ESSE - Empowering School Staff in Education

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Empowering School Staff in Education ebook

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Empowering School Staff in Education *Una scuola piĂš inclusiva ed Europea*

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Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

[Numero di riferimento del progetto: 2015-1I72-KA101-014121]

Istituto Tecnico “Grazia Deledda” Piazza Palio 1, 73100 - Lecce http://www.itdeleddalecce.gov.it Tutti i diritti riservati

“Empowering School Staff in Education” by I. T. “G. Deledda” is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0/ or send a letter to Creative Commons, PO Box 1866, Mountain View, CA 94042, USA. Permissions beyond the scope of this license may be available at http://www.itdeleddalecce.gov.it


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Indice

UNO IL PROGETTO, 9 I. Il progetto Empowering School Staff in Education, 5 DUE MALTA E L’ESPERIENZA CON LE METODOLOGIE CLIL, 10 TRE IL REGNO UNITO E LE METODOLOGIE DI INCLUSIONE, 24 QUATTRO IN GERMANIA PER LA PROGETTAZIONE E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE, 39 CINQUE A MALTA PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, 45

CONTATTI, 58


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Capitolo UNO

Il Progetto


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IL PROGETTO Obiettivi e finalità

In seguito all’analisi di criticità e alla redazione del Piano di Sviulppo Europeo, attraverso l’implementazione di questo progetto, l’Istituto Tecnico “G. Deledda”, partendo dalle peculiarità che lo caratterizzano, ha inteso valorizzare al massimo tutte le sue potenzialità, caratterizzando l’offerta formativa della scuola con contenuti tali da renderla all’avanguardia e competitiva in un contesto più pienamente europeo. Sin dalla fase di ideazione, il Progetto Empowering School Staff in Education (E.S.S.E.) si è proposto di creare i presupposti per una modernizzazione dell’istituto in linea con le emergenti necessità del territorio e con i trend specificati dall’autorità nazionale (MIUR) ed Europea (UE), in un contesto internazionalizzato. E.S.S.E., ha perseguito i seguenti obiettivi: - ha sostenuto lo sviluppo professionale di coloro che lavorano nei settori dell’istruzione, della formazione, in modo da rinnovare e migliorare la qualità dell’insegnamento attraverso un approfondimento delle metodologie di inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali; - ha rafforzato le competenze nelle lingue straniere attraverso l’approfondimento delle metodologie CLIL nelle materie caratterizzanti l’Istituto; - ha aumentato la consapevolezza e la comprensione dei partecipanti riguardo altre culture e altri paesi, offrendo l’opportunità di costruire reti di


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contatti internazionali, per partecipare attivamente alla società e sviluppare un senso di cittadinanza e identità europea; - ha aumentato le capacità, l’attrattiva e la dimensione internazionale della scuola in modo da renderla capace di offrire attività e programmi che rispondano meglio alle necessità di tutti gli individui, italiani e stranieri. Sono stati coinvolti 20 partecipanti dello staff della scuola: docenti (16) e personale tecnico amministrativo (4). Il progetto ha previsto l’implementazioni di tre fasi fondamentali: - la fase di preprarazione utile a garantire la sostenibilità amministrativa, gestionale, e qualitativa del progetto; - la fase di svolgimento dei corsi di formazione utili a rafforzare metodologie CLIL, a perfezionare i protocolli di accoglienza e inclusione sociale degli studenti con bisogni educativi speciali e degli studenti stranieri, e a migliorare la capacità operativa e gestionale della scuola all’interno di reti europee; -

la fase di raccolta e disseminazione dei risultati.

E.S.S.E. ha messo al centro del progetto la dimensione formativa come elemento cardine della professionalizzazione del personale scolastico, in un’ottica coooperativa, in cui le competenze del singolo sono messe a disposizione per la crescita del gruppo. In generale, tutto il progetto è stato impostato secondo un modello di costante apprendimento, mutuato dalle logiche esperienziali (‘faccio -> osservo -> rifletto’) al fine di offrire a ogni stakeholder l’opportunità di acquisire in modo diretto e indiretto nuove conoscenze, abilità ed esperienze. I risultati del progetto sono classificabili come materiali e immateriali. I risultati materiali che abbiamo diffuso sono stati: - un video book delle esperienze vissute in fase di formazione integrati con delle video interviste durante cui sono stati messi in risalto i learning outcome; - inserti pubblicati all’interno della newsletter della scuola editata periodicamente;


