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Atleta
Mensile di cultura e informazione sportiva
Anno VI numero 6/7
giugno|luglio 2014
Di corsa per passione La Podistica Sele è tra le società più attive nella nostra provincia «Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre di più le nuove leve»
Una svolta sotto il sole
dell’estate
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• FABIO SETTA Un numero speciale. Sedici pagine che speriamo possano tenervi compagni nel corso dell’estate. Sedici pagine ricche di storie, di personaggi, ma soprattutto di vittorie. E a fare la parte del leone sono ancora le donne. Dalla piccola Benedetta Pagliara, classe 2002, che si è imposta nei 200 dorso categoria esordienti ai campionati italiani per regioni, alla più esperta Marzia Davide che è tornata sul trono d’Europa e che prenota un posto alle Olimpiadi. E poi le ragazze del basket di Scafati, la garanzia Laura Schiavone. Un’estate, insomma, da vere protagoniste. Ma in questi mesi, in vista della prossima stagione, c’è un altro dato da rilevare. Dopo la pallanuoto, a livello giovanile, anche nella pallavolo due società hanno deciso di unire le forze. Così come nel rugby e anche nel basket femminile. Non un segno di debolezza, ma un importante passo in avanti che può avviare gli sport di squadra salernitani verso un nuovo rinascimento. A frenarlo in questi anni non è stata solo la penuria, assodata, di struttura, ma forse anche la voglia di protagonismo di tanti. Il voler curare il proprio orticello senza vedere con lungimiranza quanto unire le forze, allearsi possa davvero far compiere passi da gigante. Può essere un segnale, applaudito anche dal Coni di Salerno che spinge in tal senso. Fare rete può davvero essere la svolta. Una svolta rivoluzionaria per lo sport italiano.
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Reginetta del nuoto Benedetta Pagliara vince nei 200 dorso ai campionati italiani «Non credevo potesse accadere, è una grande soddisfazione» Piccoli campioni crescono e con loro arrivano anche risultati sempre più entusiasmanti. Non molto tempo fa l’attenzione degli appassionati della disciplina del nuoto si era focalizzata su una giovanissima, Benedetta Pagliara della società Asd Dream Team Salerno, detentrice del record italiano sulla distanza 200 dorso nella sua categoria. Oggi si torna a parlare di lei. Con lo straordinario tempo di 2'26"92, la Pagliara riesce ad ottenere la più grande delle soddisfazioni per un atleta: salire sul gradino più alto del podio. Si tratta ancora della gara dei 200 dorso dei campionati italiani esordienti A per rappresentative regionali, svoltisi a Rovereto. Un meraviglioso risultato e non il solo ottenuto durante la kermesse. Infatti, la nuova promessa del nuoto,
grazie al suo talento e alla sua passione, consegue anche un secondo posto nel 100 dorso ed un terzo posto nella staffetta mista della Campania. “Non credevo potesse accadere dichiara ancora emozionata Benedetta - avevo delle avversarie altrettanto preparate e determinate e fino al momento dell’arrivo non mi sono resa conto effettivamente di come stesse
procedendo la gara. È stata una sorpresa e una soddisfazione enorme per me raggiungere questo traguardo, la giusta ricompensa dopo tanti sacrifici”. Sei su sette sono i giorni che la campionessa dedica alla sua passione mettendo da parte tutti quegli interessi a cui mal volentieri rinunciano i suoi coetanei. “Lo faccio perché amo nuotare e so che se voglio ottenere risultati sempre migliori devo allenarmi e impegnarmi. È stato un anno abbastanza duro, per questo oltre ai miei genitori, dedico questo titolo a me stessa” commenta con orgoglio la giovane Pagliara. Ma quando un atleta arriva così lontano manifestando chiari progressi in breve tempo parte del merito è sicuramente da attribuire anche a coloro che lo supportano. “Ringrazio sicuramente chi mi segue e crede in me quindi il mio tecnico Arnaldo Stanzione, oltre al presidente della mia società Marcello Barra”. Ma non è tempo di riposo per la campionessa italiana che ha già in programma un nuovo imperdibile appuntamento. Tra l’8 e il 10 agosto parteciperà, infatti, di diritto ai Campionati Italiani della categoria Ragazzi al Foro Italico di Roma. Un’altra importante occasione per l’atleta che, nonostante appartenga alla classe 2002, nuoterà al fianco di nuotatori di un’età maggiore avendo conseguito tempi inferiori ai tempi limite richiesti per la partecipazione. Tra l’euforia dei suoi compagni e l’orgoglio dei suoi genitori, Benedetta torna, quindi, nelle piscine del Fiore Club di Campigliano ad allenarsi con ancora più grinta e volontà, fiera del percorso affrontato fino ad oggi ma sicura di poter fare sempre di più. In fondo, i sogni rimangono tali se non vengono supportati da impegno e sacrificio e questo, nonostante la giovane età, la Pagliara lo sa bene. (red.atl.)
•Tennis
all’interno
•Ginnastica 11
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I nostri servizi, le nostre interviste
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Dal 1973 il Tennis Club Le Querce è un punto di riferimento per gli appassionati del settore nella provincia di Salerno. Tanti i talenti forgiati sui campi del circolo di Ogliara e tanti anche i giovani molto promettenti come Silvio Gargano ed Edoardo Fimiani
Rosario Pitton, vice presidente nazionale della federazione ginnastica svela in esclusiva al nostro mensile i progetti e i programmi per il futuro: “Il nostro obiettivo è creare delle accademie federali periferiche per far crescere i nuovi campioni anche al sud”
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«Una stagione indimenticabile»
A Bucarest la terza medaglia d’oro, e ora obiettivo mondiale
Festa Givova Ladies Scafati: la promozione in B è realtà
Marzia Davide si conferma e vince il titolo europeo: «Che gioia: sono moglie, mamma e campionessa»
Bravissime Sempre numero uno
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• TITTI GIORDANO
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La lungimiranza del General Manager Maurizio Prete, dell’ A.S.D. “Free Basketball Scafati”, ha permesso la nascita di una squadra femminile ed è così nata l’avventura della Givova Ladies Scafati, in un terreno finora tutto al maschile. Affiliata alla FIP ed alla UISP dal 2012, la sezione femminile ha partecipato al campionato di serie C regionale, con atlete giovani (25 - 26 anni), per l'anno agonistico 2013/2014, ottenendo la promozione in serie “B” regionale. Un risultato di sicuro rispetto considerato che la stagione si è conclusa con 15 vittorie e 3 sconfitte raggiungendo il record di 13 vittorie consecutive (12 sul campo, la tredicesima ci è stata attribuita per rinuncia alla gara da parte della società ospite). Inoltre delle tre sconfitte subite solo una è avvenuta in casa. L'esito dei PlayOff è stato di due vittorie ed una sconfitta. Le atlete giallo-blu hanno dimostrato, al di là del risultato ottenuto in ogni gara, che il loro punto di forza è stato il “gruppo”, l’unione di una squadra che in gara 3 si è rafforzato oltre ogni aspettativa, nella consapevolezza di non poter sbagliare in una stagione nata con l’obiettivo di vincere il campionato. L’allenatore, Vincenzo Tufano è orgoglioso del risultato raggiunto dalle sue atlete. “E’ stato un anno davvero intenso. Insieme alle ragazze ed allo staff abbiamo scritto un piccolo pezzo di storia del basket femminile a Scafati. Un anno memorabile! Io ed il mio staff eravamo alla nostra prima esperienza nel basket femminile, mondo fino ad allora ci era sconosciuto. Abbiamo lavorato molto, ci siamo impegnati e alla fine il risultato è stato raggiunto. Un risultato emozionante.” Un grazie particolare il coach lo ha riservato alle ragazze della squadra. “Ho avuto la fortuna di avere un gruppo di ragazze molto unite, compatte e grintose dentro e fuori dal campo, ognuna con il suo bagaglio di esperienza messo al servizio delle altre. Un’ unione fondamentale per ottenere ottimi risultati in partita. Un aspetto importante, è che siamo riusciti a portare a termine due campionati giovanili under 14 e under 19 facendo conoscere il mondo della palla “rosa” a spicchi, a ragazze di ogni età!” L’orgoglio della vittoria è stato così commentato dalla squadra: “Dopo la gara, l’unica cosa che abbiamo pensato era la…Serie B!”
• ANNACATERINA SCARPETTA Più concreta e meno euforica delle sue colleghe più giovani ma ugualmente carica di adrenalina e combattiva, Marzia Davide a Bucarest appena un mese fa ha vinto gli europei nella disciplina del pugilato, ottenendo anche la nomina di migliore atleta del torneo. L’età delle donne, generalmente, non andrebbe detta ma in questo caso rappresenta un ulteriore punto di soddisfazione per la campionessa che all’età di trentatré anni ha dimostrato a tutti che la passione e l’impegno premia sempre. “Sono cresciuta in una palestra che è di proprietà della mia famiglia e, proprio per questo motivo già dall’età di quattro anni ho iniziato a cimentarmi in vari e numerosi sport, provando un po’ di tutto. Il mio papà Pasquale – continua l’atleta Davide - insegnava kick boxing e cercando di emulare lui ho deciso di iniziare a praticare questa disciplina, ottenendo fin da subito ottimi risultati a livello nazionale”. “Il passaggio al pugilato è avvenuto successivamente poiché fino al 2002 le donne, in Italia, non potevano praticare questo sport”. E i risultati, anche in questo caso, sono arrivati immediatamente. Dopo soli
sei mesi la Davide arriva seconda ai mondiali in Turchia, nel 2003 vince gli europei in Ungheria, nel 2004 gli europei a Riccione. Ma questi sono solo alcuni dei traguardi raggiunti dalla campionessa salernitana
dare ancora molto. Il successo degli europei mi ha trasmesso ancora più fiducia e positività - dichiara orgogliosa l’atleta - non è di certo semplice riuscire a conciliare gli impegni di mamma e moglie con quelli di sportiva ma con un po’ di
che non ha deciso di abbandonare il suo amato pugilato neanche quando il matrimonio e l’arrivo del suo bambino hanno modificato le dinamiche della sua vita. “Sono stata ferma tre anni per darmi il tempo di organizzarmi ma subito dopo la gravidanza ho deciso di riprendere lamia carriera perché sentivo di poter
volontà ci si riesce. Mi reputo, però, anche fortunata perché il mio lavoro coincide con la mia passione e questo mi permette di allenarmi quando voglio. Inoltre, devo ringraziare i miei suoceri e i miei genitori che con piacere mi aiutano con il mio bambino poiché sotto gara devo dedicare al pugilato almeno sei ore al giorno”. Nonostante l’ottimismo e la determinazione di Marzia, qualche ostacolo sul suo cammino sembra averlo incontrato in relazione alle olimpiadi di Londra del 2012 dove non le è stato permesso di partecipare poiché non apparteneva a nessun corpo armato. “Secondo me si trattò semplicemente di una scusante. Cercavano un motivo per non lasciarmi partecipare poiché credevano che il fatto che io fossi mamma avrebbe potuto limitarmi negli allenamenti e nelle prestazioni ma non è assolutamente così e l’ho dimostrato” risponde con fermezza Marzia. Tra i prossimi obiettivi dell’atleta, infatti, vi sono proprio le olimpiadi in cui probabilmente questa volta sarà ammessa anche la sua categoria. Inoltre, la straordinaria Davide ha iniziato già ad allenarsi duramente per un altro prossimo grande passo: i mondiali di novembre in Corea.
