Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 74 - Anno VIII - MAGGIO-GIUGNO 2014
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iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 74 - Anno VIII - MAGGIO-GIUGNO 2014 ATestata Roccadaspide in al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 74 - Anno VIII - MAGGIO-GIUGNO 2014 Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di Salerno al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 74 - Anno VIII - MAGGIO-GIUGNO 2014 PdZ Roccadaspide è- MAGGIO-GIUGNO il nuovo Testata iscritta nel Registro della Stampa periodica al Tribunale di SalernoS/7: al n. 41/06 - DISTRIBUZIONE GRATUITA - numero 74 - Anno VIII 2014 A Roccadaspide in mostra l’arte di A Roccadaspide in A Roccadaspide in PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo comune capofila A Roccadaspide in mostra l’arte di Pasquale Scardino PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo l’arte di Amostra Roccadaspide in mostra l’arte di PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo SiPasquale è mostra tenuta lo scorso l’arte 19 aprile a Roccadacomune capofila di PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo Scardino comune capofila Pasquale Scardino Roccadaspide è ilcapofila nuovo comune capofila del Piano di spide la mostra di pittura dell’artista mostra l’arte di Pa- Da poche settimanecomune Pasquale Scardino SiPasquale è tenuta lo scorso 19 apriledia professioRoccadasquale Scardino, carabiniere Zona S/7. Lo hannocomune stabilito, votandocapofila a favore della richiesta del comune Scardino Si è tenuta lo scorso 19 aprile a RoccadaDa poche settimanecomune Roccadaspide è ilcapofila nuovo comune capofila del Piano di spide la mostra di pittura PaSiPasquale èpittore tenuta lo scorso 19 aprile a Roccadane, per passione. La dell’artista mostra è stata Scardino
di di spostare la sede, tra comune sindaci ecapofila delegati enti Da Roccadaspide poche settimane Roccadaspide è il 19 nuovo deldegli Piano di Da poche settimane Roccadaspide è il nuovo comune capofila del Piano di Zona S/7. Lo hanno stabilito, votando a favore della richiesta comune montani, mentre il comune divotando Capaccio-Paestum si richiesta è espresso votando Zona S/7. Lo hanno stabilito, a favore della del comune Da poche settimane Roccadaspide è il nuovo comune capofila del Piano di Da poche settimane Roccadaspide è il nuovo comune capofila del Piano di Zona S/7. Lo hanno stabilito, votando a favore della richiesta comune di Roccadaspide di spostare la sede, 19 tra sindaci e delegati degli enti contro, e ilsettimane sindaco Felitto, Maurizio Caronna, si è astenuto. di Roccadaspide di di spostare la sede, 19 tra comune sindaci ecapofila delegati degli enti Da poche Roccadaspide è il nuovo del Piano di Zona S/7. Lo hanno stabilito, votando a favore della richiesta comune di Roccadaspide diil spostare la sede, 19 tra sindaci eè delegati enti Zona S/7.mentre Lo hanno stabilito,di votando a favore della deldegli comune montani, comune Capaccio-Paestum si richiesta espresso votando montani, mentre il comune di Capaccio-Paestum si è espresso votando Zona S/7. Lo hanno stabilito, votando a favore della richiesta del comune di Roccadaspide di spostare la sede, 19 sindaci e enti montani, comune espressodegli votando contro, e ilmentre sindaco Felitto, di Maurizio si è si astenuto. di Roccadaspide diil di spostare la Capaccio-Paestum sede, Caronna, 19 tra sindaci eè delegati delegati degli enti contro, e ilmentre sindaco di Felitto, di Maurizio Caronna, si è si astenuto. A pag. 3tra di Roccadaspide di spostare la sede, 19 tra sindaci e delegati degli enti montani, il comune Capaccio-Paestum è espresso votando contro, e ilmentre sindacoil dicomune Felitto, di Maurizio Caronna, si è si astenuto. montani, Capaccio-Paestum è espresso votando contro, e il sindaco di Felitto, Maurizio Caronna, si è astenuto. montani, mentre il comune di Capaccio-Paestum si è espresso votando contro, e il sindaco di Felitto, Maurizio Caronna, si è astenuto. A 3 A pag. pag. 3 contro, e il sindaco di Felitto, Maurizio Caronna, si è astenuto. A pag. 3
spide la mostra di pittura dell’artista PaSi è lo 19 aprile Roccadasquale carabiniere dia professiospide laScardino, mostra di pittura dell’artista Paorganizzata dalscorso centro studi Giovanni VerSi è tenuta tenuta lo scorso 19 aprile Roccadasquale Scardino, carabiniere dia professioSi è tenuta lo scorso 19 aprile a Roccadaspide la mostra di pittura dell’artista Pane, pittore perlapassione. La dell’artista mostra è stata squale Scardino, carabiniere professioga, che fonda sua attività sudidue pilastri spide la mostra di pittura Pane, pittore per passione. La mostra è stata squale Scardino, carabiniere di professiospide la mostra di pittura dell’artista Paorganizzata dal centro studi Giovanni Verne, pittore per la passione. La mostra è stata fondamentali: cultura e la formazione . squale Scardino, carabiniere di professioorganizzata dal centro studi Giovanni Verne, pittore per passione. La mostra è stata squale Scardino, carabiniere di professioga, che fonda la sua attività su due pilastri organizzata dalpassione. centro studi Giovanni Verne, pittore per La mostra è stata ga, che fonda la sua attività su due pilastri organizzata dal centro studi Giovanni Verne, per passione. stata ga, pittore che fonda la sua attività su due è pilastri fondamentali: la cultura eLa lamostra formazione . organizzata dal studi Giovanni Verfondamentali: lacentro cultura e la su formazione . ga, che fonda la sua attività due pilastri organizzata dal centro studi Giovanni Verfondamentali: laAsua cultura e9la su formazione . pag. ga, che fonda la attività due pilastri fondamentali: la sua cultura e la su formazione . ga, che fonda la attività due pilastri fondamentali: la cultura e la formazione . A pag. 9 fondamentali: la cultura e la formazione.
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Rifiuti, incontro AAapag. Castel San Lorenzo pag. 3 3 A pag. 3 Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo per discutere della legge 5/2014 Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo per discutere della legge 5/2014 Il comune di discutere Castel San Lorenzo hadella ospitato unlegge incontro promosso dal presidente per 5/2014 Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo per discutere della legge 5/2014 dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Maurizio Caronna, per discutere del riordino del Rifiuti, incontro a Castel San Lorenzo per Il comune di discutere Casteldei San Lorenzo hadella ospitato unlegge incontro promosso servizio di gestione rifiuti, alla luce della legge regionale n. 5/2014 5/2014dal che,presidente a partire Il comune di discutere Castel San Lorenzo hadella ospitato unlegge incontro promosso dal presidente per 5/2014 dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Maurizio Caronna, per discutere del riordino del dal 1° luglio prossimo, affida ai comuni l’intero processo di gestione. La legge prevede Il comune di Castel San Lorenzo ha ospitato un incontro promosso dal presidente per discutere della legge 5/2014
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dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Maurizio Caronna, per discutere del riordino del Il comune di San Lorenzo ha Maurizio ospitato un degli incontro presidente servizio di gestione dei rifiuti, alla luce della legge regionale n. (Ambiti 5/2014dal che, a partire che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno A.T.O. Territoriali Otdell’Unione deiCastel Comuni “Alto Calore”, Caronna, per promosso discutere riordino del servizio di gestione dei rifiuti, alla luce della legge regionale n. 5/2014del che, a partire Il comune di San Lorenzo ha Maurizio ospitato un incontro dal presidente dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Caronna, per discutere riordino del dal 1° luglio prossimo, affida aialla comuni l’intero processo di gestione. Ladel legge prevede timali) e di che i Castel comuni di ciascun A.T.O. debbano esercitare inpromosso forma associata ilpartire serviservizio gestione dei rifiuti, luce della legge regionale n. 5/2014 che, a dal 1° lugliodi prossimo, affida ai comuni l’intero Caronna, processo di Ladel legge prevede Il comune Castel San Lorenzo ha ospitato un incontro promosso dal presidente dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, pergestione. discutere riordino del servizio di gestione deiaffida rifiuti, alla luceMaurizio della legge regionale n. (Ambiti 5/2014 che, aprevede partire che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. Territoriali Otzio. dal 1° luglio prossimo, ai comuni l’intero processo di gestione. La legge che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. (Ambiti Territoriali Otdell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Maurizio Caronna, per discutere del riordino del servizio di gestione dei rifiuti, alla luce della legge regionale n. 5/2014 che, a partire dal 1° luglio prossimo, affida ai comuni l’intero processo di gestione. La legge prevede timali) e che i comuni di ciascun A.T.O. debbano esercitare in forma associata il serviche la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. (Ambiti Territoriali OtA della pag. 2 esercitare timali) e che i comuni di ciascun A.T.O. debbano in forma associata il serviservizio di gestione dei rifiuti, alla luce legge regionale n. 5/2014 che, a partire dal 1° luglio affida ai comuni processo gestione. La Territoriali legge prevede che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli di A.T.O. (Ambiti Otzio. timali) e che prossimo, i comuni di ciascun A.T.O. l’intero debbano esercitare in forma associata il servizio. dal 1° luglio affida ai comuni l’intero processo di gestione. La Territoriali legge prevede che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. (Ambiti Ottimali) e che prossimo, i comuni di ciascun A.T.O. debbano esercitare in forma associata il servizio. A pag. 2 che dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. (Ambiti Territoriali OtA debbano pag. 2 esercitare timali) e che i comuni di ciascun A.T.O. in forma associata il servizio. la gestione A debbano pag. 2 esercitare in forma associata il servitimali) e che i comuni di ciascun A.T.O. zio. A pag. 2 zio.
