Short Theatre 12 - Lo Stato Interiore

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SHORT THEATRE Lo Stato Interiore

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7-17 SETTEMBRE 2017

12

L a Pe l a n d a Te a t r o I n d i a

ROMA



SHORT THEATRE Lo Stato Interiore

7-17 SETTEMBRE 2017

12

L a Pe l a n d a Te a t r o I n d i a

ROMA



Lo Stato Interiore Quest’anno Short Theatre sceglie, come chiave d’accesso alla sua fitta composizione di spettacoli e incontri, un sottotitolo che invita a riflettere sullo ‘stato delle cose’ ma che, allo stesso tempo, vuole rappresentare una sorta di ecologia del sé: Lo Stato Interiore. Accettando tutte le declinazioni che il termine ‘stato’ comporta, sottolineandone l’accezione politica tra tutte, considerando il nostro io, a tutti gli effetti, un territorio con leggi e modelli etici, con diritti e doveri. Come sta il nostro sistema interiore di regole e norme, di impulsi e di desideri? Gli strumenti che utilizziamo per capire il noi e il mondo che ci circonda, entro quali parametri si racchiudono? Quelli che abbiamo acquisito o ereditato sono ancora utili per indagare noi stessi e gli altri? O sono ormai desueti? O sono totalmente inadeguati a leggere le trasformazioni in atto? Del resto, non sarebbe nemmeno una sorpresa se così fosse, in fondo tutto ciò che fino a ora era legato piuttosto bene, ma che ora si è in qualche modo sciolto e disgregato, segnala che è iniziata una ennesima nuova epoca del mondo, segnala che la vecchia è finita, che ne è iniziata un’altra, con nuove regole, nuovi confini, nuove identità, nuove riorganizzazioni sociali, nuove relazioni, nuovi modelli di comunicazione, nuove possibilità di autorappresentazione. Proprio mentre ci si affannava a sostenere il carattere transitorio della svolta e del cambiamento, ci siamo accorti che, tutto a un tratto, stavamo già vivendo in un’epoca nuova del mondo, di cui non stiamo ancora capendo assolutamente nulla, perché tutto di noi è invece rimasto vecchio. Sono vecchi i metodi d’approccio, con i quali cerchiamo di scoprire l’essenza di questo processo; vecchie sono le nostre convinzioni, con le quali ci accertiamo di essere finiti o meno in un’epoca completamente nuova; vecchie sono le leggi e vecchio è il linguaggio e dunque siamo qui, ora, e siamo tutte persone vecchie, che si guardano intorno in modo vecchio, svelando con la propria inadeguatezza la stessa vecchia indecisione, quella strana inettitudine di quando ancora si mente dicendo che no, non si tratta di un cambiamento radicale del mondo, non si sta affatto trattando della fine di un’epoca. Perché, del nuovo si ha bisogno ma è del nuovo che si ha paura. Così, si ha quasi la sensazione di poter fare a meno di un futuro. D’altronde, se esiste un futuro, è riposto nell’immaginazione, cioè se ciascuno di noi trova la forza di immaginarlo e di immaginare che la nostra felicità dipenda dalla felicità degli altri e dipenda da come va il mondo e da come potrebbe diventare. Ma, allo stesso tempo, i cambiamenti in atto hanno bisogno di essere conosciuti e riconosciuti per essere assimilati e guidati e per permettere loro di aumentare la strumentazione con cui tracciamo e disegniamo l’architettura del nostro stato interiore, che diventa poi il nostro sistema di riferimento, il nostro apparato di misurazione. Ora, si tratta di interrogarsi su come andare oltre, accettare che siamo naturalmente precipitati in una nuova era e forse, prima ancora che fuori di noi, è dentro ciascuno di noi che bisogna cercare di immaginare gli spazi e noi stessi come nuovi mediatori, fisici e mentali, di questi cambiamenti. Noi come nuove cartine su cui perimetrare, circoscrivere e articolare le estensioni del nuovo che si addensano e si ammassano, in modo disordinato, su planimetrie inadeguate. Come assumersi la responsabilità di andare oltre quella cartografia disgregata e ripartire da una nuova relazione fra luoghi e comunità? Cercare di capire come ri-inventare o ri-creare spazi di riflessione, per riuscire ad essere adeguati a questi cambiamenti, nel nostro necessario tentativo di ri-essere comunità ma in modo diverso. Come ridisegnare una mappa interiore in grado di annettere i nuovi territori e accettare che altri siano ormai sommersi dalle acque di una convenzione che non ci interpreta più e che riflette un’idea di società che non coincide con la realtà che stiamo vivendo. Fabrizio Arcuri


SHORT THEATRE

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Ci sono cose che non sappiamo, la cui ricerca non può che essere condivisa. In questa condivisione sta il senso della ricerca, nel fare dello stato personale un’occasione pubblica. Il gesto artistico è anche questo. Si tratta di rendere politica la propria presenza, di riconoscere la naturale e virtuosa confusione tra il mio stare e lo stare degli altri, il mescolarsi temporale e spaziale: fare legami senza legarsi, concatenare senza incatenarsi, stare in condizione di relazione, stratificare, sconfinare, percepire i confini come segni del movimento. Uno stare in se stessi, stando già oltre e altrove. Lo Stato Interiore è la possibilità di questo gesto, di una pratica personale, artistica e culturale, sempre relazionale e contaminata. Non possiamo che essere se non su una cartografia, che sia stata già prodotta o ancora tutta da disegnare. Ognuno fa la sua mappa, segna il suo percorso, decide di registrare le proprie esperienze segnando le posizioni relative, gli itinerari possibili. Persino le fughe – mappe per andare fuori dalla mappa. Costellazioni stellari e traiettorie marittime, quello che è già mappato e quello che non lo è, il tessuto volatile delle nostre relazioni, del nostro stare. Lo Stato Interiore è la mappa di dove siamo ora, ma anche il punto della mappa che ancora non c’è, la possibilità di tracciare una linea che vogliamo percorrere. Come ogni anno Short Theatre individua un campo di discorso, fa la sua mappa, cataloga un tema. La maturazione non immediata di questo disegno fa del tema non un’indicazione di contenuto, ma una traccia con cui innescare un dialogo: e Lo Stato Interiore è una domanda, una suggestione che contamina i pensieri e le visioni, l’asse su cui far ruotare la vita del festival, il clima del paesaggio che abitiamo. Quest’anno il nostro Stato Interiore è Short Theatre; quest’anno Short Theatre si interroga sul suo stato interiore, e lo fa dialogando con la comunità temporanea di artisti, operatori e pubblico, che da dodici anni si ritrova e si riconosce, si avventura e si sorprende, nei luoghi e nei tempi del festival romano.


Short Theatre 12 – Lo Stato Interiore è negli spazi de La Pelanda e del Teatro India dal 7 al 17 settembre 2017. In questa edizione Short Theatre prosegue la sua missione di indagine del panorama artistico emergente e di accompagnamento di realtà ormai radicate, italiane ed internazionali, e rilancia tendenze di lavoro delle ultime edizioni: la presenza di progetti che si interrogano in modo radicale sul rapporto con lo spettatore; la musica come linea di programmazione fondamentale, tra concerti, progetti radiofonici, clubbing; la cura di progetti residenti che in collaborazione con strutture artistiche di diversa natura abitano il festival per tutta la sua durata; il superamento dei confini europei e quello di una certa idea che siano i confini europei a identificarci. A comporre la mappa dello Stato Interiore di Short Theatre 2017 ci sono degli individui con la loro ricerca artistica, con i loro pensieri e i loro discorsi, i loro sguardi e i loro percorsi. Ci sono gli spettacoli, le performance, gli incontri, le conversazioni. Ci sono percorsi artistici che stanno emergendo, eccezionalità riconosciute, ci sono linguaggi e forme familiari, e performance ibride che rimettono in gioco i linguaggi e le forme stesse. C’è un processo comune di smarcamento da uno sguardo estetico verso la possibilità di una visione etica del fare spettacolo, andando oltre il gusto delle persone e delle comunità. Soprattutto ci sono le persone che pensano questi linguaggi e che giocano con queste forme. Da dodici anni Short Theatre, è questo: un luogo e un tempo in cui si ricompone una comunità temporanea di artisti, pubblico, cittadini e operatori. Short Theatre è una lente con cui osservare il paesaggio dello spettacolo dal vivo italiano e internazionale, ma anche un’occasione di dialogo intorno all’attuale condizione della performance, alle sue forme e ai suoi sensi, alle sue prospettive. Quest’anno è anche Lo Stato Interiore di ognuno e tutte le mappe possibili.


GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE

VENERDÌ 8 SETTEMBRE

TEATRO INDIA

TEATRO INDIA

ore 21.00 EL CONDE DE TORREFIEL G uerrilla

ore 20.00 EL CONDE DE TORREFIEL G uerrilla

teatro | SALA A | 1h20’ | prima nazionale spettacolo in italiano

teatro | SALA A | 1h20’ | prima nazionale spettacolo in italiano

dalle 22.30 alle 02.30 DOPOFESTIVAL SPRING ATTITUDE WAVES guest INDIAN WELLS live a/v + SA SOUNDSYSTEM dj set

LA PELANDA

opening party | ZONA ESTERNA

ore 18.45 ALESSANDRO SCIARRONI D on ’ t be frigthened of turning

the page

danza | STUDIO 1 | 45’

ore 19.15 + 23.00 GAËLLE BOURGES + GWENDOLINE ROBIN I ncidence 1327 performance| STUDIO 2 | 30’ | prima nazionale in francese con sovratitoli in italiano e inglese

ore 20.00 ANA BORRALHO & JOÃO GALANTE T rigger of happiness teatro | SALA 1 | 1h45’ | prima nazionale spettacolo in italiano

ore 20.30 COURTESY: MATTEO TREVISANI La lotta al corpo ribelle. La stregoneria tra politica e filosofia lecture | GALLERIA | 30’ | ingresso libero

ore 22.00 I SACCHI DI SABBIA D ialoghi degli D ei teatro | SALA 2 | 50’

dalle 23.30 STRASSE E xil #14_S top M aking S ense party | ZONA ESTERNA | ingresso libero

CALENDARIO 7 - 17 SETTEMBRE


SABATO 9 SETTEMBRE

DOMENICA 10 SETTEMBRE

ALTRI SPAZI

ALTRI SPAZI

ore 10.45 + 17.15 LOTTE VAN DEN BERG + DEFLORIAN / TAGLIARINI C inéma imaginaire

ore 10.30 + 11.45 LOTTE VAN DEN BERG + DEFLORIAN/TAGLIARINI C inéma imaginaire

performance partecipativa | 2h30’ prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com

performance partecipativa | 2h30’ | prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com

LA PELANDA

LA PELANDA

ore 19.00 ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI / TRA UN ATTO E L’ALTRO M ax G ericke

dalle 18.00 alle 02.30 TROPICANTESIMO

teatro | SALA 2 | 60’

ore 19.30 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: GRIP CASINO live musica | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 20.15 ANA BORRALHO & JOÃO GALANTE T rigger of happiness teatro | SALA 1 | 1h45’ | prima nazionale spettacolo in italiano

ore 20.30 COURTESY: FRANCESCO URSINI Metamorfosi 2, 708-832. ovvero come Ovidio racconta l’invidia lecture | GALLERIA | 30’

presentazione del libro | STUDIO 1 | ingresso libero

ore 17.00 + 18.00 + 19.00 + 22.30 + 23.15 RICCI/FORTE LA RAMIFICAZIONE DEL PIDOCCHIO (H ommage à P ier P aolo P asolini ) performance | MEETING ROOM | 30’

ore 19.30 PREMIO SCENARIO BARBARA BERTI - B au #2 THE BABY WALK - Un eschimese in Amazzonia*

ore 20.30 COURTESY: MARCO MENCAGLI

performance | GALLERIA | 40’ | ingresso libero

ore 22.15 MALLIKA TANEJA B e careful teatro | STUDIO 2 | 20’ | prima nazionale inglese con sovratitoli in italiano

the page

danza | STUDIO 1 | 45’

dalle 00.00 DOPOFESTIVAL LSWHR | guest LUTTO LENTO + GATTONERO dj set + LUCIANO LAMANNA dj set party | ZONA ESTERNA

ore 18.00 MOTUS HELLO STRANGER

teatro | SALA 1 | 20’ + 20’ *in italiano con sovratitoli in inglese

ore 21.00 GWENDOLINE ROBIN C ratère N°6899

ore 23.00 ALESSANDRO SCIARRONI D on ’ t be frigthened of turning

spazio di azione sonora | ZONA ESTERNA | ingresso libero

Forest bathing: mai provato? Verso una nuova visione del rapporto esistente tra salute umana e spazi verdi lecture | GALLERIA | 30’

ore 20.30 ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI / TRA UN ATTO E L’ALTRO M ax G ericke teatro | SALA 2 | 60’

ore 21.45 MALLIKA TANEJA B e careful teatro | STUDIO 2 | 20’ | prima nazionale inglese con sopratitoli in italiano


LUNEDÌ 11 SETTEMBRE

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE

LA PELANDA

LA PELANDA

dalle 15.00 alle 18.00 FANNIE SOSA P leasure is power

dalle 15.00 alle 18.00 FANNIE SOSA P leasure is power

workshop | partecipazione gratuita prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com

ore 19.00 IL TASCABILE L’intenzione di sopravvivere. Femminismi, ambientalismo e il futuro dell’umanità con: Giulia Blasi, Matteo De Giuli, Cesare Alemanni, Francesco Pacifico, Graziano Graziani, Cecilia D’Elia, Giorgia Serughetti

incontro | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 20.30 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: HOLY PIECES live musica | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 21.00 FABRIZIO TERRANOVA D onna H araway : S tory T elling for E arthly S urvival film | ZONA ESTERNA | 1h 30’ inglese con sottotitoli in italiano | ingresso libero A seguire talk con il regista Fabrizio Terranova e Daniel Blanga-Gubbay

workshop | partecipazione gratuita prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com

ore 18.30 HANS-THIES LEHMANN I l teatro post - drammatico conversazione con l’autore | STUDIO 2 | 60’ ingresso libero

ore 20.00 MOTUS ÜBER RAFFICHE ( nude

expanded version )

teatro | SALA 2 | 3h | in italiano con sovratitoli in inglese

ore 20.30 COURTESY: MAURIZIO TORREALTA Far parlare il silenzio. Strategie di indagine su quello che le parole non dicono lecture| GALLERIA | 30’ |ingresso libero

ore 21.00 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: GUN KAWAMURA live musica | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 21.30 ALMA SÖDERBERG T ravail performance | STUDIO 1 | 45’


MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE

TEATRO INDIA

TEATRO INDIA

ore 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 RIMINI PROTOKOLL (KAEGI, HUBER) N achlass - P ièces sans personnes

ore 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 RIMINI PROTOKOLL (KAEGI, HUBER) N achlass - P ièces sans personnes

installazione - teatro| SALA B | 1h30’ prima nazionale | francese e tedesco con sovratitoli in italiano e inglese

installazione - teatro| SALA B | 1h30’ prima nazionale | francese e tedesco con sovratitoli in italiano e inglese

LA PELANDA

LA PELANDA

ore 19.00 MOTUS ÜBER RAFFICHE (nude expanded version)

ore 19.00 TEATRO I E rodiàs

teatro | SALA 2 | 3h | in italiano con sovratitoli in inglese

teatro | SALA 2 | 1h10’

ore 20.00 NACERA BELAZA S ur le fil

ore 19.15 + 22.15 CRISTINA KRISTAL RIZZO + SIR ALICE (U ntitled ) H umpty D umpty

danza | SALA 1 | 40’ | prima nazionale

performance | STUDIO 1 | 25’ | prima nazionale

ore 20.30 COURTESY: FANNIE SOSA

ore 20.30 PREMIO SCENARIO PER USTICA SHEBBAB MET PROJECT I veryferici

Pleasure against the machine lecture | GALLERIA | 30’ |ingresso libero

teatro | STUDIO 2 | 20’

ore 21.30 ALMA SÖDERBERG C osas performance | STUDIO 1 | 25’

ore 22.15 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: R.Y.F. live musica | ZONA ESTERNA

dalle 22.15 R.Y.F. + WOWAWIWA + TRINITY concerti + dj set| ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 20.30 COURTESY: LUIGI DE ANGELIS Il Mar delle Blatte. Sistemi di intercettazione panica tra gli scarafaggi lecture| GALLERIA | 30’ | ingresso libero

ore 21.15 NACERA BELAZA S ur le fil danza | SALA 1 | 40’ | prima nazionale

ore 23.00 SOMBRE NUIT: HEIMAT + TRANS UPPER EGYPT + MARIA VIOLENZA live DJ BUMBO + AS ROM dj set ZONA ESTERNA | ingresso libero


VENERDÌ 15 SETTEMBRE TEATRO INDIA ore 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 RIMINI PROTOKOLL (KAEGI, HUBER) N achlass - P ièces sans personnes installazione - teatro| SALA B | 1h30’ prima nazionale | francese e tedesco con sovratitoli in italiano e inglese

ore 19.00 ÉCOLE DES MAÎTRES / TRANSQUINQUENNAL C ontrattazioni teatro | SALA A | prima nazionale | ingresso libero

LA PELANDA ore 18.00 VISIONI, CULTURE, IPER-SCENE IL TEATRO DELL’OGGI Silvia Mei, Matteo Antonaci, Sergio Lo Gatto, coordina Attilio Scarpellini incontro | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 19.00 TEATRO I E rodiàs teatro | SALA 2 | 1h10’

ore 20.30 SALVO LOMBARDO / CHIASMA P resent continuous danza | SALA 1 | 40’

ore 20.30 COURTESY: ELENA BISERNA SoundBorderscapes. Decostruire la frontiera attraverso l’ascolto lecture | GALLERIA | 30’ | ingresso libero

ore 22.45 SOCIETAT DOCTOR ALONSO ANARCHY teatro | STUDIO 2 | 60’ in italiano con sovratitoli in inglese

dalle 00.00 DOPOFESTIVAL CLUB ADRIATICO | guest M.E.S.H. dj set + MATTEO PIT dj set party | ZONA ESTERNA

SABATO 16 SETTEMBRE TEATRO INDIA ore 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 RIMINI PROTOKOLL (KAEGI, HUBER) N achlass - P ièces sans personnes installazione - teatro| SALA B | 1h30’ prima nazionale | francese e tedesco con sovratitoli in italiano e inglese

LA PELANDA ore 18.00 SCIAMI Network digitale dedicato alle arti performative a cura di Valentina Valentini incontro | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 21.00 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: YOGO TRENO live musica | ZONA ESTERNA | ingresso libero

ore 19.00 FANNY&ALEXANDER D iscorso G rigio teatro | STUDIO 1 | 60’

ore 21.30 FANNY&ALEXANDER D iscorso G rigio teatro | STUDIO 1 | 60’

ore 20.15 DANA MICHEL M ercurial G eorge performance | SALA 2 | 60’

ore 22.15 BAD PEACE + FANFULLA 5/A SOMBRES TEMPS: TBA live musica | ZONA ESTERNA | ingresso libero

