www.gazzetta.it domenica 5 febbraio 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXVIII LXV I Numero n 5 Anno
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ALL’OLIMPICO SCONGIURATO IL PERICOLO DI ALTRI RINVII SI GIOCHERA’ REGOLARMENTE ALLE ORE 15
RomaInter, non solo brividi LamelaMilito sfida argentina Entrambe in difficoltà cercano un successo per non staccarsi troppo dalle prime Luis Enrique recupera De Rossi, Ranieri schiera la P3: Palombo, Pazzini e Poli 3 Diego Milito, 32 anni, ha segnato 12 gol in campionato IPP
CECCHINI, DALLA VITE, PUGLIESE, TAIDELLI ALLE PAGINE 1011
Serie A / 22ª GIORNATA PARTITE Ieri CESENA CATANIA Oggi (ore 15) GENOA LAZIO (12.30) CHIEVO PARMA FIORENTINA UDINESE JUVENTUS SIENA LECCE BOLOGNA MILAN NAPOLI NOVARA CAGLIARI PALERMO ATALANTA ROMA INTER
rinv. (2 1) (1 2) (0 2) (1 0) (2 0) (1 3) (1 2) (0 1) (0 0)
CLASSIFICA JUVENTUS* 44 CAGLIARI 26 MILAN 43 FIORENTINA*25 UDINESE 41 PARMA* 24 LAZIO 39 CATANIA** 23 INTER 36 ATALANTA***23 ROMA* 31 BOLOGNA* 21 19 NAPOLI 30 SIENA* 16 PALERMO 28 LECCE GENOA* 27 CESENA* 16 CHIEVO 27 NOVARA 12 *Una gara in meno. **Tre gare in meno. ***Penalizzata di 6 punti e una gara n meno
IL PROGETTO NUOVI SOCI PER IL CLUB
ATTENTO ALLEGRI CONTE
Gli arabi nel Palermo Zamparini promette: «Scudetto in 3 anni» VITALE A PAGINA 12 I duellanti: Massimiliano Allegri, 44 anni, e Antonio Conte, 42 LAPRESSE / GRAFFITI PRESS
SCAPP SCAP PA
LA STORIA L’EX C.T. UNDER 21 E’ DI TRIPOLI
Gentile torna in Libia «Che gioia, Gheddafi mi aveva detto no» LICARI A PAGINA 43
MONDO LIGA: VINCONO REAL E BARÇA
Il City si risveglia Oggi lo United rischia contro il Chelsea
La Juve ospita il Siena, Milan a San Siro col Napoli Il tecnico bianconero: «Il campionato? Vincono loro» Il rossonero: «Forse ha sottovalutato i suoi uomini»
BOLDRINI, RICCI ALLE PAGINE 18 E 19
BOCCI, GRAZIANO ALLE PAGINE 23
leOpinioni
l’Analisi
JUVE MAESTRA DI PRESSING
UNA RIVALITA’ CHE FA BENE
di CAROLINA MORACE
a pagina 21
di PAOLO CONDO’
MILAN, RICORDATI IL BARÇA
Con lo scoperto intento di mantenere la pressione sulle spal le dell avversario, ieri Conte ha definito il Milan «nettamen te favorito» nella corsa al titolo anche dopo il flop con la Lazio. Allegri gli ha inviato, a stretto giro di posta, una replica maligna: «Si vede che sottovaluta la sua squadra».
di BILLY COSTACURTA
MORO DAVANTI AL GIGANTE
L’ARTICOLO A PAGINA 2
di REINHOLD MESSNER
L’INDAGINE LA PROCURA DI CREMONA APRE LA TERZA FASE DELL’INCHIESTA. PALAZZI SPIEGA IL RITARDO SU FARINA, MA I DUBBI RESTANO
Scommesse: in carcere il portiere Cassano E’ coinvolto per AtalantaPiacenza. Arrestato anche l’infermiere già interrogato a Bari Secondo i magistrati pugliesi Iacovelli sarebbe stato il tramite fra il gruppo di giocatori baresi e la malavita locale. Dai verbali degli interrogatori di Masiello: «Presi 70 mila euro, ma ero impaurito»
FORMULA 1
RUGBY
TENNIS
McLaren contro Ferrari Così diverse...
Sei Nazioni Azzurri sbadati la Francia dilaga
Fed Cup, Errani ok Schiavone flop ItaliaUcraina 11
PIOLA A PAGINA 27
BUONGIOVANNI, PASTONESI PAGG. 3233
MARTUCCI A PAGINA 35
9 771120 506000
20 2 0 5>
3 Mario Cassano, 28 anni CENITI, GALDI, PELUCCHI ALLE PAGINE 16 E 17
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
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«Giraudo è un padre e Moggi era il migliore»: lo ha detto Andrea Agnelli mentre chiudeva a chiave sua moglie in bagno.
un capolavoro sulla tua tavola www.prosciuttotoscano.com
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
SERIE A PRIMO PIANO
l’analisi
LA SITUAZIONE
Nessuna gara a rischio, ma a Torino, Novara e Milano temperature sotto zero Dopo il rinvio di Cesena Catania arrivato venerdì sera, oggi la 22a giornata di Serie A dovrebbe disputarsi regolarmente, nonostante le basse temperature previste su molti campi. Si giocherà tra le 12.30 (ora d’inizio di Genoa Lazio, a Genova la temperatura prevista è +2˚) e le 15, quando partiranno tutte le altre gare, come deciso dalla Lega
Serie A in concerto con le varie autorità cittadine.
temperature in lieve aumento (+3˚). Ieri i nerazzurri hanno raggiunto il ritiro capitolino nel pomeriggio, senza eccessivi disagi. E’ andata peggio invece alla Lazio, che ha anticipato il volo per Genova. Alcuni biancocelesti sono stati costretti a raggiungere il centro sportivo di Formello a piedi, vista la neve che ancora rende difficili gli spostamenti nei
A piedi nella neve A Roma la situazione è ancora caotica sebbene stia migliorando rispetto ai blocchi totali vissuti venerdì. Oggi pomeriggio Roma Inter non è in pericolo (anche grazie agli strumenti di cui il Coni ha dotato l’Olimpico), le previsioni danno
Conte-Allegri 8
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I NUMERI di PAOLO CONDO’
UNA RIVALITA’ CHE FA BENE Con lo scoperto intento di mantenere la pressione sulle spalle dell’avversario, ieri Antonio Conte ha definito il Milan «nettamente favorito» nella corsa al titolo anche dopo il flop con la Lazio. Max Allegri gli ha inviato allora, a stretto giro di posta, una replica maligna - «si vede che sottovaluta la sua squadra» -, hai visto mai che l’eccesso di umiltà possa aprire una crepa nello spogliatoio juventino. Sono schermaglie ancora lievi, ma rivelatrici di una rivalità nascente che un po’ è nelle cose e un po’ nelle persone. Nelle cose perché storicamente gli allenatori di Juventus e Milan, oltre a mille scudetti, si sono contesi perfino una Champions (2003, Lippi contro Ancelotti, unica finale italiana), e dunque nel nostro recinto non esiste un duello più classico; nelle persone perché Conte e Allegri ci aggiungono del loro, simboleggiando qualità costitutive dei rispettivi club come l’orgoglio juventino per Antonio e l’eleganza milanista per Max. Le grandi rivalità personali forniscono straordinario appeal a ogni scenario: basti pensare a ciò che significò per la serie A degli anni 60 il confronto tra Rocco ed Herrera, o a quel che vuol dire per la Liga di oggi la continua colluttazione fra Guardiola e Mourinho. Allegri ha vinto il campionato al primo tentativo interpretando alla perfezione il ruolo di grande outsider: l’Inter sembrava ancora superiore, ma quando gli diedero Ibrahimovic lui seppe ridisegnare presto e bene una scommessa altrimenti precaria (c’era ancora Ronaldinho, oggi nei ricordi pare un contemporaneo di Altafini). Conte sta cercando di ripetere il colpo partendo - è giusto riconoscerlo, e del resto nel suo archivio ce ne saranno ampie tracce - da una posizione di piccolo outsider. Le milanesi e il Napoli erano più accreditate perché non si era tenuto conto di due fattori: lo stadio nuovo, il cui entusiasmo produce punti e non solo soldi, e il vantaggio di non fare le coppe. Il che è un danno per la Juve ma una manna per Conte, che da settembre alterna sedute tattiche al training atletico mentre Allegri ha scarso tempo per la didattica. La diversità dei due impianti di gioco si spiega anche così: la torrenziale Juve di questi tempi è un congegno complesso ma ben oliato, il Milan resta dipendente da Ibra perché appoggiarsi a lui è un piano B di esecuzione talmente facile da sopprimere qualsiasi piano A (specie se i potenziali interpreti, vedi Pato, passano mesi in infermeria). Ma quando si sale di livello, il piano B spesso non basta; oggi col Napoli nuova verifica, mentre la Juve spende col Siena gli ultimi spiccioli da «non favorita», sempre che esistano ancora. Seguirà il confronto diretto di Coppa Italia, e pare un segno del destino per alimentare la rivalità. Conte vs Allegri: suona benissimo.
Un vero uomo se ne intende di macchine e sa come risintonizzare il suo decoder.
gol di Del Piero nelle 6 gare casalinghe in Serie A della Juve contro il Siena (5 successi dei torinesi più un pareggio)
JUVENTUS-SIENA Il tecnico bianconero
«Strafavorito 147 è il Milan Noi siamo un miracolo»
minuti, ovvero la frequenza-gol di Matri, che in questo torneo ha giocato solo quattro partite per intero
7
vittorie in casa per la Juve, più 3 pari; la capolista ha concesso punti soltanto alle medio-piccole: 1-1 col Bologna, 2-2 col Genoa e 1-1 col Cagliari
10
partite su 10 di campionato allo Juventus Stadium nelle quali gli uomini di Conte hanno segnato
Conte gioca a nascondino: «Scudetto? Vincono loro...» Perché vedere
JUVENTUS-SIENA La Juve di Conte ha una grande occasione per allungare in classifica. Il Siena cerca il colpaccio per reagire alla recente flessione Juventus Stadium, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO VINOVO (TORINO)
Conte stratega. Non solo in campo. Si va anche di psicologia. Una sana provocazione, andata a segno, può a volte minare la lucidità dell’avversario quel tanto che basta per vincere la battaglia. Il grande Ali, spesso, mandava in tilt i suoi sfidanti già in conferenza stampa, ben prima di salire sul ring. Mourinho, da noi, coniava slogan tipo «zero tituli» e faceva venire il mal di testa a metà dei colleghi incontrati. McEnroe, magica racchetta, «sclerava»
ul free s re è X A t DM le terres digita NALE 52 CA Sky
scientificamente nei momenti chiave della partita, per rompere la concentrazione di chi gli stava di fronte. Modi diversi di agire sulla mente dell’avversario. Sicuramente più educato e sottile quello che è sembrato adottare ieri Conte nei confronti di Allegri, di fatto l’ultimo «generale» sulla strada che porta allo scudetto.
«Ma io non dimentico: ora ci lodano tutti, ad agosto in pochi credevano in noi» «Noi, un miracolo» Passaggi chiave del Conte pensiero: «Ogni tanto rileggo quello che si diceva ad agosto: Juve disastrosa, zero top player, un talebano tattico come allenatore. Ebbene, in 6 mesi dal settimo posto siamo i nuovi favoriti: è un miracolo. E’ la gratificazione di un lavoro straordinario». E an-
cora: «Inizio a vedere titoli a nostro favore, grande entusiasmo attorno alla Juve, e allora ringrazio i media, perché vuol dire che finalmente è tornata la giusta considerazione per questa squadra. Però, attenzione, io ho un archivio tecnico, tattico, fisico e di comunicazione molto dettagliato. Ricordo tutti gli articoli, i giudizi e i pronostici che ci riguardavano. Erano altre le squadre da battere. Per questo, oggi devo parlare di miracolo. Comunque, grazie. Davvero. E’ una gratificazione per noi vedere che le gerarchie si sono sconvolte in così poco tempo. Evidentemente, ripeto, sta pagando un lavoro eccezionale». E proprio perché trattasi di eccezionalità o miracoli, «il Milan non è favorito, è nettamente favorito per la vittoria di questo campionato». Traduzione maliziosa Dove sta
la provocazione? Beh, lette senza neanche troppa malizia queste frasi possono riassumersi così: caro Allegri, ti sto davanti con un materiale tecnico parecchio inferiore al tuo; dunque, quelli che hanno da perdere qualcosa siete voi. E più o meno deve averla intesa così anche il tecnico rossonero, considerata la sua risposta da Milanello. Usare meglio gli incassi Intanto, le prossime due settimane saranno intense quanto decisive per la banda Conte. «Avremo 5 partite in 13 giorni, le prime tre in sei. Non posso vivere alla giornata, devo pianificare l’utilizzo dei calciatori. E meno male che ho tutti a disposizione. Purtroppo, ci portiamo dietro il rinvio di Parma. Quello che è emerso in questi giorni è che non ci sono strutture adeguate a tutelare il calcio. Ho le mie idee, a le esporrò solo nelle sedi competenti». Intanto, sarebbe già importante che i soldi incassati (anche dalle tv) «vengano utilizzati per rendere le strutture all’altezza di un simile spettacolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL BILANCIO BIANCONERO
* 1 GARA DA RECUPERARE
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Il canale oltre le solite regole.
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
dintorni della Capitale. Attenzione Sulla A non cadrà altra neve, a Lecce dove era dato un temporale non dovrebbe neanche piovere (+9˚), così solo a Palermo (+11˚) arriverà un acquazzone. A Firenze 0˚ e umidità contenuta. Occhio a Verona, Novara e Milano, dove il termometro andrà sottozero (-2˚). Stessa cosa a Torino (-2˚), ma lo Juve Stadium non soffre malanni di stagione.
LA GAZZETTA SPORTIVA
I RINVII DI 21a E 22a
GLI ALTRI SPORT
Cinque sfide saltate da martedì sera
Nel basket stop alla LegaDue Disagi per rugby e pallamano
Da martedì a ieri sono state cinque le partite rinviate per neve e ghiaccio in Serie A. Sono slittate Parma Juve, Atalanta Genoa, Bologna Fiorentina e Siena Catania per la 21a giornata. E venerdì sera è saltata anche Cesena Catania, in origine primo anticipo della 22a giornata.
L’ondata di maltempo ha causato problemi in varie discipline. Nel basket cancellata l’intera giornata di LegaDue (recuperi il 15 febbraio), mentre due gare di A (Roma Montegranaro e Teramo Biella) sono state rinviate. Nel rugby slittate 4 delle 5 gare del campionato Eccellenza, inizialmente previste per oggi. Nella pallamano, rinviate due partite delle sei previste oggi. Nel volley donne saltato il derby Urbino Pesaro oltre a 3 gare in A2.
i, è guerra fredda MILAN-NAPOLI Il tecnico rossonero
«Forse ha sottovalutato i suoi uomini Io non lo farei» Un contrasto tra Massimo Ambrosini, 34 anni, e Andrea Pirlo, 32, che simboleggia la lotta-scudetto: la Juventus ha un punto in più degli avversari rossoneri, che però non mollano... IPP
Allegri: «Il 25 c’è lo scontro diretto, sarà lo spartiacque» Perché vedere
MILAN-NAPOLI Sfida di vertice, atmosfera da dentro-fuori: né Allegri né Mazzarri possono permettersi passi falsi. E un pari non serve a nessuno Meazza, ore 15
IL BILANCIO ROSSONERO
L’AGENDA C’È ANCHE LA COPPA ITALIA
Mercoledì scattano i recuperi, ma il gelo non concederà tregua Da mercoledì i recuperi, in attesa di sapere la data di Cesena Catania. Mercoledì 8, ore 20, Catania-Roma (dal 20’ s.t., Serie A); ore 20.45, Milan-Juve (andata semifinale Coppa Italia), con temperatura -8˚. Giovedì 9, alle 20.45, Lazio Cesena (anticipo Serie A) e Siena Napoli (Coppa Italia). Tra sabato e lunedì è prevista la 23a di A. Mercoledì 15, alle 18.30, si recuperano Atalanta-Genoa (termometro a -5) e Parma-Juve (-8). Martedì 21 c’è Bologna-Fiorentina e il giorno dopo Siena-Catania. Ma è presto per previsioni meteo. GDS
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DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci MILANELLO (Varese)
Ce la farà Gulliver? Riuscirà a scappare prima che i lillipuziani provino a farlo morire di fame? La carestia di punti ottenuti negli scontri diretti fa sì che Gulliver Ibrahimovic, così lo ha definito il tecnico juventino Conte, non sia del tutto tranquillo, e men che meno il suo allenatore Allegri. Il quale però si consola restando sul terreno del pragmatismo più estremo. «I punti sono punti e valgono tutti allo stesso modo. Ora ne
abbiamo uno meno dello scorso anno. L’importante è che i punti siano di più alla fine. Faccio presente che abbiamo uno scontro diretto a San Siro con la Juve: il 25 febbraio può diventare lo spartiacque del campionato». Per ora, il Napoli. Che si trova a 13 lunghezze dal Milan, ma secondo Allegri ha le qualità per tornare in alto.
«Sono sereno, siamo in corsa per scudetto, Champions e Coppa Italia» Stima Però il pensiero è sempre lì, alla Juve che il Milan dovrà affrontare anche in Coppa Italia. Avversaria dura, che non perde da una vita e che sembra il peggior tipo di rivale possibile per la squadra di Allegri. Eppure Conte continua a dire che il Milan è favorito, e ad Allegri un cronista chiede se non si sen-
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I NUMERI
ta un po’ preso in giro. «Preso in giro no, affatto, anche perché io guardo in casa mia. Forse se Conte continua a pensarla così vuol dire che sottovaluta la sua squadra. A me non piace sottovalutare i miei giocatori». Serenità Frecciatine indotte a parte, Allegri va per la sua strada. Dicono che ci siano alcuni o tanti indignati perché non giocano, e Allegri avrebbe anche questo guaio da risolvere. Ma lui non si piega: «Il Milan non ha problemi, o meglio, ne ha uno solo. Mi dispiace perché abbiamo perso il derby e la partita con la Lazio, ma ci vuole equilibrio e ce ne voleva anche quando facevamo nove vittorie in dieci partite, non molto tempo fa. Il Milan è secondo in campionato, dentro la Champions e la Coppa Italia. Dobbiamo avere più attenzione, perché in questo periodo paghiamo ogni errore, ma sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto fin qui e di come lavorano i ragazzi. Questa è una squadra intelligente». Nervi saldi Allegri passa per ico-
noclasta, ha messo fuori alcuni giocatori importanti, è stato il primo a distruggere l’articolo 18. Addio posto fisso, ormai al Milan ce l’hanno in pochi, a parte Ibrahimovic. Dipendenza grave? «Ibra dà sempre tanto. A questo punto ci mancano più che altro i gol di Pato, che è infortunato, e Robinho, ma stiamo compensando con quelli dei centrocampisti». Quanto ai contestatori, come diceva Maria Antonietta, «se non hanno più pane, che mangino brioche». «Con me hanno giocato tutti, non credo che nessuno si possa lamentare», dice Allegri. Il Milan, a sentir lui, è saldo. I lillipuziani avanzano e allora bisogna stare tutti vicini, e proteggersi, e non pensare di essere troppo grandi.
10
vittorie interne e 7 pareggi negli ultimi 25 anni di Milan-Napoli, dopo cioè l’ultimo successo dei campani nel 1986
111
minuti, ovvero la frequenza-gol di Ibrahimovic (15 gol segnati in 1.662 minuti giocati): fa meglio soltanto Milito con una rete ogni 103’ in campo
7
vittorie in casa per il Milan; a San Siro i rossoneri hanno lasciato punti a tre big: pareggi con Lazio (2-2) e Udinese (1-1). e sconfitta nel derby (1-0)
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partite ufficiali su 15 in casa nelle quali il Milan è andato a segno: rossoneri a secco solo nel derby perso per 1-0 contro l’Inter
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE OPINIONI di Costacurta e Morace
a pagina 21
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DAL REGISTA DI PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO E DAGLI AUTORI DI FUNERAL PARTY
UN MATRIMONIO DA INCUBO movieplayer.it/treuominieunapecora
DAL 10 FEBBRAIO AL CINEMA
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DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
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SERIE A
Ibra-Cavani Uomini-squadra con licenza di inventare Zlatan gioca più palloni per gli altri, Edinson è un terminale. Ma entrambi sono decisivi ANDREA SCHIANCHI
L’uomo-squadra è quello che, sia che giochi sia che non giochi, si fa notare. Zlatan Ibrahimovic e Edinson Cavani appartengono a questa categoria: decidono quando sono in campo e anche quando non ci sono, perché la loro assenza condiziona la manovra degli altri. Provate a immaginare un Milan senza Ibra: meno potente, più leggero, meno pericoloso, più prevedibile. E cercate, ora, di pensare a un Napoli senza Cavani: meno veloce, più macchinoso, meno contropiedista, più bloccato. C’è poco da fare: i due, nel bene e nel male, pesano. Allegri ha appoggiato il suo Milan sulle spalle dello svedese; Mazzarri ha basato lo sviluppo delle azioni offensive sugli scatti di Cavani.
per cento, mentre quella realizzativa è il 51 per cento. Arco e freccia Cavani è più portato a finalizzare il lavoro della squadra, rispetto a Ibra. Guardiamo i dati della fase offensiva: 10 assist, 21 cross, 40 spizzate di testa, 87 sponde, 74 verticalizzazioni. Inoltre: 29 tiri nello specchio della porta (1,53 a partita) e 26 fuori. La precisione è del 52 per cento, mentre la capacità realizzativa è del 41 per cento. In sostanza la rapidità di Cavani è fondamentale per il Napoli per attaccare l’area avversaria, una freccia che i compagni sfruttano al momento opportuno. Ibra, invece, è l’arco stesso: è lui che decide quale freccia scagliare. Lo svedese riceve tanti passaggi, ma tanti (tantissimi per una punta come lui) ne fa. Cavani, invece, è soprattutto un terminale:
aspetta e conclude, sono più i suggerimenti che gli arrivano di quelli che fornisce ai compagni. Impressiona il numero dei palloni toccati da Ibra: 1166 nei 1643 minuti giocati. Cavani è fermo a quota 669 nei 1650 minuti disputati. I compagni con i quali lo svedese dialoga più frequentemente sono Robinho, Aquilani e Nocerino. Cavani, invece, «parla» quasi esclusivamente con Hamsik e Lavezzi. Ciò, è logico, dipende dallo sviluppo delle azioni volute da Allegri e da Mazzarri: il primo chiede una manovra più avvolgente (e coinvolgente), il secondo si basa soprattutto sulle ripartenze e sulla velocità. La sfida di oggi a San Siro, tra Milan e Napoli, è in gran parte racchiusa nel duello del gol: nel bene o nel male, Ibra e Cavani saranno decisivi.
la Sfida ZLATAN IBRAHIMOVIC 30 ANNI SVEDESE
EDINSON CAVANI 24 ANNI URUGUAIANO
AL MILAN DAL 2010
AL NAPOLI DAL 2010
MINUTI GIOCATI
1643
1650
GOL FATTI
15
12
TIRI IN PORTA
29
29
TIRI FUORI
25
26
SPONDE
129
87
CROSS
42
21
DRIBBLING RIUSCITI
32
8
PALLE PERSE
159
108
FALLI FATTI
31
8
FALLI SUBITI
21
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IN FUORIGIOCO
25
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come si muovono A testimo-
Gazzetta.it Gazza LORENZ.IT
nianza del fatto che le due squadre si specchiano nei loro cannonieri c’è una considerazione: il Milan e il Napoli, in questo campionato, faticano contro le grandi e, guarda caso, i nostri eroi nelle supersfide hanno realizzato soltanto 3 gol a testa. Più o meno Ibra e Cavani sono stati in campo lo stesso numero di minuti: 1650 l’uruguaiano e 1643 lo svedese; 12 gol per il Matador e 15 per Ibra. Cifre pesanti. Analizzando il rendimento dell’attaccante milanista si nota come il suo modo di giocare sia sempre finalizzato alla manovra collettiva. Spieghiamo meglio: Ibra si muove in funzione dei compagni. Questa convinzione è sorretta dai dati: 10 assist, 21 cross, 40 spizzate di testa, 87 sponde e 74 verticalizzazioni. E pure in fase difensiva il peso di Ibra si fa sentire: 28 giochi aerei e 42 palloni recuperati. Nella zona calda lo svedese risponde sempre presente: 29 tiri nello specchio della porta (1,61 a partita in media), 25 tiri fuori. La percentuale di precisione è il 53
Sara Errani, 24 anni
Gli highlights della B i gol della Liga e l’arresto di Cassano Su GazzettaTv potrete vedere gli highlights delle partite disputate in Serie B e tutti i gol della Liga. Disponibili poi i video con le conferenze stampa della vigilia di Rossi, Mazzarri, Allegri, Guidolin, Marino e Conte. E un video con l’arresto di Mario Cassano
QUI MILANELLO
Nesta si ferma E può saltare anche la Juve Nesta non è stato convocato per Milan Napoli: Allegri lo ha lasciato a riposo per evitare assenze più lunghe. Nesta ha accusato un risentimento muscolare che potrebbe fargli saltare l’andata della semifinale di coppa Italia contro la Juve, mercoledì. Non convocato Inzaghi. Unico dubbio di formazione, il terzino sinistro: favorito Antonini. A centrocampo Van Bommel favorito su Ambrosini.
Tvf
Da Biella le interviste alle azzurre di Fed Cup E i segreti della F2012
CollezioneTwinTwelveICassainacciaioIPBlack|Cinturinoinsilicone Fondo e corona a vite I Impermeabile 100 m I Movimento a quarzo.
Dopo la prima giornata di Fed Cup, l’Italia è sull’1-1 con l’Ucraina: sul sito le videointerviste alle azzurre. Per gli appassionati di motori invece, le videoanimazioni con le novità tecniche della F2012. E da Parigi gli audio agli azzurri del rugby
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SERIE A
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Story
I NUMERI
Ultimi 3 scudetti dei rossoneri: ecco il bilancio contro le prime
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1998-99 Zaccheroni - media punti 1,75 Contro le squadre che finirono la stagione dal secondo al settimo posto, i rossoneri di Zaccheroni chiusero con un bilancio di 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte LIVERANI
2003-04 Ancelotti - media punti 2,25 Una sola sconfitta per Ancelotti contro un team di alto livello: 1-2 in casa con l’Udinese. Per il resto, uno score da ammazzagrandi: 8 vittorie e 3 pareggi NEWPRESS
2010-11 Allegri - media punti 1,67 Non ai livelli del 2003-04, ma anche nella cavalcata scudetto dell’anno scorso il Milan con le big si comportò discretamente: 5 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte ANSA
Milan, primo obiettivo: grande contro le grandi I rossoneri hanno raccolto solo 5 punti su 21, Allegri detta la linea: «Certe gare bisogna vincerle anche se si gioca male» personalità giusta con le grandi, lo perseguita da quando, un girone fa, il suo Milan fu rullato dal Napoli che nella stagione dello scudetto aveva lasciato al Milan 6 punti.
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci MILANELLO (Varese)
Non è più il Milan di una volta, soprattutto non è più il Milan di Massimiliano Allegri, che nei confronti diretti scintillava, e alla fine vinceva lo scudetto. Questa volta la storia è alla rovescia e ricorda tanto quella di scudetti vinti in provincia, senza sprecare punti con squadre più deboli, mettendo fieno in cascina, come usava dire Fabio Capello. In maniera più articolata, Allegri la mette così: «Per primeggiare in campionato bisogna vincere le partite anche quando si gioca male, come ha dimostrato l'Inter negli anni dei duelli con la Roma. Sarebbe bello mangiare solo aragoste e caviale, ma a volte bisogna accontentarsi del panino col prosciutto». Il tecnico nega che ci siano problemi di gioco o di personalità, semmai è scomparsa un po’ di ferocia, che lui gradirebbe rivedere. Ma nulla spiega l’emorragia di punti nei cosiddetti scontri diretti.
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triplette di Cavani in serie A, tutte nel 2011: l'ultima di queste all’andata contro i rossoneri
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vittorie del Napoli in casa di formazioni allenate da Allegri (Spal, Grosseto, Milan e due volte Cagliari): il bilancio è di tre pareggi e due vittorie dei padroni di casa
Tendenze Con la Juve c’è poco
Robinho, 28 anni, supera Marchetti, portiere della Lazio, in Coppa Italia IPP
Campanello d’allarme? Il derby Gli ultimi 3 erano stati rossoneri
Cinque punti Finora il Milan ne
ha raccolti 5 contro le prime sette della classifica. Allegri non ci vede una tendenza, o la dimostrazione di una nuova debolezza. «La verità è che non meritavamo di perdere né contro l’Inter né contro la La-
anni (quasi) dall'ultima vittoria del Napoli in casa Milan: 13 aprile 1986, 1-2, reti di Giordano, Maradona e Di Bartolomei
Il tecnico: «L’anno scorso invece perdevamo punti con le piccole...»
zio, e siamo stati puniti al minimo errore. Ma io non voglio ridurre tutto a episodi. Non lo faccio con gli errori arbitrali e non lo faccio con i nostri errori. Bisogna anche considerare che ogni annata è diversa e che lo scorso anno avevamo la necessità di vincere gli scontri diretti perché perdevamo punti con le piccole. In questa stagione finora è andata in un altro modo». Questa critica, di non riuscire più ad avere la
da dire, visto che anche lo scorso anno il Milan perse il primo incontro, per giunta a San Siro. Il campanello d’allarme è suonato nel derby: Allegri in precedenza ne aveva vinti tre su tre, Supercoppa compresa. Con la Lazio ha conquistato un punto su 6, l’anno scorso ne aveva raccolti due. Per ora la squadra di Allegri ha fatto un pareggio con l’Udinese, come un anno fa, e con la Roma ha vinto. Insomma, la differenza la fanno le sconfitte con Juve e Inter, e il confronto con gli anni precedenti: lo scudetto di Zaccheroni passò per Torino, quello di Ancelotti transitò da Roma. Allegri aspetta la riscossa: la aspetta senza Pato, Boateng, Aquilani, Nesta, Gattuso, Cassano eccetera. Il Milan ha perso i pezzi e ricomporre il puzzle con i nuovi arrivati non è semplice, così il tecnico chiede ancora al contestato Robinho di accendere l’animo di Ibra. Perché alla fine i punti sono tutti uguali, e Berlusconi, dice Allegri, anche ieri ha chiamato per incoraggiare lui e la squadra. Milan-Napoli può sistemare tante cose. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Mazzarri, 50 anni, alla sua terza stagione sulla panchina del Napoli REPORPRESS
GLI AVVERSARI
Mazzarri punge «Napoli, molla il freno a mano» Il tecnico cala il suo asso: «Lavezzi qui fa sempre bene» MIMMO MALFITANO MILANO
Un mese senza vittorie: di tempo ne è trascorso dall’ultimo successo, a Palermo. In trenta giorni c’è stato un solo momento entusiasmante per il Napoli: la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Poi, più nulla, se non la delusione per una serie di risultati che hanno ricacciato il collettivo napoletano nella parte anonima della classifica. E oggi ci sarà il Milan con tutte le sue voglie di riscatto e rivalsa dopo la sconfitta dell’Olimpico. Ne è consapevole, Walter Mazzarri, che si aspetta dai suoi una prestazione d’orgoglio per centrare un risultato esaltante. «Troveremo un Milan concentrato. Allegri è un allenatore bravo ed esperto, ci conosce come noi conosciamo il Milan. Proverà a bloccarci le fasce e noi proveremo qualche combinazione negli spazi stretti e per vie centrali, come è successo di fare con Genoa e Cesena. Mi aspetto qualcosa in più da Lavezzi, che a San Siro ha sempre disputato prestazioni eccellenti. Cavani e Ibra? Sono due campioni. Il primo è più giovane, l'altro ha più esperienza», ha osservato il tecnico napoletano. Questione arbitrale Su di lui si è abbattuta, impietosamente, la critica. Le accuse agli arbitri, lanciate nel dopo partita col Cesena, hanno avuto un’eco poco edificante per l’allenatore che ieri pomeriggio è ritornato sull’argomento dando ulteriori spiegazioni sul suo sfogo. «Io parlo di arbitri solo quando ritengo che la mia squadra abbia fatto meglio degli avversari, ma sia stata penalizzata da qualche decisione sospetta. Gli allenatori lavorano sulle prestazioni, poi i risultati dipendono anche dagli episodi. L'amarezza per la gara con il Cesena resta, avremmo meritato di vincere e quei punti nessuno potrà ridarceli. La giornata sbagliata di un direttore di gara molte volte condiziona il risultato e dunque ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Gli arbitri devono aiutare chi come noi gioca a calcio e prova a fare la partita, magari punendo i falli tattici. Invece contro il Cesena abbiamo subito cinque cartellini gialli pur tenendo il possesso palla per 70 minuti», ha spiegato Mazzarri che terrà nuovamente Inler in panchina. «Nell’Udinese faceva un gioco un po’ diverso e qui fa fatica ad adattarsi al nostro calcio che è fatto di velocità e ripartenze. Stiamo lavorando proprio su questo aspetto». Carattere ritrovato «Siamo cresciuti sotto il profilo della personalità, non abbiamo più timori reverenziali. Sono curioso di vedere come affronteremo questa gara. Non dobbiamo partire col freno a mano tirato, come c’è successo all’andata. Voglio vedere il piglio e la sicurezza che abbiamo avuto proprio con le grandi», ha concluso Mazzarri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A Alessandro Matri, 27 anni, con la Juve 18 gol in 36 gare
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Marco Borriello, 29 anni, due presenze con la Juve LAPRESSE
LAPRESSE
QUANTI IMPEGNI La Juve è attesa da un calendario molto ricco di impegni: cinque partite in quattordici giorni. Poi ci sarà la prima settimana libera e sabato 25 febbraio lo scontro diretto con il Milan
Oggi Juve-Siena ore 15 22a giornata Serie A
Facce da gol
8/2 Milan-Juve ore 20.45 andata semifinale Coppa Italia
La sfida Matri-Borriello dà più sprint alla Juve Alessandro titolare anche oggi, Marco aspetta l’occasione: il testa a testa con vista Europeo aggiunge nuova carica G.B. OLIVERO MILANO
Peccato che sia impossibile, perché dalla loro fusione verrebbe fuori un attaccante eccezionale. Alessandro Matri e Marco Borriello. Uno destro, l’altro mancino. Uno cerca la profondità, l’altro viene incontro. Uno è veloce, l’altro è potente. Uno dà il meglio quando guarda la porta, l’altro è bravissimo girato di spalle. Uno si smarca molto bene, l’altro è fortissimo nel corpo a corpo. Uno detta il passaggio, l’altro lo effettua. Ed entrambi, naturalmente, segnano. A patto di giocare, certo: e il problema è che nella Juve o gioca Alessandro o gioca Marco. E per Antonio Conte è una scelta bella, ma anche difficile.
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i giorni passati dal debutto di Matri con la Juve (2-2-2011, Palermo-Juve 2-1). Tre giorni dopo arrivarono i primi due gol
Probabile che l’ex Roma sia titolare mercoledì in Coppa contro il Milan a S. Siro Turnover Oggi contro il Siena
dovrebbe toccare ancora a Matri, che nell’ultima partita disputata allo Juventus Stadium ha segnato una doppietta all’Udinese. Alessandro è già a quota 9 in campionato e a quota 3 nel 2012. Ieri Conte ha provato a mischiare le carte: «Non sorprendetevi se dopo una doppietta un giocatore va in panchina perché ora ho bisogno di dare spazio a tutti». In realtà è probabile che Matri venga confermato titolare oggi e che Borriello possa tornare protagonista a San Siro con-
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le doppietta di Matri con la maglia della Juve: contro Cagliari (3-1), Cesena (2-2), Genoa (2-2) e Udinese (2-1)
tro il Milan mercoledì in Coppa Italia. In questo periodo la Juve ha tanti impegni ravvicinati e Conte potrà alternare tutti i giocatori della rosa dando a ciascuno l’occasione di mettersi in mostra. Poi però si tornerà alla normalità, una partita ogni sette giorni, e gli spazi si ridurranno. E così Matri e Borriello si contenderanno una maglia che ha un valore particolare. Nazionale e conferma Alessan-
dro e Marco stanno inseguendo un traguardo comune: la convocazione per l’Europeo in Polonia e Ucraina. Matri è chiaramente in vantaggio perché ha giocato e segnato di più. Borriello, però, sa che una delle cose importanti per guadagnarsi l’azzurro è arrivare lanciato in primavera. Cinque gol decisivi a maggio possono contare quanto diciotto gol divisi
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i minuti giocati da Borriello con la Juve: 9 contro il Cagliari in campionato e 62 contro la Roma in Coppa Italia
in tutta la stagione. E mentre Matri sa di essere un punto fermo per la Juve del futuro, Borriello deve meritarsi la conferma: Marotta e Conte decideranno se riscattarlo in base al rendimento di questi mesi e al suo inserimento nella squadra e nel progetto. Ma adesso il futuro è un puntino lontano e il presente è un enorme puzzle da costruire tessera dopo tessera sperando che alla fine venga fuori uno scudetto tricolore. I due attaccanti che se fossero uno solo sarebbero immarcabili hanno soprattutto quello in testa. E potete scommetterci che non si faranno la guerra: Conte non lo permetterebbe e poi non fa parte del loro modo di vedere le cose e di vivere la concorrenza. Sono ragazzi perbene e puliti. Gente da Juve. Anche da Juve vincente.
12/2 BolognaJuve ore 20.45 23a giornata Serie A 15/2 Parma-Juve ore 18.30 recupero 21a giornata Serie A 18/2 JuveCatania ore 20.45 24a giornata Serie A
CONTRO IL FREDDO
Distribuiti trentamila scaldamani MILANO
Vincerà il freddo o la passione? Lo scopriremo oggi: per la prima volta i botteghini dello Juventus Stadium aprono il giorno della partita. I pochi biglietti disponibili saranno in vendita dalle ore 13. La società ha cercato di venire incontro alle oggettive difficoltà degli spettatori: allo stadio saranno distribuiti ben 30.000 scaldamani che renderanno un po’ più confortevole il pomeriggio. All’ora della partita tra Juve e Siena il termometro scenderà ben sotto lo zero e il modo migliore per scaldarsi è sempre lo stesso: coprirsi bene e poi cantare, saltare, applaudire, tifare. Il tabù Tra i giocatori il più motivato è probabilmen-
te Mirko Vucinic, che è alla ricerca del quarto gol stagionale, ma soprattutto della prima rete da tre punti nello Juventus Stadium. Finora in casa il montenegrino ha segnato due volte, ma in entrambi i casi (contro Bologna e Cagliari) la sua squadra non è andata oltre un pareggio per 1-1. Vucinic rientra in squadra dopo aver saltato le gare di Coppa Italia contro la Roma e di campionato contro l’Udinese. Non era stato convocato nemmeno per la partita di Parma (poi rinviata) a causa di un’infiammazione al ginocchio. Con il recupero di Vucinic Conte può tornare al 4-3-3: senza il montenegrino spesso la Juve gioca con il 3-5-2 perché Mirko è l’unico attaccante esterno della rosa, o meglio è l’unico che il tecnico prende in considerazione. Lo dimostra l’ennesima bocciatura di Milos Krasic, non convocato anche per non correre il rischio di un infortunio nel momento in cui potrebbe entrare nel vivo la trattativa con lo Zenit San Pietroburgo. Il mercato in Russia è aperto fino al termine di febbraio e Krasic potrebbe concludere presto la sua avventura italiana. In attesa Per quanto riguarda le altre scelte, Conte
sembra intenzionato a riproporre De Ceglie sulla sinistra. Il centrocampo sarà quello titolare e in attacco Matri è favorito su Borriello. Del Piero e Quagliarella aspettano il momento giusto ed è possibile che uno di loro abbia una chance durante la partita di oggi e l’altro venga preso in considerazione per la sfida di mercoledì in Coppa Italia contro il Milan. Prima convocazione, intanto, per i nuovi acquisti Martin Caceres e Simone Padoin. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ex bianconero
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i gol segnati da Borriello contro il Siena: uno con il Milan (4-0 il 17-1-2010) e uno con la Reggina (3-3 il 6-2-2005)
Ecco il Toni d’Arabia Luca Toni con la maglia dell’Al Nasr e il suo tecnico Zenga che ha twittato la foto
GLI AVVERSARI FINORA NESSUNA VITTORIA IN TRASFERTA, I BIANCONERI INSEGUONO L’IMPRESA CONTRO IL TECNICO DELLA PROMOZIONE
Il Siena dolce ex: «Conte con noi nel cuore» Valentina Mezzaroma: «Auguri, Antonio». Sannino pensa di tornare al 4-4-2 ALESSANDRO LORENZINI SIENA
Nessuna vittoria fuori casa fin qui, il Siena cerca il miracolo proprio in casa della Juventus e proprio in casa dell’ex
Antonio Conte, l’uomo che riuscì lo scorso anno a riportare subito i bianconeri in Serie A. L’attuale mister della Juve è rimasto legato a una piazza che ha imparato ad amarlo non senza difficoltà, ma oggi non farà sconti. «Per l’esperienza dell’anno scorso — ha detto la vicepresidente Valentina Mezzaroma — mi aspettavo che facesse molto bene, i risultati li vediamo e non ci regalerà niente. Ci ha nel cuore, lo sappiamo, ma vuole vincere il campionato e vorrà sfruttare la debacle del Milan. Domani (oggi, ndr)
siamo nemici, ma io gli auguro tutto il bene perché è una persona preparata ed è un grandissimo motivatore». Combattere Il Siena però deve far punti e scacciare dai ricordi il brutto derby di Firenze di sette giorni fa. «Sappiamo che sarà tosta — ha proseguito Mezzaroma —, ho visto lo stadio ed è bellissimo, la Juve ha fatto le cose in grande. Sarà emozionante, ma dobbiamo giocare il nostro calcio ed essere aggressivi, fare il Siena insomma: combattere, combattere, combatte-
re. Scendiamo per la vittoria, sia chiaro, anche all’inizio di una settimana dura, che ci vedrà poi sfidare Napoli in Coppa e Roma in casa». Si torna al 4-4-2 Pure il tecnico
Sannino conosce le tante difficoltà e dovrebbe scegliere il ritorno al 4-4-2 («Un modulo che la squadra conosce meglio» ha ribadito l’allenatore), con un centrocampo muscolare: Vergassola favorito su D’Agostino. La fantasia sarà dunque a carico di Brienza, che dovrebbe partire come esterno di centrocampo, ma Sannino potrebbe anche studiare un suo utilizzo come secondo attaccante dietro a Calaiò. Giuseppe Sannino, 54 anni, prima stagione al Siena LAPRESSE
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L’ESAME
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Guidolin fuori casa: dov’è il problema? L’Udinese in trasferta raccoglie poco: «Abbiamo dei limiti». Oggi il test a Firenze con l’emergenza in difesa do su quei campi». Forse nello scorso torneo la presenza di un giocatore come Sanchez, che spaccava in due le partite quando trovava spazi, era più determinante in trasferta che in casa? «Lasciamo stare e andiamo avanti. Riconosciamo che in trasferta abbiamo dei limiti». Quella di Firenze non sembra l’occasione più adatta per invertire la tendenza. «Sarà dura». La Fiorentina sembra essersi ritrovata, ha un Amauri in più (Guidolin lo ha avuto a Palermo) e avrà più energie visto che mercoledì non ha giocato. «Questo fatto non ci darà dei vantaggi, ma non ci lamentiamo. Credo sia stato giusto giocare dove si poteva, non era il caso di rinviare l’intera giornata». Il problema è un altro: «Basterebbe ritornare al campionato a 18 squadre, si toglierebbero 4 gare».
Perché vedere
FIORENTINA-UDINESE Con Amauri la Fiorentina ha un altro peso. Il duello col capocannoniere Di Natale (15 gol) merita. L’Udinese fuori vuole cambiare passo Franchi, ore 15
MASSIMO MEROI UDINE
«Faremo di tutto per restare il più in alto possibile». Superata quota 40 punti e certificata la salvezza, l’Udinese comincia di fatto a Firenze un altro campionato. Per restare il più in alto possibile la squadra dovrà alzare il rendimento in trasferta. «E un aspetto che vorremmo migliorare — conferma Guidolin — e a livello di prestazione ci siamo riusciti nelle due ultime trasferte: con Genoa e Juve abbiamo giocato bene, sicuramente meglio di quanto abbiamo fatto col Lecce quando abbiamo vinto». Numeri Dei 41 punti in classifica
l’Udinese ne ha conquistati ben 31 al Friuli (10 vittorie e uno 0-0 con la Juve) e solo 10 in trasferta: vittorie con Lecce e Inter e pareggi con Milan, Cagliari,
Francesco Guidolin, 56 anni, alla seconda stagione alla guida dell’Udinese ANSA
Atalanta e Lazio. Difficile dare una spiegazione a questa differenza di rendimento anche perché la scorsa stagione i friulani erano un rullo compressore come dimostrano i mezzi capolavori di Genova (2-4), Cesena (0-3), Palermo (0-7) e Cagliari (0-4). «Togliete pure i mezzi, quelli sono stati veri capolavori. A parte le grandi, quante squadre delle nostre dimensioni hanno mai vinto in quel mo-
Formazione Per la prima volta
Guidolin non avrà Danilo. Il tecnico anticipa: «Se ce la farà, il centrale lo farà Domizzi». Il difensore si trascina da tempo un problema ai flessori e sta stringendo i denti, come Ferronetti. Se non dovesse farcela da non escludere il ricorso alla difesa a 4. «Anche Basta non è al meglio. Siamo reduci da due partite tirate in 4 giorni e in condizioni climatiche difficili». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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BOTTINO MAGRO Soli 10 punti in trasferta per l’Udinese, tutti all’andata
S LecceUdinese 0-2
S Milan-Udinese 1-1
S CagliariUdinese 0-0
S AtalantaUdinese 0-0
S NapoliUdinese 2-0
S Parma-Udinese 2-0
S Inter-Udinese 0-1
S Lazio-Udinese 2-2
S Genoa-Udinese 3-2
S Juve-Udinese 2-1
FIORENTINA IL TECNICO E IL MERCATO
Rossi è deluso: «Non è stato preso chi avevo chiesto» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE
Verificata alla prova del nove, l’operazione ha funzionato. Con l’ultimo risultato a confermare la tesi, Rossi punterà sulla Fiorentina che una settimana fa ha battuto il Siena. Era la nona formazione diversa combinata in dieci uscite; oggi è l’undicesima alla guida e l’allenatore insisterà su quella che è sembrata la versione migliore della sua squadra. Ci sarà dunque Amauri, che con Olivera (oggi squalificato) è quanto ha aggiunto il mercato, gente che dovrebbe avere un entusiasmo moltiplicato rispetto a chi è stato sottratto, vale a dire Gilardino, Silva e Munari. Ma fatti due calcoli, non è che Rossi sia così soddisfatto della campagna trasferimenti: «Avevo fatto le mie richieste per avere, se non una rosa più forte, almeno più omogenea. La società ci ha provato ma forse non ci è riuscita». In ogni caso, concluse le operazioni, Rossi spiega: «Da oggi è tabula rasa, voglio che tutti diano una mano». Tradotto: Vargas (che per l’allenatore «non è un lavativo») è il big da recuperare, mentre rientrano in gruppo, oltre a Cerci, anche Marchionni e Felipe, finora a minutaggio-zero. Fa il percorso inverso De Silvestri «escluso perché deve ritrovare se stesso». Salvezza La prova del nove non è strumento infallibile, i conti sono tornati contro il Siena, ma oggi è un altro esame: «Vorrei che la Fiorentina confermasse i segnali di miglioramento». Operazione complicata da un aspetto: «L’Udinese è la più bella realtà del nostro calcio e Di Natale, per le qualità che ha ottenuto meno di quanto meritasse». Sommati tutti i fattori, il risultato è che «dobbiamo pensare a salvarci, parlare di Europa significherebbe prendere in giro la gente». L’ultimo slancio di Rossi è per Corvino (ieri una foto del d.s. con la scritta «Non ci lasciare» è stata appesa davanti la sede): «E’ uno dei migliori». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Roma-Inter, tango
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zione, questo è il giorno giusto.
