IP MAG022012
MagCover_Estate12_xxx 04/05/12 11:05 Pagina I
buonlavoro
‹ n. 2/2012 ›
EMOZIONI_Estate di sport_22 NUOVI SUCCESSI_Italian start up_30
L’INTERVISTA_Mauro Berruto_26
MagCover_Estate12_xxx 04/05/12 11:05 Pagina II
editoriale ➼
Vogliamo raccontare di chi si muove e trova il modo conveniente per farlo. Come un’araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri, vogliamo evidenziare tutte quelle iniziative che di segnali positivi ne mandano, e molti. Se le tasse aumentano e i nostri stipendi diminuiscono, ecco qualche suggerimento per non rinunciare ad andare in vacanza: iniziamo a risparmiare sui trasporti, scegliendo biglietti low cost o viaggi last minute. La rete ha fatto crescere la concorrenza e la competitività tra le compagnie, ci mette a disposizione opportunità confrontabili, ci offre la possibilità di scambiare o condividere ciò che abbiamo. Scegliamo ciò che più si addice alle nostre esigenze: è un modo intelligente di acquistare, persino per chi ancora può permettersi il lusso. Che cosa mettere in valigia? Sicuramente non mancheranno i nostri accessori hi-tech, veri compagni di strada da cui non possiamo separarci. Troppo abituati a leggere il quotidiano on-line, a ricevere le mail dell’ufficio anche in vacanza, a seguire gli amici, e a farsi seguire, sui social network, come in un vero reality, magari mentre assistiamo agli eventi sportivi dell’estate: gli europei di calcio e le Olimpiadi di Londra. Ma attenti, ciò che pubblichiamo non sempre è commisurato all’innocente immediatezza del nostro gesto d’invio. Le tracce rimangono e potrebbero capitare nelle mani sbagliate. Tuttavia, non facciamoci spaventare, perché questa è la direzione che ormai ha preso il mondo e nessuno potrà fermarlo. Tutto è digitale: dalle idee che diventano oggetti, accorciando le distanze tra produzione e mercato, ai libri di scuola che da quest’anno saranno, per legge, smaterializzati. Prendi la tua copia gratuita e inviaci i tuoi commenti su magazine@buffetti.it Buona lettura! art direction e impaginazione: Bets srl - www.betsdesign.com È vietata la riproduzione, anche solo parziale, dei testi e delle immagini contenuti in questo Magazine. Tutti i nomi delle aziende e dei prodotti citati sono marchi di fabbrica e/o marchi registrati e appartengono ai rispettivi proprietari.
Tenersi in forma Desk Gym (pag. 44)
Illustrazione: Emiliano Ponzi
Comunque partire
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Estate uguale vacanze. Ma come si mette quest’anno? Una cosa è certa: cresce la tendenza al risparmio e tra road-sharing, nuove tratte aeree a prezzi stracciati, viaggi last minute sempre più invitanti, la bella stagione sembra offrire non poche sorprese ai vacanzieri del Belpaese. Soprattutto a chi si organizza per tempo...
viaggiare low-cost //
comunque partire_pag 4 noi e gli altri_pag 8
società dell’informazione // piacere quotidiano_pag 12
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SOMMARIO
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privacy //
le tracce sul web_pag 16
emozioni //
estate di sport_pag 22
L’intervista //
mauro berruto_pag 26
nuovi successi //
italian start up_pag 30
scuola digitale //
libri di testo on-line_pag 34
corsivo //
a lezione di scrittura_pag 40
tenersi in forma //
desk gym_pag 44
playground//
cruciverba, sudoku e altro ancora_pag 46
la recensione//
prima informazione_pag 48
DA BUFFETTI
HARDWARE pag 10-18-19 GUIDE TURISTICHE pag 11 PERIFERICHE E ACCESSORI pag 25 NUOVE LINEE SCUOLA pag 38-39 SCRITTURA pag 42-43
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viaggiare low cost ➼
RISPARMIARE NON VUOL DIRE RINUNCIARE ALLE VACANZE. OGGI, COME RIVELANO DIVERSI STUDI E RICERCHE, SI PUÒ DAVVERO PARTIRE CON LE TASCHE SEMI VUOTE.
SONO VERAMENTE MOLTISSIME LE POSSIBILITÀ PER CHI HA VOGLIA DI STACCARE, DISPONIBILI SOPRATTUTTO, E SEMPRE DI PIÙ, ON LINE. DAI VOLI LOW COST, AI VIAGGI LAST MINUTE, A FENOMENI COME IL CARSHARING O LO SCAMBIO DI CASE
COMUNQUE
PARTIRE {
estate 2012
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buonlavoro
ESTATE 2012
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viaggiare low cost
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Cresce la tendenza al risparmio e l’estate diventa sempre la crisi economica, sembra riscuotere sempre più successo, più low cost. Eppure tra road-sharing, soggiorni con i campioni come dimostra il numero degli utenti aumentato del 200% dello sport e nuove tratte aeree a prezzi stracciati, la bella negli ultimi 24 mesi. stagione sembra offrire non poche sorprese ai vacanzieri del Tirando le fila, se il trend dell’anno scorso emerso dall’indagine Belpaese. Soprattutto a chi si organizza per tempo. Del resto, dell’Osservatorio Acquisti CartaSì, secondo cui tra luglio e come sostiene l’Osservatorio del turismo in uno studio di settembre 2011 ben il 45,6% delle spese sul circuito riguardava previsioni dello scorso febbraio, in Italia sale sempre più il il settore del turismo, dovesse trovare conferma nel 2012, vorrebbe numero dei viaggiatori previdenti. Il 37% degli intervistati, infatti, dire che saranno molti gli italiani a concedersi una vacanza. tende a pianificare le ferie con largo anticipo per risparmiare, e Magari prediligendo soluzioni mordi e fuggi, in linea con i dati anche il 44% che decide all’ultimo sceglie la strada delle offerte, Istat del primo trimestre 2012, secondo i quali già l’estate scorsa magari last minute. Indipendentemente dalla destinazione, il numero di soggiorni lunghi era diminuito del 10,6% e la durata media delle vacanze lunghe certo è che durante i mesi era scesa a 12,2 notti. caldi di questo 2012 una parte da leone spetterà alle Certo è che, al di là della durata nuove rotte aeree low cost delle vacanze estive, sempre inaugurate per l’estate. Sopiù persone opteranno per LE DESTINAZIONI POTRANNO ESSERE prattutto verso l’estero. Se, l’approccio low cost e ricorinfatti, la Vueling propone reranno massicciamente a inINEDITE O LE SOLITE. QUALCUNO SCEGLIERÀ SPIAGGE biglietti per le Baleari a prezzi ternet per scovare gli alloggi bassissimi, Easyjet non è da migliori e risparmiare il più BIANCHE INCONTAMINATE O SCOGLIERE A PICCO meno con tre nuove tratte possibile. Secondo i dati Istat, estive per Cefalonia, Zante infatti, la prenotazione diretta SUL MARE, ALTRI PREFERIRANNO LA MONTAGNA E CERTAMENTE e Kos, mentre Ryanair punta è ormai la modalità di orgasu Palma di Maiorca, Rodi nizzazione utilizzata dagli NON MANCHERÀ CHI DECIDERÀ DI PARTIRE PER L’ESTERO e Creta a prezzi che possono italiani nel pianificare il 50,5% scendere fino a cifre inimdei propri viaggi. maginabili fino a qualche Per quanto riguarda poi le anno fa. Cambia il mezzo di mete, secondo l’Osservatorio O MAGARI IN LUOGHI ESOTICI NELL’ALTRO EMISFERO. IN OGNI CASO trasporto, ma le sorprese non del turismo, il 64% ha già le mancano. Perché la vacanza idee chiare: il 63% resterà in TUTTI SARANNO PIÙ ATTENTI AL PORTAFOGLI E può diventare low cost anche Italia e il 37% sceglierà l’estero. in automobile. Soprattutto Le offerte low cost non mancano: CERCHERANNO DI COGLIERE LE OFFERTE PIÙ CONVENIENTI DEL MOMENTO. ora che anche in Italia sta dalla costa occidentale delprendendo piede il fenomeno l’Irlanda, tutta scogliere a stradella condivisione su quattro ruote: una sorta di autostop del piombo sul mare con bed and breakfast da 35 euro a notte, fino nuovo millennio, ben più efficiente di quello improvvisato di alla Slovenia con le sue spa di lusso a prezzi decisamente allettanti un tempo, che ha preso piede grazie a una serie di siti come o ai soggiorni italiani sulle splendide coste del Cilento e nelle i cliccatissimi carpooling, roadsharing e postinauto. Il meccanismo Marche. Per chi ha ancora un budget considerevole ecco qualcosa è semplice. Questi portali si trasformano in una sorta di bacheca davvero originale. L’ultima tendenza, ma solo per i giovanissimi, digitale dove ogni viaggiatore può inserire il proprio profilo, con sono le vacanze con i campioni. Si tratta di soggiorni organizzati destinazione, numero di telefono e addirittura con le pagelle dei per lo più dalle federazioni sportive italiane. Un mix di sport, compagni di viaggio. Il vantaggio economico è evidente, divertimento e corsi di lingua come nel soggiorno della Federazione raccontano gli affezionati del servizio: fino al 67% di risparmio italiana tennis in programma a Nottingham (oltre che in Italia) sulla benzina per una spesa complessiva ridotta anche fino al con la campionessa italiana Francesca Schiavone, o ancora il 50%. La condivisione dell’automobile è un modo di muoversi “rugby camp” organizzato in Sud Africa dall’ex azzurro Giovanni ormai consolidato in Europa, scelto ogni anno da almeno un Ranieri, fino ai soggiorni all’insegna del basket in Valtellina, in milione di europei in diversi Paesi e che da noi, complice anche compagnia del cestista dell’Nba Danilo Gallinari. ■
CHE COSA AVRANNO DI SPECIALE VACANZE 2012?
ALLA VOLTA DELLE CAPITALI EUROPEE,
Arriva anche per i minori italiani l’obbligo di viaggiare con passaporto individuale o carta d’identità valida per l’espatrio. L’iscrizione sul passaporto di mamma e papà, dal 26 giugno di quest’anno, non sarà più valida.
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BAMBINI CON PASSAPORTO.
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FOTO: © pearleye - istockphoto.com
Scegli il tuo vicino di posto su Facebook.