Ore 20.30 COURTESY: EMANUELE ATTURO Nadal vs Federer Il tennis come guerriglia estetica lecture | ZONA ESTERNA | 30’ | ingresso libero


ore 21.30 DEWEY DELL S leep T echnique danza | SALA 1 | 60’

ore 22.45 SOCIETAT DOCTOR ALONSO ANARCHY teatro | STUDIO 2 | 60’ in italiano con sovratitoli in inglese

dalle 00.00 DOPOFESTIVAL AMIGDALA | guest CHRISTEENE live + GEORGIA LEE dj set + LADY MARU dj set party | STUDIO 1 + ZONA ESTERNA

DOMENICA 17 SETTEMBRE TEATRO INDIA ore 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 RIMINI PROTOKOLL (KAEGI, HUBER) N achlass - P ièces sans personnes installazione - teatro| SALA B | 1h30’ prima nazionale | francese e tedesco con sovratitoli in italiano e inglese

BIBLIOTECA VALLICELLIANA ore 19.00 IVANA MÜLLER M argine _R oma apertura pubblica del progetto moderata da LORENZO PAVOLINI 60’ | ingresso libero


PROGETTI IN RESIDENZA

SOMBRES TEMPS BAD PEACE + FANFULLA 5/A

Roma

Là dove regna l’oscurità senza limiti non vi è più niente da attendere (G. Didi-Huberman)

di e con China, Leo Non, Bob Junior LA PELANDA | ZONA ESTERNA sit-in/radio/live/selezioni musicali/dibattiti dalle 19.00 alle 22.30 ingresso libero

facebook.com/radiobadpeace Tempi bui; ma che fare mentre regna l’oscurità? La comunità diffusa di Bad Peace si ritrova per il secondo anno consecutivo negli spazi comuni di Short Theatre per proseguire una specie di moratoria immaginaria. Ci sono un letto e una radio. Siete tutti invitati sul letto per aderire, con quello che si può/si vuole, per contribuire alla diffusione del dibattito. Tutti i giorni musica dal vivo, dibattiti, approfondimenti sul festival e sulla comunità che lo abita; artisti, pubblico, musicisti: chi vuole può sdraiarsi, riposare, sognare o saltarci sopra. Il programma dei live, sviluppato in collaborazione con Bob Junior del Fanfulla 5/a, da anni fucina di suoni storti e musiche non allineate, prevede cantautori giapponesi, noisers dalla formazione classica, bruitisti alle prese con la storia del rock… Bad Peace è un esperimento ideato da China e Leo (fondatori e componenti del gruppo pop ‘60 Wow) e nato su invito di Short Theatre nel 2016. L’intenzione è creare un cortocircuito tra le personali pratiche musicali, la scena artistica che si sta sviluppando intorno al Fanfulla 5/a (e circoli affini) e le riflessioni sul politico contemporaneo, con uno sguardo alle sommosse culturali di fine anni ‘60 e ai sollevamenti del secolo scorso. Il Fanfulla 5/a è il locale della musica nuova a Roma dal 2006; con una programmazione di trecento concerti nazionali e internazionali l’anno, è il luogo attorno cui sono nati e cresciuti i gruppi della scena di Roma Est. The wide community of Bad Peace finds itself, for the second year to carry out a sort of moratorium of the imagination. There’s a bed and a radio. There is music, reflections into the festival, meetings. Bad Peace is an experiment conceived by China and Leo (who play in the ‘60s Pop Music band Wow). The Fanfulla 5/a is the club for new and independent music in Rome since 2006. It is the place giving birth to the players in East Rome’s music scene. VENERDÌ 8 SETTEMBRE

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE

selezioni musicali a cura di Jumpin Jumpin + Rainbow Island

selezioni musicali a cura di Mai Mai Mai ore 22.15 R.Y.F. live

SABATO 9 SETTEMBRE

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE

selezioni musicali a cura di Cascao ore 19.30 Grip Casino live

selezioni musicali a cura di ITALIA AMORE MIO ore 22.30 Sombre Nuit (Heimat, Maria Violenza, Trans Upper Egypt, Dj Bumbo, As Rom)

LUNEDÌ 11 SETTEMBRE selezioni musicali a cura di Bob Junior cassette ore 20.30 Holy Pieces live

VENERDÌ 15 SETTEMBRE selezioni musicali a cura di TBA ore 19.30 TBA

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE selezioni musicali a cura di Acchiappashpirt – Radio Anarti ore 21.00 Gun Kawamura live

SABATO 16 SETTEMBRE selezioni musicali a cura di William Burro ore 21.00 Yôgô Trenô live


PROGETTI IN RESIDENZA

COURTESY

M ichele D i S tefano / MK ideazione di Michele Di Stefano LA PELANDA | GALLERIA | 30’ conferenze quotidiane alle ore 20.30 ingresso libero

mkonline.it Lecture quotidiana, della durata di mezz’ora, cortesemente offerta da uno specialista. Lo specialista viene indicato da un artista presente al Festival o che il Festival coinvolge appositamente. Ogni relatore affiora dal misterioso luogo che gli compete per riversare su un pubblico incidentale la propria insolente specificità. Ogni giorno alla stessa ora, una lezione su una materia eccezionale, specifica, precisa, imperdibile. Il progetto nato nell’ambito di PERDUTAMENTE al Teatro di Roma nel 2012, ideato da Michele Di Stefano, arriva quest’anno a Short Theatre, come un corpo autonomo. Curatori e protagonisti il Festival, gli artisti coinvolti, gli specialisti. Michele Di Stefano è coreografo, performer, direttore della compagnia MK. Michele Di Stefano è anche curatore di progetti artistici e diversi formati di programmazione. Il gruppo è ospite nei più importanti festival della scena in Italia e all’estero con date in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Indonesia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia, Perù etc. Michele Di Stefano riceve nel 2014 il Leone d’Argento per la danza. Daily lectures, lasting a half hour, kindly offered by a specialist. The specialist is chosen by an artist at the Festival or the Festival specifically chooses them. Each lecturer will appear mysteriously, unleashing themselves on an unsuspecting crowd with their insolent specificity.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE

Matteo Trevisani

Fannie Sosa

La lotta al corpo ribelle. La stregoneria tra politica e filosofia

Pleasure against the machine

Courtesy of Lorenza Accardo

SABATO 9 SETTEMBRE Francesco Ursini Metamorfosi 2, 708-832. Ovvero di come Ovidio racconta l’invidia

Courtesy of Filipe Viegas GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE

Luigi De Angelis Il Mar delle Blatte. Sistemi di intercettazione panica tra gli scarafaggi Courtesy of Michele Di Stefano

Courtesy of Fabrizio Arcuri

DOMENICA 10 SETTEMBRE

VENERDÌ 15 SETTEMBRE

Marco Mencagli

SoundBorderscapes. Decostruire la frontiera attraverso l’ascolto

Forest bathing: mai provato? Verso una nuova visione del rapporto esistente tra salute umana e spazi verdi Courtesy of Deflorian / Tagliarini

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE Maurizio Torrealta Far parlare il silenzio. Strategie di indagine su quello che le parole non dicono Courtesy of BAD PEACE

Elena Biserna Courtesy of Francesca Corona

SABATO 16 SETTEMBRE Emanuele Atturo Nadal vs Federer. Il tennis come guerriglia estetica Courtesy of Matteo Angius


TEATRO

EL CONDE DE TORREFIEL

Lugano, Ontineyn, Barcellona

G uerrilla

ideazione El Conde de Torrefiel regia e drammaturgia Tanya Beyeler, Pablo Gisbert testo Pablo Gisbert, in collaborazione con 80 partecipanti volontari di Roma | assistente Nicolas Chevallier disegno luci Ana Rovira | tecnico luci Dani Miracle scenografia Blanca Añón | suono Adolfo García assistenza alla coreografia Amaranta Velarde musica Pink Elephant on Parade, Salacot

performer Amaranta Velarde e gli 80 partecipanti volontari di Roma | coproduzione Kunstenfestivaldesarts (Brussels), steirischer herbst Festival (Gratz), Noorderzon Festival (Groningen) | con il sostegno del progetto europeo NXSTP, con il supporto di Graner, Centre de creació Barcelona, ICEC - Generalitat de Catalunya, INAEM, Ministerio de Cultura de España, Institut Ramón Llull

elcondedetorrefiel.com Una conferenza, una lezione di Tai Chi e una sessione di musica elettronica. Guerrilla racconta il contraddittorio universo interiore di un gruppo di persone che vivono lo stesso momento, si muovono per le strade della stessa città, condividono la coscienza collettiva dello stesso continente. Non sanno come affrontare un mondo che è cambiato troppo, alla costante ricerca di nuove regole, simboli, strumenti per interpretarlo. Anche in questo caso il lavoro della compagnia catalana, diretta da Tanya Beyeler e Pablo Gisbert, parte quindi dall’analisi del presente e interroga le possibilità del nostro tempo, seguendone le derive verbali e immaginifiche. Guerrilla descrive la guerra, sottile e organizzata, che esiste nella testa di qualsiasi individuo all’interno di una folla. Guerrilla osserva le tensioni dell’Europa: pensieri incendiari che sorgono dalla nostra “comfort zone”, amori troppo facilmente distratti, soluzioni individuali a problemi collettivi, l’eterno dilemma tra passione e ragione. El Conde De Torrefiel, con i suoi progetti che incrociano lavoro sull’immagine, ricerca coreografica, composizione drammaturgica, si è affermata come una delle realtà artistiche più significative in Europa e nel mondo. A conference, a Tai Chi class and an electronic music session. Guerrilla presents the confused and contradictory inner universe of a group of people that inhabit the same moment in time. El Conde de Torrefiel is a Barcelona-based project headed by Tanya Beyeler and Pablo Gisbert; their creations seek a visual and textual aesthetic wherein theatre, choreography, literature, and the visual arts coexist.

GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE | 21.00 VENERDÌ 8 SETTEMBRE | 20.00 TEATRO INDIA | SALA A 1h20’

con il sostegno di Instituto Cervantes Roma, Reale Accademia di Spagna di Roma e Institut Ramon Llull nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi. Playwriting Europe prima nazionale spettacolo in italiano


DOPOFESTIVAL

SPRING ATTITUDE WAVES guest INDIAN WELLS live a/v + SA SOUNDSYSTEM dj set

Roma

springattitude.it indianwells.bandcamp.com

Nato e cresciuto a Roma, in un’evoluzione continua di forme, programmazione e pubblico, il festival Spring Attitude parte dall’elettronica e dalla club culture, alla ricerca di un “altrove” che porti ad esiti inediti ed inattesi. Un pubblico in crescita esponenziale, sempre più trasversale e proveniente da tutta Europa. Il festival, che si tiene in primavera, ha appendici e anticipazioni, waves, che invadono la città durante l’anno, articolando diverse forme di programmazione e collaborazioni, con l’obiettivo di incoraggiare la club culture e la formazione musicale contemporanea. Indian Wells, progetto del producer Pietro Iannuzzi, è l’ospite di questa serata. Where The World Ends è il suo terzo album esuberante, malinconico, coinvolgente e ipnotico. Cori senza parole costituiscono un elemento di comunicazione universale che rompe le barriere del linguaggio, crea connessioni e supera le frontiere. Eppure i brani di questo album parlano di confini e di isolamento politico e sociale, di limiti senza età e di limiti imposti. Where The World Ends segue due album, Night Drops (2012) e Pause (2015), un singolo Racquets, e diversi remixe per Ghostly International, Anjuanadeep, Terrible Records, Bastard Jazz, Sekuoia and Populous. Spring Attitude is a festival dedicated to the contemporary sounds in the electronic music. The festival is one of the most successful cultural events happening in Rome. It always challenges itself and its audience with new international proposals, from electronic music to visual and performative art. Indian Wells will present his new album Where The World Ends. This new project is in turns ebullient and melancholic, compelling and hypnotic.

GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE TEATRO INDIA | ZONA ESTERNA opening party dalle 22.30 alle 02.30


DANZA

ALESSANDRO SCIARRONI San Benedetto del Tronto D on ’ t

be frigthened of turning the page

Ideazione e performance Alessandro Sciarroni drammaturgia Alessandro Sciarroni, Su-Feh Lee disegno luci Rocco Giansante musica originale Paolo Persia | styling Ettore Lombardi sviluppo, promozione, consulenza generale Lisa Gilardino

amministrazione Chiara Fava cura tecnica Valeria Foti, Cosimo Maggini | ricerche Damien Modolo | produzione corpoceleste_C.C.00# e Marche Teatro Teatro | co-produzione Le CENTQUATRE (Paris), CCN2 - Centre chorégraphique national de Grenoble, Les Halles de Schaerbeek

alessandrosciarroni.it Don’t be frigthened of turning the page di Alessandro Sciarroni è una versione del progetto Turning, sviluppato tra la Biennale Danza 2015 e Migrant Bodies. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, in questo solo Alessandro Sciarroni esplora il concetto di turning – ruotare ma anche evolvere, cambiare – attraverso la sua specifica pratica di reiterazione di una singola azione nel tempo e nello spazio. Il termine inglese viene così tradotto in scena con l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza che fa della durata la sua specificità. Come sempre i lavori di Alessandro Sciarroni, ospitati ovunque nel mondo, sorprendono le definizioni di categoria spettacolare: la danza, il circo, lo sport, il gesto, tutto si confonde, svelando con precisione la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di un’originale empatia con lo spettatore. Alessandro Sciarroni is an italian artist active in the area of the performing arts. His works go beyond the definition of a genre and are performed in festival, museum, unconventional spaces, all over the world. Don’t be frigthened of turning the page is one of the different versions of the project Turning, evolved at Biennale Danza 2015. The english term turning is so translated and represented on stage in a litteral way, with the action of the body that turns around its own axis and develops an emotional psycophisic trip.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE | 18.45 SABATO 9 SETTEMBRE | 23.00 LA PELANDA | STUDIO 1 45’


PERFORMANCE

GAËLLE BOURGES Parigi GWENDOLINE ROBIN Bruxelles I ncidence 1327

ideazione e realizzazione Gaëlle Bourges e Gwendoline Robin testo Gaëlle Bourges con brani da Petrarca musica XtroniK direzione tecnica Stéphane Monteiro

produzione Association Os, Festival d’Avignon, nell’ambito del progetto SOURCE | coproduzione SACD con il sostegno di L’échangeur – CDCN Hauts-de-France

gaellebourges.com gwendolinerobin.be In collaborazione con il Festival d’Avignon, Short Theatre 12 ospita due Sujet à vif, storica sezione del festival avignonese in cui artisti appartenenti ad ambiti diversi sono invitati a sperimentare la possibilità di un lavoro comune. Incidence 1327 nasce dall’incontro tra la coreografa e danzatrice Gaëlle Bourges e l’artista visiva e performer Gwendoline Robin. I lavori di Gaëlle Bourges guardano alla storia dell’arte, in un rapporto critico con le idee di rappresentazione e di spettacolo dal vivo. Gwendoline Robin realizza progetti di formati ibridi e azioni volatili, al confine tra scultura e performance. Il 1327 è l’anno di un “incidente” che avrà conseguenze decisive per l’intera tradizione estetica e culturale in cui ancora siamo immersi. Incidence 1327 vuole misurare gli effetti che la prima visione di Laura produce in Petrarca il 6 aprile 1327 ad Avignone, seguendo le tracce di quell’incontro. Uno spettacolo che ci chiede di saper assistere al caso e all’imponderabile, riflettendo sull’invisibilità delle conseguenze di un incontro, di cui non sempre se ne possono misurare le ridondanze e gli echi, né decifrare immediatamente i segni. Gwendoline Robin is visual artist and performer since 1997. She produces and releases projects on the borders between sculpture and performance. Gaëlle Bourges is French choreographer and dancer. Her works look at art history and its critical relationship with the history of mimesis and live performance. The two artists’ attempt measures the consequences of Petrarca seeing Laura for the first time in Avignon on April 6, 1327 following the traces left by that encounter right up to today.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE

nell’ambito del progetto europeo SOURCE TransARTE

LA PELANDA | STUDIO 2 19.15 + 23.00 30’ prima nazionale in francese con sovratitoli in italiano e inglese


TEATRO

ANA BORRALHO & JOÃO GALANTE Lisbona, Lagos T rigger

of happiness

ideazione e direzione artistica Ana Borralho & João Galante disegno luci Thomas Walgrave | suono Coolgate, Pedro Augusto collaborazione alla drammaturgia Fernando J. Ribeiro assistenza artistica Alface (Cátia Leitão), André Uerba performer un gruppo di 12 giovani adulti di Roma: Andrea Casanova, Carolina Tilde Scimiterra, Chiara Ficarra, Claudia Faraone, Flavio Di Paolo, Giulia Venturini, Leonardo Schifino, Mario Vai, Mattia Colluci, Norma Corsi, Pietro Turano, Riccardo Osti Guerrazzi organizzazione e distribuzione Andrea Sozzi

produzione casaBranca co-produzione Maria Matos Teatro Municipal, (Lisboa, Portugal), Jonk (Jönköping, Suécia), Nouveau Théâtre de Montreuil – CDN (França), Le phénix - scène nationale Valenciennes pôle européen de création(França) col sostegno di CM- Lagos, Espaço Alkantara, LAC Laboratório de Actividades Criativas, SIN Arts and Culture Centre, Companhia Olga Roriz casaBranca è una struttura finanziata dal Ministério da Cultura – Direcção Geral das Artes

casabranca-ac.com anaborralhojoaogalante.weebly.com Come possiamo essere felici in una società che non lo è? Per realizzare Trigger of happiness, Ana Borralho & João Galante si mettono in relazione con la città che li ospita, coinvolgendo un gruppo di dodici giovani tra i 18 e i 23 anni, dal futuro incerto e dal passato ancora fluido, di dare le proprie risposte alla domanda su cosa sia la felicità. Ana Borralho & João Galante sono una coppia anche nella vita e l’elemento biografico si mescola in modo decisivo con il percorso artistico. Dal 2002 creano progetti che esplorano forme ibride e pratiche differenti, con la convinzione che l’arte debba aver a che fare con i cambiamenti e le contraddizioni della società. Trigger of happiness è una performance partecipativa che interroga e mette in scena un gruppo di “giovani adulti”, con i loro sogni e le loro aspettative, i conflitti, i rischi, le sfide possibili, le questioni identitarie, lo sguardo a nuove esperienze, costringendoci a confrontare con i nostri desideri e frustrazioni, con la nostra capacità di accettarci e di vivere il cambiamento. Ana Borralho & João Galante are a couple in real life, an entity with two bodies, essential biographic element for understanding their work. In Trigger of happiness they question a group of local young adults on the topic of happiness. A deadly game in search of happiness. A play as a source of discourse. A game of realities between sadness and joy.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE | 20.00 SABATO 9 SETTEMBRE | 20.15

con il sostegno dell’Instituto Camões e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia

LA PELANDA | SALA 1 1h45’ prima nazionale spettacolo in italiano


TEATRO

I SACCHI DI SABBIA Pisa D ialoghi

degli

D ei

uno spettacolo di I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano

produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi co-produzione I Sacchi di Sabbia con il sostegno di Regione Toscana

sacchidisabbia.com Dialoghi degli Dei nasce dal confronto tra lo sguardo critico e chirurgico del regista Massimiliano Civica e la trasversalità espressiva, sempre al confine tra ricerca teatrale e linguaggio popolare, di I Sacchi di Sabbia. Una cosmogonia classica è l’occasione di questo incontro. Scritti da Luciano di Samosata nel II secolo dopo Cristo, i Dialoghi sono una raccolta di aneddoti e indiscrezioni su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo: gli scontri familiari tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo. Qui sono gli Dei che incorporati in una classe di ginnasio, diventano oggetto delle spietate interrogazioni di un’austera insegnante. Due maturi studenti ritrovano e sperimentano sulla propria pelle le ingiustizie della scuola, preludio alle future ingiustizie della vita. Insieme per la prima volta I Sacchi di Sabbia (Premio UBU nel 2008 e Lo Straniero nel 2016) e Massimiliano Civica (Premio Lo Straniero e Histrio nel 2007, Premio UBU nel 2015) si interrogano sul senso profondo della parola “intrattenimento”, alla divertita ricerca di forme desuete per “passare il tempo”, per vivere l’ozio e interrogare la Storia. Dialoghi degli Dei was born out of the meeting between Massimiliano Civica and I Sacchi di Sabbia. Written by Luciano Di Samosata these Dialogues are presented as a gathering of anecdotes regarding vices and transgressions of the inhabitants of Olympus. Massimiliano Civica is theatre director and won Lo Straniero prize and the Hystrio/Associazione Nazionale Critici Teatrale prize and the ETI Nuove Creatività prize. The company I sacchi di Sabbia was founded in Pisa in 1995 and it is known for its ability of bringing together popular traditions and experimentation, exploring various creative artistic grounds.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 2 22.00 50’


MUSICA

STRASSE Milano

EXIL#14_S top M aking S ense ideazione EXIL Francesca De Isabella, Sara Leghissa concept EXIL#14 Valentina Cicogna, Francesca De Isabella, Carlo Fusani, Sara Leghissa voice Luke

con artisti, pubblico, dj, performer, barman, cassiere e personaggi famosi | allestimento Carlo Fusani - In Treatment Party | organizzazione Giulia Messia
 produzione Strasse 2012/2017, Triennale Teatro dell’Arte

casastrasse.org STRASSE è una compagnia fondata a Milano nel 2009 da Francesca De Isabella e Sara Leghissa. Lavora sul linguaggio performativo legato all’espressione del corpo in relazione al paesaggio urbano, e sul linguaggio cinematografico come filtro di osservazione della realtà. Exil è un formato sviluppato in relazione con alcuni spazi occupati a Milano: una festa, un dispositivo per mettere in connessione pubblici molto diversi tra loro, un’occasione di incontro tra la ricerca artistica non vincolata da logiche di mercato e la fruizione del “pubblico delle serate”. Attraverso una fluidità di ruoli che rimescola la posizione di artisti, dj, tecnici e personale coinvolto, Exil propone pratiche performative che confondono i piani tra realtà e finzione, cercando così di generare domande che mettano in crisi le categorie e aprano variabili rispetto al nostro modo di muoverci dentro contesti predefiniti. Il titolo Exil#14_Stop Making Sense si rifà ad un film-concerto dei Talking Heads del 1984, diretto da Jonathan Demme. STRASSE was founded in Milano in 2009 by Francesca De Isabella and Sara Leghissa. The company works on performative language and body expression in connection with urban landscape. Exil is a party, a trigger to connect different audiences, a movement towards each other.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA party dalle 23.30 ingresso libero


PERFORMANCE PARTECIPATIVA

LOTTE VAN DEN BERG Amsterdam + DEFLORIAN/TAGLIARINI Roma C inéma I maginaire

progetto e regia Lotte van den Berg drammaturgia Sodja Lotker guide Daria Deflorian e Antonio Tagliarini assistente di produzione Martina Ruggeri

una produzione Triennale Teatro dell’Arte, Short Theatre, Teatro Stabile dell’Umbria/Terni Festival in collaborazione con Third Space

lottevandenberg.nu defloriantagliarini.eu

Cinéma Imaginaire è una performance site-specific che viene creata dalla mente di ogni singolo spettatore. La versione italiana del progetto nasce dall’incontro artistico della regista olandese Lotte van den Berg, che fa dell’attraversamento dei paesaggi la sostanza di molti dei suoi lavori, con il duo Deflorian/Tagliarini. I partecipanti di Cinéma Imaginaire sono invitati a “girare” il loro film attraverso il proprio sguardo personale. Daria Deflorian e Lotte van den Berg hanno già lavorato insieme alla versione italiana di Agoraphobia coprodotto da Short Theatre nel 2013, e a loro adesso si aggiunge Antonio Tagliarini, che con Daria Deflorian ha fondato nel 2008 un progetto di ricerca teatrale che sta riscuotendo grande attenzione in tutta Europa e non solo. Il progetto è un invito a vivere la città (e la realtà) in modo non ordinario, a cercare nuove prospettive. Non importa se in questa città sei nato, ci hai vissuto per anni o ci sei appena arrivato, Cinéma Imaginaire può mostrarti Roma in un modo completamente diverso perché, come dice l’artista olandese, “per creare immagini forti non c’è bisogno di attori, registi e scenografie. Basta solo il coraggio di guardare.” Lotte van den Berg is a Dutch director. Her work moves between cinema and the visual arts, theatre as well and dance, creating a personal style in constant evolution. Daria Deflorian and Antonio Tagliarini are writers, directors and performers. From 2008 they have realised a series of projects, shows and site-specific performances. Cinéma Imaginaire is a site-specific performance created in the minds of each spectator. The project is an invitation to live the city (and reality) in an uncommon way, to look for new perspectives.

SABATO 9 SETTEMBRE | 10.45 + 17.15 DOMENICA 10 SETTEMBRE | 10.30 + 11.45 ALTRI SPAZI 2h30’

prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com max 20 spettatori


TEATRO

ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI TRA UN ATTO E L’ALTRO Bologna

Roma

M ax G ericke

di Manfred Karge titolo originale Jacke wie Hose traduzione Sabrina Venezia regia Fabrizio Arcuri con Angela Malfitano set video Lorenzo Letizia

assistente alla regia Francesca Zerilli produzione Tra un atto e l’altro e Accademia degli artefatti in collaborazione con Ert-Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno di Regione Emilia Romagna si ringrazia Teatro di Roma e Studio Spectrum

artefatti.org facebook.com/traunattoelaltro Allievo di Bertolt Brecht, collaboratore di Heiner Müller, Manfred Karge è attore, regista e drammaturgo tutt’ora attivo al Berliner Ensemble. Il suo testo più noto, Jacke wie Hose (Giacca come pantaloni), è un monologo suddiviso in 26 brevi quadri e ispirato a una storia vera ambientata nella Germania nazista: Ella Gericke, rimane vedova nel bel mezzo della grande crisi del 1929 e, per sopravvivere, decide di indossare i panni del marito defunto. Ella Gericke occupa il posto nel tessuto sociale che era del marito, e per farlo fa della sua femminilità non un segno ma uno strumento, audace, risolutivo. Seconda tappa della collaborazione tra Accademia degli artefatti e Tra un atto e l’altro, dopo che nel 2015 avevano prodotto e realizzato insieme FaustIn and out di Elfriede Jelinek. L’approccio di Artefatti, che sempre contamina i codici espressivi, si incrocia qui con l’attenzione della compagnia bolognese alla forza della narrazione. La storia di una trasformazione necessaria, resistente: la Germania Nazista, la forza della parola femminile, la surrealtà di una scelta quotidiana. E il linguaggio di un teatro che vuole sempre e comunque indagare le pieghe della realtà, l’immagine di una rivolta possibile. Formed in the 1990s Accademia degli artefatti has developed its own theatrical mode, with theatre as an object of continuous reflections and variations on reality. Tra un atto e l’altro is an association founded in 1999 in Bologna which aim to offer an organic network for diverse experiences combining theatre and cultural research. Max Gericke is a monologue inspired by events in Nazi Germany. Ella Gericke is widowed right in the middle of the Great Crash of 1929, and in order to survive she decides to impersonate her late husband. It is the story of a radical transformation that questions gender identity in a sociopolitical context.

