SHOCKABAB Magazine

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INDICE BREVE PROFILO DELLA “SHOCKABAB”

pag.3

BENVENUTI

pag.5

5 REGOLE D'ORO

pag.6

IL CLIENTE

pag.8

IGIENE E PREVENZIONE

pag.6

KABAB:

pag.10

FALAFEL

pag.18

PIZZA IL SISTEMA HACCP

pag.13 pag.13

2


BREVE PROFILO DELLA “SHOCKABAB” Dopo

lunghi

nell’ambito

anni della

di

attività

ristorazione,

e

successo

due

giovani

imprenditori di origine Arabo-Italiana si uniscono per far fronte al fabbisogno di mercato e per dare un

felice

inizio

ad

una

nuova

epoca

nella

ristorazione moderna. Pizza e kabab rappresentano la gastronomia di due mondi diversi, due culture diverse unite tra loro da un solo nome “Shockabab”. La storia del kabab ha radici molto antiche e la Turchia è il paese che ne vanta le origini, dai tempi in cui i Turchi nomadi impararono a cuocere e ad arrostire la loro carne alla griglia sui fuochi dell’accampamento. Col tempo il kabab si diffuse in tutto il mondo arabo ed in Grecia. Oggi il kabab è diventato un protagonista della gastronomia occidentale ed in modo particolare in Germania e Francia. Il kabab è conosciuto nei vari paesi con nomi diversi, in Turchia, per esempio, il kabab è detto “doener kebap”, in Grecia “Giros” mentre nei paesi Arabi viene chiamato “Shawarma”.

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Cambia la denominazione ma cambia anche il tipo di carne usata, prevalentemente di montone nel medio oriente ed è di vitello o pollo in occidente. La preparazione, però, rimane immutata: la carne va tagliata a fettine sottili e poi marinata per 24 ore per consentire alle spezie di conferirle quel sapore fattine

caratteristico; vengono

il

infilate

giorno nel

seguente grande

le

spiedo

verticale, seguendo una procedura ormai millenaria. A questo punto tutto è affidato alla cottura lenta e decisa; man

mano che la carne si cuoce viene

tagliata

sottile

molto

e

servita

calda

con

le

diverse salse in mezzo al pane Arabo.

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BENVENUTI Se stai leggendo questo manuale vuol dire che hai già intrapreso con noi questa avventura con il tuo Shockabab. Ti aspetta un grande impegno, un grande lavoro e un grande sacrificio per fare del tuo locale un grande business. Inizialmente avevamo dalla nostra parte una gran voglia

di

realizzare

fare, la

una

pizzeria

grande o

il

fantasia primo

nel

punto

come kabab,

varie e notevoli esperienze professionali, ma ci mancava un particolare: il “know how”, come fare. Tu non avrai questo problema perchè parti con il vantaggio di avere alle spalle un'organizzazione forte come la "Kabab International" che ti seguirà in ogni fase del tuo business.

5


5

REGOLE D'ORO

Cominciamo questa avventura attenendoci a delle regole precise:

1° Regola: Idee chiare e non cambiare mai l'obbiettivo che ti sei prefissato. Se hai deciso di metterti in proprio con un tuo Shockabab credici fin dal primo momento, sappiamo che sarà difficile all'inizio. Cerca di mettere in pratica tutto quello che c'è in questo manuale e vedrai

che

sbagliato

tutto

noi

sarà

.....

più la

facile,

nostra

abbiamo

esperienza

già è

a

vostra disposizione.

2° Regola: Non pensare che il giorno in cui aprirai il tuo Shockabab sei arrivato al successo. Anzi gestisci bene i primi incassi perchè sarà solo

il duro

lavoro e la tua volontà che ti permetteranno la realizzazione dei tuoi progetti. Partendo da zero siamo riusciti in un breve periodo a creare la

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nostra immagine ed a conquistare il nostro spazio sul mercato.