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- una E-guide di buone pratiche e casi di studio; I risultati immateriali del progetto sono sintetizzabili nel patrimonio di conoscenze ed esperienze acquisite dai partecipanti, che hanno potuto condividerli con i loro colleghi e riversato i benefici sugli studenti. La diffusione e la valorizzazione dei risultati ha aiutato a massimizzare l’impatto delle attività progettuali sia in fase di sviluppo, in modo che questi sono stati in grado di garantire un riscontro immediato misurabile nel breve medio termine, sia una volta concluso il progetto, ovvero nel lungo termine, riversandosi positivamente sulla scuola e sugli studenti che in questi anni si sono iscritti. Il progetto ha avuto un forte impatto sull’applicant, sul suo personale coinvolto attivamente nelle mobilità e sugli studenti regolarmente iscritti in relazione a: • un miglioramento della qualità dell’insegnamento e dell’intermediazione culturale con il target di studenti stranieri le cui iscrizioni, erano e continuano a essere in costante crescita; • un maggiore e semplificato percorso di apprendimento per il target di alunni che hanno bisogni educativi speciali attraverso la condivisione dei risultati ottenuti dalla formazione riguardante la Programmazione Neurolinguistica; • una internazionalizzazione e modernizzazione del POF attraverso la formazione CLIL secondo prassi innovative dalle certe ricadute sugli studenti; • sulla gestione e articolazione di una rete di partenariati transettoriale che promuova la mobilità e l’occupabilità degli studenti in uscita.


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Piazza Palio 1 – LECCE Tel. 0832 316047 - Fax 0832 317758 www.itdeleddalecce.gov.le.it E-mail: lete010002@istruzione.it p.e.c.: lete010002@pec.istruzione.it

Empowering School Staff in Education 2015-1I72-KA101-014121

Finanziamento totale:€ 41.830

Mobilità per l’apprendimento dei docenti

*Bisogni Educativi Speciali #bes (5 docenti) * Protocollo di Accoglienza #integrazione (4 docenti) * Europeizzazione della Scuola #progettazione (6 docenti) * Insegnamento materie professionalizzanti in lingua #clil (4 docenti)

PRESENTAZIONE PROGETTO Giovedì 18 febbraio 2016- ore 15.30 I.T. “G. Deledda” - Piazza Palio 1 Lecce

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Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.


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Capitolo Due

MALTA E L’ESPERIENZA CON LE METODOLOGIE CLIL

Il progetto di mobilità è stato realizzato a Malta dal 25 aprile al 4 maggio 2016 ed ha previsto la formazione di 6 docenti per il rafforzamento delle competenze nelle lingue straniere attraverso l’approfondimento delle metodologie CLIL nelle materie caratterizzanti l’Istituto. Per l’Istituto hanno partecipato: Loredana Signore, Dominique Sara Presicce, Francesca Montinaro, Stella Cutrino, Lea Anna Maria Gerardi e Fernando De Mitri.


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Il mio racconto Professoressa Francesca Montinaro

L’esperienza di mobilità transnazionale nel settore istruzione e formazione professionale si è presentata per me e per tanti altri miei colleghi come una straordinaria opportunità: • di crescita e di miglioramento delle competenze professionali, personali e interpersonali; • di sviluppo del senso di iniziativa e della capacità di comunicare in modo costruttivo in contesti e ambienti diversi da quelli di provenienza. Ho sempre pensato di fare un’esperienza all’estero per vivere una realtà diversa da quella quotidiana che mi consentisse di apprendere nuove culture e migliorare la conoscenza delle lingue straniere. Ho così deciso di partecipare al progetto ERASMUS PLUS promosso dall’Istituto presso cui lavoro.. Quello che cercherò di riassumere qui è solo una piccolissima parte di tutto ciò che porto con me dopo questa bellissima esperienza. Prima della partenza non sapevo cosa avrei trovato e conoscevo solo superficialmente le persone con cui avrei condiviso il mio viaggio. Nella tarda mattinata di domenica 24 aprile 2016 il mio aereo è arrivato a Malta. Ero con altri 5 colleghi, Dominique, Lea, Loredana, Fernando e Stella, diventati per me ormai grandi amici. Il volo è stato puntuale e confortevole e dopo un breve viaggio in taxi, abbiamo alloggiato a St. Julian’s, in un albergo decoroso e confortevole con una visuale bellissima della costa. Si sono susseguiti giorni ricchi di emozioni indimenticabili, in un paese che non conoscevo affatto e il tempo è passato velocissimo tra lezioni, il continuo conoscere Malta, persone, tanto che la nostalgia di casa non si é mai sentita, anche perché si è creata tra noi una sensazione di famiglia. La formazione, svolta in una aula opportunamente attrezzata dell’albergo,


