosi per raggiungere uno scopo comune, come del resto è già accaduto in passato. Utilizziamo quest’opportunità per invitare tutti i lettori ad iscriversi alla nostra associazione per dare un forte segnale alla nostra società.
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Intesa arriva anche a Canicattì Marco Russo VB L.S. Nasce l‟ associazione „‟Intesa per Canicattì‟‟ sulla scia di „‟Intesa universitaria‟‟ di Palermo. Si tratta di un associazione composta da giovani pragmatici che intendono portare avanti le problematiche della proprio città,consapevoli delle avversità che incontreranno,lungi da ogni utopia. Al suo interno verranno istituite numerose commissioni,ciascuna con il suo specifico compito come ad esempio le commissioni eventi,imprenditoria giovanile, comunicazione,sport, azione sociale,tra cui medicina sociale,e quelle che rappresentano gli studenti nel polo di Agrigento e le università di Palermo e Catania. Al suo interno infatti vi sono numerosi membri che rivestono già della cariche rilevanti nei poli universitari in qualità di rappresentanti degli studenti,tra cui il consigliere di amministrazione dell‟ERSU di Palermo e i presidenti di varie associazioni studentesche come quelle di „‟intesa per il polo di Agrigento volta a favorire l‟ inserimento di coloro i quali vogliano intraprendere la carriera universitaria. Ciascuna delle suddette commissioni ha un proprio programma che va dall‟organizzazione di convegni sulla finanza agevolata per i giovani14 che intendono intraprendere delle attività com-
merciali ed agricole,alla cura di rubriche televisive,giornalini,allo svolgimento di convegni ,raccolta fondi. Non manca l‟ organizzazione di tornei di calcio, basket, pallavolo ma anche di una fiera del bestiame che promuova i prodotti tipici nostrani. La singolare peculiarità di tale gruppo aggregativo è che non vi sarà un presidente al fine di evitare protagonismi,chiunque deve impegnarsi,ideare,proporre e mettersi al servizio degli altri. L‟ invito a farne parte è rivolto a tutti i giovani che vogliano dare un contributo fattivo a questo progetto ambizioso. Per maggiori informazioni visitare il sito….e consultare la pagina facebook INTESA PER CANICATTI‟.
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I rischi legati alla droga e al comAlessia Gambino, Carmelo Cammalleri, Sandra Ficarra lescenti in questo periodo complicato della loro vita. I ragazzi considerano tutto un gioco, prendono tutto alla leggera, pensano di poter smettere una volta iniziato, ma non è proprio così. Infatti ogni anno muoiono centinaia di ragazzi per uso eccessivo di LA DROGA Uno dei pericoli più gravi droghe. La droga è come “una signora per un adolescente è rappresentato in nero” che sceglie le sue vittime e le dall‟uso di sostanze stupefacenti che alterano il suo stato di coscienza. I mo- conduce alcune volte alla morte. Uscirne si può, anche se è molto complicato, tivi per cui i ragazzi iniziano a fare uso di questa sostanza sono molti: la curio- è necessaria molta forza di volontà e un grande appoggio da parte di uno psicosità, a volte davvero sciocca, a volte logo. Per contrastare il fenomeno davvero ingannevole, quella curiosità “droga” . Forse sarebbe necessario riche da adolescenti non si riesce ad esprimere con le parole, a cui le semplici pristinare il dialogo, oggi interrotto, fra risposte non bastano più. I ragazzi han- genitori e figli, occorre quindi recuperano bisogno di esperienze,contatto, e di re il valore del tempo da trascorrere insieme, di un dialogo capace di critica provar tutto sulla loro pelle. Oppure a causa di problemi familiari, sociali, o per nei confronti dei valori più importanti, distaccarsi dalla realtà alcune volte mol- così facendo da formare l‟adolescente in to dura 15 e crudele, cercando di dimenti- modo tale da affrontare questa società care i problemi che angosciano gli ado- ormai divenuta difficile e crudele.
16 IL COMPUTER Negli ultimi anni il computer contri personali che portano ad un confronsi è rapidamente trasformato in un mezzo di comunicazione di massa amato tantissimo dai giovani, che fin da piccoli iniziano ad usarlo. Man mano che crescono i ragazzi lo utilizzano per fare ricerche, per entrare nelle chat, per creare siti web e tante altre cose. Ma questa rivoluzione a cosa ha portato? Come in tutte le cose i risvolti della medaglia sono due, senz‟altro ci sono aspetti positivi e aspetti negativi. Con l‟avvento di facebook e altri social network il contatto reale è stato sostituito con quello virtuale. Il tempo dedicato al computer potrebbe limitare la capacità di giudizio e di immaginazione, che al contrario si acquisisce con la lettura di libri, o attraverso in-
to diretto. Ciò nonostante il computer potrebbe essere usato come mezzo istruttivo, attraverso il quale i giovani possono ampliare le proprie conoscenze sul mondo che li circonda, o per esprimersi in modo nuovo ed originale. Eppure c‟è un sistema per avvicinare, nel modo giusto fin da piccoli, i bambini al computer. I genitori devono controllarli attraverso regole e limiti, ed insegnar loro ad usarlo nel modo corretto. A volte le ore passate davanti il computer possono sviluppare alcune capacità nascoste, ma non tutte: ecco perché non dobbiamo rinunciare alla lettura di un buon libro o ad altri tipi di svaghi e attività fisiche.