SOCIAL TRAVEL Quante volte al gate, in attesa che chiamino il vostro volo, avete sperato di non finire seduti vicino allo scocciatore di turno o all’adolescente rumoroso? Adesso basterà un rapido click per non correre più questo rischio. Perché il compagno di viaggio nel 2012 si sceglie su Facebook, Linkedin e altre communities. Dopo i social network e il social shopping, insomma, arriva anche il social travel. Ne sa qualcosa l’autorevolissima compagnia aerea olandese Klm che ha iniziato a offrire ai propri clienti, e senza alcun pagamento aggiuntivo, la possibilità di scegliere in rete il proprio vicino di poltrona. Il meccanismo è piuttosto semplice: tutti i passeggeri interessati possono condividere in rete, sulla piattaforma dei social network che frequentano, una serie di informazioni del proprio profilo scegliendo poi il compagno di volo che preferiscono. Si chiama “Meet & Seat” (Incontrarsi e sedersi) e per ora è attivo, in via sperimentale, su alcune tratte come quelle che collegano Amsterdam, New York, San Francisco
e San Paolo. Al momento la reazione da parte dei clienti sembra essere positiva, ma è bene ricordare alcune regole onde evitare spiacevoli sorprese. Una su tutte: è vero che si può scegliere il proprio compagno di viaggio, ma non è vero il contrario. Ovvero se ci si è resi disponibili all’iniziativa e qualcuno vi invita non potete più rifiutare. Sarebbe scortese. Al massimo potete chiedere di cambiar posto, sempre che ci siano poltrone libere. La Klm, comunque, non è la sola compagnia impegnata a potenziare la qualità dei propri servizi. Air New Zealand, Air Asia e la spagnola Vueling, per esempio, hanno pensato anche a quanti di socializzare in volo non hanno proprio intenzione e agognano a un viaggio il più possibile tranquillo. Con una tariffa aggiuntiva tra i 6 e i 60 euro i passeggeri solitari possono ottenere che il posto vicino al proprio resti vuoto. Con buona pace di quanti, invece, son saliti a bordo sperando di incontrare il compagno di volo dei propri sogni.
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FOTO: © Leigh Schindler - istockphoto.com
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viaggiare low cost
ESTATE 2012
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buonlavoro
NOI E GLI
ALTRI
QUANDO PRENDIAMO UN AEREO,
L’etichetta non conosce vacanza. E ci accompagna nei nostri spostamenti in macchina, in aereo, in nave e soprattutto in treno, dove il bon ton del perfetto O UN TRENO, viaggiatore non ammette errori. Ecco quindi un piccolo vademecum da mettere in pratica ogni volta che saliamo in carrozza. SPESSO PENSIAMO DI ESSERE SOLI. Prima di tutto mai dimenticare di salutare i presenti. Può sembrare un piccolo gesto ma è la madre di tutte le regole del bon ton nonché la cartina di tornasole ideale AL CELLULARE, per misurare la galanteria di un viaggiatore. Sbrigato questo primo obbligo, passiamo a una delle questioni più delicate della convivenza su rotaia: la gestione UNO SPUNTINO E, dei bagagli. Gli spazi sono pochi, si sa, quindi meglio muoversi con grazia, sistemare rapidamente borse e valigie cercando di occupare meno spazio possibile ed STANCHI, CI LIBERIAMO DELLE evitando di urtare altri passeggeri. Se poi capita che qualcuno dei nostri compagni di viaggio si impossessi di troppo spazio, o che lasci i bagagli in terra, l’etichetta suggerisce che si faccia buon viso a cattivo gioco e si scelga la strada della tolleranza. Magari risolvendo il tutto con un sorriso. La terza regola d’oro, forse DIMENTICANDO CHE PROPRIO LÌ, la più disattesa, impone di parlare a bassa voce e ridurre il più possibile l’uso del cellulare, che dovrebbe in ogni caso rimanere in modalità silenziosa. Tutto A POCHI CENTIMETRI DA NOI, è, tranne che educato, costringere i presenti ad ascoltare conversazioni private, magari per centinaia di chilometri, mentre non desiderano altro che schiacciare un pisolino e godersi il tragitto in santa pace. Per quanto riguarda le conversazioni CI SONO PROPRIO LORO: tra i viaggiatori, invece, le chiacchiere di cortesia sono ben accette, anche se non è elegante inserirsi in conversazioni altrui senza essere stati coinvolti. E comunque, ogni argomento inopportuno deve essere bandito. Lo stesso meccanismo vale per l’abbigliamento. La sobrietà prima di tutto. Così se le donne devono lasciare in valigia scollature, abiti succinti e tacchi vertiginosi, il bon ton vieta a tutti di mettere i piedi sui sedili (anche se vuoti). E soprattutto di togliere le scarpe, evitando così a tutti l’imbarazzo di ritrovarsi accanto, magari per ore, un perfetto sconosciuto a piedi nudi. Con tutte le conseguenze del caso. L’etichetta, poi, prevede qualche regola preziosa anche per i viaggi notturni, in cuccetta e in vagone letto. Nel primo caso a partire dalle 22 vengono spente le luci centrali e solo allora è lecito togliere le scarpe, ma non gli abiti. Al contrario nel vagone letto ci si può spogliare ma la precedenza spetta a chi occupa il piano più alto. In entrambi i casi, comunque, non dimenticate mai di ringraziare gli addetti che preparano il letto per la notte con una mancia. Non farlo sarebbe un imperdonabile errore. ■
UN PULLMAN
PARLIAMO FACCIAMO
NOSTRE SCARPE
GLI ALTRI.
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[ ] 0121PEB06
E-reader Prestigio PER5162Ben › Sai cosa vuoi da un e-Book? Trovi tutto nell'e-Book Prestigio. Non è un PC ma ha tutto. 6in1 = e-Book + Audio + Picture + Internet + Radio + Dictionary Design, unico e molto leggero. Wifi. Tastiera QWERTY. Altoparlanti stereo integrati e microfono. Batteria per leggere oltre 15000 pagine. Design sottile extra: 10.3 mm. 2 GB di memoria integrata. G-Sensor. Gli e-Book Prestigio rappresentano una delle serie prodotto più innovative del brand. L'intera libreria nella tua tasca - disponibile per il tuo intrattenimento o informazioni, ovunque tu sia e 24/7. Rilassati: leggere un libro ascoltando la musica diventerà un momento unico e speciale. La gestione energetica avanzata fornisce la durata extra lunga della batteria. Sulla spiaggia o nel letto, un leggero e maneggevole e-Book Reader Prestigio è l'ideale compagno di lettura.
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DA BUFFETTI: tutto quello che serve per partire!
Guide low cost - Giunti Editore › In tempi di crisi economica (e non solo) fa bene allo spirito avere la possibilità di non rinunciare a un viaggio perché vi sono delle bellissime destinazioni accessibili per cambio favorevole, tariffe aeree interessanti e contenuto costo della vita. E quando, oltre allo spirito, fa bene anche al portafogli il viaggio gratifica e manda in estasi due volte. Le guide Low Cost Giunti Editore soddisfano l’esigenza di chi, pure attento al costo, non rinuncia a cultura, piacere, esigenze pratiche, acquisti, alberghi e ristoranti. Un approccio globale caratterizza gli itinerari proposti nelle guide low cost, arricchiti con cartine e piacevoli illustrazioni. La sezione delle informazioni utili aiuta a organizzare il viaggio e a risolvere i problemi che possono presentarsi durante una vacanza. Approfondimenti per i più curiosi raccontano in modo piacevole natura, storia, arte, architettura, gastronomia e quanto è utile per entrare nello spirito del luogo. Una carta d’insieme e numerose tavole di approfondimento forniscono tutte le informazioni cartografiche necessarie per la programmazione e lo sviluppo del viaggio.
Weekend low cost - Touring Editore › Il viaggio low cost, inteso come escursione anche di breve o brevissima durata, di solito effettuata nell'arco di un solo week-end, è un fenomeno oggi largamente diffuso. Quello dello spendere meno è un linguaggio universale; pagare meno è una cosa che dà molta soddisfazione. Per offrire qualcosa a prezzo più basso talvolta basta concepirla in modo intelligente senza compromettere la qualità. Questa guida è pensata per questo tipo di viaggiatore e per tutti quelli che vorrebbero iniziare a sperimentare quest’avventura ma che sono intimiditi dalle trappole e dalla dispersione che ostacolano l'organizzazione di un viaggio fai-da-te. Questa guida vi servirà da bussola per districarvi nella “caccia” dei vostri biglietti, della destinazione e dell'albergo più adatti; vi aiuterà a superare i timori più diffusi e giustificati riguardo alle modalità di pagamento, alle norme di sicurezza, all'affidabilità di chi vi offre i servizi.
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società dell’informazione ➼
FINO A POCHI ANNI FA ERA LUI, IL TENERO FIDO CON QUOTIDIANO TRA I DENTI, LA CLASSICA ICONA DELL’INFORMAZIONE. UN BINOMIO PERFETTO, CANE E GIORNALE, CHE HA ACCOMPAGNATO IL NOSTRO IMMAGINARIO INSIEME ALLA BOTTIGLIA DI LATTE FUORI DALLA PORTA ALLE SETTE DEL MATTINO. OGGI TUTTO CIÒ È UN CLICK.