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dalle ore 9:00 alle ore 14:00, ci ha visti coinvolti in un susseguirsi di lezioni, ahimè tutte in lingua inglese, e non è stato semplice star dietro al susseguirsi di nozioni, regole e metodologie. Ma la mia tenacia e la pazienza del nostro teacher mi ha consentito, considerando anche il punto di partenza, di raggiungere una preparazione a mio avviso soddisfacente. E finalmente dopo il dovere, il piacere! A spasso per conoscere St. Julian’s e i luoghi più caratteristici di Malta. Conosciuta come la mecca del divertimento di Malta e posta lungo la costa, St. Julian’s attira sia i locali “se quest’ esperienza non si vive in prima persona è difficile capirne che gli stranieri. Con molti alberghi, l’essenza, la maturità ed il bagaglio ristoranti di lusso e night club alla moda in una zona conosciuta come culturale di cui ti arricchisce” Paceville, la città è una delle più popolari soprattutto durante i fine settimana e il fatto che St. Julian’s si trovi a breve distanza in autobus dalla capitale La Valletta, la rende una località particolarmente ricercata in quanto centrale e vicina alle principali attrazioni. La Valletta è il gioiello barocco di Malta. Posta su una penisola che si affaccia su porti e insenature su entrambi i lati, la città ha sostituito Mdina come capitale della nazione. Grazie alla sua pianta a griglia e alle sue piccole dimensioni, la città può essere facilmente esplorata a piedi e chi intraprende quest’avventura sarà ben ricompensato dalle meravigliose vedute panoramiche, dai curiosi negozi caratteristici che vendono di tutto, dagli ottimi ristoranti, e soprattutto, dall’architettura sorprendente della città. La chiesa più famosa di La Valletta, e probabilmente di tutta Malta, è la Cattedrale di San Giovanni, che si trova nel centro della città, poco lontano da Republic Street. La cattedrale è famosa per i suoi meravigliosi interni, tipici del periodo alto barocco, è riccamente decorata con dipinti, sculture e tappezzerie di artisti famosi quali Caravaggio e Mattia Preti. I suoi giardini sono caratterizzati da alcune delle vedute più panoramiche del Grande Porto e ospitano anche alcune famose opere d’arte, incluso un’incantevole scultura in bronzo chiamata Les Gavroches del famoso scultore


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maltese Antonio Sciortino. A questi si aggiungono i colorati “balconi” in stile arabo dai quali le donne potevano spiare la strada senza essere a loro volta oggetto di curiosità, le strade che salgono e scendono come in una San Francisco antica, le cabine telefoniche british style che spuntano ovunque in città, i palazzi barocchi e tanto altro ancora. Che dire poi dei templi megalitici di Mnajdra e Hagar situati nella parte sud occidentale dell’isola di Malta e risalenti al 3600 a.C., ovvero 1200 anni più vecchi delle piramidi in Egitto e 1000 anni più vecchi di Stonehenge in Inghilterra. Un altro gioiello visitato è Mdina l’antica capitale di Malta, situata sul punto più alto dell’isola, all’interno di possenti mura arabe, con palazzi nobiliari color ocra e finestre e portoni colorati, vi regnano ordine, pulizia e silenzio: un luogo magico e senza tempo, con bellissimi palazzi nobiliari in stile normanno e barocco. Usciti da Mdina in un piccolissimo e buio e bar, frequentato da vecchietti: a dispetto dell’impressione negativa, abbiamo mangiato i più buoni pastizzi dell’isola! Si tratta di uno snack salato a base di pasta sfoglia ripiena di ricotta o purea speziata di piselli alla modica cifra di 0,30 centesimi a pastizzo. A Gozo abbiamo effettuato una bella escursione nella cosiddetta Cittadella, un antico agglomerato fortificato costruito su di una rupe che domina l’intera isola! Passeggiare lungo i bastioni di questa specie di acropoli inserita dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità ci hai regalato scorci meravigliosi sui tetti di Gozo, sulla campagna circostante e su tratti di mare di un blu intenso.

Credo che raccontare la mia esperienza sia solo un modo per esprimere ciò che il programma ERASMUS PLUS offre ma se quest’ esperienza non si vive in prima persona è difficile capirne l’essenza, la maturità ed il bagaglio culturale di cui ti arricchisce. Posso solo incoraggiare i docenti a partecipare a questo programma perché certe esperienze ed occasioni sono rare e soprattutto lasciano emozioni memorabili. Non bisogna dimenticare, inoltre, che un’attività di formazione europea, indipendentemente dal tipo di mobilità che viene realizzata, diventa un’esperienza di crescita professionale e di sviluppo di nuove competenze che parte dalle esigenze dell’istituto


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nel suo insieme e all’istituto stesso ritorna, sotto forma di innovazione nell’insegnamento. È doveroso ringraziare il mio Istituto “Grazia Deledda” per l’opportunità offertami e lo staff di SEYF, Sandro, Enzo e Marija, per l’ottima organizzazione del viaggio e per essere sempre stato disponibile a venire incontro alle nostre esigenze e a chiarire i nostri dubbi e le nostre perplessità.