Questo successo mi regala ancora di più grande fiducia e voglia di andare avanti
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Il presidente Giurbino: «Siamo a disposizione di tutti i curiosi con lezioni di prova con i nostri maestri»
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giocaeticonquisterà
IlGolfClubdiSalernodaoltre15annilavorasulterritorioconl’obiettivo difarcrescereediffonderequestadisciplinatragliappassionatidiognietà: «Almenounavoltabisognaprovarepercomprenderneinpienolabellezza» • ANGELO DE NICOLA Quando sul green si trascina una sacca di passione sportiva che contiene bastoni di tecnica per colpire una pallina carica di speranza si seguono le orme degli illustri predecessori che hanno scritto su un grande campo verde l'ultra centenaria storia del golf. E' da Pontecagnano, al Golf Club Salerno Quadrifoglio Village, che si sta diffondendo in tutta la provincia di Salerno la passione per il nobile sport che nel 2016 tornerà a far parte dei Giochi Olimpici. "Il Golf Club Salerno ha oltre 15 anni di lavoro sul territorio con l'obiettivo di far crescere questo sport diffondendolo tra gli appassionati di ogni età - dice Carlo Giurbino, presidente del Golf Club Salerno - siamo a disposizione di tutti quelli che desiderano provare questo sport affascinante con le nostre lezioni di prova. In questo modo è possibile iniziare a prendere confidenza con il campo e le attrezzature, concordando orari e modalità di allenamento che sono più consone alle esigenze del giocatore". Un campo che offre 24 ore di puro divertimento. "Il Golf Club Salerno ha puntato non solo sulla qualità del campo da gioco, che rappresenta un vanto nella nostra provincia, ma su
strutture qualificate in grado di accogliere per giorni interni gli appassionati sportivi che avranno a disposizione alloggio, spiaggia, piscina e tutto quello che gli occorre per vivere intere giornate tra sport e divertimento. Tutti gli interessati possono contattarci al nostro sito internet www.golfclubsalerno.it". Lezione dopo lezione il giocatore può decidere se dedicarsi al golf solo come ludica attività o ambire anche a un percorso professionistico. "Il giocatore deve sempre ambire a migliorare la propria tecnica e il bello del golf è che è di una grande semplicità, ma al tempo stesso difficile per chi non riesce ad apprendere la tecnica - commenta Francesco Langella, direttore del Golf Club Salerno - occorre tempo per acquisire padronanza con i ferri, legni e anche la posizione corretta nel tiro. Sul nostro campo siamo a disposizione di chiunque desideri imparare ed è importante sottolineare che il golf è uno sport totalmente diverso dagli altri in quanto non ha campi standard. Ogni campo è differente dall'altro ed è proprio questo che contribuisce ad aumentare il fascino di questo settore sportivo. L'atleta gioca a golf immerso nella natura e deve arrivare in buca con il minor numero di colpi possibili superando prati
verdi, alberi, stagni e tanto altro. Il nostro campo è curato in ogni minimo dettaglio, con almeno due addetti al giorno che di continuo lo curano affinché sia tutto perfetto e per garantire ai nostri giocatori il massimo del servizio possibile. Il golf è uno sport meraviglioso e quando lo si prova ti conquista e non lo si lascia più". Tra gli atleti esperti, più volte in luce in competizioni provinciali e regionali, Saverio Ronca. "Io credo che un giovane debba provare almeno una volta questo sport per capire quanto sia bello, difficile, ma al tempo stesso unico nel suo genere - commenta Ronca - sono ormai anni che gioco e mi ci è voluto tempo per apprendere la tecnica base e non solo. Il golf insegna il rispetto per l'avversario e richiede molta calma interiore. È necessario essere molto precisi nei tiri e questo non è possibile con soggetti deconcentrati o che perdono facilmente la pazienza. Immerso in una distesa verde vi assicuro che è un piacere giocare e imparare con l'aiuto di maestri qualificati che sono a completa disposizione degli allievi. Continuerò ad allenarmi e a gareggiare sempre spinto dalla passione che ho per questo nobile sport conclude Ronca - che mi affascina ogni giorno di più",
Sul green fino all'ultima buca
«Ainostritornei partecipanoanche A D’Antonio e Cerra l'Allianz Match, a De Pascale e Pierro il Pro Shop tantissimiragazzi. valsa la vittoria dell’Allianz zioni e continuiamo con rinnoLagara,infatti, Match Play. Enrico D'Antonio e vato entusiasmo ad organizzarlo Domenico Cerra si aggiudicano ogni anno con una buona cornirappresentadavvero il titolo di campioni della compe- ce di pubblico - dice Carlo Giurbino, presidente del Golf tizione organizzata nella struttuClub Salerno - il nostro club a ra sportiva del Quadrifoglio unostimoloinpiù Pontecagnano ha dato la possibiVillage presso il Golf Club lità a tantissimi atleti di imparaSalerno del presidente Carlo perognigiocatore re a giocare e poi mettersi alla Giurbino. Vincitori del torneo prova misurandosi con gare Shop sono Paolo De Pascale chedopoaverportato eProGiovanni come l'Allianz Match Play. Il Pierro che bissano il golf è uno sport meraviglioso e il precedente successo nel torneo apienaconclusione Agriovo, totalizzando lo stesso nostro invito è continuo a tutti quelli che desiderano imparare punteggio della prima competiilpercorsod’allenamento zione con +3 lordo e - 8 netto. in provincia di Salerno possono quello che gli occorre: dall'at- qualunque informazione invitiacontattarci al nostro sito web Secondo risultato netto per trezzatura fino alla ristorazione, mo tutti gli utenti e interessati a www.golfclubsalerno.it". Non Francesco Pepe e Antonio puòfinalmente per trascorrere intere giornate di consultare il nostro sito web solo giocatori esperti, ma anche Quaranta, terzo risultato netto golf, divertimento e relax. Per www.quadrifogliovillage.it". giovani promesse. "Ci sono tanti posto per Alfonso Roscigno e mettersiallaprova» Carlo Giurbino e primo risultato ragazzi che partecipano ai tornei Impugnando bastoni di passione sportiva hanno colpito una piccola pallina che rotolando sul green di Pontecagnano è arrivata fino alla buca che è
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di Salerno e Provincia
Gianpiero Scafuri Direttore editoriale
lordo per Mario Falivene e Mirko Piccone. Parallelamente si è giocata l’Iron Man Marathon Golf vinta da Mirko Piccone e Francesca Fazzari. "Sono tornei che ci sta dando grandi soddisfa-
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Direzione c/o Asd “Il Podio” via Giulio Pastore, 17 84100 Salerno
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Fabio Setta
Direttore responsabile
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organizzati presso il Golf Club Salerno al Quadrifoglio Village commenta il direttore Francesco Langella - la gara è uno stimolo in più per i ragazzi che hanno terminato il percorso d'allenamento, seguendo le lezioni dei nostri istruttori, e ora sono pronti per mettersi alla prova gareggiando con atleti più esperti. Il bello del golf è che è uno sport adatto a tutti e non ci sono limiti di età. Anche io gioco e come i miei amici sono stato rapito dal fascino di questo settore che quando ti prende non ti lascia mai più. Nella nostra struttura sportiva siamo pronti ad offrire all'atleta di questo settore tutto
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Al primo posto il Casal de’ Pazzi che in finale ha superato Bassano Sulla sabbia vincono Bacchi e Momoli
Piccole stelle sotto rete Beach…show
Tanto pubblico e spettacolo in campo: bilancio super per le finali nazionali under 18 a Paestum e Agropoli
Casal Velino ha ospitato la seconda tappa del campionato femminile
• BARBARA TROTTA
Pronostico tutto sommato rispettato nella seconda tappa del campionato italiano di beach volley che si è disputata nella splendida cornice di Casal Velino. Due giorni di grande spettacolo, di emozioni con il meglio del beach volley femminile italiano. A organizzare la tappa cilentana, l’ex arbitro internazionale Pasquale Troia, in sinergia naturalmente con la Fipav: “Siamo partiti a Casal Velino con la Sand Cup e ora ospitare il campionato nazionale è una grande soddisfazione. Vedere tante atlete di livello nazionale è davvero fantastico”. Madrina d'eccezione della tappa di Casal Velino, la compionessa italocubana Mirka Francia: “Sono onorata di essere qui da madri-
ni. Nelle semifinali vincenti Mazzulla/Lo Re avevano battuto 2-0 (21-12, 21-12) Pini/Bulgarelli, mentre Momo-li/Bacchi avevano superato non senza qualche patema 2-1 (20-22, 2113, 15-10) Leonardi/Sa-guatti. Nelle sfide per evitare il settimo posto Guiggi/Ferretti hanno superato 2-0 (21-17, 21-19) Ferrara/Escher e Breidenbach/Scarpini 2-1 (12-21, 21-19, 15-8) Allegretti/Allegretti. Nelle sfide per evitare il quinto posto vittorie per Leonar-di/Saguatti 2-1 (22-24, 21-19, 15-12) su Guiggi/Ferretti in una delle sfide più belle del torneo e per Breidenbach/Scarpini 2-0 (2117, 28-26) su Pini/Bulgarel-li, con un secondo set vietato ai deboli di cuore, mentre la finale
na, in un posto splendido come il Cilento. Dopo la fase eliminatoria in finale si sono affrontate per l’atto conclusivo del torneo tricolore Giulia Momoli e Lucia Bacchi, già vincitrici a Bibione e Nelly Mazzulla e Graziella Lo Re, teste di serie numero 1 del tabellone. Questa la strada per arrivare alla finalissima. Successo netto di entrambe le coppie finaliste nelle due semifinali Mazzulla/Lo Re hanno sconfitto 2-0 (21-18, 21-16) le emiliano romagnole Leonardi/Saguatti, mentre Momoli/Bacchi hanno avuto ancora più vita facile vincendo 2-0 (21-11, 21-8) contro le sorprese Breidenbach/Scarpi-
per il terzo posto è stata vinta dalla coppia Leonardi/Saguatti che ha superato 2-0 (21-9, 2116) Breidenbach/Scarpini protagoniste di un grande torneo. La finale per il primo posto è stata davvero senza storia. Lucia Bacchi e Giulia Momoli non sbagliano un colpo e dopo la rocambolesca vittoria di Bibio-ne, partendo dalle prequalifiche, arriva il bis, per certi versi meno complicato sulla sabbia di Casal Velino superando 20 (21-14, 21-15) le ritrovate Maz-zulla/Lo Re al termine di una finale a senso unico. (red.atl.)
Un evento sportivo che ha lasciato il segno: così si potrebbe sintetizzare il successo delle finali nazionali di volley under 18, che si sono svolte a giugno ad Agropoli, Capaccio e Torchiara. «Sono molto soddisfatto - ha dichiarato il presidente del comitato provinciale Fivap di Salerno, Massimo Pessolano - abbiamo ricevuto complimenti da tutti. C’è stata una buona affluenza di pubblico a tutte le gare, che abbiamo avuto di mattina e pomeriggio. Sono venute ad assistere anche persone da fuori provincia». Ogni match è durato 3 sets su 5 e si è usato il Rally Point System. Alla fine della manifestazione, tre le 28 squadre in lizza, a trionfare è stata la Volleyrò Casal de Pazzi di Roma, che ha battuto la Bruel Volley Bassano, mentre al terzo posto si è classificata la Unendo Yamamay Volley. La bravura delle giovanissime partecipanti ha colpito tutti. «Della società che ha vinto, quattro atlete sono già nella nazionale Juniores, ma tra
queste ragazze ci saranno sicuramente anche altre che faranno parlare di sé in futuro e che accederanno in nazionale maggiore» ha continuato ancora Pessolano. Tantissimi sono stati i momenti emozionanti, ma soprattutto uno è rimasto nel cuore del presidente provinciale Fivap: «È successo quando ho visto il palazzetto pieno per la finale. Erano presenti insieme tutte le diverse società, ognuna con la sua divisa. C’erano una miriade di colori». Un calei-
Tra queste ragazze ce ne sono alcune che faranno parlare di sé in futuro
doscopio di tinte che era anche un inno allo sport, alla sua bellezza, all’unità nell’amore per il volley. Un risultato che è stato il frutto di un forte impegno organizzativo. L’evento è stato promosso non solo dal Comitato Provinciale Fivap Salerno e da quello campano, ma si è avvalso anche del patrocinio dei Comuni di Agropoli e Capaccio, e della collaborazione del Volley Agropoli e dell’ Orakom Paestum. «Sono stati impegnati quattro campi di gara. C’è stata la necessità di alloggiare nelle strutture alberghiere i circa 500 partecipanti provenienti da tutt’Italia e le altre persone che erano venute solo ad assistere. In tutto circa mille persone» ha precisato Pessolano, che ha sottolineato, inoltre, come la scelta di Agropoli e Capaccio abbia permesso di realizzare il binomio perfetto di sport e turismo nelle bellissime location. Alla base di questo successo c’è anche la realtà del volley a Salerno. «Ci sono - ha spiegato - settanta società, cinquemila tesserati, cento arbitri. È uno sport in crescita, anche se manca una società di riferimento. Non ci sono squadre in serie A. Nel nostro piccolo, comunque, possiamo essere felici». Non resta che aspettare gli eventi di rilievo che in futuro si potranno ancora realizzare nella nostra provincia per questo bellissimo sport. «La Federazione centrale ha visto la nostra buona organizzazione - ha concluso ottimista Pessolano - e ce ne potrebbero affidare altri».
«Uniti per riportare Salerno nel volley che conta» Fusione tra Orakom e Royal Salerno: la nuova squadra parteciperà al campionato di B2 «Vogliamo superare quelle battaglie e rivalità che da sempre frenano la crescita sportiva» • STEFANO SABLONE A fari spenti. E’ così che hanno lavorato nelle ultime settimane i vertici della Royal Salerno e dell’Orakom per pianificare un progetto pallavolistico lungimirante che avesse come punto di riferimento la città di Salerno. Le due società lo scorso anno sono state impegnate rispettivamente
nel campionato di serie C e di B2, con la Royal Salerno che ha sfiorato i play off per la B2 e la seconda che ha disputato gli spareggi promozione non centrando per un soffio il salto di categoria in B1. Ecco dunque che, dopo una serie di incontri tra il presidente della Royal Salerno Pino D’Andrea e i due rappresentanti della compagnia telefonica Orakom
Ivano e Massimo Pecora, nasce un progetto che certamente farà parlare di sé nell’ambito pallavolistico salernitano e non solo. Royal e Orakom uniranno le energie per disputare il campionato nazionale di serie B2. Orakom Royal Salerno: questa sarà la denominazione della società che in questi giorni programmerà una serie di incontri e di trattative che daranno vita al nuovo roster. “C’è molta soddisfazione da parte nostra - dichiara il presidente Pino D’Andrea - perché questa è la classica ciliegina sulla torta per una società che è nata 8 anni fa con l’intento di crescere e di costruire anno dopo anno un progetto sempre più ambizioso. L’ingresso in società dell’Orakom, con i fratelli Ivano e Massimo Pecora, è un grandissimo valore aggiunto, considerando soprattutto la grande serietà e la professionalità che li ha contraddistinti in
questi ultimi anni pallavolistici disputati sempre ad alti livelli. Sono sempre stato convinto che le battaglie e i conflitti tra società dello stesso territorio siano la maggiore causa di una mancata crescita sportiva, per cui a maggior ragione sono soddisfatto di questa sinergia con la Orakom ” La Salerno sportiva finalmente rivedrà una propria squadra di volley femminile in una competizione nazionale, una squadra destinata sicuramente ad attirare in palestra centinaia di tifosi ed appassionati, considerando il grande numero di pubblico presente già negli scorsi anni sugli spalti della palestra “Paolo Masullo” del Severi. “Una fusione storica e ambiziosa che darà lustro alla pallavolo salernitana”. Così il direttore gene- rale dell’Orakom Salerno, Massimiliano Pecora definisce la fusione del suo club con la Royal Salerno.
