TORINO
Torino Film Festival Speciale Sposi Anteprima Regali
IN THE
N.5 - ANNO VII - novembre 2012 CITY MAGAZINE
Artissima
Beauty
Pixie Cut
Moda
A tutta lana
Contrada
San Filippo
penelope cruz sergio castellitto Coppia vincente non si cambia
TORINO
Novembre 2012
Foto Cover di Paolo Porto.
IN THE
Pandora da Dettino Perazzo corso Racconigi 5 Automotoretrò
8
DIRECTOR’S CUT
Rubriche
13 POESIA DA BORSETTA Wild Horses 14 FERMO IMMAGINE 17 OGGETTO DEL DESIDERIO 19 LA TORINESE Paola Marella 22/24/25/26 NEWS&GOSSIP 27 PERSONAL SHOPPER 32 COACH Corri Torino, Corri 35 MIA FIGLIA, MIA MADRE 41 PETS Animali al lavoro 46 COCKTAIL 48 CUCINA Riso basmati 50 GREEN Risparmio energetico 52 FAI DA TE Pochette da sera 55 BAMBINI Trucchi per mangiare bene 116/117/118/132/ NEWS&GOSSIP 137 PROGRAMMA DI SALA 143 ASTRI
4 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
pagina 86
Sommario
Magazine
OUTFIT Burlesque Style 44 4PASSI Via Maria Vittoria 67 MODA Un filo lungo un chilometro 74 BEAUTY Pixie cut 78 IN PERSONA La torera con radici cubane 90 ENGLIHSMAN Imparare l'inglese con una risata 105
Teatro&food TFF Arte a Torino Regali Speciale Sposi
83 86 93 97 121
pagina 83
Assaggi di teatro I primi 30 anni del TFF Artissima, Paratissima e The Others Chi ben comincia Con questo anello io ti sposo
InVetrina
62
PENELOPE CRUZ e SERGIO CASTELLITTO
Freestyle
20 60 81
Tartufo bianco Ristoranti speciali Festival della scienza di Genova
Montagna
111
Arriva la neve
Health
130 119
Ospedale a misura di donna
Teatro
Fondazione teatro giovani e ragazzi Maison Siccardi e Vanni
pagina 97
Volete essere aggiornate sulla prossima uscita di Shop in the City? Scrivete a redazione@shopinthecity.it e vi invieremo una mail il primo giorno di distribuzione 6 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Le note in porcellana Tribolo via Felice Romani, 3
Nelle migliori gioiellerie
Starring Aida Yespica Designer Fausto Delucchi
Made in italy - modelli brevettati - www.davitedelucchi.it - numero verde 800 60 40 60
TORINO
IN THE
N.5 - ANNO VII NOVEMBRE 2012
Editore Ad Local srl Corso G. Lanza 105, 10133 Torino tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 In redazione Direttore responsabile Sabrina Roglio direzione@shopinthecity.it Grafico editoriale Antonella Ferrari Coordinamento editoriale Elisa Montesanti redazione@shopinthecity.it Arte - Cultura - Spettacoli Marta Ciccolari Micaldi - Pietro Raboni Moda - Beauty - Personaggi Irene Soave - Marco Bandinelli Attualità - Curiosità Chiara Ferrero Personal Shopper - Fai da te Isabella Maria Morbelli Hanno collaborato Andrea Leone - Maria Grazia Belli - Davide Levis - Flavia Corbetta Immagini Dreamstime - Giovanna Antoniotto - Antonella Ferrari Stampa Reggiani spa - Div. Arti Grafiche - 21026 Gavirate (VA) Pubblicità Ad Local srl Corso G. Lanza 105, 10133 Torino tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - info@adlocal.it Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006 Per segnalazione eventi e invio di materiali Corso G. Lanza 105, 10133 Torino tel. 011.6608003 - fax 011.6602875 - info@adlocal.it Registrazione Tribunale di Torino n. 6005 - 18-10-2006 Tutti i diritti di riproduzione, in qualsiasi forma e di qualsiasi parte della pubblicazione, sono riservati. L’ editore si scusa per eventuali omissioni ed è a disposizione di coloro che involontariamente non fossero stati citati. La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, testi utilizzati dagli inserzionisti nè per eventuali cambiamenti di orari, luoghi o note di servizio indicate nelle schede informative. Il materiale eventualmente inviato alla redazione non viene restituito.
8 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Director’s Cut
Non andate in letargo
Non so se capita anche a voi, ma appena arriva il primo freddo, inizia a piovere e le giornate si accorciano, il mio corpo comincia a inviare i classici segnali della letargia. Sonno e torpore sono all’ordine del giorno, ma bisogna reagire. A novembre infatti la città è in fermento. Si inaugurano le stagioni teatrali e musicali, i locali e le caffetterie si riempiono e i musei aprono le loro sale a stimolanti mostre. Per non parlare degli eventi che affollano le piazze e i palazzetti. Ma andiamo con ordine. Dopo MITO Settembremusica e il Salone del Gusto, sono sicuramente due gli eventi da non perdere: Artissima -e Paratissima- e il Torino Film Festival. La fiera d’arte contemporanea Artissima presenterà 172 gallerie (53 italiane e 119 internazionali) suddivise in quattro sezioni tematiche; cambio di location invece per Paratissima, la fiera degli artisti sconosciuti ed emergenti, che da San Salvario si sposta alle Arcate dell’ex. M.O.I (i Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso di via Giordano Bruno 191). Spegnerà 30 candeline infine il Torino Film Festival, che quest’anno proporrà una retrospettiva sulla filmografia del grande regista americano naturalizzato inglese Joseph Walton Losey. La nostra copertina è dedicata alla coppia artistica Penelope Cruz e Sergio Castellitto, che tutti ricordano nel film del 2004 "Non ti muovere". Esce infatti nelle sale l’8 novembre, l’ultimo capolavoro del regista italiano Venuto al mondo ispirato al romanzo della moglie, Margarert Mazzantini. La nostra sezione Moda parlerà della lana, per lei e per lui. Cappotti, poncho, scalda cuore, cardigan e piumini: ecco tutte le proposte per un caldo inverno. Per le più coraggiose suggeriamo un corto sbarazzino, capello biondo o scuro, la tendenza è tagliare. Un esempio? Abbiamo intervistato Sol Ruiz, cantante di Miami ma con radici cubane che vive a Torino per amore, forse il suo look è troppo eccentrico ma a lei dona tantissimo. Dopo una passeggiata in via Maria Vittoria, leggetevi la nostra anteprima regali di natale. Vi sembra presto? Fidatevi, non è mai troppo presto per iniziare a fare i regali. Io mi sono già ripresa dal sonno, e voi?
direzione@shopinthecity.it
10 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Torino - Via Villa della Regina, 1 Tel. 011 8198780
S i av v i s a l a s p e t t a b ile clie nt e la ch e Rikar’s di C.so Racconigi, 6 si è trasferito in C.so Alcide De Gasperi, 4 - Torino
“ I vostri o c ch i h a n n o b is og no d i p iù s pa z i o ” A n a l i s i v i s i v a - Ip ov is io n e - Cont at t ol ogi a - O cchi al i per bi mbi RAY BAN - TOM FORD - CARTIER - PERSOL - PUCCI - MARNI - CHANEL - GUCCI - LINDBERG - ITALIA INDEPENDENT KIRK ORIGINAL - GIORGIO ARMANI - CARRERA - STARCK - MYKITA - LUNOR - OKKI - SILHOUETTE - OLIVER PEOPLES POLO R.LAUREN - VERY VINTAGE - PATTY PAILLETTE - OLIVER GOLDSMITH - CUTLER AND GROSS - MOSCOT RETRO SUPER FUTURE - PAUL FRANK - CHEAP MONDAY - JIMMY CRISTAL NEW YORK - AL & RO - OAKLEY - FEB 31 W-EYE - CAROLINE ABRAM - PAUL SMITH - EPOS
New opening Torino - C.so Alcide De Gasperi, 4 Tel. 011 758963
Poesie da Borsetta
ROLLING STONES I Rolling Stones, le pietre rotolanti del rock, festeggiano quest’anno i loro primi, gloriosi 50 anni di attività. Il 12 luglio del 1962, data storica a cui si fa risalire il loro esordio, i giovanissimi Mick Jagger (voce e armonica) e Keith Richards (chitarra solista) si esibiscono al leggendario tempio del rock Marquee di Londra
WILD HORSES
di Mick Jagger e Keith Richards
Childhood living is easy to do The things you wanted I bought them for you Graceless lady you know who I am You know I can’t let you slide through my hands Wild horses couldn’t drag me away, Wild, wild horses, couldn’t drag me away
e si impongono come l’alternativa sporca, sudata e ribelle ai composti ed educati Beatles, ereditando dal rock’n’roll e dal blues degli anni Cinquanta le melodie più ritmiche e il mood più trasgressivo. Quando negli anni successivi si uniscono Ronnie Wood (chitarre) e Charlie Watts (batteria), la band passa definitivamente alla storia, anche grazie a tour spettacolari e infiniti che non sembrano sfiancare neanche oggi i settantenni membri del gruppo.
I watched you suffer a dull aching pain, Now you’ve decided to show me the same No sweeping exits or offstage lines Could make me feel bitter or treat you unkind Wild horses couldn’t drag me away, Wild, wild horses, couldn’t drag me away I know I’ve dreamed you a sin and a lie, I have my freedom but I don’t have much time Faith has been broken, tears must be cried, Let’s do some living after we die Wild horses couldn’t drag me away, Wild, wild horses, we’ll ride them some day Wild horses couldn’t drag me away, Wild, wild horses, we’ll ride them some day
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 15
Fermo Immagine
Elena Marchese
Elena Marchese è una fotografa freelance, graphic designer e art director che lavora tra Londra e Venezia. La fotografia è la sua vita, insieme alla passione per l’arte, nata da ragazza e portata avanti anche grazie al suo diploma in Scultura. Proprio questa specializzazione la aiuta nella creazione dei suoi scatti, perché le permette di pensare e costruire scenografie fotografiche. Ama raccontare storie, la vita reale, a cui aggiunge solo la cornice.
Provini di Pitti Uomo, collezione 2012.
16 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
0% AmmoniA 100% colour
A gentle touch of colour
life in the hAir
Book&Shop
UNA SCRIBA E IL SUO DIARIO SEGRETO UN PADRE E LA SUA BAMBINA, AMY WINEHOUSE LE PAROLE GERMOGLIANO DI MARTA CICCOLARI MICALDI
IL LIBRO SEGRETO DELLE COSE SACRE
di Torsten Krol, ISBN, 384 pagine Potrebbe esistere un mondo governato dalle donne. Potrebbe esistere un mondo post-apocalittico, una valle dalle coordinate incerte, in cui gli uomini sono dediti ai lavori di fatica e le donne dominano. Potrebbero, le donne chiamate Sorelle di Selene, tentare di preservare la vita della loro esigua comunità offrendo continui sacrifici ad una Luna che ogni settima notte minaccia di schiacciare la Terra. Questo mondo potrebbe esistere se non esistesse Aurora, la dodicenne Scriba della chiesa, che, con la sua personalità mascolina e il suo diario segreto, sconvolgerà ogni equilibrio.
AMY. MIA FIGLIA
di Mitch Winehouse, Bompiani, 350 pagine Un anno dopo la triste scomparsa di Amy Winehouse, il padre della cantante dà alle stampe un diario intimo, un racconto partecipato e, a volte, leggermente edulcorato della vita di quella ragazza ribelle e un po’ squilibrata che aveva la voce più calda d’America. Dall’infanzia a quei maledetti 27 anni, vengono svelati i brutti sogni di Amy quando era bambina, i nomignoli che lei usava per chiamare le persone care, i dettagli della sua dipendenza dal ragazzo Blake e dall’amore, una dipendenza che, ad ogni pagina, finisce per acquisire sfumature sempre più malinconiche e disperate.
GEMME
collana di Rosenberg&Sellier 24 piccoli volumi dalla veste grafica elegantemente monocolore, 24 voci d’autore che, come gemme, scelgono una parola e la analizzano, facendone un breve trattato di conoscenza. Cercando di preservare e curiosare in idee e concetti che oggi potrebbero con facilità sfumare o essere soppiantati, le gemme rimettono in circolo la lingua della mente e la capacità di riflettere, ad esempio, sull’autorità, il dono, l’immagine, l’amore. Intenzionati a portare il dibattito anche fuori dalla pagina, gli editori hanno ideato il sito www.24gemme.it in cui lettore e autore possono virtualmente incontrarsi e continuare la riflessione.
18 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Non esiste possibilità di buon risveglio se a svegliarci è la cantilena di un orologio o la suoneria gracchiante di un telefono. I risvegli migliori sono quelli naturali, che diventano sempre più nitidi man mano che si alza la luce del sole. Il concetto sembra molto semplice, eppure solo negli ultimi anni le grandi case tecnologiche ne stanno facendo un business. La migliore sembra essere la Wake Up Light di Philips, a forma di sole, che piano piano fa luce a giorno e non traumatizza. www.philips.com
Descritto come “British chic rock’n’roll”, lo stile di AllSaints è tra i più riconoscibili del Nord Europa, in primis per le sue vetrine composte solo da vecchie macchine da cucire Singer: molti gli articoli in tessuto jeans, da abbinare con giubbotti di pelle o cappotti stile militare; poche le fantasie ma sempre attente all’originalità dei disegni e dei toni; vestibilità unica, che sa unire il country, il sexy e il comodo. Per uomo e donna, all’abbigliamento si unisce anche la collezioni di accessori. www.allsaints.com
Mens sana in corpore sano: è ancora possibile oggi? Sicuramente sì, quando si tratta di una vacanza a base di: centro benessere (le cui attività spaziano dalle tecniche di rilassamento ai rimedi per le malattie cardiovascolari), enogastronomia, terme e natura incontaminata. In una delle zone più miti d’Austria, che vanta tanti e diversi mondi d’acqua (dalle piscine ai laghi naturali alle vasche termali) e strutture alberghiere di recente ristrutturazione, il Burgenland accoglie coppie e famiglie anche nei mesi autunnali. Per info www.burgenland.info/it e www.adam.it
Oggetto del Desiderio
Sono allegre, casual ed eleganti, le lampade Tulip S e Tulip XL, proposte da MyYour per l’in e l’outdoor. La prima dalle dimensioni ridotte è adatta come segna posto o come lampada di cortesia da tavolo. La seconda, ben più grande, si propone come un elemento di arredo per il giardino ma anche per l’interno. Entrambe, realizzate nel nuovo polietilene speciale Poleasy®, sono disponibili in tanti colori vivaci.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 19
Oggetto del Desiderio
I Liquori dell’Officina Profumo – Farmaceutica di Santa Maria Novella incontrano l’Antico Toscano per un viaggio secolare nel gusto. Indietro nel tempo attraverso la storia di un tabacco e di un liquore particolare.
20 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
La Torinese
Paola Marella È la più famosa agente immobiliare d’Italia. E sicuramente è anche la più chic. Paola Marella è nata a Milano e nel capoluogo lombardo si è laureata in architettura. Ma ama moltissimo Torino, città che conosce bene e frequenta spesso…soprattutto per lo shopping. In Tv, sul canale Real Time, conduce “Cerco casa disperatamente” e “Vendo casa disperatamente”. Le sue fan ammirano di lei la pettinatura bicolore, ormai imitatissima, le sue eleganti borse che sfoggia con nonchalance e la sua capacità di lavorare sempre su tacco 12 (lei lo definisce “imprescindibile”).
Contiene informazioni, consigli e trucchi del mestiere, il libro “Arredo casa disperatamente”, edito da Rizzoli. Passo dopo passo, Paola Marella accompagna il lettore nel mondo, quello della casa, che può diventare una vera giungla in cui perdersi se non si hanno gli strumenti giusti. Nel volume ci sono spunti e suggerimenti ad hoc per chi vuole rinnovare completamente la casa senza spendere una fortuna o per chi deve arredare bagno e cucina ma non sa neppure da che parte iniziare. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 21
Freestyle
C
he cosa hanno in comune il cinema e il tartufo? Apparentemente niente. Invece, hanno alle spalle una lunga storia d’amore iniziata nel lontano 1949, quando, su invito di un facoltoso avvocato torinese infatuato di Rita Hayworth, il ristoratore albese Giacomo Morra - ideatore della Fiera del Tartufo bianco d’Alba – fece recapitare all’attrice americana un magnifico tartufo di 2 kg. La passione per il “tuber magnatum pico” ha poi contagiato anche Marylin Monroe, Alfred Hitchcock, Ugo Tognazzi, Gerard Depardieu, Alain Delon, Bruce Willis, Nicole Kidman e Sophia Loren. Proprio il legame tra mondo del cinema e il tartufo è il tema della 82ª edizione della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba che ha aperto i battenti il 6 ottobre e terminerà domenica 18 novembre. Fitto il calendario della manifestazione, tra eventi enogastronomici, folkloristici e culturali. Non mancherà anche quest’anno il prestigioso appuntamento con l’Asta Mondiale del Tartufo che si svolgerà domenica 11 novembre nel suggestivo Castello di Grinzane Cavour. A proposito di film e attori, da ammirare c’è la mostra intitolata “Cinema e Tartufi”, allestita per tutta la durata della Fiera nel Palazzo delle Mostre di Alba. Il prezioso fungo viene raccontato, per la prima volta, attraverso le sue più significative apparizioni cinematografiche, seguendo 4 principali filoni: ingrediente in cucina, status symbol, alimento afrodisiaco o protagonista del noir. Cuore pulsante della Fiera è il Mercato Mondiale del tartufo bianco di Alba, aperto ogni sabato e domenica (dalle 9 alle 20), in cui si possono di vedere, toccare, annusare tantissimi tartufi. Ogni esemplare viene infatti controllato - prima dell’apertura al pubblico - da una Commissione Qualità che resta a disposizione dei clienti per tutta la durata della Fiera, con la funzione di “Sportello del Consumatore”. Domenica 4 novembre, poi, riflettori accesi su Langhe e Roero in Piazza con la Granda: importante evento gastronomico che offrirà la possibilità di conoscere i principali prodotti tipici della terra albese e della provincia di Cuneo. Da non perdere anche i Foodies moments: racconti e assaggi per chi ama conoscere le eccellenze della terra, l’origine dei prodotti, il modo di cucinarli e le persone che tramandano la tradizione. In occasione della Fiera, inoltre, la Strada del Barolo e il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco offrono un accostamento di grandi vini con le Wine Tasting Experience. Ogni domenica pomeriggio incontri di un’ora per degustare i celebri vini e scoprire in modo innovativo lo straordinario patrimonio vinicolo di Langhe e Roero. Infine, nei primi tre week end di novembre spazio alla novità del Salotto dei gusti e dei profumi: nella centrale piazza Risorgimento, riflettori puntati sulla nocciola del Piemonte IGP in abbinamento con il Moscato d’Asti DOCG e sugli artigiani del cioccolato con il Barolo chinato, per finire con il riso del Piemonte e lo spumante Alta Langa DOC per una vera e propria festa del gusto piemontese. Il programma è completo su: www.fieradeltartufo.org. DI CHIARA FERRERO
22 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
NEVE MULTICOLOR
EFFETTO PELLE
I Jeans e gli hot pants effettopelle, icone sopravvissute ai trend di ogni epoca, sono diventati un classico dei nostri guardaroba. Meltin’Pot propone 3 jeans e uno shorts, perfetti con morbidi pullover in cashmere o lana e molto femminili.
Giacche verdi o blu? Caschi rosa o rossi? Lasciatevi tentare dalle proposte Dainese per la neve, all’insegna del colore.
GIANDUIOTTO FLUO
Il Gianduia 1865 di Caffarel diventa fluo. Fuxia, verde acido, blu elettrico, lilla e arancione: colori accesi ed elettrizzanti per un cioccolatino dagli ingredienti semplici, che lo rendono unico.
GANDINI TEAM E VITALITY’S
Vitality’s azienda nota nell’ambito acconciatura professionale ha organizzato l’annuale appuntamento moda a Torino. Il Gandini Team, riconosciuto in tutto il mondo come maestro dell’eleganza, è stato affiancato nella creazione delle Icone di stile Vitality’s per la collezione 201213 da alcuni partner torinesi: EmilyEmme, abbigliamento, Fara Collection creazione di borse, Nico Design con il brand Vanni per la creazione di occhiali, Silvia Beccaria Fiber artist e maiden-art per i gioielli. www.vitalitys.it 24 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
LE CELLE DI BARD
Il Forte di Bard (AO) apre le sue prigioni ai visitatori con un nuovo percorso tematico multimediale. Collocate all’interno dell’Opera Carlo Alberto, le anguste celle dove venivano rinchiusi i prigionieri ospitano un itinerario che guida il visitatore alla scoperta della storia del sito militare, per secoli strategico luogo di transito.
FREEDOM
La nuova fragranza Freedom, di Tommy Hilfiger, è per un uomo che sa “cogliere l’attimo” in ogni momento della sua vita. Un uomo di età dai 25 ai 45 anni, consapevole, positivo, sicuro di sé e dallo spirito libero.
Piazza Vittorio Veneto,7 Torino Tel. 011 8173122 www.berruto1801.it
Museo di Scienze naturali
Pho_To Progetti per la fotografia presenta dal 7 novembre al 2 dicembre la mostra collettiva “Di fronte e di schiena” a cura di Elio Grazioli, tratta dalla Collezione del Festival Fotografia Europea Reggio Emilia, che per la prima volta varca i confini della città emiliana e viene esposta al Museo Regionale di Scienze Naturali. L’esposizione raccoglie una serie di immagini di grandi fotografi tra cui Antoine D’Agata, Ferdinando Scianna, Martin Parr.
Miu Miu apre a Torino
Miu Miu ha inaugurato a Torino un nuovo negozio monomarca che si trova all’interno di un elegante palazzo storico di via Lagrange. Lo spazio si estende su due livelli per una superficie complessiva di 265 metri quadrati e ospita le collezioni di abbigliamento, borse, calzature e accessori.
Il cioccolato che fa bene
È nata da un’idea di un gruppo di professionisti nel settore della ricerca e della salute l’azienda dolciaria di Druento che produce il cioccolato Oxicoa. Si tratta di un fondente ricco di antiossidanti naturali, molecole che contrastano i radicali liberi con effetto antiage, protezione cellulare, prevenzione da malattie cardiovascolare e neurodegenerative. In vendita in tre varianti fondente, aromatizzato all’arancia e con olio essenziale di menta e curcuma: parte del prezzo d’acquisto viene devoluto alla Fondazione Umberto Veronesi.
Sveart 2012 a Saint Vincent
Nel cuore della Valle d’Aosta, a Saint-Vincent, dal 29 novembre al 31 gennaio si svolgerà la prima edizione di Sveart, Premio Biennale di Arte Europea. Sono stati invitati a partecipare 50 artisti under 40 provenienti dai 25 Stati membri dell’Unione Europea. A valutare le loro opere sarà una giuria internazionale composta da giovani critici.
EVENTO ITALIA INDEPENDENT
Un nuovo grande progetto per Italia Independent. L’8 novembre verrà infatti presentata al pubblico, nel negozio di via Lagrange a Torino, la nuova carrozzina Italia Independent. Dopo i successi della squadra italiana alle paralimpiadi, la griffe Torinese, ha infatti creato un oggetto tutto Made in Italy, che coniuga stile e tecnologia. Alla presentazione parteciperanno gli atleti della nazionale paralimpica che indosseranno divide Kappa altro partner dell’evento. www.italiaindependent.com 26 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Arnaldo Pomodoro
Nuovo campus universitario
Torino ha un nuovo campus universitario: si trova in Lungo Dora Siena (sede ex Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza) ed è l’edificio più moderno della città. È ampio 45mila metri quadrati, ha 70 aule per 8mila studenti e un moderno polo bibliotecario. Le grandi vetrate e la sistemazione delle postazioni di lavoro-studio con vista sul verde e sul fiume integrano l’illuminazione naturale e artificiale, portando a un risparmio energetico di circa il 20%.
Fino al 25 novembre Palazzo Reale ospita la mostra “Arnaldo Pomodoro. Il teatro scolpito”. L’esposizione racconta un viaggio straordinario e unico, attraverso cui è possibile rileggere il lavoro di ricerca per la progettazione scenica svolto da Arnaldo Pomodoro nell’arco di un cinquantennio: dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica, attraverso sculture, modellini, bozzetti e disegni, ma anche costumi e oggetti di scena.
Modissima
Maratona-moda venerdì 9 e sabato 10 novembre a Torino. La due giorni prevede una tavola rotonda a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15) che si svolgerà il 9 novembre e che sarà aperta a tutti gli operatori della filiera moda in Piemonte. Sabato 10, invece, Modissima trasformerà Piazza San Carlo in un grande show room in cui il pubblico potrà ammirare le creazioni degli stilisti torinesi.