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sicurezza dei costoni rocciosi che sovra- me dalla sede stradale e alla rimozione stano l’arteria, nel tratto tra Castelcivi- delle rimanenti masse pericolanti a sicurezza dei costoni rocciosi che sovrame dalla sede stradale e alla rimozione ta e il bivio San Vito di Aquara, per monte della sezione stradale, per persicurezza dei costoni rocciosi che sovrame dalla sede stradale e alla rimozione stano l’arteria, nel tratto tra che Castelcividelle rimanenti masse pericolanti a sicurezza dei costoni rocciosi sovra- mettere me dalla sede stradale e alla rimozione consentire la riapertura dell'importante la riapertura della strada. stano l’arteria, nel tratto tra che Castelcividelle rimanenti massee alla pericolanti a sicurezza dei costoni rocciosi sovrame sede stradale rimozione ta e ill’arteria, bivio San ditra Aquara, per monte della sezione stradale, per perstano nel Vito tratto Castelcividelledalla rimanenti masse pericolanti a strada di collegamento tra i comuni di Per agevolare il collegamento viario di ta e il bivio San Vito di Aquara, per monte della sezione stradale, per perstano nel Vito tratto tra Castelcividelle rimanenti masse pericolanti a consentire la costoni riapertura dell'importante mettere lasede riapertura della strada. ta e ill’arteria, bivio San di Aquara, per importanti monte della sezione stradale, per persicurezza dei rocciosi che sovrame dalla stradale e alla rimozione Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto comunità locali a Salerno e il consentire la costoni riapertura dell'importante mettere lasede riapertura della strada. sicurezza dei rocciosi che sovrame dalla stradale e alla rimozione ta e il bivio San Vito di Aquara, per monte della sezione stradale, per perstrada di con collegamento tra i Castelcivicomuni di raggiungimento Per agevolare il di collegamento viario di consentire la riapertura dell'importante mettere la riapertura della pericolanti strada. stano l’arteria, nel tratto tra delle rimanenti masse a Monforte Castelcivita e con Eboli, ospedali, scuole e strada di collegamento tra i Castelcivicomuni di Per agevolare il collegamento viario di stano nel Vito tratto tra delle rimanenti masse pericolanti a consentire la Salerno. riapertura dell'importante mettere la riapertura della Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto importanti comunità locali astrada. Salerno edi il strada dibivio collegamento tra i comuni di uffici, Per agevolare il collegamento viario ta e ill’arteria, San di Aquara, per monte della sezione stradale, per perBattipaglia e l'amministrazione ha deciso Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto importanti comunità locali a Salerno edi il strada di collegamento tra i comuni di Per agevolare il collegamento viario ta e il bivio San Vito di Aquara, per monte della sezione stradale, per perMonforte con Castelcivita e conCorleto Eboli, agire raggiungimento di ospedali, scuolee e Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, importanti comunità locali astrada. Salerno il La notizia è stata diffusa dall’assessore in danno ai privati. consentire la riapertura dell'importante mettere la riapertura della Monforte con Castelcivita e con Eboli, raggiungimento di ospedali, scuole e Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto importanti comunità locali astrada. Salerno edi il consentire la riapertura dell'importante mettere la riapertura dellale Battipaglia eLavori Salerno. uffici, l'amministrazione ha deciso Monforte con Castelcivita eEdoardo con Eboli, raggiungimento di ospedali, scuole e regionale ai pubblici CoLa Regione ha garantito risorse nestrada di collegamento tra i comuni di Per agevolare il collegamento viario di Battipaglia e Salerno. uffici, l'amministrazione ha deciso di Monforte con Castelcivita e con Eboli, raggiungimento di ospedali, scuole e strada di collegamento tra i comuni di Per agevolare il collegamento viario di La notizia èe stata diffusa dall’assessore agire danno ai privati. Battipaglia Salerno. uffici, inl'amministrazione deciso senza, il quale in una nota ha spiegato testimoniando un segno e di Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto cessarie, importanti comunità locali ha a Salerno il La notizia èe stata diffusa dall’assessore agire inl'amministrazione danno ai privati. Battipaglia Salerno. uffici, ha deciso di Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto importanti comunità locali a Salerno e il regionale ai Lavori pubblici Edoardo CoLa Regione ha garantito le risorse neLa notizia è stata diffusa dall’assessore agire in danno ai privati. Buone notizie per le comunità degli Al- che il comune di Aquara ha subito intivicinanza alle comunità locali. Soggetto Monforte con Castelcivita eEdoardo con Eboli, di ospedali, scuolenee regionale ai pubblicidall’assessore Co- raggiungimento La Regione ha aigarantito le risorse La notizia è Lavori stata diffusa agire in danno privati. Monforte con Castelcivita e con Eboli, raggiungimento di ospedali, scuole e senza, il quale in una nota ha spiegato cessarie, testimoniando un segno regionale ai Lavori pubblici Edoardo CoLa Regione ha garantito le risorse neburni, alle prese con gravi problemi le- mato ai proprietari del costone franato attuatore dell'intervento è il Comune di Battipaglia e Salerno. uffici, l'amministrazione ha deciso senza, il quale in una nota Edoardo ha spiegato cessarie, testimoniando unrisorse segno nedi regionale aieLavori pubblici Co- Aquara. La Regione hacomunità garantito le Battipaglia Salerno. uffici, ha di Buone notizie per le comunità Al- di che il comune di subito intivicinanza alle Soggetto senza, il quale in Aquara una nota ha spiegato cessarie, testimoniando un deciso segno gati alla chiusura della stradadegli provinprovvedere ad horas alha ripristino delnotizia è stata diffusa dall’assessore agire inl'amministrazione danno ai privati.locali. Buone notizie per le comunità degli Al- La che il comune di Aquara ha subito intivicinanza alle comunità locali. Soggetto senza, ilparamassi, quale in Aquara una ha spiegato cessarie, testimoniando un segno di burni, alle gravi problemi le- la mato proprietari delnota costone franato dell'intervento èle il Comune di La rete notizia stata diffusa dall’assessore agire in danno aigarantito privati.locali. Buone12: notizie percon le comunità degli Alche il ai comune di ha subito intivicinanza alle Soggetto ciale laprese Regione Campania ha reso alla messa in sicuaiè Lavori pubblici Edoardo Co- attuatore La Regione hacomunità neburni, alle prese con gravi problemi le- regionale mato ai proprietari del costone franato attuatore dell'intervento è il risorse Comune di Buone notizie per le comunità degli Alche il comune di Aquara ha subito intivicinanza alle comunità locali. Soggetto gati della strada provindi provvedere ad horas al ripristino delburni,alla allechiusura prese con gravi problemi lemato aiil proprietari delnota costone franato attuatore dell'intervento il risorse Comune di regionale ai Lavori pubblici Edoardo Co- Aquara. La Regione ha garantito èle disponibili 188mila euro per la messa in rezza dell'area, allo sgombero pietrasenza, quale in una ha di spiegato cessarie, testimoniando un segno nedi gati alla della strada provinprovvedere ad horas al ripristino delAquara. burni, allechiusura con gravi problemi le- di mato proprietari delnota costone franato attuatore dell'intervento èun il Comune di ciale 12: laprese Regione Campania ha reso la reteaiilparamassi, alla messa in sicugati alla chiusura della strada provindi provvedere ad horas al