NESSUNA NOSTALGIA! L’INFORMAZIONE A PORTATA DI MANO, AGGIORNATA IN TEMPO REALE, È UNA GRANDE CONQUISTA, MA ABBIAMO PERSO UN PO’ DI POESIA E DI…
PIACERE QUOTIDIANO {
estate 2012
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buonlavoro
estate 2012
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società dell’informazione
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Certe definizioni non nascono a caso, e nessuno solleva Solo per citarne alcuni, ancora nel 2011, oltre il Censis, si sono obiezioni quando la nostra moderna società viene chiamata cimentati in ricerche sulle abitudini informative degli italiani "società dell'informazione". Se non abbiamo dubbi, è perché l'agenzia globale di comunicazione Lewis Pr, il centro studi Eurispes quotidianamente sperimentiamo testimonianze di una società e il Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata (LaRiCA) che produce dati come mai prima nella storia e li trasforma dell’Università di Urbino. Quest'ultimo, ad esempio, usa la incessantemente in informazioni mettendole a nostra disposizione. metafora del "puzzle" per descrivere lo stesso fenomeno individuato E noi, il pubblico, ne attingiamo a piene mani, dando l'impressione dal Censis: un insieme di tessere, componendo le quali ciascuno di non esserne mai sazi: un comportamento che a volte noi di noi costruisce l'informazione complessiva di cui ha bisogno. stessi sentiamo eccessivo, ma a ben pensarci è perfettamente Ma palinsesto o puzzle che sia, l'immagine finale rispecchia il logico. Se il maggiore valore prodotto nel Mondo in cui viviamo complesso delle nostre abitudini. Prendiamo il caso delle "notizie": è proprio l'informazione, allora è naturale cercare di accaparrarsene lo strumento preferito dagli italiani per tenersi in contatto con gli avvenimenti del nostro il più possibile. Quest'ultimo paese e del Mondo, secondo aspetto, "come" e "da chi" il LaRiCA, è la televisione con prendiamo le informazioni, C’È CHI COMPRA IL QUOTIDIANO, CHI SI AFFIDA AL FREE-PRESS, il 91% del campione intervistato. ha quindi maturato importanza, Questa percentuale si riduce diventando la caratteristica di dieci punti nello studio del che meglio descrive una Censis ma comunque certifica società, come in tempi passati CHI CONSULTA SOLO AGENZIE DI STAMPA SUL il primato dei telegiornali tra potevano essere la dieta di le fonti informative. una popolazione o quanto TELEFONINO O SUL TABLET. POI CI SONO QUELLI CHE Unanimità sostanziale tra acciaio veniva prodotto dalle questi due istituti di ricerca fonderie di una nazione. L’INFORMAZIONE L’ASCOLTANO ALLA RADIO , MA LA anche nel definire la graduatoria Tutto questo è accaduto in delle posizioni successive, tempi brevissimi. Negli ultimi MAGGIORANZA seppure sempre con pesi legventi anni, infatti, l'offerta di germente diversi: il LaRiCA luoghi dove attingere inforIMMAGINARE UNA VITA LONTANA DAI MEDIA, ha individuato al secondo mazioni si è arricchita di un posto i quotidiani nazionali media potentissimo, il World con il 63% delle preferenze Wide Web, che con la diffusione e al terzo internet con il 51%. di Internet si è aperto un L’INFORMAZIONE È PARTE INTEGRANTE DEL Il Censis, invece, fornisce dati proprio spazio accanto ai diversi, ma sostanzialmente media "tradizionali", la Tv, la NOSTRO ESSERE. MAGARI LO FOSSE ANCHE IL SAPERE! in linea con i precedenti. Tante radio e la stampa. Così, sempre con giornaliera cifre e una conferma di quanto frequenza, ciascuno di noi ha potuto costruire un proprio detto all'inizio, ovvero che la maggior parte di noi usa più di un percorso personale con il quale soddisfare le proprie esigenze mezzo per informarsi sui fatti del giorno. E il cosiddetto "digital informative. Un po' come i programmisti di un canale televisivo, divide" - ovvero il ritardo di una quota della società italiana costruiamo un nostro personalissimo "palinsesto", dividendo il nell'accesso ai canali comunicativi sulla rete – è avviato a ridursi tempo tra l'uno o l'altro strumento informativo secondo abitudini costantemente nel tempo. Il "cocktail" informativo degli italiani e necessità. La parola "palinsesto" è, infatti, usata dal "9º (ci permettiamo di aggiungere di nostra iniziativa una terza Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia", uscito metafora, dopo "palinsesto" e "puzzle") è destinato quindi a meno di un anno fa, proprio per descrivere l'autonomia che ci cambiare sapore: l'equilibrio degli ingredienti si sposta in favore siamo guadagnati nelle nostre scelte informative. Una caratteristica di Internet a scapito della Tv e, soprattutto, dei quotidiani di sulla quale sembrano essere concordi anche altri istituti di carta. Questi ultimi confermano la loro autorevolezza e la ricerca che hanno affrontato questo stesso argomento, considerato fiducia che i lettori nutrono complessivamente nei loro confronti, a ragione un'ideale lente d’ingrandimento per conoscere meglio ma sono destinati anch'essi a cambiare. Poter accedere alla loro versione digitale sul Web, infatti, consente confronti e un la nostra società.
CHI SI ABBONA AL GIORNALE ON-LINE,
CONTINUA A PREFERIRE
LA TV. OGGI, SAREBBE IMPOSSIBILE.
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FOTO: © Sandra O'Claire - istockphoto.com
ulteriore bilanciamento tra le fonti. Le testate "indipendenti" dovranno misurarsi con un numero crescente di lettori in grado di gestire e soppesare notizie e commenti, semplicemente accostando uno accanto all'altro sul monitor del proprio computer più siti di news. Meglio allora affrontare il pubblico giocando a carte scoperte, dichiarando esplicitamente quello che gli anglosassoni chiamano con eleganza "endorsement", ovvero il sostegno palese e dichiarato a una parte politica. Nel nostro paese, tuttavia, questa trasparenza d’impostazioni, che pure sembra apparentemente già consolidata in alcuni casi con sincera e inequivocabile partigianeria, risulta in definitiva adulterata dall'assenza nel panorama giornalistico di grandi editori "puri". Le proprietà dei giornali hanno troppi interessi economici al di fuori della carta stampata per non apparire condizionabili anche da questi agli occhi dei lettori. La ricerca dell'agenzia globale di comunicazione Lewis Pr, infatti, rileva che il 63% degli italiani dichiara d’informarsi soprattutto con le testate a tiratura nazionale, ma sul loro portale internet, proprio perché, in questo modo, ci si può assicurare l’autorevolezza della fonte e, contemporaneamente, il lettore ha la possibilità di confrontare velocemente e gratuitamente le diverse coloriture delle notizie. Un segnale che si rafforza per i fatti della politica, dove è il 70% a dare massima fiducia ai siti dei grandi quotidiani. Coloro che manifestano la propria preferenza per i siti che non hanno collegamenti con un quotidiano "madre", cioè i giornali esclusivamente Web, sono solo il 12,3%: vogliamo essere informati, insomma, ma preferiamo ancora i giornali istituzionali. Sarà ancora così in futuro? Certo il divario da colmare è troppo ampio per ipotizzare un riequilibrio nel breve periodo. I dati suggeriscono che l’autorevolezza delle testate tradizionali in Italia è ancora lontana dall’essere insidiata dalla concorrenza Web, e che il nostro panorama informativo non conosce le dinamiche di differenziazione e di arricchimento già in atto altrove in Europa e soprattutto negli Stati Uniti. Oltreoceano, quest’anno, l’ambito premio Pulitzer, la più prestigiosa onorificenza americana per il giornalismo, amministrato dalla Columbia University di New York, ha visto tra i vincitori ben due testate on-line: L’Huffington Post (che avrà presto anche un’edizione italiana) e Politico.com. L’informazione “nativa web” in Italia per poter raggiungere questi livelli, dovrà però innanzitutto risolvere un problema di non facile soluzione, che in realtà poco ha a che fare con l’autorevolezza, ovvero come raggiungere l’indipendenza economica. Gli utenti internet nel nostro paese sono troppo pochi e gli introiti pubblicitari (per il momento l’unica fonte di entrate possibile) ancora troppo scarsi per sostenere un’iniziativa editoriale capace di rivaleggiare con i “colossi” della carta stampata. ■
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40 anni di email
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Poco più di quarant'anni fa, in Inghilterra, venivano fondati i "Queen" del grande Bryan May e, negli stessi giorni, l'altrettanto grande Paul McCartney, chiusa l'esperienza con i Beatles, creava un nuovo gruppo, gli "Wings". Gli anni Settanta, però, esordivano anche con un'altra nascita, che inizialmente avrebbe fatto molto meno rumore, ma sarebbe entrata con prepotenza nella vita dell'intero pianeta. Stiamo parlando della posta elettronica, la quotidiana compagna delle nostre giornate, che ha infatti già superato gli "anta" e secondo alcuni ormai li dimostra. Dopo quattro decenni d’incontrastato dominio delle nostre comunicazioni on-line, di caselle digitali intasate di "spam", di virus spediti in allegato, ma anche di tanti messaggi utili e importanti, infatti, la posta elettronica sembra aver iniziato un lento ma inarrestabile declino. A parte il servizio Gmail di Google, che non conosce crisi, gli altri maggiori fornitori di questi servizi, come Yahoo e come Hotmail di Microsoft, hanno registrato un calo del 6% dell'utenza. E quella giovanile è diminuita addirittura del triplo. Sono i giovani a guidare il cambiamento, spingendo energicamente verso la comunicazione più immediata e sintetica degli SMS e soprattutto dei Social Network. Non a caso Facebook ha dato avvio a un proprio servizio e-mail, con il quale spera di conquistare rapidamente un ruolo leader nel settore.