“Gia noi come Orakom eravamo partiti con un progetto ambizioso che si poneva come obiettivo quello di raggiungere la serie A in un periodo di cinque anni. E’ chiaro che per coltivare ambizioni così grandi c’e bisogno di unire le forze in un unico orizzonte. Ci siamo confrontati con la Royal e abbiamo trovato in loro le nostre stesse ambizioni e i nostri stessi valori. Così abbiamo deciso di unirci e perseguire assieme il progetto di riportare Salerno nella pallavolo che conta. Sappiamo che non sarà facile, ma le difficoltà non ci spaventano”. Ora la priorità della neonata compagine salernitana e espletare l’iscrizione al prossimo campionato, poi si inizierà a pensare al roster e al nuovo allenatore. “Inoltre, puntiamo a creare un settore giovanile competitivo che possa fungere da serbatoio per il futuro”.
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«Dopo gli ottimi risultati da giovane ho ripreso a correre solo nell’ottobre scorso e all’inizio che fatica »
«L’età? È solo un dettaglio anagrafico» Eugenio Caiazzo trionfatore ai campionati italiani master nella specialità dei 2000 siepi
La storia sportiva di Eugenio Caiazzo inizia quarantasette anni fa, nel 1967, anno in cui decise di partecipare alle gare studentesche di atletica grazie al suo professore che da subito dimostrò di credere in lui. “Ricordo con molta stima il mio maestro - dichiara l’atleta - perché oltre a trasmettermi l’amore per lo sport mi insegnò che l’etica, il coraggio e l’educazione vengono prima di ogni cosa e di ogni risultato. Un messaggio che ancora oggi conservo nel mio cuore”. Con il supporto del suo tecnico, Elio Cincione, il giovane Caiazzo vince, esattamente un anno dopo, i campionati studenteschi in 1000 mt mentre conquista un
terzo posto nella gara campestre oltre ad ottenere il titolo regionale nei 400 mt, un titolo regionale negli 800 mt, arrivando terzo come miglior tempo ai campionati italiani sugli 800 mt. Nel 1974 partecipa alla prima maratona organizzata a Salerno classificandosi, anche in quell’occasione, al primo posto. “Questi risultati - dichiarafurono anche merito del mio allenatore, un uomo molto saggio che cercava di non esasperare gli allenamenti. Ripeteva sempre a me e agli altri miei compagni che svolgere un’attività sportiva fa bene ma non bisogna oltrepassare i propri limiti. E’ opportuno, prima di tutto, puntare a vivere a lungo senza sotto-
Tutto dipende dalla mente e dall’amore che si prova per quello che si fa. Bisogna credere nei propri sogni
porre il proprio fisico ad uno stress eccessivo pur di ottenere risultati sempre migliori”. Numerosi successi, un talento indiscutibile e un’energia inesauribile. Nonostante ciò, a causa dello studio e del lavoro, Caiazzo comincia ad accantonare la sua passione che però, nel corso degli anni, non dimentica mai. “È stato merito del professor Giovanni Ferrigno e della straordinaria Anna Pergola della società Visnova se ho scelto di ricominciare nell’ottobre dell’anno scorso. All’inizio è stata dura, mi svegliavo pieno di dolori e non riuscivo ad ottenere i risultati sperati. Con l’impegno e l’incoraggiamento del mio allenatore Vincenzo Santoro, però, ho iniziato a vedere i primi progressi e ho perso anche i primi 5 kg”. Così, armato di buona volontà e determinazione, Caiazzo partecipa ai Campionati Italiani Outdoor a Modena, lo scorso 4 luglio, nei master 65 (2000 siepi) dove arriva secondo in Italia, come Federazione italiana dell’atletica leggera, e primo come
veterano dello sport. “Per me è stato il risultato più importante - continua - perché ho dimostrato a me stesso che con la tenacia si può ottenere tutto. Inoltre, c’erano pochissimi meridionali quindi è stata anche un’occasione per rappresentare il mio territorio”. “Ora mi alleno con costanza e frequenza a giorni alterni con un allenamento di corsa lunga che pratico nei boschi e un allenamento tecnico
dove vengo seguito presso lo stadio Vestuti”. Ma Eugenio non ha intenzione di arrestare proprio ora la sua corsa ed, infatti, già rivolge le sue attenzioni al futuro, annunciando che a metà settembre parteciperà ai campionati regionali 800 mt e 1500 mt. Un uomo di valori, prima di essere un grande atleta, che ci tiene a diffondere il suo messaggio affinché la sua esperienza possa essere di aiuto e di incoraggiamento anche ad altri. “Voglio citare come esempio di forza e energia un mio amico di Fisciano, Alfredo Napoli, che a ben ottantuno anni ha partecipato insieme a me ai campionati di Modena (SM 80, m.100 e 200). Noi siamo l’esempio che l’età rappresenta davvero solo un fattore anagrafico, tutto dipende dalla mente e dall’amore che si prova per quello che si fa. Non bisogna mai mollare e smettere di credere nei propri sogni” conclude con convinzione ed emozione l’atleta. (a.s.)
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L’amministratore Orza: «Una struttura aperta a tutti per trascorrere una giornata all’insegna dello sport»
Il tempio del tennis:
competenza e passione Dal 1973 il circolo Le Querce è un punto di riferimento per gli appassionati: una casa sportiva per gli atleti e una fucina di forgiatura di tanti giovani talenti che hanno portato in alto il nome del club salernitano Con una racchetta di passione che colpisce una pallina gialla di speranza dal 1973 il Tennis Club Le Querce è un punto di riferimento per gli appassionati del settore nella provincia di Salerno. Con tre associazioni che lavorano in sinergia, il Tennis Club Le Querce del presidente Ermanno Guerra, l’associazione Terzo Millennio dei maestri Brenno Opipari e Pietro Stabile e l’associazione Vimar del maestro Marco Storniello la struttura di Ogliara è diventata una casa sportiva per gli atleti oltre ad essere una fucina di forgiatura per giovani talenti del settore. “Abbiamo creato dal nulla questo club l'obiettivo di realizzare una struttura dedicata prima al tennis e poi al nuoto per diffondere questi due settori degli altri sport sul nostro territorio facendoli conoscere soprattutto ai giovani - dice Massimo Orza, amministratore del Tennis Club Le Querce - ho giocato anche io a tennis e la passione che avevo un tempo da giocatore per questo meraviglioso sport la coltivo ancora oggi dedicando tempo ed energie al nostro club, diventato un’icona del tennis nella provincia e campo di gara per competizioni di livello nazionale, regionale e
provinciale. Dal Torneo Kinder fino ai campionati provinciali open d’autunno, passando per i campionati della provincia di Salerno assoluti fino al trofeo coppa d’Inverno siamo cresciuti con i nostri allievi che si sono distinti nelle competizioni portando in alto il nome di questo club. Tra i nostri tornei è doveroso menzionare l’evento dedicato a Luigi Galdi, fiduciario provinciale del settore e nostro storico socio. Il Memorial Luigi Galdi è uno dei tornei di tennis più seguiti sul nostro territorio e ancora oggi continua la sua tradizione con una grande cornice di pubblico e di appassionati che lo seguono e lo sostengono ricordando il caro amico Luigi”. Un club porte aperte per tutti. “Di recente il Tennis club le Querce non è riservato solo ai soci storici, ma aperto a tutti gli appassionati di tennis che desiderano anche solo provare con un breve periodo di permanenza nella nostra struttura sportiva che oltre al gioco del tennis con i numerosi campi a Ogliara, offre l’alternativa del nuoto e un servizio di ristorazione che è diventato un fiore all’occhiello per il club. Siamo una struttura che offre intere giornate di sport e divertimento
ai nostri soci che potranno così scegliere l’attività più consona alle proprie esigenze, concordando orari con i maestri che sono a loro completa disposizione”. Sulla terra rossa di Ogliara i giovani talenti crescono sotto lo sguardo dei maestri. “Tra giugno e settembre l’associazione Terzo Millennio organizza presso il Tennis Club Le Querce il Summer Camp dedicato ai ragazzi dai 6 ai 14 anni - commenta il maestro Pietro Stabile - dalle ore 8:30 fino alle 17:00 teniamo i nostri corsi settimanali di tennis e con il maestro Brenno Opipari siamo a completa disposizione dei ragazzi che vogliono provare a giocare a tennis. Non è affatto uno sport difficile, basta avere la pazienza per imparare la tecnica base e già in poco tempo è possibile raggiungere un livello medio per giocare una prima partita. Si inizia gradualmente, divertendosi come tutti i giochi, e strada facendo si può poi pensare alla crescita agonistica del ragazzo nel caso in cui ambisca a diventare un giocatore professionista di questo settore sportivo. Invito tutti i ragazzi interessati a contattarci cliccando sul nostro sito web www.ctlequerce.it " (a.dn.)
In campo ecco le giovani leve
«Siamo davvero fieri dei risultati importanti che stanno ottenendo Tanti babies stanno crescendo con i consigli dei maestri Opipari e Stabile i nostri ragazzi. Il come Silvio Gargano ed Edoardo Fimiani ma anche i master non scherzano nostro obiettivo ciali: per la categoria '90 Silvio questo meraviglioso settore sportivo – dice il maestro Brenno Gargano trionfa al Torneo Kinder è continuare ad Opipari fondatore insieme al maeTre Pini, organizzato a stro Pietro Stabile dell’associazione Battipaglia, per la gioia dei maeaiutarli nel loro Terzo Millennio – la passione per il stri Brenno Opipari e Pietro tennis nasce da bambini e per queNella stessa competizione percorso di crescita. Stabile. sto li avviamo allo sport nella anche il giovane Edoardo Fimiani nostra struttura sportiva di ottiene un buon risultato cedendo Ogliara. Non occorre molto tempo in finale al meritevole avverAl di là dei successi solo per imparare, basta solo avere sario. Al termine delle prime due pazienza e costanza di rendimento settimane del Summer Camp, quello che chiediamo organizzato nel corso degli allenamenti. A prenella struttura sportiscindere dalle vittorie in gara l’imva di Ogliara dall’associazione è il massimo impegno Terzo Millennio, Piera Stabile, portante è impegnarsi a fondo per realizzare i propri sogni nello atleta classe 2006, si aggiudica la per raggiungere turno del campionato nazionale brillantemente superato la prima sport”. Evento sportivo a carattere vittoria del torneo di mini tennis e over 60. Il team salernitano comfase contro il team di Reggio provinciale è il campionato provinMatteo La Corte trionfa nel torposto da Luigi Chiaiese, Ermanno Calabria, ha dovuto cedere alla i propri sogni» ciale salernitano over promosso e neo "Racchetta Verde". Guerra, Rodolfo Ventriglia, Mausquadra di Milano che si è imposta Colpo dopo colpo, set dopo set la scuola di Tennis del Tennis Club Le Querce ha forgiato nuovi campioni che si stanno mettendo in luce nelle competizioni provin-
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Nota di merito anche al piccolo Simone Sabatino che riceve un encomio dal Tennis Club Le Querce. “Siamo fieri dei risultati importanti che hanno ottenuto i nostri ragazzi e continueremo ad allenarli aiutandoli a far bene in
organizzato dal Tennis Club Le Querce. “E’ ormai diventata una tradizione per noi organizzare questo torneo che anche se non ha una valenza Federale è ambito e sentito da tutti gli atleti della provincia di Salerno – prosegue il maestro Brenno Opipari – è una sorta di torneo sociale over, aperto a tutte le età, nel quale gareggiano un gran numero di tennisti provenienti da tutte le città della nostra provincia. Visto il grande successo della prima edizione abbiamo pensato di riorganizzarlo a ogni anno per la gioia non solo dei nostri tesserati, ma di tutti gli appassionati sportivi che amano il tennis come noi”. Dai giovani di talento ai veterani esperti che raggiungono il secondo
ro Cioffi e Luigi Corsi, dopo aver
con il risultato di 2 a 1.
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Chiude al settimo posto l’azzurro Alessandro De Rose
Duque Re di Furore
Spettacolo divertimento e tanta adrenalina a Furore e sul gradino più alto del podio riecco il colombiano • STEFANO SABLONE Spettacolo divertimento e tanta adrenalina. Non ha tradito certo le attese la 28° edizione del Marmeeting di Furore. Questa dei tuffi dalle grandi altezze è sempre una competizione entusiasmante, da
brividi e lo è stato anche quest’anno con una gara mai scontata dal punto di vista agonistico e che si è chiuso con il successo di uno dei veterani della manifestazione, ovvero il colombiano Orlando Duque laureatosi campione del
Un’esperienza come sempre entusiasmante, una competizione mozzafiato
mondo nel 2013 a Barcellona e che a Furore aveva vinto già ben sei volte. E’ stata una gara combattuta anche mozzafiato anche per la decisione della giuria di non prevedere il coefficiente di difficoltà bloccato sin dall’inizio, il che ha permesso di poter ammirare sin dalle prime esibizioni tuffi con coefficienti di difficoltà tra il 3.9 e il 4.3. Il colombiano ha avuto voti altissimi soprattutto per il salto mortale in avanti con mezzo avvitamento in posizione carpiata. Un’esibizione che ha davvero strappato gli applausi del folto pubblico presente in quest’angolo incantevole della costiera Amalfitana. Ei numeri di questa edizione sono stati davvero importanti con 16 atleti in gara con tuffi acrobatici da 28 metri di altezza, appunto da un trampolino creato ad hoc sul ponte del fiordo naturale. Suggestivo l’evento ma anche la location, che è stata presentata su Linea Blu quest’estate e che in termini sportivi ha avuto la presenza delle telecamere di RaiSport2. I festeggiamen-
ti finali si sono svolti come da tradizione sulla spiaggia del fiordo naturale di Furore. “Un’esperienza come sempre entusiasmante ha commentato Oreste Varese, presidente dell’associazione Marmeeting spettacolo grandioso, ottimo anche il risultato dell’italiano in gara, Alessandro De Rose classe 95 giunto al settimo posto. Al primo posto dunque il campione del mondo Duque, a seguire Gary Hunt con un punteggio di 388,85 e Steven Lobue con 382,05 . Non è mancato qualche momento di paura quando il tuffatore inglese Matt Cowen dopo un tuffo ha avuto un problema al collo ed è stato trasportato subito presso l’ospedale di Salerno. In ogni caso nulla di grave, ma solo tanto spa-
vento. Grande la partecipazione in spiaggia, sul ponte e via mare, anche grande al supporto del team di professionisti di B-Rent liberi di guidare, Gruppo Battellieri di Amalfi e Luise Associates. Ma il Marmeeting non termina qui, continuano infatti le tappe nei prossimi giorni con lo sport, in primo luogo con visite guidate e trekking lungo la costiera e il prossimo week end con l’acqua tra il tra Furore e Agerola. “Inoltre al fiordo naturale conclude Raffaele Ferraioli, Sindaco di Furore l’artista Cascella ha inaugurato una mostra di 32 opere con una rassegna dedicata al fiordo”. Per quanto riguarda i tuffi lo spettacolo è rinviato alla prossima edizione.
