Leggere senza stereotipi. Percorsi educativi 0-6 per figurarsi il futuro

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Sommario 7

Premessa di Silvana Sola

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Introduzione

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Capitolo primo - Leggere senza stereotipi Premesse teoriche all'uso dei libri come strumenti per la formazione 15

1.1 - L’ALBO ILLUSTRATO. IL LIBRO STRUMENTO: la lettura con bambini e bambine, la lettura in famiglia, lo strumento formativo per gli adulti (GF)

24 1.2 - L’OSSERVATORIO: i libri a tema e no, l’editoria italiana e il panorama internazionale (EF) 32 1.3 - Suzy Lee. Trilogia del limite (GL) 34 1.4 - Schede Leggere senza stereotipi 37

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Suggerimenti Bibliografici

Capitolo secondo - Essere maschi e essere femmine e non solo - corpi differenti, costruzione dell'identità e stereotipi

40 Premessa. Proposte pedagogiche e culturali (SM) Sesso, genere e orientamento sessuale 48 2.1 - STRUMENTI 1. Il corpo nei libri

48 2.1.1 - Corpi differenti? La rappresentazione della differenza sessuale (SM) 51 2.1.2 - Schede Leggere senza stereotipi 57 2.1.3 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 57 2.1.3.1 - Mi vedo così 58 2.1.3.2 - Nominare il corpo 59 2.1.4 - Le bambole di Scosse (EF)

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Sommario 60 2.2 - STRUMENTI 2. Le emozioni 60 2.2.1 - L'espressione dei sentimenti e delle emozioni. Educare nella relazione (SM) 64 2.2.2 - Le emozioni negli albi illustrati (GL) 67 2.2.3 - Schede Leggere senza stereotipi 72 2.2.4 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 72 2.2.4.1 - Osservare le emozioni 73 2.2.4.2 - Ora mi sento... 73 2.2.4.3 - Carte delle emozioni 74 2.3 - STRUMENTI 3. I ruoli 74 2.3.1 - E perché non io? E perché non tu? Ruoli professionali e in famiglia (SM) 79 2.3.2 - Schede Leggere senza stereotipi 86 2.3.3 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 86 2.3.3.1 - Giocavo che ero 87 2.3.3.2 - La cura e la mascotte 87 2.3.3.3 - L’angolo dei travestimenti 90 2.3.4 - Méli mélo 92 2.4 - STRUMENTI 4. Le Fiabe 92 2.4.1 - L'insalata di fiabe (SM) 96 2.4.2 - Schede Leggere senza stereotipi 100 2.4.3 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 100 2.4.3.1 - Collage di fiabe 100 2.4.3.2 - Mescolare le carte 102 2.4.4 - I sentieri di Cappuccetto (SM) 106 Suggerimenti bibliografici

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Capitolo terzo - Modelli familiari - Tipi di famiglie 110 3.1 - STRUMENTI 1. Pluralità dei modelli familiari 3.1.1 - Famiglie (EF, SM) 110 3.1.2 - Schede Leggere senza stereotipi 116 3.1.3 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 124 124 3.1.3.1 - L’album di famiglia 125 3.1.3.2 - Quante famiglie... 3.1.4 - Dillo in Stampatello (GL) 126 128 3.2 - STRUMENTI 2. Sottorappresentazione 3.2.1 - Il bisogno di raccontarsi 128 e vedersi nei libri (EF) 3.2.2 - Schede Leggere senza stereotipi 132 3.2.3 - TRACCE DI PERCORSI E ATTIVITÀ 142 142 3.2.3.1 - Un libro da toccare 143 3.2.3.2 - Chi vive in città? 144 3.2.4 - Libri tra le dita (GF)

145 Suggerimenti bibliografici 146

Bibliografia di Leggere senza stereotipi

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Le autrici

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Premessa Silvana Sola

Autonomia della mente, libertà nella scelte: fuori dallo stereotipo leggendo «Vivere è un’avventura. Ogni essere umano fin dall’infanzia, fin dalla scuola, nell’adolescenza, età delle grandi aspirazioni e delle grandi rivolte, nei momenti delle grandi scelte di vita, d’amore, di famiglia, di lavoro, e in qualsiasi età, fino alla fine della vita, incontra il rischio di errore e di illusione, di conoscenza parziale...» Edgar Morin, Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015