Lamela, il predestinato vuole uscire dal tunnel
Predestinato Su di lui, d’altron-
Dall’esordio è sempre in campo e tutti giurano sul suo grande futuro, ma dopo il «rosso» con la Juve pare in calo. «Obiettivo terzo posto» Perché vedere
Erik Manuel Lamela, 19 anni, argentino ANSA
ROMA-INTER
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Beffate da Cagliari e Palermo, le due big non possono più sbagliare nella corsa al terzo posto, l’ultimo che vale la Champions
gli argentini di Roma-Inter tra campo e panchina: Heinze, Gago, Lamela, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Milito e Zarate.
Olimpico, ore 15
Il tunnel Due certezze, infatti,
paiono accompagnarlo a questa sfida con l’Inter. La prima è che — dal giorno dell’esordio (con gol al Palermo) — Lamela ha giocato tutte e 17 le partite della Roma e solo in una di queste (contro il Milan) è partito dalla panchina, risultando peraltro il migliore. La seconda certezza, però, è che l’argentino sta attraversando il periodo più difficile da quando è arrivato alla Roma. La crisi è cominciata dall’espulsione contro la Juve della scorsa settimana, continuata con le voci che hanno accompagnato la sua presenza alla festa di gruppo del giorno successivo alla partita di Coppa Italia e, soprattutto, con le due modeste prestazioni compiute contro il Bologna ed il Cagliari. Morale: se ci fosse bisogno di una resurre-
MASSIMO CECCHINI ROMA
Guardandolo, non ha nulla di triste, solitario y final. Se il calcio argentino sembra avere spesso addosso il marchio malinconico della pelota narrata da Osvaldo Soriano, i 19 anni raccontati dal suo viso e dalla sfrontatezza del suo modo di giocare fanno di Erik Lamela un tanguero di pasta inconsueta. Non ballerà da solo questo pomeriggio il giovane attaccante della Roma, perché la sfida con l’Inter dovrebbe vedere otto argentini tra campo e panchina e tre ai box (Burdisso, Osvaldo e Alvarez). Di sicuro, però, lui sarà il più atteso tra quelli in maglia giallorossa (Heinze e Gago).
de, giurano tutti. «Sarà un crac», lo ha santificato fin dal primo giorno il d.s. Sabatini; «Potrebbe essere il mio erede», lo ha incoronato capitan Totti; «È un talento fantastico», lo ha raccontato il connazionale Osvaldo. Una cosa è sicura: dopo averlo visto giocare, a Roma hanno dimenticato tutti che il club giallorosso, prima di un ribaltone improvviso, aveva già in mano Alvarez e a quel punto difficilmente avrebbe acquistato anche un altro (costoso) giovane talento argentino. Il volto della Roma del futuro, in fondo, potrebbe essere proprio il suo, a dispetto del momento di flessione (anche fisica) che pare stare attraversando. Oltre alla tecnica sopraffina, infatti, tutti gli riconoscono una dote importantissima, soprattutto se si fa notare in un ragazzo di 19 anni: la personalità. Per questo non deve stupire come la scorsa settimana Lamela abbia rivelato quell’obiettivo che, ufficialmente, nessuno vuole ammettere. «Lo scudetto è un po’ lontano, quindi dico che il nostro traguardo è il terzo posto. Con la Roma mi piacerebbe vincere la Champions League». Insomma, in prospettiva il duello tra l’Inter e l’argentino — che all’andata era assente perché ancora soffriva dei postumi di un infortunio alla caviglia — sembra destinato a rinnovarsi. Da oggi perciò si comincia. Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito sono avvisati: Lamela ha voglia di ballare il tango sulle piste calpestate dai giganti. Meglio non perderlo di vista. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI TRIGORIA IERI PRIMO ALLENAMENTO PER MARQUINHO: «È LA MIA GRANDE OCCASIONE, DIMOSTRERÒ QUANTO VALGO»
LO STADIO
In regia torna De Rossi, la difesa ora è più coperta
Campo riscaldato con le lampade prese dall’Olanda
ANDREA PUGLIESE ROMA
Il rinnovo del contratto è ormai a un passo, ma intanto oggi torna in campo, dopo ben venti giorni di assenza per un’infiammazione all’adduttore della coscia destra. E per la Roma è un bel sospiro di sollievo, visto che solo con De Rossi ha quell’equilibrio difensivo che è mancato nelle ultime tre gare (Juventus, Bologna e Ca-
gliari). Daniele manca da Catania ed ha saltato 4 partite (compreso il Cesena). Fosse stato per lui, non si sarebbe fermato mai. Oggi, finalmente, torna in cabina di regia. Ballottaggi Con il rientro di Daniele, Gago dovrebbe essere dirottato a fare l’intermedio destro, con Pjanic dalla parte opposta. L’argentino, però, è in ballottaggio con Simplicio. De Rossi, infatti, non ci sarà né mercoledì a Catania (dove era
stato sostituito) né il 13 a Siena (squalificato). Considerando che Gago è diffidato, un eventuale cartellino giallo dell’argentino costringerebbe Luis Enrique a doversi affidare a Viviani in terra toscana. L’altro ballottaggio è tra Borini e Bojan. Anche se l’attaccante bolognese è nettamente favorito, considerando il momento buio dello spagnolo.
lestra) per Marquinho, che domani effettuerà le visite mediche. «So di dover lavorare tanto per cercare d’inserirmi nel gruppo il prima possibile. Ma questa è la mia grande occasione, voglio dimostrare tutto il mio valore», ha detto il brasiliano, a colloquio a lungo con il d.g. Baldini e Luis Enrique. Oggi farà il suo esordio all’Olimpico, anche se da spettatore. Per quello in campo, c’è da aspettare ancora un po’.
A Trigoria Ieri, intanto, a Trigo-
ria primo allenamento (in pa-
Daniele De Rossi, 28 anni LAPRESSE
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(fr.od.) Ieri all’Olimpico c’era un camion in più. È quello con cui sono arrivate a Roma delle lampade speciali (di fabbricazione olandese) che serviranno a riscaldare il terreno di gioco. Sono state montate ieri notte e potrebbero andare avanti anche oggi. Sarà la loro prima volta in Italia, ma le usa già il Barcellona, in Spagna. Che ci sia lo zampino di Luis Enrique?
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argentino
numeri& STATISTICHE
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Milito, il cecchino del nuovo anno Otto tiri, otto gol MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)
Altri aggettivi per uno così? Non ci sono. Perché l’ultimo dato in uscita mette Diego Milito sul trono degli Implacabili: in questo inizio 2012, il Principe tornato Re ha «semplicemente» fatto 8 gol con 8 tiri nello specchio della porta. Nemmeno una pallottola sprecata. Un cecchino, un Milito tornato Milito, un killer con la corona. Prima, 9 su 16 La statistica è stra-
ordinaria e fuori dal mondo, soprattutto se rapportata non certo al Milito del Triplete ma a quello che ha iniziato l’anno mancando la porta nemmeno fosse grande come un tombino. Gli errori orribili avevano messo in discussione la freschezza di un Principe che ormai davano per appassito e rottamabile. Eppure dentro l’Inter non hanno mai mancato di credere in lui: Ranieri certo, ma
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anche i dirigenti che via via nonostante gol falliti in maniera sbalorditiva - confidavano «è un periodo così, ma vedrete che appena si riprende non la smetterà più di segnare». Profezia sottovoce che appena l’anno è svoltato è diventata concreta realtà fino ad arrivare ai quattro gol dell’altra sera che fanno 12 totali dopo l’ultimo quadrimestre del 2011 che pareva un museo degli errori: nella prima parte di questo campionato, infatti, Diego aveva fatto 16 tiri totali nello specchio infilando 4 gol. Sotto traccia, quasi impercettibile. E questa media (bassa, bassissima) era appunto legata agli sbagli, alcuni decisamente incredibili per uno abituato ad... abituare bene. Vittime e movimenti E infatti, ecco la resurrezione, distribuita così: 2 reti al Parma il 7 gennaio (vittima, Mirante), 1 al Milan (Abbiati), 1 alla Lazio (Marchetti), 4 al Palermo (Viviano).
Ecco Moratti Rifinitura con Massimo Moratti (nella foto INTER.IT con Ranieri e Zanetti)
3 Che cosa pensa che proverà prima del match? «Credo quasi nulla fino a quando le squadre non entreranno in campo per il riscaldamento. Poi però guarderà la Curva Sud e penso proprio che per un attimo si emozionerà». ma. cec.
Diego Milito, 32 anni, attaccante dell’Inter BOZZANI
L’Olimpico contro la P3 da incubo In fondo la P3 è interista già da quel 25 aprile 2010. Perché la festa della Liberazione Palombo, Pazzini e Poli la fecero allo scudetto dell’Inter, guidando la Sampdoria a un’incredibile vittoria contro la Roma di Ranieri. Passati nel frattempo in nerazzurro, i tre oggi vogliono ripetere lo scherzetto e sdebitarsi in parte con il tecnico di Testaccio.
Ex dirigente della Roma
2 A questo proposito, quali episodi le vengono subito in mente? «Penso al secondo anno. Durante la faticosa transizione dovuta al cambio di proprietà, non sempre gli riuscivamo a dare ciò che riteneva giusto per la squadra, ma non se ne è mai lamentato. E poi ricordo il momento delle dimissioni, date anche se il gruppo gli chiedeva di non farlo. In un Paese in cui non si dimette mai nessuno fu un gesto di gran classe, un segno di amore per la Roma».
Vincere, un bisogno E pensare che se non ne fosse stato annullato uno, il Principe avrebbe fatto 5 su 5 contro il Palermo e quindi 9 su 9 nel 2012. Magari succede oggi, per un match «nel quale dobbiamo fare una grande prestazione per contrastare le loro qualità e vincere: ne abbiamo bisogno».
Rimontona fallita Che quella giornata non la dimenticherà più. La sua Roma aveva completato una rimonta clamorosa. Da -14 a +1 vincendo lo scontro diretto e mettendo la freccia dopo il pareggio harakiri dei nerazzurri a Firenze (2-2, il 10 aprile). Un primato difeso il 18 aprile nel famoso derby ribaltato dopo che sor Claudio nell’intervallo aveva lasciato negli spogliatoi Totti e De Rossi. Reduce da sei vittorie consecutive, la Roma iniziò alla grande anche contro la Samp: gol di
Gian Paolo MONTALI
romanista? «Ottimo. La prima stagione poi è stata eccellente, tant’è che abbiamo sfiorato lo scudetto. La sua professionalità è stata la stessa — altissima — che avevo conosciuto alla Juve, ma a livello emozionale era ancora più coinvolto».
PALOMBO PAZZINI POLI IN CAMPO IN ROMA-SAMPDORIA 1-2 CHE DIEDE ALL’INTER LO SCUDETTO 2010
LUCA TAIDELLI MILANO
domande a...
1 Che ricordo ha del Ranieri
Sono appunto 8 centri su 8 tiri in porta, e dietro il Principe sgommano Miccoli (5 gol su 11 tiri nello specchio), Di Natale (5 su 10), Palacio (5 su 8), Ibra (4 su 11) e Totti (4 su 5). «I movimenti - ha spiegato Milito a Inter Channel - sono sempre gli stessi di prima. Ma prima la palla finiva ovunque e non in gol, mentre ora finisce dentro». Un tiro, un gol: ripetuto 8 volte. Ciò che va fra i pali è rete. Mostruoso. E’ poi curioso il fatto che sui 12 gol totali messi insieme quest’anno, la metà esatta li abbia rifilati al Palermo (2 reti all’andata e 4 al ritorno).
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«Ranieri e le dimissioni che i giocatori non volevano»
Nel 2012 Diego non ha buttato via nemmeno una pallottola. «Ora tutto finisce in rete...» DAL NOSTRO INVIATO
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Totti, liguri incapaci di avvicinarsi alla porta di Julio Sergio e Storari a fare miracoli per limitare il passivo. Nel secondo tempo succede l’incredibile. Alla Roma viene il braccino, Cassano e Mannini innescano Pazzini per una doppietta - con gol decisivo a 5’ dalla fine - che vale l’ipoteca del quarto posto e quindi dei preliminari Champions. Pazzo crea, Palombo conserva
L’attaccante azzurro fu il mattatore, ma anche i due centrocam-
pisti che nel frattempo hanno traslocato a Milano furono decisivi. Palombo fu la diga capace di fermare l’ondata giallorossa e far ripartire l’azione dei suoi. Poli si battè come un leone nel primo tempo e fu sostituito da Tissone nella ripresa. Ma non è per questo che oggi il 22enne veneto dovrebbe partire dalla panchina. Anche nella rifinitura bis di ieri (sempre a parte Alvarez e Sneijder, mentre hanno continuato in gruppo Forlan e Stankovic, il cui rientro si avvicina) infatti Ranieri ha provato Palombo al fianco di Cambiasso, con Zanetti e Obi esterni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIO EX DORIANO 1
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1 Angelo Palombo, 30 anni. 2 Giampaolo Pazzini, 27. 3 Andrea Poli, 22. Ex doriani che hanno già fatto male alla Roma
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Palermo arabo Zamparini trova i soci: «Scudetto nel giro di 3 anni» Il presidente presenta al Barbera tre possibili investitori: pronti subito tra i 100 e i 200 milioni
Ahmed Al Zubeidi e Maurizio Zamparini, 70 anni, allo stadio Barbera dopo la conferenza stampa GETTY
Perché vedere
PALERMO-ATALANTA C’è curiosità per vedere come giocherà la squadra di Mutti dopo lo sfavillante 4-4 di Milano. L’Atalanta, invece, cerca continuità. Barbera, ore 15
FABRIZIO VITALE PALERMO
«Lo scudetto in tre anni con un investimento iniziale tra i 100 e i 200 milioni di euro». È il messaggio choc lancia-
to da Ahmed Zubeidi, l’imprenditore arabo incaricato dal presidente Zamparini di portare petrodollari nel Palermo. Un sogno che potrebbe trasformarsi in realtà già il 15 marzo, giorno in cui verrà inaugurato il centro commerciale del patron rosanero nel quartiere Zen. Perché già per quella data potrebbe essere noto il nome del primo investitore saudita disposto a entrare nella società rosanero: sarebbe l’apripista a una vera e propria cordata. I rapporti sempre più intensi tra Zamparini e il mondo imprenditoriale arabo per investimenti sul territorio italiano hanno avuto una ricaduta d’interesse anche sul Palermo. Ieri il numero uno rosanero ha
ospitato tre uomini d’affari con i quali ha già rapporti in ambito extra calcistico: i sauditi Ahmed Zubeidi (Ama Group) e Abdulrahman Owidan (Owidan Group) e l’indiano Shabbir Vakil (Al Vakil Group). Visibilità Una presa di contatto con Palermo prima della sfida con l’Atalanta — che comunque non vedranno per impegni d’affari — per far toccare con mano la realtà e favorire in modo concreto l’ingresso di capitali. Zubeidi, in particolare, è l’uomo chiave dell’operazione, perché intermediario tra Zamparini e il mondo imprenditoriale mediorientale. «Loro sono impegnati a investire in un Paese
VIGILIA CALDA ARRIVA IL BOLOGNA: PIOLI HA UNA STRISCIA POSITIVA DI 4 GARE
Alta tensione Lecce Giandonato-Corvia, lite in allenamento Perché vedere
LECCE-BOLOGNA Il Lecce deve cancellare lo stop di Udine dopo aver fermato l’Inter. Il Bologna, in striscia positiva, non vince dall’8 gennaio. Via del Mare, ore 15
CALVI-ZANARINI
L’aria è frizzantina, evidentemente il Lecce avverte la scossa determinata dalla delicata sfida con il Bologna. Sarà anche per questo motivo che, al
termine della rifinitura a Calimera, in un contrasto di gioco Giandonato (gomito teso) e Corvia (reazione con due pugni al compagno) sono arrivati alle mani. Serse Cosmi ha rimproverato, tra gli applausi di una ventina di tifosi, i due giocatori, tenendoli però in campo e inserendoli poi nella lista dei 23 convocati. «Ci saranno novità in formazione, perché Cuadrado ha scontato la squalifica, Blasi e Carrozzieri hanno recuperato e Bojinov è pronto a recitare da protagonista, mica è qui per fare il comprimario — dice l’allenatore —. Non so se il bulgaro giocherà dall’inizio. Da lui cerco i gol, mi interessa poco co-
me si era lasciato con i tifosi. Col Bologna non partiremo all’assalto scriteriato, staremo attenti soprattutto nei primi minuti. E’ una partita importante, però non decisiva; evitiamo di caricare troppo la squadra, che deve avere un atteggiamento equilibrato. Il Bologna ha un organico completo e un’anarchia offensiva che crea timore negli avversari».
che ha perso credibilità nell’ultimo periodo, cosa che noi italiani non meritiamo, e siamo diventati amici. Ahmed è colui che mi procaccia investitori di grosso livello e divertendomi ho parlato con loro del Palermo — spiega il presidente —. Spero che possano appassionarsi al calcio che non regala ricchezza, ma visibilità. Gli arabi hanno i soldi, ma non la visibilità. Mi auguro che il Palermo possa giovare di questo aspetto, perché se dovessi riuscire in questo intento, taglierei il traguardo più importante per questa città». Scudetto La speranza di Zampa-
rini si concretizza nei numeri snocciolati da Ahmed Zubeidi che, insieme agli altri due imprenditori asiatici, opererà con il presidente friulano investimenti pari a 5 miliardi di euro in vari settori (dal turismo al comparto energetico). «Si è creata una relazione forte con Zamparini — spiega Zubeidi —. Gli obiettivi principali sono due: realizzare opportunità di business in Italia e ricercare investitori per il Palermo. L’intento è portare la squadra entro tre anni ad alti livelli e poter ambire al titolo nazionale. Il primo investimento sarebbe di 100-200 milioni di euro». Il Palermo e l’Arabia di nuovo molto vicini, dopo l’interessamento di due anni fa del principe saudita Al Hokair, poi caduto nel nulla. Adesso resta solo da aspettare metà marzo per capire se sarà un Palermo alla Manchester City che guarda al mercato internazionale (prevista un’amichevole a Teheran). «La persona esiste già — continua Zubeidi —, sta operando con Zamparini nel turismo. Qua non si tratta soltanto di mettere i soldi, ma di creare un gruppo che abbia un progetto a medio-lungo termine». Nel quale l’attuale presidente resterebbe al comando ma rinforzato contro quelli che lui stesso definisce «poteri forti» (a margine ha anche annunciato una querela al direttore generale delle Entrate Befera che gli ha dato del «noto evasore»). «Mi hanno chiesto di rimanere — spiega Zamparini —. Con 100-200 milioni non so se vinceremo lo scudetto, di sicuro non avremmo venduto Pastore. Spero, però, di combattere un sistema che premia le big. Ci ispireremmo all’Arsenal con giovani e gente di esperienza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
da 4 partite il Bologna arriva a Lecce con 5 punti in più, ma Stefano Pioli non cerca conforto nei numeri. «Faranno di tutto per tirarci dentro la zona calda e noi vogliamo restarne fuori con solidità, attenzione, aggressività e continuità» — la ricetta del tecnico. Taider contende a Diamanti il posto accanto a Ramirez e Crespo è favorito su Garics a destra. «Mi fa piacere che il presidente Guaraldi mi veda qui in futuro, ma prima dobbiamo salvarci» — conclude. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Milionari alla conquista dell’Europa col pallone
QUI ATALANTA
Attacco tutto nuovo: Gabbiadini e Tiribocchi GUIDO MACONI ZINGONIA (Bergamo)
Mansour bin Zayed Manchester City È proprietario dei Citizens dal 1˚ settembre 2008 e ha interessi anche all’interno del Getafe REUTERS
Hamad Al Thani Paris Saint Germain Nel 2010 la Qatar Investment Authority acquista il club. In testa al gruppo c’è al Thani REUTERS
Mohamed Al Fayed Fulham È stato il primo a investire nel calcio inglese acquistando il Fulham nel 1997 AP
Abdullah Al Thani Malaga Nel giugno 2010 acquista il club spagnolo da Lorenzo Sanz per 36 milioni di euro
Atalanta col coraggio per fermare il Palermo di Miccoli. Colantuono non rinuncia all’idea di una squadra votata all’attacco. «Andiamo a giocarcela — ha detto il tecnico atalantino — perché questa è la nostra filosofia, perciò giocherà la squadra che avrebbe affrontato il Genoa». E allora fiducia confermata alla coppia Tiribocchi-Gabbiadini per sostituire lo squalificato Denis. «È una coppia è inedita, perciò abbiamo bisogno di supportarli. Ma il Tir con un’altra punta può trarne giovamento e da Manolo mi aspetto molto. Deve capire che il campionato è completamente diverso dall’Under 21, ma ha grandi mezzi per cui sono sicuro saprà sfruttare questa occasione». I due insieme dall’inizio non hanno mai giocato e avranno il difficile compito di sostituire Denis che finora non aveva saltato una partita. Colantuono riproporrà la squadra ipotizzata mercoledì. C’è Carmona per il dopo-Padoin. E c’è anche Schelotto che ha recuperato dall’influenza, con Moralez confermato a sinistra. Quindi sarà ancora un’Atalanta votata all’attacco per cercare magari di sfruttare quello che la difesa rosanero concede. E le ultime partite hanno dimostrato che il Palermo segna tanto, ma subisce altrettanto. Fenomeno L’obiettivo è punge-
re e cercare di fermare Miccoli, che Colantuono ha allenato quando era a Palermo. «Fabrizio infatti lo conosco bene, è tra i dieci giocatori più forti del campionato e non mi serviva la tripletta con l’Inter per scoprirlo. È furbo, calcia bene con entrambi i piedi e adesso segna anche di testa... Lui è come Ibra per il Milan o Sneijder per l’Inter: è un top player e se sta bene è difficilmente marcabile. E il Palermo è una buonissima squadra da sesto-nono posto quindi dovremo fare molta attenzione, ma senza rinunciare alla nostra filosofia». © RIPRODUZIONE RISERVATA
INCROCIO DELICATO DONADONI: «NON TEMO CALI DI CONCENTRAZIONE»
Il Chievo rilanciato cerca punti in casa Parma, 3a trasferta Perché vedere
CHIEVO-PARMA Qui Bologna In striscia positiva
gli altri
Il Chievo deve interrompere il momento negativo al Bentegodi. Il Parma non vince da due turni in campionato. Bentegodi, ore 15
TAVAN-PIOVANI
Il successo di Novara ha dato nuovo slancio al Chievo, che oggi cerca il successo pieno contro il Parma per cancellare subito le ultime due non esal-
tanti prestazioni casalinghe in Coppa Italia contro il Siena e in campionato con la Lazio. Non convocati gli ultimi acquisti e già così l’allenatore Di Carlo ha molte frecce al suo arco. «Vogliamo tornare a dare una bella soddisfazione ai nostri tifosi che mi auguro ci staranno vicini in questo importante scontro diretto — afferma —. Avremo di fronte un avversario pericoloso e anche più riposato di noi, ma dovremo comunque giocare una gara aggressiva cercando di non commettere gli errori che ci sono costati le ultime sconfitte interne». Qui Parma Terza trasferta conse-
cutiva per il Parma di Donadoni. Il tecnico degli emiliani perde anche Jonathan oltre al lungodegente Santacroce. Per il resto probabile il rientro di Mirante tra i pali, ormai guarito dal problema muscolare che lo aveva colpito. Il Parma ha sprecato molte energie a controbattere alle polemiche arrivate da Torino dopo il rinvio per neve della gara con la Juve di martedì scorso. «Non temo un calo di concentrazione — spiega Donadoni prima di partire per Verona —. Quella col Chievo per noi è una gara importante. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di Catania, perché ci aspetta un avversario carico. Un Chievo equilibrato che concede e sbaglia poco». Il Parma ha dovuto affrontare il clima siberiano che ha colpito Parma in questi giorni. «Speriamo di giocare su un campo in buone condizioni. Iniziare a Ferragosto? Lo sostenevo anche quando ero c.t. della Nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE A
Reja: «Viaggio assurdo Non si doveva giocare» Il tecnico della Lazio: «Sette ore per giungere a Genova e senza allenamenti da tre giorni. La Lega ha detto no al rinvio» lo. Alcuni (come Diakite) si sono recati addirittura a piedi a Formello (circa un chilometro), altri hanno rimediato passaggi di fortuna. Quelli che non ce l’hanno fatta sono stati «recuperati» dall’autista personale del presidente Lotito e portati direttamente a Fiumicino. Dove poi c’è stata un’altra gradita sorpresa per la comitiva laziale: l’aereo per Genova è partito con due ore di ritardo.
Perché vedere
GENOA-LAZIO Il Genoa, dopo la vittoria sul Napoli, cerca un altro successo in casa. Anche la Lazio è lanciata dopo i tre punti ottenuti contro il Milan Ferraris, ore 12.30
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI GENOVA
Il tecnico Edy Reja, 66 anni, nel centro di Sciorba a Genova ROSI
una ventina di minuti a Genova in tarda serata. Per questo avevamo chiesto il rinvio, ma non c’è stato nulla da fare». L’odissea In effetti il trasferimento verso il capoluogo ligure è stata una vera odissea per la Lazio. Tutta colpa della forte nevicata che venerdì si è abbattuta su Roma e in particola-
re sulla zona nord della Capitale, quella dove si trova il centro sportivo di Formello e dove abitano tutti i giocatori biancocelesti. Che ieri mattina avrebbero dovuto radunarsi a Formello attorno alle 11 per poi raggiungere Fiumicino in pullman. Ma, con le strade ancora quasi tutte impraticabili, solo una parte di loro è riuscita a far-
Emergenza «Come se non bastasse — aggiunge Reja — affrontiamo pure una squadra che mercoledì si è riposata mentre noi abbiamo giocato: chiaro che non è colpa del Genoa se la loro partita è stata rinviata, ma per noi è comunque un ulteriore svantaggio». E tanto per completare l’opera il tecnico deve pure fronteggiare l’ennesima emergenza che stavolta riguarda soprattutto la difesa. Oltre all’infortunato Dias mancheranno pure gli acciaccati Biava e Radu: li sostituiranno Diakite e Garrido, quest’ultimo all’esordio stagionale. «Esame duro anche perché il Genoa in casa è temibilissimo. Dovremo stare attenti soprattutto a quel "traditore" di Sculli». E ride, Reja. Ma l’amarezza gli resta.
I NUMERI
6
vittorie casalinghe del Genoa in questo campionato. Il bilancio al Ferraris è completato da 2 pareggi e 2 sconftte.
41
precedenti in Liguria tra Genoa e Lazio nella Serie A a girone unico. I rossoblù conducono la sfida 24-9 nelle vittorie. Pasquale Marino, 49 anni TANOPRESS
NON BATTE LA LAZIO IN CASA DA 20 ANNI
Marino affronta i tabù del Genoa «Io tocco ferro» ALESSIO DA RONCH GENOVA
Stavolta più dell’avversario, pure fresco reduce dal successo sul Milan, fanno paura i numeri. Il Genoa non batte la Lazio al Ferraris da 20 anni, l’ultimo successo, un 1 a 0, lo firmò Tomas Skuhravy. Per di più i rossoblù si ritroveranno a sfidare pure un altro tabù: le partite all’ora di pranzo li hanno sempre visti sconfitti. Uno stop casalingo è arrivato pure nella partita contro l’Inter, in programma all’origine a mezzogiorno e mezzo, poi rinviata e disputata di notte. Pedine nuove «E io tocco ferro». Pasquale Marino
fa gli scongiuri, ma soltanto per scherzare. Lui sa che il Genoa può continuare la serie delle imprese casalinghe. Nella sua gestione al Ferraris ha già messo al tappeto Udinese e Napoli, in situazioni di emergenza ben più gravi di quella attuale. Il Genoa non avrà Moretti, defezione dell’ultima ora, e nemmeno Rossi e Veloso, che sono guariti ma verranno risparmiati, visto il gran freddo (in città prevista una temperatura massima di 1 grado) e gli infortuni muscolari da cui sono reduci. Però potrà contare su due nuovi acquisti interessanti: Roger Carvalho e Belluschi (in uscita Pratto: potrebbe andare al Velez in Argentina). Ritmo e gol Freschezza, entusiasmo e un attacco formidabile, che giorno dopo giorno sta affinando l’intesa. Sculli e Jankovic sulle ali, Gilardino e Palacio in area, così Marino non deve temere confronti. «Sono stati importanti — sottolinea il tecnico — i primi rinforzi. Sculli e Gilardino, oltre a Biondini, hanno regalato armi fondamentali al mio Genoa, come l’intensità di gioco». Ecco il punto: il Grifone punterà molto sul ritmo, favorito probabilmente anche dal fatto di aver riposato a metà settimana. «Loro sono micidiali in contropiede, dovremo cercare di metterli in difficoltà sul piano dell’intensità».
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«Avevamo chiesto il rinvio, ma la Lega ha detto no. Così però non si può giocare. Ci abbiamo messo 6-7 ore per arrivare a Genova e sono tre giorni che non ci alleniamo. Non so in quali condizioni sia la squadra». Edy Reja non le manda a dire, ma basta guardarlo in faccia per capire quale sia il suo stato d’animo. Fosse stato per lui, e per l’intera comitiva biancoceleste, la partita con il Genoa non si sarebbe dovuta giocare. «Non si è tenuto conto della situazione che c’è a Roma in queste ore. Venerdì non ci siamo allenati perché Formello è stata invasa dalla neve. E poi abbiamo avuto enormi problemi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino. Ci siamo allenati soltanto
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DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE A COSÌ IN CAMPO TUTTE LE ULTIME DELLA
22
GENOA (4-4-2)-LAZIO (4-4-1-1)
a
27
11
15
29
13
CONSTANT
JANKOVIC
GONZALEZ
KONKO
JOKIC
13
88 BIONDINI
21
12
KALADZE
24
GIORNATA
1
La Classifica PARTITE SQUADRE
44 43 41 39 36 31 30 28 27 27 26 25 24 23 23 21 19 16 16 12
RETI
V
N
P
F
S
20 21 21 21 21 20 21 21 20 21 21 20 20 19 20 20 20 21 21 21
12 13 12 11 11 9 7 8 8 7 6 6 6 5 7 5 4 4 4 2
8 4 5 6 3 4 9 4 3 6 8 7 6 8 8 6 7 4 4 6
0 4 4 4 7 7 5 9 9 8 7 7 8 6 5 9 9 13 13 13
33 43 31 32 34 31 36 30 28 18 20 20 25 22 24 18 21 22 13 19
13 19 17 19 25 25 24 31 36 26 23 17 33 28 25 26 22 38 31 42
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
reti subite dal Lecce nell’ultima partita casalinga (contro l’Inter). I salentini avevano sempre subito reti nelle precedenti 12 partite interne, per un totale di 27 reti al passivo
3
partite senza sconfitte da cui è reduce il Parma: due pari e un successo casalingo, 3-1 sul Siena, unica vittoria degli emiliani nelle ultime 9 partite
DIAKITE
33 KUCKA
22
MARCHETTI
33
20
81
MESTO
SCULLI
19
14
LULIC
GARRIDO
7
7
23
SAMMARCO
CESAR
SORRENTINO
VALIANI
BIABIANY
5 ZACCARDO
4
PALOSCHI
6
77
11
BRADLEY
THEREAU
FLOCCARI
MORRONE
29 PALETTA
ANDREOLLI
20
10
31
10
LUCIANO
PELLISSIER
GIOVINCO
GALLOPPA
6 LUCARELLI
18
SARDO
GOBBI
OGGI ORE 12.30 ARBITRO Tagliavento di Terni (Niccolai Barbirati/Banti). PREZZI da 25 a 150 euro. TV Sky Sport 1 HD, Calcio 8 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD2.
OGGI ORE 15 ARBITRO Nasca di Bari (Giachero Galloni/Doveri). PREZZI da 18 a 61 euro. TV Sky Calcio 6 HD.
GENOA p. 27
LAZIO p. 39
CHIEVO p. 27
PARMA p. 24
PANCHINA 22 Lupatelli, 3 Roger Carvalho, 25 Belluschi, 10 Birsa, 19 Jorquera, 2 Pratto, 9 Ze Eduardo. ALLENATORE Marino. BALLOTTAGGI Kucka-Belluschi 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Kucka, Constant, Kaladze, Granqvist. INDISPONIBILI Moretti (5 giorni), Bovo (15 giorni), Antonelli (10 giorni). ALTRI Rossi, Veloso, Sampirisi, Scarpi, Marchiori, Meucci, Sturaro, Kranjc, Alhassan.
PANCHINA 1 Bizzarri, 20 Biava, 26 Radu, 78 Zauri, 5 Scaloni, 87 Candreva, 9 Rocchi. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Klose-Rocchi 70-30%, Hernanes-Candreva 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Dias, Hernanes, Radu. INDISPONIBILI Alfaro (15 giorni), Brocchi (30 giorni), Cana (30 giorni), Dias (20 giorni), Kozak (10 giorni), Mauri (40 giorni). ALTRI Makinwa.
PANCHINA 17 Puggioni, 93 Dramé, 15 Acerbi, 16 Rigoni, 25 Vacek, 8 Cruzado, 9 Moscardelli. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Luciano-Rigoni 60-40%, Jokic-Dramé 55-45%, Cesar-Acerbi 53-47%, Paloschi-Moscardelli 51-49%. SQUALIFICATI Hetemaj (1). DIFFIDATI Bradley, Mandelli, Thereau, Pellissier, Luciano, Sammarco, Dainelli, Dramé. INDISP. nessuno. ALTRI Squizzi, Coletta, Morero, Vacek, Frey, Uribe, Gulan, Mandelli, Dainelli, Facchinetti, De Paula.
PANCHINA 1 Pavarini, 19 Ferrario, 23 Modesto, 24 Musacci, 15 Mariga, 22 Palladino, 21 Okaka. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Mirante-Pavarini 51-49%, Gobbi-Modesto 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Morrone. INDISPONIBILI Santacroce (da valutare). ALTRI Gallinetta, Feltscher, Marques, Pereira, Brandao, Valdes.
QUOTE 1 2.65
X 3.00
6,3
2 2.75
QUOTE
la media-voto di Marchetti, il miglior laziale: una sola insufficienza, all’esordio proprio contro il Genoa
83 MIRANTE
8
3
MATUZALEM STANKEVICIUS
82
54
80
GILARDINO
1 2.35
X 2.90
2 3.30
3
le reti di Modesto: così tanto aveva segnato soltanto una volta in B con l’Ascoli nel 2004-05
LECCE (3-5-2)-BOLOGNA (3-4-2-1) 28
I NUMERI
0
LEDESMA
8
11
5 GRANQVIST
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione
4
25
KLOSE HERNANES
PT
JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO INTER ROMA NAPOLI PALERMO GENOA CHIEVO CAGLIARI FIORENTINA PARMA CATANIA ATALANTA* BOLOGNA SIENA LECCE CESENA NOVARA
8 PALACIO
FREY
G
CHIEVO (4-3-1-2)-PARMA (3-4-3)
75
BRIVIO
40
CRESPO
82
TOMOVIC
17
DELVECCHIO DI MICHELE
81
GIACOMAZZI
ODDO
1 90
DI VAIO
18 30
PEREZ
9
BLASI
RAGGI
15
RAMIREZ
26
BENASSI 80 CARROZZIERI
84
10
GILLET PORTANOVA
26
24
23
MURIEL
DIAMANTI
MUDINGAYI
5 3
7
ANTONSSON
MORLEO
CUADRADO
4 Mondo affronta
OGGI ORE 15 ARBITRO Valeri di Roma (Liberti Alessandroni/Calvarese). PREZZI da 12 a 80 euro. TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 5.
LECCE p. 16
BOLOGNA p. 21
PANCHINA 27 Julio Sergio, 13 Miglionico, 8 Obodo, 21 Grossmuller, 91 Bertolacci, 11 Seferovic, 10 Bojinov. ALLENATORE Cosmi. BALLOTTAGGI Carrozzieri-Miglionico 55-45%, Muriel-Bojinov 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Corvia, Esposito, Obodo, Tomovic. INDISPONIBILI Esposito (3 giorni), Ofere (5) e Falcone (14). ALTRI Petrachi, Gabrieli, Ingrosso, Diamoutene, Di Matteo, Giandonato, Piatti, Corvia.
PANCHINA 25 Agliardi, 21 Cherubin, 8 Garics, 48 Rubin, 6 Taider, 77 Gimenez, 99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Crespo-Garics 60-40%, Diamanti-Taider 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Di Vaio, Mudingayi, Raggi. INDISPONIBILI Pulzetti (10 g.), Kone (7), Loria (5). ALTRI Lombardi, Stojanovic, Sorensen, Rickler, Cruz, Vitale, Krhin, Casarini, Paponi, Vantaggiato, Belfodil.
QUOTE 1 2.25
MARCATORI 15 RETI Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale (3) (Udinese). 12 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Klose (Lazio); Cavani (1) (Napoli). 11 RETI Palacio (2) (Genoa). 10 RETI Jovetic (2) (Fiorentina). 9 RETI Matri (Juventus); Miccoli (Palermo); Calaiò (3) (Siena). 8 RETI Giovinco (3) (Parma). 7 RETI Nocerino (Milan); Osvaldo (Roma). 6 RETI Di Vaio (1) (Bologna); Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juventus); Hernanes (3) (Lazio); Di Michele (2) (Lecce); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara). 5 RETI Lodi (3) (Catania); Pazzini (Inter); Pepe (Juventus); Rocchi (Lazio); Pandev (Napoli); Destro (Siena).
X 3.15
341
2 3.25
I NUMERI
1 i tifosi del Novara
punto è il bottino del Novara nelle ultime 7 partite (il 2-2 in casa con il Palermo prima della sosta natalizia)
i minuti trascorsi dall’ultimo gol del Lecce in casa contro il Bologna: il 20 aprile 2005 segnò Giacomazzi
Giovedì 9 febbraio, ore 20.45 LAZIO CESENA (and. 2 1) Sabato 11 febbraio UDINESE MILAN (ore 18) (1 1) CAGLIARI PALERMO (ore 20.45) (2 3) Domenica 12 febbraio, ore 15 ATALANTA LECCE (2 1) CATANIA GENOA (0 3) INTER NOVARA (1 3) PARMA FIORENTINA (0 3) BOLOGNA JUVENTUS (ore 20.45) (1 1) Lunedì 13 febbraio ore 20.45 NAPOLI CHIEVO (0 1) SIENA ROMA (1 1)
Il tecnico si affida a Mascara e Rigoni. Cagliari: Ballardini teme le insidie del campo sintetico MARIO FRONGIA
NOVARA (3-5-2)-CAGLIARI (4-3-1-2)
GIUSEPPE MADDALUNO NOVARA
3
14
GEMITI
1 UJKANI
24
10
PACI
RIGONI
26
19 25 THIAGO RIBEIRO
DESSENA
21
MASCARA
77
22
20
5
RINAUDO
PESCE
EKDAL
CONTI
4
17
LISUZZO
PISANO
CANINI
13 29
PORCARI CARACCIOLO
51
4
PINILLA
NAINGGOLAN
ASTORI
14
31
MORGANELLA
AGOSTINI
NOVARA p. 12
CAGLIARI p. 26
PANCHINA 31 Fontana, 30 Centurioni, 15 Dellafiore, 7 Jensen, 21 Mazzarani, 9 Rubino, 27 Jeda. ALLENATORE Mondonico. BALLOTTAGGI Porcari–Jensen 60-40%, Morganella–Dellafiore 70-30%. SQUALIFICATI Radovanovic (1). DIFFIDATI Marianini, Porcari. INDISPONIBILI Coser (5 giorni), Ludi (40 giorni), Marianini (7 giorni), Morimoto (7 giorni). ALTRI Coubronne, Garcia, Morimoto, Silva.
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 32 Ceppelini, 23 Ibarbo, 10 El Kabir, 9 Larrivey. ALLENATORE Ballardini. BALLOTTAGGI Ekdal–Ibarbo 70-30%, Pinilla–Larrivey 70-30%. SQUALIFICATI Cossu (1). DIFFIDATI Agostini, Conti. INDISPONIBILI Rui Sampaio (10 giorni), Nené (30 giorni), Eriksson (50 giorni). ALTRI Ruzittu, Murru, Gozzi, Bovi, Mannoni.
QUOTE 1 2.60
X 3.15
2 2.70
3
1 AGAZZI
OGGI ORE 15 ARBITRO Gava di Conegliano (Carrer Marrazzo/Gallione). PREZZI da 16 a 40 euro. TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 6.
Prossimo turno
«Ce la faremo»
le reti stagionali di Thiago Ribeiro, autore mercoledì di una doppietta e all’andata di uno dei due gol sardi
Punta al successo Emiliano Mondonico, per restituire speranze a un ambiente reduce dalla settimana più difficile della sua storia recente. La lettera aperta del tecnico ai tifosi ha scaldato il cuore, tanto che una delegazione del tifo organizzato ieri si è presentata al Piola, dove gli azzurri stavano svolgendo la rifinitura, per incontrare la squadra. I tifosi hanno garantito il proprio supporto, a prescindere dal risultato, chiedendo in cambio ai calciatori di mettere in campo quell’orgoglio e quella grinta che spesso sono venuti meno. «Non abbiamo né tempo né occasioni da perdere — spiega Mondonico — e contro il Cagliari servirebbe un successo per tanti motivi, innanzitutto di classifica, ma non solo. Ho sensazioni molto positive: prima della partita con il Chievo ero fiducioso, ora ho la certezza che la missione che mi è stata affidata non sia affatto impossibile. Questi ragazzi possono farcela». Mondonico punta su due uomini in particolare: «Mascara tra le linee può portare scompiglio, Rigoni sa essere il faro di questa squadra. Il collettivo è importante, loro due possono farci cambiare marcia».
Mondonico tra squadra e tifosi BOZZANI Qui Cagliari «Sappiamo che per loro è una partita molto importante. Per noi lo è altrettanto». Davide Ballardini non fa sconti. Il gruppo ha in circolo l’entusiasmo dei tre punti presi alla Roma. «Pensiamo al Novara. Li ho visti col Chievo, hanno corso e combattuto per 90 minuti. Serviranno molta attenzione e tanta corsa» dice il tecnico del Cagliari. Al Piola il vice Cossu (squalificato) dovrebbe essere Ekdal. In pole anche Thiago Ribeiro, El Kabir e Ceppelini. «Il modulo non cambia. Turnover? No, fisicamente stiamo bene. Dobbiamo trovare continuità ed evitare le distrazioni». Ballardini ha una preoccupazione: «Il manto sintetico non ci faciliterà le cose, altera rimbalzi e velocità della palla». © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
FIORENTINA (3-5-2)-UDINESE (3-5-1-1)
NASTASIC
1 BORUC
JUVENTUS (4-3-3)-SIENA (4-4-2)
23
8
PASQUAL
BASTA
15
17
21
8
3
LAZZARI
JOVETIC
23
ISLA
ABDI
4
11
PAZIENZA
DOMIZZI
14
18
NATALI
MONTOLIVO
5
11
BEHRAMI
AMAURI
GAMBERINI
DI NATALE
CASSANI
ARMERO
2 VITIELLO
8
13
1
14
MARCHISIO
VUCINIC
BUFFON
15
25
21
32
PIRLO
MATRI
BARZAGLI
26
11
22
7
VIDAL
PEPE
14
19 TERZI
CALAIÒ
LICHTSTEINER
23
3
BRIENZA
DEL GROSSO
FIORENTINA p. 25
UDINESE p. 41
JUVENTUS p. 44
SIENA p. 19
PANCHINA 89 Neto, 19 Felipe, 31 Camporese, 17 Salifu, 6 Vargas, 7 Cerci, 22 Ljajic. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Pasqual-Vargas 60-40%, Lazzari-Salifu 70-30%. SQUALIFICATI Olivera (1). DIFFIDATI Lazzari, Gamberini, Behrami, Cassani, Nastasic. INDISPONIBILI Kroldrup (20 giorni), Kharja (30 giorni). ALTRI Pazzagli, De Silvestri, Marchionni, Romulo.
PANCHINA 12 Padelli, 24 Ekstrand, 16 Coda, 26 Pasquale, 18 Battocchio, 31 Fabbrini, 83 Floro Flores. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Di Natale-Floro Flores 70-30%, Abdi-Pasquale 60-40%. SQUALIFICATI Danilo (1). DIFFIDATI Isla. INDISPONIBILI Barreto (15 giorni), Pinzi (7 giorni), Badu (10 giorni), Asamoah (10 giorni), Vydra (90 giorni). ALTRI Romo, Neuton, Fanchone, Pereyra, Torje, Zielinski.
PANCHINA 30 Storari, 19 Bonucci, 28 Estigarribia, 24 Giaccherini, 10 Del Piero, 18 Quagliarella, 23 Borriello. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Matri-Borriello 60-40%; De Ceglie-Bonucci 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pepe, Vidal, Lichtsteiner, Giaccherini. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Manninger, Grosso, Caceres, Krasic, Elia, Padoin, Marrone.
