www.gazzetta.it venerdì 27 gennaio 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 Numero n Anno 23
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JUVE OGGI VISITE MEDICHE E FIRMA PER IL DIFENSORE
NAPOLI PUNITO DOPO L’ESPULSIONE CON IL VILLARREAL
Caceres, ritorno a Torino «Un onore giocare con Ale»
Eurosqualifica per Mazzarri Fuori 2 turni, niente Chelsea
Centrocampista: si fa dura per Nainggolan, risale Pizarro Per la partitissima contro l’Udinese, Conte pensa al 352
Parte il ricorso d’urgenza all’Uefa per ottenere uno sconto Intanto Cavani (51 reti) ha nel mirino il record di Jeppson
OLIVERO, MAURO A PAGINA 10
leOpinioni a pagina 21
PERCHE’ VINCE IL POSSESSO DEL BARÇA di CAROLINA MORACE
Il Possesso palla è una moda o una strategia di gioco? Si tratta di un elemento importante o di un mero dato statistico ininfluente al fine della vittoria? Chiariamo, innanzitutto, che strategia e sistema di gioco sono due concetti diversi. Il sistema di gioco è la dislocazione in campo dei giocatori mentre la strategia è l’insieme dei movimenti che un tecnico adotta nell’affrontare le squadre avversarie. Questo avviene sia quando si è in possesso palla sia quando non lo si è.
3 Walter Mazzarri, 50 anni FORNASARI
3 Martin Caceres, 24 anni CANONIERO
IL MILAN BALLA IN COPPA
ADESSO LA JUVE Vantaggio Lazio con Cisse, ma i rossoneri si scatenano: finisce 31. In gol Binho, Seedorf e Ibra. Semifinale contro i bianconeri BIANCHI, BOCCI, CIERI, PASOTTO, SCHIANCHI DA PAGINA 2 A PAGINA 7
CHE RITMO Robinho, Al Shaarawy e Nocerino nel curioso balletto dopo il gol
di LUCA CALAMAI
Continuano i video shock. In Parma-Palermo si vede Giovinco chiedere a Miccoli dove sono gli altri 5 nani.
TELENOVELA ARGENTINA CONTINUA LA TRATTATIVA COL CITY, MA GALLIANI PONE UN LIMITE
TEVEZMAXI: STASERA SI SCEGLIE 3 Carlos Tevez, 27 anni. Attaccante del Manchester City AP/LAPRESSE
LAUDISA PAGINE 23
Nadal rinasce, Federer s’inchina Rafa vince in 4 set e vola in finale all’Australian Open Lo spagnolo piazza 23 dritti vincenti, lo svizzero commette 63 errori: ora il bilancio tra i due è 18 9 per il primo: «E pensare che alla vigilia credevo di ritirarmi»
CICLO CRONO IN ARGENTINA
SU SPORTWEEK
Super Nibali è 2° Vince Leipheimer Contador sesto
La «pasionaria» Tina Maze fra intimo e sci
GHISALBERTI A PAGINA 24
Domani a € 1,50 con la Gazzetta
PALLANUOTO EUROPEI 9 771120 506000
Mourinho e l’arbitro Che duello nel garage RICCI A PAGINA 19
L’INTRIGO
TENNIS DALLA SFIDA FRA MURRAY E DJOKOVIC USCIRA’ IL RIVALE DELLO SPAGNOLO
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Due gli ostacoli: i 10 milioni ai nerazzurri e un sostituto all’altezza. Guarin non tramonta
IL CLASICO
MODELLO SIENA: COME CRESCERE IN TEMPO DI CRISI
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Inter, Motta per ora resta Leo insiste: «C’è tempo»
DALLA VITE A PAGINA 9
di ALESSANDRO DE CALO’
DI GENE GNOCCHI
MERCATO
3 Thiago Motta, 29 anni SPORTIMAGE
QUESTO NAPOLI RICORDA I REDS DI BENITEZ
IL ROMPI PALLONE
MALFITANO A PAGINA 13
CRIVELLI MARTUCCI A PAGINA 27
Setterosa show Per il titolo trova la Grecia CARRELLA A PAGINA 29
Marquinho a Roma Firma top secret e ritorno in Brasile CECCHINI A PAGINA 14
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE
Tevez-story Oggi il verdetto per Carlitos E Maxi fa le prove da milanista
te l’esigenza del City di trovare una soluzione che non sappia di disfatta. E’ una questione di puntiglio in una storia condizionata dai dispetti tra il giocatore e la sua attuale società. Anche per questo il Milan intende chiudere la pratica per tempo. Del resto Maxi Lopez sinora è stato paziente. E Galliani ieri lo ha rincuorato: «Ora o aluglio sarà rossonero». Maxi count down All’ormai ex
CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
Carlitos Tevez con le valigie in mano per Milano. Maxi Lopez in tribuna d’onore a San Siro. Prosegue il singolare duello argentino per una
maglia nel Milan. Ma stasera il club rossonero conta di fare la sua scelta. Non oltre. Anche ieri l’a.d. rossonero Adriano Galliani è stato categorico: «Se non arriviamo a un accordo con il City stasera tesseriamo Maxi Lopez». Trattativa Anche ieri i contatti
con il Manchester City hanno prodotto una fumata grigia. E questo è il punto: il club inglese insiste con i segnali duri verso l’Apache, ma non si sottrae al dialogo con il suo agente Kia Joorabchian. Prestito secco o biennale che sia nei discorsi, sul più bello, spunta sempre un intoppo. E’ eviden-
L’Apache pronto a partire, ma senza accordo col City stasera Galliani ufficializza Lopez
attaccante del Catania, comunque, non sono mancate le rassicurazioni. Dopo la cena con l’a.d milanista ieri ha cominciato a calarsi nella nuova realtà, accompagnato dai suoi agenti: Andrea e Alessandro D’Amico. In particolare gli ha fatto piacere l’sms di benvenuto di Thiago Silva: «Con gli ar-
Tre gol ed è sem Binho, Seedorf e Ibrahimovic ribaltano la Lazio E’ semifinale Biancocelesti avanti con Cisse, poi si scatena El Shaarawy e in tre minuti c’è il sorpasso Come in campionato è duello con i bianconeri FABIO BIANCHI MILANO
Il vecchio che avanza, il nuovo che piace. E un body guard alle spalle. Il vecchio Seedorf dopo un periodo spento fatto di panchine e frecciatine, fa risplendere le luci di San Siro. Un San Siro deserto: che tristezza. Il giovane El Shaarawy manda segnali di quello che potrà essere, anzi di quello che sarà di certo se non ci saranno intoppi. Due numeri dieci (perché il piccolo Faraone non è una punta), il passato ancora presente e il futuro che spinge, al comando. E il Milan va, con una certa rilassatezza, incontro al rivale di stagione: ciao Juve, eccoci qui, giochiamoci la finale di Coppa, facciamo questa rivincita anticipata di campionato. La Lazio torna nella Capitale con zero punti in 4 giorni con le milanesi. Con l’Inter non se la meritava, qui sì. Anche se il body guard Amelia la stoppa con due prodezze su Gonzalez e Hernanes quando si è sull’1-2. Anche se si è illusa con il gol lampo di Cisse, che se avesse sempre davanti il Diavolo, sarebbe capocannoniere: due gol in campionato, uno nell’antichità, il 9 settembre, di testa; l’altro stavolta, con una bella mezza rovescia-
MILAN
LAZIO
3
1
(4-3-1-2) Amelia; Abate, Mexes, Bonera, Mesbah; Merkel (dal 24’ s.t. Ibrahimovic), Van Bommel, Nocerino; Seedorf (dal 29’ s.t. Emanuelson); Robinho (dal 44’ s.t. Calvano), El Shaarawy. PANCHINA Roma, Antonini, Nesta, Inzaghi. ALLENATORE Allegri. AMMONITI Bonera, Van Bommel e Nocerino per gioco scorretto
(3-4-1-2) Marchetti; Diakite (dal 1’ s.t. C. Ledesma), Stankevicius, Dias; Konko, Gonzalez, Matuzalem (dal 32’ s.t. Del Nero), Lulic; Hernanes; Rocchi (dal 18’ s.t. Klose), Cisse. PANCHINA Bizzarri, Biava, Scaloni, Garrido. ALLENATORE Reja ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Cissè (L) al 5’, Robinho (M) al 15’, Seedorf (M) al 18’ p.t.; Ibrahimovic (M) al 39’ s.t. ARBITRO Gervasoni di Mantova NOTE Spettatori paganti, 7.520 incasso di 119.395 euro. Angoli 4-2. In fuorigioco 4-0. Recuperi: primo tempo 0’; secondo tempo 4’ POSSESSO PALLA
MILAN 55,8%
FALLI COMMESSI
LAZIO 44,2%
TIRI IN PORTA
IIIIII MILAN 6
MILAN 24
LAZIO 14
TIRI FUORI
IIIIIII IIIIII LAZIO 7
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO c GOL! 5’ Cross di Gonzalez, bella semirovesciata di Cisse c GOL! 15’ Merkel a Robinho, tiro facile c GOL! 18’ Gran botta di Seedorf sotto la traversa dopo delizia di El Shaarawy 22’ Super Amelia su testa di Gonzalez 44’ Punizione di Hernanes, prodezza di Amelia
MILAN 6
IIIIII LAZIO 6
SECONDO TEMPO 17’ Pugno di Dias in area a Van Bommel: sarebbe stato rosso e rigore 28’ Sassata di Cisse, Amelia sicuro 34’ El Sharawy sbuca tra i difensori ma tira di poco a lato c GOL! 39’ Show di Emanuelson e passaggio a Ibra che in probabile fuorigioco segna il 3-1
ta per gentile concessione di Mexes sperduto per il campo. E per dirla tutta, la Lazio doveva restare in 10 e beccarsi un rigore a un quarto d’ora del secondo round per un pugno dello sciagurato Dias a Van Bommel che Gervasoni s’è perso (prova tv?). Buone notizie Comunque, il rigore non serviva. Allegri avanza col minimo sforzo, un po’ di buone notizie, e un robusto turn over chiamato soprattutto Ibrahimovic. Che poi entra nel finale e mette il timbro definitivo (ma in fuorigioco) grazie a una stupenda azione sulla fascia di Emanuelson. Ma una delle buone notizie è che si può anche fare a meno di Ibra, a volte. L’altra è l’esordio positivo di Mesbah: all’inizio era un po’ spaesato, come è normale, ma poi si è prodotto in discese con cross tagliati ottimi per creare pericoli. La notizia migliore però è, appunto, il Faraone. E’ ancora un po’ acerbo, soprattutto poco cattivo, sotto porta. E’ ancora leggerino, in volata lo spostano facilmente. In compenso ha tocchi deliziosi, da predestinato. Come quello che manda in porta Seedorf per il vantaggio. E’ lui poi che avvia l’azione del pari e serve Abate per il cross da dove nasce il pari di Robinho. Poi fa altre cose, buone e meno
Nuovi segnali di crescita per il Faraone. I biancocelesti troppo timidi
buone: un paio di occasioni sprecate, un grande semirovesciate col pallone appena un po’ alto. Insomma, c’è sempre. Andamento lento Poi c’è la sfida, nel suo insieme, che per la verità, non è bellissima. E’ una musica monotona, quasi soporifera, per fortuna condita da qualche assolo che dà la scos-
IL TABELLONE DI COPPA
GDS
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
gentini in genere non vado d’accordo, ma tu mi sei simpatico. E poi sei forte». Quindi Maxi comincia a sentirsi di casa. Del resto fosse per lui non sarebbe un problema anche la concorrenza di Tevez. Del resto ai tempi della Champions League vinta con il Barcellona riuscì ad essere importante nonostante in rosa ci fossero altre cinque punte. Attesa Apache In contempo-
ranea a Buenos Aires anche Tevez è in ansiosa attesa. In previsione di una fumata bianca ieri aveva già pronto il biglietto aereo per l’Italia. A maggior ragione potrebbe partire stasera. In caso contrario è preventivato che il 31 si metterebbe in viaggio per tornare in Inghilterra.
Un’ipotesi che non fa piacere a nessuno: soprattutto a quelli del City. E nel braccio di ferro di queste ore questa variabile pesa non poco nella trattativa.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
laFotonotizia Esordio a San Siro per l’argentino ma da spettatore
Uscita Leo A Rtl ieri Leonardo
s’è sfilato da Tevez: «Ho parlato con il giocatore che ha un problema con il Manchester City. La prima scelta per un giocatore come Tevez è normale che sia il Milan, ma è normale anche che il Psg partecipi al gioco. Abbiamo fatto la nostra offerta, ma non arriverà a gennaio perché serve l’accordo di tutti, di chi vende, di chi compra e del giocatore. Oggi non siamo al livello di Milan, Inter, Real Madrid, Barcellona o Manchester United, è evidente. I giocatori che vengono da noi sono quelli che credono nel nostro progetto».
MILANO Nell’immagine a destra (foto LAPRESSE) l’argentino Maxi Lopez a San Siro per la gara di ieri tra Milan e Lazio in Coppa Italia. L’attaccante era in compagnia del manager, Andrea D’Amico, con lui nella foto. Maxi è al centro di una lunga trattativa che tiene legati la punta (formalmente ancora tesserato per il Catania), il Milan e Carlos Tevez. Maxi Lopez, sposato con la show girl argentina Wanda Nara, è papà di due bambini e la coppia aspetta il terzogenito
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pre Milan-Juve LE PERLE E IL PUGNO 1
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sa. Il Milan parte lento, come gli capita spesso e subisce il primo assolo di Cisse, che ritrova finalmente gol e salto mortale. Ma la Lazio non lo mette in cassaforte. Seguono, a metà del primo round, gli unici venti minuti davvero divertenti, con occasioni di qui e di là, dove il Milan ribalta la situazione e Amelia stoppa la Lazio che prova
1 15’ p.t. Il sinistro di Robinho che sottomisura fulmina Marchetti per il pareggio del Milan 2 18’ p.t. Il destro preciso e potente di Clarence Seedorf che vale il sorpasso per la squadra di Allegri 3-4 18’ s.t. Il brutto gesto del laziale Dias: si prepara e colpisce Van Bommel con un pugno
3
l’aggancio e il ri-sorpasso. Ma è senza forza, sembra quella che ha subito la rabbia dell’Inter, non quella che l’ha chiuso in difesa del primo tempo. Errori Lazio La lazio qui com-
mette due errori, principalmente: il più grave è adeguarsi all’andamento lento del Milan. A ritmi bassi, Seedorf è un calif-
fo dai piedi sempre dolcissimi e anche van Bommel diventa padrone del centrocampo. E qui El Shaarawy, con la sua dinamicità, fa la differenza. Il secondo è a monte: schierarsi con la difesa a 3, sistema che Reja non usava da un’eternità. Certo, il tecnico friulano ha i suoi bei problemi d’infermeria (ma anche il Milan non è da meno, anzi), un alibi pesante. Ma di sicuro la Lazio che schiera nel secondo round, con Ledesma al posto di Diakitè, Konko e Lulic un passo indietro per formare la retroguardia a quattro, è più solida, si scopre meno e prende in mano il pallino del gioco. Blandamente però, perché il Milan rischia davvero poco e nemmeno l’entrata di Klose per uno spento Rocchi cambia le cose. Van Bommel e Mexes zompano sulle caviglie di tutti. Ma visto che il Diavolo s’è tirato un po’ troppo indietro, quando s’infortuna Merkel (distorsione al ginocchio destro) Allegri inserisce Ibra. E poi Emanuelson, per professor Seedorf ché la sua lezione l’ha già impartita a tutti. Beh, i due fanno calare il sipario sulla partita, per la gioia dei pochi intimi venuti allo stadio. E’ l’unica pecca della serata, per il Diavolo. Non faceva nemmeno tanto freddo. E poi c’era il Faraone a scaldare le speranze per il futuro.
la Moviola di LUCA BORIONI
Il colpo di Dias a Van Bommel è da prova tv Doppio scambio in avvio: Robinho passa a Seedorf, l’olandese restituisce il pallone al brasiliano e, dopo qualche secondo, l’arbitro interrompe il gioco su segnalazione dell’assistente. Il dubbio è se il pallone controllato da Seedorf sia uscito o meno, la certezza riguarda comunque la posizione di fuorigioco di Robinho nel momento del passaggio del centrocampista 35enne. Nella ripresa l’episodio più rilevante, quando nell’area laziale le immagini mostrano Van Bommel cadere a terra dopo un colpo (un pugno) di Dias alle sue spalle, non visto da Gervasoni. Si tratterebbe di rigore ed espulsione, così invece è probabile che sarà prova tv. Infine, l’azione del terzo gol firmato da Ibrahimovic. Osservando il replay, lo svedese sembra partire in posizione leggermente più avanzata della linea laziale sul lancio di Emanuelson.
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I NUMERI
12
volte i rossoneri in finale Nella sua storia il Milan è arrivato alla finale di Coppa Italia in 12 occasioni, vincendo per 5 volte il trofeo. La prima finale risale al 1941/42, ma con la Juventus arrivò una sconfitta (1-1 e 1-4). L’ultima finale giocata dai rossoneri è invece della stagione 2002/03, quando il Milan vinse la sua quinta Coppa battendo la Roma (4-1 e 2-2)
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DAL REGISTA DI PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO E DAGLI AUTORI DI FUNERAL PARTY
UN MATRIMONIO DA INCUBO DAL 10 FEBBRAIO AL CINEMA
movieplayer.it/treuominieunapecora
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE le Pagelle
di ANDREA SCHIANCHI
MILAN NUMERO DI EMANUELSON
6,5 Avanti con autorità e senza soffrire troppo.
Allenatore Allegri
E AMELIA VOLA 7 h il migliore Seedorf
Sceglie il modulo senza centravanti, chiede alle punte di partire larghe e ottiene quel che vuole: movimento, inserimenti e padronanza del gioco. Da aumentare la velocità.
Un autentico professore. Se poi i ritmi non si alzano, lui va a nozze. Timbra il gol del 2 1 con una sassata precisa e imparabile, dipinge lanci e cross. Costante punto di riferimento.
6,5
LAZIO GONZALEZ E’ PRECISO,
5,5
5,5
Mal disposta, fatica a opporsi ai fraseggi rossoneri
Allenatore Reja Giocare con una difesa a tre contro un attacco senza centravanti è quasi un suicidio. Lui lo capisce dopo il primo tempo e passa a 4, ma la frittata è ormai servita. Ed è indigesta.
ROCCHI LENTO 7 h il migliore Gonzalez Pesca Cisse in mezzo all’area nemica con un lancio preciso e partecipa così all’1 0 laziale. E poi, sempre dalla fascia destra, costruisce azioni e mette in difficoltà Nocerino e Mesbah.
7
6
6
6
6
6
6
5
5,5
5
6
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Amelia
Abate
Mexes
Bonera
Mesbah
Merkel
Marchetti
Diakité
Stankevicius
Dias
Konko
Matuzalem
Si esalta nel primo tempo su una zuccata di Gonzalez, vola a deviare in angolo una punizione di Hernanes e dice no a una conclusione di Cisse. Insomma pagnotta guadagnata.
Non va mai in difficoltà sulle accelerazioni di Lulic. Attento in chiusura e sempre pronto a ripartire, anche se a volte tira il freno per non sprecare energie.
Una piccola sbavatura sul gol di Cisse, perché si fa trovare fuori posizione. Rimedia con una prestazione di grande sostanza, morde gli avversari come un pitbull.
In avvio fatica a trovare l’intesa con Mexes. Cresce con il passare dei minuti e nel finale è lui a guidare il reparto con sicurezza. Puntuale nel gioco aereo.
In fase difensiva non sempre è preciso nelle «scalate» e nelle chiusure: d’altronde è appena arrivato e gli automatismi vanno imparati. In avanti tre ottimi cross.
Da mezzala destra si presta al lavoro ad «elastico» che gli chiede Allegri: un passo indietro e poi si lancia nello spazio. Argina nel primo tempo le iniziative di Hernanes.
Sui gol non può proprio fare nulla. Per il resto cerca di giocare d’anticipo sui cross che piovono dalle fasce laterali e ci riesce. Impreciso nei rinvii con i piedi.
Difensore di destra nella retroguardia a tre, sembra un’anima in pena: non ha punti di riferimento e soffre le pene dell’inferno. El Shaarawy gli va via come un’anguilla.
Non dà sicurezza al reparto arretrato, patisce gli inserimenti centrali dei rossoneri e non riesce mai a trovare il tempo per tirare giù la saracinesca.
Chiamato fuori dai continui movimenti di arretramento degli attaccanti milanisti, va in confusione. Non anticipa, non azzanna e poi, frustrato, dà un pugno a Van Bommel.
Laterale di destra, prova a contenere le avanzate di Mesbah e Nocerino che, tuttavia, non sempre sono ben sincronizzati. Lui si limita a fare la guardia al settore.
Non è più quello che pressa, recupera e rilancia. Spento, non riesce a organizzare la manovra e si fa travolgere da Seedorf. Anche da mezzala sinistra non rende. Del Nero 6
6
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6,5
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6
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Van Bommel
Nocerino
Robinho
El Shaarawy
Ibrahimovic
Emanuelson
Lulic
Hernanes
Cisse
Rocchi
Ledesma
Klose
Dirige il traffico in mezzo al campo, godendo di ampia libertà, e distribuisce multe a chi gli passa vicino. Lucido nel disimpegno e attento agli inserimenti avversari.
Meno «movimentista» del solito, patisce il confronto con Gonzalez che lo costringe a continue rincorse. Prova qualche inserimento, ma non è fortunato nel rimpallo.
Questa volta è freddo davanti alla porta e timbra il provvisorio 1 1, poi orchestra la manovra con ottimo tempismo. Mette il Faraone davanti alla porta. Calvano s.v.
Il colpo di tacco con il quale libera Seedorf davanti alla porta è da artista. Bravo nel pensare una simile giocata e bravo nel realizzarla. Sfiora il gol in due occasioni.
Appena entrato fa respirare la squadra tenendo il pallone e mettendo in ansia i difensori. Poi se ne va solo soletto a chiudere la partita con un tocco facile.
Entra, si piazza nel ruolo di mezzala sinistra e inventa un doppio dribbling con conseguente assist per la volata solitaria in gol di Ibrahimovic. Chapeau!
Tante corse su e giù per la fascia sinistra ad attaccare e a contenere. Non si fa sorprendere alla spalle dalle volate di Abate e Merkel e piazza alcuni cross niente male.
Una punizione pennellata, sulla quale Amelia compie un prodigio, buone aperture, ma poca assistenza da parte dei compagni: le idee ci sono, ma non bastano.
Il più pericoloso dei suoi, anche se a volte dovrebbe accelerare l’azione. Un gol di ottima fattura e un paio di tiri che spaventano. Avessero giocato tutti così...
Dialoga poco con Cisse, si muove con troppa lentezza e resta prigioniero della coppia Bonera Mexes. Mai uno scatto bruciante e mai un tiro pericoloso.
Entra all’inizio della ripresa e si piazza davanti alla difesa a dirigere il traffico. Tocchi brevi e lanci lunghi: non sempre preciso, ma comunque efficace.
Si muove di più rispetto a Rocchi, cerca il dialogo con i compagni del centrocampo e prova anche la conclusione in mezzo all’area. Ma ormai i giochi sono chiusi.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 5,5 La partita è tranquilla, ma lui non vede il pugno in area di rigore di Dias su Van Bommel. E poi Ibra pare in fuorigioco. Giachero 5,5; Comito 6
NAZIONALE
Gazzetta.it
Amichevole Italia-Francia il 14 novembre
Gazza
Torna una delle sfide più classiche, quella tra Italia e Francia. La Figc ha ufficializzato per il prossimo 14 novembre l’amichevole che la nazionale di Cesare Prandelli disputerà contro i transalpini. L'incontro si disputerà in Italia, resta da definire la sede. Si tratterà del faccia a faccia numero 37 tra le due rappresentative.
Tvf
Taccuino DIRITTI IN CHIARO
90˚, Ds, Stadio Sprint divisi Rai-Mediaset? (a. cap.) Lega A e Infront hanno dato un'altra settimana a Rai, Media set e alle altre tv per presentare le of ferte per prodotti che ora sono 90˚ mi nuto, La Domenica Sportiva, Stadio Sprint, Quelli che il calcio. Le offerte dovranno essere presentate entro ve nerdì 3 febbraio. Se la Lega non otter rà almeno i 25 milioni che incamera og gi, è possibile che spacchetti i prodotti e li venda separatamente. La Rai è sul la difensiva, Mediaset è pronta a entra re in gara se l'offerta diventa allettan te, pure come immagine.
FALLIMENTO ANCONA
Accolta istanza per consulenza tecnica ANCONA La Corte di Appello di Anco na ieri nella prima udienza, ha accolto la richiesta dei difensori dell’ex presi dente dell’Ancona, Pieroni, affinché ve nisse disposta una Consulenza Tecni ca per stabilire le eventuali reali respon sabilità. Il Tribunale di Ancona, in 1˚ gra do, aveva ritenuto di non disporla.
Tevez, uomo di lusso del mercato
TUTTOMERCATO OGNI GIORNO NOTIZIE E GRANDI OSPITI Ogni mattina scopri le nuove puntate di Tuttomercato, la rubrica quotidiana curata da Carlo Laudisa che ha come ospiti i procuratori di calcio più famosi del mondo. Inoltre le ultimissime su tutte le trattative di mercato più calde
DOVE NASCE IL GIRO VIDEO REPORTAGE DALLA DANIMARCA Scopri strade e paesi che accoglieranno le prime tappe della corsa rosa 2012. Formula 1: vieni a fare un giro sulla safety car. Super Bowl: quando lo spot rimane nudo... E ancora la sfida olimpica di Alemanno e la nuova impresa di Soldini
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE fa un problema, apparentemente. Sa che l’allenatore stravede per lui, sa che i tifosi sono già conquistati, sa che un posto nella lista Champions è vicino. Ballare in Europa non è facile come ballare in Italia, ma Stephan potrà almeno tastare il terreno, e sognare. Intanto può consolarsi con i complimenti di tutti e con la strepitosa giocata che ha portato al gol di Seedorf. «Ho avuto un’occasione per segnare, ma mi hanno chiuso in due e non potevo fare di più», si è giustificato il ragazzo. «C’ho provato e sono soddisfatto delle cose che ho fatto. Il gol arriverà, adesso sono contento di avere la possibilità di giocare e sono soddisfatto della fiducia che mi sta dando Allegri».
il tema DUE GENERAZIONI
Film Milan Il boss e la matricola Seedorf ed El Shaarawy, 16 anni di differenza e la classe in comune Allegri si gode la sua strana coppia
ALESSANDRA BOCCI MILANO
sfruttando la sua palla gol e chiudendo la partita.
Si può ballare sul mondo, o più modestamente sull’Italia, anche senza il miglior ballerino della compagnia, Prince Boateng. Si può ballare con i piedi giovani di qualcuno e le punte raffinate di qualcun altro. E si può ballare soprattutto se poi c’è Zlatan Ibrahimovic per il gran finale. Zlatan è il Bolle del Milan: potenza e raffinatezza. Urby Emanuelson lo ha pescato in semi fuorigioco, ma l’idea dell’olandese era buona e Zlatan non ha voluto sprecarla. Normalmente non è tenero con il tenero Urby, questa volta però gli ha fatto il migliore dei complimenti
Il ritorno Il capostipite della tribù dei piedi buoni che ha trascinato il Milan in semifinale è Clarence Seedorf, acclamato dalla critica che ad Allegri rimprovera di non volerlo utilizzare dietro le punte: Seedorf si è ripreso per una sera il posto che ritiene suo e ha segnato un gol importantissimo. Prima Robinho, poi Seedorf: ad assisterli due ragazzi, prima Merkel, poi El Shaarawy. «Sono ragazzi di grandi prospettive», ha commentato Allegri. La tribù dei piedi buoni che cresce. «Siamo molto contenti di aver passato il turno», ha detto Stephan. «Siamo andati in svantaggio ma poi siamo stati bravi a recuperare e nel secondo
La corsa Chissà se la fiducia
tempo bravi a gestire la partita». Ora c’è la Juve contro la tribù dei piedi buoni: la partita decisiva a Torino, nello stadio dove il Milan ha vissuto una brutta serata pochi mesi fa. Quella sera Zlatan disse: «Non abbiamo proprio giocato, non siamo mai stati in partita». Gli capita spesso di frustare la squadra e quasi sempre fa bene. La concentrazione cresce, i ragazzi crescono. «Sono molto soddisfatto di quello che sta facendo El Shaarawy», ha detto Allegri. «Ha imparato molto a muoversi e adesso attacca bene la profondità». Lo studente San Siro ha aspet-
tato a lungo il gol del ragazzino. El Shaarawy aveva segnato contro il Novara, ieri sera non ci è riuscito. Ma non se ne
Stephan El Shaarawy, 19, abbraccia Clarence Seedorf, 35. Stephan ha fatto l’assist per il 2-1 dell’olandese FORTE
verrà confermata nella prossima partita di Coppa Italia: per andare in finale il Milan dovrà battere la Juve, ma la tribù dei piedi buoni non ha paura. El Shaarawy: «Sarà una partita molto combattuta, ma noi cercheremo di fare il nostro gioco andando in finale». Emanuelson: «Sì, c’è la Juve, è difficile, ma è anche una soddisfazione giocare contro i grandi club». E’ un duello che prosegue, quello con la Juve, è una corsa che non si ferma, quella del Milan. Fra le prime di A, il Milan è l’unica a essere in corsa per tutto: campionato, Champions, Coppa Italia. Obiettivi possibili, non tutti magari. Ma Allegri vuole provarci e per questo ha applicato ieri una robusta dose di turnover, inusuale per lui. Se si vuole ballare bene, bisogna che tutti ballino. E la tribù dei piedi buoni si attrezza. Per andare avanti bisognerà adattarsi a ballare diverse musiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA
serata nera
Rabbia Inzaghi: si scalda a lungo ma non entra E’ stato il primo a scaldarsi, ma non è servito a nulla. Filippo Inzaghi (FOTOPRESS) si è alzato dalla panchina poco dopo l’inizio del secondo tempo, però è andato via molto deluso, perché Allegri gli ha preferito prima Ibrahimovic, poi Emanuelson e Calvano.
EMERGENZA QUINTO KO NEL REPARTO
Maledizione centrocampo: anche Merkel si è bloccato Bonera, prima da capitano MILANO (l.b.) Fuori cinque, fuori anche il biondo. Al Milan c’è chi ci scherza: sarà mica maledetta, la fascia destra? Dopo Gattuso, dopo Flamini, dopo Aquilani, dopo Boateng, il Milan si preoccupa per il ginocchio destro di Alexander Merkel. Il tedesco si è fermato dopo 21 minuti del secondo tempo, al vertice dell’area del Milan. Ovviamente era il vertice destro e lui stava contendendo un pallone a Lulic. Si teme un trauma distorsivo, nelle prossime ore arriveranno maggiori certezze. E dire che Alexander era stato fatto tornare dal Genoa per potenziare il centrocampo, tormentato dagli infortuni. Meglio l’altra fascia, quella che si è messo al braccio Bonera. Non era mai stato capitano del Milan.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE MILAN DENTRO SARA’ UN FEBBRAIO DURISSIMO: 7 GARE IN UN MESE
«Il tridente? Perché no» Allegri apre alle tre punte Max abbraccia il modulo che piace a Berlusconi «Ma servirà una grande mano in difesa»
MARCO PASOTTO MILANO
E’ ammirevole, perché ci prova in tutti i modi a non ridurre la semifinale a una semplice rivincita con la Juve. Ma obiettivamente è un’impresa difficile. «Al di là da chi troveremo ora sulla strada — racconta Massimiliano Allegri —, l’intento era quello di passare il turno e ci siamo riusciti. E comunque prima della Juve dobbiamo affrontare altre gare importanti». La missione psicologica è quella di non sovraccaricare troppo un doppio confronto che non ha bisogno di ulteriori stimoli. Intanto, giusto per non farsi mancare nulla, febbraio si arricchisce di una partita in più. Oltre alla Juve di campionato ci sarà anche quella di Coppa Italia. In totale fanno sette partite in ventinove giorni. Una ogni quattro. Praticamente tutte con avversari molto tosti. Sarà con tutta evidenza il mese della svolta. Verso il tridente Intanto Allegri
Massimiliano Allegri, 44 LAPRESSE
si gode per il secondo anno consecutivo le semifinali di Coppa Italia. E dà una buona notizia a Berlusconi e a tutti gli amanti
LAZIO FUORI REJA PROTESTA: «IN FUORIGIOCO IL GOL DI IBRA»
del Milan avanti tutta: «Sì, i tre attaccanti potremmo vederli tutti insieme anche dal primo minuto. Però dovrà esserci una grossa partecipazione difensiva». Tre punte nel senso di un 4-3-1-2 di base che alla fine diventa una sorta di 4-3-3 atipico, composto da tre interpreti (Ibra, El Shaarawy e Robinho) che per natura non danno punti di riferimento. Nessuno di loro. «Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni — analizza poi la sfida il tecnico rossonero —, anche se all’inizio non siamo riusciti ad accorciare bene. Poi ci siamo ricomposti e nella ripresa non abbiamo corso alcun pericolo. Mesbah? Per essere stata la sua prima partita è andato bene, si è proposto e ha giocato una buona gara». Scelte tecniche A proposito di
nuovi arrivi. Oggi sul mercato sarà il giorno della verità e Allegri attende notizie ufficiali col sorriso sulle labbra: «Aspettiamo gli eventi, ad ogni modo come ha detto Galliani uno fra Maxi e Tevez arriverà». E se fossero entrambi? «Nessun problema, tanto io più di undici in campo non ne posso mandare». E’ la stessa spiegazione che Allegri fornisce a proposito di Inzaghi, che si è scaldato e alla fine non è stato impiegato. «Dopo l’infortunio di Merkel dovevo decidere se inserire un centrocampista o una punta per provare a chiudere la gara. Ho optato per l’attaccante, ma avevo bisogno di un giocatore diverso (Ibra, ndr). E poi ho fatto entrare un giovane (Calvano, ndr). In tutto ne ho fatti scaldare tre, Pippo era uno di quelli che avrei potuto utilizzare. Con lui non ci sono problemi, sono solo scelte tecniche». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cisse, la storia si ripete: segna a San Siro ma non vince Il francese però fa capire di voler andare via: «Non amo stare in secondo piano. La Lazio mi fa soffrire»
STEFANO CIERI MILANO
Dategli sempre il Milan, possibilmente a San Siro. E l’Italia di Djibril Cisse sarebbe completamente diversa. Il francese torna a segnare un gol quattro mesi dopo l’ultimo acuto. E torna a farlo contro lo stesso avversario, nello stesso stadio e nella stessa porta in cui aveva realizzato il suo primo e unico gol segnato fino a ieri con la Lazio ad una squadra italiana. Nella banda di Reja che, ancora una volta, esce sconfitta dal Meazza e dice addio alla Coppa Italia c’è almeno un volto felice. Ancora il Milan L’ultimo gol del Leone Nero era datato 15 settembre: Europa League, match interno col Vaslui. Sei giorni prima Cisse aveva segnato al Milan a San Siro nella prima partita del campionato. E in precedenza aveva realizzato una doppietta al Rabotnicki nel preliminare di Europa League. Il suo, insomma, era stato un inizio molto promettente. Ma poi, quando la stagione è entrata nel vivo, il francese è sparito,
La capriola di Djibril Cisse, 30 ANSA
vittima di una involuzione tecnica e psicologica che nessuno alla Lazio, da Reja in giù, pareva in grado di guarire. Il calcio è strano, però. E’ bastato riproporre la stessa combinazione di quell’unico gol in Serie A (Milan e San Siro) per guarire l’ex Panathinaikos. «Sono felicissimo di essermi sbloccato — dice alla fine il francese — però non riesco a godere fino in fondo perché avrei preferito vincere. Ancora un gol al Milan? Sì, il calcio è strano. Anche in Inghilterra mi capitava sempre di segnare al Tottenham. E poi anche Mexes: quando lo affronto da avversario (i due erano compagni nell’Auxerre, ndr) faccio sempre gol: è successo anche col Panathinaikos contro la Roma». Futuro diverso Il ritorno al gol può a questo punto cambiare un finale che pare già scritto. Il Celtic e l’Auxerre stanno infatti pressando la Lazio da alcuni giorni e sono pronte a sferrare l’assalto decisivo nelle prossime ore. Il diretto interessato non fa nulla per allontanare questa ipotesi: «Il mercato chiude tra una settimana — dice Cisse — certo, a me piace giocare sempre, non amo stare in secondo piano. E qui alla Lazio ho sofferto a stare fuori nelle settimane scorse». Reja prova a trattenerlo: «Questo gol può aiutarlo tantissimo, ne aveva bisogno. Stavolta si è ben comportato, era solo un po’ stanco nel finale». E, nonostante il 3-1, il tecnico promuove anche la prestazione della sua squadra: «Ci siamo ben comportati, peccato non aver sfruttato le occasioni avute per fare il 2-2. E poi il gol del 3-1 di Ibra mi sembra in fuorigioco». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
SERIE A
Soltanto un’Inter non ba Alternative al 4-4-2 Con Wes e Ricky si può Ranieri non rinnega il sistema di gioco della rimonta, ma gli servono anche soluzioni meno attendiste e di maggior qualità DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)
Ci sono notti in cui si ha l’impressione (o forse qualcosa di più) che la coperta sia diventata un po’ corta. E non per colpa del freddo di un inverno che non conosce confini, da Nord (Inter-Lazio) a Sud (Napoli-Inter): la coperta del 4-4-2, con cui l’Inter ad un certo punto ha scelto di ripararsi dal gelo di una classifica diventata da brividi. Ranieri per due volte nel giro di quattro giorni si è ritrovato a tirarla un po’ di qua e un po’ di là, prima di capire che non sarebbe bastata: imbacuccarsi, a volte, non significa per forza scaldarsi. Nessuna bocciatura Due premes-
la scheda
se. La prima: il 4-4-2 è stato innegabilmente una strada efficace, per uscire da un momento difficile, e sarebbe sbagliato rinnegarla adesso che si è semplicemente rivelata non infallibile. Ranieri, dato il momento e gli uomini a disposizione, lo aveva scelto con saggezza: mettendo davanti ad ogni cosa il fine, per poi scegliere e adeguare i mezzi. Meglio una certezza che vari ma ipotetici azzardi; meglio un copione rigido che recitazioni a soggetto. La seconda premessa: le ultime due partite non hanno bocciato il 4-4-2 a prescindere, ma ne hanno sottolineato certi limiti, che non sono assoluti ma esistono. Ad esempio il non poter rinunciare ad un contributo costante di spinta dei due laterali di difesa, che Maicon non ha garantito né contro la Lazio né a Napoli. O anche il costringere Sneijder a giocare seconda punta, dunque la squadra a cercarlo in un altro modo, perché l’istinto dell’olandese ad abbassarsi anche molto per andare a cercare il pallone porta la punta centrale a trovarsi più volte troppo isolata.
WESLEY SNEIJDER 27 ANNI TREQUARTISTA
Wesley Sneijder nasce a Utrecht, in Olanda, la stessa città di Marco van Basten. Cresciuto nel vivaio dell’Ajax, gioca con i lancieri biancorossi fino al 2007, quando passa al Real Madrid per 27 milioni di euro. In Spagna diventa trequartista. 2009 Il 28 agosto 2008 Wes passa all’Inter di Mourinho per 16 milioni. E’ l’inizio di una trionfale cavalcata: alla fine della stagione l’Inter e Sneijder vincono tutto. Champions, scudetto e Coppa Italia, il mitico Triplete. 2011 La seconda stagione di Sneijder all’Inter non è Altrettanto trionfale e nell’estate del 2011 si moltiplicano le voci di una sua cessione. Wesley però resta (il suo contratto ha scadenza 2015)
ca — e non sembri un paradosso — che a Lecce, domenica, Ranieri metterà da parte il 4-4-2 già in partenza. Anzi: la squadra di Cosmi non disdegna di aspettare l’avversaria per giocare appena possibile sulla velocità di certi suoi interpreti offensivi (Cuadrado e Muriel su tutti) e l’Inter nelle sue ultime versioni è parsa meno fresca e tonica rispetto a quella vista, ad esempio, contro il Parma e nel derby. Variabile che potrebbe sconsigliare di prendersi troppi rischi. Anche se certe difficoltà possono essere apparse moltiplicate contro squadre come La-
zio e Napoli, che fanno della rapidità nel concretizzare certi meccanismi di gioco uno dei loro punti di forza; e non per forza vanno classificate come prime, accennate conseguenze di una preparazione post sosta invernale finalizzata anzitutto ad una brillantezza immediata.
Lucio, Pazzini e Nagatomo: tutti recuperabili
Quando serve qualità Senza dunque voler abbandonare a prescindere il 4-4-2, Ranieri sa di aver bisogno di alternative: soluzioni meno attendiste a priori, oltre che di maggior qualità. Averne usate tre diverse, nei secondi tempi contro Lazio e Napoli, significa non aver ancora scelto una strada definitiva, cosa che succederà semmai a mercato chiuso, quando il tecnico saprà con precisione su quali uomini poter contare; ma significa anche aver fiducia nella duttilità di certi suoi giocatori.
APPIANO GENTILE (a.e.) Lucio, Pazzini e Nagatomo: tutti recuperabili per domenica, anche se andranno riverificati nei prossimi due giorni. Il difensore centrale e il centravanti, assenti a Napoli perché entrambi influenzati, ieri si sono allenati al chiuso: non ancora al 100%, ma c’è tutto il tempo per rendersi disponibili per Lecce. Ci spera anche Nagatomo, tornato ieri in gruppo (come Coutinho): il giapponese ha meno dolore al tendine d’Achille, ora si punta a ridurre al minimo l’attrito con la scarpa, che è la causa di maggior fastidio. Lo stesso motivo che fa mantenere sul conto di Stankovic ancora un po’ di prudenza: il serbo sta meglio, ha anche ricominciato a correre, ma solo il constatare gli stessi progressi anche dopo aver indossato le scarpe da calcio consentirà di escludere definitivamente la necessità di un intervento chirurgico.
Wes e Ricky, le chiavi Le chiavi sono anzitutto Sneijder e Alvarez, entrambi potenziali trequartisti in un 4-3-1-2 che però ha bisogno di grande continuità nel dinamismo dei centrocampisti deputati ad «uscire» in copertura e sovrapposizione. Ma i due non sono dispiaciuti anche insieme, nella versione doppio trequartista alle spalle di una punta, che merita di essere riverificata. E insieme Wes e Ricky possono stare anche in un 4-2-3-1, che però Ranieri a Napoli ha presentato in versione super offensiva solo per contingenza, ovvero la necessità di recuperare lo svantaggio. E’ un sistema di gioco che il tecnico considera anche futuribile ma — in attesa di Forlan — pare concepibile in partenza destinando sulla fascia semmai il solo Alvarez (che rispetto a Zarate si adatta anche ad un minimo sindacale di copertura), e riservando l’altra a uno fra Zanetti e Nagatomo. A meno che il mercato non porti qualche sorpresa.
IN VISTA DI LECCE
Occhio al Lecce Il che non signifi-
Claudio Ranieri, 60 anni ANSA
LAVORI IN CORSO
Gds
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’IMPRESA I BABY DELL’INTER SONO ENTRATI NELLE «FINAL FOUR» DELLA CHAMPIONS DI CATEGORIA OGGI A SAN SIRO
Che euro-Primavera: il futuro è adesso L’allenatore Stramaccioni «Tutti davano lo Sporting in finale. L’abbiamo battuto» MILANO
Come Claudio Ranieri dopo la sofferta vittoria sulla Lazio. L’allenatore della Primavera nerazzurra Andrea Stramaccioni getta acqua sul fuoco dopo l’impresa della sua Primavera che mercoledì sera ha conquistato le semifinali della
Next Generation Series (la Champions League giovanile) andando a vincere 1-0 in casa dello Sporting Lisbona. I lusitani, considerati il Barcellona della loro categoria dopo aver vinto 5 gare su 5 segnando valanghe di reti, sono stati beffati da una rete di M’Baye. Sotto con il Brescia «Nel com-
plesso - spiega al sito nerazzurro il tecnico romano - l’Inter mercoledì ha compiuto una piccola impresa e siamo compiaciuti e felici di aver regalato a noi stessi, al dottor Paolillo e ai nostri tifosi l’accesso alle Final Four. Ora però giriamo velocemente pagina perche sabato (domani, ndr.) c’è
un’altra "finale". Ci aspetta il Brescia in campionato. L’Inter non deve fermarsi e soprattutto non deve accontentarsi; avremo sempre "fame" di vittorie e dobbiamo continuare a crescere partita dopo partita».
quindi la qualità del nostro lavoro - con il meglio del calcio europeo. L’esperienza e la maturità accumulata dai miei ragazzi in ambienti così caldi accresce la nostra forza e soprattutto l’approccio mentale alle gare che contano. Secondo gli addetti ai lavori, lo Sporting era la squadra accreditata alla finale nel nostro lato del tabellone. Li abbiamo aggrediti fin dalla loro area di rigore. Volevamo evitare che sfruttassero la loro qualità di palleggio e le loro impressionanti doti individuali. Non abbiamo concesso niente e ci siamo resi pericolosi in diverse situazioni con Longo».
Esperienza senza paragoni Da-
to un colpo di idrante sull’entusiasmo che contagia l’ambiente, Stramaccioni racconta così la notte del Magalhães Pessoa, davanti a 10mila portoghesi: «Questa competizione, se consideriamo il bagaglio di esperienza che restituisce ai giocatori, non è paragonabile con alcun impegno nazionale. Gare così permettono di confrontare il nostro settore giovanile -
Una targa in memoria di Weisz
Andrea Stramaccioni, 35 anni
lu.tai.