I protagonisti

Momenti del corso di formazione


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Momenti del corso di formazione

Alla scoperta delle Isole

Momenti informali


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Riflessioni... Professoressa Stella cutrino

Preparativi, aspettative, ansie, saluti e finalmente ….si parte! Ed eccoci qui, a Malta, proiettati in una realtà diversa, in un ruolo nuovo, quello di discenti , guidati in un percorso di formazione con approccio didattico di tipo immersivo che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera.

“consiglierei anche ad altri docenti di mettersi in gioco e di approfittare di iniziative analoghe di mobilità”

Un’esperienza di crescita professionale e di sviluppo di nuove competenze, una opportunità professionale per migliorare la qualità del proprio insegnamento/apprendimento ma anche l’occasione per accrescere la motivazione e la soddisfazione nel proprio lavoro.

Un’esperienza in cui studio, dialoghi, visite guidate si sono intrecciati con esplorazione di luoghi e di persone, con partecipazione ad eventi e situazioni che ci hanno fatto vivere momenti di formazione e di vita ricchi e stimolanti. La rifarei? Sicuramente sì! Mi piacerebbe mantenere e approfondire le competenze acquisite e consiglierei anche ad altri docenti di mettersi in gioco e di approfittare di iniziative analoghe di mobilità. Erasmus Plus è una vera e propria porta spalancata sul mondo per gli insegnanti che vogliono proiettarsi in una dimensione europea!


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Malta in pochi scatti! Professoressa Lea Gerardi

Era il 24 aprile 2016! Qui siamo a Fiumicino in attesa d’imbarcarci sul volo per Malta.

Eccoci pronti per un’esperienza diversa da quella dell’insegnamento! Si ritorna studenti sui banchi di scuola per imparare nuove metodologie, nuove lingue, nuove culture!


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Abbiamo la fortuna di avere le nostre camere sopra la classe e tutto è molto comodo e rilassante. Siamo a St.Juline-Paceville a soli 6km dalla Valletta. E’ una piccola città, frequentatissima dai giovani. In giro si sente parlare un misto tra arabo-italiano-inglese con accento simile a quello dell’est Europa, in ogni caso l’inglese è parlato correntemente ovunque.

Noi studenti “modello…” attenti a seguire il Prof. James Mead che ci diletta dalle 9:00 alle 15:00 con le sue interessanti: CLIL lessons

Abbiamo studiato e sostenuto i testi di valutazione al fine di valutare il grado di apprendimento, abbiamo conosciuto la cultura e i piatti maltesi! Alla fine abbiamo insegnato noi al Prof. James Mead qualcosa: a mangiare


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bene, a mangiare Italiano. Il nostro training-course ha compreso diverse escursioni sul territorio con guida, così da favorire un impatto territoriale e una maggiore conoscenza del contesto geografico e culturale di riferimento. La Valletta, passeggiamo tra le viuzze di quella che fu la base storica dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni e visitiamo la cattedrale di San John, in stile barocco, dove sono custodite due bellissime opere di Caravaggio che visse a Malta alcuni anni della sua vita. Interessante il Palazzo Del Gran Maestro e i giardini Upper Baracca: dove oltre a trovare un po’ di refrigerio si ha una bella visuale sulla baia ed è possibile ammirare la torre della campana (Seige Bell) dedicata ai caduti della Seconda Guerra Mondiale. Non molto distante c’è anche il Forte sant’ Elmo, oggi sede della polizia e del Museo della guerra.


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Il resoconto di un’esperienza formativa

Professoressa Loredana Signore


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Capitolo Tre

IL REGNO UNITO E LE METODOLOGIE DI INCLUSIONE

Il progetto di mobilità è stato realizzato a Portsmouth (UK) dal 28 settembre al 4 ottobre 2016 ed ha previsto la formazione di 4 tra docenti e staff scolastico per aumentare la consapevolezza e la comprensione dei partecipanti riguardo altre culture e altri paesi, offrendo l’opportunità di costruire reti di contatti internazionali, per partecipare attivamente alla società e sviluppare un senso di cittadinanza e identità europea. Per l’Istituto hanno partecipato: Maria Rosaria Panareo, Daniella Coppola, Francesco Mariano, Guido Verri.


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A week on Integration of Migrants in Education

Maria Rosaria Panareo Danila Coppola Francesco Mariano Guido Verri


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Capitolo Quattro

IN GERMANIA PER LA PROGETTAZIONE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Il progetto di mobilità è stato realizzato a Nordhausen (Germania) dal 25 ottobre al 31 ottobre 2016 ed ha previsto azioni per aumentare le capacità, l’attrattiva e la dimensione internazionale della scuola in modo da renderla capace di offrire attività e programmi che rispondano meglio alle necessità di tutti gli individui, italiani e stranieri, grazie a corsi strutturati per la progettazione e l’internazionalizzazione. Per l’Istituto hanno partecipato: Marinella Sticchi, Maria Elisabetta Tundo, Marina Totaro, Antonio Romano ed Elena Balestrieri.