Spazio anche alla ginnastica con Sofia Ceni responsabile della ritmica e alla danza con le allieve della scuola
Festa di fine anno, tra trionfi e speranze
Lo Sporting Center di Pontecagnano ha chiuso la stagione celebrando i successi stagionali: dalla boxe con Davide, Bochicchio e De Rosa alla kick boxing con i giovani Idali e Giliberti Anche lo Sporting Center ha festeggiato l’inizio della pausa estiva con la tradizionale manifestazione in cui ogni disciplina ha dato un saggio dei risultati raggiunti durante l’anno. Ma non si è trattato del solito saggio come se ne svolgono tanti, in questo periodo, in ogni società sportiva che si rispetti. Lo Sporting Center ha motivo in più per fare festa, ed un motivo davvero fondato perché ha festeggiato in questa occasione un titolo europeo, che proietta una loro atleta alle Olimpiadi. Lo scorso 7 giugno
Marzia Davide, è diventata campionessa europea di pugilato, categoria 54 kg(ndr.). Il titolo, ottenuto sotto la guida del padre Pasquale Davide, la proietta verso traguardi molto ambiziosi e le apre le porte delle Olimpiadi. Per l’occasione si è esibita Sofia Ceni, una ginnasta di ritmica che ha più volte vinto il titolo di campionessa del Sud, oltre le numerose partecipazioni a competizioni nazionali, e le numerose convocazioni agli allenamenti nazionali. Sofia, che ha deciso di interrompere la carriera agoni-
Una Scacchi-mania dilagante
Boom di partecipanti per il torneo organizzato a Baronissi da L’Alfiere Cattivo: «Siamo riusciti a colmare una lacuna nella nostra provincia, siamo orgogliosi» A Baronissisi si è tenuto il primo memorial “Renato Adinolfi”, dedicato alla disciplina degli scacchi ed organizzato interamente dalla “A.s.d. L’Alfiere cattivo” presso il centro sociale “Pietro de Salvo”. L’associazione, con impegno e passione sta cercando di portare avanti i suoi progetti cercando di far conoscere al più alto numero di persone questo particolare gioco. Tra i protagonisti vi sono molti bambini che grazie ad un corso preposto dalla stessa società, hanno appreso nozioni base e strategie dell’affascinante disciplina. E non esiste modo migliore per celebrare gli scacchi se non allestire una manifestazione completamente incentrata su questi. “Siamo orgogliosi e soddisfatti del torneo disputato. È stato tutto quasi perfetto - commenta uno dei soci, Cosimo Boccia - abbiamo rispettato gli orari, coordinato il raggiungimento dei locali dove si è svolto il pranzo e, inoltre, siamo riusciti ad aggiungere anche il 4°premio e il 5° premio in denaro in considerazione dei tanti
iscritti”. Proprio le svariate richieste di partecipazione all’evento hanno motivato gli organizzatori che con sorpresa e gioia hanno constatato quanto anche un gioco che solitamente si accomuna esclusivamente agli adulti, in realtà possa coinvolgere anche molti ragazzi. I vincitori di questo torneo sono: al primo posto con sei vittorie, un pareggio Stromboli Ettore (maestro fide), al secondo Martorelli Antonio (maestro internazionale) e al terzo Sellitti Federico (maestro fide). “Abbiamo ricevuto i complimenti del “Comitato Scacchi Campano A”. Non si ricordava da anni un torneo con così alta affluenza ma soprattutto di così alta qualità. Infatti - continua Boccia - altro nostro motivo d’orgoglio è relativo proprio e strettamente alla provincia di Salerno in cui ormai vi era una lacuna rispetto a questo gioco che siamo riusciti a colmare. Ma abbiamo intenzione di fare ancora di più con l'under16 provinciale, scomparso da anni”. (a.s.)
stica prematuramente, sta superato il distacco dalla ginnastica come agonista dedicandosi all’insegnamento, e si prepara ad inaugurare la sezione di ritmica che si aprirà prossimamente presso l’associazione picentina. Ma i campioni che vanta lo Sporting Center non finiscono qua. Insieme a Marzia, Pasquale Davide allena anche Andrea Bochicchio, più volte campione regionale e Francesco De Rosa che è arrivato 2° al torneo Italia. L’associazione non si occupa solo di pugilato, ma si apre anche ad altri sport, come la ginnastica artistica, sotto la guida di Vittoria Genovese e Carmela Di Matteo. Nella sede di Pontecagnano, è possibile praticare danza classica sotto la guida di Cinzia Palumbo, che ha ottenuto quest’anno il primo premio nella rassegna “Dire Danza”; non manca la danza moderna con Silvia De Cesare e Federica Controne; c’è anche la sezione di zumba, sotto la direzione dell’insegnante Carmen Davide, dove è possibile mantenersi in forma anche per chi non ha velleità agonistiche. Grandi soddisfazioni anche per il kick boxing, con la guida di Valerio Farina, che ha saputo ridare fiducia ad un giovane campione come Najib Idali, classe 1982, che ad aprile si è aggiudicato il titolo italiano di Fight code Rules ed il prossimo 29 giugno si misurerà in Inghilterra con campioni internazionali per aggiudicarsi il titolo Ring Wors. Oltre ad Idali, Valerio Farina allena anche Vincenzo Giliberti, in forza alla nazionale Fight1 che ad ottobre ha partecipato ai mondiali Wtka arrivando ai quarti di finali dove ha incontrato il campione del mondo. (red.atl.)
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«Lucerna e Monaco del 2007 sono state due sfide indimenticabili» «Promuoviamo gli sport migliori»
«L’emozione non passa» Gala…ttico
Laura Schiavone conquista il bronzo agli Assoluti: «Ogni gara mi dà la stessa adrenalina della prima»
Numeri record per la quinta edizione della manifestazione del M° Di Nicola
Il canottaggio è uno sport di velocità e resistenza che utilizza delle barche dalla forma estremamente affusolata, nella quale gli atleti siedono su seggiolini mobili (chiamati "carrelli"), scorrevoli o fissi orientati verso poppa e usano dei remi per far muovere l'imbarcazione. Questo sport può essere praticato su fiumi, lagni o sul mare. Le principali differenze nelle imbarcazioni usate per il canottaggio sono date dal numero di componenti dell'equipaggio, dal numero di remi azionati da ogni vogatore, che possono essere uno ("di punta") o due ("di coppia") e dalla presenza o meno di un timoniere (si parla quindi di "con" e "senza"). Laura Schiavone, campionessa di canottaggio e atleta azzurra, ha rispettato le tradizioni di famiglia. Il nonno aveva praticato questo sport in gioventù e trasmesso alla nipote il desiderio di cimentarsi, tanto che, a soli 10 anni, inizia la carriera sportiva con la “Canottieri Irno”, seguita dall’allenatore Francesco Alvino. Nata a Napoli nel 1986, può vantare tante importanti vittorie, nonostante la giovane età. Nella sua attività remiera, ini-
Quarantotto ore di sport e divertimento con un numero in crescita di discipline partecipanti a una manifestazione che calamita l’attenzione degli appassionati degli sport migliori. A San Cipriano la 5^ edizione del Galà dello Sport, nato da un’idea del maestro Antonio Di Nicola, è stato un successo. Ancora una vola. L’evento ha l’obiettivo di avvicinare le maglie e i giovani ai settori sportivi che sono nati e stanno nascendo sul territorio salernitano. Dalle arti marziali alla pallavolo dal lasertag fino al tennis da tavolo le dimostrazioni con gli stand sono state continue per una due giorni dedicata allo sport. “il Galà dello Sport” – ha dichiarato il mastro Di Nicola – “è entrato a far parte della Giornata Nazionale dello Sport Coni, ottenendo così il
e ogni anno il loro numero è cresciuto fino ad oggi e posso già annunciare che il prossimo anno ce ne saranno due nuove, due settori che non hanno mai fatto parte dell'evento e che meritano di entrare in una manifestazione sportiva interamente dedicata allo sport. I ragazzi potranno cosi capire il fascino delle arti marziali, della pallavolo, del basket e di tanti altri settori meravigliosi e scegliere quello adatto o che piace di più”. Da quest’anno tra le novità anche la ginnastica per la terza età: “E’ una sana attività che già svolgiamo in palestra e da quest’anno abbiamo deciso di portarla all’attenzione del pubblico grazie al Galà dello Sport che è ormai un appuntamento importante e punto di riferimento per gli appassionati sportivi che si
patrocino dell’Ente. Un ringraziamento particolare al presidente dell’Asi, Giancarlo Carosella, per la preziosa collaborazione. Ci tengo a precisare che l’intera manifestazione sportiva non è a scopo di lucro e tutte le discipline che sono state presentate agli appassionati a titolo gratuito con l’obiettivo di diffondere gli altri sportSport e non solo: infatti nei pressi della palestra Rosario De Simone, le famiglie e i bambini sono stati coinvolte in prove sportive e ludiche attività come il cosplay, la gara in maschera. Il primo anno a Filetta parteciparono 20 discipline
radunano a Filetta e ci donano il loro prezioso contributo morale e sportivo per rendere la manifestazione stessa più ricca e coinvolgente per i giovani partecipanti”. "Siamo onorati di far parte della manifestazione del maestro Di Nicola - aggiunge Gianpaolo Marino, tecnico e fondatore del San Cipriano Volley - vogliamo riportare la pallavolo tra i giovani a San Cipriano, diffondendola il più possibile anche grazie alla vetrina splendida che ci offre il Galà dello Sport. Tutti gli appassionati della pallavolo possono contattarci per inviarci adesioni"
ziata nell’anno 1997, conquista alcune medaglie, tra cui l’oro in singolo al Festival dei Giovani di Chiusi tre anni dopo. Nell’anno 2003, come Junior, diventa campionessa d’Italia in doppio e, lo stesso anno, sarà vicecampionessa mondiale ad Atene. Due anni dopo, in doppio, con Elisabetta Sancassani, ai Mondiali Under 23, svoltosi ad Amsterdam, porta i colori italiani alla vittoria. Dal 2006 al 2009, la Schiavone conquista altri cinque titoli italiani e nel 2008 partecipa anche ai Giochi Olimpici di Pe-
Nel 2015 ci saranno le qualificazioni per i giochi olimpici di Rio: mi farò trovare pronta
chino, classificandosi comunque al 10° posto. Nel 2010 ottiene agli Europei, sempre in doppio, un meritato bronzo bissato nel 2013. E ora questo bronzo agli Assoluti che arriva dopo tre ori consecutivi e un argento in doppio con la Pappalardo. Ma come ogni atleta che si rispetti, la gara del cuore, risale all’anno 2007. “Premetto che ogni gara che affronto mi da la stessa emozione e scarica di adrenalina di quanto avevo quindici anni. È sempre una sfida da vincere. La gara che ricordo di più risale all’anno 2007. È stata decisamente una competizione difficile. Ricordo la prima gara, svoltasi a Lucerna, in Svizzera, persa per un centesimo di secondo. Quasi un battito d’ali. La seconda gara della competizione, svoltasi a Monaco, mi ha portato, invece, sul podio per due decimi di secondo. Questo per dire quanto fossero brave e competitive tutte le partecipanti e, quindi, questa vittoria mi sia particolarmente cara. I tanti successi ottenuti, nel doppio, li ho raggiunti anche grazie alla mia compagna di barca, Elisabetta Sancassani, un’atleta molto brava che attualmente è campionessa del mondo di doppio pesi leggeri che è un’altra specialità del canottaggio. Attualmente, in attesa delle qualificazione, che si svolgono un anno prima, per le Olimpiadi del 2016 e che si svolgeranno a Rio de Janeiro, in Brasile, mi alleno per il 70% del tempo fuori Salerno, di solito in Umbria, nei laghi del posto. Una avventura sportiva che spero mi darà grandi soddisfazioni.” (tigi)
Dna da campioni: tre fratelli, tre fuoriclasse Mario, Arturo e Virginia Gallo con medaglie in serie sono tra i grandi protagonisti del Kung Fu: «Questa disciplina è tutta la nostra vita e se siamo arrivati così in alto è merito di nostro padre» • VINCENZO MONETTI Nelle vene di Mario, Arturo e Virginia Gallo scorre il sangue del campione. Il padre, il Maestro Aniello, li ha indirizzati sin
da piccoli sulla strada del kungfu, un percorso che non abbandoneranno mai e che li appassiona giorno dopo giorno. Un amore ereditario per uno sport che è molto più di una semplice
disciplina marziale: è uno stile di vita. Prova a spiegarlo Arturo: “Ti aiuta moltissimo nell’affrontare con coraggio situazioni difficili, ti forma il carattere. Io e i miei fratelli, infatti, vogliamo ringraziare nostro padre che ci segue sin da bambini ed è merito suo se siamo arrivati a questi livelli”. Sì, perché i fratelli Gallo sono da anni nel giro della Nazionale Italiana e hanno raggiunto traguardi straordinari, considerando anche la loro giovane età. In ultimo, i Campionati Italiani che si sono svolti a Pescara il 24 e 25 maggio scorsi, manifestazione in cui Virginia, 13 anni, si è laureata campionessa nazionale assoluta nella categoria cadetti femminile; Mario, 24enne, ha conseguito due medaglie d’argento mentre Arturo ha chiuso al quarto posto assoluto:
“Una bella soddisfazione, sono moltissimi anni che siamo nell’ambito delle gare, sia nazionali che internazionali. - afferma quest’ultimo - È stata sicuramente una bella avventura che ci spinge a fare meglio in futuro”. La Jun Fan Association è la scuola che ha formato questi nuovi campioni: “È tutta la nostra vita, dedichiamo ogni secondo al kung-fu e non abbiamo mai avuto problemi con lo studio o gli altri impegni, merito anche del presidente, Maria Rosaria Sica, nostra mamma”. Nel 2010 ad Antalya, in Turchia, Arturo ha centrato il primo posto con la sciabola nella categoria cadetti: “Un risultato prestigioso, è sempre motivo d’orgoglio rappresentare la tua Nazionale; ascoltare l’Inno di Mameli sul gradino più alto del podio, poi, è stato emo-
zionante” racconta il 19enne. Ma nuove sfide tutt’altro che semplici attendono questo magnifico trio: “Il prossimo obiettivo? Le Olimpiadi. Purtroppo la nostra disciplina non è ancora considerata olimpica, sarà inserita nel 2016 solo come dimostrativa per poi essere effettiva nell’edizione del 2020. Stiamo lavorando duramente per farci trovare pronti, tutti i giorni dal lunedì al venerdì siamo in palestra per svolgere tre ore di allenamento”. Giovani ma con un bagaglio d’esperienza alle spalle da far invidia ad un veterano. La famiglia Gallo, con il suo dna da veri atleti, riuscirà a mantenere alto il nome di Salerno in Italia e nel mondo.