3° Regola: Svolgi il lavoro con serenità e soprattutto con la massima serietà poiché la serietà è un elemento determinante per il successo di un'attività; non dimenticate di rispettare gli orari di apertura e chiusura.

Regola:

Mai arrendersi. Se sei arrivato a questo punto non puoi arrenderti al primo problema che incontri. E' meraviglioso basta

tener

crederci!

disposizione

…e

fede poi

alle

proprie

abbiamo

promesse,

messo

a

tua

un numero di telefono apposta per

risolvere qualsiasi tua esigenza o inconveniente.

5° Regola: Mettere in pratica con molta attenzione le prime 4 regole. Forse

ti

stai

annoiando

con

queste

regole

ma

vogliamo farti capire che il successo non arriva da solo e sarai

tu stesso ad essere la chiave di

questo successo e nessun altro.

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IL CLIENTE E' l'elemento più importante sul quale si basa un'attività commerciale; è la persona che ti porta soldi, ti fa pubblicità gratuitamente, è la persona che ti dà

soddisfazione e ti fa i complimenti o le

critiche, è la persona che bisogna trattare con riguardo perchè se va via insoddisfatto non ritorna più. Quando arriva il cliente accoglilo sempre con un bel sorriso e mettilo a suo agio,

come se fosse a

casa sua. Da questo momento in poi non vogliamo insegnarti

come

si

serve

un

cliente

ma

semplicemente ricordarti certe piccole situazioni che il cliente apprezza sempre: •

Dare tutte le spiegazioni relative al menù con pazienza e cortesia;

Chiedere sempre se i nostri prodotti sono di suo gradimento;

Se qualcosa non va provvedere subito;

Servire

sempre

pietanze

giorno

prima,

fare

il

fresche furbo

e

non

non

del

porta

lontano; •

I piccoli sconti fanno sempre piacere

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Bisogna,

quindi, fare in modo che il cliente

ritorni nei nostri locali e ne parli bene con la gente, .....

la

migliore

ma

pubblicità

attenzione,

contrario

se

si

l'immagine

è

può del

il

passaparola

avere

l'effetto

locale

lascia

a

desiderare. Per migliorare ulteriormente la nostra immagine e per

renderla

puntato

unica

sull'igiene,

prodotti

e

sulla

e

inconfondibile,

sulla

qualità

professionalità

abbiamo

dei

nostri

del

nostro

personale. Gli americani dicono: public relation is better than publicity, anche noi siamo convinti che le relazioni pubbliche siano la miglior pubblicità. Pensate

solo

ad

un

locale

senza

clienti

per

rendervi conto quanto sia importante non perdere un cliente.

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IL Kabab: 1. Fase di sfoderamento del Kabab •

Togliere la pellicola che avvolge il prodotto.

Conservare l’etichetta che certifica la data di produzione e di scadenza ,fino all’esaurimento del singolo pezzo.

ATTENZIONE ! Tirare fuori dal congelatore il kabab 4 ore prima dell’uso per fare in modo che il prodotto si scongeli a temperatura ambiente.

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2. Fase d’inserimento dell’asta • •

Prendere l’asta di acciaio ed inserire nella stessa il piattello d’appoggio. Inserire l’asta nella guida che si trova all’interno del prodotto.

ATTENZIONE ! Allontanare la mano dall’uscita dell’asta.

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3. Fase di posizionamento del Kabab sul Ghirotto

L’asta viene prima poggiata sulla guida inferiore già fissata.

La stessa viene inserita nel canale superiore del motore.

Ad operazione eseguita stringere i fermi delle guide.