MILANO Oggi è il «Giorno della Memoria» (servizi a pagina 39), ricorrenza in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto degli ebrei. Alle ore 16, nel foyer della tribuna rossa dello stadio Giuseppe Meazza (entrata cancello 8), sarà scoperta una targa intitolata ad Arpad Weisz, giocatore e allenatore degli anni Venti/Trenta, deportato e ucciso ad Auschwitz. Alla cerimonia parteciperanno Claudio Ranieri e Javier Zanetti. Weisz, ex di Inter e Bologna, fu lo scopritore di Giuseppe Meazza, mito della storia interista.
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sta più
IN PRIMO PIANO
S
ANDREOLI
S Juraj Kucka, 24 anni, slovacco del Genoa: ieri pare sia tramontata definitivamente la trattativa sulla base di un prestito con Muntari FORTE
la scheda
Ricardo Alvarez nasce a Buenos Aires, in Argentina, il 12 aprile 1988. Scartato dal Boca Juniors, viene tesserato dal Velez Sarsfield che nel giugno 2008, a vent’anni lo lancia nel massimo campionato argentino.
S Lucas Moura,19 anni, San Paolo: l’Inter ha rapporti avanzati per averlo a giungo, anche se saranno fatti tentativi per gennaio. IPP
2009 In quell’anno vince il suo primo campionato col Velez. Fa il bis nel Clausura del 2011, poco prima di essere ceduto all’Inter.
2011 Moratti lo ingaggia ai primi di luglio: 5 milioni e mezzo subito più bonus legati al rendimento per circa 4 milioni. Al giocatore contratto di 5 anni da 1,8 milioni a stagione, con emolumenti a salire. Gli inizi in Italia sono difficili, ma piano piano il ragazzo fa vedere le sue notevoli doti tecniche: uno Zidane in piccolo, per ora.
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A Motta per ora resta
Fredy Guarin, 25 anni, interno del Porto: mollato dalla Juve, ora potrebbe finire all’Inter al posto di Thiago Motta se questi verrà ceduto al Psg
RICKY ALVAREZ 23 ANNI TREQUARTISTA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
S Sisenando Maicon, 30 anni, laterale destro dell’Inter: per lui si va verso un rinnovo del contratto in scandenza nel giugno del 2013 LAPRESSE
Ma Leonardo preme «Ne stiamo parlando» Il ds del Psg rilancia: «C’è tempo per farlo, non è una questione di soldi». In 48 ore si decide. Guarin vicino? Un interno comunque Attrenzio-
MATTEO DALLA VITE ALESSANDRO GRANDESSO MILANO
ne poi, perché per ora non sarebbe del tutto tramontata la vicenda che vede Kucka inchiodato a Genova: di sicuro Muntari sarà ceduto, ma è quasi certo che l’Inter un centrocampista lo andrà a prendere in ogni caso, visti i punti interrogativi che gravano sul tallone d’Achille di Dejan Stankovic (comunque in miglioramento). Sul discorso legato al dopo Thiago Motta, i nomi sono sempre quelli fatti per giorni e giorni, compresi i quasi impossibili (Veloso e Sahin), i difficili (Oscar e Romulo) fino ad arrivare a Fredy Guarin, interno del Porto per il quale le voci si fanno sempre più insistenti.
A Parigi continuano a dire: tutto fatto, manca solo che l’Inter abbia in mano il sostituto da presentare. A Milano ribattono: fatto un bel niente, Motta resta qui anche perché una cessione così pesante non si può fare gli ultimi tre giorni. In tutto questo c’è la variabile-Leonardo: il diesse del Psg in diretta con Rtl France - circonda l’interesse di dovute cautele ma non rinuncia a ribadire quanto segue: lo vogliamo, e ne stiamo parlando. La verità in 2 giorni «La trattativa tra Inter e Psg sta continuando - dice Dario Canovi, procuratore dell’oriundo, a Rmc -: il giocatore ha detto ai dirigenti dell’Inter che gli piacerebbe andare a Parigi ma che è felice anche a Milano. Ad oggi credo che l’affare sia bloccato perché Ranieri non vuole lasciare andare il giocatore e perché Moratti non è ancora del tutto convinto dell’operazione da un punto di vista finanziario. Entro sabato si saprà tutto».
Guarin, il prescelto? Perché a ore proseguiranno i lavori già
Due scogli per il sì: servono 10 milioni e un... sostituto all’altezza
Fredy Guarin interessa sempre: presto un altro contatto fra le parti
Tutti d’accordo Poi, ecco le paro-
le di Leonardo. «Quella che coinvolge Thiago Motta - dice Leo - è una possibilità, un’opportunità che discutiamo. L’Inter vuole tenersi il giocatore, ma abbiamo ancora qualche giorno per parlarne. se è una questione di soldi? No: è questione di scelte che ciascun protagonista di questa vicenda vuole prendere. Thiago è un’idea e lui ha un buon rapporto con l’Inter. Se ci interessa definitivamente oppure no? E’ chiaro che il giocatore ci interessa, assolutamente sì, poi c’è da considerare che appartiene ad un’altra squadra che rispettiamo: per fare l’affare bisogna che lo vogliano tutti e tre».
Thiago Motta, 29 anni, brasiliano con antenati italiani, conta 6 presenze e un gol nella Nazionale di Prandelli PIERANUNZI
Manca il sostituto Vicenda intri-
catissima, nella quale entram-
be le parti la vedono nella maniera giusta: perché a casa-Inter (come detto più volte) c’è l’idea di considerare Motta incedibile sia per il valore tattico e tecnico e sia perché dare il via a un affare così importante negli ultimi tre giorni di mercato è un rischio per apparecchiarne la sostituzione. In verità, non è possibile che un club come l’Inter non abbia ancora individuato un dopo-Motta, ed è per questo che si è portati a pensare che il Mister X ci sia già ma senza ancora avere la certezza di poterlo tesserare.
intavolati nel recente passato: la Juve ha mollato il giocatore, senza porre veti su una ipotetica cessione ma ritagliandosi l’idea di riparlarne a giugno in caso di permanenza del colombiano al Porto. E l’Inter, che era rimasta in scia per rispettare la Juve, adesso è rientrata in corsa: l’affare potrebbe essere chiuso su un prestito da 3 milioni con diritto di riscatto fissato a 8. Guarin, ricordiamo, non può giocare la Champions, ma pare che sul giocatore l’Inter si stia convincendo un po’ di più rispetto al passato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL RIFIUTO IL ROMENO CONFESSA DI NON AVER MAI PENSATO A UN PASSAGGIO AL DIAVOLO LA PROSSIMA STAGIONE
Chivu: «Io al Milan? Nemmeno per sogno» Il jolly difensivo a Inter Channel: «E’ stata una sparata dei media. M’Vila e Vertonghen ok» MILANO
Chivu al quale scade il contratto nel prossimo giugno. Chivu come Muntari: futuro al Milan? «E’ stata una sparata dei media, ecco che cos’è stata - racconta Christian a Inter Channel -: solo una sparata. Tanto più che non è vero niente. Nessuno ha parlato
con la società, con me, o con chissà chi di questa cosa. E non accadrà. Il rinnovo eventuale del mio contratto? Il mio procuratore e l’Inter si vedranno a febbraio». Ma tutto lascia pensare che l’allungamento non ci sarà.
«Lavoriamo per vincere: in A e in Champions può ancora accadere di tutto»
Mese di fame Il jolly difensivo col caschetto racconta il filotto di sette vittorie in campionato. «Un mese da squadra affamata - aggiunge - ferita nell’orgoglio, che non si dà mai per vinta. Ci sono state situazioni favorevoli e altre che non lo sono state, però la squadra ha ripreso fiducia portandosi anche più avanti in classifica e liberandosi un po’ mentalmente.
E, quando sei libero di testa, puoi fare tutto. Siamo sulla strada giusta e ora manca un girone di ritorno, nel quale può succedere di tutto». Tutto cosa? «Il sogno sarebbe quello di vincere campionato e Champions, tanto più che adesso non siamo più in corsa in Tim Cup, un vero peccato. Ci crediamo, poi siamo a 6 punti dalla testa della classifica e manca-
no 19 gare: può davvero succedere tutto. Come in Champions. Lavoriamo per vincere». Il belga e il francese Gli abbona-
ti al canale tematico gli chiedono lumi su un tipo e una tipologia di giocatore. «Vertonghen? Non lo conosco tantissimo, ma parlano bene di lui e se sta facendo bene nell’Ajax, quindi può fare bene ovunque. Non si trovano con facilità centrocampisti in grado di fare le due fasi? Si trovano, si trovano: M’Vila, il francese, è uno. Ho giocato contro di lui in nazionale. Ma anche i nostri centrocampisti sono bravi in questo, davvero bravi». Poi, una carezza per Sneijder. «Ha una gran voglia, lui è unico». m.d.v.
Cristian contro Christian: Chivu e Maggio in Napoli-Inter di Coppa LAPRESSE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
di LUIGI GARLANDO
La Juve di Conte è come l’acqua
identiKit & CARRIERA
v La storia
Tanto è un gioco
Cambia forma, non sapore Il Napoli si fotocopia, l’Inter... A inizio stagione, Allegri ha confermato l’impalcatura del Milan scudettato (4-3-1-2), rifinendo la mediana con i nuovi Aquilani e Nocerino. Mazzarri e Guidolin hanno ribadito i loro moduli, con accorgimenti minimi. Anche la Lazio ha confermato sostanzialmente il suo copione. Inter e Juve invece hanno provato a cambiare. Per Gasperini è stato come piantare un chiodo di gomma nel cemento: respinto. Conte ha preso atto della impossibilità di interpretare il 4-2-4 con l’organico a disposizione e ha scelto altre strade. I giocatori l’hanno seguito ovunque, dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1, dal 4-3-3 al 3-5-2.. Questa oggi è la vera forza della Juventus. Sa cambiare modulo, restando se stessa. Può distribuirsi in campo in modo diverso, ma rimane una squadra aggressiva, intensa, compatta, come l’ha forgiata Conte. Per esempio, la Juve si è messa a 5 in mezzo, con la difesa a 3, per riflettere Napoli e Udinese; e poi con la Roma per soffocarne il palleggio e aggredirne le fasce, che Luis Enrique batte con esterni offensivi. All’Inter la difesa a 3 proposta da Gasperini sembrava il demonio, salvo poi vederla applicata a San Siro dal sommo Barcellona che ha steso il Milan. Non è vero che all’Inter mancavano gli interpreti per la difesa a 3, mancava la disponibilità a cambiare, ad abbandonare le proprie conoscenze. E infatti oggi che l’Inter dovrebbe staccarsi dalle comodità confortanti del Conte, 42 (LAPRESSE) 4-4-2 per un gioco più coraggioso e di qualità, necessario a certi livelli, mostra la stessa sclerosi. Un difetto di elasticità tipico di un organismo vecchio e sazio. La Juve, giovane e affamata, si lascia invece modellare da Conte. Più cose fanno, più i giocatori si convincono di saperne fare altre. Cambiare gioco apre la mente e gonfia l’autostima. E poi medica la noia da routine in una stagione intensa. Rischio che corre il Napoli, che per essere felice è condannato a essere la perfetta fotocopia di se stesso. Tutte le grandi partite del Napoli si assomigliano: fasce assaltate, Cavani e Lavezzi che sgusciano... Mazzarri ha creato un ottimo stampo e, specie in coppa, riproduce partitoni in serie, come formine di sabbia. Ma alla fine i giocatori sembrano spesso attori stremati dalla ripetizione della stessa battuta, del solito 3-4-2-1. Se Mazzarri proponesse più spesso il Napoli in altre forme, magari i suoi ragazzi si divertirebbero per la novità e perderebbero meno punti in certe annoiate repliche di provincia. Per questo oggi Antonio Conte è il più bravo di tutti: ha dato alla Juventus un cuore d’acciaio e la forma dell’acqua. Che non ha forma. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ULTIMO ARRIVATO
Ecco Caceres 2 anni dopo A Siviglia ha smentito Pep Il difensore uruguaiano torna alla Juve dopo aver brillato nella Liga Le panchine al Barcellona sono un ricordo, adesso è cresciuto
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI MADRID (Spagna)
Era uno dei migliori, ma l’offerta era di quelle che non si possono rifiutare (per stessa ammissione del club). E allora il Siviglia ha detto si al «sacrificio», lasciando partire Martin Caceres per Torino. Titolare fisso, salvo infortuni o malanni, nelle ultime due stagioni con Alvarez, Manzano e ora Marcelino, il difensore uruguayano era uno dei migliori della ridimensionata (rispetto al recente passato) squadra andalusa.
Forza e agonismo sono le sue qualità Il club spagnolo avrà 1,5 milioni subito e 8 dopo
Centrale In questo anno e mez-
zo lo hanno usato quasi sempre al centro della difesa, dove aveva tolto il posto al francese Escudé, ma se c’era bisogno lo mandavano sulla fascia destra. In cambio della fiducia Caceres ha offerto la sua merce abituale: impegno, forza, corsa, testa (intesa come colpo di), agonismo, generosità. Del resto l’uruguaiano col Siviglia si sentiva in debito. Sono stati loro a rilanciare una carriera partita in quarta e temporaneamente arenatasi sull’attraente secca blaugrana. Nel 2008 il Barcellona versò al Villarreal (proprietario del cartellino del giocatore che aveva prestato al Recreativo) non meno di 16,5 milioni di euro.
del Barça per la fase d’impostazione. Il debutto, dalla panchina al posto del messicano Rafa Marquez, arrivò solo il 22 ottobre e in generale lo spazio nella squadra che si apprestava a vincere 6 titoli era limitatissimo. «In un anno con Guardiola ho appreso cose che in precedenza non avevo neppure mai visto — disse Martin al Pais —. Lavora benissimo, però volevo giocare. Al Barça in mezzo alla difesa ci sono Puyol e Piqué che oltre ad essere grandissimi difensori sono catalani, cosa che li fa partire con un certo vantaggio». Caceres riuscì a trovare posto sulla panchina dell’Olimpico nel giorno della finale di Champions vinta dal Barça contro il Manchester United, ma in agosto fu sollevato quando arrivò la notizia del prestito alla Juventus. Ripartenza Tappa bianconera condizionata dagli acciacchi, ritorno a Barcellona ed ecco il Siviglia, che prima lo prende in prestito e poi (estate 2011) paga i 3,5 milioni di euro necessari per l’acquisto definitivo. Due i moti nvi del riscatto (in ordine casuale): il prezzo e le qualità mostrate nella stagione 2010-2011. Come già col Recreativo, Caceres aveva mostrato di apprezzare l’aria dell’Andalusia. A Siviglia lo vedevano come l’erede di Javi Navarro, storico capitano, per i capelli lunghi e l’esuberanza fisica. Però di fronte all’offerta della Juventus, 1 milione e mezzo di euro ora, altri 8 milioni in due tranche a giugno ed entro la fine della prossima stagione (con 900.000 euro che vanno al Barça), non hanno avuto dubbi. «Arrivederci Martin, e grazie. Cercheremo un altro erede di Navarro, l’economia è troppo importante».
Alla corte di Pep Caceres si tro-
vò catapultato alla corte di Pep Guardiola, appena arrivato pure lui, e diciamo che non fu amore a prima vista. Martin era ancora grezzo, un prodotto che prometteva bene ma sul quale era necessario lavorare parecchio, e soprattutto aveva un difetto che attorno al Camp Nou è come un fossato invalicabile: non sembrava avere le qualità tecniche richieste ai difensori
OGGI VISITE E FIRMA
È arrivato ieri «Giocherò con Del Piero Che onore»
Caceres a Malpensa SKY TORINO A volte ritornano. Per rimanere. Martin Caceres è atterrato a Malpensa ieri alle 19: «Sono felicissimo di tornare a Torino — le prime parole a Sky Sport24 —, non vedo l’ora di iniziare a lavorare con Conte, che mi ha voluto fortemente. Non ho ancora sentito i miei ex compagni, ma so che Chiellini mi aspetta a braccia aperte. Voglio lottare per lo scudetto, siamo e potrò giocare al fianco di Del Piero gli ultimi 6 mesi della sua carriera alla Juve. Per me sarà un grande onore». In mattinata Caceres sosterrà le visite mediche alla clinica la Fornaca e al Centro di medicina sportiva di Torino, nel pomeriggio la firma e il primo allenamento a Vinovo. Il difensore ritorna in bianconero dopo la stagione 2009/2010 in prestito dal Barcellona, quando la Juve decise di non riscattarlo (a 12 milioni) a causa della pubalgia che lo costrinse a stare fuori nel finale di stagione. A Siviglia la consacrazione, tanto da convincere Conte e Marotta a riportarlo a Torino. Alberto Mauro © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LE TRATTATIVE STRATEGIE PER IL CENTROCAMPO
TIFOSA BIANCONERA
Juve, è dura per Nainggolan: Pizarro in pole
Bimba in coma Videomessaggio spedito da Ale
Bloccato Kasami: al Cesena per sei mesi e poi sarà bianconero. Piace anche Pogba
Del Piero ha immediatamente risposto all’appello fatto dai genitori di una bambina di 12 anni di Cerenzia per aiutarla a risvegliarsi dallo stato di coma in cui si trova. Del Piero ha registrato ed inviato un videomessaggio a Giada, tifosissima della Juventus, ricoverata nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Giada, che soffriva già di gravi patologie, si è sentita male domenica quando stava vedendo i gol della Juve in tv. Sottoposta a un intervento chirurgico alla testa che per i medici è andato bene, la bimba si trova ancora in coma.
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO TORINO
Il momento della riflessione. Preso Caceres per la difesa e Borriello per l’attacco, la Juve deve adesso trovare la soluzione giusta per il centrocampo. Quella soluzione aveva il nome e il cognome di Fredy Guarin, che però è rimasto per adesso al Porto
e chissà se sarà ancora sul mercato a giugno quando la Juve, ora bloccata dal passaporto extracomunitario del colombiano, vorrebbe riprovare ad acquistarlo. L’obiettivo numero uno Se potesse scegliere senza problemi, Conte prenderebbe Radja Nainggolan. Il belga del Cagliari ha le qualità tattiche e atletiche richieste dal tecnico Juve ma costa caro ed è difficile strapparlo a Cellino, nonostante gli ottimi rapporti, senza un adeguato corrispettivo. Secondo il presidente del Cagliari il valore di Nainggolan (sulle cui tracce ci sono anche Zenit, City e Cska Mosca) è addirittura superiore a quello di Guarin e se
la Juve non è riuscita a prendere il colombiano a causa dell’impossibilità di anticipare adesso più di due milioni è difficile pensare che possa acquistare il belga. Ieri si è parlato anche di Toni oltre ad alcuni giovani come possibile contropartita ma con l’arrivo di Pinilla a Cagliari sono in netta discesa le azioni della punta in maglia rossoblù. Gli altri Le alternative sono Behrami (che la Fiorentina non può far partire e comunque ci sarebbe il solito problema economico, anche se l’agente del giocatore sta cercando di capire se ci sono spiragli), Pizarro (il più semplice da acquistare: è gratis) e Parolo (soluzione d’emergen-
Pajtim Kasami, 19 anni AP
Radja Nainggolan, 23 anni LAPRESSE
za). Mentre non decolla l’ipotesi Palombo: ieri c’è stato uno scambio di battute tra i dirigenti di Juve e Sampdoria ma non è iniziata nessuna trattativa vera e propria. Alla chiusura del mercato ormai mancano pochissimi giorni e le decisioni vanno prese rapidamente. Intanto la Juve sta trattando due giovani, entrambi assistiti dall’agente Raiola: Pajtim Kasami, centrocampista del Fulham già in Italia col Palermo, dovrebbe essere «parcheggiato» 6 mesi a Cesena e poi andare alla Juve a luglio; quanto a Paul Pogba, 18enne francese a scadenza di contratto col Manchester United, c’è la concorrenza di Inter e Milan. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Come ti cambio la Juve: 3-5-2 Conte spera di recuperare Pepe. Agnelli ed Elkann pranzano con la squadra DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)
Uno dei vantaggi di essere davvero una squadra, e non un semplice gruppo di giocatori, è la possibilità di cambiare in corsa i moduli e di affrontare più o meno facilmente qualunque difficoltà. Un infortunio o una mossa degli avversari possono complicare una partita, ma una squadra organizzata e con una precisa identità come la Juve di Conte sa sempre come reagire ed è in grado di modificare il proprio schieramento tattico per ovviare al problema. Il recupero di Pepe Il tecnico ha
restituito certezze, predicato
autostima e dimostrato con i fatti che l’unica cosa che non deve mai cambiare è la mentalità vincente. Tutto il resto è sempre in discussione, compreso il modulo: partito con l’idea di giocare con il 4-2-4 Conte virò in fretta sul 4-3-3, pronto però a optare per il 3-5-2 in determinate situazioni. Anche all’interno della stessa partita la Juve è capace di cambiare volto e domani sera contro l’Udinese potrebbe accadere di nuovo. Conte non ha ancora deciso quale modulo utilizzare in partenza perché solo oggi, o addirittura domattina, capirà quali dei giocatori infortunati sono effettivamente recuperabili. Dopo l’allenamento di ieri l’impressione è che Pepe abbia buone probabilità di giocare e sa-
rebbe un altro piccolo miracolo dello staff medico visto che dopo la distorsione alla caviglia destra sembravano necessari almeno 15 giorni di stop. Più complicato, ma non impossibile, il recupero di Marchisio mentre per Vucinic ci sono pochissime speranze. Le opzioni Ieri a Vinovo hanno pranzato con la squadra Andrea Agnelli e John Elkann, che per l’ennesima volta hanno voluto far sentire la loro vicinanza. Subito dopo Conte ha provato qualche soluzione, ma il test decisivo è in programma oggi pomeriggio. È probabile che contro l’Udinese la Juve scenda in campo con il 3-5-2, come accaduto al Friuli nel recupero del 21 dicembre.
A Vinovo il n.1 della Juve Andrea Agnelli e quello di Exor John Elkann LAPRESSE
L’obiettivo è quello di chiudere le fasce e ripartire rapidamente. Se oltre a Pepe recuperasse anche Marchisio, Conte potrebbe riproporre il 4-3-3 ma difficilmente accadrà. L’incognita è legata alla pericolosità offensiva del 3-5-2: proprio a Udine la Juve controllò la gara ma raramente si rese pericolosa. Rispetto a quella partita, però, Pepe farebbe l’esterno di centrocampo lasciando quindi a due punte di ruolo il compito di far male all’Udinese. In attacco dovrebbero giocare uno tra Matri e Borriello e uno tra Quagliarella e Del Piero, ma non si può escludere nemmeno la soluzione del doppio centravanti: Borriello lavorerebbe di più per la squadra e Matri cercherebbe la profondità. Nel corso della partita, comunque, Conte sa di poter cambiare modulo senza essere costretto a sostituire nessuno o viceversa può attingere dalla panchina per rendere più offensiva la Juve. E questo è sicuramente un importante vantaggio tattico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI UDINESE
Fernandes ha un’arma «Corriamo più di loro» FRANCESCO VELLUZZI
Gelson Fernandes non poteva avere miglior consigliere: «Di Udine e dell’Udinese ho parlato a lungo con Inler, mio compagno in nazionale svizzera. Quando ho saputo che c’era l’interesse nella mia testa è entrata solo l’Udinese». Anche Guidolin non ha perso tempo. Complici le assenze, come l’ha avuto l’ha mandato in campo. E domani, il capoverdiano-svizzero che parla 6 lingue e ha lasciato l’Inghilterra per l’Italia, sarà fondamentale con la Juve che a lui evoca bei ricordi. «Col Chievo pareggiammo a Torino 2-2 e fu la svolta per la salvezza. Perdevamo 2-0, rimediammo rischiando anche di vincere, ma era un’altra Juve». Come vede questa Juve?
«Molto compatta. Con un collettivo incredibile e i risultati si ottengono con la forza del collettivo. Giocano insieme». Una preferenza ce l’ha?
«Sì, per "Lichsti" (Stephan Lichtsteiner), ma perché è il mio amico. Lichsti è un grande terzino e sono contento che lo stia dimostrando alla Juve. Domani a fine partita scambieremo la maglia». «Correndo più di loro che già corrono e hanno tanta qualità. E dando tutto e di più. Ci stiamo preparando bene, soprattutto su questo aspetto. Sappiamo che se anche perderemo usciremo dallo Juventus Stadium consapevoli di aver dato l’anima». Lei dove giocherà, viste le tante assenze?
«Sono un centrocampista che si adatta al centro o a fare la mezzala».
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Come si combatte la Juve?
Asamoah dice che lei corre più di lui...
«Forse sui 400 lo batto, ma Asa è una forza della natura». Lei ha corso sempre sui campi di calcio. Suo padre ci lavora?
«Sì, a Sion, la nostra città, lui si occupa del manto erboso. Ma è un lavoro che fa da 6-7 anni, prima era un fabbro». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A CHAMPIONS LEAGUE PAGATA CARA LA SPINTA A NILMAR DURANTE LA PARTITA COL VILLARREAL il giocatore: era l’avversario a cercare il tecnico. La volontà dell’allenatore non era quella di aggredire il giocatore, ma di velocizzare i tempi di gioco. Quel gesto non ha provocato nessun danno a Nilmar, il giocatore spintonato, ed è stato anche un episodio isolato. Tutti questi avvenimenti ci danno dei vantaggi per la riduzione di squalifica. Il nostro obiettivo è la revoca totale della squalifica, anche se difficile, perché c’è uno scoglio procedurale: l’allontanamento dal campo o l’espulsione determina automaticamente la sospensione per un turno per il regolamento Uefa. Comunque, cercheremo la diminuzione di una giornata», ha concluso il legale.
Mazzarri, doppia eurosqualifica Niente Chelsea, rabbia Napoli La società decisa a fare ricorso: «Non ha provocato danni al giocatore» NAPOLI
La punizione è arrivata. Un provvedimento quasi scontato: Walter Mazzarri non siederà in panchina nei due confronti col Chelsea per gli ottavi di Champions League. Al-
l’allenatore del Napoli, infatti, sono state comminate 2 giornate di qualifica più un’ammenda di 3.000 euro, dalla Uefa, per l’espulsione rimediata nella gara di ritorno contro il Villarreal, in Spagna, nell’ultima giornata della fase a gironi. Quella sera, particolarmente teso ed agitato, l’allenatore napoletano spintonò un giocatore avversario (Nilmar) che, nel frattempo, stava ritardando la ripresa del gioco. In quel momento, il risultato era sullo 0-0 e se fosse rimasto tale fino alla fine, il Napoli non avrebbe confermato il se-
condo posto lasciando gli ottavi di finale al Manchester City. A fine partita, Mazzarri disertò la conferenza stampa. Ricorso Che potesse incorrere in una squalifica non ci sono mai stati dubbi. Ma il club non ha perso tempo ed ha affidato all’avvocato Mattia Grassani l’incarico di preparare un ricorso dettagliato che possa scagionare anche in parte lo stesso allenatore. L’intento è quello di ottenere almeno la riduzione di una giornata anche se il legale punterà al massimo dello
sconto. «La Uefa ha ritenuto che il comportamento di Mazzarri meriti due giornate di squalifica più 3 mila euro di multa. Per noi, rispetto alla dinamica del fatto sono troppe due giornate. Ricordiamo che per una espulsione deve esserci solo una giornata di squalifica. Manderemo il nostro ricorso, che nel giro di un’altra settimana potrebbe essere discusso», ha spiegato Grassani intervenendo a Radiogol su KissKissNapoli. «Qualcosa in quella area tecnica è successo, Mazzarri non cercava sicuramente
mi.mal.
La spinta di Mazzarri a Nilmar
Reti decisive
13 settembre 2011 Champions, avvio boom Napoli avanti a Manchester con Cavani, poi pari del City REUTERS
Nel disegno di Rinaldi: Cavani evita Castellazzi e segna il 2-0 all’Inter che chiude la partita. Napoli in semifinale di Coppa Italia
Cavani gol e avvisi «Siamo tornati: un trofeo per noi» Ha già segnato 51 reti, una sola in meno di Jeppson «Voglio vincere, cominciamo dalla Coppa Italia» MIMMO MALFITANO NAPOLI
tifosi un’altra delle sue prodezze, dopo aver fatto fuori prima Ranocchia e poi Castellazzi.
Ritrovarselo di fronte è una vera e propria maledizione. Non sono bastate, all’Inter, 8 vittorie consecutive per impressionarlo. Anzi, lo sfizio è stato proprio quello di riportare il collettivo di Claudio Ranieri tra gli umani, di dimostrare al calcio che conta che lui è qualcosa di fenomenale. Basterebbe chiedere a Samuel e Ranocchia per capire l’incubo da loro due vissuto nei 90 minuti di coppa Italia: li ha strapazzati, Edy Cavani. Li ha resi inermi dinanzi alla sua azione, devastante per certi aspetti. Ha martellato contro il muro nerazzurro, fino a quando Thiago Motta non ha pensato di stenderlo con un fallo dettato più dall’irritazione che non dalla necessità. Da quel momento, la notte del San Paolo è stata sua. L’attaccante uruguaiano s’è prima rifatto dell’errore di Siena, realizzando il rigore, e poi ha voluto concludere la serata regalando ai
Jeppson nel mirino Una doppietta che gli ha permesso di raggiungere un primo traguardo: superare i 50 gol con la maglietta azzurra. Ora è a 51, ad una sola rete da Hasse Jeppson (52), l’asso svedese che ha caratterizzato il calcio napoletano negli anni ’50: per acquistarlo, il comandante Achille Lauro sborsò 105 milioni di lire, una cifra esorbitante per quel periodo. Insomma, se dovesse segnare un gol al Genoa, domenica pomeriggio, Cavani lo scavalcherà ed entrerà nella top ten dei migliori cannonieri della storia del club. Una prima soddisfazione, in attesa di poter essere protagonista in tutti i sensi. «Voglio vincere, non importa cosa, ma quest’anno dovremo mettere qualcosa in bacheca», ha detto il giocatore. Lui vorrebbe lo scudetto, chiaro,
Edinson Cavani, 24 anni, al Napoli dalla stagione 2010-11 IANUALE
ma non gli dispiacerebbe cominciare con la coppa Italia. «Certo, è un traguardo a cui dobbiamo puntare senza alcuna esitazione. Ci mancherebbe. Ci stiamo riprendendo dopo un periodo incerto. Ma, adesso, siamo ritornati», avverte l’attaccante uruguaiano.
18 settembre 2011 Tripletta al Milan Il Napoli rimonta da 0-1 a 3-1 col Milan. Fa tutto Cavani: tripletta LIVERANI
22 novembre 2011 Steso il Manchester City Con due gol di Cavani ipotecati gli ottavi di Champions LAPRESSE
Classifica cannonieri Sul piano
personale, Cavani ha un conto aperto con Totò Di Natale. A lui ha conteso il titolo di capocannoniere nella passata stagione. E quest’anno, la questione si sta riproponendo. «Si, mi piacerebbe vincerlo, ma non è la mia priorità», ha spiegato. Per il momento, Cavani è a quota 18 reti: 11 le ha realizzate in campionato, 4 in Champions League e 3 in coppa Italia. L’anno scorso, in questo periodo, ne aveva segnate 20, ma con due partite in più, il preliminare di Europa League contro l’Elfsborg: nella partita di ritornò realizzò la sua prima doppietta napoletana. © RIPRODUZIONE RISERVATA
26 novembre 2011 Pareggio nel recupero Napoli sotto a Bergamo contro l’Atalanta. Al 4’ di recupero rimedia Cavani che poi esulta LAPRESSE
3 dicembre 2011 A colpi di doppiette Una delle due reti con cui Cavani stende il Lecce. Segnerà un’altra doppietta al Genoa LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO IL 2-0 ALL’INTER
De Laurentiis «Potrei andar via» Il presidente: «Qui da anni non si vince. E criticate me» NAPOLI
Non ha gradito l’indifferenza di una parte del San Paolo nei primi 45 minuti della sfida con l’Inter. Avrebbe voluto, Aurelio De Laurentiis, che la gente sostenesse la squadra, che l’incitasse e che, soprattutto, non avesse poi fischiato Gokhan Inler nel momento del cambio. Una serie di circostanze che l’hanno spinto ad andare anche oltre, nel dopo partita. La sua è stata una conferenza in continuo crescendo, caratterizzata dalla solita tensione che ne ha condizionato le risposte. Uno sfogo, per intenderci, che in alcuni momenti è sembrato dettato dall’istinto, specialmente quando gli è stato chiesto da che parte stesse, se con Mazzarri che aveva definito il Napoli una squadra da settimo posto o con se stesso che aveva, invece, chiesto almeno il quinto posto. «Ho sempre sostenuto il mio allenatore, non c’è nessun equivoco sugli obiettivi, voglio stare tra i primi 5 e giocarmi la Champions. Stop, fine dei giochi. Poi voglio fare un tentativo per mettere in cassaforte, come assicurazione sulla vita, la Coppa Italia, quindi avvenga quel che deve avvenire. Ci sono molti che dicono "è una stagione fallimentare", per il solo fatto che non funzioniamo in campionato. Ma chi l’ha detto, ma chi si permette di dire queste idiozie. Ma che cavolo avete vinto a Napoli?», ha ribattuto il presidente. Vado via Considerazioni che, ovviamente, ri-
guardano soltanto il suo settennato, perché la storia del Napoli racconta di 2 scudetti, 1 coppa Uefa, una Supercoppa italiana e 3 coppe Italia. «Va bè, e allora? Ci sono club che ne hanno vinti 20 di scudetti ed altrettante coppe. Io voglio dire che sono più di 20 anni che qui non si vince niente, che non si vive da protagonisti, perché poi potrei anche andarmene, uno si rompe gli attributi e se ne va via. Se andiamo avanti così, me ne ritornerò in America. Se io devo stare qua dobbiamo armonizzarci, insieme ai tifosi che sono i miei primi e soli committenti, io lavoro umilmente per loro». Solo il calcio Un crescendo, dicevamo, che s’è
concluso con una considerazione del tutto personale: «Dobbiamo stare con i piedi per terra, perché qui, a Napoli, non funziona un cavolo. Non è che dici, a Napoli funziona tutto e poi c’è anche il calcio. Invece, no, a Napoli c’è solo il calcio, e allora ringraziatemi», ha chiosato lasciando la sala stampa del San Paolo. Per la cronaca, ieri De Laurentiis ha trascorso buona parte della giornata a Castelvolturno, verificando lo stato dei lavori nei locali della sede che vanno avanti, ormai, dalla fine dell’estate scorsa. Il presidente ha incrociato pure Mazzarri e prima di lasciare il centro sportivo s’è intrattenuto con l’allenatore e la squadra, alla quale ha fatto i complimenti per la semifinale raggiunta. mi.mal. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Intrigo Marquinho «Voglio la Roma» Il brasiliano arriva, si nasconde, fa le visite e firma Oggi riparte per piegare la Fluminense: nodo riscatto MASSIMO CECCHINI ROMA
Se Marco Antonio de Mattos Filho — al secolo calcistico Marquinho — ha davvero quella vocazione cristiana che professa, alla Roma avrà molte pecorelle da riportare all’ovile. Notte brava & Rimproveri Proprio nelle ore in cui il brasiliano consumava la sua volontaria reclusione in un hotel della Capitale per cercare di forzare la mano alla Fluminense e giungere così alla terra promessa giallorossa, alcuni dei suoi possibili compagni di squadra venivano rimproverati dalla dirigenza per la serata di gruppo (troppo) «allegra» trascorsa mercoledì in un locale, episodio che ha immalinconito anche Luis Enrique. Be’, occhio perché sulla fede il centrocampista non scherza, tant’è che dichiara: «Mi aiuta in tutto, nel quotidiano, nel relazionarmi con la gente, in campo». Visite & firma Ne avrà bisogno, perché il suo trasferimento è stato trasformato in una spy story sia pur di terz’ordine. La vicenda è nota. Il cartellino di Marquinho è al 30% di proprietà della Fluminense, mentre il restante 70% è in mano al suo agente Marcio Rivelino. L’accordo col giocatore è già fatto, tant’è che il 25enne centrocampista di fascia sinistra ieri ha firmato un contratto quadriennale da circa 2 milioni lordi (più premi). In realtà Marquinho arriverebbe in prestito con diritto di riscatto ed è proprio qui il nodo della trattativa, perché la Fluminense per cederlo definitivamente vuole circa 8 milioni, mentre la Roma (pagato il prestito 3-400 mila euro) non vuole andare oltre i 4 milioni. L’ottimismo però non manca, e lo dimostra il fatto che il brasiliano, sbarcato im mattinata, è stato subito sottoposto in albergo alle visite mediche, così da avvantaggiarsi in caso di risoluzione allo sprint. «Non vedo l’ora» Marquinho, comunque, oggi ripartirà per il Brasile, con l’obiettivo di convincere il suo club (che lo ha
Marquinho, 25 anni, ha vinto il Brasileirao con la Fluminense nel 2010 FOTOPRESS
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anni è la durata del contratto con la Roma se a giugno sarà riscattato dalla Fluminense. Il suo ingaggio si aggirerà intorno ai 2 milioni lordi a stagione più premi. Il nodo della trattativa è legato alla cifra del riscatto: i brasiliani chiedono 8 milioni, la Roma offre la metà
già sostituito) ad ammorbidire le pretese. «Non vedo l’ora che questa storia finisca e riesca a diventare un calciatore della Roma», dice al suo manager, mentre i suoi amici gli hanno già twittato il loro in bocca al lupo per la nuova avventura. Rap & Premier Marquinho, che nel 2010 ha vinto il titolo brasiliano con la Fluminense, è lega-
DOPO L’ESPULSIONE
Lamela, sgridata e multa in arrivo Mercato: Ghulam L’aver scalciato Chiellini non è stato indolore per Lamela. Ieri infatti l’argentino è stato convocato dalla dirigenza che ha stigmatizzato la sua reazione di Torino. Come da regolamento, sarà multato. Mercato: piacciono Ghulam (St. Etienne) e Ciani (Bordeaux), mentre è confermato l’interesse per Bosingwa (Chelsea). Gago verso il riscatto per 5 milioni.
to molto alla torcida per un particolare: «Il 6 dicembre 2009 ho segnato il gol che ci salvò dalla retrocessione. Senza quella rete non avremmo vinto il campionato l’anno dopo. Ancora adesso quando cammino per Rio, più che ringraziarmi per il titolo, i tifosi mi abbracciano per quel gol». Buon per loro, perché mamma Valeria lo voleva modello, ma a vincere è stata la passione per il calcio. «Sono un ragazzo iperattivo — si racconta —, mi piace avere sempre qualcosa da fare. Quando ho un attimo di pausa, però, mi rilasso andando in spiaggia. Così ricarico le pile». La grinta, però, è in puro stile rap, visto che ama il connazionale Mv Bill, che canta «di non abbassare mai la testa, qualsiasi cosa accada, mantieni alta la testa. Ed è quello che ho sempre fatto nei momenti difficili della mia vita: tenere alta la testa». Una testa che si ispira alla Premier League. «Ho sempre ammirato lo stile di Gerrard, Lampard e Beckham: come loro mi piace concludere da lontano con il sinistro». A Roma lo aspettano alla prova. Fluminense permettendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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ALLA FLU DAL 2009
Marquinho è nato a Passo Fundo (Brasile) il 3 luglio 1986. Il suo primo club è stato il Gaucho, poi è passato da vari settori giovanili: Juventude, Internacional, Gremio, Vasco e Palmeiras, con cui ha debuttato da professionista nel gennaio 2007, nel campionato paulista. Nell’estate dello stesso anno si trasferisce al Botafogo, dove resta soltanto una stagione (con 5 presenze e nessun gol). Il club di Rio, infatti, lo lascia svincolato e Marquinho finisce alla Figueirense. Si fa notare con 5 gol in 26 presenze e viene acquistato dalla Fluminense nel 2009: in totale 139 presenze, 18 gol e il Brasileirao vinto nel 2010.
CARTELLINO VIOLA PER IL DIFENSORE DEL GUBBIO
Farina, un eroe controvoglia DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI GUBBIO
La piccola Mia Sole lo guarda incantata mentre papà Simone le accarezza i capelli biondi. La consegna del «Cartellino Viola» è finita, nella sala d’onore del Gubbio manca solo il figlio Francesco, a scuola. «Sono orgogliosa di mio marito, non del "personaggio" Simone Farina. Quello è stato inventato dagli altri» osserva la signora Scilla. Lui, «l’eroe» controvoglia, ha il volto tirato. Nel portafoglio ha i numeri di tre agenti della Digos di Perugia. Gli hanno detto: «Se vedi facce strane chiama subito». Sulla scrivania del segretario ci sono, invece, un pacco di e-mail. Lo vorrebbero in tv, per promuovere una linea di moda, per lanciare un prodotto. Molti pagherebbero cifre importanti per un’intervista.
lenamento della nazionale. «Ringrazio tutti per la simpatia, ma decido io cosa fare e cosa no». Simone non parla dell’inchiesta anche se ricorda la sorpresa di quel contatto «galeotto». non sentiva «quella persona» da 10 anni. E non capisce il perché di tante attenzioni. «Ho fatto il mio dovere, non mi sento un eroe». Senza denuncia rischiava due anni di squalifica. Il premio è consegnato e lui dice a Guerini: «Ringraziate la famiglia Della Valle». Poi guarda l’orologio. Un piatto di pasta e via per l’allenamento. (ha collaborato Euro Grilli) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Con Abodi
Silenzio «Non parlo» dice subi-
to. Quasi scusandosi, Farina. Guardando la figlia sussurra: «Pensare che il mio gesto può essere stato di esempio per qualche giovane mi rende più sopportabile la situazione». Il calcio non lo ha isolato. Anzi. Simone diventerà probabilmente uno degli ambasciatori Fifa per il fair play. La Lega di B studia iniziative. E il Gubbio potrebbe allungargli il contratto. Farina risponderà «presente» anche all’invito di Prandelli: a Coverciano pranzerà con gli azzurri, seguirà l’al-
Lealtà premiata Farina e Abodi (presidente Lega di B) con il «Cartellino Viola», iniziativa promossa dalla Fiorentina.
CONFRONTO CIVILE A PONTASSIEVE
Fiorentina, giocatori bloccati dagli ultrà dopo l’amichevole FIRENZE Il confronto va in scena dopo l’amichevole dell’ora di pranzo contro il Pontassieve, fissata nello stesso orario della prossima partita contro il Siena: i giocatori sfilano dal centro sportivo, ma all’uscita trovano il blocco dei tifosi. Niente polemiche o toni accesi, sia chiaro. Solo un confronto in cui il gruppetto di ultrà rinnova l’invito all’impegno sul campo e alla dimostrazione di attaccamento ai colori. I giocatori ascoltano e accolgono la richiesta, qualcuno come Behrami e Vargas scende dall’auto e continua la distesa chiacchierata faccia a faccia. Anche De Silvestri accosta per
proseguire il dialogo con il tifo, che ora aspetta risposte nel derby. Alla seduta non c’era Amauri, che si è allenato da solo nel pomeriggio: la moglie Cynthia ha infatti partorito Miley, terza figlia dell’attaccante che ha così trascorso la tarda mattinata all’ospedale di Careggi. Jovetic invece ha lavorato a metà: ok nella parte atletica, assente alla partita. Recupererà, e dovrebbe trovarsi a fianco proprio Amauri: l’ex bianconero non ha il pieno ritmo gara, ma Rossi dovrebbe farlo partire dall’inizio, per poi concedergli il cambio. a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Siena dopo l’impresa in Coppa Italia
La finale è un sogno? «A volte si avverano» Domani su Sportweek troverete un’intervista a Valentina Mezzaroma, vicepresidente del Siena
Genoa FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Siamo quelli del ’92 Orgoglio Sampirisi Debutto in A da titolare: come lui solo i romanisti Lamela e Viviani Chiamatele così: le quattro giornate di Mario da Caltagirone. Ricapitolando: domenica scorsa, a Palermo, il debutto in A da titolare per il promettente Sampirisi. Il difensore, in comproprietà fra Genoa e Milan, è uno dei cinque ’92 debuttanti in questa stagione, con Lamela, Viviani, Taider e Castaignos (ma solo i romanisti hanno giocato la prima da titolari come lui). Insomma, roba buona. Siciliano doc, ma milanese d’adozione, Sampirisi ha fatto la sua figura, e pazienza se un Genoa (troppo) incerottato è stato travolto dal Palermo. San Siro casa mia Tre giorni prima, gli era tocca-
to un altro debutto, ancora più emozionante. In Coppa Italia, contro l’Inter (squadra per cui tifava...) a San Siro, dove aveva giocato solo una volta, nel 2010, come capitano della Primavera milanista. Sampirisi aveva iniziato la carriera da regista, nell’Aldini Bariviera, storico vivaio milanese a pochi chilometri dal Meazza: in rossonero si è trasformato in centrale di difesa e poi in terzino, ruolo in cui lo ha utilizzato Marino. E che gli ha procurato i complimenti di Ranieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALESSANDRO LORENZINI SIENA
Quando si scrive una pagina di storia non si ha, probabilmente, subito la percezione di quello che si è riusciti a fare. Eppure Massimo Mezzaroma, numero uno del Siena, sarà ricordato a lungo come il presidente che ha guidato i bianconeri alla semifinale di Coppa Italia. Già i quarti di finale contro il Chievo rappresentavano un record, ma i sogni si possono spingere un po’ più in là. «Abbiamo raggiunto un traguardo storico
— ha detto il costruttore romano dopo l’impresa a Verona — e sono contento che sia avvenuto sotto la mia presidenza. Abbiamo scritto una bella pagina di calcio. E per noi sarebbe un sogno giungere in finale di Coppa Italia, ma a volte i sogni si avverano». Da gennaio 2010 alla guida del Siena, Mezzaroma ha subito conosciuto la retrocessione, poi con il d.s. Perinetti e Antonio Conte ha riportato subito il Siena in A. Adesso quest’altro traguardo, da affrontare con un pizzico di sfrontatezza. «Immagino che sarà una bella
Denis e Schelotto, ritorno in famiglia
ALDO CANGEMI PALERMO
Mutti fa il vigile Hanno giocato a Cesena, dove è nato il primo nel traffico figlio del Tanque e arbitra il fratello dell’altro sulla trequarti Atalanta ALEX FROSIO MILANO
Atalanta, Cesena e Argentina. A unire questi tre punti sono German Denis ed Ezequiel Schelotto: ora fanno il bene dell’Atalanta, in tempi diversi hanno vestito la maglia bianconera. A Cesena arrivarono entrambi giovanissimi, e la loro storia personale resterà per sempre legata alla città. Moglie e figlio Il centravanti aveva ventuno anni e ancora non era il Tanque, ma un giovanotto spaesato che aveva lasciato il cuore in Argentina. Il Cesena lo aveva acquistato nell’inverno 2002 dal Los Andes, Serie B argentina, per il campionato di C1: Denis mise insieme 10 presenze e riuscì a segnare soltanto all’ultima giornata, nell’1-4 contro la Lucchese. Nel frattempo, aveva giocato qualche partita con la Berretti: in attacco faceva coppia con Giaccherini. L’anno dopo non andò molto meglio: 18 presenze e due gol. Ma nel frattempo la vita del giovane German era cambiata. Perché proprio da Ce-
sena è partita la telefonata con la quale il Tanque ha fatto la proposta di matrimonio a Natalia (poi sposata a giugno 2002). E proprio a Cesena è nato il primo dei tre figli di Denis, Matias, che oggi ha nove anni. Promozioni e fratello Schelotto a Cesena ci è proprio cresciuto. In Romagna arrivò dal Banfield nell’estate del 2008, quando il Galgo aveva appena 19 anni e il club bianconero era in Prima Divisione. Debutto ad aprile 2009 e un piccolo ma fondamentale contributo per la promozione in B, con il gol-vittoria segnato alla Spal alla terzultima giornata. ’anno successivo, Schelotto si consacra nella cavalcata verso la seconda promozione consecutiva e la Serie A: 40 presenze, 6 gol e, nel frattempo, anche una svolta. Il Galgo ha la cittadinanza italiana e Gigi Casiraghi, a novembre, lo convoca nell’Under 21. Schelotto è azzurro, e non si può dimenticare. Ma le emozioni cesenati non sono finite: perché è con quella maglia bianconera che il Galgo debutta in Serie A, all’Olimpico contro la Roma, il 28 agosto 2010. Poi è andato al Catania e finalmente è approdato all’Atalanta, proprietaria del suo cartellino fin dall’estate 2010. Ma Cesena, dove torna per la prima volta da avversario, non può dimenticarla. Anche perché lì vive ancora il fratello Gabriel, arbitro in Promozione proprio nella sezione di Cesena.
