Passeggiate in Alta Valcamonica - SeTeMap

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Passeggiate in

Alta Valcamonica tra fiori, colori e profumi

1


Questo piccolo opuscolo vuole accompagnarvi alla scoperta di 22 percorsi che si snodano intorno ai paesi dell’Alta Valle Camonica; potremmo considerarli passeggiate o escursioni, ma sarà il passo del camminatore ad adattarne la definizione. Macinare qualche chilometro e salire 500 metri di dislivello, trasforma già la scampagnata in una vera gita gratificante! Chiudere gli anelli descritti sarà appagante per chi sceglie una fascia media di altitudine, partendo dai centri abitati. L’asfalto lascia spazio alla mulattiera, la mulattiera al sentiero in una natura incontaminata e ricca di flora e fauna. Itinerari che regalano balconate fiorite con panorami mozzafiato sul gruppo dell’Adamello e sulle altre catene mon2

tuose che si rincorrono a 360 gradi. L’altopiano del Mortirolo, la Val Grande, quella di Canè e poi ancora: S. Apollonia e la vicina Val di Viso, le praterie di Vescasa, Valbione e la Val d’Avio; nulla da perdere da Incudine a Ponte di Legno! I nomi di fiori e piante che contraddistinguono i percorsi, nel dialetto locale, vogliono mantenere viva la tradizione camuna che se approfondita rivela usi e costumi degni di nota. Sapore di montagna, sapere di storia impregnati nella terra che con amore ci accoglie nel presente, lasciando traccia di un passato da non dimenticare… Zaino in spalla e buone gite camminatori! 3


GR

UP

Bormio

PO

OR

INDICE DEI PERCORSI

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PAGHÈR

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BRÜSÌ

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URTÌGHE

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PERUC

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GAFIÙ

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24

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FRÈR

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LÀRES

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

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CÒLER

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RUBÌ

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

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SLAÀSE

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

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SCALETE

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

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TREFÒI

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PERSIGHÌ

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DAUENA

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SAMBÙCC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

22

MOIÀC

32

Lago di Pian Palù

Sondalo

Grosio

MAPPA 2 MAPPA 1

Passo del Mortirolo

7

Incudine

20

19

e Fium

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5

6

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Monno

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Vione 10

Vezza d’Oglio

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Temù

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1

4

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Ponte di Legno Passo del 3 Tonale

a i c n o Lago Aviolo 12

Laghi d’Avio

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Lago Nero

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Lago Bianco

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Passo di Gavia

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S. Caterina Valfurva

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GARÒFUI

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4 itinerario semplice

Lago Salarno 1 di itinerario medio Berzo Demo

2 itinerario impegnativo

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ITINERARIO N. 1 GARÒFUI Località

Lunghezza

Ponte di Legno Villa Dalegno Balza - Precasaglio Ponte di Legno

8 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore

maggio - ottobre

Dislivello 300 m

Difficoltà medio

Scendendo da Precasaglio.

Pezzo Precasaglio

Zoanno

Ponte di Legno Valbione Villa Dalegno

6

Dal centro di Ponte di Legno (1260 m) nei pressi dell’ufficio turistico (inizio zona pedonale), risalire via Bulferi e, dopo la grande cappella del “Buon Consiglio”, mantenere la destra imboccando la nuova strada per Villa Dalegno; lungo il comodo marciapiede pedonale in breve si raggiunge questa soleggiata frazione di Temù. Lasciata a sinistra la bella chiesa dedicata a S. Martino, ci si porta alla sommità del paese. Superate le ultime case e l’Albergo Eden, alla santella di Roncal, procedere a destra in piano sulla comoda strada sterrata per circa due chilometri, evitando le successive deviazioni. Il panorama spazia dalle creste del Salimmo al Castellaccio che dominano la conca di Ponte di legno. Durante il cammino, nella stagione calda, è facile scorgere sulle scarpate i profumatissimi Garòfui (Garofano selvatico). Al primo tornante, lasciare la strada e continuare diritti su un’altra sterrata; con comodi saliscendi, passando sopra a Zoanno, si raggiunge Precasaglio. Percorsa via S. Rocco e superato l’Albergo Frigidolfo, in breve si lascia la strada principale per imboccare a destra una stretta mulattiera che in discesa conduce alla strada del Gavia, nei pressi del Ristorante Al Mulino; percorrerla per circa cento metri in direzione di Ponte di Legno e prima del ponte sul Frigidolfo, lasciarla per continuare diritti su una larga sterrata parallela al torrente. Con un buon tratto pianeggiante si perverrà alle prime casa del paese e successivamente, in discesa, al punto di partenza. 7


ITINERARIO N. 2 SCURSÀI Località Pezzo - Case Pirli Laghetto di Viso Prà del Rum Case di Viso Pezzo Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore 30 minuti

maggio - ottobre

Lunghezza 8,5 km Dislivello 400 m

Difficoltà impegnativo

Prà del Rum Case Pirli

Case di Viso

Pezzo

Ponte di Legno

Villa Dalegno

8

Dal centro di Pezzo (1565 m, frazione di Ponte di Legno) risalire verso sinistra l’abitato, attraversare la strada asfaltata per Case di Viso e, alla freccia segnaletica, imboccare la mulattiera che sale ripida nel bosco. Dopo il rudere della Ca del Pis proseguire per un tratto pianeggiante, quindi girare a destra e raggiungere la piccola radura sul dosso di Caglianec. Continuare risalendo su pascolo a destra della piantagione fino ad incontrare un sentiero segnalato pianeggiante. Voltare a destra su quest’ultimo attraversando il Bosco Sacro (così denominato per la sua funzione di protezione dell’abitato di Pezzo dalle valanghe) fino a una comoda carrozzabile che in discesa conduce alle caratteristiche baite di Pirli. Continuare fino al bivio per Case di Viso che si lascerà sulla destra, procedendo in salita sulla mulattiera sovrastante la strada asfaltata. Superate alcune baite isolate il panorama incanta con una splendida veduta sulla Val di Viso e le sue cime. Con un ultimo strappo in salita si perviene al Laghetto di Viso e superato il ponticello sul torrente Arcanello ci si sposta sull’altro versante vallivo. Oltrepassata l’area picnic del Parco dello Stelvio di Prà del Rum, continuare ora in discesa sulla comoda sterrata, fino al caratteristico alpeggio di Case di Viso. Al bivio nei pressi del Ristorante Ercavallo, lasciare la strada principale a destra e proseguire diritti sulla larga sterrata che perde dolcemente quota tra pascoli e folti cespugli di Scursài (Rododendri), sul versan9

Baite in località Case di Viso e Case Pirli.

te opposto di salita. Dopo circa un chilometro infilare a destra una comoda mulattiera in discesa che, attraversato il ponticello, in breve riporta al paese.