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privacy
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LE TRACCE SUL
WEB In basso, in margine a ogni notizia che troviamo sulla nostra pagina di Facebook, compaiono delle scritte cliccabili: "mi piace", "commenta", "condividi". Nella versione originaria inglese quest'ultimo termine è "Share" e anche Twitter ha un analogo strumento di condivisione: "Retweet". E proprio attorno a questa funzione ruota tutta la logica dei Social Network: condividere notizie, pensieri, opinioni lasciandoli dilagare da click a click, da una cerchia di amici a un'altra e un'altra ancora. Esprimere un "mi piace" o lasciare un commento sono azioni più circoscritte: più sottovoce, ovviamente, il "mi piace", più esplicito, altrettanto comprensibilmente, il commento. Ma appunto "condividere" è proprio il motore che muove tutta la macchina, e che in breve tempo ha trasformato il social networking in un fenomeno planetario. Condividiamo foto, link, articoli, filmati, brani musicali, emozioni. Condividiamo tutto ciò che di digitale può essere fatto rimbalzare ai nostri amici o in generale a chi ci segue. Spesso comunque si esagera, e le conseguenze possono essere inopportune e indesiderate. Il problema, infatti, è il cosiddetto "oversharing", letteralmente sovra condivisione. Non stiamo parlando di chi sembra avere come unica occupazione farci sapere a "cosa sta pensando" o "cinguettare", sommergendoci di messaggi: un'abitudine fastidiosa quanto si vuole, ma non necessariamente nociva per chi la pratica. L'oversharing è in realtà qualcosa di molto più specifico, ed è definito come l'inappropriata condivisione del proprio vissuto personale. Gli esempi in questi ultimi tempi si sono moltiplicati. Si ripetono i casi di stelle del cinema che per sbaglio inviano al pubblico foto private destinate all'esclusiva ammirazione del partner, o altre che si lasciano sfuggire commenti al vetriolo su colleghe e colleghi per poi essere obbligate a frettolose, e per nulla credibili, smentite. Ma non si parla solo di errori casuali, che anzi rappresentano solo il più pittoresco, ma meno interessante aspetto dell'oversharing. Molto più diffusa è la volontaria messa a rischio della propria privacy. Un
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buonlavoro
FOTO: © Boris Hajdarevic - istockphoto.com
molti siti internet all’utilizzo dei nostri dati personali per ricevere servizi migliori. Altre volte, però, siamo noi ad esibire deliberatamente la nostra privacy. Ma che fine fanno i nostri dati? Quali tracce indelebili lasciamo dietro di noi, Spesso siamo costretti ad autorizzare
più o meno consapevolmente? comportamento che alcuni definiscono esibizionistico, ma in realtà nasconde qualcosa di molto più profondo che un'analisi un po' meno superficiale mette allo scoperto. È vero, abbondano le "celebrities" che non hanno altro mezzo per rimanere tali che fare scandalo su Twitter o su Facebook: in fondo è un metodo molto economico e per alcuni anche l'unico per restare sulla cresta dell'onda. In altri casi, l'oversharing è assolutamente non intenzionale e dovuto a un’errata comprensione del mezzo e soprattutto del suo specifico linguaggio. Il rischio in questo caso è di apparire dei neofiti e di venire sanzionati dai commenti altrui con un po’ di sarcasmo. Data la novità di questo strumento comunicativo, siamo di fronte a un comportamento frequente, che gli utenti “veterani”, ovvero magari iscritti solo qualche settimana prima della malcapitata matricola, devono evidenziare per una sorta di “neo-goliardia”. Più comune, invece, e forse alla base di tutto, è una spregiudicatezza sofferta, proveniente da sommersi disagi dell'animo, che si traduce in un'ansia di comunicare, di stabilire un contatto, di provare quel calore che solo il rapporto con gli altri può dare. Allora condividiamo
senza troppi filtri e censure, senza cautele politicamente corrette, per farci capire, per spiegarci agli altri con sincerità, per dare voce a ciò che abbiamo dentro di noi. Facciamolo pure, fa parte del nostro bagaglio umano. Esprimere i propri sentimenti, tuttavia, non deve essere causa di rimorsi e quindi dobbiamo anche agire con consapevolezza: una comunicazione cosciente, matura, pensata, questa è la chiave per non doverci pentire di aver aperto noi stessi al mondo esterno. Perché se la nostra privacy è un valore, e come tale dobbiamo essere i primi a tutelarla, non dobbiamo dimenticare che anche la comunicazione lo è, e la nostra qualità come persone si esprime limpidamente con il suo essenziale contributo. Questa avvertenza è rivolta soprattutto ai più giovani. Tecnicamente preparatissimi, letteralmente nati con internet e in internet, attraversano un’età che li spinge fortemente verso gli altri per affermare la propria personalità in sviluppo, e contemporaneamente li espone a insidie cui non sono oggettivamente preparati, per un’altrettanto inevitabile mancanza di esperienza: un bel banco di prova per l’equilibrio e la saggezza degli adulti che hanno vicino. ■
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Emozioni
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ESTATE DI SPORT Magic Johnson, Roger Federer, Cassius Clay ma anche Pietro Mennea e i fratelli Abbagnale. Tutti eroi dello sport che in un poster ideato per i Giochi olimpici di Londra hanno sostituito il nome delle 361 fermate della metropolitana della City con quelli dei più grandi sportivi di tutti i tempi. Una trovata tra il design e il marketing che la dice lunga su quanto gli appuntamenti sportivi ad altissimo livello siano fatti di atleti, gare e imprese titaniche ma anche di tanto spettacolo e business da milioni di euro. Basta pensare al fiume d’investimenti mobilitati per questi Giochi estivi che non avrebbero dovuto superare i tre miliardi di euro e invece rischiano di sfiorare addirittura i 28 miliardi di euro. Ma Londra presume anche che la fiaccola olimpica, e tutto quello che comporta in termini di eventi e turismo, porti al Paese oltre “2,5 miliardi di sterline entro il 2015” secondo il ministro della cultura britannico Jeremy Hunt. Lo stesso meccanismo, anche se in proporzioni diverse, vale per Polonia e Ucraina. Kiev e Varsavia, infatti, hanno voluto fortemente accaparrarsi l’organizzazione dei Campionati europei di calcio 2012 perché il grande sport significa sempre investimenti e turismo. Non a caso, già ad aprile scorso, le proiezioni davano a 623 euro il prezzo medio di una camera nella capitale ucraina per la notte del primo luglio, giorno della finale europea. Al netto del business, però, per tanti lo sport è e resta soprattutto un carico di emozioni. Per chi lo pratica, certo, ma sempre più anche per chi lo sa raccontare miscelando dimensione ludica ed epica e tratteggiando sogni che vanno ben oltre il gesto atletico. Lo sanno bene i tanti giornalisti che hanno emozionato generazioni di italiani, diventando la voce narrante di tanti sport. Firme che hanno fatto storia. Un nome su tutti, quello di Gianni Brera, teorico dell’eternamente discusso catenaccio e uomo che del calcio è stato testimone e penna dallo stile inconfondibile. Non a caso molti dei suoi articoli per la Gazzetta dello Sport, di cui è stato il più giovane direttore, son stati tradotti anche all’estero. Certo è che Brera ha segnato uno spartiacque con quel suo modo di raccontare lo sport oltre la cronaca. Del resto è stato proprio lui a coniare una serie di termini evocativi ormai di uso comune nel lessico calcistico come contropiede, disimpegno, libero e goleador. Senza
ESTATE 2012
considerare il vezzo di affibbiare soprannomi a calciatori e colleghi. Come quello di Peppinoeu per Beppe Viola, altro nome da novanta del giornalismo sportivo, telecronista Rai e autore della canzone “Quelli che…” scritta insieme all’amico Enzo Jannacci, brano che ha dato poi il titolo alla fortunata trasmissione televisiva condotta per anni da Fabio Fazio. Ma sono tanti i nomi di grandi giornalisti che hanno portato il loro mestiere di narratori nel mondo dello sport. Da Niccolò Carosio, che inaugurò per l’EIAR le radiocronache del campionato del mondo 1934 di calcio, a Nando Martellini e Bruno Pizzul, arrivato alla carriera di telecronista quasi per caso ma che dai Mondiali di Messico 1970 è rimasto per decenni la voce narrante degli Azzurri. E che dire di Antonio Ghirelli, da poco scomparso, soprannominato il galantuomo per il garbo e l’enorme cultura che ha portato nel raccontare per anni, anche da direttore del Corriere dello Sport dal 1966 al 1977, lo sport italiano. Giornalisti sportivi che, in molti casi, son diventati anche scrittori. Del resto letteratura e sport si son spesso incontrati forse perché, come scriveva Vladimir Dimitrijevic, editore della casa editrice L’Age d’Homme nel suo “La vita è un pallone rotondo”, entrambi “custodiscono, senza vantaggi, privilegi o profitti, la cosa più importante: il luogo in cui nasce il senso del sacro”. Lo testimoniano libri come “Il sogno di Futbolandia” di Jorge Valdano, campione del mondo dell’Argentina dell’86 e penna eccezionale nello svelare, partendo dalla cronaca sportiva, la forza dirompente del ricordo. Non solo parole però. Sono moltissime infatti le pellicole che hanno raccontato la passione sportiva. Dalle commedie come
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buonlavoro
“Febbre a 90°”, tratta dall’omonimo libro di Nick Hornby con il giovane protagonista letteralmente innamorato del calcio e dell’Arsenal, fino a film che raccontano lo sport come strumento di riscatto civile. La mente corre a “He got game” di Spike Lee, dove un ragazzo cresciuto nella Brooklyn degli anni Novanta diventa star del basket dell’Nba, fino al più recente ed epico “Invictus” sulla vittoria nella Coppa del Mondo di rugby del 1995 della nazionale sudafricana degli Springboks, negli anni d’oro di Nelson Mandela. Quest’ultimo, forse, rimane uno degli esempi più alti dello sport come occasione di rivincita e strumento capace di catalizzare l’attenzione di milioni di persone. In questo senso i grandi appuntamenti dello sport, e i Giochi olimpici su tutti, hanno il pregio di appassionare il grande pubblico anche a quelle discipline meno seguite. È quello che è successo, per esempio, a Pechino 2006 quando l’Italia ha conquistato il podio più alto in sport come la marcia 50 chilometri, grazie all’oro di Alex Schwazer, o nel nuoto con i 200 metri in stile libero di Federica Pellegrini. Proprio il nuoto può essere considerato un esempio, lampante, di come l’Italia riesca a eccellere a livello mondiale, e a esprimere grandissimi atleti, in discipline per le quali le federazioni hanno a disposizione fondi decisamente ridotti. Soprattutto in Italia, dove in quanto a finanziamenti pubblici il divario tra i diversi sport è una questione al centro di un acceso dibattito e dove il calcio incassa oltre il 40% dei contributi provenienti dal Coni. Un elemento per niente secondario, soprattutto considerando che i finanziamenti pubblici allo sport son destinati a passare dai 447,8 milioni di euro del 2011 ai 408,9 milioni per l’anno in corso. ■
I luoghi degli europei
Varsavia, Danzica, ma anche Leopoli e Kiev. L’estate dello sport 2012 è tutta all’insegna delle città europee, non solo con i Giochi olimpici di Londra ma anche con i Campionati Europei di calcio di Polonia e Ucraina. Un’ottima occasione, questa, per un viaggio alla scoperta di questi due Paesi spesso al di fuori dei circuiti turistici più tradizionali ma decisamente pieni di fascino, con otto città tirate a lucido per la grande occasione e immerse nelle atmosfere dell’Europa più orientale. Partiamo dalla Polonia, al centro di una rinascita economica da fare invidia a molti Paesi dell’Europa centrale con un Pil che ha superato il +15% tra il 2008 e il 2011. Non c’è che l’imbarazzo della scelta per un tour che potrebbe partire proprio dalla capitale, Varsavia, con il suo carico di storia ma allo stesso tempo laboratorio imprenditoriale e culturale di tutto il Paese. Allo stesso tempo almeno altre due città, sedi dei match degli Europei 2012, promettono grandi sorprese. Breslavia, centro universitario dall’atmosfera tipica delle città est europee, e Danzica, cuore del movimento di Solidarnosc con i suggestivi canali Motlawa e Radunia e gli antichi sobborghi gotici. Alle meraviglie polacche risponde l’Ucraina, non solo con la più nota Kiev, sede della finale dell’UEFA euro 2012, ma anche con l’accattivante Leopoli, il cui centro storico del XIII secolo figura tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Città universitaria, vitale e mondana, Leopoli potrebbe essere il perfetto punto di partenza per chi oltre allo sport volesse respirare anche l’effervescente vita culturale di un Paese ancora poco conosciuto.