Sigaretta? No, grazie Alessia Gambino, Carmelo Cammalleri, Sandra Ficarra Il fumo è un problema che interessa particolarmente la nostra società. Ma perché il fumo fa male? Si parla molto di fumo come sostanza nociva che provoca gravissimi danni alla salute e dipendenza. E allora se siamo a conoscenza di tutto ciò, perché si inizia a fumare? Il motivo principale per cui soprattutto i ragazzi iniziano a fumare è quello del bisogno di sentirsi a tutti i costi uguali agli altri, darsi un16atteggiamento da grandi, trasgredire e provare l‟ebbrezza del proibito. E il
fumo passivo? Ebbene questo è forse il problema peggiore provocato dal fumo. Un fumatore, difatti, non distrugge solamente la sua vita ma anche quella di chi gli sta attorno. Bisognerebbe seguire delle semplici precauzioni per non creare un problema anche agli altri: fumare nei luoghi aperti , rispettare i divieti (d‟altronde ci sarà un motivo per cui sono stati affissi), non fumare in gravidanza per evitare di nuocere alla salute del proprio bambino… Questi pochi ma semplici consigli, se applicati, serviranno a rendere il mondo migliore .
L’amore ai tempi del social network Luigi Racalbuto Piazza VB Internet:terra di facili guadagni,di pericoli di tutti i tipi,di appariscenza e di cacciatori di uomini,ma non è solo questo. Negli ultimi anni sono nati a macchia d‟olio anche siti specializzati in incontri digitali dove è possibile conoscere gente proveniente da tutte le parti del mondo. Anche se spesso ci si limita a qualche chiacchiera e magari qualche videochat, a volte può nascere qualcosa di più, può scattare una scintilla che diventerà un fuoco col tempo e perché no anche un amore vero.Abbiamo intervistato una ragazza,che per motivi di privacy e per rispettare la sua “filosofia digitale” chiameremo Sweetgirl,che ha trovato proprio questo fuoco in una chat online,ecco la sua scheda. Sesso:donna Nickname:Sweetgirl Età:16 anni
me la fa mai mancare....anke se nn ci vediamo tutti i giorni...l'importante e' volersi bene ..credo in una storia a distanza. ..la fisicita'viene dopo.... CI SONO PERICOLI IN QUESTE CHAT? ah sì i pericoli sn molto accentuati... bisogna avere molta cautela...e furbizia nel conoscere persone dietro un pc... CHE GENERE DI PERICOLI CI POSSONO ESSERE? In molte chat..ad esempio..molte xsone inviano foto hard e qst e'una brutta situazione anke x i minorenni ke si mettono in rete E PERICOLI FISICI? Si anche qll ma nn troppi,ci sn molte persone ke rikiedono sesso online via webcam o addirittura incontri dal vivo!
A TE E‟ MAI CAPITATO QUALCHE BRUTTO INCONTRO? In queste chat...capita un po'a CIAO INIZIAMO SUBITO QUESTA INTERtutti...beh si mi e'stato proposto di fare del VISTA,COME MAI HAI SCELTO QUESTO sesso virtuale ma per fortuna la chat puniNICKNAME?RISPECCHIA IL TUO CARATTEsce i trasgressori delle regole cn ban(n.d.r. RE O SI SCEGLIE IN BASE AD ALTRO? divieto temporaneo o permanente,in quel allora il my nickname Sweetgirl nn e' tnt la caso si parla di permaban, di accesso al my personalita'... cm poss spiegare? amo sito internet) le cose dolci e il nick è parte di se,qndi si sceglie in base ai propri gusti CI SONO MOLTE PERSONE CHE CERCANO QUESTE SITUAZIONI? Ci sono molte perDA QUANDO FREQUENTI LE CHAT ONLIsone che entrano nelle chat proprio per il NE? umm..circa 6 anni =) sesso quindi la maggior parte cerca belle LA VOSTRA STORIA D AMORE VA AVANTI foto e magari la DA MOLTO? bhe va avanti da quasi 4 mesi...ma ci siamo conosciuti online circa 5 mesi fa
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E‟ IMPORTANTE IN QUESTI RAPPORTI A DISTANZA VEDERSI SPESSO?O VI BASTANO LE CHAT E LA WEBCAM? beh sì la sua presenza nn
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L’amore ai tempi del social network Luigi Racalbuto Piazza VB webcam ma ci sono altre persone che entrano per conoscere davvero qualcuno come nel mio caso
nnlo stanno facendo..quindi mi metterei nei suoi panni e la lascerei libera
GRAZIE DEL TUO TEMPO TI AUGURIAMO CHE STRUMENTI ONLINE USI? allora il mio UNA FELICE PERMANENZA NEL MONDO DI primo strumento...la mia prima esperienza INTERNETGrazie a te ci sentiamo prestoXD online e'stat msn....badoo...netlog...adesso ce facebook che va molto COME PASSA UNA RAGAZZA DELLA TUA ETA‟ ONLINE? Io ad esempio e'da quando sto con il mio ragazzo ke nn passo molto tempo in queste chat..se ci entro e'solo x scambiare 4 kiakkiere cn qualke amicizia ke ho kreato in passato. cmq passo molto tempo su youtube ad ascoltare musica... E UNA SINGLE COSA CERCA? Beh ci sn varie tipologie di ragazze la ragazza seria ke entra così x conoscere gente… la ragazza mmm cm posso dire spinta?XD ke magari cm i ragazzi rikiede del sesso online… foto nude… si mettono anke in cam rikiedendo del sesso virtuale tramite webcam NE CONOSCI MOLTE COSI‟? S nel my gruppo c sn diverse ragazze così ma nn ci frequentiamo mlto,preferisco evitare certe persone.
da SweetGirl. Ecco la lista dei 10 maggiori villaggi globali 10 Tagged con 70.000.000 di tagger registrati 9 Twitter con 75.000.000 di followers 8Hi5 con 80.000.000 di utenti registrati 7Friendster con 90.000.000 di amici registrati (non disponibile in italiano)
LO CONSIGLI A TUTTI? Beh.. io consiglierei a tutti di provare queste chat...e 'sempre un modo x conoscere e fare amicizie… poi bhe'di certo ci sn i pro e i contro bisogna essere molto cauti.