Voli charter Il trasloco di Wind Jet (siglato ve-
Spazio a Ilicic E adesso chi andrà fuori? La scel-
nerdì scorso) era già nell’aria da tempo. Ma non sarà integrale: una piccola quota azionaria dovrebbe rimanere nelle mani del vecchio proprietario, Pulvirenti che entrerebbe a far parte del cda Alitalia. Il presidente del Catania, impegnato nella grande distribuzione e titolare di 2 grandi alberghi 5 stelle a Taormina, avrà ora più tempo da dedicare alla squadra acquistata nel 2004 e portata in A nel 2006. Ma il Catania a piedi potrebbe restarci sul serio, visto che fino a oggi ha sempre volato Wind Jet, utilizzando gli airbus di casa per i voli charter nelle sue trasferte (e la stessa cosa ha fatto il Palermo fino al 2007). Il Catania pensa intanto a riprendere il volo con i primi 3 punti del 2012 domani contro il Parma.
ta, al momento, appare scontata con lo sloveno Josip Ilicic titolare dietro la sempre più affiatata coppia gol Miccoli-Budan (due gol, quattro assist e una traversa nei 90’ col Genoa) e gli altri tre a sgomitare per un paio di posti in panchina, con la speranza di approfittare del momento non certo esaltante dello sloveno e rubargli il posto. Tornando al parallelo Modugno-Mutti, sarà molto meglio per il Palermo omettere il finale della canzone, amarissimo, e concentrarsi sui tre punti da conquistare col Novara, a prescindere dai trequartisti.
Lecce Da sin. Schelotto e Denis
Da quando c’è Cosmi ha segnato 5 gol in 6 partite, quanto l’interista I numeri gli danno coraggio, il campo lo esalta come il giocatore sempre più decisivo per il Lecce. David Di Michele può lanciare la sfida all’Inter, partendo alla pari con Milito. Con Cosmi, quindi nelle ultime 6 partite, l’attaccante di Guidonia ha segnato 5 gol, come l’argentino e Di Natale: solo Ibrahimovic ha fatto meglio, 6 reti. «In A non avevo mai ottenuto un bottino così ricco — dice Di Michele —. Solo in B, nella Salernitana, avevo fatto un filotto migliore. Ora sogno un gol all’Inter, che in carriera è una delle mie "vittime" preferite: ai nerazzurri ho segnato 6 reti, mai però da quando sono a Lecce. Milito è l’attaccante che più ammiro, tra quelli dell’Inter: è bravissimo sia da prima che da seconda punta. Si è rilanciato proprio contro di noi, un mese fa; dunque, abbiamo già dato... Contro il Napoli, in Coppa Italia, la formazione di Ranieri non ha brillato; ma con Samuel sarà tutta un’altra storia, con lui passa il pallone però non passa l’avversario. Abbiamo una grande forza psicologica, siamo convinti di poter conquistare la salvezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA
GDS
FRANCESCO CARUSO CATANIA
Dopo il centravanti se ne vanno le ali Il presidente Pulvirenti cede la sua compagnia aerea ad Alitalia Il Catania perde l’aereo. Non per un imprevisto ritardo o per un guasto ai motori, ma nel senso che il presidente rossazzurro, Antonino Pulvirenti, ha firmato l’intesa con Alitalia che prevede il passaggio della low cost etnea di sua proprietà sotto il marchio della compagnia di bandiera. E così, per restare nell’attualità del calciomercato, possiamo dire che dopo il centravanti Maxi Lopez, esiliato volontario in un albergo di Milano, il Catania perde anche le ali. Sempre di mercato in fondo si tratta. La Wind Jet, fondata nel 2003 dal proprietario del club etneo, Nino Pulvirenti, è oggi la sesta compagnia per quota di mercato domestico (6,2% nel 2011), con basi a Catania, Palermo e Rimini e una flotta di 12 airbus e quasi 3 milioni di pas-
C’è un posto solo per Ilicic, Zahavi, Bertolo e il neo acquisto Vazquez
seggeri nel 2011. Inoltre la compagnia catanese con il marchio Wind Jet Platinum Line, offre pure un servizio di aerotaxi con due Piaggio P180 Avanti. E l’Alitalia che ieri ha acquisito anche Blu Panorama (2 milioni circa di passeggeri), con i 2 nuovi ingressi toccherà quota 30 milioni di passeggeri nell’anno divenendo così concorrenziale nei confronti della British Airways. Inoltre, in virtù delle 2 low cost appena aggregate potrà contrastare anche la solida Ryanair.
Mario Sampirisi, 19 anni, terzino del Genoa PEGASO
Catania
Josip Ilicic, 23 anni, 17 gare e 2 gol in stagione LAPRESSE
«Il vecchietto dove lo metto?», si domandava Domenico Modugno negli Anni 70. E aggiungeva «mi dispiace ma non c’è posto per carità». A Palermo Bortolo Mutti prende in prestito la canzone del grande artista pugliese e la fa sua con una piccola variazione al testo. Passa in rassegna i vari Ilicic, Vazquez, Zahavi e Bertolo, dà un’occhiata al modulo con cui sta cercando di riportare a galla un Palermo che esce a stento dalla crisi e poi esclama: «Il trequartista dove lo metto, dove lo metto, non si sa. Mi dispiace, non c’è posto per carità». Nel momento in cui, infatti, il tecnico bergamasco sembra puntare forte sul 4-3-1-2 con un solo fantasista dietro due attaccanti, ecco che Zamparini gli cede una punta, Pinilla che cambia isola e va a Cagliari, compra un trequartista, El Mudo Vazquez che è partito subito titolare ma la scorsa settimana è rimasto 90’ in panchina, e ne recupera un altro, l’israeliano Zahavi reduce da un mese e mezzo di infortunio. Senza dimenticare Bertolo, argentino che parte sempre come seconda linea ma che nelle ultime settimane ha segnato due gol al Siena in Coppa Italia e al Novara (guarda un po’) in campionato, e chiede spazio dopo che il club sembra averlo messo fuori dal mercato (lo chiedevano dall’Argentina un paio di squadre di Primera).
COSÌ CON IL CESENA
Di Michele è rinato E ora punta Milito
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Palermo
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GIUSEPPE CALVI LECCE
partita, molto combattuta. Ci credo perché in campionato, contro il Napoli (1-1 domenica scorsa, ndr), fino all’86’ non avevamo demeritato la vittoria». Se Mezzaroma e Perinetti sono stati le menti e Sannino il condottiero in panca, Destro (nella foto LAPRESSE) è stato il braccio: suo il gol decisivo per la semifinale. «Puntare su giovani italiani credo sia un dovere per noi presidenti. Destro ha tante richieste, ma è e rimarrà un calciatore del Siena».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
MERCATO
Silva va al Novara Idea Iaquinta per il Palermo Seferovic a Lecce I giallorossi stringono anche per Bonazzoli Fiorentina: colpo G. Pizarro, si punta Olivera Siena: ora spunta Bogdani. Chievo su Ebagua
le trattative delle venti di
A
ATALANTA
BOLOGNA
ACQUISTI Stendardo (d, Lazio), Carrozza (c, Varese).
ACQUISTI Rubin (d, Parma), Sorensen (d, Juventus), Riverola (c, Barcellona B, per luglio), Marchi (c, Piacenza per luglio), Abdulai (c, Nocerina). CESSIONI Coda (a, Siracusa). OBIETTIVI Mantovani (d, Palermo), Kozak (a, Lazio), Castaignos (a, Inter), Bueno (a, Nacional), Inzaghi (a, Milan).
CESSIONI Ardemagni (a, Modena), Pettinari (c, Varese). OBIETTIVI nessuno.
CAGLIARI
CATANIA
CESENA
ACQUISTI Dessena (c, Sampdoria), Bovi (c, Reggiana), Pinilla (a, Palermo), Catalano (c, V. Lamezia). CESSIONI Magliocchetti (d, Reggiana), Burrai (c, Latina), Biondini (c, Genoa). OBIETTIVI Cazzola (c, Juve Stabia), Parolo (c, Cesena), Battaglia (c, Huracan), Troisi (c, Kayserispor).
ACQUISTI nessuno. CESSIONI Sciacca (c) e Keko (c, Grosseto), Ledesma (c, Boca), Andujar (p, Estudiantes). OBIETTIVI Curci (p, Roma), Cristoforo (c, Penarol), Ilsinho (d) e Jo (a, Internacional), Frison (p, Vicenza), Picci (a, Martina Franca), Champagne (p, San Lorenzo), Gil (d, Valenciennes), Suarez (a, Anderlecht).
ACQUISTI Moras (d, Swansea), Pudil (d, Granada). CESSIONI Meza Colli (c, Alaves), Riski (c, Honefoss), Ricci (d, Spezia), Eder (a, Sampdoria), Livaja (a, Inter). OBIETTIVI Toni (a, Juve), Santana (c, Napoli), Pellè (a, Parma), Cazzola (c, Juve Stabia), Brighi (c, Atalanta).
CHIEVO
FIORENTINA
GENOA
ACQUISTI Merli Sala (d, Foligno).
ACQUISTI Hegazy (d, Ismaily, per luglio), Amauri (a, Juventus). CESSIONI Gilardino (a, Genoa), Romizi (c, Bari), Silva (a, Boca). OBIETTIVI Palombo (c, Samp), Biglia (c, Anderlecht), Valero (c, Villarreal), Candreva (c) e Parolo (c, Cesena), Pizarro (c, Roma), Constant (c, Genoa), Olivera (c, Lecce).
ACQUISTI Gilardino (a, Fiorentina), Biondini (c, Cagliari), Sculli (a, Lazio), Polo (a, Univ., per luglio). CESSIONI Caracciolo (a, Novara), Ribas (a, Sporting), Merkel (c, Milan). OBIETTIVI N. Viola (c, Reggina), Cerci (a, Fiorentina), Muntari (c, Inter), Rossettini (d) e Contini (d, Siena), Tozser (c, Genk), Immobile (a, Pescara), Acerbi (d, Chievo).
INTER
JUVENTUS
LAZIO
ACQUISTI Juan (d, Internacional), Livaja (a, Cesena). CESSIONI Caldirola (d, Brescia), Viviano (p, Palermo), Jonathan (d, Parma). OBIETTIVI Kolarov (d, Manchester City), Lucas (a, San Paolo), Romulo (c, Vasco da Gama), M’Vila (c, Rennes), Kucka (c, Genoa), Oscar (c, Internacional)
ACQUISTI Borriello (a, Roma), Caceres (d, Siviglia).
OBIETTIVI Pizarro (c, Roma), Palombo (c, Sampdoria), Leali (p, Brescia), Xhaka (c, Basilea), Parolo (c, Cesena).
ACQUISTI Alfaro (a, Liverpool M.). CESSIONI Stendardo (d, Atalanta), Sculli (a, Genoa). OBIETTIVI Kuzmanovic (c, Stoccarda), Parolo (c, Cesena), Elm (c, Az), Olic (a, Bayern), Arshavin (c, Arsenal), Ederson (c, Lione), Honda (c) e Dzagoev (c, Cska), Krasic (c, Juventus), Dainelli (d, Genoa), Tadic (c, Groningen).
LECCE
MILAN
NAPOLI
ACQUISTI Blasi (c, Parma), Miglionico (d, Livorno), Seferovic (a, N. Xamax). CESSIONI Legittimo (d, A. Adige), Mesbah (d) e Strasser (c, Milan), Bergougnoux (a, Omonia N.), Ferrario (d, Parma). OBIETTIVI Curci (p, Roma), Kozak (a, Lazio), Iaquinta (a, Juve), Santacroce (d, Parma), Bogdani (a, Cesena), Bojinov (a, Sporting).
ACQUISTI Merkel (c, Genoa), Mesbah (d) e Strasser (c, Lecce).
ACQUISTI Vargas (a, Universidad de Chile).
NOVARA
PALERMO
PARMA
ACQUISTI Caracciolo (a, Genoa), Jensen (c, svincolato), Rinaudo (d) e Mascara (a, Napoli), Silva (d, Palmeiras).
OBIETTIVI Pesoli (d, Siena), Motta (d, Juve).
ACQUISTI Mehmeti (a, Malmoe), Vazquez (c, Belgrano), Milanovic (d, Siena), Labrin (d, Novara), Viviano (p, Inter), Donati (c, Bari), Aquino (d, Nacional), N. Viola (c, Reggina, per giugno). CESSIONI Benussi (p, Torino), Cetto (d, Lilla), Pinilla (a, Cagliari). OBIETTIVI Rios (c, Tijuana), Palombo (c, Samp), Flores (a, Universitario), Pellé (a, Parma), Iaquinta (a, Juve).
ACQUISTI Lofquist (c, Mjallby), Jonathan (d, Inter), Crisetig (c, Inter, per luglio), Okaka (a, Roma). CESSIONI Rubin (d, Bologna), Nwankwo (c, Gubbio), Ze Eduardo (c, Empoli). OBIETTIVI Gastaldello (d) e Palombo (c, Samp), Ninis (a, Panath.), Mariga (c, Real S.), Benalouane (d, Cesena).
ROMA
SIENA
UDINESE
ACQUISTI Lopez (a, Nacional Montevideo), Ferrante (a, Piacenza).
ACQUISTI Giorgi (c, Novara), Esposito (c, Gracciano). CESSIONI Troianiello (c, Sassuolo), Milanovic (d, Palermo), Angella (d, Reggina). OBIETTIVI Padalino (c), Pozzi (a) e Maccarone (a, Samp), Santana (a, Napoli), Alfaro (a, Lazio), Cacia (a, Padova), Toni (a, Juventus), Bogdani (a, Cesena).
ACQUISTI Fanchone (d, Sochaux), Fernandes (c, Leicester), Carrasco (c) e Campos (a, Audax Italiano).
CESSIONI nessuno. OBIETTIVI El Shaarawy (a, Milan), Larrondo (a, Siena), Valdifiori (c, Empoli), Balzani (d, Pescara), Guarna (p, Ascoli), Beric (a, Maribor), Maxi Perez (a, Penarol).
Vincenzo Iaquinta, 32 anni, zero minuti per lui LAPRESSE CALVI-DI CHIARA-DI FEO
Lecce, all’improvviso è saltata l’operazione con l’Udinese che avrebbe portato in giallorosso il difensore brasiliano Gabriel Silva, e al Granada, sempre tramite il club di Pozzo, il centrale Diamoutene. Ieri, per una precisa scelta del procuratore, Silva è stato girato in prestito dall’Udinese al Novara. Colpo dei piemontesi, e così Diamoutene è rimasto al Lecce. E il ds Osti ha lavorato per l’attacco: accantonata l’idea Bojinov (Sporting), ha prima chiuso in mattinata per l’arrivo dalla Fiorentina di Seferovic (’92, prestito con diritto di riscatto della metà, era al Neuchatel) e poi ha sprintato forte per Bonazzoli. Il centravanti può arrivare dalla Reggina in prestito con diritto di riscatto in caso di salvezza, entro martedì si può chiudere.
Gabriel Silva, 20 anni, esterno mancino AFP
l'Auxerre sta alla finestra. Mosse Genoa Ai rossoblù serve un difensore. In calo le quotazioni di Rossettini, stabili Acerbi e Contini (al Saragozza potrebbe essere girato Hallenius, ora a Padova), bozza di scambio Dainelli-Von Bergen con il Cesena, non si esclude la pista estera. Nella trattativa Cerci offerto in cambio Jorquera, ma i viola per ora sono freddini. Ieri incontro con il Varese, e passi avanti per l’attaccante De Luca. Vicino anche Maccariello (An-
Lazio: gli agenti di Honda a Mosca, non si molla Krasic. Napoli, arriva Novothny
Ebagua (in uscita dal Torino, c’è pure il Varese), è sempre viva la pista Larrondo (Siena) ed è spuntata pure l’idea Morimoto (Novara), Per il giapponese potrebbe esserci come pedina di scambio Moscardelli, su cui però c’è pure il Bologna: piace a Pioli nel caso parta (direzione Livorno) Vantaggiato. Occhi puntati sui giovani: la punta Tozzi (’94, Monterotondo) e l’esterno Facchinetti (’91, Neuchatel). Colpi viola È praticamente fatta
per Guido Pizzarro, centrocampista del Lanus, 21 anni. È extracomunitario, e la Fiorentina potrà tesserarlo solo da giugno per circa 2 milioni, intanto potrebbe fare le visite a Firenze. L’altro Pizarro, David, della Roma, invece ha detto di no. A centrocampo l’ultima idea è Olivera (Lecce). Altre trattative Parma: pochi
Attacco Chievo Anche il ds Sar-
dettagli per Mariga, e in avanti c’è l’idea Toni. Lo juventino è una pista valida anche per per il Siena, che intanto tratta Cacia e (novità) pensa anche a Bogdani (Cesena). Palermo: in avanti sempre viva la pista Iaquinta, si valuta il francese Belfodil (Lione). Il Cagliari non molla Soriano (Samp). L’Udinese non molla Raspentino (Nantes, per giugno) e Carlos Sanchez (Valenciennes). Infine a Napoli arriva Novothny (Veszprem), punta ungherese del ’94.
tori a caccia di una punta. Piace
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dria, ma c’è anche la Juve).
Punto Lazio Continua il pres-
Affari Cesena In avanti brusco
sing sul Cska Mosca per Honda, e da ieri partecipano anche gli agenti del giocatore che si trovano per questo motivo a Mosca. Le prossime potrebbe essere le ore decisive, intanto resta viva la pista Krasic, che potrebbe arrivare a prescindere del buon esito dell'affare Honda. E continuano pure i contatti col Bologna per Mudingayi. In uscita qualcosa si muove per Cisse: il Celtic spinge ed anche
stop per Pellé (è a un passo dalla Sampdoria), viva la pista Alfaro (ma va valutata l’entità dell’infortunio), il ds Minotti si concentra sul centrocampo. Continuano i contatti per Munari (Fiorentina) e Cazzola (Juve Stabia), sale la pista Kasami (Fulham) e torna caldo anche il nome di Grossmüller (Lecce).
CESSIONI Labrin (d, Palermo), Meggiorini (a, Torino), Giorgi (c, Siena).
CESSIONI Borriello (a, Juventus), Caprari (c, Pescara). OBIETTIVI Casemiro (c, S. Paolo), Corluka (d, Tottenham), Verratti (c, Pescara), Marquinho (c, Fluminense).
CESSIONI Sorensen (d, Bologna), Amauri (a, Fiorentina).
CESSIONI Taiwo (d, Qpr). OBIETTIVI Tevez (a, Manchester City), Keita (c, Barcellona), Maxi Lopez (a, Catania).
TRATTATIVE ALL’ESTERO IL QPR PRENDE ONUOHA. LOTTA A DUE PER HLEB
Ancelotti prende Alex e punta Bosingwa Il Psg fa spesa dal Chelsea. Riquelme riapre al Villarreal BOLDRINI-GRANDESSO
La politica di ringiovanimento del Chelsea prosegue. Nel mirino del club londinese è finito il ventenne centrocampista offensivo del Genk Kevin De Bruyne: il Chelsea è pronto ad
offrire 8 milioni di sterline per il suo cartellino; rinnovato il contratto a Piazon, stellina del ’94, fino al 2017. Intanto il Newcastle è seriamente interessato allo juventino Elia per luglio. Qpr prende Onuoha del Manchester City e fa partire un’offerta ufficiale di 4 milioni al Wigan per il colombiano Rodallega; sempre il Qpr è in lotta col Liverpool per il bielorusso Hleb (Wolfsburg). Kebè rinnova col Reading fino al 2014.
Spagna Ceduto Caceres alla Juventus, il Siviglia ha subito richiamato alla base Cala, che era in prestito all’Aek Atene. Rayo Vallecano: ufficiali Diego Costa e Pulido dall’Atletico Madrid e Armenteros dal Siviglia. L’Espanyol punta El Hamadoui dell’Ajax. Intanto dalle pagine di Marca Juan Roman Riquelme strizza l’occhio al Villarreal: «Dovessi ricevere una chiamata, partirei immediatamente per la Spagna». Riquelme ha già giocato col Sottomari-
CESSIONI Rinaudo (d) e Mascara (a, Novara). OBIETTIVI Candreva (c, Cesena), Perna (c, Arzanese), Novothny (a, Veszprem).
CESSIONI Doubai (c, Sochaux). OBIETTIVI Pazienza (c, Juve), F. Silva (c, Univ. Catolica), Moreas (a, Cska Sofia), Diakite (c, Nancy), Raspentino (a, Nantes).
no giallo dal 2003 al 2006, portandolo fino alla semifinale di Champions e sfiorando l’accesso in finale, sfuggito proprio per un suo errore dal dischetto contro l’Arsenal. Varie In Francia, per L’Equipe, è
fatta per Alex al Psg (ma Leonardo precisa: «È fatto quando si firma»), ma con 5 milioni di sterline in più potrebbe arrivare dal Chelsea anche Bosingwa. Ufficiale Cetto dal Palermo al Lilla. Il Lorient prende dal Lione Gassama. In Ligue 2 il Monaco di Simone prende Ibrahima Touré dell’Ajman. In Germania l’Hertha chiude per Bastians dal Friburgo e rinnova con Lell fino al 2016. José Bosingwa, 29 anni AFP
Roman Riquelme, 33 anni REUTERS
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
SERIE A
20
a
GIORNATA
JUVENTUS (3-5-2) UDINESE (3-5-1-1)
FIORENTINA (3-5-2) SIENA (4-4-2)
CESENA (4-3-3) ATALANTA (4-4-1-1)
CHIEVO (4-3-1-2) LAZIO (4-3-1-2)
DOMANI ore 18
DOMANI ore 20.45
DOMENICA ore 12.30
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
30 CAMPAGNOLO 2 14 3 12 POTENZA BELLUSCI SPOLLI MARCHESE 13 IZCO
La Classifica PARTITE
CATANIA (4-3-3) PARMA (3-4-3)
RETI
SQUADRE
PT
JUVENTUS
41 19 11 8 0 31 12
MILAN
40 19 12 4 3 40 17
UDINESE
38 19 11 5 3 28 14
INTER
35 19 11 2 6 30 20
LAZIO
33 19 9 6 4 27 19
ROMA
30 18 9 3 6 28 20
NAPOLI
29 19 7 8 4 34 21
G V N P F S
CHIEVO
24 19 6 6 7 16 22
PALERMO
24 19 7 3 9 24 27
GENOA
24 19 7 3 9 25 34
CAGLIARI
23 19 5 8 6 16 18
PARMA
23 19 6 5 8 24 32
CATANIA
22 18 5 7 6 21 27
FIORENTINA
22 19 5 7 7 18 16
BOLOGNA
20 19 5 5 9 17 25
ATALANTA*
20 19 6 8 5 23 25
SIENA
19 19 4 7 8 20 20
CESENA
15 19 4 3 12 13 30
LECCE
13 19 3 4 12 20 36
NOVARA
12 19 2 6 11 18 38
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione
MARCATORI
10 LODI
27 BIAGIANTI
28 18 BARRIENTOS BERGESSIO
17 GOMEZ
10 11 7 GIOVINCO FLOCCARI BIABIANY 18 GOBBI
8 4 80 GALLOPPA MORRONE VALIANI
13 6 29 BRANDAO LUCARELLI PALETTA 1 PAVARINI
1 BORUC
1 BUFFON 15 19 3 BARZAGLI BONUCCI CHIELLINI 22 21 24 26 VIDAL PIRLO GIACCHERINI 7 LICHTSTEINER PEPE 32 18 MATRI QUAGLIARELLA 10 DI NATALE 23 8 26 ABDI 18 6 BASTA PASQUALE 27 ARMERO BATTOCCHIO FERNANDES 11 DOMIZZI
5 32 DANILO FERRONETTI 1 HANDANOVIC
5 14 GAMBERINI NATALI
15 NASTASIC
18 21 85 16 BEHRAMI MONTOLIVO LAZZARI 6 CASSANI VARGAS 8 11 JOVETIC AMAURI 11 CALAIÒ
1 ANTONIOLI 16 25 81 COMOTTO VON BERGEN MORAS 5 GUANA
14 COLUCCI
18 PAROLO
77 11 CECCARELLI RENNELLA
11 MORALEZ
77 23 THEREAU 31 PALOSCHI PELLISSIER
10 MUTU
19 DENIS 89 MARILUNGO
22 DESTRO
23 6 10 8 BRIENZA ANGELO D’AGOSTINO VERGASSOLA
33 PUDIL
54 SORRENTINO 20 3 12 13 SARDO ANDREOLLI CESAR JOKIC 10 6 7 LUCIANO BRADLEY SAMMARCO
22 21 7 PADOIN CIGARINI SCHELOTTO
3 19 13 2 DEL GROSSO TERZI ROSSETTINI VITIELLO 25 PEGOLO
13 5 3 77 PELUSO MANFREDINI LUCCHINI RAIMONDI 47 CONSIGLI
9 ROCCHI 19 LULIC 26 RADU
25 8 KLOSE HERNANES
24 15 LEDESMA GONZALEZ 3 20 29 DIAS BIAVA KONKO 22 MARCHETTI
PANCHINA 1 Kosicky, 22 Alvarez, 24 Delvecchio, 16 Llama, 19 Ricchiuti, 9 Suazo, 32 Catellani. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Biagianti-Ricchiuti 60-40%, Potenza-Alvarez 60-40%. SQUALIFICATI Legrottaglie e Almiron (1). DIFFIDATI Barrientos. INDISPONIBILI Capuano (da valutare).
PANCHINA 30 Storari, 11 De Ceglie, 34 Marrone, 28 Estigarribia, 8 Marchisio, 10 Del Piero, 23 Borriello. ALLENATORE Conte BALLOTTAGGI Pepe-Estigarribia 60-40%, Quagliarella-Del Piero 65-35%, Matri-Borriello 55-45% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Lichtsteiner, Pepe INDISPONIBILI Vucinic (5 giorni)
PANCHINA 89 Neto, 31 Camporese, 23 Pasqual, 17 Salifu, 92 Romulo, 7 Cerci, 22 Ljajic ALLENATORE Rossi BALLOTTAGGI Lazzari-Salifu 55-45% SQUALIFICATI Munari (1) DIFFIDATI Lazzari, Gamberini, Behrami, Cassani INDISPONIBILI Kroldrup (10 giorni), Babacar (10 giorni)
PANCHINA 88 Ravaglia, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 8 Candreva, 15 Martinho, 55 Martinez, 17 Malonga ALLENATORE Arrigoni BALLOTTAGGI Von Bergen-Rodriguez 80-20%, Moras-Rodriguez 80-20%, Colucci-Candreva 60-40%, Ceccarelli-Candreva 80-20% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Parolo INDISPONIBILI Djokovic (10 giorni), Ghezzal (3 giorni)
PANCHINA 17 Puggioni, 21 Frey, 2 Morero, 56 Hetemaj, 8 Cruzado, 9 Moscardelli, 90 Uribe ALLENATORE Di Carlo BALLOTTAGGI Thereau-Cruzado 60-40%, Pellissier-Moscardelli 55-45% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Mandelli, Thereau, Pellissier, Luciano, Hetemaj, Sammarco INDISPONIBILI Rigoni (da valutare)
PANCHINA 92 Gallinetta, 2 Jonathan, 23 Modesto, 24 Musacci, 22 Palladino, 17 Valdes, Okaka 21. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Gobbi-Modesto 55-45%, Galloppa-Musacci 55-45%. SQUALIFICATI Zaccardo (1), Ferrario (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Santacroce, Mirante e Pellè (da verificare).
PANCHINA 21 Padelli; 13 Neuton; 39 Fanchone, 25 Torje, 31 Fabbrini, 83 Floro Flores, 37 Pereyra ALLENATORE Guidolin BALLOTTAGGI Abdi-Floro Flores 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Danilo INDISPONIBILI Isla (da valutare) Pinzi (10 giorni), Barreto (30 giorni), Asamoah (Coppa d’Africa), Badu (Coppa d’Africa), Benatia (Coppa d’Africa)
PANCHINA 12 Farelli, 26 Pesoli, 80 Contini, 14 Gazzi, 36 Bolzoni, 83 Reginaldo, 18 Gonzalez. ALLENATORE Sannino BALLOTTAGGI Vergassola-Bolzoni 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Calaiò, Rossi, Destro INDISPONIBILI Brkic (7 giorni)
PANCHINA 78 Frezzolini, 2 Stendardo, 32 Ferri, 17 Carmona, 10 Bonaventura, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi. ALLENATORE Colantuono BALLOTTAGGI Denis-Gabbiadini 55-45% SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015), DIFFIDATI Capelli, Cigarini, Consigli, Denis, Manfredini, Marilungo, Peluso INDISPONIBILI Capelli (maggio 2012), Bellini (20 giorni)
PANCHINA 1 Bizzarri, 21 Diakite, 33 Stankevicius, 5 Scaloni, 11 Matuzalem, 81 Del Nero, 99 Cisse ALLENATORE Reja BALLOTTAGGI Ledesma-Matuzalem 70-30 % SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Radu INDISPONIBILI Alfaro (15 giorni), Brocchi (15 giorni), Cana (30 giorni), Kozak (10 giorni), Makinwa (7 giorni), Mauri (45 giorni)
GENOA (4-3-3) NAPOLI (3-4-2-1)
LECCE (3-5-2) INTER (4-4-2)
PALERMO (4-3-1-2) NOVARA (3-4-1-2)
ROMA (4-3-1-2) BOLOGNA (3-4-2-1)
MILAN (4-3-1-2) CAGLIARI (4-3-1-2)
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 15
DOMENICA ore 20.45
Questa la classifica dei cannonieri dopo la conclusione del girone di andata 14 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale (3) (Udinese) 12 RETI: Denis (3) (Atalanta) 11 RETI: Cavani (1) (Napoli) 10 RETI: Klose (Lazio) 9 RETI: Jovetic (2) (Fiorentina); Palacio (2) (Genoa) 8 RETI: Milito (2) (Inter); Giovinco (3) (Parma); Calaiò (2) (Siena) 7 RETI: Matri (Juventus); Osvaldo (Roma) 6 RETI: Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juventus); Nocerino (Milan); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1) (Palermo) 5 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Lodi (3) (Catania); Pazzini (Inter); Pepe (Juventus); Di Michele (2) (Lecce); Pandev (Napoli); Destro (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Ramirez (Bologna); Paloschi (Chievo); Hernanes (3) e Rocchi (Lazio); Boateng (Milan); Totti (2) (Roma); Basta (Udinese).
1 FREY
20 5 MESTO GRANQVIST
13 KALADZE
88 14 BIONDINI SEYMOUR 8 PALACIO
82 GILARDINO
24 MORETTI
33 KUCKA 11 JANKOVIC
7 CAVANI 17 22 HAMSIK LAVEZZI 88 8 23 11 DOSSENA GARGANO INLER MAGGIO 6 28 14 ARONICA CANNAVARO CAMPAGNARO 1 DE SANCTIS
Antonio Di Natale, 34 anni ANSA
PROSSIMO TURNO Martedì 31 gennaio ore 20.45 PARMA-JUVENTUS ore 20.45 (and. 1-4) Mercoledì 1 febbraio ore 20.45 ATALANTA-GENOA ore 18 (2-2) BOLOGNA-FIORENTINA (0-2) CAGLIARI-ROMA (2-1) INTER-PALERMO (3-4) LAZIO-MILAN (2-2) NAPOLI-CESENA (3-1) SIENA-CATANIA (0-0) UDINESE-LECCE (2-0) Giovedì 2 febbraio ore 20.45 NOVARA-CHIEVO (2-2)
7 PAZZINI
22 MILITO
11 8 19 4 ALVAREZ T. MOTTA CAMBIASSO ZANETTI 26 CHIVU
25 SAMUEL
6 LUCIO
1 JULIO CESAR
13 MAICON
8 23 5 MIGLIACCIO DONATI BARRETO 27 ILICIC 9 10 BUDAN MICCOLI 29 25 MASCARA CARACCIOLO 10 RIGONI 14 3 7 MORGANELLA 23 GEMITI RADOVANOVIC JENSEN 15 24 77 DELLAFIORE PACI RINAUDO 1 UJKANI
24 STEKELENBURG 4 5 11 87 ROSI HEINZE TADDEI JUAN 15 30 19 PJANIC SIMPLICIO GAGO 10 31 TOTTI 8 BORINI LAMELA 6 TAIDER
9 DI VAIO
3 26 MORLEO MUDINGAYI
23 DIAMANTI 15 PEREZ
75 CRESPO
5 90 84 ANTONSSON PORTANOVA RAGGI 1 GILLET
20 ABATE
32 ABBIATI 13 33 77 NESTA THIAGO SILVA ANTONINI
23 4 22 AMBROSINI VAN BOMMEL NOCERINO 70 ROBINHO 92 11 IBRAHIMOVIC EL SHAARAWY 9 LARRIVEY 4 NAINGGOLAN 31 AGOSTINI
7 COSSU 5 CONTI
13 ASTORI
23 IBARBO 26 DESSENA
21 CANINI
1 AGAZZI
14 PISANO
PANCHINA 27 Julio Sergio, 41 Ingrosso, 8 Obodo, 21 Grossmuller, 22 Piatti, 77 Pasquato, 9 Corvia ALLENATORE Cosmi BALLOTTAGGI Blasi-Obodo 60-40%; Olivera-Grossmuller 65-35% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Obodo, Corvia, Cuadrado, Esposito, Olivera, Tomovic INDISPONIBILI Esposito (25 giorni), Giandonato (15 giorni), Falcone (15 giorni), Carrozzieri (7 giorni)
PANCHINA 33 Tzorvas, 6 Munoz, 13 Aguirregaray, 7 Della Rocca, 14 Bertolo, 17 Vazquez, 16 Zahavi. ALLENATORE Mutti BALLOTTAGGI nessuno SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Hernandez, Pisano INDISPONIBILI Hernandez (7 giorni), Bacinovic (40 giorni)
PANCHINA 18 Curci, 3 Josè Angel, 5 Heinze, 92 Viviani, 20 Perrotta, 23 Greco, 31 Borini. ALLENATORE Luis Enrique BALLOTTAGGI Heinze-Kjaer 60-40%, Borini-Bojan 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Cassetti, Gago e De Rossi INDISPONIBILI Cassetti (7 giorni), Burdisso (90 giorni), Osvaldo (20 giorni), De Rossi (7 giorni)
PANCHINA 1 Amelia, 25 Bonera, 5 Mexes, 28 Emanuelson, 37 Merkel, 10 Seedorf, 9 Inzaghi. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Ambrosini-Seedorf 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Antonini, Bonera, Mesbah, Aquilani. INDISPONIBILI Cassano e Gattuso (da valutare), Strasser (55 giorni), Yepes (40 giorni), Flamini (35 giorni), Boateng e Pato (25 giorni), Aquilani 20 giorni).
PANCHINA 83 Rosati, 21 Fernandez, 85 Britos, 20 Dzemaili, 18 Zuniga, 16 Vargas, 29 Pandev ALLENATORE Mazzarri BALLOTTAGGI Dossena-Zuniga 55-45%, Hamsik-Pandev 55-45%, Inler-Dzemaili 55-45% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Lavezzi INDISPONIBILI nessuno
PANCHINA 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 37 Faraoni, 55 Nagatomo, 10 Sneijder, 20 Obi, 28 Zarate ALLENATORE Ranieri BALLOTTAGGI Chivu-Nagatomo 55-45%, Milito-Sneijder 60-40%, Alvarez-Obi 70-30% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Maicon INDISPONIBILI Forlan (25 giorni), Stankovic (da valutare), Muntari (in coppa d’Africa)
PANCHINA 31 Fontana, 4 Lisuzzo, 28 Garcia, 17 Porcari, 22 Pesce, 11 Morimoto, 9 Rubino ALLENATORE Tesser BALLOTTAGGI Jensen–Porcari 80-20% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Marianini, Radovanovic INDISPONIBILI Ludi (40 giorni), Centurioni (da valutare), Marianini (da valutare)
PANCHINA 25 Agliardi, 21 Cherubin, 8 Garics, 48 Rubin, 4 Krhin, 77 Gimenez, 99 Acquafresca ALLENATORE Pioli BALLOTTAGGI Crespo-Garics 60-40% SQUALIFICATI Ramirez (1) DIFFIDATI Mudingayi e Raggi INDISPONIBILI Pulzetti (20 gironi), Kone (5 giorni), Loria (7 giorni)
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 2 Gozzi, 20 Ekdal, 32 Ceppelini, 19 Thiago Ribeiro,10 El Kabir. ALLENATORE Ballardini BALLOTTAGGI Larrivey–El Kabir 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Agostini INDISPONIBILI Ariaudo (7 giorni), Rui Sampaio (7 giorni), Nené (30 giorni), Eriksson (50 giorni)
S.Elia, il Comune frena sull’apertura notturna Sant’Elia, macchine indietro tutta. L’ennesima puntata sulle condizioni fatiscenti della stadio, registra la dura presa di posizione della municipalità.
18 20 10 7 GIACOMAZZI BLASI OLIVERA 28 CUADRADO BRIVIO 17 24 DI MICHELE MURIEL
1 VIVIANO 31 3 2 42 PISANO SILVESTRE MANTOVANI BALZARETTI
PANCHINA 22 Lupatelli, 31 Sampirisi, 32 Marchiori, 10 Birsa, 19 Jorquera, 2 Pratto, 81 Sculli ALLENATORE Marino BALLOTTAGGI Jankovic-Sculli 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Constant, Dainelli, Kaladze, Granqvist INDISPONIBILI Bovo (50 giorni), Dainelli (5 giorni), Antonelli (15 giorni), Rossi (10 giorni), Constant (5 giorni), Veloso (5 giorni)
CAGLIARI-ROMA VENDITA SOSPESA IN DUE SETTORI
MARIO FRONGIA CAGLIARI
81 BENASSI 30 13 40 ODDO MIGLIONICO TOMIC
«Apprendiamo della decisione del Cagliari di vendere i biglietti della partita con la Roma dell’1 febbraio per tutti i settori dello stadio Sant’Elia anche se manca l’autorizzazione della Commissione di Vigilanza» è l’incipit della nota diffusa ieri dall’assessore comunale ai La-
vori pubblici, Luisa Anna Marras. Di fatto, i posti autorizzati sono i 14.250 della curva nord e delle tribune. «Stiamo facendo di tutto perché la gara si svolga regolarmente - ha aggiunto Marras -. Comprendiamo i disagi per i tifosi, siamo consapevoli che il Sant’Elia va ristrutturato, qualunque sia il suo futuro». Frenata Un comunicato che ha sortito i suoi effetti, tanto che in serata il Cagliari ha sospeso la vendita dei biglietti in curva Sud e Distinti © RIPRODUZIONE RISERVATA
CALCIO A 5
A COVERCIANO
Finito il raduno Mercoledì debutto agli Europei
Futuro del calcio in Italia e all’estero Federcalcio e Ussi a convegno
Concluso il raduno pre Europeo per la Nazionale a Genzano. Sabato la partenza per Spalato dove mercoledì l’Italia debutterà nella manifestazione continentale contro la Turchia. Sedici i convocati da Menichelli, lunedì la scelta definitiva dei 14.
«Il calcio e chi lo racconta» è il titolo del quinto seminario di aggiornamento voluto dalla Federcalcio e dall’Unione stampa sportiva che si terrà a Coverciano il 30 e il 31. Molti i relatori, ma l’attenzione viene attirata dal presidente federale Giancarlo Abete che chiudendo la prima giornata parlerà di «Riforme per il futuro del calcio
italiano». Il seminario sarà chiuso da Gianni Letta che parlerà di «Autonomia dell’ordinamento sportivo, una garanzia per il sistema». Tra i relatori Prandelli, Sacchi, Viscidi Braschi, gli arbitri Banti e De Marco, Bogarelli di Infront, Marchetti e Traverso dell’Uefa. Apriranno i lavori Valentini, Figc, e Ferraiolo, Ussi, Previsto un saluto di Petrucci.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
CALCIOSCOMMESSE
Cremona e Bari: svolta su giocatori e partite Le due inchieste puntano dritte alla Serie A: il salto di qualità grazie a Gervasoni, Carobbio e Masiello. Presto nuovi arresti FRANCESCO CENITI
L’incertezza è solo sui tempi. Perché una nuova ondata di arresti nell’ambito delle inchieste sul calcioscommesse è data per scontata da fonti investigative. Sia a Cremona, sia a Bari. Sulle spine ci sono moltissimi giocatori: gli indagati dovrebbero essere quasi un centinaio. Le rivelazioni di Gervasoni, Carobbio e Masiello hanno dato nuovo impulso alle indagini. E soprattutto chiarito un aspetto che la scorsa estate sembrava scongiurato: la Serie A è stata condizionata dalla bufera scommesse. Qui Cremona C’è una notizia che potrebbe cambiare il corso delle prossime settimane: il procuratore Roberto Di Martino dovrebbe restare a tempo pieno sull’inchiesta Last Bet non dovendo più occuparsi del processo d’appello sulla strage di piazza della Loggia a Brescia. Oggi dovrebbe esserci l’ufficialità. Sarebbe scongiurato, in questo caso, il rallentamento delle indagini. La deposizione di Masiello intanto è servita
Andrea Masiello, 25 anni, disperato dopo un gol subito dal Bari: decisiva la sua collaborazione con la giustizia TODAY
a puntellare due aspetti fondamentali: il ruolo degli zingari e la veridicità delle rivelazioni fatte da Gervasoni e Carobbio. Tradotto: massima attenzione sulle posizioni dei giocatori chiamati in causa nei verbali, mentre i sospetti sulle gare manipolate dagli slavi diventano prove indiziarie. Ecco che il cerchio si stringe su Lazio-Ge-
noa, Lecce-Lazio e Brescia-Bari per la A, ma coinvolge anche Siena e Novara per sfide di B. Diversi giocatori di queste squadre sono inquisiti e rischiano grosso. Senza dimenticare il «caso Corvia». Tirato in ballo da Paoloni e poi scagionato dallo stesso portiere, ma gli accertamenti tecnici hanno ribaltato ancora la situazione. Sem-
Il pm Di Martino «libero» da piazza della Loggia: scongiurato il pericolo paralisi
pre nell’attesa di catturare Almir Gegic: il capo degli Zingari dovrebbe avere le chiavi della cassaforte di tutte le combine gestite dalla banda. Qui Bari L’inchiesta gestita dal procuratore Laudati è quasi al traguardo dopo oltre due anni d’indagine. Materiale scottante, con la mafia a gestire le scommesse clandestine e le combine per riciclare fiumi di denaro. In questo contesto si sono inseriti i personaggi di mezzo che avevano il compito di agganciare i calciatori (molti di loro scommettitori proprio nelle agenzie del clan) e corromperli. La criminalità si è servita anche degli zingari per pressare i calciatori, come confermato da Masiello. A proposito dell’ex capitano del Bari: la sua deposizione (secretata) avrebbe messo nei guai diversi ex compagni. Il difensore ha ammesso le combine e i soldi (80 mila euro) consegnati dall’infermiere Iacovelli. Era quello che volevano gli inquirenti. Le conseguenze sportive saranno devastanti: circa 10 gare del Bari sotto inchiesta e più o meno una quindicina i giocatori indagati. Molti a rischio arresto e non tutti per aver giocato nel Bari. Le prove raccolte sono chiare: anche le altre squadre erano coinvolti. Quali? Si possono fare solo delle ipotesi, ma le piste più calde porterebbero a Chievo, Parma, Cesena e Bologna. Staremo a vedere. E soprattutto è iniziato il conto alla rovescia: c’è forse ancora il tempo per raccogliere la confessione di un nuovo pentito (potrebbe essere un difensore ex Bari). Poi tra febbraio e marzo si ritornerà a ballare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida IL PRIMO GIUGNO SCATTA LAST BET: 14 IN MANETTE La nuova bufera sul calcioscommesse scoppia lo scorso primo giugno quando la procura di Cremona arresta 14 persone tra cui Giuseppe Signori, ex giocatore della Nazionale, Marco Paoloni, Antonio Bellavista, Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci. Indagati anche 44 persone, tra loro i calciatori Cristiano Doni, Carlo Gervasoni e l’ex Stefano Bettarini. La giustizia sportiva ad agosto sulla base degli atti forniti da Cremona squalifica Doni, Gervasoni, Sommese, Signori, Bellavista e molti altri. Bettarini patteggia la pena, mentre Micolucci decide di collaborare con Palazzi dando nuovo impulso alle indagini SECONDA PARTE La seconda parte dell’inchiesta Last Bet scattata il 19 dicembre, con il mandato di arresto per 17 persone. In carcere sono finiti, tra gli altri come Doni, Gervasoni, Carobbio, Zamperini. In manette anche l’ex di Inter e Roma, Luigi Sartor. NUOVI INDAGATI Con gli interrogatori di garanzia davanti al gip, si sono avute le prime ammissioni. Il giro delle partite taroccate, o sospettate di esserlo, è notevolmente aumentato, così come il numero di giocatori che avrebbero partecipato (a vario titolo) ai tentativi di combine. Da giugno a oggi gli indagati sono 120. A BARI Parallelamente alla Procura di Cremona, da tempo è in corso una inchiesta anche a Bari (gestita dal procuratore Laudati) dove si indaga su una serie di partite sospette del Bari della scorsa stagione. L’ipotesi è che la mafia da anni attraverso le scommesse e le combine ricicli denaro. Il nome di Andrea Masiello, che proprio a Bari ha giocato per tre anni, è stato fatto da Gervasoni. A quel punto il difensore ha deciso di collaborare con la giustizia. Tra gli indagati ci sarebbero una quindicina di giocatori, non tutti ex del Bari.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDO DOPO BARCELLONA-REAL MADRID
Mourinho e l’arbitro Duello al parcheggio
LE REAZIONI
COPPA D’AFRICA DROGBA VA AI QUARTI
«Erano quasi k.o.»