ripristino delAquara. senza, quale in una ha spiegato cessarie, testimoniando segno di Buone notizie per le comunità degli Alche il comune di Aquara ha subito intivicinanza alle comunità locali. Soggetto ciale 12: la Regione Campania ha reso la rete paramassi, alla messa in sicugati alla chiusura della strada provinprovvedere ad horas al ripristino del- Aquara. disponibili euro per la messa in di rezza dell'area, allo sgombero diinpietraciale 12: la188mila Regione Campania ha reso la rete paramassi, alla messa sicuBuone notizie per le comunità degli Alche il comune di Aquara ha subito intivicinanza alle comunità locali. Soggetto disponibili euro perproblemi la messa in mato rezza dell'area, allo alla sgombero pietraburni, alle prese con gravi leai paramassi, proprietari del costone franato attuatore dell'intervento è il Comune di ciale 12: la188mila Regione Campania ha reso rete messadi sicuPROGETTO EDITORIALE DI PROMOZIONE TURISTICA disponibili 188mila euro perproblemi la messa in la rezza dell'area, allo sgombero diin pietraSu www.vocidalcilento.it diretto da Annavelia Salerno trovate è il Comune di burni, alle prese con gravi lemato ai proprietari del costone franato attuatore gati alla chiusura della strada provindi provvedere ad horas al ripristino delAquara. dell'intervento disponibili 188mila euro per la messa in rezza dell'area, allo sgombero di pietragati della strada ha provindi ad horas ripristino del- Aquara.I popoli che amarono ciale alla 12: chiusura la Regione Campania reso la provvedere rete paramassi, alla al messa in sicuarticoli e approfondimenti sul Cilento Su www.vocidalcilento.it diretto da Annavelia Salerno trovate ciale 12: la Regione Campania ha reso la rete paramassi, alla messa in sicuSu www.vocidalcilento.it diretto da Annavelia Salerno trovate disponibili 188mila euro per la messa in rezza dell'area, allo sgombero di pietrala loro patria Su www.vocidalcilento.it diretto da Annavelia Salerno trovate Voci dal Cilento TV -e trasmissione televisiva in onda su Italia 2 disponibili 188mila euroarticoli per la messa inapprofondimenti rezza dell'area, allo sgombero di pietrasul Cilento Su www.vocidalcilento.it diretto da Annavelia Salerno trovate articoli e approfondimenti sul Cilento ® furono chiamati civiltà… articoli e approfondimenti sul Cilento
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n. 74
Maggio/Giugno 2014
Rifiuti, un incontro a Castel San Lorenzo per discutere della legge 5/2014 Il comune di Castel San Lorenzo ha ospitato un incontro promosso dal presidente dell’Unione dei Comuni “Alto Calore”, Maurizio Caronna, per discutere del riordino del servizio di gestione dei rifiuti, alla luce della legge regionale n. 5/2014 che, a partire dal 1° luglio prossimo, affida ai comuni l’intero processo di gestione. La legge prevede che la gestione dei rifiuti sia organizzata all’interno degli A.T.O. (Ambiti Territoriali Ottimali) e che i comuni di ciascun A.T.O. debbano esercitare in forma associata il servizio. Inoltre, in base alla legge, in merito allo spazzamento, alla raccolta e al trasporto dei rifiuti, ciascun A.T.O. può essere articolato in aree omogenee, denominate Sistemi Territoriali Operativi (S.T.O.). I comuni coinvolti, essendo parte di un territorio omogeneo e con identiche tipicità possono far parte di un unico S.T.O. All’incontro hanno partecipato, oltre a Gennaro Capo, che ha fatto gli onori di casa, e Maurizio Caronna, primo cittadino di Felitto, che ha presieduto la riunione, anche i sindaci di Bellosguardo, Geppino Parente, Castelcivita, Antonio Forziati, Controne, Nicola Pastore, Laurino, Gregorio Romano, Magliano Vetere, Carmine D’Alessandro, Monteforte Cilento, Antonio Manzi, Piaggine, Guglielmo Vairo, Rocca-
daspide, Girolamo Auricchio, Roscigno, Armando Mazzei, Sacco, Claudio Saggese, Stio Cilento, Natalino Barbato, e Trentinara, Rosario Carione. Al termine dell’incontro è stato preso atto che occorre quanto prima approvare nei vari comuni, la convenzione predisposta dalla Regione Campania; dovranno essere attivate le procedure per la costituzione dello S.T.O., che potrebbe essere denominato “Valle del Calore-Cilento”. Il passo successivo sarà quello di elaborare uno studio di fattibilità che definisca i costi di ogni singolo comune per poter determinare tariffe differenziate; al termine della riunione è stato stabilito che il rappresentante dello STO sarà il sindaco del comune più popoloso della zona, ossia Roccadaspide. Le preoccupazioni dei comuni di questo territorio, che negli ultimi anni hanno raggiunto buone percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti cercando di mantenere il più possibile le tariffe basse, riguardano proprio la possibilità che con il diventare operativo del nuovo sistema, si possa verificare un aumento della tassa sui rifiuti: sui costi infatti non inciderebbero le buone pratiche in materia ambientale dal momento che tutti i comuni pagherebbero le stesse tariffe. Per Gennaro Capo, sindaco del comune di Castel San Lorenzo che
ha ospitato l’incontro, il rischio non è solo l’aumento dei costi, aspetto non trascurabile, ma anche quello che venga meno la voglia di fare bene la raccolta differenziata. “La norma – afferma Capo – avrà effetti diretti sulle tasche degli utenti, che, allo stesso tempo, potrebbero perdere l’abitudine consolidata negli anni a mettere in campo quelle buone pratiche che hanno contribuito a raggiungere buone percentuali di raccolta differenziata”.
Meeting di aggiornamento su Cardiopain
Dopo il forum che si è svolto con successo a Napoli, proseguono le iniziative per la promozione di “Cardiopain…l’isola che c’è”, un progetto per la cura dei pazienti cardiopatici cronici che permette di migliorare la qualità di vita dei malati scongiurando l’abuso di farmaci antinfiammatori, e anche di risparmiare sulla spesa sanitaria. L’iniziativa è stata adottata per la prima volta dall’ospedale di
Roccadaspide, dove recentemente è stata organizzata una giornata di formazione, promossa dal dottor Raffaele Rotunno, direttore dell’unità operativa di Cardiologia – Utic presso l’ospedale rocchese. Il progetto ha lo scopo di ottenere una riduzione di prescrizioni improprie di farmaci antinfiammatori del tipo Fans e Coxib nei pazienti cardiopatici con dolore. Rotunno ricorda che l’impiego dei farmaci antinfiammatori dovrebbe essere limitato al dosaggio minimo efficace e al più breve tempo possibile, a causa degli effetti collaterali a livello cardiovascolare, epatico, renale e gastrointestinale che un utilizzo cronico può comportare. Rotunno ricorda che si tratta di una iniziativa pionieristica che fa di Roccadaspide il primo ospedale italiano a dare attuazione ad una nota dell’AIFA, l’Agenzia del farmaco, a lungo rimasta disattesa. Per rendere operativo
il progetto sono stati coinvolti, oltre a tutti i medici dell’ospedale, anche 25 medici di famiglia dell’area limitrofa a Roccadaspide."Con questo progetto – afferma il dottore Rotunno – si intende sensibilizzare i medici sulla necessità di una maggiore appropriatezza terapeutica. E’ fondamentale pertanto che medici ospedalieri e medici generali collaborino, in un territorio in cui l’invecchiamento della popolazione ha fatto aumentare i pazienti con malattia cardiovascolare, per i quali le conseguenze di un uso improprio di farmaci può essere controindicato". Dopo il clamore mediatico suscitato dall’esperienza dell’ospedale di Roccadaspide, il progetto “Cardiopain” è stato preso ad esempio dalla Regione Piemonte, che, anche grazie ai consensi che il presidio rocchese ha conquistato, ha deciso di attivare l’iniziativa.