Prima di Rebis
Il 22 novembre inaugura a Torino, presso la Chiesa Bizantina di San Michele Arcangelo in piazza Cavour, la mostra Prima di Rebis, curata da Edoardo Di Mauro, in collaborazione con il Museo d’Arte Urbana. La mostra concretizza il pensiero di Rebis riguardo all’arte contemporanea e al ruolo dell’artista. Tra le varie opere in mostra, una serie di tele a olio intitolata “Oltre lo spazialismo concettuale”, dove monocromi “tagliati” alla maniera di Lucio Fontana vengono penetrati da frutti di vario genere dipinti con raffinata manualità.
Nuovo film di Daniele Segre
Si intitola “È viva la Torre di Pisa” il nuovo film del regista torinese Daniele Segre. Prendendo come scansione temporale il passare delle stagioni e come partitura letteraria e narrativa alcune citazioni da illustri viaggiatori, interpretate dall’attore Antonello Fassari, Segre lascia che sia la celebre Piazza del Duomo di Pisa a raccontarsi. Il film è stato proiettato in anteprima al Prix Italia di Torino.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 27
ATMOSFERE PARIGINE
Nuova apertura per un negozio che raccoglie, arte, vintage, bigiotteria e oggetti di gusto. Les coquettes, in via Barbaroux 33, vi porterà direttamente tra le rue francesi.
VESTIRE LA CASA
BUON COMPLEANNO VOLVER
C&C Milano, storica azienda Lombarda, è da sempre nota per l’originalità e un design su misura. Punto di forza è la materia prima, il lino, e la scelta è caduta su una pianta originaria delle Fiandre, adatta a produrre fibre lunghissime, una delle condizioni per la bellezza del tessuto di lino. Le trovate da Madamadorè in via Giolitti, 45
Sono 10 le candeline che il 28 settembre ha spento Volver, il famoso ristorante argentino di Torino. Dal 2002, quando nacque in via Botero angolo via Barbaroux, a oggi è cresciuto e si è triplicato (L’Asador di corso Appio Claudio e il Volver in via Santa Croce in piazza Carlina). L’idea di portare la cucina argentina sotto la Mole è nata dalla mente creativa di Monica Galante. All’inizio sembrava un azzardo e invece si è dimostrata un’idea vincente e ha fatto conoscere a tutti, grazie anche a eventi, mostre e concerti, la cultura la storia argentina.www.ristorantivolver.com
APPLE MANIA
BORGO DORA PRENDE IL VOLO
Turin Eye, l’aerostato frenato più grande del mondo, è pronto per sollevarvi da terra e guardare la città dall’alto. Partenza da Borgo Dora. L’Hiflier alto più di 36 metri, gonfiato a elio, è assicurato al suolo con un cavo di acciaio mosso da un silenzioso motore elettrico e può ospitare 30 passeggeri ed il pilota. Grazie ad un’idea dell’Associazione Avio San Michele in collaborazione con la onlus Enzo B e alla Vegetal Progress potrete “volare” sulla città. Per informazioni: Paolo Gorini 342 1336565 – info@aviosanmichele.it
28 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Per tutti gli appassionati della mela morsicata, ha appena aperto in via Roma 82, il secondo Store Apple torinese (il primo è quello del centro commerciale Le Gru di Grugliasco). È il più grande in Italia con i suoi 1360 metri quadrati su due livelli e una superficie di 700 metri quadrati. Il punto vendita è senza bancone, i commessi sono così accanto ai clienti. Inoltre è presente una Briefing Room per gli utenti aziendali e spazi per incontri, corsi e lezioni.
Giornata retrò a bordo della 500!
a cura di ISABELLA MORBELLI
Automotoretrò c/o lingotto fiere
“A bordo di una 500 del ‘74,in collaborazione con Automotoretrò, il giro delle nostre Isabella e Georgia è stato un vero spasso.” Georgia è di Genova Nervi, ha due bimbi e trova che Torino sia la città senza mare più bella d’Italia! ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 29
Come ogni personal shopper che si rispetti Isabella, per cominciare, porta Georgia a Moncalieri da Visionhair per dare un look alla giornata e scoprire il vero concept store del momento! Torna il capello raccolto easy-chic non difficile da ripetere: microcodini nascosti da una ciocca più alta cotonata, un pò retro in tema Fiat 500.
Intanto Georgia sbircia al piano superiore tra le scelte di gusto e sostenibili di Federica. E si perde tra abiti e accessori!
visionhair concept store Piazza vittorio emanuele II n°4 moncalieri
Contente , truccate e pettinate splendidamente, le nostre protagoniste partono alla ricerca del componente d’arredo più cool del momento!
30 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
preziosi nel tempo via lagrange n° 16/c
atelier decor via lagrange n°31
Eccoci in centro a Torino, in via Lagrange! Come resistere ad una collana Zoppini? Le due fanno uno strappo alla regola e, prima di trovare i componenti d’arredo, inseriscono un tocco di magia da Preziosi nel tempo! Anche l’occhio vuole la sua parte e le magnifiche vetrine di Atelier D’ecor non deludono Isabella e Georgia, clienti affezionate di Simonetta. Si spostano quindi nella parte più viva di corso Vittorio Emanuele II e il tempo sembra volare! Lyda Turk é un negozio con spunti caratteristici e dal gusto molto particolare, tutti i prodotti sono ricercati con cura, e si vede.
lyda turk corso vittorio emanuele II n°90
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 31
Entusiaste, ma affamate, si concedono una pausa davvero esclusiva! Gerla, nella nuova cornice del Dehor sotto i magnifici portici. Tutto buonissimo e golosissimo, una vera delizia per gli occhi e per la gola.
gerla corso vittorio emanuele II n°88
Poco oltre il monumento a Emanuele II, passano al centro benessere Qc Terme per prendersi un regalino. Dopo così tanto shopping, c’è proprio bisogno di relax!
qc terme corso vittorio emanuele II n°77
32 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
madamadorÉ via giolitti n°45
Dulcis in fundo non potevano non curiosare tra i nuovi arrivi di Madamadore di via Giolitti, dove la creatività è di casa! Cuscini, tende e suppellettili immaginati da Lucia in un contesto caldo e armonioso.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 33
Coach
Corri CURIOSITà
Quest’anno il percorso della Turin Marathon cambierà, il circuito classico del 1919 è stato infatti modificato per renderlo più attraente: la partenza e l’arrivo rimangono invariati in Piazza Castello. Dopo il via, i corridori percorreranno il lungo Po fino a Moncalieri, si sposteranno verso Nichelino, poi, le città di Grugliasco e Collegno. Quindi corso Francia riporterà i corridori verso piazza Castello. Altra novità, il rettilineo finale su via Roma che sarà percorsa interamente da piazza Carlo Felice a piazza Castello.
È TEMPO DI CORRERE
Il nuovo running watch Garmin “Forerunner” è dedicato a chi si vuole avvicinare al mondo del podismo. Leggero e preciso fornisce in tempo reale dati su distanza, velocità e calorie bruciate. www.garmin.com
L’
Corri
edizione della Turin Marathon dell’anno scorso è stata da record con oltre 3200 partecipanti, oltre 10.000 quelli alla Stratorino e molte migliaia alla Junior Marathon. Alle ultime olimpiadi di Londra, infine, l’atleta alessandrina Valeria Straneo è arrivata ottava e soprattutto è stata la quarta europea a tagliare il traguardo. Sembrerebbe un Piemonte che corre. Di sicuro lo pensano gli intrepidi che il 19 novembre prossimo parteciperanno alla 26° edizione della Turin Marathon e che già da mesi – se non da anni – stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo. «Dal punto di vista energetico e muscolare, la maratona una gara è diversa dalle altre – spiega Danilo Caroli, 57 anni e allenatore del mezzo fondo Cus Torino, che solo in questi ultimi 4 anni ha vinto, con i suoi atleti, 12 titoli italiani tra categorie allievi, junior e promesse - il consumo avviene più sul versante degli acidi grassi, si consuma una miscela molto più ricca di acidi grassi rispetto a tutte le altre gare. Si tratta di uno sforzo intenso e molto particolare, un atleta ci arriva a piccoli passi, non si può improvvisare». Con i suoi 42 chilometri e 195 metri, la maratona è la gara più impegnativa, e in questi ultimi anni, complice anche la maratona di New York considerata la più bella al mondo, ha visto crescere di molto gli appassionati diventando la gara simbolo, un vero e proprio obiettivo da raggiungere. Fondamentale per l'atleta è l’esercizio: prima di tutto bisogna costruire una base con allenamenti che superino l’ora e con distanze oltre i 20, 30 o anche 40 chilometri e con un carico settimanale che arrivi a circa 200. «Non è detto – continua Caroli - che atleti bravi nei diecimila o nella mezza maratona possano essere dei buoni maratoneti, è una questione di struttura fisica e fisiologica. A maggior ragione i non professionisti che decidono di provare queste distanze devono sapere che correre per quattro ore o più sottopone il corpo e le articolazioni a forti stress». Cosa diversa è la corsa: fa star bene, perché durante la corsa il nostro corpo produce endorfine che danno benessere; è alla portata di tutti, perché ognuno può decidere ritmi e lunghezze, ed è poco costosa, essendo sufficienti un buon paio di scarpe. E per chi proprio non ce la fa? «Consiglio il fitwalking – conclude Caroli – un’attività che ha preso piede in America, una specie di camminata veloce che possono fare tutti». DI Maria Grazia Belli
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PUOI BERLO CON LA CANNUCCIA O DIRETTAMENTE DAL BICCHIERINO APRENDO IL COPERCHIO.
MIA FIGLIA è
VIOLANTE PLACIDO
È nata a Roma il primo maggio 1976. È attrice e cantante È “due volte” figlia d’arte: il papà è Michele Placido e la mamma è l’attrice Simonetta Stefanelli Ha debuttato nel cinema a fianco del padre nel film “Quattro bravi ragazzi” (1993), ma il suo primo ruolo di grande rilievo è stato in “L’anima gemella” con la regia di Sergio Rubini Ha interpretato decine di ruoli: tra i registi che l’hanno diretta, Pupi Avati, Giovanni Veronesi e Lucio Pellegrini Il suo successo è internazionale: nel 2010 ha recitato al fianco di George Clooney in “The American” e nel 2012 è stata impegnata in un’altra pellicola hollywoodiana: “Ghost Rider – Spirito di vendetta” accanto a Nicholas Cage Ha partecipato anche a numerosi lavori per la televisione: nel 2009 ha interpretato il ruolo di Moana Pozzi in una miniserie tv di Sky Cinema È molto apprezzata anche come cantante. Il suo esordio nel mondo della musica è del 2006 e ha all’attivo un album. In questi mesi la si può ascoltare nei teatri e nei club italiani in coppia con il cantautore Lele Battista
In alto e a destra Violante nel film di Pupi Avati “La cena per farli conoscere”. Sotto nel film “Il cecchino” diretto dal padre Michele.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 37
MIO PADRE è
MICHELE PLACIDO
È nato ad Ascoli Satriano il 19 maggio 1946. È uno degli attori e registi più amati in Italia Si è trasferito giovanissimo a Roma dove è entrato in Polizia. Intrapresi gli studi teatrali all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ha lasciato la divisa e ha debuttato a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi nella trasposizione teatrale dell’Orlando Furioso Il suo debutto nel mondo del cinema è del 1974 quando ha interpretato accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti “Romanzo popolare” di Mario Monicelli Lunghissimo l’elenco dei film, sia per il cinema sia per la televisione, in cui ha recitato o di cui è stato regista. Tra i personaggi più conosciuti dal pubblico, anche internazionale, il commissario di Polizia Corrado Cattani nel telefilm “La Piovra” (1983) di Damiano Damiani Il suo ultimo lavoro come regista è “Il cecchino” (2012): nel cast ci sono anche la figlia Violante e Luca Argentero Ha cinque figli ed è novello sposo: la scorsa estate ha detto “sì” a Federica Vincenti
Sopra Michele durante la lavorazione del film “Il cecchino”. A destra nel film “ Il posto dell’anima”, sotto in “Piano solo” di Riccardo Milani.
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Letture
I
n occasione della settimana torinese dell’arte – Artissima e Paratissima - tre assaggi letterari che dell’arte fanno narrazione, descrizione e illustrazione.
DI PIETRO RABONI
IL CASO REMBRANDT
Daniel Silva Giano Editore, 544 pagine, 13.90 euro
LE SIGNORE DELL’ARTE
Rachele Ferrario Mondadori, 192 pagine, 18 euro
Come recita il sottotitolo del libro, quattro donne italiane hanno cambiato il nostro modo di comprendere e raffigurare il mondo: Carla Accardi (1924), Carol Rama (1918), Giosetta Fioroni (1932) e Marisa Merz (1931). Simboli di libertà e modernità, le protagoniste di questo studio di Rachele Ferrario, storico e critico d’arte contemporanea, insegnante di Fenomenologia delle arti all’Accademia di Brera, compongono quattro ritratti che si muovono nell’Italia contemporanea dimostrando in che modo indipendenza, stile e passione artistica si possono intrecciare e, insieme, diventare rivoluzionari, sia a livello individuale che collettivo. Avanguardia e fragilità, talento e cliché sono alcuni dei fil rouge che, analizzati, rovesciati e ricomposti, raccontano, ognuno a loro modo, quattro storie femminili e tracciano un interessante spaccato della situazione culturale e artistica italiana dell’ultimo secolo.
A Glanstonbury, la città del Regno Unito prediletta da William Blake, un famoso restauratore viene ucciso. Christopher Liddell lavora sulle tele di Monet, Rubens, Cézanne e Tiziano e i suoi leggeri pennelli si trovano ancora di fianco alle pozioni di acetone, propilene glicolico e nafta con cui è solito riportare a nuova vita i dipinti quando la sua vita è stroncata da un colpo di pistola. La versione della polizia vuole che alcuni ladri, una volta entrati nel cottage del restauratore e scoperti, non abbiano avuto altra scelta se non aggredire l’uomo, arraffare quel che potevano dei capolavori e scappare. C’è qualcuno che, tuttavia, non è d’accordo con questa versione: è il proprietario della galleria d’arte Isherwood Fine Arts, Julian Isherwood detto anche Julie, che entra in scena dopo l’omicidio e, con ritmo a volte ipnotico a volte galoppante, trasporta il lettore dentro una fitta trama di verità nascoste. Una trama che gira attorno a una e una sola misteriosa tela, quella a cui Liddell stava lavorando: un Rembrandt che nessuno ha mai visto e che ritrae una giovane ragazza avvolta in uno scialle di seta e pietre preziose. Dal cottage al Vaticano, dalla Shoah ai banchieri internazionali, il thriller di Silva si allarga su scala globale e conquista i lettori di mezzo mondo.
1000 CREAZIONI STEAMPUNK Joey Marsocci Logos Edizioni, 322 pagine, 29.95 euro
L’arte contemporanea può essere stravagante, effimera e, a volte, di non immediata comprensione. Numerose, quasi infinite sono le sue declinazioni così come le contaminazioni con altre forme artistiche, con la tradizione e la tecnologia. Uno degli ultimi volumi pubblicati da Logos Editore ne è la dimostrazione: cos’è, infatti, la corrente dello Steampunk se non la rivisitazione dello stile vittoriano in chiave fantasy, con influenze della science fiction e dell’horror? Facendo dell’arte contemporanea e la sua “illustrazione” la propria missione editoriale, Logos, casa editrice di Modena, esplora i campi del design, dell’architettura e della moda per comporre un grande racconto della comunicazione visiva e artistica degli ultimi decenni. Accanto alla collana principale di cui 1000 creazioni Steampunk è interessante esempio, la casa editrice vanta altre tre collane di punta: gli Illustrati, libri di favole per bambini e adulti; i Nuovi Mondi, saggistica di attualità; e Taschen, i libri della casa editrice tedesca più importante di fumetti e libri di immagini in genere.
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Theo happy family
Si chiama Theo ha quattro anni e mezzo ed è un Bouledogue Francese. Daniela e Riccardo di Ottica Rikar's l’hanno trovato sul sito di un allevamento toscano e si sono subito innamorati del suo musetto. Theo è di indole pigra, ama i bambini con i quali è dolcissimo tanto da essere diventato la mascotte della via. Adora le bottigliette d’acqua che tenta di rubare, insieme a cappelli e sciarpe, dalle borse lasciate incustodite dalle clienti del negozio. Non è particolarmente goloso ma ha un debole per gli agnolotti del Pastificio Gran Madre.
Gino my personal
Gino è un simpaticissimo incrocio tra un boxer e un cane da caccia. Ha tre anni e non lascia mai la sua padrona Susanna che lo ha abituato fin da piccolo a stare nel suo negozio, Creativity Oggetti, ricco di ceramiche e prodotti delicati. Lui si sposta con agilità senza far danni, è ubbidiente, di compagnia e accoglie i clienti con dolcezza. Non è un golosone, ma una marachella l’ha fatta anche lui. Quando era più piccolo ai giardini Cavour con destrezza ha “sfilato” un kebab dalle mani di un giovane per poi mangiarselo fino all’ultimo boccone.
Nilo
Me and You Il nome è di sicuro effetto: Nilo come il fiume. Il parrucchiere Mariano Parisi l’ha adottato due anni fa, tramite un’associazione su facebook, e non l’ha più lasciato solo. È un meticcio e la sua particolarità è il colore: si chiama Isabella, un giallo-marrone (ma anche grigio). È un giocherellone, da piccolo rubava i guanti dalle borse delle clienti, adesso si nasconde sotto le tende. Ama le coccole, gli piace farsi accarezzare ed è sempre alla ricerca di contatto umano. Si fida degli uomini, meno degli altri cani. Verso sera, quando il negozio sta per chiudere, sa che è giunto il suo momento e chiama per la pappa.
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Coco Chanel Soufflè e
all togheter
Coco e Chanel. Sono i due Cavalier King di Dam Parrucchieri. Circa tre anni fa è arrivata la bella Chanel (nella foto a sinistra), qualche mese dopo la signora Anna ha deciso di prendere anche il maschietto (a destra) e, naturalmente l’ha chiamato Coco. Sono uno spasso, amano stare insieme, sono complici in tutto, giocano sempre insieme e, come dice la loro padrona “sono da servizio fotografico”. Stanno a loro agio tra sedie, pennelli e clienti. Passano il loro tempo - tra una passeggiata e l’altra - a dormicchiare e russare. Da veri golosoni adorano il gelato alla crema, il loro gusto preferito.
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forever
Da piccolo era così tenero, dolce e soffice che la sua padrona, Giulia Giavotto, l’ha chiamato Soufflè. Da cinque anni le tiene compagnia nel negozio Federico Due ed è diventato la mascotte della via. Lo potete incontrare davanti alla porta, sul marciapiede, da dove osserva il via vai della strada. È un affettuoso Golden Retriever con il classico mantello color crema-dorato. Adora il pane e, quando la sua padrona scalda qualche pagnotta nel forno di casa, rimane tutto il tempo con il muso appiccicato davanti allo sportello. È pazzo per l’acqua e appena può si mette sotto la fontanella della piazzetta vicino al negozio.
...entrai in quella casa e mille sensazioni mi pervasero l’anima...quel profumo, quei colori...che meraviglia... quella era casa mia...
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Ăˆ una collana in PVC stile retrò a personalizzare la pochette di "vernice" rivisita da Borsedamare. www.borsedamare.com
Ăˆ doppiato e imbottito il pizzo del pushup, azzurro acqua, di SiSigoldenpoint. Da coordinare con gli slip semplici di pizzo a vita bassa.
Per un inverno colorato e glamour ecco i nuovi cappelli Panama, in panno di lana, di Altea. La scelta cade sul fuxia. Rosa anche per gli orecchini Rosso Prezioso. Forte presenza del colore nelle pietre, nel plexiglass e nei metalli smaltati.
moda vintage, strass, lustrini e piume di struzzo conditi con ironia
Burlesque style
Vuoi essere tu la prossima protagonista del nostro OUTFIT Styling? Raccontaci il tuo stile: redazione@shopinthecity.it
Out fit
foto di Giovanna Antoniotto
Le pailettes dorate coprono il corto abitino ingentilito dal fiocco rosa. Di Angelica Folies, lo trovate nel concept store Visionhair di piazza Vittorio Emanuele II , 4 a Moncalieri. Sono in plastica riciclata, ipoallergeniche e inodori le scarpe Melissa, marca di calzature brasiliana, famosa in tutto il mondo per i suoi modelli particolari ed eccentrici.
Sono di Linda Farrow, designer amata anche da Yoko Ono, gli occhiali da sole con montatura in acetato tonda effetto ombré e lenti rosa. Le astine sono metalliche dorate con fascia avvolgente in pelle bordeax. Da Ocularium in via Fratelli Calandra, 1.
Lei indossa: Il bolerino in lapin e la casacca sono vintage, direttamente dal cassetto della nonna. Colore nero, gusto deciso per la clutch bag borchiata in oro che si abbina al pantaloncino grigio. Tutto H&M. Calze velate di Trasparenze, da Donna di cuori in via Rombò 31 D a Rivoli.
Lo stile di Redie rispecchia e mixa i suoi interessi: la musica e la danza. Ritratta presso l'hotel Principe Di Torino corso Moncalieri 85.
Redie Braun, classe 1986, è una burlesque performer e djette torinese. Artista camaleontica e versatile, inizia a danzare fin da piccolissima. Si avvicina all’arte antica del burlesque anni fa e dal 2011 diventa la sua professione. In una rapida ascesa, colleziona esibizioni in tutta Italia ed un corso, attivo dal settembre dell'anno scorso, presso lo showroom dello shop Donna di Cuori di Rivoli. Come djette è co-fondatrice del progetto F.E.M.M.I.N.E., e in consolle, sotto lo pseudonimo KinderwhoOore, è tra i dj dell'electro-eco-party Say Yeah.
La protagonista
Un anello verde come le colline. Si chiama Tabou e il colore intenso è dato dal peridoto, la pietra che ricopre in un pavé brunito la base in oro rosa. Da Pomellato in via Cesare Battisti, 5.
Out fit
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 47
Cocktail
Zombie Cocktail
E
cco il vero protagonista del nostro Halloween! Lo Zombie Cocktail è un drink complesso con vari succhi di frutta, mix di rum e l’apricot Brandy. Da bere quindi con molta moderazione La leggenda narra che Don Beach, proprietario del famoso ristorante “Don the Beachcomber” di Hollywood, lo preparò ad un suo amico prima che prendesse un aereo per San Francisco. L’amico, forse agitato per il viaggio, ne bevve tre. Al ritorno raccontò di essersi sentito come un zombie, da qui il nome del cocktail e la raccomandazione di non berne più di due.
Ricetta dello Zombie l l l l l l l
1,5 cl Rum bianco 1,5 cl Rum ambrato (3 anni) 1,5 cl Rum scuro (7 anni) 1,5 cl Apricot Brandy 4,5 cl succo di arancia 4,5 cl succo di ananas pezzi di frutta per decorare
Mixare insieme tutti gli ingredienti tranne il rum scuro agitando energicamente. Versare poi nel bicchiere pieno di ghiaccio e aggiungere in superficie il rum scuro con l’aiuto di un cucchiaino. Guarnire con una fetta di arancia, una fetta di anana.
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www.laperladitorino.it Deliziosi cioccolatini, tartufi e panettoni per tutti i gusti, dal più tradizionale a quello con la frutta esotica, prodotti artigianalmente e incartati a mano… e ancora, una vastissima scelta di vini pregiati, prodotti tipici e idee regalo con cui realizzare pacchi e confezioni personalizzate. Ci sarà solo l’imbarazzo della scelta da La Perla di Torino!