ITINERARIO N. 3 MURÀCC Località

Lunghezza 6,3 km

Ponte di Legno (loc. Sumanì) - Vescasa Tonalina - Pegrà Ponte di Legno

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore 30 minuti

maggio - ottobre

Dislivello 500 m

Difficoltà impegnativo

Località Vescasa bassa.

Passo del Tonale

“Tonalina” Vescasa

Ponte di Legno Valbione

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Dal Palazzetto dello Sport di Ponte di Legno (1257 m), seguire via Alpini fino alle ultime case e imboccare la mulattiera a destra di una bella santella. Il percorso si restringe e passa sotto un viadotto per poi allargarsi nuovamente. È questa l’antica strada che saliva al Passo del Tonale. Percorrere il primo tornante lasciando a destra il bivio dal quale è previsto il rientro dell’itinerario. Superati altri tornanti nel bosco, piegare a sinistra seguendo la freccia segnaletica sino a raggiungere la strada statale; si attraversa e, dopo essere scesi per poche decine di metri, si inforca a destra una mulattiera che risale dapprima la prateria di Vescasa Bassa (a sinistra) e successivamente con largo giro, quella di Vescasa Alta (è possibile transitare direttamente alla seconda località). Sui pascoli circostanti è facile distinguere il colore e il profumo tipico dei Muràcc (Nigritella nigra). Suggestivo il panorama sull’alta Valle Camonica e sulle cime Castellaccio, Lago Scuro, Payer, un tempo tragico teatro di guerra. Transitato tra le baite del caratteristico alpeggio, si prosegue sulla larga sterrata che comodamente riconduce sulla statale; ci si porta sul lato opposto e si scende subito su una mulattiera erbosa che porta a una santella. Si attraversa una sterrata, inoltrandosi successivamente in un boschetto su tipico sentierino delimitato da lastroni di granito. Passando sulle piste da sci e attenendosi alla segnaletica, si raggiunge la sterrata del Pegrà che si abbandona al primo tornante seguendo una deviazione segnalata sulla destra. Con svariati saliscendi a mezzacosta, ci si riallaccia al primo tratto dell’itinerario di salita e in breve alla partenza. 11


ITINERARIO N. 4 BAGHÈCC

Tempo di Percorrenza

Località

Lunghezza

Ponte di Legno Cascata Trampolino Gigante Val Sozzine Ponte di Legno

5,8 km

Periodo consigliato

Dislivello 180 m

Difficoltà semplice

2 ore 20 minuti

Val Sozzine

maggio - ottobre

Valbione

Trampolino gigante

Cascata Acqua Seria Ponte di Legno

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Sopra: campo scuola di MTB. A destra: area attrezzata in Val Sozzine.

A Ponte di Legno (1257 m), dalla stazione di partenza degli impianti, si segue per un breve tratto la strada per Valbione sino al Residence La Cascata; qui la si abbandona girando a sinistra per poche decine di metri. Superato il ponticello, si risale una sottile traccia a destra sino ad attraversare la pista di sci e ci si porta ai piedi della fragorosa cascata dell’Acqua Seria. Proseguire a sinistra, in direzione della Val Sozzine, sul comodo sentiero che attraversa la pista da sci del Corno d’Aola e continua con dolci saliscendi nel fitto bosco di abeti e larici (trascurare le deviazioni). In questa zona il sottobosco è caratterizzato dai dolci frutti dei Baghècc (Mirtillo nero). Oltrepassati i resti del piccolo trampolino si raggiunge lo storico e glorioso Trampolino Gigante, inaugurato nel lontano 1929. Perdendo progressivamente quota, ci si collega alla pista ciclabile asfaltata nei pressi di una seggiovia. L’itinerario si inoltra poi ancora più profondamente nella valle, lasciando la ciclabile per risalire a destra una larga sterrata che superati due tornanti avanza sempre nella stessa direzione passando davanti alla Tana dell’Orso (galleria militare posta sulla destra). Si lascia a sinistra la bella costruzione nella grande radura del Prà Tont, si risale un boschetto e si prosegue fino al limite del prato. Alle panchine si ritorna verso valle congiungendosi in breve alla ciclabile che si percorrerà verso destra in discesa. Trascurato l’attraversamento del torrente sul ponte di legno nei pressi di una bella area attrezzata, si prosegue costeggiando a sinistra il corso del Fiume Narcanello, transitando ai piedi del Trampolino Gigante. Prima del sottopassaggio, si gira a sinistra lasciando sullo stesso lato una bella santella con via crucis e si ritorna al punto di partenza. 13


ITINERARIO N. 5 PAGHÈR Località

Lunghezza

Villa Dalegno Balza - Plas de Ves Prebalduino C. Castello Villa Dalegno

8 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore 30 minuti

maggio - ottobre

Dislivello 450 m

Difficoltà impegnativo

Lungo la strada di Balza.

Plas de Ves Prebalduino

C. Castello Ponte di Legno Villa Dalegno

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Dalla chiesa di Villa Dalegno (1376 m, frazione di Temù) risalire l’abitato e, raggiungere la santella di Roncal, posta alla sommità del paese. Lasciata a sinistra una ripida carrozzabile, procedere in piano su quella a destra trascurando le successive deviazioni. Dopo meno di due chilometri, al primo tornante, lasciare a destra la sterrata per Precasaglio e risalire la lunga, ma comoda strada militare che si inoltra nel bosco di larici e abeti (Paghèr), Superati altri otto tornanti, in leggera discesa si tocca la bella radura di Plas de Ves. Continuare ora lungamente a mezzacosta, lasciando a sinistra le due deviazione per Palmù e subito dopo a destra Ca del Bas. Attraversato il Rio, avanzare fino a collegarsi alla carrozzabile che sale da Villa Dalegno. Risalire quest’ultima fino a Prebalduino, balconata che regala panorami che spaziano dalle cime di Pornina e Vallaro, all’Adamello, dal Salimmo al Castellaccio. All’incrocio sopra le case, scendere attraverso le caratteristiche baite della località passando davanti a una santella. La strada si fa successivamente più ripida e stretta e s’inoltra nuovamente del bosco perdendo velocemente quota. Raggiunto un nuovo crocicchio, voltare sulla prima mulattiera a sinistra e scendere nella direzione opposta fino alla località Castello. Da qui, seguendo i tornanti della strada sterrata principale, continuare ad abbassarsi sino ad oltrepassare la santella di Roncal e raggiungere il punto di partenza.