Il Niger al torneo costa una tassa sulle telefonate
Il portoghese aspetta il fischietto davanti all’auto «Sei un fenomeno, ti piace fregare i professionisti»
LUIGI GUELPA
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI BARCELLONA
Una delle prime cose che ha fatto José Mourinho nel giorno del suo quarantanovesimo compleanno è stata aspettare Fernando Teixeira Vitienes, l’arbitro del Clasico. Prima ora del giovedì, parcheggio del Camp Nou: mentre i suoi uomini aspettano sul pullman pronti ad andare all’aeroporto Mou con aria seria si appoggia alla macchina del fischietto. Quando arriva il minore dei fratelli-arbitri Teixeira, José non gli tira la torta in faccia, ma, stando a quanto rivela il Mundo Deportivo che ha raccolto parole e immagini dell’incontro, gli dice duro: «Che fenomeno sei! Quanto ti piace fottere la vita ai professionisti!». La festa Seconda frase a effetto ascoltata dall’arbitro dopo quella di Casillas nel tunnel degli spogliatoi: «E ora, vai a festeggiare con loro!». «Si che glielo ho detto – ha confermato Iker – in varie occasioni ci ha pregiudicato». Innegabile la pessima serata del fischietto, così come il fatto che abbia sbagliato con par condicio: il giorno dopo però restano soprattutto le lamentele del Real. «Sono contento che il club abbia deciso di fare appello contro la mia ammonizione – ha twittato Sergio Ramos – perché per quanto non la smetta di rotolare, io non l’ho nemmeno toccato». Il riferimento è a Busquets, che dopo un salto con il compagno di nazionale è caduto urlando dal dolore per un colpo che non sembra ricevere.
MARCA «Il Real Madrid per la prima volta era superiore al Barcellona», scrive il quotidiano di Madrid, vicino alla società di Perez
Josè Mourinho aspetta l’arbitro nel parcheggio dopo Barça-Real MUNDO DEPORTIVO/ PERE PUNTÌ
La torta I due capitani, Casillas e Ramos, ieri pomeriggio a Valdebebas hanno portato la torta
con le candeline a Mou cantando il «feliz cumpleaño». Gesto significativo dei due giocatori più critici nei confronti del portoghese in questa settimana convulsa chiusa con la bella prestazione del Camp Nou che ha lasciato il madridismo diviso tra l’orgoglio per la reazione mostrata al Camp Nou, la rabbia per l’arbitraggio, i rimpianti per le strane scelte operate da Mou, soprattutto all’andata. Perché schierare i 3 boscaioli al metà campo? Perché riesumare Altintop e Carvalho salvo poi seppellirli di nuovo? E mercoledì la panchina di Benzema e la tardiva scommessa su giocatori di qualità: «Con quelli buoni si che si può», l’apertura di As ieri, «Mourinho ascolta il madridismo» il commento del Pais. Si, Mou ha ascoltato le lamentele dei suoi capitani, i fischi del suo pubblico, i consigli del suo presidente. Non è bastato, e allora se l’è presa con l’arbitro.
COPPA DEL RE
Il Valencia vola in semifinale: sfiderà il Barça Il Valencia completa il quadro delle semifinali di Coppa del Re. Ieri sera la squadra di Unai Emery, già vittoriosa 4 1 all’andata, ha superato nel derby il Levante (3 0, gol di Aduriz e doppietta di Pablo Piatti) anche nella gara di ritorno. Ora il Valencia sfiderà il Barcellona. QUARTI DI FINALE (In maiuscolo le qualificate) Espanyol MIRANDES 3 2, 1 2; Real Madrid BARCELLONA 1 2, 2 2; VALENCIA Levante 4 1, 3 0; ATHLETIC BILBAO Maiorca 2 0, 1 0. SEMIFINALI (andata 1 febbraio, ritorno 8 febbraio): Mirandes Athletic Bilbao; Valencia Barcellona.
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FRANCIA IL PORTIERE DEL PSG
Litigio al semaforo Sirigu preso a testate da un motociclista ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI
Loges e si allenato regolarmente con il resto della squadra alle undici del mattino, sotto lo sguardo di Carlo Ancelotti. Sirigu non presentava segni della colluttazione, salvo un graffio ad una tempia, unica traccia di un episodio sgradevole che il club ha cercato di minimizzare, ma che ha attirato inevitabilmente l’attenzione di tutti i media francesi. Beniamino Chiaro indice del-
Disco Ieri, il portiere si è pre-
l’ascesa di un giocatore che è entrato subito nei cuori dei tifosi parigini grazie a prestazioni sempre di alto livello che gli hanno garantito anche il premio di miglior giocatore di Ligue 1 del mese di dicembre e finora pure la media voti più alta tra i portieri del campionato, secondo le pagelle dell’Equipe (7,21), davanti a Thebaux del Caen e Lloris, titolare con il Lione e la Francia. Lo scorso settembre, durante una serata di promozione di un videogioco, Sirigu fu vittima di un altro contrattempo, più comico che altro. Una volta arrivato all’entrata di una discoteca in zona Elisi, l’ex palermitano è stato bloccato da un buttafuori che non l’aveva riconosciuto. Oggi di sicuro non accadrebbe più.
sentato puntuale al Camp de
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Uno sguardo di troppo, un diverbio e una testata. Serata movimentata per il portiere del Psg e della nazionale Salvatore Sirigu che mercoledì è stato aggredito per strada a Neuilly, periferia chic di Parigi. Con tanto di epilogo in commissariato. Rissa La mini rissa sarebbe scoppiata a un semaforo quando un motociclista avrebbe lanciato sguardi troppo insistenti su una delle passeggere dell’ex palermitano. Sguardi poco apprezzati dal portiere sardo che sarebbe così sceso dall’auto. Da qui l’alterco con toni sempre più accesi, sfociata in una testata con casco ai danni del vice di Buffon in nazionale. Poi, il motociclista avrebbe spaccato con il casco
MUNDO DEPORTIVO
Salvatore Sirigu, 25 anni AFP
il lunotto posteriore dell’auto di Sirigu che a quel punto ha deciso di presentarsi in commissariato e sporgere denuncia, soprattutto per garantirsi una copertura assicurativa sui danni.
«In semifinale» titola a caratteri cubitali il quotidiano di Barcellona. Che poi ha scoperto Mou nel parcheggio ad aspettare l’arbitro
Paese che vai Monti che trovi. Anche il Niger ha chiesto un sacrificio alla popolazione: una tassa per la Coppa d’Africa. La nazionale si è qualificata per la prima volta al torneo. Dopo i festeggiamenti, il presidente Mahamadou Issoufou ha chiesto alla tv Al Jazeera, che si è assicurata l’esclusiva dell’evento, un preventivo: 7,8 milioni di euro per la trasmissione in chiaro. Cui aggiungere 100mila per la consulenza del francese Roland Courbis, che da qualche settimana affianca il ct Harouna Gadbe, e altri 400mila per le spese della squadra. Il Niger è un paese povero (il reddito pro capite non supera il dollaro al giorno), costretto anche a mantenere Saadi Gheddafi, che si è rifugiato in una delle residenze di Issoufou. Troppe spese tutte in una volta. Da qui l’idea di una tassa pro tempore. Per il periodo della Coppa d’Africa su ogni telefonata col cellulare verrà applicata un’imposta di 1,5 centesimi di euro (un minuto costa 15 centesimi). La notizia è stata accolta senza proteste dagli utenti, ma ha invece fatto infuriare l’Unicef, secondo cui il Niger è prossimo a una crisi alimentare. Il sacrificio che i nigerini stanno sostenendo non viene compensato dai risultati dei «Mena». Dopo il ko con il Gabon, oggi la squadra è attesa da una sfida impossibile con la Tunisia. Ieri la Costa d’Avorio di Drogba si è qualificata ai quarti con un turno di anticipo battendo 2-0 il Burkina Faso. Ieri - Gruppo B: Sudan-Angola 2-2; Costa d’Avorio-Burkina Faso 2-0. Class.: Costa d’Avorio 6; Angola 4; Sudan 1; Burkina Faso 0. Oggi - Gruppo C: Marocco-Gabon; Tunisia-Niger. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA
Bayern: scherzo su Facebook ma i tifosi si arrabbiano
TIME Il settimanale politico Time dedica la copertina a Leo Messi, definendolo «Re Leo» e chiedendo: «Perchè gli argentini non lo amano»
Stasera anticipo Hannover Norimberga. Curiosità: per provare la fedeltà dei tifosi, il Bayern ha annunciato su Facebook un nuovo acquisto. Quando i tifosi si sono collegati, è stato spiegato che era uno scherzo per stimare il seguito ma molti se la sono presa. 19ª Oggi: Hannover Norimberga. Domani: Werder Leverkusen; Bayern Wolfsburg; Borussia Dortmund Hoffenheim; Hertha Amburgo; Augsburg Kaiserslautern; Colonia Schalke 04. Domenica: Mainz Friburgo; Stoccarda Borussia M. CLAS. Bayern, Borussia Do, Schalke 04 37; Borussia M. 36; Werder 30; Leverkusen 29; Hannover 24; Wolfsburg, Hoffenheim 23; Stoccarda 22; Norimberga, Colonia 21; Hertha 20; Amburgo 19; Mainz 18; Kaiserslautern 17; Friburgo 16; Augsburg 15.
SVIZZERA
Taccuino
Neuchatel: fallimento e patron in carcere
COLOMBIA
Ruiz accusato di molestie sessuali
Per il Neuchatel Xamax adesso è veramente finita. Già estromesso dal massimo campionato svizzero, a seguito della decisione della Lega Calcio della settimana scorsa, il club della Svizzera francese è ora definitivamente scomparso. La Corte della regione di Neuchatel ha infatti sancito questo pomeriggio il fallimento del glorioso club rossonero. La decisione si è resa necessaria a seguito dell’azione del proprietario ceceno Bulat Chagaev che, in mattinata, aveva depositato il bilancio in tribunale e liberato calciatori e staff amministrativo. La scellerata gestione di Chagaev ha generato, in meno di nove mesi, debiti superiori ai 6 milioni di euro, e ha annientato uno dei club elvetici più amati, con un palmares di prim’ordine (due titoli svizzeri nel 1987 e nel 1988, e due quarti di finale di Coppa Uefa, nel 1982 e nel 1986). Lo stesso presidente è stato posto arrestato per falsificazione di documenti, gravi irregolarità finanziarie tra le quali una garanzia bancaria da 35 milioni di dollari a nome «Bank of America» poi rivelatasi fasulla e ritardi nei pagamenti degli stipendi. Oggi è stata fissata l’udienza per la convalida del fermo: Chagaev, che nega le accuse, è al centro di una più ampia indagine per frode. Ora al Neuchatel non rimane che ripartire dalla quinta serie, nella prossima stagione 2012 13, a patto che ci sia qualche imprenditore interessato a tuffarsi in questa nuova avventura. plg © RIPRODUZIONE RISERVATA
BOGOTA’ Il miglior arbitro della Colombia, Oscar Julián Ruiz, designato per tre Mondiali e attual mente membro della commissione arbitrale della Fifa, è stato denunciato per molestie sessuali nei confronti del suo collega Germán Mauricio Sánchez. Come ha spiegato lo stesso Sánchez ai media locali, i fatti sono accaduti in una proprietá di Ruiz nella città colombia na di Villavicencio, nel dicembre 2010, dove ha dormi to per una notte. L’arbitro che dirige partite in tornei di categorie giovanili e amatoriali, ha spiegato che andò a Villavicencio a fare un lavoro come ingegnere mec canico, la sua altra professione, e si fermò a dormire da Ruiz,ilqualedi notte lo molestò. Sánchez informò la federazione, che non si mosse. Quindi ora ha deciso per la denuncia.
FLAMENGO
Luxemburgo vicino all’esonero RIO Vanderlei Luxemburgo sembra avere le ore contate al Flamengo. Secondo la stampa brasilia na solo la clausola che obbliga il club a pagare 1,7 milio ni di euro in caso di esonero ha salvato fino a questo momento il tecnico. Ma non potrà salvarlo per sem pre. Luxemburgo è ormai isolato: con Ronaldinho, al di là delle foto di facciata, la rottura è ormai insanabile ma anche i recenti risultati hanno compromesso la po sizione del tecnico, non ultimo la sconfitta di ieri con tro il Real Potosì in Libertadores. Tra l’altro, proprio prima della trasferta in Bolivia, Ronaldinho e il suo fra tello agente Roberto de Assis avrebbero chiesto ga ranzie sull’esonero di Luxemburgo, ottenendo una ri sposta positiva dalla presidente Patricia Amorim.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
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ilCaso
Consiglio di Stato R aggiustatutto sul caso maestri Nella lite Pistolesi-Federtennis ribaltata la sentenza del Tar, a respirare è tutto lo sport italiano
di RUGGIERO PALOMBO
TwitTwit
ilRilancio Real
SPAZIO ALLA TECNICA, MENO MUSCOLI E MOU SI ADEGUA ALLO SPOGLIATOIO di PAOLO CONDO’
S
ette giorni dopo il punto più basso della sua esperienza madridista, José Mourinho è rimbalzato a quello più alto. Okay, ha perso un’altra battaglia, cedendo per la terza volta su tre al Barcellona in un confronto andata e ritorno. Ma è inevitabile che una prestazione così coraggiosa ed efficace - così da Real Madrid - si riveli uno spartiacque, segnando un prima e un dopo nella dinamica dei clasicos. Fino a ieri era logico pensare a un Real favorito in Liga grazie ai 5 punti di vantaggio ma chiuso in Champions, dove prima o poi sarebbe incappato nel suo imbattibile incubo. Da mercoledì il panorama è cambiato. Lette alla luce delle indiscrezioni uscite in settimana, le formazioni disegnate da Mou per affrontare Athletic e Barça sembrano il frutto di un compromesso con lo spogliatoio: più tecnica e meno muscoli per sviluppare un gioco che non sia difesa schierata e contropiede, ma pressing selettivo e riparten-
icordate il caso Pistolesi, l’ex coach di Bolelli in lite con la Federtennis? Un suo ricorso vinto presso il Tar del Lazio il 21 dicembre 2010 creò un terremoto giurisprudenziale nel mondo dello sport. Oggetto i maestri, intesi come istruttori e tecnici, fattispecie non solo limitata al tennis ma all’intero sport italiano: in quella sentenza, dando ragione a Pistolesi, il Tar sostenne la tesi di una liberalizzazione totale, bocciando le regole della Fit che imponevano ai circoli sportivi affiliati di utilizzare solo «tecnici iscritti all’albo», pena pesanti sanzioni. Un’ondata di piena di potenziali allenatori, maestri e tecnici d’ogni disciplina autoreferenziati, che solo il Consiglio di Stato, sorta di Cassazione in materia, avrebbe potuto stoppare. E questo, per fortuna è quanto è avvenuto ieri. Maestri, allenatori e tecnici d’ogni disciplina e
za (la differenza è che si recupera palla più «alti»). La grande partita di Ozil e la buona mezza partita di Kakà, entrambi fuori all’andata per avanzare Pepe a centrocampo, hanno fatto giustizia della tesi che il Barça possa venire contrastato solo aspettandolo. Specie se in rosa hai la crema del calcio mondiale. Non a caso la critica, più che esaltare i meriti tattici di Mourinho (che ci sono stati), ieri l’ha bacchettato perché ci ha messo troppo a capirlo. La stessa crociata anti-arbitro, culminata nell’«agguato» del parcheggio, è stata sostenuta ma non sposata come altre volte. La separazione a giugno resta l’ipotesi più probabile, Mou e il Real sono pianeti che faticano a comunicare e il portoghese ricorda spesso come il secondo anno sia quello del raccolto e il terzo quello della carestia, perché i giocatori non reggono più il voltaggio mentale cui li costringe. Da mercoledì, però, è mutato lo scenario: salutarsi alzando la Champions, come gli è successo al Porto e all’Inter, resta complesso ma non più irreale. twitter@PaoloCond
d’ogni federazione tornano ad essere «regolamentati» dai percorsi e dalle procedure che li rendono tali, con relativa certificazione di un ruolo che per nessun motivo può essere lasciato al caso e al libero arbitrio. Nella sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto le richieste della Fit affiancata dal Coni, non si entra nel merito. La soluzione è tecnica perché l’articolato ricorso di Pistolesi al Tar doveva essere dichiarato, secondo il Consiglio di Stato, «inammissibile» e «irricevibile», in quest’ultimo caso proprio nella parte relativa alla questione maestri. C’è voluto un po’ di tempo, ma una della tante trappole che minano l’organizzazione sportiva è stata disinnescata. Avanti un’altra. Aspettando che la speranza di Petrucci, uno sport un po’ meno afflitto dal «doping legale», si avveri.
laMister
IL CINGUETTIO DEL GIORNO di CAROLINA MORACE Allenatrice ed ex nazionale di calcio
LINDSEY VONN Campionessa di sci
Wow, che match! Complimenti a Nadal. E’ stato un tennis pazzesco. Ma io resto una tifosa di Federer. #rogeristhebest @lindseyvonn
FRANCESCO VALIANI
Perché si vince col possesso palla stile Barcellona La squadra di Guardiola lo fa «verticale» e mette sempre in difficoltà gli avversari
Centrocampista del Parma
Cena e risate a volontà... Tanti auguri superSeba...
@FranceValia80
laTendenza
IL SENSO DEL NAPOLI PER LE COPPE SI ESALTA COME IL LIVERPOOL DI RAFA di ALESSANDRO DE CALÒ
A
nche nel calcio, ci sono squadre che escono raramente dallo spartito. Viaggiano a giri bassi e hanno l’affidabilità di un antico Maggiolone: basta girare la chiave, sai che vanno. Altre squadre preferiscono confronti diretti e strade più brevi, come ciclisti che si esaltano nelle tappe di montagna. Hanno motori scattanti, se li smanetti fanno male. Ci sono esempi vicini e lontani. Il Parma di Scala, per dire: negli anni Novanta strappò la Coppa Uefa alla Juve che vinse il campionato e la Coppa Italia. O il Barça di Van Gaal: a un certo punto volava in Europa, franava nella Liga. Pensiamo al Liverpool di Rafa Benitez. Giù in Premier, su in Champions. I Reds hanno quel dna: lottano, combattono, si esaltano quando l’adrenalina sale. Danno il meglio sul breve, nel dentro o fuori. Se cala la tensione, rischiano brutte figure. Il Napoli di quest’anno è così, fa
molto Liverpool. La squadra di Mazzarri nei confronti diretti con le big è super. Ha travolto Milan (3-1) e Inter (3-0), liquidato l’Udinese (2-0), messo in grande difficoltà la Juve (3-3). Però si è piegata con Chievo e Catania, piccola con le piccole. Questo spiega perché è tagliata fuori dallo sprint scudetto. In Europa è un’altra storia, il Napoli non si è concesso amnesie. Mazzarri ha fatto un’impresona, battendosi alla pari con giganti come Bayern e City, per vincere alla fine lo spareggio con Mancini. Peccato che con la squalifica di ieri, il tecnico non potrà andare in panca negli ottavi col Chelsea. Vedremo. Certo è che — al netto dello show dell’altra notte — De Laurentiis ha rilanciato il Napoli, restituendogli una prospettiva. Dopo aver steso l’Inter, i gol di Cavani possono portare al San Paolo una coppa: italiana, se non proprio quella con le grandi orecchie. Ogni ciclo felice comincia da un piccolo passo.
Buon compleanno Giovinco
DENTINHO Attaccante dello Shakhtar Donetsk
Diciano che qui fa un pochino di freddo!!!!!! Kkkkkkk @mlkdentinho
Dal telefonino di Dentinho
VINCENZO NIBALI Campione di ciclismo
ilBuon Esempio
BASKET E CALCIO, IL FENOMENO SIENA COME CRESCERE IN TEMPO DI CRISI di LUCA CALAMAI
E’
al quattordicesimo posto nella classifica delle città italiane dove si vive meglio ed è da scudetto nel rapporto abitanti-impianti sportivi. Numeri di cui Siena va giustamente orgogliosa. Il Monte dei Paschi ha avuto un ruolo fondamentale nel creare e proteggere questa «isola» piena di palestre, campi di calcio, piste di atletica, piscine. L’istituto di credito ha lavorato su due fronti: difendere la pratica sportiva aprendola a tutte le classi sociali e a tutte le età e aiutare, con sponsorizzazioni importanti, la Mens Sana a diventare la squadra di riferimento del basket italiano e la Robur una realtà in grado di navigare con dignità nel calcio di A. Soldi spesi bene visto che la città del Palio, in questi giorni, sta addirittura tentando l’assalto all’Europa. La corazzata di Pianigiani, espugnando Madrid, è in testa al suo girone di Eurolega e ha dimostrato di avere la solidità tecni-
ca e mentale per puntare alla Coppa. E, stavolta, anche il pallone si è spogliato dei panni del fratellino meno famoso. La banda di Sannino è riuscita a conquistare il visto per la semifinale di Coppa Italia. Un percorso che può portare a conquistare il titolo più prestigioso della storia calcistica senese e il visto per la prossima Europa League. Un salto di qualità che permetterebbe alla famiglia di Mezzaroma di anticipare i tempi di un progetto che vuole la Robur intenzionata a riproporre il modello Udinese. Strana storia questa che lega il Monte dei Paschi, al mondo dello sport senese. In un momento delicato (e stiamo usando un eufemismo) dell’economia italiana, che ha inevitabili riflessi negativi sugli istituti di credito, anche quelli più importanti, i ruoli si sono improvvisamente capovolti. Oggi sono la Mens Sana e la Robur, con le loro imprese, i migliori «sponsor» del Monte dei Paschi. I buoni investimenti, in un modo o nell’altro, alla fine pagano sempre.
Grazie per i complimenti, bisogna lavorare ancora molto! P.S.: ancora un grazie alla nuova cannondale Slice, velocissima! @VincenzoNibali
SERGIO RAMOS Difensore del Real Madrid
Contento che il club ricorra contro la mia seconda ammonizione. Perchè anche se qualcuno continua a rotoloare io non l’ho nemmeno toccato. @SergioRamos
MARCO MATERAZZI Ex Inter, campione del mondo 2006
Buongiorno ragazzi .... Per cominciare la giornata voglio fare un augurio di buon compleanno allo SPECIAL ONE !!!! @iomatrix23
Il Barcellona stellare di Pep Guardiola, la squadra più forte al mondo REUTERS
palla è una moda ItrattaloPossesso una strategia di gioco? Si di un elemento importante o di un mero dato statistico ininfluente al fine della vittoria? Chiariamo, innanzitutto, che strategia e sistema di gioco sono due concetti diversi. Il sistema di gioco è la dislocazione in campo dei giocatori mentre la strategia è l'insieme dei movimenti che un tecnico adotta nell'affrontare le squadre avversarie. Questo avviene sia quanto si è in possesso palla sia quando non lo si è. La strategia presuppone la conoscenza dei punti deboli e dei punti di forza degli avversari. Da qui i tecnici partono per capire in che modo mettere in difficoltà le squadre avversarie, andando alla ricerca della superiorità numerica. Anche questa deve tenere conto delle due fasi di gioco. La squadra leader in Europa per il possesso di palla è, come sappiamo, il Barcellona con una media di 71.3 %, la Roma, allenata da un barcellonista come Luis Enrique, si trova, invece, al sesto posto con una media di 60.9%. Ma è realmente così importante mantenere il possesso durante le partite? Innanzitutto, ciò significa "attaccare" quindi, da un punto di vista psicologico è più gratificante "inventare" piuttosto che "correre dietro alla palla". Oltretutto, una squadra che detiene il possesso palla è sicura di non subire il gioco degli avversari. Credo che alcune considerazioni vadano comunque approfondite. Barcellona e Roma hanno una differenza nel possesso palla di 10.4 che non è moltissimo ma questi numeri a mio avviso non sono né importanti né determinanti se non consideriamo alcuni aspetti nel dettaglio. Il primo
aspetto è la velocità: pensate che la velocità con la quale il Barcellona fa girare palla sia la stessa della Roma? Non è necessaria alcuna strumentazione tecnica per rilevare questo dato che balza subito agli occhi quando mettiamo le due squadre a confronto. A maggior ragione se lo facciamo con altre. La velocità nel far girare palla consente alle squadre di trovare gli avversarie più scoperti nel lato opposto rispetto a quello da dove parte l'azione. La squadra in non possesso palla "scala" e va a formare densità di giocatori nella zona dove si trova la palla nel tentativo di recuperarla. Il secondo aspetto è la "modalità" del possesso palla della squadra di Guardiola. La maggior parte delle squadre mantiene un possesso palla per vie orizzontali, costringendo l' avversario a muoversi di conseguenza. Il Barcellona no, il suo possesso palla è una contaminazione di gioco per vie verticali e per vie orizzontali. Il possesso in verticale costringe sempre l'avversario più vicino al portatore di palla ad abbandonare la zona di competenza con relativo spostamento di tutti i compagni di reparto. Tali movimenti sono più difficili da attuare ed il Barcellona, con grande pazienza, aspetta sempre l'errore di posizione o l'errore di "uscita" degli avversari. L'abilità tecnica, di palleggio, di dribbling e la capacità di leggere le situazioni di gioco fanno la differenza. Il possesso di palla del Barcellona non è dunque mai sterile nè inefficace ma finalizzato. Chi cerca un modello nel Barcellona non può prescindere da queste peculiarità: la vera essenza del possesso palla sta in un dichiarato progetto di carattere offensivo.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
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SERIE BWIN GLI ANTICIPI DELLA 24a GIORNATA
Il Pescara da primato E’ la chicca di Zeman
L’ALTRA GARA ORE 19
Drago parte con Braglia JUVE STABIA CROTONE
Con 50 gol è vicino al record con la Lazio E se batte il Modena raggiunge la vetta
INIZIO ORE 20.45
PESCARA MODENA
ANDREA FANI’
PESCARA (4-3-3) 22 ANANAIA 2 ZANON 6 ROMAGNOLI 5 CAPUANO 14 BALZANO 26 NIELSEN 8 TOGNI 4 CASCIONE 9 SANSOVINI 17 IMMOBILE 11 INSIGNE All. ZEMAN
MODENA (4-4-1-1) 1 CAGLIONI 28 PERTICONE 50 PERNA 26 CARINI 17 RULLO 14 CIARAMITARO 7 DALLA BONA 5 PETRE 69 SIGNORI 10 DI GENNARO 63 ARDEMAGNI All. CUTTONE
PANCHINA 57 Cattenari, 15 Bocchetti, 3 Petterini, 23 Kone, 10 Verratti, 7 Soddimo, 19 Maniero.
PANCHINA 99 Guardalben, 29 Turati, 22 Milani, 4 Nardini, 8 De Vitis, 20 Carraro, 30 Greco
ARBITRO Palazzino di Ciampino GUARDALINEE Cucchiarini-Vivenzi PREZZI da 10 a 36,50 euro TV Sky Calcio 1 HD, Sky Sport 3 HD, Sky Supercalcio HD, Premium Calcio
C’è qualcosa nel calcio di Zeman che seduce. Qualcosa che va oltre la ragione di chi ne ammira il calcio e oltre le ragioni di chi lo critica, eppure finendo per unire gli uni e gli altri. La sublime bellezza dei movimenti offensivi delle sue squadre. Come ha scritto Mario Sconcerti, in Storia delle idee del calcio: «Certi suoi triangoli d’attacco sono studiati ancora oggi». Quando la squadra di Zeman accelera, lo spettatore trattiene il fiato. La logica, quando è perfetta, sembra folle. E così il suo calcio. Record Stasera la sua ultima
creatura, il Pescara, se battesse
il Modena all’Adriatico - in attesa di Torino e Sassuolo che giocano domani - andrebbe in testa alla Serie B, evento che il club abruzzese non vive da 16 anni. E può restare primo anche domani sera, perché il Toro va a Varese e il Sassuolo aspetta il lanciatissimo Verona. Non possono vincere tutte, e non è detto vincano entrambe le prime. Il Pescara di Zeman, che si gioca la promozione con giovanissimi talenti ed esperti mestieranti, ha segnato 50 gol in 23 giornate. Per rivedere una impresa simile in B bisogna risalire al 1949-50, quando il Brescia con un record identico navigava al 2˚ posto, salvo poi chiudere 6˚. Nello stesso torneo, la Spal ne segnò addirittura 52, e finì 4˚. Sono gli unici precedenti del Secondo Dopo-
Zdenek Zeman, 64 anni, per la prima stagione allena il Pescara LAPRESSE
guerra, oltre 60 anni fa, quando si giocava un calcio diverso, molto meno rapido e meno atletico. Per scovare altri attacchi record, bisogna andare agli anni Trenta (Liguria, Livorno due volte, Lucchese, Vicenza e Modena). Primato Nel gioco moderno, apparentemente invariabile, il calcio di Zeman suona sempre uno spartito particolare. «Ma io faccio lo stesso calcio da 30 anni» ha detto di recente. Eppu-
re solo una volta una squadra allenata da Zeman ha superato l’attuale Pescara, per numero di gol: la Lazio del 1994-95, che chiuse al 2˚ posto dietro la Juve in Serie A, ne aveva segnati 51 dopo 23 giornate. Sì, quello di Zeman è lo stesso calcio, ma esalta la velocità, la capacità tecnica individuale che si fonde con gli altri e diventa intelligenza di gruppo. Sì, è lo stesso calcio. E in effetti piace allo stesso modo da trent’anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Così domani (ore 15) LE NOVITA’ BENTIVOGLIO E PAOLUCCI NEL DERBY PADOVA-CITTADELLA CLASSIFICA SQUADRE
PT
SASSUOLO 46 TORINO 46 PESCARA 45 VERONA 44 PADOVA 41 VARESE 34 REGGINA 32 GROSSETO 32 BRESCIA 31 JUVE STABIA (-4) 31 SAMPDORIA 30 CITTADELLA 30 BARI (-2) 29 VICENZA 26 LIVORNO 25 CROTONE (-1) 24 MODENA 24 ALBINOLEFFE 23 EMPOLI 22 GUBBIO 22 ASCOLI (-7) 18 NOCERINA 16
PARTITE G V N P 23 13 7 3 23 13 7 3 23 14 3 6 23 13 5 5 23 12 5 6 23 9 7 7 23 8 8 7 23 8 8 7 23 8 7 8 23 10 5 8 23 6 12 5 23 8 6 9 23 8 7 8 23 6 8 9 23 6 7 10 23 6 7 10 23 5 9 9 23 5 8 10 23 6 4 13 23 5 7 11 23 7 4 12 23 3 7 13
RETI F S 32 17 28 15 50 34 32 23 36 25 28 23 38 31 26 31 25 26 33 30 29 21 28 32 25 26 27 31 23 24 22 29 24 37 26 36 28 38 23 34 26 33 30 43
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO Martedì 31, ore 20.45 ASCOLI-NOCERINA (1-0), BARI-PADOVA (0-1), BRESCIA-JUVE STABIA (1-0),CITTADELLA-SASSUOLO (0-2), CROTONE-PESCARA (0-2), LIVORNO-VARESE (2-0), MODENA-ALBINOLEFFE (1-2), REGGINA-GUBBIO (3-1), SAMPDORIA-EMPOLI (3-1), TORINO-VICENZA (1-0), VERONA-GROSSETO (1-2).
NOCERINA LIVORNO
EMPOLI BRESCIA
Si va verso le due punte L’escluso sarà Girasole?
C’è subito Maccarone Tavano non è pronto
Sforzini ancora in dubbio Difficile Calderoni dal 1’
Simoni sceglie il 4-3-3 con Mastronunzio davanti
ALBINOLEFFE Rientra Bergamelli dalla squalifica ma si ferma per un turno Luoni, che verrà sostituito da D’Aiello o da Salvi. In settimana Fortunato ha provato l’attacco a due punte con Germinale e Cocco ed in questo caso verrebbe meno il consueto 4-1-4-1. La linea di centrocampo cambia comunque poco: con due punte l’escluso dovrebbe essere Girasole. SQUALIFICATI Luoni. DIFFIDATI Cocco, Cristiano. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Offredi; D’Aiello, Lebran, Bergamelli, Regonesi; Cristiano, Hetemaj, Laner, Foglio; Germinale, Cocco. All. Fortunato.
EMPOLI Carboni potrebbe subito schierare Massimo Maccarone, presentato ieri e tornato a Empoli dopo 10 anni. Tavano si allena in gruppo, ma ancora non è a disposizione. Buscé e Mori hanno ancora qualche problema fisico, sembra confermato Brugman dietro le punte. Regini torna titolare. Oggi allenamento a porte chiuse. SQUALIFICATI Gorzegno, Tonelli. DIFFIDATI Tonelli, Tavano, Valdifiori, Saponara. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Pelagotti; Vinci, Ficagna, Stovini, Regini; Buscé, Moro, Coppola; Brugman; Maccarone, Coralli. All. Carboni.
GROSSETO Viviani, alla luce della partenza di Gerardi e del dubbio Sforzini, sta pensando ad un cambiamento di modulo, un 4-4-2 o addirittura un 3-5-2 con Antei, Olivi e Iorio centrali; Crimi, Consonni e il recuperato Sciacca a centrocampo; Caridi e Alfageme di punta. Difficile l’ìnserimento dal 1’ di Calderoni. SQUALIFICATI Padella. DIFFIDATI Antei, Caridi, Consonni, Crimi, Giallombardo, Mancino, Sforzini. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Narciso; Antei, Olivi, Iorio; Petras, Crimi, Consonni, Sciacca, Giallombardo; Alfageme, Caridi. All. Viviani.
GUBBIO Rientrano Cottafava dalla squalifica e Sandreani dall’infortunio, Bartolucci sta ancora recuperando. Probabile che Simoni decida per il modulo 4-3-3 con l’inserimento, al centro dell’attacco, dell’ultimo arrivato Mastronunzio con Bazzoffia e Graffiedi sulle corsie esterne. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bartolucci, Bazzoffia, Buchel, Gerbo, Graffiedi, Lunardini. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Donnarumma; Briganti, Cottafava, Benedetti, Mario Rui; Sandreani, Nwankwo, Buchel; Bazzoffia, Mastronunzio, Graffiedi. All. Simoni.
Defendi è fuori causa Polenta per Borghese
Calori conferma tutti Feczesin e Salamon a casa
Subito in porta Zandrini Campagnacci o Ceravolo?
Palombo e Bertani ci sono Probabile Eder dal 1’
BARI Defendi è fuori causa per una tendinite: oggi sarà sottoposto ad una visita a Pavia. Sempre indisponibile Dos Santos, toccherà a Polenta rimpiazzare lo squalificato Borghese. Lavoro a parte per Stoian, alle prese con un affaticamento muscolare. SQUALIFICATI Borghese. DIFFIDATI Ceppitelli, De Falco, Crescenzi, Polenta, Scavone, Stojan. PROBABILE FORMAZIONE (4–3–3) Lamanna; Crescenzi, Ceppitelli, Polenta, Garofalo; Bellomo, De Falco, Scavone; Forestieri, Caputo, Stoian. All. Torrente.
BRESCIA Allenamento di rifinitura a porte chiuse a Coccaglio questa mattina per la squadra di Calori. Nel pomeriggio la partenza per Empoli. Probabile la conferma della formazione che ha superato la Nocerina. Indisponibili Feczesin e Salamon, squalificato Vass, disponibili tutti gli altri. SQUALIFICATI Vass. DIFFIDATI Martina, Rini, Salomon. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-1-1) Arcari; Martinez, De Maio, Caldirola; Zambelli, Mandorlini, Budel, Martina Rini, Daprelà; El Kaddouri; Jonathas. All. Calori.
REGGINA Ci sarà l’esordio tra i pali di Zandrini, appena arrivato in prestito dal Foligno. Le altre novità sono i rientri di Bonazzoli ed Emerson che hanno scontato la squalifica, mentre in difesa ci potrebbe essere l’esordio di Angella con l’esclusione di Cosenza. In attacco ballottaggio tra Campagnacci e Ceravolo. SQUALIFICATI D'Alessandro. DIFFIDATI Adejo, Colombo, Cosenza. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Zandrini; Freddi, Emerson, Cosenza; Colombo, N. Viola, Rizzo, Castiglia, Rizzato; Campagnacci, Ceravolo. All. Gregucci.
SAMPDORIA Palombo e Bertani sono convocati. Probabile esordio da titolare per Eder. Iachini si aspetta una prova di carattere: «La squadra sta meglio a cominciare dagli attaccanti. Eder si avvicenderà con Bertani. Dobbiamo cambiare marcia per conquistare la nostra meta». SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bertani, Obiang, Palombo ,Volta. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa; Palombo, Obiang, Kristcic; Foggia; Pozzi, Eder. All. Iachini.
ARBITRO Gallione di Alessandria (and. 3-2)
ARBITRO Massa di Imperia
ARBITRO Baratta di Salerno
ARBITRO Tozzi di Ostia
(1-2)
SASSUOLO VERONA
GUBBIO SAMPDORIA
(1-1)
VARESE TORINO
(0-6)
VICENZA ASCOLI
Merino, manca il transfer C’è l’esordio di Laverone
Out Osuji e Milanetto Ma torna in campo Cacia
Uno tra Marchi e Boakye accanto a Sansone
Neto Pereira indisponibile Ok Nadarevic e Pettinari
Si è fermato Gavazzi Cagni sceglie il 4-3-3
NOCERINA Con Auteri si tornerà al 3-4-3. Sacilotto, Del Prete, Mingazzini, Giuliatto e Rea sono infortunati mentre Merino (tra una settimana arriverà il transfer) non è arruolabile. Dubbi per Di Maio (affaticato) e Negro (al rientro). Laverone ieri ha svolto il suo primo allenamento coi rossoneri e dovrebbe esordire dal primo minuto, agendo come esterno destro a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marsili, Di Maio, Farias, Nigro. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Concetti; Nigro, De Franco, Di Maio; Laverone, Bruno, Parola, Bolzan; Farias, Castaldo, Catania. All. Auteri.
PADOVA Primo allenamento per Simone Bentivoglio, che, vista la squalifica di Bovo, potrebbe già trovare posto con il Cittadella. Out per infortunio Osuji e Milanetto; si sono allenati a parte Jelenic e Succi. Disponibile, invece, dopo le tre giornate di squalifica, Cacia. Possibile anche lo schieramento con trequartista e due punte. SQUALIFICATI Bovo. DIFFIDATI Renzetti, Marcolini, Jidayi, Ruopolo, Cutolo, Schiavi, Trevisan. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Pelizzoli; Donati, Legati, Trevisan, Renzetti; Jidayi, Italiano, Marcolini; Bentivoglio; Ruopolo, Cacia. All. Dal Canto.
SASSUOLO Senza Cinelli e Laverone — in prestito da ieri, rispettivamente a Pavia e Nocerina — ma con Cofie e Gazzola dall’inizio, Pea confermerà il 3-5-2 cambiando con tutta probabilità qualcosa in attacco, dove potrebbero trovare posto, accanto a Sansone, uno tra Marchi e Boakye. Missiroli tornerebbe quindi a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bianchi, Cofie, Gazzola, Laribi. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Pomini; Marzoratti, Bianco, Terranova; Gazzola, Magnanelli, Cofie, Missiroli, Longhi; Marchi, Sansone. All. Pea.
VARESE Neto Pereira è indisponibile (stiramento agli adduttori). Maran si affida in attacco alla coppia De Luca-Martinetti. A centrocampo torna Corti, mentre sulle ali è confermata la fiducia a Nadarevic e Pettinari. I biglietti (venduti oltre duemila) si possono acquistare anche sabato, prima della gara col Torino che a Varese ha vinto solo nel campionato di guerra del ’44. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Luca, Zecchin. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Grillo; Nadarevic, Corti, Kurtic, Pettinari; De Luca, Martinetti. All. Maran.
VICENZA Si è fermato Gavazzi per una lesione al polpaccio destro e continuano a non essere disponibili Mustacchio e Baclet, oltre a Bastrini in non buone condizioni. Ieri è stato tenuto a riposo precauzionale anche Bariti per un leggero dolore al ginocchio. Anche a causa di tutti questi indisponibili, Cagni pare orientato a tornare al modulo con il 4-3-3. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Martinelli, Rigoni. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Frison; Tonucci, Augustyn, Martinelli, Pisano; Rigoni, Paro, Soligo; Bariti, Abbruscato, Paolucci. All. Cagni.
Filkor da verificare Sarà l’ultima di Dionisi?
Di Carmine non ce la fa L’ex Di Nardo in attacco
Hallfredsson non recupera Tachtsidis a centrocampo
Debutta Benussi tra i pali Ma c’è la grana influenza
Scalise verso la conferma Torna disponibile Romeo
LIVORNO Madonna vuole confermare la formazione che ha pareggiato con la Samp. Da verificare Filkor, reduce da un attacco influenzale: è pronto Remedi. In attacco Paulinho accanto a Dionisi che potrebbe vestire per l’ultima volta la maglia amaranto (è vicino al Padova?). SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bernacci, Dionisi, Filkor, Bigazzi. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bardi; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Piccolo, Filkor, Luci, Schiattarella; Paulinho, Dionisi. All. Madonna.
CITTADELLA Martignago e Di Carmine anche ieri si sono allenati a parte, e sono quindi da considerarsi fuori dai giochi per il derby. Disponibile invece l’ultimo arrivato in casa granata, il centrocampista Paolucci. Al centro dell’attacco l’ex Di Nardo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Busellato, Gasparetto, Pellizzer. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Cordaz; Martinelli, Pellizzer, Scardina, Marchesan; Vitofrancesco, Busellato, Schiavon; Di Roberto, Di Nardo, Maah. All. Foscarini.
VERONA Difficile, se non quasi impossibile, il recupero di Hallfredsson che ha un problema muscolare. Ieri l'islandese non si è allenato ma non sarà di sicuro disponibile per questa partita. In forte dubbio anche Ferrari e Bjelanovic. Si è allenato invece col gruppo Tachtsidis, pronto a prendere il suo posto a centrocampo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ceccarelli, Scaglia, Tachtsidis. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Rafael; Abbate, Mareco, Maietta, Scaglia; Russo, Tachtsidis, Galli; Jorginho; Pichlmann, Gomez. All. Mandorlini.
TORINO Se non è una epidemia poco ci manca: il Toro deve fare i conti con quasi mezza squadra a letto per influenza. E se Stevanovic potrebbe recuperare, più difficile è il recupero di D’Ambrosio, Meggiorini e Sgrigna. A Varese debutta Benussi; intanto hanno lavorato a parte anche ieri Suciu, Verdi e il portiere Gomis. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Di Cesare, Ebagua, Glik. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-4) Benussi; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Basha, Iori; Surraco, Antenucci, Bianchi, Stevanovic. All. Ventura.
ASCOLI Ciofani è influenzato e non si è allenato; così il terzino bianconero è in dubbio per Vicenza. Ha lavorato a parte Giovannini. Scontata la conferma di Scalise sulla fascia destra. Dopo un lungo stop torna disponibile l’attaccante Romeo. SQUALIFICATI Falconieri. DIFFIDATI Faisca, Giovannini, Papa Waigo, Tamburini. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Guarna; Andelkovic, Faisca, Peccarisi, Pasqualini; Scalise, Sbaffo, Pederzoli, Di Donato; Papa Waigo, Soncin. All. Silva.