6Habbo con 117.000.000 di iscritti
FARESTI USARE QUESTI STRUMENTI A 18 dipende dalla sua maturita' TUA FIGLIA? ..e dall'eta'....
3Orkut con 180.000.000 di utenti registrati
E TU LE DARESTI FIDUCIA O LA LIMITERESTI IN QUALCOSA? no nn la seguirei..cm daltronde i miei genitori
5Windows live space con 120.000.000 di profili registrati 4MySpace con 130.000.000 di iscritti
2QQ disponibile solo in Cina conta 300.000.000 di iscritti 1Facebook con 350.000.00 di utenti regi-
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Sei anni fa l’omicidio di una ragazza turbava un piccolo paese Carmelo Augello VB L.S.
In verità non fece poi così tanto notizia; nessun giornale gli dedicò la Prima Pagina e nessuna trasmissione pensò di farne argomento fisso. E certo, non può essere paragonato all‟assassinio di Avetrana o al delitto di Garlasco. Noi, abitanti di un piccolo paese di provincia, Delia, a quel tempo ne abbiamo parlato a lungo, forse troppo a lungo. Ma in fondo non c‟eravamo tanto abituati. Quando trovano il corpo senza vita di una giovane ragazza nel terreno del “tuo vicino di casa”, la cosa non può che fare notizia. E‟ il 2004 quando si perdono le tracce di una quindicenne di Sommatino, uscita da casa per andare a scuola, e mai tornataci. Scattano immediatamente le ricerche dei Carabinieri. La ragazza era da qualche tempo fidanzata con un giovane deliano, che viene subito indagato. Intanto Delia sta a guardare l‟evolversi della vicenda; e non manca chi commenta i fatti, a modo suo, o chi prova a dare la sua personale 19 risoluzione del mistero e chi, improvvisandosi “Sherlock Holmes”, smaschera il colpevole puntandogli il dito addosso. La situazione finisce sui giornali, e anche la
trasmissione “Chi l‟ha visto” (a cui la famiglia della ragazza, disperata, si rivolge) dedica una puntata sulla vicenda. Alla trasmissione, partecipano i genitori della ragazza e a anche il fidanzato. Intanto la gente mormora, e in paese vengono fatte le prime fiaccolate. Le ricerche continuano, e i sopraluoghi fatti portano al ritrovamento di alcune lettere che la ragazza avrebbe inviato al fidanzato il giorno stesso e quello dopo la sua scomparsa, lui però continua sempre a dichiararsi innocente. Fino a quando il padre del ragazzo trova nel suo terreno il cadavere della ragazza. Si arriva, finalmente, alla soluzione dell‟enigma. Una ragazza quindicenne uccisa dal ragazzo che amava! La ragazza durante un litigio era caduta da un balcone senza inferriata della casa in costruzione proprio in quel terreno perdendo i sensi. Preso dalla paura il giovane decise di lasciarla lì da sola, tornò a casa a prendere l‟occorrente utile a nascondere il corpo. Intanto la giovane moriva, e lui diventava l‟assassino della ragazza che diceva di amare. Ha finto per tanto, troppo tempo, e ha trascorso quei 40 giorni come se nulla fosse; quelle lettere, quelle lacrime agli interrogatori e alle interviste facevano parte del suo “piano”. Ha trascorso cinque anni in carcere; è stato rilasciato un anno fa circa grazie al patteggiamento della pena. Ha deciso, insieme alla sua famiglia, di ricominciare una “nuova” vita all‟estero. In fondo anche lui, che si è pentito di tutto e a causa del quale ha tanto sofferto in carcere, ha diritto ad una seconda possibilità nella vita.
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Appello contro ogni forma di violenza Baldacchino Giorgia Burgio Matteo Giglia Dacia La Iacona Giuseppina Milazzo Denise II C L.S. Il problema della violenza resta nella nostra società non solo irrisolto, ma in gran parte ignorato. Il mondo dei giusti si contrappone in una lotta spietata al mondo dei violenti che lo esercitano sia dal punto di vista fisico, che mentale e verbale su i più deboli. Si perdono così i veri valori dell‟uomo e la sua stessa essenza all‟interno della società. Le vittime colpite sono spesso bambini, adolescenti, ma anche donne. Queste ultime spesso subiscono atti di violenza che avvengono all‟interno delle mura domestiche ad opera di persone estranee o di membri della stessa famiglia.
per pedinamenti ed altre intimidazioni nei confronti di una persona, che non si vuole perdere a tutti i costi. Siamo così assuefatti a queste notizie riportate dai mass-media, da dare più considerazione al gossip che a questi scioccanti avvenimenti. Purtroppo la violenza non si potrà eliminare definitivamente, ma si potrebbe attenuare con provvedimenti più duri nei confronti dei colpevoli di questi reati, come campagne di sensibilizzazione e attraverso il nostro contributo economico e morale alle associazioni contro la violenza. È vero che la violenza è un‟eredità che ci portiamo dal passato ma è anche vero che grazie all‟evoluzione non dovrebbe persistere.