Il mensile Voci DAL Cilento viene distribuito gratuitamente nei bar e nelle edicole di 23 comuni della Provincia di Salerno:
Maggio/Giugno 2014
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n. 74
PdZ S/7: Roccadaspide è il nuovo comune capofila A favore della candidatura di Roccadaspide hanno votato tutti i rappresentanti dell’ambito, tranne Felitto e Capaccio Da poche settimane Roccadaspide è il nuovo comune capofila del Piano di Zona S/7. Lo hanno stabilito, votando a favore della richiesta del comune di Roccadaspide di spostare la sede, 19 tra sindaci e delegati degli enti montani, mentre il comune di Capaccio-Paestum si è espresso votando contro, e il sindaco di Felitto, Maurizio Caronna, si è astenuto. L’Ufficio di Piano è stato già trasferito al primo piano della casa comunale di Roccadaspide, in locali messi a disposizione gratuitamente dal com u n e . L a d e c i s i o n e dell’amministrazione comunale di candidare Roccadaspide quale ente capofila, è maturata in considerazione del blocco dei servizi sociali da quasi due anni, con la perdita di in-
genti finanziamenti e la conseguente mancanza di servizi essenziali per le comunità afferenti al Piano. “La mancata rendicontazione – afferma Auricchio in una nota – è un fatto gravissimo che ha comportato la perdita di ingentissimi finanziamento e risorse economiche. Sono andati perduti negli anni, infatti, proprio a causa della mancata rendicontazione, oltre 6 milioni di euro”. Per tali motivi, data l’attuale situazione di stallo e di inefficienza, che si è affiancata ad una incapacità e mancanza di volontà di affrontare la gestione in maniera coordinata ed efficiente da parte degli organismi l’individuazione di Roccadaspide preposti, Auricchio ha chiesto ed ot- quale comune capofila. tenuto la convocazione del Coordinamento istituzionale che ha deliberato
La sede del Comando Stazione Forestale Parco di Capaccio si trasferisce a Roccadaspide Dopo la cerimonia in grande che, due anni fa, sancì l’inaugurazione della nuova sede del Corpo Forestale dello Stato di Roccadaspide, e il mantenimento di una sede che rischiava di essere chiusa per motivi econom ic i, un nuovo t rag ua rd o p er l’amministrazione comunale retta da Girolamo Auricchio, che da qualche settimana ospita la sede del Comando Stazione Forestale Parco di Capaccio. È stata infatti soppressa la sede di Capaccio, che viene quindi accorpata a Roccadaspide e che sarà denominata “Comando Stazione Forestale di Capaccio-Roccadaspide”. Pertanto il personale in forza alla stazione di Capaccio viene assegnato alla stazione con sede a Roccadaspide. Oltre a quelle già in servizio sa-
ranno attivate altre unità. A Roccadaspide, dunque, faranno capo i comuni di Capaccio, Trentinara, Giungano, Castel San Lorenzo e Cicerale. La nuova sede, messa a disposizione del corpo da parte del comune nel 2011, si trova nel palazzo del municipio, al piano terra della struttura, e si presenta funzionale e idonea alo svolgimento delle attività del corpo, dal momento che tre anni fa fu sottoposta a lavori di sistemazione in linea con gli standard del corpo. Il rafforzamento del comando di Roccadaspide contribuirà ad una maggiore tutela del patrimonio agroforestale e ambientale di un territorio di inestimabile bellezza, ancora integro sotto l’aspetto paesaggistico e ricco di risorse naturali, fonte di attrazione
per un flusso turistico che dalla costa si spinge verso le aree interne incontaminate. “Siamo soddisfatti di continuare ad annoverare anche questo servizio tra i numerosi che offriamo alla nostra comunità e ai paesi vicini – afferma il sindaco Girolamo Auricchio – Tra l’altro questa di Roccadaspide è una delle sedi storiche del Corpo Forestale dello Stato, fondata nel 1860, quindi unificare le due sedi e stabilire la sede centrale a Roccadaspide conferma quanto la città cresca giorno per giorno per il numero e la qualità dei servizi resi”.
L’associazione di Gennaro Anzisi sta dando i suoi frutti Proseguono le attività dell'associazione composta da parrucchieri ed estetiste, nata per difendere l’operato di chi lavora nel settore dell’artigianato e paga regolarmente le tasse, a differenza di chi lavora in nero, e crea ai “regolari” un danno immaginabile, dal momento che la clientela predilige spesso chi rende lo stesso servizio ma a poco prezzo. Al momento della costituzione, il legale rappresentante dell'organismo Gennaro Anzisi sosteneva che solo a Roccadaspide fossero circa una
sessantina le estetiste e i parrucchieri sarebbero sconosciuti al fisco. Ma l'associazione sta dando i suoi primi frutti. Infatti anzisi ricorda che a circa 5 mesi dalla costituzione, "sono uscite dall'anonimato varie attività del settore finora sconosciute al fisco". "Mi compiaccio - afferma Anzisi perché molte persone che esercitano queste professioni hanno voluto regolarizzarsi. Mi auguro che a breve anche altre facciano lo stesso passo. In caso contrario non esiteremo a comunicarlo alle varie autorità
competenti". Tuttavia Anzisi ricorda che lo scopo della associazione non è soltanto la lotta all'abusivismo e al lavoro nero: l'abusivismo, che sottrae reddito e lavoro a chi si impegna quotidianamente con onestà, si combatte anche con la formazione e la qualificazione degli operatori del settore. "Più siamo qualificati - conclude - e meno la nostra clientela avrà motivo di rivolgersi agli abusivi.
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Elezioni amministrative in provincia di Salerno: i risultati Questi sono i risultati delle elezioni amministrative nei comuni della provincia di Salerno chiamati al voto. Ad Albanella torna alla carica di sindaco Renato Iosca; a Campora si è riconfermato sindaco Giuseppe Vitale; ad Atrani ha vinto Luciano Laderchi De Rosa; riconferma anche per Giuseppe Parente, nuovamente sindaco di Bellosguardo. A Castel Nuovo di Conza eletto sindaco Michele Iannuzzelli; a Cuccaro Vetere è sindaco Aldo Luongo; a Furore di nuovo primo cittadino Raffaele Ferraioli; a Salvitelle sindaco Raffaele Manzella; a Teggiano eletto Rocco Cimino; a Valle dell’Angelo dopo qualche anno ritorna ad essere sindaco Salvatore Iannuzzi; a
San Mauro Cilento eletto sindaco Carlo Pisacane. Nuovo sindaco a Ottati Eduardo Doddato; a Omignano sindaco Emanuele Giancarlo Malatesta. A Oliveto Citra sindaco Carmine Pignata eletto con il 100% dei voti. A Novi Velia si riconferma sindaco Maria Ricchiuti. Per effetto della legge sul terzo mandato a Giungano è nuovamente sindaco Francesco Palumbo; stessa cosa a Magliano Vetere dove si è riconfermato l’uscente Carmine D’Alessandro, al suo terzo mandato, e a Felitto, dove a spuntarla è stato ancora Maurizio Caronna, alla sua terza esperienza da primo cittadino. A Cicerale sindaco Francesco Carpinelli; a Casaletto Spartano sindaco Giacomo Scannelli. A Laureana
Cilento eletto angelo Serra; a Morigerati sindaco Cono D’Elia; a San Pietro al Tanagro eletto Domenico Quaranta. Elezione al primo turno al Comune di Mercato San Severino, per Giovanni Romano, già sindaco ed assessore regionale. A Roscigno non ce l’ha fatta Armando Mazzei, contro Pino Palmieri, con il quale si confrontò due anni fa ottenendo esattamente lo stesso numero di voti. Non eletto il sindaco di Celle di Bulgheria, dove l’unico candidato a sindaco, Orlando Balbi, non ha raggiunto il quorum del 50%+ 1 dei voti e quindi al comune arriverà un commissario straordinario. Infine si andrà al ballottaggio l’8 giugno a Sarno, Nocera Superiore, Pagani e Baronissi.
Stefano Caldoro ospite a Roccadaspide Per la prima volta un Governatore visita la Valle del Calore Per la prima volta un presidente di regione è stato a Roccadaspide. In un incontro organizzato dall’amministrazione comunale, il Governatore della Campania, Stefano Caldoro, è stato a Roccadaspide dove ha incontrato cittadini e amministratori della Valle del Calore. L’incontro è stato organizzato per discutere delle misure di accelerazione della spesa e degli scenari che ora si aprono per i comuni sotto i 50mila abitanti che avranno la possibilità di realizzare progetti per quel che attiene, tra l’altro, il ripascimento, la banda larga, la depurazione. Ma si è discusso anche di sanità, dell’ospedale, del disastro della viabilità. Per Auricchio è stata l’occasione per sottolineare lì importanza del 6,7 milioni che pioveranno dalle misure della delibera 148/2013 e che a Roccadaspide serviranno per migliorare il servizio idrico. Il primo cittadino ha parlato di sanità e dell’ospedale: polemico contro chi “si oppone” ai finanziamenti ai piccoli comuni, al potenziamento dell’ospedale, alla realizzazione di una infrastruttura fondamentale come la Fondovalle Calore. Auricchio ha rivolto a Caldoro l’invito a far rientrare il comprensorio Alburni Calore nella programmazione delle aree interne. Un riferimento anche all’ente parco, “più una serie di vincoli che una reale opportunità per il territorio”. Tra gli interventi, anche quello del sindaco di Campagna, Roberto Monaco, che ha spiegato
nel dettaglio la delibera 148/2013, raccontandone brevemente le caratteristiche, ed accennando anche ad un progetto presentato di recente a Bruxelles rivolto ai giovani della sua comunità. Il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, ha rimarcato il disastro della viabilità nel Cilento, riferendosi alla sp 430, la Cilentana. “Stiamo parlando di circa un miliardo di euro – ha detto subito Caldoro – quindi si tratta di una grande occasione, di una grande sfida per realizzare interventi importanti che riguardano dissesto idrogeologico, beni pubblici, energie alternative, aree urbane, ambiente, aree strategiche”. Il Presidente della Giunta regionale ha parlato anche di viabilità ed in particolare della strada provinciale 430, chiusa ormai da diverse settimane e destinata a rimanere chiusa per lavori per diversi mesi ancora. Secondo il Governatore di queste cose dovrebbe occuparsi lo Stato. “Dalla regione – ha rimarcato – d’intesa con la provincia di Salerno e tanti comuni interessati dalla problematica sono stati già stanziati oltre 30 milioni di euro”. Naturalmente l’incontro di Roccadaspide è stato l’occasione per parlare anche della metropolitana di Salerno. “Non voglio dare colpe a nessuno – ha detto – ma quando si firma un protocollo certe intese vanno rispettate e la Regione la sua parte l’ha fatta come il governo. Il richiamo che faccio – ha detto il Governatore
– è quello di essere seri e di parlare con atti pubblici alla mano”. Inoltre il governatore ha parlato anche di sanità e della soppressione dell’ospedale di Agropoli. Infine una considerazione da parte del Presidente della Regione anche per quanto riguarda la crisi degli operai forestali che hanno partecipato numerosi all’incontro. “Ci siamo dovuti sostituire allo Stato – ha detto – reperendo fondi che non ci sono più che erano stati tolti dal bilancio 2009-2012 cercando di reperirli da quelli relativi alla programmazione europea. Ci auguriamo di poterli prorogare fino al 2020 per dare stabilità alla forestazione”.