PANCHINA 12 Farelli, 26 Pesoli, 80 Contini, 17 Grossi, 10 D’Agostino, 83 Reginaldo, 18 Gonzalez. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Vergassola-D’Agostino 60-40%, Angelo-Reginaldo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Calaiò, Rossi, Destro, Brienza, Del Grosso. INDISPONIBILI Brkic (7 giorni), Bolzoni (7). ALTRI Acosta, Sestu, Belmonte, Larrondo, Giorgi, Codrea, Mannini, Parravicini, Rossi, Bogdani.
QUOTE
20
2 2.85
QUOTE
la percentuale di reti realizzate in questo campionato in trasferta da Di Natale, 3 reti su un totale di 15
1 1.30
X 5.00
29
2 10.00
«Milito? Ho dato fiducia a un campione. Lavorava tanto e la palla non entrava, ma finché vedo una persona che pensa positivo io la metto in campo». Claudio Ranieri, Inter. Il gol contro la Roma a 1,65.
PEGOLO
GAZZI
OGGI ORE 15 ARBITRO Peruzzo di Schio (Petrella De Luca/Guida). PREZZI da 30 a 75 euro. TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 3.
X 3.10
1,65
VERGASSOLA ROSSETTINI
OGGI ORE 15 ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (Di Fiore Musolino/Irrati). PREZZI da 12 a 125 euro. TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio.
1 2.50
MILITO SBLOCCATO MINACCIA LA ROMA
22 DESTRO
CHIELLINI
1
32 FERNANDES FERRONETTI 27
6 ANGELO
3
HANDANOVIC
6
16
11 8
CONTE E’ PRUDENTE JUVE CON HANDICAP
1,80
«Contro il Siena, che è un avversario difficile, dovremo fare attenzione per cominciare questo ciclo di gare nel modo migliore». Antonio Conte, Juventus. Il segno 1 con handicap a 1,80
le presenze (con 2 reti) in A per De Ceglie con la maglia del Siena. Gli altri ex sono Marrone e Manninger
4
MILAN (4-3-1-2)-NAPOLI (3-4-2-1) 11
77 ANTONINI
22
THIAGO SILVA
20
ROBINHO
10
DZEMAILI
7
VAN BOMMEL SEEDORF
ABBIATI
CAVANI
GARGANO
22
IBRAHIMOVIC
EMANUELSON
20
4
Neve a Cesena C’è Iaquinta, non il Catania
56
giorni dall’ultimo pareggio del Milan, 2-2 a Bologna l’11 dicembre: da allora 7 vittorie e 2 sconfitte (Coppa Italia compresa)
Rinviata la gara con il Catania, il Cesena si allena nella neve con Iaquinta: «Arrivo con entusiasmo - ha detto l’ex juventino -, ho una gran voglia di giocare».
PALERMO (4-3-1-2)-ATALANTA (4-4-2)
ARONICA
18
OGGI ORE 15 ARBITRO Rizzoli di Bologna (Preti Cariolato/Romeo). PREZZI da 28 a 375 euro. TV Sky Sport 3 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2.
MILAN p. 43
NAPOLI p. 30
PANCHINA 1 Amelia, 15 Mesbah, 25 Bonera, 19 Zambrotta, 23 Ambrosini, 92 El Shaarawy, 21 Maxi Lopez. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Antonini-Mesbah 60-40%, Vam Bommel-Ambrosini 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Antonini, Aquilani, Bonera, Mesbah, Van Bommel. INDISP. Gattuso e Cassano (da valutare), Yepes e Flamini (35 giorni), Boateng (10-15), Aquilani e Pato (20), Strasser (50), Merkel (45), Nesta (3). ALTRI Inzaghi.
PANCHINA 83 Rosati, 21 Fernandez, 85 Britos, 8 Dossena, 88 Inler, 29 Pandev, 16 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Zuniga-Dossena 80-20%, Dzemaili-Inler 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Aronica, Cannavaro, Inler, Hamsik, Dzemaili. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Colombo, Grava, Fideleff, Chavez, Lucarelli.
QUOTE 1 1.75
X 3.60
2 4.50
4
gli assist Magic forniti ai compagni da Maggio in questo campionato: nel Napoli è quello che ne ha fatti di più
ROMA (4-3-1-2)-INTER (4-4-2) 7
77
11
4
13
RAIMONDI
TADDEI
ZANETTI
MAICON
17
6
PALOMBO
LUCIO
MANTOVANI
VIVIANO
3
90
MICCOLI
TIRIBOCCHI
23
16
DONATI
ZAHAVI
SILVESTRE
5 BARRETO
31
10
5
21
2
CIGARINI
STENDARDO
47
CONSIGLI
9
28
BUDAN
GABBIADINI
PISANO
17
3
CARMONA
LUCCHINI
24
15
8
PJANIC
HEINZE
STEKELENBURG
LAMELA
16
10
DE ROSSI
TOTTI
11
13
87
MORALEZ
PELUSO
ROSI
PAZZINI
1
19 22 CAMBIASSO
19 GAGO
BORINI
25 SAMUEL
MILITO
55
OBI
NAGATOMO
OGGI ORE 15 ARBITRO De Marco di Chiavari (Giordano Ghiandai/Giannoccaro). PREZZI da 20 a 250 euro. TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2.
PALERMO p. 28
ATALANTA p. 23
ROMA p. 31
INTER p. 36
PANCHINA 33 Tzorvas, 6 Muñoz, 13 Aguirregaray, 20 Acquah, 17 Vazquez, 27 Ilicic, 24 Mehmeti. ALLENATORE Mutti. BALLOTTAGGI Pisano-Muñoz 60-40%, Ilicic-Zahavi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Hernandez, Pisano. INDISPONIBILI Hernandez (7 giorni), Bacinovic (35 giorni), Migliaccio (da valutare). ALTRI Brichetto, Labrin, Milanovic, Della Rocca, Alvarez, Lores.
PANCHINA 78 Frezzolini, 5 Manfredini, 32 Ferri, 33 Brighi, 10 Bonaventura, 18 Carrozza, 89 Marilungo. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015), Denis (1). DIFFIDATI Capelli, Cigarini, Consigli, Denis, Manfredini, Marilungo, Peluso. INDISPONIBILI Capelli (120 giorni), Bellini (20 giorni). ALTRI Cazzola, Ferreira Pinto, Masiello, Minotti, Polito.
PANCHINA 18 Curci, 3 Josè Angel, 44 Kjaer, 30 Simplicio, 20 Perrotta, 23 Greco, 14 Bojan. ALLENATORE Luis Enrique. BALLOTTAGGI Gago-Simplicio 70-30%, Borini-Bojan 60-40%, Lamela-Bojan 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cassetti, Gago, De Rossi, Kjaer. INDISPONIBILI Burdisso (90 giorni), Osvaldo (15 giorni). ALTRI Lobont, Cicinho, Cassetti, Marquinho, Viviani.
PANCHINA 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 26 Chivu, 37 Faraoni, 18 Poli, 28 Zarate, 30 Castaignos. ALLENATORE Ranieri. BALLOTTAGGI Obi-Chivu 60-40%, Palombo-Poli 60-40%, Obi-Poli 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maicon. INDISPONIBILI Sneijder (5 giorni), Alvarez (5 giorni), Forlan (10 giorni), Stankovic (15 giorni), Guarin (20 giorni). ALTRI Orlandoni, Cordoba, Juan.
QUOTE X 3.40
2 4.25
12
le sostituzioni avute da Moralez su 16 presenze da titolare; altre due volte è subentrato dalla panchina
QUOTE 1 2.45
X 3.35
2 2.75
0
Ieri solo 3 partite del campiona to, altre 17 rinviate per il maltempo. Gi rone C: Crotone Lazio 0 0; Lecce Pa lermo 2 2; Juve Stabia Reggina 1 1. Class. (prime pos.): Roma, Lazio 42; Palermo 35.
EUROPEI CALCIO A 5 20
OGGI ORE 15 ARBITRO Brighi di Cesena (Tonolini De Pinto/Gavillucci). PREZZI da 9 a 170 euro. TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4.
1 1.85
Pari per la Lazio
JULIO CESAR
31
mesi trascorsi dall’ultima vittoria in trasferta del Siena in Serie A (5 sconfitte nelle ultime 5 partite esterne). In mezzo c’è anche una stagione in B. I toscani avevano violato lo stadio di Livorno per 2-1 il 28 febbraio 2010 con le reti di Calaiò e Maccarone, che avevano ribaltato l’iniziale vantaggio su rigore di Cristiano Lucarelli
PRIMAVERA
7
4 JUAN
23
Taccuino
SCHELOTTO
2 1
ZUNIGA
42
BERTOLO
6
LAVEZZI
BALZARETTI
14
1
23 11
28
ABATE
I NUMERI
28
CANNAVARO DE SANCTIS
5 MEXES
la foto
14 CAMPAGNARO
HAMSIK
70
4
I NUMERI
MAGGIO
17
NOCERINO
33 32
15
Le quote
DE CEGLIE
BENATIA
10 85
LA GAZZETTA SPORTIVA
le vittorie dell’interista Lucio contro la Roma in campionato: 4 sfide, 2 pareggi e 2 sconfitte
C’è Italia-Russia (pug) Stasera alle 20.30 (tv: Eu rosport 2) l’Italia affronta la Russia a Spalato (Croazia) per l’Europeo 2012. Per la vittoria del girone gli azzurri di Roberto Menichelli devono vincere. Avversario nei quarti di finale (7 feb braio) o il Portogallo o la Serbia, a se condo degli incroci. Ieri, intanto, Ucrai na Spagna 1 4 (entrambe qualificate) e Rep. Ceca Croazia 4 5.
DONNE
Bardolino allunga (f.sal.)13a giornata. Ris.: Bardoli no Como 2 1; Tavagnacco Milan 2 0; Venezia Chiasiellis 3 3. Rinviate 4 sfi de. Class. (prime pos.): Bardolino 31; Torres, Brescia 29; Tavagnacco 28.
16
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
CALCIOSCOMMESSE
Nuovi arresti Fase 3: due in carcere C’è il portiere Cassano E’ coinvolto insieme con Doni per Atalanta-Piacenza Arriva a Cremona l’infermiere già interrogato a Bari la scheda MARIO CASSANO 28 ANNI PORTIERE
Mario Cassano è nato a Vizzolo Predabissi (Milano) l’8 ottobre 1983. È sposato con Martina e ha una bimba, Bianca. Cresciuto nelle giovanili del Monza, ha cambiato 6 squadre: Voghera, Fiorentina, Empoli, Piacenza, Reggina e Sampdoria. È stato convocato 7 volte dall’Under 20 e 5 dall’Under 21.
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI CREMONA
Calcioscommesse, atto terzo. Dopo gli arresti di giugno e quelli di dicembre, l’inchiesta di Cremona fa un altro passo in avanti. Ieri sono finiti in carcere il portiere del Piacenza, Mario Cassano, e l’infermiere barese Angelo Iacovelli. Non sono due sconosciuti, di loro si parla da settimane. Ma se il primo è indagato soltanto
a Cremona, il secondo è anche un personaggio-chiave per la Procura di Bari, convinta che nel passato campionato ci fosse un legame tra alcuni giocatori della società pugliese e la malavita locale per combinare le partite e fare i soldi con le scommesse. Fortissimi riscontri I nuovi arre-
sti, ha spiegato il capo della Squadra mobile Sergio Lo Presti, sono stati resi necessari «dai fortissimi riscontri ottenu-
AtalantaPiacenza del 19 marzo 2011: Doni tira il rigore al centro, come gli suggerì Cassano ANSA
ti dopo gli interrogatori degli indagati». Iacovelli e Cassano, che sono entrati in carcere in serata dopo un lungo e difficoltoso viaggio da Puglia e Toscana, «hanno dimostrato per un apprezzabile periodo di tempo una notevole disponibilità a compiere, a supporto degli "zingari" e dell’organizzazione nel suo complesso, attività finalizzate alla manipolazione di partite di calcio - si legge nell’ordinanza firmata dal gip Guido Salvini -. Gli episodi loro ascritti sono numerosi e la
loro intraneità al gruppo è dimostrata anche dalla conoscenza che hanno di altri episodi di manipolazione delle partite cui pure possono non aver partecipato attivamente o aver partecipato marginalmente. Iacovelli è stato un intermediario stabile e, alla luce delle dichiarazioni di Masiello, ha combinato, o cercato di combinare, una lunga serie di competizioni. Quanto a Cassano, il suo nome è emerso con riferimento a numerose partite, alcune delle quali devono essere approfondite sentendo le altre persone coinvolte. È certo che l’escussione di tali persone deve avvenire in un clima assolutamente sterile, privo di condizionamenti esterni». Le partite L’accusa è associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Iacovelli è considerato l’anello di congiunzione tra Carobbio, gli slavi e gli ex giocatori baresi Andrea Masiello, Marco Rossi, Daniele Padelli, Alessandro Parisi e Simone Bentivoglio per manipolare (o tentare di farlo) Milan-Bari, Sampdoria-Bari, Bari-Roma e Palermo-Bari. Cassano, invece, è accusato di avere alterato AlbinoLeffe-Piacenza, Atalanta-Piacenza (partita nella quale avrebbe detto a Doni dove tirare il primo rigore) e Siena-Piacenza della scorsa stagione, e Piacenza-Mantova del 2008-09. Gli arresti di dicembre, secondo il gip, hanno «straordinariamente rafforzato» il quadro accusatorio. Salvini interrogherà Cassano domani e Iacovelli martedì, poi toccherà al pm Di Martino. L’avvocato del portiere, Francesco Maresca, si è detto «sorpreso» dell’arresto: «Il carcere è sproporzionato rispetto a vicende sportive come questa». Andrea Melpignano, legale di Iacovelli, ha precisato invece che l’infermiere «chiarirà la sua posizione».
4
I NUMERI
8
I mesi passati dall’avvio di «Last Bet» Il primo giugno 2011 parte l’operazione «Last Bet», condotta dalla procura di Cremona. In otto mesi, sono state analizzate decine di partite e arrestate decine di persone
5
Gli anni di squalifica per Carlo Gervasoni Tra i condannati dalla giustizia sportiva, ci sono l’ex difensore del Piacenza Carlo Gervasoni (5 anni di squalifica), l’ex preparatore del Ravenna Nicola Santoni (4 anni) e soprattutto l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni (3 anni e 6 mesi)
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TESTIMONE CHIAVE
E Iacovelli fa litigare le Procure I magistrati di Bari hanno saputo dell’arresto in tv DAL NOSTRO INVIATO
CREMONA
La Procura di Bari ha preso malissimo l’arresto di Angelo Iacovelli. Un po’ perché l’infermiere è un elemento chiave della loro inchiesta, un po’ perché i pm pugliesi Laudati e Angelillis hanno saputo del provvedimento dalla tv. Questa mancata comunicazione è stata vista, come minimo, come una scortesia. Tra le due Procure la collaborazione era già scarsa, se non del tutto inesistente, e difficilmente questo «incidente diplomatico» porterà allo scambio futuro di informazioni. Ognuno continuerà ad andare per la propria strada. Probabilmente, nessuno vuole svelare le carte che ha in mano, per non mettere in pericolo indagini, ma questa «guerra» a distanza non fa bene alla ricerca della verità. Verbale secretato Mercoledì il
pm Angelillis aveva interrogato per due ore Iacovelli e il verbale era stato secretato. L’infermiere aveva ammesso di conoscere alcuni giocatori del Bari, tra cui Andrea Masiello e Marco Rossi (spontaneamente presentati in Procura), e di aver offerto denaro per combinare alcune partite. Ha però negato contatti con il clan Parisi, attorno a cui ruota l’inchiesta barese. ro.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA RICOSTRUZIONE DAI VERBALI DEGLI INTERROGATORI Sms Masiello dalla scorsa esta-
Masiello: «Presi 70 mila euro Ma ero confuso e impaurito» L’ex del Bari: «Io, Rossi, Parisi e Bentivoglio alla fine rifiutammo di perdere a Palermo» DAL NOSTRO INVIATO
CREMONA
Il Bari, la scorsa stagione, era circondato da loschi personaggi. Gente senza scrupoli che avvicinava i giocatori, faceva pressioni, minacciava, per taroccare le partite. E’ il quadro sconfortante descritto da Andrea Masiello al pm Di Martino. Il verbale era secretato, ma ampi stralci dell’interrogatorio sono finiti nell’ordinanza di custodia cautelare di Cassano e Iacovelli. Il sondaggio Masiello arriva al
Bari nel gennaio 2008 e conosce subito Iacovelli, «persona che gravitava spesso attorno ai giocatori del Bari, andava a mangiare con loro, faceva parte del loro contesto». Iacovelli gli presenta Bellavista, che «faceva discorsi allusivi, osservando che noi giocatori del Bari ci
impegnavamo allo spasimo, ma facevamo uno sforzo inutile in quanto ci poteva essere una scorciatoia per conseguire dei risultati più proficui». La sera prima di Bari-Sampdoria del 23 aprile 2011, dice Masiello, «io e gli altri giocatori del Bari ci trovavamo in ritiro all’albergo Una Hotel di Torre a Mare. Iacovelli mi contattò telefonicamente chiedendomi di recarmi in una camera al primo piano. Nell’occasione io occupavo una camera al secondo piano con Parisi. Iacovelli mi rappresentò che in quella camera mi aspettavano due imprecisati signori che volevano parlare con me. Avendo intuito che potesse trattarsi proprio di un discorso intorno alla manipolazione di partite, mi rifiutai di raggiungere i due sconosciuti. (...) La mattina seguente scesi ad incontrare Iacovelli a seguito di una sua ulteriore chiamata. Lo trovai assieme ad uno sconosciuto che non proferì parola. Iacovelli mi chiese se c’era la possibilità di perdere la partita con la Sampdoria. Io, sorpreso, gli espressi un netto rifiuto». La valigetta Prima di Bari-Ro-
ma 2-3, Iacovelli si presenta sot-
to casa di Masiello. «Era presente una vettura sulla quale c’era una persona che si era collocata in una posizione tale da impedire che la guardassi in volto. (...) Iacovelli mi disse che, qualora avessi accettato (la proposta di combine, ndr), c’era pronta per me in auto una valigetta con i soldi. Da come si espresse capii che avrei dovuto rivolgermi ai miei compagni di squadra. Io naturalmente rifiutai, fino al punto di litigare con il predetto, e me ne tornai a casa. Da allora cominciai ad avere paura (...) Il 4 maggio 2011, ricordo che era dopo cena, venni contattato una volta ancora da Iacovelli che mi convocò all’Una Regina. Arrivato all’hotel vi trovai già Marco Rossi, Bentivoglio e Parisi, quest’ultimo sopraggiunto in un secondo tempo. Era presente naturalmente anche Iacovelli unitamente ad altre due persone che non parlavano italiano. La proposta fatta da Iacovelli fu quella di perdere la partita con il Palermo con due gol di scarto. Disse che i soldi erano già pronti e ce li mostrò. Noi giocatori ci confrontammo e decidemmo di allontanarci subito, molto a disagio per la situazione (...) Il 5 maggio sera Iacovelli si presen-
te è all’Atalanta. Dice: «Mi arrivò un messaggio di Iacovelli in cui rappresentava che mi voleva bene precisando che "il mondo è piccolo ed Angelino arrivava da tutte le parti". In effetti io avevo cambiato il numero di telefono, ma lui era risuscito ugualmente a riaverlo. Io intesi la telefonata come una velata minaccia, proprio in quanto lui cercava di farmi capire che era inutile scappare da lui». Il gip Salvini, nell’ordinanza di ieri, sostiene che «le dichiarazioni di Masiello sono probabilmente in parte riduttive in ordine alla sua responsabilità ed a quella dei suoi compagni di squadra: è difficile infatti che Iacovelli abbia continuato per mesi in una sorta di "martellamento" senza frutti». Andrea Masiello, 26 anni oggi, con il suo avvocato Salvatore Pino RASTELLI
Carobbio cita Stellini, ora nello staff di Conte alla Juve: «Lui mi presentò Iacovelli» tò sotto casa mia chiedendo di potermi parlare. Io scesi e Iacovelli mi consegnò 35 mila euro. Entrai in una specie di stato confusionale, in quanto ero in grave imbarazzo e difficoltà. Per il momento presi i soldi, tornai a casa e li nascosi. Passò una mezz’ora e Iacovelli mi por-
tò a casa una busta con ulteriori 35 mila euro dicendo qualcosa come "tienili che c’è possibilità di farla". Nell’occasione mi disse che la medesima somma, e cioè 70 mila euro ciascuno, l’avevano ricevuta Rossi, Bentivoglio e Parisi. Io non avevo alcuna intenzione di tenere quel denaro, ma ero confuso e non sapevo come comportarmi. La sera successiva parlai con Parisi, Rossi e Bentivoglio nella mia camera nell’albergo di Palermo che ci ospitava». Masiello dice che tutti rifiutarono la combine, la partita fini 2-1 e non andò a buon fine.
Stellini Di Bari-Samp parla an-
che Filippo Carobbio, uno degli arrestati: «Iacovelli mi disse che il Bari voleva perdere e ricevere dei soldi per farlo. Per questo motivo che l’ho messo in contatto con Gegic». Carobbio dice di avere conosciuto Iacovelli attraverso Cristian Stellini, che dopo aver chiuso la carriera a Bari nel 2010 è entrato nello staff di Antonio Conte come collaboratore tecnico, al Siena e ora alla Juventus. «Si può dire che sia io sia Stellini eravamo amici di Iacovelli e che questo a volte veniva a Siena». ro.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
FRANCESCO CENITI MAURIZIO GALDI
Ieri il Procuratore federale Stefano Palazzi ha affidato a un chilometrico comunicato la sua risposta ai molti interrogativi suscitati dalla lettura di uno scambio di corrispondenza tra lui e il Procuratore di Cremona di Martino, pubblicato ieri dalla Gazzetta e da Repubblica, da cui emerge un ritardo di 40 giorni tra la denuncia di Simone Farina sulla proposta di combine ricevuta da Zamperini per Cesena-Gubbio di Coppa Italia e il fax con cui la stessa Procura federale avvertì di Martino. Palazzi ritiene, innanzitutto, «infondate e gratuite le critiche mosse, che determinano un’ingiusta denigrazione dell’attività della Procura». Va detto che nelle nostre domande non c’era volontà denigratoria, anzi, si conoscono le capacità della Procura federale e lo spirito di abnegazione che la portano a operare pressoché gratuitamente e con grande sacrificio personale.
Il dubbio Palazzi spiega il ritardo su Farina Ma non convince Il Procuratore federale avvisò 40 giorni dopo Cremona: «Non ero tenuto, fu un’intuizione»
clic
Denunciare è un obbligo La rispo-
sta contenuta nel comunicato continua a non convincere. In particolare Palazzi scrive: «In conseguenza della separazione degli ordinamenti, statuita espressamente dalla legge 280\/2003, della natura privatistica delle funzioni svolte e delle specifiche disposizioni contenute nella legge 401\/89, la Procura Federale, conformandosi a modalità operative consolidate nel tempo, non trasmette di ufficio atti inerenti la propria attività alle Autorità Giudiziarie eventualmente competenti». Ma a noi risulta che nell’articolo 3 comma 1 della legge 401/89 si dica il contrario: «I presidenti delle federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), i presidenti degli organi di disciplina di 2o grado delle stesse federazioni e i corrispondenti organi preposti alla disciplina degli enti e delle associazioni di
SENTENZE SPORTIVE: SIGNORI 5 ANNI ATALANTA -6 PUNTI Le principali sentenze di Palazzi passate al Tnas. TESSERATI Bellavista: squalifica 5 anni; Bressan: 3 anni e 6 mesi; Buffone: 5 anni; Doni: 3 anni e 6 mesi; Gervasoni: 5 anni; Paoloni: 5 anni; Santoni: 4 anni; Saverino: 3 anni; Signori: 5 anni; Sommese: 5 anni. SOCIETÀ Alessandria: retrocessa in 2a Divisione. Ascoli: 3 punti in Serie B. Atalanta: 6 punti in Serie A. Benevento: 6 punti in 1a Divisione e 30 mila euro. Cremonese: 6 punti in 1ª Divisione e 30 mila euro. Piacenza: 4 punti in 1a Divisione e 50 mila euro. Ravenna: categoria inferiore e 50 mila euro.
cui al comma 1 dell’articolo 1, che nell’esercizio o a causa delle loro funzioni hanno notizia dei reati di cui all’articolo 1, sono obbligati a farne rapporto, ai sensi delle vigenti leggi, all’autorità giudiziaria». Obbligatorietà della segnalazione che invece non ha l’autorità giudiziaria. Prassi Palazzi Ma il Procuratore federale subito dopo spiega meglio che quella di non trasmettere gli atti è una modalità operativa che «mira anche a evitare il rischio che indagini endoassociative possano apparire, per così dire, delegate a Organismi Giudiziari Statuali». Ma non si era sempre lamentato della scarsità dei mezzi investigativi della giustizia domestica? Inoltre Palazzi precisa che «le dichiarazioni di Farina furono acquisite nell’ambito di un separato procedimento disciplinare e nelle medesime non si faceva riferimento ad alcuno dei soggetti già coinvolti nella prima fase del noto procedimento disciplinare». E proprio questa era una delle cose che volevamo sapere. Di quale procedimento si trattava? Se per caso fosse relativo all’inchiesta Premiopoli, durata oltre un anno con il giallo della sparizione di alcuni atti, sebbene fotocopiati, poteva essere anche detto. Intuizione investigativa Ma Fari-
na, come è stato sempre raccontato, non è andato a denunciare un tentativo di illecito? E se lo ha denunciato lui alla Procura, dove nasce, come sostiene Palazzi, «l’intuizione investigativa della Procura Federale» che, «dopo il necessario coordinamento» ha «trasmesso il verbale in parola, evidenziando la connessione meramente eventuale con i fatti oggetto dell’indagine penale»? La vicenda Micolucci, citata come esempio di prassi, sembra lo sia impropriamente, visto che Cremona chiese gli atti dopo averne avuta notizia dai giornali. Resta il fatto che l’interrogatorio di Farina è arrivato a Cremona dopo circa 40 giorni. Troppo tempo.
Il procuratore federale Stefano Palazzi, 50 anni, a Cremona IMAGE SPORT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I TIFOSI DOPO LE ULTIME INTERVISTE DELL’EX CAPITANO
PENALIZZAZIONE DEFINITA «INGIUSTA»
Gli ultrà «cancellano» Doni: «Bergamo non è più casa tua»
Cremonese, una fascia bianca per protestare contro il Tnas
(d.rom.) Doni, a Bergamo non sei più gradito. È il messaggio che gli ultrà dell’Atalanta hanno fatto arrivare all’ex capitano attraverso il loro giornalino. Criticatissimo dai tifosi il contenuto delle recenti interviste: «Parli e ammetti solo quello che ti viene contestato (puoi ancora
giurare che non ci sia dell’altro?) e, soprattutto, parli senza esserti pentito, ma solo perché ti hanno trovato con le mani nella marmellata». Poi la stoccata: «Hai detto che vorresti continuare a vivere a Bergamo. Ebbene, sappi che Bergamo non sarà più casa tua, per te non ci sarà mai posto».
Cristiano Doni, 38 anni ANSA
(d.rom.) Un gesto di protesta simbolico per quella che viene vissuta come un’ingiustizia. I giocatori della Cremonese oggi contro lo Spezia giocheranno con una fascia bianca al braccio. La protesta è contro il Tnas, che ha confermato i 6 punti di
penalizzazione in classifica sostenendo che la società era al corrente dei traffici illeciti di Paoloni quando venne ceduto al Benevento. Tesi sempre respinta dalla Cremonese. Il presidente Arvedi ha affiancato Salvatore Pino (legale di Doni e Masiello) all’avvocato Guareschi.
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le tappe
Con l’arresto di Iacovelli e Cassano, è partita la terza trance dell’inchiesta che dallo scorso giugno sta facendo tremare il calcio italiano. 8 GARE SOSPETTE LEGATE A IACOVELLI E CASSANO Iacovelli è legato a 4 gare di Serie A, tutte dello scorso campionato: Milan-Bari 1-1, Bari-Sampdoria 0-1, Bari-Roma 2-3 e Palermo-Bari 2-1. Cassano è legato a 4 gare di serie B: Piacenza-Mantova 1-2 (campionato 2008-2009), AlbinoLeffe-Piacenza 3-3, Atalanta-Piacenza 3-0 e Siena-Piacenza 2-3 (2010-2011). IN A 15 GARE INCRIMINATE Si allarga sempre più il numero di partite di Serie A dello scorso campionato sotto la lente degli investigatori. Questo l’elenco completo: Napoli-Sampdoria 4-0, Brescia-Chievo 0-3, Brescia-Bari 2-0, Genoa-Roma 4-3, Bari-Chievo 1-2, Inter-Lecce 1-0, Brescia-Bologna 3-1, Parma-Bari 1-2, Chievo-Sampdoria 0-0, Bari-Sampdoria 0-1, Bari-Roma 2-3, Palermo-Bari 2-1, Lazio-Genoa 4-2, Lecce-Lazio 2-4, Milan-Bari 1-1. I 16 ARRESTI DI GIUGNO Questi i nomi dei primi arrestati: Marco Pirani («il dentista»), Massimo Erodiani (titolare di agenzie di scommesse), Marco Paoloni (ex portiere della Cremonese e del Benevento), Giorgio Buffone (d.s. Ravenna), Antonio Bellavista (ex Bari), Gianfranco Parlato (ex giocatore), Francesco Giannone (commercialista di Bologna). A questi bisogna aggiungere altri 8 ai domiciliari: gli ex giocatori Giuseppe Signori (nella foto Ansa), Mauro Bressan, Vittorio Micolucci, Vincenzo Sommese, Gianluca Tuccella, il commercialista di Bologna Manlio Bruni, lo scommettitore Ismet Mehmeti e la titolare di centri scommesse Francesca La Civita. Mentre il serbo Almir Gegic (a capo del «Gruppo degli Slavi») non fu catturato ed è ancora latitante. I 17 ARRESTI DI DICEMBRE Questi i nomi degli arrestati in dicembre: gli ex calciatori Cristiano Doni, Luigi Sartor, Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio e Alessandro Zamperini, l’ex preparatore dei portieri del Ravenna Nicola Santoni. Ordini di cattura anche per gli esponenti del «Cartello di Singapore» Eng Tan Seet, Huat Choo Beng, Hock Kheng Pho e per quelli del «Gruppo degli Slavi» Almir Gegic, Hristyian Ilievski, Dino Lalic, Admir Suljic, Vinko Saka, Alija Ribic e Rade Trajkovski, tutti latitanti tranne quest’ultimo. LE PROCURE COINVOLTE Nell’inchiesta «Last Bet» e nelle sue diramazioni sono coinvolte tre procure: Cremona, Bari e Napoli.
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MONDO MANCHESTER CITY FULHAM
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3 0
LA 24a GIORNATA
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Aguero (MC) rig al 10’ p.t., Baird (F) aut. al 30’ p.t., Dzeko (MC) al 27’ s.t. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6; Richards 6, Savic 6, Lescott 6,5, Kolarov 6; Barry 6,5, Nasri 5 (dal 9’ s.t. Milner 6); Johnson 6,5 (dal 44’ s.t. Pizarro sv), Aguero 7 (dal 35’ s.t. De Jong sv), Silva 6; Dzeko 6. PANCHINA Pantilimon, Zabaleta, Clichy, Rekik. ALL. Mancini 6,5. FULHAM (4-4-2) Schwarzer 5,5; Kelly 5,5, Hangeland 6, Baird 4,5, Senderos 5,5 (dal 28’ s.t. Riise 5); Murphy 5,5, Duff 5,5, Etuhu 5,5 (dal 23’ s.t. Ruiz 5,5), Davies 6; Dempsey 5,5, Dembele 5,5 (dal 40’ s.t. Gecov sv). PANCHINA Stockdale, Hughes, Kasami, Frei. ALL. Jol 5. ARBITRO Dean 5,5. AMMONITI Kolarov (M), Dembelé (F) c.n.r., Baird (F) e Senderos (F) gioco scorretto. NOTE spettatori 46.693. Tiri in porta: 6-4 (1 palo). Tiri fuori: 6-3. Angoli: 4-7. In fuorigioco: 1-1. Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t.
Vittoria nella bufera: James Milner (a sinistra) del Manchester City contrasta Mousa Dembele REUTERS
Il City riparte E oggi Mancini tiferà Chelsea Steso il Fulham dopo il k.o. contro l’Everton A Stamford Bridge arriva il Manchester United DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)
Tenero come la neve che avvolge lo stadio Etihad, il Fulham si consegna al Manchester City e la squadra di Roberto Mancini ringrazia di cuore: 3-0 e oggi tutti in poltrona a vedere Chelsea-United. Non è una partita: è accademia. Il City passa al 10’ su rigore con Aguero – fallo netto di Baird su Johnson, gol numero 19 della stagione dell’argentino, a secco nelle cinque gare precedenti —, raddoppia al 30’ su autorete dello sciagurato Baird e
chiude i giochi a metà ripresa con Dzeko. Il resto è occupato dai tifosi del Fulham che sfidano il gelo a torso nudo – sarebbe interessante verificare i dati dell’etilometro – e dall’esordio in Premier dell’ex romanista David Pizarro. Il cileno gioca cinque minuti, ma raccoglie una raffica di olé quando lancia, al bacio, l’ex laziale Kolarov. C’era un altro ex romanista in campo, il norvegese Riise, mentre in panchina, più malinconico del solito, l’ex palermitano Kasami. Viva l’Italia. La risposta Il vero ostacolo non
era il Fulham, a questo giro, ma la testa. Agganciato dallo
EURORIVALI
Arsenal: 7 reti al Blackburn Tris di Van Persie Un Arsenal formato Champions (avversario del Milan negli ottavi) seppellisce di gol il Blackburn: 7 1. Tripletta di Van Persie, doppietta di Oxlade Chamberlain, reti di Arteta e Henry. L’ex laziale Cisse, che aveva esordito mercoledì con un gol nel Qpr, è stato espulso contro il Wolverhampton.
United in settimana dopo la sconfitta in casa dell’Everton, il City doveva dare una risposta. E’ arrivata: la squadra non gioca come a settembre, ma è viva e lotta. Quando Silva tornerà in quota e, soprattutto, torneranno i fratelli Touré dalle fatiche africane e Balotelli dal castigo al quale è stato condannato con una sentenza discutibile, rivedremo forse il City che faceva il verso al Barcellona. Per ora, è una buona notizia la riscossa degli attaccanti – Aguero e Dzeko hanno segnato 35 reti in totale — e la sensazione che con Pizarro sia stato rinforzato il centrocampo. Poteva finire 5-0, Mancini si è arrabbiato per un altro rigore negato – fallo di Etuhu su Silva —, ma alla fine della giostra l’allenatore italiano è soddisfatto, dopo l’undicesima vittoria su undici ottenuta in casa: «Non era facile questa gara, per tante ragioni: le condizioni ambientali, la voglia di riscattare la sconfitta di Liverpool e l’ansia di dimostrare qualcosa. Sono contento e ora vedremo lo United in televisione. Pressione? Non avvertiamo tensioni particolari. Per chi tiferò domani (oggi, ndr). Per il City». Ride e scappa via. Ride perché è chiaro come il sole che oggi Mancini si aspetta un regalone dal Chelsea: tornare a più tre sullo United. La poltrona è già pronta.
IERI ArsenalBlackburn 7-1: Norwich-Bolton 2-0; QPRWolverhampton 1-2; StokeSunderland 0-1; West Bromwich-Swa nsea 1-2; Wigan-Everton 1-1; Manchester City-Fulham 3-0 OGGI NewcastleAston Villa; ChelseaManchester Utd; DOMANI LiverpoolTottenham CLASSIFICA Manc. City 57; Manchester United 54; Tottenham 49; Chelsea 42; Arsenal 40; Newcastle 39; Liverpool 38; Sunderland 33; Norwich 32; Swansea, Stoke, Everton 30; Aston Villa 28; Fulham 27; W. Browmich 26; Wolverhampton, Qpr 21; Bolton 20; Blackburn 18; Wigan 16.
GERMANIA NUOVO BOMBER ITALIANO
Sala va in gol Bayern fermato Jacopo Sala, ventenne cresciuto nell’Atalanta e poi emigrato al Chelsea, è il personaggio del giorno in Bundesliga. Portato all’Amburgo in estate dal d.s. Arnesen (anche lui ex Chelsea), l’esterno destro bergamasco inchioda il Bayern sul pari segnando con un destro al volo sotto il naso di Philipp Lahm. I bavaresi riescono almeno a pareggiare con l’ex Olic (71’), ma non vanno oltre. Il Borussia Dortmund resta così da solo in testa, visto che anche lo Schalke 04 è stato fermato in casa dal Mainz: 1 1 con reti di Zidan (M) ed Edu. Molinaro espulso al 90’ in Leverkusen Stoccarda 2 2. 20ª GIORNATA Venerdì: Norimberga Borussia Dortmund 0 2. Ieri: Bayer Leverkusen Stoccarda 2 2; Hertha Hannover 0 1; Hoffenheim Augsburg 2 2; Schalke 04 Mainz 1 1; Wolfsburg Borussia Monchengladbach 0 0; Amburgo Bayern 1 1. Oggi: Friburgo Werder; Kaiserslautern Colonia. CLASSIFICA: Borussia Dortmund 43; Schalke e Bayern 41; Borussia Moenc. 40; Werder, Bayer Leverkusen 31; Hannover 30; Wolfsburg, Hoffenheim 24; Stoccarda, Amburgo 23; Mainz 22; Norimberga, Colonia 21; Hertha 20; Kaiserslautern 18; Augsburg 17; Friburgo 16.
FRANCIA IL PSG VOLA
Ancelotti corre Quinta vittoria PARIGI (a.g.) Carlo Ancelotti è l’unico allenatore della storia del Psg ad aver debuttato con cinque vittorie di fila, Coppa di Francia inclusa. E’ il primo record dell’ex rossonero dopo i tre punti incassati liquidando ieri in rimonta l’Evian, squadra velenosa, mai rassegnata. La neopromossa passa in vantaggio allo scadere del primo tempo con Cambon, ma poi cede nella ripresa: doppietta di Nené (2’ e 33’) e il tris di Gameiro (43’). Buona la prima per Motta, sempre lucido, anche se ammonito. Ottima la prestazione di Menez: l’ex giallorosso innesca il primo gol e ottiene il penalty del bis. Sempre decisivo Sirigu, osannato da tutto lo stadio in un paio di occasioni. Il Montpellier batte il Brest con un gol di Dernis, ma resta comunque a meno tre. 22ª GIORNATA Digione Valenciennes 1 2; Nancy Rennes 0 0; Ajaccio Nizza 1 1; Montpellier Brest 1 0; Psg Evian 3 1; Bordeaux Tolosa 2 0. Oggi: Caen Auxerre; Sochaux Lilla; Marsiglia Lione. Rinviata: St Etienne Lorient. CLASSIFICA Psg 49; Montpellier 46; Lilla 39; Lione 38; Marsiglia 37; Rennes 36; Tolosa 34; St Etienne 33; Bordeaux 30; Lorient 26; Brest 24; Evian, Valenciennes, Nancy 23; Ajaccio, Digione 22; Caen 20; Nizza, Auxerre, Sochaux 19.
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COPPA D’AFRICA QUARTI DI FINALE: OGGI LE ALTRE DUE PARTITE GABON-MALI E GHANA-TUNISIA
Zambia più forte Sudan al tappeto ZAMBIA SUDAN
3 0
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Sunzu al 14’ p.t.; Katongo al 21’, Chamanga al 41’ s.t. ZAMBIA (4-4-2) Mweene; Nkausu, Himonde, Sunzu, Musonda; Kalaba, Sinkala, Chansa, Lungu (dall’11’ s.t. Kasonde); Katongo (dal 44’ s.t. Salkuwaha), Mayuka (dal 19’ s.t. Chamanga). ALLENATORE Renard SUDAN (4-5-1) Akram; Khalifa, Saif Eldin, Muawia, Musaab; Tahir, Bashir, Ala Eldin (dal 30' p.t. Amer), Ahmed (dal 23’ s.t. Badr Eldin), Nazir (dal 42’ p.t. Ramadan); Mudather. ALLENATORE Abdallah
LUIGI GUELPA
Tutto facile per lo Zambia contro il Sudan nello stadio da paesaggio lunare di Bata. Alla fine la squadra di Renard (con la solita camicia bianca portafortuna) si è imposta per 3-0, sicuramente per aver dimostrato maggior tecnica, ma anche per il sostegno della buona sorte che ha privato i Falconi di Jediane dell’ottimo centrale Ala Eldin, costretto a dare forfait per infortunio dopo appena mezz’ora.
ARBITRO Gassama Bakakry (Gambia)
Subito gol Lo Zambia è partito
ESPULSO Saif Eldin (S) al 20’ s.t.
comunque con il piede giusto, trovando il vantaggio al 14’ sugli sviluppi di un calcio piazzato: il cross calibratissimo di Kalaba ha trovato la testa di Sunzu che è sbucato tra le maglie della difesa sudanese e ha infilato Akram, apparso nella circostanza non proprio incolpe-
AMMONITI Sinkala (Z), Ahmed (S), Bashir (S), Thair (S) NOTE spettatori 12 mila circa
vole. L’infortunio di Ala Eldin fa il paio con quello del centrocampista Nazir, toccato duro da Nkausu e claudicante fino alla sostituzione. La reazione del Sudan nel primo tempo è tutta in qualche sterile incursione e nel destro da fuori area di Bashir al 42’, salvato da un ottimo intervento di Mweene. L’espulsione La ripresa si apre
con una fiammata sudanese di Khalifa Ahmed, che al 52’ con Mweene fuori causa. Sembra il preludio del possibile pari anche perché il Sudan conquista metri, ma meno di un quarto d’ora dopo Saif Eldin non trova di meglio che abbattere in area il furetto Kalaba. L’intervento è davvero durissimo, Saif gli entra da dietro e lo solleva da terra. L’arbitro assegna il rigore ed espelle il difensore. Sul dischetto si porta il capitano Katongo. La prima conclusione viene deviata da Akram, che non può nulla sulla ribattuta dello stesso attaccante. All’86’ il nuovo entrato Chamanga infila Akram con un bellissimo destro a girare. L’8 febbraio lo Zambia affronterà in semifinale la vincente di Ghana-Tunisia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Costa d’Avorio, fa tutto Drogba COSTA D’AVORIO GUINEA EQUAT.
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI: Drogba al 34’ p.t.; Drogba al 24’, Yaya Toure al 36’ s.t. COSTA D'AVORIO (4-4-2) Barry; Boka, Kolo Toure, Bamba, Gosso; Coulibaly (dal 44’ s.t. Eboue), Zokora (dal 32’ s.t. Bony), Yaya Toure, Gradel (dal 39’ s.t. Kalou); Gervinho, Drogba. ALLENATORE Zahoui GUINEA EQUATORIALE (4-4-1-1) Danilo; Kily Alvarez, Rui, Kamissoko, Doe; Ekedo (dal 1’ s.t. Fidjeu), Juvenal, Ekanga (dal 25’ s.t. Bolado), Konate; Randy; Balboa. ALLENATORE Gilson Paulo.
Doppio Drogba più Yaya Toure, e la Costa d'Avorio vola in semifinale di Coppa d'Africa (affronterà la vincente di Gabon-Mali). La formazione di Zahoui ha messo a nudo i limiti della Guinea Equatoriale e l'ha fatto senza dar l'impressione di aver faticato più di tanto. A Malabo le squadre partono abbottonate rispetto ai pronostici della vigilia. Zahoui all'ultimo momento lascia fuori Kalou e al suo posto inserisce il centrocampista del St. Etienne Gradel. Gilson Paulo invece rinuncia a Fidjeu Thierry e Ivan Bolado.
ARBITRO Maillet (Seychelles). ESPULSI nessuno. AMMONITI Juvenal (G). NOTE spettatori 12 mila circa.
In scioltezza La gara inizia con il forcing ivoriano. Al 22' una combinazione Gradel-Yaya Toure mette i brividi a Danilo. È il preludio del rigore che viene assegnato al 29' per un fallo di Konate (anche lui ivoriano, ma naturalizzato) su Zokora. Drogba sistema la palla sul di-
schetto, ma si fa ipnotizzare dal portiere che devia in angolo. Lo stadio esplode di gioia, ma la Costa d'Avorio non accusa il colpo. E appena 5’ dopo Drogba si fa perdonare: approfittando di un erroraccio di Rui si invola in area e di destro supera Danilo. La risposta guineana è di Randy che costringe Barry alla deviazione al 44'. Show La ripresa si apre col forcing della Guinea, ma la Costa d'Avorio controlla. A ravvivare la partita ci pensa ancora Drogba, che su cross di Yaya Toure al 24' insacca di testa. Il pubblico inizia ad abbandonare lo stadio, mentre il maxischermo segnala che l'incornata di Drogba viaggia a 70 km all’ora. Zahoui toglie lo spento Zokora e getta nella mischia Bony. Il tris arriva al 36' con una fiondata da 30 metri di Yaya Toure su punizione. Il degno capolavoro di una gara perfetta. Oggi le altre due gare Ga-
bon-Mali (ore 17) e Ghana-Tunisia (ore 20) sono gli altri due quarti di finale che si giocheranno oggi. l.gue. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MONDO LIGA
Real a Getafe: gita da 3 punti Star a digiuno, decide Ramos Il difensore sblocca contro il club della periferia madrilena. E la capolista va
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI MADRID
La vita di José Mourinho non è certo da buttare, tutt’altro. Certo è però che se non ci fosse il Barça sarebbe perfetta. Ieri sera a Getafe il Madrid ha vinto 1-0 una partita congelata e sulla carta insidiosa. Se si escludono le tre sfide col Barça tra Liga e Copa del Rey (due sconfitte e un pari), per il Real Mou si è trattato della 25a vittoria di fila nelle varie competizioni. C’è solo un rivale per questo Madrid, e in attesa di sapere se si paleserà in Champions, in campionato resta staccato. Grazie a partite come quella di ieri: ben giocate per un tempo, risolte in maniera cinica e controllate nella ripresa. Ancora Kakà José Mourinho è
GETAFE REAL MADRID
0 1
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Sergio Ramos (R) al 18’ p.t. GETAFE (4-2-3-1) Moyá 7.5; Valera 5.5, Cata Diaz 6.5, Miguel Torres 6.5, Masilela 6.5; Casquero 6 (dal 20’ s.t. Lacen 5.5), Juan Rodríguez 6; Pedro Ríos 5 (dal 13’ s.t. Gavilan 5.5), Barrada 5 (dal 25’ s.t. Arizmendi 5.5), Diego Castro 6; Miku 5. PANCHINA Codina, Mané, Ruben Perez, Sarabia. ALLENATORE Luis Garcia 6 REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 6; Arbeloa 6.5, Pepe 5, Sergio Ramos 7, Coentrao 6; Diarra 6.5, Xabi Alonso 7; Özil 7 (dal 43’ s.t. Granero s.v.), Kaká 6.5 (dal 18’ s.t. Callejon 6.5), Ronaldo 6; Benzema 6 (dal 28’ s.t. Higuain 6). PANCHINA Adan, Albiol, Varane, Sahin. ALLENATORE Mourinho 6.5 ARBITRO Ayza Gamez 5 NOTE ammoniti Juan Rodríguez (G), Cata Diaz (G), Casquero (G), Miku (G), Arizmendi (G), Masilela (G). Spettatori 15.000 circa Tiri in porta 0-6, tiri fuori 3-8, angoli 3-8, fuorigioco 2-6 Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.