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ITINERARIO N. 6 BRÜSÌ Località

Lunghezza

Ponte di Legno Valbione Trampolini Ponte di Legno

5,4 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 20 minuti

giugno - ottobre

Dislivello 300 m

Difficoltà medio

Val Sozzine

Valbione

Trampolino gigante

Cascata Acqua Seria Ponte di Legno

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Località Valbione.

Dalla stazione di partenza della seggiovia Valbione (1257 m) risalire due tornanti e proseguire lungo la strada, evitando le prime due deviazioni. Dopo circa 500 metri s’imbocca sulla sinistra la vecchia mulattiera che sale nel bosco e taglia ripetutamente la strada principale, sino a toccare le piste da sci della caratteristica località Valbione. Il posto incantevole, ai piedi dell’imponente Cima di Salimmo, offre ottime possibilità di svago: una bella area picnic, un ristorante, un laghetto e un campo da golf in quota (1517 m). Percorso il lato destro del piccolo specchio d’acqua si perverrà alle tipiche baite in pietra raccolte a lato della grande radura che accoglie il verdissimo campo da golf. Su larga sterrata ci si dirige ora alle stazioni di partenza/ arrivo degli impianti, che si lasciano a sinistra. Superato invece a destra il torrentello e trascurata sullo stesso lato la carrozzabile per il Corno d’Aola, si attraversa una pista da sci e ci s’immette su una sterrata con vicina area illustrativa di flora e fauna del Parco dell’Adamello. Dopo un buon tratto in piano, la strada si restringe e diventa sentiero; prosegue brevemente nella stessa direzione per poi abbassarsi zigzagando nel bosco piuttosto ripido e aspro dove però non manca il sempreverde e spinoso Brüsì (Ginepro) dalle bacche blu, usate nella cucina tradizionale e per la produzione di liquori tipici. Superato l’incrocio con l’itinerario 4 (Baghècc), continuare in discesa sulla stradina risalita ai tempi d’oro dai saltatori del famoso Trampolino Gigante, inaugurato nel 1929. Arrivati sulla ciclabile voltare a sinistra, e passati ai piedi del trampolino, prima del sottopassaggio stradale si gira a sinistra e in breve, lasciata a sinistra una bella santella con via crucis e a destra il campo scuola di mountain bike, si ritorna al punto di partenza. 17


ITINERARIO N. 7 URTÌGHE Località

Lunghezza

Precasaglio S. Apollonia Case Giuoco Pezzo Precasaglio

6,2 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 30 minuti

maggio - ottobre

Da Precasaglio (1382 m, frazione di Ponte di Legno), dopo l’Albergo Frigidolfo proseguire sulla strada asfaltata in direzione Gavia, fino al Ponte dei Buoi, da evitare per continuare diritti su una mulattiera nel prato. Dopo circa 500 metri, voltare a destra, attraversare il Fiume Frigidolfo e proseguire a sinistra in salita su una nuova sterrata nel bosco dove fioriscono, tra l’umido e il secco, le pungenti Urtìghe (Ortiche), ottime foglie per minestre e gnocchi.

Dislivello 250 m

Difficoltà medio

Case di Giuoco.

S. Apollonia

Case di Giuoco

Pezzo Precasaglio

Ponte di Legno

Villa Dalegno

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Superata una santella, il percorso sale lasciando a sinistra una centralina idroelettrica; da qui in breve si trasforma in sentiero e si collega alla strada del Gavia. Sempre nella stessa direzione, con meno di 500 metri di asfalto, si raggiunge S. Apollonia con la sua celebre sorgente d’acqua ferruginosa, l’Albergo Pietra Rossa e il non lontano caseificio. In corrispondenza della biforcazione con gli accessi alla rigogliosa Val delle Messi e al Passo Gavia, il nostro itinerario, gira a destra e ritorna nel senso inverso di andata, su una comoda sterrata che attraversa le Case di Gioco. Pezzo (frazione di Ponte di Legno) è poco lontano e lo si raggiunge passando vicino al parco giochi, al campo da calcio e al nuovo bocciodromo al coperto. Toccato il tornante della strada per Case di Viso, si scende lasciando a destra un parcheggio; all’incrocio successivo, si eviterà a destra la strada per Ponte di Legno, a sinistra quella per il centro del paese e si continuerà nella stessa direzione, scendendo sulla via che porta alle case più basse dell’abitato. Proprio dopo le ultime costruzioni, trascurando le altre direzioni, si percorrerà il tornante verso destra e ci si abbasserà sulla vecchia strada sterrata che con qualche dietrofront perde quota fino a raggiungere Planpezzo. Si continua in discesa su asfalto passando vicino alla chiesetta di S. Apollonio (merita una visita) e in breve si ritorna sulla strada del Gavia, nei pressi della santella antistante il Ponte dei Buoi ove, sullo stesso percorso di andata, si ritorna al punto di partenza. 19


ITINERARIO N. 8 PERUC Località

Lunghezza

Villa Dalegno Lecanù Gario Villa Dalegno

4,2 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore

aprile - novembre

Dislivello 260 m

Difficoltà medio

Chiesa di San Martino.