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Cucina
Riso basmati e pollo agli agrumi COSA VI SERVE
per 4 persone l 300 grammi di riso basmati l 1 bacca di cardamomo (facoltativo) l 1 arancia l ½ pompelmo l 1 lime l ½ cipolla o uno scalogno l 1 petto di pollo l 1 bustina di zafferano o 1 cucchiaino di curcuma l 1 bicchiere di panna da cucina l Sale qb l Olio qb l Farina qb l Stampo a corona 50 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
L
essate il riso basmati in abbondante acqua calda con un pizzico di sale e una bacca di cardamomo. Tagliare il petto di pollo a cubetti e infarinarli, spremere un’arancia, mezzo pompelmo e un lime e filtrarne il succo. In una padella far imbiondire mezza cipolla bionda (o uno scalogno se si vuole un sapore più delicato) tagliata a velo con un po’ di olio. Aggiungere al soffritto i cubetti di pollo infarinati e far colorare bene. A questo punto aggiungere il sale fino, sfumare con il succo dei tre agrumi e aggiungere un bicchiere di panna da cucina, farlo rapprendere e, all’ultimo, unire una bustina di zafferano o 1 cucchiaino di curcuma per dare colore. Per impiattare: prendere uno stampo a corona e ungerlo con un po’ di olio, versare il riso basmati nello stampo, pressarlo per eliminare spazi vuoti e lasciarlo riposare per almeno 10 minuti prima di rovesciarlo sul piatto di portata. Al centro del riso versare il pollo e servire in tavola. DI MARIA GRAZIA BELLI
Green
DI Maria Grazia Belli
S
econdo un’indagine di Enea – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – il 67% dell’energia di un nucleo famigliare medio viene utilizzato per il riscaldamento della casa. Il 16% per gli elettrodomestici, l’11% per scaldare l’acqua, e il 5% in cucina. Forse non tutti sanno che durante l’inverno, senza dover ristrutturare completamente la casa, ognuno può ridurre il consumo energetico della propria abitazione, e quindi la bolletta del gas, con alcune semplici mosse. I nostri nonni usavano mettere dei salsicciotti di stoffa (solitamente coloratissimi e con sembianze animali) per coprire gli spifferi delle porte e delle finestre. «Non era una cattiva idea – spiega Cristian Campagnaro, ricercatore in Disegno Industriale ed Ecodesign al Politecnico di Torino – bisogna evitare la dispersione del calore. Le finestre sopratutto, i muri delle vecchie case e anche gli stessi cassonetti degli avvolgibili, sono tra i principali responsabili. Quindi prevedere delle guarnizioni per porte e finestre, sostituire i vetri delle finestre con vetrocamere, optare per serramenti a triplo vetro e isolare tutto ciò che crea contatto tra interno ed esterno, sono sicuramente buone prassi e aiutano a risparmiare. Anche tenere sotto controllo la temperatura della casa è importante». 19-20 gradi sono sufficienti: si riduce il lavoro della caldaia risparmiando sul consumo del gas. Inoltre, stare in t-shirt in pieno inverno può far piacere ma è un comportamento anomalo che si ripercuote sulla bolletta, scegliere di usare il maglione anche in casa è sicuramente meglio. «Con un piccolo investimento - continua Campagnaro – si possono installare su ogni radiatore delle valvole termostatiche. A seconda dell’uso della stanza si può scegliere quanto e quando scaldarla». Questo piccolo accorgimento può far risparmiare fino al 20% di energia e se combinato con un utilizzo consapevole della caldaia, può far la differenza. Se si sceglie infine una caldaia più efficiente, magari a condensazione ovvero quelle che sfruttano anche il calore dei fumi di scarico, il risparmio è assicurato. Ma se non è possibile cambiarla, è importante fare attenzione alla manutenzione e alla pulizia che devono essere effettuate da tecnici specializzati. Inoltre è bene regolare il timer della caldaia in modo coerente con l’utilizzo della casa: la notte, quanto si è sotto le coperte, meglio spegnerla e farla ripartire 1-2 ore prima del risveglio, se poi si sta fuori tutto il giorno non serve che sia a pieno regime, anche qui basta programmare l’accensione poco ore prima del rientro e un significativo risparmio è garantito.
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Dal qualche anno è obbligatorio per chi vende casa, ma anche per chi la affitta, dichiarare la classe energetica di appartenenza della propria casa. A prima vista L’Attestato di certificazione energetica può sembrare un ennesimo costo, ma non è proprio così. Chi comprerebbe oggi un frigo in classe D? Come per gli elettrodomestici il certificato energetico serve per capire quanto costerà una determinata casa in termini energetici, e di conseguenza economici, può aiutare a fare un acquisto consapevole. 52 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Faidate
Lettrice alla prova
POCHETTE DA SERA Per una invernale serata elegante oppure per dare un tocco in più ad un outfit basic, la nostra lettrice Mara ci insegna, in pochi semplici passi, a realizzare una pochette da sera. Basta un uncinetto, della fettuccia di lamé dorata e tanta pazienza. Il tutto impreziosito da una chiusura gioiello. Buon divertimento.
OCCORRENTE Fetuccia lamè – uncinetto n.10 – una chiusura calamitata oppure un grosso automatico da cucire. catena per bigiotteria di alluminio diametro 2 cm di colore rame 1 metro , di colore oro 10 cm 3 anellini per bigiotteria color oro (o rame) diametro 1 cm 1 perla dorata (o ramata) di diametro idoneo-1 chiodino a T una coppetta dorata
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Faidate
Lettrice alla prova
Vuoi essere tu la prossima protagonista del FAI DA TE? Inviaci le foto e la descrizione delle tue creazioni a: redazione@shopinthecity.it
ESECUZIONE Avviare 18 catenelle più una per girare e lavorare a punto basso per 20 giri. Dal 21° giro ,per formare la patella di chiusura, diminuire 1 punto per lato ad ogni giro formando così una svasatura, fino ad avere 8 maglie. Piegare la pochette e chiuderla con un giro di maglia bassissima che rifinirà anche la curva della patella. Applicare la chiusura magnetica o cucire con ago e filo l’automatico.
DECORO PER LA CHIUSURA Aprire 6 anelli di catena rame , 3 anelli di catena oro e i 3 anellini piccoli. Richiudere gli anelli grandi e posizionarli come da foto lasciando aperti gli anellini piccoli.Sistemare gli ultimi 3 anelli rame sopra gli altri e chiudere gli anellini piccoli prendendo insieme il gruppo.(FOTO) Montare al centro la perla inserendo la coppetta e il chiodino.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 55
www.orsotute.it Abbiamo spazzato via il superfluo con i colpi del buonsenso e ne è rimasta una tuta
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“
Bambini
Trucchi per
mangiar (bene) DI IRENE SOAVE
C
hiunque sia stato un «bambino cicciottello» se ne ricorda. I pomeriggi con gli amici del cortile; il gol mancato o la «tana» a nascondino non raggiunta in tempo, e lo sfottò che parte, candido e crudele: «Ciccione!». La mamma che quando torni in casa sa già cosa è successo, e il fatto di non doverglielo nemmeno spiegare è ancora più umiliante («ma allora sono proprio così grasso?»); il tavolo della cena, su ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 57
Bambini
SAVE THE DATE
Lo chef-scienziato Marco Bianchi (il suo nuovo programma, In linea con Marco Bianchi, è su Fox Life tutti i giorni alle 14.50) ha raccolto in un nuovo ricettario il diario di un anno in cucina e in giro per l’Italia: si intitola Un anno in cucina con Marco Bianchi (Ponte alle Grazie, 192 pp., 16,80 euro). Protagonisti, i «magnifici 20»: 20 cibi – dalle erbe aromatiche agli agrumi – che non possono mancare nella cucina di chi vuole stare in forma. E lo presenta giovedì 29 novembre, alle 18, al Circolo dei Lettori (via Bogino 9). Non solo per i ragazzini: mamme e papà, questa volta Marco parla anche a voi!
cui compaiono lasagne e sofficini, improvvisamente consolanti. Del resto, «mio figlio delle verdure proprio non ne vuole sapere. Gliele ingozzo a forza?». Viceversa, ci sono le mamme che se ne occupano: portano il pupo da un nutrizionista, pesano i grammi di riso e incatenano la dispensa. E si trovano assalite dai sensi di colpa (e molto più spesso dai nonni, cresciuti negli anni del «mangia, che devi crescere!»): «Non lo starò facendo diventare anoressico?» Il tema è delicato, ma trasversale: in Italia, secondo l’Istat, è in sovrappeso un bambino su tre. E non è solo un problema di estetica: «Un bambino grasso rischia di diventare un adulto malato», spiega Marco Bianchi, ricercatore dell’Ifom ed esperto tv: l’anno scorso, il suo Tesoro, salviamo i ragazzi!, in onda su Fox Life, ha riportato sulla retta via 8 bambini di altrettante famiglie italiane. Un esperimento di successo, da cui è nato anche un ricettario, oggi in libreria per Kowalski (166 pp., 11,90 euro): il titolo è lo stesso del programma tv, ma in più ci sono decine di ricette e consigli pratici. Come sostituire gli hamburger con polpettine di ceci - «le adorano tutti, e il bis è concesso» - e travestire le verdure con salse coloratissime (e a zero grassi). Ma soprattutto, l’elenco dei «falsi amici» da cui guardarsi. In che senso «falsi amici»? «Su quello che fa bene ai bambini ci sono credenze sbagliate. Ad esempio, il panino a metà mattina: è giusto sostituirlo alle merendine, ma con salumi e formaggio diventa un pasto completo! Meglio tonno sbriciolato, pomodori, crema di ceci. O il succo di frutta. Va bene, ha le vitamine. Ma è importante che sia senza zuccheri aggiunti, e poi non si può bere come acqua fresca». D’accordo. Ma molti bambini più che quello non mangiano. «Di fronte ai bambini schizzinosi, è importante chiedere loro perché non mangiano quel dato cibo. C’è sempre una risposta: è molliccio, o troppo salato, o il suo vicino di banco non lo mangia. E da lì si può lavorare».
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Bambini
L’HAMBURGER CHE NON TI ASPETTI «Hamburger e polpettine sono un ottimo modo per dissimulare i cibi che ai bambini piacciono meno ma fanno bene, come pesce e verdure», spiega Bianchi. Ecco qui due ricette da Tesoro, salviamo i ragazzi! HAMBURGER DI LENTICCHIE 500 gr di lenticchie lesse e ben scolate (vanno bene anche quelle in lattina!), una carota, 4 cucchiai di olio e.v.o., 4-5 cucchiai di farina di mais fioretto; sale marino integrale, pepe e paprica dolce q.b. Frullare tutto nel mixer fino a ottenere un composto omogeneo. Formare gli hamburger pressando con la mano e cuocerli in padella antiaderente ben calda, senza aggiungere olio, finché si forma una crosticina croccante.
HAMBURGER DI PESCE AZZURRO 200g di cous cous integrale; 400g di merluzzo pulito; olio e.v.o; 2 zucchine; 150g di ceci lessati; 5 cucchiai di pane grattugiato Affettate le zucchine e farle saltare in padella con poco olio e acqua. Dopo 10 minuti aggiungere il merluzzo a pezzetti e i ceci. Cuocere ancora per 10 minuti. Nel frattempo cuocere il cous cous e lasciarlo riposare 20 minuti. Poi condirlo con zucchine, ceci e pesce. Frullare tutto nel mixer fino a ottenere un composto omogeneo. Formare gli hamburger pressando con la mano e passare al forno 20 minuti a 220 gradi.
In un anno di reality, qual è il cibo che ha avuto più difficoltà a fare accettare? «La verdura nuda e cruda. Ma basta condirla con ricotta e zafferano, o farne un colorato puré, o frullarla nel sugo della pasta; ed è più facile che la mangino. Grandissimo successo, invece, per hamburger e polpettine vegetariane: nessuno ha mai rifiutato, e chiedono il bis e il tris. Facendo il pieno di verdure e proteine vegetali». Ma la verdura se tanto cotta perde vitamine. «Ma intanto fornisce fibre e sali minerali. E le vitamine si possono recuperare con un bel succo di frutta». Sono vegetariana: è giusto propore questa dieta anche a mio figlio? «Non ci sono controindicazioni. Io nel programma non toglievo la carne alle famiglie giusto per non essere troppo estremista, ma i bambini possono stare benissimo sostituendola con pesce, uova, proteine vegetali. Diverso è il caso per la dieta vegana: senza il supporto di un nutrizionista, è pericolosa anche per un adulto, figuriamoci per un organismo in crescita». Mia figlia è cicciottella, ed è vicina alla pubertà. Come posso aiutarla a rimettersi in forma, senza farla sentire inadeguata? «Il messaggio da mandare non è relativo al suo corpo, ma al cibo ‘’buono’’. Bisogna mettere in tavola per tutti lo stesso cibo, sano e leggero. Non isolarla: la dieta sana fa bene a tutti. E spiegare che bisogna mangiare bene tutti i giorni, per non dover poi stare a dieta dopo; che ‘’noi non usiamo la panna perché ci fa ingrassare’’; che il fritto va bene una volta ogni tanto; che la verdura è prima di tutto buona. Usare il ‘’noi’’, piuttosto che il ‘’tu’’. E in generale, per i bambini anche più grandicelli, la regola è questa: mai contare le calorie, ma fare più movimento. Alla loro età, basta una rampa di scale e buttano giù peso. Quindi muoversi a piedi, correre, fare sport, giocare all’aperto. È la sedentarietà il grande amico del sovrappeso infantile».
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 59
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Ristoranti
Speciali
Un viaggio per raccontare tre realtà che legano il buon cibo all’integrazione
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DI CHIARA FERRERO
UNA TARGA PER L’ALBERGO ETICO Il 23 luglio scorso, nel Palazzo della Regione Piemonte, l’”Albergo Etico” di Asti è stato premiato dal presidente Roberto Cota e dagli assessori alle Pari opportunità, Giovanna Quaglia, e al Turismo, Alberto Cirio.
www.ilristorantedisettimo.it www.albergoetico.it www.caffebasaglia.org 62 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
na serata speciale in un ristorante un po’ fuori dal comune? Perché no, basta scegliere un locale che fa star bene non solo chi entra per mangiare ma anche chi ci lavora. Succede proprio così al “Ristorante” di Settimo Torinese, dove le proposte di cucina sono all’insegna della natura, della tradizione e, cosa non da poco, della solidarietà. A gestire il locale è la cooperativa sociale L’Ippogrifo - con la collaborazione del dipartimento salute mentale dell’Asl - che si occupa del reinserimento di persone affette da disagi psichici che, tagliate fuori dalla vita sociale e lavorativa della comunità in cui vivono, sarebbero emarginate. Grazie a corsi di formazione alle attività di cucina e sala bar organizzati appositamente per loro dalla Cooperativa e il Centro per l’Impiego, queste persone hanno potuto apprendere un mestiere gratificante: quello della ristorazione. E possono farlo in un luogo che è nato apposta per farli star meglio. Al Ristorante, l’approccio con la clientela è inclusivo più che esclusivo e la cucina propone piatti stagionali a base di prodotti di piccole aziende del territorio, preparando le ricette della tradizione italiana e non solo, rielaborata con la fantasia e l’estro dallo chef e della sua “brigata”. Ogni mese lo chef propone un prodotto che risponda ai criteri di regionalità e stagionalità che sempre contraddistingue le scelte culinarie del Ristorante e vi dedica uno spazio speciale nel menu (ad ottobre protagonista è la zucca). In città, invece, c’è l’esperienza del Caffè Basaglia. Il locale, bar e ristorante, si trova in Via Mantova 34, negli spazi che hanno ospitato gli studi cinematografici Pastrone, culla del cinema italiano: c’è una grande cucina, un salone, una sala per riunioni ed una per i concerti e gli spettacoli teatrali. Vi lavorano a turno, come camerieri ed aiuto cuochi, una ventina di pazienti psichiatrici, quasi cinquanta volontari, due barman e due cuochi di professione. Il locale fa parte del circuito Arci ed è accessibile a qualsiasi associazione o singolo cittadino nell’intento di creare uno spazio fisico che funzioni da cantiere sociale, come laboratorio di pensiero in cui associazioni territoriali e singoli cittadini possano recuperare le funzioni proprie del territorio (solidarietà, informazione, partecipazione). Non a caso il Caffè Basaglia ama definirsi “Centro di animazione sociale e culturale delle comunità”. Gli spazi del Caffè Basaglia ospitano spesso mostre, concerti, spettacoli.
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Intanto, ad Asti sta per nascere un “Albergo Etico”, un hotel di alto livello (4 o 5 stelle con un centinaio di camere) dove giovani con sindrome di down o disabilità psichica possano lavorare a contatto diretto con i clienti. Molti di loro hanno già acquisito una grande esperienza lavorando al ristorante “Tacabanda”, sempre di Asti. Il progetto, unico nel suo genere, è stato da poco premiato dalla Regione Piemonte e a novembre riceverà a Bruxelles il Premio “Cittadino Europeo 2012”, promosso dal Parlamento Europeo. Tre ristoranti dal mix vincente: team formidabili in sala e in cucina e piattii gustosi. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 63
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coppia vincente non si cambia DI IRENE SOAVE
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Foto scattate in occasione della presenza del cast alla 29^ edizione del TFF. Marco Piovanotto e Laura Larmo.
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utti o quasi, tra i propri amici, hanno una coppia di ex che sperano di rivedere insieme. Stavano così bene! Lui era ispirato e felice, lei se stessa fino in fondo e per questo bellissima e piena di grazia. Insieme ridevano e trasudavano passione. Eccetera. Poi, dice il senso comune, anche le grandi coppie possono finire. Ma finiscono davvero? Il 25 ottobre sbarca al cinema Belve, di Oliver Stone: in ruoli-cammeo, ha annunciato la produzione mesi fa, anche Uma Thurman e John Travolta. Lei con il miticocaschetto nero, citazione dei tempi di Pulp fiction. Lui ingrassato, da allora, ma a quale uomo di mezza età non succede? Grande attesa, fans di Tarantino trepidanti. Poi, una volta al cinema, la delusione: Uma è scomparsa, tagliate dal regista tutte le scene in cui compare, la favoleggiata reunion con Travolta non s’ha da fare. Per fortuna ci sono loro: Penelope Cruz e Sergio Castellitto. Era dai tempi di Non ti muovere, datato 2004 che li aspettavamo: allora Timoteo (Castellitto) incontrava Italia (Cruz), una donna di borgata poverissima, e iniziava con lei una storia di passioni violente. Tifavamo tutti per Italia (contro la borghese moglie di lui, Elsa). Non finiva bene. Sarebbe sbagliato vedere in Venuto al mondo, al cinema dall’8 novembre, un risarcimento di quella delusione: la passione al centro della storia di GemmaPenelope non è con Castellitto, ma con il bell’Emile Hirsch (Into the Wild). Eppure, se il sapore finale del film è diverso, gli ingredienti non cambiano poi molto. C’è la produzione internazionale: non solo Penelope Cruz, ma anche Hirsch, e un maxibudget di 10 milioni di euro. C’è il family-made: squadra che vince non si cambia, e alla regia c’è ancora Sergio Castellitto, la sceneggiatura è tratta ancora da un romanzo di sua moglie, Margaret Mazzantini, e in scena c’è anche Pietro Castellitto, figlio di Sergio, che nel film fa appunto il figlio. Borghese questa volta è Penelope Cruz: arrotondata e addolcita dalla maternità (dal 2011, con il marito Javier Bardem, è mamma di Leonardo) che «cambia tutto fin dal primo istante, io oggi guardo il mondo con occhi completamente diversi». Recita sempre in due ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 65
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lingue, inglese e italiano. E con Giuliano, il personaggio interpretato da Castellitto, vive un amore che è il contrario della violenza. La trama non è semplice: Gemma e suo figlio Pietro, 16 anni, viaggiano a Sarajevo per l’inaugurazione di una mostra di fotografie di guerra. Li invita Gojko, un vecchio amico bosniaco, di professione poeta. I due si erano conosciuti nella Sarajevo dei giochi invernali del 1984: lì Gojko le aveva presentato Diego (Emile Hirsch), di cui lei si era innamorata. Nel mezzo c’è la guerra, e tanti flashback: la morte di Diego, i numerosi aborti di lei e la decisione di farsi «prestare» l’utero dalla sorella di Gojko, Aska, che permetterà così a Gemma e Diego di avere un figlio. E poi l’incontro con Giuliano (Sergio), che dopo la morte di Diego farà da padre a Pietro e da sostegno a Gemma. «Un film facile da iniziare, ma difficile da finire», ha raccontato lei al settimanale F. «Ho sentito cose terribili sulle mamme di Sarajevo. E non riesco nemmeno a ripeterle. Sono mamma anche io. Ma credo che questo film ci porti a capire tante cose: la guerra in Bosnia era dietro di noi, eppure per tanti era come se non esistesse. Così come accade ora per la Siria e per tante guerre lontane o vicinissime». E le riprese del film, iniziate in Bosnia nell’autunno 2010, sono approdate anche a Torino: truccata da Sarajevo, la città ha offerto al film alcune delle sue scene principali. Come quella all’ospedale San Vito, «truccato» da sala degenza dell’ospedale di Sarajevo nel 1984; o le ex Scuderie Reali della Cavallerizza. A Torino, 66 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
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Nella foto a sinistra Emile Hirsch in una scena del film “Venuto al mondo”. A destra Sergio Castellitto con il figlio Pietro. Sotto due scene del film.
a novembre scorso, la diva (con famiglia Bardem al seguito, tate e guardie del corpo comprese) era rimasta per settimane. «Ti resta nel cuore è una delle più belle che ho visto finora», diceva, «ma soprattutto è una città di signori, discretissima, che ti lascia vivere, anche se sei Penelope Cruz». Con tanto di pranzo al Cambio, «ristorante fantastico», e shopping in via Roma (che delusione, però: da H&M). Ma tornando alle coppie per cui facciamo il tifo: la reunion Castellitto-Cruz non è come ce la si aspettava. Giuliano, il personaggio interpretato dal regista, è più una presenza sullo sfondo che un protagonista. E Penelope brucia di passione per il ben più giovane Emile Hirsch, classe 1985 (11 anni meno di lei), dettaglio che al Toronto Film Festival e al Festival de San Sebastiàn, le due rassegne indipendenti dove Venuto al mondo è stato presentato in anteprima, è stato molto criticato. Anche se lei, che nell’arco del film invecchia di quasi trent’anni, assicura che «vedermi ritratta in varie fasi della vita è stato molto naturale. Tanto che dal set mandavo foto a tutta la mia famiglia, per far vedere come somigliavo a mia nonna, mia madre, mio padre...». Però il feeling tra i due, in scena, non c’è, dicono i critici. E si sente. Sarà per colpa di quella grande reunion mancata che i fan della coppia Cruz-Castellitto si aspettavano? Lui dice di lei: «E’ l’erede delle grandi dive italiane Lollobrigida e Mangano». Lei di lui: «Sergio è intenso, appassionato, dà tutto se stesso. È sincero, non dice cose carine tanto per dirle. A me piace una persona così». Anche le grandi coppie, dice il senso comune, possono finire. Ma finiscono davvero? ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 67
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4 Passi
La Via delle
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Bandiere
via Maria Vittoria, tra artigianato e leggenda di Pietro Raboni
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iia Maria Vittoria è una delle vie che a Torino si distinguono con più facilità: per tutta la sua lunghezza, da piazza San Carlo al Po, lo sguardo dei passanti è attirato da file ritmiche e colorate di stendardi, bandiere di cui pochi conoscono l’esatta provenienza e l’antico significato, ma che tutti conservano nello sguardo in ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 69
4 Passi virtù della loro bellezza e delle tinte calde con cui arricchiscono il panorama urbano. La via è dritta e taglia come una lama il centro storico e, in particolare, la zona chiamata Borgo Po, lasciando ai suoi lati alcuni dei punti di maggiore interesse della città (il museo Egizio, piazza San Carlo, i Murazzi, piazza Vittorio Veneto) per prediligere invece un’attenzione particolare verso l’artigianato e l’antiquariato. Via Maria Vittoria è una via molto frequentata, per la bellezza dei suoi edifici, per la posizione centrale e perché, in una parola, affascina. Il tratto che va da piazza Carlina in su, verso piazza San Carlo, era l’antica via degli artigiani, la sede di una grande varietà di botteghe e laboratori, oggi trasformati in studi, gallerie d’arte o veri e propri negozi che ne portano avanti la tradizione. Ancor più indietro nel tempo, però, e per la precisione nella seconda metà del Seicento, iniziarono i lavori della chiesa più grande di Torino, che si affaccia maestosa proprio su via Maria Vittoria: San Filippo Neri. Voluta dalla congregazione dei padri dell’Oratorio e da Carlo Emanuele II, la sua costruzione fu portata a termine dall’architetto torinese per eccellenza, Filippo Juvarra, dopo che nel 1706 i primi lavori furono spazzati via da un rovinoso crollo. Oggi nella sua cripta sotterranea sono conservati i resti dei Padri Fondatori, di antichi cittadini della zona e di alcuni guerrieri caduti nelle guerre napoleoniche. Curiosità vuole che proprio in questa chiesa sia ambientata la storia principale del romanzo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, A che punto è la notte, da cui fu tratta l’omonima serie televisiva con Marcello Mastroianni. L’altro edificio significativo della borgata San
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4 Passi Filippo (così si chiama il tratto di via Maria Vittoria che va da piazza Carlina a piazza San Carlo) è il Palazzo dal Pozzo della Cisterna, oggi sede della Provincia: facciata dai tratti classicheggianti, tipico scalone dei palazzi nobili torinesi e prezioso giardino interno. Ma chi era Maria Vittoria e perché ci sono ancora oggi decine di stendardi appesi da un lato all’altro della via? La storia racconta che Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna sposò Amedeo I di Savoia, figlio del re Vittorio Emanuele II, e divenne regina di Spagna. La sua salute fragile non resse gli spaventi e i patimenti provati in terra spagnola e morì per le fatiche di una vita politica che non faceva assolutamente per lei. Gli stendardi, invece, rappresentano tutti i reggimenti del regno di Sardegna e sono stendardi di battaglia: ogni alfiere aveva il compito di sventolare quello del proprio reggimento e, attraverso le diverse mosse, dare disposizioni di battaglia ai suoi soldati.