ARBITRO Ciampi di Roma
ARBITRO Baracani di Firenze
ARBITRO Tommasi di Bassano
ARBITRO Cervellera di Taranto
ARBITRO Di Bello di Brindisi
(2-0)
(4-1)
(0-1)
(0-2)
CROTONE (4-3-1-2) 1 BELEC 23 CORREIA 19 VINETOT 56 TEDESCHI 3 MIGLIORE 24 FLORENZI 21 LOVISO 4 GALARDO 7 CAETANO 17 SANSONE 85 GABIONETTA All. DRAGO
PANCHINA 90 Seculin, 17 Cappelletti, 13 Biraghi, 21 Danucci, 26 Falcinelli, 10 Tarantino, 11 Raimondi.
PANCHINA 61 Bindi, 6 Ligi, 33 Mazzotta, 27 Eramo, 36 Maiello, 10 De Giorgio, 90 Ciano.
ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Chiocchi-Bagnoli PREZZI da 14 a 100 euro TV Sky Calcio 3 HD, Premium Calcio Difesa di emergenza per la Juve Stabia. Crotone: esordio in panchina per Drago. Squal. Molinari, Checcucci, Djuric. Diffidati Colombi, Mbakogu, Correia, Eramo.
MERCATO
ALBINOLEFFE BARI
PADOVA CITTADELLA
GROSSETO REGGINA
JUVE STABIA (4-4-2) 18 COLOMBI 33 BALDANZEDDU 56 MAURY 91 DE BODE 29 DI CUONZO 7 ERPEN 4 CAZZOLA 34 MEZAVILLA 23 SCOZZARELLA 27 DANILEVICIUS 25 SAU All. BRAGLIA
(1-1)
La Samp mette le mani su Pellé
Graziano Pellè, 28 anni LAPRESSE BINDA-BREGA-D’ANGELO
Giovedì ricchissimo in B con un vivace testa a testa tra Torino (favorito) e Verona per Pasquato (Lecce), con l’Hellas che si cautela prendendo la giovane promessa Vacca (Benevento) in cambio di Mancini e non disdegna l’idea Ricchiuti (Catania). Il Toro attende Salvatore Masiello, che tratta col Bari la rescissione. Affari fatti Dunque Maccarone (Samp) è tornato a Empoli. Laverone (Sassuolo) va alla Nocerina e Gerardi (Sassuolo) all’Ascoli. Non solo: Brighenti (Viareggio) passa al Vicenza, Ceccarelli (Lazio) va alla Juve Stabia forse con Beretta (Ascoli, via Milan). Trattative Il Varese rinuncia a Sestu (Siena), e punta tutto su Rivas (Bari). Padova e Livorno sono vicinissimi all’accordo per lo scambio di attaccanti: Dionisi in Veneto e Vantaggiato (ora al Bologna) in Toscana. La Reggina, ceduti due portieri (Kovaczic a Foligno e Marino a Barletta) e preso il giovane Zandrini, potrebbe affiancargli l’esperto Belardi (ex Udinese); per l’attacco, se parte Bonazzoli, piacciono Piovaccari (Samp) e Granoche (Novara). Anche il Brescia aspetta una punta ed è il vero favorito su Piovaccari, più di Larrondo (Siena) ed Ebagua (Torino); in più piace Rossi (Juventus, ex Vicenza). Se Piovaccari parte, la Samp ha già in pugno Pellé (Parma); idea Pesce (Novara) se non arriva Renan. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LEGA PRO LA MANIFESTAZIONE
Il Quadrangolare Tanti giovani doc e un futuro d’oro
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I PREMI
Corazza e Pisseri sono sempre al comando
I ragazzi della Prima A vincono e si candidano Costano poco e portano i soldi: ecco come 2 DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA AVELLINO
La formula è cambiata, visto che la Lega Pro la scorsa estate ha perso un girone: invece di cinque selezioni under 21 più l’Under 20 di categoria, si è passati a un torneo con le sole rappresentative under 21 dei quattro gironi. Ma la sostanza non cambia. Tra Aversa (semifinali martedì) e Avellino (ieri le finali) è sceso in campo il meglio della Lega Pro. Ossia i giovani, nel segno di una mission ben precisa che la squadra di Mario Macalli ha sposato e porta avanti con ferma convinzione. Il livello Interessanti le quattro partite con i 72 ragazzi scelti da Giorgio Veneri e Carlo Ripari. I giovani della Prima divisione sono decisamente meglio di quelli di Seconda, ma a sorpresa in semifinale la selezione del girone B di Prima (il campionato più tosto) è stata sconfitta ai rigori da quella del girone B di Seconda, dopo un emozionante 3-3. Il Quadrangolare è stato vinto dal girone A di Prima, che in due partite non ha subìto gol (in porta Brignoli del Lumezzane e Nodari della Tritium) e dopo l’1-0 della semifinale con il girone A di Seconda ieri ha vinto alla grande (3-0) la finale con il girone B di Seconda.
Il protagonista Questo Qua-
drangolare è stata anche l’occasione per ricordare Roberto Stracca, giornalista del Corriere della Sera scomparso nel 2010. A lui è stato intitolato un premio per il miglior giocatore del torneo e a vincerlo è stato il centrocampista Giovanni Scampini del Pisa, tifoso di Thiago Motta e autore del secondo gol nella finalissima: le altre due reti sono state di Maltese del Viareggio e di Brunori
IL MIGLIORE
Vince Scampini il premio Roberto Stracca AVELLINO (l.z.) L’Under 21 del girone A di Prima divisione si è aggiudicata con pieno merito il Quadrangolare di Lega Pro battendo per 3 0 in finale la selezione del girone B di Seconda. Con lo stesso punteggio il girone B di Prima divisione, in mattinata, si era aggiudicato la finale per il terzo posto regolando il girone A di Seconda. Il premio «Roberto Stracca», intitolato al giornalista del Corriere della Sera e riservato al migliore calciatore del torneo, è stato assegnato a Giovanni Scampini, brillante centrocampista del Pisa.
Sandri del Foligno, il più giovane di tutti visto che è del 1994. Scampini era soddisfatto: «E' stata una bella sorpresa vincere questo premio. Ho giocato bene il Quadrangolare, certo, ma chi se lo aspettava?». Tra gli altri, seguiti da osservatori di A e B, si sono distinti nella squadra vincente Ghiringhelli della Spal, Brunori Sandri del Foligno, D’Orsi e Meduri del Foggia. Nel girone B di Prima invece elogi al solito Corazza del Portogruaro, oltre a Degeri della Cremonese, Allievi della Feralpi e Russo dell’Andria. I soldi Giovani vuol dire futuro, ma anche soldi. Magari non sul mercato (visto i tempi che corrono...), di sicuro nella gestione dei club (gli stipendi sono bassi) anche per quello che riguarda le contribuzioni. La Lega Pro distribuirà come la stagione scorsa 16 milioni in base ai minutaggi e, a quanto pare, a breve ne avrà altrettanti («e anche qualcosa di più», assicura Macalli, soddisfatto per la battaglia vinta quasi da solo) per i proventi dei diritti televisivi (legge Melandri). L’unica incognita è come sarà distribuita questa seconda tranche: sempre i base ai minutaggi, come piace alla Lega Pro, o a pioggia come sembra volere la Legge? «Vedremo, l’importante è prenderli» taglia corto il presidente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Premio Cestani Premio Laudano
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Premio Cestani Cos’è Il miglior giovane viene scelto con le medie voto della Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato più minuti (tenendo presente che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei minuti del campionato.
1. Il vicepresidente Archimede Pitrolo consegna il premio «Roberto Stracca» a Giovanni Scampini, che gioca nel Pisa. 2. Il capitano Lamorte del girone A di Prima (la squadra vincitrice) riceve da Mario Macalli la coppa del Quadrangolare 3. La festa dei vincitori CANNELLA
MERCATO NUOVI PORTIERI PER BARLETTA, CARRARESE, FOLIGNO E PAVIA
PRIMA DIVISIONE
Spezia e Piacenza, che colpi
Pisa, uno sconto per Pagliari Domenica è derby a Cremona
D’ANGELO-DI FEO
Lo Spezia piazza l’ennesimo colpo prendendo il giovane attaccante Guerra dal Piacenza, ma questo non è stato l’unico affare di spicco di ieri. Lo stesso Piacenza, per esempio, è riuscito ad avere Gavilan dal Bologna. E anche il Pisa non scherza: torna Genevier dal Livorno (via Siena). Altre di Prima Teodorani (Spal)
è il nuovo portiere della Carrarese. A proposito di portieri: Marino (Reggina) ha detto di no al Foligno (che quindi ha preso Kovacsik dallo stesso club calabrese) ed è andato al
Barletta insieme al difensore Minieri (Vicenza); lo stesso Foligno invece per l’attacco ha ingaggiato Ferrari dall’Alto Adige (ma è del Sassuolo). Ancora portieri: il Pavia sta per prelevare Caroppo dal Brescia (in cambio va Cacchioli); nel frattempo lo stesso Pavia ha preso Cinelli (Sassuolo) e tratta Rebecchi (Lecco). Lo scatenato Pergocrema prende anche Tamburini (Ascoli). A Benevento arruiva Mancini (Verona) nell’ambito della cessione di Vacca. Il Lanciano è vicino a Enow (Spezia) e Paghera (Brescia). Il Latina ha tesserato l’attaccante camerunense Maki Mvondo, proveniente dal Mosta (Malta) e già in Italia in D (Pordenone e
Porfido Albiano). Il Monza ha preso il giovane Pandiani (via Atalanta) dall’Alessandria, in cambio di Cusaro. Il Sorrento abbandona Esposito (Verona) per il centrocampo e punta su Beati (Frosinone). Il Lumezzane sta per prendere il francese Baldè (Chateauroux) e tratta anche l’argentino Bottiglieri (Savona). Il Prato ha chiesto Nitride del Torino (ora è alla Nocerina). Seconda Dopo Meloni (Spal) e
Tonetto (Como), il Savona cerca Dimas (Montichiari). Nicastro lascia il Pisa e rientra al Catania, per essere girato al Milazzo.
Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi. Alla fine dei campionati di Prima e Seconda divisione verranno premiati il miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1991 in poi, quelli che per regolamento sono da utilizzare in campionato al fine di ricevere i contributi, compresi quelli in prestito da A e B e gli stranieri. Le classifiche sono pubblicate anche su lega-pro.com e gazzetta.it.
La Corte di giustizia ha accolto il ricorso di Dino Pagliari, allenatore del Pisa, contro la squalifica di due giornate, quindi domenica va in panchina. Questa la situazione in Prima divisione dopo 20 giornate: GIRONE A Ternana p. 44; Taranto (-1) 43; Carpi 36; Sorrento (-2) 35; Pro Vercelli 34; Tritium 29; Benevento (-6), Foggia (-1), Como (-1), Avellino e Lumezzane 28; Pisa 26; Reggiana (-2) 22; Spal (-2) 17; Monza e Viareggio (-1) 14; Foligno (-4) 11; Pavia 9. Così domenica (ore 14.30): Avellino-Viareggio (1-0), Benevento-Foligno (2-2), CarpiPavia (0-0), Como-Reggiana (4-2), Monza- Foggia (0-1), Pisa-Pro Vercelli (0-0), Spal-Tritium (1-1), Taranto-Sorrento (lunedì, 20.45; 0-0), Ternana-Lumezzane (0-0). GIRONE B Siracusa (-3) p. 38; Trapani
37; Spezia 33; Cremonese (-6), Carrarese, Alto Adige e Lanciano (-1) 31; Barletta e Portogruaro 30; Pergocrema* (-1) 26; Triestina 25; Frosinone 23; Latina 21; Andria 20; Piacenza (-4) e Prato 18; Feralpi Salò 16; Bassano* 15. (* una gara in meno). Così domenica (14.30): Alto Adige- Pergocrema (1-2); BarlettaLanciano (1-2); CremonesePiacenza (3-1); Latina-Bassano (1-0); Portogruaro-F. Salò (2-0); Prato-Frosinone (1-3); SpeziaSiracusa (1-3); Trapani- Carrarese (0-3); Triestina-Andria (1-2). NEGRO ALLO ZAGAROLO Tra le tante panchine cambiate questa settimana in serie D c’è anche quella dello Zagarolo (girone E) che, al posto di Raggi, ha chiamato l’ex difensore Paolo Negro, che così può fare il debutto.
Classifica Simone Corazza (1991, Portogruaro, 1.543 minuti giocati) 10 reti; Doukara (1991, Vibonese, 1.953’) 9; Fischnaller (1991, Alto Adige, 1.700’) e Miracoli (1992, Valenzana, 1.868’) 8; Picone (1991, Giulianova, 916’) e Bernasconi (1992, Fondi, 1.828’) 6.
Premio Laudano Cos’è Vince ovviamente chi se-
gna più gol. Anche in questo caso, se ci sono più giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno minuti (tenendo presente anche in questo caso che in Seconda divisione ci sono squadre che giocano più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Classifica Matteo Pisseri (1991, Renate, 1.620 minuti giocati) media voto 6,47; Turchetta (1991, Bellaria, 1.921’) 6,45; Doukara (1991, Vibonese, 1.953’) 6,43; Piccini (1992, Carrarese, 1.483’) 6,42; Giorico (1992, Treviso, 1.704’) 6,40.
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Programma Gare TV - Domenica 29 Gennaio 2012 1ª DIVISIONE GIRONE A
1ª DIVISIONE GIRONE B
2ª DIVISIONE GIRONE B
Como - Reggiana ore 14:30 - E’TV Teletricolore
Prato - Frosinone ore 14:30 - Telemontegiove
Paganese - Perugia ore 14:30 - Umbria TV LUNEDÌ 30 GENNAIO 2012
POST. 1ª DIVISIONE GIRONE A INFO, NEWS E RISULTATI ONLINE
www.lega-pro.com
Monza - Foggia ore 14:30 - Telefoggia
Triestina - Andria Bat ore 14:30 - Teleregione
Taranto - Sorrento ore 20:45 - Rai Sport 1
RUBRICHE Lunedì ore 18:45 Rai Sport 1 Lunedì ore 23:05 Odeon TV Digitale canale 177 SKY canale 914
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
CICLISMO LA STORIA
Il cuore di Evans «Questo bimbo ha cambiato la mia vita» L’australiano, re del Tour, racconta l’adozione di Robel, etiope di 15 mesi «Gattona più veloce di Usain Bolt»
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DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO DENIA (Spagna)
«STRADE BIANCHE» 14 TEAM
La scena è questa: Parigi, i Campi Elisi, l’Arco di Trionfo, una fantastica domenica pomeriggio di fine luglio. E il Tour 2011 vinto, finalmente, il primo di un australiano. Cadel Evans sorride commosso e quasi imbarazzato, pensa che già due anni prima al Mondiale era stato il primo del suo paese a vincere e che negli ultimi vent’anni solo Armstrong era stato capace di unire maglia gialla e iridata. Cadel Evans pensa tutto questo, e chissà che altro: «Ma non potevo certo immaginare che, tempo cinque mesi, la mia vita sarebbe cambiata ancora. Sapeste come, e quanto». Lui e la moglie varesina, Chiara Passerini, sono diventati genitori. Hanno passato il Natale in Etopia e sono tornati a Stabio (Canton Ticino), con Robel, la meraviglia di bimbo (15 mesi) che hanno adottato. «E’ cambiato tutto. Provo a spiegare: ora, quando devo ritornare a casa, risparmio anche il tempo di un caffè, se non è necessario. Perché so che ora mi aspetta anche Robel». Attenzione A un’occhiata superficiale, il re del Tour ha l’aria di sempre. Ma ha una luce diversa nello sguardo. La Bmc si sta allenando a Denia, tra le province di Alicante e Valencia, dove freddo e inverno sono parole arcane. La squadra ha aperto il ritiro alla stampa, accorsa in massa. Naturale: quest’anno ci sono anche Philippe Gilbert, il n.1 del 2011, e Thor Hushovd, iridato 2010. La presenza italiana è sempre consistente: Ballan, Quinziato, Pinotti, Santambrogio, Santaromita, i tecnici Sciandri e Baldato. Ma la fetta grossa delle attenzioni se la prende Evans: che debutterà alla Challenge Maiorca, inizio febbraio, prima di tornare sulle nostre strade (il 1˚ marzo lo vedremo al Friuli, poi punterà forte sulla Tirreno-Adriatico) e cominciare davvero l’assalto al bis al Tour de France. Ma, per una volta, l’agonismo duro e puro passa in secondo piano. Emozione «A Chiara ne parlai
per la prima volta più o meno cinque anni fa. Eravamo sposati
«
Ora, quando devo tornare a casa, risparmio anche il tempo di un caffè, se serve. Perché so che mi aspetta anche Robel» CADEL EVANS, 34 ANNI IRIDATO 2009 A MENDRISIO
Rcs Sport ha annunciato i 14 team in gara alla «Strade Bianche», la classica Gazzetta sullo sterrato toscano sabato 3 marzo da Gaiole in Chianti a piazza del Campo a Siena: Astana, BMC, Garmin–Cervelo, Lampre–Isd, Liquigas-Cannondale, Movistar, Radioshack–Nissan, Acqua & Sapone, Colombia– Coldeportes, Colnago-Csf, Farnese-Selle Italia, Project 1t4i, Rusvelo, Type 1-Sanofi La manina di Robel, stretta tra quelle di Cadel e della moglie Chiara, che brindano al 2012. A sinistra. Cadel dà il latte al figlio; a destra, in giallo BOZZANI e BETTINI
da due. "Sì, mi piacerebbe adottare un bambino". E allora ci siamo detti: "Perché non cominciamo proprio così ad allargare la famiglia?". Senza contare che ci è capitato di viaggiare in Paesi dove abbiamo visto tanti bambini in difficoltà, e il desiderio di fare qualcosa era fortissimo. Il primo colloquio con l’assistente sociale, in Svizzera, l’abbiamo avuto ad ottobre 2009. Da lì il tempo ha iniziato a volare». Evans ha una storia da film alle spalle: ha passato i primi tre anni di vita in un villaggio aborigeno di 90 abitanti, e ancora adesso è sensibile a quella causa così come ai problemi del Tibet (ha incontrato il Dalai Lama e con Chiara avevano già adottato, a distanza, un bambino tibetano, Tashi). Quanto all’adozione di Robel, lui e Chiara hanno seguito tutta la (lunga) trafila e pensavano che non sarebbe successo niente prima del 2012. Ma a fine agosto, quando Evans stava correndo in Colorado, c’è stato un contatto decisivo. E a Natale... Viaggio «Ci hanno chiamato a ot-
tobre, quando eravamo in Australia. La sentenza del tribunale di Addis Abeba sarebbe stata
Super Nibali nella crono Leipheimer ok, Contador 6˚
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI SAN LUIS (Argentina)
«Allora uno si devo proprio incazzare!». Vincenzo Nibali, in attesa all’ombra del podio, se la prende per il tempo di Levi Leipheimer. L’americano
dell’Omega-Quick Step gli porta via la vittoria nella 4ª tappa del Tour di San Luis, la crono di 19,5 km: 22’33" il suo tempo contro 22’56". Ventitrè secondi meno che lo portano anche in cima alla classifica. Male Alberto Contador, solo 6˚ a 1’01". E anche il tempo realizzato dal fuoriclasse di Madrid, che ha sempre fatto leva su questa specialità per dominare i grandi giri, è il segnale che il siciliano della Liquigas ha fatto una prestazione super. L’arrabbiatura contro Leipheimer e Contador, tema di accesa discussione an-
che la sera prima in hotel tra vari corridori e tecnici, Nibali l’aveva già manifestata prima di cominciare il riscaldamento e si riferiva alla tappa di mercoledì. «Contador, soprattutto, è un grande campione, quindi ci sta che io perda. Però non mi prendano in giro. Lui dice che si allena da venti giorni, l’altro (Leipheimer, ndr) dice è stato fermo dieci giorni per una tendinite. Allora l’unico scemo sono io, che mi alleno come un matto? E’ da novembre che pedalo, negli ultimi 5 km sono salito con una media di 188 pulsa-
Migliorato Felicità ribadita an-
Vincenzo Nibali, 27 anni, aveva vinto la crono al San Luis 2010 BETTINI
S DOMANI MONDIALI CROSS Domani si aprono a Koksijde (Bel), sulla sabbia del Mare del Nord, i Mondiali di cross. L’Italia del c.t. Fausto Scotti, arrivata in Belgio nella tarda serata di ieri, gioca subito la carta più pregiata: l’under 23 Elia Silvestri
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zioni e 370 watt. Mica sono andato piano! Io sono contento di come vado».
IN ARGENTINA LO STATUNITENSE VINCE ED È NUOVO LEADER, IL SICILIANO 2˚ A 23"
Migliora il cubano Alcolea, caduto mercoledì. Oggi arrivo in salita
il 28 dicembre, quindi c’era la possibilità di passare il Natale con lui in Etiopia e non ce lo siamo fatti dire due volte, siamo partiti la sera della vigilia». Un viaggio unico, anche per chi giramondo lo è nell’anima e di fatto. «Pensavamo di trovare un bambino spaventato, timido, diffidente. Invece è arrivato in braccio a una delle "tate" e si è lanciato da noi. Come se lo sentisse. Non sappiamo molte cose del suo passato, abbiamo letto nel rapporto della polizia del suo ritrovamento. Si chiama Robel, come la prima persona che si è occupata di lui. Ora ha un’eta stimata di 15 mesi. Gattona più veloce di Usain Bolt e prova a tirarsi su in piedi. Però vede che a gattonare è più veloce, cosi si ributta giù. E’ un gran simpaticone e sta dando del gran filo da torcere a Molly (l’amata cagnolina) e agli altri cuginetti». Il ricavato della vendita dell’esclusiva fotografica a «New Idea», un giornale-familiare australiano, andrà all’associazione «Pro Etiopia-Infanzia». «Quello con l’Etiopia non è stato un addio, ma un arrivederci. Vogliamo tornare presto per fargli rivedere il suo mondo». Adesso che Evans è in Spagna, Robel è a casa con mamma Chiara. Adora un grande pelouche di leone. Lo hanno dato a papà Cadel, quando ha vinto il Tour.
che dopo il traguardo. «Ho fatto davvero una buona prova, ma avrei voluto tantissimo vincere. Ho trovato un Leipheimer che è andato veramente forte. Il dispiacere per il successo sfiorato però non mi toglie la gioia per la prestazione. Sono migliorato tantissimo anche a crono e questo è molto importante per il futuro. Anche con la bici nuova mi sono trovato molto bene». Il futuro 2012 si chiama Tour de France, dove di chilometri a crono ce ne sono 96. La prova qui in Argentina è anche la dimostrazione che le scelte della Liquigas stanno andando nella giusta direzione. Il team manager Roberto Amadio ostenta tranquillità e sicurezza: «Vincenzo è andato davve-
ro forte. Siamo sulla buona strada, credo proprio che questo sarà il suo anno». Oggi intanto si torna in montagna. Il secondo arrivo in quota deciderà la classifica finale. Da La Toma si va a Merlo su un percorso molto vallonato. Gli ultimi 7 km sono in salita, con pendenza media di quasi il 9% e punte che toccano il 16. «E’ un arrivo molto diverso da quello di mercoledì — dice Nibali —. La salita è molto più lunga e molto più dura. Io ci credo. Forse è arrivato il mio momento, sono pronto a vincere». L’altra bella notizia di giornata riguarda il cubano Arnold Alcolea, caduto mercoledì nella discesa di Nogolì e portato in ospedale in condizioni critiche. Ieri è stato dimesso. Punti di sutura e cerotti sullo zigomo sinistro gli faranno compagnia per un po’. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MOTOMONDIALE CONTO ALLA ROVESCIA Sollievo Il tutto è stato già pro-
FILIPPO FALSAPERLA
Il 2012 della Ducati inizia ufficialmente oggi, quando dalla Malpensa decollerà la prima parte dello squadrone di Borgo Panigale per i test in Malesia, che martedì aprono ufficialmente la stagione in pista. Già, perché accanto alle squadre ufficiali di Valentino Rossi e di Nicky Hayden, ci sarà anche il test team al completo, compreso il collaudatore Franco Battaini. Una novità, questa, che dice dell’importanza di questa prova per Borgo Panigale, che deve ritrovare la strada perduta, insieme ai piloti, nella passata stagione. Fatica Con i tecnici italiani, og-
gi dall’aeroporto milanese, partirà anche Vittoriano Guareschi, team manager del team. Che con un certo «sadismo» racconta dell’incarico che aspetta Battaini: una volta, da collaudatore, il lavoro duro toccava a lui, adesso è la volta dell’ex pilota della 250 bresciano. «Franco avrà l’importante incarico di fare dei "long run", simulazione di gran premio, nei momenti morti del test, cioè all’ora di pranzo, quando i piloti non ci pensano nemmeno a girare per il caldo. Ma del resto lui è "Iron Man", quindi ce la può fare... Scherzi a parte, vogliamo fare queste prove nel momento più critico per il motore».
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LE DATE ROSSE Così la Ducati si prepara all’esordio nel Mondiale 2012
S 31 gennaio 1e2 febbraio Test Sepang Sono i primi collaudi collettivi della stagione
S 20-21-22 febbraio Test Team Jerez Girano in pista solo le rosse
S 28-29 febbraio 1 marzo Test Sepang Per la seconda volta le squadre provano in Malesia
S 23-24-25 marzo Test Jerez L’ultimo collaudo collettivo prima dell’inizio del Mondiale
Super sbarco in Malesia La missione è rimontare
Confronti Ma il grosso del lavo-
ro lo faranno i titolari. «Vale e Nicky avranno in totale 6 moto, 4 GP11.1 col motore 1000 e due GP12 che Filippo Preziosi chiama "step zero". La quantità di materiale a disposizione deriva da una scelta obbligata: quando abbiamo spedito il materiale non sapevamo se la moto nuova sarebbe stata in grado di girare. Quindi eravamo pronti ad utilizzare il vecchio materiale, che adesso ci servirà come riferimento, visto che lo conosciamo, avendo fatto i test di Valencia». Cambiamenti Quella era la prima evoluzione del telaio in al-
vato a Jerez da Battaini e da Carlos Checa, campione del mondo Superbike, in prestito alla MotoGP. «Di quelli che sono stati i risultati della prova non dico nulla. Ma in ogni caso l’imperativo era stato di non rischiare nulla, visto che si trattava delle due moto che poi sono state spedite in Malesia. L’obiettivo era capire che tutto fosse a posto. E per questo possiamo essere contenti, visto che hanno girato senza problemi». Vittoriano Guareschi, 40 MILAGRO
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Rossi e Hayden avranno 6 moto, tra cui due GP12 "step zero" per fare un confronto
Battaini girerà sotto il sole all’ora di pranzo: lo chiamano Iron Man, no?
luminio con struttura perimetrale. Dopo è stata costruita la nuova ciclistica, in teoria più centrata come messa a punto — il direttore tecnico Preziosi a Madonna di Campiglio aveva detto che «sono stati presi come riferimenti medi tutti i dati raccolti durante tutte le prove che abbiamo fatto anche in gara durante la stagione» — per evitare che come l’anno scorso ci si ritrovi al limite delle possibilità dei vari componenti. Ma diversa è anche la distribuzione dei pesi, con il serbatoio modificato come posizione e per il motore spostato come inclinazione o cambiato come angolazione dei cilindri, questo non è dato saperlo, visto che la Ducati vuole tenere segreto il particolare. Ma pure l’elettronica è completamente nuova, anche come logica, almeno rispetto a inizio 2011.
Anche il test team a Sepang Guareschi: «La 1000 ha più cavalli, vanno messi a terra»
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La leggenda del Rally
S E’ in edicola da oggi la seconda uscita della collana DVD "La leggenda del Rally". Dopo le mitiche Gruppo B, tocca a "Le Grandi battaglie". A 10,99 euro.
Lo spagnolo Alex Rins, vicecampione europeo 125 e pilota Ktm Repsol nel Mondiale Moto3 col team dell’infortunato Marquez, s’è fratturato la spalla sinistra allenandosi con la bici da fuoristrada a Barcellona. È stato operato, salterà i test di Valencia (8 10 febbraio).
FORMULA 1 IDEATA DA GASCOYNE E ILEY, E’ STATA PRESENTATA SU UNA RIVISTA
Ecco la Caterham Per Trulli o Petrov? Il lancio, seppure attraverso una rivista specializzata, della Ct01 segna l’ingresso in F.1 di un nuovo marchio: la Caterham. Una piccola azienda britannica, fondata nel 1973, che produce vetture sportive superleggere e spartane eredi della Lotus 7 di Colin Chapman. Dall’8 agosto 2011 la Caterham è di proprietà di Toni Fernandes, uomo d’affari malese, regista del boom di Air Asia, la prima compagnia low cost del sud est asiatico. E col nome del piccolo
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Rins si frattura la spalla sinistra cadendo in bici
Valentino Rossi, 32 anni, sulla Desmosedici 1000 nei test di novembre a Valencia. A destra il team a Madonna di Campiglio per «Wrooom» AFP-COLOMBO
ANDREA CREMONESI
Rincorsa Ma l’unico esame che conta sarà quello col cronometro. Che l’anno scorso si era chiuso a circa 1"5 dalla concorrenza. «Dobbiamo vedere cosa hanno fatto gli avversari, che si dice, hanno lavorato parecchio, in particolare la Honda. Quello che potrebbe essere un buon risultato, sarebbe finire i tre giorni di test a 1"-1"2 dai migliori. Con una moto completamente nuova non sarebbe un risultato da disprezzare».
NEL TEAM DI MARQUEZ
S 8 aprile GP Qatar Il campionato inizia a Losail in notturna nel giorno di Pasqua
Verifica Adesso la grande attesa. «La parola passa alle squadre. Saranno Jeremy Burgess e Juan Martinez, i capotecnici, a decidere come impostare il programma. Abbiamo una moto completamente nuova e c’è da fare il lavoro di messa a punto completa, sia di ciclistica, sia per l’elettronica. Perché la 1000 ha più cavalli, ma l’importante sarà riuscire a metterli a terra». In più ci sarà l’importante lavoro sulle gomme. «La Bridgestone porterà anche le coperture evoluzione, due anteriori completamente nuove. L’obiettivo è risolvere i problemi di sicurezza che erano stati evidenziati l’anno scorso, quindi credo che andranno nella direzione di ammorbidire le carcasse o anche le mescole, ma senza perdere d’occhio l’obiettivo principale, che è finire la gara. Se ci aiuteranno? Vedremo. In passato la Bridgestone aveva realizzato un anteriore piuttosto "solido", seguendo le indicazioni dei piloti migliori, tra i quali Valentino. Verificheremo come ci adatteremo».
costruttore è stato ribattezzato il team di F.1, che in questi giorni ha traslocato da Norfolk a Leafeld (ex sede di Arrows e Super Aguri), mettendo fine alla guerra sul nome Lotus, che apparirà solo sulla ex Renault. A Mike Gascoyne, una lunga carriera tra Tyrrell, Benetton, Toyota, si sono aggiunti tecnici importanti, come John Iley aerodinamico di punta alla Ferrari e poi in McLaren. Il suo ingaggio e quello del d.s. Steve Nielsen (ex Renault) dimostrano come Fernandes abbia ancora voglia di spendere, malgrado le distrazioni calcistiche: ha in-
Taccuino
A Valencia
PER LA 24 ORE
Due Toyota a Le Mans Per una Peugeot che lascia, c’è subito la Toyota pronta a rad doppiare alla 24 Ore di Le Mans. La Ts030 ibrida, che ha girato a Le Ca stellet e sarà al via il 5 maggio nella prova iridata Endurance di Spa, avrà un altro equipaggio oltre a quello titolare formato da Wurz, La pierre e Nakajima.
IN VENDITA NEL WEEKEND La Caterham Ct01 è rimasta verde
Arriva la Panda
fatti acquistato il 66% delle azioni del Queen’s Park Rangers da Ecclestone. Ora resta solo un dubbio: confermerà Trulli o cederà ai rubli di Vitaly Petrov, lasciando l’Italia senza piloti in F.1?
Con un «porte aperte», in programma il 28 e 29 gennaio, ini zia la commercializzazione della nuova Panda nei 685 punti vendita Fiat in Italia. Tre allestimenti (Pop, Easy e Lounge) e motori 0.9 TwinA ir Turbo da 85 Cv, turbodiesel 1.3 Multijet da 75 Cv e benzina 1.2 Fire da 69 Cv. Prezzi da 10.200 euro.
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Melandri ok con la Bmw (p.g.) Marco Melandri promuove la nuova Bmw da 230 Cv dopo 2 giorni di test a Valencia in vista del debutto iridato Sbk del 26 febbraio: «Buone impressioni» ALEX PHOTO
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
BASKET LA SERIE A RISCOPRE I NOSTRI GIOCATORI
L’Angelo di Bologna Gigli: «Con Poeta? Ci capiamo al volo»
story Gli italiani in A Va meglio ma solo 1 per squadra gioca almeno 20’
25.5
Minuti in campo per partita di Angelo Gigli che dal 2005-06, a Reggio Emilia, non restava così tanto in campo
Il lungo e l’intesa con il play «La sintonia nasce dalle estati insieme a Formentera» ANDREA TOSI BOLOGNA
L’Angelo del basket italiano è tornato a volare insieme alla Virtus. Dopo gli esordi convincenti di Reggio Emilia con la prospettiva di entrare nel draft Nba (finita male), Angelo Gigli ha vissuto 5 anni nel quasi anonimato. Treviso e Roma dovevano consolidarlo ad alto livello, invece lo hanno oscurato. A 28 anni, al bivio di una carriera promettente ma mai eclatante, il lungo di Trastevere nato in Sud Africa ha trovato a Bologna l’ambiente, i compagni e un sistema che lo stanno rilanciando. Il suo verticalismo nei pick and roll è una delle armi più spettacolari e vincenti della Canadian. Gigli, il bilancio della carriera prima di Bologna è un bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
«Senz’altro mezzo pieno perché ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre, sempre ad alto livello, passando dalla finale scudetto all’Eurolega e Nazionale. Ho avuto anche molta sfortuna: in azzurro mi sono fratturato entrambe le mani, a Roma mi sono rotto un legamento. Cinque operazioni in 4 anni sono quanto di peggio possa accadere a chi come me che si basa molto sull’atletismo ma non mi piango addosso, non guardo indietro e non voglio pensare al futuro. Cerco di vive-
42
Gli italiani in campo almeno un terzo di partita in serie A. La regola in vigore del 2010 funziona: nel 2009-10 erano 28
re bene il presente e oggi sono felice così». L’ultima stagione a Roma è stata la peggiore: solo 1.6 punti di media in 15 partite. Ha temuto di uscire dal giro?
«A Roma avevo smarrito la mia dimensione, mi sentivo un gregario e gli infortuni hanno fatto il resto. Dopo l’ultima stagione ho avuto cattivi pensieri, non c’era la fila per me, ma non ho mai pensato di chiudere col basket. Invero qualche offerta ce l’avevo, quella della Virtus mi ha subito conquistato».
17+1
Italiani (+ Gallinari) con almeno un tempo in campo in serie A: dato sostanzialmente uguale a quello dell’anno scorso (14)
Angelo Gigli, 28 anni, 2.09, 14 punti di media nelle ultime 3 partite CIAMILLO
Bologna attrae ancora?
«Certo che sì. Qui si respira sempre basket a pieni polmoni. C’è pressione per i risultati e per la storia del club, ma dipende come le vivi. E poi Sabatini e coach Finelli sono stati onesti con me: venivo a fare il terzo-quarto lungo. Sono riuscito a scalare posizioni per merito della squadra che mi ha fatto sentire ancora importante. Questa Virtus è un gruppo splendido di persone vere. Non ho mai vissuto in uno spogliatoio così com-
«
Daniel Hackett, 24 anni LAPRESSE
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Italiani con almeno 30’ in campo: Hackett e Soragna (30.8). Ma a 29’ ci sono Amoroso e Poeta patto».
Abbiamo il dovere di lottare per i primi posti. E vorrei tornare in Eurolega ANGELO GIGLI Ala della Virtus, 28 anni
Tutti guardano al felice connubio con Poeta. Cosa vi unisce?
«Con Peppe ci frequentiamo dai tempi dei raduni azzurri. Lui è geniale in campo ma è ancora più straordinario fuori. Infatti la nostra sintonia è nata sulle spiagge di Formentera do-
ve da anni passiamo insieme le vacanze. I nostri alley-oop nascono lì, in palestra non prepariamo nulla di speciale».
Vorrei tornare in Eurolega con Bologna».
Dove può arrivare la Virtus?
Ha sfiorato la Nba. C’è un po’ di invidia per Gallinari, Bargnani e Belinelli?
«Siamo davanti e abbiamo il dovere di lottare per i primi posti. Non sarà facile perché il campionato è duro ed equilibrato.
«Invidia no, anzi sono orgoglioso di loro. Danilo è il più completo dei tre, Andrea ha più talento offensivo. Non ho crucci
LA CRISI
Roma cambia: oggi Calvani al posto di Lardo ROMA (canf) Oggi Roma sarebbe dovuta tornare al lavoro dopo la pessima prestazione di Biella, ma il presidente Toti ha allungato il riposo: motivo l’incontro che avrà in giornata col g.m. Riva e il tecnico Lardo a cui, salvo sorprese, verrà dato il benservito. Le motivazioni sono la mancanza di risultati e la necessità di dare la scossa a una squadra che, in Piemonte, ha dimostrato di non voler difendere più di tanto il coach. Al suo posto, il vice Calvani. COPPA DEL MONDO Ieri a Madrid, cerimonia di lancio del Mondiale 2014. La Fiba gli ha cambiato nome: d’ora in poi si chiamerà Coppa del Mondo.
ITALIA/EUROLEGA
Milano: ufficiale l’arrivo di Bremer Il Barcellona va Milano ha ufficializzato l’accordo fino a fine stagione con Ernest J.R. Bremer, 31enne guardia di passaporto bosniaco, proveniente dai russi del Nizhny Novgorod, a Biella nel 2006 e con Sergio Scariolo a Malaga nel 2004/05. Ieri per la seconda giornata di Top 16 di Eurolega. Girone E (senza italiane): Galatasaray Olympiacos 78 77 (Lucas 17; Spanoulis 24). Girone H: Maccabi Barcellona 57 71 (Langford 17; Lorbek 18). Classifica: Barcellona 2 0; Cantù, Maccabi 1 1; Zalgiris 0 2. LEGADUE Oggi alle 21.15 (diretta Rai Sport 2) anticipo della 3a di ritorno Ostuni Forlì.
per avere mancato il grande salto in America perché il mio basket non si sposa con il gioco Nba dove abbondano gli uno contro uno. Io invece sono un giocatore di sistema. Oggi non ci penso più. Ho un triennale con la Virtus e voglio godermelo tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
NBA I LAKERS FERMANO I CLIPPERS: DUE ESPULSI E RISSA SFIORATA TRA GASOL E PAUL
Los Angeles, è vero derby. Mago ancora stop Bargnani si fa male al polpaccio che lo aveva già costretto a due settimane fuori
e un paio di risse sfiorate. Alla fine sono stati i 12 punti di Kobe nel 4o periodo a fare la differenza, regalando il successo ai gialloviola al 4o tentativo in stagione (le prime due erano però amichevoli). E’ dal 2007 che i Clippers non battono i cugini due volte in fila in regular season.
MASSIMO ORIANI
Coach Dan Peterson, che da qualche giorno è sbarcato su Twitter, ieri ha usato la sfida tra Lakers e Clippers di mercoledì notte per far capire agli amici americani cosa significa per Milano il derby Milan-Inter. Vuol dire allora che per la prima volta nella storia, la stracittadina di Los Angeles è diventata una rivalità vera. Lo si è visto chiaramente allo Staples Center, con falli antisportivi, due espulsi, sei tecnici
Botte «E’ stata una partita "spor-
Blake Griffin, 22 anni, lungo dei Clippers, contro Andrew Bynum, 24 AP
ca" perché entrambe le squadre volevano vincere — ha poi detto Blake Griffin, che ha dato il là agli incidenti quando si è gettato su una palla vagante assieme a Metta World Peace, finendo col trovarsi in un mischione che gli arbitri risolvevano salomonicamente con una palla a due — Rivalità? E’ solo una delle 66 partite in calendario». Falso. Come hanno dimostrato gli spintoni tra Reggie
Evans e Josh McRoberts (espulsi) o la pacca sulla testa di Pau Gasol a Chris Paul a fine gara, non presa bene dal play dei Clippers, al rientro dopo aver saltato le ultime 6 gare per un problema muscolare. Italiani Gallinari ha festeggiato il nuovo contratto segnando 23 punti nella vittoria di Denver a Sacramento. Male invece Belinelli: 4 punti con 2/8 in 33’ nella 9a sconfitta consecutiva degli Hornets, in casa dei Thunder. Ma la brutta notizia arriva da Salt Lake City: Bargnani, dopo aver segnato 25 punti (10/26 al tiro però) nella vittoria di Toronto dopo due supplementari, è uscito zoppicante per il riaggravarsi dell’infortunio al polpaccio sinistro che gli era già costato due settimane di stop. Ieri a Denver la risonan-
za magnetica per stabilire l’entità del danno, ma il Mago era pessimista: «Temo sia più molto più grave rispetto all’ultima volta» ha infatti dichiarato dopo il match. Peccato. L’All Star Game ora rischia di restare un sogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Risultati: Philadelphia-New Jersey 90-97 dts (L.Williams 17; D.Williams 34); Washington-Charlotte 92-75 (N.Young 20; Carroll 17); Cleveland-New York 91-81 (Jamison 15; Stoudemire 19); Detroit-Miami 98-101 (Daye 28; James 32); Chicago-Indiana 90-95 (Rose 24; Granger 22); Houston-Milwaukee 99-105 (Martin 29; Jennings, S.Jackson 20); Oklahoma City-New Orleans 101-91 (Durant 25; Jack 20); Dallas-Minnesota 90-105 (Terry 17; Love 31); San Antonio-Atlanta 105-83 (Blair, Bonner 17; Teague 20); Utah-Toronto 106-111 d2ts (Millsap 31; Bargnani, Kleiza 25); Sacramento-Denver 93-122 (Fredette 19; Gallinari 23); Lakers-Clippers 96-91 (Bryant 24; Griffin 26); Golden State-Portland 101-93 (Curry 32; Aldridge 18).
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TENNIS GLI AUSTRALIAN OPEN EMETTONO I PRIMI VERDETTI
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I NUMERI
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successi di Nadal contro 9 sconfitte nei testa a testa Federer
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i successi di Federer contro Nadal contro 8 sconfitte negli Slam. Gli unici acuti di Roger nelle finali di Wimbledon 2006 e 2007, che sono le uniche due occasioni in 5 set in cui s’è trovato avanti due set a uno.
«Ho fatto un miracolo» Federer è k.o.
Nadal
15
finali Slam di Nadal (settimo di ogni epoca): 2 in Australia, 6 a Parigi, 5 a Wimbledon e 2 agli Us Open.
232
Nadal sfoga finalmente la tensione accumulata nel torneo e contro Federer EPA
successi Slam di Federer 63 in Australia, 49 a Parigi, 59 a Wimbledon e 61 a New York. Il record di Connors è 233 (lu.mar)
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI MELBOURNE
Quando due attori straordinari, con la voce ormai incrinata da mille esibizioni trionfali, recitano una volta di più la scena madre della loro carriera, per ricevere ancora applausi si affidano alle doti del repertorio che più hanno garantito il successo. Il copione della 27ª pagina del romanzo di una sfi-
da infinita dice così: Nadal 23 dritti vincenti, Federer 63 errori gratuiti. Fuoco di paglia Con questi nu-
meri, vince Rafa, ovvio. Che arriva a doppiare il rivale (ora 18-9 nei confronti diretti) e lo frustra per la 5ª volta consecutiva in uno Slam, raggiungendo una finale che solo due settimane fa sembrava un miracolo irrealizzabile, con quel ginocchio prossimo all’abisso di un
Così le semifinali Uomini: Nadal (Spa) b. Federer (Svi) 6-7 (5) 6-2 7-6 (5) 6-4. Donne: Azarenka (Bie) b. Clijsters (Bel) 6-4 1-6 6-3; Sharapova (Rus) b. Kvitova (R.Cec) 6-2 3-6 6-4.