Francia‘60
1o POSTO Unione Sovietica 2o POSTO Jugoslavia
1960 1o POSTO Spagna 2o POSTO Unione Sovietica
1o POSTO Italia 2o POSTO Jugoslavia
Spagna‘64
Italia‘68 1970 Belgio‘72
Jugoslavia‘76
2o POSTO Spagna
2o POSTO Germania Ovest 1o POSTO Germania Ovest 2o POSTO Belgio
1990
2o POSTO Unione Sovietica
2o POSTO Germania
2o POSTO Repubblica Ceca
2o POSTO Italia
1o POSTO Olanda
1o POSTO Danimarca
1o POSTO Germania
1o POSTO Francia
Italia‘80
Francia‘84
Germania(ovest)‘88
Svezia‘92
2o POSTO Unione Sovietica
1o POSTO Cecoslovacchia
1980 1o POSTO Francia
1o POSTO Germania Ovest
Olanda
Inghilterra‘96
2000
Belgio‘00 Portogallo‘04
Svizzera
1o POSTO Grecia 2o POSTO Portogallo
1o POSTO Spagna 2o POSTO Germania
Austria‘08
2010
2012
EUROPEI DI CALCIO tutte le edizioni
8 Giugno - 1 Luglio 2012
Campionati europei Ucraina/Polonia
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l’intervista
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MAURO
BERRUTO
“Sono nato a Torino, l'8 maggio 1969 e sono un allenatore di pallavolo italiano, dal maggio 2011 Commissario Tecnico della Nazionale italiana
Ha iniziato durante gli anni dell’università con la pallavolo e da allora non si è più fermato. maschile. (…) Voglio costruire una squadra che sia un luogo al quale Mauro Berruto, torinese classe 1969, Commissario Tecnico ciascuno desideri appartenere (…) nella quale chi è italiano e chi si della Nazionale italiana maschile di volley, nonostante la giovane sente italiano possa riconoscersi.” età ha già vinto moltissimo. Dalla sua ha ori, argenti e una serie di riconoscimenti in Italia e all’estero che ne fanno senza dubbio uno dei nomi di punta del migliore sport italiano. Durante gli anni dell’università, parallelamente al percorso che lo porterà alla laurea in filosofia, inizia la carriera di allenatore. A Lecce, Piacenza e nella sua Torino dove nel 2001, con il club gialloblù, si aggiudica la Coppia Italia di categoria. Poi, nel 2003, l’ingresso nello staff della Nazionale italiana come assistente di Giampaolo Montali. Sono anni di risultati eccezionali: gli azzurri vincono l’Europeo del 2003, conquistano il secondo posto alla World League del 2004 e l’argento ai Giochi Olimpici di Atene dello stesso anno. Ma Berruto non è solo un allenatore di altissimo profilo: la passione per lo sport come “perfetta metafora nei percorsi di costruzione e definizione dell’identità dei gruppi”, insieme alla sua formazione universitaria, lo vedono autore di una serie di corsi di formazione manageriale in Italia e all’estero. E proprio all’estero guida, e porta a vincere, diversi club. A metà degli anni Duemila è Ct della Nazionale finlandese che traghetta fino al migliore risultato di sempre in una competizione internazionale: lo storico quarto posto agli Europei del 2007 che gli vale il titolo di Coach of the year in Finlandia. Poi, chiuso il periodo nordico
estate 2012
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buonlavoro
vola ad Atene (dove aveva già lavorato alla fine degli anni Novanta) per allenare il Panathinaikos con il quale si aggiudica la Coppa nazionale greca nel 2008. Ma è con il ritorno in Italia che arriva la carica più prestigiosa. E nel dicembre 2010 diventa Head-coach degli azzurri del volley, nonché Direttore Tecnico delle nazionali giovanili. Nel volley, e nello sport in generale, quanto conta coltivare la dimensione dell’emozione e dei sogni per raggiungere i traguardi più alti? La dimensione dei sogni e le capacità mauro berruto emozionali sono il moltiplicatore delle competenze tecniche. Nello sport non basta conoscere la materia per esprimere il massimo. Occorre avere un metodo, avere competenze specifiche e avere l’abilità di ispirare e di essere ispirati: senza questo fattore la formula è incompleta. L’aspetto che ritengo interessante sottolineare è che questa formula vale tanto nello sport quanto nel business. Pensare a come poter realizzare prestazioni di eccellenza nel mondo dello sport e nel mondo del business e metterne a confronto i modelli è un esercizio estremamente arricchente.
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Lei ha lavorato molto anche all’estero, cosa significa essere allenatori della Nazionale del proprio Paese e qual è il tratto che caratterizza gli azzurri del volley come team? Naturalmente, e non è una banalità, mauro berruto non c’è sogno più grande di chiunque faccia il mio mestiere di quello di poter allenare la Nazionale del proprio Paese. Le mie
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FOTO: © Alexander Shirokov - istockphoto.com
esperienze all’estero, prima in Grecia e poi per sei meravigliosi anni alla guida della Nazionale finlandese, se possibile mi hanno permesso di capirlo con ancora più precisione. La mia esperienza internazionale mi è stata senz’altro utile, ma allenare la squadra azzurra è comunque un’altra cosa. Il tratto che mi piacerebbe caratterizzasse il nostro team è la passione. La passione di fare quello che facciamo e la passione di sapere che siamo un esempio e un modello di riferimento per tutto il nostro movimento. Abbiamo un solo modo per trasmettere questa passione a chi ci guarda: l’atteggiamento.
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l’intervista
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Le Olimpiadi e i Mondiali portano tanti a seguire sport che magari nella vita non praticano o non seguono. Quanto contano questi appuntamenti per promuovere una più forte cultura dello mauro berruto La cultura dello sport passa attraverso la pratica sportiva. sport in Italia? Questo è il vero nocciolo della questione. Personalmente ritengo che sia ancora la scuola a dover insegnare e trasmettere lo sport come un fatto culturale, riconoscendo alla propria palestra la stessa dignità della propria biblioteca. Forse siamo ancora lontani da questo modello, ma la cultura sportiva si costruisce così. I grandi eventi come i Giochi Olimpici o i Mondiali insegnano la cultura del tifo, caratteristica che già ci contraddistingue. Il nostro Paese ha profondo bisogno di trasformare la cultura del tifo in cultura della pratica sportiva, cosa che sarebbe anche un investimento sul nostro futuro, sulla qualità della vita dei nostri cittadini e permetterebbe, nel prossimo futuro, di risparmiare in termini di spese di assistenza sanitarie e Welfare.
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Il volley è una disciplina di squadra dove più che la competizione diretta sembra contare la condivisione e il saper lavorare ognuno per tutti. Quali Il volley è l’unico sport al mondo che impedisce il sono i valori che più punta a trasmettere ai mauro berruto controllo del pallone. In altre parole, l’unico sport al mondo che prevede il suoi giocatori? passaggio come regola del gioco. Se in altri sport il campione è colui che “risolve” la partita da solo, nel volley questo non è solo difficile ma impedito dal regolamento. Inoltre la pallavolo è lo sport con la maggior densità di atleta per metro quadrato e tutti noi sappiamo bene ciò che serve per muoversi in maniera armonica, coordinata, raffinata in spazi ristretti. È il gioco stesso, grazie a queste specificità, che insegna ai giocatori che a pallavolo, da soli, non si serve niente. Il valore della squadra, quel luogo dove si mettono a disposizione i propri punti di forza e dove ci si appoggia agli altri per migliorare le proprie debolezze è, nel nostro sport, l’unico modo per realizzare i propri sogni ed obiettivi individuali.
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Cosa crede possa insegnare, anche fuori dal campo, uno sport di squadra come il volley a tutti quei giovani che iniziano a praticarlo?