I 5 SEGRETI DELLA STORIcA PIAZZA CARLINA
Il vero gioiello della zona è senza ombra di dubbio piazza Carlina: atmosfere parigine, colori avvolgenti e localini dall’atmosfera rilassata (tra tutti la Société Lutece e lo Chez Gaby, due brasserie in cui gustare buon vino), la piazzetta non manca di far innamorare tutte le generazioni di torinesi e i turisti. _ Nel periodo napoleonico piazza Carlina fu la sede della ghigliottina: più di 400 teste furono mozzate tra il 1800 e il 1815. La prima testa a cadere fu quella della “bela caplera”, la bella cappellaia. Dopo la Restaurazione la ghigliottina fu sostituita dalla forca; _ Ironia della sorte, proprio in quel periodo la piazza aveva un altro nome: si chiamava
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4 Passi piazza della Libertà; _ A lungo la piazza ospitò il mercato del vino, in cui comparivano figure della tradizione chiamate brindor e definiti sacerdoti di Bacco dal camice azzurro; _ La statua al centro della piazza è opera di Giovanni Duprè, risale al 1872 e ritrae Camillo Benso di Cavour con in mano il cartiglio che riporta la celebre frase “Libera chiesa in libero stato”; _ Su uno dei lati sorge la chiesa di Santa Croce, altra opera celebre di Juvarra, che nell’Ottocento divenne la “casa del soldato” e oggi è sede della parrocchia ortodossa romena.
CURIOSITÀ ALLA CARLINA
LE GALLERIE di VIA MARIA VITTORIA
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Chiedi a un passante dov’è piazza Carlo Emanuele II e scorgi sul volto dell’interlocutore una faccia interrogativa, come a dire: “Siamo a Torino o dove altro?”. Tutti i torinesi, senza eccezioni, usano chiamarla “piazza Carlina”, nomignolo dato al Savoia per i suoi modi effeminati e la sua bassa statura. Antonio Gramsci visse al numero 15 di piazza Carlina tra il 1919 e il 1921. Una targa affissa sulla facciata esterna del palazzo attesta che l’allora segretario della sezione socialista di Torino aveva qui il suo quartier generale (intellettuale) e da qui, forse, programmò l’occupazione operaia del Lingotto, lo stabilimento della Fiat che a quel tempo – il 1920 – era nuovo di zecca. Lo stesso palazzo era la redazione del giornale di Gramsci, “L’Ordine Nuovo”, che fu poi sgomberata durante il Fascismo dalle camicie nere. Giorgio Luzzi, poeta e scrittore trasferitosi a Torino dal 1972, definisce “ombelicale” piazza Carlina, perché qui si instaurano “rapporti primari” tra l’uomo e la storia, tra la città e i suoi abitanti. Piazza Carlina è uno dei fulcri nevralgici di Torino.
Galleria Griffa Liberty&Decò (al numero 27 bis): gioielli art nouveau e anni ‘40/’50, bigiotteria d’epoca e contemporanea, vasi, mobili e ceramiche. Quando l’arte è arredamento e design. Galleria Luigi Caretto (al numero 10): specializzata in dipinti antichi, in particolare fiamminghi e olandesi, sembra di varcare la soglia di un mondo fantastico fatto di colori caldi, passi felpati e leggiadre figure che si muovono in paesaggi lontani. Galleria Terre d’Arte (al numero 20): bisogna muoversi con prudenza, anzi meglio lasciar scorrere solo lo sguardo, leggero e attento tra
4 Passi le numerosissime ceramiche che la galleria espone, opera di artisti e artigiani sia italiani che internazionali. Laura Rocca Antiquariato (al numero 34): galleria personalmente gestita da una professionista della vendita e della collezione dell’antiquariato, offre anche consulenze personalizzate per sistemare gli oggetti comprati a casa o in ufficio. Novalis Fine Arts (al numero 19): per metà galleria, per metà centro culturale, il design contemporaneo è il centro attorno al quale i giovani curatori sviluppano un percorso di ricerca e valorizzazione. Nomi molto noti fianco a fianco di artisti inediti.
La contrada San Filippo in breve
Palazzo Saluzzo di Cardè. Monumento terminale della Castellamontiana Piazza Reale, ora Piazza San Carlo, che portò poi alla costruzione di nuove maniche sulla Contrada dei Conciatori, oggi Via Lagrange.
Antico Bronzo Tibetano, XVII sec. SHARON BAGHAI CORTILE VIA MARIA VITTORIA 19 TEL 0118178204 APERTO TUTTI I GIORNI dalle 09:30 alle 19:30
Collegio dei Nobili, oggi Accademia delle Scienze. Lo splendido edificio del Guarini è il biglietto d’ingresso trionfale nella Contrada San Filippo ed in questo Palazzo trova oggi sede il Museo Egizio. Palazzo Asinari di San Marzano. Palazzo barocco realizzato intorno al 1684 da Michelangelo Garove. Suggestivo è lo sfondo scenografico del cortile, esempio tipico di virtuosismo Barocco. Il Palazzo fu sede dell’Ambasciata d’Austria presso la corte Sabauda. Già sede sociale della ditta Carpano, produttrice del rinomato Vermouth ed altresì sede legale della stessa Contrada San Filippo. Chiesa di San Filippo. Con i suoi 2600 mq. di superficie è il più vasto tempio torinese. Fu edificata grazie al lascito iniziale di Carlo Emanuele II che concedeva in punto di morte al Beato Valfrè due giornate di terreno, nel luogo in cui si trova oggi la Chiesa. La costruzione è dovuta al Guarini con il concorso di Michelangelo Garove e di Antonio Bertola. Durante la costruzione, crollò la cupola e i lavori furono successivamente affidati a Filippo Juvarra. Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Palazzo di alta rappresentanza venne realizzato tra il Sei e il Settecento, in seguito rimaneggiato da Francesco Dellala di Beinasco (1773), architetto civile di S.M. Carlo Emanuele III. Il Palazzo fu l’ultima residenza ufficiale dei Duchi d’Aosta. Ora ospita la sede dell’Amministrazione Provinciale.
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4 Passi Palazzo Seyssel di Sommariva e Chevalley. costruito intorno al 1765/70, con facciata di mattoni rossi a vista, all’angolo con Via Bogino. ln questo Palazzo nel 1804 nacque il Generale e Ministro Alfonso La Marmora, fondatore del leggendario corpo dei bersaglieri. Casa di Abitazione. Il grande caseggiato fu edificato dalla Società dei Costruttori di Vanchiglia nel 1843 su disegno di Alessandro Antonelli, colui che progettò la celeberrima Mole, simbolo della città. Ghetto ebraico. Questo grande edificio compreso fra le vie Maria Vittoria, San Francesco da Paola, Principe Amedeo e Bogino, conserva i segni della sua destinazione a ghetto degli ebrei. Palazzo Coardi di Carpeneto. Palazzo residenziale e di affitto, realizzato su progetto attribuito ad Andrea di Castellamonte, ristrutturato nel Settecento dal Derossi. Piazza Carlo Emanuele popolarmente della piazza Carlina. Spazio di valore storico, artistico ed ambientale. È uno dei più significativi spazi scenografici di Torino. Palazzo Tapparelli d’Azeglio del 1678 su progetto di M. Garove. Nel Palazzo nacque nel 1798 Massimo d’Azeglio. Palazzo Roero di Guarene, poi Ferrero d’Ormea. Edificato nel 1710 dal Conte Roero di Guarene. La facciata è dovuta all’Architetto Filippo Juvarra. Chiesa di Santa Croce. Progettata dall’Arch. Filippo Juvarra nel 1718. All’interno il coro detto delle monache ed affrescato da Carlo Amedeo Vanloo. La cupola è interamente ricoperta in rame ed è sostenuta da colonne in marmo. Ai tre altari vi si trovano opere pittoriche del Moncalvo e Beaumont. Collegio delle Provincie. Attualmente Caserma dei Carabinieri intitolata al Capitano Ghioffredo Bergia, è una delle poche opere civili di Bernardo Vittone, straordinario autore delle più belle chiese di Torino e del Piemonte. Albergo di Virtù. Edificio della metà del 700 sede dell’istituto dal 1880 circa sino al 1890, l’edificio è stato abitato anche da Antonio Gramsci.
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Moda
un filo... lungo chilometri zero Sono caldi. Sono stilosi. Sono classici. Ma soprattutto arrivano da molto, molto vicino. I capi di queste pagine – tutte dedicate a come difendersi dal freddo – sono prodotti dai migliori lanifici piemontesi: Herno, Barbera, Miroglio. Perché i filati «a chilometro zero» scaldano di più. Uno avvolgente e cremoso, l’altro caldo e morbido: i due cappottoni Elena Mirò e Caractère hanno in comune un lussuoso profilo in pelliccia
Tris di cappe (caldissime) firmate Herno. In nylon stampato effetto 3D (ma sembra lana!); in tweed antracite, con maxi zip e fodera in ovatta staccabile; in piuma e tricot bianco neve, lavorata a treccia.
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Un gradino più bon-ton: il bolero in lana di alpaca mohair con ampio collo in volpe fa parte della capsule collection Herno Signature, così come il cappottino sancrato in lana bouclè con maxi zip e press button dorati
Moda
Caldi e femminili, i tre abiti da portare su leggings o collant coprenti: il primo, bicolore, è di Elena Mirò e valorizza i fisici più formosi, mentre il «classicone» rosso con spallina e il tubino geometrico grigio e nero sono di Caractére.
Agatha Cri, Eklè, Alanred, Jei-O’
Bijoux appallottolati
Classe ‘83, nata a Bra (Cuneo), Giulia Ceccarelli da piccola rovistava nel cestino dei lavori a maglia della nonna... e anche ora che è architetto non ha perso il vizio. Così ha creato Appallottolandocelo (www.appallottolandocelo.com): una linea di bijoux dal nome allitterato e dalla confezione curatissima, tutti ispirati ai gomitoli che aveva in casa. I materiali: lana, cotone, legno, pietre naturali e sughero. Che diventano piccoli gomitoli da appuntare all’orecchio o maxitrecce di lana che, al collo, impreziosiscono gli abitini più classici.
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Moda
un filo... lungo chilometri zero Una serie di «sopra» in calda lana (magari colorata: quest’anno mai senza rosso!), dalla giacchina al cache-coeur, si abbina ai «sotto» più classici: mini nera, pantalone a sigaretta. Come questi di Caractère: la gonna è svasata e sta bene a (quasi) tutte, il pant tocca la caviglia e permette alle più eccentriche di sfoggiare calze fantasia. Di lana, ovviamente!
Antracite con spesso bandeau nero, è il pull a scatoletta che accompagna la figura. Più grintoso il giacchino rosso con fiore applicato, che slancia grazie alle maniche a tre quarti. Entrambi Caractére. Un poncho che avvolge, tiene caldo e mimetizza un punto vita non perfetto: a motivi bicolori o grigio mélange, entrambi Elena Mirò. A metà tra scaldacuore e giacchina, in un bianco neve con maxifiocco sul davanti: è il cardigan Caractère, adatto a chi non perde l’abbronzatura nemmeno a Novembre...
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Moda
un filo... lungo chilometri zero Con i nuovi cappotti che mixano tessuti tecnici e filati pregiati, sta al caldo anche lui. E sotto...altra lana, per uno stile classico-dandy che non passa di moda
(da sn.) Pesa 200 grammi il piumino in nylon satinato stampato tweed: qui in versione blazer tre bottoni con revers a contrasto. Maglia tricot accoppiata alla piuma, da portare anche separatamente, per il bomber con cappuccio in lana lavorata a costa inglese Più leggero il montgomery in maglia tricot melange con pettorina in nylon staccabile, così come il peacoat in maglia tricot melange con interno in nylon. Tutto Herno
Sotto il cappotto, resta lo stile dandy. Protagonista il cardigan in cashmere blu navy. Sotto, camicia button down di cotone fantasia «bastoncino» e cravatta grigia in tweed di lana e seta a pois. Sempre in cashmere finestrato la giacca sartoriale verde, di taglio sportivo; sotto, una camicia azzurra in cotone oxford, con cravatta di seta rossa a motivi geometrici e pochette in seta stampata a farfalle. Tutto Luciano Barbera
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Elena Mirò via Roma 112 Caractère via Roma 116 o via Madama Cristina 116/b ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 79
Beauty
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a Emma Watson a Rihanna, non vi sarà sfuggito che il taglio di questa stagione è il corto sbarazzino: lo chiamano «pixie cut», ed è un corto sfilato e allungato strategicamente sulla fronte o sui lati. Ma attenzione: non dona a tutte. Per «darci un taglio», specie se così drastico, è obbligatorio mettersi nelle mani di un hairstylist esperto. Come Jill Vergottini: la sua famiglia, storica stirpe di parrucchieri di Milano, inventò i corti geometrici delle dive della canzone, dalla Carrà alla Caselli. E lei, 48 anni, ha distillato lustri di saggezza in un divertente manualetto, Mi raccomando la frangia (Add editore, pagg. 95, € 13). Da usare per ispirarsi, con le illustrazioni di questa pagina. E aiutandosi con i prodotti – dalla cura allo styling – di cui proprio non potete fare a meno.
Copertina Jill Vergottini, “Mi raccomando la frangia”
Corto d’autore
Pasta fibrosa e crema spugnosa: sembrano ingredienti macrobiotici, sono i nuovi prodotti della linea Matt & Messy di L’Oreal. Per scolpire i capelli corti in un look trasandato, ma che non lascia nulla al caso
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Un corto perfetto è un corto folto: niente capelli radi e cuoio capelluto a vista con i prodotti Elvive a base di Arginina. Il packaging nero è “da maschio”, ma vanno bene anche per lei....
Uniscono i principi attivi di 5 oli essenziali - più gli aromi di arancio, vaniglia e ambra - le Gocce sublimi di Collistar: proteggono e nutrono i capelli, facendo anche da barriera contro l’inquinamento
Beauty
pixie cut A sinistra il mitico caschetto di Caterina Caselli, a destra il taglio Jill Vergottini
Il vero pixie è versatile, ma va modellato con piastre, phon e ferri, che possono rovinare il capello. Non se usate prodotti termoattivi: come quelli di Sunsilk, a base di ThermoActive, che protegge fino a 230 gradi.
Rinforzano e accelerano il ciclo di crescita, per una capigliatura densa e sana: sono le fiale Dercos Neogenic di Vichy, a base di Stemoxydine, cioè di cellule staminali.
Si modellano con difficoltà, hanno poco volume, sembrano radi: per i capelli sottili il corto è un duro banco di prova. Rimedio: Phytovolume Shampoo di Alés, che offre leggerezza, consistenza ed elasticità, favorisce il rigonfiamento idrico e dona un volume visibile subito. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 81
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DI CHIARA FERRERO
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l bando la banalità e la noia. A Genova, dal 25 ottobre al 4 novembre, si scatena l’immaginazione: le barriere fra scienze matematiche, naturali e umane saranno abbattute e la ricerca si potrà toccare, vedere, capire senza confini. Il Festival della Scienza festeggia il suo decimo compleanno dedicandolo proprio all’Immaginazione. E lo fa con l’idea che lo ha animato in tutti questi anni: quella di rendere la scienza accessibile a tutti, di lasciarle invadere l’intera città e di trasformarla in un grande gioco. “L’immaginazione è più importante della conoscenza – diceva Albert Einstein -. La conoscenza è limitata, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’evoluzione”. Nel capoluogo ligure l’appuntamento è con tantissime iniziative: laboratori sempre più interattivi, mostre scientifiche e artistiche, conferenze, incontri, exhibit, eventi. È un’edizione speciale per festeggiare dieci anni che hanno cambiato il concetto stesso di scienza: non più qualcosa di astratto, da laboratorio, per addetti ai lavori. Ma una vera e propria festa, accessibile a un pubblico trasversale grazie a una partecipazione attiva e a una diffusione capillare sul territorio. Il festival riflette su se stesso e nel contempo guarda avanti. Lo fa con FestivalDieci, una serie di conferenze per incontrare i grandi scienziati che in questi anni hanno contribuito al suo straordinario successo: Edoardo Boncinelli, Luca Cavalli Sforza, Giulio Giorello, Brian Greene, Umberto Guidoni, Piergiorgio Odifreddi, Lisa Randall, Martin Rees, Ian Tattersall, Catherine Vidal. Si riflette sul passato della scienza attraverso grandi scienziati del presente con gli incontri Sulle spalle dei giganti: si inizia con Alan Turing, di cui nel 2012 cade il centenario della nascita, raccontato da George Dyson (storico della scienza e della tecnologia di Princeton, celebre per i suoi studi sul mondo di internet). E poi Charles Darwin spiegato da James Moore, l’autore della più importante biografia sul grande scienziato inglese, Galileo Galilei raccontato da Jean-Pierre Luminet (astrofisico franceShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 83
Freestyle
Dove Come Quando Il Festival della Scienza si svolge dal 25 ottobre al 4 novembre in varie sedi dislocate nel centro di Genova. Le informazioni sulle location dei singoli eventi si trovano sul sito www.festivalscienza.it. Orari della manifestazione: feriali 9-18, festivi 10-19. Sono inoltre previste conferenze e spettacoli alle 20.30. Si possono avere maggiori informazioni sul Festival chiamando il numero 010.8976409 oppure scrivendo a info@festivalscienza.it. Il Festival è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza in partnership con Regione Liguria, CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell’Istruzione e Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Telecom Italia.
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se, tra i maggiori esperti di buchi neri). Si celebrano anche i 500 anni della Facoltà di Medicina dell’Università di Genova, con la mostra Stregoni aristotelici e scienziati indigeni. L’uomo e la cura: un percorso per immagini, con cui si può scoprire una collezione unica di oggetti provenienti da oltre 100 gruppi etnici legati alle diverse tradizioni mediche del mondo. Inoltre, torna, in una veste completamente rinnovata, una delle mostre scientifiche più belle mai presentate, premiata come best exhibition al Shanghai Science Festival: Semplice e complesso. Da non perdere anche le conferenze sul tema Immaginare è il mio mestiere in cui il pubblico si trova faccia a faccia con gradi visionari capaci di anticipare i tempi. Tra loro, Renzo Piano che parla dell’architettura al servizio della scienza insieme a Greg Farrington, direttore della California Academy of Science; Fritjof Capra, noto per il Tao della fisica e per le sue ricerche ai confini tra scienza e spiritualità orientale. Con il ciclo Punti di svolta il Festival si concentra sulle scoperte recenti che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze. Ne fanno parte gli incontri con Fabiola Gianotti (coordinatrice dell’esperimento ATLAS al CERN) che racconterà la straordinaria avventura che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. E poi Carlo Defanti, già primario di neurologia all’ospedale Niguarda di Milano che ha avuto in cura Eluana Englaro e Vladimiro Zagrebelsky, parleranno dell’eutanasia. Alle scoperte più rivoluzionarie sono dedicati anche le esposizioni interattive Il dono della massa, a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per rendere comprensibile al pubblico il mistero della “Particella di Dio”, ovvero il bosone di Higgs. Tantissime le iniziative anche per bambini e ragazzi.
Teatro food
“Assaggi di Teatro”, ricetta: prendere un recipiente capiente, aggiungere un cartellone teatrale prestigioso, la creatività culinaria di chef stellati e gli ingredienti del territorio piemontese. Mescolare bene il tutto, impiattare con cura, e gustare.
Maria Luisa Basile con gli chef Vicina nella cucina di Casa Vicina per Eataly
Assaggi di Teatro
DI Maria Grazia Belli
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iunta alla sua terza edizione “Assaggi di Teatro”, realizzata da Roma Gourmet in collaborazione con la Fondazione del Teatro Stabile Torino, la Camera di commercio di Torino, con il contributo della Fondazione CRT, con il supporto dell’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, con il patrocinio di Regione Piemonte,Provincia di Torino, Comune di Torino, con il sostegno dell’Azienda Agricola Forcella, torna a novembre con nuove ricette e chef di alto livello. L’iniziativa nasce all’interno del progetto web, Roma Gourmet, ideato nel 2007 da Maria Luisa Basile, giornalista e critico gastronomico della guida ai Ristoranti d’Italia dell’Espresso. «L’obiettivo – spiega Maria Luisa Basile ideatrice e curatrice del progetto- è quello di far incontrare due mondi, quello del teatro e quello della cucina d’autore che sono entrambi difficili per chi non li conosce. Vogliamo far conoscere la cucina d’autore e i prodotti enogastronomici della propria regione a chi è già appassionato di teatro, e viceversa far conoscere il teatro a coloro che sono appassionati di gastronomia». In che cosa consiste questo percorso? «Prima di tutto selezioniamo, dalla stagione del Teatro Stabile, delle opere e le elaboriamo con gli chef cercando delle affinità tra gli spettacoli e la tecnica di cucina dei cuochi o i loro ingredienti preferiti. Nasce quindi un piatto che sintetizza in sé la fantasia creativa dello chef ispirata dall’opera teatrale. Gli chef scelti per il progetto sono tutti cuochi di ristoranti prestigiosi e rinomati, alcuni con stelle Michelin. Collaborano a questa terza edizione: Pierluigi Consonni del Vintage 1997 di Torino, Stefano Gallo de La Barrique di Torino, Giovanni Grasso e Igor Macchia de La Credenza di San Maurizio Canavese, Christian Milone de La Gastronavicella di Pinerolo, Mariangela Susigan de La Gardenia di Caluso, Marcello
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Teatro food
A partire dall’alto: Baccalà in due maniere, passata di ceci, limone candito carciofi e olio allo zenzero dedicato da Stefano Gallo a Moscheta di Angelo Beolco detto Ruzante. Crudo di pesce ed erbe spontanee dedicato da Mariangela Susigan a Tutto per bene di Luigi Pirandello. Scamone in salsa di Barolo, animelle e mele dedicato da Claudio e Anna Vicina a Lo stupro di Lucrezia di William Shakespeare. Foto di Brillante-Severina
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Trentini di Magorabin di Torino, Claudio e Anna Vicina di Casa Vicina Guido per Eataly di Torino». Una volta creato il piatto, si può mangiare? «Queste performance di food art possono essere fruite in vari modi. Sicuramente nei ristoranti dei cuochi coinvolti che terranno il piatto in menù per l’intera durata delle repliche dello spettacolo. Inoltre lo spettatore che andrà al ristorante con il biglietto dello spettacolo, godrà di alcune coccole o vantaggi che ogni chef ha ideato. C’è chi fa lo sconto sul conto o sui libri di cucina, chi offre un calice di bollicine di benvenuto, chi uno stuzzichino in più rispetto a quello previsto. Coloro che non avessero voglia di andare a mangiare il piatto al ristorante avranno la possibilità di cucinarlo a casa, perché le ricette dei piatti, dettagliate e corredate da foto, si possono scaricare dal nostro sito www.assaggiditeatro.it». Ma non finisce qui… «Infatti, a teatro e in città verranno distribuite delle cartoline gourmet che sul fronte presentano la fotografia del piatto e sul retro le informazioni sull’iniziativa, a quale spettacolo è ispirato, chi l’ha ideato e cucinato. Inoltre sul sito le performance vengono raccontate con parole e immagini: viene spiegata la connessione con l’opera, viene illustrata la ricetta e consigliati, in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino, gli abbinamenti enologici. Infine, sempre in collaborazione con l’Enoteca Regionale e con la Camera di Commercio di Torino, periodicamente offriamo, nel foyer del Teatro Carignano, delle degustazioni di vini. Sono delle piccole lezioni magistrali svolte da sommelier qualificati».
Teatro food
Alcuni esempi della prossima stagione? «Il primo piatto (nella foto in alto) è ispirato allo spettacolo di Daniel Pennac, “Le 6ème continent (il sesto continente)”, al Teatro Carignano dal 14 novembre. Il sesto continente è quello composto dai rifiuti dell’umanità che, in un ipotetico futuro, sono diventati così ingestibili da aver formato un continente. La risposta di Assaggi di teatro è ecologica e contrappone a questa zattera di rifiuti, uno spazio interamente verde. Igor macchia e Giovanni Grasso de La Credenza hanno quindi creato un orto insolito molto colorato, realizzato con verdure di stagione e presentato in maniera fantasiosa, quasi un ikebana orizzontale. Il 20 novembre andrà in scena al Teatro Carignano lo spettacolo “Tutto per bene” di Luigi Pirandello con la regia di Gabriele Lavia. Il tema dell’opera è la solitudine e anche la follia. Noi abbiamo pensato che il solitario non deve privarsi del gusto e ci siamo chiesti: “cosa può mangiare un eremita?”. Sicuramente quello che trova in natura e che può procacciarsi da solo. È nato così, insieme alla chef Mariangela Susigan de La Gardenia, un crudo di pesce, una tavolozza di crudi insaporita da erbe e fiori spontanei. Questa è anche la cifra stilistica di questa chef che si caratterizza e si distingue dalle altre cucine, per la presenza costante nei suoi piatti di erbe spontanee, che negli anni ha imparato a conoscere e a raccogliere. Il 4 di dicembre al Teatro Gobetti, verrà presentata “Doppio inganno”, la commedia perduta di William Shakespeare, ispirata a un episodio del Don Chisciotte di Cervantes. Con lo chef Pierluigi Consonni del Vintage 1997, abbiamo pensato a questo Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento e abbiamo trasformato dei paccheri alla parmigiana in mulini».