Canè Gario

Molina

Lecanù Pontagna

Temù

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Villa Dalegno

Dal centro di Villa Dalegno (1385 m, frazione di Temù), scendere al tornante sottostante, attraversare l’attiguo parcheggio e continuare lungo la piacevole strada sterrata, solo inizialmente un po’ scoscesa, che con dolci saliscendi tra i pascoli raggiunge Lecanù (parte alta del paese di Temù). Al passaggio tra sterrato e asfalto, lasciare la strada che scende a sinistra, passare davanti a una bella fontana e procedere in salita su una larga mulattiera sino a entrare nel verde del bosco. Raggiunta una baita in una piccola radura, lasciarla a destra e continuare su una larga traccia in salita costeggiando sulla destra un torrentello. Con un ultimo tratto ripido, ci si collega alla mulattiera per Gario. Girare a destra e passata la Cà dei Corf (percorso ciclabile Corf) procedere comodamente in piano. Il panorama spazia dalla bassa all’alta Valle Camonica, dai prati del fondovalle alle catene montuose che si stagliano imponenti a protezione degli abitati. In questa zona fra la moltitudine di erbe si trova anche il Peruc (Spinacio selvatico) ottima verdura ricca di vitamina. Superato un tratto acquitrinoso con passaggio su assi di legno, il tracciato comincia a salire gradatamente raggiungendo in breve le baite di Gario. Al tornante scendere sulla larga sterrata carrozzabile per un buon tratto molto ripida. Lasciata a sinistra la bella santella della Madonnina della Valle, la strada raggiunge in breve le irte viuzze che riportano nel centro di Villa Dalegno. 21


ITINERARIO N. 9 PÈ DE CORF Località

Lunghezza

Canè Stodegarda Cortebona - Vialacc Case Saline Canè

6 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 30 minuti

maggio - ottobre

Dislivello 250 m

Difficoltà medio Pastorizia in Val di Canè.

Cortebona

Vialacc Case Saline Stodegarda Canè

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Da Canè (1477 m) raggiungere il vicino parcheggio per la Val di Canè e percorrere la larga carrozzabile che, dopo un’ampia curva verso sinistra in località Stodegarda, entra nella valle. Tra i verdi pascoli si guadagna quota dolcemente in questo incantevole territorio nel Parco dello Stelvio. Trascurata qualche deviazione secondaria si raggiungerà il primo incrocio evidente dove si lascerà a destra la strada per Chigolo e a sinistra quella per il Vialacc (puntandovi direttamente è possibile accorciare l’itinerario). Il percorso prosegue inoltrandosi nella valle con bel panorama sulla Cima Bles a sinistra e i bianchi Corni di Stol a destra. Raggiunta Cortebona, nei pressi di una calchera (antica fornace recentemente ristrutturata) girare a sinistra sul ponticello, costeggiare l’area attrezzata del Parco e proseguire in leggera discesa sul versante opposto a quello di salita, passando davanti all’Agriturismo Val di Canè. Mantenendosi sulla strada principale si transiterà successivamente tra le baite del Vialacc e di Suncané, fino ad arrivare a quelle delle Saline. Le costruzioni ristrutturate a regola d’arte regalano un suggestivo paesaggio alpestre che incanta. Per gli esperti di flora alpina, nei bei prati circostanti sarà facile individuare il Pè de Corf (Geranio silvano), che spicca con le sue foglie a forma di zampa di corvo e i suoi piccoli petali blu. Arrivati alla fontana della località Saline si lasceranno a destra due sterrate e scesi qualche metro, dopo il tavolo di pietra, si trascurerà una strada a destra e una a sinistra pianeggianti, per continuare su quella ripida in discesa. Si perderà quota velocemente e raggiunto il bivio alla grande santella con altare, in località La Cròs, si piegherà a sinistra raggiungendo Canè e successivamente il parcheggio. 23


ITINERARIO N. 10 GAFIÙ Località

Lunghezza

Vione - Premia Canè S. del Redentore Dos de le Barbine Vione

5,4 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 20 minuti

maggio - novembre

Dislivello 300 m

Difficoltà medio Alpeggio di Premia.

Premia Canè S. Redentore Vione

Temù

24

Dal centro di Vione (1250 m), raggiungere l’incrocio a monte dell’abitato, oltrepassare la provinciale per Canè e imboccare la strada che sale ripida e inizialmente asfaltata verso le ultime case. Trascurata una deviazione a sinistra, si raggiunge la grossa santella che sovrasta un tornante con bivio; si risale a destra, si raggiunge un successivo tornante con bivio e si continua a destra. Arrivati ad una biforcazione, proseguire a destra lungo la mulattiera che supera le cascine di località Gabriela e porta a Premia (1490 m), caratteristico agglomerato di baite adagiate in una larga conca verdeggiante dominata dall’imponente croce di Cima Bles. Al centro della località, appena prima di un crocefisso, prendere a destra la lunga strada che con dolci saliscendi conduce a Canè (frazione di Vione), passando poco più in alto a una sorgente d’acqua ferruginosa recentemente valorizzata (comodo sentiero di accesso a destra). Tra le siepi ai margini del bosco spicca il Gafiù (Rosa canina), bella pianta spinosa dai fiori rosa e dalle bacche rosse con notevoli proprietà terapeutiche. Raggiunto l’abitato, appena passato il cimitero e il parcheggio (vale la pena visitare la chiesa a pochi metri di distanza), scendere a destra sulla larga strada asfaltata e dopo aver percorso un tornante, imboccare a destra la vecchia strada per Canè. Si perderà quota passando a fianco alla storica chiesa del Redentore con incantevole vista su tutta l’Alta Valle Camonica. Passate le santelle della via crucis la strada si ricollega a quella provinciale solo per poche centinaia di metri: deviando a sinistra su comoda sterrata e subito dopo a destra su sentiero, si attraversa il Dos de le Barbine, luogo di antichi riti ora dotato di area attrezzata e osservatorio faunistico. Scesi sulla strada sterrata sottostante, girando a destra in breve si torna nel centro di Vione. 25


ITINERARIO N. 11 FRÀSEN Località

Lunghezza

Temù - Molina S. Alessandro - Vione Cortaiolo - Valar Ponte della Fucina Temù

7,3 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 40 minuti

aprile - novembre

Dislivello 200 m

Difficoltà semplice

Località Valar.

Canè Stadolina Valar

Vione Cortaiolo

S. Alessandro Molina

Lecanù

Temù

Ponte della Fucina

26

Da Temù (1144 m), per le viuzze dell’abitato portarsi in contrada Molina, parte alta del paese, e imboccare a sinistra la comoda sterrata pianeggiante in direzione di Vione. Dopo la chiesetta di S. Alessandro, la strada continua con qualche marcato saliscendi lasciando a destra il sentiero per il Dos delle Barbine (area attrezzata). Passato il sagrato della bella chiesa di Vione, il percorso continua tra i caratteristici vicoli del paese e si abbassa passando numerose arcate a volta di suggestiva bellezza. Di notevole interesse la visita al museo etnografico El Zùf ideato e realizzato dal Maestro Dino Marino Tognali. Raggiunta la parte bassa dell’abitato, attraversare l’incrocio sulla strada principale e scendere una larga mulattiera che, dopo aver oltrepasso una grande cappella, diviene ripida e acciottolata. Superate la chiesa e le poche casette di Cortaiolo, attraversare con molta attenzione la strada statale e imboccare una stretta mulattiera che scende in un boschetto di Fràsen (Frassino) in località Gerù. Raggiunta la strada comunale oltrepassare il fiume Oglio sul vicino Ponte Rosso, girare subito a destra (è possibile accorciare il percorso andando direttamente a sinistra) e continuare in piano sino a raggiungere l’area picnic di località Valar. Girando a sinistra tra le case si percorrerà in direzione Ponte di Legno la pista ciclopedonale dell’Alta Valle Camonica oltrepassando bellissime praterie tra mandrie di cavalli e mucche al pascolo. Dopo aver attraversato nuovamente strada comunale e fiume Oglio, si giunge comodamente al Ponte della Fucina, ove si abbandona la ciclopedonale e si risale brevemente nel centro di Temù. 27


Percorso vita in Val d’Avio.