SABATO 9 SETTEMBRE | 19.00 DOMENICA 10 SETTEMBRE | 20.30 LA PELANDA | SALA 2 60’


PERFORMANCE

GWENDOLINE ROBIN Bruxelles C ratère N°6899

ideazione e realizzazione Gwendoline Robin assistenza coreografica Ida De Vos luci Simon Siegmann produzione associata Entropie Production co-produzione Kunstenfestivaldesarts, BRASS

con l’accompagnamento di Grandstudio grazie a Teatro di Liegi, l’astronomo Yaël Naze e gli oceanologhi Bruno Delille e Jean-Louis Tison foto Jorge De la Torre Castro

gwendolinerobin.be Una cometa cade sulla terra. Si forma un cratere. Tutto comincia a trasformarsi. Il paesaggio muta. Il paesaggio si forma. In Cratère n°6899 Gwendoline Robin si avvicina all’elemento acqua, permettendosi e permettendoci così uno sguardo sul Pianeta Terra e sull’Universo. Con l’aiuto del pensiero scientifico, in particolare quello astronomico e geologico, e con la possibilità di guardare ai confini dell’universo e nelle pieghe della terra, possiamo stabilire un contatto con la costellazione celeste e con la superficie terrestre. Dal 1997 Gwendoline Robin realizza progetti al confine tra scultura e performance, sviluppa azioni volatili e imponderabili, che dialogano con la fragilità e il rischio delle cose. Cratère n°6899 è un esempio significativo della sua ricerca, che la porta girare in tutto il mondo e che fonda il suo percorso di docente. La ricostruzione di piccoli paesaggi che sappiano raccontare la disposizione di storie visive e acustiche, e che ne modificano il paesaggio: questo è l’esperimento della Robin, che ha immaginato e costruito la performance a partire da un incontro nel febbraio del 2016 con l’astronomo Yaël Naze e lo scienziato marino Bruno Delille. A comet lands on Earth. It forms a crater. Transformations occur. The landscape mutates. The landscape renews itself. In Cratère n°6899 Robin moves to working with the element of water, allowing her and us a view across the Planet Earth and on into the Universe. Gwendoline Robin is a visual artist and performer since 1997. She produces projects on the borders between sculpture and performance.

SABATO 9 SETTEMBRE LA PELANDA | GALLERIA 21.00 40’ prima nazionale ingresso libero


TEATRO

MALLIKA TANEJA Be

New Delhi

careful

ideazione e performance Mallika Taneja produzione esecutiva Pranav Sawhney

Be careful è stato presentato per la prima volta al Tadpole Repertory Theatre come parte del progetto NDLS

Mallika Taneja è un’artista di New Delhi, fondatrice e direttrice di Lost & Found, un’organizzazione senza scopo di lucro che porta le arti in quartieri difficili della capitale indiana. Nel 2015 ha ricevuto il premio ZKB Acknowledgement per Be careful presso lo Zurich Theatre Spektake. Lo “stare in guardia” è una parte centrale dell’esperienza di vita delle donne in India. È una condizione ordinata, assimilata e praticata con rigore. Solo così le donne possono sentirsi “sicure”. Be Careful è un lavoro satirico che sfida quest’idea di sicurezza. La performance ispirata da una rabbia decisa contro la violenza sulle donne, si scaglia contro l’idea che il loro modo di vestirsi possa essere causa delle atrocità che subiscono. Mallika Taneja offre allo spettatore un testo che denuncia l’ipocrisia nascosta in una visione della donna come vittima. Spogliando una cultura che si nasconde dietro usanze tradizionali e puritane, Mallika Taneja porta alla luce le contraddizioni che stanno al centro dell’ancora lento progresso sociale in India. Uno spettacolo che ci porta lontano, facendo precipitare proprio qui dove siamo noi ora un’idea di donna per nulla così lontana. Caution is central to women’s experience of life in India. Be careful is a satirical piece that challenges the notion of safety. The performance confronts the sad bond between the way women dress and the atrocities committed against them, as if the former begets the latter. In the solo performance Mallika Taneja faces her audience denouncing the hypocrisy hidden in any vision of a woman as victim. Mallika Taneja is a Delhi- based actress. In 2015 she received the ZKB Acknowledgement award for her show Be careful from the Spektake theatre in Zurich.

SABATO 9 SETTEMBRE | 22.15 DOMENICA 10 SETTEMBRE | 21.45 LA PELANDA | STUDIO 2 20’ prima nazionale in inglese con sovratitoli in italiano


DOPOFESTIVAL

LSWHR Roma guest LUTTO LENTO dj set + GATTONERO dj set + LUCIANO LAMANNA dj set lswhr.tumblr.com soundcloud.com/luttolento LSWHR nasce da un progetto audiovisivo di sperimentazione a teatro, dove suoni e immagini confluiscono da un passato e un futuro che probabilmente non sono mai esistiti né mai esisteranno verso un altrove che impareremo a conoscere. LSWHR è un cammino senza movimento, un tragitto senza distanza, un buco nero senza attrazione gravitazionale. Per Short Theatre 12, LSWHR invita Lubomir Grzelak in arte Lutto Lento, sound artist, producer e dj, co-fondatore dell’etichetta DUNNO Recordings, con base a Varsavia. Lutto Lento si ispira all’avanguardia musicale, rieditando suoni surreali presi da epoche passate fino a raggiungere una sua versione di house e techno contemporanea. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle etichette Charles Drakeford’s FTD, Where To Now?, Transatlantyk e Proto Sites. Lubomir si occupa inoltre di produrre musica per opere teatrali e per il cinema. LSWHR was born as an audiovisual and performative project, where sounds and images come from a past and a future that probably never existed and never will be. For Short Theatre 12, LSWHR invites Lubomir Grzelak aka Lutto Lento, sound artist, producer and dj, co-founder of the DUNNO Recordings label, based in Warsaw. He is inspired equally by avant-garde and surreal sounds from the bygone eras as well as raw house and techno music of today.

SABATO 9 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA party dalle 00.00


PERFORMANCE

RICCI/FORTE Roma, Parigi

LA RAMIFICAZIONE DEL PIDOCCHIO (hommage à Pier Paolo Pasolini) drammaturgia ricci/forte con Giuseppe Sartori, Simon Waldvogel, Anna Gualdo, Liliana Laera, Ramona Genna movimenti Marta Bevilacqua

assistenti regia Liliana Laera, Ramona Genna direzione tecnica Danilo Quattrociocchi | regia Stefano Ricci produzione ricci/forte

ricciforte.com Un convoglio ferroviario. Un’anticamera dell’Inferno. Un non luogo dove la fantasia diviene uno strumento per resistere alla barbarie e la poesia umana si trasforma in un antidoto per combattere la deriva consumistica dominante. In fondo, questo rifugiarsi in una porzione di mondo – un binario, una toilette o un vagone ristorante – non è altro che una gabbia all’interno di un preciso disegno politico. In quel treno, che attraversa le odierne periferie, si respira la nostra storia: l’Italia del boom, l’Italia delle stragi, l’Italia della crisi. Se si entra nella fucina ricci/forte non si può essere solo spettatori: la prossimità rende attivi malgrado la nostra volontà, il pensiero si contamina con l’azione, la visione si fa subito presa di parola. Ci resta la possibilità di esercitare una personale resistenza. Stefano Ricci e Gianni Forte si incontrano al Teatro Stabile di Palermo alla fine degli anni ‘90, entrambi attori neo-diplomati alla Silvio d’Amico con la passione per la scrittura. Migrano a New York, dove studiano drammaturgia con Edward Albee. Abbandonano la pratica attoriale per dedicarsi sempre più alla ricerca autoriale, fino a fondare, nel 2007, la compagnia che porta il loro nome. Scrivono per il teatro, ma anche cinema e televisione. Negli ultimi anni hanno rappresentato la scena italiana in Europa e nel mondo. A train convoy. The Hell’s anteroom. A non-lieu where fantasy becomes a tool to resist barbarities, where human poetry transforms itself to become the antidote for consumer drift which domains italian society. Stefano Ricci and Gianni Forte’s work goes from theatre to television and cinema and in the past ten years they did bring italian scene all over the world.

DOMENICA 10 SETTEMBRE LA PELANDA | MEETING ROOM 17.00 + 18.00 + 19.00 + 22.30 + 23.15 30’ max 25 spettatori


MUSICA

TROPICANTESIMO Roma mixcloud.com/tropicantesimo Tropicantesimo è un progetto multisensuale che mette al centro il suono e il ballo, porta con sé i colori dei fiori e della foresta tropicale, i sapori della frutta e gli umori della terra arsa dal sole. Ma soprattutto incarna i suoni e i ritmi tribali della fascia equatoriale. Tropicantesimo è un cocktail di fianchi sessuali e di maracas agitate in aria. Con i suoi esperimenti sonori, installazioni floreali, visioni oniriche di giardini contro natura, è la costruzione naturale di un paradiso artificiale. Tropicantesimo non ha casa, è situato al di là del mondo conosciuto, tra un mitico El Dorado e un fatiscente locale che vende alcolici di sottobanco durante il Proibizionismo. Tropicantesimo gira su sé stesso, non è successo nulla, era solo un suono di rumori e filastrocche. Tropicantesimo it’s an earthquake, it’s a storm we can’t predict. Born five years ago Tropicantesimo gives life to a musical ritual expanded in time through a celebration of sound and dance. It brings on the colours and the heat of a tropical forest, the fluids of the earth burned by the sun and sweat.

DOMENICA 10 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA spazio di azione sonora dalle 18.00 alle 02.30 ingresso libero


DANZA

BARBARA BERTI

Bologna, Berlino

B au #2

dalla serie BAU - Coreografia del pensare concetto, coreografia, danza, testo Barbara Berti

dramaturg Carlotta Scioldo assistente luci Liselotte Singer

spettacolo vincitore ex aequo Premio Scenario 2017 barbaratopi.wordpress.com BAU#2 è l’ultima tappa di una ricerca che Barbara Berti conduce da tempo, facendo dialogare spazi profondi e istintivi dell’uomo con la percezione più cosciente della realtà. Barbara Berti è danzatrice e coreografa. Nasce a Bologna e lavora tra l’Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si avvicina alle arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, e Isabelle Schad; sviluppa una ricerca artistica personale, centrata sull’esplorazione delle invisibili connessioni tra corpo e mente, attivate in tempo reale dal performer e dagli spettatori in una interazione dialogica tra i rispettivi spazi interiori. In particolare, BAU#2 sembra essere il terreno di verifica di uno stato mentale che permetta al corpo di muoversi in una specifica frequenza, al confine fra razionalità e inconscio. Tale creazione prende forma, si alimenta e modifica nell’incontro con il pubblico, non solo quindi spettatore, ma interlocutore decisivo. Parola, voce, corpo e luci creano una coreografia tra il visibile e l’invisibile, il materiale e l’immateriale. BAU#2 è un movimento rituale. BAU#2 is the final phase of a study that Barbara Berti has carried out, creating a dialogue between man’s most profound and instinctive spaces with more conscious perceptions of reality. Barbara Berti is a dancer and choreographer. She was born in Bologna and works between Italy and Berlin.