Così nel mondo si perde la fiducia verso il prossimo e ci si isola dalla società per paura o diffidenza verso gli altri. Una forma di violenza molto diffusa oggi è lo stalking. Il nostro appello è indirizzato a tutti e partiEsso consiste nella violenza psicologica che colarmente agli organi competenti affinché si esprime attraverso messaggi minacciosi, prendano provvedimenti più efficaci.
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Violenza sulle donne: cosa sappiamo veramente? Vincenzo Cipollina II C L.C. E' inutile elencare i tristi fatti di cronaca che i telegiornali ci raccontano quasi quotidianamente riguardo alla violenza sulle donne fatta di stupri e altre orribili azioni, perché queste cose purtroppo le sappiamo. Ci sono altre violenze fisiche e psicologiche che le donne sono costrette a subire da persone che infangano la dignità umana e che tante volte non vogliono, anzi non possono raccontare, perché soggiogate da forme di potere rimaste ai tempi dell'antica Grecia o della Roma repubblicana. Stiamo parlando di alcuni paesi africani, del Medio Oriente e dell'Asia Centrale dove le donne sono considerate alla stregua di un servo a cui dettare le proprie mansioni: infatti, in quei paesi le donne hanno principalmente due “funzioni”: quella di fare la madre e di svolgere i lavori domestici.
sione di RAI 3 “Vieni via con me” Emma Bonino, vicepresidente del Senato ed ospite della serata, ha letto un elenco delle cose che passano sul corpo di una donna e ha fornito un dato allarmante: 130.000.000 di donne che hanno subito mutilazioni, 3.000.000 di bambine ogni anno; ma molte first ladies, come la moglie del presidente Napolitano, si sono mobilitate per dire basta alle mutilazioni. Ma non c'è solo la violenza fisica; c'è anche un'altra forma di violenza, forse più forte: è quella psicologica.
Molte donne vengono letteralmente perseguitate da ex fidanzati e mariti che le tempestano di chiamate e messaggi provocando sensazioni di panico e angoscia. Questo in Italia nel 2009 è diventato un reato; è lo stalking, punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. In più il governo ha promosso un servizio di accoglienza Inoltre, vengono trattate come telefonica e sostegno per le donne vittidei veri e propri animali da sterilizzare me di violenza, il 1522. in modo da negare loro attraverso l'orrenda pratica dell'infibulazione e di Speriamo che in un futuro prosaltre tecniche di mutilazione dei genitali simo qualsiasi forma di violenza possa femminili il più grande desiderio e la cessare perché la donna è una creatura 21 più grande gioia: avere un figlio. A tal di Dio e deve godere del massimo riproposito martedì scorso nella trasmis- spetto.
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Da Catwoman a Raffaella Fico: il regresso dell’ occidente. Angelo Racalbuto Piazza II C L.C. Il business dell'intrattenimento oggi è la più alta forma di guadagno, nonché di potere: dall' epoca del fumetto, all' era del cinema in 3D, ogni nuova invenzione ha contribuito a modificare abitudini e stili di vita, condizionando il modo di pensare della popolazione mondiale. Nonostante gli sforzi e le morti di migliaia di donne, la concezione della subordinazione femminile all'uomo e la visione della donna-oggetto persistono ancora nelle nostre menti. Da sempre esistiti e largamente diffusi, questi atteggiamenti hanno avuto una maggiore risonanza con l'avvento del televisore: ogni giorno, dalla sua nascita ad oggi, siamo tempestati da pubblicità e programmi televisivi che fanno della donna un oggetto d'intrattenimento, più che un essere dotato di propria coscienza e propri diritti. Da Catwoman a Raffaella Fico la donna è rappresentata (e si auto-pubblicizza) prima come corpo e poi come persona: mini-stracci e pose sensuali sono le caratteristiche principali che si richiedono ad una donna nel mondo dell'intrattenimento. Non è necessario che sappiano parlare o meno l'italiano, a quale partito politico appartengono o cosa ne pensino di questioni sociali piuttosto che di eventi mondani. Siamo infatti sommersi da Veline,22Vallette, Ballerine (senza talento, ma con "rilevanti qualità fisiche"), solo per citarne alcune. L'ipocrisia della donna, oggi è inimmaginabile: passa dall' accora-
ta difesa dei propri diritti a veloci spogliarelli e lap dance. Siamo così suggestionati da questa visione della donna, che per avere credibilità queste devono coprirsi da capo a piedi, lasciando comunque ,dietro le loro parole, una sorta di dubbio. Il bipensiero di Orwell è diventato realtà: il pensare una cosa e contemporaneamente il suo esatto opposto, sembra una regola basilare per la società moderna. Usare il proprio corpo per diventare una celebrità, e allo stesso tempo combattere chi sfrutta l'immagine della donna, additandola come violenza alla dignità femminile. Come possiamo dunque combattere la violenza e i pregiudizi sulle donne, se loro per prime fanno di questi un punto di forza?
Unbelievable story of the 21st century: the case of Sakineh
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Andrea Di Benedetto Ilaria Incardona LC Sakineh mohammadi Ashtiani is a 49 Iranian woman with two children who has been imprisoned for last 4 years with the accusation of adultery and the complicity in her husband's murder. In 2005 she confessed her lawyer of having been tortured because she had allegedly had sexual intercourse with other men. For this reason, she received 99 lashes in front of her children.