ITINERARIO N. 12 FRÈR Località

Lunghezza

Temù Val d’Avio C. Bedolina Temù

7 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 40 minuti

maggio - ottobre

Dislivello 250 m

Difficoltà medio

Val d’Avio Bedolina

Traviolo

Temù

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Cavaione

A Temù (1144 m), dal parcheggio della seggiovia Roccolo Ventura, percorrere per un centinaio di metri la strada di fondovalle in direzione della zona industriale. Risalire a sinistra via Traviolo e poco prima di raggiungere l’omonimo ristorante girare a destra attraversando la strada principale e scendere la stretta viuzza che porta al barettino La Casèra, e alla grande area parco (campo da tennis e campetto da calcio) nei pressi del Campeggio Presanella. Passato il ponticello vicino al bar, girare subito a sinistra e seguire il percorso vita che s’inoltra in Val d’Avio. Mantenersi sulla larga traccia erbosa principale che costeggia lungamente il torrente sulla destra, trascurando in seguito a sinistra l’attraversamento di un largo ponte e continuando diritti, ora su strada sterrata, fino all’area attrezzata Laugni. Il sottosuolo ricco di funghi di ogni specie regala belle sorprese e non è difficile trovare, tra il verde umido, il pregiatissimo Frèr (Porcino). Continuare nel bosco sino alla biforcazione, lasciare a destra la strada per Malga Caldea e mantenersi su quella che si abbassa ad attraversare il torrente Avio. Giunti a un vecchio stabile dell’Enel, seguire il tornante e procedere nella direzione opposta sino a collegarsi rapidamente a un’altra strada asfaltata (da percorrere nella stessa direzione) e alla deviazione per Malga Caldea. Imboccatala a destra solo per pochi metri, si piega subito a sinistra per proseguire lungo la sterrata che oltrepassa le caratteristiche baite di Bedolina e si inoltra nel bosco seguendo le indicazioni del percorso ciclabile Sghirlat, in direzione di Temù. Passate le cascine di Predenul mantenersi sulla mulattiera principale evitando le deviazioni. La strada diventerà asfaltata e prima di una vasca dell’acqua la si abbandonerà per procedere a destra nuovamente su sterrata (seguire tracciato Sghirlat). Appena passato il Bait del Bepi, scendendo a sinistra prima della pista di sci si torna al punto di partenza. 29


ITINERARIO N. 13 LÀRES Località

Lunghezza

Stadolina Pradulì Margine di Vione Stadolina

5,9 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore

maggio - novembre

Dislivello 400 m

Difficoltà impegnativo

Dalla chiesa di Stadolina (1117 m, frazione di Vione), procedere in piano verso il centro del paese. Subito dopo un incrocio con curva cieca a destra, risalire sullo stesso lato una ripida mulattiera inizialmente asfaltata che successivamente piega a sinistra. Proseguire lungo la mulattiera trascurando al primo tornante la strada a sinistra per S. Clemente e al secondo quella a destra per Vione (da cui si tornerà chiudendo l’anello). Nel bosco ombroso di Paghèr e Làres (abeti e larici) si guadagna un po’ faticosamente ma velocemente quota; lasciate a sinistra le deviazioni per Padecla e Pradulì si continua sino al bivio con crocefisso dove si trascurerà a sinistra l’indicazione per Marsen di Stadolina e si prenderà a destra la mulattiera con indicazione Sise/Tremons. Prestare ora attenzione alla traccia che si dovrà imboccare sulla destra poco più avanti, abbandonando così la strada principale: è sul percorso ciclabile Corf, e con salita più dolce e gradevoli saliscendi porta a Marrgine di Vione, incantevole località con baite ben ristrutturate e prati mantenuti. Procedere ora in piano sulla larga strada sterrata, con bella vista sulle cime di Pornina e Vallaro e continuare successivamente nel bosco per un buon tratto fino a collegarsi alla carrozzabile che sale da Vione; scendere su questa per pochi metri ed evitata la prima stradella pianeggiante sulla destra, imboccare subito dopo il sentiero che scende nel bosco. La traccia un po’ scoscesa si abbassa serpeggiando e raggiunto un prato lo attraversa verso sinistra collegandosi successivamente alla larga strada sterrata (Carolingia) che proviene da Vione; girando a destra con qualche saliscendi, si perverrà a Plassa de Ich, collegandosi così al primo tratto dell’itinerario e ritornando in breve al punto di partenza.

Margine di Vione

Stadolina

Baita nei pressi di Margine di Vione.

Vione

30

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ITINERARIO N. 14 CÒLER Località

Lunghezza

Vezza d’Oglio Tù - Edecla Borom - Cava di marmo S. Clemente Vezza d’Oglio

6,2 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore

maggio - novembre

Dislivello 400 m

Difficoltà impegnativo

Cava del Borom Tù

Borom

Vezza d’Oglio

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Decauville della ex cava di marmo.