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4. Fase di accensione del Ghirotto Per accendere il Ghirotto basta girare le manopole che

si

destro

trovano della

consiglia cottura

sul

lato

macchina.

di

iniziare

lenta

ed

Si una

aumentare

man mano il fuoco. Avviata la fase di cottura il prodotto deve mantenersi ad una distanza dai fuochi di 15cm inferiore e di 20cm superiore

(leggermente

inclinato). Superata la fase iniziale , il

prodotto

avvicinato proprio

può ai

essere

fuochi

piacimento

a per

accelerare la cottura. Si consiglia di spegnere il Ghirotto nel caso di scarso flusso di gente per non fare seccare la carne.

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5. Fase del taglio della carne

Procedere al tagliato del Kabab con un coltello a lama lunga oppure con il coltello elettrico a lama rotativa.

Il

taglio

dall’alto

viene verso

effettuato il

basso

tagliandolo sottile. L’importanza del Taglio Si consiglia l’uso del coltello elettrico rotativo, per i seguenti vantaggi : • • •

Facile da usare e veloce Taglio sottile costante Ottima resa della carne

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6. Preparazione delle Salse SALSA

DI

YOGURT

La salsa più adatta ad accompagnare il kabab; è composta da yogurt, olio di sesamo (facoltativo), cetriolo, aglio, prezzemolo e sale. Frullate tutto per ottenere la salsina omogenea.

HOMMOS (crema di ceci) Questa crema è la più conosciuta e apprezzata nel mondo

arabo

e

si

accompagna

costantemente

il

Falafel. Per la sua preparazione servono 2 scatole di ceci lessati, 1 bicchiere di olio di sesamo, 1 limone, 1 cucchiaino di cumino, un pizzico di sale. Lavate

bene

i

ceci,

metteteli

nel

frullatore,

aggiungete 1 bicchiere di olio di sesamo e

il

succo

ad

del

limone

e

frullate

il

tutto

fino

ottenere una crema appena più densa della maionese.

INSALATA ARABA Anche l’insalata araba arricchisce il gusto del kabab: pomodori tagliati a dadini piccoli, menta fresca, olio extra-vergine d’oliva, prezzemolo,

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sale,

cappuccio

tagliato

finemente,

succo

di

limone, cetrioli a dadini. Amalgamare bene tutti gli ingredienti prima di servirla.

HARISSA Questa salsa arriva direttamente al vostro punto in

confezione

da

400gr.,

ci

raccomandiamo

che

all’apertura la scatola venga svuotata e la salsa riposta

in

coprendo

un

apposito

con

un

filo

contenitore d’olio.

di

Questa

plastica salsa

è

piccante e si ottiene con salsa di pomodoro, salsa di peperoncino, aglio, olio extra-vergine d’oliva.

BAKLAWA E’ il dolce più diffuso in tutto il mondo arabo, Grecia e Turchia. Questo dolce arriverà già pronto nei Vostri punti vendita in confezioni da 800gr. sottovuoto e si conserva a temperatura ambiente. E’ un dolce a base di pasta sfoglia farcito con mandorle e noci. Verrà

avviato

titolari meglio

e/o il

ai

uno

stage

loro

metodo

e

pratico

dipendenti la

per per

preparazione

tutti

i

apprendere di

ogni

pietanza.

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IL PANINO KABAB: La preparazione del panino kabab è molto semplice, basta seguire le nostre istruzioni: appoggiare

sul

piano

di

lavoro

(ben

pulito)

la

piadina ben calda, chiedere sempre al cliente gli ingredienti che preferisce ( se lo vuole piccante, con verdure, con o senza salsa di yogurt). Tagliare la carne necessaria, metterla dentro la piadina,

arrotolarla come visto fare durante il

corso.

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IL PANINO FALAFEL I falafel sono

polpettine vegetariane a base di

ceci, verdure e spezie. Anche i Falafel arrivano al vostro vanno

locale

confezionati

conservati

e

surgelati,

direttamente

quindi

nell’apposito

congelatore per non rompere la catena del freddo. La preparazione del panino Falafel è altrettanto semplice; appoggiare

sul

piano

di

lavoro

(ben

pulito)

la

piadina ben calda, chiedere sempre al cliente gli ingredienti che preferisce ( se lo vuole piccante o meno‌). Spalmare la crema di ceci (Hommos) sulla piadina insieme alle verdure e alla salsa piccante (se ll richiedono). Schiacciare

4

polpettine

di

Falafel

sopra

gli

altri ingredienti con una forchetta. Arrotolare la piadina

come visto fare durante il

corso.