Then, in september 2006 she was condemned to capital execution by stoning for complicity in her husband's murder, according to Iranian penal code. On the 2nd November 2010 the International Committee against executions refer that the government of Teheran authorized the execution for the day after. Luckly, the condemnation has been suspended; anyway, Sakineh's life is still in danger! On the occasion of 25th November, the day against violence of women, let's support Sakineh's cause and give voice to her son's plea and our disgust for this hideous crime authorized by Iranian government.
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Locandina Manifesto dellâ€&#x;evento realizzato dal Liceo per il 25 Novembre
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NO al silenzio! Costanza Fabiola V C Ogni giorno i mass-media ci informano di vari casi di violenza, in cui il principale bersaglio è la “donna”. Gli uomini, infatti, non sanno accettare e accogliere la sua libertà e autonomia.
anche per far capire all‟aggressore che ad ogni azione seguono delle conseguenze penali serie. L‟aggressore non deve pensare di poter agire come e quando vuole impunemente.
La prima forma di violenza che viene subito alla mente quando si parla di “violenza contro la donna” consiste in tutti quegli atti di maltrattamento , aggressione fisica o sessuale, stupro, di cui la donna è vittima da parte di estranei o all‟interno del nucleo familiare da parte del padre, marito, fidanzato o zio.
Per poter riuscire in questa “lotta contro la violenza sulle donne” occorre essere uniti in un processo continuo di educazione alla non violenza che non si limiti alle manifestazioni, alle giornate dedicate alla donna ma sia una testimonianza continua da parte delle varie agenzie educative del valore e della assoluta dignità di ogni essere umano.
Esistono, e sono sempre più frequenti, anche tante altre forme di violenza come quella sul lavoro di cui fa parte il fenomeno detto “mobbing” che consiste in tutti quegli atti espliciti ed impliciti che ostacolano lo svolgimento delle mansioni in ambito lavorativo, fino a spingere la vittima a dare le proprie dimissioni. Un altro fenomeno è lo stalking, che è una vera e propria persecuzione della donna. Tutte queste forme di violenza portano a delle conseguenze anche psicologiche gravissime. La donna subisce un trauma profondo con ripercussioni indelebili sulla propria persona e nelle relazioni con gli altri. Spesso la donna si chiude in sé e vive in silenzio senza riuscire a trovare la capacità di chiedere aiuto agli altri. Bisogna, invece, trovare il coraggio di denunciare quanto subito, perché la violenza non 24“fatto di vita” ma , se c‟è purtroppo diventi un stata, un episodio da dimenticare. La denuncia infatti è un atto fondamentale
Basta alla violenza e all’’abuso sulle donne Cacciatore Sabrina V C LC
La seguente immagine è stata assunta come locandina del progetto scolastico,realizzato dal Liceo Scientifico A.Sciascia di Canicattì, in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” che è ricorsa il 25 Novembre 2009. L‟attuale classe V C,con la collaborazione di altre,sotto la guida della Professoressa Tascarella,si è impegnata per affrontare un problema fondamentale,con il quale purtroppo ancora oggi si convive: la violenza sulle donne. Per l‟evento abbiamo organizzato una mostra sul tema. Abbiamo raccolto molti documenti di fatti di cronaca nera recenti e passati,il cui soggetto era la donna che ha subito violenza fisica o psicologi25 ca. Per l‟allestimento della mostra sono state realizzate delle sagome di donne che rappresentavano le donne oggetto di vio-
lenza. Le notizie raccolte sui fatti di cronaca accaduti sono state rappresentate in un video,che è stato proiettato per la durata della manifestazione. Da ciò si è rivelato che ultimamente sono tantissime le donne percosse,maltrattate psicologicamente e fisicamente o addirittura uccise dai loro rispettivi mariti,fidanzati o conviventi. Questo ci porta ad una profonda riflessione: viviamo in una civiltà che non sa e non vuole vedere i mostri che ha creato,che non sa difendere le creature più deboli,che invece di cercare le cause del malessere e curarle,è intenta a nascondere la verità reale. In Italia la vera realtà è che più di sei milioni e mezzo di donne hanno subito una volta nella vita una forma di violenza. Oggi la violenza è la prima causa di morte o di invalidità permanente delle donne. “È un femminicidio”,accusano i movimenti femminili, “la violenza maschile sulle donne,il pericolo per le donne è la strada,la notte,ma lo è molto di più la normalità.” Se nel consolante immaginario collettivo,la violenza è quella del bruto appostato sulla strada buia,le statistiche ci rimandano ad un'altra verità:la violenza sta in casa,nella coppia,nella famiglia,si confonde con gli affetti,si annida là dove la predominanza del potere maschile è sempre stato considerato naturale. Dunque,l‟obbiettivo del progetto è stato quello di lanciare un messaggio forte indirizzato a tutti:“STOP AL SILENZIO, E ALLA VIOLENZA.”