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I modelli organizzativi tedeschi per la progettazione

Marinella Sticchi Maria Elisabetta Tundo, Marina Totaro, Antonio Romano Elena Balestrieri

Il corso di formazione implementato a Nordhausen è stato incentrato sullo sviluppo di pratiche per lo svilluppo di metodologie capaci di aumentare la capacità progettuali che abbiano come effetto diretto l’internazionalizzazione dell’Istituto in una prospettiva Europa. Progettazione e internazionalizzazione: sono queste le parole chiave che hanno caratterizzato la mobilità tedesca. Tra le funzionalità metodologiche apprese in Germania, di certo il modello SCRUM è stato di immediato utilizzo ai fini di una progettazione di qualità e di un buon management. Nello specifico, SCRUM si caratterizza come un framework che consente alle persone di risolvere problemi complessi di tipo adattivo e, al tempo stesso, di creare e rilasciare prodotti in modo efficace e creativo dal più alto valore possibile. Scrum è: * Leggero * Semplice da comprendere * Molto difficile da padroneggiare Scrum è un framework di processo utilizzato dai primi anni novanta per gestire lo sviluppo di prodotti complessi. Scrum non è un processo o una tecnica per costruire prodotti ma piuttosto è un framework all’interno del quale è pos-


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sibile utilizzare vari processi e tecniche. Scrum rende chiara l’efficacia relativa del proprio product management e delle proprie pratiche di sviluppo così da poterle migliorare. L’innovatività di utilizzare i processi SCRUM all’organizzazione di un Istituto Scolastico Italiano, risiedono nella capacità resiliente ed efficiente di ottimizzare ogni tipo di risorsa, sia essa umana, sociale o economica. Durante le sessioni di apprendimento, i discenti provenienti dall’I.T. “G. Deledda” hanno avuto l’opportunità di validarne l’efficacia, anche in situazione, testandone gi effetti e l’applicabilità anche a un organigramma tipico di un organismo pubblico. * Per Approfondimenti: https://www.scrumguides.org/docs/scrumguide/v1/Scrum-Guide-ITA.pdf

Momenti del corso di formazione


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Momenti del corso di formazione

Alla scoperta del territorio

Modelli di progettazione


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AttivitĂ di progettazione

Momenti informali

Il programma di lavoro


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Capitolo Cinque

A MALTA PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Il progetto di mobilità è stato realizzato a Malta dall’11 al 17 maggio 2017 ed ha sostenuto lo sviluppo professionale di coloro che lavorano nei settori dell’istruzione, della formazione, in modo da rinnovare e migliorare la qualità dell’insegnamento attraverso un approfondimento delle metodologie di inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. Per l’Istituto hanno partecipato: Romina Calabrese, Roberta Ventura, Paola De Carlo, Danila Saraceno e Maurizio Molendini.


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Inclusive settings and strategies for adolescents of different abilities

Professoressa Romina Calabrese

In qualità di docente specializzata per il sostegno, in servizio da undici anni nell’IT G. Deledda di Lecce, ho partecipato al corso di formazione sull’inclusione scolastica di alunni con disabilità, nell’ambito del progetto Erasmus Plus che ha previsto la mobilità a Malta di un gruppo di 5 docenti della mia scuola.

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Nonostante i diversi titoli formativi da me conseguiti, che vanno dalle abilitazioni all’insegnamento, alle specializzazioni per il sostegno, al master sui disturbi specifici dell’apprendimento e a numerosi corsi di formazione sui bisogni educativi speciali, in qualità sia di docente che di discente, il corso a Malta ha rappresentato la mia prima esperienza di partecipazione a lezioni con esperti stranieri che relazioprevalentemente in lingua inglese.

Il percorso formativo si articolava in workshop su diverse tematiche e tenute da diversi esperti in materia di inclusione presso il centro Inspire a Bulebel, Malta. L’organizzazione delle attività formative da parte della dott.ssa Marija B. M. di Learning4all , che oltre a curare gli aspetti logistici ha rappresentato un riferimento e un supporto costante durante tutto il corso, è stata tale da permettere a noi docenti di apprendere al meglio i nuclei fondanti delle lezioni e ad avere un confronto proficuo ed efficace con i relatori, superando anche le difficoltà della lingua straniera.