Voci dal Cilento Testata iscritta nel registro della Stampa Periodica del Tribunale di Salerno al n. 41/06 Mensile di informazione su Cilento, Valle del Calore e Alburni, Vallo di Diano redazione@vocidalcilento.it Anno VIII N. 74 – MAGGIO-GIUGNO 2014 Direttore responsabile: Annavelia Salerno direttore@vocidalcilento.it; Editore: Italo Salerno In redazione: Marco Ambrogi, Luca Gargiulo, Annarita Salerno. redazione@vocidalcilento.it Redazione: Via Isca - 84049 Castel San Lorenzo (SA) Stampa - Grafiche Capozzoli - Tiratura: 2500 copie Chiunque volesse segnalare iniziative può farlo utilizzando il nostro indirizzo di posta elettronica redazione@vocidalcilento.it entro e non oltre il 22 di ogni mese.
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Bcc Aquara, diecimila conti correnti Diecimila sono i conti correnti attivati dalla banca di credito cooperativo di Aquara presso la sede di Aquara e le filiali di Castel San Lorenzo, Roccadaspide, Capaccio, Eboli, Oliveto Citra, Battipaglia e Salerno. Il conto numero 10mila è stato aperto presso la filiale di Salerno, il cui responsabile è Stefania Longo, lo scorso 14 maggio, ed è stato intestato ad Antonio Bruzzese cui sono stati offerti, come per ciascun correntista, farina ed olio degli Alburni. E nella settimana successiva sono stati attivati altri 18 conti correnti che portano a 10.018 il
totale: un notevole segno di fiducia nei riguardi della Bcc Aquara di cui è presidente Luigi Scorziello. Di seguito i conti correnti in essere al 20 maggio divisi per filiale: Capaccio 2680, Roccadaspide 1432, Eboli 1423, Castel San Lorenzo 1094, Oliveto Citra 1075, aquara 1022, Salerno 990 e Battipaglia 302. Successo dovuto anche alla politica della Bcc Aquara che dall'aprile del 2013 ha dimezzato le spese di tenuta conto per gran parte dei prodotti di c/c proposti alla clientela a cui gratuitamente offre il servizio di internet banking inBank.
Monte Pruno Day, Bcc Aquara protagonista Un matrimonio con la BCC Monte Pruno è possibile. A dirlo, qualche settimana fa, a Sassano, in occasione di una tavola rotonda sul ruolo delle banche, il direttore della BCC di Aquara, Antonio Marino. All’incontro sul tema “BCC: banche che contano”, organizzato nell’ambito del Monte Pruno Day promosso dalla Bcc Monte Pruno, hanno partecipato, oltre a Marino, il direttore generale della Monte Pruno Michele Albanese, il direttore della Bcc di Buonabitacolo Angelo De Luca, il direttore della Bcc di Sassano Antonello Aumenta e il direttore della Federazione Campana delle Bcc, Franco Vildacci. Un confronto fra consorelle avvenuto nel corso del Monte Pruno Day che è stato organizzato per presentare i risultati economici del 2013, il bilancio sociale ma anche per un confronto e riflessione tra Banche. Anche per Michele Albanese i tempi sono maturi per fare un discorso sulla fusione. Il progetto è complesso ma si può quindi avviare.
Bancomat al Maximall, servizio utile Continua a fare proseliti il bancomat "intelligente" della Bcc Aquara installato all'interno del centro commerciale Maximall di Pontecagnano ed aggiuntosi ad un altro già operativo. "Un ulteriore passo avanti - sottolinea Giuseppe Marigliano - per la comunità del centro commerciale che con l'intuizione della Bcc Aquara effettivamente è in grado di soddisfare i bisogni degli acquirenti. Grazie a quest'area self, sarà ancora più semplice offrire e gestire ulteriori servizi. Un valore aggiunto per il Maximall, non ci sono dubbi". Un'area self pensata proprio per le persone che ogni giorno affollano il centro. Versamenti, prelievi, ricari-
che, saldi e movimenti bancari a portata di mano. sancisce ancora successi la collaborazione sinergica tra la Bcc Aquara e il Maximall. "Diventa sempre più comodo poter eseguire operazioni bancarie all'interno del centro commerciale - spiega Pasquale Fimiani - perle persone che come me lavorano. Poter associare un momento di svago a commissioni che altrove vedrebbero file chilometriche e orari prestabiliti è una grande cosa. Sono davvero soddisfatto di questo ulteriore servizio".
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Successo per il progetto che ha coniugato sport, arte e cultura valorizzando il Cilento
È stato un vero successo il progetto Cilento No Limits, che da marzo ha previsto iniziative in grado di coniugare sport, arte e natura, valorizzando il Cilento e le sue numerose bellezze. Diversi gli appuntamenti che si sono svolti con il coordinamento attento di Marisa Prearo. L’evento è stato caratterizzato
da una forte sinergia tra sport, cultura, arte e valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale esistente nonché delle diverse territorialità interessate. Il progetto è stato organizzato dal Comune di Ascea, ente Capofila, in partenariato con i Comuni di Controne, Felitto, Castel San Lorenzo, Monteforte Cilento,
Novi Velia, Cannalonga, nell’ambito della programmazione dei grandi eventi afferenti al FESR PO Campania 20072013 – Ob. Op. 1.12. Le iniziative sportive previste dal programma hanno quindi interessato l’area Velina, il comprensorio del Calore e l’area del Golfo di Policastro.
Con Diana alla fontana dell’elice...
A Castel San Lorenzo la Cilento Extreme Archery Competition e..... “quando Diana cacciatrice si muoveva nei boschi ogni creatura s'impauriva”. Non è stato così – s'impauriva” dichiara Fabio Elia, presidente dell’Associazione Volpi del Cilento FIARC – per circa 100 arcieri che hanno preso parte, nonostante le avverse condizioni climatiche, alla gara “Cilento Extreme Archery Competition” nell’area boschiva “Fontana dell’Elice” di Castel San Lorenzo. Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Calabria, Lazio, Abruzzo, Basilicata ed ovviamente Campania sono state le regioni protagoniste della competizione che fa parte dell’evento “Cilento No Limits”. “Tre giorni di bellissima esperienza – ha detto Paolo Codini di Pescara – Abbiamo trovato un percorso attrezzato con 50 postazioni per il tiro e ben articolato e variegato. Peccato per il cattivo tempo perché abbiamo gareggiato con la pioggia ma Castel San Lorenzo – continua Codini – ci ha regalato un clima accogliente, una buona cucina e tanto buon vino. Siamo rimasti colpiti dalla cordialità della gente e dalla curiosità dei giovani di conoscere la nostra disciplina”. “Eravamo diretti in Sicilia con i nostri tre camper - ha detto Mario Pirola di Bergamo - e consultando le news abbiamo appreso della gara.
Siamo un gruppo di amici appassionati di tiro con l’arco e la nostra decisione è stata quella di fermarci per il fine settimana a Castel San Lorenzo e prendere parte alla gara. Siamo rimasti sorpresi per la bellezza della natura e del paesaggio della valle. Ci siamo trovati bene e pensiamo di ritornarci quanto prima”. Carmelo di Cernusco sul Naviglio dice che è sempre pronto a partire e a fare kilometri per poter partecipare alle gare di tiro con l’arco. “Ho trovato questo posto accogliente e soprattutto l’offerta per il soggiorno ci ha permesso di poter trascorrere tre giorni di vacanza a costi contenuti”. “Sono qui da martedì– dichiara Valeria Bellagamba, giornalista e direttore responsabile di Greentime – e mi sto rilassando nel visitare il territorio dalla costa alle valle del Calore. Dopo la gara mi tratterrò ancora per qualche giorno prima di rientrare a Bologna perché sono incuriosita dalle innumerevoli bellezze dei luoghi. Attenta alle descrizioni di Gennaro Capo, Sindaco di Castel San Lorenzo, sulle cose da visitare nell’area del Calore, Valeria annota sul suo IPad i nomi dei luoghi e degli itinerari da percorrere”.