Sergio Ramos esulta dopol’1-0. Dietro Pepe REUTERS
fedele alla linea, l’ultima da lui disegnata: niente conferenze stampa (Aitor Karanka è arrivato a 38 apparizioni in sala stampa, quando lo chiamarono non se l’immaginava di certo), largo al talento anche se con un passettino indietro: ci sono Kakà (titolare per la quarta volta di fila) e Ozil con Ronaldo e Benzema, ma al fianco di Xabi Alonso torna Lass al posto di Granero. A Getafe il Barça ha perso 1-0, e la squadra di casa era imbattuta da 6 turni: il Real Mou ha superato con merito l’avversario e il vento gelido. Il Getafe ha sprecato una grande occasione col giovane marocchino Barrada al 3’ e si è congelato rapidamente, lasciando l’iniziativa al Madrid. Che ci ha messo un attimo a scaldarsi e poi non ha più mollato la presa, concedendo ai rivali giusto un contropiede. Per il resto, solo Real, col
Getafe che ha chiuso i 90’ senza aver mai centrato la porta di Casillas. Il Madrid non ha vinto con maggior margine perché ha avuto meno mira che fede nelle proprie capacità e ha sbattuto contro Moyà. Il gol decisivo è arrivato al 18’ con un bellissimo colpo di testa di Sergio Ramos (in stato di grazia) su angolo di Ozil, undicesimo assist del tedesco in Liga. La scenata Nella ripresa due
grandi parate di Moyà su Benzema e Higuain e la gara che è filata via sullo stesso binario bianco, con un importante de-
Scenata di Pepe nella ripresa: fa fallo di mano, poi simula una pallonata ragliamento: un tiro di Diego Castro dal limite è stato fermato dalla mano di Pepe. Era rigore, e il portoghese, che sembra totalmente fuori di sé da quando ha sfidato per due volte di fila il Barça, per cercare d’ingannare l’arbitro non ha trovato di meglio che gettarsi al suolo con le mani sulla faccia, simulando una pallonata. Casillas lo ha invitato a rialzarsi, forse vergognandosi. Il rigore però non è stato dato e poco dopo il Getafe è rimasto in 10 quando Masilela si è fatto male e Luis Garcia aveva già fatto i 3 cambi. Il sudafricano si è trascinato per il campo fino alla fine, quando è stato atteso e complimentato da Mourinho per lo sforzo. Il Getafe, già in difficoltà, è sparito, il Madrid per la prima volta dopo 2 mesi ha chiuso senza incassare gol.
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LA 21a GIORNATA IERI Athletic Bilbao-Espanyol 3-3; Levante-Santander 1-1; Maiorca-Real Betis 1-0; Getafe-Real Madrid 0-1; Barcellona-Real Sociedad 2-1. OGGI Gijon-Osasuna; SivigliaVillarreal; Saragozza-Rayo Vallecano: Atletico Madrid -Valencia. DOMANI Granada-Malaga CLASSIFICA Real Madrid 55; Barcellona 48; Valencia 36; Levante, Espanyol 32; Ath.Bilbao 30; Atl.Madrid 29; Malaga 28; Getafe, Osasuna 27; Siviglia 26; Maiorca 25; Real Sociedad 24; Betis 23; Rayo Vallecano, Granada, Santander 22; Villarreal 20; Gijon 18; Saragozza 12.
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L’ALTRA SFIDA
Tello-Messi: Il Barça vince e tiene il passo Il Barcellona vince, tiene il passo e resta a -7 dal Real. E se con la Real Sociedad l’esito è da pronostico, il copione è sfizioso. Dopo 4' è Efren a mangiarsi un gol, per poi lasciare spazio al Barça-2 (5 titolari su 11) che si impossessa della gara e al 9' va in vantaggio con Tello, lanciato da Messi. La Real Sociedad fa tonnara in mezzo, lancia lungo e cerca Griezmann. Dopo il gol il piano non serve, ma il Barça cerca lo show e non chiude. Gli ospiti di contro non mollano e la gara è godibile. E quando Messi raddoppia (sinistro, assist di Alves) arriva 2’ dopo la risposta di Vela (buco di Mascherano). Nel finale Busquets si becca una tacchettata involontaria sul ginocchio: taglio impressionante ma nessuna lesione per ossa e articolazioni. Nulla di grave. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA-REAL SOCIEDAD 2-1 MARCATORI Tello (B) al 9' p.t.; Messi (B) al 27', Vela (R) al 29' s.t. BARCELLONA (4-3-3) Valdes 6,5; Alves 6, Mascherano 5,5, Puyol 6,5 (30' s.t. Abidal 6), Adriano 6; Thiago 6, Jonathan 6,5 (30' Busquets sv; 38' s.t. Pique sv), Fabregas 5,5; Cuenca 5, Messi 6,5, Tello 7. PANCHINA Pinto, Roberto, Xavi, Sanchez. ALL. Guardiola 6. REAL SOC. (4-5-1) Bravo 6,5; C. Martinez 5, Gonzalez 6, I. Martinez 6, Cadamuro 5; Prieto 6 (39’ s.t. Agirretxe sv), Aranburu 5, Bergara 5,5, Pardo 5,5 (32' s.t. Llorente 6), Griezmann 6,5; Ifran 5 (13' s.t. Vela 6,5). PANCHINA Tono, Demidov, Estrada, Ros. ALL. Montanier 6. ARBITRO C. Gomez 6. AMMONITI Bergara (R), Llorente (R).
RINOFLUIMUCIL. CON DOPPIO EFFETTO. Contro il muco stagnante.
Contro il naso chiuso.
Rinofluimucil. Per liberare il naso, per liberare il respiro. È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione su domanda del 22/11/2011. Non somministrare nei bambini al di sotto dei 12 anni.
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MORO, URUBKO E LA SCALATA AL NANGA PARBAT GIGANTE CHE D’INVERNO FA ANCORA PIU’ PAURA
l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER
a tecnologia ci consente, ovunque si sia, di L seguire in diretta una spedizione come quella invernale di Simone Moro e Denis Urubko al Nanga Parbat. Così sappiamo la via che hanno deciso di affrontare e anche la tempistica del loro tentativo di vetta. Ultimamente va di moda sottovalutare le difficoltà che gli 8000 comportano. Ma qui stiamo parlando non soltanto di una montagna enorme, con un altissimo dislivello da coprire, ma anche di una scalata invernale. Il che significa temperature molto basse, venti fortissimi e tempeste frequenti. E soprattutto il
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dover fare tutto da soli. Non ci sono corde fisse o campi preparati. Simone e Denis devono essere totalmente autonomi. Arrivati ai piedi dal Nanga Parbat, hanno abbandonato l'idea di salire la via considerata normale, la Kinshofer, perché troppo lenta per finestre di bel tempo così rare e brevi. Così hanno affrontato quella che avevo provato ad aprire io nel 2000 con Hanspeter Eisendle. Non sta al centro del versante Diamir, ma alla sua sinistra, verso Nord, al limite col versante Rakhiot. Bisogna risalire tutto il ghiacciaio Diama per trovarne l'at-
tacco. E quando si è finalmente a campo 2, si è ancora più in basso del campo base dell'Everest… Trovato l'accesso, la salita fino alla spalla può essere veloce se, come penso, il vento avrà spazzato via la neve. Sulla spalla metteranno la tenda per campo 4. E da lì avranno ancora circa 1000 metri di dislivello e una grande distanza da coprire sotto la cresta fino alla vetta e ritorno, in una tirata. In quell'ultimo tratto penso che seguiranno la via della discesa del primo salitore (1953) del Nanga Parbat, il grande Hermann Buhl. Nel '95 tre giapponesi l'hanno ripercorsa, ma a costo di un bivacco all'addiaccio, tanto è lunga. Ed era estate… © RIPRODUZIONE RISERVATA
Grandi a Confronto
In contropiede
JUVE-MILAN: PIÙ E MENO
di DAN PETERSON
IL PRESSING DI CONTE E’ UN’ARMA OFFENSIVA di CAROLINA MORACE
la Juve di Antonio Conte E’ la vera sorpresa del campionato. Dopo anni di sofferenI tifosi posano al Super Bowl Village di Indianapolis AFP
Ecco il Super Bowl malattia di febbraio Forse sembra impossibile ma, negli anni '40 e '50, quando ero ragazzo, l'ordine di importanza degli sport di squadra per gli Americani era così: 1. Major League baseball; 2. Ncaa football; 3. basket scolastico. A quei tempi, l'Nba era quasi zero. Anzi, noi fanatici del basket non sapevamo nemmeno i nomi dei giocatori dell'Nba. Nfl? Più o meno lo stesso, anche se la nostra squadra, i Chicago Bears, aveva già una gloriosa storia. Poi, negli anni '50 e '60, c'è stata una svolta tremenda. La Nfl ha capito una cosa che gli altri sport erano un po' lenti ad abbracciare: la televisione: ha cominciato a mettere partite in tv a go-go. Abitavi a Chicago? Vedevi o i Bears o (ai tempi) i Cardinals. Abitavi a New York? Vedevi i Giants. Abitavi a Los Angeles? Vedevi i Rams (allora). Così hanno creato una base di tifosi impressionante. Poi, i filmati, la copertura, i commenti, i replay, le grafiche erano anni luce davanti agli altri sport. La figura storica era il commissioner Pete Rozelle. E' stato lui, ex-pubblicista dei Los Angeles Rams, a capire tutto. E' stato lui a firmare la fusione fra la vecchia Nfl e la giovane (nata nel 1960) Afl, il che ha portato le due leghe alla finale di ogni anno: il Super Bowl. Rozelle ha capito un'altra cosa: il football Nfl non è come il Major League baseball, che si gioca ogni giorno; né come l'Nba, che gioca un giorno sì, un giorno no. La Nfl non era una partita, era qualcosa di più importante: era un EVENTO! E Rozelle ha creato la mentalità-evento per il suo sport. Con queste semplici (ma geniali) mosse, Pete Rozelle ha fatto diventare il football Nfl lo sport nazionale per gli Usa. Il baseball è passato al terzo posto, dietro all'Nfl e al football Ncaa. Gli ascolti televisivi dell'Nfl fanno paura. Ogni posto in ogni stadio è venduto prima della stagione. Uno spot pubblicitario di 30" per il Super Bowl costa 3.500.000 dollari. La Nfl domina Espn, Fox, Nbc, Abc, Cbs. In questo contesto di dominio totale, è logico che l'audience televisivo per il Super Bowl sia da record ogni anno. Quando dicono che il Super Bowl ferma l'intero paese, non è un'esagerazione. Intere famiglie pianificano la giornata attorno alla partita.. Hanno detto che, l'anno scorso, l'audience era di 111.000.000 spettatori, uno ogni tre americani. Io avrei detto 211.000.000. Sono convinto di avere ragione. La cosa incredibile in tutto è che anche tifosi di altre squadre sono interessati al Super Bowl al 100%. Io, che sono tifoso dei Chicago Bears? Sono curioso come tutti di vedere chi vincerà domani tra i New England Patriots e i New York Giants. Curioso di sapere se Tom Brady (NE) o Eli Manning (NY) sarà Mvp. E non sono solo in questo coinvolgimento totale. Ormai è, come la chiamo io, «la malattia di febbraio». Un raffreddore che uno prende 14 giorni prima del Super Bowl e che passa il lunedì dopo la madre di tutte le partite. © RIPRODUZIONE RISERVATA
za la squadra bianconera è non solo prima in classifica ma anche imbattuta. Tra noi tecnici e addetti ai lavori è stato chiaro fin dall’inizio: non partecipare alle coppe avrebbe dato alla squadra bianconera una motivazione e una concentrazione maggiori rispetto alle altre pretendenti allo scudetto. Nessuno però avrebbe potuto prevedere un cammino così sontuoso. Alcuni dettagli rendono questo primato ancora più evidente. Innanzitutto in fase realizzativa la squadra arriva al gol non soltanto con gli attaccanti ma con tutti i suoi effettivi. Conte ha utilizzato quasi sempre la stessa formazione e ha avuto il merito di non fissarsi su moduli e sistemi di gioco preconfezionati. Ha studiato, capito e rispettato le caratteristiche dei suoi giocatori ed ha pensato a un sistema di gioco che ne potesse esaltare le qualità. La squadra è molto aggressiva e, se è vero che il modo di giocare rappresenta la personalità dell’allenatore, allora possiamo dire che Conte utilizza questa aggressività non solo in fase difensiva ma soprattutto in fase offensiva. Cosa significa? Esistono tre tipi di pressing: difensivo, nella propria metà campo; offensivo, nella zona di centrocampo; ultraoffensivo, nella trequarti di campo avversaria. A mio avviso la peculiarità della squadra di Conte sta proprio nell’organizzazione del pressing ultraoffensivo. Ma attenzione non è solo «dove» la Juventus cerca di rubare palla agli avversari, è anche «come» la squadra pressa. Dal primo giocatore che va in pressione sul portatore di palla possiamo renderci conto della qualità della corsa che i bianconeri utilizzano. Fateci caso, lo sprint sull’avversario è lo stesso sprint di quando un calciatore va al tiro, cioè uno sprint massimale. Ed ancora, quando un giocatore parte in pressione sull’avver-
laVignetta di VALERIO MARINI
sario situato nella propria zona di competenza, lo fa nel momento stesso in cui si muove la palla. Questo gli permette di arrivare sull’avversario contemporaneamente alla palla, negandogli la possibilità di alzare la testa e di prendere visione della posizione dei propri compagni. Nella mia esperienza con la nazionale canadese questo è stato un aspetto che ho molto curato, la maggiore difficoltà è stata quella di far capire la giusta distanza che occorre avere con l'avversario che si trova nella zona di competenza di chi va in pressione. Non sembra che Conte abbia avuto le mie difficoltà, l'allenatore ha fatto ben capire ai suoi giocatori che in base alla posizione della palla, i giocato-
ri devono essere in grado di coprire se il compagno viene dribblato ma, nello stesso tempo, devono essere in grado di arrivare sull’avversario se questi riceve la palla. Conte utilizza il «difensivismo» tutto italiano nel togliere spazio e tempo agli avversari per fini decisamente offensivi. Sa che recuperare palla nella trequarti consente alla squadra di essere molto vicina alla porta avversaria una volta che se ne è conquistato il possesso. Ecco allora sovrapposizione degli esterni di difesa, convergenze verso il centro dei centrocampisti e punte che attaccano la profondità: tutti pronti ad andare in gol.
ALLEGRI E QUELLA GRINTA CHE MANCA CON LE BIG di BILLY COSTACURTA
è una domanda che ricorre in questo campioC’ nato del Milan: perché la squa-
Carolina Morace, 48 anni oggi, simbolo del calcio femminile. Billy Costacurta, 45, grande del Milan.
Un’immagine dell’ultimo Juve-Milan. Era il 2 ottobre 2011 e i bianconeri di Conte s’imposero per 2-0 con doppietta di Marchisio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
dra più forte d’Italia perde contro le grandi, squadre di pari rango o che stanno dimostrando di inserirsi nella lotta per la zona Champions? Proprio sulla Gazzetta dello Sport nei giorni scorsi si evidenziava come il Milan in sette partite contro le cosidette grandi abbia fatto solo 5 punti, mentre la Juventus sia riuscita a farne 15. Valutando le quattro sconfitte subite dagli uomini di Massimiliano Allegri contro le big (3-1 a Napoli; 2-0 a Torino contro la Juventus; 1-0 nel der-
by; 2-0 mercoledì a Roma contro la Lazio; e aggiungerei anche i pareggi in casa con la Lazio, 2-2, e l’Udinese, 1-1) il comune denominatore mi pare il deficit di carica agonistica del Milan, anche se nei primi due incontri diretti persi aveva ranghi ridotti per gli infortuni e una condizione atletica non ottimale. D’altra parte lo stesso Allegri a una mia domanda nel post partita di Lazio-Milan si era lamentato della poca cattiveria e attenzione dimostrata dalla sua squadra. In nessuna di quelle partite i rossoneri hanno dimostrato di poter vincere nonostante un livello qualitativo superiore.
ALBERTO GILARDINO Attaccante del Genoa
Domani è il compleanno di Rodrigo (Palacio, n.d.r.) ma... faccelo tu il regalo! 3 punti!!! @GilaGilardino
FIORELLO Showman
EZEQUIEL LAVEZZI
39 di febbre! Wow! Letto, coperte, actgrip, spremuta, casa, calcio, ecc ecc
Attaccante del Napoli
@sarofiorello
@PochoLavezzi
Tra poco si mangia e dopo si riposa, domani dobbiamo fare una grande gara!!
Si parla tanto della facilità con cui i rossoneri riescono a vincere partite contro squadre di livello inferiore e a mio parere proprio in questo atteggiamento sta la ragione del mediocre rendimento con le big. Sembra quasi che l’approccio alla partita contro il Novara o contro la Juventus sia lo stesso; c’è l’idea che i grandi solisti possano risolvere con una giocata (e in effetti in genere è quello che succede con le cosiddette piccole) dimenticando tensione, concentrazione e attenzione, elementi fondamentali al cospetto delle grandi. Un atteggiamento che, a mio parere, il Milan ha avuto solo contro il Barcellona in casa e che, nonostante la sconfitta, ha dimostrato quanto i rossoneri possano essere vicini ai migliori al mondo se supportati da quella che Allegri chiama cattiveria. Oggi pomeriggio, contro il Napoli, il Milan ha la possibilità di far vedere cosa serve per vincere contro una squadra di livello europeo. Se guardo alla mia carriera avevo un allenatore che in occasioni del genere riusciva a non farci scendere la tensione e la concentrazione, ricorrendo ad abili stratagemmi. Il giorno prima di una partita importante, infatti, il grandissimo Fabio Capello, se vedeva che la squadra non era aggressiva come lui voleva, fermava l’allenamento e mandava tutti dentro accusandoci di non preparare bene il match che ci aspettava. In realtà sapevamo che era una sceneggiata e che veniva fatta anche quando saltavano le caviglie ma, ripensandoci oggi, direi che era un’ottima soluzione per stimolare la squadra. Lungi da me l’idea di dare un suggerimento ad Allegri ma sapendo dell’intelligenza dell’allenatore del Milan e guardando il numero delle sconfitte della sua squadra, immagino che sarà pronto a valutare qualche nuova idea per risolvere questo problema. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ilsondaggio VI PIACE LA SERIE A DOMENICA ALLE 15? VITTORIA NETTA DEL SÌ I lettori di Gazzetta.it non hanno dubbi: la serie A la domenica alle 15 piace all’81% mentre solo il 19% gradisce lo spezzatino che fa vedere più partite.
22
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
#
SERIE BWIN 26a GIORNATA
d Toh, la Samp!
l’Analisi
HANNO DETTO
di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it
La classifica è rimasta in ghiacciaia
S
L’Italia è bloccata dal gelo, anche il calcio ne paga le conseguenze e la Serie B si è adeguata surgelando la vetta della classifica. Così nessuno si può lamentare (almeno stavolta). Pescara, Sassuolo e Torino hanno fatto un turno di riposo e probabilmente salteranno quello del 25, quando si sarebbe dovuto fermare tutto il campionato. Amen. Per rispetto (mettiamola così...) anche i due principali inseguitori Padova e Verona hanno deciso di congelare il loro derby, disegnando uno 0-0 che fa solo il solletico al trio di testa. Un’occasione persa, soprattutto per il Padova. O no? Chi si scalda, è la zona playoff. Le vittorie di Varese e Sampdoria sono segnali: la squadra di Maran — ben rinforzata a gennaio — fa capire che vuole quello che, al momento, è l’unico posto disponibile; quella di Iachini firma la quinta vittoria esterna in attesa di offrire un rendimento decente anche a Marassi (2 vittorie, l’ultima l’1 novembre: solo il fanalino Nocerina ne ha di meno) per recuperare i 7 punti di ritardo. Di rilievo anche i protagonisti: da una parte Granoche, esordio e due gol, dall’altra Foggia, uno che dovrebbe essere tra i grandi protagonisti del torneo. Ad accendere il caminetto delle emozioni ci hanno pensato anche Sansone del Crotone, che ha segnato un gol incredibile levando per una volta la vetrina al suo omonimo del Sassuolo. Poi Paulinho e Dionisi del Livorno, con due reti per superare la delusione della mancata cessione a gennaio. O ancora il peruviano Merino, uno dei rinforzi della Nocerina, che però resta surgelata all’ultimo posto. Anche grazie a loro ci siamo divertiti. E poi grazie a coloro che hanno fatto in modo che si giocasse. La Lega di B ha emesso un lungo comunicato di ringraziamento. Ci associamo.
Ugolotti (allenatore del Grosseto) Avevamo fatto un gol, ma ci è stato ingiustamente annullato. Sono soddisfatto di quanto ha fatto la mia squadra
S Jadid (centrocampista del Grosseto) La Samp ha vinto in pratica con un tiro in porta. L’arbitro, poi, ha sbagliato molto penalizzando quasi sempre noi
S Iachini (allenatore della Samp) Mi dispiace per l’espulsione, ma l’area tecnica è piccola: volevo richiamare un mio giocatore che aveva perso la posizione
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RISULTATI
Decide Foggia E si riparte L’attaccante entra e batte il Grosseto Annullato un gol regolare a Sforzini GROSSETO SAMPDORIA
0 1
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Foggia al 22’ s.t. GROSSETO (4-4-2) Narciso 6; Formiconi 5, Petras 5,5, Padella 5, Giallombardo 5,5; Mancino 6 (dal 17’ s.t. Sciacca 6), Crimi 5,5 (dal 27’ s.t. Lupoli 6), Jadid 6, Caridi 6; Alfageme 5 (dal 32’ s.t. Curiale 5,5), Sforzini 5,5. PANCHINA Viotti, Consonni, Calderoni, Misuraca. ALLENATORE Ugolotti 6. SAMPDORIA (4-3-1-2) Romero 6; Rispoli 5, Gastaldello 5,5, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6, Obiang 6, Renan 6; Juan Antonio 5,5 (dal 12’ s.t. Foggia 6,5); Pozzi 5,5 (dal 45’ s.t. Laczko s.v.), Eder 6 (dal 38’ s.t. Bertani 5). PANCHINA Da Costa, Mustafi, Soriano, Krsticic. ALLENATORE Iachini 6. ARBITRO Pinzani di Empoli 5. GUARDALINEE Melloni 5-Del Giovane 4,5. ESPULSI Rispoli (S) al 45’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco sc.) e il tecnico Iachini (S) al 50’ s.t. per cnr. AMMONITI Costa (S), Petras (G), Renan (S) e Giallombardo (G) per g.s.; Caridi (G) per cnr; Gastaldello (S) per proteste. NOTE paganti 420, incasso di 6.467,50 euro; abbonati 1.215, quota di 18.101,94 euro. Tiri in porta 0-4. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 6-3. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 7’. DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI GROSSETO
Forse non è una panacea, ma di sicuro la prima vittoria sampdoriana (e seconda della gestione-Iachini) dopo la rivoluzione di gennaio, tanto sofferta, quanto pesante, rappresenta esattamente ciò che il tecnico blucerchiato andava cercando. Un successo prezioso per l’autostima del gruppo, prima ancora che per una classifica (la zona playoff rimane l’obiettivo a breve termine) alla quale manca tuttavia qualche punto perso per strada, soprattutto in casa. Altra storia. Ieri, però, non é stata un’impresa facile: il cambio di allenatore del Grosseto, con l’Ugolotti-bis, ha prodotto buone indicazioni per i toscani, che però si sono rivelati deboli
in difesa (troppe assenze) e, soprattutto, poco incisivi e lucidi in attacco: zero tiri in porta dicono (quasi) tutto. Prodezza… La mossa di Iachi-
ni, con Foggia al posto di Juan Antonio, ha prodotto il miglior risultato possibile per gli ospiti: il fantasista è stato l’uomo capace di cambiare il ritmo a una partita che per un’ora era stata quasi noiosa. Gran possesso palla per la Samp, colpevole però di spegnersi sempre dalle parti di Narciso. Foggia ha fatto una prodezza simile a quella che gli era riuscito ad Ascoli, pure lì con un colpo decisivo nella ripresa. Stavolta ha fatto centro su assist di Pozzi, prima che Bertani (su lancio dello stesso autore del gol) sbagliasse clamorosamente una facile occasione per raddoppio. … ed errori Resta il fatto che, al
di là dell’imprecisione offensiva sampdoriana, il Grosseto ha buoni motivi di lamentarsi per alcune decisioni arbitrali sfavorevoli ai toscani. Una su tutte: il gol annullato a Sforzini su lancio di Lupoli, che l’arbitro – fidandosi anche dall’assistente Del Giovane - ha annullato per un fuorigioco inesistente alla luce delle immagini televisive. Finale caldo Il maxi-recupero fi-
nale, insieme all’evitabile espulsione di Rispoli, ha dato le energie ai padroni di casa per tentare un disperato assalto alla porta di Romero, fra molti colpi proibiti. Ma il risveglio è stato tardivo: tutto inutile. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 6,5 il migliore FOGGIA (Sampdoria) Segna un gol pesante e garantisce il decisivo cambio di marcia e ritmo
CLASSIFICA
ALBINOLEFFE-VARESE
rinviata
RETI
PARTITE SQUADRE
PUNTI
IN CASA V N P
FUORI V N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
TOTALI F S
Diff. Reti
EMPOLI-CROTONE
1-1
PESCARA
51
10
1
1
6
2
5
25 16
3
6
29 13 26 23 55 36 19
GROSSETO-SAMPDORIA
0-1
SASSUOLO
50
8
3
2
6
5
1
25 14
8
3
20 10
14
GUBBIO-MODENA
rinviata
7
34 17
17
TORINO
50
8
4
0
6
4
3
25 14
8
3
16
6
13
9
29 15
14
1-2
VERONA
48
8
3
2
6
3
4
26 14
6
6
18
11
16
14 34 25
9
1-1
PADOVA
45
8
3
2
5
3
5
26 13
6
7
16
9
22 19 38 28 10
0-0
VARESE
41
3
5
4
8
3
3
26 11
8
7
9
10 24 15 33 25
rinviata
REGGINA
36
6
3
3
3
6
4
25
9
9
7
23 17
18
rinviata
BARI (-2)
36
3
5
4
7
3
4
26 10
8
8
13
14
oggi, ore 15
BRESCIA
35
5
3
5
4
5
3
25
9
8
8
15
16
SAMPDORIA
34
2
7
3
5
6
2
25
7
13
5
15
PROSSIMO TURNO
JUVE STABIA (-4)
33
7
3
3
3
4
6
26 10
7
Venerdì 10 febbraio, ore 20.45 BARI-SASSUOLO Sabato 11 febbraio, ore 15 CITTADELLA-BRESCIA
GROSSETO
33
5
5
4
3
4
5
26
8
9
CITTADELLA
31
6
3
4
2
4
6
25
8
7
10
21
19
7
14 28 33 -5
LIVORNO
29
3
3
6
4
5
5
26
7
8
11
10
15
18
15 28 30 -2
(0-2)
VICENZA
27
4
4
4
2
5
6
25
6
9
10
11
11
17 22 28 33 -5
CROTONE-GROSSETO
(0-2)
CROTONE (-1)
26
3
5
5
3
4
6
26
6
9
11
14
16
12
18 26 34 -8
MODENA-PADOVA
(0-2)
MODENA
24
3
4
4
2
5
6
24
5
9
10 14 20
11
20 25 40 -15
PESCARA-JUVE STABIA
(2-3)
EMPOLI
23
4
4
6
2
1
8
25
6
5
14
19 25 10
16 29 41 -12
REGGINA-EMPOLI
(2-3)
ALBINOLEFFE
23
3
5
5
2
3
7
25
5
8
12
13
21
14
19 27 40 -13
SAMPDORIA-ALBINOLEFFE
(3-1)
GUBBIO
23
5
4
4
0
4
8
25
5
8
12
15
12
9
25 24 37 -13
TORINO-NOCERINA
(2-1)
ASCOLI (-7)
22
3
3
7
5
2
5
25
8
5
12
11
15
17
VARESE-GUBBIO
(0-0)
NOCERINA
18
1
5
8
2
4
6
26
3
9
14
19 28 14
VERONA-ASCOLI
(2-1)
Lunedì 13 febbraio, ore 20.45 LIVORNO-VICENZA
(1-1)
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
JUVE STABIA-LIVORNO NOCERINA-BARI PADOVA-VERONA PESCARA-REGGINA SASSUOLO-ASCOLI VICENZA-CITTADELLA
(2-1)
I NUMERI DELLA B
11
le reti realizzate: la media è inferiore alle due reti a partita
2
i giocatori entrati dalla panchina e andati in gol: Buscè e Foggia
2
i nuovi acquisti a segno: Granoche (unica doppietta) e Caserta
0
le vittorie in casa: le squadre che giocavano in casa han fatto 3 punti su 18
3
le vittorie in trasferta: in totale quest'anno sono 86, ben 26 in più rispetto al torneo scorso
IL DERBY VENETO L’UNICO 0-0 DELLA GIORNATA
Il Padova con Cutolo non spaventa il Verona PADOVA VERONA
8
15
41 32
9
18
14
31 28
3
12
10 27 26
1
10
15
11 30 21
9
9
22 16
14
18 36 34
2
9
16
10
17 26 34 -8
17
19 28 34
-6
19 33 47 -14
0 0
GIUDIZIO 77 PADOVA (4-3-1-2) Pelizzoli 6; Franco 6, Portin 6, Schiavi 6, Renzetti 5,5; Bovo 6, Bentivoglio 6,5, Cuffa 5,5; Marcolini 6; Hallenius 5,5 (dal 13’ s.t. Cacia 5), Cutolo 5,5 (dal 44’ s.t. Lazarevic s.v.). PANCHINA Perin, Ruopolo, Drame, Italiano, Jidayi. ALLENATORE Dal Canto 6. VERONA (4-3-3) Rafael 6,5; Abbate 5,5, Mareco 5, Maietta 6, Scaglia 6; Russo 6, Tachtsidis 6, Jorginho 6; Gomez 5,5 (dal 44’ s.t. D’Alessandro s.v.), Ferrari 6 (dal 28’ s.t. Bjelanovic 5,5), Lepiller 6 (dal 21’ s.t. Berrettoni 5,5). PANCHINA Frattali, Esposito, Galli, Cangi. ALLENATORE Mandorlini 6. ARBITRO Ostinelli di Como 6,5. GUARDALINEE Stallone 6 - Longo 6. AMMONITI Mareco (V), Abbate (V), Bjelanovic (V), Franco (P) e Schiavi (P) per g.s. NOTE paganti 6.390, inc. di 72.252,20 euro; abbonati 4.607, quota nc. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 0-0. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO BRAMARDO PADOVA
Le premesse perché il derby del Veneto fosse scoppiettante c’erano tutte: l’aggancio del Padova o la fuga nelle zone alte della classifica del Verona, antiche ruggini e rivalità, come non bastasse la presenza in campo dal primo minuto di Aniello Cutolo, l’ex che nella gara al Bentegodi (2-2) era stato fischiato dai tifosi veronesi prima di esultare oltre le righe al gol. Le mosse Dal Canto ha giocato
il jolly Cutolo, il giocatore più temuto e più atteso dai gialloblù, con la speranza di mandare in confusione, tattica e psicologica, la difesa del Verona. La mossa per una mezz’ora ha da-
MARCATORI
1-2
BRESCIA-TORINO
4
L’esultanza di Pasquale Foggia, 28 anni, abbracciato da Eder PEGASO
17 RETI Immobile (2, Pescara). 15 RETI Sansone (5, Sassuolo). 13 RETI Tavano (1, Empoli); Sau (1, Juve Stabia); Abbruscato (4, Vicenza). 12 RETI Sansovini (Pescara). 11 RETI Sforzini (1, Grosseto). 10 RETI Jonathas (3, Brescia). 9 RETI Cocco (4, AlbinoLeffe); Papa Waigo (2, Ascoli); Castaldo (5, Nocerina); Insigne (Pescara). 8 RETI Dionisi (4, Livorno); Pozzi (2, Sampdoria). 7 RETI Caputo (Bari); Maah (Cittadella); Paulinho (1, Livorno); Ceravolo (4, Reggina); Missiroli (Sassuolo; 7 con 1 rigore nella Reggina). 6 RETI Caetano (Crotone); Caridi (2, Grosseto); Ciofani (1, Gubbio); Greco (3, Modena); Cacia e Cutolo (Padova); Campagnacci e Ragusa (Reggina); Bertani (1, Sampdoria); Boakye (Sassuolo). 5 RETI El Kaddouri e Feczesin (Brescia); Florenzi (Crotone); Alfageme (Grosseto); Graffiedi (2, Gubbio); Danilevicius (Juve Stabia); Cellini (Modena; 5 con 1 rigore nel Varese); Catania (2, Nocerina); Ruopolo (Padova); Cascione (Pescara); Antenucci, Bianchi (1) e Sgrigna (Torino); De Luca (Varese); Hallfredsson e Pichlmann (Verona).
to i suoi frutti: niente punti di riferimento per i marcatori di Mandorlini, con Hallenius e Cutolo intercambiabili e sempre in movimento. Al 24’ Cutolo ha avuto sui piedi la palla gol, l’unica occasione di tutta la partita, ma ha calciato per due volte addosso a Rafael. L’assist lo ha fornito su un piatto d’argento Mareco che nell’appoggiare all’indietro il pallone di testa al proprio portiere, non si è accorto della presenza di Cutolo abile ad inserirsi nell’azione quanto maldestro nel concludere. Traversa Un pari deludente ri-
spetto alle premesse. Chi si aspettava il coltello tra i denti, un derby infuocato, è rimasto deluso. Il Verona ha pensato a controllare la gara con ordine, il Padova non è mai riuscito ad entrare in area, sterili i tentativi su calcio piazzato, imprecise le conclusioni dalla lunga distanza. Una occasione l’ha avuto anche il Verona al 40’ del primo tempo con Ferrari che si ritrova in mischia la palla tra i piedi ma il tiro a pochi passi da Pelizzoli è rimpallato in angolo. Nella ripresa è il Verona ad andare più vicino al gol: Tachtsidis da calcio d’angolo scheggia involontariamente la parte alta della traversa. Al 41’ Bentivoglio conclude alle stelle, quando ormai le emozioni le regalano i cartellini gialli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 6,5 il migliore BENTIVOGLIO (Padova) Quando non riesce ad innescare le punte, prova a concludere da solo
top&flop IL TOP
Granoche subito Diablo Il Varese a gennaio non poteva fare miglior acquisto di Pablo Granoche. Debutto e due gol per l’attaccante mai visto in sei mesi di serie A a Novara. Certo, una gara è poco, ma in B il Diablo sa fare da solo la differenza.
IL FLOP
Camilli male necessario Il terzo cambio di allenatore non ha fatto bene al Grosseto. Il solito Camilli ha colpito ancora: prima fa la rivoluzione al mercato, poi caccia Viviani. A Grosseto lo accettano così: senza di lui la B sarebbe un sogno...
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE BWIN 26a GIORNATA tiere Offredi. Un pessimo inizio per l’esordiente Walter Salvioni. La sua squadra ha accusato il colpo, poi, col trascorrere dei minuti, riusciva ad organizzarsi, costringendo il Varese, soprattutto dopo la mezz’ora, a compiere falli sistematici sul portatore di palla (ammoniti Pucino, Rivas e Troest).
E’ subito Granoche Varese, che scatto Il nuovo attaccante debutta firmando una doppietta L’AlbinoLeffe cade in casa: pari inutile di Germinale ALBINOLEFFE VARESE
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Granoche (V) all’8’, Germinale (A) al 45’ p.t.; Granoche (V) al 15’ s.t. ALBINOLEFFE (4-4-2) Offredi 6; Luoni 6 (dal 30’ s.t. Corradi s.v.), Lebran 6, Bergamelli 6,5, Regonesi 6,5; Pacilli 6 (dal 36’ s.t. Torri s.v.), Hetemaj 6 (dal 32’ s.t. Previtali s.v.), Taugourdeau 6, Foglio 6; Germinale 6,5, Cocco 6. PANCHINA Tomasig, D’Aiello, Piccinni, Belotti. ALLENATORE Salvioni 5,5. VARESE (4-4-2) Bressan 6; Pucino 6, Troest 6,5, Camisa 6,5, Cacciatore 6; Zecchin 6 (dal 12’ s.t. Nadarevic 6), Corti 6,5, Kurtic 6,5, Rivas 6,5 (dal 27’ s.t. Pettinari s.v.); Neto Pereira 6,5, Granoche 7 (dal 43’ s.t. Damonte s.v.). PANCHINA Milan, Plasmati, Grillo, De Luca. ALLENATORE Maran 6,5. ARBITRO Baratta di Salerno 6. GUARDALINEE Cini 6 - Manzini 6. AMMONITI Germinale (A), Previtali (A), Pucino (V), Rivas (V) e Troest (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 484, incasso di 1.966 euro; abbonati 1.402, quota di 3.873 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 3-1. Angoli 8-3. Recuperi: primo tempo 3’, secondo tempo 3’.
S 25a giornata ModenaAlbinoLeffe e SampdoriaEmpoli
GRANOCHE (Varese) Segna due gol al debutto, è sempre pericoloso: velocità e grande tecnica
IL COLPACCIO A SEGNO PAULINHO E DIONISI
di Regonesi. Sulla prima, al 30’, Cocco di testa ha mandato alto mentre sulla seconda è arrivato il pareggio: cross di Regonesi, testa di Cocco per Germinale che ha realizzato in semirovesciata. Fortunato All’inizio della ripre-
potrebbe fare il salto di qualità anche in attacco. Come si è visto fin dall’inizio della partita. L’1-0 è arrivato in tempi brevissimi, dopo 8 minuti: con la difesa dell’AlbinoLeffe troppo alta, Granoche è scappato via, imprendibile, battendo tutti sul tempo e superando il por-
sa Rivas, da solo, ha sprecato una grossa occasione. Al 15’ ecco il gol partita: tutto è nato da un pasticcio della difesa, il colpo di testa di Lebran è andato a sbattere addosso a Bergamelli, il pallone è finito a Granoche, libero di battere per la seconda volta Offredi. Un gollonzo a tutti gli effetti. Ma la classifica dell’AlbinoLeffe, sprofondato sempre più in zona playout, ha davvero poco di divertente.
Con Offredi a terra, Pablo Granoche, 28 anni, appena arrivato dal Novara segna il primo gol nel Varese
Ecco il riepilogo delle partite non giocate per il maltempo.
anche i calci d’angolo tutti però senza esito mentre i pericoli sono arrivati dalle punizioni
7 h il migliore
Organizzato Vittoria comunque abbastanza sofferta quella del Varese, sofferta e anche un po’ fortunata, come ha dimostrato l’azione del secondo gol. La squadra ha confermato di avere una buona organizzazione, di essere solida in difesa e duttile a centrocampo con Rivas in particolare evidenza. Ora, con l’arrivo di Granoche, ben assistito da Neto Pereira,
LE 6 GARE SALTATE
La reazione Si accumulavano
FULVIO FACCI BERGAMO
Il Varese vola: dopo Livorno, passa anche sul campo dell’AlbinoLeffe conquistando il quarto successo esterno consecutivo (otto in totale) e consolidando la posizione in zona playoff. Protagonista indiscusso l’ultimo colpo di mercato: Pablo Granoche che ha firmato una doppietta all’esordio. Quando era nella Triestina del suo maestro Maran, l’attaccante uruguaiano segnava un gol ogni due partite: al debutto, la media è subito raddoppiata. Potrebbe essere un segnale...
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LIVERANI
S 26a giornata Brescia-Torino, Gubbio-Modena, PescaraReggina e Sassuolo-Ascoli
S Recuperi Il campionato prevede un turno di riposo sabato 25: è possibile che 5 di queste gare (il Modena ne deve fare due) vengano giocate quel giorno.
Brescia stop Oggi c’è solo il derby di Vicenza VICENZA CITTADELLA VICENZA (4-4-2) 88 FRISON 44 AUGUSTYN 19 MARTINELLI 3 BASTRINI 13 GIANI 22 BARITI 24 RIGONI 77 BOTTA 7 MAIORINO 10 ABBRUSCATO 18 PINARDI All. CAGNI
CITTADELLA (4-3-3) 71 CORDAZ 14 MARTINELLI 29 GASPARETTO 5 PELLIZZER 3 SCARDINA 2 VITOFRANCESCO 23 PAOLUCCI 80 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 13 DI NARDO 11 MAAH All. FOSCARINI
PANCHINA 1 Acerbis, 4 Zanchi, 26 Pisano, 5 Brighenti, 39 Soligo, 2 Paro, 27 Paolucci.
PANCHINA 1 Pierobon, 19 Baselli, 24 Marchesan, 10 Bellazzini, 27 Job, 31 Busellato, 9 Di Carmine.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano GUARDALINEE Chiocchi-Vivenzi PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 14 Brescia-Toro, già anticipata da domani sera a oggi, è stata rinviata per l’inagibilità del Rigamonti. Si giocherà (ore 15) solo il derby Vicenza-Cittadella (and. 2-4). VICENZA Novità in difesa: torna Martinelli, Augustyn a destra. Squalificati Tonucci. Diffidati Rigoni e Soligo. CITTADELLA Sono ok Gasparetto, Busellato e Di Carmine. C’è anche Ciancio, ultimo arrivato. Squalificati nessuno. Diffidati Busellato, Gasparetto, Pellizzer.
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SFIDA DEL SUD SOLO UN PARI PER LA NOCERINA
IL POSTICIPO ORE 15
SFIDA SALVEZZA 1-1 COL CROTONE DOPO 5 K.O. DI FILA
Livorno, che coppia Bari o.k. con Caputo Empoli: Buscè gol E’ crisi Juve Stabia Merino lo riprende esulta con il figlio JUVE STABIA LIVORNO
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORE Caserta (JS) al 10’, Paulinho (L) al 19’, Dionisi (L) al 22’ p.t. JUVE STABIA (4-4-2) Seculin 5,5; Baldanzeddu 5,5, Molinari 5,5, Maury 5, Di Cuonzo 5; Erpen 5,5 (dal 19’ s.t. Ceccarelli 5,5), Caserta 6 (dal 10’ s.t. Scozzarella 6), Mezavilla 6,5, Raimondi 6; Danilevicius 5 (dal 19’ s.t. Beretta 5,5), Sau 5,5. PANCHINA Cascella, Cappelletti, Davì, Falcinelli. ALLENATORE Braglia 5,5. LIVORNO (4-4-2) Bardi 6; Salviato 6, Bernardini 6,5, Sini 5,5, Lambrughi 6; Siligardi 6,5 (dal 10’ s.t. Meola 6), Belingheri 6,5, Luci 6, Bigazzi 6,5; Paulinho 7,5 (dal 39’ s.t. Bernacci s.v.), Dionisi 6,5 (dal 22’ s.t. Rampi 6). PANCHINA Mazzoni, Barone, Filkor, Remedi. ALLENATORE Madonna 6,5. ARBITRO Cervellera di Taranto 6,5. GUARDALINEE Paganessi 5,5–Carretta 6. ESPULSI Sini (L) al 7’ s.t. per gioco scorretto, Barone (L) dalla panchina all’8’ s.t. per proteste. AMMONITI Caserta (JS) per comp. non regolamentare; Belingheri (L), Salviato (L) e Luci (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 778, incasso di 13.005 euro; abbonati 1.606, quota di 20.500 euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 5-3. Angoli 5-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4'.
GIANPAOLO ESPOSITO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)
Il Livorno decreta la crisi della Juve Stabia, ridimensionando le ambizioni dei gialloblù. Due punti nelle ultime quattro gare rappresentano il segno inequivocabile del calo di rendimento degli uomini di Braglia, a corto di idee dopo la terza partita consecutiva in otto giorni. Per Madonna una vittoria da mettere in cornice, condita da due gol d’autore, due pali, una rete regolare annullata ed una sicurezza difensiva mai persa nonostante l’inferiorità numerica ad inizio ripresa.
h 7,5 il migliore PAULINHO (Livorno) Un gol da incorniciare, uno ingiustamente annullato e diverse giocate da applausi
I tecnici Madonna spazia dal
4-4-2 al 4-2-3-1 con Dionisi terminale offensivo e Paulinho alle sue spalle. Troppo statico il 4-4-2 di Braglia che risente dell’assenza di Zito, con Caserta troppo differente da Cazzola come passo. Ed è proprio il nuovo acquisto a sbloccare il risultato con un destro che infila l’angolino. E la sua sfrenata esultanza, con spogliarello e relativo cartellino giallo, scatena le ire di Braglia. Sembra tutto filare liscio per la Juve Stabia, ma un improvviso contropiede innesca Dionisi che non perde tempo a servire a Paulinho la palla del pari. Continua il blackout gialloblù e Dionisi mette il suo sigillo sul match con un preciso sinistro dal limite. Il finale di tempo vede anche un'altra rete ospite ma l’arbitro Cervellera (sostituto del designato Palazzino, fermato dalla neve) vede un offside inesistente negando a Paulinho, pronto a ribattere in rete un palo di Siligardi, la gioia della doppietta. Errore Lo stesso Siligardi a ini-
zio secondo tempo concede il bis del palo poco prima dell’espulsione di Sini. Madonna mantiene le due punte e Braglia, dopo un erroraccio sottomisura dell’ex Danilevicius, lo sostituisce. Ma non cambia nulla e nel finale uno scellerato errore Sau conferma che per la Juve Stabia non era proprio giornata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOCERINA BARI
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Caputo (B) al 34’ p.t.; Merino (N) al 31’ s.t. NOCERINA (4-2-3-1) Concetti 7; Laverone 6,5, Rea 6, Figliomeni 6, De Franco 5,5; Bruno 6, Barusso 5,5 (dal 23’ s.t. Bolzan 6); Pagano 5,5 (dal 14’ s.t. Farias 5,5), Merino 7, Negro 5 (dal 18’ s.t. Parola 5,5); Castaldo 6. PANCHINA Russo, Di Maio, Mingazzini, Catania. ALLENATORE Auteri 6. BARI (4-3-3) Lamanna 6,5; Crescenzi 6,5, Ceppitelli 6, Borghese 6,5, Garofalo 5,5; De Falco 6, Romizi 6, Bogliacino 5,5 (dal 35’ s.t. Simon s.v.); Forestieri 6 (dal 42’ s.t. Bellomo s.v.), Caputo 6,5, Stoian 6,5 (dal 22’ s.t. Galano s.v.). PANCHINA Koprivec, Polenta, Scavone, Kutuzov. ALLENATORE Torrente 6. ARBITRO Giancola di Vasto 5,5. GUARDALINEE Schenone 5,5 – Gava 6. AMMONITI Barusso (N), Bruno (N), Figliomeni (N) e Borghese (B) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.400, abbonati 700, incasso complessivo di quasi 28.000 euro. Tiri in porta 5-13. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 3-10. Angoli 9-9. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
4-2-3-1. Nel Bari, invece, nessuna novità rispetto alla vittoriosa gara interna di martedì con il Padova. Solito 4-3-3 nel quale Stoian, Caputo e Forestieri si intendono a meraviglia e per oltre un’ora creano affanni a ripetizione alla difesa campana. L’unico guizzo della squadra di casa lo crea Castaldo: Lamanna non trattiene e sulla respinta Merino, in spaccata, mette sul fondo. Dopo un episodio dubbio in area barese (al 10’ Garofalo strattona Castaldo), inizia il monologo biancorosso: Stoian (per due volte) e Caputo ci provano trovando, però, sempre di fronte il muro Concetti. Ma al 34’, ancora Caputo (dopo la torre di Forestieri) sbatte di potenza la sfera tra palo e portiere e porta in vantaggio il Bari. Prima del pari, comunque, ci sarebbe ancora il tempo per raddoppiare, ma Concetti è in giornata super e nega ancora a De Falco e a Caputo (in due occasioni) il gol.