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Gli esperti del centro Learning Inspire di Malta, hanno saputo trasmettere conoscenze e competenze con grande professionalità e passione. Docenti universitari, psicologi, terapisti, educatori, formatori specializzati in metodologie didattiche inclusive, fisioterapisti e operatori psicopedagogici hanno affrontato, durante i diversi workshop, aspetti significativi per un’efficace inclusione scolastica di alunni con disabilità, confrontandosi con noi corsisti sui modelli scolastici realizzati nelle scuole di Malta e in quelle italiane. Le tematiche oggetto di studio sono state: le strategie da adottare con alunni con disturbi dello spettro autistico; come favorire la cultura dell’inclusione; l’utilizzo dei social story per promuovere atteggiamenti positivi nelle relazioni; come far elaborare e accettare ai familiari di un alunno la sua condizione di disabilità; il programma Numicon per l’apprendimento della matematica; l’individualizzazione dei piani educativi-didattici sulla base dei bisogni degli alunni; lo storytelling e la lego terapia come occasione per migliorare le abilità sociali e acquisire competenze di comunicazione; le difficoltà di alunni con disordini dell’elaborazione sensoriale; l’attività motoria per il benessere sella persona; i progetti d’inclusione proposti dal centro Inspire alle scuole e alle famiglie, realizzati presso le strutture del centro che offrono diversi percorsi di psicomotricità. La grande ricchezza e l’alta qualità delle conoscenze fornite dal corso mi hanno permesso di ampliare, ulteriormente, il mio bagaglio culturale e professionale, di accrescere la motivazione alla ricerca di nuove strategie per favorire l’apprendimento degli alunni con disabilità e la loro inclusione sociale, di migliorare la comunicazione in lingua inglese, di instaurare nuovi contatti professionali con cui continuare a collaborare. Durante il corso di formazione sono entrata in sintonia sia con i miei colleghi italiani che con i formatori maltesi, tutti uniti dalla passione per il delicato lavoro di educatori di alunni con bisogni speciali.


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La bellezza dell’isola e dei suoi tesori architettonici, archeologici, naturalistici e culturali hanno rappresentato la cornice di tutta l’esperienza formativa, completando cosÏ un quadro dai colori intensi che suscita forti emozioni.


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Diario di Viaggio Professoressa Roberta Ventura

Giorno 1: Aeroporto di Bari: sono molto emozionata perché sto per iniziare un’esperienza nuova e, credo, molto stimolante, in compagnia di quattro colleghi che, oltre ad essere dei bravi compagni di lavoro, sono anche degli amici. Arrivo a Malta e sistemazione in albergo e poi subito in giro per Saint Julian’s per prendere confidenza con l’ambiente. Ci troviamo subito a nostro agio e ci immergiamo nella bella atmosfera del posto.

Giorno 2: Sveglia presto perché il corso che dobbiamo frequentare è un po’ lontano dal nostro albergo e anche perché il traffico a Malta è un po’ caotico. Arriviamo alla sede del corso e alle 9.00 iniziamo la nostra esperienza con la dott.ssa Doreen Mercieca che ci parla della struttura che ci accoglie (Inspire - The Foundation for Inclusion – Bulebel, Zejtun) e ci fa una lezione sui “Disturbi dello Spettro Autistico”. Alle 13.00 interrompiamo per il pranzo e alle 15.00 riprendiamo con lei e la dott.ssa Rosette Gatt con cui facciamo delle attività pratiche e di gruppo sempre relative al disturbo autistico. Finito il corso, prendiamo confidenza con l’isola andando a visitare le tre città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua.


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Giorno 3: Oggi la lezione è più movimentata in quanto con Kurt Castillo facciamo delle attività più coinvolgenti e divertententi (Story-telling - work shop) e devo dire anche molto interessanti, traendo molti spunti per la nostra attività di docenti, non solo di sostegno. Dopo la pausa pranzo, riprendiamo con la dott.ssa Charlene Borg che ci parla di “The grieving Process”, per quanto concerne tutte le problematiche relative al processo di crescita degli adolescenti. Finito il corso, andiamo a visitare il più grande villaggio peschereccio di Malta, Marsaxlokk, nella parte sud dell’isola. Giorni 4 e 5: Sabato e Domenica sono dedicati alla scoperta dell’Isola, e delle buone pratiche esistenti sul territori A Margine del tempo libero è stato organizzato un tour culturale per visitare la splendida città di Valletta. Nel pomeriggio e in serata ci facciamo una passeggiata sino a Sliema, località chic dell’isola, che ne detta la moda e ci fermiamo anche per la cena. La domenica per cui abbiamo giornata libera e la dedichiamo ad un tour dell’isola, in particolare per andare a vistare l’antica capitale di Malta, la meravigliosa Mdina

i e il sobborgo Rabat.

