Copia per Francesca Mignemi
© 2022 Settenove Medioevo. Altri sguardi, nuovi racconti
Testo di Isabelle Chabot, Paola Guglielmotti Illustrazioni di Caterina Di Paolo
A cura di SIS - Società Italiana delle Storiche
Progetto grafico di Tommaso Monaldi Impaginazione ed editing grafico di Gloria Maggioli
Settenove edizioni via don Minzoni, 44/E 61043 Cagli (PU) www.settenove.it
Isbn 9788898947195
Stampato presso Arti Grafiche Stibu, Urbania (PU) nel mese di giugno 2022
ll presente volume e la collana Storie nella Storia sono a cura della SIS - Società Italiana delle Storiche. Il comitato scientifico è composto da: Isabelle Chabot, Anna Chiaiese, Simona Feci, Vanessa Moi, Anna Scattigno, Elisabetta Serafini (coordinatrice), Simonetta Soldani.
Tutti i diritti sono riservati, nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni senza il consenso scritto della casa editrice.
Collana
Storie nella Storia
Tante storie in una. Il racconto della Storia a partire dalle relazioni tra coloro che l’hanno
vissuta: donne, uomini, bambine e bambini, con le loro specificità e le loro differenze. Storiche e archeologhe, percorrendo strade inconsuete, cercando tracce nuove e rileggendo fatti già noti, vi condurranno indietro nel tempo per ricostruire pagine significative del nostro passato e raccontare la storia da nuovi punti di vista.
«La storia non deve essere letta come un romanzo».
Janet Nelson, Gender e genere nelle storiche dell’alto Medioevo
«La sfida fondamentale è quella di sbarazzarsi degli stereotipi di subordinazione che hanno vanificato e svuotato di importanza il ruolo attivo giocato dalle donne cittadine nella sfera pubblica».
Julius Kirshner, Nascoste in bella vista: donne cittadine nell’Italia tardo medievale
L'eta di mezzo, ovvero il MEDIOEVO
Il Medioevo è una lunghissima epoca storica, ben mille anni, senza un vero nome, in mezzo ad altre due epoche dal nome molto più prestigioso: l’Antichità e il Rinascimento.
Gli umanisti e gli artisti, che hanno dato all’età di mezzo questo nome indefinito, guardavano all’Antichità come a un faro luminoso in fondo alla notte: speravano di far rinascere un po’ di quel mondo antico, scomparso lasciando splendide opere scritte, bellezze artistiche e monumenti, da secoli ridotti a ruderi, che nel XV secolo ispiravano di nuovo le Lettere e le Arti.
Intendiamoci: non tutto il mondo ha avuto un Medioevo.
La Cina, così lontana dalle terre sotto il dominio greco o romano, ma anche tutti quei popoli dei Nuovi Mondi che non erano ancora conosciuti in Europa nel
Medioevo, non hanno avuto un Rinascimento e quindi nessuna «età di mezzo».
7
Il Medioevo è infatti un periodo che riguarda soprattutto l’Europa e il bacino mediterraneo, dove affondano le radici del mondo occidentale. C’era stato quindi un prima e un dopo e nel mezzo una età senza un vero nome e con una pessima fama: quella di aver oscurato il mondo antico. Secoli bui! Così hanno chiamato il Medioevo, e ancora oggi c’è chi pensa che sia stata un’epoca tenebrosa. Ma possiamo davvero credere che questi dieci secoli siano stati sempre e tutti bui? E per gli uomini e le donne allo stesso modo?
Perché se c’è un Medioevo buissimo, è quello delle donne le cui azioni sono state a lungo cancellate dal racconto della storia dell’umanità. Così non ci soffermeremo sul Medioevo maschio più conosciuto, fatto di battaglie e di crociate e di chi le combatteva, guerrieri o imperatori che fossero, e neppure di castelli passati di padre in figlio. Noi andremo proprio a scovare quel Medioevo più nascosto che abbraccia anche le donne e che può essere visto a condizione però di aprire bene gli occhi.
8 Capitolo primo L’età di mezzo, ovvero il Medioevo