EMPOLI CROTONE
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Sansone (C) al 14' p.t.; Buscè (E) al 28' s.t. EMPOLI (4-3-1-2) Pelagotti 6; Vinci 6, Mori 5, Stovini 6, Regini 6; Gallozzi 5,5 (dal 13' s.t. Brugman 6), Coppola 5 (dal 13' s.t. Mchedlidze 6), Moro 6; Saponara 5,5 (dal 25' s.t. Buscé 6,5); Maccarone 6,5, Tavano 6. PANCHINA Dossena, Ficagna, Lazzari, Zé Eduardo. ALLENATORE Carboni 6,5. CROTONE (4-3-1-2) Belec 7; Correia 6, Vinetot 6, Ligi 5,5, Migliore 6; Maiello 5,5, Loviso 6,5, Florenzi 6; Caetano 6,5 (dal 17' s.t. Pettinari 6); Gabionetta 6,5, Sansone 6,5 (dal 27' s.t. Ciano s.v.). PANCHINA Bindi, Galardo, Djuric, Mazzotta, Tedeschi. ALLENATORE Drago 6,5. ARBITRO Tommasi di Bassano 6,5. GUARDALINEE Segna 6,5 - Paisco 6,5. AMMONITI Saponara (E), Vinci (E), Correia (C), Maccarone (E) e Moro (E) per gioco scorretto; Pettinari (C) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 467, incasso di 1.696 euro; abbonati 1.474, quota di 7.085 euro. Tiri in porta 4 (con 2 traverse)-3. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
La ripresa La Nocerina, nella riDANILO FRANZA NOCERA INFERIORE (Salerno)
Un tempo per parte: nel primo il Bari è sembrato un rullo compressore che la Nocerina, con Concetti sugli scudi, è riuscita faticosamente a limitare al gol di Caputo. Poi la squadra di Auteri, approfittando anche della sopraggiunta stanchezza dei pugliesi, è riuscita ad essere più incisiva ed a sfiorare, dopo il gol capolavoro di Merino, anche il raddoppio. Le mosse La Nocerina era totalmente rinnovata: Figliomeni, Barusso, Pagano e Merino partono dall’inizio nell’inedito
presa, passa nuovamente al 3-4-3. Ne viene fuori una squadra più tonica e più incisiva. Merino al 31’, con un tocco sotto delizioso, batte Lamanna in uscita e porta il match in parità. Castaldo, invece, con un incornata prepotente non riesce a piegare le mani all’estremo difensore del Bari che chiude così porta e risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore CONCETTI (Nocerina) Compie 4-5 interventi decisivi, soprattutto nel primo tempo, ed evita il ko
GIACOMO CIONI EMPOLI (Firenze)
Timidi segnali di ripresa per l’Empoli che torna a fare punti dopo 5 sconfitte di fila in uno scontro diretto contro il Crotone, quasi uno spareggio salvezza. Perché in ripresa? Perché nonostante lo svantaggio, ormai un’abitudine, c’è stata una reazione e una rimonta, accompagnata nel finale da un assalto con Carboni che ha messo in campo tutte gli attaccanti di cui disponeva: nel finale c’erano Maccarone, Tavano, Mchedlidze, Brugman e Buscé. I calabresi (che hanno in prova l’attaccante ar-
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il migliore BELEC (Crotone) E’ aiutato due volte dalla traversa, ma vince il duello con Maccarone
gentino Sotelo, non tesserato a Pescara) riescono solo all’inizio a sfruttare la paura che attanaglia gli azzurri: Sansone, alla prima conclusione del Crotone, infila il gol agganciando un cross di Gabionetta e indirizzandolo con una traiettoria beffarda dietro a Pelagotti. Sembra tutto facile per il Crotone. L’unico a impensierire l’ottimo portiere Belec è Maccarone che, alla fine del primo tempo, colpisce la traversa con una deviazione di testa su precusi cross di Saponara. È il segnale che l’Empoli c’è. I cambi Che è vivo lo si vede nel-
la ripresa anche grazie ai cambi di Carboni. Torna in campo un Empoli conscio che un’altra sconfitta sarebbe quasi la resa, un passo verso la Lega Pro. Inizia l’arrembaggio. Al 3’ Maccarone irrompe di testa e trova Belec pronto, ancora l’ex Samp ci prova da fuori con un diagonale che si perde sul fondo. Ci pensa Buscè, al minuto 28, a pareggiare: entra e pochi minuti dopo infila di testa sugli sviluppi di un corner. Abbraccio al primogenito Luigi, raccattapalle a bordo campo e corsa sotto la Maratona per l’ex giocatore del Bologna rientrato alla base. Un minuto dopo clamoroso incrocio dei pali di Mchedlidze. Poi ancora un paio di occasioni per Maccarone. Finisce qui, ma l’Empoli sta tornando. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PRIMA DIVISIONE 22a GIORNATA (ore 14.30)
Benevento, adesso vediamo chi sei girone A girone B Foggia-Como va su Sportitalia Il Trapani capolista ad Andria Il Taranto alla prova del Viareggio Spezia-Cremonese, sfida tra big CARPI-TERNANA
(andata 1-2)
CARPI (4-4-2) Mandrelli; Laurini, Terigi,
Da sinistra Carmelo Imbriani, 35 anni, e Jorgue Martinez, 47 D’ADDONA
Poli, Donnarumma; Concas, Perini, Memushaj, Pasciuti; Eusepi, Ferretti. (Bastianoni, Lorusso, Sogus, Potenza, Boniperti, Kabine, Bocalon). All. Notaristefano. TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Ferraro, Pisacane, De Giosa; Bernardi, Carcuro, Cejas, Dianda; Nolè, Litteri, Sinigaglia. (Virgili, Camillini, Arrigoni, Miglietta, Gotti, Giacomelli, Docente). All. Toscano. ARBITRO Castrignanò di Roma (Di Vuolo-Grispigni).
FOGGIA-COMO
Ha ritrovato 4 punti dal Tnas e deve sfidare Pro Vercelli e Ternana: così la grande favorita può rilanciare l’assalto alla B GAETANO IMPARATO
Il futuro è adesso. Già oggi, già a Vercelli. Che iniziasse un nuovo campionato a Benevento l’hanno capito da lunedì sera, quando il Tnas ha restituito 4 punti tramutando il -9 del caso Paoloni (già ridotto a -6) in un definitivo -2. Abbuono che ha permesso l’aggancio al Sorrento al quinto posto. Ora il Benevento è in piena lotta playoff, per di più va a Vercelli a tentare il sorpasso, per divenire la quarta forza del girone e sperando che il Sorrento resti imbrigliato nel derby che gioca con l’Avellino. Non basta, nel turno a seguire la squadra di Imbriani e Martinez giocherà contro la capolista. Lunedì sera, nella terre delle streghe, è in programma Benevento-Ternana. In classifica può succedere di tutto, anche perché il duello dei campani contro il Taranto è, anch’esso, dietro l’angolo.
Striscia positiva La sfida del Pio-
la è intrigante pure per altro. La Pro Vercelli, domenica, ha stropicciato il Pisa, ma la striscia di risultati recenti non è vincente come per i campani. Il Benevento, con l’insediamento in panchina del duo Imbriani-Martinez, ha vinto 6 partite su 7 e ben 4 in trasferta. «La nuova classifica ci cambia poco — giura Imbriani — continueremo col nostro gioco, senza pressioni, contro una Pro Vercelli con attaccanti velocissimi, dal pressing alto su un terreno stretto». Frasi da prepartita, ma il segreto di chi si gioca tutto quasi in un mese è soprattutto tattico. Calcio bailado Il Benevento ha cambiato modo di stare in campo, di gestire la gara. Ora gioca sudamericano. Possesso palla, tocchi, tocchetti e lanci, verticalizzazioni, per l’inserimento di turno. Più 4-2-3-1 che 4-3-3 dal lavoro di Imbriani, ex attaccante anche del Napoli, oltre al «tattico» Martinez (uruguaiano), poliglotta e girovago con trascorsi anche in Perù, Ecuador, Brasile oltre che in Italia. Non solo per la maglia, ma il nuovo Benevento ricorda la Roma di Luis Enrique pur non avendo il problema del gol visto come ha rigenerato Altinier: dai zero gol è passato a 5 reti nelle sette gare del nuovo corso. «Sì, possesso palla per fare uscire l’avversario è una nostra prerogativa, per questo in trasferta soffriamo meno» ha spesso detto Imbriani. A Vercelli sono avvisati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(ore 14, 0-0)
FOGGIA (3-4-3) Ginestra; D’Orsi, Gigliotti, Toppan; Traoré, Meduri, Wagner, Cardin; Cruz, Lanteri, Venitucci. (Botticella, Lanzoni, Reali, Cortesi, Pompilio, Ferreira, Defrel). All. Stringara. COMO (4-2-3-1) Giambruno; Ghidotti, Urbano, Conti, Som; Salvi, Ardito; Ciotola, Paonessa, Toledo; Tavares. (Twardzik, Filosa, Ambrosini, Vicente, Palumbo, Bardelloni, Ripa). All. Manari. ARBITRO Martinelli di Roma (Pentangelo-Monetta).
FOLIGNO-REGGIANA
(1-2)
FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik; Stoppini, Cotroneo, Galuppo, Barbagli; Rizzo, Papa, Padoin, Coresi; Guidone, Caturano. (Mazzoni, Petti, Menchinella, Carroccio, Tattini, Cardarelli, Ferrari). All. Pagliari. REGGIANA (3-5-1-1) Silvestri; Aya, Zini, Magliocchetti; Iraci, Calzi, Viapiana, Arati, Sperotto; Alessi; Rossi. (Bettati, Mei, Panizzi, Ardizzone, Cabeccia, Fedi, Matteini). All. Zauli. ARBITRO Fiore di Barletta (Zuccaro-Lobozzo).
LUMEZZANE-SPAL
(2-0)
LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli; Diana, Luciani, Guagnetti, Pini; Dadson, Sevieri, Finazzi; Antonelli; Inglese, Ferrari. (Pascarella, Njengoue, Fondi, Faroni, Maccabiti, Baldé, Gasparetto). All. Nicola. SPAL (4-1-4-1) Capecchi; Ghiringhelli, Beduschi, Pambianchi, G. Rossi; Bedin; Cosner, P. Rossi, Canzian, Laurenti; Arma. (Costantino, A. Vecchi, Marchini, Maestri, Izzillo, Piras, Marconi). All. Vecchi. ARBITRO Cangiano di Napoli (De Franco-Tolfo).
PRO VERCELLI-BENEVENTO
(1-1)
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini; Bencivenga, Ranellucci, Masi, Armenise; Rosso, Calvi, Espinal; Germano; Di Piazza, Carraro. (Miranda, Cancellotti, Modolo, Murante, Marconi, Tonani, Iemmello). All. Braghin. BENEVENTO (4-3-3) Gori; D’Anna, Siniscalchi, Pedrelli, Frascatore; La Camera, Rajcic, De Vezze; Kanoute, Altinier, Pintori. (Martinelli, Candrina, Signorini, Vacca, Cia, Montini, Sy). All. Imbriani-Martinez. ARBITRO Ghersini di Genova (Manzo-Sgheiz).
SORRENTO-AVELLINO
(1-0)
SORRENTO (4-3-3) Rossi; Vanin, Nocentini, Romeo, Bonomi; Beati, Camillucci, Zanetti; Croce, Ginestra, Basso. (Chiodini, Terra, Sabato, Niang, Corsetti, Maritato, Scappini). All. Ruotolo. AVELLINO (4-3-3) Fumagalli; Zappacosta, Puleo, Cardinale, Pezzella; D’Angelo, Massimo, Malaccari; Herrera, Zigoni, De Angelis. (Fortunato, Labriola, Izzo, Capua, M. Ricci, Arcuri, Thiam). All. Bucaro. ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave (Tozzi-Ernetti).
TRITIUM-PISA
(2-0)
TRITIUM (4-4-2) Pansera; Teso, Suagher, Dionisi, Riva; E. Bortolotto, Di Ceglie, Malgrati, Casiraghi; Sinato, R. Bortolotto. (Nodari, Possenti, Fondrini, Corti, Chimenti, Spampatti, Magnaghi). All. Boldini. PISA (4-3-3) Pugliesi; Ton, Buscaroli, Bizzotto, Colombini; Scampini, Genevier, Obodo; Strizzolo, Perna, Favasuli. (Sepe, Sodano, Tremolada, Ilari, Gatto, Tulli, Perez). All. Pagliari. ARBITRO Spinelli di Terni (Valeriani-Pennacchio).
VIAREGGIO-TARANTO
(0-2)
(2-2)
PAVIA (4-4-2) Facchin; Pezzi, Fissore, Fasano, Verruschi; Falco, Carotti, Cinelli, Statella; Cesca, Marchi. (Cacchioli, Caidi, Capogrosso, Meza Colli, Galassi, Ancora, Rodriguez). All. Roselli. MONZA (4-3-1-2) Castelli; Zenoni, Valagussa, Zullo, Bugno; Anghileri, Biso, Lewandowski; Iacopino; Tiboni, Colacone. (Marcandalli, Boscaro, Prato, Rosseti, Romano, Pandiani, Talato). All. Motta. ARBITRO Bellotti di Verona (Tedeschi-Mondin).
Fiale, Conson, Martella; Berardocco, Tarantino, Maltese; Cesarini, Zaza, Cristiani. (Merlano, Pellegrini, Lamorte, Licata, Guerra, Scardina, Lepri). All. Bertolucci. TARANTO (3-4-3) Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Antonazzo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi; Chiaretti, Guazzo, Rantier. (Maraglino, Cutrupi, Garufo, Bertolucci, Alessandro, Pensalfini, Mendicino). All. Dionigi. ARBITRO Borriello di Mantova (Dal Cin-Toniato).
CLASSIFICA Ternana p. 47; Taranto (-1) 46; Carpi 39; Pro Vercelli 37; Benevento (-2) e Sorrento (-2) 35; Avellino 31; Tritium 29; Foggia (-1), Como (-1) e Lumezzane 28; Pisa 26; Reggiana (-2) 25; Spal (-2) 20; Monza 17; Viareggio (-1) 14; Foligno (-4) 11; Pavia 9. PROSSIMO TURNO Così domenica 12 (ore 14.30): Avellino-Pro Vercelli (1-4); Benevento-Ternana (lunedì 13, ore 20.45; 0-2); Foligno-Pavia (0-3); Pisa-Lumezzane (1-1); Reggiana-Sorrento (1-2); Spal-Como (2-0); Taranto-Carpi (2-0); Tritium-Monza (1-1); Viareggio-Foggia (1-1).
Il sindaco: «Non si gioca». Prefettura, club e Lega Pro: «Non ci risulta». Oggi la decisione PIERELLI-SETTI
Due partite rinviate e una che è diventata un vero e proprio giallo. Il maltempo si abbatte sulla Prima divisione, anche se in maniera tutto sommato marginale, visto quanto successo nelle altre serie, ma con grossi disagi per le squadre che hanno dovuto fare le trasferte in condizioni proibitive e per le società che stanno ripulendo campi e spalti. I due rinvii Il primo match saltato è Lanciano-Frosinone. Già venerdì sera le società si erano
accordate per non giocare visti i 40 centimetri di neve caduti sulla città abruzzese; tra l’altro, sul campo dove si allena il Frosinone è caduta parte della copertura della tribuna: la squadra per almeno tre-quattro giorni della prossima settimana si allenerà nella zona di Roma, dove sta cercando un campo. Poi è stata la volta di Piacenza-Portogruaro: l’agibilità del campo è stata negata dal Gos (Gestione Organizzativa Sicurezza) dopo l’ultimo sopralluogo di ieri mattina, che ha riscontrato ghiaccio sulle tribune e sulle scale di accesso, mettendo a rischio l’incolumità degli spettatori. Le gare saranno recuperate domenica 19, giorno della sosta. Il caso del girone A Solo stamattina verrà pronunciata l’ultima parola sulla disputa di Carpi-Ternana, il big match del Girone A in programma a Reggio Emilia. Per la prefettura di Reg-
SERIE D
Il torneo riposa Ma sono slittati tutti i recuperi Il campionato di Serie D in questo weekend fa un turno di riposo, visto l’impegno della Nazionale di categoria al torneo di Viareggio. In programma c’erano soltanto i recuperi della 2ª e della 5ª giornata di ritorno nei gironi A e B, ma sono slittati per il maltempo: ecco il quadro. Mercoledì: Novese Chiavari (girone A). Mercoledì 15: Asti Lascaris, Borgosesia Albese, Verbano Acqui e Villalvernia Lavagnese (A); Rudianese Gallaratese, Gozzano Castiglio ne e Voghera Seregno (B). Mercoledì 22: Lascaris Valle d’Aosta (A).
Meccariello, Cossentino, Mucciante, Contessa; Arini, Marsili; Comini, Russo, Taormina; Gambino. (Sansonna, Larosa, Ballardini, D’Alessandro, Loiodice, Minesso, La Mantia). All. Cosco. TRAPANI(4-4-2) Castelli; Priola, Pagliarulo, Filippi, Sabatino; Lo Bue, Pirrone, Caccetta, Madonia; Abate, Gambino. (Pozzato, Cianni, Ficarrotta, Tedesco, Cavallaro, Provenzano, Mastrolilli). All. Boscaglia. ARBITRO Pairetto di Nichelino (Liberti-Palazzoni).
CARRARESE-TRIESTINA
(3-2)
CARRARESE (3-4-1-2) Nocchi; Benassi, Pasini, Anzalone; Piccini, Taddei, Pacciardi, Vannucci; Orlandi; Gaeta, Cori. (Teodorani, Miceli, Corrent, Giovinco, Belcastro, Russotto, Merini). All. Sottili. TRIESTINA (4-2-3-1) Gadignani; Galasso, Gissi, Lima, Cecchini; Allegretti, Princivalli; Tombesi, Motta, Forò; Godeas. (Vigorito, Mannini, Miani, Villanovich, Danso, Pratolino, De Vena). All. Galderisi. ARBITRO Piccinini di Forlì (Gotti-Bonafede).
LATINA-BARLETTA
(1-1)
LATINA (4-3-3) Martinuzzi; Cafiero, Burzigotti, Farina, Toscano; Fossati, Burrai, Matute; Martignago, Bernardo, Kolawole. (Baican, Berardi, Stufa, Falzerano, Tortori, Carta, Giannusa). All. Ghirotto. BARLETTA (4-3-3) Marino; Minieri, Migliaccio, Pelagias, Petterini; De Liguori, Romondini, Di Cecco; Simoncelli, Mazzeo, Schetter. (Cafagna, Pisani, Masiero, Guerri, Cerone, Franchini, Infantino). All. Cari.
IL CASO
ARBITRO Barbeno di Brescia (Iorizzo-Albani).
PERGOCREMA-PRATO
(0-2)
PERGOCREMA (4-4-2) Cicioni; Celjak, Romito, Fabbro, Tamburini; Babù, Coletti, Angiulli, Tortolano; Volpato, Pià. (Pennesi, Rizza, Doudou, Cazzamalli, Menicozzo, Adeleke, Joelson). All. Brini. PRATO (3-4-1-2) Layeni; Dametto, Manucci, Lamma; Sacenti, Fogaroli, Gazo, De Agostini; Silva Reis; Morante, Morelli. (Morandi, Ghinassi, Cavagna, Costantini, Gianotti, Benedetti, Napoli). All. Esposito. ARBITRO Sacchi di Macerata (Gosti-Mercante).
SIRACUSA-FERALPI SALÒ
(2-1)
SIRACUSA (4-3-1-2) P. Baiocco; Giordano, Moi, Fernandez, Capocchiano; Mancosu, Spinelli, D. Baiocco; Longoni; Coda, Zizzari. (Fornoni, Lucenti, Ignoffo, Calabrese, Aloe, Pepe, Testardi). All. Sottil. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Turato, Camilleri, Leonarduzzi, Cortellini; Drascek, Castagnetti, Fusari; Bracaletti, Defendi, Tarana. (Zomer, Blanchard, Allievi, Bianchetti, Sella, Sedivec, Montella). All. Remondina. ARBITRO Morreale di Roma (Garito-Passero).
SPEZIA-CREMONESE
(2-3)
SPEZIA(4-4-2) Russo; Ricci, Lucioni, Murolo, Mora; Madonna, Lollo, Bianco, Vannucchi; Iunco, Marotta. (Conti, A. Bianchi, Gentili, Buzzegoli, Grauso, Guerra, Evacuo). All. Serena. CREMONESE (4-3-3) Bianchi; Polenghi, Minelli, Rigione, Sales; Riva, Pestrin, Tacchinardi; Filippini, Musetti, Le Noci. (Alfonso, Semenzato, Rabito, Degeri, Nizzetto, Coralli, Possanzini). All. Brevi. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Colella-Schembri).
IL POSTICIPO
Nessun divieto Così al Viareggio Dinelli rimane VIAREGGIO (Lu) La prefettura di Lucca ha revocato il provvedimento che conteneva le limitazioni all’affluenza del tifosi del Taranto del giorno prima, in vista della partita di oggi a Viareggio. Il presidente Stefano Dinelli, che venerdì si era dimesso per le limitazioni poste, ha quindi deciso di ritirare le dimissioni e resta così in sella al Viareggio.
Bassano-Alto Adige La giornata sarà completata dal posticipo di domani tra Bassano e Alto Adige. Anche questa partita è stata anticipata al pomeriggio: non si gioca alle 20.45, ma alle 15, sempre con diretta su Raisport 1 (andata 0-0). Arbitra Maresca di Napoli.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Trapani p. 40; Siracusa (-3) 39; Spezia 34; Lanciano (-1) 32; Cremonese (-6), Carrarese, Alto Adige, Barletta e Portogruaro 31; Pergocrema (-1) 29; Triestina 26; Frosinone 23; Latina, Prato, Andria e Piacenza (-4) 21; Bassano 18; Feralpi Salò 17. PROSSIMO TURNO Così domenica 12 (ore 14.30): Barletta-Bassano (1-0); Cremonese-Siracusa (0-0); Feralpi Salò-Pergocrema (0-1); Frosinone-Carrarese (1-0); Lanciano-Piacenza (1-3); Portogruaro-Alto Adige (0-2); Prato-Andria (0-1); Trapani-Spezia (0-2); Triestina-Latina (2-0).
seconda divisione
MALTEMPO RINVIATE LANCIANO-FROSINONE E PIACENZA-PORTOGRUARO
Girone B, stop a due gare Carpi-Ternana è un giallo
(andata 1-1)
VIAREGGIO (4-3-3) Gazzoli; Carnesalini,
LA SITUAZIONE PAVIA-MONZA
ANDRIA-TRAPANI
ANDRIA (4-2-3-1) Menegon;
gio e per la Lega Pro la gara è ancora in piedi, almeno fino al sopralluogo previsto stamattina alle 10, quando verranno valutate le condizioni di agibilità dello stadio Giglio dopo la nevicata di ieri e le previsioni che confermano a Reggio neve anche nella prima mattinata di oggi. Intanto la vigilia è stata un susseguirsi di colpi di scena. Dopo che questura e prefettura avevano dato appuntamento alla mattinata di oggi per il sopralluogo definitivo, era stato il sindaco di Reggio, Graziano Delrio, a intervenire a sorpresa con un’ordinanza che bloccava la gara «a tutela della sicurezza urbana e, in particolare, della sicurezza dei tifosi». Uno stop mai comunicato ufficialmente al Carpi, che con una nota nel pomeriggio si era dissociato dalla decisione di rinvio («lo stadio non è di proprietà del Comune» si specifica), spalleggiato anche dalla Lega Pro («nessuno ci ha informati dell’ordinanza del sindaco»). Nel bel mezzo si è trovata la Ternana, partita in pullman a ora di pranzo dall’Umbria, sfidando la tormenta di neve. In mattinata è attesa la decisione, ma le possibilità di rinvio restano elevate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ore 14.30
Sono dieci le partite già rinviate In campo Perugia e Catanzaro Il maltempo incide pesantemente sulla Seconda divisione. La Lega Pro ha già deciso il rinvio di dieci partite (sei del girone A e quattro del B, compreso l’anticipo Fano-Aprilia previsto per ieri) che saranno recuperate mercoledì 22. Altre partite in programma oggi restano comunque a rischio. Tra le altre, è saltato il big match del girone A tra le prime due (Casale-Rimini) e tra le squadre di alta classifica gioca solo il Treviso, rinfrescato dalle recenti novità tecniche e societarie. Nel girone B invece va in campo il Perugia capolista, mentre salta l’atteso derby d’Abruzzo tra Chieti e L’Aquila: visto che anche la Vigor Lamezia è ferma, può approfittarne il Catanzaro che gioca sul campo del Milazzo.
GIRONE A
(24a giornata)
BORGO A BUGGIANO-TREVISO Fanton di Lodi CASALE-RIMINI Rinviata CUNEO-ALESSANDRIA Rinviata ENTELLA-MANTOVA Colarossi di Roma GIACOMENSE-LECCO Rinviata PRO PATRIA-POGGIBONSI Illuzzi di Molfetta SAMBONIFACESE-RENATE Bietolini di Firenze SAN MARINO-SAVONA Rinviata SANTARCANGELO-BELLARIA Rinviata VALENZANA-MONTICHIARI Rinviata CLASSIFICA Rimini p. 45; Casale 44; Treviso (-1) e San Marino 40; Cuneo* 39, Entella* e Santarcangelo 33; Poggibonsi 32; Renate 31; Alessandria* (-2), Bellaria e Mantova 28; Borgo a Buggiano e Giacomense 27; Savona (-4) 26; Pro Patria* (-13) e Montichiari (-2) 24; Sambonifacese 23; Valenzana 15; Lecco 14. (* una gara in meno).
GIRONE B
(26a giornata)
ARZANESE-NEAPOLIS Pezzuto di Lecce (a Frattamaggiore) CELANO-GIULIANOVA Rinviata CHIETI-L'AQUILA Rinviata EBOLITANA-MELFI Reni di Pistoia FANO-APRILIA Rinviata FONDI-GAVORRANO Ceccarelli di Rimini ISOLA LIRI-VIGOR LAMEZIA Rinviata MILAZZO-CATANZARO Aversano di Treviso PERUGIA-CAMPOBASSO Paolini di Ascoli VIBONESE-PAGANESE Abisso di Palermo CLASSIFICA Perugia p. 53; L'Aquila 48; Vigor Lamezia 47; Catanzaro* 46; Paganese 42; Gavorrano 38; Arzanese 35; Chieti* e Normanna (-1) 34; Aprilia* 33; Giulianova 29; Fano (-5) 27; Neapolis (-2) e Campobasso (-2) 26; Fondi 25; Milazzo 24; Vibonese e Ebolitana (-1) 23; Isola Liri* (-2) 18; Melfi (-4) 17; Celano 13. (* ha già riposato).
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DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
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FORMULA 1 IL CONFRONTO
MCLARENVSFERRARI Muso liscio o scalino: chi ha ragione?
Gli inglesi puntano su un frontale pulito, il Cavallino incrementa il flusso d’aria sotto la vettura GIORGIO PIOLA
McLaren e Ferrari hanno scelto strade diverse per cercare di infrangere il predominio della Red Bull che verrà svelata domani sul web: la M4-27 è una evoluzione elegante delle monoposto precedenti; mentre la F2012 è bruttina e soprattutto segna un punto di partenza per una nuova generazione di rosse.
La M4-27 ha adottato un telaio basso grazie a una posizione più coricata dei piloti La F2012 ha invece alzato tutto l’anteriore senza penalizzare il baricentro
Passo La MP4-27 rimarrà come nella passata stagione la monoposto più lunga, la F2012 ha mantenuto inalterato l’interasse perché basta ed avanza la rivoluzione a livello delle sospensioni con l’adozione dello schema pull rod (a tirante) davanti e dietro. La diversità del passo è dovuta anche alle diverse scelte per la posizione di guida dei piloti che sono più coricati sulla McLaren.
dovrebbe rappresentare anche un notevole risparmio di peso perché il tirante in genere è più leggero rispetto al puntone ma l’estrema inclinazione del braccio della F2012 ha costretto ad adottarne uno di notevoli dimensioni. Questa soluzione si sposa bene con l’aerodinamica perché telaio alto, muso sottilissimo e molto rialzato da terra — così come i bracci della sospensione — sono tutti fattori che aumentano la portata d’aria nella zona inferiore della vettura. Diversa
Scalino Perché la McLaren non
ha lo scalino? Perché ha adottato un telaio molto «basso» che arriva alla zona della centina anteriore con un’altezza inferiore ai 62,5 cm consentiti dal regolamento. La Ferrari invece no per cui, come Caterham e Force India (le altre monoposto viste sinora) ha dovuto introdurre appunto quel brutto scalino sul muso per rientrare nelle misure imposte dal regolamento: 55 cm. Il muso della McLaren è più basso, mentre quello della Ferrari è alto e sottile. Per ovviare all’inevitabile innalzamento del baricentro in questa zona Maranello ha adottato dunque la sospensione pull rod (a tirante) che permette di avere tutti gli elementi in basso. In teoria
Passo lungo
Cambio compatto
La MP24-27 avrà il passo più lungo tra le F.1 del 2012. Inoltre sarà forse l’unica ad avere il muso basso e liscio. Le fiancate sono alte con le bocche dei radiatori che ricordano quelle del 2008. Ma si stringono molto nella parte bassa per far confluire aria dietro
La F2012 ha uno scalino sul muso perché il telaio è alto nella zona dell’abitacolo e si abbassa davanti per regolamento. Dietro è molto rastremata e la scatola del cambio è bassa con ingombri verticali ridotti. Le fiancate sono alte e si stringono sotto
la scelta della McLaren che ha privilegiato una maggiore pulizia nella parte superiore della carrozzeria a discapito del flusso d’aria nella parte inferiore.
y
SI SVELA LA LOTUS
Fiancate McLaren e Ferrari
hanno in comune però la forma delle bocche di ingresso per raffreddare i radiatori che sono molto alte quasi a ricreare l’effetto del doppio fondo reintrodotto lo scorso anno dalla Toro Rosso. La parte bassa delle fiancate molto rastremata a tal punto da creare una zona piana molto all’interno dei 140 cm regolamentari del fondo scalinato che ha il compito di incanalare il flusso d’aria nella zona posteriore. Nelle fiancate la Ferrari ha poi introdotto strutture deformabili che sono diventate dei profili alari in parte integrate nelle fiancate stesse ed in parte sporgenti dalle stesse per collegarsi ai deviatori di flusso verticali. Retrotreno A prima vista la Ferrari ha fatto un ottimo lavoro con una rastremazione estrema di tutta la parte posteriore che termina con una grande sfogo centrale tipo Red Bull ma posizionato più in basso a livello lati del cambio che una nuova scatola in carbonio bassissima e ingombri verticali ridotti. Al punto che in questa zona è stato posizionato il radiatore del cambio che è raffreddato da una seconda piccola presa d’aria piazzata come sulla McLaren 2011 dietro quella principale per il motore. Chi avrà avuto ragione? La prima risposta ai test, la definitiva in Australia. Ma il fatto che la Red Bull dovrebbe avere un muso a scalino costituisce per Maranello già una notizia confortante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Martedì a Jerez (Spagna) inizieranno i primi test del 2012 ai quali prenderanno parte 10 monoposto 2012: non ci sarà la Marussia e la Mercedes si schiererà con la vettura 2011 (solo gli scarichi saranno in versione aggiornata).
S Oggi La Lotus (ex Renault) svela le immagini della E20 sul web
S Domani Presentazione della Lotus dal vivo, lancio della Sauber e soprattutto quello on line della Red Bull
S Martedì La Williams svela la FW34 e poi a seguire iniziano i collaudi. In pista per i team di vertice Massa (Ferrari) Webber (Red Bull) e Button (McLaren)
S
in Spagna
Taccuino ACCUSE DOPO LA SENTENZA
Sul sito di El Pais la foto di Alonso che bacia Xenia Nonostante Alonso sia molto seccato delle intrusioni nella sua vita privata, in Spagna non mollano la presa: sul sito di El Pais è stata pubblicata una foto tratta dal blog di Xenia Tchoumitcheva nella quale il ferrarista dà un tenero bacio alla modella svizzera di origini russe. Amore vero? Ai ferraristi per la verità interessa solo che Fernando vada forte...
ESTETICA&CORSE
Papà Sutil: «Hamilton penoso» (m.d.i.) Intervistato dal Munchener Merkur, Jor ge Sutil, padre di Adrian ha accusato Hamilton: «Si dovrebbe vergognare, è stato lui la causa dell’inciden te di Shanghai con Lux, Penoso che non si sia presen tato al processo. Mio figlio si è scelto l’amico sbaglia to». Intanto la Caterham ha preso l’olandese Giedo van der Garde, 26 anni, come terzo pilota.
SCOMPARSO A 76 ANNI
Addio al talent scout Trivellato È morto ieri a Vicenza, Jacopo Trivellato, 76 an ni. Pilota e poi preparatore, col suo team lanciò De Adamich, Patrese, De Angelis, Gabbiani, Stohr, Rava glia, Berger, Martini e Badoer. VOLANTE D’ORO (a.s.) Premiati venerdì a Modena dalla Csai i migliori italiani: volante d’oro a Luca Filippi.
Giovedì Cambio della guardia: al volante della Ferrari ci sarà Alonso, mentre sulla Red Bull debutterà il campione del mondo Vettel. E sulla McLaren ci sarà Hamilton
Jody Scheckter sulla T4 con cui centra il Mondiale 1979. Sotto Schumacher vince in Spagna con la F310 COLOMBO
Schumi vinse guidando una... vasca da bagno Nel ’96 la F310 di Barnard aveva un abitacolo enorme La brutta T4 centrò il titolo, la bella F92A invece fece flop ANDREA CREMONESI
Ma questa è la più brutta F.1 che la Ferrari abbia mai schierato al via di un Mondiale? Dopo aver visto venerdì le prime immagini della F2012, sono stati in molti a chiederselo. La risposta è complicata, non soltanto perché il criterio di bellezza (o bruttezza) di un’auto da corsa è molto più soggettivo rispetto al giudizio sull’estetica di una Panda o di una Punto. Il fatto è che dagli anni ’50 ad oggi le monoposto sono completamente cambiate ed è difficile fare paragoni che abbraccino 63 stagioni di Mondiale. Limitando la ricerca dagli anni Settanta in poi quando sulle F.1 sono comparse le ali fisse davanti e dietro, ci sono almeno due monoposto che possono rivaleggiare con questa Ferrari per la palma di rossa più brutta: la 312 T4, che è già stata rievocata in occasione della presentazione, e la F310. Precedenti La prima costituisce un precedente beneaugurante perché quella monoposto, che al confronto di Lotus, Williams e Ligier pareva antiquata, riuscì a centrare il titolo piloti con Jody Scheckter nel 1979 e quello costruttori grazie ai preziosi punti di Gilles Villeneuve, oltre a sei successi parziali. La F310 del 1996 invece nacque da un equivoco regolamentare legato alla dimensioni dell’abitacolo: John Barnard, allora progettista, diede un’interpretazione rigorosa della normativa con il risultato che Michael Schumacher ed Eddie Irvine sembravano guidare una vasca da bagno... Modificata alla meglio quella macchina vinse col tedesco tre gare: Spagna, Belgio e Italia. Bella perdente Ben differente il destino della
F92A, la vettura firmata da Jean Claude Migeot e Steve Nichols, che alla presentazione strappò consensi entusiastici tanto era bella: ebbene quella vettura, caratterizzata da un originale doppio fondo, racimolò nel Mondiale ’92 la miseria di 21 punti e due podi con Jean Alesi in Spagna e Canada. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL RICORDO
CICLISMO L’APERTURA ITALIANA
Dedica ad Alessandro l’amico morto in moto A fianco, la volata: Modolo, 24 anni, è a sinistra di Viviani. «Dedico la vittoria al mio amico Alessandro Chiossi, 18 anni, veronese di Vallese, che un mese fa ha perso la vita in un incidente stradale. In sella al suo motorino se n'è andato troppo presto. Mi manca tanto».
Elia Viviani, 22 anni, già 1˚ nel 2011, sul podio e in trionfo FOTOSERVIZIO ROBERTO BETTINI
NUOVO PADRONE Viviani irresistibile 100 metri di show Bis a Donoratico Modolo lo anticipa forte, ma Elia si scatena con una gran rimonta. Entrambi già ai Giochi DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI DONORATICO (Livorno)
titolare o da riserva saranno le corse di primavera a deciderlo. Brrr... Le previsioni meteo si ri-
Viviani davanti a Modolo: la stagione italiana parte col botto. Dal gelo di Donoratico emergono questi due giovani che scaldano gli appassionati. E con questo successo in volata, il secondo stagionale e il 14˚ in carriera, il veronese della Liquigas che martedì compie 23 anni dimostra una volta di più di essere un corridore sul quale si può puntare forte. Il c.t. Paolo Bettini (fresco di esame superato per d.s. professionistico) non poteva che essere sorridente: «Un gran bell’ordine d’arrivo». Senza dubbio, perché sia Viviani sia Modolo sono due azzurri di peso per le Olimpiadi. Di più: Viviani può considerarsi già quasi convocato. Una volta ottenuta la qualificazione su pista, Elia avrà la certezza di far parte anche del gruppo strada. Se da capitano,
velano sbagliate: freddo, ma meno di quello atteso. Vento forte, 3˚, non nevica. Al limite, ma si può correre. Tre fuggitivi (dal km 14 Rocchetti, Ricci Bitti e De Marchi, vantaggio 10’55") sono ripresi ai - 8 km. La Lampre prende in mano la corsa per Petacchi in cerca del 7˚ successo, ma AleJet non decolla. «La squadra ha lavorato bene per portarmi in volata. Purtroppo, forse per il freddo e il ritmo regolare, non sono riuscito ad accendermi». Schioppettata «E’ stata una vola-
ta incasinata forte — afferma Viviani —. Ero sulla ruota del Peta, ma lui non è partito e io mi sono trovato in seconda fila». In quel momento sembrava che il bis di Viviani fosse impossibile, causa magari anche del difficile adattamento al clima:
la settimana scorsa, in Argentina, piena estate; qui pieno inverno, 45 gradi tra ieri e la vittoria di Quines. «Sì, ho lottato duro contro il freddo. Il problema maggiore però è stato Modolo, partito ai 200 metri come una schioppettata. Ho preso paura perché pensavo mi andasse via. Invece ho una condizione eccellente e quei 100 metri finali che mi permettono di fare la differenza. Sono partito col numero 1 per la prima volta da pro’ e mi sono preso la responsabilità di far lavorare la squadra, non potevo deludere i compagni». E questo è un punto importante. Viviani ha la sicurezza e la mentalità del campione. La sua maturità, frutto anche di viaggi da solo intorno al mondo con una bici da pista come unica compagna, è superiore alla media. Come un grande pilota, anticipa e guarda avanti: supera agevolmente una curva tenendo lo sguardo sulla successiva. Al talento, indispensabile, ag-
y
PETACCHI 17˚ 1. Elia VIVIANI (Liquigas-Canndondale) km 168 in 4.25’, media 38,151; 2. Sacha Modolo (ColnagoCsf); 3. Filippo Baggio (Utensilnord); 4. G. Brambilla; 5. A. Richeze (Arg); 6. Frapporti; 7. Belletti; 8. Lovassy (Ung); 9. Napolitano; 10. Rossi; 11. Barla; 14. Fortin; 15. Alafaci; 16. De Maria; 17. Petacchi; 18. Maggiore; 20. Zanotti.
S CAVENDISH Deciderà solo oggi se aprire il 2012 in maglia iridata in Qatar (Barzan Towers Doha, km 142): Mark Cavendish è influenzato. Con lui Gilbert, Pozzato, Hushovd e Guardini
S CONTADOR Oggi 1ª prova della Challenge Maiorca (Spa) con Contador: Evans e Andy Schleck sono al debutto
BESSEGES IN FRANCIA
Bravo Marcato Vince la tappa più breve per vento BAGNOLS SUR CEZ (Fra) Vento forte e temperatura polare. La 4ª tappa dell’Etoile de Besseges è stata ridotta di 90 km: si sono corsi gli ultimi 66 km e alla fine, in volata, l’ha spuntata Marco Marcato, il trevigiano della Vacansoleil 2˚ alla Parigi Tours 2011. E’ la prima vittoria stagionale: battuti Eeckhout (Bel) e El Fares (Fra).
giunge tanto sacrificio. A gennaio l’abbiamo visto a Gran Canaria, dove ha spianato le montagne a sud dell’isola alternando uscite lunghe con esercitazioni di forza nei tratti più duri. E meglio una ripetuta in più che una in meno. Una dedizione al lavoro totale che ricorda quella di un suo maestro: Ivan Basso. Da applausi Anche Sacha Modo-
lo, saltato ai 70 metri, si applaude. «Era la mia prima corsa stagionale — racconta il trevigiano della Colnago — e mi ero detto che bene che andava sarei arrivato nei 5. Invece ho fatto secondo per poco. Sono molto contento perché vuol dire che in inverno ho lavorato nel modo giusto». Il suo d.s. Roberto Reverberi dice che sarà l’uomo da battere alla Sanremo. «E’ il mio primo grande obiettivo. Mi sono allenato per questo». Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
le tappe
laStoria LANCE ARMSTRONG
MAGGIO 2010: PARLA LANDIS E COMINCIA LA CACCIA
La foto a fianco (Rellandini/Reuters) è del 25 luglio
L’agente Novitzky stavolta si arrende all’eroe americano
2004: Armstrong festeggia il 6˚ Tour consecutivo e il compagno Floyd Landis (con lui dal 2002 al 2004) porta la bandiera americana. Proprio Landis. con 3 email tra il 30 aprile e il 6 maggio 2010, scatena la caccia a Lance: accuse di doping nella Us Postal. Il caso è gestito dall’ispettore federale Jeff Novitzky, che il 19 luglio 2010 si incontra a Lione, sede dell’Interpol, con le polizie europee coordinate dal pm Roberti. Ora l’archiviazione
Dopo 2 anni archiviata l’inchiesta doping su texano e Us Postal L’opinione pubblica contro l’ispettore che incastrò la Jones LUIGI PERNA
Per due anni è sembrato uno di quei polizieschi americani in cui l’agente speciale dà la caccia al nemico pubblico numero uno. Un po’ come se Kevin Costner avesse rivestito i panni del federale Eliot Ness ne «Gli Intoccabili» per braccare Al Capone. Però nella realtà al tenace Jeff Novitzky non è riuscito il colpo di incastrare il grande Lance Armstrong. Tra il superpoliziotto e il superman del Tour ha vinto il secondo. L’ufficio del procuratore André Birotte jr ha deciso di archiviare l’inchiesta che andava avanti dal 2010 sul presunto utilizzo di fondi pubblici dello sponsor statale Us Postal (le poste americane) per finanziare il doping
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Ora sono felice di continuare la mia vita di padre, sportivo e militante della lotta al cancro LANCE ARMSTRONG 40 anni, 7 volte re del Tour
nella squadra di Armstrong tra 1999 e 2004. Reazione Non sono note le moti-
vazioni che hanno portato alla decisione dell’organo di Los Angeles. Ma il «mito» Armstrong, quello del ciclista invincibile e del sopravvissuto al cancro, resta in piedi, come si auguravano milioni di tifosi (3 milioni 256 mila i suoi seguaci su Twitter) per cui resta un eroe americano. Lance giustamente può
festeggiare: «Sono orgoglioso di sapere che il procuratore ha chiuso l’inchiesta. Si tratta di una buona decisione. Sono felice di continuare la mia vita di padre, di sportivo e di militante della lotta al cancro senza questa distrazione», ha fatto sapere tramite l’avvocato Mark Fabiani. Negli ultimi anni, il 7 volte re del Tour (1999-2005) era stato travolto dal fango. Anche dopo il secondo e definitivo ritiro. L’ultimo suo Tour, quello del luglio 2010, abortito nelle ambizioni a causa di una caduta, era stato una «via crucis» accompagnata dai sospetti. L’inchiesta federale, cominciata mesi prima, era deflagrata con le rivelazioni di Floyd Landis. Il Wall Street Journal le pubblicò con un titolo ironico: «Blood Brothers». «Fratelli di sangue».
Accuse Armstrong era accusato dall’ex compagno di essere stato il suo «maestro del doping». Episodi raccapriccianti, come quello dei corridori Us Postal stesi sul pavimento del pullman a iniettarsi sacche di sangue durante il trasferimento in una tappa di montagna del Tour, e la presunta positività di Armstrong «occultata» al Giro di Svizzera 2001. Tutti ripetuti davanti al Gran Giurì. Dopo Landis, le denunce degli ex compagni di Us Postal e Motorola si sono susseguite: Tyler Hamilton («Vidi Epo nel suo frigorifero. L’ho visto iniettarsela più di una volta...»), il neozelandese Stephen Swart («era il principale istigatore a usare Epo»), l’ex meccanico e assistente personale Mike Anderson e pare perfino il fedelissimo George Hincapie.