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IGIENE E PREVENZIONE Per

igiene

si

intende

“la

disciplina

che

si

propone di conservare lo stato di salute, mentre per prevenzione si intende l’insieme di interventi ed opere effettuate per conservare tale stato in salute e per evitare le malattie”, quindi sono due termini strettamente correlati tra loro.

Igiene del corpo E’ di massima importanza mantenere il corpo in ottimo stato di salute in quanto, ed a differenza degli

altri

commercio,

settori la

come

l’industria

ristorazione

in

e

il

generale

è

caratterizzata dall’importanza dell’ aspetto umano. In

questo

cortesia,

campo sorriso

una

buona

ecc….)

è

immagine uno

(pulizia,

dei

fattori

determinanti per il successo dell’attività. Perciò bisogna attenersi alle seguenti regole: 1. bagno quotidiano; 2. cura di barba e capelli; 3. lavaggio attento delle mani e taglio delle unghie in quanto possono fare da deposito per

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gli avanzi e briciole. Pertanto le mani vanno lavate con acqua e strofinate col sapone; 4. l’asciugatura: un buon lavaggio delle mani deve essere

completato

da

una

buona

asciugatura

in

quanto l’acqua e il sapone puliscono e disinfettano le mani, mentre l’asciugatura toglie ogni eventuale residuo

di

consentito

pelle l’uso

strofinacci

vari

staccata del

e/o

altro.

tradizionale

poiché

possono

Non

è

asciugamano

essere

mezzi

contaminazione e di trasmissione di batteri,

o di

per

questo motivo la legge non consente più l’uso del rotolo di cotone. L’asciugatura corretta può avvenire attraverso: •

aria calda

uso di carta sia a rotolo che pieghevole.

Tutti i punti sopraindicati sono importanti ma per avere un’ immagine completa bisogna essere molto educati,

gentili,

pazienti

e

soprattutto

sorridenti.

Igiene del vestiario Se

è

vero

proteggere

che il

i

vestiti

corpo

dagli

sono

necessari

ambienti

per

esterni,

altrettanto vero è che gli stessi possono essere la causa principale di diverse malattie. Avere gli

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abiti

da

lavoro

sempre

puliti

è

un’azione

di

prevenzione, come lo è il cambio giornaliero della biancheria intima in quanto il sudore favorisce la presenza di microrganismi. Gli abiti da lavoro devono essere di colore chiaro per evidenziare meglio lo sporco. Le

scarpe

anch’esse

fanno

parte

del

vestiario,

devono essere diverse da quelle usate solitamente fuori del lavoro ed idonee per svolgere il lavoro in maniera comoda e sicura. I

vestiti,

inoltre,

devono

essere

sistemati

in

appositi armadi a doppio scomparto.

Igiene della cavità oro-faringea Può essere fonte notevole di contaminazione diretta o

indiretta.

numerosi

La

cavità

microrganismi,

oro-faringea

attraverso

contiene

naso

e

bocca

vengono emessi microrganismi che hanno sede nelle prime

vie

digerenti

e

respiratorie,

agenti

di

malattie generalizzate.

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Igiene del comportamento Per igiene del comportamento s’intende l’insieme di regole

alle

quali

bisogna

attenersi

per

poter

lavorare in un ambiente igienicamente sano. Eccole di seguito: Non fumare durante la manipolazione del cibo o la produzione dello stesso; fumare, eventualmente, nei luoghi

destinati

a

tale

uso

e

in

ogni

caso

ricordarsi di lavare bene le mani dopo aver fumato; lavarsi le mani dopo avere starnutito o tossito o soffiato il naso; Non lisciarsi i capelli o grattarsi la testa senza provvedere poi a lavarsi le mani; lavarsi le mani con acqua e sapone ogni talvolta che ci si appresta alla preparazione del cibo.