Rafa spinge Roger al crollo (63 errori) «Alla vigilia del torneo pensavo di ritirarmi»
il confronto
l’Analisi
Rafa Nadal (Spa), 25 anni, n. 2 Atp, 10 Slam vinti
di VINCENZO MARTUCCI
Roger Federer (Svi), 30 anni, n. 3 Atp, 16 Slam vinti
ACE
4
11 DOPPI FALLI
1 crac forse definitivo. Vince perché rimane d’acciaio di fronte ai primi venti minuti sublimi di Roger, un concentrato di talento e precisione che scava subito il break del 2-0. Una fiamma che dura poco come i fuochi d’artificio dell’Australian Day. «Il contro break del 4-3 — racconterà lo spagnolo — mi ha fatto capire che pian piano mi stavo avvicinando al suo livello di gioco». Anche se Federer vince il tiebreak e va subito 1-0 e servizio nel secondo set, la situazione ideale per gestire e controllare partita ed emozioni. E invece si incarta e riperde d’acchito la battuta, con quel dritto che comincia a ballare (ne sbaglierà 36). «Forse ho fatto più errori del solito semplicemente perché se con lui non forzi, ti prende tempo e campo e ti mette in difficoltà». Difesa Poi, c’è molto del vecchio Rafa nel break del 4-2 che decide il parziale, con un due favolosi passanti di dritto (il primo, incrociato, su una veronica di rovescio che sarebbe stata vincente con chiunque) e il salto con il pugno alzato verso l’angolo di famiglia dove c’è anche papà: «Dite che contro Roger gioco le migliori partite? Può darsi, del resto quando ci affrontiamo sono sempre occasioni speciali, con tanto in palio. E poi, devo sempre alzare il livello perché so di incontrare un avversario migliore di me». Non avrà più la profondità dei bei tempi, non forzerà più il servizio per quella spalla che duole, ma in difesa e nell’orgoglio Nadal resta la solita furia. Perché Roger sale 4-3 e servizio nel terzo, e subito l’altro lo riacchiappa prima di un tiebreak dove gli servono 4 set point per chiudere (dal 6-1); e perché in un quarto set di svarioni e delizie, chiude al terzo match point dopo che il rivale gli ha regalato il 5-4 con un rovescio fuori e non ha sfruttato due palle del contro break. «Sono un po’ deluso — borbotta Federer — perché ho giocato un grande match e non ho sfruttato buone occasioni». Miracolo Riecco il guerriero di Maiorca: «Se ci penso, è un miracolo. La domenica prima del match d’apertura ero nel letto
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PERCENTUALE 1˚ SERVIZIO
77%
64%
PUNTI 1˚ SERVIZIO
69%
66%
SERVIZIO PIU’ VELOCE KM/H
194
207 VINCENTI
36
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ERRORI GRATUITI
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63
PUNTI A RETE
5/15
35/57
PUNTI DA FONDO
53%
44%
PUNTI TOTALI
146
130
che piangevo con un ginocchio in fiamme, convinto di dovermi ritirare». Stasera, da spettatore, si godrà l’altra semifinale: «Due grandi campioni, spero vinca quello che giocherà peggio in finale. Consigli a Murray? Forse che dovrà essere più aggressivo. Ma non sono affidabile come suggeritore: con Djokovic ho perso le ultime sei volte...». Il dolce sapore dell’attesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sharapova e il suo clone Azarenka per il n. 1 la n. 1 del mondo. Passato e presente Esperienza
o fresca motivazione? La Sharapova è alla sesta finale di uno Slam (3 vinte), in Australia ha festeggiato nel 2008 (l’ultima vittoria) e perso nel 2007. Si è presa la rivincita sulla Kvitova, che l’aveva malmenata in finale a Wimbledon: «Che bello tornare sul palcoscenico, con tutte queste emergenti rischio di passare per vecchia. Ho combattuto fino all’ultimo punto, hanno deciso costanza e motivazione». E i nervi, perché la ceca è stata punita dai 41 errori e la russa non ha tremato nono-
stante 10 doppi falli: «La Azarenka gioca come me? Ma no, ognuna ha il suo stile. E il n. 1 non mi interessa, ci sono già passata: molto meglio un altro Slam». Finale da urlo Per Vika, fidanza-
ta con il collega Sergei Bubka
190
settimane dall’ultimo n. 1 di Sharapova (8 giugno 2008). Victoria Azarenka potrebbe diventare la 21ª n. 1 (lu.mar.)
«Federer ha giocato male, ha sbagliato troppo, il servizio non l’ha aiutato, il dritto l’ha tradito, ha rischiato troppo la risposta sulla prima di servizio e poco sulla seconda, doveva andare di più a rete, ha avuto paura come al solito, e poi ha perso le gambe». «No, ha giocato bene Nadal: è lui che l’ha costretto a sbagliare, e l’ha lavorato ai fianchi, giocando profondo, servendo preciso e correndo come non gli succedeva dal 2010». Il mondo del tennis si divide, come sempre, davanti alla riedizione numero 27 del più grande spettacolo, dopo... Dopo chi? Forse dopo soltanto la mitica rivalità McEnroe-Borg anni 80. Perché anche i successivi Becker-Edberg e Agassi-Sampras non sono stati così appassionati e sanguigni come i duelli dell’epopea Federer-Nadal. Un classico mai fuori moda, anche se il copione è scontato. Ironicamente, Roger è come i fuochi d’artificio che hanno stoppato lui e la semifinale di Melbourne per l’Australia Day: bello, bellissimo, entusiasmante e unico, come intensità, dura però 10-20 minuti, poi deve staccare il piede dall’acceleratore e, come il vecchio Schumacher sulla sua F1, sgommerà ancora, scatterà, ma non terrà più il ritmo dei giovani. Non sui cinque set, la lunga distanza degli Slam che, all’aperto, esalta ulteriormente le caratteristiche di Rafa e, addirittura, lo «calma», mentre a Roger, game dietro game, rimanda nel suo campo palline sempre più insidiose, con la faccia grintosa del mancino di Maiorca e quei velenosi «Vamòs», come marcia funebre. Perciò, chi ama il tennis come gesto tecnico, più che come completezza psico-fisica, è destinato a soffrire e a vivere di sprazzi, come ieri. Sublimi, e decisivi per i 100 metri, ma non per la maratona alla quale Federer si condanna dopo il primo set vinto in un’ora. Il resto è una conseguenza. Che trasfigura anche i testa a testa con Rafa: 8-19. Povero Roger.
Gazzetta.it
DONNE LA FINALE DETERMINA CHI SUCCEDE LUNEDI’ ALLA WOZNIACKI
MELBOURNE (ri.cr.) Meglio l’originale o l’imitazione più riuscita? Una finale allo specchio: la vera Sharapova contro il suo clone Azarenka. Figlie dell’ultima Unione Sovietica, entrambe con ascendenze bielorusse (anche se Maria è nata in Russia, mentre Victoria è di Minsk), emigrate da bambine negli Usa per apprendere l’arte della racchetta, bionde, gran fisico e con le gambe lunghe lunghe che piacciono alle copertine di moda e perfino con lo stesso stile di gioco, domani restituiranno al tennis la semplicità che il computer spesso stravolge: chi vince, diventa
Decide il 1˚set Roger non è da maratona
DJOKOVIC LIVE LE FOTO PIU’ BELLE DI MARIA E VICTORIA
jr. è invece la prima volta. Dopo aver battuto la campionessa uscente, Clijsters, la bielorussa, 11 vittorie e nessuna sconfitta nel 2012, ha mostrato una maturità che non le si conosceva a questi livelli: «Non credo fossi un caso da manicomio, con le mie sconfitte negli Slam: semplicemente, sono giovane ed emotiva. Puoi credere in te stessa anche al mille per cento, ma non sempre ti riescono le cose che vorresti fare». Sarà anche la finale con i decibel più alti di sempre, per i gemiti con cui le due valchirie accompagnano ogni colpo. Una partita da urlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le emozioni del grande tennis su Gazzetta.it con tutta la diretta della semifinale maschile tra Djokovic e Murray che si gioca stamane alle 9. In più le interviste, i video, le curiosità, le quote dei bookmaker e le gallery fotografiche. Da non perdere quella su Maria Sharapova e Victoria Azarenka, che si contenderanno il titolo tra le donne, e quella sullo straordinario confronto Nadal-Federer.
Maria Sharapova, 25 anni EPA
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VENERDĂŒ 27 GENNAIO 2012
A cura di RCS MediaGroup PubblicitĂ
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Ecco l’evento sulle Dolomiti che è diventato un “mustâ€? per i fondisti di tutto il mondo
NORVEGIA BATTE ITALIA 2.840-2.314. Câ€™Ăˆ NORTHUG!
7200 “Bisontiâ€? in pista Marcialonga al via! Domenica (diretta Rai Sport2 9.30 -12.00) la mitica gara delle Valli di Fiemme e di Fassa in Trentino gni grande evento ha sempre una grande storia alle spalle. La Marcialonga, 39 edizioni domenica 29 gennaio, di cose da raccontare ne ha parecchie. La prima è quella dell’inverno 1970, quando di ritorno dalla mitica Vasaloppet i quattro amici Nele Zorzi, Giulio Giovannini, Mario Cristofolini e Roberto Moggio - estasiati dal grande evento scandinavo - con una semplicitĂ disarmante profferirono una frase che rimase poi negli annali della storia della granfondo: “Podesan farla anca noi ‘na gara cosĂŹâ€? (potremmo farla anche noi una gara simile). Detto fatto, e il 7 febbraio 1971 ecco la prima Marcialonga, primo capitolo di una storia che ha raccontato pagine epiche del fondo mondiale. Nel 2003 la svolta, solo in tecnica classica, 70 km da Moena salendo me. Quella che sembrava una scelta azzardata, fu l’inizio di un nuovo grande successo, con gli scandinavi che ogni anno scendono a frotte ad ingigantire i numeri. Ora c’è il tetto di 7.000 partecipanti, perchĂŠ il comitato organizzatore vuole offrire servizi accurati e una pista in condizioni ottimali a tutti i concorrenti dal primo all’ul-
O
timo. Domenica in Trentino gli oltre 7.000 marcialonghisti sono pronti a scrivere una nuova pagina della celebre granfondo, che ha visto le iscrizioni chiudersi ancora a giugno, un successo oltre ogni previsione. Si correrĂ su una pista in condizioni eccellenti, a Moena sono giĂ pronti gli 8 binari di partenza, lungo i 70 km sono stati stesi 200.000 metri cubi di neve ]6@@@ no giĂ ricevuto istruzioni precise per garantire lo svolgimento di una gara davvero complessa. La lista degli iscritti è lunga, ma le prime 200 righe sono quelle che contano, quelle del primo gruppo che partirĂ in mass start insieme ai 300 successivi, e sarĂ una mass start da Coppa del Mondo! Poi dietro, tutti gli altri. Dunque il gruppo “rossoâ€? sarĂ composto da una pattuglia di atleti capaci di rendere incandescente un Mondiale. Northug è il grande atteso. Il campione norvegese “senteâ€? per questa gara una grande pressione. In Norvegia la Marcialonga è come la maratona di New York per i run 6 5 ma per Northug bisogna vincere. E non sarĂ facile. I 70 chilometri sono impegnativi, soprattutto gli ultimi tre sulla salita di Cascata, col rilevamen-
mazzata ai muscoli. I migliori salgono tutti a spinta di braccia. La sciolina si è dileguata lungo la pista, non câ&#x20AC;&#x2122;è tempo per sciolinare. ! villano o hanno sfavillato nellâ&#x20AC;&#x2122;olimpo dello sci di fondo mondiale: Brink, " # $ " %$ ders), Svartedal, Bjervig, Koukal, Rezac, Livers, Confortola, Genuin, Valbusa, Shevchenko, Neumannovaâ&#x20AC;Ś, poi ci sono gli specialisti delle $ & ' & & $ " %*+ / & ter, Svendsen, Hansson, Lintzen, 4 + 5 6 La Marcialonga però non è solo 8 6 ; < cialonga â&#x20AC;&#x153;veraâ&#x20AC;? è quella che vivono tutte le migliaia di fondisti che prima hanno vinto lo â&#x20AC;&#x153;sprintâ&#x20AC;? per arrivare ad iscriversi entro i 7.000, e che hanno un solo grande obiettivo, tagliare il traguardo, non importa a che ora. Decoubertain alla Marcialonga andrebbe sicuramente a nozze. Onore anche ai 16 senatori rimasti. Sono quelli che hanno portato a termine tutte le edizioni e che saranno ai nastri di partenza anche domenica mattina.
Gira quasi la testa a guardare i numeri della Marcialonga. Domenica 29 gennaio, alle 8.15, Moena sarĂ invasa da oltre 7.000 fondisti, tutti armati di sci, bastoncini e la solita, incredibile carica. Cifre a tre zeri, si diceva, per la Marcialonga piĂš affollata di sempre con 7140 â&#x20AC;&#x153;bisontiâ&#x20AC;?, che â&#x20AC;&#x153;analizzatiâ&#x20AC;? nel dettaglio risultano decisamente interessanti. Ă&#x2C6; universalmente noto che la patria dello sci nordico sia la Scandinavia, dove si pratica lo sci di fondo, come in Italia â&#x20AC;&#x201C; sia consentito il parallelismo â&#x20AC;&#x201C; si
e danesi per la Marcialonga è ogni anno piĂš profondo. A parlare sono ancora una volta i numeri. Nelle valli di Fiemme e Fassa scenderanno 2840 vichinghi. Il popolo di marcialonghisti piĂš numeroso dopo quello norvegese è quello nostrano, con 2314 partecipanti che accorreranno in Trentino da ogni angolo dello stivale. La regione piĂš rappresentata è ovviamente il Trentino-Alto Adige con 751 fondisti, seguiti da 585 lombardi, 338 veneti, 194 atleti dellâ&#x20AC;&#x2122;Emilia Romagna, 117 piemontesi, 88 friulani, 79 toscani, 49 liguri, 45 laziali, 21 molisani, 17 valdostani, 12 marchigiani, 6 abruzzesi, 5 campani, 2 umbri e 1 concorrente che rappresenterĂ la Sicilia.
piÚ rappresentate sono Trento (684), Bergamo (245), Milano (104) e Vicenza (103). Terza è la Svezia con 1194 concorrenti. Da segnalare che tutti gli scandinavi totalizzano ben oltre la metà del totale degli iscritti alla Marcialonga numero 39.
gentil sesso schierate al via di Moena, con un numero superiore a quello dei maschi per quanto riguarda le presenza alla Light di 45 km (298 contro i 224 uomini).
In alto il via del primo gruppo a Moena. Qui sopra lâ&#x20AC;&#x2122;arrivo vittorioso del 2011 di Ahrlin (SWE) a Cavalese. A sinistra Zorzi, una delle tante â&#x20AC;&#x153;Starsâ&#x20AC;?. Foto Facchini/Newspower (Canon eos)
â&#x20AC;&#x153;Starsâ&#x20AC;? per la LILT Campioni di sport, la Marcialonga è anche solidarietĂ lla Marcialonga le â&#x20AC;&#x153;stelleâ&#x20AC;? sono quelle dei partecipanti alla celebre granfondo: la start list è ricca di tanti campioni sportivi di ieri e di oggi. In questi ultimi dieci anni, però, la parola â&#x20AC;&#x153;stelleâ&#x20AC;? rimanda a un altro aspetto della Marcialonga, quello legato alla solidarietĂ della Marcialonga Stars. Lâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa, in programma sabato alle 13.00 a Lago di Tesero, coinvolge ogni anno personaggi famosi dello sport e dello spettacolo, chiamati a trascorrere un pomeriggio di divertimento con gli sci ai piedi o con le racchette da neve, per supportare la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Trento. La Marcialonga Stars intende catalizzare lâ&#x20AC;&#x2122;attenzione su una tematica sociale di grande importanza come la lotta ai tumori, e decine di personalitĂ hanno risposto allâ&#x20AC;&#x2122;appello e tra queste la squadra â&#x20AC;&#x153;Stelle Olimpicheâ&#x20AC;?, un team formato da sportive come Gabriella Paruzzi, fondista plurimeda-
A
gliata e giĂ vincitrice della Marcialonga 2004, il bronzo di & ; " ?@@? A E $ Pieretti e le veliste Giovanna Micol, Giulia Pignolo, Larissa 4 ; F FJ $ Italcementi, uno dei partner della Marcialonga insieme a Melinda, Trentingrana, Cavit, Casse Rurali Trentine. Sabato alla Marcialonga Stars si vedranno anche i motoci U& & " E 5 & FW %< ?/ campione italiano e vicecampione del mondo Stock 2011 Danilo Petrucci, questâ&#x20AC;&#x2122;anno in MotoGp, e il campione europeo 2004 della 125 GP Michele Pirro (Moto2). $ < & # Y < U & < $ < W F F [ Ignazio e Moreno Moser.
LA MARCIALONGA SI FA IN 3 La Marcialonga oltre agli sci stretti abbraccia un mondo sportivo... al cubo. Oltre allâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento invernale, sono in calendario la Marcialonga Running e la Marcialonga Cycling Craft di ciclismo su strada, tre manifestazioni legate al marchio Marcialonga che ogni anno richiamano ai nastri di partenza un numero sempre maggiore di concorrenti. La Marcialonga Cycling Craft (27 maggio) questâ&#x20AC;&#x2122;anno è â&#x20AC;&#x153;abbinataâ&#x20AC;? alla tappa dolomitica del Giro dâ&#x20AC;&#x2122;Italia di Pampeago, in Val di Fiemme, con un pacchetto ospitalitĂ irrinunciabile. La gara, alla 6a edizione, parte ed arriva a Predazzo e propone due percorsi di 80 e 135,4 km col Passo Lavazè in comune ad entrambi i tracciati, mentre il Passo San Pellegrino e il Passo Valles sono inseriti nel â&#x20AC;&#x153;lungoâ&#x20AC;?. La 10a Marcialonga Running invece è in programma il 2 settembre con 25,5 km da Moena a Cavalese. I tre eventi sono anche uniti nella Combinata Punto 3 Craft, somma dei
per amanti degli sport di fatica con 70 km sugli sci, 135,4 km in sella alla bici e 25,5 km di corsa.
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PALLANUOTO GLI EUROPEI DI EINDHOVEN
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Domani alle16 in Tv
Simona Abbate (a destra) esulta con le compagne dopo il gol decisivo del 13-12 che vale la finale europea per il Setterosa dopo sei anni INSIDE
Setterosa sei magnifico Russia ciao, Grecia a noi Un’altra impresa per le ragazze di Conti: battuta la squadra tricampione dell’Europa, domani per il titolo contro le iridate DAL NOSTRO INVIATO
FRANCO CARRELLA EINDHOVEN (Olanda)
L’unica ragazza russa che festeggiava, ieri sera, si trovava alle porte di Roma. Tatiana Lvova, col piccolo Alexander in braccio, guardava la semifinale degli Europei davanti alla tv, brindando allo straordinario successo del compagno Fabio Conti, il c.t. del Setterosa. Risultato più impensabile non poteva esserci: non per il valore delle nostre tigri, ormai consolidato, ma per quello delle avversarie, uscite trionfatrici dalle tre precedenti edizioni. Unico stop Per l’Italia è un ritor-
no sul podio dopo sei anni: a Belgrado 2006 fu argento proprio dietro le stesse rivali. Tra il Setterosa e la medaglia d’oro, adesso, rispunta la Grecia, l’unica squadra che ci ha battuto in questo torneo nella piscina olandese, 10-9 nella prima giornata. Emozioni Dopo la maratona con le campionesse olimpiche dell’Olanda, risolta ai rigori, un’altra sfida da togliere il fiato. La zona del Setterosa contro lo spietato pressing della squadra di Kabanov, il tecnico
due volte olimpionico (’72 e ’80) che fa leva sul solido blocco del club che allena, il Kirishi: da lì provengono ben nove giocatrici. Gigli compie prodezze in serie, Frassinetti è immarcabile ai due metri, Di Mario semplicemente immensa: per la romana, alla fine, 30’ in campo e 5 gol su 7 tentativi. Il suo rientro in Nazionale, dopo due anni e mezzo, è entusiasmante. Nessuno sa portarsi sul doppio vantaggio, la stella Konukh esce prematuramente per limite di falli (al 18’), sfiancata dai nostri centroboa. L’ultimo tempo si apre sul 9-8 per l’Italia ed è un concentrato di emozioni, botta e risposta, tra decisioni arbitrali poco condivisibili. Mano Sull’11-11, Cotti sigla il nuovo vantaggio in superiorità numerica, Frassinetti coglie il palo il pallone del +2 dopo essersi liberata divinamente sotto la porta («Se avessimo perso, mi sarei tagliata la mano»), sulla ripartenza è la scatenata Beliaeva a siglare il 12-12, infine la rete della vittoria è firmata da Abbate, un gran tiro con l’uomo in più da posizione 5, a 55" dalla sirena. «Avevo fallito la superiorità un minuto prima e volevo rifarmi a tutti i costi. Abbiamo ste-
Semifinale decisa dalla Abbate a 55" dalla fine. Da applausi Di Mario e Frassinetti. Il c.t. Conti: «Grandi obiettivi»
ITALIA RUSSIA
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(2-2, 4-4, 3-2, 4-4) MARCATRICI: 2’01" Beliaeva s.n., 2’16" Bianconi rig., 2’34" Fedorova, 5’40" Bianconi rig.; 9’48" Di Mario s.n., 10’23" Lisunova s.n., 11’05" Di Mario s.n., 11’22" Beliaeva, 11’53" Ivanova, 14’ Frassinetti, 14’32" Fedotova s.n., 15’40" Aiello s.n.; 18’14" Prokofyeva, 18’37" Frassinetti s.n., 19’26" Prokofyeva, 21’17" e 22’13" (s.n.) Di Mario; 26’18" Fedotova, 27’08" Beliaeva, 27’22" Di Mario, 28’17" Emmolo, 28’55" Lisunova rig., 29’24" Cotti s.n., 30’26" Beliaeva, 31’05" Abbate s.n. ITALIA: Gigli, Abbate, Di Mario, Bianconi, Emmolo, Cotti, Frassinetti; Casanova, Aiello, Queirolo, Lapi, Rambaldi. N.e. Giu.Gorlero. All. Conti. RUSSIA: Kovtunovskaya, Fedotova, Prokofyeva, Konukh, Lisunova, Beliaeva, Ivanova; Kurochkina, Belova, Khokhriakova, Tankeeva, Antonova. N.e. Karnaukh. All. Kabanov. ARBITRI: Koryzna (Pol) e Teixido (Spa). NOTE: sup. num. Italia 11 (7 gol), Russia 6 (3). Usc. 3 f. Konukh 18’25", Bianconi 25’37", Khokhriakova 29’15". Spett. 1.000.
so una squadra di fuoriclasse» racconta la scugnizza di Marcianise, terra di fantastici pugili. Non è un caso se sia lei, sorella dell’ex azzurra Nicoletta, a sferrare il colpo del k.o. Con la rabbia derivante anche da una rivincita da consumare: «Ai Mondiali di Shanghai, la Russia ci aveva negato la gioia del bronzo». Finì 8-7. Parla il c.t. L’attacco azzurro è
da Oscar, non così la difesa che in alcune circostanze si fa trovare impreparata. Ma poco importa, visto l’esito. Gli olandesi, da perfetti registi, al termine della battaglia ci fanno ascoltare «Felicità» di Al Bano e Romina, mentre in acqua è festa e Conti sussurra con la voce gli è rimasta: «Maturità è porsi grandi obiettivi, e noi ci stiamo riuscendo. È un altro passo importante per acquisire la consapevolezza di quanto valiamo. Alla vigilia — dice il c.t. del rilancio azzurro — avevo detto alle ragazze che con la Russia ce la saremmo giocata punto a punto, colpo su colpo, e sarebbe stato fondamentale restare mentalmente "dentro" la partita. Ora resettiamo tutto e ci concentriamo sulla Grecia». Cioè le campionesse del mondo.
Anche nell'altra sfida, tanti gol e tante emozioni. Tra le greche campionesse del mondo, che al debutto avevano battuto il Setterosa, ben 5 gol di Roumpesi. Semifinali Grecia-Ungheria 14-12, Italia-Russia 13-12. Finale 5˚ posto: Olanda-Spagna 10-11. Domani: finali 3˚ posto Ungheria-Russia (14.15) e 1˚ posto Grecia-Italia(16). UOMINI Oggi: semifinali Italia-Serbia (18), Montenegro-Ungheria (20), diretta RaiSport 2. PUBBLICO Da 2.500 a 3.150. Da ieri, per le partite più importanti dei campionati europei, la piscina intitolata a Pieter van den Hoogenband ha 650 posti in più. Gli organizzatori hanno fatto montare una tribunetta temporanea dietro una porta
SEMIFINALE UOMINI OGGI GLI IRIDATI
Un Settebello e due cognati contro la Serbia Gitto e Presciutti uniti in tutto «Noi, da snobbati a temuti»
Niccolò Gitto, 25 anni, e Christian Presciutti, 29 TARANTINI
Tre gol nel quarto di finale con la Germania, che si aggiungono agli 8 nelle precedenti 5 partite. Ma Christian Presciutti non li ha mai festeggiati col gesto del "ciuccio", alla maniera del suo idolo Totti, come ai trionfali Mondiali di Shanghai, quando era appena nata Chloé: «È un'esultanza che vorrei riservarmi per queste ultime partite degli Europei» dice il 29enne attaccante del Brescia, campione di pallanuoto e campione di simpatia. Nel Settebello che finora s'è arreso solo alla ritrovata Ungheria, è la freccia che colpisce spesso in controfuga. Ed è l'uomo che ha sempre la battuta pronta, con la genuinità che lo contraddistingue, specialmente quando si parla di calcio: «Martedì, la sera di Juve-Roma in Coppa Italia, Campagna ci ha concesso di cenare un po' prima: "Così voi romanisti potete godervi la partita". Ma la realtà è che lui, da juventino, non se la sarebbe mai persa. Che rabbia quel 3-0, ma ci rifaremo...». Le radici Romano di Guidonia, nato a Venezia
solo perché mamma Paola è veneta, Presciutti intende conoscere Totti ("Col talento che si ritrova, nonostante l'età, può far comodo a Prandelli") ed è tifoso giallorosso fino al midollo: «Nel 2001 dello scudetto, andavo in curva». È una passione che lo accomuna a Gitto, per lui più di un amico: sono infatti legati a due sorelle, Christian sposato con Micol e Niccolò fidanzato con Victoria. Anche se Gitto nel 2010 si è trasferito da Brescia a Recco, i quattro trascorrono molti weekend insieme: «Viene a "scroccare" a casa mia — scherza Presciutti — e come se non bastasse, devo sopportarlo pure qui. Abbiamo la stessa camera». Niccolò, 25 anni, trasteverino, è un fior di difensore: «Un cagnaccio», lo definisce Christian. E l’interessato ricorda: «Giocando nella Lazio, qualcuno mi sfotteva: "sei er Nesta dei poveri". A me, romanista...». Gruppo sereno Gli incroci familiari non si limita-
no qui, perché entrambi hanno in casa i possibili eredi, già nelle nazionali giovanili. I fratelli di Christian, Nicholas ('93) e Daniel ('96), giocano con Camogli e Lazio, Matteo Gitto ('91) milita nel Brescia di Presciutti. Niccolò parla con gioia del gruppo azzurro: «Grazie al clima che si è instaurato, anche i lunghi collegiali pesano di meno». E lancia la sfida alla Serbia, oggi avversaria in semifinale dopo le sfide che valevano il titolo in World League e ai Mondiali: «C'è rivalità assoluta, è come se nel calcio si affrontassero Italia e Germania. Una volta ci snobbavano, ora hanno imparato a temerci». f.c.
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PALLAVOLO SALTA LA SECONDA PANCHINA IN A-1 MASCHILE
Esonerato Gulinelli, arriverà Lorenzetti? Fatale la sconfitta in Coppa Italia. Per il momento Cuneo affidata a Placì e Piroli GIANNI SCARPACE CUNEO
«Tanto non tuonò che piovve». La variazione al detto usato per indicare l’immancabile verificarsi di un avvenimen-
to previsto da tempo, si addice all’esonero del coach della Bre banca Lannutti Flavio Gulinelli deciso ieri da Piemonte Volley. Sì, perché se è vero che nell’aria era percepibile anche dall’ultimo tifoso distratto del Palabrebanca uno scollamento netto tra il coach e il gruppo di giocatori più esperto di A-1, lo stile sabaudo della società aveva concesso poco e niente a "spifferi" su ciò che accadeva nello spogliatoio. Cinque righe di comunicato dicono che «la società ha comunicato al capo allenatore signor Flavio Gulinelli l’esonero». Inoltre che «la
squadra è affidata all’allenatore in seconda, Camillo Placì (il secondo sarà Alessandro Piroli, ndr)» e che «la società ringrazia il signor Gulinelli per il lavoro svolto e gli augura le migliori soddisfazioni per il futuro». Stop. Coppa Italia Il resto lo dicono i volti scuri e i silenzi dopo l’eliminazione dalla corsa alla Coppa Italia (che Cuneo detiene) in seguito alla scoppola di mercoledì con Belluno, 4 sconfitte in campionato, l’inspiegabile scivolone contro i cechi in Champions (Cuneo è qualifica-
ta per i playoff a 12), la Supercoppa lasciata a Trento, gli immancabili timeout in cui tutti parlavano con tutti e quindi con nessuno. «Preferisco non dir nulla - spiega Gulinelli -, in queste occasioni bisogna lasciar decantare». «Dispiace, in tali occasioni, per il lato umano della vicenda - dice il gm Marco Pistolesi -, ma questa squadra non è mai riuscita a esprimere il suo potenziale». «Spiace arrivare a una situazione così - dice il capitano Wijsmans -. Può capitare: evidentemente Gulinelli non era l’allenatore giusto per il nostro gruppo. Sia-
Gulinelli, 2˚ azzurro al Mondiale ’98
mo tutti convinti che Flavio abbia sempre dato il massimo, ma accade anche che non si applichi magari il metodo giusto». La cosa che chiedono la frangia storica dei tifosi (i Blue Brother) e il leader Carmelo Noto aggiunge: «I giocatori, ora, non hanno più alibi». L’esonero arriva in un momento non facile. Nik Grbic ha un dito fratturato: non sarà disponibile per tre settimane. Domenica c’è Latina, mercoledì 1˚ febbraio la prima sfida con Macerata in Champions. Il futuro? Placì e Piroli sono considerati ad interim. Nessuno, ufficialmente, sussurra il nome di Lorenzetti, allenatore di A1 libero dopo l'addio a Piacenza: ancora riservatezza sabauda? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SPORT INVERNALI GHIACCIO: EUROPEI DI FIGURA SCI DONNE A ST. MORITZ
Merighetti riprova «Dopo Cortina ho qualcosa in più»
Andrei Plushenko, 29 anni, oro a Torino 2006 AFP
Daniela Merighetti, 30 anni, ieri in prova con qualche problema alla schiena
Plushenko è tornato Storici Berton-Hotarek Lo zar è secondo dopo il corto: «Ma io punto a Sochi 2014» Azzurri mai così in alto nell’artistico: quarti. E oggi la Kostner DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI SHEFFIELD (Inghilterra)
Un boato, il silenzio e poi, con le note di Vivaldi a far da sottofondo, solo il rumore delle sue lame sul ghiaccio. Evgeny Plushenko è tornato. E non è il ritorno di uno qualsiasi. Anche se adesso non è esplosivo come nei giorni migliori. Anche se oggi appare meno sfacciato di un tempo. Anche se ora, quando salta, non va a toccar le stelle. Non bastassero le due stagioni di stop, ha anche un ginocchio che lo tormenta. A 29 anni, è qui solo per dimostrare di essere ancora vivo. Ma intanto li mette (quasi) tutti in fila di nuovo. Solo un suo protetto, il 18enne Artur Gachinski, allievo del suo stesso maestro Alexei Mishin, bronzo mondiale in carica, gli sta davanti, per 9/100, un nulla. Il libero, domani, sarà una battaglia. Addio Nizza «Questo — ammette lo zar poco dopo l’esercizio, volto affaticato, pattini slacciati — non è il mio livello. Senza quadruplo mi sembra di tornare indietro di decenni. Ma se lo eseguo, poi il ginocchio sinistro mi fa troppo male, per recuperare devo stare fermo 3 o 4 minuti, senza pattinare. È stata una scelta obbli-
gata e so che potrà costarmi il titolo. Come sarà quella di rinunciare ai Mondiali di Nizza. Ma quanto prima sarò a Monaco per farmi pulire il menisco. Del resto la mia presenza qui va valutata in prospettiva. Lo sapete, punto ai Giochi di Sochi 2014 e questa è la prima tappa di avvicinamento. Avevo bisogno di gare, anche per far punti per il ranking mondiale. Ho pattinato pulito, sono contento così. Lo rimarrò anche non dovessi vincere: di ori nel cassetto ne ho tanti». Molto male gli azzurri, con gravi problemi sui salti: Samuel Contesti, nelle ultime tre edizioni sempre tra i primi sei, con un programma che proprio non digerisce più, è 11o, Paolo Bacchini 17o. Che coppia Molto meglio, in casa tricolore, va nelle coppie di artistico. Stefania Berton-Ondrej Hotarek chiudono a uno scintillante quarto posto, nuovamente miglior risultato nella storia tricolore della specialità (una storia cominciata nel 1930...), con un progresso di una piazza rispetto a Berna 2011. Il loro libero, proposto con eleganza e accompagnato dall’Adagio di Albinoni, non è esente da pecche, ma comunque di livello. Gli allievi di Franca Bianconi, soprattutto, dimostrano gran carattere.
SHORT TRACK OGGI AL VIA GLI EUROPEI
Fontana all’attacco «Vinco tutte le gare» Arianna Fontana non si nasconde: agli Europei di short track, da oggi a domenica nella ceca Mlada Boleslav, una cinquantina di km a nord di Praga, non solo punta a conquistare il quarto titolo della carriera, superando così Marinella Canclini, vincitrice delle prime tre edizioni della rassegna, tra il 1997 e il 1999. Ma, addirittura, «a impormi in tutte e quattro le prove del programma. Per un motivo o per
l’altro, non ci sono mai riuscita». E’ giustamente ambiziosa, la 21enne azzurra. Nel Vecchio Continente non può temere rivali. Tanto più in questa stagione, che l’ha vista trionfare in cinque delle sue sei ultime gare di Coppa del Mondo. «Nei 500 - dice - dovrò prestare attenzione a Martina Valcepina (lo scorso anno già bronzo nella generale, ndr), nei 1000 e 1500 alla ceca Novotna e alla britannica Christie,
LA GUIDA
Contesti solo 11o Oggi danza con Cappellini-Lanotte
Stefania Berton e Ondrej Hotarek AP
Coppia nata e cresciuta a Sesto San Giovanni, per i due è il miglior modo per festeggiare il fresco ingresso nelle Fiamme Azzurre. Bravi anche Anna Gillespie-Luca Demattè, dodicesimi come lo scorso anno, ma con tre primati personali. Ai vertici è sempre più Russia: la tripletta, con Tatiana Volosozhar-Maxim Trankov d’oro, arriva per la dodicesima volta. Oggi intanto, insieme a Valentina Marchei e a Francesca Rio, entra in scena Carolina Kostner. Nel corto pattinerà per penultima (su 28), alle 17.56 italiane. Nelle rifiniture sulla pista secondaria, nonostante in precedenza un virus l’abbia tenuta a riposo tre giorni, è parsa in gran condizione. È caccia al quarto titolo e alla settima medaglia.
Stasera, nel libero della danza, Anna Cappellini Luca Lanotte, sesti dopo il corto, cercano una difficile (non impossibile) scalata al podio. Uomini. Corto: 1. Gachinski (Rus) 84.80; 2. Plushenko (Rus) 84.71; 3. Verner (R.Ceca) 81.14; 4. Fernandez (Spa) 80.11; 5. Amodio (Fra) 78.48; 6. Brezina (R.Ceca) 76.13; 7. Van der Perren (Bel) 71.05; 8. Nemdrickx (Bel) 69.98; 11. Contesti 66.86; 17. Bacchini 55.77. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Volosozhar Trankov (Rus) 210.45; 2. (2.2.) Bazarova Larionov (Rus) 193.79; 3. (3.3.) Stolbova Klimov (Rus) 171.81; 4. (4.4.) Berton Hotarek 158.99; 5. (7.5.) Vartmann Van Cleave (Ger) 154.99; 6. (8.6.) James Cipres (Fra) 151.93; 12. (11.12.) Gillespie Demattè 120.11. Oggi (ora it., locale 1 ora) Ore 14: corto donne (Rio ore 15.00, Marchei ore 17.43, Kostner ore 17.56). Ore 19: libero danza (Guignard Fabbri ore 20.52, Cappellini Lanotte ore 21.24). In tv: RaiSport 2 ore 13.50, RaiSport 1 ed Eurosport ore 22.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ma senza nulla togliere a questo appuntamento, il mio mirino è già puntato alle ultime tappe di Coppa e ai Mondiali».
PIERANGELO MOLINARO ST. MORITZ (Svizzera)
A Brescia qualcuno ha preso Daniela Merighetti per matta. «Ma come — si è sentita dire quando ha varcato la porta della palestra — non ti hanno operato alla mano due giorni fa?» Lei ha risposto: «Certo e in anestesia generale, ma oggi pedalo sulla cyclette solo per un’oretta». Quando si dice l’impegno. D’altra parte Daniela, 30 anni, non si è mai fatta pregare, è sempre stata un esempio di professionalità e la vittoria di due settimane fa nella discesa di Cortina è stata il giusto premio a 15 stagioni di dedizione. Oggi sarà in pista a St. Moritz per la supercombinata che recupera quella annullata a Val d’Isere, domani la discesa, domenica un’altra supercombinata(con superG). La convalescenza «Dopo Corti-
na ho rimesso gli sci solo martedì per la prima prova della discesa, ma gli allenamenti li ho ripresi subito. Mi hanno operata al pollice sinistro che mi ero fratturata una settimana prima a Bad Kleinkirchheim quando il palo di una porta mi ha colpita sulla mano e ho ripreso due giorni dopo; nei giorni successivi ho lavorato su forza e rapidità. Il pollice? Lo proteggo con un tutore, lo stesso di Cortina. Perdo qualcosa in spinta in partenza, ma se ho vinto la prima gara in carriera con un pollice rotto, chissà adesso che me lo hanno aggiustato», scherza. Vincere nello sci è la pietra miliare di una carriera e non tanto per la popolarità. Diceva Deborah Compagnoni: «Le sensazioni che provi quando vinci te le devi tenere strette, rimarranno il punto di riferimento, nei momenti belli, ma soprattutto in quelli brutti, quando non sai da dove
iniziare la risalita». Parole sagge che la Merighetti condivide, anche se deve fare i conti con la naturale modestia. «Lo so, ma Cortina per me è una pista speciale, dove riesco a tirare fuori tutto e qualcosa di più. In gara ci ho sempre provato, come testimoniano le tante cadute, ma dopo quella vittoria ho qualcosa in più dentro». La squadra E la Merighetti spe-
ra che il suo trionfo sia uno stimolo per tutta la squadra. «Siamo un bel gruppo — dice — e io in allenamento non sono mai davanti. Spero che anche le mie compagne ci credano. A St. Moritz per me sarà dura. Non ho mai avuto un grande feeling con questa pista, ma mi preoccupa di più la schiena, che in prova ha ringhiato, mi sono fermata per non fare danni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SU SPORTWEEK
Domani la Maze e il caso sottotute
Su SportWeek in edicola domani con la Gazzetta dello Sport la slovena Tina Maze si racconta, dal caso sottotute alla sfida alla Vonn.
Taccuino DONNE A ST. MORITZ
Oggi supercombinata Ore 10.30 e 13.30 in tv
Staffette E’ invece in questo contesto che la Nazionale, nel suo complesso, a partire dalle staffette, dovrà dimostrare di essere sulla giusta strada. Se in campo femminile (con in gara anche Cecilia Maffei) la situazione è rosea, è tra gli uomini (assente il neo russo Ahn Hyun Soo) che c’è tanto da lavorare: dopo il flop di Heerenveen 2011 (zero medaglie individuali come solo a L’Aia 2001), si può contare su due soli partecipanti: Yuri Confortola e Tommaso Dotti. a.b. Oggi (ore 15): 1500, batterie staffette.
DAL NOSTRO INVIATO
Arianna Fontana, 21 anni LAPRESSE
Lindsey Vonn è stata la più veloce nella 2a e ultima prova della disce sa. La statunitense mercoledì ave va una telecamera sul casco, per poter rivedere il tracciato. Ieri il di rettore della Coppa, Skardaal, l’ha vietata perché è contro le regole per la sicurezza. Elena Fanchini, 2a mercoledì, ieri ha chiuso 3a ma ha saltato una porta. Supercombinata donne (St. Mo ritz, discesa 10.30, slalom 13.30, dir. RaiSport1 ed Eurosport). Petto rali: 2 Gut (Svi), 3 Borsotti, 5 Brigno ne, 11 Merighetti, 13 Schnarf, 17 Ma ze (Slo), 18 Fenninger (Aut), 19 Go
ergl (Aut), 20 Riesch (Ger), 21 Vonn (Usa), 23 Marsaglia, 25 E. Curtoni, 36 Agerer, 39 E. Fanchini. Coppa del Mondo (16): 1. Vonn (Usa) 970; 2. Maze (Slo) 688; 3. Schild (Aut) 548. 21. Merighetti 182.
UOMINI A GARMISCH
Fill 2˚ in prova Nella prima prova della discesa di Garmisch (Ger) Peter Fill ha chiuso 2o a 65/100 da Reichelt; 14o Innerho fer. Oggi la 2a prova, domani la di scesa e domenica il superG. FESTA DEVILLE E GROSS Stase ra 21 la Val di Fassa festeggia a Mo ena Cristian Deville e Stefano Gross con una sfilata per il paese in carrozza e la celebrazione in piazza.
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RUGBY SEI NAZIONI
VELA LA NUOVA SFIDA
«Riportiamo in Oceano tutta l’Italia»
LA PRESENTAZIONE GLI AZZURRI RICEVUTI DA PETRUCCI AL CONI
Inghilterra: già 65.000 all’Olimpico Aperti i settori alti dello stadio: si va verso l’esaurito
(ro.pa.) Ieri al Foro Italico la Nazionale (senza Parisse, Canale, Castrogiovanni e Lo Cicero, impegnati nei club in Francia e Inghilterra), ha incassato il saluto del presidente del Coni, Gianni Petrucci (nella foto ANSA, col n.1 Fir Dondi), al Foro Italico, entusiasta di fronte ai 65mila biglietti già venduti per Italia-Inghilterra dell’11 febbraio (volume d’affari circa 4 milioni). Brunel ha ribadito: «Proviamo a vincere il prima possibile il
Sei Nazioni». In tutto questo per gli azzurri l’ansia per Antonio Pavanello, accusato di stamping in Benetton-Saracens. Oggi il 2ª linea sarà ascoltato dal panel dell’Erc in teleconferenza da Treviso. «Gli calpesto un polpaccio e non volontariamente, lui non si fa nemmeno male —, dice l’azzurro —. Spero tengano conto della mia fedina immacolata». Speriamo: sarebbe una beffa dopo aver ritrovato l’azzurro a tre anni dall’ultimo match.
Soldini va a Cadice, base per il primo tentativo di record sulla rotta di Colombo
Esposito, per tutti Elvis La Nazionale dei giovani A 18 anni il napoletano di Treviso è simbolo del nuovo corso Studia da odontotecnico, ma Troncon l’ha già ribattezzato NICOLA MELILLO ROMA
Appena arrivato in ritiro, Troncon gli ha affibbiato il soprannome: «Elvis!». Ed Elvis sia. «Per via della capigliatura» sorride Angelo Esposito. Diciotto anni, se Esposito dovesse debuttare quest’anno sarebbe il più giovane azzurro di sempre nel Sei Nazioni. Napoletano Nella Nazionale di Jacques Brunel che all’Acqua Acetosa sta preparando la sfida alla Francia del 4 febbraio, Esposito è il rappresentante principe della nuova linfa che il nuovo c.t. ha inserito nel gruppo. I compagni sono conquistati, Brunel è andato oltre: «Il Sei Nazioni si può vincere. Con gli Esposito». Lui blocca tutto: «Si riferiva a quelli giovani come me. Certo, poi qua ci sono io...». Uno che si chiama Angelo Esposito, figlio di Ciro e Maria, nato a Casandrino, provincia di Napoli, te l’aspetti con l’accento da scugnizzo. Macché: una bella cadenza veneta: «Quando avevo 5 anni ci siamo trasferiti a Treviso, quindi a Breda di Piave. Ho iniziato a giocare a rugby in terza elementare. Mi ha subito conquistato. Mia madre era titubante all’inizio, poi ai primi concen-
«
Sono veloce e placco, ma ho ancora il vizio di tenere la palla con una mano ANGELO ESPOSITO 18 ANNI, ALA
tramenti, visto il clima che c’era tutto intorno, ha capito. Ambiente fantastico: quando finivo scuola non vedevo l’ora di andare sul campo e fare un bel placcaggio. La valvola di sfogo di una partita di rugby non ha eguali». Capitano Cresciuto nella Tarvi-
sium, Esposito è sbarcato tre anni fa all’Accademia Federale Under 18 di Mogliano Veneto, quindi in quella Under 20 di Tirrenia. Subito, a Mogliano e a Tirrenia, è stato eletto capitano. Qualcosa vorrà dire: «Non so se ho qualità di leader, forse sarà che sono il primo a menare le danze quando c’è da divertirsi nei momenti di relax, ma anche il più responsabile e serio sul campo di allenamento». In ritiro è in stanza con Giovanbattista Venditti, 21 anni: «Mi faccio raccontare tutto il possibile su come funziona negli Aironi: io finora a certi livelli non ho mai giocato».