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Perché proprio il 25 novembre? novembre? Mery Gallo VC L.S. Il 25 novembre è la Giornata Internazionale della lotta contro la violenza sulla donna. La scelta del 25 novembre scaturì da un accordo sottoscritto dalle partecipanti all‟Incontro Femminista che si tenne a Bogotà nel 1981 che proposero un riconoscimento mondiale alle sorelle Mirabal: vittime della violenza determinata dal regime di Trujillo nella Repubblica Domenicana, esempio vivo del tipo di donna impegnata nelle lotte del proprio paese mantenuto dallo stesso nell‟arretratezza per 30 anni, nell‟ignoranza e nel caos. Esse furono segnalate come delle rivoluzionarie. Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa andarono a visitare i loro mariti in prigione, in compagnia della sorella Patria. Furono intercettate in un posto solitario della strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte ad
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un canneto vicino, furono oggetto delle più crudeli torture, prima di essere vittime di quello che si è considerato il crimine più orripilante della storia dominicana. Coperte di sangue, massacrate e strangolate, furono messe nuovamente nel veicolo con cui viaggiavano e gettate in un precipizio, con la finalità di simulare un incidente. L‟assassinio delle sorelle Mirabal produsse un gran sentimento di dolore in tutto il paese, ma servì per fortificare lo spirito patriottico di un paese desideroso di stabilire un governo democratico che garantisse il rispetto alla dignità umana. La memoria di queste coraggiose sorelle ci riempie di speranza e ci dà forza per continuare a lottare per una società più giusta nella quale donne ed uomini possano vivere in fraternità.
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Ritorno dal passato Lucia Cammalleri (Ex V C a.s. 2000/2001) A dieci anni dalla sua nascita mi ritrovo per caso a scrivere nuovamente per questo giornalino scolastico. Quanto tempo è passato… ma sfortunatamente questo tempo non è servito a cambiare e migliorare le cose.
ma quando torno a casa mi accorgo di come sono cambiate le cose, a partire dai TG… una volta si parlava di politica, di attualità, di società, adesso solo ed esclusivamente di cronaca nera! Sembra quasi che il germe della follia abbia preso pieno possesso della mente degli italiani! Un po‟ di dati:In Italia una donna su 4 subisce violenze; Dal 2005 ad oggi il fenomeno è aumentato del 300%; Il 32% delle donne tra i 16 ed i 70 anni ha subito violenze domestiche; Il 40% delle donne disabili contattate ha subito violenze domestiche; Il 93% delle donne che hanno subito violenza non ha denunciato il fatto; Il 38% di questi casi si trasforma in omicidio;
Puzzle 2000/2001
Osservando questi dati credo che con il tempo le cose siano peggiorate e che pochissimo si è fatto per cambiarle; mi do solo una spiegazione per questo peggioramento: la gente si auto-fomenta; allora mi chiedo: è veramente necessaria tutta questa pubblicità? Non è eccessivo questo “dovere di cronaca”? É fondamentale sprecare chilometri di carta, milioni di parole, migliaia di video e mesi interi per scendere così tanto nel dettaglio e descrivere ogni scabroso e contraddittorio particolare dell‟accaduto? Non è forse questo ad aumentare la follia della gente?
Ho qui con me la II edizione di Puzzle, quella del 2001, quella digitale, la versione della nuova era, quella migliore della precedente, e tra gli articoli che leggo ci sono: donne in vetrina, l‟unità di misura dell‟onore in Pakistan è la benzina, le pacche sul sedere, ecc.. il giornale tratta della donna, dei suoi cambiamenti, dei suoi punti di vista, ma il problema della violenza di genere c‟è sempre.. adesso siamo addirittura regrediti; adesso si parla Una volta si cercava di fare le cose per far 27 di FEMMINICIDIO… risaltare il positivo di ognuno di noi. Adesso Non vivo più in Italia da un paio di anni, non è più così chiaro.
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I giovani e lo Sport Giuseppe Lentini della VD LC. Fare attività sportiva, in età adolescenziale (dai 14 ai 18 anni), non solo influisce positivamente sulla crescita, sulla formazione del fisico, ma soprattutto favorisce una serie di processi che, in parte, possono determinare lo stato di salute della vita adulta. Spesso si pratica sport per svagarsi e distogliere la mente dalla scuola e dai problemi. Da piccoli lo sport è vissuto come un gioco a tutti gli effetti, un modo per socializzare, per imparare ad ascoltare, ad osservare le regole e ad avere rispetto per i compagni. Negli adolescenti l‟attenzione si sposta sull‟aspetto fisico: l‟altezza e una buona muscolatura per i ragazzi e il peso per le ragazze. In realtà, lo sport non solo aiuta fisicamente, altresì, promuove i valori e le virtù dell‟autodisciplina, della stima di sé, aiutando in tal modo i giovani a identificare le loro capacità e i loro limiti, a superare le difficoltà che incontrano nella vita di tutti i giorni, e, pertanto a raggiungere i loro obiettivi e acquisire la loro autonomia. Inoltre, attraverso i valori della solidarietà e 28 del rispetto degli altri,
della partecipazione e del ”fair play”, lo sport contribuisce alla socializzazione, sprona a partecipare alla vita pubblica e promuove i valori democratici e di cittadinanza, favorisce la tolleranza, l‟accettazione e il rispetto della diversità. Lo sport deve essere naturalmente associato ad uno stile di vita corretto perché ne possano beneficiare il corpo e la mente. Queste regole consentono mediamente a un individuo di vivere di più e meglio. Il nostro tempo libero dedichiamolo all‟attività sportiva, ci aiuterà a superare le delusioni, le insoddisfazioni e i momenti di solitudine che talvolta avvertiamo. Riscopriamo, pertanto, il motto degli antichi latini: “MENS SANA IN CORPORE SANO”.
Senza Cassano non ci divertiamo!