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Torino Film Festival
I primi 30 anni del
torino film festival
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l Torino Film Festival quest’anno compie 30 anni. Multiforme e ricco di contenuti, l’appuntamento che fa di Torino la capitale del cinema internazionale per dieci giorni all’anno, dal 23 novembre al 1 dicembre, viene qui presentato in 15 tesserine, un piccolo album di notizie che ne celebra l’originalità e il carattere.
1. Abbreviato in TFF, il festival ha un’anima duplice: da un lato osservatore del “nuovo”, intenso in termini di ricerca di contenuti e forme narrative; dall’altro garante del passato, per sottolinearne le innovazioni che ormai sono diventate tradizione e portare alla luce stili e tematiche d’avanguardia di registi oggi celebri.
2. Per il quarto anno consecutivo il direttore del festival è Gianni Amelio, regista italiano noto per Porte Aperte (tratto dall’omonimo libro di Leonardo Sciascia e nominato agli Oscar 1991), Il ladro di bambini (vincitore del premio della critica al Festival di Cannes nel 1992), Lamerica (vincitore del Premio Osella alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1994) e Le chiavi di casa (tratto dal romanzo di Giuseppe Pontiggia, Nati due volte). 3. Ogni anno il TFF propone una retrospettiva sulla filmografia di un regista celebre e considerevole per la sua ricerca artistica: quest’anno tocca al regista americano naturalizzato inglese Joseph Walton Losey. Nato nel 1909, Losey fu vittima della “caccia alle streghe”, propugnata dal senatore McCarthy negli anni Cinquanta a Hollywood contro i cosiddetti dissidenti rossi, ovvero registi e sceneggiatori sospettati di avere contatti non per forza con il comunismo, ma anche solo con una cultura alternativa ritenuta pericolosa. 88 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Torino Film Festival
Rifugiatosi in Inghilterra, Losey porta avanti la sua originale attività di regista cercando di coniugare stile espressionista e barocco, lezione brechtiana e racconto dell’intimità, narrazione dell’ambiente, spesso angusto, e fedeltà ai generi, tra cui spicca il thriller. 4. Concorso Internazionale di Lungometraggi: riservato a registi che abbiano diretto non più di tre opere, il concorso rappresenta la competizione più importante del festival e presenta opere inedite in Italia, che possano costituire, per genere, linguaggio e tendenze, il cinema del futuro. La giuria è presieduta dal regista e scrittore italiano Paolo Sorrentino. 5. L’altro prestigioso premio che viene conferito durante il TFF è il Gran Premio Torino, istituito nel 2009 e assegnato ogni anno a “cineasti che, dall’emergere delle nouvelles vagues in poi, hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico, alla creazione di nuovi modelli estetici, alla diffusione di nuove tendenze contemporanee”. Nelle edizioni precedenti il premio è stato conferito a Francis Ford Coppola, Emir Kusturica, John Boorman e Aki Kaurismaki. Quest’anno il premio va a Ken Loach ed Ettore Scola, entrambi presenti al festival. 6. Sezione Rapporto confidenziale: nel cartellone del festival, rappresenta il focus su un fenomeno specifico che si sta facendo largo nel panorama internazionale. Quest’anno otto titoli racconteranno L’incubo americano. 7. Sezione Festa mobile: un percorso tra anteprime interessanti, pellicole che hanno avuto particolarmente belli usciti durante l’anno e mode nascenti. Tra provocazioni e novità, l’anima commerciale e quella più intellettuale del cinema cerca qui di trovare una felice, o almeno stimolante, commistione. 8. Sezione Onde: la fetta del cartellone più sperimentale per linguaggi, durata e genere dei film presentati. Quest’anno è dedicata al regista portoghese Miguel Gomes, di cui si proietta l’ultimo film Tabu, già presentato con successo alla Berlinale 2012. 9. Si inaugura quest’anno la sezione TFFdoc, interamente dedicata al documentario come genere specifico e degno di attenzione alla pari del lungometraggio. Due le declinazioni, quella prettamente italiana e quella internazionale. 10. Sezione “Figli e Amanti”: un vero e proprio tributo a pellicole o maestri che hanno destato amore, ammirazione e ispirazione in alcuni registi contemporanei,
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Torino Film Festival
diversi per stile e scelte estetiche. Due coppie sceglieranno un film e ne parleranno: Pier Francesco Favino e Marco Tullio Giordana, Alessandro Preziosi e Pappi Corsicato. 11. Nei suoi primi anni di vita il TFF si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani e investigava le storie e la cultura di giovani cineasti, spesso alle prime esperienze. Quest’anno il TFF ne celebra alcuni, coloro che grazie al festival riuscirono a farsi conoscere e che, allo stesso modo, fecero la storia dell’evento. 12. Vera e propria officina di esperimenti e laboratorio di respiro internazionale, il TFF ha una sezione di formazione e ricerca riservata a sceneggiatori e registi alla loro prima o seconda opera. Il TorinoFilmLab sostiene – anche economicamente – progetti diversi per provenienza e prospettiva e giunge quest’anno alla quarta edizione. 13. Le sezioni Italiana.Corti e Spazio Torino presentano alcuni promettenti cortometraggi inediti realizzati in Italia, i primi, e nel solo territorio torinese, i secondi. 14. I cinema multisala coinvolti dal TFF sono il Massimo (via Verdi 18), il Lux (Galleria San Federico) e il Reposi (via XX Settembre 15). Per tutte le info riguardanti ingressi, abbonamenti e orari di programmazione sfogliare www.torinofilmfest.org o contattare lo staff: 011.8138811, info@torinofilmfest.org 15. L’immagine della trentesima edizione del TFF vanta quest’anno una firma d’eccezione, quella di Francesco Tullio Altan, creatore di personaggi indimenticabili come la cagnetta a pois La Pimpa e l’operaio metalmeccanico Cipputi. Proprio quest’ultimo dà il nome al premio che ogni anno dal 1996 il TFF assegna alla miglior opera che tratta il tema del lavoro. E la giuria è presieduta proprio da Altan. 90 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
In Persona
La TORERA con radici cubane DI IRENE SOAVE
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In Persona
Sol Ruitz è una “figlia dei fiori del blues cubano”, nel 2012 il MIami Times l’ha definita miglior songwhiters 2012.
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na torera. Forse un po’ rockabilly, ma torera». Camicie da uomo, gilet ricamati, cappelli sulle ventitré, righe e pois mescolati, ricci indomabili rasati su un lato: il look perlomeno eccentrico di Sol Ruiz, 28 anni, radici cubane, nata a Miami e torinese per amore – da un anno vive in città con il marito, il cantautore Matteo Castellano – si ispira, lei dice, «ai toreri nell’arena, ma non solo per i loro costumi che mi piacciono tanto. Come i toreri, sono in lotta. Il torero è un lavoro da maschio: e anche la musica latina, che é quella da cui parto, è molto machista. Io lotto contro questo. Da quando sono in Italia il maschilismo lo vedo ovunque. Sono a un concerto, dico al fonico: regola la mia voce così. E lui fa cosà. Poi arriva il montatore e parlano di una, si dicono ‘’che tette’’ o ‘’che culo’’ come di una vacca al mercato. Io allora li sfido. Mi presento con camicie maschili, giacche, cappelli. E mi godo la faccia che fanno». Coloratissimo, hippy e dada, il look di questa «figlia dei fiori del blues cubano» (come lei si definisce) e miglior songwriter della Florida 2012 (così la definisce il Miami Times) non può però essere ridotto a una sfida al maschio, né a una (sana) risata in faccia al look invariabilmente patinato di tutte le popstar, soprattutto latinas. E non solo perché «alcuni uomini sono anche buena gente», concede lei, ridendo. Ma perché i suoi occhiali fuori misura, le pagliette sulle ventitré insieme alle giacche Dixieland, le quattro lettere della parola «Free» («libera») disegnate sul dorso di ogni dito, la cravatta maschile annodata sotto un rossetto scarlatto, la pipa e l’ukulele, sono il manifesto di quello che è il suo motto, dal vestiario alla musica: la mezcla, il mix. Spudorato, ma sempre omogeneo. La gonna da campesina con le bretelle da clown; il blues con il folk, la musica tradizionale con la psichedelica. «Faccio fatica a inserirmi in un genere. Come cantautrice direi blues psichedelico cubano, ma così facendo lascio fuori molti dei miei progetti», spiega lei, con una voce che parlando è roca e sexy, e quando canta ricorda, senza esagerare, un po’ Celia Cruz e molto Janis Joplin. L’itinerario da cui arriva è questo: nata a Miami da genitori cubani, appena 19enne firma con la Emi e scrive canzoni per gli ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 93
In Persona
Sol suona il 3 novembre allo Sbarco di via Silvio Pellico e il 14 dicembre al Des Arts. Mentre il 1 dicembre al Caffé della Caduta di via Bava porta lo spettacolo di cabaret Hola Gorgonzola, con il marito Matteo.
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interpreti del pop latino. A Cuba, l’isola delle sue radici, le offrono un contratto da star del reggaeton; ma lei rifiuta e scappa a New Orleans, ad approfondire le sue inclinazioni blues. Nel 2009 il primo cd: Outlander. Sei tracce una diversa dall’altra (le trovate online, sul suo sito solishere.com), dalla malinconia di Soledad («il mio nome doveva essere solitudine») alla spensieratezza di Free love e Playin’it by ear. Poi, nel 2010, il viaggio in Europa, «dove non è come negli Usa, che ti inscatolano per forza in un genere: qui c’è ancora posto per sperimentare». Qualche mese a Madrid, un tour nel continente e l’approdo in Italia, nel villaggio di artisti di Bussana Vecchia, in Liguria. «Ma dopo un po’ il paesino mi sta stretto, io sono più un tipo da città. E a Torino viveva la fisarmonicista Gaia Mobilij, con cui suonavo già allora, e mi ci sono trasferita. Dopo pochissimo ho conosciuto Matteo e ci siamo sposati. Ma la città l’ho scelta prima: è il posto giusto, europea e vivace, piena di locali in cui suonare, con influenze da tutto il mondo, dall’Africa alla Francia. Abbiamo abitato quasi un anno a San Salvario; ma ora il quartiere sta diventando troppo fighetto, troppo pieno di locali alla moda e studenti, e ci siamo spostati in una zona davvero popular, Barriera di Milano». I suoi luoghi preferiti? «Il Café des Arts, di via Principe Amedeo e Giancarlo ai Murazzi; il mercato di Porta Palazzo, il parco del Valentino. E poi una minuscola spiaggetta sulla Dora: è sotto un ponte, non ci va mai nessuno perché è sporca, ma mi piace starmene lì a pensare». E i posti dove, in attesa del secondo e terzo album, scritti contemporaneamente, quasi finiti - «Mi mancano solo i titoli e un po’ di burocrazia, ma arriveranno a gennaio» - e finanziati con Kickstarter, potremo vederla? Sol suona il 3 novembre allo Sbarco di via Silvio Pellico e il 14 dicembre al Des Arts. Mentre il 1 dicembre al Caffé della Caduta di via Bava porta «uno dei miei mille progetti», lo spettacolo di cabaret Hola Gorgonzola, in cui divide il palco, tra battibecchi e gag stile Sandra e Raimondo, con il marito Matteo. Che mentre finiamo quest’intervista è rientrato a casa: «Ti devo lasciare, tra poco arriva mia suocera per pranzo». Menu: «Picadillo, un piatto cubano. C’è carne, salsa di pomodoro, uovo, vino bianco, ci puoi mettere tutto quello che vuoi, è una mezcla». E chi scrive (se non si fosse capito, una grande fan delle mezclas musicali ed estetiche di Sol Ruiz) scommetterebbe che sia buonissimo.
Arte
UN’INVASIONE
D’ARTE IN CITTA’
Artissima, Paratissima e The Others tornano a novembre con grandi novità
I
primi giorni di novembre l’arte invade Torino, si appropria dei suoi spazi e trasforma la città in un epicentro artistico e museale di portata internazionale. Tra le iniziative già diventate tradizione, i programmi off e i progetti che si stanno facendo largo poco alla volta, Torino non sembra neanche più Torino o, meglio, Torino diventa l’unica – per qualche giorno – rappresentante nazionale dell’arte contemporanea: gallerie provenienti dalle Americhe, dall’Asia e dal Medio Oriente, oltre che dall’Italia, giovani artisti, opere d’avanguardia, spesso mai esposte prima, e aste, concorsi, premi. Artissima, Paratissima e The Others, ecco le tre protagoniste dell’arte in città.
DOVE COME QUANDO 9-10-11 novembre 2012 Ore 11 – 19 Oval Lingotto Biglietto intero 15.00 €, ridotto 10.00 € Contatti: 011.19744106 info@artissima.it www.artissima.it
Ilit Azoulay, First Option, 2012, 184 x 150 cm, Inkjet Print Courtesy Braverman, Tel Aviv ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 95
Arte
Francesco Barocco, Senza Titolo (2011) acquaforte con intervento a grafite 37,2 x 26,7 cm Courtesy Norma Mangione Gallery, Torino Kiki Smith Virgin Mary (1994) Occhi prostetici, pennello e penna nera su papier machÈ 88,9 x 43,18 x 61 cm Courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
ARTISSIMA Con/TEXT: la piattaforma di Artissima che raccoglie l’arte sottoforma di testo: pubblicazioni, cataloghi, edizioni d’arte che si prestano ad essere sfogliati comodamente, ma anche a diventare occasione d’incontro e dialogo perché protagonisti di un’area esclusivamente dedicata. Art Walks/Art Questions: speciali visite guidate della fiera condotte da curatori e collezionisti internazionali, che accompagnano il pubblico in un percorso del tutto personale, in cui il gusto e l’esperienza del singolo diventano insostituibile e peculiare fil rouge.
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La più istituzionale delle tre manifestazioni, Artissima è la fiera d’arte contemporanea che porta Torino alla ribalta del panorama artistico internazionale. Ospitata per il terzo anno all’Oval, l’enorme spazio (20.000 metri quadri) del Lingotto realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006, la fiera presenta 172 gallerie (53 italiane e 119 internazionali) suddivise in quattro sezioni tematiche: Main Section, lo spazio per gli artisti già noti su scala mondiale, che qui espongono opere inedite e non; New Entries, l’area riservata alle gallerie che hanno meno di cinque anni e che non sono mai state presenti alla fiera – quest’anno sono 32 e si contendono il premio Guido Carbone; Present Future, piattaforma di lancio dei nuovi talenti, realizzata in collaborazione con Illy, conta 20 artisti selezionati da un team di giovani curatori internazionali; Back to the Future, uno spazio che propone le opere di alcuni artisti attivi negli anni Sessanta e Settanta, poco conosciuti dal grande pubblico, ma ritenuti rilevanti dal comitato curatoriale, sono stati scelti proprio per conferir loro la visibilità che avrebbero meritato. Coordinata quest’anno da Sarah Cosulich Canarutto, nominata direttrice lo scorso febbraio, Artissima non vuole chiudersi tra le pareti vetrate e luminose dell’Oval, ma vuole aprirsi anche alla città e ad alcune iniziative collaterali. “It’s not the End of the World”, questo il nome del progetto che coinvolge altre quattro istituzioni dell’arte contemporanea presenti sul territorio torinese: il Castello di Rivoli, la GAM, la Fondazione Sandretto Rebaudengo e la Fondazione Merz. Con un esplicito riferimento alla profezia dei Maya che tanta attenzione catalizza in questa fine del 2012, il progetto propone un unico percorso nel concetto di “fine del mondo”, che include anche, con una punta di sarcasmo, la critica alla situazione culturale del momento, in cui la fine – concreta, non più un’idea – sta investendo diverse realtà artistiche e museali. Al quadrilatero romano, invece, “Artissima LIDO” focalizza l’attenzione sulle giovani generazioni di artisti internazionali che, in luoghi anti-convenzionali ma perfettamente calati nella quotidianità urbana, hanno realizzato opere site-specific, installazioni, video e performance.
Arte
A sinistra la foto di Davide Bellucca dell’edizione 2011 di Paratissima. Sotto un’immagine delle ex carceri Le Chiuse, sede di The Others.
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PARATISSIMA Giunta quest’anno alla sua ottava edizione, la fiera degli artisti sconosciuti ed emergenti più alternativa d’Italia si sposta da San Salvario, quartiere che le ha conferito il successo, alle Arcate dell’ex. M.O.I. (Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso di via Giordano Bruno 191), vicino al più istituzionale Oval. Durante gli stessi giorni di Artissima, infatti, l’arte si esprime anche nelle sue forme meno istituzionali, forse più spontanee e spartane. 100 tra giovani pittori, scultori, designer, fotografi e creativi del visivo, selezionati per mezzo di un apposito concorso diffuso su territorio torinese, nazionale e internazionale, espongono le loro opere nei negozi, le strade e le piazze del borgo Filadelfia, già riqualificato qualche anno fa grazie al Villaggio Olimpico, questo stesso poi nuovamente abbandonato. È anche questa una delle missioni di Paratissima, anzi la spinta che nel 2005 l’ha fatta nascere: agire in spazi della città che, per qualche ragione, non vengono più utilizzati e si trovano in degrado. Dal 7 all’11 novembre spazio dunque a “Paratissima.. c’est MOI”, con un progetto di punta che presenta opere di artisti internazionalmente affermati come Carol Rama: “PORNdemia. Il porno da genere di nicchia a fenomeno pop”, un percorso attraverso, foto, pitture, sculture e installazioni che vogliono raccontare l’erotismo, dal più sano al più degenerato dalla cultura di massa. E uno, per così dire, nostalgico: “Paratissima Design”, una declinazione della fiera che fa del design tema di sviluppo collettivo e partecipato e di San Salvario – di nuovo – quartiere protagonista da cui non si riesce a scappare! Info su www.paratissima.it
THE OTHERS Ha solo due anni ma piace già moltissimo.
Le ex carceri Le Chiuse di via Borsellino 3 ospitano una fiera che pochissimo ha di convenzionale, a partire proprio dalla location: per ogni cella una galleria d’arte giovane, che abbia iniziato la sua attività rigorosamente dopo il 1° gennaio 2009. Artisti esordienti da presentare e promuovere, progetti editoriali da far conoscere al grande pubblico, musica e una festa organizzata dalla rivista Rolling Stone per – letteralmente – aprire le danze: questi gli ingredienti di The Others, l’arte nei suoi effetti collaterali. Aperta solo in orario serale, dalle 18 all’1 di notte, dal 9 all’11 novembre. Per avere un’idea dello stile dell’evento sfogliare www.theothersfair.com ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 97
Via Botero, 7 (ang via Barbaroux) Tel. 011. 5660524 - 328. 9586494 Via Santa Croce, 0/E (piazza Carlina) Tel. 011. 883958 - 329. 8704123 TORINO
www.ristorantivolver.com
Regali
“Strenne 2012: piccola guida per i vostri doni”
Chi ben
comincia...
N
atale si avvicina, non ve ne siete ancora accorti? Se non volete arrivare il 24 dicembre (che per la cronaca è un lunedì) con ancora tutti i regali da fare, è meglio organizzarsi per tempo. Ci vuole ordine. Prima di tutto definite un budget, di questi tempi è fondamentale. Successivamente create una lista con tutti i nomi delle persone a cui volete fare il regalo: dalla zia alla mamma, dall’ex fidanzato alla sorella, dal capo ufficio ai bambini delle amiche. In questo caso accanto al nome del bebè segnate l’età, non c’è niente di peggio che regalare un sonaglino a un bambino di 6 anni. A questo punto siete a metà dell’opera. Con lista e budget alla mano iniziate a pensare ad un regalo e ad un prezzo di massima: cucina, massimo 15euro? Dolci e affini, massimo 40 euro? Libri? Gioielli? Tecnologia? Infine create una piantina ragionata dei negozi scelti, mettetevi le scarpe più comode e via, si parte. Ecco di seguito alcuni suggerimenti scelti per voi da Shop in the City.
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Regali
Muoversi con gusto Una confezione che contiene proposte di viaggio prepagate di valore differente, di uno o più giorni, per scoprire i luoghi dell'eccellenza gastronomica. Ottime da regalare all'amico che potrà scorprire i luoghi del gusto di Eataly. Da Liberi Tutti 011/8198179.
METTIAMOCI UNA CROCE T-shirt in cotone melange con croce celtica in strass di Peacock Blue. La trovate da Visionhair in piazza Vittorio Emanule II , 4 a Moncalieri.
STEP BY STEP Alzata per frutta dal design lineare e sobrio della casa Koziol in plastica bio. C’è in bianco, arancione, fuxia e rosso. Composta da tre pezzi ad incastro utilizzabili anche come vassoi, è ideale per cup cake, fruttiere e per servire aperitivi e spuntini. Da De Carlo in via Carlo Alberto,36.
BAG DA BRIVIDO Ancora teschi nella Shopping bag in pvc di Ovs. La potete trovare anche con un solo teschio grande al centro. Per un look meno aggressivo c’è la collezione Bianca Neve con protagonisti i 7 nani.
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Regali
renne natalizie Non sono le solite creazioni in fimo. Shop in the city le ha scelte per la loro unicità e la scelta dei materiali. Minuziose e originali le piccole creature di Maemacreazioni non possono mancare sulla lista di Babbo Natale!
INCANTEVOLI GIOIELLI Misis, azienda familiare di Vicenza, propone per le feste dei gioielli di sicuro effetto. Come gli anelli o gli orecchini della linea Eden, che evocano un paradisiaco sottobosco con fiori in argento placcato oro e zirconi gialli e smalto azzurro shining o rosa. O la linea Cheers dove il tradizionale albero natalizio diventa centrotavola ma può essere destrutturato in albero di natale e gioiello. La catenina può infatti essere indossata in mille occasioni e la sfera di Natale, da sola o insieme ad altre delle stessa linea, può arricchire gli addobbi dell’albero. A Torino da Bellitti, via Chiesa della Salute 17/D e da Gioielleria Ermes, via Nizza 362 B.
Tentazione Le trovate da Saint-Germain-des-Prés in corso Racconigi 6/e. Sono le mitiche ballerine, senza frontiere, leggermente a punta e in cavallino stampato. Tocco glamour: le borchiette dorate su tutta la scarpa. Un regalo originale e decisamente fashion!
gioielli di GIOE è un bracciale a 2 giri composto da pietre dure, smalto e semi cristalli ad oblò. Le tinte sono adatte agli abiti autunnali ed invernali, ma potete indossarlo in qualunque stagione. Gioe Bijoux, via Giocasa 10 A Torino
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Telefono trendy Il perfetto pensierino simpatico che tutti vi invidieranno? è la custodia per iPhone ispirata alla borsa Kelly Chanel. In tanti colori, comoda e trendy!
Regali
BUSTE PORTA TUTTO Made in Italy, in spugna e lino e in tanti morbidi colori. Sono multiuso: intelligenti porta biancheria da viaggio o comodi porta pigiama da stanza. Un’idea proposta da Lyda Turck in corso Vittorio Emanuele II, 90 come regalo piacevole sia da fare sia da ricevere.
TUTE ORSO LUMINOSE Una tuta da ginnastica semplice, comoda ed elegante. Un prodotto torinese che nasce dall’esigenza di far indossare ai nostri figli una tuta senza troppi fronzoli, ma con una sorpresa: al buio il logo si illumina. www.orsobimbo.it
PROFUMO DI ROSA Le nuove profumazioni per la casa di Camomilla Milano by Essenza&Natura, mixano petali di rose bourbon e alba, fiori d’acqua e foglie di violetta con un tocco di limetta. Una gamma completa di prodotti dalla fresca e naturale fragranza che sboccia da candele, home spray, potpourri, diffusori a bastoncino e profuma biancheria.
creatività&gusto Quando la creatività incontra il gusto il risultato è inconfondibile. Paola dell’omonimo atelier, grazie al suo spirito innovativo e preciso rinnova le vostre vecchie pellicce, montoni e quant’altro, trovando l’idea giusta per far rivivere i capi che tenevate chiusi nell’armadio. Noi abbiamo scelto un piediletto. Brava Paola! Da Atelier Paola via Sivio Pellico 5, Saluzzo.