“Ha funzionato una rete territoriale – dichiara Marisa Prearo, curatore dell’evento – che ha visto in prima linea la Pro Loco, l’Amministrazione comunale, i cittadini, le imprese ed ovviamente l’associazione locale degli arcieri FIARC”.
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A Capaccio-Paestum, Monteforte e Felitto il primo campionato di trekking estremo Nonostante il clima rigido, insolito rispetto al periodo primaverile che invece doveva garantire una giornata calda, è andata bene la manifestazione che lo scorso 17 maggio ha acceso nuovamente i riflettori sugli angoli di natura più inaccessibili e per questo più belli del Cilento. È stato un successo per “Cilento Extreme Trekking Competition”, organizzata nell’ambito dell’evento Cilento No Limits. A curare l’organizzazione tecnica dell’iniziativa dedicata al trekking estremo è stata l’associazione Cilento Trekking Agropoli, presieduta da Pietro Faniglione, con il supporto della F.I.E. Italia. “Si tratta del 1° Campionato Italiano di Trekking Estremo – ha detto Faniglione, che è anche consigliere nazionale della Federazione Italiana di Escursionismo, F.I.E. – Abbiamo regalato al trekking la possibilità di strutturarlo anche come gara dotandolo di un regolamento tecnico, primo in Italia e in Europa, e siamo orgogliosi che il Cilento detenga questa primogenitura”. Cilento Extreme Trekking Competition è stato caratterizzato dalla lunghezza del percorso, dalla variabilità dei suoi dislivelli, dalla
dotazione di bastoncini e di abbigliamento tecnico nonché dalla regolamentazione dell’andatura del passo. Un percorso molto impegnativo, lungo 31 Km, dal Santuario della Madonna del Granato, sul monte Calpazio, al sentiero delle Dee di Roccia di Monteforte Cilento fino a raggiungere le gole del fiume Calore ed il traguardo presso la stupenda Oasi di Remolino di Felitto. I trekkers hanno attraversato boschi e scavalcato rocce sotto una pioggia battente e, in alcuni tratti, avvolti da una fitta nebbia; qualcuno ha avuto momenti di scoraggiamento e di disorientamento per l’impossibilità di leggere la segnaletica. La carica dei 100, questo il numero dei partecipanti ed il traguardo di Remolino a Felitto è stato conquistato dall’algerino Hallag Kamel in 5 ore e 16 minuti. “Sono caduto 4 volte – ha detto Kamel – ma sono contento perché sono riuscito a chiudere una gara più mentale che fisica. Sono stato insieme ad altri più esperti di me, poi nella parte finale ho aumentato il ritmo, e sono arrivato a tagliare il traguardo”.
All’arrivo Andrea Turolla, Presidente della F.I.E., ha atteso fino allultimo partecipante: “I luoghi sono fantastici – ha detto – si prestano molto per questo tipo di sport, ed oggi sono presenti persone che arrivano dal Veneto, dal Trentino e dalla Toscana che sicuramente rimarranno incantanti da questo posto, contraddistinto per il connubio tra mare e monti”. Soddisfatti anche i sindaci di Monteforte, Antonio Manzi, e di Felitto, Maurizio Caronna, per i quali Cilento No Limits è stato l’occasione per far conoscere i propri paesi ed i propri prodotti. Come nelle precedenti tappe di Cilento No Limits, l’iniziativa sportiva Cilento Extreme Trekking Competition è stata accompagnata dalla rassegna itinerante Cilento Art and Food, dall’animazione e dalla musica popolare.
Ad Ascea il Trofeo Velia sulle orme di Parmenide Le temperature quasi estive e un gran numero di partecipanti e di spettatori hanno reso ancora più entusiasmante la competizione di Mountainbike “Trofeo Velia - Sulle orme di Parmenide”, svoltasi ad Ascea lo scorso 11 maggio nell’ambito del progetto Cilento no Limits. Oltre 100 ciclisti hanno partecipato alla gara, sfidando il caldo e la difficoltà di un percorso poco agevole, fatto di scenari mozzafiato, ma contraddistinto da sentieri impervi, salite ripide e stradine sterrate. Hanno attraversato il percorso di 42 km in poco più di tre ore, arrivando ad uno ad uno in piazza Europa, luogo di partenza e arrivo della gara e location per la grande festa organizzata a corredo dell’evento sportivo. Oltre alle suggestioni derivanti da un percorso immerso nella natura, l’iniziativa è stata singolare perché i ciclisti hanno attraversato l’area archeologica di Velia, percorrendo il sentiero che costeggia i resti dell’antica città dominati dalla maestosa torre, prima di inoltrarsi nella fitta vegetazione che caratterizza Ascea e il territorio circostante: proprio dalla scelta di tracciare un percorso che in qualche modo toccasse l’area di Velia emerge lo spirito del
progetto diretto da Marisa Prearo, nato per promuovere lo sport ed organizzare momenti di divertimento e di convivialità, ma soprattutto per valorizzare il territorio. Per i ciclisti, ma anche per le loro famiglie e per il pubblico presente, “Cilento art and food” ha offerto la possibilità di degustare i prodotti made in Cilento, mentre nel pomeriggio si è svolto lo show acrobatico dei famosi Bikers del Team mountain bike freestyle show che hanno regalato al pubblico le loro performance da brivido, primo tra tutti Luca Contoli, personaggio tv di “Italia got talent”. Il giorno prima invece il comune di Controne (sabato 10 maggio) ha ospitato il Campionato Italiano di rafting – estreme rafting competition: altra tappa del progetto Cilento No Limits. Anche nel paese degli Alburni una giornata di festa a stretto contatto con una natura selvaggia, adatta alla pratica di questo sport. Circa ottanta i partecipanti alla gara, che ha visto sfidarsi nelle acque ancora gelide del Calore otto gruppi provenienti da ogni parte d’Italia. A Castel San
Lorenzo, invece, terzo degli otto comuni che aderiscono al progetto, hanno dato spettacolo i bikers del Team Mountainbike show di Christian Righi, che per le loro straordinarie performance nulla hanno da invidiare al collega Vittorio Brumotti.