Una mano Brunel ha detto: «Esposito ha gambe, all’ala contano quelle». Pregi e difetti dell’ala Esposito? «Cambio di passo notevole, lavoro sugli scatti e sui 30 metri viaggio sotto i 4 secondi. Sono veloce e riesco a liberarmi degli avversari con efficacia. E poi sento di avere un buon placcaggio. Un vizio? Tendo a tenere l’ovale con una mano. Segno di sicurezza, ma i tecnici mi sgridano perché così non posso passare la palla. Un vizio che sparirà». Studi Esposito è al quinto anno di tecnico odontoiatra: «Quest’anno ho gli esami. A Tirrenia seguiamo le lezioni di professori privati e io una volta la settimana vado a far pratica in uno studio di Pisa. Quando sono stato convocato ero così preso che ho dimenticato i libri a casa. Ma non credo che sarei riuscito a studiare...» La Nazionale è stato uno choc. «Altroché, come quando invece del Mondiale Under 20 mi sono ritrovato nella Nazionale A per la Churchill Cup: vedermi in ritiro con Mauro Bergamasco, Bortolami, Bernabò mi ha fatto un certo effetto. Ho debuttato contro Tonga. Ma qui, con l’Olimpico tutto pieno. Mi sa che sarà tutta un’altra storia...» © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Vor 70 ora con la nuova livrea Maserati ha fatto la Volvo Race GIAN LUCA PASINI MILANO
P Angelo Esposito, 18 anni, ala trevigiana dell’Accademia PRATELLI
OPERAZIONE FLANKER NEL DERBY 2010 COCAINA VENDUTA NEGLI SPOGLIATOI
IL CALENDARIO
Spaccio di droga a Piacenza Arrestati due ex rugbisti
Sabato 4 febbraio Francia-Italia Ecco i Bleus
MATTEO MARCHETTI PIACENZA
L’hanno chiamata «Operazione flanker» perché uno dei personaggi chiave giocava in quel ruolo in serie C nel Piacenza ’47, con qualche panchina in serie A. Al centro dell’indagine lo spaccio di droga, un’inchiesta che ha coinvolto anche 13 rugbisti di formazioni minori emiliane. Due di loro, Filippo Maserati e Fouad Hirate (un passato al Fiorenzuola in Serie C), sono stati arrestati, altri due denunciati e i restanti 9 segnalati come assuntori. L’indagine, condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Piacenza diretto dal capitano Rocco Papaleo, ha portato a 37 arresti a cui vanno aggiunte 33 denunce e il sequestro di 10 kg di stupefacenti. Terremoto Arrestata anche la
compagna di Maserati, Maria Chiara Borella, bodybuilder. Al centro dell’indagine il derby Piacenza-Lyons dell’aprile 2010; lo spaccio sarebbe avvenuto sugli spalti negli spogliatoi. Sarebbe interessata anche la sfida Italia-Australia del novembre 2010 a Firenze. Gli spacciatori avrebbero approfittato pure del Sei Nazioni e dell’ultimo Mondiale, per vendere droga in un locale di Fiorenzuola che trasmetteva le partite. La Fir Ieri la Fir si è detta «certa che le azioni di singoli non compromettano l’immagine e il va-
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Gli atleti coinvolti Due sono stati arrestati, due denunciati, altri nove segnalati come assuntori
lore del gioco», e ha attivato la Procura federale. I Lyons hanno ribadito la loro estraneità alla vicenda, mentre il Piacenza ha ricordato di aver «allontanato negli anni scorsi uno dei due coinvolti». Security e calcio Parte del grup-
po svolgeva mansioni di security. Sembra che, all’oscuro degli artisti impegnati, gli arrestati abbiano venduto droga all’Heineken Jamming Festival, ai concerti di Vasco Rossi e dei Take That a Milano, al Sonisphere e all’I Day Festival di Bologna. In più, la Borella è ritenuta un punto di riferimento per lo spaccio nella Curva Nord del Piacenza calcio, anche se nessun esponente dei tifosi più caldi è coinvolto nell’inchiesta. Al centro dell’attenzione Atalanta-Piacenza e Albinoleffe-Piacenza, gare «chiave» anche nell’inchiesta sul calcioscommesse. © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’è anche il pilone destro David Attoub, in un primo tempo escluso, tra i 23 scelti dal c.t. Saint André per Francia Italia del 4 febbraio. Gli esordienti sono il centro Fofana e il 2ª linea Maestri. «Dobbiamo prenderci una rivincita», ha detto Saint André. Sei Nazioni. 1˚ turno (4 5/2): Francia Italia, Scozia Inghilterra, Irlanda Galles. 2˚ turno (11 12/2): Italia Inghilterra, Francia Irlanda, Galles Scozia. 3˚ turno (25 26/2): Irlanda Italia, Inghilterra Galles, Scozia Francia. 4˚ turno (10 11/3): Galles Italia, Irlanda Scozia, Francia Inghilterra. 5˚ turno (17/3): Italia Scozia, Galles Francia, Inghilterra Irlanda. Biglietti Per Italia Inghilterra (11/2, ore 16) e Italia Scozia (17/3, ore 13.30) biglietti in vendita su listicket.it
«Stiamo cercando di riportare l’Italia in Oceano. E adesso che da mesi lavoro attivamente a questo progetto, mi fa piacere che in mezzo al mare con noi, su Maserati, verranno le tante aziende italiane, piccole e grandi, che ci hanno aiutato. Nei loro settori sono l’eccellenza, speriamo che ci facciano andare più veloci». Risatona larga, goduta. Giovanni Soldini collezione 2012. Maglione blu regolamentare da cui spunta una camicia, lampi da cittadino prima di salire in barca a La Spezia, dove era ormeggiato Maserati, il Vor 70 che partecipò alla penultima Volvo Race e che, oggi si sta trasferendo a Cadice, a caccia di record. Da Cadice Il primo nella lista è quello che viene indicato come la rotta di Colombo, da Cadice (una trentina di km da Palos, da dove salparono le tre caravelle), costa Atlantica della Spagna a San Salvador, Bahamas. «Tante insidie e tante miglia. Oggi metterei la firma a farcela in 12 giorni. Abbiamo una buona finestra meteo per il primo febbraio. Prendere il momento giusto è decisivo per raggiungere l’obiettivo», continua Soldini che ha allestito una squadra di 8 uomini, meno italiana del solito. «Questo progetto vuole essere italiano, ma essere comunicato anche all’estero... Ecco perché abbia-
mo gli stranieri. Scherzi a parte abbiamo cercato di assemblare un team che potesse funzionare, unendo esperienze diverse». Quando gli chiedono per la decima volta se questi tentativi di record (il primo pacchetto ne prevede 3, Cadice-San Salvador, Miami-New York e New York-Cape Lizard) sono il primo passo per tornare a una sfida italiana in mezzo agli oceani, Soldini perde un po’ la pazienza. «L’Italia non è in oceano da oltre 20 anni, Maserati ce la riporta. Ma prima di pensare a quello che potrebbe essere puntiamo a fare bene questo lavoro, che non è per nulla facile. Se proprio vogliamo guardare il giro del mondo (la Volvo Race appunto, ndr) costa ancora troppo. Mi dispiace non essere stato al via, ma non c’erano le condizioni. Guardando il lotto dei partenti, però e quello che è successo nella prima tappa, forse dico che c’è qualcosa che non va»... 55.000 follower Va invece Mase-
rati con tutte la sua tecnologia. «Bisogna stare al passo coi tempi. Ho iniziato a fare regate, tanti anni fa, scaricando da una specie di fax le carte meteo, adesso a bordo abbiamo 3 telefoni satellitari e una quantità impressionante di computer. Mi fa effetto essere in mezzo all’Oceano in regata e chattare con Skype. I nuovi modi di comunicare, come Twitter, ti avvicinano alla gente, la portano in regata e non ti consentono di barare...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PROBABILE PARTENZA IL 1˚ FEBBRAIO
RCS
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Nuoto GIOVENTU’ EUROPEA
V.d.Hoogenband dirige il Festival
Olimpiadi LA CORSA PER LA CANDIDATURA
Roma 2020, si decide Fra i ministri cresce il sì VALERIO PICCIONI
Pieter Van den Hoogenband, 33 anni
(al.f.) Una nuova carriera dirigenziale per Peter Van den Hoogenband, olimpionico a Sydney. L’olandese è stato nominato direttore organizzativo del festival olimpico della gioventù europea (Eyof) di Utrecht (Ola) del 2013. L’ex stileliberista, che partecipò a questa manifestazione nel 1993, è già organizzatore del meeting internazionale di nuoto di Eindhoven presso l’impianto che porta il suo nome. RIECCO THORPE (al.f.) Ian Thorpe torna a Tenero (Svi): l’olimpionico australiano, allenato da Touretski, domani e domenica sarà al via dei 100-200 sl a Lussemburgo. AZZURRI IN GARA (fe.pas.) Domani e domenica, al Polo natatorio di Ostia, seconda edizione del Trofeo Area Sporting Club con 700 nuotatori tra cui gli azzurri Lestingi, Scarcella, Terrin, Ferraioli, Toniato, Donin, Zoccari, Ferronetti, Romani, D’Arrigo. Le gare si svolgeranno nelle cinque specialità del nuoto, sulle distanze dai 50 ai 400 metri. A Viterbo, invece, c’è il trofeo Larus.
Oggi o venerdì 3 febbraio. I tempi sono questi, il sì di Monti e del Consiglio dei Ministri a Roma 2020 dovrà arrivare in una di queste due occasioni e sarà molto probabilmente un sì collegiale, irrobustito e condiviso da tutto l’Esecutivo. Ieri si inseguivano le voci: oggi, no venerdì prossimo, forse in due puntate. Il tutto, però, con un certo ottimismo sul sospirato via libera del Governo.
Passera, sembra godere di una solida maggioranza. Quanto al Parlamento, il suo sì può arrivare anche dopo il 15 febbraio, la scadenza entro la quale il Governo deve decidere. Mennea e Alemanno Alemanno
continua a dichiararsi convinto del sì di Monti e giudica l’eventualità di un no al sostegno un «errore clamoroso». Il sindaco di Roma risponde anche a Pietro Mennea, che sul Corriere della Sera si era chie-
sto: «Come può pensare ai Giochi un Paese in ginocchio?». Per Alemanno, «Mennea non ha letto il dossier», la relazione della commissione Fortis sui vantaggi dell’Operazione Olimpiadi, «e con tutto il rispetto credo che in questo caso avrebbe fatto bene a misurate meglio le parole». Infine i GiovaniRoma2020, un gruppo di studenti universitari nato per sostenere la candidatura. Hanno scritto al Governo: «È un'occasione unica e improrogabile per il nostro futuro».
dente del Consiglio è sempre impenetrabile sull’argomento. Ma ci sono due situazioni che illustrano il «diradarsi della nebbia», parole di uno degli esponenti del partito olimpico. Intanto il Capo dello Stato, il grande sponsor di Roma 2020. Ieri Monti ha pranzato con Napolitano per preparare il Consiglio Europeo di lunedì, ma è molto probabile che l’argomento olimpico si sia inserito fra Merkel, borse e spread. O almeno così spera chi tifa Roma 2020.
Beach volley Ufficializzato Paulao La federazione italiana ufficializza il nuovo c.t. del beach Paulo Roberto Moreira Da Costa, meglio conosciuto come Paulao, che avrà incarico di provare a qualificare gli azzurri a Londra. Paulao, nato a Salvador di Bahia, ha alle spalle un passato da atleta di beach con all’attivo circa quindici anni di esperienza nel World Tour.
Mario Pescante, leader di Roma 2020, e Jacques Rogge, presidente Cio
Scherma COPPA DEL MONDO AL VIA A LEGNANO E PARIGI
Ippica VARENNINE A PARIGI
L’Egna attacca arbitri e Fisg
Tagliariol e Baldini alla rincorsa della qualificazione olimpica
Lisa si prepara Martina vince
(m.l.) Botta e risposta a suon di comunicati Egna-Fisg. Il tutto a seguito dei fatti avvenuti il 18 dicembre all’Agorà milanese quando — al termine di Milano Rossoblu-Egna, 23ª di A-2 — alcuni giocatori e dirigenti ospiti sono stati aggrediti da un gruppo di ultrà. Il club altoatesino accusa pesantemente gli arbitri di quel match per non aver scritto nulla a referto nonostante la testimonianza (depositata) del team leader che al momento dell’aggressione li avrebbe esplicitamente chiamati, ma senza risultato. Inoltre l’Egna in vista del match del 3 febbraio (37ª) ancora al palazzetto di via dei Ciclamini, lamenta la mancata presa di posizione della Fisg circa le garanzie richieste (campo neutro o porte chiuse) e i tempi lunghi della giustizia sportiva (udienza fissata per il 15 febbraio). Questa la risposta della Federghiaccio: «I tempi sono quelli previsti nel regolamento. Non esiste poi la possibilità di provvedimenti cautelativi o provvisori di alcun genere».
(ma.po) Spada e fioretto maschile aprono a Legnano e Parigi l’ultima volata per l’Olimpiade di Londra. La qualificazione si chiuderà il 31 marzo e da oggi, primo appuntamento dopo i Mondiali di Catania, gli azzurri vanno in pedana per conquistarsi un posto per la pedana olimpica.
Ormai quasi un mese di sciopero in Italia, con l’emendamento salvaippica a -40% in attesa della verifica del Senato. E chi può si riversa in massa a Parigi. Ieri 23 cavalli italiani in gara e una vittoria, quella della varennina Martina Grif (M. Smorgon) in 1.14.8 nel Prix de Villareal. Domani saranno addirittura in 34, fra i quali Look Mp e Lover Power e Fitzgerald Bigi nel Prix de Luxembourg (m. 2100) prova di cartello della vigilia dell’Amérique, in preparazione del quale ieri mattina Lisa America (il più titolato erede di Varenne con 15 Gp vinti) ha effettuato l’ultimo, collaudo a Grosbois con l’allenatore Jerry Riordan. Domenica anche l’altro italiano Main Wise As, sarà al via. E sempre a proposito di Amérique, è morto a 26 anni Sea Cove, vincitore nel 1994 in coppia con Jos Verbeeck: il driver belga fu autore di un autentico capolavoro, lanciando in fuga l’americano di Charles Grendel che si salvò dal ritorno di Vourasie la sorella di Ourasi unico vincitore di 4 edizioni.
I soccorsi dopo gli incidenti VISINTIN
DOMINGUEZ CAMBIA IDEA (pe.m.) La spagnola Marta Dominguez, iridata nei 3000 siepi a Berlino´2009, ha cambiato idea sulla statua che lo scultore Luis Alonso le ha dedicato e che, prima dell’inaugurazione nella città natale di Palencia, l’atleta aveva rifiutato perché dalle fattezze «troppo belle». «Accetto la statua come forma di buona volontà», ha detto la Dominguez.
MAESTRI Alessandro Maestri ha chiuso la sua avventura in Australia. I suoi Brisbane Bandits hanno finito a 20vinte-25 perse. Il lanciatore azzurro chiude con 4 vinte-4 perse, 3.25 di media pgl e 53so in 63.2 inning.
Ghiaccio INCIDENTI A MILANO
Fioretto uomini Dalla tripletta di Catania — con Andrea Cassarà campione del mondo davanti ai compagni di squadra Aspro-
ESORDIO MARCIATORI Gli azzurri Alex Schwazer, Giorgio Rubino, Jean Jacques Nkoloukidi, Marco De Luca (35 km) ed Elisa Rigaudo (20 km) faranno l’esordio stagionale domenica a Latina, nel trofeo Invernale.
Baseball
Ministri per il sì Poi c’è quella
Trofeo Carroccio Nella spada maschile è praticamente già qualificato il campione del Mondo Paolo Pizzo, ormai imprendibile per i compagni di squadra. Attualmente l’altro qualificato (visto che a Londra la spada a squadre non è in programma, ogni nazione può portare al massimo due atleti) sarebbe Alfredo Rota, ma il campione olimpico in carica, Matteo Tagliariol, ha quattro tappe di Coppa (oltre Legnano, sono in calendario Doha, Tallinn e Parigi) per rifarsi. Il primo appello sarà domani con le finali individuali. Al PalaBorsani di Castellanza si comincia oggi con la fase a gironi, domenica la prova a squadre. Convocati: Pizzo, Rota, Tagliariol, Ferraris, Garozzo, Martinelli. In pedana ci saranno inoltre Carozzo, Cipriani, Confalonieri, Concilio, Falcini, Gallo, Mancini, Marzani, Trager, Valentini e i giovani Buzzi, Fichera, Santarelli e Andreana. Gli assalti saranno trasmessi su RaiSport1 (differita domani alle 22.30), Raisport2 (diretta domenica alle 16) e Federscherma.tv.
GIBILISCO ULTIMO (si.g.) Debutto stagionale di Giuseppe Gibilisco a Cottbus (Ger), ottavo e ultimo nell’asta con 5.30 (3 n. a 5.50). A causa di un lieve risentimento a un adduttore, l’azzurro rinuncia al previsto meeting di oggi a Chemnitz (Ger), per eventualmente ripresentarsi sabato 4 febbraio a Mondeville (Fra). Uomini. Asta: Filippidis (Gre) 5.72; Holzdeppe 5.66. Donne. Alto: Shkolina (Rus) 1.96; Gordeyeva (Rus) 1.96; Petre (Rom) 1.93; 5. Howard-Lowe (Usa) 1.90. A Mosca (Rus). Donne. 400: Fedoriva 52”39. 800: Kofanova 2’00”54. A Izhevsk (Rus). Donne. Triplo: Krylova 14.24. A Ostrava (R.Ceca). Uomini. Alto: Baba 2.29. A Cardiff (Gb). Uomini. 800: Thomas 1’47”82. A Potsdam (Ger). Donne. 1500: E. Sujew 4’07”72; D. Sujew (gemella) 4’07”99.
MONDO OUTDOOR (si.g.) Sotto la neve, Nadine Muller ha lanciato il disco a 66.19 ad Halle (Ger). Uomini. Disco: Wierig 64.16. A Newcastle (Aus). Uomini. 300: Thomas 32”95. Donne. 400 hs: Boden 56”14. A Ballarat (Aus). Donne. Giavellotto: Mitchell 62.51.
Napolitano Per la verità il presi-
parola, «collegiale». Nel Consiglio dei Ministri la corrente pro Roma 2020, guidata dal titolare degli Esteri Terzi e da quello dello Sviluppo Corrado
Atletica
Matteo Tagliariol, 29 anni BIZZI
monte e Avola — al Challenge di Parigi, il fioretto azzurro ha due mesi per definire le classifiche. Per ora Andrea Baldini, iridato nel 2009, è il quarto dietro ai compagni (e nell’individuale saranno schierati al massimo 3 atleti per ogni Paese). «Ci presentiamo nell’individuale con dodici atleti ma soprattutto con quattro nei primi cinque posti del ranking e dopo i successi di Catania — commenta il c.t. Stefano Cerioni —. A squadre, poi, dobbiamo confermare il nostro valore per poter porre una seria ipoteca circa la qualificazione a Londra». I convocati: Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Andrea Baldini, Stefano Barrera, Alessio Foconi, Tommaso Lari, Luca Simoncelli, Michele Di Francisca, Martino Minuto e i giovani Edoardo Luperi e Lorenzo Nista. Da oggi la fase a gironi (esentati Cassarà, Aspromonte, Avola, Baldini e Simoncelli), domani l’eliminazione diretta e le finali, domenica la prova a squadre. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Boxe Tricolore in tv Nicchi-Salvemini (r.g.) Stasera (Org. Conti Cavini), al Palasport Mario D'Agata di Arezzo, il locale Adriano Nicchi (16-3-2) difende il tricolore superwelter contro l'imbattuto pugliese residente a Livorno, Domenico Salvemini (6). Nei superleggeri: Michele Di Rocco (31-1-1) c. Laszlo Komjathi (43-37-2); superwelter: Valter Fiorucci (5-1) c. Zsolt Hamza (1-10), welter: Alex Riguccini (d) c. Zoltan Horvath (0-4). Avversari ungheresi, colonia Giuseppe Lauri, sui 6 round. Sportitalia2 in diretta dalle 21. IN EGITTO (r.g.) Torna la boxe in Egitto. Nella sala dell'Università de Il Cairo, riunione con tre titoli nazionali in palio. Massimi-leggeri: Ahmed Saed (7-3) c. Mohamed Abdufatou (3-6); Mediomassimi: Hany Ativo (11) c. Mazur Ali (7-7); supermedi: Mahmoud Suleiman (4-2) c. Mohamed Gaabary (3-6). GONNE OLIMPICHE (r.g.) Rinviata a fine marzo a Losanna, la decisione del Cio e Aiba, sull’obbligo della gonna per la pugilesse ai Giochi di Londra. Probabile, si lasci alle federazioni la scelta dell'abbigliamento.
Football DIMISSIONI IFL (m.l.) Bufera in Ifl. Si sono dimessi il presidente Ivano Tira, il responsabile della comunicazione e ufficio stampa Mauro Milesi e tutto il consiglio direttivo della Lega, con il vice presidente Maurizio Benassi, Gianluigi Luchena e Mario Rende. Questo in seguito all’imposizione della Fidaf sulla sede e le modalità di organizzazione dell'Italian Super Bowl 2012 (Varese, 7 luglio) scelta «avvenuta si legge nel comunicato ufficiale - senza in alcun modo consultare la Ifl sulla finale scudetto da sempre gestita e direttamente organizzata, è stato l'ultimo intollerabile atto di una lunga catena di problematiche che hanno progressivamente deteriorato il rapporto».
Golf Abu Dhabi: Tiger 9˚ Italiani male Parte subito bene all’Abu Dhabi Campionship negli Emirati Rory McIlroy in testa insieme a Robert Karlsson con 67 (-5). Buono l’esordio di Tiger Woods, nono con 70 (-2). Lorenzo Gagli, 35˚ con i 72 colpi del par è l’azzurro meglio classificato tra i cinque in gara nella tappa dello European Tour. Sono al 55˚ posto con 73 (+1) Matteo Manassero e Andrea Pavan, entrato all’ultimo momento nel field come prima riserva, e al 72˚ con 74 (-2) Edoardo e Francesco Molinari.
Ippica Qui sopra la prova di Lisa, più in alto la vittoria di Martina FORNI
QUINTE’ E DOPPIO DETTORI Ieri in Dubai, a Meydan, due vittorie di Lanfranco Dettori più la corsa abbinata al quintè: combinazione 10-4-8-11-9: Quiné non vin-
to. Quarté e 2.109,39. Col ritirato (n 1) e 119,77. Tris e 691,53 (e 24.40).
Nuoto Libro per ricordare tragedia di Brema ROMA (fe.pas.) Ieri, l’ex nuotatore Francesco Zarzana ha presentato il libro «L’ultima bracciata» (Infinito Editori, 12 Euro). Si tratta di un excursus storico sulla tragedia aerea del 28 gennaio 1966 a Brema, dove persero la vita 7 nuotatori. Il libro, ricco di testimonianze di parenti e amici delle vittime, entra nella vita privata dei ragazzi scomparsi nel tragico incidente più che narrare le loro imprese sportive. In sala erano presenti alcuni parenti delle vittime, Roberto Chimisso, Maria Adele Longo e Gisella Costoli, oltre a Daniela Beneck. La presentazione è stata affidata a Alfredo Provenzali, collega della Rai di Genova del giornalista Nico Sapio, anche lui scomparso nell’incidente. HOFF CAMBIA (al.f.) L’iridata di vasca corta Katie Hoff, a 7 mesi dai Giochi di Londra, torna da Paul Yetter a Naples (Florida, Usa), il tecnico che l'aveva portata alla qualificazione olimpica nei 2004 a 15 anni.
Pallamano ANTICIPO (an.gal.) Oggi (18, diretta Rai Sport 1) Fasano-Bressanone, anticipo della 2ª di ritorno di Elite. Classifica: Bolzano*32; Conversano, Trieste 26; Bressanone, Pressano 24; Noci 22; Fasano 21; Teramo 13; Ambra 12; Ancona*9; Bologna 8; Mezzocorona 2. (* 1 partita in più).
Pallavolo ISERNIA TURCA (f.c.) La Cicchetti Isernia ha ingaggiato lo schiacciatore e nazionale turco Ali Çayir (31) ex Jastrzebski Wegiel e Galatasaray. UN MESE OUT (a.cri) Ennesima tegola in casa Asystel Novara. La schiacciatrice Viganò, in Coppa Italia con Busto, dovrà restare ferma per almeno un mese a causa della lesione dei legamenti del ginocchio sinistro.
Rugby Schiarita Fir-Treviso Patto sugli stranieri «Con Treviso ci siamo chiariti, c’è stata soddisfazione reciproca e c’è la massima volontà di collaborare». Così Giancarlo Dondi, presidente della Fir, dopo l’incontro di ieri con il presidente del Benetton Amerino Zatta, l’avvocato del club Aldo Laghi e il vicepresidente Fir Nino Saccà. Confermata la riduzione da 5 a 3 degli stranieri per la Celtic 2012-13 — la cui tempistica, e il fatto che andasse contro al protocollo firmato dalle parti, aveva spinto Treviso a presentare un esposto contro la Fir — ma gli eleggibili in azzurro (come Botes e Vermaak) saranno parificati agli italiani. Treviso, che ha espresso «moderata soddisfazione», dovrebbe ritirare l’esposto. 130 GIORNI (e.sp.) La disciplinare della Lega francese ha sospeso per 130 giorni il n.1 del Tolone, Mourad Boudjellal, che l’8 gennaio, dopo la sconfitta 25-19 a Clermont, aveva parlato di «sodomia arbitrale» ai suoi danni. Rischiava la radiazione.
Scacchi CARUANA RISALE Prima delle ultime tre partite, Fabiano Caruana è quinto al torneo di Wijk aan Zee (Ola): nel decimo incontro ha battuto il bulgaro Topalov, n. 6 al mondo ed ex iridato. Oggi incontrerà l’olandese Giri, che ha 4 punti. In testa l’armeno Aronian con 7,5.
Sport invernali SNOWBOARD Stagione finita per Lindsey Jacobellis (Usa), leader della Coppa di cross: si è rotta il crociato del ginocchio sinistro durante gli allenamenti degli X Games ad Aspen (Usa). COPPA EUROPA (s.f.) Partecipazione qualificata ieri nel primo slalom di Coppa Europa a Melchsee Frutt (Svi). Netto successo della slovacca Zuzulova davanti alle svedesi Wikstorem (a 79/100) e Borssen (a 1”); Chiara Costazza 10ª a 2"14, Irene Curtoni 11ª a 2"20, più lontana Nicole Gius, 23ª. Sempre ieri nella discesa di Altenmarkt-Zauchensee (Aut) primo successo in coppa Europa del tedesco Josef Ferstl, 23enne figlio di Josef Ferstl. Paolo Pangrazzi 12˚ a 77/100, solo 41˚ Staudacher.
Varie Belotti 1ª vertical (m.v.) Valentina Belotti è la neo campionessa del mondo di Vertical running (correre all’interno dei più importanti e alti grattacieli). Nella finale dell’Abril di San Paolo, la runner del Volpiano ha preceduto Cristina Bonacina, terza (4’32"): 149 metri per 30 piani in 3’53". Seconda la statunitense Kristin Frey, a 21" in 4'14".
COMUNE DI PORDENONE E’ indetta una procedura aperta per la fornitura di energia elettrica altri usi al comune di Pordenone periodo dal 01.07.2012 al 30.06.2013 con possibilità di proroga fino a sei mesi CIG 3744712A17. Importo a base di gara: € 1.363.635,00 oltre l’IVA di Legge (di cui € 454.545,00 per l’eventuale ulteriore affidamento). Termine per il ricevimento delle offerte: 01.03.2012 Ora: 12:00. Copia degli atti di gara può essere richiesta al seguente indirizzo: • COMUNE DI PORDENONE - Ufficio Contratti e Procedure di Gara - Corso Vittorio Emanuele II n. 64 Pordenone. • alla seguente e-mail: ufficio.gare@comune.pordenone.it. • reperita al seguente indirizzo: www.comune.pordenone.it/comune/bandi/servizi. Pordenone, 13.01.2012 IL DIRIGENTE - Dott. Sandro Di Cesare
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
GAZZAMONEY ilrisparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ*
Giudizi controversi che pochi ascoltano Sono settimane calde per le Borse e per i mercati finanziari. Le ragioni sono varie e assai note. Ma di recente il declassamento dell’Italia, da parte dell’agenzia di rating S&P, a BBB+ non ha fatto l’effetto che molti
trader della domenica si attendevano. Non in Italia e nemmeno in Europa. Infatti, la Borsa di Milano quel giorno ha avuto una buona giornata e perfino lo spread ha cominciato a scendere. Come mai? Tutto già scontato dai mercati? Può essere. Il tema è spinoso e ci sono un paio di considerazioni piuttosto decisive. Prima questione: le società di rating non fanno previsioni come molti pensano. Si limitano a fare una fotografia periodica della situazione di un’azienda o di una Nazione. Naturalmente dal loro punto di vista che non sempre è del tutto neutrale. Da qui le polemiche. Oltretutto i loro giudizi arrivano molto spesso quando i danni finanziari sono già perfettamente avvenuti. Vedi il caso di Lehman che aveva la tripla A a fallimento conclamato. Non l’unico. Seconda questione:
queste agenzie sono controllate da corporations Usa e quindi in conflitto d’interesse, diciamo così, geopolitico. Anche se non è vero che in Europa non ci siano agenzie di rating. Fitch è controllata al 60% dalla francese Fimalac e al 40% da Hearst, company editoriale Usa. Certo la sua quota di mercato (2006) è del 16%, contro il 40% di Standard & Poor's e il 39% di Moody’s. Ma ecco i «voti» che usano S&P (controllato da McGraw-Hill) e Fitch. Accanto la spiegazione del significato di quei simboli, da prendere, come visto, «cum grano salis». I voti valgono per le aziende ma anche per gli Stati: AAA Le società di migliore qualità, affidabili e stabili: AA+; AA Compagnie di qualità, ma un po’ più ad alto rischio delle
AAA; A+; A La situazione economica può incidere sulle finanze; BBB Compagnie di classe media, che sono soddisfacenti al momento. Questi invece sono i voti di Moody's (il significato è il medesimo di S&P e Fitch): Aaa, Aa1, Aa2, Aa3, A1, A2, A3, Baa1, Baa2, Baa3. Dalla fine degli Anni 90 il ruolo degli analisti delle banche e delle agenzie di rating è sempre più controverso. Da qui il poco interesse per un investitore esperto dei loro giudizi. Tutte considerazioni ben note ai lettori di questa rubrica da tempo. E rinforzate dai fatti di queste ultime giornate finanziarie. Lo dice anche Jim Rogers, guru del trading: «Nessuno ha mai fatto soldi seguendo gli analisti». In compenso alcuni li hanno persi. * presidente www.finanzaworld.it
Le agenzie di rating Da Moody’s a Fitch, scopriamo i segreti Valutano i conti di Stati, banche e imprese: adesso, però, c’è chi dubita della loro imparzialità ANTONELLA BERSANI
ITALIA REGINA DEI DECLASSATI LE VALUTAZIONI DI AFFIDABILITÀ SUI PRINCIPALI STATI DELL’EUROZONA
Agenzie di rating, il nuovo caos. Per oltre un secolo Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch hanno dato i voti a Stati, obbligazioni, banche e imprese aiutando risparmiatori e investitori a capire se meritavano credito, ovvero se fossero in grado di ripagare i debiti e gli interessi promessi sui prestiti. Adesso, però, tale arbitraggio comincia a essere messo in discussione. Le tre agenzie di rating mondiali sono state messe sotto indagine dalla procura di Trani con l’ipotesi di aver «turbato», anziché aiutare, i mercati finanziari, mentre il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex governatore di Bankitalia, dice che «dobbiamo imparare a vivere senza il rating» caldeggiando in questo modo la nascita di un’Agenzia di valutazione europea. L’origine Ma perché succede? Come funzionano le agenzie? A chi appartengono? Domande che, dopo il declassamento di ben nove Paesi dell’Eurozona (tra cui l’Italia) da parte di Standard & Poor’s, si sono fatte più urgenti. Le agenzie di rating (valutazione) nascono negli Stati Uniti con la rivoluzione industriale, all’inizio dell’800, e prendono il nome dai loro fondatori, in genere editori che avevano fiutato la necessità di un nuovo prodotto: la pubblicazione di analisi che aiutassero i risparmiatori a sce-
GDS
gliere in quale colosso industriale emergente o in quale nuova grande opera investire. Oggi Moody’s è una società quotata alla Borsa di New York il cui azionista di controllo è Warren Buffett, uno dei maggiori investitori mondiali oltre che uno degli uomini più ricchi del pianeta, e con Standard & Poor’s (controllata dal colosso editoriale McGraw-Hill) si divide la maggiore quota di mercato. Fitch è la terza forza e non tutti sanno
che di fatto è un’agenzia europea, perché controllata dalla società francese Fimalac. «Il business è cambiato negli anni Settanta, con l’avvento delle fotocopiatrici — spiega Andrea Resti, docente di Economia dei mercati alla Bocconi di Milano —: non potendo più arginare la diffusione gratuita dei loro studi, le agenzie hanno cominciato a lavorare su "commissione" facendosi pagare dalle imprese, dagli Stati, dai fondi di investimento che
chiedevano le valutazioni. Qualcuno ha cominciato a parlare di conflitto di interessi, ritenendo inattendibile un rapporto pagato dal controllato. Ma va detto che ogni committente, preso separatamente, non vale più dell’uno per cento dell’intero business e nessuno rischierebbe una reputazione storica per così poco». Il ruolo Le scuole di pensiero pe-
rò sono due. A Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch si rimpro-
Nate negli Usa all’inizio dell’800, prendono il nome dei fondatori In Italia sono state indagate per avere turbato i mercati finanziari
verano infatti errori gravi come i giudizi positivi su Enron, Parmalat, e Lehman Brothers espressi poco prima del fallimento «e non soltanto» sottolinea Pierangelo Dacrema, ordinario di economia degli intermediari finanziari all’Università della Calabria e autore del libro La crisi della fiducia. Le colpe del rating nel crollo della finanza globale. «I mutui subprime, prodotti finanziari rischiosissimi come i derivati, sono stati tutti acquistati grazie alle buone valutazioni fatti negli anni dalle agenzie. E mai mi è capitato di leggere un rapporto negativo di Moody’s relativo a una qualche società di Warren Buffett». Aggiungiamoci le dichiarazioni sul declassamento dei Paesi dell’Unione europea rilasciate a mercati aperti, sconvolgendo quindi l’andamento delle Borse, e il quadro è completo. Serve dunque un arbitro più imparziale? Quanto costerà? Riuscirà l’Agenzia europea a conquistarsi autorevolezza in brevissimo tempo? Roland Berger, la più importante società di consulenza strategica in Europa (è nata in Germania nel 1967), ha già dato vita a un consorzio per raccogliere 300 milioni di euro e avviare entro il 2012 l’Agenzia Ue, indipendente e no profit. «E non si tratta di un obiettivo impossibile — conclude Dacrema —: il segreto per l’autorevolezza sta infatti nell’organigramma, nelle procedure, nella provata capacità degli analisti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il nuovo scontro
DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
La crescita della Borsa Piazza Affari ha chiuso ieri in positivo: l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,71% a 16.111 punti. La Borsa di Milano è stata la migliore d’Europa
A
ITALIA DEPRESSA
1 S Il rapporto Eurispes: giovani sconfortati L’Italia è depressa, ha poche speranze nel futuro e non ha fiducia nelle istituzioni. È il quadro che emerge dal «Rapporto Italia 2012» dell’Eurispes. I giovani sono i più sconfortati: il 60% di chi ha tra 18 e 34 anni è disposto ad andare all’estero per lavoro; il 52,9% degli italiani ritiene, inoltre, che i politici siano «la causa» della crisi
Tutto questo è così importante? Merita un articolo?
L’altro giorno s’era diffusa la voce che il Pdl avrebbe sempre più voglia di mollare Mario Monti e andare a votare. Parecchie delle cose che Silvio Berlusconi ha detto ultimamente contro Monti (per esempio: «il governo dei tecnici non ha ottenuto niente, mi aspetto di essere richiamato presto». Oppure: «non posso stare con chi vuole mandarmi in galera») sono soprattutto indirizzate ai falchi del suo partito. Bossi invece picchia con le parole per non farsi scavalcare da Maroni, dai maroniani e da una base leghista che si direbbe numerosa: quella formata da coloro che non vogliono più allearsi col Cavaliere. Quindi: «Berlusconi è una mezza cartuccia» eccetera è soprattutto un messaggio ai suoi, e significa: non avete bisogno di Maroni per andare contro il Cavaliere, basto io. Il Senatùr ha anche detto: «Tutto il Paese vuole strozzare Monti... o cade il premier o cade Formigoni».
Che c’entra Formigoni?
Roberto Formigoni è il governatore della Lombardia. La Regione è stata colpita, negli ultimi mesi, da parecchi scandali. Questi scandali hanno lambito lo stesso Formigoni. In questo momento la Lega governa la Lombardia insieme con Formigoni e con il Pdl. Gli scandali sono quindi un guaio anche per lei. Sbraitando a quel modo, Bossi cerca di prendere le distanze dal problema. Sottintende: noi ci siamo e non ci siamo, la roba scandalistica non ci tocca. È il messaggio che tenta di far passare anche a livello nazionale: noi gridiamo così tanto — dice implicitamente — che riusciremo a farvi dimenticare di essere stati al governo per tre anni e mezzo. È un po’ un arrampicarsi sugli specchi, un esercizio a cui i politici in generale e i leghisti in particolare sono ben allenati. Formigoni ha risposto: «Bossi faccia quel che vuole, noi facciamo quel che dobbiamo. Non possiamo stare qui a inseguire tutti i giorni le sue dichiarazioni». In Transatlantico si sono poi visti Bossi e Pierluigi Bersani che si facevano le feste abbracciandosi, Bersani che chiedeva: «Che fai, lo sostieni questo governo?» e Bossi che lo mandava scherzosamente a quel paese.
notizie Tascabili Fermi pure uffici pubblici e scuole
Oggi sciopero generale Problemi nei trasporti Sciopero generale oggi di pubblici e privati. Uno stop di 24 ore che riguarderà tutte le categorie (uffici pubblici, sanità, scuola, poste, telecomunica zioni) ma che si farà sentire soprattutto nei trasporti, dove il rischio caos è altissimo. Si fermano infatti treni, aerei, navi e servizio pubblico locale, con il rispetto delle fasce di garanzia, dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 (ma varieranno di città in città). «Abbiamo proclamato lo stato d’agitazione — si legge in una nota dei sindacati — contro il governo Monti e le sue politiche che penalizzano lavoratori, pensionati, precari e disoccupati e che intendono far pagare la crisi a tutti tranne coloro che l’hanno generata». I manifestanti si riuniranno a Roma in piazza della Repubblica, a partire dalle 9.30, e sfileranno in corteo fino a piazza San Giovanni.
Il ministro Patroni Griffi LAPRESSE
Sì al Milleproroghe
Semplificazione: «I certificati in tempo reale» Primi sì della Camera al decreto Milleproroghe su cui il governo Monti ha posto la fiducia. Tra le principali novità, il rincaro delle sigarette per coprire tutti i benefici pensionistici per i lavoratori «precoci» e gli «esodati». Chi lascerà infatti il lavoro con 42
I DATI ISTAT
Salari giù e prezzi su: il divario è da Anni 90
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Il leader del Carroccio ha definito l’ex premier «una mezza cartuccia» perché non fa cadere l’esecutivo. Il Cavaliere ha risposto che il Pdl «non si tira indietro». In ballo c’è anche il caso Lombardia, con Formigoni braccato dai leghisti
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I NUMERI
1,7%
Ma l’alleanza Berlusconi-Bossi può considerarsi a serio rischio?
Ieri Umberto Bossi ha pronunciato le seguenti parole: «Berlusconi è una mezza cartuccia. Ha sempre paura». Il Cavaliere gli ha subito risposto: «Problemi per l’alleanza con la Lega? Io sono sereno. Noi siamo responsabili, non possiamo tirarci indietro».
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3 A quale Berlusconi bisogna credere? A quello che dice «non possiamo tirarci indietro» o a quello che si aspetta di essere richiamato?
A quello deciso a mantenere il sostegno al governo. C’è prima di tutto il problema delle aziende: lo spread è sceso a quota 418, la Borsa va meglio. Ogni volta che la Borsa va giù e le aziende di Berlusconi perdono quota il Cav. ci rimette milioni. Elezioni in questo momento significherebbero lo sconvolgimento dei corsi, col ritorno massiccio della speculazione. Tanto più che Atene è ormai prossima al default. Gli analisti sostengono che Berlusconi aspetta due appuntamenti per decidere su Monti: la sentenza del processo Mills e la decisione sull’asta delle frequenze.
4 La sentenza Mills ha qualche rapporto col governo Monti?
Bossi ha detto: «Berlusconi non è stato abbastanza furbo da chiedere una buona uscita quando ha lasciato il governo». Cioè, secondo Bossi, Berlusconi avrebbe dovuto lasciare Palazzo Chigi solo dopo aver avuto la garanzia che i giudici avrebbero smesso di tormentarlo. Ma questa garanzia chi gliel’avrebbe potuta dare? Il processo Mills sta per arrivare a sentenza, e questa senanni di anzianità, prima di avere compiuto i 62 anni (41 e un mese per le donne) non subirà penalizzazioni se ha un’anzianità contributiva maturata entro il 31 dicembre 2017; agli esodati invece non verrà applicata la riforma Fornero se hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011 (e quindi potranno andare in pensione nei prossimi 2 anni). È stato inoltre anticipato dal ministro per la Funzione Pubblica Patroni Griffi il contenuto del decreto sulle semplificazioni in discussione oggi nel consiglio dei Ministri, che intende porre fine alle lungaggini burocratiche. Grazie allo scambio dei dati tra le amministrazioni per via telematica, sarà possibile «avere in tempi reali alcuni importanti atti di stato civile, dal cambio di residenza alle trascrizioni degli atti di stato civile, come il matrimonio e la nascita».
tenza potrebbe essere pronunciata poche ore o pochi giorni prima della prescrizione (che al momento ha una data incerta). Il Cavaliere è sicuro che sarà condannato per ragioni politiche, quindi il fatto che i giudici milanesi stiano facendo le corse per sentenziare prima della scadenza dei termini è la prova dell’accanimento contro di lui. Il governo Monti c’entrerebbe in generale: trattandosi — secondo lui — di sentenza politica, il contesto in cui si inserisce non può essere indifferente. Quindi, governo giù.
5 Mi pare tirata per i capelli. E parecchio.
Non credo accadrà. La caduta di Monti aprirebbe la strada alle elezioni politiche, e i sondaggi per il centrodestra sono pessimi. Mollare Monti e andare al voto potrebbe però consentire a Berlusconi di rimettere insieme l’alleanza con la Lega. Questo calcolo potrebbe indurlo in tentazione. Quanto alle frequenze, il precedente governo le regalava. Passera ha deciso invece di congelare la procedura e ha rinviato tutto di tre mesi. È abbastanza certo che le metterà all’asta e che Berlusconi, nella sua qualità di imprenditore televisivo, dovrà mettere mano al portafoglio. Si tratta di esborsi di qualche centinaia di milioni almeno. Molto doloroso, in effetti.
Lo spread italiano Continua a scendere lo spread, ovvero il differenziale tra Bpt italiani e Bund tedeschi: ieri è arrivato a quota 418 punti
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I miliardi collocati Il Tesoro ha collocato con successo i 5 miliardi di euro in Ctz (con scadenza gennaio 2014) e Btp (settembre 2014) messi all’asta ieri
Nel 2011 i salari sono cresciuti dell’1,8%, come nel 1999 ANSA
Il divario tra retribuzione e prezzi non era così ampio dal 1995. Quindi il potere d’acquisto degli italiani è tornato indietro di 17 anni. Lo dicono i numeri Istat rilevati nel dicembre 2011: la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4 per cento) e il livello d’inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,9 punti percentuali. Si tratta, appunto, del divario più alto dall’agosto del 1995. Nel 2011 poi i salari sono cresciuti dell’1,8%, come non accadeva dal 1999, scontando una contrazione pesante rispetto al 2010, quando il tasso di crescita degli stipendi era attestato al 2,2 per cento. Categorie Guardando ai diversi settori, aumenti significativamente superiori alla media si registrano per i comparti militari-difesa (3,3%); forze dell’ordine (3,1%); gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi (3,0%). Mentre le variazioni più contenute interessano ministeri e scuola (per entrambi l’aumento è dello 0,2%); regioni, autonomie locali e servizio sanitario nazionale (0,3% in ambedue i casi). A dicembre 2011 risultano in attesa di rinnovo 30 accordi contrattuali, di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione, relativi a 4,1 milioni di dipendenti (circa 3 milioni nel pubblico impiego), che corrispondono al 31,4 per cento del totale occupazionale: il 10,7% di questi riguarda il settore privato.
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In Francia
Milano: la vittima è ancora grave
Protesi al seno In coma dopo lo scippo difettose: in cella Il pm: «Tentato omicidio» il produttore Pip È stato fermato ieri mattina Jean-Claude Mas, il titolare della Pip, l’azienda francese che ha venduto in tutto il mondo protesi mammarie al silicone fatte con materiale scadente, che accresce il rischio di tumore. Il prodotto è stato venduto in 66 Paesi e sarebbero 500 mila le donne con protesi Pip: in Italia, finora, ne sono state censite almeno 4.300. Mas, arrestato nel Sud della Francia, ha sempre ammesso di aver utilizzato materiale scadente (almeno 10 volte più economico di quello a norma) ma ha respinto l’ipotesi di rischi per la salute. Accusato di avere causato il cancro a un certo numero di donne che hanno usato le sue protesi, deve rispondere di omicidio colposo.