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PUPA SHOW Nuovi cofanetti Christmas Collection di Pupa. Una vera e propria sfilata teatrale suddivisa in sei mondi, come sei atti di uno spettacolo teatrale con 3 diversi protagonisti e soggetti: Pupa doll big, Clutch mania, Vanity. Il primo atto è dedicato allo stile parigino; il secondo celebra gli artisti più espressivi, i mimi; il terzo è ispirato all’Opéra National de Paris; il quarto è un inno alla musica; il quinto esalta gli anni ‘20 e il sesto racconta un ballo in maschera. Nelle migliori profumerie.
Il PROFUMO é BOND Questo è solo uno dei profumi Bond che potrete trovare da L’Acade des Parfums. Se cercate il profumo giusto andate al 74 di corso Vittorio Emanuele. Vi perderete piacevolmente nella vasta scelta e troverete la via di uscita grazie alla professionalità dei commessi.
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102 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
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Regali
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ENOGASTRONOMIA È appena uscito in libreria l’edizione 2013 di Osterie d’Italia. Pubblicato da oltre vent’anni da Slow Food, raccoglie l’elenco delle osterie delle regioni italiane, visitate per voi da oltre 400 collaboratori. Come sempre la guida è corredata dai simboli ormai familiari per riconoscere i locali selezionati: la Chiocciola per le osterie che più di altre entusiasmano per ambiente, cucina, accoglienza, assegnata quest’anno a 231 locali; la Bottiglia, per le osterie con le cantine più fornite e rappresentative della regione; e il Formaggio, per i locali che presentano la migliore selezione di caci. Sono 165 i locali piemontesi recensiti, 24 quelli segnalati dalla Chiocciola. In libreria.
CONFEZIONI GUSTOSE Nuova Collezione Caffarel per le feste natalizie. I golosi cioccolatini sono racchiusi in bellissime confezioni regalo. Caffarel-Thun nasce dalla collaborazione con Thun, storico marchio di Bolzano, e dà vita ad un angioletto e un pupazzo di neve pieni di cioccolatini. La linea elegante propone stelle, cubotti e confezioni rettangolari decorate con oro prezioso e bianco neve. Ricordo vintage per la scatola da collezione, in latta e grafica a rilievo. E per decorare la tavola, tornano le mini stelline glitterate in oro e rosse. Le trovate in vendita nelle migliori pasticcerie.
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Englishman
Imparare l’inglese con una
RISATA DI IRENE SOAVE
John Peter Sloan, nato a Birmingham, è riuscito a trasformare in un’occasione ridanciana uno dei più grandi crucci dell’italiano medio: imparare l’inglese. Sarà a Torino il 23 novembre al Teatro Colosseo con il suo spettacolo “I am not a penguin” (non sono un pinguino). ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 107
Englishman
Avvertenza: questa intervista ha un inizio e un finale un po’ scollacciati. Ma promettiamo che vi farà ridere. Del resto, come potrebbe essere diversamente? Lui, John Peter Sloan, nato a Birmingham, è riuscito a trasformare in un’occasione ridanciana uno dei più grandi crucci dell’italiano medio: imparare l’inglese. Lo abbiamo visto a Zelig, Report, Quelli che il calcio, Le invasioni barbariche; e ora è anche su La7, ospite 3 volte a settimana del nuovo show Parodi Live. E insegna inglese nel reality di Italia1 La scimmia, dove aiuta una classe di ragazzi disagiati a preparare la maturità. Del resto il suo metodo «Instant English» ha riconciliato con la lingua di Albione migliaia di «italians» che avevano ormai perso le speranze. E la storia del suo (turbolento) arrivo nel Belpaese è diventata prima un libro di esercizi (Lost in Italy, Mondadori, 300 pp., 16 euro), poi uno spettacolo: si intitola I am not a penguin («non sono un pinguino»: ma Sloan si rifiuta di spiegarci cosa significa, perché «rovinerebbe la sorpresa») ed è in cartellone per il 23 novembre al Teatro Colosseo (16,50-25 euro, www.teatrocolosseo.it).
108 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
C
i sono queste due donne ubriache, al cimitero, dopo un funerale. A tutte e due scappa la pipì. La prima si accovaccia su una tomba e poi, per pulirsi, usa le mutandine e le butta via. La seconda non vuole disfarsi della biancheria, e usa come carta igienica uno dei mazzi di fiori che ci sono sulla tomba». John Peter Sloan si interrompe. «Questa barzelletta», spiega, «la racconto solo per spiegare la differenza principale che ho trovato tra noi inglesi e voi, puntualità a parte, ma questa è una causa persa. Noi siamo una società emotivamente repressa: guai a mostrare in pubblico i propri sentimenti. Un uomo che ne abbraccia un altro è impensabile; una scenata da parte di una donna, altrettanto. Per questo sublimiamo tutto col sense of humour: una risata si porta via le nostre emozioni, dalla rabbia al lutto. Soprattutto il lutto. Voi non ci scherzate: da noi, i funerali sono feste, in cui si canta, ci si ubriaca come nella barzelletta, si prende per i fondelli il morto. E anche le nostre migliori barzellette sono quelle sul tema, ambientate nei cimiteri, alle veglie funebri, in casa delle vedove...» Però di noi torinesi si dice spesso che siamo gli inglesi d’Italia... «...educati, cortesi, composti. È vero, il nord e il sud in questo sono molto diversi. Ma niente a che vedere con il Regno Unito. Vette di repressione emotiva così le ho trovate solo a Bergamo e Brescia. Voi torinesi... no, siete proprio italiani, nati nel posto sbagliato: cioè in una propaggine di Francia e Austria. Per questo quando andate in vacanza state bene: sole, mare, relax sono nel vostro dna» E lei cosa ne ha assorbito traslocando qui? «Sono arrivato nei primi anni Novanta, sarò sincero: ho scelto l’Italia perché era la destinazione che costava meno raggiungere, e volevo lasciare il mio Paese per un po’ e girare il mondo suonando con il mio gruppo, i The Max. Ma se il biglietto per Baghdad fosse costato una sterlina in meno, avrei preso quello. È stato un caso, insomma; non una particolare affinità. Quella c’è stata col tempo. E in Italia ho capito tante cose». Ad esempio? «Ad esempio che volevo fare il cantante, ma la mia strada era quella di insegnarvi l’inglese. Di aiutarvi in quello che per voi purtroppo è spesso un dramma». Siamo proprio geneticamente poco portati, vero? «Macché. Ve lo insegnano male. Quando sono arrivato qui, finanziavo il mio sogno di fare il cantante con lezioni di inglese. E fui scioccato dal vedere che gli
Englishman
Lost in Italy, Mondadori. Il primo libro di John Peter Sloan pensato apposta per gli Italiani, grazie ad un apprendimento facile e veloce.
italiani studiavano su grammatiche scritte per gli inglesi e poi tradotte in italiano, e non su libri apposta per loro. È come studiare il latino; il metodo che si usa a scuola non è adatto per parlarla, la lingua. Niente fonetica, poca conversazione, lessico limitato. Tutto da rifare». E così nacque Instant English (edizioni Gribaudo; con 350 mila copie è il corso d’inglese più venduto in Italia, ndr). «Ci misi un po’. Ma dalla didattica nacque anche altro. Facevo dei video amatoriali per incoraggiare gli allievi a fare i compiti. Uno di questi video finì a Zelig, che mi chiamò per un provino...e tutto cominciò. Insegnare mi ha portato quasi tutto quello che ho ora. Per questo il mio monologo I am not a penguin è dedicato all’insegnamento». Che finora ha riservato agli adulti. Mai pensato di fare un corso per bambini? «Ci sto lavorando. Ma bisogna cambiare la mentalità: non è pensabile iniziare a 7 anni, i bambini devono partire da piccolissimi a sentire almeno il suono della lingua. Un adulto che gli parla in inglese, che gli spiega le cose. Tanto loro distinguono benissimo tra madrelingua e seconde lingue». A cosa non si è ancora abituato vivendo in Italia? «Alla mancanza di puntualità. È incredibile. Aspettavo una mia ex ragazza, in strada. L’avevo chiamata un po’ di volte per capire a che punto era: all’ultima mi rispose ‘’ti ho detto che arrivo tra cinque minuti, è inutile che mi chiami ogni mezz’ora!’’. Fa ridere, lo so. Ma io ancora mi offendo per chi arriva in ritardo. È molto più incomprensibile, per me, della differenza tra il nostro humour e il vostro». A proposito di humour. Non ha finito la barzelletta. «Giusto. Ma vi avverto: forse voi italiani non riderete. Dunque, le due donne tornano a casa e si mettono a letto. Il giorno dopo al pub i mariti si incontrano. ‘’Sai, penso che mia moglie mi tradisca’’, fa uno. ‘’Ieri è tornata a casa senza mutande...’’ ‘’Lo so’’, risponde l’altro. ‘’La mia è pure peggio. Le mutande le aveva, ma dentro c’era un bigliettino: non ti dimenticheremo mai, firmato: gli amici del bar». (Avete riso? Noi scommettiamo di sì. Dimostrando, così, che almeno nel sense of humour qualcosa di «British» qui a Torino lo abbiamo...) ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 109
PREVENIRE E CURARE LE MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO Con le piogge e il brutto tempo arrivano anche i primi malanni da raffreddamento. L’autunno ci regala noiosi raffreddori, tossi, febbri, mal di gola, che a volte ci costringono a letto e a rallentare gli impegni di tutti i giorni. E’ possibile evitarli o averli in forma molto leggera aumentando le difese del nostro corpo. In questo la natura può venirci in aiuto ad incominciare da una corretta alimentazione ( mangiando, per esempio, cibi di stagione come le castagne, agrumi, uva e melograni ) e con l’ausilio delle piante officinali per rinforzare il nostro sistema immunitario.
Direttrice Dott.ssa Marvit Debernardi
Publiredazionale I RIMEDI FITOTERAPICI Le piante officinali sono un ottimo mezzo per rinforzare l’organismo e metterlo nelle condizioni migliori per affrontare l’inverno. Sia per la prevenzione che per la cura delle malattie da raffreddamento si sono due piante molto efficaci:l’echinacea e l’uncaria. In particolar modo la prima potenzia le difese immunitarie, ma ha un’azione anche curativa in quanto è in grado di intervenire nelle fasi acute delle malattie da raffreddamento bloccando la proliferazione batterica tipica dei primi malanni autunnali. A questi due rimedi può essere abbinata la rosa canina grazie alla notevole quantità di vitamina c contenuta in questo arbusto. La propoli, combattendo la crescita dei microrganismi responsabili di tali infezioni, è usata con successo nella cura di tossi, mal di gola, tracheiti e raucedine; scarso è il suo aiuto nelle cure preventive. La spirea e il salice, contenendo principi attivi molto simile all’ acido acetilsalicilico, servono anche per contrastare la febbre. Non appena si manifestano i primi sintomi di influenza preparatevi una tisana a base di spirea, sambuco , salice e rosa canina, lascatela in infusione per dieci minuti, dolcificatela con miele e bevetela almeno 3-4 volte al giorno
I RIMEDI OMEOPATICI Probabilmente il preparato omeopatico più popolare utilizzato per la prevenzione delle malattie da raffreddamento è Anas barbarie, il cui nome deriva dall’omonima specie di anatra, portatrice sana del virus influenzale. Si tratta di un rimedio ottenuto dalla diluizione e dinamizzazione di estratto di fegato e cuore di Anas barbarie. Solitamente si assume settimanalmente da fine settembre a marzo. In caso di malattia può essere assunto fino a una dose ogni 8 ore per tre giorni. E’ un ottimo rimedio anche per anziani e bambini. In commercio si trova anche associato ad altri rimedi per dare una maggiore copertura preventiva quali: Vincetoxinum, Streptococcinum, Klebsiella sempre in diluizioni omeopatiche. L’influenzinum è invece un preparato omeopatico ad azione più selettiva nei confronti del virus dell’influenza. Viene preparato ogni anno partendo dai ceppi influenzali isolati nella stagione in corso. Solitamente si utilizzano monodosi a scadenza quindicinale per il periodo invernale, tale rimedio può essere usato anche nei bambini somministrando loro solo mezza monodose alla volta.
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Montagne
Foto della valle Varaita, a cura dell’Archivio della Comunità Montana Valli del Monviso
ARRIVA LA NEVE
Q
DI Marta Ciccolari Micaldi
uando l’autunno si fa più fresco e la prima neve imbianca l’arco di montagne intorno a Torino è ora di togliersi dalla città e andare alla ricerca di aria buona, sport e relax. La montagna non è solo per chi scia, ma anche per chi cerca benessere e cultura; le montagne non sono solo famose località turistiche, ma possono essere anche occasione per scoprire le ricchezze del territorio.
Ecco una breve guida a tre valli intorno facilmente raggiungibili: la Valle Varaita, le valli di Lanzo e, per fare un salto un po’ più in là, verso la Valle d’Aosta, la Val d’Ayas.
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 113
Montagne In questa pagina immagini della valle Varaita, a cura dell’Archivio della Comunità Montana Valli del Monviso, nella pagina accanto immagine della magica Valle di Lanzo.
Sport invernali Sci nordico – Sci Alpino – Pattinaggio sul ghiaccio – Snowboard: prezzi contenuti e impianti ristrutturati da poco, la stazione sciistica più importante è Sampeyre (980 m), da cui si parte per diverse ascensioni e itinerari di sci alpinismo (alcune mete sono le Logge del Viso a 3015 m, il monte Nebin a 2514 m e la Cima delle Lobbie a 3015 m). Gli impianti di risalita sono quattro, mentre per lo sci di fondo sono disponibili due piste: una in quota di 8 km e una di 10 nella frazione di Becetto per il fondo escursionistico. L’altitudine moderata e la conformazione delle piste (prevale un 50% di piste rosse) rendono questa stazione sciistica particolarmente adatta per le scuole di sci, i bambini e gli sciatori che amano godere della montagna non per forza a velocità forsennate. Cascate di ghiaccio: quello che caratterizza la Valle Varaita più di ogni altra cosa è il ghiaccio. Grazie al clima e all’esposizione della valle, le cascate e i couloirs fantasma si mantengono ghiacciati fino a primavera e offrono incredibili possibilità di scalata in piena sicurezza, anche dopo una nevicata fresca. Preferisco la cultura Percorsi nella cultura occitana: innumerevoli feste patronali, canti e costumi tradizionali sono solo gli aspetti esteriori di una tradizione che continua florida in questa valle. Organetti, violini e fisarmoniche animano le feste di paese e invitano il pubblico a riunirsi in gruppi o coppie per ballare la giga, la corenta e il balet. Museo del tempo e delle meridiane: a Bellino una curiosa esplorazione del concetto di “tempo” nell’antichità e una chiave di lettura delle numerose meridiane dipinte sugli edifici della valle. Alla scoperta dell’artigianato locale: sono ancora numerosi i laboratori di artigiani che lavorano il larice, il pino cembro, il castagno, il ciliegio e il frassino. Perdersi nel centro dei piccoli paesi è la chiave per scoprire 114 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
LA VALLE VARAITA
In provincia di Cuneo, la Valle Varaita nasce dalle pendici del Monviso (3.841 m) e abbraccia diversi comuni dalla storia e dalla cultura affascinanti. La leggenda vuole che addirittura Annibale abbia varcato le Alpi attraverso il Colle dell’Agnello, che collega la valle alla Francia, ma la notizia non è mai stata accertata. Quel che è certo è che Dante e Virgilio dedicarono al Monviso alcuni dei loro versi migliori e che gli antichi Romani lo ritenessero il tetto del mondo. I paesini della valle, da Sampeyre a Venasca, da Costigliole Saluzzo a Pontechianale, sono costellati di chiese, santuari, campanili di epoca romanica e gotica che, ancora oggi, rendono la valle altamente attrattiva. Sia chi ama gli sport invernali sia chi è attratto dalla cultura occitana o dalle tradizioni gastronomiche, trova in Valle Varaita diversi motivi d’interesse culturale e un’ottima organizzazione.
Montagne
Sport invernali Sci alpino – Snowboard – Sci di fondo – Pattinaggio sul ghiaccio: le più importanti stazioni sciistiche, Usseglio (1626 m a valle, 2070 m in quota) e Ala di Stura (1300 m a valle, 1900 m in quota), sono raggiungibili in meno di un’ora dal centro di Torino e si sviluppano per diversi chilometri su scenari naturali di rara bellezza, accogliendo sciatori sia principianti che esperti (le piste si dividono equamente tra blu, verdi, rosse e nere). La particolarità di queste piste, in particolare quelle a cui si accede dalla Valle di Viù, è la possibilità di praticare alcune discipline ricercate: lo sleddog e lo skijoring. Quest’ultima combina la tecnica dei fondisti alla trazione di uno o due cani legati allo sciatore, mentre la prima è la più classica slitta trainata da un gruppo di husky o Malamute. Non mi piace la neve Valide alternative sono disponibili per gli amanti dello sport che però non amano passare le giornate sulle piste: Fitwalking: detta anche “arte del camminare”, è una disciplina che combina il piacere della passeggiata all’osservazione di tecniche specifiche del “buon camminare”, ovvero la postura, il ritmo, la meccanica del corpo. Suddiviso in tre livelli (Life Style, Performer Style e Sport Style), il fitwalking può essere praticato in tutte le stagioni ed è organizzato dall’APD Casa del Cammino & dello Sport di Lanzo oppure dall’ASD Fitwalking Valli di Lanzo di Germagnano. Funi e arrampicata: accompagnati da esperte guide alpine, gli appassionati della scalata trovano nella Valli di Lanzo un ottimo terreno di sfida. Sia d’estate che d’inverno, sia sulla roccia che sui ghiacciai, le guide propongono itinerari di gruppo, individuali o per le scuole, in cui la loro competenza si unisce alle meraviglie del territorio ed è più facile affinare le proprie capacità.
LE VALLI DI LANZO
Ci sono tre valli contigue che si alternano una di fianco all’altra a partire dalla cittadina di Lanzo ai loro piedi. Solcate tutte e tre dal fiume Stura, le tre valli sono la Val Grande di Lanzo, la Val d’Ala e la Valle di Viù. Nonostante ospitino alcune delle vette più alte delle Alpi Piemontesi, tra cui il famoso Rocciamelone (3538 m), l’Uia di Ciamarella (3676 m) e il gruppo delle Levanne (tutte intorno ai 3600 m), le Valli di Lanzo non sono mai state mete molto ambite per le vacanze e gli sport invernali. Proprio per questo motivo, però, la natura è rimasta piuttosto incontaminata e affascinanti segreti si nascondono tra vette e monti. Anche alcuni dei paesini disseminati nelle valli meritano una visita: primo fra tutti Viù, in cui è ancora viva - e correntemente parlata – la lingua francoprovenzale e dove era solito andare in villeggiatura Giacomo Puccini. Nell’Ottocento, infatti, il barone Raimondo Franchetti fece edificare una splendida e sontuosa villa sul modello degli chalet svizzeri (recentemente ristrutturata e aperta al pubblico durante eventi particolari): qui il figlio e compositore Alberto Franchetti ospitò per diverse estati il collega e fraterno amico Puccini, con il quale lavorò ad alcune opere. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 115
Montagne Sport invernali Il complesso Monterosa Ski è tra i più belli e meglio attrezzati d’Italia. Qui si praticano tutti gli sport da neve, a tutti i livelli. Sci di fondo: tra le piste più rinomate c’è quella di Brusson (1338 m), conformata secondo gli standard olimpionici (anelli da 5 e 7.5 km). Curve e dislivelli si alternano a passaggi più morbidi e panoramici, in cui a far da cornice sono boschi di abeti e larici. Sci da discesa e snowboard: il Monterosa Ski unisce in un unico comprensorio tre valli alpine, per un totale di 31 impianti e 61 piste perfettamente curate (per una lunghezza totale di 180 km), a cui si accede pagando un unico (caro) biglietto. In particolare, Antagnod (1710 m) ha piste adatte anche ai più piccoli (ha 4 piste blu, 2 rosse e solo una nera), è molto intima (caratteristiche sono le macchie di boschetti sparse qua e là) e vi si trascorrono piacevoli giornate anche risalendo le piste con gli sci in spalla come ai vecchi tempi o con le racchette da neve. Parco Avventura di Champoluc (1568 m): una trentina di attività coinvolgono quest’area naturale dedicata allo sport acrobatico e all’avventura (sempre praticata in sicurezza). Nove attività sono rivolte ai bambini, ventidue agli adulti. All’interno del parco, tra tronchi oscillanti, scale e ponti tibetani, ci sono anche bar e solarium. Mi voglio solo rilassare Centro benessere e palestra Trecentossesanta di Antagnod: costruito in un tipico “rascard” alpino in pietra, il centro offre numerose possibilità di wellness e fitness: dalla sauna alla vasca idromassaggio, dalla doccia emozionale al percorso kneipp, dai massaggi drenanti a quelli californiani, la neve fuori dalle finestre sarà la perfetta cornice di una giornata rigenerante e suggestiva. Baby Snow Park Estoul a Brusson: adiacente alla pista baby, il parco offre a genitori e bimbi la possibilità di trascorrere un pomeriggio di divertimento e relax tra giostre gonfiabili, pista per gommoni, snow park e sedie sdraio da cui prendere il sole. Fromagerie Haute Val d’Ayas di Brusson: un vero regno del formaggio, il caseificio/filiera produce formaggi di qualità provenienti da bovine di pascoli selezionati e controllati. Non solo un negozio, la Fromagerie è un centro di tradizione e innovazione, in cui si possono spendere alcuni minuti per degustare i prodotti locali e scoprire nuove ricette. 116 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Foto della Val d’Ayas di Antonio Marra.
LA VAL D’AYAS
Uno splendido rifugio dalla frenesia della vita lavorativa, la Val d’Ayas e tutto il complesso del Monterosa, a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta, attraggono affezionati da Torino e Milano, oltre che turisti da altre zone montane limitrofe. Incredibilmente suggestiva dal punto di vista paesaggistico, la Val d’Ayas comprende i comuni di Brusson, Champoluc, Antagnod e il villaggio di Saint-Jacques (tra i più importanti). Numerose sono le opere architettoniche di valore, tra cui castelli, chiese e cappelle (il parrocchiale di San Martino di Antagnod è degno di nota), e i retaggi della cultura Walser, appartenente al Canton des Allemandes di cui la valle ha fatto parte dalle sue origini e che definisce la popolazione di origine germanica che la abita. Tra le curiosità tipiche della Val d’Ayas spicca l’artigianato e, in particolare, la tradizione dei sabots, tipici zoccoli in legno realizzati dai sabotiers riuniti nella cooperativa “Li Tsacolé d’Ayas”.
il Cinema
www.multisalareposi.com
Vanni OCCHIALI
SHH GAIA DORME... Benvenuta Gaia da tutto lo staff di Shopinthecity! Complimenti ai neo genitori!
UN CAFFÈ
È nata sotto la Mole da una squadra di giovani tutta torinese,1 Caffè, la Onlus interamente digitale. Niente sede, niente uffici, solo il web e i social network per farsi conoscere e moltiplicare la solidarietà. Ogni giorno viene identificata una piccola associazione no-profit italiana alla quale, chi lo desidera, può donare 1 Euro…il prezzo di un caffè. www.1caffe.org
La collezione Autofocus apre al pubblico e lo fa a Torino a The Others, la fiera degli appassionati d’arte giovane, dall’8 all’11 novembre. La raccolta delle opere degli artisti che negli anni hanno guadagnato il premio promosso da Vanni occhiali, sarà in mostra a Torino -in cella- alle ex carceri Le Nuove. Da 4 anni il marchio torinese di occhiali creativi sostiene l’arte giovane attraverso il concorso Autofocus, e per la prima volta rende visibili i lavori degli artisti vincitori, selezionati annualmente dalla critica d’arte Olga Gambari. Sono Federica Gonnelli, Giulia Bonora, Francesco Fossati e Cosimo Veneziano (anche in mostra in contemporanea alla showroom di VANNI, Baricole), da non perdere. Il Concorso Autofocus ha il patrocinio dell’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti (GAI). www.vanniocchiali.com , www.theothersfair.com
guess shopping night!
Partecipa alle esclusive Guess Shopping Night! Potrai vivere un’esclusiva shopping night nella tua città e vincere uno dei look del valore di 500 euro creati su misura per te da un personal shopper d’eccezione, una stylist di Elle. A Torino l’8 novembre ore 18,30 in via Roma 354. www.guessgeneration.elle.it/
SUCCESSI ALLO IED
Marica Vizzuso - diplomata dell’Istituto Europeo di Design di Torino, ha vinto il Braun Prize 2012 con il progetto Ciclope. Al contest hanno partecipato, per la sezione studenti, 1850 progetti provenienti da oltre 70 nazioni. Ciclope è un oggetto che vuole essere quotidiano: uno schermo che una volta accesso diventa uno specchio in grado di riflettere a 360° grazie al collegamento ad una webcam posta su un braccio flessibile e mobile.