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Dino Selce: «Tramite questa disciplina si può scoprire un mondo» Una festa tra premiazioni ed esibizioni
Podismo, uno stile di vita 20 anni di sport
Il presidente della Podistica Sele, MassimilianoLorusso: Serata di festeggiamenti per l’Asi «Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre di più i giovani» Carosella: «Grazie alle società sportive» La sua generazione è stata rapita dal fascino dell’atletica leggera che prima nelle scuole e poi a livello amatoriale e agonistico ha riempito la sua vita. La passione per il podismo è cresciuta fino al punto di spingerlo a diventare presidente di una società che oggi diffonde il verbo dell’antico settore degli altri sport a Battipaglia. “Bisogna far capire ai giovani che alla base di ogni allenamento c’è l’atletica leggera e avvicinarli al settore del podismo per fargli svolgere un’attività sana e ideale anche per le famiglie - di Massimiliano Lorusso, presidente dell’Associazione Sportiva Podistica Sele - come tante alte società della Regione Campania svolgiamo il nostro lavoro nel settore con l’obiettivo di farlo crescere sul territorio. In particolar modo nella provincia di Salerno ci sono tanti appassionati che hanno iniziato dilettandosi a livello amatoriale con il podismo, per poi provare anche a livello agonistico mettendosi alla prova con atleti provenienti a ogni parte d’Italia. A prescindere dalle vittorie è importante abbracciare questa sana attività
praticandola giorno per giorno e apprezzandola anche come filosofia di vita. Vorrei elogiare il lavoro svolto da tutte le società sportive del settore e noi siamo una delle tante che vogliono far crescere il podismo in provincia di Salerno. Insieme agli altri presidenti delle società sportive podistiche stiamo cercando di avvicinare quante più persone è possibile a quest’attività e mi auguro che un giorno il numero degli iscritti cresca”. La passione per il podismo lo ha spinto dalla provincia di Salerno a percorrere
Alla base di ogni allenamento c’è l’atletica leggera, un’attività sana e ideale per tutti
tanti chilometri per mettersi in gioco in tutta Italia. Anno dopo anno la voglia di gareggiare lo ha portato sulla linea di partenza della Mezza Maratona dove ha conquistato il titolo di campione italiano coronando un sogno sportivo. "Da circa quattro anni dedico tempo ed energie a questo meraviglioso settore sportivo e la grande soddisfazione che ho ottenuto a Cagliari mi spinge a continuare con rinnovato entusiasmo - dice Dino Selce, dell'Associazione Podistica Sele - la nostra società vanta un gran numero di tesserati che anno dopo anno sta crescendo. Anche se ci siamo specializzati nel settore dei Master, l'invito è continuo soprattutto ai giovani che tramite questo sport potrebbero conoscere un mondo completamente diverso". Allo stadio "Pastena" di Battipaglia continua la preparazione degli atleti sotto l'attento sguardo dei tecnici Katiuscia Di Feo, e Raffaele Russo. “Tutti gli interessati possono contattarci al nostro sito web podisticasele.jimdo.com”. Una vita spesa per l'atletica leggera quella di Katiuscia Di Feo. "Dal 16 di maggio istruttrice ufficiale Fidal e tra due anni sosterrò l'esame del corso di Formia per allenatore - commenta l'istruttrice della Podistica Sele - mi farebbe piacere formare gli atleti dal più piccolo al più grande, voglio avvicinare le persone allo sport e l'atletica che purtroppo è sempre surclassato dal calcio e noi vogliamo rivalutare questo sport che è fondamentale per gli atleti”. (a.dn.)
Vent'anni di lavoro sul territorio di Salerno e provincia conducendo per mano società sportive e atleti che coltivano una passione che si diffonde e cresce sempre di più. Il brindisi per festeggiare il Ventennale dell'Asi Salerno e i cinquant'anni del presidente provinciale Giancarlo Carosella si è tenuto nella splendida cornice di Forte La Carnale, nella serata organizzata in collaborazione con il mensile "l'Atleta", diretto da Fabio Setta e Gianpiero Scafuri, e presentata da Angelo De Nicola caporedattore del mensile "l'Atleta". L'evento ha dato il via a una sinergia tra la testata giornalistica esclusiva per il settore degli Altri Sport e le Associazioni Sportive Sociali Italiane. "Siamo entusiasti di questa collaborazione tra la nostra testata e l'ente di promozione sportiva, una sinergia che nasce con il comune obiettivo di aiutare la diffusione degli sport
provinciale Giancarlo Carosella - e ai quali mi lega un profondo vincolo d'amicizia". Ampio spazio al settore delle arti marziali con l'esibizione del maestro Giovanni Desiderio che si è esibito nella dimostrazione del "Battodo", l'arte della spada giapponese e del maestro Antonio Di Nicola con il karate sound. "Il numero delle società sportive affiliate all'Asi sta crescendo anno dopo anno e ringraziamo il presidente provinciale Giancarlo Carosella per l'egregio lavoro che sta svolgendo nella provincia - ha dichiarato il presidente nazionale Asi Claudio Barbaro - nell'augurare buon compleanno al presidente Carosella ricordiamo che l'Asi è pronta ad affiancare tutte le società sportive nel territorio di Salerno e provincia che offre tanto allo sport". Premio speciale a tre società storicamente affiliate con l'Asi:Life Club Salerno, di Gerardo
migliori - ha dichiarato il direttore del mensile "l'Atleta" Fabio Setta nell'intervento d'apertura della serata - rinnovando il nostro impegno di seguire esclusivamente gli Altri Sport , faccio i migliori auguri all’Asi". A intervallare gli interventi degli ospiti le esibizioni sportive con l'associazione Danza Salerno della maestra Stefania Preziosi. "Ringra-zio le società sportive che ci seguono e ci sostengono e i cari amici Mimma Luca, delegata provinciale del Coni, e Marco Petillo delegato allo Sport del Comune di Salerno per esserci stati sempre vicino - ha commentato il presidente
Romiti e Mario Bottiglieri, premiati dal presidente nazionale Asi Claudio Barbaro, il Tempio Shaolin di Baronissi del maestro Bruno Giordano, premiato da Ciro Cirillo dirigente nazionale Asi e l'Atletica Vis Nova Salerno di Anna Pergola e Giovanni Ferrigno premiata da Sandro Giorgi responsabile nazionale atletica Asi. A incorniciare la serata prima del brindisi finale in onore delle società sportive, la menzione speciale del presidente Carosella alla sua famiglia per averlo sostenuto e aiutato nell'arco di cinquant'anni spesi per lo sport.
Un progetto perportare in alto la palla ovale
Fusione tra Salerno e Avellino: nasce la Due Principati Rugby che militerà in serie C «Valorizzando i punti di forza di entrambe le società, crediamo di fare un buon lavoro»
Una sinergia per puntare in alto. Unire le forze per un unico progetto vincente. Al di là delle rivalità e del campanilismo. L’idea franchigia, che doveva unire i movimenti rugbistici delle città di Salerno ed Avellino, si è concretizza nelle scorse settimane con la formazione
del Due Principati Rugby (da non confondere con il sodalizio pallavolistico): le due società si sono unite al fine di creare un unico movimento che aumenti la crescita sportiva, professionale ed umana di tutti coloro che faranno parte
del nuovo progetto ovale. A causa dell'indisponibilità del "Vestuti" si giocherà al "Parco Manganelli" di Avellino con una seduta d'allenamento settimanale anche a Mercato San Severino. La Serie C1 che il Salerno Rugby ha conquistato nella stagione oramai alle spalle raggiungendo i playoff, sarà la categoria in cui la nuova realtà rugbistica campana provvederà all’iscrizione, stessa sorte anche per l’Under 18 che parteciperà al campionato di appartenenza con l’uguale denominazione. Per le altre categorie (Under 10/12/14/16) i due club parteciperanno con l’antico marchio di fabbrica, senza escludere un'eventuale collaborazione, qualora si presentasse l'opportunità, per rinsaldare la formazione che dimostrerà in corso d'opera di avere più bisogno di implementarsi. A ricoprire la carica di presidente saranno l'irpino Luigi Sbozza con
Michele Iammucci nel ruolo di vice-presidente da una parte ed il salernitano Maurizio Cascone dall'altra. A completare il pacchetto dirigenziale gli avellinesi Antonio Roca (già capitano dei lupi), Luca Pericolo, Generoso Bruno, Alessio Console ed Antonio Mernone. Per Salerno indicati, oltre a Vittorio Liguori che insieme a Sbozza ha contribuito alla crescita dell’Under 10/12, il ritrovato Giuseppe D’Angelo, anch’egli fautore della cooperazione avellinese/salernitana agli albori dell’Avellino Rugby e Valeria Del Prete, consorte dell’arbitro Lucio Radetich. Riguardo la conduzione tecnica, in attesa di conoscere la decisione del direttore tecnico degli avellinesi, ci sarà sicuramente a fungere da anello di congiunzione Daniel Bianco coaudivato da Carmine Caliano ed Arturo Romeo con la conferma, sponda Salerno Rugby, di Franco Muotri, Silvano Minelli e Carmine
Garzillo. Generoso Bruno ha espresso la volontà di occuparsi della nascita del nuovo stemma, sottolineando l’amicizia fraterna che lega i rappresentanti dei due club: "Stiamo lavorando ad uno stemma che rappresenti, nel rugby, i Due Principati (facendo riferimento a Re Carlo I d'Angiò). Necessario sarà il ricorso all’araldica, con un forte richiamo storico alla storia delle due province. Sono certo che faremo un buon lavoro. Nell’organizzazione di una franchigia, proveremo a valorizzare tutti i punti di forza delle due società ed a lavorare ancor meglio per la diffusione dell’ovale in Campania e nel Mezzogiorno. Esiste, negli attuali assetti delle due società sportive, una stima forte e reciproca che, per chi conosce la storia dell’Avellino Rugby, potrei dire fraterna". (red.atl.)