Alessandra Galdabini, 54 anni, è in coma da 2 giorni: è stata scippata mentre era in bici ANSA
Il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e rapina per l’episodio che ha coinvolto l’imprendi trice 54enne Alessandra Galdabini, vicepresidente della società di consulenza informatica Microsys. La donna è in coma da mercoledì quando, in piazza della Repubblica, la sua bici è stata affiancata da uno scooter grigio con a bordo due persone che, nel tentativo di rubarle la borsa, l’hanno fatta cadere. La Galdabini ha riportato un grave trauma cranico e facciale ed è ricoverata all’ospedale Policlinico. La Squadra Mobile sta visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
ALTRI MONDI
APRE L’ANNO GIUDIZIARIO
«Adesso la giustizia è un vero servizio» Il primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo (nella foto Ansa), nella relazione all’apertura dell’anno giudiziario,
Blocco dei Tir: al Sud resta l’emergenza per la benzina La situazione è in lento miglioramento, il carburante, però, è introvabile. Fiat e Coca Cola hanno chiuso le fabbriche cendo aumentare l’inflazione». La protesta comincia ad avere un impatto pesante anche sull’occupazione: gli stabilimenti Fiat di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e la Sevel rimarranno chiusi oggi per il terzo giorno di fila; la Barilla ha avviato la procedura di cassaintegrazione nelle fabbriche di Foggia e Caserta; la Coca Cola ha stoppato la produzione in due fabbriche e messo in ferie 130 dipendenti. Alcune questure del Sud hanno ordinato la rimozione forzata dei presidi e il bilancio, negli ultimi due giorni, è di 13 arresti e 5 denunce, ma il quadro sembra in miglioramento: ieri al Centro Agroalimentare di Roma sono arrivati
Il messaggio di sconforto di un benzinaio di Napoli ANSA
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IL NUMERO
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Le migliaia di persone senza lavoro Per Coldiretti, in 100 mila hanno perso il lavoro nella raccolta, nel confezionamento e nella trasformazione dei prodotti alimentari, per il «blocco» dei camionisti
VINCENZO DI SCHIAVI
L’Unione europea chiede all’Italia di «garantire la circolazione dei mezzi» e la situazione è in lento miglioramento sebbene il Sud sia ancora prostrato dal blocco dei tir. Nel Meridione i carburanti sono introvabili e alimentano atti che sconfinano nello sciacallaggio: a Napoli, mercoledì notte è stata rubata benzina a 20 motorini delle Poste, mentre a Roma la Guardia di Finanza ha avuto segnalazioni di distributori che vendono carburante «in nero», a oltre 2 euro al litro. Tant’è che anche Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha chiesto al governo di fermare il blocco degli autotrasportatori perché «sta fa-
«
Il governo fermi lo sciopero dei camionisti: fa aumentare l’inflazione SUSANNA CAMUSSO LEADER DELLA CGIL
diversi camion carichi di ortaggi provenienti dal Nordest e Federdistribuzione afferma che «la situazione sta tornando alla normalità e in un paio di giorni dovrebbe risolversi». Le stime dei danni sono già alte: secondo Coldiretti 100 mila persone che lavorano nel campo della raccolta e del magazzinaggio sono rimaste senza lavoro, mentre le perdite ammonterebbero a 200 milioni di euro.
PIEMONTE ALAGNA VALSESIA M.SKI ARTESINA MONDOLÈ SKI BARDONECCHIA LIMONE LURISIA PONTECHIANALE PRATO NEVOSO MONDOLÈ SKI S. GIACOMO DI ROBURENT
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VIA LATTEA
LOMBARDIA APRICA BOBBIO VALTORTA BORMIO CHIESA-VALMALENCO COLERE FOPPOLO - CARONA LIVIGNO MADESIMO MONTECAMPIONE PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI PRESOLANA - MONTE PORA SAN SIMONE 11 SANTA CATERINA 5 TEMU' ADAMELLO SKI
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TRENTINO ALBA - CIAMPAC ALPE CERMIS ANDALO - F. PAGANELLA CAMPITELLO/MAZZIN
CI SONO 2 EX TERRORISTI
No Tav: per gli scontri di luglio 26 arrestati
«schiacciati dalla montagna di quasi 9 milioni di cause pendenti». E ancora: «Il 2011 ha confermato le difficoltà del contenzioso civile: la pendenza complessiva è diminuita del 2,4 per cento ma è aumentata la durata dei processi civili. Il segmento più critico sono le corti d’appello con un +9%».
comuni: giustizia civile, depena lizzazione, revisione delle circoscrizioni giudiziarie ed emergenza carceri, che «ci umilia in Europa e ci allarma». Secondo Lupo, proprio guardando all’Europa, bisogna «prolungare la prescrizione» e sottolinea pure le condizioni dei magistrati
d «Schettino ha perso CONCORDIA/1 GLI INDAGATI RESTANO SEMPRE DUE
un’ora, potevano essere salvati tutti»
La Capitaneria: «Allarme ritardato» E il procuratore: «Non è stato solo L’EUROPA PENSI un fatto casuale»
Alberto Perino, leader No Tav
Sei mesi d’indagini, 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere, un arresto ai domiciliari e 15 obblighi di dimora. L’inchiesta sugli incidenti scoppiati il 3 luglio davanti ai cantieri Tav in Val di Susa si chiude con un blitz, iniziato all’alba, in 15 diverse province. L’accusa per i 26 è quella di aver assalito le forze dell’ordine che presidiavano il cantiere. I reati contestati sono resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso. Tra gli arrestati anche due ex terroristi (Paolo Maurizio Ferrari, ex Br mai dissociato, e Antonio Ginetti, ex di Prima Linea), il leader del centro sociale antagonista Askatasuna di Torino, Giorgio Rossetto e persino un consigliere comunale di Villar Focchiardo, Guido Fissore, noto per aver portato in gita al cantiere una scolaresca. Pesanti le proteste. Don Andrea Gallo parla di «repressione poliziesca», Beppe Grillo di «un’operazione di geometrica potenza». Il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli ha replicato, sottolineando che gli arresti non sono diretti contro il movimento No Tav, ma che «i soggetti che abbiamo individuato sono autori di specifici episodi di reato». Ieri sera cortei e presidi ci sono stati a Torino e Milano. Ora si teme per la manifestazione in programma domani proprio a Torino.
AI PIÙ «La responsabilità del GIOVANI naufragio della Costa Concorè sicuramente del coman«Il vertice dia dante». Non ha dubbi Marco Ue di lunedì Brusco, comandante generale Al via domani lo svuotamento dei sarà del Corpo delle Capitanerie di serbatoi della Concordia REUTERS centrato sul Porto, ascoltato ieri dalla comrilancio della missione Lavori pubblici del po di Grosseto Francesco VenuMercoledì era toccato sio ha effettuato una lunga crescita e Senato. all’a.d. di Costa Crociere Fo- ispezione al Giglio: «Non è stadell’occupa- schi, adesso a Brusco. E tutti to un fatto solo casuale, c’è stazione e puntano l’indice contro Fran- ta negligenza e un’imprudenservirà a cesco Schettino. Ma le motiva- za imperdonabile. Ma gli indaillustrate ieri sono parti- gati restano due». Sono Schetconcentrarsi zioni colarmente inquietanti: «Se tino e il primo ufficiale Ciro su azioni Schettino non avesse fatto per- Ambrosio, che sarà ascoltato immediate dere un’ora preziosa sarebbe oggi. E mentre il commissario da intra- andata di lusso — spiega Bru- per l’emergenza Gabrielli affer—, si sarebbero potute cala- ma che «non ci sono speranze prendere sco re le scialuppe con calma, met- di trovare qualcuno in vita», è nelle aree tere a loro agio le persone. In- stato identificato il corpo di specifiche vece la prima importantissima un’altra vittima, una donna tedella ora è stata persa, si è lavorato desca di nome Gabriele Grube. disoccu- in angoscia, lui se ne è andato Crescono, intanto, le class ace ci sono stati ordini contrad- tion: una sarà preparata dalpazione dittori». Ieri il procuratore ca- l’avvocato Giulia Bongiorno. giovanile, del mercato interno e CONCORDIA/2 LA COMUNITÀ CHIEDE SPIEGAZIONI delle piccole e medie imprese» HERMAN
Dice «vado in ritiro», ma il prete è sulla nave
VAN ROMPUY PRESIDENTE CONSIGLIO EUROPEO
Il web «smaschera» un sacerdote di Besana Brianza Aveva detto ai fedeli della sua parrocchia che sarebbe andato in ritiro. Ma non è servito molto tempo alla comunità di Besana Brianza per capire che il loro sacerdote, don Massimo Donghi, stavolta non era stato granché sincero. Perché se un prete va in ritiro si pensa scelga un luogo silenzioso e solitario in cui riflettere e pregare. Non la Costa Concordia. In-
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Bollettino della neve VALLE D’AOSTA ANTAGNOD MONTEROSA SKI BRUSSON MONTEROSA SKI CERVINIA CHAMPOLUC MONTEROSA SKI CHAMPOCHER COGNE COURMAYEUR GRESSONEY LA TRINITÈ M SKI GRESSONEY ST.JEAN M SKI LA THUILE PILA TORGNON
lascia pensare a un futuro diverso per la giustizia italiana. Parla di un «mutamento dell’atmosfera che fa ben sperare», perché la politica è tornata a occuparsi della giustizia come «servizio», mentre per anni l’attenzione è stata tesa a «ridimensionare» il ruolo della magistratura. Ora le priorità sono
lafrase DEL GIORNO
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vece Don Max era lì, in compagnia dei familiari più stretti. Il prete, responsabile per la zona di Besana degli oratori, della catechesi e dell’Unione pastorale giovanile, è stato smascherato, neanche a dirlo, da un social network. Sua nipote, appena raggiunta l’isola del Giglio dopo il naufragio, ha rassicurato tutti con un post su Facebook, in cui spiegava di essere riuscita a raggiungere le scialuppe di salvataggio assieme alla nonna e allo zio, don Max. I fedeli chiedono spiegazioni, lui per il momento preferisce restare in silenzio.
Dati neve di
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FOLGARIA FOLGARIDA - MARILLEVA GHIACCIAIO PRESENA LAVARONE-RIVETTA MADONNA DI CAMPIGLIO MOENA - ALPE LUSIA MONTE BONDONE PAMPEAGO-PREDAZZO-OB. PANAROTTA 2002 TONALE ADAMELLO SKI PASSO ROLLE S. PELLEGRINO-FALCADE PEJO PINZOLO POZZA-ALOCH-BUFFAURE S. MARTINO DI CASTROZZA VIGO-PERA-CIAMPEDIE ALTO ADIGE ALPE DI SIUSI ALTA BADIA ALTA PUSTERIA
BELPIANO CAREZZA CORNO DEL RENON FUNIVIE SPEIKBODEN GITSCHBERG - MARANZA KLAUSBERG LADURNS MERANO 2000 OBEREGGEN PLAN - VAL PASSIRIA PLAN DE CORONES PLOSE - BRESSANONE RACINES SAN VIGILIO SOLDA TRAFOI VAL D'ULTIMO VAL GARDENA VAL SENALES VALLELUNGA 12/35 20/20 60 WATLES
40/65 30/40 40/80 170/270 30/40 20/55 30/80 20/70 8/100 10/20 80/100 15/35 45/80 25/40 5/30 30/55 15/35 35/80
13/13 22/22 24/26 4/4 14/15 17/20 8/8 5/5 19/20 4/4 16/16 6/6 15/19 7/7 11/13 7/7 16/19 7/7
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MONTE AMIATA OVINDOLI PASSO LANCIANO ROCCARASO TERMINILLO
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FRANCIA CHAMONIX MONT-BLANC MONTGENÈVRE
40/360 40/43 n.p. 80/150 30/32 92
SVIZZERA ST. MORITZ - CORVIGLIA WENGEN
90/118 50/57 244 60/110 19/19 105
VENETO ARABBA MARMOLADA ALTOPIANO DI ASIAGO AURONZO MISURINA COMPRENSORIO CIVETTA CORTINA D'AMPEZZO FALCADE LESSINIA MONTE BALDO NEVEGAL SAN VITO DI CADORE SAPPADA
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FRIULI VENEZIA G. RAVASCLETTO/ZONCOLAN SELLA NEVEA TARVISIO
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APPENNINO 10/20 14/21 30 ABETONE C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO 10/20 8/15 12 20/30 15/21 35 CIMONE 15/30 4/7 4 CORNO ALLE SCALE
ST. ANTON AM ARLBERG
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ALTRI MONDI
AI TRE ATTORI 15 MILIONI
«Una Notte da Leoni 3» si fa: cachet triplicati Il terzo episodio della saga comica più ricca della storia si farà: «Una Notte da Leoni» ritor nerà per un’ultima puntata grazie
ai cachet da capogiro garantiti alle tre star Bradley Cooper, Ed Helms e Zach Galifianakis (nella foto), che prenderanno 15 milioni di dollari a testa. Il film numero tre sarà ambientato a Los Angeles: il primo ha incassato 467 milioni, il secondo 581 milioni. Ai tre attori sono andati «solo» sei milioni.
Il Principiante «Faccio qualsiasi lavoro È così che vivo da nobile» Emanuele Filiberto sbarca su Cielo con un reality ideato da lui «Mungerò le vacche e laverò i cani: i miei saranno orgogliosi» DANIELA UVA MILANO
OGGI IN TELEVISIONE
DIECI PUNTATE IN ONDA DA MARTEDÌ SERA 1
C’era una volta un principe che, stanco della vita ovattata, decise di imparare a lavorare. Potrebbe cominciare così la favola di Il Principiante. Il lavoro nobilita, la nuova trasmissione in onda su Cielo (canale 26 del digitale terrestre e 126 di Sky) in prima serata da martedì. Perché protagonista è, appunto, Emanuele Filiberto di Savoia, che smessi i panni del nobile si cala nella «vita reale» per provare a dimostrare a se stesso, prima che a tutti gli al-
Ogni «episodio» sarà diviso in tre parti: colloquio, apprendistato e prova pratica
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tri, che anche un aristocratico può svegliarsi alle quattro di mattina per andare a mungere una mucca. «Nelle prime puntate sarò impegnato in una ditta di spurghi di Jesolo, baderò a mucche e vitelli in Trentino, farò il toelettatore di cani a Milano e il muratore a Barletta — anticipa Emanuele —. Ogni puntata si svilupperà in tre giorni: il primo è dedicato al colloquio, il secondo all’apprendistato, il terzo al lavoro vero e proprio». L’idea Il reality, un format originale di Cielo, che spera di bissare l’enorme successo di pubblico e critica ottenuto da MasterChef, è stato ideato dallo stesso Emanuele, che torna in televisione dopo la vittoria a
il comico
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Emanuele Filiberto di Savoia durante la presentazione dello show (1) e al lavoro» (2/3), mentre fa il bagno a un cane e col carrello per le pulizie ANSA
Grande spazio oggi nella nostra tv per il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo delle vittime dell’Olocausto. Rai 2 e Rai 3 se ne occupano in prima serata. Rai 2 con uno speciale di «La Storia siamo noi» dal titolo «Auschwitz: I nazisti e la Soluzione Finale». Su Rai 3, invece, ecco il film «The Reader-A voce alta». Rai 1 propone alle 23.25 il film-documentario di Roberto Olla «Le non persone». Ma sin da questa mattina sulle reti Rai spazio ad approfondimenti sul tema della Shoah e alle 11, su Rai 3, diretta dal Quirinale per la cerimonia delle celebrazioni, con il presidente Napolitano. Diva Universal (Sky-Canale 128), nello speciale «Donne nel mito» (ore 21), evidenzierà le figure di Ada Ascarelli Sereni, Natalia Ginzburg e Luciana Nissim Momigliano. Su Premium Emotion, dalle 21.15, ci sono il film «Il Paese dei Balocchi» ambientato nella Germania nazista, e «Schindler’s List». Su TGCom 24 lo speciale «Giornata della memoria» (dalle 14.30 alle 15.30), con documenti e testimonianze. Su La7 si parte alle 14 col film «L’ultimo treno». In prima serata, poi, «Le Invasioni Barbariche» ospita Marco Paolini. Domenica, infine, Terra (Canale 5) dedica la puntata al tema.
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Laurenti beccato da Equitalia: pignorate sei case da 5 milioni
ELISABETTA ESPOSITO
La notizia si diffonde in poche ore e i social network si riempiono di battute sulle tasse non pagate da Luca Laurenti. Esempi da Twitter: «Laurenti pensava che quello della Lavazza fosse un paradiso fiscale», «Laurenti non beve caffè nero, lo beve in nero», «Laurenti nel mirino di Equitalia: adesso non c’è San Pietro che tenga», «Laurenti nascondeva i soldi nelle cialde»... Poco importa se il comico romano sarà protagonista dello spot del caffè soltanto per un’altra manciata di giorni, l’occasione per scherzarci su è troppo ghiotta.
Ballando con le Stelle e gli show condotti insieme all’amico Pupo. «È un’occasione per mettermi alla prova e i miei potranno essere finalmente orgogliosi di me, ma la trasmissione servirà anche per portare alla luce tante professioni spesso dimenticate — aggiunge il 39enne ex rampollo di casa Savoia —. Il lavoro nobilita e questi lavoratori sono i miei eroi. Perché principe si nasce, ma principiante si diventa». Gli appuntamenti futuri di Emanuele Filiberto, invece, sono ancora top secret. «Vi dico soltanto che sogno da sempre di pilotare un ufo, e tornerei al Festival di Sanremo domani: per Morandi farei anche la velina e non disdegnerei nemmeno di pulire il palco dell’Ariston. Mi hanno anche chiesto di fare il manichino per i crash test delle macchine. Chissà, magari nell’ultima puntata...».
Film e dirette nel Giorno della memoria
Luca Laurenti, 48 anni ANSA
In centro a Milano Ma occorre spiegare bene che cosa è successo. Equitalia ha pignorato sei appartamenti della storica spalla di Paolo Bonolis, tutti nella centralissima zona di Corso Buenos Aires a Milano, per il valore di cinque milioni di euro. L’agenzia delle entrate gli contesta infatti il mancato pagamento delle imposte Irap per due milioni tra il 2000 e il 2005. Attenzione però, si tratta di tasse dichiarate ma non versate a causa di un contenzioso avviato con la moglie Raffaella Ferrari nel 2007. E con il passare degli anni la somma è più che raddoppiata. Da due milioni si è arrivati a cinque, quindi Equitalia ha
messo le mani sulle case. La vicenda dal punto di vista legale è piuttosto delicata. La tesi sostenuta dagli avvocati della coppia, che ha perso nel primo grado di giudizio, è che l’imposta regionale per le attività produttive (l’Irap appunto), prevista per i liberi professionisti, non riguardi l’attività di Laurenti: il comico infatti non dispone di un’organizzazione professionale simile a quelle degli studi di avvocati o commercialisti. Nel giro di un paio di settimane ci sarà la decisione d’appello. Se la sentenza dovesse diventare definitiva, i sei appartamenti potrebbero essere messi all’asta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL PRIMO FEBBRAIO
Sky rafforza l’HD: ecco altri 13 canali Sky sempre più in alta de finizione: da mercoledì, altri 13 canali saranno in HD, portando a 52 il totale del pacchetto del sa
A
VIA AI CIAK SU ELUANA
S «Fondi o non fondi, si inizia lunedì» Lunedì a Udine ci sarà il primo ciak di «La Bella Addormentata», film che ha a che fare con la vicenda di Eluana Englaro, la ragazza rimasta in coma vegetativo per 17 anni e morta il 9 febbraio 2009. Il regista è Marco Bellocchio (nella foto Ansa), nel cast Alba Rohrwacher, Toni Servillo e Michele Riondino. A fine dicembre la Regione Friuli Venezia Giulia ha negato il finanziamento al film, ma Cattleya, che lo produce, ha confermato che si farà comunque: «Non si sostiene l’eutanasia — ha detto il produttore Riccardo Tozzi —, questo film è una bellissima meditazione sulla vita e la morte»
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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tellite. Due canali saranno nuovi (Extreme Sports Channel ed Mtv Live), altri 11 si «trasformeran no»: Fox Life, Real Time, Euro sport 2, Espn America, Discovery Science, Discovery Travel&Living, History, Nat Geo Wild e Nat Geo Adventure, Gam bero Rosso, Disney Channel.
L’HIT PARADE I PIÙ VENDUTI IN ITALIA
Litfiba super: la band batte Ferro e Adele Il cd di Pelù e Renzulli, il primo dopo la «reunion» del 2010, subito in testa alla classifica
I Litfiba di oggi: Piero Pelù e Ghigo Renzulli ANSA
Tredici anni senza un nuovo disco, la rottura, la lunga separazione (10 anni) e la riappacificazione, e adesso il primo posto in classifica, con l’album appena arrivato. La storia dei Litfiba, al secolo Piero Pelù e Federico «Ghigo» Renzulli, riparte fortissimamente: il duo rock, di nuovo insieme dal 2010, è tornato con l’inedito Grande nazione, che è uscito il 17 gennaio ed è stato il disco più venduto dell’ultima settimana. «Gli altri parlano di amore, noi preferiamo l’amore per la democrazia che oggi latita: il rock è protesta, Monti ci liberi da corrotti e corruttori», aveva detto Pelù alla presentazione del nuovo lavoro. La protesta di Piero e Ghigo, per adesso, ha ripagato: i Litfiba (che cominceranno il tour italiano a Firenze il 2 marzo e lo chiuderanno all’Arena di Verona il 1˚ maggio) hanno infatti buttato giù dal trono dei dischi più venduti Tiziano Ferro, sceso al terzo posto con L’amore è una cosa semplice, mentre al secondo si conferma Adele, che è in classifica da un anno esatto con 21. Un altro big presente da 52 settimane è Jovanotti: Ora era quarto ed è sceso al sesto posto. Tra i singoli più scaricati, invece, niente di nuovo in testa: il tormentone brasiliano Ai Se Eu Te Pego, firmato da Michel Telò, è sempre il più amato, mentre Distratto di Francesca Michielin (la vincitrice di X Factor) è secondo. Avanza il deejay svedese Avicii, che con il riempipista da discoteca Levels guadagna sei posizioni e si avvicina al podio (è quarto). © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL GRUPPO SVEDESE ESCE AD APRILE
Abba, dopo 18 anni arriva un nuovo brano Anche gli Abba ci riprovano, seppure con una sola canzone. Dopo 18 anni, la celebre band svedese (formata dalle donne Agnetha Faltskog, e Anna Frid Lyngstad e dagli uomini Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus) pubblicherà il primo brano inedito nella rinnovata versione dell’album «The Visitors», in uscita il 23 aprile. La canzone si intitola «From a Twinkling Star to a Passing Angel» ed è la prima «nuova» dal 1994, quando uscì il cofanetto «Thank you for the Music».
LOTTO BARI
SUPERENALOTTO 75 19 53 26 86
CAGLIARI
37 26 21 18 43
FIRENZE
26 23 90 42 83
GENOVA
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MILANO
1 75 86
7 27 35 6 14
NAPOLI
15 78 88 33 83
PALERMO
86 36 54 52 39
ROMA
46 72 65 31 75
TORINO
61 51 85 53 24
VENEZIA
35 76 17 33 21
NAZIONALE 42 69 89 58 15 ESTRAZIONE DEL 26 GENNAIO
LA COMBINAZIONE VINCENTE 13 16 22 30 52 87 Jolly: 42 Superstar: 37 Jackpot: e 57.700.000, Punti 6: nessuno Punti 5+1: nessuno Punti 5: 10 totalizzano e 36.788,78 Punti 4: 1.103 totalizzano e 333,53 Punti 3: 41.361 totalizzano e 17,78 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 6 totalizzano e 33.353 Punti 3: 187 totalizzano e 1.778 Punti 2: 3.149 totalizzano e 100 Punti 1: 19.432 totalizzano e 10 Punti 0: 43.654 totalizzano e 5 Montepremi di concorso e 2.452.585,36 10 e LOTTO Numeri vincenti
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6
Scorpione 8
Toro 7+
Gemelli 6-
Cancro 7+
Leone 6,5
DI ANTONIO CAPITANI
Starvene per i fatti vostri gioverà. Specie sul lavoro. Benché quest’ultimo afflosci un po’ lo zebedeo. Mestizie amorososuine aleggiano.
IL MIGLIORE. Le energie prorompono, le good news irrompono. E nel lavoro stravincete! Sudombelico in testa alla classifica di A, come la Juve, Scorpio pur’issa.
Siete di umore accettabile. Così producete bene e presto. Grazie anche all’aiuto di amici, staff, clientela. Piacioni e figoni, cuccate pure…
I guai peggiori potreste crearveli col vostro autolesionismo. Non fatelo e stabilite le priorità odierne. V’è desolazione a sud dell’ombelico.
La Luna v’imbibisce nella fortuna come foste un filtrofiore nella tazza del servizio buono: tutto alla grande! E il suino inside you cucca.
C’è inquietudine nell’aria. Ma per cose più noiose in apparenza che in realtà. Siate obiettivi. Soldi in primo piano, fornicazione pure.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 6-
Capricorno 7+
Acquario 6,5
Pesci 7,5
Casa e famiglia rompono. Tanto. Ma temporaneamente. Voi non portate sul lavoro, però, i problemi privati. Consensi suini mediocri.
Giornata idonea ad avanzare richieste e proposte, sostenere colloqui, lavorare in team (ma anche da soli). E che fornicazione ispirata!
Fiuto e faccia di glutei in fatto di soldi vi torneranno utili. Ma la pigrizia, pure suina, sembra assalirvi: forse è bene che reagiate.
Circolano energie giuste, oggi, tanto che rispettate la tabella di marcia alla perfezione. L’allure suino, poi, vi rende irresistibilerrimi!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
Vergine 6-
Bilancia 6-
Gli altri v’impicciano. Rendetevi autonomi e siate accorti se dovete firmare carte. Il vostro fascino sembra calare, ma il sudombelico vola!
Tensioni e incagli caratterizzano il lavoro e/o il privato. E l’amorsuino è più bloccato d’un tir. Vi occorrerà una flemma very british.
VINCENZO NIBALI
Il ciclista siciliano ha vinto la Vuelta nel 2010 ed è arrivato 3˚ nelle ultime 2 edizioni del Giro d’Italia. È nato il 14 novembre 1984
alla Radio
TeleVisioni in chiaro ITALIA 1
RETE 4
CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI CAMERA CAFÈ TELEFILM TRASFORMAT STUDIO APERTO STUDIO SPORT PROVACI ANCORA GARY I SIMPSON C.S.I. TRUE JUSTICE Film 23.00 NIKITA 23.50 LE IENE 1.20 CHIAMBRETTI FRIDAY SHOW 1.50 THE SHIELD
8.20 9.40
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
TG 1 CHE TEMPO FA - TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO TG 1 - CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI ATTENTI A QUEI DUE Varietà 23.25 TV 7: ''LE NON PERSONE'' 0.40 L'APPUNTAMENTO SCRITTORI IN TV 1.10 TG 1 - NOTTE
8.00 9.15 9.30 10.55 11.00 13.00 14.00 16.15 17.50 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05
CARTONI ANIMATI L' ALBERO AZZURRO TGR - TG2 CINEMATIN…E I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT TG 2 NUMB3RS L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 -20.30 RAI 150 ANNI. LA STORIA SIAMO NOI 23.10 TG 2 23.25 L'ULTIMA PAROLA 1.00 TG PARLAMENTO 1.10 L'ISOLA DEI FAMOSI 1.50 METEO 2
8.00 AGORÀ 10.00 RAI 150 ANNI... 11.00 SPECIALE: GIORNO DELLA MEMORIA 12.00 TG3 - RAI SPORT 12.45 LE STORIE 13.10 LA STRADA PER... 14.00 TG REGIONE - TG3 15.05 LASSIE - GEO & GEO 18.10 METEO 3 - TG3 - TGR 20.00 BLOB 20.15 STANLIO E OLLIO 20.35 UN POSTO AL SOLE 21.05 THE READER Film 23.15 E SE DOMANI SHORT 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE - METEO 3 1.05 APPUNTAMENTO AL CINEMA
8.00 8.40
Film sul Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.25 FEMMINE CONTRO MASCHI PREMIUM CINEMA 15.05 EL PRINCIPE DE LA BASURAS JOI 15.10 L'INVENTORE DI FAVOLE PREMIUM CINEMA 17.20 BENVENUTI AL SUD PREMIUM CINEMA 19.15 UN ALTRO MONDO PREMIUM CINEMA 19.20 TUTTI QUANTI DICONO TI AMO MYA 21.15 ANIMALS UNITED PREMIUM CINEMA 22.50 HYPERCUBE-CUBO2 STEEL 22.55 CANI & GATTI: LA VENDETTA DI KITTY PREMIUM CINEMA
CALCIO
8.00 10.55 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10
17.00 NIGERIA - TUNISIA Coppa d'Africa Eurosport
19.30 GABON - MAROCCO Coppa d'Africa Eurosport
PATTINAGGIO GHIACCIO
TENNIS
13.50 EUROPEI
9.30
2.00
MIAMI HEAT NEW YORK KNICKS
Supercombinata femminile, discesa. Da St. Moritz, Svizzera Rai Sport 1 e Eurosport 2
Europeo maschile. Semifinale. Da Eindhoven, Olanda Rai Sport 2
Pesi Welter, da Temecula Stati Uniti ESPN America
12.00 COPPA DEL MONDO Discesa uomini. Da Garmisch Partenkirchen, Germania Eurosport 2
20.00 MONTENEGRO UNGHERIA
GOLF 10.15 ABU DHABI CHAMPIONSHIP PGA European Tour Sky Sport 2
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
3
13
ANCONA
6
7
min max
-2
5
6
8
BOLOGNA
-2
7
8
12
-3
2
CIELO
VENTI
CAGLIARI
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
Moderati
CATANIA
4
11
FIRENZE
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7
13.15 COPPA DEL MONDO
Europeo maschile. semifinale Da Eindhoven, Olanda Rai Sport 2
Supercombinata femminile, slalom. Da St. Moritz, Svizzera Rai Sport 1 e Eurosport
Trento 7 3
Aosta
Milano
2 5
1
Torino 0
6
Venezia
7
4
7
1
0
8
Perugia
7
10 4
MILANO
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ROMA
NAPOLI
1
8
2 10
11
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PERUGIA
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5
POTENZA
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REGGIO CALABRIA
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ROMA
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TORINO
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7
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Agitati
Nebbia
Il sole oggi MILANO
ROMA
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:51
17:20
7:28
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3
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VENEZIA
-3
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9.00 Alfonso Signorini Show
Alfonso, Luisella e Caterina ospitano Tiberio Timperi (nella foto) e il suo romanzo «Nei tuoi occhi di bambino»
Virgin Radio 12.30 Music History
10.15 CALCIO: PALERMO - GENOA Serie A. Highlights
10.30 CALCIO: NOVARA MILAN. Serie A
SKY SPORT 2 10.15 GOLF: THE ABU DHABI CHAMPIONSHIP PGA European Tour
14.00 RUGBY: CLERMONT AUVERGNE - ULSTER RUGBY. Heineken Cup 16.45 GOLF: THE ABU DHABI CHAMPIONSHIP PGA European Tour
Paola Maugeri (nella foto) racconta la storia dei Wee zer. Della rockband Usa ascoltiamo «Buddy Holly»
Domani
Dopodomani
Ulteriore peggioramento del tempo sul Nordovest con piogge estese e nevicate localmente anche in pianura, specie sul Piemonte e l'alta Lombardia. Molte nubi anche sul resto del Paese con piogge in arrivo sull'area ionica e sulla Sardegna.
Bassa pressione sull'Italia con maltempo sulle regioni adriatiche, al Sud e isole. Piogge anche abbondanti sulla fascia ionica. Asciutto altrove ma con nuvolosità estesa e ancora qualche rovescio al mattino tra Piemonte e Liguria, anche nevoso.
5
2
8
3 6
-3
Mossi
15.00 FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS
Rmc
Ancona
Firenze
L'AQUILA
Neve
24.00 0.30 0.40 1.35 1.40
Con Tony e Ross, Pierfrancesco Favino (nella foto), Marco Giallini e Stefano Sol lima ci parlano di «ACAB»
8
8
GENOVA
PALERMO
19.20 20.00 20.30 21.10
11.00 105 Friends
Bologna Genova
Molto forti
Calmi
17.30
TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 L'ULTIMO TRENO NON VI HO DIMENTICATO L’ISPETTORE BARNABY G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO LE INVASIONI BARBARICHE Attualità SOTTO CANESTRO TG LA7 (AH)IPIROSO MOVIE FLASH G’ DAY
4 6
Coperto
Temporali
Serie A. Highlights
Nuvolosità in aumento al Nordovest con prime piogge o nevicate anche a quote collinari tra Valle D'Aosta, basso Piemonte e Liguria di Ponente. Buono altrove con cieli da sereni a parzialmente Triestenuvolosi per nubi stratificate. Venti freschi orientali.
Forti
MARI
CALCIO: BOLOGNA PARMA. Serie A. Highlights 9.45 CALCIO: NOVARA MILAN. Serie A. Highlights 10.00 CALCIO: CAGLIARI FIORENTINA 9.30
Oggi
Rovesci
Pioggia
CALCIO: LECCE - CHIEVO
7.30 9.45 11.10 12.30 13.30 14.05 15.55
Serie A. Highlights
10.15 COPPA DEL MONDO
18.00 ITALIA SERBIA
CALCIO: INTER - LAZIO Serie A. Highlights
SCI ALPINO
PROVODNIKOV TORRES
20.30 CAGLIARI GRUPPO FASSINA
9.00 9.15
PALLANUOTO
Tricolore Super Welter Sportitalia 2
Serie A2 Rai Sport 1
Qualifiche. Da Sapporo, Giappone Eurosport 2
Europeo maschile, semifinale Sportitalia 2
21.30 NICCHI SALVEMINI
SKY SPORT 1
COPPA DEL MONDO
9.00
20.15 SERBIA - CROAZIA
BOXE
3.00
SALTO SCI
A Elite Rai Sport 1
NBA Sky Sport 2
GazzaMeteo
Nuvolo
18.00 FASANO BRESSANONE
AUSTRALIAN OPEN Semifinale maschile Djokovic - Murray Da Melbourne. Eurosport
Donne, programma corto. Da Sheffield, Gran Bretagna Rai Sport 2
Europeo maschile, semifinale Sportitalia 2
LegaDue Rai Sport 2
CALCIO A 5
Legenda
2.05 2.25
17.45 DANIMARCA - SPAGNA
FA Cup Sky Sport 3 e Sky Calcio 2
BARI
23.55 0.00
PALLAMANO
20.45 WATFORD TOTTENHAM
AOSTA
0.00 1.45 3.00
10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.35 16.05 18.55 19.35 20.30 21.10
HUNTER R.I.S. ROMA DELITTI IMPEFETTI BENESSERE TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM SENTIERI IL GRINTA TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER QUARTO GRADO Attualità I BELLISSIMI DI R4 THE VANISHINGSCOMPARSA TG4 NIGHT NEWS MINO REITANO
21.15 OSTUNI MARCOPOLO FORLÌ
21.00 PESCARA - MODENA Serie B MP Calcio
23.30
8.00 8.40 12.25 13.00 13.40 15.30 16.10 17.45 18.30 19.00 19.20 19.50 20.20 21.10
BASKET
19.00 JUVE STABIA CROTONE Serie B MP Calcio
8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.45 20.00 20.30 21.10
TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA ZELIG Show TUTTA LA VITA DAVANTI STRISCIA LA NOTIZIA TG5 - NOTTE UOMINI E DONNE
Radio 105
LA 7
RAIUNO
L’Aquila 4 6
Campobasso
Bari
5 3
3
Napoli 2
Potenza
9
Cagliari 8
9
5 2
Catanzaro
12
2
9
Reggio Calabria
Palermo
2 12
1 13
Catania 5
11
Il sole domani MILANO
La luna ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:50
17:21
7:27
17:17
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
23 gen.
31 gen.
7 feb.
14 feb.
VENERDÌ 27 GENNAIO 2012
LETTERE DITE LA VOSTRA INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: gol@rcs.it
A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra
Real-Barcellona, il dritto e il rovescio
Roberto Alagna (Milano) Il titolo di Gazzetta.it è del tutto esatto: nell’occasione dai giornalisti della Gazzetta ha avuto un servizio all’altezza delle sue aspettative. Quell’«impossibile vincere a Barcellona» è presentato correttamente come polemico ed è stato testualmente detto da Mourinho, come è facile constatare dal filmato. Una frase pronunciata con ironia e come tale riporta-
ta. Peraltro un’ironia molto banale come sono scontate le critiche all’arbitro quando si perde. L’ho sentita fare anche dall’ottimo Ranieri per il rigore negato col Napoli (dopo aver vinto con la Lazio per un fuorigioco non dato): tentazioni irresistibili. Per l’aspetto tecnico dell’ultima puntata di questa sfida eterna, la rimando all’articolo di Paolo Condò. A mia volta sono ormai convinto che contro la squadra di Guardiola, comunque la più forte del mondo, ci si possa giocare una chance solo
se la si affronta sul suo terreno del pressing continuo e altissimo. L’attendismo di Mourinho (e di molti altri tecnici, Allegri compreso nella partita di andata) non porta a grandi risultati, in senso stretto e psicologico. I due ultimi «clasicos» aprono la strada ad altre riflessioni. Una delle più importanti è quella del comportamento dei giocatori. Pessimo sul piano disciplinare. Soprattutto quelli del Real, autori di cacce all’uomo, vendette rusticane, simulazioni, isterie. Qualche spunto indecoroso anche da parte di alcuni
giocatori del Barcellona, capaci di rotolarsi per terra e di cadere stramazzati come attori di commedia dell’arte. Se avessimo assistito a queste scene in un Milan-Inter o in uno Juventus-Roma, ne avremmo scritto un po’ disgustati. La Spagna ha giornali e tv mediamente spocchiosi, soprattutto quando parlano del calcio italiano: si rivedano quei filmati e arrossiscano. Un Pepe di quel genere da noi non sopravvivrebbe tre partite prima di essere fatto a fettine da qualche giudice sportivo e dagli arbitri in campo. Fra gli evviva di quasi tutti. Tutt’altro clima, ed è qui che scatta invece l’applauso convinto, quello che si vedeva sulle tribune. Dove, meglio ricordarlo, gli spettatori sono a contatto con i giocatori, senza barriere divisorie. Lì, nonostante i brutti messaggi che giungevano dal campo, una compostezza sconosciuta nei nostri stadi. Gente ordinatamente seduta, che si limitava a gridare la sua fede, senza intimidazioni fisiche. Niente fumogeni, niente bandieroni, niente striscioni insultanti. E’ bello vivere il calcio così. Chissà quando ci riusciremo anche noi.
Quel silenzio violato
Ibra-Van Basten: e io «fumo»
Filastrocca per Del Piero
La richiesta di Micolucci
Mi vedo costretto a intervenire per l'ennesima volta su questo giornale emerito per dire la mia opinione sulla vicenda «Van Basten vs Ibra». Penso che a tutto ci sia un limite e anche voi venditori di fumo per incentivare il mercato del calcio ormai logoro vi renderete conto che è una farsa. Sarebbe come paragonare Mozart a Salieri. O, per andare a un confronto ciclistico, sarebbe come dire che Mario Beccia, qualcuno lo ricorderà, è meglio di Marco Pantani.
Caro Arturi, ma ha visto che dove l'ha messa Delpiero ieri sera? Davvero le parole sono finite. Mi è rimasta solo una poesia: eccola. Mi chiamo Alessandro età trentasette tu mettila in mezzo e la infilo nel sette. Di testa un po’ meno, non son nato picchio ma a piede pennello, sarò Pinturicchio? Sul petto 2 stelle in testa già tre Se la Signora è regina, mi sa che son re. Ti faccio la lingua non è una burla è tutta la gioia di sentire la curva. Di schiena son 10 tra il bianco e il nero mi chiamano Alex Alex Delpiero.
Trovo vile, oltre che indecente e indecorosa come definita dall' Ascoli, la richiesta del calciatore Micolucci, degli emolumenti per le sue «prestazioni sportive» dell'anno 2011. In un’epoca in cui non percepiscono stipendi migliaia di operai e lavoratori, pur facendo onestamente il loro dovere, questa persona vorrebbe dei soldi per aver cercato di far perdere sul campo la sua società di appartenenza, averla fatta penalizzare in classifica per la responsabilità oggettiva e aver incassato altri denari in maniera illecita!
Roberto Tabacco
Direi prima di tutto che anche alla cattiva educazione e all’intolleranza ci dovrebbe essere un limite. Le sue similitudini sono prive di senso se calate nel confronto fra due calciatori molto vicini nelle loro espressioni tecniche. Ripeto: per statura, sensibilità di piede, tiro, colpo di testa, inventiva e altro ancora si tratta di due fenomeni paragonabili come pochi. Del resto lo confermano in pieno tecnici di statura (uno per tutti, Capello) che li hanno allenati entrambi. Poi si può naturalmente tenere le proprie opinioni, senza farle diventare sarcasmo o armi dialettiche improprie.
Beppe Cartabbia (Gerenzano)
Sono molti i poeti che lanciano il loro lavoro nella bottiglia di una mail a Porto Franco. Il calcio stimola versi, evidentemente. Per ragioni di spazio non ne posso pubblicare molti, ma i suoi mi hanno divertito e rappresentano bene un omaggio in più a questo straordinario giocatore.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
39
TERZO TEMPO
Porto Franco
Vorrei solo sottolineare come Mourinho non abbia mai detto che a Barcellona è impossibile vincere. La sua era come al solito una frase ironica per dire che c'è il pensiero comune che al Camp Nou non si possa vincere. Al contrario, l’altra sera il Real ha dimostrato che questo può accadere grazie ad una prestazione maiuscola che ha messo in seria difficoltà il Barça. Basta guardare per intero la conferenza stampa per capire questo e dai giornalisti della Gazzetta, che seguo con passione, è il minimo che mi aspetto. Spero nella pronta correzione di questo titolo.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi
Piero Travaglini (Ascoli Piceno)
Richiesta moralmente ai confini della spudoratezza: questo dice il senso comune. Però sarebbe il caso di dotare le società di un manualetto in cui sono sottolineate un paio di regole d’oro: 1) gli atleti vanno pagati come da contratto (altrimenti i rischi di comportamenti deviati si ingigantiscono); 2) bisogna rivalersi sui calciatori quando e se si rendono responsabili di condotte che pregiudicano il club. Il primo è un obbligo purtroppo non sempre rispettato, il secondo è un deterrente ormai indispensabile.
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Sabato sera, prima di Atalanta-Juve, Bergamo ha voluto dare il giusto tributo alla figura di un grande alpinista, Mario Merelli, morto qualche giorno prima. Il miglior tributo che si possa dedicare ad un alpinista: il silenzio. Lo stesso silenzio che lo accompagnava nelle sue scalate. Ebbene, la tifoseria organizzata ospite ha violato quel momento con lancio di fumogeni, petardi, sassaiole, piastrelle strappate dai bagni. Non voglio entrare nel merito del tifo. Più o meno violento. Non voglio dire che tutto questo è stato lanciato verso donne e bambini. Non voglio nemmeno chiedermi come abbiano potuto introdurre allo stadio tutto quell'arsenale. Questo è compito delle forze dell'ordine, spero. Non voglio essere io il giudice di dove sia il confine fra lo sfottò e l'offesa, ma a tutto c'è un limite. Stare zitti di solito paga. Stavolta no: fatelo sapere a tutti Rodrigo Dìaz
Quella serata lascia degli strascichi, comprese le decisioni del giudice che hanno sorpreso molti, considerando lo squilibrio della multa a sfavore della squadra di casa. La bestialità di certi comportamenti ha conferme costanti, purtroppo.
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UN GIORNO PER NON DIMENTICARE
Il 27 gennaio è da anni (per l’Italia dal 2000) il giorno della Memoria. Il giorno in cui si ricordano i milioni di persone morte nei campi di concentramento, nazisti. Principalmente ebrei (addirittura 6 milioni), ma anche zingari, oppositori politici, omosessuali... La lista è lunga. Il 27 gennaio è il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa sovietica aprirono i cancelli di Auschwitz, salvando i pochi sopravvissuti rimasti. Ecco perché il 27 gennaio è scelto a giorno simbolo per non dimenticare gli orrori dell’Olocausto e per tramandare alle generazioni future la memoria di quella sofferenza
LA VITA DEL COACH DIVENTA UN FILM
Klein, Israele l’Olocausto e tanto basket
Klein conosciuto come il papà del basket israeliano GIAN LUCA PASINI
17 febbraio 1977, palazzetto dello sport di Virton, Belgio, il Maccabi Tel Aviv ha appena schiantato il Cska Mosca, nel girone di semifinale di Coppa Campioni di basket maschile. I colossi sovietici crollano davanti alla sorprendente squadra israeliana. Tal Brody, uno dei protagonisti di quel successo sul parquet, nel suo ebraico con mille accenti diversi, urla al primo microfono che gli capita: «We are on the map. Siamo sulla cartina e - subito aggiunge - ci vogliamo stare». Maccabi Tel Aviv E’ un giorno epocale nella storia del basket e della vita di Israele, tutti in patria hanno guardato la gara in tv, in tanti hanno seguito la squadra in Belgio perché i sovietici si erano rifiutati di giocare a Tel Aviv. Perché all’epoca l’Urss è un Paese che non ha relazioni diplomatiche con Israele e che - di fatto - rifornisce di armi molti dei suoi nemici. La vittoria, che poi il 7 aprile verrà suggellata dal successo in finale contro la Mobilgirgi Varese (a Belgrado) incorona quella squadra e il suo allenatore, Ralph Klein, eroe nazionale. La frase di Tal Brody ha ancora più senso: Klein è l’uomo capace di realizzare l’impossibile, una squadra israeliana che vince la Coppa Campioni. La storia di Klein in queste settimane è diventata un film ed è uscita nelle sale di Gerusalemme con il titolo Playoff, una pellicola che parla di basket per arrivare a parlare di Olocausto. Sì perché Klein nato nel 1931 a Berlino da una famiglia ebrea di origine ungherese, evita per miracolo la deportazione. Il papà muore a Auschwitz, lui e la mamma sopravvivono e all’inizio degli Anni 50 cominciano una nuova vita a Tel Aviv, in mezzo a migliaia di altri profughi. Germania Ovest Il servizio militare (in marina)
e poi tanto basket, nella squadra più forte. Che Klein contribuisce a rendere ancora più forte. Otto scudetti e 6 coppe nazionali. Prima di iniziare la carriera di allenatore. La stoffa di quel tecnico si scoprirà qualche anno più tardi. Ma quello che interessa il regista è anche altro. E’ un viaggio nel passato: così quando Klein a metà degli anni 80 decide di accettare la panchina della Germania Ovest (e del Colonia) l’eroe di Israele si «trasforma» in traditore. Lui che era scampato ad Auschwitz accetta di guidare i tedeschi. «Anche se c’è tanto basket in questo film - dice Eran Riklis -, questo non è un film che parla di sport. Parla di un uomo che deve fare i conti con il suo passato, con una giovinezza rubata, nel Paese in cui era nato. La sofferenza nel campo di sterminio e la perdita del padre». Il ritorno a Berlino la città in cui era nato e cresciuto, quando ancora l’Olocausto e i campi di sterminio erano soltanto un progetto malato... © RIPRODUZIONE RISERVATA
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