DOMENICA 10 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 1 19.30 20’

in double bill con Un eschimese in amazzonia di The Baby Walk


TEATRO

THE BABY WALK Un

eschimese in

Milano

A mazzonia

ideazione e testo Liv Ferracchiati scrittura scenica Greta Cappelletti, Laura Dondi, Liv Ferracchiati, Giacomo Marettelli Priorelli, Alice Raffaelli con Greta Cappelletti, Laura Dondi, Liv Ferracchiati, Giacomo

Marettelli Priorelli, Alice Raffaelli tecnico Lucia Menegazzo progetto The Baby Walk

spettacolo vincitore ex aequo Premio Scenario 2017 thebabywalk.com Al centro dello spettacolo di The Baby Walk c’è il confronto tra l’eschimese, ovvero la persona transgender, e la società. La società disegna un territorio strutturato in cui l’eschimese si trova a improvvisare, perché la sua presenza in quel territorio non è prevista. L’attivista Porpora Marcasciano con la citazione dell’eschimese in Amazzonia racconta di un contesto socio-culturale che compromette, ostacola, falsifica un percorso che potrebbe essere dei più sicuri e dei più tranquilli, mettendo in crisi il modello binario sesso/genere, omosessuale/eterosessuale, maschio/femmina. La logica drammaturgica è quella del “link web”, e così può succedere che, mentre si segue con crescente sgomento la vittoria di Trump, si presti vagamente orecchio a una puntata di MasterChef Italia. The Baby Walk nasce nel 2015 e comprende più competenze, utilizzando diversi linguaggi: parola, danza e video. The Baby Walk sono: Liv Ferracchiati, Greta Cappelletti, Laura Dondi, Linda Caridi, Chiara Leoncini, Alice Raffaelli, Lucia Menegazzo, Giacomo Marettelli Priorelli, Andrea Campanella. I tre ultimi lavori della compagnia sono stati selezionati alla Biennale Teatro 2017, 45° Festival Internazionale del Teatro. The core of the work is the confrontation between the Society and the “eskimos”, as a metaphor of transgender people which forces everyone to re-evaluate the rules of Society itself. The Baby Walk possesses various abilities and uses numerous artistic languages: words, dance and video. In particular, it has explored the relationship between cinema and theatre and dance and words.

DOMENICA 10 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 1 19.30 20’

in italiano con sovratitoli in inglese in double bill con Bau#2 di Barbara Berti


FILM DOCUMENTARIO

FABRIZIO TERRANOVA

Villarosa, Bruxelles

D onna H araway : S tory T elling

for

E arthly S urvival

regia, sceneggiatura Fabrizio Terranova fotografia Tristan Galand montaggio Bruno Tracq musica Laurent Baudoux & The Fan Club Orchestra suono Nicolas Lebecque, Frédéric Fichefet interpreti Donna Haraway, Rusten Hogness, Cayenne Pepper

produttore Ellen Meiresonne produzione Atelier Graphoui coproduttori Olivier Marboeuf, Javier Packer-Comyn coproduzione Kunstenfestivaldesarts, Spectre Productions, CBA - Centre de l’audiovisuel, Fabbula, Rien à Voir

fabrizioterranova.be Donna Haraway è una pensatrice e ricercatrice che opera nel campo della scienza e della tecnologia, una femminista e un’appassionata di fantascienza, da sempre impegnata a costruire un ponte tra il pensiero scientifico e quello narrativo. È emersa negli anni Ottanta con le sue riflessioni e i suoi studi sulle questioni di genere, l’identità e la tecnologia, squarciando il panorama scientifico e filosofico. Haraway è narratrice di universi ribelli, critici ma pieni di speranze. Il regista italo-belga Fabrizio Terranova ha incontrato Donna Haraway nella sua casa in California, condividendo con lei qualche settimana di vita: il film è il ritratto cinematografico di questo tempo condiviso, fatto di parole e suggestioni, una dichiarazione d’amore che Terranova fa al pensiero di Haraway. Fabrizio Terranova è regista, attivista, drammaturgo e insegnante presso l’École de recherche graphique a Bruxelles. Questa è la sua seconda opera cinematografica dopo Josée Andrei: An insane Portrait. Ecco il ritratto raro di una pensatrice eccezionale eppure così comprensibile. Si parla di intimità, di costellazioni familiari, di stati interiori, dove come dice Donna Haraway tutto è politico, tutto è un affare collettivo. Donna Haraway is a researcher that has always worked in the fields of science and technology, a feminist, constantly looking to build a bridge between the world of science and narration. Fabrizio Terranova is a filmmaker, activist, dramaturge and teacher at École de recherche graphique in Brussels, where he launched and co-runs the Master programme in Narration and Experimentation/Speculative Narration. In 2010 he produces the experimental documentary movie Josée Andrei: An Insane Portrait.

LUNEDÌ 11 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA 21.00 1h30’ a seguire aftertalk con il regista e Daniel Blanga-Gubbay

in inglese con sottotitoli in italiano ingresso libero


CONVERSAZIONE

HANS-THIES LEHMANN Il

Berlino

teatro postdrammatico

con l’autore Hans-Thies Lehmann introduce l’editore Mattia Visani (CUE press)

con l’intervento della traduttrice Sonia Antinori conversazione moderata da Graziano Graziani

In occasione della pubblicazione dell’edizione italiana del libro Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehman a cura della CUE PRESS, Short Theatre ospita un incontro con l’autore sul suo testo, pubblicato nel 1999, che ha segnato la riflessione intorno ai nuovi paesaggi e linguaggi dello spettacolo dal vivo, alle scritture e alle drammaturgie, ai meccanismi della scena. Un testo che raccoglie e rilancia il senso di un teatro che sappia aderire al presente, che sappia infilarsi nelle pieghe del contemporaneo, non solo rappresentandone le forme, ma incorporandola sulla scena e nella scrittura. Dopo quasi vent’anni il testo arriva in Italia. Il teatro come racconto del presente, delle sue contraddizioni sociali, delle sue articolazioni culturali. Il linguaggio come tessuto della realtà. La scena come luogo in cui non solo rappresentare, ma anche ricostruire i meccanismi relazionali che segnano la società. For the occasion of Postdramatic Theatre italian publication edited by CUE PRESS, Short Theatre will host a public talk with the author Hans-Thies Lehman. This groundbreaking study of the new theatre forms that have developed since the late 1960s has become a key reference in the international discussions of contemporary theatre. The event moderator will be Graziano Graziani, supported by the book’s translator Sonia Antinori and the Italian publishing editor Mattia Visani.

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE LA PELANDA | STUDIO 2 18.30 60’

presentazione dell’edizione italiana di Il Teatro Postdrammatico – CUE press ingresso libero


TEATRO

MOTUS

Santarcangelo di Romagna

ÜBER RAFFICHE ( nude

expanded version )

dedicato a Splendid’s di Jean Genet regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò con Silvia Calderoni (Jean), Ilenia Caleo (Rafale), Sylvia De Fanti (Bravo), Federica Fracassi (il Poliziotto), Ondina Quadri (Pierrot), Alexia Sarantopoulou (Riton), Emanuela Villagrossi (Scott), I-Chen Zuffellato (Bob)

testi Magdalena Barile e Luca Scarlini produzione Motus con Santarcangelo Festival con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna realizzato grazie a Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Biennale Teatro 2016, L’arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Teatro Petrella Longiano, Comune di Bologna

motusonline.com Motus, la compagnia fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, ha appena compiuto venticinque anni: un anniversario importante per il gruppo nato negli anni Novanta che ha cercato sempre di raccontare le contraddizioni del presente, mettendo in questione le forme stesse della rappresentazione. Nel 2016 Motus torna sulle tracce di Splendid’s di Jean Genet per riallestirlo con un cast interamente femminile, intenzione negata dalle regole del copyright: da questa impossibilità nasce Raffiche, una riscrittura originale di Magdalena Barile e Luca Scarlini. Una gang di attiviste, una “banda” di attrici che percorre generazioni della scena italiana e non, è assediata in un albergo; donne dai nomi maschili, refrattarie a ogni tentativo di definizione, in resistenza armata contro la lobby farmaceutica. Motus presenta ora ÜBER RAFFICHE, nude expanded version della performance, in un formato a loop in cui il pubblico è libero di andare e venire. “Le Raffiche in arte non hanno niente a che spartire col terrorismo e col terrore del mondo. Semmai sono un modo per attaccarlo, per farlo smottare, per smascherarne il fondo grottesco e vigliacco, per liberarci dalla paura.” (da Motus, Per Farla Finita Con La Dittatura Del Genere, di Annalisa Sacchi, Alfabeta2). Motus now presents ÜBER RAFFICHE, an expanded version of their previous performance, now set in a bare open space, in a loop where the audience is free to come and go. An exasperated gunshot repetition of words (and ironic micro dances) urging no surrender. Motus, the company founded by Enrico Casagrande and Daniela Nicolò, is famous for being able to predict and recount some of the harshest contradictions of our present day.