Giorno 6: Lunedì il corso riprende la sua formula classica, con la dott.ssa Rosette Gatt, che ci illustra un interessante metodo di insegnamento, indicato con il termine Numicon, per sviluppare le abilità matematiche in tutti gli studenti sia normodotati che disabili. Dopo la pausa pranzo, riprendiamo con la dott.ssa Dayana Clarke, che ci parla di “Social Stories”, un interessante metodo di approccio con i ragazzi che presentano difficoltà relazionali e ci illustra la Lego-therapy, un importante utilizzo dei mattoncini lego nell’approccio didattico con alunni


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disabili. Dopo la sessione andiamo a visitare i templi più grandi nella zona sud dell’isola, Hagar Qim e quelli di Mnajdra, in buone condizioni di conservazione.

Giorno 7: Lezione con la dott.ssa Rita Micaleff, che illustra le modalità di intervento nella scuola maltese c o n gli alunni disabili. Successivamente con Irene Hidalgo, terapista occupazionale, si affronta il problema dei ragazzi con disturbi sensoriali relativi al tatto e un possibile adattamento degli stili di apprendimento per essi. Dopo la pausa pranzo andiamo a visitare il centro sportivo e di interventi specifici per persone disabili che si trova a M’Scala, con l’aiuto della responsabile, Adelaide Silva. In questo centro è presente una piscina attrezzata per persone con varie problematiche di disabilità sia psichica che fisica; una palestra sempre accessibile a tutti. La particolarità di questo centro consiste nel fatto che anche i servizi igienici sono strutturati in modo che tutte le persone possano accedere con facilità. Sono presenti inoltre: una multi sensory rooms, una dark room e una qiuet time, zone in cui si sperimentano attività multisensoriali e di rilassamento. Giorno 8: Ultimo giorno di corso iniziamo con la dott.ssa Rosette Gatt, che ci parla delle disabiltà intellettive e le strategie che si possono usare con alunni che soffrono di tali patologie. Infine, dopo la pausa pranzo, affrontiamo con Elise Pilaroo, senior physiotherapist, l’importanza dell’attività fisica nei ragazzi in età scolare, sia per quanto riguarda i ragazzi normodotati che quelli in stato di disabilità.


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Giorno 9: Alla fine del corso, dopo monitoraggio e valutazione, c’è la consegna dell’attestato!

Giorno 10 :Aeroporto di Bari: Ritorno in Italia. Peccato!!!

E’ finita la nostra esperienza ma posso senz’altro dire di essermi arricchita sia professionalmente, perché ho im- parato molto sia per quanto riguarda la lingua inglese che per le tematiche dell’inclusione, sia umanamente perché ho conosciuto persone eccezionali, prima fra tutte la nostra referente a Malta e compagna di corso, Marja, che ci ha supportato prima, durante e dopo il nostro soggiorno. Giunta alla fine del percorso posso senz’altro consigliare quest’esperienza per diversi motivi: 1.

si arricchiscono le competenze professionali

2.

si crea un rapporto nuovo e di complicità con i colleghi

3.

si migliora o si impara un’altra lingua

4.

ci si mette in gioco

5.

si impara a lavorare in gruppo

6. si torna con una gran voglia di fare e di sperimentare nuove strategie e metodologie didattiche. Mi sento di rivolgere un grazie particolare a chi è stato in grado di rendere possibile tutto ciò!


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Finalmente si parte…si va Malta

Professoressa Paola De Carlo

Vengo a sapere di questa destinazione per la formazione Erasmus quando ormai quasi me ne ero quasi dimenticata, gli altri gruppi avevano tutti concluso la loro formazione, e ora toccava a noi. Dover lasciare la scuola, con gli impegni che non mancano mai, la famiglia, con le tante incombenze che poi devi gestire, quasi diventa un peso. Ma poi tutto ha cominciato a delinearsi in maniera più chiara e ad incastrarsi come per magia… Il gruppo di colleghi con il quale sono partita è un gruppo composto tutto da docenti di sostegno, in quanto l’ambito di formazione era specifico: “Strategie d’ inclusione per adolescenti diversamente abili”. Per me, unica docente di scienze motorie del gruppo, è comunque estremamente interessante, in quanto negli anni ho lavorato molto con la disabilità e le difficoltà di inclusione, non solo per la disciplina che insegno, ma anche per i progetti teatrali e per le funzioni che ho svolto. Poi i colleghi sono anche amici, rapporti consolidati negli anni da condivisione di lavoro e con alcuni anche della vita privata. Ma arriviamo al nocciolo… Dopo un viaggio piuttosto tranquillo siamo giunti finalmente in albergo dove abbiamo incontrato Marja. Una simpatica ragazza dall’aria leggermente timida ma che si è visto subito con una certa esperienza. Lei ci ha seguito in tutto il percorso formativo e ci ha aiutato a districarci negli spostamenti e nei vari problemi organizzativo/ logistici che si sono presentati. Ma la cosa fantastica per me è stata scoprire che parla italiano, questo mi ha rassicurato molto perché non nascondo che qualche difficoltà con l’inglese da parte mia c’è. Ho scoperto poi man mano che sull’ isola si parla molto l’italiano, sorpresa molto gradita per me.