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Carmelo Augello V B L. S. Eh si, è proprio vero che senza Fantantonio in campo non ci si diverte affatto. Ma forse dovremo farci l‟abitudine per un po‟. Perché Cassano ci è ricascato! In una delle sue tante “cassanate”, si intende.
non sono più disposti a perdonarlo, i tifosi invece vorrebbero rivederlo in campo. Come tutti del resto. Ci mancano le sue giocate, le sue invenzioni, i suoi assist e i suoi gol ( per info chiedere a Chimenti); insomma ci manca Cassano, il nuovo Cassano. Quello che Sembrava aver messo finalmente la testa a ormai, dall‟alto della sua maturità, si sentiva posto, e invece ecco che si torna a parlare di poter dare consigli a Mario Balotelli, un di lui. Minacce e ingiurie rivolte al presidente altro “pazzo con una classe calcistica enordella Samp Garrone, ecco l‟ultima me”. Sarà il Collegio arbitrale ad avere sua“follia”. Proprio a Garrone, un padre per l‟ultima parola; rescissione o reintegro in Cassano, colui che lo ha riportato in Italia e squadra. Ma se nessuno, compagni esclusi, lo ha fatto tornare grande; perché il vecchio sembra più volerlo vedere con indosso la presidente è stato l‟unico a credere ancora maglia n.99 blucerchiata, forse è meglio che in lui quando, dopo in fallimento “galactico” Fantantonio cambi aria. Se ne andrebbe al Real, lo davano tutti per finito. Eh no Andopo 96 presenze in blucerchiato e 41 gol tò, questa te la potevi proprio risparmiare! sulle spalle, ma soprattutto con la certezza Ma lui è sempre stato così: genio e sregoladi essere tornato il grande campione che è. tezza insieme, quasi sempre al di fuori delle Magari lo vedremo con il bianconero della regole, esuberante, eccessivo, indisciplinato. Juve addosso o con la maglia n.99 nerazzurMa con un talento immenso. Da qualche ra o, chi lo sa, potrebbe riprovare anno pilastro inamovibile della Samp, che un‟esperienza all‟estero. Avrebbe tutte le aveva portato a raggiungere grandi traguarcarte in regole per ereditare la maglia n.10 di e con cui si era tolto tante belle soddisfadella Juve, quella che da sedici anni a quezioni, ha pure deciso di convolare a nozze e sta parte appartiene ad Alex DelPiero che ha annunciato che presto diventerà papà. della Juve ha scritto la storia; uno più camUn Cassano nuovo insomma. Il ritorno in pione di lui, è vero, ma che Fantantonio non Nazionale, dopo due anni di assenza, era farebbe di certo rimpiangere. Potrebbe esproprio il riconoscimento che meritava un sere il regalo che Massimo Moratti farebbe giocatore come lui. Aveva trovato la sua alla sua Inter, con la benedizione di tutta la “isola che non c‟è” Peter Pan, l‟isola dalla tifoseria. Ovunque andrà, comunque, ricoquale ha29più volte ribadito non volersene mincerà sicuramente nello stesso modo in andare. Ma adesso, la sua avventura in blucui aveva finito: dando spettacolo. Si pera cerchiato sembra proprio arrivata ai titoli di soltanto in campo, finalmente. coda. Alla Samp, con il presidente in testa,
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Artemisia Gentileschi: nel tormento l’arte di essere donna! Rowena Galiano
IIC LC
impunito, mentre Artemisia per placare lo scandalo dovette sposare un uomo molto più grande di lei. Le protagoniste delle sue opere sono spesso donne forti e sicure che riescono a sopraffare l‟uomo. Una delle opere che meglio racchiude la sua vicenda personale e il suo straordinario talento è “Giuditta che decapita Oloferne”, dipinta a ridosso del processo e perciò probabilmente ispirata al suo stato d‟animo, interpretata dai critici come il tentativo di rivendicazione della donna nei confronti della violenza dell‟uomo. L‟episodio a cui si riferisce il dipinto è tratto dal Libro di Giuditta: l’eroina biblica, che nel quadro appare ferma e impassibile, per salvare il suo popolo decapita Oloferne, generale assiro, che con un‟ultima smorfia di dolore Se è raro trovare in campo artistico figure femcerca di respingere la serva. La sadica impassiminili, è ancor di più un evento eccezionale se bilità di Giuditta (la cui fisionomia da molti critici una delle poche protagoniste femminili dell‟arte viene ricondotta alla stessa Artemisia) e il suo europea, oltre che il proprio indiscusso e univer- tentato distacco dal corpo del generale, da un salmente riconosciuto talento, ha alle spalle una lato, sembrano indicare un‟azione compiuta in drammatica vicenda biografica. Artemisia Genti- virtù del disegno divino del quale la donna si fa leschi, figlia di Orazio Gentileschi, fu indirizzata strumento, dall‟altro, un espediente per evidenverso la carriera di pittrice dal padre che in lei ziare le differenze, non solo nel vestiario, tra la aveva individuato, già in tenera età, spiccate serenità della serva, che nel racconto biblico doti artistiche. Artemisia all‟età di soli vent‟anni aspetta fuori, e la preoccupazione della padrona venne stuprata da Agostino Tassi, insegnante di di non macchiare col sangue il suo prezioso prospettiva, al quale era stata affidata dal padre abito. Le luci, le ombre, i colori sapientemente per approfondire i suoi studi. La giovane ebbe impiegati che risaltano dal fondo scuro conferiperò il coraggio di denunciare il suo aggressore scono al dipinto concitazione e lo sguardo (che essendo sposato non avrebbe potuto assi- dell‟osservatore, pur non riuscendo a concencurare il matrimonio riparatore), sottoponendosi trarsi su un solo particolare, ricade sulle mani di addirittura allo schiacciamento dei pollici per Giuditta. Sono molte le analogie tra il dipinto e convincere dell‟attendibilità delle proprie accuse la vicenda personale di Artemisia, che sembra 30 e questo non fu per lei, pittrice, soltanto un aver voluto immortalare la propria tragica storia dolore fisico. Ella vinse il processo, ma Tassi sulla tela per riconquistare il proprio onore e riuscì, grazie ai propri privilegi, a rimanere riuscire ad ottenere la meritata gloria artistica.