Da Piazza 4 Luglio 1866 a Vezza d’Oglio (1080 m) imboccare la viuzza a sinistra del Bar Aviolo e risalire l’abitato passando davanti al Ristorante al Ponte e lasciando a sinistra l’attraversamento del torrente Val Grande. Continuando dritti in salita, la strada asfaltata lascia successivamente spazio a una mulattiera che piega a destra e raggiunge la strada asfaltata per Tù (girare a sinistra appena prima di una villetta). Proprio di fronte, sul lato opposto della carreggiata, s’imbocca ora un sentierino che risale stretto tra prati e orti e perviene a questa caratteristica frazione di Vezza d’Oglio. Percorrendo le antiche case, alcune con interessanti affreschi, si uscirà dal piccolo agglomerato ricollegandosi alla strada esterna che risale verso la Val Grande; al secondo tornante la si abbandonerà per inoltrarsi piacevolmente lungo una pianeggiante mulattiera erbosa. Incrociata e attraversata la strada per S. Clemente, quasi di fronte si continua sul sentiero che s’inerpica tra boschetti di frassini e Còler (Nocciolo) dai prelibati frutti autunnali. Superati un paio di dietrofront, a un crocefisso si lascia a destra una stradella che scende per continuare in salita sulla sassosa mulattiera; passando i nuclei rurali di Edecla si continuerà in salita, evitando le successive deviazioni, sino a raggiungere la radura del Borom. Dopo una doverosa visita alle caratteristiche baite della località (poco in basso a sinistra), dal quadrivio risalire a destra sulla sterrata sino al bivio con piazzola munita di staccionata in legno e scendere a destra lungo la strada lastricata. Altrettando d’obbligo, al primo tornante, sostare per vedere i manufatti ristrutturati e i resti delle rotaie un tempo destinate al trasporto del bianchissimo marmo della vicina cava (merita una visita). Continuare successivamente a scendere nel bosco sulla lunga mulattiera che raggiunge la bella area di picnic nei pressi dell’antica chiesa dedicata a San Clemente. Procedere verso destra in piano e poco dopo il ponticello scendere, lasciando a destra un’altra mulattiera. Si passeranno diverse baite dove ancora oggi traspira un mondo contadino legato alle tradizioni, agli usi e costumi di un tempo. Grande la bella cappella sulla destra dedicata a S. Luigi e S. Rocco in località Dòs de Sora. Raggiunta la strada comunale asfaltata, si infila il passaggio che taglia il tornante e si raggiunge la deviazione a sinistra che ripercorrere il primo tratto del percorso di andata e permette di ritornare in Piazza 4 Luglio 1866. 33


ITINERARIO N. 15 RUBÌ Località

Lunghezza

Vezza d’Oglio Carona - Pedenole Vedet Carona Vezza d’Oglio

4,8 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore

aprile - novembre

Dislivello

Dalla piazza di Vezza d’Oglio (1080 m) si costeggia a monte la bella chiesa parrocchiale di San Martino e si prosegue sempre dritto sino a uscire dall’abitato e raggiungere il gruppo di case isolate di Carona. Subito dopo averle oltrepassate, al bivio si tiene la destra e si continua in piano attraverso la vasta prateria. Al successivo bivio si piega a sinistra e si risale sino a inoltrarsi nelle boscaglie cresciute nei pascoli in progressivo abbandono, ove non conviene appoggiarsi al legname dello spinoso Rubì (Robinia pseudoacacia). Dopo una deviazione verso sinistra e un ultimo stratto ripido si perviene la strada sterrata Carolingia lungo la quale, dopo aver girato a sinistra, si

200 m

Difficoltà semplice

Architettura rurale a Pedenole.

raggiunge comodamente l’ameno nucleo antico delle Pedenole (1258 m). Il percorso devia a sinistra appena prima del gruppo di case e scende ripido lungo la mulattiera; dopo aver attraversato un altro caratteristico nucleo rurale Vedet si raggiungono nuovamente le case di Carona e, lungo lo stesso percorso di andata, in breve si ritorna a Vezza d’Oglio.

Vezza d’Oglio Pedenole

Carona Vedet

Stadolina

34

35


ITINERARIO N. 16 SLAÀSE Località

Lunghezza

Vezza d’Oglio Cascatelle - Gussano Plasabùs Risulina Vezza d’Oglio

6 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

2 ore 40 minuti

maggio - novembre

Dislivello 350 m

Difficoltà medio

Val Grande Risulina Cascatelle Vezza d’Oglio

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Autunno in Val Grande.

Dall’area picnic Le Cascatelle (si raggiunge risalendo l’abitato di Vezza d’Oglio sino al bivio per Tù - Grano, continuando ancora dritti per poche centinaia di metri e attraversando poi sulla destra il ponte sul torrente Val Grande) procedere a destra della centralina idroelettrica e imboccare il sentiero con indicazione “Acqua Calda” che sale zigzagando nel bosco. Dopo un lungo tratto a mezzacosta, il tracciato sbuca sulla strada sinistra idrografica della Val Grande, in località Gussano. Qui si incontra subito una biforcazione ove si tiene la sinistra e si scende sino ad attraversare il torrente e a spostarsi sul versante opposto. Al largo quadrivio immediatamente successivo si gira nettamente a destra e si rimonta l’acciottolata che all’ombra di noccioli e betulle raggiunge una bella abitazione (1480 m), posta all’incrocio con la strada che risale il fianco destro della vallata. Incantevole è qui il paesaggio naturalistico, protetto dal Parco dello Stelvio che valorizza la flora e la fauna di questa suggestiva e lunghissima valle. Girando a sinistra si scende fiancheggiando prati dalle ricche fioriture dove ai bordi crescono le Slaàse (Romice di montagna): grandi foglie verdi usate dai contadini per impacchettare le ricotte e i panetti di burro fresco. La pastorizia è tutt’oggi un importante sostentamento per una piccola parte degli abitanti di Vezza d’Oglio che contribuiscono a mantenere viva una grande tradizione. Oltrepassata una bacheca del Parco (evitare la sterrata che sale), girando a destra alla deviazione successiva e attraversando il torrente Val Bighera, si avanza lungamente a mezzacosta sulla carrozzabile principale sino a giungere in località Risolina. Nei pressi del parcheggio, immediatamente sotto la deviazione per Cormignano, abbandonare la strada e prestare attenzione a sinistra all’imbocco di un sentiero che si abbassa nel bosco. La traccia perde quota inizialmente tra arbusti e grandi felci, poi in un fitto bosco ove si può osservare un interessante complesso trincerato di camminamenti in cunicolo della Prima Guerra Mondiale e termina un po’ scoscesa poche decine di metri sotto all’area picnic Le Cascatelle, da dove si fa rapidamente ritorno. 37


ITINERARIO N. 17 SCALETE Località

Lunghezza

Grano Risulina Cormignano C. di Giacomo Grano

2,8 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

1 ora 30 minuti

maggio - novembre

Dislivello 200 m

Difficoltà semplice

Pascoli in Val Grande.