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Ogni giorno, ci siamo recati nei locali di Inspire dove si svolgeva la formazione con un piccolo bus guidato quasi sempre da una donnona piuttosto burbera e sbrigativa nei modi, ma comunque molto pratica. In una mezzora di guida nel caotico traffico di punta di Malta eravamo al centro. Le lezioni sono state svolte come workshop e discussione, affrontando argomenti diversi, tutti inerenti al tema della formazione. Ogni docente ci ha presentato gli argomenti di cui si occupava approfondendo e discutendo con noi degli aspetti trattati. Non si sono affrontati solo argomenti settoriali e legati all’ambito del sostegno, ma si è vista l’attenzione a coinvolgere tutti trattando anche argomenti a me personalmente molto più vicini e praticati nella mia attività professionale, quali l’attività motoria ed il teatro. Ci tengo a dire tutti gli incontri, nessuna escluso, sono stati molto interessanti e formativi. Tutti, senza distinzione, hanno apportato qualcosa di nuovo e di utile al mio bagaglio culturale e professionale. Il percorso teorico si è concluso con una visita estremamente utile agli impianti del Centro Inspire, dove vi è la piscina, palestre e strutture molto specifiche per la disabilità. A cercare qualcosa che può essere mancato a questo percorso potrei dire forse un approccio con la pratica della didattica di inclusione diretta. Mi sarebbe piaciuto vedere come effettivamente alcune strategie si applicano alla realtà scolastica alla presenza dei ragazzi. La ricaduta di quest’ esperienza nell’ambito della nostra realtà avviene socializzando con gli altri docenti gli aspetti che si ritengono particolarmente interessanti e percorribili anche nel nostro Istituto, ma anche organizzando per i prossimo anno scolastico delle piccole sperimentazioni che possano avere uno spazio nell’ ambito dell’integrazione, aggiungendo dei piccoli tasselli al percorso di inclusione che già si attua nel nostro Istituto. Voglio concludere con un apprezzamento per l’organizzazione che è stata ineccepibile sia a Lecce che a Malta. Come ultima considerazione, che esula da quella professionale, direi che mi rimane di questo viaggio anche un ricordo di un’esperienza culturale, gastronomica ed umana bellissima. Perché, oltre ad aver lavorato molto e bene, ho condiviso momenti bellissimi che vanno molto al di là dell’esperienza professionale.


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Si parte... Professoressa Danila Saraceno

Si comincia...

Il corso, organizzato in collaborazione con “Inspire Foundation”, ha avuto come obiettivi: • il potenziamento delle competenze e delle strategie per lavorare nelle classi con adolescenti con diverse abilità • zza

l’accrescimento della consapevolezza della diversità e della sua ricche-

gli approcci inclusivi all’interno delle classi

la comprensione dei bisogni degli allievi

l’aiuto da dare agli alunni per permettere di utilizzare ogni loro capacità.


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Le tematiche trattate: •

i disturbi dello spettro autistico

l’importanza della struttura

story-telling, a work-shop

esperienze significative

• “numicon workshop”- un approccio multisensoriale per insegnare la matematica • le disabilità intellettive, le implicazioni e le strategie • tipi di curriculum e adattamenti per favorire la partecipazione e l’inclusione • adolescenti con disabiltò sensoriali e adatscolastico •

“social stories” e difficoltà relazionali

introduzione alla “lego therapy”

l’importanza del movimento a scuola

tamenti dell’ambiente

Soddisfatta perché: •

si arricchiscono le competenze professionali

si crea un rapporto nuovo e sinergico con i colleghi

perché si rientra con una gran voglia di fare e di mettersi in gioco

perché si impara a lavorare in team

perché si pratica la lingua straniera


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Contatti

Istituto Tecnico “Grazia Deledda” http://www.itdeleddalecce.gov.it lete010002@istruzione.it https://www.facebook.com/Istituto-Tecnico-Grazia-Deledda-Lecce-370985232991683/

Piazza Palio 1 - 73100 - Lecce


ESSE Empowering School Staff in Education ebook

Empowering School Staff in Education (E.S.S.E.) è stato un progetto di mobilità docenti realizzato dall’Istituto Tecnico “Grazia Deledda” di Lecce nell’ambito dell’ambito del programma Europeo Erasmus Plus e in collaborazione con SEYF. Il progetto si è proposto di creare i presupposti per una modernizzazione dell’istituto nei settori di Content and Language Integrated Learning (CLIL), Bisogni Educativi Speciali (BES), Integrazione e accoglienza e progettazione e internazionalizzatione della scuola.

con il supporto di:

in collaborazione con:

www.itdeleddalecce.gov.it


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