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Storie di ordinaria infelicità Sharon Palermo VB L.S. “Oggi ho rivisto Clara. E‟ tornata al lavoro dopo una settimana di assenza. Dice di aver avuto la febbre, ma noi tutti in ufficio sappiamo che non è così. Si è presentata con un lungo cappotto nero, la divisa, calze scurissime. Un ingombrante paio di occhiali da sole, anche se di sole stamattina ce n‟era ben poco… Nessuno ha osato chiederle come stesse, siamo tutti stanchi di sentire le sue bugie. Ricordo ancora quando la conobbi, tre anni fa. Lei lavorava qui prima di me, era una persona completamente diversa. Era solare, felice. Tutti i colleghi le facevano la corte, col fisico da modella che si ritrova. Era molto vanitosa, stava sempre attenta ai dettagli, al trucco e al gioiello adatto per ogni occasione. Poi conobbe lui. Era all‟apice della felicità, ne parlava sempre. Lo descriveva come un uomo dolce, romantico, tenero. Almeno una volta a settimana le arrivavano fiori o cioccolatini in ufficio. Tutti noi eravamo contenti per lei, si amavano così tanto. Si sposarono circa un anno dopo. E da lì la splendida Clara che tutti conoscevamo svanì… Nessuno sa dove andò a finire. Forse è rimasta lì, ai Caraibi, dove era stata per la sua luna di miele. La mattina arrivava in ufficio sempre triste, stanca, con le occhiaie. Si vedeva dal suo sguardo che stava male e che qualcosa era cambiato. Ma non solo. Anche coloro che non la conoscevano bene notarono 31 qualcosa di diverso nel suo aspetto. Non si curava più. Niente trucco, vestitini attillati, acconciature stravaganti. Anzi, cercava di
coprire il suo corpo come meglio poteva. Un giorno avemmo la conferma ai nostri sospetti. Giunse in ufficio con un labbro gonfio e un ematoma sull‟occhio. Tutti le chiedemmo cosa le fosse accaduto e lei disse di avere avuto un incidente con l‟auto, ma le si leggeva chiaro in volto che stava mentendo.” *** “Sono le tredici in punto, tra poco lui arriverà. Ho preparato il suo piatto preferito,le penne alla bolognese. La tavola è imbandita, la piccola dorme. Sento i clacson delle auto dalla finestra, il traffico è assurdo a quest‟ora del giorno… Eccolo,sento sbattere la porta. I suoi passi… Entra in cucina,mi guarda, non dice nulla. Né un saluto, né un sorriso. Il volto serio e stanco. Percepisco uno strano odore… è alcool. Allora gli vado incontro, per dargli un bacio, ma lui mi respinge. “Ti ho preparato le penne alla bolognese, quelle che piacciono a te…” Si siede,senza dire nulla. Assaggia il primo boccone e ad un tratto quell‟inquietante silenzio viene stroncato dal rumore del piatto che lancia a terra. Lui si alza, viene verso di me, mi afferra per il collo e mi sbatte contro il muro. “La pasta è fredda,sei un incapace!” Io non dico nulla, terrorizzata. Lui mi fissa con occhi pieni di odio e rabbia. Poi molla la presa, mi guarda e come se nulla fosse, si rimette il giubbotto ed esce di casa.
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Poesie… Monica Petralito V B Ho incontrato Ho incontrato l'innocenza neglio occhi neri di un bambino In questo mondo indifferente Che ha perso il giusto esempio Di chi vive per amare E tu piccolo nero, sei nato in barca Senza diritti sottovace Come un fiore reciso ti affacci alla vita Rubando una lacrima da offrire al mare. Ho incontrato i pensieri negli occhi tristi di una madre Incofessato dolore Di chi stancamente vive Dentro una quotidiana condanna e stringe i pugni per amare E tu solo con i tuoi cuccioli, sogni calpestati Tua infanzia ttradita E un uomo impetuoso Che a per te solo pugna e grida. Ho incontrato coriandoli di pace negli occhi buoni del prossimo Fresco alito di vento Nel perpetuo moto della vita Nel nascere e morire di ogni giorno. E tu coscienza del mondo Vigila 32 su chi decidi le sorti umane Su chi semina dolore
Messina Ottavia Ramona VD Libertà e pace saprai donare Eterna speranza poniamo nel domani. Una gioia infinita. Un uragano di emozioni. Ciò che si scorge Negli occhi di un bambino. Occhi che sorridono ad un sorriso, Occhi che piangono per un capriccio, Occhi furbetti alla ricerca di approvazione, Occhi dolci se cercano le coccole, Occhi tristi quando non ne trovano. Occhi violati, Occhi traditi, Occhi ingannati Dalla Crudeltà umana. Occhi impotenti per l‟impossibilità di fermarla. Eppure, Negli occhi di un bambino, Non c‟è mai rabbia. Basterebbe un suo sguardo Ad illuminare il mondo, Dalle tenebre del male. È semplicemente l‟essenza della purezza. Un mondo parallelo a quello reale: Due rette destinate A non incontrarsi mai