L’ispettore Novitzky, affiancato da un altro procuratore federale, Doug Miller, e dal capo dell’agenzia antidoping Travis Tygart, si era spinto oltre. Cercando la via del tesoro che portava ai conti svizzeri. Perciò aveva chiesto un coordinamento con l’Interpol e gli investigatori europei, tra cui il pm padovano Benedetto Roberti, che starebbe indagando sul medico Ferrari. Il sequestro di agende e computer di Popovych (ex compagno di Armstrong) era legata al filone italiano. Ma tutti questi elementi, assieme alle vecchie inchieste su Armstrong, non sono pesati nella valutazione. Non a caso Novitzky, dopo aver messo alla sbarra l’olimpionica di atletica Marion Jones (5 medaglie a Sydney 2000), finita in carcere per il caso Balco, aveva perso nei processi contro
i campioni del baseball difesi dagli avvocati John Kerker e Elliot Peters, gli stessi ingaggiati da Armstrong a maggio. Deve aver prevalso l’idea, sempre più diffusa nell’opinione pubblica americana, che sia uno spreco spendere soldi per indagare su vecchie corse in Europa. E infangare l’uomo che con la sua fondazione Livestrong raccoglie milioni di dollari (100 mila li ha appena donati per un’iniziativa del sindaco newyorkese Bloomberg) a favore dei malati di cancro. Deve aver pesato il pregiudizio sulla credibilità di Landis e soci, tutti in qualche modo avvelenati con l’ex capitano. L’Usada continuerà a indagare, «per uno sport pulito». Ma da ieri Armstrong torna a essere solo il re del Tour che l’America vuole. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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RUGBY SEI NAZIONI
COSA NON VA
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L’efficacia La squadra ha possesso e occupazione, ma non concretizza.
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La difesa Come spesso in passato, certi svarioni costano carissimi.
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Gli errori della mischia Meno devastante del solito, commette due o tre errori decisivi.
Nessuna magia Italia: tanto gioco e troppi errori La Francia dilaga Per 50 minuti gli azzurri fanno la partita ma non finalizzano e pagano i buchi in difesa DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI PARIGI
È cambiato l’allenatore, sono cambiati alcuni giocatori, ma per ora è la solita Italia. Capace, tra possesso, gestione e occupazione, di tenere in scacco fin oltre il primo tempo una grande squadra come la Francia padrona di casa e vicecampione del mondo, incapace però di costruire vere occasioni da meta e colpevole di imperdonabili svarioni difensivi. Tutto come in un film già visto, insomma: la Nazionale di Jacques Brunel come quella di Nick Mallett. Evidentemente il tecnico francese non ha la bacchetta magica. E certi limiti della squadra azzurra sono congeniti. I Galletti, senza mai dare l’impressione di spingere sull’acceleratore, vincono 30-12, quattro mete (due per tempo) a zero. Lasciando gli ottantamila dello Stade France freddi come la giornata parigina. I diciotto punti di scarto sono peraltro in linea con il passato. Nei sei precedenti scontri diretti di Sei Nazioni in Francia, la differenza media era stata di venti.
Contraddizioni Non tutto è da buttare, sia ben chiaro. Basti sottolineare che l’Italia, nei primi cinquanta minuti, pur col tabellone sul 15-9 per i transalpini, è padrona del campo. C’è, in qualche modo, un atteggiamento nuovo, diverso. Si percepisce una maggior voglia di attaccare, di osare, di utilizzare gli spazi e il pallone. Peccato sia una situazione sterile. L’Italia detta il ritmo, ma non avanza e non finalizza. La difesa avversaria disegna una ragnatela attraverso la quale, senza idee, non si passa. Se poi, al primo affondo dei cuginastri, si aprono praterie, il banco salta in fretta. Troppo in fretta. Al 21’ — sul 3-3 — c’è un raggruppamento a ridosso dei ventidue azzurri: dalla piattaforma l’ovale finisce nelle mani di Rougerie, il quale, approfittando di una voragine creata con la complicità di Ghiraldini e Lo Cicero, va indisturbato in meta. Da gelare il sangue già intirizzito. Limiti La triste musica si ripete al 35’ — sul 10-6 — quando la mischia azzurra, su propria introduzione, perde palla. Picamoles lancia Malzieu che, di forza, lascia sul posto addirittu-
FRANCIA ITALIA
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MARCATORI: p.t. 11’ c.p. Yachvili, 18’ drop Burton, 21’ m. Rougerie tr. Yachvili, 29’ c.p. Burton, 35’ m. Malzieu; s.t. 6’ c.p. Burton, 12’ c.p.Yachvili, 14’ m. Clerc tr. Yachvili, 19’ c.p. Botes, 32’ m. Fofana. FRANCIA: Medard; Clerc, Rougerie (35’ s.t. Mermoz), Fofana, Malzieu; Trinh-Duc (35’ s.t. Beauxis), Yachvili (22’ s.t. Parra); Picamoles (25’ s.t. Harinordoquy), Bonnaire, Dusautoir; Nallet (10’ s.t. Maestri), Papé; Mas (35’ s.t. Debaty), Servat (14’ s.t. Szarzewski), Debaty (22’ s.t. Poux). All. Saint-Andre. ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Sgarbi (16’ s.t. Canale), McLean; Burton (16’ s.t. Botes), Gori (35’ s.t. Semenzato); Parisse, Barbieri (25’ s.t. Favaro), Zanni; Van Zyl (16’ s.t. Bortolami), Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini (35’ s.t. D’Apice), Lo Cicero (22’ s.t. Cittadini). All. Brunel. ARBITRO: Owens (Galles). NOTE: p.t. 15-6. Spettatori 79.563. Gialli: 31’ s.t. Geldenhuys. Calci: Yachvili 4 su 6 (10 punti), Parra 0 su 1; Burton 2 su 3 (6 punti) e 1 su 2 drop (2 punti), Botes 1 su 1 (3 punti). Mischie: Francia vinte 8, perse 0; Italia vinte 2, perse 0. Touche: Fra vinte 8, perse 2; Ita vinte 10, perse 1. Penalità concesse: Fra 7; Ita 6. Passaggi: Fra 123; Ita 157. Placcaggi: Fra 99 (mancati 3); Ita 64 (mancati 9). Possesso: Fra 35’; Ita 30’. Nella metà campo avversaria: Fra 43’; Ita 37’. Uomo del match: Malzieu.
ra cinque o sei avversari (Parisse, Gori e Venditti i primi a non opporre resistenza) e, mai placcato, «raddoppia». Due errori così e tutto il resto è vanificato, non conta. La differenza tra una squadra che sa vincere e una che perde è tutta qui: la prima concretizza al meglio il poco che ha a disposizione, la seconda gigioneggia e resta alla finestra. Non è colpa dei singoli: anche se Gori, che pure garantisce quella rapidità e intraprendenza che Brunel va cercando, è leggerino e non ha ancora una visione di gioco all’altezza, così come Venditti e McLean difficilmente potranno essere le ali sulle quali costruire una Nazionale vincente. Il problema vero è più generale. Del resto se la Francia — in casa, nel Torneo, imbattuta da nove partite — è terza nel ranking mondiale e l’Italia dodicesima, un motivo c’è. Se poi, nell’ultima mezzora, cala anche l’intensità, addio sogni. All’Olimpico Arrivano, così, altre due mete francesi: di Clerc (all’undicesimo centro nel Sei Nazioni) al 54’, su un contrattacco aperto da un furbo calcetto di Trinh-Duc e del debuttante Fofana, al 72’. Quando l’Italia, da un paio di minuti, con Geldenhuys in panca puniti per aver fatto franare una maul, è pure con l’uomo in meno. A proposito di esordi: in casa azzurra, oltre a quello di Venditti, c’è quello di Botes, entrato negli ultimi venti minuti per rimpiazzare Burton all’apertura. Non che l’«australiano» avesse demeritato. Anzi: la sua prestazione, impreziosita da un intelligente drop, è piaciuta per precisione e autorità. Resta tra le cose da ricordare in vista dell’appuntamento di sabato. All’Olimpico, per la sfida all’Inghilterra, saranno più di settantamila. Vietato fallire.
Alessandro Zanni, 28 anni, placcato da Aurélien Rougerie, 31 EPA
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NUOTO TROFEO CITTA’ DI MILANO: DOPPIETTE DI SCOZZOLI E CAVIC
Magnini-Pellegrini, una festa per due: nei 100 Filippo: «La mia prima vittoria da trentenne, buon segno». La Bianchi delfino da 58"97 STEFANO ARCOBELLI MILANO
Filippo e Federica, da bravi fidanzati, aumentano le cose in comune: scendono in acqua con la cuffia dello stesso colore (giallo), mostrano la stessa t-shirt con l’effigie di lei, vincono la stessa gara di buon mattino al meeting milanese (i 100 sl), e fanno passerella di sera per il compleanno di lui. Insomma una coppia che riparte di slancio, al rientro dagli Usa. «Lei mi ha dato il sole» fa Filippo appena uscito dall’acqua con un 50"01 sufficiente per domare la gara regina davanti al compagno di allenamenti di Thorpe, il russo Grechin, e a
Filippo Magnini, 30 anni, e Federica Pellegrini, 23, arrivano alla festa BOZZANI
Santucci che s’allena insieme a Filo e Luca Dotto, per nulla fresco e leggero (parole sue), esplosivo e dunque veloce per sembrare il vero centista che sta preparando l’assalto olimpico, battuto anche nei 50 da Bocchia. Personaggio «Il mio primo suc-
cesso da trentenne — sorride Magnini —, fa sempre un bel-
l’effetto mettere la mano davanti, è bello che l’interesse sia tornato su di me, per ciò che faccio in acqua e per la bella storia con Fede». Pure la sua Fede cerca nei 100 quell’ispirazione che serva ad «ottimizzare» (parola del tecnico Rossetto) la gara centrale, il passaggio per quei 200 nei quali la concorrenza si fa minacciosa (ieri anche la svedese Sjoestroem è scappa-
ta in 1’56"57) e dalla quale alla piscina Mecenate aveva raccolto un tempo da 1’58" che è in linea con la preparazione ma non con le ambizioni. Fede è come se non si fosse ancora davvero accesa: troppo presto per abbassare l’elmetto? E’ molto tranquilla, scherza per la vittoria col suo Filo («s’è gasato per la festa»), e spiega che nonostante il tema della velocità le stia caro non «stravolgerò la mia tattica di gara, come diceva Castagnetti non sparare tutto all’inizio, c’è sempre tempo per recuperare alla fine». ora è il momento di indossare i Lesilla, non è il momento di stressarsi con i pensieri olimpici, e se la francese Muffat ha già 1’56" «anche io l’ho fatto a dicembre». Tutto sotto controllo, insomma per la coppia glamour del nuoto azzurro. Farfalla Ilaria Bianchi, per sua stessa ammissione, è la nuotatrice più sorprendente delle piscine: si allena e ammette che non sa mai prevedere il suo ve-
ro valore in gara. Dopo il 58"97 - sesto crono mondiale stagionale - nei 100 farfalla, è una tesi che si rafforza. La medaglia europea di vasca corta è compagna di allenamenti dello sprinter Orsi, dei dorsisti Di Dora e Arianna Barbieri (doppietta per i due), del delfinista Facchinelli, compagni che ne esaltano le qualità tecniche e umane. Farà parlare di sè, se continua così. A proposito di delfini, anche Milorad Cavic, dopo i due successi di ieri, si affida ad un esperto di Caserta per capire come far funzionare la sua schiena dopo l’operazione di un anno fa. «Sto cercando energie, spirito, adrenalina, se il fisico mi sorregge, posso tornare quello di prima e con più maturità e senso del sacrificio» spiega l’anti Phelps di Pechino e Roma. Fabio Scozzoli ingaggia due duelli interessanti con Mattia Pesce: il riferimento essenziale è l’1’01"13 nei 100. C’è un muro che aspetta di essere sbriciolato presto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I RISULTATI (50 m, serie dir.) Uomini. 100 sl: 1. Magnini 50"01; 2. Gre chin (Rus) 50"17; 3. Santucci 50"19; 4. Dotto 50"27. 400 sl: 1. D’Arrigo 3’55"72. 50-100 do: 1. Di Tora 26"00, 55"94 (Milli 56"16). 50-100 ra: 1. Scozzoli 27"95, 1’01"13 (Pesce 28"06, 1’01"60). 50-100 fa: 1. Cavic (Ser) 24"13, 53"11 (Korotyshkin, Rus, 24"54, 53"96, Pizzamiglio 54"28). 200 mx: Dioli 2’02"75. 400 mx: 1. Pelizzari 4’29"54. Donne. 50 sl: Najadanovski (Ser) 26"06, Tecchio 26"15. 100 sl: 1. Pellegrini 55"83; 2. Mizzau 56"49; 3. Masini L. 56"52. 400 sl: 1. De Memme 4’12"50, 2. Nesti 4’12"68. 50-100 do: 1. Barbieri 29"10 (Zofkova 29"60) 1’03"15 (Ioppi 1’04"19). 50 ra: 1. Valentini 32"75; 2. Scarcella 32"87. 100 ra: 1. Smid (Slo) 1’10"77, 2. Scar cella 1’11"19; 50-100 fa: 1. Bian chi 27"09, 58"97; 200 mx: 1. Dal Rio 2’18"80. 400 mx: 1. Polieri 4’49"09. Tv: 9.30 dif. Rai Sport 1.
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A EDIMBURGO 6-13
Scozia, che spreco Inghilterra felice La Scozia gioca, l’Inghilterra vince e si tiene la Calcutta Cup (nella foto REUTERS, il capitano Robshaw). Nonostante un
possesso del 60% e 33 palle conquistate nel campo avversario, gli uomini di Robinson non finalizzano l’enorme lavoro delle terze linee e due opportunità nella ripresa, prima con Laidlaw che non riesce a schiacciare, contrastato da Youngs, e poi con Rennie, che trova il buco giusto
ma si fa placcare da Foden, perdendo la palla. Decisiva la meta di Hodgson, che aveva schiacciato a inizio ripresa dopo il contrasto a una liberazione di Parks.
OGGI ALLE 16 SU SKY 2
Scozia-Inghilterra 6-13 (6-3). Marcatori: p.t. 22’ c.p. Farrell (I),
Oggi alle 16 (dir. Sky Sport 2), Irlanda Galles completa il primo turno. È la rivincita del quarto al Mondiale, vinto dai Dragoni che
C’è Irlanda-Galles Rivincita mondiale
25’ e 32’ c.p. Parks (S); s.t. 1’ m. Hodgson tr. Farrell, 34’ c.p. Farrell.
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però sono senza 5 titolari di allora, infortunati. UNDER 20 Nel 6 Nazioni under 20, Scozia Inghilterra 3 59. DONNE Oggi alle 14 a Riom (Fra), Francia Italia donne. ECCELLENZA Per il 10˚ turno di Eccellenza, rinviata per il gelo anche Calvisano Petrarca di oggi.
d Brunel realista
HANNO DETTO
S Parisse «Abbiamo avuto il piacere di giocare. Ma dobbiamo imparare a diventare più cinici, perché tanto possesso non ci ha dato nessuna meta»
S Zanni «Quando si perde, non si può mai dire che è andata bene. Brucia il risultato perché si poteva fare meglio in difesa. Ma siamo usciti a testa alta»
«Dominare non significa vincere»
Il c.t. ha cantato l’Inno di Mameli ed è sereno: «Sterili in attacco ma siamo andati meglio di quanto pensassi» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI PARIGI
Se è vero — lo sosteneva il poeta Jean Cocteau — che i francesi sono italiani di cattivo umore, allora Jacques Brunel o non è un francese o sa fingere bene. Perché dopo la prima partita (e la prima sconfitta) della sua Italia, mantiene un’aria seria, pensierosa, responsabile, ma non è di cattivo umore. Anzi, confida: «Siamo andati meglio di quello che immaginassi». E ancora, aggiunge: «Meglio di quello che, rimasti in 14 contro 15, temessi. A quel punto avremmo potuto subire, cedere, mollare, e invece abbiamo ancora avuto la forza di reagire, lottare, combattere, attaccare, provare a segnare». Iniziative Dopo averlo visto in
tuta sul campo, o in giubbotto sulla strada, o in maglione a tavola, stavolta Brunel indossa giacca blu, camicia bianca, cravatta verde con sottili strisce rosse e bianche, e neppure questo abbigliamento formale lo rende di cattivo umore. È stata — e non è ancora finita quando spiega i suoi ragionamenti e rivela i suoi sentimenti: lo aspetta il terzo tempo, il banchetto ufficiale — una giornata particolare: la prima della sua nuova squadra nazionale
proprio nella prima contro la sua vecchia eppure eterna squadra nazionale. Lui, a Parigi, nello Stade de France, diviso tra Fratelli d’Italia e La Marsigliese. «Per l’Italia ci sono stati aspetti positivi, altri meno. Importante è stato il possesso, importanti sono state le iniziative, importante è stata l’occupazione del campo. Nei primi 20’ è stata l’Italia a gestire il gioco. Poi sono stati sufficienti due soli errori — e il secondo nato da una mischia che abbiamo sbagliato e
«Volevamo imporre il nostro gioco. Abbiamo raccolto solo tre calci e un drop»
Il c.t. azzurro Jacques Brunel, 58 anni, canta l’inno di Mameli prima della partita GETTY
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DEBUTTI Jacques Brunel è il terzo c.t. azzurro a debuttare nel Sei Nazioni. In precedenza toccò a Johnstone (Italia-Scozia 34-20 il 5/2/2000) e a Nick Mallett (foto FAMA; Irlanda-Italia 16-11 il 2/2/2008)
pagato a caro prezzo — per subire due mete. E questo è stato un aspetto negativo. A me è piaciuto innanzitutto lo spirito con cui abbiamo giocato dal primo all’ultimo minuto: voler attaccare con tutti i giocatori, voler imporre il nostro gioco agli avversari, vicecampioni del mondo. Tutto questo non si è tradotto in mete ma solo in tre calci e un drop, anche se qualche azione interessante, che ha messo in difficoltà i francesi, c’è stata».
Insegnamenti Rispetto a quan-
to visto negli ultimi tempi, gli azzurri sembrano aver giocato un po’ meno bene nelle mischie ordinate, un po’ meglio nelle touche. «Da questa partita — ragiona Brunel — si possono trarre due tipi di insegnamento. Il primo: dominare non significa vincere. E questo già lo sapevo. Il secondo: lo spirito c’è». Volendo, ci sarebbe anche un terzo insegnamento: «Abbiamo creato tante situazioni, ma non efficaci, almeno non fino alla fine. Le statistiche confermano che nel primo tempo nel possesso del pallone l’Italia ha superato la Francia e nell’occupazione del territorio l’ha quasi doppiata. Ma i francesi sono maestri ad approfittare e sfruttare le circostanze: meno occasioni eppure più punti. Ed è anche questo che fa la differenza».
SEI NAZIONI 2012
Serenità Brunel non è di catti-
CLASSIFICA
vo umore, ma sereno, solido. È un uomo da campo, è un allenatore-allevatore, è un contadino dell’ovale, e sa che anche nel rugby prima bisogna dissodare, poi seminare e curare, ma infine c’è la certezza di raccogliere. «Abbiamo intrapreso una strada interessante. Dallo Stade de France usciamo convinti della nostra scelta. E dobbiamo continuare su questa strada».
1ª giornata Francia ITALIA 30 12 Scozia Inghilterra 6 13 Irlanda Galles oggi, ore 16
2ª giornata ITALIA Inghilterra Francia Irlanda Galles Scozia
11/2, ore 17 11/2, ore 21 12/2, ore 16
3ª giornata Irlanda ITALIA 25/2, ore 14.30 Inghilterra Galles 25/2, ore 17 Scozia Francia 26/2, ore 16
4ª giornata Galles ITALIA 10/3, ore 15.30 Irlanda Scozia 10/3, ore 18 Francia Inghilterra 11/3, ore 16
5ª giornata ITALIA Scozia 17/3, ore 13.30 Galles Francia 17/3, ore 15.45 Inghilterra Irlanda 17/3, ore 18
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ATLETICA LA STAGIONE INDOOR
Chicherova a 2.06! Di Martino, 1.94 e un caso bagagli Nell’alto la russa è terza di sempre in sala. L’azzurra se la prende con Alitalia
C’è Anna Chicherova, poi tutte le altre. Antonietta Di Martino compresa. Lo conferma il meeting di Arnstadt, in Germania, dove la russa iridata, alla terza prova, vola a un clamoroso 2.06, a un cm dal personale assoluto e terza prestazione mondiale all-time indoor eguagliata, dopo il 2.08 della svedese Kajsa Bergqvist (2006) e il 2.07 della tedesca Heike Henkel (1992). A 29 anni, la sua crescita post maternità non finisce di stupire. Le più immediate inseguitrici, la connazionale Irina Gordeyeva e la risuscitata belga olimpionica Tia Hellebaut, le restano a nove cm, con un pur significativo 1.97. Bagaglio L’esordio della Di Mar-
Anna Chicherova, 29 anni EPA
tino è agrodolce: il suo 1.94 (al secondo tentativo), minimo olimpico già centrato, è tutt’al-
tro che da disprezzare. Ma l’azzurra, dopo la gara, ha un diavolo per capello. «A parte la pedana troppo lenta per le mie caratteristiche — spiega — la vigilia è stata un tormento. Giovedì sono atterrata a Francoforte senza bagaglio. E’ arrivato dopo oltre 24 ore, ma Alitalia, la compagnia con la quale ho viaggiato, contrariamente a quanto promesso, non ha voluto farsi carico del trasporto ad Arnstadt, poco più di un paio d’ore di strada. Il problema è che all’interno c’era tutto il necessario per il taping per l’alluce acciaccato, col quale ormai salto gioco-forza. Solo grazie all’organizzatore del meeting mi è stato recapitato mezzora prima della gara, quando senza aver praticamente fatto riscaldamento, stavo per rinunciare. Per come s’era messa, è andata ancora bene». Mercoledì, a Banska Bystrica, la replica.
Abate, 60 hs a 7"57 Record italiano e minimo iridato Cancella due 7"60 di Pizzoli nel 1998 «Ai Mondiali si può pure migliorare»
La paginetta La gentilezza di
a.b. Risultati. Uomini: 1. Dmitrik (Rus) 2.30; 2. Ukhov (Rus) 2.30; 3. Baniotis (Gre) 2. 30; 4. Spank (Ger) 2.27; 5. Baba (R.Ceca) 2.24; 6. Williams (Usa) 2.24; 7. Fassinotti 2.20. Donne: 1. Chicherova (Rus) 2.06; 2. Gordeyeva (Rus) 1.97; 3. Hellebaut (Bel) 1.97; 4. Di Martino, Howard (Usa) 1.94; 6. Shkolina (Rus) 1.94; 7. Jungmark (Sve) 1.94; 8. Green (Sve) 1.94; 9. Friedrich (Ger) 1.85.
(si.ba.) Mentre Emanuele Abate, di ritorno dal meeting indoor di Magglingen (Svizzera), racconta come ha siglato il record italiano dei 60 hs in 7"57 e ha così cancellato il 7"60 che Emiliano Pizzoli aveva timbrato due volte nel febbraio 1998, sul telefonino del suo allenatore Pietro Astengo arriva l’sms di Carlo Vittori. «Onore a te e all’atleta», recita.
Emanuele Abate, 26 anni LAPRESSE
un monumento dell’atletica italiana tocca una corda profonda del 26enne ostacolista della Polizia. «Che bello ricevere i complimenti da una persona così importante. In realtà devo ancora capire cos’è successo. Mi rendo conto soltanto che un record italiano è una paginetta nella storia dell’atletica. Personalmente, è il coro-
namento di tutto il lavoro fatto in questi 11 anni con il mio allenatore». La progressione Il ligure era ar-
rivato in Svizzera per conquistare il minimo (7"74) per i Mondiali di Istanbul (9-11 marzo). Missione compiuta già in batteria, con un 7"66. Un’ora dopo il botto, il 7"57 che lo posiziona al quarto posto delle liste mondiali stagionali. «In allenamento mi ero sentito bene e in qualificazione è arrivato un buon tempo, nonostante una partenza non perfetta e qualche ostacolo "sporco". La finale invece è stata una gara pulita, con una buona partenza. Certo, si può sempre limare qualche centimetro, ma per scendere ancora di più ci sono sempre i Mondiali». Fofana cresce Alle spalle di
Abate, ha chiuso secondo col personale di 7"97 Hassane Fofana, primatista jr dei 110 hs; si è migliorato anche l’under 23 Samuele Devarti (7"96), mentre al femminile Micol Cattaneo ha vinto in 8"21, a soli tre centesimi dal minimo per i Mondiali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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BASKET IL CONSIGLIO FEDERALE
La riforma La Fip delibera Ma la vera lotta comincia adesso Meneghin vara i nuovi campionati. Ora leghe e giocatori dovranno decidere come farli LUCA CHIABOTTI
La grande riforma magari ci sarà. Ma il consiglio federale di ieri, in una Roma messa in scacco dalla neve, ha solo dato delle linee guida su come ricostruire la piramide dei campionati. Tutti i passaggi importanti che possono far diventare la decisione rivoluzionaria o inutile dovranno uscire da una commissione formata dai rappresentanti delle Leghe (A, Legadue, Nazionale), giocatori e allenatori. Come è accaduto spesso, Dino Meneghin ha detto alle parti di mettersi d’accordo, entro il prossimo consiglio federale del 13 aprile, oppure interverrà. Serie A Viene solo marginalmente toccata dalla riforma. Ai club interessava che il ritorno dalle 18 squadre del 2012-13 alle 16 previste avvenisse in due stagioni e non di colpo, con tre retrocessioni nel prossimo campionato. L’hanno ottenuto, quindi la A 2013-14 sarà di nuovo a 17 squadre. La comica è che il passaggio a 18 si era reso necessario per evitare stagioni dispari come questa. Appunto. Il problema per la A arri-
va di sponda: se il numero generale di visti concessi dal Coni al basket per gli extracomunitari non aumenterà, come ha dichiarato Petrucci, se la Legadue a 32 raddoppierà la sua quota, come faranno a crescere anche quelli di A come richiesto dalla Lega? «Mi aspetto che, restando l’unico campionato professionistico, le esigenze della A avranno la precedenza» dice il presidente Renzi. Legadue E’ il fulcro della riforma. L’idea è farla uscire dal professionismo per limitare la presenza di stranieri che dovrebbero essere due per squadra. E che i due gironi non saranno paritetici ma uno sopra l’altro. Perchè cambi qualcosa rispetto allo stato attuale e abbia un senso tecnico, tutte e 32 le squadre dovranno avere 2 extracomunitari. Cioè i visti passeranno da 32 a 64. Il Coni li concederà? Il presidente Bonamico è soddisfatto: «La Fip ha accolto la nostra richiesta di non imporre delle nuove regole ma di discuterle. Sarà l’assemblea dei nostri club a dare le indicazioni che porteremo nella commissione. Il dilettantismo ci può star bene ma garantendo i controlli del professionismo». Chi gestirà il nuovo campionato? Bonamico ha avuto assicurazioni che sarà la Legadue, ma la Lega Nazionale non ha intenzione di sparire. L’associazione giocatori sosterrà la riforma a una condizione: che le garanzie per gli atleti restino quelle della Legadue professionista. Conclusione Ora comincia la lot-
ta vera: difficile che la commissione trovi un accordo. Per ora è impossibile dare un giudizio sulla riforma voluta da Meneghin per creare più spazi formativi per gli italiani e ridurre i costi. Ma è partita al contrario: prima si dovevano contare le squadre che hanno i requisiti economici e tecnici, impianti adeguati e liquidità per affrontare i campionati regolarmente. Solo poi si possono decidere le formule sostenibili. Intanto verranno eliminati i ripescaggi se una squadra fallisce. La vera riforma la farà crisi economica. La Lega2, qui Callahan in Brindisi-Pistoia, è il fulcro della riforma EVANGELISTA
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COSI’ DAL 2013-14
SERIE A A 16 squadre nel settore professionisti. Saranno 17 il primo anno. LEGADUE Due gironi di 16 squadre ciascuno uscendo dalla legge ’91 sul professionismo (come tutti gli altri campionati italiani meno calcio). I due gruppi sono uno sopra l’altro ma è possibile che la prima del 2o gruppo possa fare i playoff per la promozione diretta in A. SERIE B Non si chiamerà così ma è per capirci: 4 gironi di 16 squadre senza stranieri e dilettanti. Sotto campionati a livello regionale. TV: SPORT ITALIA Il Consiglio Federale ha dato mandato a Meneghin di chiudere un accordo con SportItalia per le partite della Nazionale per il 2012 e 2013.
NBA DENVER PERDE
Gallinari male contro i Lakers D’Antoni rischia
Pau Gasol contro Danilo Gallinari: Spagna-Italia AP
Mentre leggete queste righe, Mike D’Antoni potrebbe non essere più il coach dei Knicks. Più che la sconfitta contro i Celtics all’ultimo tiro, come contro i Bulls, dopo una gara di testa, è un bilancio di 8 vinte e 15 perse che imponeva ai Knicks di vincere ieri notte con i Nets in casa. La gente e i media newyochesi sono più critici con la proprietà, per il tipo di squadra fatta, che col coach ma la situazione di Mike è sempre più difficile da sostenere. Male Gallo Gioca male Danilo Gallinari contro i Lakers che battono Denver con un grande Bynum: Danilo, sempre altalenante al tiro, chiude con 1/9 e 6 punti, i Nuggets si aggrappano a Harrington ma il suo ultimo tentativo, con Gallo in panchina, finisce fuori. Tornano pesanti le voci di uno scambio con Orlando che porterebbe Dwyght Howard ai Lakers per Pau Gasol visto che Bynum ormai è fondamentale (ma come fa a giocare al fianco del centro dei Magic?). Miami batte Philadelphia in un big match dell’Est stendendo i Sixers con un 15-0 finale. Kevin Durant segna 36 punti, tra i quali gli ultimi 7 (compresa la tripla del pareggio) nel successo dei Thunder contro Memphis Risultati Denver-LA Lakers 89-93 (Harrington 24, Miller 16; Bynum 22, Bryant 20), Toronto- Washington 106-89 (Barbosa 19; Young 21), Philadelphia-Miami 79-99 (T.Young 16; Wade 26, James 19), Orlando-Cleveland 102-94 (D.Howard, J.Richardson 19; Gee 20), New Jersey-Minnesota 105-108 (Morrow 42; Pekovic 27, Love 20), Detroit-Milwaukee 88-80 (Knight 26; Jennings 20), Boston-New York 91-89 (Pierce 30, Garnett 15; Anthony 26, Chandler 20), Houston-Phoenix 99-81 (Martin 16; Dudley, Gortat 15), Oklahoma City-Memphis 101-94 (Durant 36, Harden 24; M.Gasol 24, Gay 23), Dallas-Indiana 87-98 (Nowitzki 30, Carter 16; George 30, Irving 18).
SERIE A LA TERZA DI RITORNO
Kangur di tabella Poi Varese vince Casale avanti di 3, tripla del lettone a 3" dalla fine che dà l’overtime. Crespi: «Errore gravissimo» MAURIZIO NERI CASALE
Varese torna a vincere in trasferta (successo che mancava dal 30 ottobre) sbancando al supplementare Casale, senza Matt Janning e al 4 k.o. consecutivo in casa. Ancora una partita col finale suspence. Decisa dal canestro di Kangur a 3” dalla sirena del 40’. Una tripla di tabella che manda all’overtime una partita che Casale, a quel punto (3” da giocare e 2 falli ancora da spendere) ha in pugno. Nel supplementare Stipcevic e Rannikko prendono in mano Varese (8 punti in due nell’overtime) contro una Novipiù scossa e non più in grado di combattere. La partita è stata equilibrata. Meglio Varese in avvio (7-13), Shakur riporta da solo avanti Casale (9-0 firmato dal play) che sale fino al
+12 (29-17) ma senza scappare. Nella ripresa Recalcati spegne l’attacco i Casale con la zona. Nel finale un tecnico a Weeden permette alla Novipiù di mettere le mani sulla gara. «La partita era vinta. Punto — dice Crespi —. C’è stato un errore gravissimo sull’ultima azione. Mi assumo ogni responsabilità come allenatore, ma razionalmente fatico a capire l’errore del mio giocatore». Soddisfatto Recalcati: «Sono orgoglioso di allenare un gruppo così. L’arma decisiva? La nostra zona». Casale-Varese 58-64 dts 19-15, 36-28, 41-37, 53-53) NOVIPIÙ CASALE: Gentile 3 (0/3, 1/7), Shakur 14 (4/8, 1/7), Temple 11 (2/4, 1/5), Hukic 13 (2/7, 3/6), Chiotti 5 (2/4); Martinoni, Pierich 8 (2/6 da 3), Malaventura (0/4, 0/4), Stevic 4 (1/4). N.e.: Ferrero. All.: Crespi. CIMBERIO VARESE: Rannikko 9 (0/2, 3/4), Weeden 8 (1/4, 2/5), Diawara 13 (2/4, 3/6), Kangur 6 (5/8, 1/1), Talts 8 (4/6); Stipcevic 16 (4/8, 2/5), Fajardo 2 (1/2), Garri 2 (1/1), Ganeto (0/1, 0/1), Reati (0/1 da 3). N.e.: Demartini, Bertoglio. All.: Recalcati. ARBITRI: Facchini, Ramilli, Barni. NOTE - T.l.: Cas 12/16, Var 5/10. Rimb.: Cas 38 (Stevic 11), Var 43 (Kangur 9). Ass.: Cas 8 (Shakur e Gentile 2), Var 16 (Stipcevic 5). Progr.: 5’ 7-13, 15’ 29-17, 25’ 36-33, 35’ 44-47. Usc. 5 f.: Weeden. Spett. 2700.
in campo alle 18.15
Avellino comanda Treviso fa tardi
Bologna-Milano su RaiSport 1 (20.30) Cantù: oggi arriva il playmaker Perkins Rinviate le gare di Roma, Teramo e Lega2 Sidigas avanti, Solo 70 biglietti ancora disponibili ieri a Bologna per il big match di stasera contro Milano (20.30, RaiSport 1). Bologna, seconda da sola, non batte l’Olimpia da 5 partite. Ufficiale a Cantù: oggi arriva Doron Perkins, 28 anni, play nelle ultime due stagioni al Maccabi Tel Aviv, infortunatosi gravemente al ginocchio lo scorso marzo. Domani sarà sottoposto alle visite mediche e, in caso di idoneità, tornerà negli Stati Uniti per le pratiche relative al visto e al tesseramento. L'obiettivo è averlo per le Final Eight di Coppa Italia. Due le gare rinviate per il maltempo, a Roma e Teramo. La Legadue ha posticipato tutta la giornata al 15/2. Caserta-Siena (l.b.-g.n.) Otto al completo. Sacripanti recupera Alex Righetti fermo da 5 partite per una distorsione al ginocchio rimediata lo scorso 2 gennaio, Siena arrivata a Caserta direttamente da Malaga, è al completo. Dei sette stranieri, uno resterà fuori: una settimana fa fu Lavrinovic, il cui rientro è da gestire dopo i due mesi di assenza. Torna tra i dodici Lechthaler Arbitri : Cerebuch, Begnis, Quacci. Tv: Canale 3 Toscana. Bologna-Milano (20.30) Virtus al completo: Koponen ha recuperato dall’influenza. Milano con Bremer, che non ha giocato a Kazan, e senza Hairston anche se le sue condizioni stanno migliorando più rapidamente del previsto. Arbitri: Chiari, Pozzana, Caiazza. Tv: Rai Sport 1.
Sassari-Cremona (g.d.-a.r.) Pinton da ieri ha ripreso ad allenarsi dopo la distorsione alla caviglia. Vanoli Braga in emergenza: Tusek non è partito per la Sardegna per la fascite plantare. Mazic rimane fuori squadra a tempo indeterminato. Arbitri: Sahin, Sardella, Gori. Tv: Tele Color. Cantù-Venezia (p.t.-m.c.) Bennet senza Gianella (influenza). Mazzon recupera Slay, uscito con un ginocchio malconcio dalla sfida con Siena. Arbitri: (Mattioli, Seghetti, Vicino. Tv: 3 Channel. Rinviate: Roma-Montegranaro (8/2), Teramo-Biella (15/2). Riposa: Pesaro. Classifica: Siena 26 (13 vinte, 5 perse); Bologna 24 (12-6); Pesaro (11-7), Cantù (11-7), Milano 22 (11-7), Avellino (11-8); Venezia (10-7), Sassari (10-8), Varese (10-9) 20; Biella 18 (9-9); Caserta (8-9), Treviso (8-11) 16; Roma (7-11), Montegranaro (7-11) 14; Teramo (6/12) 12; Cremona (5-13), Casale (5-14) 10. A-1 donne 4a ritorno (ore 18): Umbertide-Taranto (rinviata), Sesto S.Giovanni-Pozzuoli, Parma-Cagliari, Como-Faenza, Schio-Alcamo, Lucca-Priolo. Classifica: Taranto 24; Schio 22; Como*, Umbertide, Lucca 18; Parma 16; Faenza 14; Sesto 12; Pozzuoli 10; Priolo* 8; Cagliari 4; Alcamo 2. * Una gara in meno
Benetton rimonta alla fine. Djordjevic: «Condannati dal primo tempo» ALBERTO MARIUTTO TREVISO
Non guardate il risultato finale: non è stata una classica gara punto a punto. Avellino ha condotto in serenità per 38’, senza che mai ci fossero dubbi su chi avrebbe vinto. La squadra di Vitucci ha costruito la vittoria grazie a un primo quarto da 21-8, in cui la (non) difesa trevigiana ha concesso qualunque cosa a Golemac (subito 13 punti). Poi ci hanno pensato Green e Dean a cementare il vantaggio della Sidigas ma Treviso, che ultimamente era abituata a ribaltare i risultati allo scadere, ha provato a compiere l'ennesimo miracolo. La rimonta finale si è fermata sul -1 (tripla di Thomas), e nei 5" finali per poco Slay non regalava ai veneti l'ultimo tiro.
Sorriso Vitucci sorride: «Sia-
mo bravi a fare pasticci, ma loro non hanno mai avuto il pallone del sorpasso. Vittoria meritata e importante, senza Johnson e con la squadra non al top». Djordjevic non ci sta: «Il primo tempo ci ha condannati. Siamo scesi in campo intimoriti, e non so perché. La reazione è arrivata troppo tardi. L'ultima azione vorrei proprio rivederla: non meritavamo la vittoria, ma forse Slay ha commesso infrazione». Treviso-Avellino 71-72 (8-21, 21-36; 39-51) BENETTON TREVISO: De Nicolao 4 (1/3 da 3), Thomas 14 (1/5, 3/8), Viggiano 9 (0/2, 3/7), Goree 15 (6/12, 1/4), Ortner 6 (3/5); Mekel 9 (3/5, 1/1), Becirovic 9 (2/4, 1/7), Cuccarolo (0/1), Moldoveanu 5 (1/2, 1/4). N.e.: Masocco, Gaspardo, Wojciechowski. All.: Djordjevic. SIDIGAS AVELLINO: Green 17 (5/9, 1/4), Dean 20 (4/7, 2/7), Golemac 23 (5/12, 3/6), Gaddefors 2 (1/1), Slay 8 (2/6); Ferrara, Lauwers, Soloperto 2 (1/2), Sapienza. N.e.: Spinelli, Infanti, Johnson. All.: Vitucci. ARBITRI: Sabetta, Giansanti, Pinto. NOTE - T.l.: Ben 6/11, Ave 18/22. Rimb.: Ben 42 (Goree 12), Ave 33 (Golemac 8). Ass.: Ben 14 (Mekel 5), Ave 12 (Green 6). Progr.: 5' 6-10, 15' 15-30, 25' 34-44, 35' 50-58. Tec.: Djordjevic 14'56" (15-26), Dean 24'59" (33-44). Usc 5 f.: Becirovic 39'15" (59-66).
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TENNIS FED CUP: ITALIA-UCRAINA
Non è Francesca Ma almeno la Errani c’è Schiavone incerta e mai in partita con la Tsurenko, ora Barazzutti non sa se impiegarla oggi. Sara batte la Bondarenko: siamo 1-1 DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI BIELLA
«Francesca, sei più incazzata, delusa o sfiduciata?». Francesca Schiavone è appena finita sotto un treno, stavolta in Fed Cup, rimediando un 6-1 6-2 in 71 minuti contro Lesia Tsurenko, davvero troppo lontana come classifica (numero 11 contro 121), esperienza (31 anni contro 22 anni), e soprattutto qualità per ipotizzare una sconfitta così. Perciò oscilla dubbiosa fra le tre risposte. Più che altro è «incazzata per sé, e delusa per la squadra, perché in nazionale non giochi solo per te». E, con il suo clamoroso scivolone, l’Italia è 1-1 a sorpresa contro la baby Ucraina con una sola Bondarenko, Katerina, dominata nel derby da fondocampo iniziale dall’ottima Sara Errani. Anche se, alla vigilia dei due singolari e del doppio di oggi al palasport di Biella riempito di terra rossa, le regine di tre Fed Cup restano favorite in questo primo turno di Gruppo Mondiale.
I dubbi della Leonessa: «Sono arrabbiata con me stessa e delusa per la squadra»
che il viaggio in Australia («il peggior Slam della carriera», secondo Francesca), tutti quei giorni assieme, uniti agli allenamenti a Biella non abbiano smascherato il momento-no della milanese? Sorpresa Francesca gioca male da un pezzo. Anche se lei va ancora contro corrente: «Anzi, in partita non sto giocando male, ultimamente giocavo bene solo in allenamento. Sono in una nuova fase, ogni giorno c’è una cosa nuova!». Francesca è distratta, abulica, nervosa, in balìa del puledrino Tsurenko. Che alza la testa orgogliosa, dopo i k.o. nelle qualificazioni di Brisbane e Hobart, e il primo turno superato agli Australian Open: «E’ stata una sorpresa nel punteggio, ma per me, sapendo che posso giocare a que-
sti livelli e che dovevo attaccarla, non è una grande sorpresa». Francesca non è Francesca, ma ha voluto ugualmente il suo posto in Fed Cup, lasciando sconcertato Barazzutti: «Sono dispiaciuto di come ha giocato Francesca, e di non essere riuscito a cambiare qualcosa, dalla panchina. Questo è il tennis, sono cose che succedono: non è riuscita ad entrare nella lotta, non ha trovato la chiave, lo stimolo, e la partita le è andata via. Di sconfitte ci nutriamo e cresciamo, e diventiamo più forti». Ma il c.t., da uomo di tennis, non trova la madre di tutte le risposte: «Perché Francesca non ha mai reagito?». E la sua eco: «Adesso la faccio giocare oppure no?». Con qualche altro accenno filosofico: «Adesso basta non tirarsi via, ci si mette alla prova e capisci di che pasta sei fatto». Perché La Leonessa, ora, si fa paura da sola.
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Adriano Panatta nel 1978, da n. 25 del mondo, perse in Davis dall'ungherese Peter Szoke che era numero 386 (lu.mar).
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OGGI TV SU Per gli Usa è più RAISPORT 2
facile: la Azarenka ha dato forfeit
S ITALIAUCRAINA 1-1 ERRANI (foto) b. K. Bondarenko (Ucr) 6-2 6-3, in un’ora e 14 minuti; Tsurenko (Ucr) b. SCHIAVONE 6-1 6-2, in un’ora
È la classifica della Tsurenko. La Schiavone fece peggio nel febbraio 2008 quando perse dalla spagnola Vives, n. 136. 11 minuti. Oggi, ore 15: SCHIAVONE (n. 11 del mondo) c. K. Bondarenko (Ucr, 89), precedenti: Schiavone 2-0; a seguire ERRANI (n. 34) c. Tsurenko (Ucr, 121), a seguire Errani-Roberta Vinci (ITA) c. Beygelzimer-Savchuk (Ucr). In tv: diretta RaiSport 2
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Fiducia Il problema è che la nostra numero 1 è proprio «sfiduciata», che è la cosa peggiore. E, quindi, giocherà o no il primo match? «Io penso che parleremo con Barazzutti, il capitano deve fare il bene della squadra, ci scambieremo le idee», dice la regina del Roland Garros 2010, e finalista 2011, dopo una partita povera di gioco, idee, e personalità. «Nel primo set lei ha giocato bene, io non l’ho infastidita, giocavo leggero, non ho spinto, lei non mi ha dato possibilità». Parole al vento come i suoi colpi sbilenchi che faranno passare una notte insonne al capitano: possibile
Francesca Schiavone, 31 anni, milanese: ha vinto 3 Fed Cup nel 2006, 2009 e 2010 REUTERS
la guida
Primo turno di Fed Cup 2012 con tante stelle mondiali. Nel World Group, Kvitova e Benesova per la Repubblica Ceca squarciano il previsto equilibrio in Germania (con Lisicki e Goerges) con un secco 2-0 iniziale: la vincente dovrebbe affrontare l’Italia alle prese con l’Ucraina al Palasport di Biella (terra indoor). Il 21-22 aprile, si disputeranno anche gli spareggi per il tabellone 2012 fra le perdenti del 1˚ turno di gruppo mondiale e le vincenti dei playoff di gruppo 2, dove sono relegati Francia e Usa, e c’è la clamorosa rinuncia della neo n. 1 del mondo, Victoria Azarenka, poco prima del match. Altri gruppo mondiale Russia-Spagna 2-0 (Mosca, cemento indoor, differita SuperTennis alle 19): Sharapova b. Soler Espinosa 6-2 6-1; Kuznetsova b. Suarez Navarro 6-3 6-1. O Oggi, Sharapova c. Suarez Navarro, Kuznetsova c. Soler Espinosa, Makarova-Petrova c. Llagostera Vives-Parra Santonja. Belgio-Serbia 1-1 (Charleroi, cemento indoor): ieri, Jankovic (Ser) b. Flipkens 7-5 7-5; Wickmayer (Bel) b. Jovanovski 6-4 6-4. Oggi, Wickmayer c. Jankovic, Flipkens c. Jovanovski, Hendler-Van Uytvanck c. Jankovic-Krunic; Germania-Repubblica Ceca 0-2 (Stoccarda, cemento indoor): Benesova b. Lisicki 2-6 6-4 6-2; Kvitova b. Goerges 3-6 6-3 10-8. Oggi, Lisicki c. Kvitova, Goerges c. Benesova, Groenefeld-Kerber c. Hradecka-Strycova. Gruppo 2 Usa-Bielorussia 2-0 (a Worcester, cemento indoor): McHale (Usa) b. Yakimova 6-0 6-4; S. Williams (Usa) b.Govortsova 7-5 6-0; Giappone-Slovenia 2-0 (a Hyogo, cemento indoor): Date b. Hercog 2-6 6-4 6-2; Morita b. Kolar 2-6 6-4 6-3; Slovacchia-Francia 1-1 (a Bratislavia, cemento indoor): Hantuchova (Slk) b. Parmentier 5-7 6-1 9-7; Razzano (Fra) b. Cibulkova 6-4 6-4; Svizzera-Australia 1-1 (a Friburgo, terra indoor): Stosur (Aus) b. Bacsinszky 6-2 7-5; Voegele (Svi) b. Gajdosova 6-0 6-7 (8) 8-6. SORPRESA LACKO A Zagabria (Cro, 450.00 e, cemento ) è tra Youzhny e il sorprendente slovacco Lacko, 24 anni, n. 97 al Mondo, alla prima finale in carriera, che ieri ha superato Baghdatis. Nei 3 precedenti ha sempre vinto il più quotato russo (n.39). Semifinali: Youzhny (Rus) b. Berrer (Ger) 6-3 6-4; Lacko (Slk) b. Baghdatis 7-5 7-6 (3). A VINA DEL MAR A Vina del Mar (Cile, 398.250 $, terra), nei quarti: Monaco (Arg) b. Montañes (Spa) 3-6 6-1 6-1; Chela (Arg) b. Souza (Bra) 5-7 7-6 (6); 6-1. Semifinali: Monaco (Arg) Chardy (Fra); Chela (Arg) - Berlocq (Arg).