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Non solo la pallavolo ma qualunque sport insegna mauro berruto rispetto delle regole, disciplina, metodo, capacità di definire gli obiettivi, valore della fatica, lealtà e mille altre cose. La pallavolo, nello specifico, credo possa insegnare che senza una squadra intorno a te, il tuo talento non può esprimersi, il tuo potenziale non può realizzarsi. Credo questa possa essere una bella lezione per i nostri ragazzi e ragazze, per i nostri sportivi, per i nostri manager, per i nostri insegnanti, per i nostri politici. Insomma una meravigliosa lezione per questo Paese che tanto ha bisogno sia di emozioni che di squadre. ■
I RISULTATI DELLA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO
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Olimpiadi Partecipazioni Miglior risultato
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Campionato mondiale Partecipazioni Miglior risultato
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21 (dal 1990) Campione nel 1990, 1991, 1992, 1994, 1995, 1997, 1999, 2000
Coppa del Mondo Partecipazioni Miglior risultato
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14 (dal 1949) Campione nel 1990, 1994, 1998
World League Partecipazioni Miglior risultato
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9 (dal 1976) Argento nel 1996, 2004
6 (dal 1981) Campione nel 1995
Campionato europeo Partecipazioni Miglior risultato
fonte wikipedia
25 (dal 1948) Campione nel 1989, 1993, 1995, 1999, 2003, 2005
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FOTO: © Susan Broccoli - istockphoto.com
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nuovi successi
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buonlavoro
ITALIAN START UP Tempi di crisi? Non certo per le idee, soprattutto quelle dei molti giovani che sempre più trasformano intuizioni in progetti, e questi ultimi in una nuova stagione imprenditoriale italiana. Dal design alla comunicazione, infatti, passando per l’artigianato e il crowdfunding, si moltiplicano le start up di successo made in Italy, frutto di una generazione di creativi diventati imprenditori in grado di avviare piccole rivoluzioni, anche oltreconfine. Il tutto, grazie a due ingredienti comuni: la capacità di fare rete e una serie di strumenti digitali fino a pochi anni fa neanche immaginabili. Lo sanno bene neo-nate realtà di successo come Vectorealism, ultima frontiera della Digital fabrication e creatura di tre giovani under trentacinque dai curriculum assai diversi, ma con un unico sogno diventato realtà: la creazione di una start up artigianale in grado di trasformare idee in veri e propri oggetti. Il loro è un progetto di laser cutting a domicilio: sul sito di Vectorealism ogni cliente, infatti, può inserire il disegno dell’oggetto che vorrebbe realizzare, può scegliere il materiale da un catalogo e ricevere a casa, in pochi giorni, la propria creazione in carne e ossa. O meglio in plexiglas, pelle o cartone. Da ciondoli per pochi euro a strumenti musicali, lampade e oggetti di design. Il tutto grazie alla tecnologia del laser, che taglia e incide il materiale in base al disegno. Una volta terminato il lavoro delle macchine non resta che imballare il tutto e spedire il prodotto a destinazione. Un’idea semplice ma rivoluzionaria, che sta riscuotendo un successo sempre più vasto, come dimostra il parco clienti in continua ascesa di Vectorealism. Complice il passaparola via internet grazie ai Social network, questa giovane realtà imprenditoriale realizza ormai prodotti per acquirenti francesi, scandinavi e statunitensi. Dai privati cittadini a designer e architetti in cerca di prototipi per le loro opere. La condivisione attraverso la rete, raccontano del resto gli ideatori di Vectorealism, è stata fondamentale per il successo del progetto. Come sembra esserlo per
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nuovi successi
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un’altra promettente start up italiana: Eppela, piattaforma online di crowdfunding. Versione italiana del fortunatissimo Kickstarter statunitense, Eppela di fatto è un portale per finanziare progetti. O meglio, come racconta Chiara Spinelli che di Eppela è project manager, per “dare forma alle idee delle persone”. Come? Mettendo a disposizione una piattaforma online free per raccogliere risorse. Il caso di Kickstarter insegna: tramite il passaparola il sito Usa, infatti, finanzia progetti che vanno dai video alle nuove applicazioni per smart-phone passando per opere di design. Il tutto con alcune regole chiare: Quella dei makers sarà veramente una nuova rivoluzione industriale? i fondi raccolti vengono erogati solo se si raggiunge Sono in molti a sostenerlo. La cultura digitale sta trasformando idee nel tempo stabilito il 100% delle risorse richieste. Chi in oggetti fisici facilmente accessibili, accorciando incredibilmente la distanza sostiene i progetti riceve in cambio una ricompensa, tra progettazione e mercato. Tutto ciò grazie a tre parole d’ordine: simbolica ma importante per creare un rapporto fiintelligenza, condivisione, interconnessione. Un successo anche italiano. duciario tra donatore e ricevente: dal semplice ringraziamento nei titoli di coda di un documentario a gadget di varia natura. Tra le start up di successo, poi, è d’obbligo citare Doochoo, aggregatore di opinioni legno, della carta o del vetro. online specializzato in sondaggi in rete. L’obiettivo è creare Certo è che fra gli elementi che hanno messo le basi per questa un database free al quale chiunque si può collegare per repentina trasformazione, c’è anche il ricorso a strumenti come estrapolare o inserire informazioni. Un progetto che in Cile i software open source con codici sorgenti di programmazione ha vinto la gara mondiale per i migliori progetti d’innovazione a distribuzione libera e gratuita. Sempre più in voga. e business, e che ha già conquistato clienti come Ikea e Toyota. Secondo la società di analisi Gartner, infatti, nel 2016 il 99% O ancora potremmo citare la piattaforma Beintoo per applicazioni delle principali aziende utilizzerà almeno un software open legate al gioco che con i suoi tre milioni di utenti al giorno sta source rispetto al 75% del 2010. Anche grazie all’eccellente rivoluzionando il mondo della pubblicità online. Il tutto grazie livello di qualità raggiunta, come sostiene una recente indagine anche a un meccanismo di gratificazione che prevede premi della società di analisi software Coverity, secondo la quale i per gli utenti che giocano online e ricompense per chi crea software free hanno anche meno difetti di quelli chiusi proprio nuove applicazioni. Qualunque sia il settore d’azione, quelli in ragione della loro condivisione da parte di un numero sempre citati sono tutti esempi di nuovi modi di fare impresa, testimonianza più vasto di utilizzatori. della trasformazione di una generazione da ideatori a realizzatori Per dirla con le parole di Stefano Zacchiroli, leader di Debian, e imprenditori di se stessi. Un processo che sta modificando la uno dei più importanti progetti per la distribuzione del software stessa idea di tecnologia, sempre più vicina a quella di una libero, usare il software senza limitazioni di scopo di fatto vera e propria materia da plasmare. È come se tutto quello significa “poter modificare il software e ridare al mondo, come che vediamo sullo schermo del nostro computer, improvvisamente, un atto di collaborazione, le nuove modifiche”. Un sogno per si potesse convertire in sostanza da manipolare al pari del tutte le nuove generazioni d’ideatori. ■
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NUOVE REGOLE PER L’EDITORIA SCOLASTICA NELL’ANNO ACCADEMICO 2012-2013. ADDIO ZAINI PESANTISSIMI, ADDIO SCAFFALI PIENI DI LIBRI E DI POLVERE, ADDIO ORECCHIE D’ASINO, PAGINE STRAPPATE E COPERTINE SCARABOCCHIATE! IL LIBRO DIGITALE DOVRÀ ESSERE
UN’ALTERNATIVA DI FATTO AL VECCHIO VOLUME IN CARTA.
LIBRI DI TESTO
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buonlavoro
estate 2012
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scuola digitale
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Con quest’anno scolastico appena concluso potrebbe anche automatica del testo o strumenti in grado di ingrandire i caratteri finire l'era degli zaini gonfi di libri e delle interminabili code ai e di cambiare il colore dello sfondo fino a rendere la lettura più agevole. La prima funzionalità, inoltre, può ridurre i problemi banchi delle librerie scolastiche. L'editoria digitale, dopo aver conquistato ampie porzioni del legati alla dislessia, mentre la seconda si pensa possa favorire i mercato italiano e internazionale grazie alla diffusione dei tablet bambini che hanno difficoltà di apprendimento. Sono qualità e degli e-reader, da settembre di quest'anno entrerà ufficialmente, positive che sicuramente i genitori più attenti sapranno apprezzare per restarci, nelle nostre scuole. E così, accanto ai sempre più nell'educazione e nel percorso formativo dei propri figli, ancor frequenti lettori che approfittano dei viaggi in treno o delle più di un altro innegabile vantaggio: la riduzione dei costi, che, attese dal dentista per passare il tempo leggendo un romanzo o ammortizzato rapidamente quello del tablet, si farà sentire nel un saggio digitalizzato, vedremo studenti e scolari con un tablet tempo. Una novità, quindi, positiva sotto molti punti di vista, ma sottobraccio, immaginiamo inevitabilmente brandizzato (rigo- verso la quale sarà importante mantenere un atteggiamento costruttivo e realistico, tanto rosamente in versione mada parte del corpo insegnante, schile o femminile) con i colori quanto delle famiglie. Questo e le immagini del cartone UNA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, consentirà, infatti, di utilizzare animato più in voga. al meglio lo strumento tecnoUna circolare del MIUR, il UNIVERSITÀ E RICERCA HA STABILITO CHE PER IL PROSSIMO logico, ma anche di non Ministero dell’Istruzione, aspettarsi dalla sua introduzione Università e Ricerca, stabilisce, I LIBRI DI TESTO quello che non può dare. Il infatti, con inequivocabile prefascino esercitato dalle tecnologie cisione che «i libri di testo DOVRANNO ESSERE DISPONIBILI SIA IN FORMATO CARTACEO estreme, lo sappiamo per espedevono essere redatti in forma rienza, è a volte causa di mista (parte cartacea e parte LONTANI speranze eccessive, che nel in formato digitale) ovvero nostro caso possono distrarci debbono essere interamente ANCORA DA UNA VERA E PROPRIA WEB-SCHOOL, QUESTO È TUTTAVIA UN dall'obiettivo principale di un scaricabili da internet. Pertanto, sistema formativo: l'educazione per l’anno scolastico 2012/2013 PRIMO IMPORTANTE PASSO VERSO UN dei giovani. Uno scopo comnon possono più essere adottati plesso, che va ben al di là di né mantenuti in adozione testi E DEMOCRATICO ALL’ISTRUZIONE, CHE CONSENTIRÀ un libro di testo e non consiste scolastici esclusivamente carsolo in nozioni da imparare. tacei». Una decisione che A MOLTE FAMIGLIE ITALIANE DI ridurrà uno zaino pieno di libri Bisognerà ad esempio valutare alle dimensioni e al peso di l'impatto che un libro di testo un quaderno e auspicabilmente digitalizzato, non meno del porterà tanti altri vantaggi, tablet con il quale viene letto, ben oltre quelli "fisici", ma altrettanto tangibili. Non esiste ancora ha su altri aspetti formativi, in particolare la scrittura a mano, la una sufficiente produzione scientifica sull'argomento, ma qualche composizione dei processi logici, la capacità di sintesi. Certamente ipotesi sulla positiva influenza che questa innovazione avrà nei l'esperienza del contatto fisico con i libri di carta è a rischio, e processi di apprendimento viene già formulata. potrebbe diminuire, e con essa tutte quelle sensazioni intense che Un testo digitalizzato utilizzato mediante un e-reader, infatti, questo sa regalarci, e un oggetto fatto di plastica e microcircuiti offre ad esempio agli studenti di qualsiasi età e grado di studio non può dare. Il profumo di un libro nuovo, la sensazione tattile la capacità di evidenziare i passaggi più importanti e di inserire di sfogliare le pagine, la consapevolezza dello scorrere del tempo con immediatezza annotazioni modificabili nel tempo, oltre e dell'avanzare di una storia che si ha vedendo le pagine di un all'eventuale possibilità, avvalendosi di una connessione internet, libro aperto aumentare gradatamente sulla sinistra e diminuire di effettuare ricerche sul Web, completando così il proprio autonomo sulla destra… tutto ciò non deve diventare solo ricordo di un percorso formativo. Non vanno sottovalutati, inoltre, i vantaggi tempo passato, perché ha un valore simbolico altissimo. Spetta per i bambini ipovedenti o anche solo precocemente miopi: per a noi adulti preservare le emozioni e i valori legati all’oggetto loro nei Tablet può essere attivata la funzione di lettura vocale libro di cui sempre meno giovani sono consapevoli. ■
ANNO
SCOLASTICO 2012/2013,
CHE IN FORMATO DIGITALE.
ACCESSO PIÙ
LIBERO
RISPARMIARE DIVERSE CENTINAIA DI EURO.
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Quanto pesa lo zaino di tuo figlio?