Igiene del locale Per

avere

l’aspetto

un

ambiente

igienico

di

lavoro

sanitario

sano

bisogna

sotto tenere

d’occhio il pavimento e le pareti. Una

pulizia

partendo

corretta

dagli

angoli

del più

pavimento nascosti

si

effettua

che

vanno

spazzati bene; si prosegue,poi, con un’accurata

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detersione

con

abbondante

acqua

e

un

detersivo

adatto a tale uso e accordato dall’HCCP. CosÏ anche per le pareti bisogna disinfettare ed aspirare prima del lavaggio con abbondante acqua per eliminare la presenza di germi patogeni. I

pavimenti

degli

esercizi

per

alimenti

devono

essere: Antisdrucciolevoli, puliti alla fine di ogni turno di lavoro e incerati. Dispositivi: a questo proposito la legge impone che i laboratori di produzione e preparazione debbano avere dei dispositivi idonei atti ad evitare la presenza

di

roditori,

insetti

e

altri

animali.

Inoltre il laboratorio deve avere un contenitore per

i

rifiuti

obbligatorio

con

riporre

chiusura i

rifiuti

ermetica. negli

E’

appositi

contenitori esterni per evitare i cattivi odori e la presenza di numerosi microrganismi. Prima di chiudere il punto vendita assicurarsi che la

macchina

spiedo riporlo

e

del

kabab

avvolgerlo in

un

sia

bene

normale

spenta,

nella

togliere

carta

frigorifero

lo

stagnola, (no

in

congelatore); pulire bene la macchina del kabab e tutti gli attrezzi.

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Conservazione degli alimenti Il

kabab,

il

direttamente

falafel

al

e

vostro

la

pizza

punto

arrivano

vendita

già

confezionati e surgelati. Questi

prodotti

vanno

conservati

nell’apposito

congelatore immediatamente al loro arrivo per non interrompere la catena del freddo. Quante

volte

sentiamo

“….è andato” oppure

dire

che

questo

prodotto

“è cattivo”. E la maggior

parte delle volte non abbiamo nemmeno cercato di capirne

le

fenomeno errata

cause!

Tutto

ciò

dell’alterazione, conservazione

dei

si

spiega

conseguenza cibi:

non

con di

ci

il una

siamo

attenuti ad alcune regole fondamentali nel nostro lavoro, norme che andremo ad elencare più avanti. Un prodotto alterato si può riconoscere facilmente, dall’odore, dal colore, dal sapore, dall’aspetto e dalla muffa. Un prodotto alterato va soltanto buttato via e non lavato e/o elaborato o, magari, proposto al proprio personale causando gravi malattie. Prima di verificare la freschezza del prodotto va osservata

l’etichettatura

dello

stesso

che

deve

avere le seguenti indicazioni:

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Denominazione

di

vendita,

ossia

il

nome

del

prodotto (farina, pasta, oli ecc…). Elenco ingredienti, qualsiasi sostanza compresi gli additivi. Gli ingredienti devono essere indicati in ordine di peso decrescente al momento della loro utilizzazione.

Se

l’ingrediente

composto

rappresenta meno del 25% del prodotto finito non sarà necessario riportare i singoli ingredienti, ma sarà sufficiente indicare il nome del prodotto e additivi

impiegati.

ingredienti

i

Non

coadiuvanti

sono

considerati

tecnologici

e

gli

additivi usati in qualche ingrediente o preparato, purchè

non svolgano alcuna funzione nel prodotto

finito.