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NOTE STORICHE DA UN FORMULARIO NOTARILE DEL 1759 Bernardino Mele, notaio in Sant’Arsenio Di Marco Ambrogi Gli atti notarili costituiscono una fonte storica preziosa per conoscere eventi concreti, persone e luoghi di una località, offrendo uno spaccato di vita reale della comunità civile e religiosa, nonché della compagine sociale e dell’organizzazione economica. Un originale documento storico, gentilmente messo a conoscenza dallo Studio Bibliografico Nolano, contribuisce a gettare nuova luce sugli aspetti della vita sociale di Sant’Arsenio alla metà del Settecento. Il documento notarile titola: “Formolario di Bernardino Mele di S.Arsenio/ fatto sotto la desciplina del egreggio Sig. N./ Niccolo Palmiere della Terra di Polla, pringipi/ato alli 2 di febrajo 1759” e costituiva all’epoca un
utile strumento di lavoro, contenente copie di minute ed originali di documenti di vario tipo, complessivamente ammontanti a 49, con esempi di procure, vendite, retrovendite, permute, testamenti, capitoli, donazioni ed altri scritti, scritti di pugno da Bernardino Mele, dei quali, alcuni vidimati dal suo “segno” e dalla firma. Il manoscritto, in buone condizioni, si presenta in 129 pagine, con legatura in pergamena semifloscia e rinforzi di cuoio al dorso (vi sono tracce di bindelle), caratteristici del XVIII secolo. Sulle sguardie vi sono degli antichi appunti, tra cui si riconosce una scritta “Cafaro”, che potrebbe indicare l’appartenenza (successiva al Settecento), alla famiglia che visse in Sant’Arsenio tra il ‘700 ed il secolo passato, offrendo al paese anche alcuni sindaci. Su Bernardino Mele non abbiamo note storiche certe (il Pandolfo, storico locale, lo an-
nota qual notaio nel 1786, col nome di Bernardino Rosario, tra le fila di una numerosa schiera di professionisti), ma sappiamo, per indicazione del manoscritto, che fu allievo e collaboratore del ben conosciuto ed apprezzato notaio Nicola Palmieri di Polla, che redasse molti atti di notevole importanza nel suo paese, tra cui l’accordo tra i conventi Osservante e Cappuccino, per interessi su terreni e beni, nel 1753, e l’acquisto della casa “palazziata” con giardino, da parte delle Clarisse, dieci anni dopo. Il Palmieri era figlio di Gerardo e nipote del celebre pittore Anselmo; nato nel 1730, fu presto avviato agli studi e fu il notaio più attivo di Polla per poco meno di mezzo secolo, nel secondo Settecento. I suoi scritti sono raccolti in 44 volumi, un tempo nell’archivio notarile di Sala Consilina e vanno dal 1752 al 1798 (l’anno precedente la sua morte). Dal notaio Palmieri, Bernardino apprese l’arte notarile ed a far contratti; le stesse carte confluirono nel Formulario, preparato sotto la vigile osservazione del maestro, così come recita il titolo e probabilmente composto tra Sant’Arsenio e Polla, dato che alcuni atti riguardano anche il paese a monte del Tanagro. La famiglia di Bernardino è da riconoscere in quel casato dei Mele che visse e prosperò in Sant’Arsenio dal XVII secolo e che nell’Ottocento ebbe tra i suoi componenti un altro notaio degno di nota: Francesco; lo stesso Bernardino potrebbe essere figlio di Francesco, che nel 1735, acquistò la casa “al lemetone” ed era definito “magnifico”, oppure di Nicola, che fu incaricato della compilazione del Catasto Onciario sempre nel 1735. Dal maestro probabilmente Bernardino si separò dopo alcuni anni, ricoprendo la carica di notaio in Sant’Arsenio. L'esamina del manoscritto offre spunti di ricerca davvero interessanti, difatti la raccolta mostra contenuti di studio che vanno dalla formula generica di donazione, alla minuta dei capitoli matrimoniali. Ovviamente una parte consistente è dedicata alle cause di morte, ai testamenti, alle rinunce di doti ed alle concessioni enfiteutiche. Una sezione specifica riguarda le procure per lite, quelle a battezzare, cresimare, gli atti indirizzati a donare a titolo di Patrimonio Sacro, alle stipule di affitti, compe-
re, vendite e retrovendite. Una distinzione che è possibile fare è tra le minute e le formule, difatti mentre le prime sono delle stesure preparatorie
e provvisorie di documenti da correggere, approvare e copiare in forma definitiva, le formule costituiscono dei copioni di rito o di circostanza da ripetere in determinate occasioni o consuetudini, quindi dei moduli su cui impostare i futuri atti. Sullo stesso frontespizio del Formulario si legge un riferimento al Banco di Santo Spirito ed il nome di un tal Giuseppe Vidale, apposto nell'anno 1777, la specifica dell’istituto di credito è riscontrata più avanti in un documento riferito ad una polizza bancale, in cui è possibile apprendere che in Sant'Arsenio operava (forse mediante concessione notarile) il medesimo Banco di Sant'Eligio della “Fedelissima città di Napoli”, con prestiti e fideiussioni. Sul frontespizio della raccolta compare un sigillo dai semplici caratteri, indubbio sull'appartenenza o meno al Mele oppure allo stesso “tutor” Nicola Palmieri di Polla, dato che il sigillo ufficiale (di tipo complesso) del notaio Mele dovrebbe essere quello che si ripete in più documenti e che riporta in calce la dicitura “Mele”. Le note sulla storia di Sant'Arsenio e sugli aspetti della vita civile e religiosa si addensano nelle descrizioni di atti e documenti: alla pagina 27 del Formulario si fa riferimento ai Procuratori della Collegiale Chiesa, segnando così un riferimento temporale spe-
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cifico, che assegna al 1759 la data di erezione in Collegiata di Santa Maria Maggiore, da parte del vescovo cavense Borgia. Alla pagina 87, si riporta il nome di Andrea D'Amato che in quel
tempo (lo stesso anno 1759) ricopriva la carica di Procuratore della Venerabile cappella della SS. Annunziata in Sant'Arsenio. Particolare è poi l'invocazione di una tal Caterina Cafaro, che supplica il notaio Bernardino di apporre la sua firma ed il sigillo in calce ad un documento (a pagina 129) che la riguarda e che la stessa Caterina sigla col solo segno di croce. I riferimenti riguardano anche la vicina città di Polla, nella quale Bernardino seguiva il maestro Palmieri; in un documento si fa riferimento alla cappella della Concezione sita dentro la chiesa di Sant'Antonio di Padova dei Minori Osservanti. Alla ricca mole di nomi e luoghi, si associano anche le curiose note di procedura familiare sulle donazioni, ripercorrenti una consuetudine perpetuata nei secoli: alla pagina 9 è riportata una stipula d'atto per i capitoli matrimoniali di Francesco Costa e Caterina Coiro per la loro figlia Rosantonia, a cui intendono devolvere dote. Il mandato designa il Mele qual procuratore con pieni poteri a stipulare atti e documenti. E’ indubbio che la fonte storica del Formulario sia quella società di Sant’Arsenio che ebbe nel periodo di metà Settecento il culmine della prosperosità e del progresso, in campo civile e religioso, rappresentata proprio dalla mole di documenti raccolti dal Mele e che testimoniano anche la sua fervente attività di buon notaio.
A Roccadaspide in mostra l’arte di Pasquale Scardino Si è tenuta lo scorso 19 aprile a Roccadaspide la mostra di pittura dell’artista Pasquale Scardino, carabiniere di professione, pittore per passione. La mostra è stata organizzata dal centro studi Giovanni Verga, che fonda la sua attività su due pilastri fondamentali: la cultura e la formazione. L’iniziativa, che vanta il patrocinio del comune di Roccadaspide, è stata ideata dal team del centro studi alla scopo di avvicinare i giovani all’arte, e per far conoscere ad un pubblico vasto le opere di Pasquale Scardino, artista che predilige i paesaggi del Cilento, che immortala prediligendo la tecnica dell’olio su tela. La mostra è stata esposta proprio nella sede di Roccadaspide del centro studi. A fare da presentazione alla mostra, una frase di Pablo Picasso: “La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto”. “La pittura è frutto di una ricerca continua e raffinata – afferma l’artista – portata avanti con impegno e ostinazione, ma anche con tanta semplicità. E semplici si restituiscono ai miei visitatori le immagini che prendo dalle bell e z z a d e l l a n a t u r a ” . Questa, invece, è una breve recensione del pittore cilentano Mario Romano di Gioi, che meglio di altri può sintetizzare l’essenza dell’arte di Pasquale Scardino: “La sua tematica, espressa prevalentemente ad olio su tela, comprende una gamma che va dalla figura alla natura morta con una particolare
predilezione per il paesaggio. Volendo definire con una parola soltanto l’impegno artistico di Scardino, non potremmo dire altro che “tenacia”. La sua pittura è frutto di una ricerca continua e raffinata portata avanti con impegno, con ostinazione, ma anche con tanta semplicità, proprio come quando si ha una missione da compiere. Quello che colpisce nei dipinti di questo artista è la buona disinvoltura della sua pennellata, a testimonianza che la sua è una vocazione autentica. La sua felice fusione del colore, l’ottimo impasto delle tinte, l’armonica impostazione dei soggetti fanno delle opere di Scardino un motivo di piacere autentico e per questo i suoi lavori risultano, all’occhio del visitatore, un vero momento di piacere”.