Da Grano (1230 m, frazione di Vezza d’Oglio), oltrepassare il tornante e risalire la strada asfaltata sino al parcheggio di Risulina. La strada si fa ora lastricata e, raggiunta la biforcazione per la Val Grande (da lasciare sulla destra), prosegue a sinistra serpeggiando brevemente nel boschetto. Di nuovo in campo aperto, un bel tratto pianeggiante con ampie vedute sulle imponenti montagne antistanti permette di raggiungere la bella località di Cormignano con la sua chiesetta. I colori e i profumi dei prati ricchi di Scalete (Cicoria selvatica) caratterizzano questa frazione dove l’agricoltura e la pastorizia restano ancora le prime attività degli abitanti. Seguendo Via Stol si continua a salire e lasciato a destra il tornante lastricato, si avanza dritti sopra le case su una sterrata che perviene a un largo prato. In alto a destra, al margine della prateria, nascosto dalla vegetazione, sorge un bellissimo roccolo: un’opera d’arte costituita da una serie di alberi e arbusti disposti a semicerchio, potati e curati con maestria. Procedendo sulla carrabile si entra nel bosco; poco dopo si scende a sinistra lungo una mulattiera, a tratti ridotta a stretto sentiero che ritorna a Grano. Località Risulina.

C. di Giacomo

Cormignano

Grano Vezza d’Oglio

38

39


ITINERARIO N. 18 TREFÒI

Tempo di Percorrenza

Località

Lunghezza

Vezza d’Oglio Campacc Grano Vezza d’Oglio

3 km

Periodo consigliato

Dislivello 170 m

Scorci di località Grano.

Difficoltà

Da Piazza 4 Luglio 1866 a Vezza d’Oglio (1080 m), passare il ponte sul torrente e risalire Via Dante sino al tornante. Portarsi sul lato di monte di quest’ultimo e prendere a sinistra la strada Vial di Rùc che procede nel senso opposto di marcia, transitando davanti a dei garage. Presto il tracciato si fa erboso e, dapprima in piano e poi in salita, raggiunge un incrocio. Qui si gira a destra e si sale nel bosco di latifoglie. Superato un buon tratto ombroso, la sassosa mulattiera torna larga ed erbosa e arriva a un successivo incrocio, segnato da un crocefisso. Girando a destra si perverrà in breve alle prime case di Grano (1230 m, frazione di Vezza d’Oglio). Inoltrandosi per pochi metri nell’abitato, si scende a destra lungo una bella mulattiera tra prati ricchi di Trefòi (Trifoglio), tagliando i primi due tornanti della strada principale. Continuando lungo quest’ultima sino alle prime case dell’abitato e successivamente tra i vicoli di quest’ultimo si raggiunge la piazza di Vezza d’Oglio.

semplice 1 ora 30 minuti

maggio - novembre

Cormignano Grano Campacc

Vezza d’Oglio

40

41


ITINERARIO N. 19 PERSIGHÌ Località

Lunghezza

Vezza d’Oglio (Centro Eventi) Fontanacce Le Rive Vezza d’Oglio

4,6 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

1 ora 40 minuti

aprile - novembre

Dislivello 120 m

Difficoltà semplice

Centro Eventi di Vezza d’Oglio.

Incudine Val Paghera Fontanacce

Le Rive Centro Eventi Vezza d’Oglio

42

Dal Centro Eventi di Vezza d’Oglio ci si porta in prossimità del Ponte Stella, che si trascura per proseguire dritti lungo la ciclopedonale dell’Alta Valle Camonica. La si segue in direzione Ovest (verso valle) sino a intersecare via Valeriana e raggiungere la località Fontanacce, riconoscibile per la presenza di una struttura ricettiva e di un’interessante area attrezzata per attività estive. Si procede ancora verso valle per poche decine di metri, si attraversa il ponte sul Fiume Oglio, si svolta a sinistra e si ritorna in direzione Vezza d’Oglio per qualche centinaia di metri. Al primo bivio si lascia la strada asfaltata e, imboccando a destra una larga sterrata, ci si inoltra in un ombroso bosco ove, tra l’autunno e la primavera, non è infrequente scovare i succulenti funghi Persighì (Pleurotus ostreatus). Dopo un tratto pianeggante si lascia sulla sinistra un bivio, si risalgono due stretti tornanti, si oltrepassano alcune case e si raggiunge il torrente Val Paghera. Oltrepassato il ponte, si scende a sinistra lungo una bella mulattiera acciottolata sino a una cappelletta in corrispondenza della quale si attraversa la strada asfaltata e si prosegue in discesa su strada sterrata. Raggiunta la fresca area attrezzata de Le Rive si attraversa il fiume Oglio sul nuovo ponticello pedonale e si ritorna in breve al punto di partenza. 43


ITINERARIO N. 20 DAUENA Località

Lunghezza

Incudine Davenino Trincee Contrade Incudine

4,4 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

1 ora 50 minuti

aprile - novembre

Dislivello 200 m

Difficoltà semplice

Cormignano Grano

Davenino Incudine

44

Passeggiata lungo il fiume Oglio.

Dalla Piazza G. Marconi di Incudine (910 m), imboccare la strada che passa davanti alla sede della Protezione Civile e a destra del monumento dedicato ai Caduti in Guerra. Procedere su asfalto sino a lasciare a destra il campo sportivo e a costeggiare una bella e ampia area picnic lungo il fiume Oglio. Di fronte alla piazzola di atterraggio per elicottero attraversare il prato su una poco marcata carrabile che permette di evitare di transitare sulla statale e di portarsi sulla strada che sale alla località Davenino. Raggiunto questo caratteristico e tranquillo borgo con toponimo originario Dauena (si pensa che il nome derivi da Avena, coltivazione un tempo molto diffusa nella zona), prendere la strada sopra la fontanella al centro delle abitazioni in direzione di Vezza d’Oglio. Usciti dal nucleo di case si avanzerà attraversando i prati per poi continuare su una larga traccia sterrata passando un cartello illustrativo del Complesso trincerato Davenino est. Mantenendo la sinistra si entra in un boschetto dove poco più avanti s’incontrano i primi camminamenti sotterranei. Salire successivamente il prato sulla sinistra sino a rientrare nel bosco e seguire la linea di cunicoli militari ormai crollati. Con un ultimo tratto un po’ difficoltoso, in breve si sboccherà sulla strada forestale Carolingia che si imbocca a sinistra in leggera discesa, trascurando il sentiero di fronte con indicazione “mulattiera della Grande Guerra”. Oltrepassato un piccolo torrente, la sterrata prosegue pianeggiante sino alla deviazione che scende a sinistra verso Davenino (da evitare). Salendo invece a destra e continuando poi in piano, la strada principale affronta un tratto molto ripido e scosceso che raggiunge una larga sterrata; scendendo a sinistra ci si collegherà a un tornante di un’altra comoda strada lungo la quale si continuerà a perdere quota. Arrivati a un tornante asfaltato che gira attorno a una vasca dell’acquedotto, si continuerà in discesa e in breve si raggiungerà il piccolo centro di Incudine. 45


ITINERARIO N. 21 SAMBÙCC Località

Lunghezza

Monno Valmaggiore Lucco - Picé Dosso Monno

6,2 km Dislivello 420 m

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

3 ore

aprile - novembre

Difficoltà impegnativo

Panorama sull’abitato di Monno.