L’indicazione

non

è

richiesta

per

i

prodotti costituiti da un solo ingrediente (latte, zucchero, sale ecc…) negli ortofrutticoli freschi, nei formaggi, nel burro e nell’acqua gassata….. L’etichettatura deve avere il quantitativo netto del prodotto. Data di scadenza e termine minimo di conservazione, anche

se

quest’ultimo

non

è

richiesto

per

i

seguenti prodotti: ortofrutticoli vini e spumanti bevande con contenuto alcolico superiore al 10%

25


aceti prodotti di confettura zuccheri prodotti freschi di panetteria e pasticceria gelati monodose Mentre

per

alcuni

prodotti

ci

sono

delle

norme

specifiche: mozzarella: data di produzione e di scadenza; miele: anno di produzione; acqua minerale: data di scadenza; insaccati

crudi

contenenti

carne

suina:

data

di

produzione e, se è confezionata, anche di scadenza. L’etichettatura conservazione;

deve

anche

istruzione

avere per

le modalità

l’uso,

se

di

serve;

luogo d’origine o di provenienza, se necessario; norme o ragione sociale o marchio nonché la sede dello

stabilimento,

di

fabbricazione

o

di

confezionamento. N.B. lingue,

se le indicazioni sono fornite in diverse i

caratteri

relativi

alle

diciture

in

lingua italiana devono essere uguali o superiori a quelli relative alle diciture in altre lingue.

26


Conservazione e Temperatura Nome prodotto

Natura prodotto

Temperatura

Latte in cisterna

fresco

da 0°C a +4°C

Latte pastorizzato

fresco

Latte fermentato

fresco

da 0°C a +4°C

panna, formaggio

fresco

da 0°c a +4°c

Burro

fresco

da 1°C a +6°C

Burro

congelato

Carni

fresche

Carni (kabab)

congelate

Pollame e conigli

freschi

da -1°C a + 4°C

Selvaggine e frattaglie fresche

da -1°C a +3°C

da 0°C

a +4°C

a -10°C da -1°C a +7°C a -10°C

NOZIONI DI IGIENE Cottura:

affinché

microrganismi

è

dell’alimento

venga

il

calore

necessario

possa

che

raggiunta

in

la

uccidere ogni

i

parte

temperatura

di

75°C per alcuni minuti. Conservazione: ha lo scopo di mantenere inalterati il

sapore

e

moltiplicazione

l’aspetto

del

cibo

impedendo

la

dei microrganismi che possono

27


essere presenti. Ogni alimento ha una temperatura ideale di conservazione, questo non vuole dire che i microrganismi vengono uccisi ma semplicemente se ne impedisce la moltiplicazione. Ciclo del freddo: il freddo, come già accennato, blocca la moltiplicazione dei batteri ma non li uccide. I

frigoriferi

sono

degli

armadi

o

stanze

con

temperatura tra 4°-10°C per la conservazione degli alimenti

deperibili.

dovrebbero nettamente

Gli

essere

alimenti

conservati

separati

per

crudi in

evitare

e

cotti

scomparti rischi

di

contaminazione. L’aria deve circolare liberamente attorno

al

cibo.

La

temperatura

deve

essere

controllata di frequente, con termometri a sonda o tascabile

e

verificata

periodicamente

funzionalità dell’attrezzatura. La pulizia attrezzature

va

fatta

con

cadenze

la delle

giornaliere,

settimanali e quindicennali. Le celle frigorifere sono celle con temperature comprese tra 3° e 4°C per la

conservazione a freddo di pezzi di carne o

pollame dopo la cottura. I

congelatori

sono

delle

celle

o

armadi

con

temperature comprese tra i -10° e -20° C per la conservazione dei prodotti congelati

o surgelati.