PIÙ GRANDE DI LORO! I medici ortopedici sono concordi: uno zainetto troppo pesante può avere effetti negativi nella fase di accrescimento fisico dei nostri figli, per le sollecitazioni che provoca sulla muscolatura e sui dischi della colonna vertebrale. Bambini e ragazzi che camminano curvi sotto il loro peso per lunghi tragitti possono col tempo risentire di questo sforzo innaturale. Per non parlare poi di quando corrono e giocano indossandolo, o se lo caricano su una sola spalla: in questo caso possono andare incontro a dolorosi strappi muscolari. Di norma il peso di uno zainetto, compreso naturalmente il suo contenuto, non dovrebbe superare il 10% di quello del giovane. Non sempre però questo è possibile, anche per una scarsa prevenzione organizzativa da parte del corpo docente. Gli zainetti e il loro contenuto raramente pesano meno di cinque chili, e possono anche superare i dieci, sforando di molto i limiti consigliati. Allora, o si ricorre a un trolley, oppure si deve avere cura che lo zainetto venga usato nel modo più sicuro possibile. La prima norma, forse la più immediata da seguire per un genitore, è controllare la disposizione dei pesi al suo interno: i libri vanno disposti il più possibile in verticale, impilandoli l'uno sull'altro, ed evitando che possano muoversi accumulandosi disordinatamente sul fondo o spostandosi verso l'esterno. In questo modo il baricentro del carico eserciterà la leva minore sulla spina dorsale del ragazzo e diminuirà notevolmente i rischi.
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da buffetti
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Back to school! ➼
Tra i banchi con topocuore È nato Topocuore! Un nuovo personaggio creato da Buffetti per la linea scuola che farà innamorare i vostri ragazzi. Topocuore interpreta tanti ruoli: karateka, campione di motociclismo, simpatico diavoletto tentatore, damina e regina. È un simpatico amico per i maschietti, ma sa essere anche un tenero compagno per le bambine. Sul banco o in cartella, fa sempre la sua bella figura, sia che si tratti di un quadernone, che di una cartellina con elastico o una cartella ad anelli. Una gamma completa, con tanti soggetti per dare allegria e aiutare i vostri figli a distinguere le materie. Topocuore: tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Ma dove si può trovare? È un’esclusiva in vendita solo nei negozi Buffetti.
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- Cartelle 4 anelli [7646TP000] - diametro 30 mm - misure 31x21 cm - Maxi quaderno [0071BT.] - misure: A4 - Maxi quaderno PM preforato [0072BT..] - misure: A4 - Cartellina con elastico [7748TP000] - misure: cm 33x25 - Valigette portadisegno [7894TP - 7938TP] - misure: cm 28x38 e 39x50 - Flash drive USB [0610PTC04] - capacità 4GB; misure: mm 61x21x8 - Kit mouse+mousepad [0030TCM00] - 2 cover intercambiabili
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corsivo
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A LEZIONE DISCRITTURA FOTO: © hugo chang - istockphoto.com
Ci hanno insegnato che l’ozio è il padre dei vizi. Ma gli antichi lo ritenevano condizione per coltivare il pensiero filosofico e la creatività. Diverso dall’arte del dolce far niente, esso ha incarnato l’autonomia dell’intellettuale dal potere.
Credevamo fosse ormai destinata al tramonto, una passione o un mestiere per pochi, dimenticata, definitivamente schiacciata dalla valanga tecnologica del digitale. Ma non è così. La scrittura, quella a mano, piace sempre di più. E in tutta Italia si moltiplicano i corsi di calligrafia e di scrittura. Una moda passeggera? Non è quello che pensano le tante associazioni che da anni operano nel settore e che ora raccontano di una sorta di Rinascimento della scrittura tradizionale. All’origine ci sono motivazioni diverse: la passione, la necessità professionale oppure la semplice curiosità. Ma nella maggior parte dei casi c’è un desiderio trasversale di recuperare una capacità che ci appartiene, un patrimonio prezioso e personalissimo, un pezzo della nostra identità. Così insegnanti, avvocati, casalinghe e medici si iscrivono sempre più ai corsi che insegnano tecniche, regole e stile di una corretta e piacevole scrittura a mano. Tutti accomunati dalla convinzione che il buon vecchio corsivo non sia solo un ricordo, né tanto meno un nemico dell’era digitale ma una firma e un’impronta che ci accompagna per tutta la vita. Non c’è che da scegliere, a partire dalle più autorevoli realtà che lavorano nel settore come l’Associazione Calligrafica Italiana o la Confederazione Europea di Calligrafia, dove le liste di attesa per le iscrizioni ai corsi sono sempre più lunghe. Non solo, perché questa rinnovata passione per la scrittura ha visto fiorire tante nuove realtà e altrettanti corsi. Come quelli organizzati dal Centro internazionale di arti calligrafiche e del libro di Arezzo: laboratori di scrittura a mano libera in stile italico, corsi base di corsivo inglese e addirittura corsi per corrispondenza. Proprio la formula a distanza è fra quelle di maggior successo come dimostra l’esperienza della calligrafa e designer Monica Dengo, autrice del libro per bambini “Penne in pugno” e creatrice del frequentatissimo corso di scrittura per corrispondenza “Freeandwriting”. Un’esperienza, quella dello scrivere a mano, che ha un preciso ruolo nella formazione personale, come sottolineano molti psicologi, e che tanti bambini rischiano di smarrire. Anche per questo sono sempre di più gli insegnanti che ogni anno organizzano lezioni di scrittura a mano per vincere la riottosità dei più piccoli e superare molti problemi di disgrafia. Del resto perfino la scrittura degli adulti, cresciuti con la penna in mano, una volta scontratasi con la tecnologia digitale ha subito un vero trauma, diventando spesso confusa e trasformandosi da fluida in un mix incerto tra stili. Lo sanno bene molti periti calligrafici che sempre più si ritrovano a dover esprimere pareri su scritture che hanno perso la loro identità, e dunque la loro riconoscibilità. Ma un dato positivo da cui partire c’è: oltre al successo dei corsi, la scrittura a mano piace sempre più anche a chi non vi si dedica quotidianamente. Lo sa bene il giovane calligrafo fiorentino Massimo Ivaldi, che in un’intervista a un quotidiano ha raccontato come “la scrittura a mano è sempre più ricercata” anche per confezionare inviti per i matrimoni, per eventi, sfilate di moda e perfino campagne pubblicitarie. ■
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Una lingua viva Per la prima volta forse nella sua storia la lingua si ritrova oggi al centro di una mutazione rapidissima che ha spinto nel dimenticatoio espressioni utilizzate per decenni mentre ne ha inglobate costantemente di nuovissime. Modi di dire e lemmi che fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai accettato come corretti e che invece oggi figurano, a pieno titolo, nei dizionari. Ecco allora che nell’italiano del Duemila fanno capolino parole come “scrauso” ed espressioni come “andare a mille”, sdoganate dal lessico di strada ed entrate a pieno titolo nella lingua comune insieme a termini come “digital divide” e “cloud”, a dimostrazione dell’inarrestabile avanzata dell’influenza inglese in chiave hightech. Aumentano i neologismi, dunque, ma allo stesso tempo si allunga la lista di quei termini che finiscono in cantina, schiacciati da una micidiale semplificazione della lingua. Un fenomeno al quale, però, sono in tanti a non arrendersi. E se lo Zingarelli ha affiancato un fiore a tutte quelle parole che rischiano di scomparire come “intrepido”, “recalcitrante” e “visibilio”, anche i Social network fanno la loro parte nella battaglia salva-parole. Su Facebook, infatti, sono almeno una decina le iniziative, come quella di “Adotta una parola”, che vedono centinaia di internauti impegnati nel tentativo di riportare agli antichi splendori termini ormai desueti come “obnubilamento” e “clangore”. Senza considerare che se per l’italiano il rischio di estinzione riguarda singole parole, interi idiomi potrebbero scomparire per sempre: su settemila lingue parlate al mondo, infatti, metà potrebbero non esistere più già alla fine del secolo. Proprio per evitare il peggio, il National Geographic ha lanciato il suo progetto Enduring voices sui dizionari parlanti: una sorta di memoria audio digitale in grado di preservare lingue e intere tradizioni altrimenti destinate all’oblio.
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LA VIRTÙ DELL’OZIO.
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da buffetti
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B C
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âžź A - Penna a sfera con cappuccio [003807BS] - tratto 1,0 mm, colore ink: blu, rosso, nero B - Penna gel con cappuccio [003807GF] - tratto 0.7 mm, colore ink: blu, rosso, nero C - Penna gel a scatto [003806GF] - tratto 0.7 mm, colore ink: blu, rosso, nero
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DA BUFFETTI: tutto per la scrittura!
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➼ A - Astuccio da 12 mine [003005B] tratto 0.5 mm, gradazioni:F,B,H,2B,2H,HB B - penna multifunzione (sfera 0.7 mm e portamine 0.5 mm) [003804FN] - colore ink sfera: blu, rosso, nero
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tenersi in forma
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DESK
GYM Autore: Carlotta Bizzarri Editore: Giunti Demetra Distribuito anche nei punti vendita Buffetti
Vorreste combattere i dolori causati da una vita sedentaria ed evitare i disturbi da computer, ma non avete tempo di andare in palestra dopo il lavoro? Un rimedio c’è e non costa se non un po’ di attenzione e di perseveranza: è la ginnastica da scrivania. Grazie a una serie di esercizi di posturale e potenziamento muscolare da svolgere in ufficio durante break o pause pranzo, consente di riprendere il contatto con il proprio corpo, correggere eventuali errori di postura, rilassare e sciogliere i muscoli per mantenersi sempre in forma.