Valmaggiore

Lucco

Incudine Monno S. Birzio

46

Dal centro di Monno, risalire l’abitato lungo le vie Mortirolo e Scaletto, attraversare via Valtellina (strada per Passo Mortirolo) e proseguire lungo la fronteggiante strada forestale, solo inizialmente asfaltata. La strada prosegue in salita aggirando un panoramico dosso e inoltrandosi verso la località Valmaggiore. Tra le siepi spontanee che a tratti adornano i fianchi stradali è possibile osservare i fiori odorosi biancastri e le bacche nerastre dei Sambùcc (Sambucus nigra). Giunti all’intersezione con una sterrata meno acclive, si ritorna a sinistra verso Monno sino alla contrada Lucco. Scendendo tra le antiche case si riattraversa via Valtellina e, costeggiando con tratto ripido la chiesa di San Sebastano, si ritorna nel centro di Monno. Girando a destra lungo via Cavour si abbandona nuovamente l’abitato e su mulattiera si raggiunge il ponte sul torrente Ogliolo. Oltrepassato il corso d’acqua, si risale lungo una comoda sterrata per circa 1 km sino ad un bivio con una mulattiera a sinistra che in breve conduce alla località Dosso. Ora il sentiero è poco marcato e scende serpeggiando nel bosco verso la chiesa di San Brizio; giunti in vista di quest’ultima il percorso piega a sinistra inoltrandosi nella valle sino a raggiungere la strada sterrata che attraversa il torrente Ogliolo. Si risale un tratto acciottolato e ripido per poche centinaia di metri sino al bivio con una strada sterrata che si stacca a sinistra. La si segue per qualche centinaia di metri sino ad una grossa baita sulla sinistra; poco oltre si imbocca e si sale a destra una mulattiera che conduce al margine dell’abitato di Monno e alle vie che riconducono in centro. 47


ITINERARIO N. 22 MOIÀC Località

Lunghezza

S. Giacomo Andriol Lago Mortirolo Pozzacher S. Giacomo

4,3 km

Tempo di Percorrenza

Periodo consigliato

1 ora 40 minuti

maggio - novembre

Dislivello 160 m

Difficoltà semplice

Il celebre Passo del Mortrolo (1852 m).

Passo del Mortirolo Trampolino gigante Rifugio Antonioli

S. Giacomo

Pozzacher

48

Dalla chiesetta di San Giacomo (1708 m, sulla strada del Mortirolo 1,5 km circa prima del Passo) si imbocca la strada sterrata pianeggiante che si diparte dal vicino tornante (coincide l’inizio del percorso della resistenza dedicato alle Fiamme Verdi Antonio Schivardi e Luigi Tosetti). Dopo circa 1 km si lascia a destra una sterrata che sale ad alcune baite e si prosegue in leggera discesa per circa 400 m verso Pozzacher. Al successivo bivio si risale a destra una sterrata/ mulattiera; poco prima di una baita isolata, si stacca il sentiero che conduce al Lago del Mortirolo e al prospiciente Rifugio Antonioli (1780 m). È possibile raggiunge il rifugio direttamente dal sentiero di destra o passando dalle due piacevoli aree attrezzate poste sulla sinistra del lago, contornando tutto lo specchio d’acqua. In seguito si percorre a ritroso la strada sterrata di accesso al rifugio, 49

con ampie vedute sulle prospicienti montagne del gruppo dell’Adamello e sulle estese praterie umide (localmente dette Moiàc) che caratterizzano un po’ tutta l’area del Mortirolo. Giunti sulla strada principale, si prosegue a destra; dopo poche centinaia di metri si lascia sulla sinistra la strada per il Pianaccio e si scende verso gli alberghi del Mortirolo sino a ritornare in poco tempo al punto di partenza. Laghetto del Mortirolo.


INFORMAZIONE TURISTICA PRO LOCO Ponte di Legno - tel. +39 3317148895 www.prolocopontedilegno.it info@prolocopontedilegno.it INFO POINT PRO LOCO Temù - tel. +39 0364 94152 www.prolocotemu.net info@prolocotemu.net PRO LOCO Vezza d’Oglio - tel. +39 0364 76131 www.vezzadoglioturismo.it proloco@vezzadoglioturismo.it PRO LOCO Comune di Monno - tel. +39 0364 779400 www.comune.monno.bs.it info@comune.monno.bs.it UFFICIO TURISTICO Vermiglio - tel. +39 0463 758200 www.vermigliovacanze.it info@vermigliovacanze.it CONSORZIO ADAMELLO SKI PONTEDILEGNO – TONALE 25056 Ponte di Legno (BS) Via F.lli Calvi, 53 tel. +39 0364 92097 – 92639 38029 Passo Tonale (TN) Via Circonvallazione, 1/a tel. +39 0364 92066 - 903976 www.adamelloski.com info@adamelloski.com

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Foto di copertina, foto pagg. 2-3, 9, 17, 18, 33 ©Davide Ferrari Altre foto di ©Mario Sterli Testi di ©Emanuela Spedicato ©Mario Sterli


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Prima edizione luglio 2016 Progetto editoriale a cura di SeTe srl - via Pignotti 14 - 23020 Poggiridenti (Sondrio) www.setesrl.it info@setesrl.it tel. +39 0342 200296 Foto in copertina ©Davide Ferrari - Tutti i diritti sono riservati ©SeTe srl In allegato la mappa escursionistica in scala 1:25000 Tutti gli itinerari in formato gpx e kml sono scaricabili dal sito ..........................


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