Il dizionario alla voce «stereotipo» recita così: modello convenzionale di atteggiamento o opinione precostituita, generalizzata o semplicistica, che non si fonda sulla valutazione dei singoli casi, ma si ripete in forma meccanica. E lo stereotipo accompagna affermazioni, gesti, determina comportamenti, annebbia gli sguardi e fornisce una visione del mondo, delle persone e delle cose, falsata. Falsata, limitata, chiusa tra perimetri artificiosi che alterano la percezione del reale e bloccano l’immaginazione. Il libro è uno straordinario mezzo di relazione capace di mettere in pagina tanti percorsi diversi, perché tante sono le possibilità offerte ai bambini e alle bambine,

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Premessa e agli adulti che li accompagnano, nel difficile percorso della crescita. Leggere senza stereotipi è un itinerario tra i libri, le parole, le figure, le storie: un itinerario che mette insieme buoni libri per tutti, capaci di raccontare i sentimenti, libri coraggiosi, che escono dai perimetri dell’ovvio, del prevedibile, per dare voce al sentimento, all’incontro. Libri che parlano di famiglie, mille, e forse anche di più, famiglie possibili, fuori dalla definizione del genere, dentro lo spazio dell’amore, dell’amicizia, delle emozioni espresse. Libri che dichiarano la diversità come preziosa risorsa in risposta ad un egualitarismo cieco, incapace di riconoscere le peculiarità della persona. Illustrazioni e testi in cui donne, uomini, bambine, bambini, nonne, nonni, zii, cugini, ma anche elefanti, anatre, coccodrilli, si trovano assieme, rappresentati. In un possibile albero extra genealogico in cui valgono, prima di tutto, i valori delle relazioni affettive. Si raccontano spazi di vita che invitano ad affrontare le avventure di un quotidiano che alterna certezza e incertezza, che si apre alla gioia della condivisione, ma anche anche al rispetto della solitudine. Leggere senza stereotipi è uno strumento utile per ricercare nuove occasioni di scoperta, che offre libri imperdibili, libri che hanno fatto la storia della letteratura per ragazzi, accanto a titoli meno conosciuti, patrimonio di società più aperte al dialogo. Società che non si spaventano di fronte alla rappresentazioni di famiglie omogenitoriali, ad amori che descrivono incontri imprevedibili e soluzioni felici, società che prevedono una giurisprudenza pronta ad accogliere il cambiamento, a difenderlo in nome del diritto, individuale e collettivo. E al centro di tutto questo c’è l’infanzia, un’infanzia che merita di essere cresciuta nel rispetto della diversità, che merita di vivere in una società capace di andare oltre l’apparenza, che merita occasioni e opportunità, che merita buoni libri. E i libri si offrono come un terreno fertile di idee, di suggestioni, di visioni, si offrono per una lettura

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condivisa, per una narrazione che, nell’esaltare una particolare prossemica, attesta l’importanza della lettura ad alta voce, l’importanza del rapporto fisico ed emotivo che, spesso, il libro pretende. Libri che diventano, contemporaneamente, momento di crescita e di formazione per gli adulti e momenti speciali per le bambine e i bambini, felici di avere a disposizione una possibile biblioteca, davvero straordinaria.

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Introduzione Un libro, o meglio un paio di occhiali

Questo lavoro nasce dall’unione tra la nostra esperienza nella formazione e l'analisi del ricco universo degli albi illustrati. Due momenti in cui abbiamo indagato alcuni degli aspetti cruciali del percorso di costruzione dell’identità di genere – i ruoli in famiglia e nelle professioni, il corpo, le emozioni, le fiabe, i modelli familiari – e lo abbiamo fatto attraverso il filtro della letteratura per l’infanzia di qualità. Senza alcuna pretesa di esaustività e rifuggendo una pratica censoria e un atteggiamento moralista «al rovescio», abbiamo voluto accompagnare lettori e lettrici in un viaggio nell’immaginario raccontato dai libri per bambine e bambini alla ricerca di storie, immagini e personaggi liberi da ogni stereotipo e, al tempo stesso, suggerire approfondimenti, proposte di lettura e spunti operativi da rielaborare a scuola. Il nostro lavoro, di ricercatrici prima e di formatrici poi, è quello di ragionare sulla formazione dell’identità di genere e sul portato culturale presente nel nostro modo di vivere, comportarci e relazionarci «da maschi» o «da femmine». Riflettiamo e ci proponiamo di far riflettere su questi temi con lo sguardo rivolto alla fase cruciale della vita che va dalla nascita ai primi passi nel mondo della scuola, per interrogarci assieme alle figure adulte di riferimento – genitori, insegnanti, educatrici ed educatori – su quanto gli stimoli esterni e soprattutto i nostri comportamenti, consapevoli e inconsapevoli, lascino bambini e bambine davvero liberi di esprimersi e di scegliere, e quanto alimentino o no la loro produttività immaginifica. Indagare il rapporto tra identità di genere e processi educativi, andare a leggere e decostruire gli stereotipi