Una vita sedentaria, vissuta seduti dietro a una scrivania, non è certo il modo migliore per tenersi in forma e tutelare la propria salute. Ma il tempo libero è sempre più scarso, diviso tra il tragitto casa-lavoro e gli altri obblighi quotidiani. L'ideale sarebbe poter dedicare almeno un'ora al giorno all'attività fisica ma, anche ad averne il tempo, spesso ciò che viene a mancare è proprio la voglia. Eppure per il nostro fisico la sedentarietà è causa di tanti piccoli malanni. Rimanere praticamente immobili per lunghi periodi provoca stress sui nostri muscoli e sul nostro apparato osseo, sicuramente diversi rispetto a quelli causati da sforzi intensi, ma non per questo trascurabili o meno fastidiosi. Posizioni forzose, cattive abitudini posturali, arredamenti poco ergonomici, moltiplicano gli effetti della sedentarietà e, alla lunga, le conseguenze si pagano con ossa scricchiolanti e muscoli sofferenti. Tuttavia, facendo di necessità virtù, una soluzione a questi malanni la possiamo trovare, dove meno ce lo aspetteremmo: ovvero proprio nel nostro ufficio. Gli esperti dell'Istituto scientifico italiano colonna vertebrale, infatti, hanno studiato - e pubblicato sul loro sito www.isico.it - un programma di "desk gym", ovvero di esercizi capaci di trasformare una scrivania e una sedia in attrezzi ginnici in grado di aiutarci efficacemente a contrastare i negativi effetti della sedentarietà sul luogo di lavoro. Non sarà come avere in ufficio una macchina isotonica o una panca multifunzione, ma è efficace, si risparmiano i soldi dell'iscrizione in palestra e, comunque, è sempre meglio che non fare nulla. In primo luogo gli esperti ci ricordano due semplici verità: la prima, che abbiamo un solo corpo; la seconda, che si tratta di un insieme armonico e che dobbiamo prendercene cura nel suo complesso, senza privilegiarne alcune parti a discapito di altre. Quindi ci sottopongono utili consigli generali: considerare il "desk gym" un vero e proprio programma, completandone il ciclo ogni volta che se ne ha la possibilità; distribuire gli esercizi nel corso della giornata; infine, eseguirli sempre senza sforzarsi troppo,
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FOTO: © Milos Jokic- istockphoto.com
estate 2012
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buonlavoro
Basta lamentarsi della vita sedentaria! con un po’ di buona volontà e qualche prezioso consiglio è possibile trasformare la propria scrivania respirando profondamente e la sedia operativa in una fantastica attrezzatura ginnica per mantenersi e lentamente. Attenzione, ci sono serie specifiche di costantemente in allenamento. Prendersi cura del corpo, anche per soli pochi esercizi per ogni parte del nostro corpo. Un buon minuti al giorno, ci aiuterà a contrastare molte patologie professionali. esempio di "desk gym" sono i movimenti che possiamo eseguire per intervenire sulla zona più critica del corpo di un lavoratore sedentario: il collo e la schiena. L'intera serie di esercizi richiede e delle nostre spalle ci ringrazieranno. Aiuteremo ancora meglio meno di cinque minuti per essere completata e quindi è le nostre spalle a sciogliersi e a decontrarsi facendo loro compiere qualche rotazione dall'interno all'esterno e dall'esterno all'interno, veramente alla portata di ciascuno di noi. con le braccia rilassate. Questi primi movimenti predispongono la nostra schiena a un esercizio di delicato allungamento dei muscoli della spina dorsale, e andranno ripetuti al massimo COMINCIAMO… La posizione base per questa serie richiede che i piedi siano cinque volte. Alzando le braccia come per arrampicarsi nell'aria, paralleli e ben appoggiati sul pavimento, la schiena dritta e la rimaniamo in questa posizione una ventina di secondi, inspirando testa eretta. Quindi possiamo cominciare ruotando una decina quando le alziamo ed espirando quando le riabbassiamo. di volte la testa da sinistra verso destra e da destra verso sinistra: Completeremo con un ultimo esercizio che rinforzerà i muscoli il movimento dovrà durare un paio di secondi, durante i quali e renderà più mobile ed elastica la colonna vertebrale. Cerchiamo inspireremo, rimanendo fermi nella posizione finale per il tempo di portare i gomiti dietro la schiena, senza spingere troppo, come se volessimo congiungerli in un immaginario punto centrale. necessario a espirare. Nella stessa posizione, e avendo ben cura di non inarcare la Anche in questo caso potremo limitarci a cinque ripetizioni, schiena, abbassiamo e alziamo la testa, sempre per una decina inspirando mentre eseguiamo il movimento ed espirando quando di volte al massimo e sempre senza sforzare. La respirazione torniamo nella posizione di partenza. È tutto qui! E se un collega accompagnerà il movimento: inspirando mentre alziamo la testa farà dell'ironia, presto, constatando i benefici che ne ricaveremo, ed espirando quando la abbassiamo. I muscoli del nostro collo abbandonerà ogni perplessità e si unirà a noi. ■
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playground
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1. Un arnese del cuoco - 8. Estremamente divertente - 16. I due di un'opera di Verdi - 17. Un salto acrobatico - 19. Raggiungono la gloria - 21. Si illumina con i ceri - 22. Un Marin che fu Doge - 23. Microorganismi infettivi - 25. Un Ippolito garibaldino - 26. Irrequietezze giovanili - 27. Il cantore di Monna Laura - 28. Un argomento da sostenere - 29. Giorgio, scrittore italiano autore "l'Airone" - 30. Si occupano di tenute - 31. Un variopinto pappagallo - 32. Il sistema più semplice per trovare - 33. Piuttosto dispendiose - 34. Un Carlo celebre scrittore - 35. Particella condizionale - 36. Regnarono a Napoli - 37. Severi moralisti - 38. Se è comune si divide - 39. La partita di tennis con due soli giocatori - 40. Un tipo di cartolina 41. Fu salvato dalle acque - 42. Capitato fra capo e collo - 44. La panna con le cialde - 45. Vi si compra di tutto - 46. Modulare la voce secondo uno schema musicale - 47. L'elenco dei prezzi - 48. Li seleziona il telecomando - 49. Ha la lama dentata - 50. Il pick up del giradischi - 51. La provincia di Capua - 52. Pieno di insidie - 53. È formato da endecasillabi. Verticali
1. Lo pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, grande commediografo francese - 2. Ampia, diffusa - 3. I più importanti sono quelli archeologici - 4. Affluente del Po che scorre interamente nella Provincia di Parma - 5. Dividono il giorno in ventiquattro parti - 6. Livorno - 7. Circolano... in USA, Australia e Canada - 8. I baroni che governavano sulle zone montuose dell'antico Regno di Macedonia - 9. Tradizionale indumento femminile del subcontinente indiano - 10. Il fondatore di Troia nella mitologia greca - 11. Lecce - 12. Impianto per attivare e controllare la fissione nucleare 13. Affezione cronica degenerativa delle articolazioni - 14. Sottolineare, mettere in evidenza - 15. Aroldo, famoso attore teatrale e cinematografico italiano - 16. Genere letterario fiabesco, del soprannaturale e del meraviglioso - 17. Insalubre, malato, dannoso per la salute - 18. Quartiere di una città - 20. Marchingegno o espediente ingegnoso e bizzarro - 22. Niccolò Ugo, poeta e scrittore italiano, autore del romanzo epistolare "Ultime lettere di Jacopo Ortis" - 23. Osteria di infimo ordine e mal frequentata - 24. Reggio Calabria - 26. Monotone, molto noiose - 27. Verdura ridotta in poltiglia - 29. Il "Cyrano de", protagonista dell'omonima commedia di Edmond Rostand - 30. Quella di Trevi è la più famosa di Roma - 32. Sono temuti durante le epidemie - 33. C'è quello della frutta e quello della carta - 34. Roccia effusiva di origine vulcanica - 36. Aperitivo amaro, alcolico o analcolico - 37. Carlo, presentatore televisivo italiano - 38. Il grande genio musicale nato a Salisburgo - 39. Le rimanenze della spremitura della frutta - 40. Collocazione, sito, sede - 41. Édouard, pittore francese autore de "La colazione sull'erba" - 43. Napoli - 44. La "signorina" inglese - 45. Il lato su cui si appoggia una figura geometrica - 47. Il nome di Gullotta, attore e cabarettista italiano - 48. È opportuno non... menarlo per l'aia - 50. Le iniziali dello scrittore Landolfi - 51. Como.
La soluzione dei giochi è disponibile sul nostro sito: www.buffetti.it
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SOLUZIONI.
Parole intrecciate
R D S C J C O B U C I N I M O
E I U O L O F C C O R G D G R
R D P L O L R A Y L N C M E O
O L E O F O E R R O E U C S O
I A R R S R S T A R T O Q C L
F C S I F I H A N I O R U O L
P I T A R P Z R A N N E A T A
Y R I L E A F I C E E M D T I
N O C T C S U C O O G O R E G
O L K E C T M I L N R V E H H
M O Y R I E E C L E A I T C R
R C M N A L T L A U L B T C I
A A B A P L T A I T A I I O G
H V V T Z O O T G R O L Y L H
Blocchetto Cartariciclata Colorialternati Coloricaldi Colorineon Coloripastello Cubo Cuore Fiore Freccia Fresh Fumetto Giallocanary Giallooro Harmony Largenote Minicubo Neutro Quadretti Removibile Righe Riposizionabile Spring Supersticky
S P R I N G W A W O E E E B E
Sudoku
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Scopo del gioco è riempire le caselle vuote con numeri da 1 a 9, in modo che in ognuna delle 9 righe, colonne e riquadri siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, senza ripetizioni.
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la recensione
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PRIMA INFORMAZIONE Le Nuove Pensioni ➼
di Aldo Forte, euro 6,90 - 96 pagine (2012)
Questo volume rappresenta un vademecum essenziale sulle più importanti novità in materia di pensioni, alla luce di quanto introdotto dal decreto “Salva Italia” (Legge del 22 dicembre 2011, n. 214 - di conv. del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201), dal decreto “Milleproroghe” (Legge del 24 febbraio 2012, n. 14 - di conv. del D.L. 29 dicembre 2011, n. 216) e, infine, dalle istruzioni INPS, che ha emanato le circolari nn. 35 e 37, del 14 marzo 2012. Il testo è corredato di una rassegna di risposte a domande frequenti, suddivise per argomento, molto pratica ed estremamente utile per una consultazione rapida. Le nuove Pensioni è un libro consigliato a tutti: un efficace strumento di lavoro per gli operatori del settore, ma anche, e soprattutto, un supporto di prima informazione per quanti, non addetti ai lavori, vogliano conoscere e comprendere gli elementi chiave della riforma.
La riunione di condominio ➼
di Antonella Donati, euro 19,00 - 192 pagine (2012)
Il volume affronta, con un linguaggio estremamente intuitivo, il tema della riunione condominiale, partendo da quanto disposto dal Codice Civile e approfondendo la tematica più generale del «condominio» e dei quotidiani problemi di convivenza. La lettura consente di soddisfare ogni curiosità: come si costituisce un condominio, qual è il ruolo dell’amministratore, tutto sulle assemblee, cosa sono i beni comuni, come si definiscono le maggioranze, qual è il regolamento e come si stabiliscono le tabelle millesimali. Completano l’opera una raccolta di risposte ai quesiti ricorrenti in materia condominiale; un excursus di casi pratici, selezionati per argomento; la normativa e la prassi di riferimento. La riunione di condominio è una guida utilissima sia per i non addetti ai lavori che abbiano la necessità, o la curiosità, di conoscere, dal punto di vista tecnico, le vicende condominiali, sia per gli amministratori di condominio, che troveranno in esso uno strumento pratico di prima informazione.
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EMOZIONI_Estate di sport_22 NUOVI SUCCESSI_Italian start up_30
L’INTERVISTA_Mauro Berruto_26
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