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«Ho trasformato le mie competenze da atleta prima in quelle di tecnico e giudice e poi di dirigente»
«Al lavoro per i campioni del futuro» Rosario Pitton è il vicepresidente nazionale della federazione ginnastica d’Italia: «Uno dei nostri principali obiettivi è la creazione di accademie federali periferiche» • ANNACATERINA SCARPETTA Una personalità brillante e poliedrica quella di Rosario Pitton, oggi vicepresidente nazionale della federazione della ginnastica, che con completa dedizione e determinazione ha affrontato un percorso sportivo degno di lode. “Tutto è iniziato all’età di nove anni quando ho iniziato a praticare ginnastica per puro caso. Fui immediatamente colpito da questa disciplina - spiega il dirigente della federazione - ed, infatti, i risultati non tardarono ad arrivare. Varie furono le attività a cui partecipai facendo parte della nazionale giovanile fino ad arrivare alla selezione internazionale”. Un eccellente inizio nelle vesti di atleta per il giovanissimo
Chi lavora con serietà un risultato lo ottiene sempre
Pitton che sulla soglia dei 19 anni sceglie di proseguire sulla stessa scia modificando però l’obiettivo finale. “Ho continuato gli studi di scienze motorie e ho trasformato le mie competenze di atleta in quelle di tecnico e giudice della federazione ginnastica Italia - continua - Anche in questo caso ho cominciato ad ottenere notevoli soddisfazioni tra cui, nel 1982, il titolo di giudice italiano dell’anno che fu festeggiato con una cerimonia a Roma a cui parteciparono personalità di livello internazionale”. È proprio questo il momento in cui per Rosario Pitton inizia il percorso dirigenziale. L’ex atleta diviene anche ex allenatore nel momento in cui decide di lasciare i suoi impegni tecnici convinto che la regione Campania necessitasse di qualcosa di nuovo. “Proprio in seguito all’idea che nuove proposte e attività avrebbero potuto modificare la situazione nella mia regione, presento la candidatura come presidente regionale della Campania che viene accettata e confermata fino al 2012”. A questo punto nuova svolta per Pitton che sollecitato dal presidente nazionale questa volta si propone al consiglio divenendo direttamente vicepresidente nazionale. Proprio grazie a questa sua grande esperienza i successi non si sono arrestati. “Come primo incarico, nel 2013, mi è stato chiesto di recarmi in Ucraina, in qualità di capo delegazione della squadra di ritmica, e lì tra la meraviglia di tutti, abbiamo ottenuto una medaglia di argento. Ma questo non è l’unico traguardo che ricordo con particolare soddisfazione, infatti non posso non citare i campionati europei di ginnastica artistica femminile dove Vanessa Ferrari ha vinto la medaglia d’oro a corpo libero”. Ma raggiungere questo tipo di risultati non è semplice anche se il vicepresidente sottolinea con sicurezza: “Il tempo da sempre ragione. Chi lavora e chi si impegna un risultato lo ottiene sempre anche se, ovviamente, il talento e la predisposizione ad una determinata disciplina facilitano il tutto permettendo di
eccellere e distinguersi”. Uomini di inesauribile energia come Pitton elaborano sempre nuovi progetti rivolgendo sempre un occhio di riguardo non solo ai più giovani ma anche, e soprattutto, a coloro che hanno maggiori necessità. “Oggi stiamo lavorando con la federazione centrale per un grande investimento sulle attrezzature in modo da sostituirle o potenziarle nelle società, nelle accademie federali e nelle varie scuole. In questo momento stiamo elargendo i contributi per l’acquisto di queste alle periferie dove, molto spesso, gli atleti vengono limitati proprio a cause di supporti usurati o scadenti. Inoltre – continua – vogliamo creare accademie periferiche in modo che gli atleti non debbano essere concentrati a Roma o a Milano”. Idee ambiziose che stravolgerebbero la situazione sportiva odierna soprattutto nel mezzogiorno, zona che, ancora una volta, necessita di maggiori attenzioni. Proprio in relazione a ciò un ex atleta come Rosario Pitton non dimentica quella parte di Italia che ha fatto da culla alla sua fanciullezza e che ora gli chiede aiuto.
Infinito Pino Corvo: ancora un trionfo
Il cestista salernitano ha trascinato l’Italia Over 45 ai campionati continentali di pallacanestro: «L’amore per questo sport è sempre più forte. La mia partita più bella? Sicuramente la prossima» • TITTI GIORDANO Pino Corvo è uno dei dieci giocatori che compongono la Squadra Nazionale di Basket Over 45. Un vanto per la nostra Provincia considerato che la stessa è composta per lo più da atleti del Nord. “Gioco a basket, afferma Corvo,
da quando avevo 17 anni, ed ho fatto di questa passione un lavoro. Per oltre 13 anni ho giocato in serie A, in serie B ed anche in B-2, e non ho mai smesso di giocare, cosa che faccio tutt'oggi.” Infatti, per molti anni ha ricoperto il ruolo di capitano della squa-
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dra dello Scafati Basket, raggiungendo importanti risultati. Una grinta di certo non scalfita dal tempo visto che lo scorso anno, con la Nazionale di basket ha vinto i Campionati del Mondo giocati in Grecia a Salonicco. La prima volta che Pino Corvo è stato convocato in Nazionale risale all'anno 2010 quando le gare si svolsero in Brasile. Quest'anno, allenati da Alberto Bucci e Giuseppe Ponzone quale responsabile, nella città di Ostrava, nella Repubblica Ceca, su 106 squadre partecipanti, quella dei Basket Over 45 ha ottenuto un meritato primo posto. Ogni atleta ha ricevuto una medaglia d'oro ed una bella coppa è spettata alla Federazione. “Quando partecipo alle gare della Nazionale provo un amore immutato per questo sport, come quando giocavo le prime partite, un entusiasmo che condivido con tutti i compagni di squadra. Agli europei anche gli altri atleti “Over 40” hanno ottenuto un ottimo 2° posto e gli “Over 50”
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hanno vinto il 3° posto. Il primo posto della mia squadra mi fa ben sperare per i Mondiali di basket che l'anno prossimo si svolgeranno in America ad Orlando e a cui parteciperemo.” Una longevità sportiva che nasce da una grande passione che Pino Corvo vuole trasmettere ai suoi giovani alunni, quale allenatore della ”Pino Corvo Basket School”, che ha sede in Battipaglia. Una passione che spesso lo vede in quel di Montecatini, per gli allenamenti o dimostrare la sua bravura durante l'anno nelle amichevoli della Nazionale. Ma di tante partite giocate, una diversa dall'altra sotto ogni aspetto, quale sarà stata, per questo atleta quella del “cuore”?
Afferma Pino Corvo: “Ricordo due gare in particolare, tra quelle giocate in tanti anni. Entrambe mi hanno dato grande soddisfazione. La prima è stata quando con la squadra del Battipaglia Basket abbiamo conquistato una meritata serie B. L'altra, che è stata ancora più entusiasmante, è quella relativa al Campionato Nazionale. Con la squadra dello Scafati Basket siamo arrivati in serie A. Un risultato che ha premiato sia il mio impegno che quello di tutta la squadra che ha combattuto con grande grinta. Però, naturalmente spero, che la partita più entusiasmante sia ancora da raccontare e da condividere con i miei compagni di squadra.”
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Sportdays, tutto il bello dello sport Giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione sportiva organizzata dal Coni di Avellino ha anche visto protagonisti la solidarietà, la cultura e l’educazione in un connubio vincente
•LOREDANA ZARRELLA Tre settimane di spettacolo e divertimento, con esibizioni, tornei e incontri educativi su tematiche sociali, mediche e ambientali. È stato tutto questo insieme Sportdays ad Avellino, la manifestazione organizzata dal Coni che riunisce società sportive e associazionismo, Istituzioni e Forze dell’Ordine. Giunta alla 13esima edizione, la kermesse ha ospitato anche il XXVIII Meeting internazionale di atletica leggera “Città di Avellino” e l’iniziativa Shootingword, promossa da Actionaid. Sotto i riflettori il Campo scuola Coni e il Countrysport di Avellino, animati dalla presenza di appassionati, atleti e bambini, dal 30 maggio al 20 giugno. Una bella e autentica occasione per fondere
sport e solidarietà, educazione e iniziative ludiche. Tante sono state infatti le attività pensate per i più piccoli, quali tornei, giochi, attività didattiche, teatro, esibizioni di artisti di strada, ma anche giornate per mettere l’accento sugli aspetti sociali e culturali. Tema centrale di tutta la manifestazione, ovviamente, lo sport, con un’attenzione particolare a quelle discipline cosiddette “minori”, meno conosciute e praticate, eppure realtà positive e virtuose. Attività di tutto rispetto come la scherma, il rugby, il karate, la kickboxing, il taekwondo, il gokart, il tiro con l’arco, il ciclismo, l’arrampicata, l’ippica, gli scacchi, il rowing, il pattinaggio e il pattinaggio acrobatico, l’atletica leggera, la pesistica, il ping pong e il ballo sportivo. Sempre più stretti i
La Fipe tra gare e promozione
Eventi di peso
Tantissimi i giovani coinvolti •FELICE CACCESE Lo sport non va in vacanza nemmeno con l’arrivo dell’estate e del caldo. E non lo fa neppure la pesistica, che di certo non è una disciplina prettamente “estiva”. Nonostante il calendario agonistico sembri dare un po’ di respiro agli atleti, ad eccezione di quelli in preparazione delle fasi di qualificazioni ai Campionati Italiani Juniores di fine mese, la Fipe Campania organizza eventi ed è presente ad ogni manifestazione sportiva, accontentando tutti quegli appassionati che vivono lo sport quotidianamente. Da segnalare la festa sul lungo mare di via Partenope a Napoli, per le celebrazioni dei 100 anni del Coni, e la giornata dello Sport Days di Avellino. Alla manifestazione del centenario del Coni era presente anche il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, insieme ai vari Presidenti Regionali delle Federazioni. La Federpesi Campana, capeggiata dal suo Delegato Davide Pontoriere, partecipava con tutti i suoi atleti Giovanissimi, guidati dal prof. Antonio Di Rubbo. È stato uno spettacolo vedere quei ragazzi gioire e divertirsi, mostrando la “leggerezza” di uno sport che troppo spesso, a torto, viene considerato pesante e non adatto ai più giovani. Anche ad Avellino è stato un grande successo, davanti agli occhi del presidente provinciale del
Coni, Giuseppe Saviano e con la collaborazione della Lyas Gym, Per l’occasione si è disputato il meeting di Distensione su Panca Piana. Altissima la partecipazione, con atleti provenienti dall’intera regione. Sono stati giorni di festa e di entusiasmo, come lo sport deve essere. Occasione di incontro, di scambio di opinioni e di idee, di proposte per progetti futuri, ma soprattutto di sorrisi, di abbracci e di ritrovi. In questi casi sono tutti vincitori. Nonostante un atleta porti sempre con sè il fervore agonistico, l’intelligenza che lo contraddistingue lo aiuta a riconoscere il valore ed il significato di una giornata di promozione, che va aldilà della semplice visibilità concessa alla propria disciplina. Complimenti a tutte le società, i tecnici, gli atleti, grandi, piccoli, master e paralimpici.
rapporti che la manifestazione regionale ha stretto con le associazioni impegnate nel sociale. Tra queste, hanno giocato un ruolo da protagoniste Actionaid, Castellarte, Princeps Irpino e Tarantella montemaranese for Africa. Integrazione, cultura, sport e sviluppo, a tutti i livelli, gli obiettivi prefissi e raggiunti da Sportdays. Convinto dell’importanza dell’iniziativa il delegato Coni provinciale Giuseppe Saviano: «Pur rinnovandosi, la manifestazione resta ferma su alcuni punti metodologici: la lotta alla specializzazione sportiva precoce, la diffusione e il potenziamento dell’attività motoria nelle scuole dell’infanzia e primarie, lo spazio alle discipline sportive meno attenzionate, la battaglia per il miglioramento dell’impiantistica sportiva, la tutela
della salute degli sportivi e il rapporto stretto tra sport e sviluppo economico». Grande attenzione è stata dedicata anche allo shodown praticato dagli atleti paralimpici, e alle attività organizzate in sinergia con esperti e Forze dell’Ordine, come
l’appuntamento dedicato alla biodiversità forestale a cura del Corpo forestale dello Stato, gli incontri su sport e cultura, sport e alimentazione, e i divertenti percorsi di abilità messi a punto peri bambini dai Vigili del Fuoco di Avellino.
Tra i premiati gli scudettati del Poseidon Team e della Lubrensis
La festa dei campionissimi
La kermesse sintetizza in un’unica serata le emozioni i trionfi e le speranze degli atleti di tante discipline •JOSÈ ASTARITA Campioni italiani, campioni mondiali e un pensiero per chi dall’alto protegge gli sportivi della penisola sorrentina. Nella splendida cornice di Villa Fondi a Piano di Sorrento è andata in scena lo scorso 18 giugno la seconda edizione dei Top Sports Awards 2014. La kermesse sintetizza in un’unica serata le emozioni, le lacrime, i trionfi e le speranze di chi a volte ha un palcoscenico piccolo piccolo. La manifestazione è stata organizzata dalla redazione del portale Sportinpenisola.com che, con sondaggi o semplici valutazioni di merito, ha messo in scaletta tutto quello che lo sport offre ai suoi fruitori costieri. Dal ping-pong ai motori. Una promozione per la Unvs e l’amarezza di aver visto sfumare lo scudetto per Salvatore Venanzio all’ultima gara. Un passaggio full immersion nelle acque, da quelle chiuse delle piscine, a quelle libere del mare. Tutte le associazioni sportive sono riuscite a riscuotere successi, ma merito ed onori sono stati tutti per il “Premio Antonetti”. Targa in ricordo di Giovanni Antonetti promettente velista di regate storiche conferita per i meriti non solo scolastici all’Istituto Nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento. Si è confermato il Poseidon Team per il tiro al bersaglio subacqueo, mentre a Gianpiero Liguori, primo Top Sport Awards della serata, è stato reso onore per lo scudetto conquistato all’Elba grazie ai suoi mitici scatti. Emozione per Federico Belnome alla prima presenza in serie A con l’A-cquachiara Napoli di pallanuoto, senza dimenticare la sirenetta della costiera Sveva Schiazzano (secondo Top Sports Awards). La nuotatrice, classe ’99, era di ritorno dal 51esimo Sette Colli dove aveva
conquistato una meritata finale B negli 800 stile libero. Nella pallavolo un nuovo passaggio dello sguardo verso l’alto grazie al “Premio Arma”. A salire sul palco Francesco Astarita giovane schiacciatore della terra delle sirene già in passato nel giro della nazionale giovanile. La redazione di Sportinpenisola non ha messo nel dimenticatoio le gesta della Taf Lubrensis. Un 2014 con uno scudetto ed un quarto posto mondiale per i tiratori alla fune di
Massa Lubrense. Tra uno strike degli Indians alla buca perfetta e strabiliante del Footgolf Sorrento, alla giovane promessa azzurra del basket Anita Russo è stato consegnato il “Premio Peraino”. I Top Sport Awards 2014 sono andati al campione mondiale di ca-nottaggio nel 2 con Luca Parlato, ad Alfredo Norvello campione mondiale di maratona master over 45 e ad Alfredo Amitrano bronzo mondiale in Brasile nel Karate.