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MODA BIMBI
Stefania, mamma di due bambini, Pietro e Mia, ha deciso di iniziare unanuova avventura e ha da poco aperto in via Andrea Doria 6/f, Mimì, un negozio di abbigliamento moda per bambini. Pochi metri quadri organizzati con cura e dal gusto francese, tra i marchi: Allegra Tosetti - stilista astigiana-, Bon Ton, Alternative e Pepè.
BARONIO ARRIVA IN CENTRO
Fresco di inaugurazione il nuovo showroom di Baronio in via Po 48. Oltre 500 metri quadrati di esposizione dedicati ad articoli per il viaggio, per l’ufficio, per il tempo libero e non solo. Collezioni di borse per il giorno, shopper, articoli più sofisticati ed eleganti per la sera, maxi bag, materiali tecnici, funzionalità e praticità: soluzioni perfette per il look quotidiano e per occasioni speciali.
Cinque stagioni per Lalla Romano
Autunno, inverno, primavera, estate e ancora autunno. Si intitola “Cinque stagioni per Lalla Romano” il ciclo di incontri dedicato alla scrittrice e pittrice piemontese, organizzato dalle Biblioteche civiche torinesi con Antonio Ria (compagno di vita e di lavoro della scrittrice) e l’Associazione Amici di Lalla Romano. Oltre agli incontri, l’intenso programma prevede anche proiezioni e mostre.
Oscar della magia
È il torinese Luca Bono il vincitore del Mandrake d’Or 2012, l’equivalente del premio Oscar per la magia. Luca è l’enfant prodige dell’illusionismo italiano: a 17 anni ha vinto il Campionato nazionale di magia, a 19 anni ha partecipato ai Campionati del mondo e oggi, a 20 anni, ha ricevuto a Parigi il prestigioso riconoscimento. Nelle precedenti edizioni, il premio è andato ad artisti di fama internazionale del calibro di David Copperfield. Il direttore artistico di Luca è Arturo Brachetti.
Cecchi Point compie un anno
Il Cecchi Point, l’hub multiculturale di via Cecchi 17, compie un anno e presenta un ricco cartellone di spettacoli ed eventi per la stagione 2012/13. L’offerta spazia dall’improvvisazione teatrale alle proiezioni cinematografiche, dalla danza al teatro per bambini, oltre ad una serie di incontri che coniugano musica e gusto all’interno del nuovo ristorante.
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CATENE BIJOUX
Pelle, borchie e catene saranno i tre must del prossimo autunno-inverno. Lo sa Zoppini che propone a tutte la fashion victim “Groumette” una collezione femminile e di gran carattere. Collane, bracciali e orecchini in acciaio leggerissimi che possono essere indossati su una t-shirt bianca o sull’intramontabile tubino nero.
A TUTTO DENIM Per l’autunno-inverno Relish propone diverse alternative per indossare il jeans: modello 5 tasche skinny dark blue o washed black, baggy low rise. Ad esempio, di giorno con un micro cardigan e una romantica blusa stampa floreale; la sera con tshirt stampa “madonna” e giacca in stile chanel.
CONTRO LA PIOGGIA
One Many, si trasforma per l’inverno e diventa idrorepellente. La particolarità di questa sneaker di Newfeel, ideale per la camminata urbana, è la possibilità di acquistare soletta e scarpa separatamente. Ci sono infinite combinazione per tutti i tuoi look.
RIENTRO IN CITTÀ
GRUCCE ECO-FASHION
Marine Leather, marchio italiano leader nel mondo nella produzione di pellami per l’arredo di lusso, ha realizzato la linea di grucce Prime. Sono centinaia i colori a disposizione e con tutti i vantaggi della pelle: non tirano i fili, impediscono ai vestiti di scivolare e sono garantite a vita. La linea Prime è anche ecosostenibile: gli scarti delle pelli in fase di lavorazione vengono riutilizzati o rigenerati.
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Nuove bags firmate Timberland. Due modelli, in nabuk, per il lavoro o l’università, all’insegna della natura e del casual style. Tutte con il marchio Earthkeepers garanzia di rispetto della natura e di utilizzo di materiali e lavorazioni eco-friendly.
PREZIOSE FRAGRANZE
Oro e acciaio, sono le due nuove fragranze dedicate da Pink Sugar di Selectiva, alla coppia. Gold Sugar è una raffinata fragranza femminile, Steel Sugar, profumazione per lui, le è perfettamente complementare.
Torinesi a Teatro
Fondazione Teatro Giovani e Ragazzi
DI MARTA CICCOLARI MICALDI
LE PROSSIME PRODUZIONI Tra le numerose produzioni della Fondazione si segnalano: Marco Polo, tratto dai racconti de Il Milione di Marco Polo. Regia: Luigina Dagostino; con: Claudio Dughera, Daniel Lascar e Claudia Martore. Usando come cornice il racconto di viaggio, si esplorano i temi della scoperta e del meraviglioso. Colori, cibi e suoni, ogni nuova conoscenza è un oggetto di scena. Quisquilia. Viaggio per un angelo e un clown. Regia: Philip Radice; di e con: Olivia Ferraris e Milo Scotton. Un angelo cade dal cielo per ritrovare se stesso: il mondo in cui si ritrova è bizzarro e sconosciuto e per conoscerlo si affiderà alla guida di un rocambolesco clown. Nelle piccole occasioni si riscoprono i grandi affetti e le sensazioni più pure.
I
l teatro è una forma d’arte declinabile secondo diverse espressioni: improvvisazione, teatro sociale, teatro di strada, teatro-terapia. Il pubblico e gli attori che lo frequentano – spesso in minoranza rispetto ad altre arti d’intrattenimento – “usano” il palcoscenico e il momento della performance per scopi altrettanto molteplici e vari, uniti, tuttavia, da un unico denominatore: la partecipazione emotiva e conoscitiva. È su questa base che la Fondazione Teatro Giovani e Ragazzi Onlus, anche detta Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù, si è costituita come il più importante punto di riferimento a Torino per il teatro rivolto ai più giovani. Con lo scopo di promuovere la cultura e la crescita delle generazioni più fresche, la Fondazione fa del teatro un vero e proprio strumento di aggregazione e unione, un espediente per fronteggiare un eventuale disagio giovanile nel segno della recitazione e dell’arte in genere. Rivolto in particolare alle scuole e alle famiglie, la Fondazione porta avanti un progetto iniziato alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell’Angolo e oggi diretto da Graziano Melano, autore teatrale e regista, ex docente presso il DAMS e presidente dell’ASSITEJ. Le produzioni sono numerose e si dividono in “Teatro e Filosofia”, “Teatro per i più piccoli”, “Teatro – Circo” e “Teatro con oggetti”. Accanto a queste produzioni che si rinnovano di stagione in stagione, ogni anno vengono riproposti alcuni spettacoli di repertorio, sia in Italia che all’estero, e viene attivato il percorso di formazione della Piccola Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione, grazie alla quale i giovani conoscono la recitazione e ne diventano interpreti. Da appena tre anni la Fondazione ha aperto la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, una vera e propria cittadella dell’arte e del teatro, dove vengono messi in scena gli spettacoli della Fondazione e di altre compagnie che condividono lo stesso spirito. In questo spazio, che registra il tutto esaurito quasi tutte le sere, la contaminazione tra le arti cresce e si fa largo: danza, circo, musica, letteratura ibridano il teatro di stimoli creativi e formativi. www.casateatroragazzi.it, www. fondazionetrg.it ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 121
latelierdellasposa.it facebook.com L’Atelier della Sposa
Aperture straordinarie Tutte le domeniche dall’11 novembre al 9 dicembre e dal 13 gennaio al 24 febbraio - ore 15/19. Sabato 8 dicembre - ore 15/19.
L’ATELIER DELLA SPOSA
Strada Regionale, 20 GENOLA (Cn) Telefono 0172.68465
Sposi
con questo anello
io ti sposo
C
’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, e rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare. Da lì fuggir non potrò poiché la fantasia d’incanto risente il nostro calore e non permetterò mai ch’io possa rinunciare a chi d’amor mi sa far volare”.
Così la poetessa Alda Merini, sintetizzava efficacemente la passione che lega due persone. E, anche se le statistiche confermano un calo delle cerimonie nuziali, il sigillo dell’amore rimane, ancora per molti, il matrimonio. Una volta decisa la data inizia la grande fase dell’organizzazione: dalla scelta della torta al vestito, dal colore e del tema delle nozze alla scelta del bouquet, dalla lista dei parenti e amici da inviare alla torta nuziale. Un vero tour de force, che mette alla prova anche le coppie più affiatate. Abbiamo scelto 4 coppie che ci hanno raccontato la loro festa, quale assomiglia più alla vostra? ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 123
Sposi
Didier e Lalla
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Sposi
Aria torinese per le nozze del calciatore Didier Drogba e la sua sposa Lalla Diakité. È stato infatti lo stilista torinese Carlo Pignatelli a creare in esclusiva il total look del calciatore ivoriano, attaccante della nazionale ivoriana ed ex Chelsea, della moglie maliana Lalla e dei loro tre bambini, per il loro matrimonio celebrato nel giugno 2011 a Montecarlo. La cerimonia, sobria e esclusiva e in forma privata, è stata celebrata dal presidente del Chelsea Roman Abramovich. Molti gli invitati vip: i compagni di squadra di Drogba, Salomon Kalou e Florent Malouda, la superstar R&B, Akon, alcuni tra i più famosi giocatori dell’Nba e, lo stesso Pignatelli.
Abbigliamento
Per lei: un abito ispirato ai gioielli della corona, in raso di seta avorio e di linea scivolata con importante coda sirena e preziosissimo ricamo gioiello in filigrana e Swarovsky, realizzato interamente a mano. Per lui: un tight realizzato in shantung di seta color tortora con un gilet abbinato, nello stesso tessuto, completato da una camicia in raso di seta e con plastron esclusivo. Il look è stato impreziosito da una luminosa broche di Swarovski in pendant con i bottoni, arricchiti dagli stessi piccoli cristalli in Swarovski, della medesima nuance dell’abito.
Curiosità
Anche Kevin, Iman e Keyran, i tre figli della coppia, sono stati vestiti da Pignatelli
Chi sono
Didier e Lalla si sono incontrati a Parigi e, dopo dodici anni insieme e tre figli, hanno deciso di sposarsi. Didier, classe ’78, è un calciatore ivoriano, attaccante dello Shanghai Shenhua e della nazionale ivoriana, di cui è capitano. È diventato ambasciatore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo nel gennaio 2007 e ha creato una fondazione benefica in suo nome.
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Sposi
Andrea e Marta 126 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Sposi
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Matrimonio eclettico per Marta e Andrea. I nostri sposini sono di Milano, lavorano insieme per l’emittente televisiva Mtv e hanno convissuto per 4 anni prima di sposarsi nel settembre 2012. Grande ricerca nell’organizzazione prematrimoniale. Marta e Andrea non sono stati aiutati da nessuno, hanno dovuto “sacrificare” alcuni week end e andare in trasferta nel paese d’origine di Marta, a Kia in Sardegna, dove si sono sposati insieme a ospiti provenienti da mezza Italia. Lì hanno scelto location, menu, partecipazioni e la vettura con cui hanno raggiunto la chiesa: un'Apecar blue. In verità dietro le quinte la mamma di Marta a Cagliari ha dato una grande mano. Con questi ingredienti certamente non ci si poteva aspettare un matrimonio convenzionale.
Abbigliamento
I due sposini indossano abiti realizzati tra Torino e Milano. Per lei: durante gli Mtv days a Torino dello scorso giugno, in una pausa è passata da Vivì Spose e ha trovato la soluzione giusta. Per lui: un classico abito scuro con gilet e camicia bianca, realizzato su misura da un sarto milanese.
Chi sono
Marta Addis è nata a Cagliari e si è trasferita a Milano per studiare giurisprudenza. La vità poi l'ha portata a lavorare nella pubblicità. Andrea Caldiroli è nato a Milano e si è laureato al Politecnico della sua città in Disegno Industriale, e poi è approdato negli uffici commerciali di Mtv.
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Sposi
Fabio e Alice
128 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Sposi
Per lei: Vestito taglio corto, scarpe modello chanel di Roberto del Carlo, piccoli fiorellini tra i capelli e un bouquet di rose rosa antico. Per Lui: completo sartoriale realizzato su misura a Milano
I due sposini hanno deciso di convolare a nozze dopo aver scoperto di aspettare un bebè. In un mese e mezzo hanno fatto tutto, dai vestiti, al bouquet, dalla scelta del menù alle bomboniere, ma non c’era tempo per spedire l e partecipazioni via posta, e quindi hanno scelto la mail.
Alice Carlotta Occleppo Nata a Torino nel 1981, professione designer. Lavora presso lo studio nucleo (www.nucleo.to) dove crea oggetti di art design in limited edition che vengono venduti su commissione tramite gallerie nazionali e internazionali. Adora creare gioielli. Fabio Viale Nato a Cuneo nel ’75, artista della Galleria Gagliardi Art System di Torino. Ama la scultura e soprattutto il marmo, quello bianco, di Carrara, col quale ha realizzato da una barca (che galleggia davvero) alla Monnalisa in finto polistirolo, dai copertoni Michelin fatti in marmo nero ma identici a quelli veri, al Palloncino aerospaziale (un palloncino di marmo bianco è legato a centinaia di metri di corda). Il marmo nelle sue mani diventa gomma, carta, stoffa, schiuma plastica, legno e polistirolo.
Dopo la cerimonia “teatrale” la festa si è spostata al Circolo Canottieri Esperia. Gli sposi hanno raggiunto gli ospiti in barca traghettati a remi da una sponda all’altra del Po da alcuni invitati. foto di: Gigi Toscano
Abbigliamento
Un matrimonio tutto torinese per Fabio Viale e Alice Occleppo. A partire dalla location, l’affascinante Teatro Carignano, uno dei sei luoghi “aulici” che la Città di Torino mette a disposizione ai novelli sposi. Una scelta che ha creato qualche problemino organizzativo, subito risolto: gli sposi avevano infatti deciso di sposarsi il 12 maggio nella sala del Comune, poi hanno cambiato idea. Peccato che il Teatro Carignano fosse disponibile solo per il sabato precedente…ma non si sono fatti abbattere, è bastato avvisare tutti gli invitati e si sa, per un matrimonio, si trova sempre spazio in agenda.
Ricco buffet con la torta preferita dalla sposa, la Tropezienne della pasticceria Uva in via San Secondo e, dopo il classico lancio del bouquet, la serata è proseguita con la musica del Dj Roberto Vaio e il lancio delle lanterne cinesi.
Curiosità
Le fedi sono state realizzate da un orafo su disegno degli sposi, anche l’anello di fidanzamento, in oro giallo e diamante, è stato disegnato da Fabio Viale e realizzato da un bravissimo orafo torinese.
Chi sono
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Sposi
Daniele Un matrimonio un po’ affollato, con cinquemila invitati e altri 46 sposi in fila di fronte ai sei consiglieri comunali (quattro di centrosinistra, due di centrodestra) che il 16 giugno scorso hanno celebrato le (simboliche) nozze tra 24 coppie omosessuali torinesi, in occasione dell’annuale Torino Pride. “Un delirio”, lo descrive Daniele Viotti, 38 anni, che quel sabato pomeriggio ha sposato, seppur solo simbolicamente, il suo quasi omonimo e compagno da cinque anni Daniele Salaris, 30. “Al Pride sono anche tra gli organizzatori”, racconta Daniele, “e quindi sulle mie spalle, oltre a un gesto così importante c’era anche l’organizzazione della parata”.
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e
Abbigliamento
Look informale, “fino a cinque minuti prima indossavo ancora la maglietta del Pride e i miei capelli parlano da soli”, ride Daniele Viotti. “L’unicio preparativo è stato quello di portarci due camicie Costume National e quelle che chiamiamo ‘cravatte da matrimonio’: due cravatte High, gemelle, con una leggera differenza di colore, che indossiamo ai matrimoni dei nostri amici a cui partecipiamo”.
curiosità
Dopo il “sì”, un brindisi con amici al Rhum More di via Bonelli 15 (menu: cocktail a base di rum e ottimo pesce).
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Daniele
“E’ stata una giornata emozionante”, racconta Daniele Salaris. “Anche se non abbiamo dato a questo atto un valore personale. è stato soprattutto un simbolo della causa per la quale ci impegnamo, quella di avere nozze “vere”.
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chi sono
Daniele Viotti: nato ad Alessandria, classe 1974, lavora nella pubblica amministrazione (da precario) e come hobby ha la politica. Che fa da sempre: come militante Pd e come attivista del movimento gay. Daniele Salaris: torinese, nato nel 1982, lavora in un’azienda di consulenza, dove è responsabile del dipartimento video. Il suo hobby? Guardare documentari.
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Health
Ospedali
a misura di
donna
“Sogniamo ospedali efficienti, all’avanguardia, ma allo stesso tempo accoglienti...”
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C
alore calore calore” ripeteva Jovanotti, se vi ricordate, soffiando sulle braci, in un vecchio brano. E sembra che il messaggio sia arrivato anche all’interno del monumentale ed eccellente ospedale Sant’Anna di Torino. Grazie alla Fondazione medicina a misura di donna di Torino, nata nel 2011, che si è posta l’obiettivo di portare calore dentro lo spazio ospedaliero partendo dal luogo che ospita il momento più sacro e gioioso della nostra vita: la nascita. La professoressa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione e direttore del Dipartimento Universitario di Discipline Ginecologiche e Ostetriche al Sant’Anna, più di tutti e insieme a tutti coloro che sono stati ascoltati attraverso un lavoro di ricerca realizzato dall’agenzia Creativity, hanno proposto di mettere mano all’opera di umanizzazione dello spazio di cura. Come? Curandolo. Grazie a diversi studi sull’argomento sembra infatti che il miglioramento dello spazio ospedaliero possa determinare una minore percezione della sofferenza e una accelerazione dei tempi di guarigione. La bellezza, il calore e l’arte, che fino ad oggi sembravano un semplice decoro inessenziale, il superfluo di una società opulenta, diventano punto di partenza per guarire. Sarà vero? In effetti la sensazione entrando in un ospedale non è delle migliori. Spesso quegli spazi freddi, distaccati, grigi e monotoni non mettono a proprio agio.“Sogniamo ospedali efficienti, tecnologicamente all’avanguardia, ma allo stesso tempo accoglienti, cordiali, empatici. Immaginiamo strutture sanitarie in grado non solo di curare, ma anche di prendersi cura delle pazienti e dei loro familiari”, si legge sul sito della fondazione (www.medicinamisuradidonna.it) e ne riassume efficacemente l’obiettivo: un impegno concreto e quotidiano per uno sviluppo sociale capace di riconoscere la salute della donna come bene comune per la famiglia e la collettività nel suo insieme.
Health
INFORMAZIONI MEDICINA A MISURA DI DONNA Sede Operativa: c/o Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche-Ospedale S.Anna Via Ventimiglia Sede Legale: Via Pietro Micca 9 10121 Torino info@medicinamisuradidonna.it È necessario quindi, “Curare la cura”. Il primo intervento, ha spiegato l’architetto Stefano Pujatti di Elastico Spa, coinvolge gli spazi dell’atrio di ingresso dell’ospedale Sant’Anna con l’obiettivo di trasformare quel primo momento di arrivo in una esperienza di accoglienza. Quando sei malato e fragile, quando devi dare al mondo un figlio hai voglia di angoli smussati, di curve rotonde e organiche, di colori accoglienti e morbidi. Non hai voglia di sorbirti la retorica delle cose imponenti, dure e potenti, ma hai bisogno di occhi che ti guardino e di mani pronte ad accoglierti. A dirlo una ricerca sul campo condotta dalla Fondazione con focus group socio-semantici che ha coinvolto personale ospedaliero e pazienti e che ha evidenziato che gli ambienti del Sant’Anna sono percepiti “grigi, freddi e distanti”. Insomma le donne sembrano avere le idee molto chiare in proposito e finalmente, dopo che da anni perfino lo scaltro mondo del business ha compreso quanto sia profittevole e produttivo orientarsi al mercato e non al prodotto, anche in ospedale si adottano alcune misure impensabili fino a qualche tempo fa. La bellezza accorcia i tempi di guarigione facendo bene al paziente e, last but not least, abbassa i costi per il sistema sanitario. Bello et utile affermava san Tommaso d’Aquino. Questa la scommessa della Fondazione medicina a misura di donna: promuovere una cura dove al centro ci sia la persona con le sue necessità emotive e non solo fisiologiche. Successivamente all’armonizzazione dell’atrio sono previsti interventi di profondo “restyling” man mano che verranno raccolti i fondi necessari grazie anche a privati e aziende che condividono l’idea che la salute della donna sia un bene comune da proteggere e promuovere. A giugno e a settembre, la Fondazione con la collaborazione del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e il coinvolgimento di giovani artisti dell’Accademia di Torino ha concepito un progetto di arte partecipata che consiste in un percorso che coinvolge dipendenti, pazienti e familiari, in incontri ed esperienze attraverso le arti che portino ad una trasformazione tangibile del luogo di cura ad opera di chi lo anima, in linea con la metodologia partecipata che ha reso noto nel mondo il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli. In concreto in tanti, grandi e piccini, hanno messo mano al pennello e a vivacissimi colori per realizzare un grande wall painting su pareti dell’ospedale e il risultato è stato emozionante. Nell’area antistante alle sale operatorie del Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’Ospedale S. Anna (via Ventimiglia 3), e nella sala d’attesa della sala parto e l’ingresso alla sala operatoria, alla presenza dell’artista Michelangelo Pistoletto (nella foto a sinistra), e grazie alle idee dell’artista Yayoi Kusama, ha preso forma un gioioso e simbolico “Giardino Perenne”, origine del mondo e della sua cultura per la gioia e la salute delle mamme che passeranno da lì. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 133
OROLOGI MINIMALISTI
Nava propone nuovi orologi da polso dalle linee essenziali e dalle forme ironiche. La collezione, realizzata dai designer Denis Guidone e Benjamin Hubert, è minimalista e ironica. www.navadesign.com
RESIDENZE REALI
Palazzo Madama, Palazzo Chiablese, il Castello del Valentino sono tutti riuniti, insieme alle altre residenze reali di Torino in un nuovo portale dedicato esclusivamente a loro. La storia, le mostre in corso e tante altre interessanti informazioni su www.residenzereali.it
JO MALONE A TORINO
Jo Malone marchio Londinese di fragranze esclusive ha aperto una sua boutique nella lussuosa Via Lagrange 4/a. Terzo negozio monomarca nel mercato italiano, il punto vendita offre anche un Tasting Bar dove è possibile concedersi un massaggio riposante per mani e braccia scegliendo le creme e le lozioni col profumo preferito.
CAPPELLI COLORATI
Sono coloratissimi e in panno di lana i nuovi cappelli Altea. Rosso fuoco, verde bosco e prato, fuxia, arancio, giallo canarino e l’immancabile nero: per un inverno variopinto.
BLACK&WHITE
ESSERE BENESSERE
È stato da poco inaugurato, in corso Bernardino Telesio 87 il quinto punto vendita di “Essere Benessere”. In oltre 200 mq di superficie, accanto all’aspirina e a tutti i prodotti di parafarmacia si possono trovare anche pasta e prodotti alimentari per le esigenze della spesa di tutti i giorni), e poi libri, accessori per il benessere quotidiano, lampadine…, in un mix che fa di “Essere Benessere” il prototipo della farmacia del futuro, il luogo cioè per tutte le esigenze quotidiane di salute e benessere della famiglia, tutti i giorni, dalla mattina alla notte.
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Naracamicie consiglia per questo inverno il black&white ma con stile. Come la blusa in cotone lavorazione jacquard, con taglio e scollo all’americana e grossi pied de coq bianchi e neri, o la più semplice camicia in jersey e cotone ma con un tocco eccentrico: il collo a corolla nero e bianco.
L’AGENZIA CHE VI SUPPORTA NEL RECUPERO O NELLA RISOLUZIONE DI UN RAPPORTO DI COPPIA Offriamo consulenza legale e psicologica per accompagnarvi alla separazione e al divorzio con un team di avvocati counselor e psicoterapeuti. La nostra filosofia è quella di affrontare i cambiamenti della vita aiutandovi a ritrovare le vostre capacità personale. Proponiamo incontri individuali o di coppia con uno psicoterapeuta per relazionarsi in un momento di difficoltà QUANDO IL MATRIMONIO VA IN CRISI Assistenza da parte degli avvocati matrimonialisti sia nella fase di mediazione sia nella fase delle procedura di separazione e divorzio legale e consensuale
QUANDO SI VUOLE RECUPERARE IL RAPPORTO Il primo approccio è il counseling. Un ascolto non giudicante delle problematiche che impediscono la normale vita familiare.