PALLAVOLO NELL’ANTICIPO DELLA 18a DI A-1 GLI EMILIANI PASSANO A VIBO
Piacenza lanciata Callipo furibondo MIMMO FAMULARO VIBO VALENTIA
L'anticipo della quinta giornata di ritorno sorride a Piacenza. Il terzo successo consecutivo degli emiliani coincide con il quinto ko di fila (Coppa Italia compresa) per Vibo. E se la Copra rivede la luce, la Callipo nel tunnel della crisi ci entra ufficialmente. Su tutte le furie al termine del match il presidente dei calabresi. «Se nella prossima partita - minaccia il patron Pippo Callipo - la squadra continuerà a giocare così, senza alcun mordente, rimediando un'altra figuraccia, ai giocatori farò fare le valigie. Manderò tutti a casa e farò giocare i ragazzi del settore giovanile». 10 tifosi per Papi &C Messaggio
recapitato a Cernic e compagni anche negli spogliatoi a
margine dello 0-3 rimediato a domicilio in una serataccia per i colori giallorossi. Squadra a rapporto per quasi venti minuti nel ventre del Palavalentia, a colloquio con il presidente e il direttore sportivo Chico Prestinenzi. Dagli spalti primi fischi e applausi a scena aperta per Papi e compagni, lineari e compatti nel primo set, tonici e reattivi nel secondo, devastanti nel terzo per la gioia di una decina di tifosi che sfidando le intemperie meteorologiche si sono sobbarcati una trasferta di 1200 chilometri. La Copra ha ricambiato come meglio non poteva, con un' altra prestazione da incorniciare. In avvio ospiti incisivi in battuta e Vibo subito in difficoltà in ricezione con Diaz sovraccaricato e fuori dai giochi per gran parte del match. Il rientro di Coscione e il ritorno di Nikolay Nikolov non bastano per fermare un avversario in stato di grazia. Vibo gioca
alla pari fino al secondo time-out tecnico di ogni set. Il muro dell'ex Tencati (ben 5) rompe l'equilibrio nel primo, Zlatanov (56% sottorete con tre muri) e Papi (69% in attacco, con 9 attacchi a terra su 13, 2 ace e 1 muro) fanno il resto trascinando Piacenza al successo che in Calabria mancava dal 2009. A chiudere la contesa ci pensa Vlado Nikolov (11 su 24 a rete con 4 muri) che cala il tris e fa sprofondare Vibo negli abissi della bassa classifica.
VIBO-PIACENZA
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(20-25, 23-25, 16-25) TONNO CALLIPO VIBO: Coscione, Cernic 4, Rak 7, Klapwijk 15, Diaz 10, N. Nikolov 4; Fanuli (L), Grassano, Serafini, Falasca 1. N.e. Barone, Banderò, Mignolo. All. Blengini COPRA PIACENZA: Papi 12, Tencati 6, V. Nikolov 16, Zlatanov 17, Holt 5, Zhekov 2; Marra (L), Kampa, Sidibè. N.e. Kral, Massari, Cleber, Marretta. All. Monti. ARBITRI: Vagni e Santi NOTE: Spettatori 700, incasso 2300 . Durata set: 27’, 29’, 24’; toto. 80'.Callipo: b.s. 13, b.v. 2, m. 4, s.l. 6, e. 20. Copra: b.s. 13, b.v. 4, m. 14, s.l. 12, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Zlatanov, 5 Papi, 4 Tencati, 3 Nikolov, 2 Marra, 1 Zhekov. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MACERATA IERI 11 ORE IN PULLMAN
A-1 DONNE RINVIATA URBINO-PESARO
Parodi e Giuliani: prima a Cuneo da ex
Busto insiste Modena battuta
Oggi la 18ª, in campo alle 18 CUNEO-MACERATA (g.sca. m.g.) Lube a Cuneo dopo 11 ore di viaggio. Intermezzo tra i due atti con gli stessi protagonisti degli ottavi di Champions. E’ la prima volta a Cuneo da ex per Giuliani e Parodi. Piemontesi con Baranowicz in regia. Macerata in formazione tipo. SAN GIUSTINO-TRENTO (an.me. niba) Esordio sulla panchina di San Giustino per Held, con Petkovic in regia. Trento senza Djuric: gioca Burgsthaler. MODENA-PADOVA (p.r. ma.s) Ore 17.30 dir. Rai Sport 1 Modena senza Yosifov (operato all'addome per la rottura di una piccola vena), gioca Piscopo (e club sul mercato), e ballottaggio tra i 3 martelli. Padova al completo. VERONA-RAVENNA (r.pu. s.cam.) Verona ha tutti a disposizione. Ravenna senza Roberts e ha Moro reduce dall'influenza. BELLUNO-ROMA (m.d.i. fe.pas.) Entrambe senza problemi di rosa e in formazione tipo. LATINA-MONZA (a.li. c.g.) Oltre nove ore di viaggio per Monza. Latina con Jarosz opposto e Rivera Fragkos alla mano. Monza senza Conte, recuperato Molteni. Shumov ha un dito fratturato (domani operato a Milano), al centro Forni e Buti. CLASSIFICA: Trento 44; Macerata 38; Cuneo 37; Modena 32; Monza 30; Belluno 27; Roma, Piacen za 23; Verona 22; Latina 21; Vibo 20; Padova 18; San Giustino 16; Ravenna 9.
BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) – La marcia continua. Dopo lo scivolone in Coppa Cev, prima sconfitta stagionale, Busto conferma imbattibilità e primato in campionato. Dopo la festa per la conquista della Coppa Italia, bustocche trascinate da Havelkova (10 punti solo nel 1˚ set) e Bauer. Reazione di Modena con Aguero-Harmotto. Poi la Bauer gira il 3˚ set ed è finita. Intanto il derby Urbino-Pesaro è stato rinviato per il maltempo.
BUSTO ARSIZIO-MODENA
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(25-12, 22-25, 25-22, 25-17) YAMAMAY BUSTO A.: Marcon 7, Bauer 15, Lloyd 6, Havelkova 28, Dall’Ora 7, Havlickova 14; Leonardi (L). Meijners, Caracuta, Bisconti. N.e. Lotti, Pisani. All. Parisi. LIU-JO MODENA: Rinieri 12, Barazza 8, Aguero 13, Barboza 3, Harmotto 13, Ognjenovic 6; Croce (L), Valeriano, Partenio. N.e. Paggi, Ciabattoni, Mari. All. Cuccarini. ARBITRI: Simbari e Saltalippi. NOTE - Spett.: 4302. Incasso: 10120 euro. D.s.: 24', 29', 29’, 24’; tot 106'. Yamamay: b.s. 11, v. 4, m. 13, 2ª l. 3, e. 12. Liu-Jo: b.s. 6, v. 1, m. 11, 2ªl. 3, e. 20. T. G. 6 Havelkova, 5 Bauer, 4 Harmotto, 3 Barazza, 2 Dall’Ora, 1 Rinieri. Oggi (ore 18): Asystel Novara–Norda Foppapedretti Bergamo; Cariparma Parma – MC-Carnaghi Villa Cortese; Rebecchi Piacenza–Riso Scotti Pavia. Chateau d’Ax Urbino–Scavolini Pesaro (rinviata al 15/2). Riposa: Chieri. Classifica: Busto Arsizio 41; Villa Cortese 35; Urbino 30; Novara, Bergamo 21; Piacenza 19; Pesaro 18; Modena 17; Parma 16; Chieri 6; Pavia 1.
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SCI COPPA DEL MONDO I PIU VINCENTI
UOMINI DISCESA A CHAMONIX
Hudec rilancia il mito Canada L’Italia non va Terzo Guay, 5˚Thomsen: «Chiamateci cowboys» Paris 14˚: è il miglior azzurro
RCS
50 VONN
DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI CHAMONIX (Francia)
Nella discesa del Kandahar rivive il mito dei Crazy Canucks. Primo (Jan Hudec), terzo (Eric Guay) e quinto posto (la sorpresa Benjamin Thomsen, figlio di un tecnico di quei tempi) rilanciano il Canada tra le superpotenze della velocità. Qui nel ’78 vinse Ken Read, leader dei Crazy, ma questo gruppo ha cambiato nome e preferisce farsi chiamare Canadian Cowboys. Decimati dagli infortuni nelle ultime stagioni (per ora devono rinunciare a Kucera, Dixon e Osborne Paradise), già nella discesa di venerdì si erano messi in mostra, finendo a un pugno di centesimi dal podio.
Raggiunge Tomba Miss velocità è nella storia
Crazy «Dopo i Giochi di Vancouver i fondi sono
diminuiti, noi cerchiamo lo stesso di continuare il progetto con quello che abbiamo» spiega Guay, campione del mondo in carica. E il successo di Hudec, nato in Repubblica Ceca ed emigrato con la famiglia in Canada, è un premio alla carriera di grande scivolatore nonché collezionista di interventi alle ginocchia (8 in 12 anni, per 4 legamenti rotti e complicazioni varie) e malanni alla schiena.
Sua la discesa di Garmisch «E’ solo una tappa» Brava Merighetti: 5a DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO GARMISCH P. (Germania)
Marie Moser Proell e Vreni Schneider, la storia dello sci femminile, la stanno aspettando. La Proell a quota 62 successi in Coppa del Mondo, e la Schneider, 56, sanno che lei, la cannibale del Minnesota, le supererà nella classifica delle vincitrici di tutti i tempi. Ieri, nella discesa di Garmisch Lindsey Vonn ha conquistato la cinquantesima vittoria in Coppa, la nona in stagione. Ha solo 26 anni e ancora almeno 5 stagioni utili davanti. Non per nulla è l’atleta più famosa negli Stati Uniti, anche se lo sci solo in alcune occasioni è in diretta televisiva. Ma lei buca lo schermo. Non tanto per la sua bellezza, a volte arricchita dal photoshop, ma per questo suo modo di gareggiare. Talento, coraggio, forza, tecnica, fame. Non le manca nulla. Esordì in Coppa del Mondo nel novembre 2000 a Park City, salì per la prima volta sul podio il 18 gennaio 2004 in discesa a Cortina, la prima vittoria, sempre in discesa, nel dicembre successivo a Lake Louise. Da allora, 50 vittorie (in tutte le specialità) e 91 podi.
«
E’ grande. Ci vuole talento, costanza, serietà. La Vonn è ancora giovane
ALBERTO TOMBA 50 SUCCESSI IN COPPA
La festa «Non guardo indietro
— dice Lindsey — il mio motto è: vincere la prossima gara. Certo, 50 vittorie sono tante, ma le considero una tappa. La festa? Offro champagne nel mio van a mia sorella e agli allenatori. Ma non posso esagerare, domani c’è un’altra gara (il superG ndr). Poi alla sera andrò a Innsbruck per godermi la finale del Superbowl». Come è lontana questa Vonn dalla protagonista mancata dei Mondiali dello scorso anno. Allora comin-
ciò sollevando dubbi sulla pista, e da numero uno dovette accontentarsi dell’argento della discesa ed un settimo posto in superG. «Avevo attorno un’aria strana. Ero la principale avversaria della Riesch e sentii ostilità. La stampa mi beccava su ogni cosa, ero nervosa, avevo solo voglia di finire. Arrivarono a dire che odiavo Garmisch. Che sciocchezza... Qui ho passato un sacco di Natali a casa di Maria (la Riesch - ndr), su questa pista mi sono anche allenata». La vendetta Sta di fatto che qui la Vonn non aveva mai vinto una discesa. «Ho recuperato oggi», afferma sorridendo. E la Vonn ha vinto alla grande, battendo anche una situazione sfavorevole. Le condizioni di visibilità sulla parte alta della pista sono infatti cambiate dopo le prime partenze. La differenza si leggeva sul cronometro: al secondo intertempo, dopo circa 44" in gran parte di scorrimento, tutte accusavano oltre un secondo, lei è passata con 59/100 di ritardo dall’elvetica Kamer. «Ho sentito di non essere veloce», afferma. Ma la Vonn si è rifatta nel tratto seguente, quella
parte chiamata «inferno», la più tecnica. Qui ha costruito la differenza ed alla fine ha chiuso con un vantaggio di 41/100 sulla svizzera e 79/100 sulla sorprendente Weirather. Merighetti Delle azzurre ha bril-
lato solo Daniela Merighetti, quinta, alle spalle anche della Riesch, a 1"05 dalla Vonn. Il podio l’azzurra se l’è giocato nell’ultimo curvone a sinistra, quello che immette sulla dolce pendenza verso il traguardo, dove ha lasciato almeno mezzo secondo. Ma la finanziera bresciana si è mossa bene e nel settore più difficile della pista ha sciato al pari della Vonn. Afferma Daniela: «Le altre sono più scorrevoli, ma sono contenta perché sono sempre con le prime». A punti anche la Schnarf, 16ª, che non ha sfruttato il pettorale numero uno che le dava miglior visibilità, Elena Fanchini, 25ª, e Camilla Borsotti, 29ª. Oggi in questa ghiacciaia (ieri -28 gradi in partenza e -22 all’arrivo) è in programma il superG.
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anni e 62 giorni Tanto è servito a Lindsey Vonn per raggiungere quota 50 successi in Coppa. Ed è stata la più veloce tra le grandi a conquistare questo traguardo. La Proell infatti ha impiegato 8 anni e 54 giorni, Vreni Schneider 9 anni e 83 giorni
Kershaw sprint Moriggl è ottavo
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Oggi superG donne e supercombinata uomini in diretta tv
OGGI SUPERCOMBINATA UOMINI (ore 11 discesa, ore 14 slalom). I pettorali: 3 Klotz, 4 Pangrazzi, 7 Marsaglia, 9 Fill, 15 Paris, 16 Kostelic (Cro), 17 Zurbriggen (Svi), 18 Jansrud (Nor), 19 Innerhofer, 20 Feuz (Svi), 21 Zrnic Dim (Cro), 22 Svindal (Nor), 34 Casse. In tv: diretta Rai Sport 1 ed Eurosport DISCESA DONNE (Garmisch): 1. Kildow Vonn (Usa) 1’44"86; 2. Kamer (Svi) a 41/100; 3. Weirather (Lie) 79/100; 4. Riesch (Ger) 99/100; 5. MERIGHETTI 1"05; 6. Goergl (Aut) 1"25; 7. Revillet (Fra) 1"29; 8. Marchand Arvier (Fra) 1"51; 9. Cook (Usa) 1"62; 10.
Ross (Usa) 1"63; 11. Rolland (Fra) 1"65; 12. Sejersted (Nor) 1"70; 13. Mancuso (Usa) 2"01; 14. Fenninger (Aut) 2"01; 15. Ferk (Slo) 2"15; 16. SCHNARF 2"17; 17. Moser (Aut) 2"23; 18. Pellissier (Fra) 2"33; 20. Gut (Svi) 2"67; 25. E. FANCHINI 3"04; 26. Maze (Slo) 3"04; 29. BORSOTTI 3"35; 32. STUFFER 3"53; 34. CIPRIANI 3"64; 39. E. CURTONI e AGERER 3"98; 41. RECCHIA 4"05. Coppa del Mondo (22 prove): 1. Kildow Vonn (Usa) p. 1350; 2. Maze (Slo) 868; 3. Riesch (Ger) 746; 17. Merighetti 267. Discesa (6 prove): 1. Kildow Vonn (Usa) p. 530; 2. Weirather (Lie) 300; 3. Goergl (Aut) 275; 5. Merighetti 207. OGGI SUPERG DONNE (Garmisch, ore 12). Pettorali: 1. Weirather (Lie), 3. E. FANCHINI, 5 Rebensburg (Ger), 7 E. CURTONI, 9 Fischbacher (Aut), 10 Smith (Usa), 11 Hosp (Aut), 14 Paerson (Sve), 15 SCHNARF, 16 Goergl (Aut), 17 Mancuso (Usa), 18 Riesch (Ger), 19 Fenninger (Aut), 20 Vonn (Usa), 21 Gut (Svi), 22 Maze (Slo), 24 MERIGHETTI, 25 STUFFER, 32 RECCHIA, 36 MARSAGLIA, 41 BORSOTTI. Coppa superG (4 prove): 1. Kildow Vonn (Usa) p. 313; 2. Suter 8Svi) 226; 3. Fenninger (Aut) 213; 14. Schnarf 70. In tv Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport dalle ore 11.55.
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FONDO COPPA DEL MONDO IN RUSSIA
la guida
DISCESA UOMINI (Chamonix): 1. Hudec (Can) 2’03"25; 2. Baumann (Aut) a 53/100; 3. Guay (Can) a 63/100; 4. Feuz (Svi) a 75/100; 5. Thomsen (Can) a 1"03; 6. Kroell (Aut) a 1"08; 7. Cuche (Svi) a 1"11; 8. Miller (Usa) a 1"19; 9. Clarey (Fra) a 1"24; 10. Sporn (Slo) a 1"28; 11. Theaux (Fra) a 1"31; 12. Fisher (Usa) a 1"43; 13. Gisin (Svi) a 1"49; 14. Puchner (Aut) a 1"53; 15. PARIS a 1"60; 16. Svindal (Nor) a 1"61; 17. Bertrand (Fra) a 1"63; 18. Stechert (Ger) a 1"71; 24. FILL a 2"09; 25. INNERHOFER A 2"11; 26. KLOTZ A 2"16; 42. HEEL A 3"06; 46. CASSE A 3"38; 52. MARSAGLIA a 4"16. Rit. Kueng 8Aut), Raich (Aut). Coppa del Mondo (26 gare): 1. Kostelic (Cro) 905; 2. Hirscher (Aut) 825; 3. Feuz (Svi) 733; 14. Deville 370. Coppa discesa (8 prove): 1. Cuche (Svi) 473; 2. Kroell (Aut) 437; 3. Feuz (Svi) 368; 13. Innerhofer 155; 17. Paris 127.
La gara L’uomo che, parole sue, ha passato gli ultimi anni più tra le mani del fisioterapista che sugli sci, è sceso con il 24 e ha beffato tutti e in particolare l’austriaco Baumann, che pensava di aver già vinto. Nel gelo di Chamonix (-25 gradi in partenza, anche se sotto il sole), la pista si è velocizzata a ogni passaggio. Hudec ha semplicemente perfezionato l’ultimo tratto, visto che anche nella prima discesa di venerdì era stato in testa per tre quarti di gara. Se fosse solo per la parte tecnica, le prime tre curve in alto, gli italiani sarebbero da podio o giù di lì. Fill e Paris hanno il terzo tempo dopo i primi 20 secondi, Fill è resistito per quasi metà gara. Come venerdì, Innerhofer & compagni hanno pagato nel tratto più piano, e la buona gara di Paris, di nuovo 14˚ e il migliore tra i compagni finiti a punti (24˚ Fill, 25˚ Innerhofer, 26˚ Klotz), non cambia di molto il bilancio. «Siamo diventati i più bravi nelle parti tecniche — sostiene Fill —, ora dobbiamo spostarci dall’altra parte, imparare a essere scivolatori, come succedeva ai tempi di Ghedina. Lavoreremo su questo, forse prima o poi diventerò uno slittone». E’ andata peggio solo a Raich, caduto e in forse per la supercombinata di oggi dopo la botta al braccio destro. A rischio anche Paris, dolorante alla schiena.
S Lindsey Vonn, 27 anni, è nata a St. Paul (Minnesota, Usa). E’ alta 1.78 per 72 k
A Rybinsk, in due gare disputate ai 19.5 gradi, la 15 km in linea maschile è vinta allo sprint dal canadese Kershaw: migliori azzurri Thomas Moriggl e Valerio Checchi, 8˚ e 9˚, italiani tutti a punti meno Clementi. Nella 10 km donne, rivincita della Bjoergen, con Kowalczyk 7ª ed Elisa Brocard 28ª. Uomini, 15 km tl in linea: 1. Kershaw (Can) 36’47"5; 2. Chernousov (Rus) a 9/10; 3. Angerer (Ger) a 1"6; 4. Legokov (Rus) a 3"2; 5. Harvey (Can) a 5"5; 8. MORIG GL a 8"8; 9. CHECCHI a 9"; 15. CLARA a 12"7; 24. HO FER a 17"; 27. DI CENTA a 17"3; 33. CLEMENTI a 25"8. CdM: 1. Cologna (Svi) 1474; 2. Northug (Nor) 1181; 3. Hellner (Sve) 843; 17. CLARA 304; 27. DI CENTA 196. Donne, 10 km tl in linea: 1. Bjoergen (Nor) 26’43"9; 2. Kalla (Sve) a 4"1; 3. Kristoffersen (Nor) a 19"4; 4. Johaug (Nor) a 19"5; 7. Kowalczyk (Pol) a 38"9; 28. BROCARD a 20"5; 32. AGREITER a 2’20"8; 46. DEBER TOLIS a 3’49"5. CdM: Bjoergen (Nor) 1598; 2. Kowal czyk (Pol) 1575; 3. Johaug (Nor) 1115; 38. BROCARD 132; 48. DE MARTIN 101. Oggi (9.30, 12.40 e diff. 19.30 Eurosport e Rai Sport 2) Combinate: 30 km uomini, 15 km donne. COLOGNA E PILLER (g.v.) A Campra (Svi) Dario Co logna vince in Coppa Europa; 9˚ Clementi, 16˚ Rastel li. Sandra Ringwald (Ger) tra le donne, 4ª Cavallar, 8ª Gorra. Nella Cortina Dobbiaco (30 km tl, 12 gradi) Alan Martinelli batte allo sprint Pietro Piller Cottrer e Compagnoni; Sara Pellegrini precede Valbusa e M.Pil ler. Oggi percorso inverso sui 42 km tc (1300 al via).
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Pallanuoto LA 5
a
DI RITORNO
L’Acquachiara ora è seconda CIVITAVECCHIA-RECCO 5-17 (1-5, 1-3, 2-5, 1-4) Enel Civitavecchia: Visciola, A.Pagliarini, Buffardi, Vannacci, Rinaldi 1, Lisi 1, Draskovic 1, Chiarelli, Romiti, Foschi 1, S.Pagliarini 1, Di Rocco, Lombardi. All. M.Pagliarini. Ferla Pro Recco: Pastorino, M.Giacoppo, Figari, Figlioli 2, Giorgetti 1, Felugo 1, Di Costanzo 3, A.Fondelli 3, Benedek 3, E.Giacoppo, Ivovic 4, N.Gitto, D.Fiorentini. All. Del Galdo. Arbitri: Lo Dico e Scappini. Note: sup. num. Civitavecchia 2 (0 gol), Pro Recco 5 (4). (s.a.) Nonostante l’assenza dei due centroboa di ruolo, Zlokovic e Federico Lapenna, acciaccati (per l’azzurro frattura scomposta del setto nasale), la Pro Recco dilaga. POSILLIPO-FLORENTIA 6-6 (1-1, 2-2, 2-2, 1-1) Posillipo: Negri, Paskovic 1, Buonocore, Renzuto Iodice, Gallo 1, Minguell 2, Baraldi 2; Perez, Gi.Mattiello, Bertoli, A.Calcaterra, Saccoia. N.e. Antonino. All.Silipo. Florentia: Mugelli, Pagani 1, Espanol 2, M.Lapenna, Gobbi, Bini 1, A.Di Fulvio; Cocchi, F.Di Fulvio 2, Coppoli, Razzi, Generini. N.e. Minetti. All. Sottani. Arbitri: Bianco e Rovida. Note: sup. num. Posillipo 10 (3), Florentia 9 (3). Esp. Gallo per proteste al 12’04". Mugelli para un rigore a Paskovic al 5’35’’. (d.p.) Pari giusto. Padroni di casa sorretti da Baraldi e Minguell, ospiti tenuti a galla dalle parate di Mugelli. Causa maltempo, la Florentia è arrivata a Napoli soltanto un’ora prima della gara, poi iniziata con 10’ di ritardo. ORTIGIA-ACQUACHIARA 11-12 (2-3, 4-3, 2-3, 3-3) Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Pesenti, Zimonjic 2, Di Luciano, Napolitano 2, Tringali, Dogas 3 (1 rig.), Cotella, Casasola, Rath 2 (1 rig.), Suti 2, Puglisi. All. Baio. Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Petkovic 3, D.Mattiello, Fiorillo, Scotti Galletta, Brancaccio, Gambacorta, Ferrone, Primorac 3, Marcz 1 rig., Saviano 2, Guidaldi 1, Bencivenga 2. All. Mirarchi. Arbitri: Brasiliano e Saeli. Note: sup. num Ortigia 9 (4), Acquachiara 6 (3). Al 14'5" D.Mattiello esp. per proteste. (a.s.) L'Ortigia sta attaccata per tutta la partita all'Acquachiara che alla fine esce meritamente vittoriosa. La squadra napoletana ha giocato più determinata e sempre con un ritmo sostenuto. CAMOGLI-BOGLIASCO 13-12 (5-2 1-4, 2-2, 5-4) Camogli: Ferrari, S.Luongo, L.Fondelli 2, Valentino 1, Steardo 3, Astarita 3, Sadovyy 1; Morena, I.Sukno 2, Nikic, N.Presciutti 1, Cupido. N.e. Viola. All. Nikolic. Bogliasco: Mina, Washburn, A.Caliogna, Nossek 2, Bettini 2, Camilleri 5 (1 rig.), Deserti 1; A.Di Somma, Barillari 2, E.Caliogna, Boero, E.Di Somma. N.e. Graffigna. All. Magalotti. Arbitri: Collantoni e Savarese. Note: sup. num. Camogli 11 (4), Bogliasco 14 (5). Usc. 3 f. Boero 25’44’’, Morena 26’23’’, Valentino 27’28’’, Steardo 29’40’’. Al 14’23’’ S.Luongo tira un rigore sulla traversa. (a.f.) L’interessante derby ligure va al Camogli, al termine di un match palpitante in cui il Bogliasco è costretto ad arrendersi di misura. CATANIA-NERVI 14-13 (2-4, 5-4, 4-4, 3-1) Strano Light Catania: Ruffelli, B.Torrisi 1, Riccioli, Cardinale, David 2, Iuppa, Scebba 2, Nikolic 3, Kacar 2, A.Privitera 2, Castagna 1, G.Torrisi 1, C.Torrisi. All. Dato. Ellevi Nervi: Dinu, Ravina, Brambilla, Van Der Meer, Temellini 2, Markovic 1, Amelio 2, Marziali 3, Chirico, Lanzoni 4, Popovic, Cesini 1. All. Ferretti. Arbitri: De Chiara e Severo. Note: sup.num. Catania (7), Nervi 15 (7). Usc. 3 f. Brambilla, Amelio e Marziali 3˚ t., Lanzoni e Van der Meer 4˚ t. Esp. per brutalità G.Torrisi 3˚ t. (l.m.) Il Catania torna a sperare. Di Nikolic la rete che a 6" dalla fine regala i 3 punti, dopo che il Nervi era stato più volte in doppio vantaggio. L’anticipo: Brescia-Savona 9-7. Class.: Pro Recco 42; Acquachiara 39; Savona 38; Brescia 37; Posillipo 29; Camogli, Florentia 17; Bogliasco 16; Ortigia 14; Civitavecchia 13; Nervi 9; Catania 6. Pr. turno (11/2): Acquachiara-Catania, Pro Recco-Posillipo (10/2), Florentia-Ortigia, Nervi-Camogli, Bogliasco-Brescia, Savona-Civitavecchia. DONNE La 2a di ritorno: Menarini Fiorentina-Gmg Pro Recco 5-8, Venosan Orizzonte-Volturno 19-10, Beauty Star Padova-Bologna 8-1, Mediterranea Imperia-Igm Ortigia 17-9, Despar Messina-Ngm Firenze 15-13. Class.: Pro Recco 31; Padova, Orizzonte 27; Imperia 25; Fiorentina 21; Firenze 10; Ortigia 7; Messina 6; Bologna 4; Volturno 1.
Football ORE 00.30 SPORTITALIA 2 E ESPN USA
Biathlon FACEVA SCIALPINISMO
Tra New York e Boston il Super Bowl più caldo
L’ex campione Leitgeb ucciso da una valanga
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO LOPES PEGNA INDIANAPOLIS
I lunghi corridoi del nuovissimo JW Marriot hanno il fascino di un museo: in pochi minuti sfilano Mike Ditka, Archie Manning, Joe Montana, Ted Bradshaw. Monumenti nazionali. L’anonima Indianapolis (a parte per la 500 Miglia) si è ritrovata improvvisamente a gestire il traffico di una metropoli. E’ il magico potere del Super Bowl: se convinci la Nfl ad assegnarti la sua organizzazione, raddrizzi di colpo l’economia locale. Il solo rammarico è che alla super finalissima sia arrivato il Manning sbagliato. Qui trepidano per Peyton, il mostro sacro che guida gli Indianapolis Colts, invece si dovranno accontentare del fratello Eli, che proverà a vincere con i Giants il secondo titolo e a spazzare via gli ingombranti paragoni. New York contro Boston è la sfida più rovente d’America. Un gigantesco derby sportivo, ma non solo. Musei, università, cibo, telefilm: è confronto su tutto. C’è chi ha calcolato il bilancio complessivo: 3011 a 2684 per New
Ippica ILLUSION DANY A PARIGI
Eli Manning, quarterback dei Giants
York. Incluso i duelli fra Giants e Patriots: sono solo 10 ed è parità. Ma la Grande Mela ha vinto gli ultimi due, incluso l’unico nel Super Bowl di 4 anni fa. Concreto New England è anco-
ra favorita, ma ai due allenatori i pronostici non piacciono. «Sono uno concreto, raramente formulo delle ipotesi», ha detto secco Tom Coughlin dei Giants dopo 5 giorni di briefing con la stampa. Lo chiamano il colonnello perché ama la disciplina, la puntualità (ma preten-
Golf LET IN AUSTRALIA
Una Varennina Brava Luna:3a tenta al montato La Sergas è 10a
Illusion Dany oggi a Parigi GIORGIO
In attesa del nuovo incontro di domani tra Mipaaf, Unire-Assi e categorie, lo sciopero dell’ippica italiana continua. Ieri siamo giunti al 35˚ giorno consecutivo. A Parigi, invece, il meeting va avanti senza soste, anche dopo le due corse faro, ovvero Cornulier e Amerique. Oggi sulla pista nera la corsa più importante è il Prix de la Marne (m 2700) che chiama Rolling d’Heripre. Nessun italiano di nascita ha mai concluso sul podio in questa corsa. Quest’anno ci prova Marlon Om (D. Locqueneux, trainer Gubellini) che a percorso netto ha chance di piazzamento. Ma ci sono altri italiani nel convegno che si disputa a una settimana esatta dal Prix de France. Nel Prix du Portugal (m 2850) sono al via Ludwine (F. Ouvrie), Lord Dany (L. Colletti), Lost Photo (P. Vercruysse), My Love di Quattro (J. Lindqvist), Maier (T. Di Lorenzo) e Invader As (J. Verbeeck). Nel Prix de l’Ile de France (m 2175), invece, la Varennina Illusion Dany (Ch. J. Bigeon) tenta l’avventura al trotto montato. IERI QUINTÉ 5-3-6-11-13 Le quote a Vincennes: quinté n.v. Quarté: e 4.182,23. Tris: e 500,07. Oggi tris a Vincennes.
Salgono Diana Luna, da quinta a terza con 201 (71 64 66, -15), e Giulia Sergas, da 14ª a 10ª con 206 (70 68 68, -10), nell’Australian Masters, torneo inaugurale del Ladies European Tour nel Queensland in Australia. Con un parziale di 69 (-3) colpi ha mantenuto il comando la 22enne coreana So Yeon Ryu (196 - 66 61 69, -20). La Luna, dopo il 64 del secondo turno, ha girato in 66 (-6) segnando un eagle, sette birdie e tre bogey. La Sergas ha ottenuto il secondo 68 (-4) consecutivo con cinque birdie e un bogey. E’ uscita al taglio Veronica Zorzi, 92ª con 146 (74 72, +2). Il montepremi è di 381.789 euro. CHICCO OK Francesco Molinari è scivolato dal 15˚ al 34˚ posto con 143 colpi (71 72, -1) nel Qatar Masters (European Tour), al Doha Golf Club (par 72) nella capitale del Qatar. Nel torneo ridotto da 72 a 54 buche per il forte vento, sono usciti al taglio gli altri quattro italiani in gara: Matteo Manassero, 77˚ con 146 (74 72, +2), Federico Colombo, 87˚ con 147 (74 73, +3), Lorenzo Gagli, 99˚ con 149 (75 74, +5), e Andrea Pavan, 120˚ con 153 (81 82, +9). In vetta si è portato lo scozzese Paul Lawrie con 136 (69 67, -8).Il montepremi è di 1.900.000 euro dei quali 316.020 euro andranno al vincitore. Oggi l’ultimo giro (diretta Sky Sport 3 dalle 10.30)
de che i giocatori arrivino in anticipo) e i discorsi del generale Patton che fa ascoltare alla squadra. Deve funzionare perché se conquisterà il suo secondo SB, sarà il 13˚ più vincente all time. Ma se pensate a Coughlin come un tipo rigido, ecco come il Boston Globe ha definito Bill Belichick, il collega che sta sulla panchina dei Patriots: testardo, di poche parole, meticoloso. Anche lui, fissato per i dettagli. Per motivare i suoi ha portato in spogliatoio l’ex pugile Mickey Ward, che ha ispirato il film «the Fighter»: «E’ un guerriero, sa come si fa a vincere: prendete esempio». Ma di vittorie se ne intende anche lui: ne ha già 3 e se farà poker raggiungerà Chuck Noll, l’unico finora a esserci riuscito. La finale del football è un gigantesco party per cui gli americani spenderanno 11 miliardi di dollari: il SB 2011 lo guardarono (in media) in 111 milioni, lo show più visto della tv Usa (dir. Sportitalia2 e Espn Usa ore 00.30). Una meta oggi e si va dritti nella storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO di Dan Peterson
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Atletica COLLIO VELOCE A Mondeville (Fra), Simone Collio in batteria corre i 60 in 6”62, minimo per i Mondiali, poi non corre la finale. Uomini. 60: 1. Perez (Cuba) 6”61; Collio n.f. (batt. 6”62). 3000: 1. Abinet (Eti) 7’57”27. 60 hs: 1. Townsend (Usa) 7”58. 400 hs: 1. Sanchez (R.Dom) 49”25. Asta: 1. Lewis 5.62; 2. Mesnil (Fra) 5.62; 3. Dossevi (Fra) 5.62; 5. Stecchi 5.42; 6. Gibilisco 5.42. Donne. 60: 1. Lalova (Bul) 7”20; 5. Alloh 7”40. 800: 1. Arzamasava (Bie) 2’04”21. 60 hs: 1. Talai (Bie) 8”06; 2. Caravelli 8”12; 5. Borsi 8”29 (b. 8”23, personale).
Boxe Muore un filippino Un filippino di 21 anni, il mosca Karlo Maquinto, è morto a Manila per le lesioni cerebrali nel corso di un match. Maquinto era in coma dalla fine del suo 9˚ match da pro’ (8 vittorie, 6 ko), che era finito pari. Il suo avversario, il connazionale Mark Joseph Costa, lo aveva mandato due volte al tappeto.
Ghiaccio Coppa short track MOSCA Nella 2ª giornata della 5ª tappa di Coppa del Mondo di short track, Arianna Fontana è squalificata nella semifinale dei 1500 e, 19ª, perde punti importanti nella classifica di specialità che la pone ancora al 4˚ posto. Oggi, insieme a Martina Valcepina, 3ª e 1ª nella specifica graduatoria, cerca il podio nei 500. Staffetta donne (Fontana, Maffei, A. e M. Valcepina) eliminata in semifinale da Cina e Olanda. Uomini. 1000: 1. Kwak Yoon-Gy (S.Cor); 2. Noh Jinkyu (S.Cor); 3. Liang Wenhao (Cina); 23. Dotti; 26. Cassinelli. 1500 (I): 1. Lee Jung-Su (S.Cor); 2. Krueger (Usa); 3. Lee Ho-Suk (S.Cor); 22. Reggiani; 34. Viscardi. Donne. 1000: 1. Christie (Gb); 2. Liu Qiuhong (Cina); 3. Sakai (Giap); 9. M. Valcepina; 20. Maffei; 30. Viviani. 1500 (I): 1. Cho Ha-Ri (S.Cor); 2. Lee Eun-Byul (S.Cor); 3. Maltais (Can); 19. Fontana; 22. A. Valcepina.
Hockey ghiaccio MILANO AVANZA (m.l.) Con la vittoria di venerdì all’Agorà, il Milano Rossoblu ha ridotto le distanze dalla capolista Egna, ora a 4 punti. Stasera per il 38˚ turno il Milano Rossoblu riceve la visita del Merano (ore 19) mentre l'Egna affronta il fanalino di coda Ev Bozen. 37ª: Milano Rossoblu-Egna 5-2; Gardena-Appiano 6-5 rig.; Ev Bozen-Caldaro 3-4 suppl.; Merano-Pergine 4-2. Classifica: Egna 84; Milano R. 80; Appiano 73; Gardena 58; MeranoJ. 53; Pergine 50; Caldaro 30; Ev Bozen 16.
Nuoto
Diana Luna, 29 anni EPA
MUFFAT SCATENATA (al.f.) Camille Muffat vince i 400 sl a Montpellier (Fra) in 4'03”21, primato personale e migliore prestazione stagionale. Successo di Agnel nella gara maschile. Uomini: 50 sl F. Manau-
Doveva essere una breve e semplice escursione di scialpinismo, ma una valanga li ha travolti a passo Stalle su un percorso che avevano fatto più volte in passato: sono morti così l’ex biatleta azzurro, Hubert Leitgeb di 46 anni, e suo cognato Lorenz Keim di 43 anni, entrambi di Anterselva. La visibilità ieri era pessima ed il vento gelido, ma il pericolo valanghe era basso (grado 2 di 5). I due hanno così deciso di fare una gita con gli sci e le pelli di foca sopra il lago di Anterselva verso passo Stalle, sul confine con l’Austria. Lo scialpinismo era una grande passione di Leitgeb. L’incidente si è verificato a 1600 metri, mentre l’ex azzurro e suo cognato stavano attraversando un canalone. Il forte vento con ogni probabilità aveva creato un accumulo di neve che si è staccato sotto il peso dei due scialpinisti. La valanga li ha trascinati per centinaia di metri: la slavina ha sradicato alberi e cespugli. I due sono morti sul colpo. Allarme Verso le 15 l’allarme è arrivato al 118 di Bolzano che ha fatto subito partire la macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti un elicottero della protezione civile altoatesina e uno dell’Aiut Alpin Dolomites che hanno portato in
dou 22”52, Gilot 22”64, Mallet 23”14; 400 sl Agnel 3'47”80; 200 do Lacourt 2'03”50; 100 fa Lefert 53”01. Donne: 50 sl/100 fa Dekker (Ola) 24”96/58”77; 400 sl Muffat 4'03”21, Heemskerk (Ola) 4'09”36. A Chamalières (Fra). Uomini: 50-100 do Stravius 25”73-54”91 (Stasiulis 26”32-55”66). Donne: 200 sl Etienne 2'00”89. DOPPIA SJOSTROM (al.f.) A Uppsala (Sve), Sarah Sjostrom vince i 200 sl in 1'56”57, stesso crono nuotato venerdì della Muffat, e 100 farfalla. Uomini: 100 sl Nystrand 51”02; 100 do Kopolev (Isr) 54”54; 50 fa Frolander 24”20. Donne: 200 sl/100 fa Sjostrom 1'56”57/57”91; 100 ra Johansson 1'07”86. TRICOLORI SINCRO (al.f.) Ai Tricolori di Novara, Giulia Lapi e Mariangela Perrupato prime nel duo con 86.500 su Sala-Scanziani (85.250) e Cerruti-Ferro (84.625). Negli obbligatori successo per Dalila Schiesaro (fidanzata del tuffatore Francesco Dell’Uomo) con 79,419 su Scanziani (78,972) e Deidda (77,742).
Pallamano TERZA (an.gal.) La 3ª di ritorno di Elite: Ambra-Bolzano 30-36; Trieste-Conversano 18-21; Pressano-Fasano 22-24; Bressanone-Mezzocorona 24-19. Classifica: Bolzano** 37; Conversano 32; Fasano, Trieste, Pressano, Bressanone 27; Noci* 25; Teramo* 13; Ambra 12; Ancona 9; Bologna* 8; Mezzocorona 5. (*1 partita in meno; ** 1 in più)
Pallavolo A-2 MASCHILE (f.c.) Ieri anticipo della 22ª Edilesse Reggio Emilia-Cassa Rurale Cantù 3-1 (24-26, 25-22, 25-21, 25-20). Oggi (18): Molfetta-Globo Sora (16, Diretta Sportitalia 2); Caffè Aiello Corigliano-Ngm S. Croce; Energy Resources Loreto-Carige Genova; Crazy Diamond Segrate-Gherardi Città di Castello; Sidigas Atripalda-Club Italia Roma; Sir Safety Perugia-CheBanca! Milano; Bcc Castellana Grotte-Cicchetti Isernia. Classifica: Perugia 49; Castellana 48; Segrate 42; Molfetta 40; Città di Castello, Milano 39; Sora 37; Genova 35; Loreto 33; S. Croce 31; Corigliano 27; Isernia 24; Club Italia 23; Atripalda 15; Reggio Emilia 15; Cantù 10. A-2 DONNE (m.l.) Ieri anticipo 18ª: Time Matera–Esse-ti Loreto 2-3 (25-20, 25-15, 12-25, 21-25, 10-15). Oggi: 17 Acqua Paradiso Busnago–Puntotel Sala Consilina; 18 Assitur Soverato–Icos Crema; Biancoforno S.Croce–Terre Verdiane Fontanellato; B.Reale Giaveno–Rota San Severino. Tre gare rinviate per maltempo. Clasifica: Loreto 46; Giaveno 44; Crema 40; Busnago 35; Casalmaggiore 34; Santa Croce 32; Soverato 27; Montichiari 25; Frosinone 22; Sala Consilina 21; Fontanellato 19; S. Severino 18; San Vito 17; Pontecagnano 12; Forlì 9; Matera 7.
Sport invernali Schlierenzauer fa 40 PREDAZZO Gregor Schlierenzauer conqui-
Hubert Leitgeb aveva 46 anni
quota gli uomini del soccorso alpino di Anterselva. I due morti sono stati trovati da un cane antivalanga dopo un’ora. Quasi tutti i soccorritori conoscevano le due vittime. Carriera Leitgeb era carabiniere e per molti anni era stato di casa nel centro addestramento di Selva Gardena intervenuto. Le due salme sono state portate prima al centro biathlon di Anterselva, per poi essere trasferite alla camera mortuaria di Anterselva di Mezzo. Leitgeb aveva partecipato alle Olimpiadi di Albertville ’92 e di Nagano ’98 e a 4 Mondiali (’88-95-96-97). In Coppa del mondo aveva conquistato una vittoria (1994). Leitgeb ha fatto parte del Comitato biathlon italiano. Lascia la moglie Lisa e i figli Simon e Katharina.
sta la 40ª vittoria (sesta stagionale) in Coppa del Mondo dal trampolino di Predazzo. Risultati: 1. Schlierenzauer (Aut) 249.8 p. (134 + 134.5 m); 2. Freund (Ger) 234.7; 3. Morgenstern (Aut) 227.5; 25. Colloredo 192.2; 37. Morassi 93.5; CdM: 1. Kofler (Aut) 1034; 2. Schlierenzauer (Aut) 966; 3. Bardal (Nor) 957; 33. Colloredo 90. Donne, a Hinzenbach (Aut): 1. Irashko (Aut) 123.3; 2. Hendrickson (Usa) 122.6; 3. Pozun (Slo) 114.4; 22. Runggaldier 96.3; 31. Demetz 91.7; 35. D’Agostina 88.6; 37. Insam 85.7. CdM: 1. Hendrickson (Usa) 509; 18. Demetz 94. COMBINATA NORDICA Così la team sprint 2x7.5 km in Val di Fiemme per la Coppa del Mondo: 1. Koslien-Moan (Nor) 36’25"1; 2. Laheurte-Lamy Chappuis (Fra) a 9"6; 3. Braud-Lacroix (Fra) a 11"; 16. M.Runggaldier-Costa a 3’28"1; rit. Bauer-L.Runggaldier. Oggi: 10-12.30 dir. gara individuale con Pittin. COPPA BIATHLON Coppa del Mondo di biathlon a Oslo. 12.5 km uomini: 1. Pfeiifer (Ger) 31’44" (0); 2. Svendsen (Nor) a 31"2 (2); 3. Garanichev a 36"3 (2); 15. De Lorenzi a 2’04"1 (2); 16. M.Windisch a 2’07"4 (0); 49. Vuillermoz. CdM: 1. Svendsen (Nor) 621; 2. M.Fourcade (Fra) 620. 10 km donne: 1. Neuner (Ger) 30’31"1 82); 2. Zaitseva (Rus) a 36"5; 3. Domracheva (Bie) a 51"4 (2); 24. Haller a 3’44"2 (1); 34. Ponza a 5’10" (3); 45. Wierer (4) a 5’58"7. CdM: 1. Neuner (Ger) 816; 2. Domracheva 741.