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Introduzione che condizionano la nostra vita, equivale a indossare delle lenti, che ci permettano di osservare e leggere la realtà in modo nuovo, più chiaro, più nitido, riuscendo a scorgere tra le righe anche i messaggi velati o nascosti. Queste «lenti» sono per noi la base di ogni percorso di formazione. Ma nostro obiettivo è quello di far indossare occhiali sempre diversi, perché si tratta di «occhiali artigianali», fatti su misura, da modificare con l’evolversi della tecnica e delle tecnologie, con l’alzarsi o l’abbassarsi della vista di chi li indossa, con lenti da vicino e da lontano, utili anche a ripararsi dagli abbagli… Lo strumento più prezioso per imparare a vedere oltre, con maestre e maestri ma anche con genitori e nonni, ci è offerto dalla letteratura per l’infanzia e dalla ricca produzione di albi illustrati dagli zero ai sei anni, che unisce la forza del racconto alla potenza delle immagini. Per questo, da sempre, il nostro lavoro di formazione passa attraverso l’analisi approfondita del panorama editoriale italiano e straniero, e una lettura condivisa e ragionata dei testi e delle immagini. Dalle pagine di questi libri, oggetti rassicuranti e familiari ma al tempo stesso sorprendenti, passa la costruzione dell’immaginario di bambine e bambini nonché la definizione dei rapporti tra i generi, delle relazioni tra individui, dei modelli familiari e dei ruoli di riferimento. Il nostro modo di essere è frutto dell’educazione ricevuta a scuola e in famiglia e il contesto in cui viviamo manda continui segnali che ci condizionano profondamente: prassi ripetute diventano dettami, norme, e così nascono gli stereotipi che vogliono bambini e bambine rigidamente divisi in maschi e femmine, con gusti, propensioni, ruoli e attività preferite definiti in modo netto e univoco. Gli uni abituati a sentirsi apostrofare come scalmanati, competitivi, mammoni, più lenti a sbocciare; le altre come sveglie, calme, cooperative, eleganti, timorose e timorate. Dal lavoro quotidiano che svolgiamo è nato l’osservatorio online Leggere senza stereotipi, che dà il titolo a questo libro. Una ricerca, in continuo aggiornamento, di rappresentazioni che stimolino bambini e bambine a compiere scelte, fare esperienze, avere sogni e ambizioni, leggere il mondo in modo libero, a prescindere dal proprio sesso.

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A questo si affiancano i corsi di formazione, come La scuola fa differenza incentrato sull’educazione alle differenze e sul superamento degli stereotipi di genere, nato per contrastare alla radice, fin dalla primissima età, le condizioni culturali e sociali che favoriscono la violenza sulle donne, i fenomeni di omofobia e di bullismo, proponendo modelli aperti e plurali di identità, famiglia e genitorialità. Lo scambio nato dalla pratica orizzontale di condivisione dei saperi incentrata sull’attività laboratoriale e su percorsi individualizzati basati sulle esigenze e specificità dei singoli gruppi educativi, ci ha restituito molta dell’ispirazione da cui è nato questo volume. Alla fine di ogni capitolo, senza la pretesa di voler essere esaustive, proponiamo una bibliografia che include libri diversi, dal saggio divulgativo allo studio approfondito di temi che abbiamo affrontato, per chi voglia approfondire o riflettere sulla nostra metodologia di formazione. Leggere senza stereotipi, scritto a più mani rispecchiando la coralità e insieme la pluralità di sguardi e competenze che caratterizzano il lavoro di SCOSSE, vuole essere uno strumento, un paio di occhiali, offerto a insegnanti, educatrici, genitori e a tutte e tutti coloro che ogni giorno si confrontano con la fascia di età 0-6 anni e con l’educazione alle differenze.

S.CO.S.S.E. - Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali, è un’associazione di promozione sociale nata nel 2011 come spin-off universitario dell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma da un gruppo di giovani donne con esperienze e formazioni diverse alle spalle, ma con una comune volontà di lavorare per la valorizzazione delle differenze e l’inclusione sociale e per la promozione di una cultura libera e aperta per tutti e tutte.

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