Nella foto Gennaro Pollio premiato durante la manifestazione sorrentina
Titolo italiano, europeo e ora l’iridato
Bodybuilding, l'irpino Delli Bovi campione del mondo juniores Walter Delli Bovi è il campione del mondo 2014 di bodybuilding Ibff (International bodybuil ding and fitness federation), categoria juniores. Dopo aver vinto, e convinto la giuria, nella selezione per gli europei svoltisi al Centro Direzionale di Napoli, l’atleta bagnolese ha letteralmente surclassato i suo avversari anche nella competizione europea a Mentone in Francia. Da Campione d’Europa si è presentato poi ai mondiali di Capodistria in Slovenia, dove ha superato i
tanti avversari provenienti da ogni angolo del pianeta. Un altro bagnolese, Viriginio Granese, lo scorso anno era salito sul gradino più alto del podio sempre in questa disciplina. Incredulo Delli Bovi termine della gara: «Non riesco ancora a crederci. Un ringraziamento speciale a chi ha creduto e crede in me…Adesso si va a mangiare qualcosa». Sempre al suo fianco, incitandolo nei momenti di difficoltà, l’amico di sempre il Campione del Mondo uscente Virginio Granese.
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Tremigliozzi, un’eurocoppa di delusione
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Al campionato per Nazioni prova davvero deludente per l’atleta sannita nel lungo Ora però l’obiettivo è archiviare questa gara e prepararsi per i prossimi europei
•MICHELE IACICCO Testa bassa e occhi spenti. Stefano Tremigliozzi non è soddisfatto della sua gara. Non potrebbe esserlo visto che si è classificato all’ultimo posto nel salto in lungo. Da lui ci si attendeva molto di più A far male non è tanto il piazzamento che porta solo un punto alla squadra azzurra, ma quello che fa più rabbia è la misura. Solo una settimana fa, Stefano aveva saltato con facilità 7,60 nel meeting di Avellino, mentre sulla pedana di Brauschweig si è fermato a 7,24; misura che saltava con tranquillità a 18 anni. Questa gara è sembrata il remake di quella dei 2009, quando a Leira, in Portogallo, Stefano non riuscì a brillare e a dare il suo contributo all’Italia. Un vero peccato perché si tratta dell’ennesima euro delusione per il talento di casa nostra che a livello internazionale non riesce mai a brillare. Si è capito subito che non sarebbe stata una grande gara per Stefano. Il primo salto è stato cortissimo (7,03), ma nella prima serie è stato anche l’unico a beccare una folata di vento contrario (-0,5). Non può essere una scusa per carità, ma questi sono piccoli segni che possono infastidire in una specialità così difficile e particolare come il salto in lungo. Mentre nessuno riusciva a fare grandissime misure, segno evidente che
Che cronoscalata •STELLA COLUCCI Alla cronoscalata del Santuario di Montevergine trionfa Raffaele Cinque del team ciclismo Sorrentino, a ruota il compagno di squadra Gaspare Cappiello e terzo l’irpino Adriano Luciano della ASD world cycling Cavaliere. L’atleta partenopeo ha percorso il tracciato in 36’49’’ alla media di 25 chilometri all’ora, con un ritardo di quasi due minuti sono arrivati gli altri due ciclisti sul podio. La manifestazione nata cinque anni fa su iniziativa di Michele Porraro da due anni, dopo la tragica scomparsa del fondatore, è a lui dedicata. Montevergine da sempre per gli appassionati delle due ruote è ritenuta una tappa bella e difficile, che richiede doti da scalatore e non solo. Il Giro d’Italia è arrivato diverse volte negli ultimi anni ai piedi di Mamma Schiavona, impresse nella memoria restano le battaglie tra Gotti, Simoni e Pantani come pure le imprese di Cunego e Di Luca. Le caratteristiche del circuito prevedono un dislivello massimo del dieci per cento negli ultimi chilometri, i corridori sono agevolati dai tanti tornanti che addolciscono le pendenze in alcuni tratti. Una conformazione del genere si presta alle cronometro in salita meglio di altri percorsi su strada. Gli ultimi trecento metri, quelli che conducono al Santuario, sono i più impervi. A margine della manifestazione sono state allestite una mostra raffigurante le immagini più belle scattate lungo il percorso della tappa nelle edizioni precedenti e una raccolta fondi da destinare alla misericordia del Partenio. Più di cento atleti provenienti dalla Campania ma anche dalle regioni limitrofi hanno preso parte alla competizione. Da Genova in rappresentanza dell’ultima squadra in cui Michele ha militato è giunta Elena Di Corrado. La manifestazione è stata organizzata dalla Proloco di Mercogliano in collaborazione con il Comitato Us Acli di Avellino. Il circuito prevedeva la partenza da viale San Modestino a Mercogliano fino al Santuario di Montevergine, 15 chilometri l’intero percorso e come di consueto i ciclisti sono partiti a distanza di un minuto l’uno dall’altro. L’organizzazione ha suddiviso la gara in categorie. Accanto ai vincitori assoluti sono stati premiati i primi tre per ciascuna delle nove categorie, le prime cinque squadre giunte al traguardo (Team Ciclismo Sorrentino, A.S.D. Circolo Amatori della Bici, A.S.D. Rummo Globo Surf Napoli, Team Prof Bike e Irpinia Bike Team) e il ciclista più giovane in sella, Antonino Aversa classe 1995. Ottima la risposta delle istituzioni e degli appassionati che hanno seguito con interesse la gara e con commozione il momento della premiazione con il ricordo del compianto Michele Porraro amante delle due ruote e della montagna.
la pedana non si prestava a tentativi da record, Tremigliozzi ha beccato ancora il vento contro (-1,4) nel secondo salto che è stato nullo. Nel terzo tentativo le cose non sono certamente migliorate, perché con -2,2 metri di vento contro andare lontano è impossibile per tutti. Il salto è risultato valido ma la misura ancora deludente: 7,24. Un vero peccato, perché il tedesco Reif ha vinto con 8,13, mentre Rutherford e Caceres, rispettivamente secondo e terzo, si sono fermati a 7,99 e 7,97. Ora, però, Stefano dovrà assorbire subito questa delusione e tornare a lavorare per ritrovare quella brillantezza necessaria per saltare vicino agli 8 metri in vista degli Europei di Berlino, l’appuntamento più importante della stagione. Per quanto riguarda la squadra, l’Italia annaspa e rischia di retrocedere per la prima volta nella sua storia. Fortunatamente, oltre una buona prova di Fassinotti nell’alto, a limitare i danni per gli azzurri ci ha pensato la staffetta 4x100 che si è classifica al terzo posto, vincendo la prima serie con il crono di 36,09. In prima frazione, ottima la prestazione di Ferraro, atleta della società sannita Enterprise Sport & Service, ma decisiva è stata la grande chiusura di Obù. Per salvarci dovremo sopravanzare la Svezia che è nona con mezzo punto in più rispetto agli azzurri.
Tante discipline e un solo nome: la polisportiva Irpinia Sport
Ottimi risultati e collaborazione con le scuole per il team del presidente Pastore Da due anni ad Avellino è nata l’Associazione sportiva Irpinia sport, una polisportiva che intende raccogliere l’intero territorio provinciale per offrire ai giovani la possibilità di crescere e sfogarsi attraverso i valori dello sport. Il fiore all’occhiello è la squadra di calcio a 5 femminile, che a luglio parteciperà alle fasi finali del campionato nazionale amatoriale di Montecatini Terme. Palpante l’entusiasmo della società,
dello staff tecnico e delle atlete che dopo aver battuto nelle fasi regionali squadroni come Nuceria vogliono disputare nel migliore dei modi le fasi finali della stagione. «La nostra sarà una presenza dignitosa, rappresentiamo la Campania e vogliamo fare bella figura. Affronteremo – afferma il presidente Pastore - squadroni del centro e del nord non dico che vinceremo, siamo acerbi in queste manifestazioni, ma potrebbe essere una
vetrina per il nostro movimento». L’intenzione dei fondatori della polisportiva è di aggregare quanti più sport è possibile sotto l’insegna Irpinia sport. Da un anno c’è un gruppo di piloti di Kart, di più generazioni, che si sfida in giro per la Campania tra i vari ippodromi. L’Irpinia sport collabora con gli istituti scolastici di Avellino e provincia per scovare possibili atleti da lanciare nelle varie discipline. (s.c.)
Tre medaglie per Massaro
Il Maestro Ernesto Ricci esalta il suo giovane karateka: «Sin da piccolo si è compreso che ha una marcia in più» Trasferta pistoiese per la S.K.S. Shotokan di San Lorenzello alla finale del Campionato Italiano e Coppa Italia 2014 a Montecatini, riservato alle categorie Cadetti - Juniores Seniores e Veterani, ed organizzato dalla Wuko (World Union of Karate Do- Organization) in collaborazione con la Fesik - Federazione Educativa Sportiva Italiana Karate. Sui 6 tatami allestiti nel Palaterme della bella cittadina toscana, alla presenza di un folto pubblico ed amministratori locali e Regionali, si sono alternati i 450 atleti finalisti nazionali in rappresentanza di 72 società sportive, provenienti da tutta Italia. Ancora bottino pieno, per il diciassettenne Karateka sannita, Luca Massaro, già Campione Mondiale, che ha dimostrato la sua ottima preparazione atletica e capacità tattica non comuni nello stile Kata, collezionando un
bronzo per la categoria Cadetti, un argento per le cinture nere e la medaglia d’oro nella categoria Juniores (cinture blu - marroni) ed innalzando così i colori azzurri in questa importantissima competizione. Il merito di tanta preparazione, frutto di un’intensa preparazione tecnica, fisica e mentale, che culmina nel connubio (vincente) umiltà e talento, va senza dubbio all’allenatore, il Maestro Ernesto Ricci (nella foto con l’allievo Luca Massaro), figura estremamente importante per gli atleti durante una competizione. Il karate, è bene ricordarlo, è un mezzo di difesa - e non di offesa - è una disciplina importante nel processo educativo dei giovani, è un passaggio indispensabile, e i giovani allievi possono approfittare di una occasione unica nel suo genere, ricchissima di contenuti essenziali per diventare persone nel significato
più profondo del termine. Maestro, cosa affascina di questa disciplina? «Hai detto bene, disciplina. Sicuramente l’autocontrollo, il Kata, quindi lo stile nell’eseguire le tecniche ma soprattutto il ‘’kumite’’, il combattimento, dove i ragazzi imparano a difendersi divertendosi tra di loro». Luca, quando ha deciso di dedicarsi al Karate? Quali sono i tempi ed i modi di preparazione del giovane karateka? «All’età di 12 anni, mi sono accorto subito che Luca fosse un talento per il suo stile ma soprattutto per il suo spirito di sacrificio e la voglia di imparare.. ha avuto fin da subito una marcia in più. Essendo un’agonista, Luca si allena tre volte a settimana». Quali sono stati i risultati agonisti più importanti che ha conseguito Massaro sul piano nazionale ed internazionale? «Sono diversi, considerato che da quando ha iniziato a gareggiare è salito sempre sul podio. Di sicuro i due Campionati Internazionali del 2011 in Sicilia, arrivando 1° nella sua categoria, e 5° gareggiando con 22 cinture nere, e nel 2013, al Campionato Internazionale di Roma, al Palatizia-no, dove Luca ha vinto ed io sono arrivato 2°; e poi ancora ha vinto il Campionato Italiano sia del 2012, del 2013 e l’ultimo del 2014, nello stile Kata». Quale soddisfazione provava e prova tuttora, nonostante la fatica e la durezza degli allenamenti? «Luca è un ragazzo instancabile che lavora con grande professionalità ma soprattutto umiltà, e questo gli consente di raggiungere determinati obiettivi». (mia)
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lirAtv a cura della redazione sportiva di Salerno parla di sport
a Lezione di...
…vela nella punta di Salerno parla di Sport del 10 giugno con Roberto Argenzio, istruttore federale del Club Velico Salernitano. “Siamo qui per una lezione specialistica di vela, in particolare sulle barche optimist. Iniziamo esaminandone. Questa è la barca a vela di avvicinamento alla vela più diffusa al mondo. Esistono vari livelli di scuola vela e agonistica che possono essere praticati su questa barca, riservata ai bambini dai sette ai quattordici anni. Tra le caratteristiche principali dell’optimist c’è quella dell’essere inaffondabile. Infatti è costruita con materiali a norma, in vetroresina galleggiante, tutte le parti sono inaffondabili ed è dotato di tubolari gonfiabili che permettono alla barca anche piena d’acqua di restare fuori dall’acqua. Per svuotarla si utilizzano le sassole. I pezzi della barca sono pochi. C’è il timone estraibile dotato di una barra e di una prolunga. Successivamente c’è la deriva che viene inserita fino a scomparsa nella cassa di deriva e permette alla barca di prendere mantenere una direzione. Successivamente abbiamo quelle che tutti chiamano corde e noi chiamiamo scotte. Nell’optimist c’è la scotta della randa. Poi albero, boma e la vela, a quattro lati, tipo vela latina che dà poca velocità e grande maneggevolezza. Questa è una barca per dare grande manovrabilità, stabilità e sicurezza, non certo velocità e anche grazie all’altezza del boma rispetto alla barca una grande facilità di movimento nelle manovre. Tramite simulare elettronico il bambino può avere il primo approccio sul movimento della barca. Tra i problemi che un bambino potrebbe avere sono la mancata percezione della direzione, del cambiamento di rotta e dello sbandamento. Scopo della scuola vela è rendere il bambino in poco tempo capace di navigare in tutte le direzioni rispetto al vento. Le direzioni dell’optimist sono definite andature. La bolina è l’andatura più stratta rispetto alla direzione del vento. Le altre andature in cui si sfrutta il vento per camminare sono definite portanti, lasco, poppa e traverso sono quelle in cui si sfrutta il vento. Le manovre dell’optimist sono due: la virata e la strambata. Orzare vuole dire portare la prua verso la direzione del vento. La vela si è sgonfiata e sfruttando l’abbrivio della barca si ha la virata. L’importante è non voltare mai le spalle alla prua e trovare l’equilibrio giusto. La strambata è una manovra in cui il vento non smette mai di spingere nella vela: il vento entra dalla poppa, c’è il passaggio della vela che sorpassa i 180 gradi e d’istinto si sposterà sull’altra mura, ovvero i lati della barca.