28


N.B.

i

cibi

ricongelati,

ma

scongelati

non

consumati

entro

devono un

essere

determinato

periodo. La catena del freddo non deve essere interrotta. Raffreddamento: la conservazione immediata dopo la cottura

in

ventilata

una è

stanza il

di

raffreddamento

metodo

più

ben

efficace

di

ventilato

con

raffreddamento. Abbattitore:

armadio

forzatamente

bassissime

temperature

che

permette

il

raffreddamento dei cibi appena cotti a temperature, al cuore del prodotto, di 0-4°C in tempi limitati. Per il manuale d’uso del sistema HACCP avrete una spiegazione

dettagliata

da

parte

del

personale

direttamente

nel

Vostro

punto

si

effettua

e

nostro Shock

kabab.

PRELIEVO DI CAMPIONI Il

controllo

prelievi

di

sugli

alimenti

prodotti

presso

le

con

aziende

di

produzione, i magazzini di deposito, gli esercizi di

vendita.

All’atto

del

prelievo

da

parte

dell’organo esecutore (vigile sanitario) viene

29


redatto un verbale di prelevamento di campioni da cui risulta: ora, data e luogo del prelievo; nome o ragione sociale dello stabilimento o dove è stato effettuato il prelievo; indicazione

della

natura

della

merce

prelevata

(confezionamento, sfusa…); modalità del prelievo; eventuali osservazioni o dichiarazioni rilasciate dal

titolare

dell’impresa

o

da

un

suo

rappresentante o dal detentore. Nel

prelievo

l’analisi, cinque

di

ciascun

parti.

alimenti

campione

Per

confezionati

viene

alimenti

suddiviso

non

per in

confezionati,

invece, la suddivisione è in quattro parti, ognuna posta

in

contenitori

sigillati

e

inviati,

unitamente al verbale di prelievo, al laboratorio autorizzato

ad

eseguire

le

analisi;lasciata

detentore per l’analisi di prima istanza, richiesta ordinate

di da

revisione parte

di

analisi

dell’Autorità

per

al

per la perizie

Giudiziaria

e,

infine, tenuta da parte a disposizione della ditta produttrice per la durata di 60 giorni. A secondo dell’esito delle analisi, favorevole o meno,

si

viene

al

giudizio

che

può

essere

amministrativo o penale.

30


IL SISTEMA HACCP “Hazard Analysis Critical Point” Il

sistema

approccio

HACCP

propone

un

nuovo

all’identificazione,

sistematico

valutazione

e

controllo dei pericoli. Il

sistema

controllo

dei

alimenti. metodo

offre

una

possibilità

pericoli

Inoltre

evita

ispettivo

ed

razionale

microbiologici le

molte

aggira

di

negli

debolezze

del

difetti

di

i

affidabilità dell’indagine microbiologica. Quindi il sistema HACCP fornisce una procedura di analisi

preventiva

incontra

nel

corso

dei

rischi

della

che

sua

un

alimento

preparazione.

Il

sistema si avvale della ricerca di punti critici di controllo, pericoli

cioè di

individuazione

contaminazione

del

di

possibili

prodotto

per

qualsiasi tipo di causa.

31


I SETTE PRINCIPI DELL’HACCP 1)

Identificare i potenziali rischi associati alla

produzione di un alimento in tutte le sue fasi dal ricevimento merci fino al consumo.

2)

Determinare i punti , le procedure e le tappe

che possono essere controllate al fine di eliminare i rischi o minimizzare la loro probabilità (punti critici di controllo, CPP). 3)

Stabilire i limiti critici che devono essere

osservati per assicurare che ogni CCP sia sotto controllo. 4)

Stabilire

un

sistema

di

monitoraggio

che

permetta di assicurare il controllo dei CCP tramite un test, oppure con osservazioni programmate. 5)

Stabilire

un’azione

correttiva

da

attuare

quando il monitoraggio indica che un particolare CCP non è sotto controllo. 6)

Definire

le

procedure

di

verifica

di

buon

funzionamento del sistema HACCP. 7)

Organizzare un sistema di gestione efficace dei

documenti

relativi al piano HACCP (raccolta dei

dati ed organizzazione della documentazione).

32


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