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SEPARAZIONE CONSENSUALE MEDIAZIONE FAMILIARE PROCESSO GIUDIZIARIO DIVORZIO PATTI DI CONVIVENZA PER COPPIE DI FATTO ATTI DI NOTARIATO CONSULENZA FINANZIARIA INVESTIGAZIONI ...e anche WEEK-END per il vostro benessere psico-fisico, con i nostri esperti psicoterapeuti,sessuologi, counselor, che lavoreranno con voi in un contesto diverso e gratificante
ASSISTENZA LEGALE La comprensione del vissuto della persona permette all’avvocato, esperto di diritto di famiglia, di accogliere e compendere la reale esperienza del cliente, tutelandolo nella modalità e nei tempi più adeguati possibili.
CONSULENZA PSICOLOGICA Un percorso di orientamento insieme ai nostri esperti psicologi e psicoterapeuti, per aumentare la consapevolezza delle proprie modalità comunicative e relazionali. Insiema a voi, creeremo una nuova condizionedi benessere per ritrovare il proprio equilibrio e rinnovare la fiducia nelle possibilità della vita di oggi e di domani
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Contenti e premiati
Vanda Bellardi Laura Paola Aprato Angela Viora Sara Darbesio
Grazie a To.Lab per la collaborazione
Sonia
Magda
Mirko
Giovanna Giancarlo
Nadia Morena
Giovanna
Giuseppina
Carolina
Chiara
Maria
Emanuela Gaetano
Angela
Roberto
Marcella
Piera
GRAZIE A CHI HA PARTECIPATO:
Lanfranca
Annamaria
Paola Roberta Letizia Rosanna Laura Maria Raffaella Francesco Maurizio Simone Elena Jessica Roberto Eleonora Gisella
Occhi aperti: sul prossimo numero di dicembre nella Caccia al Tesoro dovrete trovare un prodotto per bambini, tenetevi pronti. 136 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
Testimonial
Mi chiamo Morena Tricerri, ho 23 anni sono iscritta al terzo anno di Storia presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, i miei principali interessi sono : l’archeologia, e il restauro ceramico archeologico. Sono collaboratore presso il mueseo Egizio di Torino e sono da sempre attenta alle proposte culturali offerte dalla mia città. Il nuoto è il mio sport preferito, mi piace sciare e amo molto viaggiare. Lavoro tutti i giorni con i bambini di 5 e 10 anni di età con la cooperativa C.s.e.n Freetime S.c.s.d in attività di Pre Scuola e Post Scuola presso la scuola elementare Altiero Spinelli e svolgo attività di assistenza mensa nella scuola elementare Giovanni Bosco.
Mi chiamo Dorina Chiappetta. Sono un architetto, collaboro saltuariamente con alcuni studi professionali e quando c’è richiesta lavoro da libera professionista. Sto cercando un impiego più stabile almeno economicamente. Pratico molti sport tra cui nuoto, sci e balli caraibici, faccio volontariato presso Unitalsi, mi piace cucinare.
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PROGRAMMA DI SALA EVENTI MOVEMENT TORINO MUSIC FESTIVAL 2012 Fino al 3 novembre Luoghi vari
Il festival torinese, cugino italiano del famoso Detroit Electronic Music Festival, prosegue con questa edizione il suo trend di crescita esponenziale. Movement ancora una volta propone performance originali dal meglio dell’elettronica ed esplora le profondità e i confini della cultura della musica contemporanea, con artisti del calibro di Derrick May, Kevin Saunderson accanto a Seth Troxler e Maceo Plex. http://movement.it
ARTISSIMA
9-10-11 novembre Oval Lingotto Artissima, la fiera d’arte contemporanea che porta Torino alla ribalta del panorama artistico internazionale, è ospitata per il terzo anno all’Oval. La fiera presenta 172 gallerie (53 italiane e 119 internazionali) suddivise in quattro sezioni tematiche: Main Section, New Entries, Present Future e Back to the Future. Coordinata da Sarah Cosulich Canarutto, Artissima uscirà dall’Oval con alcune iniziative collaterali: “It’s not the End of the World” e “Artissima LIDO” al quadrilatero romano. www.artissima.it
Arcate dell’ex. M.O.I. (Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso di via Giordano Bruno 191). 100 tra giovani pittori, scultori, designer, fotografi e creativi del visivo, espongono le loro opere nei negozi, le strade e le piazze del borgo Filadelfia, già riqualificato qualche anno fa grazie al Villaggio Olimpico. www.paratissima.it
Giunta quest’anno alla sua ottava edizione, la fiera degli artisti sconosciuti ed emergenti più alternativa d’Italia si sposta da San Salvario alle
classici. www.clubtoclub.it/
CLUB TO CLUB ALFA ROMEO MITO
Fino all’11 novembre Museo Regionale Scienze Naturali
8-11 novembre Luoghi vari
PARATISSIMA 9-10-11 novembre Arcate dell’ex. M.O.I.
“maratona-moda” organizzata dall’Assessorato al Commercio e dal Consiglio regionale del Piemonte. Il programma della due giorni inizia con una tavola rotonda intitolata “Quale futuro per il sistema della moda in Piemonte tra creatività e tradizione” e prosegue con una visita in Piazza San Carlo per l’anteprima dello show room di Modissima. Piazza San Carlo si trasforma in un grande show room all’aperto con otto container dove sabato 10 tutto il pubblico potrà apprezzare la grande creatività degli stilisti torinesi e la qualità delle loro produzioni sartoriali.
MODISSIMA A TORINO 9-10 novembre Luoghi vari
A Torino si svolgerà una
Festival italiano dalla vocazione europea, Club To Club Alfa Romeo MiTo proporrà il suo collaudato mix di artisti acclamati in tutto il mondo e location indimenticabili: un circuito esclusivo di teatri barocchi, centri d’arte contemporanea, club, padiglioni post industriali, piazze storiche, quartieri creativi e auditorium
SHARE FESTIVAL 2012
Open Your City è il tema centrale di questa edizione del festival e il tema che guiderà la mostra Share Prize. Sono più di 200 gli artisti che si sono iscritti a Share Prize e la giuria composta da Simona Lodi, Mirjam Struppek, Bruce Sterling e Carlo Ratti, ha selezionato le 6 opere finaliste che verranno presentate nel Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. www. toshare.it
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SCIENTIFICA
15 - 17 novembre Cavallerizza e del Circolo dei Lettori Torna a Torino, negli spazi della Cavallerizza e del Circolo dei Lettori, la seconda edizione di Scientifica “Senza nuvole negli occhi”. La manifestazione volta a trovare nuovi stimoli per migliorare il proprio contesto sociale, propone incontri con vari personaggi impegnati nell’innovazione o che hanno in modo assoluto modificato la società migliorandola. Tra gli ospiti Raffaelina Ottaviano, Paolo Attivissimo, Beppe Scienza, Marco Astori, il gruppo dei QuattroGatti e tanti altri.
TORINO FILM FESTIVAL
25 novembre – 1 dicembre Luoghi vari 30esima edizione del Torino Film Festival diretta, per il quarto anno, da Gianni Amelio. Il TFF propone una retrospettiva sulla filmografia del grande regista americano naturalizzato inglese Joseph Walton Losey. Il Gran Premio Torino, istituito nel 2009 e assegnato ogni anno a cineasti che, dall’emergere delle nouvelles vagues in poi,
hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico, alla creazione di nuovi modelli estetici, alla diffusione di nuove tendenze contemporanee, andrà a Ken Loach ed Ettore Scola, entrambi presenti al festival. www.torinofilmfest.org
MUSICA ACCADEMIA STEFANO TEMPIA 12 novembre Conservatorio “G. Verdi”
L’Accademia Stefano Tempia inaugura la sua stagione con la Sinfonia n. 2 Lobgesang, “Canto di lode” di Mendelssohn. Opera ricca di pathos e di misticismo, la SinfoniaCantata costituisce un inizio di stagione all’insegna del Romanticismo. Protagonisti Coro e Orchestra dell’Accademia, con le giovani voci torinesi del Coro G.
CARMEN
13 – 25 novembre Teatro Regio Torino Il Teatro Regio presenta l’opera Carmen di Georges Bizet. La regia è affidata allo spagnolo Calixto Bieito, la direzione d’orchestra è del giapponese Yutaka Sado. Nei ruoli principali, alcuni giovani interpreti di grande talento: Carmen sarà il mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili; Don José avrà la voce del tenore russo Maksim Aksënov e nel ruolo di Micäela ci sarà Alessandra Marianelli. Il basso-baritono Mark S. Doss vestirà i panni del torero Escamillo. www.teatroregio.torino.it
NINA ZILLI 16 novembre Colosseo
Torna a Torino, organizzato da Hiroshima Mon Amour, Ninna Zilli. Un nuovo concerto per incantare il pubblico con sua voce profonda e presenza scenica inconfondibile. Pop e Soul suonati da una band di musicisti sopraffini. Nina canterà le canzoni dell’”Amore è Femmina”, ma in scaletta non mancheranno i suoi successi come “50 mila” e cover della black music. www.hiroshimamonamour.org
ORCHESTRE DE CHAMBRE DE GENEVE 20 novembre Conservatorio “G. Verdi 140 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
L’Orchestra Filarmonica di Torino ospita per la prima volta la prestigiosa Orchestre de Chambre de Genève. La formazione svizzera è nota per la sua identità unica, per l’originalità dei suoi programmi e per il virtuosismo nell’affrontare tanto il repertorio barocco e classico quanto quello contemporaneo. Alla guida, il pianista e direttore israeliano David Greilsammer che presenterà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Henry Purcell e György Ligeti. www.oft.it
GIANMARIA TESTA & ROBERTO CIPELLI 23-24 novembre FolkClub
Testa torna al FolkClub insieme a Roberto Cipelli, grande pianista che ha collaborato con lui nella realizzazione del suo ultimo disco Vitamia. Due serate, due scalette ricche e composite, tra le canzoni del suo ultimo disco, quelle dei dischi precedenti, quelle dello spettacolo su Ferré che ideò proprio con Cipelli. www.folkclub.it
BIAGIO ANTONACCI 27 novembre Palaolimpico
Arriva a Torino il tour di Biagio Antonacci che proporrà molti brani che hanno
caratterizzato il suo percorso musicale, dagli esordi ad oggi, fino al suo ultimo “Sapessi dire no”. Il cantautore milanese proporrà uno spettacolo in cui lascia più spazio possibile alla musica e alle canzoni.
MOSTRE NA.TO
8 - 11 novembre Ex Manifatture Tabacchi Curata da Alessandro Demma, la mostra “NA.TO L’arte del presente, il presente dell’arte” realizzata in collaborazione con l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV, presenta il progetto dell’”intellettuale collettivo” NA.TO, gruppo formato da 10 artisti scelti attraverso un’attenta ricognizione sulla scena artistica napoletana e torinese. Un’intrigante panoramica di esperienze differenti per linguaggi, tecniche, materiali arricchita dalla presenza di 10 critici d’arte/ curatori invitati a ripensare il lavoro di ogni artista presente in mostra. www.na-to.it
EMMA MARRONE 29 novembre Palaolimpico
Appuntamento torinese con Sarò Libera, il tour di Emma Marrone che segue la pubblicazione dell’ultimo grande successo di Emma, “Sarò Libera”. La cantante eseguirà tra gli altri i suoi più grandi successi, da “Calore” a “Cercavo amore”, passando per “Davvero” e “Con le nuvole”.
ARTHUR TRESS Fino al 16 novembre Paola Meliga Galleria d’arte
Prima personale a Torino di Arthur Tress, “What I see”, una mostra che ospita le opere di un protagonista indiscusso del panorama artistico contemporaneo dov’è riscontrabile una profonda riflessione sui destini dell’arte. La fotografia di Tress dimostra la chiara appartenenza ad una dimensione “altra”, dotata di un linguaggio dalle trame sottili e difficilmente inquadrabile in una corrente artistica.
PROTAGONISTI Fino al 29 novembre 2012 Labloft
La mostra di Sandro Becchetti “Protagonisti, 99 ritratti che hanno fatto la storia” raccoglie le immagini e il carisma di un grande fotografo attivo dalla metà degli anni ‘60 e testimoniano un pezzo di
© The Estate of Angus Fairhurst, courtesy Sadie Coles HQ, London storia e di cultura italiana. Un bianco e nero che ritrae attori , registi e grandi autori. Da Dustin Hoffman a Claudia Cardinale, da Federico Fellini a Hichcock, da Saramago a Pasolini. www.labloft25.it
FREEDOM NOT GENIUS
10 novembre – 10 marzo Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli presenta
per la prima volta in Italia, una selezione di opere dalla Murderme collection, la collezione privata di Damien Hirst. Damien Hirst ha iniziato a collezionare alla fine degli anni Ottanta, scambiando sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British Artists, gettando le basi di una delle più interessanti collezioni di arte al mondo. La mostra, a cura di Elena Geuna, presenta 50 opere della collezione tra i quali Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto e Andy Warhol. www.pinacoteca-agnelli.it
“RESISTENZA, SOCIETÀ E COSTITUZIONE: TESTIMONIANZE ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 141
corso artistico di Carlo Carrà: le prime prove divisioniste, i capolavori del Futurismo, la parentesi dell’ ‘Antigrazioso’, la Metafisica e il ‘Realismo mitico’, i paesaggi (dagli anni Venti in poi), le composizioni monumentali di figura degli anni Trenta e una selezione di nature morte, così da arrivare agli ultimi anni della sua attività. www.fondazioneferrero.it
DI LIBERTÀ”. CARCERI NUOVE Fino al 22 dicembre Museo Carceri le nuove
Nelle celle e nei locali del famigerato “Primo braccio” delle ex Carceri Nuove, verranno esposte una serie di fotografie, documenti, oggetti all’interno delle celle dei detenuti. Per la prima volta vengono mostrati al pubblico anche alcuni documenti originali dei centinaia di processi a carico dei detenuti degli anni della Resistenza che sono stati censiti e catalogati dal Tribunale di Torino. www.museolenuove.it
SURPRISE
neggiatura alla partitura della colonna sonora, dai progetti architettonici e i bozzetti dei costumi a centinaia di fotografie delle riprese. www.museonazionaledelcinema.it
Fino al 6 gennaio GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Nuovo progetto espositivo Surprise per la Gam. Un ciclo annuale di appuntamenti dedicati ad aspetti specifici della ricerca artistica torinese tra anni Sessanta e Settanta. Il primo appuntamento, realizzato grazie al contributo di Miroglio Group, vede protagonista Ugo Nespolo con una mostra dedicata agli anni dell’Avanguardia, a cura di Maria Teresa Roberto. www.gamtorino.it
METROPOLIS IL CAPOLAVORO RITROVATO
Fino al 6 gennaio Museo Nazionale del Cinema Progettata dalla Deutsche Kinemathek - Museum für Film und Fernsehen (Berlino), a cura di Peter Mänz e Kristina Jaspers, la mostra riunisce per la prima volta i documenti originali del film Metropolis. Tantissimi i pezzi in mostra, che comprendono dalla sce142 |NOVEMBRE 2012 | ShopintheCity
THE SUN BEHIND THE CLOUDS
FRA ARTE E INDUSTRIA
Fino a metà gennaio Fonderie limone Moncalieri (Torino) Le Fonderie Limone, storico complesso industriale del torinese ospitano la mostra organizzata dall’associazione culturale Golfart e curata da Gianfranco Schialvino e da Pegi Limone. L’esposizione racconta la storia di un successo italiano e comprende fusioni dell’artista Ezio Gribaudo e capi-d’opera appartenenti alla collezione privata della famiglia Limone. www.golf-art.org
Fino al 13 gennaio PAV Parco d’Arte Vivente
Doppia personale di Ettore Favini / He He con una mostra dedicata ai fenomeni atmosferici dentro cui viviamo e che condizioniamo con i nostri comportamenti, alterandone l’equilibrio in modo sempre più massiccio. Gli artisti propongono un’immersione nelle atmosfere visionarie della nuova etica ambientale. www.parcoartevivente.it
FONDERIE LIMONE 19212011: 90 ANNI
DANTE TI AMO. TESTO E IMMAGINI DALLA DIVINA COMMEDIA Fino al 31 gennaio Palazzo Madama
Una mostra interamente dedicata a Dante Alighieri e alla Divina Commedia, con manoscritti, antiche stampe, volumi illustrati, quadri e sculture provenienti dalla collezione privata dell’imprenditore torinese Livio Ambrogio. Frutto di trent’anni di passione per i libri e i cimeli danteschi, la mostra , organizzata secondo un criterio cronologico, propone una significativa campionatura della collezione. www.palazzomadamatorino.it
SALVATORE SCARPITTA
Fino al 3 febbraio GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
CARLO CARRÀ 1881-1966 Fino al 27 gennaio Fondazione Ferrero (CN)
76 dipinti ripercorrono il per-
La più grande mostra retrospettiva dedicata a Salvatore Scarpitta sarà allestita nella Exhibition Area al primo piano del museo e negli spazi espositivi dell’Underground Project al piano interrato. Un’antologia mirata di opere dell’artista, considerato tra i più importanti del panorama internazionale, attraverso un attento lavoro di documen-
tazione, che ha mosso i primi passi dallo studio di due fondamentali opere custodite nelle collezioni permanenti del museo. www.gamtorino.it
che, ora ironiche, beffarde e malinconiche. www.teatrostabile.it
CINEMA TOHORROR FILM FESTIVAL 12-17 novembre Luoghi vari
La profezia Maya legherà tutti gli appuntamenti in cartellone della dodicesima edizione della rassegna internazionale di cinema e cultura del fantastico. Sei date dedicate alla cultura horror e del fantastico e un concorso, con sezioni dedicate a lungometraggi, cortometraggi e sceneggiature: un’occasione per scoprire nuovi talenti, o le ultime fatiche di autori già affermati, una chance per vedere sul grande schermo film che normalmente faticano ad approdare nelle sale italiane. www.tohorrorfilmfest.it
TEATRO CERBIATTI DEL NOSTRO FUTURO 8-9 novembre Teatro Gobetti
Il Festival Torinodanza presenta lo spettacolo “Cerbiatti del nostro futuro”, quattro coreografie contemporanee per interpreti bambini, dal titolo Silenzio e Volo (in prima italiana) e In ascolto e Fuga. Sarà sorprendente vedere il rigore geometrico e potente della sua coreografia trasmesso a bimbe tra i 9 e i 13 anni, in diversi pezzi, alcuni dei quali creati a Torino con allieve delle scuole di Susanna Egri e Loredana Furno. www.torinodanzafestival.it
ENRICO RAVA 9 novembre Teatro Colosseo
Enrico Rava porta sul palco del Colosseo il suo nuovo e originale progetto ispirato a Michael Jackson, Rava on the Dancefloor. Insieme all’orchestra “Pm Jazz Lab” composta da dodici elementi, il trombettista reinterpreterà le musiche del re del pop. www.teatrocolosseo.it
FRATTO _ X
LE 6ÈME CONTINENT
Prima nazionale per lo spettacolo della stagione Teatro Piemonte Europa “Fratto_X”. Di Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Antonio Rezza e Ivan Bellavista, lo spettacolo, dal titolo curioso, è generato da una domanda “Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda?”. http://fondazionetpe.it
Inaugurazione della stagione del Teatro Stabile di Torino con lo spettacolo Le 6ème Continent (Il sesto continente) firmato dallo scrittore francese Daniel Pennac e con la direzione della regista svizzera Lilo Baur. Attraverso un racconto apparentemente surreale, la regista Lilo Baur celebra la grande “storia dei nostri rifiuti”, una riflessione evocata da visioni ora oniri-
13 -18 novembre Teatro Astra
14 - 18 novembre Teatro Carignano
ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 143
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Astri
SCORPIONE Si avvicina Capricorno dal 23 ottobre - 22 novembre
Grandi amatori, caratteri forti e individualisti . Così vengono dipinti i nati sotto questo segno. Questo mese di novembre per voi potrebbe essere una vera scoperta. Avrete modo di prendere decisioni che non avreste mai pensato. Grazie alla posizione dei pianeti le grosse novità vi daranno una spinta in più che mai avreste pensato. Marte dopo il 15 novembre si avvicina nel segno del capricorno aumentando il momento positivo dei nati in questa decade. Cercate di non limitarvi. OGGETTO CONSIGLIATO: un simpatico Swatch colorato.
ARIETE
dal 21 marzo - al 20 aprile In ambito lavorativo Tutto tranquillo, mare calmo all’orizzonte. Forse anche troppo, speriamo non sia la quiete prima della tempesta. Dal 18 novembre l’ingresso in capricorno potrebbe cambiare le cose. Mercurio e Venere renderanno l’amore spumeggiante. CONSIGLIO: dedicatevi maggiormente a voi stessi.
TORO
dal 21 aprile - 20 maggio Parola d’ordine avanti Marsch! Giove nel segno continua ad aiutarvi. Ottimo momento per gestire situazioni economiche, finanziarie e legali. Anche per voi la settimana dal 15 al 23 sarà propizia: in quei giorni una situazione sentimentale, amichevole o un rapporto importante potrà cambiare. CONSIGLIO: non sottovalutate alcune serate in locali cool.
GEMELLI
dal 22 maggio - 21 giugno Ricompense e gratificazioni, momento decisamente favorevole nella sfera economica e lavorativa! Tuttavia il vostro stato d’animo non sembra essere ancora a regime con il vostro solito ottimismo. Saturno protegge i vostri progetti e favorisce lucidità e concretezza! Cercate di non farvi distrarre dai soliti perditempo che si aspettano da voi disponibilità e cortesia. CONSIGLIO: una cura ricostituente che vi aiuti a non dimenticare niente.
CANCRO
dal 22 giugno - 22 luglio Tempo di serenità e tranquillità anche per i nati in questo segno. Il mese scorrerà senza colpi di scena, i rapporti saranno fluidi e tutti intorno a voi godranno della pace interiore che vi contraddistingue. Verso la fine
del mese ci potranno essere nuove conoscenze molto interessanti. CONSIGLIO: cercate di essere sempre aperte alle nuove possibilità.
LEONE
dal 23 luglio - 22 agosto Il vostro carattere tenace durante il mese di novembre otterrà, grazie all’ingresso di un Marte nel vostro segno, sostegno e Forza. Attenzione però a non credervi invincibili. Per alcuni inoltre Marte nel segno porterà alcuni conflitti interiori. CONSIGLIO: non dimenticatevi della vostra irruenza.
VERGINE
dal 23 agosto - 22 settembre Se avete davvero voglia di cambiare il nostro presente, Questo è il momento di aprirvi al mondo esterno. Cercate di uscire da quel guscio che spesso vi blocca nei rapporti sociali. La sfera sentimentale e quella lavorativa godranno di questo piccolo sforzo. CONSIGLIO: provate a togliervi quello sfizio che da tanto tempo avevate in mente.
BILANCIA
dal 23 settembre - 22 ottobre Il momento lavorativo vi sta dando grandi soddisfazioni, anche grazie alla vostra vena artistica. Continuate così, il vento in poppa continuerà a sostenervi. Marte nel vostro segno potrebbe mettere qualche piccolo ostacolo nella vostra vita di coppia, non cedete a provocazioni sterili, sappiate tenere a bada la vostra impulsività. CONSIGLIO: non perdetevi in elucubrazioni inutili
SAGITARIO
dal 23 novembre - 21 dicembre Momento abbastanza positivo anche se il transito nel vostro sostegno dei
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pianeti Mercurio e Venere creerà piccole difficoltà. Avrete piacevoli sorprese che segneranno il vostro oroscopo fino a luglio del 2013. In amore attenzione, potreste soffrire a causa di qualche scossone generato dalla vostra eccessiva impulsività. CONSIGLIO: un giro sulle montagne russe per cercare di stabilizzare il vostro umore
CAPRICORNO
dal 22 dicembre - 20 gennaio Giove continua ad essere in trigono con vostro segno, grazie a lui trovate le energie per superare le difficoltà del momento. Aspettate di raccogliere i frutti giustamente attesi dopo la semina del mese scorso, ma preparativi: anche il raccolto è un momento di lavoro e fatica. CONSIGLIO: prendetevi qualche weekend di pausa.
ACQUARIO
dal 21 gennaio - 19 febbraio È un momentaccio. Marte in Vergine e Nettuno nel vostro segno molleranno la presa verso il 20 novembre, solo allora riuscirete a concedervi alcuni momenti di tranquillità. In famiglia non mancheranno momenti inaspettati. Momento favorevole dal 15 al 23 novembre. CONSIGLIO: viaggi di lavoro, esperienze enogastronomiche e shopping in città.
PESCI
dal 20 febbraio - 20 marzo Come sempre chi vi conosce sarà spiazzato dalle vostre energie. Che voi stiate cercando amore o lavoro, questo è il momento giusto. Le nuove scelte potrebbero rilevarsi azzeccate. Solo verso la fine del mese potreste avere qualche difficoltà a gestire un rapporto di lavoro. CONSIGLIO: una lunga passeggiata in montagna vi darà consiglio. ShopintheCity | NOVEMBRE 2012| 145
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