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Finali Acsi di volley, doppio successo per Ravenna Si sono disputate a Salerno le finali nazionali Acsi di pallavolo per le categorie under 17 maschile e under 16 femminile. A parlarne il presidente nella puntata del 10 giugno il presidente dell’Acsi, Alfonso Venosi, Egidia Cirillo della squadra delle Medaglie d’oro Salerno e con Antonio Adinolfi, responsabile provinciale del volley per l’Acsi. “E’ stato un confronto interessante tra quattro città italiane, Ra-
venna, Taranto, Napoli e Salerno” - ha dichiarato il presidente dell’Acsi -“E’ stato un motivo di confronto per i ragazzi ma soprattutto è stata una festa per la pallavolo. D’altronde il nostro scopo è promuovere ogni attività sportiva”. “Ogni finale nazionale” ha dichiarato Adinolfi - “ha un suo fascino e queste dell’Acsi non è mancato lo spettacolo grazie all’ottimo livello delle squadre partecipanti. Ci
auguriamo che questa manifestazioni possano accrescere il valore dello sport anche negli enti di promozione”. A vincere sia al maschile che al femminile ha vinto Ravenna. Terzo posto per le ragazze delle Medaglie d’oro: “La nostra era una squadra nuova e abbiamo incontrato qualche difficoltà”- ha dichiarato la Cirillo - “è stata una bella esperienza sia in campo che fuori”.
“Se è un sogno non svegliateci”
La Rari Nantes Arechi ha conquistato la promozione in A2: “E pensare che soltanto quattro anni fa eravamo in serie D” Una promozione tanto bella quanto inaspettata. Ospiti di Francesca De Simone il 24 giugno il presidente della Rari Nantes Arechi, Gianluca De Rosa, il tecnico Matteo Citro e l’atleta Mario Del Basso. Argomento, ovviamente, la straordinaria cavalcata verso la A2 del giovane sodalizio salernitano. Storniello e compagni, partita dopo partita, hanno iniziato a credere in questa impresa e al primo anno di serie B, superando Pescara nella finale play off, ha tagliato il traguardo: “Quattro anni fa abbiamo giocato il primo campionato in serie D. Poi credendo nel gruppo abbiamo disputato due anni di serie C prima e quest’anno la serie B sempre con i giovani cresciuti nel nostro vivaio. Quest’anno non me l’aspettavo proprio. Un campionato che non conoscevamo e nonostante le prime due sconfitte contro Bari e Siracusa i ragazzi partita dopo partita sono cresciuti fino ad arrivare a questa straordi-
naria promozione”. Una promozione arrivata in rimonta, dopo aver perso gara 1 a Pescara: “E’ stata la vittoria del lavoro, della passione, veder crescere con il duro lavoro quotidiano un gruppo di ragazzi così giovani è una grande soddisfazione. Già arrivare ai play off per noi un grandissimo risultato. Gara 1 non abbiamo giocato bene, abbiamo accusato un po’ di tensione d’emozione, ma sentivo dentro di me che avevamo qualcosa in più del Pescara. In gara 2 dovevamo chiudere prima la sfida, abbiamo rischiato di perdere e poi l’abbiamo riacciuffata a 40 secondi dalla fine. E’ stato un segno, poi siamo stati bravi a vincere ai rigori. Gara 3 abbiamo giocato la gara perfetta. Pescara aveva preparato già la festa, ma non conoscevano il nostro potenziale anche perché non c’eravamo espressi al meglio nelle due precedenti. L’ultimo tempo è stata un’altalena di emozioni poi a 24’ secondo dalla fine
Un’ Apnea di emozioni
Dance Ability: grande successo al teatro Ghirelli per lo spettacolo finale del laboratorio Danzabile Riflettori accesi su Danzabile, laboratorio dell’associazione Access 100% di Salerno. Ospiti in studio nella puntata del 17 giugno di Salerno parla di Sport la responsabile del progetto di Dance Ability Mariateresa Ingino e il consigliere comunale Gianluca Memoli. Il percorso del laboratorio si è chiuso con lo spettacolo di grande successo Apnea, ispirato dal romanzo omonimo di Lorenzo Amurri, andato in scena al teatro Ghirelli: “Sono felicissima per l’epilogo” - ha dichiarato la Ingino - “i ragazzi si sono divertiti, sono contenti, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Lo spettacolo è piaciuto e ha emozionato il pubblico. Abbiamo trasmesso il messaggio che la danza può essere aperta a tutti, al di là delle diverse abilità. E’ bastato poco per creare tutto questo. Il poco è rappresentato da movimenti, da voglia di danzare di esprimersi, di comunicare. Questa è l’essenza della danza, un corpo libero che vuole liberarsi, ondeggiare e comunicare. A rivedere le immagini mi emoziono ancora: i ragazzi sono stati bravissimi”. Soddisfatto anche lo stesso Memoli: “ Ho seguito dalla parte embrionale del laboratorio fino allo spettacolo conclusivo, davvero emozionante. Un’ora e mezza di commozione. Abbiamo raggiunto tanti obiettivi in questo laboratorio. La gente che è venuta a vedere lo spettacolo ha visto qualcosa di mai visto. Adesso vogliamo regalare alla città uno spettacolo all’aperto. Dal punto di vista personale l’obiettivo più grande è stato quello di far sì che un ragazzo autistico
potesse esprimersi ballando, così come persone con difficoltà motorie, fare integrazioni, senza distinzioni tra un ballerino professionista e chi non ha mai ballato, il primo obiettivo raggiunto è stato quello di creare un gruppo stupendo. Chissà in futuro si potrebbe fare una compagnia in modo da partecipare al festival delle diverse abilità, con un prodotto di un certo spessore. Vediamo se l’anno prossimo riusciremo a mantenere la stessa location. Alla fine dello spettacolo abbiamo avuto già tante richieste di persone con disabilità ma anche normodotate che vogliono partecipare al nostro laboratorio e c’è il rischio che il Ghirelli possa diventare troppo piccolo. Comunque vedremo in questi mesi la formula migliore da adottare per il prossimo anno”.
Baviera ha messo a segno il gol del 10-9. A fine gara eravamo increduli, adesso piano piano stiamo realizzando l’impresa sportiva che abbiamo realizzato”. E tra i giovani terribili c’è sicuramente Mario Del Basso: “Del Basso Fino alla fine di gara 3 non ci aspettavamo di poter conquistare questo successo. Il momento più bello è stato quando Gaetano ha messo a segno il gol della vittoria a pochi secondi dalla fine. In gara 1 non abbiamo giocato molto bene, poi abbiamo rotto. Il mio gol più bello? Forse quello contro l’Acicastello nel girone dell’andata”. In conclusione il presidente: “A sedici anni questi ragazzi ci hanno regalato la serie A2, magari a venti anni ci porteranno in A1. Cercheremo di trattenere tutti, ma è chiaro che se qualche ragazzo dovesse avere offerte dall’A1 non li fermeremo. Il nostro sogno è vederli giocare in A1 con la Rari Nantes Arechi”.
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6/7 giugno|luglio 2014
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pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno
Ilsuccesso
Giornata della Nazionale dello sport e Il Presente nel Passato. In due giorni il Coni Point di Salerno ha coinvolto tantissimi bambini in tutta la provincia. Una grande organizzazione, ma soprattutto una grande adesione. Basti pensare che alla Giornata Nazionale hanno aderito ben 35 Comuni della provincia, 25 in più rispetto all’anno scorso. Tante le discipline protagoniste, con tanti bambini che hanno potuto sperimentarle e magari chissà appassionarsi. Davvero ad effetto è stata invece la due giorni di Paestum. Un mix tra discipline antiche e moderne, con 250 bambini in rappresentanza delle colonie dell’antica Magna Grecia, Poseidonia, Elea Velia, Sibaris, Picentia e Salernum, si sono sfidati in discipline ormai dimenticate. l’Oplitodromia, il Kottabos e la Lampadedromia. Quest’ultima è l’antenata della staffetta. Per quanto riguarda i giochi moderni le cinque squadre si sono sfidati nel Canotaggio, nell’Atletica leggera, nel Taekwondo, nel Kung Fu e nel Karate. Al di là di vinti e vincitori sono stati due giorni di grande divertimento, di sport e valori condivisi
Scoprirelosportdivertendosi
Bilancio molto positivo per la 2^ edizione dell’Educamp: tanti i giovani coinvolti che hanno potuto conoscere e appassionarsi a nuove discipline Far scoprire lo sport d’estate ai bambini per farli appassionare in vista della nuova stagione. Promuovere le discipline, educare i giovani a 360 gradi. Sono queste alcune delle finalità dell’Educamp, la manifestazione organizzata dal Coni, giunta alla seconda edizione. Cinque settimane di sport con istruttori e tecnici federali, toccando diverse discipline: “In questa edizione” - rivela il delegato provinciale del Coni, la dottoressa Mimma Luca - “i bambini hanno potuto conoscere tanti sport: calcio, atletica, tennis, rugby, pallavolo, kick boxing, pallacanestro, tennistavolo, bocce, canottaggio, arti marziali, scherma e danza”. Il tutto con il supporto delle federazioni: “Sin dalla mattina con i ragazzi ci sono stati bravissimi istruttori che sono educatori, insegnanti di educazione fisica che hanno seguito i corsi organizzati dal Coni. Al loro fianco ci sono stati poi gli allenatori federali. Rispetto all’ano scorso non abbiamo dovuto coinvolgerli. Infatti, quest’anno solo loro che hanno contattato noi, perché finalmente le federazioni hanno capito quanto sia importante fare promozione e per questo inviano gratuita-
mente i loro tecnici. Bisogna capire che d’estate i ragazzini hanno più tempo per lo sport e bisogna approfittare per far scoprire le discipline ai ragazzi in questo periodo così a settembre possono iscriversi ai corsi. Dopo l’edizione dello scorso anno diversi
bambini si sono iscritti ai corsi di tennis qui al dopolavoro, altri hanno scelto l’atletica leggera. Vuol dire che il modello funziona”. Un’altra novità di quest’anno è anche la presenza di campioni di diverse discipline che hanno fatto visita ai bambini: “Si è stata una
novità che è piaciuta davvero tanto, perché i bambini hanno potuto vedere dal vivo dei veri atleti, che speriamo possano diventare per loro degli eventi da imitare”. Ma non solo sport, perché il Coni tramite reti e sinergie ha previsto anche altre attività: “Nel pomeriggio i ragazzi, quindici dei quali diversamente abili, perché lo sport può e deve favorire l’integrazione, hanno frequentato dei corsi d’inglese applicato allo sport. Uno studio diverso da quello della scuola, altrimenti si sarebbero sentiti nuovamente sui banchi. E poi corsi di canto e di chitarra, di modellismo, educazione alimentare ed educazione stradale. Quest’anno abbiamo puntato sulla bicicletta, spiegando ai bambini come si sta in strada, le regole, cosa bisogna fare e soprattutto non fare”. Un successo nei numeri, un successo notevole: “Innanzitutto quest’anno il Coni di Roma ci ha concesso una settimana in più. Quindi dalle quattro della prima edizione siamo passati alle cinque. Ma ce ne sarebbero volute di più, considerato che abbiamo dovuto dire no, a causa degli spazi ristretti, a tanti giovani che avrebbero voluto partecipare. Ma saranno i primi ad essere iscritti il prossimo anno”.
Protocollod’intesaconilcarcerediEbolieilComune Una squadra di detenuti si occuperà della manutenzione delle palestre scolastiche a Salerno
I nostri servizi, le nostre interviste
È pronta a partire una nuova iniziativa del Coni Point di Salerno che coinvolge sport e sociale. E’ stato, infatti, raggiunto l’accordo sul protocollo d’intesa tra Coni, Carcere di Eboli e Comune di Salerno. Dopo gli ultimi dettagli, definiti con i tecnici del Comune, con il vice sindaco del Comune di Salerno Eva Avossa e la direttrice del carcere, la dottoressa Romano, il progetto, dopo tanto lavoro e dopo tanti incontri può finalmente
prendere piede concretamente: “Ci stiamo lavorando da febbraio” - conferma la delegata provinciale del Coni, Mimma Luca - “e finalmente è arrivato l’ok da parte del Comune. Abbiamo definito tutti i dettagli e ognuno ha chiarito le proprie dinamiche d’intervento”. Ed ecco come si svolgerà l’iniziativa: “Il Comune ci ha presentato un elenco di palestre in cui andare a prestare opere di manutenzione. Al Carcere di Eboli sarà
formata una squadra di detenuti che sarà accompagnata sul posto di lavoro dal Coni, mentre il Comune metterà a disposizione i materiali. Lavoreremo soprattutto nelle palestre scolastiche, sia delle scuole medie che degli istituti superiori. Quindi cercheremo di alleviare le difficoltà nella risoluzione di problemi ordinari, quali una pitturata delle pareti, ad esempio, svolgendo un indubbia funzione sociale”.
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20-07-2014
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