Tuffi CAGNOTTO FACILE (al.f.) Tania Cagnotto vince dai 3 m in coppa Londra a Trieste davanti a Dallapè e Marconi. Uomini. 10 m: Chiarabini 437.40, Dell'Uomo 412.30; 3 m sincro: Benedetti-Rinaldi 408.66, N. e T. Marconi 408.18, Billi-Tocci 401.31. Donne. 3 m: Cagnotto 333.75, Dallapè 292.30, M. Marconi 279.55.
Vela Maserati allunga Viaggia a tutta forza Maserati verso le coste delle Bahamas, nei primi due giorni e mezzo di navigazione ha tenuto una media di quasi 16 nodi e nella notte si è avvicinato al traguardo delle prima 1000 miglia coperte (sono oltre 3800 per arrivare al traguardo di San Salvador) nel tentativo di record sulla Rotta definita della Scoperta, quella grosso modo di Colombo. Alto il morale della truppa di Giovanni Soldini anche se la navigazione fra le Canarie è stata tosta con punte di 35 nodi di vento.
Oscar Barletta Il Club Atletico Centrale ricorda con affetto un valente tecnico e amico della società e dell'atletica leggera che per oltre sessant'anni ha dedicato la sua vita sulle piste di atletica. - Roma, 4 febbraio 2012. Partecipano al lutto: Luciano Barra. Franco Fava. Augusto Frasca. Giorgio Lo Giudice. Vanni Loriga. Valerio Piccioni. Giuseppe Cindolo.
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alimentari, che ieri avrebbero venduto il 20% in più: i romani temevano di restare senza viveri.
Ma si poteva evitare che neve 3 e gelo mandassero k.o. il Paese?
In ogni caso: come appariva ieri la città?
Otto morti, treni in tilt, migliaia senza luce. E poi Roma apparsa del tutto impreparata: è polemica tra il sindaco e la Protezione civile
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4 E i tanti guai di cui s’è parlato?
Il freddo ha ucciso otto persone. Due di queste – un uomo di 34 anni a Barete in provincia dell’Aquila e un anziano a Sant’Agapito, provincia di Isernia – sono rimaste congelate nella loro automobile. Altre due sono state schiacciate da crolli provocati dalla neve: un uomo di 62 anni a Frosinone (è caduto il capannone in cui si trovava), una donna di 46 ad Avellino (è venuta giù la tettoia della serra in cui stava lavorando). Due anche i barboni morti assiderati: uno nella rocca medievale di Castiglion del Lago (Perugia), un’ucraina di 48 anni in una baracca di Ostia (Roma). Infine l’ex azzurro del biathlon Hubert Leitgeb (46 anni) e Lorenz Keim (43), due sci-alpinisti, sono stati travolti da una valanga in Val Pusteria.
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1A parte i due sciatori, le vittime sono tutte in centro Italia.
Il maltempo si sta spostando verso il centro e il sud, anche se alcune località del nord si trovano ancora in condizioni difficili (in varie zone di Genova sono scoppiati i tubi dell’acqua, a Trieste la bora soffia a 130 all’ora, Livigno, in provincia di Sondrio, ha fatto registrare la temperatura più bassa, -24˚). Roma è la città di cui ieri si è parlato di più. Ma non si devono dimenticare le 160 mila utenze fuori servizio (su 5,7 milioni)
Alcune cartoline dall’emergenza-neve in tutto il Paese: 1 Il Circo Massimo a Roma trasformato in una pista da sci; 2 Un treno fermo nella neve, vicino a Campobasso; 3 I vigili del fuoco di Trento intervenuti in motoslitta per soccorrere alcuni paesi isolati dalla bufera nella Valmarecchia, in provincia di Rimini ANSA
NAVE 1/ HA URTATO UN MOLO A CIVITAVECCHIA PER IL MALTEMPO: SALVI 262 PASSEGGERI
La Tirrenia squarciata, inchiesta e polemiche «Abbandonati a bordo»
Lo squarcio di 30 metri nella «Sharden»: la nave era diretta a Olbia ANSA
Dopo lo squarcio, l’inchiesta. Quella tecnico-amministrativa avviata dalla Guardia costiera per accertare le cause dell’incidente della motonave «Sharden» della compagnia Tirrenia al porto di Civitavecchia: venerdì notte, appena partita in direzione Olbia, ha
Pochissimi autobus, pochissime auto (c’è l’obbligo di catene), le due linee della metro in funzione. In definitiva un piccolo paradiso. Quelli che abitano a Campo de’ Fiori avranno potuto finalmente dormire (il caos notturno in quella piazza è di norma indescrivibile). La gente è andata a sciare al Circo Massimo, oppure a passeggiare per le strade del centro. Le signore hanno tirato fuori i moon boots.
urtato una sporgenza del molo. Tutto a causa del forte vento e della neve. Il risultato è stato un urto, con tanto di squarcio di 30 metri, e tanta paura per i 262 passeggeri e i 53 membri dell’equipaggio. Per fortuna nessun ferito: è intervenuta subito la Guardia Costiera con
due rimorchiatori che hanno portato la nave alla banchina, dove ieri sono proseguite le grandi manovre per spostarla. Particolarmente complicata la notte di venerdì: alle 2.25 sono iniziate le operazioni di sbarco. Poi cinquanta persone sono state imbarcate su un’altra nave, la «Scintu» della Siremar, partita alle 3.50 di notte e arrivata a Olbia alle 10.30 di ieri. Per gli altri, un’odissea più lunga: si tratta dei passeggeri che avevano l’auto al seguito, e che quindi hanno dovuto attendere il recupero del veicolo dalla nave incidentata. Trasferiti su un’altra imbarcazione, sono rimasti lì per più di tre ore senza riscaldamento per poi essere nuovamente spostati su una terza nave: «Siamo stati sequestrati a bordo, senza notizie da parte di nessuno», ha detto uno dei passaggeri. L’incidente ha fatto infuriare anche il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che ha picchiato duro contro la compagnia: «La Tirrenia è una vergogna nazionale, non garantisce il trasporto tra Sardegna e Continente».
in Abruzzo, Molise, Lazio e Campania: l’Enel ha mandato mille tecnici a presidiare 200 mila chilometri di rete elettrica. A Bologna, all’Aquila, nelle Marche è stato chiesto l’intervento dell’esercito. Urbino è affogata in due metri e mezzo di neve. Nel Montefeltro, una regione a cavallo tra Marche, il Riminese, l’Aretino e la Repubblica di San Marino, si segnalano frazioni isolate, black-out elettrici, forniture di nafta da riscaldamento quasi esaurite, senza dimenticare che Gazprom, il colosso russo del gas, ha tagliato i rifornimenti del 30%, ammettendo di non essere in grado di far fronte alle maggior richieste italiane causate dal freddo. Un po’ ovunque gli spazzaneve risultano insufficienti. Intorno a Napoli è nevicato, il traffico è rimasto paralizzato. Molte difficoltà anche in Molise e nell’Alta Irpinia. A Campobasso, la coltre bianca ha superato il metro d’altezza.
2 Poi c’è Roma.
Le foto di piazza San Pietro o di piazza Navona imbiancate hanno fatto il giro del mondo. A Roma era nevicato in modo memorabile nel 1996 e nel 1985. Non è dunque sorprendente che la città sia poco attrezzata per affrontare un’emergenza di questo tipo. E tuttavia il caos in cui è precipitata ha fatto esplodere una polemica tra il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e il sindaco Gianni Alemanno. Gabrielli sostiene che le autorità comunali erano state perfettamente informate fin da giovedì di quello che sarebbe successo. Il sindaco è andato ieri sera al Tg5 sventolando dei fogli in cui, a firma della Protezione civile, sta scritto che a Roma le precipitazioni non avrebbero superato i 35 millimetri. Dalla Protezione civile fanno sapere che 35 millimetri di precipitazioni, se riferiti alla neve, vanno tradotti in 35 centimetri. Alemanno vuole una commissione d’inchiesta. Resta tuttavia il mistero del sale, che non è stato sparso per le vie della città. Le agenzie segnalano anche un piccolo assalto ai negozi di
Segnaliamo almeno questi: più di 200 persone sono rimaste bloccate sui treni dell’hinterland e centinaia di automobilisti hanno trascorso la notte sul Grande Raccordo Anulare (12 uscite chiuse su 31) o sulle strade consolari, aspettando qualcuno che gli desse una mano. Un automobilista avrebbe impiegato 12 ore per raggiungere Monte Mario dalla Cristoforo Colombo. C’è una certa preoccupazione per il ghiaccio che potrebbe essersi formato stanotte. Un sacco di concerti e di eventi pubblici sono stati annullati. Il sindaco è andato in tv e ha invitato i cittadini a munirsi di pale e a spazzare la neve. Le scuole e gli uffici pubblici, comprese le poste, saranno chiusi anche domani.
5 Treni, aerei? A Fiumicino hanno cancellato 50 voli, non ci sono segnalazioni relative agli altri scali italiani. Quanto ai treni, c’è un mucchio di gente che vuole fare causa alle Ferrovie: 110 passeggeri sono rimasti bloccati 25 ore sul Roma-Avezzano, un altro convoglio che da Cassino doveva raggiungere Roma con 600 persone a bordo, partito alle 14.34 di venerdì è ancora bloccato, mentre scriviamo, a Valmontone, per la caduta di alberi sui binari. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NAVE 2/ MAXI RICHIESTA DI UNA MILANESE: ERA IN CROCIERA CON IL FIDANZATO
Naufragio Concordia: abortisce per lo stress Ora vuole un milione A Cristina M., una milanese di 30 anni, non basterà il risarcimento di 14 mila euro che la Costa ha assicurato ai sopravvissuti della Concordia, naufragata il 13 gennaio. Chiederà molto di più: un milione. Motivo? Incinta di cinque mesi, ha subito un aborto a causa dello stress accumulato durante il naufragio. La ragazza, in crociera col compagno, un commercialista romano 40enne, ha fatto tappa a Roma dai futuri suoceri poco dopo l’incidente per poi rientrare a Milano dal ginecologo di fiducia a causa dei dolori lancinanti al basso ventre e delle perdite ematiche dalla zona inguinale. Una settimana fa il ricovero in ospedale e la tragica scoperta: il distaccamento del feto dall’utero, dovuto molto probabil-
mente al forte stress psicofisico accumulato nelle ore del naufragio. Tra l’altro, la scialuppa sulla quale la donna è stata tratta in salvo è anche andata a sbattere contro gli scogli. La giovane ha subito dato mandato ai propri avvocati di aderire alla class action intentata dai superstiti della Concordia e di richiedere il maxi risarcimento per i danni materiali, morali e biologici subiti. Al Giglio Nonostante ieri sia
Il maltempo tiene ancora fermo il pompaggio del carburante AP
spuntato il sole sull’isola del Giglio, il forte vento di grecale ha impedito qualsiasi operazione intorno al relitto della Concordia. I due pontoni necessari per il recupero del carburante e per lo smaltimento dei rifiuti sono fermi in porto, mentre il vento ha staccato un portellone vicino alla piscina. La nave, comunque, resta pressoché stabile: negli ultimi giorni sta facendo registrare soltanto «piccoli movimenti della base»; per il pompaggio delle oltre 2 mila tonnellate di carburante si aspetta invece «un prolungato periodo di bel tempo».
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ALTRI MONDI
d notizie Tascabili
In crisi con la ex, rapisce il bimbo di 16 mesi e lo lancia nel fiume: si cerca il corpo VINCENZO DI SCHIAVI
«Non me lo faceva vedere». È questa la giustificazione che Patrizio Franceschelli, 26 anni con precedenti per droga, ha dato al suo gesto disumano: ieri mattina, intorno alle 6,30, ha lanciato il figlio di 16 mesi nel Tevere. Giù dal ponte Un gesto tragico e
sconsiderato, alimentato da una situazione familiare burrascosa. Lui e lei coetanei, entrambi disoccupati, protagonisti di litigi furibondi e in via di separazione. Da lunedì la donna era ricoverata in ospedale per accertamenti e aveva portato il bambino dai propri pa-
A MILANO
Morta la donna data alle fiamme dal convivente È morta ieri all’ospedale Niguarda di Milano, Leda Corbelli, 65enne di Novate Milanese, ricoverata il 17 dicembre per ustioni gravissime. Dopo una lite, il convivente l’aveva cosparsa di materiale infiammabile e le aveva dato fuoco. L’uomo, Raffaele Fratantonio, 58enne, disoccupato e con problemi mentali era stato arrestato per tentato omicidio: l’imputa zione potrebbe aggravarsi.
lafrase DEL GIORNO
Getta il figlio nel Tevere «Non potevo mai vederlo» I sub scandagliano il Tevere alla ricerca del corpo del bambino ANSA
renti in via degli Orti d’Alibert. Dove ieri mattina alle 6 il giovane si è presentato sottraendo il piccolo alla zia e alla nonna, che hanno subito avvertito il 112 e hanno provato ad inseguire l’uomo per bloccarlo. Il 26enne si è allontanato raggiungendo il vicino ponte Mazzini: lì è stato avvistato da un agente della polizia penitenziaria. Pensando che avesse bisogno di aiuto la guardia si è avvicinata e in quel momento il giovane ha lanciato il bambino che «spaventato, piangeva disperato». L’omicida è poi fuggito a piedi ed è stato fermato poco dopo dai carabinieri del nucleo radiomobile vicino all’ex macello in zona Testaccio, grazie anche alla minuziosa descrizione dell’agente testi-
mone oculare del gesto. Portato in caserma ha confessato e ora è in stato di fermo per omicidio volontario aggravato, mentre la madre è sotto choc. Immediate le ricerche del bambino per tutto il pomeriggio di ieri da parte dei sub dei vigili del Fuoco, ma la corrente del fiume ha reso il corpicino ancora introvabile. Reazioni Il sindaco di Roma
Gianni Alemanno: «Un orribile gesto di follia». Rincara il vicesindaco Sveva Belviso e chiede provvedimenti esemplari: «Una notizia terrificante che ci lascia sgomenti e attoniti. Un gesto di estrema crudeltà. Per questo padre auspico una pena esemplare e immediata». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Siria: la condanna di Assad divide l’Onu
Un lungo fiume di sangue e, non bastasse, nuove tensioni diplomatiche tra superpotenze. Ogni giorno che passa, la rivolta disperata contro il regime di Bashir al-Assad in Siria prende la forma di una matassa ingovernabile: prima, nella notte di venerdì, l’ennesima mattanza a Homs, roccaforte della protesta contro il governo. L’esercito di Assad, secondo quanto raccontano gli attivisti antigovernativi, avrebbe lanciato una pesante offen-
Un manifestante siriano protesta contro Assad ad Ankara AFP
Rapinano una villa e violentano 50enne Rapinano una villa e violentano una donna di 50 anni. Venerdì sera due uomini, forse di origine slava, sono entrati in una villa di Resina (Perugia) abitata in quel momento da una donna 50enne sudamericana e dalla nipote di 14 anni. Entrambe non sapevano dove fosse la chiave della cassaforte, così i ladri hanno aspettato che rientrassero i genitori della bambina e nel frattempo uno dei due ha portato nella taverna la signora di 50 anni violentandola. Rientrati i proprietari, i due hanno prelevato preziosi e contanti per un valore di 20 mila euro. La donna è poi stata ricoverata in stato di choc.
ALTA TENSIONE IL NUOVO VETO DI MOSCA E PECHINO SCATENA LE REAZIONI. INTANTO, A HOMS ALTRI 260 MORTI
Il no di Cina e Russia alla risoluzione contro il regime. Italia: «Inaccettabile»
A Resina, frazione di Perugia
siva, bombardando diverse zone della città con artiglieria e mortai. Sarebbe una strage: almeno 260 morti, con centinaia di feriti. L’inviato sul posto della tv panaraba al Arabiya ha descritto una tragedia ancora più grande: lui ha contato 337 cadaveri per le strade. Poi, ieri la tensione s’è spostata al Palazzo di vetro: di fronte all’escalation della violenza, la comunità internazionale non è ancora riuscita a trovare una linea univoca. Per la seconda volta in pochi mesi, Russia e Cina hanno posto il veto ad una risoluzione dell’Onu di condanna della repressione, ritenendo il testo troppo «sbilanciato» in funzione anti-Assad. Decisione che ha pure un particolare valore simbolico: accade a 30
anni esatti dall’eccidio di Hama, città martire per eccellenza della brutale repressione del regime degli Assad. Il veto ha indignato tutta la comunità internazionale. Il nostro ministro degli Esteri Giulio Terzi non s’è nascosto dietro a un dito: «Il voto di New York è inaccettabile. La popolazione siriana ha bisogno di noi». Durissima la Francia che ha accusato Pechino e Mosca di esseri complici del regime. Furibondi anche gli Stati Uniti, il segretario di Stato Hillary Clinton ha puntato il dito contro chi «impedisce che il mondo condanni le violenze». Prima di lei, Obama se l’era presa con Assad per l’ennesima strage di Homs: «Ha disprezzo per la vita umana e la dignità. Lasci subito».
SENZA SILVIO PROBLEMA RISOLTO «Se Berlusconi si ritira è risolto il problema. Teheran sfida l’embargo europeo Se non c’è Schulz, presidente Ue lui dovremo renderci «Conflitto Iran-Israele conto della sarebbe catastrofe» necessità di trovare un’altra strada. Ma meglio, perché così diventeremo il partito di maggioranza assoluta del Nord. Il primo obiettivo Il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz ANSA è sempre L’Iran va avanti sul nucleare e sfida il stato questo mondo. Teheran non si è fatta impressionare per noi. dalle indiscrezioni dei media americani che E fino ad ora ipotizzano un attacco militare di Israele entro è sempre l’estate. La Guida Suprema Ali Khamenei ha stato replicato: «Sapremo rispondere». Intervistato da impossibile. Fabio Fazio a «Che tempo che fa», il presidente Il dialogo del Parlamento Ue Martin Schulz ha definito il alle armi «una catastrofe». Ieri inoltre con Alfano? ricorso Teheran ha annunciato lo stop alle forniture Dipende da verso alcuni Paesi Ue (non dicendo quali) come che cosa reazione all’embargo annunciato da Bruxelles. proporrà» UMBERTO BOSSI LEADER LEGHISTA
E sull’art. 18: «Non è trattabile»
La Camusso al governo «Stupiteci innovando» Ferma e tagliente Susanna Camusso, leader della Cgil, rilancia la sfida al governo sul tema del lavoro: «Ci stupiscano innovando e non con il trito ritornello che licenziare è la soluzione di tutti i mali». Sull’art. 18 ribadisce: «Non è un tema della trattativa e chi continua a proporlo manifesta la volontà di non voler fare alcun confronto». Nessun tentativo di diminuire le tutele dei lavoratori dunque: «Immagino che il professor Monti sia in grado di farci un elenco di quali sarebbero le troppe tutele perché noi, nonostante gli sforzi, non le vediamo. Siamo di fronte al solito ritornello, questo sì, monotono...»
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ALTRI MONDI
NUOVO FILM DI ABEL FERRARA
Depardieu al cinema sarà Strauss-Kahn Il regista americano Abel Ferrara ha confermato in un’intervista al quotidiano «Le Monde», che prima dell’estate
girerà un film su Dominique Strauss-Kahn: «Sarà una pellicola sulla politica e sul sesso». Il film ricostruirà lo scandalo che ha costretto l’economista francese a dimettersi dalla guida del Fmi. Lo interpreterà Gerard Depardieu (nella foto Afp) mentre la moglie di Dsk sarà Isabelle Adjani.
TERRORISMO IN TV IL PRODUTTORE: «IL NOSTRO SEGRETO? BIN LADEN È MORTO, MA CI SONO TANTE DOMANDE IRRISOLTE»
Ecco Homeland: garantisce Obama La serie sulla paura di un nuovo attacco all’America arriva da noi: è la preferita del presidente Usa CARLO ANGIONI
«Un prigioniero di guerra americano si è convertito». La frase, bisbigliata da un confidente afgano all’orecchio dell’agente della Cia Carrie Mathison, è la ragione di tutto. Da qui parte Homeland, la nuova serie sulla lotta ai terroristi che ha già conquistato l’America e vinto due Golden Globe, che domani debutta in Italia (alle 21.50 su Fox, canale 111 di
Sky). Creata dagli ideatori di 24 (un altro celebre successo seriale con Kiefer Sutherland nei panni dell’eroe antiterrorismo Jack Bauer) e ispirata a una serie israeliana, racconta la storia di un controverso marine, creduto morto ma in realtà rimasto prigioniero per otto anni in Afghanistan: la patria lo considera un eroe di guerra, mentre l’agente Mathison, ovvero la star Claire Danes, una biondina che non ama prendere ordini e vive imbottita di psicofarmaci, crede che sia diventato seguace di Al Qaeda e che sia stato rispedito a casa per colpire gli Stati Uniti al cuore. Interrogativi Un thriller psicolo-
gico senza troppi effetti speciali, che ha entusiasmato anche le stanze che contano: lo staff
Claire Danes in «Homeland», in onda da domani su Fox (111 di Sky)
di Barack Obama, come scritto qualche tempo fa dal magazine Hollywood Reporter, ha richiesto — e subito avuto dall’emittente via cavo Showtime — quattro cofanetti con tutta la prima stagione in dvd; come il presidente ha fatto anche l’ex Bill Clinton, fan della prima ora con la moglie Hillary. Il motivo? Semplice, almeno a sentire le parole del produttore Howard Gordon, che infatti ha detto: «Homeland non è uno show del dopo 11 settembre: qui siamo nell’epoca del dopo Bin Laden, e il fatto che lui sia morto lascia una serie di interrogativi sulla lotta americana al terrorismo in mezzo ai quali ci muoviamo. Il possibile nemico è uno di noi, è tra di noi: questa è la nostra forza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
I quattro canti di Palermo, l’incrocio che taglia in due la città
OLTRE 600 MILIONI D’INCASSO
Mission Impossible 4 film più ricco di Cruise Completamente rilanciato e ora molto più ricco. Tom Cruise è rinato grazie al quarto episodio della saga di «Mission Impossi-
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ble», che è appena diventato il suo film che ha incassato di più. «Protocollo Fantasma» è già arrivato a quota 605 milioni di dollari (oltre 200 solo al botte ghino negli Usa) e ha superato «La guerra dei mondi»: diretto dall’amico Spielberg nel 2005, aveva incassato 591,7 milioni.
il quadro in Qatar
OGGI IN TV
S La Eccleston va da Chiambretti Le 3 ragazze ucraine arrestate la settimana scorsa a Davos per aver manifestato in topless contro il sessismo saranno ospiti oggi in prima serata su Italia 1 al «Chiambretti Sunday» Show». Ci sarà anche Tamara Ecclestone (nella foto): l’ereditiera parlerà dell’esclusione da Sanremo
Un Cezanne da record: comprato per 250 milioni Paul Cezanne polverizza il record di Jackson Pollock: i reali del Qatar hanno comprato per oltre 250 milioni di dollari una versione di «I giocatori di carte» del pittore francese (nella foto). La vendita del quadro, che è stato dipinto tra il 1890 e il 1895 e sarà esposto a Doha, batte i 140 milioni di dollari sborsati per «Numero 5» di Pollock nel 2006
L’ATTORE INTERPRETÒ «IL CAMORRISTA»
Addio a Gazzara Da Hollywood fino a Tornatore
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Palermo noir topthreelibri LA CLASSIFICA
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«L’amore e la morte al tempo della mafia» Il debutto letterario di Di Piazza: un giovane cronista in una Sicilia sconvolta dagli omicidi. «Nelle donne l’unica speranza» MASSIMO ARCIDIACONO
I tre libri più venduti della settimana (fonte Ansa): 1 Il diavolo, certamente Andrea Camilleri (Mondadori) 2 La carta più alta Marco Malvaldi (Sellerio) 3 Amore, zucchero e cannella Amy Bratley (Newton Compton)
C’è chi a metà del percorso si ritrova in una selva oscura, chi comincia a correre per la maratona di New York, chi va in analisi. E chi scrive un libro. Giuseppe Di Piazza, palermitano, giornalista, direttore di Sette (il magazine del Corriere della Sera) lo chiama clic emotivo. «Il mio — spiega Di Piazza — è arrivato con la morte di un caro amico, ho sentito l’esigenza di un lascito sentimentale ai miei tre figli e ho cominciato a scrivere il libro. Questo è stato un modo per dire, per comunicare: ragazzi, ecco da dove venite, quel che ero e quello che voi - per fortuna non sarete». Il libro è I quattro canti di Palermo, appena uscito per Bompiani: primi Anni 80, un giovane cronista vive nella città della più violenta guerra di mafia che si ricordi. Una mattanza, ogni giorno un morto e quattro piccole storie di picciot-
ti e di sangue in cui il protagonista rimane invischiato. Un libro autobiografico, dunque?
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IL LIBRO
«Un romanzo di ispirazione autobiografica, direi: quel cronista sono io. La mia scrittura per 32 anni, però, è stata al servizio dei fatti. Il narratore inventa, invece, mischia la vita alla fantasia, deforma la realtà». Le pagine trasudano carnalità. Molte donne: conosciute ed amate o solo immaginate?
«Un amico mi ha chiamato: "Ma che è, hai scritto un romanzo di fantascienza?". Quella Palermo, però, era assolutamente libertina. D’altronde, non si conosceva ancora l’Aids, venivamo dalla rivoluzione sessuale. L’amore e il sesso erano l’unico modo per sconfiggere la paura». La città del suo libro vive di contraddizioni. È un intreccio di contrasti, non crede?
S I quattro canti di Palermo di Giuseppe Di Piazza (Bompiani, pp. 224, euro 17) Di Piazza, 53 anni, dirige Sette. È stato direttore anche di Max. Ha iniziato nel ’79 al quotidiano L’Ora
«In quegli anni, il confine tra la Palermo borghese e quella criminale era labilissimo. Si conviveva buoni e cattivi. Ricordo che a 16 anni cominciai ad andare alle prime feste, cosciente che accanto a me poteva esserci di tutto, che quella bella ragazza poteva essere figlia di un mafioso. Solo chi è siciliano può capire. Già nel Gattopardo questo è ben chiaro».
Su Sky la lezione di Brizzi Una lezione di cinema per gli studenti dell’università Iulm di Milano: andrà in onda oggi alle 20 su Sky Cinema 1 e la terrà il regista Fausto Brizzi (nella foto) con l’attore Fabio De Luigi. Sarà l’occasione per presentare il nuovo film di Brizzi, «Com’è bello far l’amore», con De Luigi come protagonista
Ben Gazzara è morto a New York: aveva 81 anni REUTERS
Un duro, sì: ma di rara dolcezza. Ben Gazzara era conosciuto da queste parti soprattutto per il ruolo del boss ispirato a Raffaele Cutolo, nel film Il Camorrista, esordio alla regia nel 1986 di Giuseppe Tornatore. L’attore italo-americano si è spento a New York, nella notte di venerdì: aveva 81 anni ed era da tempo malato di cancro al pancreas. Nato il 28 agosto del 1930 da immigrati siciliani a New York e cresciuto nell’East Side, molto giovane iniziò a fare teatro. Negli Anni 50 recitò in diverse produzioni teatrali a Broadway, la più famosa delle quali fu La gatta sul tetto che scotta diretta da Elia Kazan. Poi, come attore al cinema, una lunghissima carriera. La prima parte di rilievo nel 1959 in Anatomia di un omicidio di Otto Preminger. In Italia partecipò, invece, a Risate di gioia con Totò e Anna Magnani (1960) per la regia di Mario Monicelli. Una carriera sempre vissuta con un piede ben saldo in America e l’altro in Italia: la tv nostrana l’ha sempre trattato da divo fino alla recente partecipazione a L’onore e il rispetto del 2009. Anche negli Usa la fama è rimasta intatta, fino agli ultimi anni: nel 2003, ad esempio, stupì tutti, andando a recitare per Lars Von Trier in Dogville.
Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia, diceva di amare Catania, la sua città, come chi si innamora di una puttana e non può farci nulla...
LOTTO
«Io ringrazio di essere nato a Palermo, quella città è un privilegio. Mischia orrori e cose bellissime, sa illuderti e poi torturarti in modo brutale. Quando andai via, a Roma, la mattanza che avevo vissuto da testimone mi aveva tolto il sonno. Ero "pezza da piedi", come si dice da noi. Eppure sono ancora ammalato di Palermo».
GENOVA
71 81 45
MILANO
35 87 79 72 57
NAPOLI
62 68 74 25 11
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SUPERENALOTTO
NAZIONALE 83 15 90 41 8
LA COMBINAZIONE VINCENTE 1 17 30 43 67 82 Jolly: 2; Superstar: 40 Jackpot 59.535.948,72 euro Punti 6: nessuno Punti 5+1: nessuno Punti 5: 7 totalizzano e 62.947,15 Punti 4: 1959 totalizzano e 226,49 Punti 3: 51431 totalizzano e 17,19 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 4 totalizzano e 22.649 Punti 3: 178 totalizzano e 1.719 Punti 2: 3236 totalizzano e 100 Punti 1: 21853 totalizzano e 10 Punti 0: 46739 totalizzano e 5 Montepremi di concorso e 2.937.533,49 10eLOTTO Numeri vincenti
ESTRAZIONE DEL 4 FEBBRAIO
4 5 12 13 17 23 35 45 59 62 63 68 69 71 78 79 81 83 87 89
BARI
12 23 78 88 39
CAGLIARI
59 13 89 39 80
FIRENZE
PALERMO ROMA
4 79 83 24 49 1 22
5 69 56 64 57 17 83 41 23 4
TORINO
62 63 42 59 73
VENEZIA
68 59 18 23 3
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6-
Toro 7+
Gemelli 7
Cancro 8
Leone 6
Vergine 7-
DI ANTONIO CAPITANI
In linea col meteo, i vostri entusiasmi si freddano: troppe rogne. E il sudombelico è stalattitico: stessa temperatura. Ussignùr scaldatevi.
Le vostre idee trovano le adesioni giuste, il lavoro vi premia, il vostro cuore esulta. E la fornicazione scongiura il freddo delle membra.
Potendo, la pigrizia può essere una piacevole compagnia. Insieme all’edonismo. Anche se il sudombelico si adagia su se stesso. Lavoro ok.
La Luna consiglia di organizzarvi in autonomia, evitando prepotenti e dementi. Forma mentis scarsa, forma sudombelichis pure.
Benché desideriate seppellire sotto due metri di neve chi vi rompe, il successo v’arride. Faccia di glutei utile, anche sul piano suino.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
Lavoro, sport e vita privata vi gratificano profondamente. Voi avete la risposta sempre pronta, corpi vibrantemente suini vi anelano: non negatevi.
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6
Scorpione 7,5
Sagittario 7-
Capricorno 6-
Acquario 7
Pesci 7+
La Luna abbatte l’umore. E vi rende pure bruttini. State su. Ascese lavorative, però, confortano, il sudombelico è in surplace. Ma combina.
La domenica vi ristora. E voi smettete di rompere gli zebedei altrui. Momentaneally. Ottime, le idee lavorative, eccellenti quelle suine.
Con Saturno a farvi da coach, evidenziate le vostre qualità e raggiungete il prestigio maximo. Ma il mastino mannaro in voi ringhia. Cuccia!
Rompitori di zebedei e individui disinformati come sindaci di fronte all’emergenza neve vi urtano. Be quite, fate da soli. Modestie suine.
Metodo e rifinitura dei dettagli sono i vostri pregi. Anche nel lavoro. Un po’ di relax vi giova, il suino in voi si esprime con esuberanza.
Domenica briosa e creativa, con il morale che sale e gli affetti che rassicurano. OK resa sportiva e svaghi, sudombelico un cicinìn lento.
CHRISTIAN ABBIATI
Il portiere del Milan è nato l’8 luglio 1977 ad Abbiategrasso (Mi). Ha giocato anche con Juventus, Torino e Atletico Madrid
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TeleVisioni in chiaro RAIUNO 8.00 9.35 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 18.50 20.00 20.40 21.30 23.25 0.25 0.50 2.05
RAIDUE
TG 1 EASY DRIVER LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA ANGELUS DA PIAZZA SAN PIETRO LINEA VERDE TG1 DOMENICA IN L' EREDITÀ TG1 - TG SPORT SOLITI IGNOTI IL RESTAURATORE Fiction SPECIALE TG1 TG 1 - NOTTE APPLAUSI SETTE NOTE MUSICA E MUSICHE
8.25 9.00 9.20 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 17.05 18.00 19.35 20.30 21.00 22.35 1.20 1.55
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RAITRE
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DUE ASSI NELLA... KINGDOM TG3 TELECAMERE PRIMA DELLA PRIMA IL CAPITALE TG REGIONE - TG3 IN 1/2 H ALLE FALDE DEL... PER UN PUGNO DI LIBRI METEO 3 - TG3 BLOB CHE TEMPO CHE FA PRESA DIRETTA Attualità 23.35 TG3 23.45 TG REGIONE 23.50 LILIT - IN UN MONDO MIGLIORE 0.50 TG3
8.00 8.50 10.00 10.30
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TG5 - MATTINA LE FRONTIERE... FINALMENTE SOLI PAZZI A BEVERLY HILLS GRANDE FRATELLO LA MAGIA DELL'ARCOBALENO DOMENICA 5 THE MONEY DROP TG5 PAPERISSIMA SPRINT CENTOVETRINE Soap TERRA! TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT AMORI E IMBROGLI BOSTON LEGAL
RETE 4
LA 7
8.05 CARTONI 12.25 STUDIO APERTO 13.00 GUIDA AL CAMPIONATO 14.00 LA MISSIONE DEI QUATTRO CAVALIERI 17.15 DEEP SEA... 18.00 LA VITA SECONDO JIM 18.30 STUDIO APERTO 19.00 MR BEAN 19.15 LARA CROFT TOMB RAIDER - LA CULLA DELLA VITA 21.30 CHIAMBRETTI SUNDAY SHOW 0.20 CONTROCAMPO LINEA NOTTE 1.35 POKER1MANIA 2.25 SHOTTAS - UNA VITA AL MASSIMO
8.00 8.40 9.10 10.00 11.00 11.30 12.00 13.20 14.00 15.00 17.00 18.55 19.35 21.30
ZORRO ARCIPELAGO TOSCANO MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 MELAVERDE PIANETA MARE DONNAVVENTURA CONTRO 4 BANDIERE WALKER TEXAS RANGER TG4 TEMPESTA D'AMORE QUEL TRENO PER YUMA - Film 23.55 L' INTRIGO DELLA COLLANA 2.20 TG4 NIGHT NEWS 2.45 VINTAGE DANCE PARADE 9
7.30 TG LA7 10.00 BELLEZZE SULLA SPIAGGIA 11.50 TI CI PORTO IO 13.30 TG LA7 14.05 ITALIAND - REMIXATA 14.45 IL DESERTO DEI TARTARI 17.35 MOVIE FLASH 17.40 MAMMAMIA CHE... 19.00 THE SHOW MUST... 20.00 TG LA7 20.30 IN ONDA 21.30 PELHAM 1 2 3 OSTAGGI IN METRO 23.45 TG LA 7 23.55 MOVIE FLASH 24.00 CADAVERI ECCELLENTI 2.20 BOOKSTORE
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IN DIRETTA
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15.00 CHIEVO - PARMA
12.30 GENOA - LAZIO Serie A. Sky Calcio 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 8
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15.00 MILAN - NAPOLI Serie A. Sky Sport 3, Sky Calcio 1 e MP Calcio1
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15.00 ROMA - INTER Serie A Sky Calcio 3 e MP Calcio 2
15.00 PALERMO ATALANTA Serie A Sky Calcio 4 e MP Calcio 4
15.00 LECCE - BOLOGNA
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CAGLIARI
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Il sole oggi MILANO
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TRIESTE
7:41
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VENEZIA
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European Tour. Da Doha, Qatar Sky Sport 3 HD
Finali. Da Berlino. Eurosport HD
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Torino 12 3
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Milano
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Venezia
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IL FORUM L’approfondimento internazionale
12.40 COPPA DEL MONDO 10 km tecnica libera femminile. Da Rybinsk, Russia Rai Sport 2 e Eurosport 2
IL BLOG Con Simone Moro al Nanga Parbat
14.30 ITALIA - UCRAINA
Combinata maschile. Discesa. Da Chamonix, Francia. Rai Sport 1 e Eurosport HD
12.00 COPPA DEL MONDO Gigante femminile. Da Garmisch Partenkirchen, Germania Rai Sport 1 e Eurosport HD Combinata maschile. Slalom. Da Chamonix, Francia. Rai Sport 1
Si intensifica l'afflusso di aria gelida da Nordest con neve in pianura sulle regioni adriatiche, Romagna, a bassa quota o in collina entro sera su quasi tutto il Sud. Fiocchi su Nord Sardegna, tempo asciutto altrove. Gelo al Centronord. Trieste
Trento Aosta
15 km tecnica libera maschile. Da Rybinsk, Russia Eurosport HD
11.00 COPPA DEL MONDO
Oggi
Per il maltempo le partite di Serie A sono in contempo ranea. Cosa ne pensate? (nella foto Antonio Conte)
TENNIS
SCI ALPINO
14.00 COPPA DEL MONDO
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CIELO
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Liga. Sky Calcio 10
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PALERMO
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Calmi
FOOTBALL
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La A tutta alle 15 della domenica. Vi piace?
Discuti e leggi di calcio este ro nel forum di Paolo Con dò (nella foto la stella del Barcellona Lionel Messi)
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12.25 COPPA DEL MONDO
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17.30 KAISERSLAUTERN COLONIA
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MARI
HS134. Dalla Val di Fiemme Rai Sport 2 e Eurosport 2
13.15 COPPA DEL MONDO
Coppa d'Africa. Quarti di finale Eurosport HD
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BIATHLON
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14.00 COPPA DEL MONDO
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COMBINATA NORDICA
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SALTO CON GLI SCI
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Premier League Sky Sport 3, Sky 3D, Sky Super Calcio e Sky Calcio 9
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AOSTA
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17.00 CHELSEA MANCHESTER UNITED
min max
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Europeo. Eurosport 2 HD
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Ieri
SCI FONDO
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15.00 VICENZA CITTADELLA
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L’alpinista italiano Simone Moro (nella foto) inizia la scalata della vetta hima laiana: seguilo sul suo blog
VOLLEY 17.30 CASA MODENA FIDIA PADOVA Serie A1 maschile Rai Sport 1
Domani
Dopodomani
Si scava una bassa pressione sul Mar Ionio con richiamo ulteriore di aria fredda da Nordest e nevicate in pianura sulle aree adriatiche, a bassa quota al Sud. Tempo stabile con più sole altrove, salvo fiocchi sul Nordest della Sardegna.
Gelo persistente al Centronord e nevicate estese su gran parte delle regioni adriatiche anche verso quelle di Nordest, sulla Sardegna e sulle basse pianure del Nord, irregolari su Ovest Piemonte e tra Calabria e Sicilia. Meglio altrove.
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DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
43
TERZO TEMPO GazzaFocus
L’ex c.t. dell’Under 21 è tornato nel suo Paese dopo 50 anni Ha ricevuto un’accoglienza trionfale con bandiere e cori
DAL NOSTRO INVIATO
Claudio Gentile, 58 anni, fa visita, a Roma, a uno dei feriti della rivoluzione libica
FABIO LICARI BENGASI (Libia)
«Aspettavo questo momento da una vita», dice con la voce spezzata, illuminato dai flash nel buio della pista d’atterraggio e, non ci crederesti, ma gli occhi di Claudio Gentile si arrossano un po’. Sono le 20.25 di Bengasi (in Italia un’ora prima): cinquant’anni e due mesi fa, dicembre 1961, la famiglia Gentile lasciò la Libia. Il piccolo Claudio aveva 8 anni e non capiva il perché. Finalmente è tornato e l’accoglienza sotto la scaletta dell’aereo è quella che si riserva a un presidente: bandiera al collo, sfilata, fiori, televisioni, una coppa, gli abbracci, l’ambasciatore italiano De Sanctis, il ministro delle finanze che dice in inglese: «Welcome home». Per tifosi, federcalcio e governo – che incontrerà oggi o domani – è lui il nuovo c.t. della Libia. Lo aspettano. E lui, Gentile, non aspettava altro.
d
HA DETTO
LA SITUAZIONE
C’è un governo provvisorio Ma i fedeli del raìs incalzano
S «Andai via a 8 anni. Papà disse: "Andiamo in Italia". Lui e mamma mi raccontavano Tripoli, le bellezze, l’infanzia. Ho tentato di tornare nel 1982 e nel 2004»
S «L’Avvocato Agnelli mi disse: "Sa, Gentile, abbiamo un suo concittadino nostro socio". Cominciò a chiamarmi Gheddafi, non l’ho mai sopportato»
L’avanzata dei ribelli a Tripoli. Quanta tensione BENGASI (f.li.) Ieri Gentile ha visitato due cliniche romane dove sono ricoverati alcuni dei 400 feriti della rivoluzione: l’ex «mundial» è ancora famoso. Dopo l’uccisione di Gheddafi, il 20 ottobre, in Libia è stato costituito un governo provvisorio, gestito dal Cnt (consiglio nazionale di transizione): preparerà una legge elettorale per le prime elezioni di giugno. Il premier, Abdurrahim Al Keib, ha incontrato Mario Monti il 21 gennaio a Tripoli. La situazione non è tranquilla: gli ultimi fedeli di Gheddafi hanno conquistato la città di Bani Waid e assaltato la sede del Cnt di Bengasi, mentre Onu, Medici senza Frontiere e Amnesty denunciano l’esistenza di torture.
Cos’è la Libia per lei?
«Fino a oggi vivevo soltanto di piccoli ricordi. Andai via a otto anni: mio padre, capito che la situazione stava degenerando, preparò le valigie e disse "si va in Italia". Lui e mamma mi hanno parlato di Tripoli, delle sue bellezze, della mia infanzia: come ascoltare un romanzo. Mi sento italo-libico: ho tentato di entrare nel 1982 e nel 2004, ma Gheddafi l’ha impedito». Perché?
«Per la sua legge, tutti gli italiani nati in Libia prima del 1969 erano fascisti. Temeva la mia popolarità. Io non ho mai espresso giudizi su di lui: avrei potuto compromettere i rapporti con l’Italia. Era entrato nella Fiat, nella Juve». L’Avvocato le avrà fatto qualche battuta...
Con Gentile in Libia «Aspettavo da una vita» «Sono italo-libico, Gheddafi mi aveva vietato di rientrare»
«Sicuro. Un giorno mi dice: "Sa, Gentile, abbiamo un suo concittadino nostro socio". Da allora cominciarono a chiamarmi Gheddafi: non l’ho mai sopportato».
Conosce l’arabo?
«Soltanto i numeri e le parolacce».
«I ragazzi nelle cliniche di Roma mi hanno commosso: hanno dato tutto per la libertà. Uno ha perso le gambe, l’altro è stato scaraventato dal quarto piano, uno ha una scheggia in faccia, ma sorridevano. E mi sono chiesto: cos’avrei fatto io?». «Bella. Andavo a scuola con bambini italiani, francesi e ara-
Com’è nata l’idea di Gentile c.t. della Libia?
Claudio Gentile con la coppa ricevuta al suo arrivo in Libia
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
«C’è un vecchio contenzioso con la Figc (mancata riconferma nel 2006, ndr): spero si risolva presto, in virtù della nuova situazione. Il mio progetto va oltre l’essere c.t.: voglio portare un messaggio sociale e culturale. Voglio creare scuole calcio, far nascere una Coverciano libica, sviluppare un movimento. E la Figc può svolgere un ruolo importante».
S LA CARTINA «Non alleno dal 2006 perché c’è un contenzioso con la Figc. Spero che in virtù della nuova situazione tutto si risolva. Voglio portare qui un messaggio sociale» GDS
Se tutto va bene, a giugno cominciano le qualificazioni mondiali contro il Togo e il Camerun di Eto’o (squalificato)...
«Eto’o avrei voluto affrontarlo in campo: dinamico, da marcare stretto. Da tecnico, in caso, dovrò lavorare molto: ho visto la Coppa d’Africa, c’è qualche limite difensivo».
LA MISSIONE
Solidarietà e tanta economia Gentile c.t. mossa strategica
Parlato con Trap?
bi: all’uscita, tutti al campetto della Chiesa di Sant’Antonio, proprio accanto a casa. Lunedì andrò a vedere se è rimasto qualcosa».
Quasi 50 mila feriti e 80 mila morti nella rivoluzione un anno fa.
Com’era la vita a Tripoli?
Lei non allena dal 2006: era c.t. dell’Under 21.
PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
«Non finché non avrò certezze. Poi gli chiederò cosa pensa e qualche suggerimento per affrontare l’impresa». La nazionale libica in festa dopo una vittoria AFP Lei era stato in ballottaggio con Tardelli per il ruolo di vice c.t. dell’Irlanda: rimpianti?
«Adesso sì. Allora non potevo: ero in trattativa con un club (il Frosinone, ndr)».
«Dopo la morte di Gheddafi. Avevo parlato della mia voglia di tornare, del dolore per il dolore di questa gente. Ero pronto a fare il c.t., a condizione che Gheddafi fosse preso. Due giorni dopo, fu giustiziato. Cominciarono allora i contatti diplomatici. E arrivò la proposta della federcalcio libica».
Cosa le hanno detto i suoi genitori?
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«"Claudio, sei sicuro di andare? È tutto tranquillo?". Poi mi hanno chiesto di visitare il nostro quartiere. Hanno più voglia di me: presto li porterò a Tripoli». Se possibile, da c.t..
BENGASI (f.li.) Non solo Gentile. La delegazione italo libica, arrivata ieri sera a Bengasi, è composta dall’ex campione del mondo accompagnato dall’assistente legale Michele Andreano, una ventina di imprenditori italiani medio piccoli e rappresentanti del nuovo governo libico. Organizzata con l’onlus «Colibrì per l’Africa» con l’aiuto delle due ambasciate, la missione si propone due obiettivi economico sociali. Uno: un progetto di ristrutturazione di ospedali. Due: un nuovo mercato per le aziende italiane (ingegneria, arredi, costruzioni, strade, agricoltura). Gentile c.t., come richiesto dal ministro dello sport libico, sarebbe una mossa strategica. Il rientro in Italia domani sera.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012
ANDREA MASI
Miglior Giocatore RBS VI Nations 2011
La compressione di materiali a base di poliestere con una elevata percentuale di elastane permette di offrire altissimi livelli di performance durante gli allenamenti più intensi. Lo scopo principale della tecnologia è garantire la forza esplosiva di ogni movimento fisico, un risultato rivoluzionario ottenuto grazie all’esclusiva riduzione della vibrazione muscolare che determina un miglioramento della performance. In aggiunta a questa tecnica di compressione, altre due proprietà fondamentali di sono la capacità traspirante e la velocità di asciugamento, entrambe garantite dal tipo di materiale selezionato.