Per contatti inviate una e-mail ai seguenti indirizzi: direttore@vocidalcilento.it | redazione@vocidalcilento.it, oppure potete telefonarci al 339 1107387
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Allergie o intolleranza al lattosio: facciamo un po’ di chiarezza A cura della Dott.ssa Roberta Graziano, nutrizionista Fin da tempi antichi sono sempre stati riportati casi di reazioni avverse in seguito all’assunzione di alcuni alimenti, tra cui anche il latte. Queste reazioni possono essere dovute ad allergia al lattosio o a intolleranza. Spesso su questi termini vi è molta confusione e quindi potrebbe essere utile fare un po’ di chiarezza. L’Accademia Americana di Allergia e Immunologia fa una chiara distinzione tra i due tipi di reazioni. L’intolleranza comprende difetti nel metabolismo del lattosio, dovuto al deficit congenito di lattasi. L’intolleranza al lattosio colpisce il 10% degli adulti in Italia e può essere distinta in: Primaria, dovuta a deficit lattasico congenito; è una forma molto rara ed è dovuta alla totale o quasi totale assenza di lattasi nella mucosa intestinale. Si manifesta sin dalla nascita con diarrea acquosa, esplosiva, subito dopo l’inizio dell’alimentazione lattea; Secondaria, è la forma più comune d’intolleranza ed è dovuta a deficit secondario di attività lattasica, che vuol dire che la lattasi è parzialmente compromessa. I sintomi compaiono dopo i primi 2-3 anni di vita e negli adulti dopo alcune ore dall’ingestione del lattosio. È caratterizzata da disturbi gastrointestinali e diarrea in seguito all’ingestione di latte. I segnali dell’intolleranza al lattosio possono anche essere gonfiore e dolore ad-
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dominale in seguito all’ingestione di latte o suoi derivati. Per ridurre i disagi causati dall’intolleranza al lattosio si può ridurre la quantità di lattosio ingerita fino alla scomparsa dei sintomi e quindi stabilire la dose tollerata, poiché l’attività della lattasi è dosedipendente; oppure eliminare il lattosio dalla propria alimentazione, in modo da permettere la normalizzazione dell’attività lattasica della mucosa. La dieta povera di lattosio deve prevedere l’esclusione: Del latte di tutti i tipi, ad eccezione di quelli speciali privi di lattosio; Dei latticini freschi; Prodotti per l’infanzia (minestrine, pappe, biscotti); Dolci in genere, caramelle, gelati; Cioccolato, anche fondente; Margarine; Prosciutto cotto o insaccati in genere; Pizza bianca e rossa. I formaggi stagionati sono invece concessi poiché durante la loro produzione il processo di fermentazione porta alla scissione del lattosio. Ma seguire un’alimentazione priva di lattosio potrebbe essere stressante dal punto di vista psicologico, specialmente se si è costretti a consumare molti pasti fuori casa, nel trattamento dell’intolleranza al lattosio sono oggi disponibili in commercio capsule contenenti l’enzima
da assumere nelle ore precedenti all’ingestione degli alimenti contenenti lattosio. Le allergie, invece, avvengono quando il sistema immunitario viene a contatto con le sostanze “allergeniche” o allergeni, producendo specifici anticorpi, detti IgE (ma vi sono anche forme non IgEmediate). Il momento in cui inizia la produzione di IgE rappresenta la “sensibilizzazione”; successivamente, ogni volta che antigene e anticorpo vengono a contatto, si verificherà la reazione allergica. Va rilevato che la reazione allergica non dipende dalla dose, potendo essere scatenata anche da tracce di allergene. La prevalenza di allergia al latte vaccino varia dal 2 al 2,5 %. È la forma più frequente di allergia nei bambini di età inferiore a 1 anno, ma che di solito si risolve intorno ai 3 anni di età. Il quadro clinico dell’allergia coinvolge molti organi e apparati. Tra i sintomi meno frequenti si possono riscontrare: stomatite ulcerativa, esofagite, dolori addominali ricorrenti, stipsi diarrea od alternanza, dolori colici ricorrenti, enuresi, dolori osteo-articolari, sindromi a carico del SNC (ipercinesia, emicrania). La dieta in caso di allergia alimentare è la dieta di eliminazione del latte. Ma la dieta di eliminazione prolungata fino ad alcuni anni permette la tolleranza all’alimento responsabile, soprattutto nelle forme non IgE-mediate.
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greco e quello latino, lasciandoci splendidi gioielli come la Badia di Pattano, una frazione di Vallo della Lucania.
UN PO’ DI STORIA La natura carsica di questi territori e la conseguente ricchezza di grotte ha favorito la presenza dell’uomo, le cui tracce risalgono al Paleolitico medio (500.000 mila anni a.C.) e continuano attraverso il Neolitico e fino all’Età dei Metalli. Innumerevoli sono ancora oggi i ritrovamenti lungo gli antichi percorsi di crinale dei massicci montuosi (Grotte di Castelcivita) e nel Vallo di Diano (Grotte dell’Angelo e Pertosa). L’organizzazione territoriale si va definendo e stabilizzando durante l’Età del Bronzo, con le direttrici delle transumanze e dei traffici, lungo i percorsi di crinale, dal Tirreno allo Ionio e viceversa, ove sorsero luoghi di culto, altari sacrificali e sculture rupestri come l’Antece dei Monti Alburni. Gli Achei sibariti giunsero qui, con i popoli appenninici attraverso i ben noti, più sicuri e più rapidi percorsi di crinale. A partire dal IV secolo a.C., fu un susseguirsi di traffici e alleanza, conflitti e guerre tra Lucani, Romani e Cristiani d’oriente che trasformarono il Cilento in un crogiuolo, dove si mescolarono popoli e culture. Dopo caduta dell’Impero di Occidente, intorno al VI secolo d.C., cominciò il lungo periodo delle dominazioni barbariche: dai Visigoti di Alarico alla guerra gotica tra Totila e Belisario, dal diffondersi del Monachesimo Basiliano all’imposizione feudale dei Longobardi. Il risultato, fu ancora una volta, l’incontro e l’unione tra civiltà diverse con la conseguente nascita di abbazie e cenobi in cui coesisterono il rito
Nel 1076, con la conquista dei Normanni, i territori furono sottomessi (e sfruttati) a baronie e latifondi. Tra il XVI ed il XVII secolo, i Sanseverino, gli Svevi e gli Angioini combatterono e congiurarono, smembrando e sfruttando l’intera area geografica a loro piacimento, scrivendo una delle pagine più tristi e crudeli di questa terra e contribuendo in tal modo alla nascita del Brigantaggio e soventi rivolte di un popolo orgoglioso e stanco di continue violenze e angherie. Finalmente, dopo il sacrificio di Cippo di Pisacane nei pressi di Sanza, l’ennesimo martire immolato in terra cilentana, i popoli del Cilento e Vallo di Diano riconquistarono l’agognata giustizia e la meritata libertà.
I SAPORI DELLA TERRA… La tradizione culinaria e la variegata offerta enogastronomica di questo vasto territorio affondano le radici nella vita agricola e pastorale, cominciando dai latticini e dai prodotti caseari, tra cui spiccano il pecorino, il cacioricotta ed il caciocavallo podolico, fino alla pasta fatta a mano come i “cientofanti” cotti nel brodo di carne ed i fusilli al ragù di castrato, gli spaghetti ccu la middica conditi con mollica di pane a cui si aggiungono uva passa, pinoli, acciughe e olio, oppure le lagane e ceci. La coltivazione dei legumi sul territorio è notevole, soprattutto per l’altissima qualità dei prodotti, come i fagioli di Controne, coltivati sulle pendici degli Alburni e immediatamente sopra il fiume Calore, particolarmente pregiati per l’alta digeribilità e per la buccia sottile, tanto da meritare di essere iscritti nell’elenco delle specialità di Slow Food. Assolutamente da provare è la cuccia, una zuppa a base di ceci, cicerchie, lenticchie, piselli, fave, fagioli, granturco e grano.
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Ovviamente, in un territorio dove la pastorizia è da sempre praticata con estrema attenzione alla qualità dell’alimentazione degli animali, che per lo più vengono lasciati liberi di pascolare sulle pendici collinari, le carni sono davvero eccellenti e la varietà di portate e prodotti è vastissima. Ottimi i salumi come salsiccia, soppressata, soppressata prosciutto e capicollo. Per i più coraggiosi, da assaggiare è u suffritt’ e patan’ (soffritto di frattaglie di maiale e patate). In tutte le portate, dagli antipasti ai contorni, ortaggi e verdure trovano la massima espressione culinaria tradizionale, come ad esempio gli sciuscilluni, peperoni dolci lasciati seccare per qualche mese e poi tuffati nell’olio bollente, la ciambotta mix di ortaggi fritti conditi con pomodoro e basilico, i peperoni ripieni o la cicoria selvatica con cotenna di maiale o fagioli. Anche il tarturo qui trova la sua eccellenza come quello nero di Colliano. Molti dei prodotti alimentari che oggi siamo soliti acquistare, in molti paesi di questo territorio sono ancora prodotti per uso familiare: l’eccellente olio extravergine di oliva, le conserve di pomodori fino addirittura al pane che, ancor oggi, viene cotto a legna dalle massaie. Tra i dolci tipici, e ce ne sono davvero tanti, da assaggiare sono i panzarotti fritti ripieni di crema di castagne o ceci, le zeppole fritte o i torroncini ricoperti di naspro e il sanguinaccio, una crema di cioccolato, pinoli e sangue di maiale tradizionalmente consumato subito dopo l’uccisione del maiale. A Padula viene proposto sotto forma di torta con pasta frolla, pane sbriciolato e aromi. A Sala Consilina vale la pena assaggiare i cavati, gnocchi di pasta lievitata, fritti e cosparsi di zucchero, mentre a Montesano sulla Marcellana, famosa per le sue terme, durante il periodo natalizio è possibile trovare i canstrieddi, dolcetti ricoperti di miele. Altri dolci tipici sono le pastorelle (crema di castagne in pasta sfoglia fritta), il castagnaccio, gli anginetti (biscotti ricoperti di glassa al limone) ed i classici susamielli. La gastronomia di questo vasto territorio trova la massima espressione nelle sagre e feste di paese, legate soprattutto alla religiosità popolare, che si susseguono durante tutto l’anno senza sosta e dove la cucina incontra il folklore e l’artigianato.
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