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE | 20.00 MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE | 19.00 LA PELANDA | SALA 2 3h

ingresso accessibile per l’intera durata della performance secondo la disponibilità della sala in italiano con sovratitoli in inglese


PERFORMANCE

ALMA SÖDERBERG

Malmö, Bruxelles

T ravail

coreografia, musica, performance Alma Söderberg
 set design Rodrigo Sobarzo de Larraechea
 disegno luci Katinka Marac
 drammaturgia Igor Dobricˇic´
 consulenza Hendrik Willekens

produzione Het Veem Theater coproduzione workspacebrussels, MDT/Danstationen/ Atalante |
con il supporto di Statens kulturråd Sweden grazie a Hendrik Willekens

manyone.be/as Travail è una performance che mescola suono, corpo, voce e canto, gesto e movimento. Un’esperienza coreografica che sperimenta la pratica di raccogliere frammenti di qualunque cosa possa catturare l’attenzione durante la lettura di un giornale e della realtà, ricomponendo il tutto in un originale collage fatto di suoni e movimenti. Alma Söderberg è coreografa, performer e musicista, nata e cresciuta in Svezia. Nel 2010 si diploma in coreografia presso la scuola SNDO di Amsterdam. Nel 2014 ha creato Idioter al Kunstenfestivaldesarts in collaborazione con Hendrik Willekens, con il quale ha anche avviato il progetto musicale WOWAWIWA. Quello che prende vita in questo lavoro è una traccia di significanti che è agita, più che suonata o danzata. Un flusso che destabilizza la provenienza di questi stessi materiali e li ricontestualizza, regalando loro una possibilità inedita di produrre significato. In Travail, da sola in scena insieme alla sua drum-machine, Alma Söderberg apre un nuovo spazio di significato, dove coreografia e suono hanno un’ulteriore occasione d’incontro. Travail is a performance that mixes sound, body, voice and song, gesture and movement. A choreographic experience that explores the practice of gathering fragments of anything than can capture the attention during the reading of a newspaper or reality itself, recomposing everything in an original collage made of sound and movement. Alma Söderberg is choreographer, performer and musician. Her work is a mix of voice and movement, where dance is in a constant relationship with music, sound, rhythm and song.

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE LA PELANDA | STUDIO 1 21.30 45’ Alma Söderberg presenta anche la performance Cosas il giorno 13 settembre alle 21.30


INSTALLAZIONE - TEATRO

RIMINI PROTOKOLL (STEFAN KAEGI, DOMINIC HUBER) N achlass - P ièces

Berlino, Zurigo

sans personnes

ideazione Rimini Protokoll (Stefan Kaegi / Dominic Huber) video Bruno Deville | drammaturgia Katja Hagedorn suono Frédéric Morier assistenti alla creazione Magali Tosato, Déborah Helle assistenti alle scene Clio Van Aerde, Marine Brosse ideazione tecnica, costruzione Théâtre de Vidy, Losanna produzione Théâtre de Vidy, Losanna | coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus Zürich, Bonlieu Scène nationale Annecy e la Bâtie-Festival de Genève

all’interno del programma INTERREG France-Suisse 20142020 Maillon, Théâtre de Strasbourg-scène européenne, Stadsschouwburg Amsterdam, Staatsschauspiel Dresden, Carolina Performing Arts | sostegno Fondation Casino Barrière, Montreux. Le Maire de Berlin – Chancellerie du Sénat – Affaires culturelles sostegno per la tournée Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura | in co-realizzazione con Romaeuropa Festival con il sostegno di Goethe-Institut Italien - Roma

rimini-protokoll.de La parola tedesca “Nachlass” corrisponde all’insieme del beni materiali e immateriali lasciati in eredità, ed è composta dalla parola «nach» (dopo) e dal verbo «lassen» (lasciare). Nachlass, ovvero ciò che un defunto lascia ai vivi: di cosa è fatta la vita che abbiamo vissuto, quali ricordi lasceremo dopo di noi, per quanto tempo i vivi li ascolteranno? Il regista Stefan Kaegi insieme allo scenografo Dominic Hubert hanno incontrato otto persone che per ragioni differenti hanno deciso di preparare il loro addio. Hanno immaginato con loro una stanza, mettendo in scena la testimonianza che vorrebbero lasciare dopo la loro sparizione. Ogni spettatore è invitato a visitare otto stanze, otto diversi spazi che mettono in scena voci, oggetti e immagini, e che guidano lo spettatore fino al punto in cui avviene il passaggio di testimone di generazione in generazione. Stefan Kaegi con Helgard Haug et Daniel Wetzel formano il collettivo Rimini Protokoll nel 2002, diventato velocemente un punto di riferimento della scena internazionale. Realizzano performance di teatro documentario, spettacoli radiofonici e regie nello spazio urbano, dando voce a coloro che vengono chiamati «esperti del quotidiano». Architetto di formazione, Dominic Huber è regista e scenografo. Il progetto arriva a Roma in prima nazionale in corealizzazione con Romaeuropa Festival 2017 The German word “Nachlass” corresponds to what is left, both material and not, by the deceased. Stefan Kaegi accompanied eight people who decided to prepare to say their last goodbye. In collaboration with Dominic Huber, they built eight separate spaces, within which the eight protagonists speak of their eventual absence. Rimini Protokoll is a collective of authors and directors, one of the most important of the new millennium. Their works engage mixed languages in a continuous development of expressive means to find fresh perspectives on reality.

DA MERCOLEDÌ 13 A DOMENICA 17 SETTEMBRE TEATRO INDIA | SALA B 16.30 + 18.00 + 19.30 + 21.00 1h30’

prima nazionale in francese e tedesco con sottotitoli in italiano e inglese l’installazione sarà aperta al pubblico anche dal 21 al 23 settembre. Più info su romaeuropa.net


DANZA

NACERA BELAZA S ur

Algeri, Parigi

le fil

coreografia Nacera Belaza performer Nacera Belaza, Aurélie Berland, Dalila Belaza suono e luci Nacera Belaza | tecnica Christophe Renaud produzione Compagnie Nacera Belaza coproduzione Festival Montpellier Danse; La Villette Paris; CCNT / Direzione Thomas Lebrun; Centre National de la Danse - Pantin; Moussem; Collectif 12, Mantes la Jolie con il sostegno di DRAC Ile de France aide à la résidence;

Bozar - Bruxelles; Künstlerhaus Mousonturm of Frankfurt; con il supporto di Fonds Transfabrik – Fondo franco-tedesco per lo spettacolo del vivo progetto supportato da Spedidam, Adami la compagnia è supportata da Région Ile-de-France, DRAC Ile-de-France / Ministère de la Culture et de la Communication, ONDA e ARCADI

cie-nacerabelaza.com Nata in Algeria, Nacera Belaza ha vissuto in Francia dall’età di cinque anni. Dopo un percorso da autodidatta, nel 1989 crea la sua compagnia di danza. La ripetizione del gesto, la sua infinita lentezza, il dilatarsi del tempo, la consapevolezza del corpo: queste le linee della sua ricerca. In Sur le fil le danzatrici entrano a una a una nella scena calata nell’oscurità, si inseguono e si sostituiscono in un vortice continuo. In abiti scuri e informi, le performer più che muovere il proprio corpo, muovono il loro stato interiore. Da una parte una forma coreografica rigorosa, dove le regole fissate includono le proprie violazioni, dall’altro il momento caotico in cui l’universo fisico e mentale non rappresenta più una sicurezza e le linee di confine si confondono. Un invito ad abbandonarsi allo stato fluido delle cose. Per trasmettere questo viaggio e coinvolgere anche il pubblico, la performer mantiene uno stato di lucidità tale da comprendere ciò che è fuori dal suo controllo. Un equilibrio instabile che regala il privilegio di una rinuncia, quella della conoscenza. Nel gennaio del 2015 Nacera Belaza è stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura dal Ministero della Cultura Francese. Nacera Belaza grew up in France from the age of five. After receiving a degree in Modern Literature from the University of Reims, she created her dance company in 1989. Her talent lies in being able to incessantly invoke rigorous form, where the general rules include their violation, until both the body and the mind surrender and no longer represent a limit.

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE | 20.00 GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE | 21.15

con il sostegno di Institut français Italia

LA PELANDA | SALA 1 40’ prima nazionale


PERFORMANCE

ALMA SÖDERBERG

Malmö, Bruxelles

C osas

coreografia e performance Alma Söderberg consulenza Igor Dorbricic, Rodrigo Sobrazo

light design Ellen Knops grazie a Jeanine Durning e Hendrik Willekens

manyone.be/as Alma Söderberg è una coreografa e performer, il cui lavoro è un insieme di pratiche di voce e movimenti, dove la danza è in continuo rapporto con la musica, i suoni, i ritmi. Cosas è un collage di suoni, movimenti, gesti, parole che scorrono sfumando l’uno nell’altro, disegnando nuovi scenari. In Cosas Alma Söderberg canta mentre parla, parla mentre danza e danza mentre canta. Un’unica azione continuata concatena tra loro elementi espressivi diversi, in un gioco inesauribile tra la performer in scena e il pubblico che la osserva. Porzioni di linguaggio e di realtà costruiscono un discorso che va al di là delle parole, trasformando ogni cosa nella seguente. Alma Söderberg allude alla ricerca nella cultura ma poi se ne allontana, immergendosi e immergendoci in uno stato di trance, in cui la sensibilità si acuisce e la confusione si fa codice linguistico. Cosas è una performance che fa dell’immediatezza lo strumento per condurci oltre l’immediato. Nel 2010 Alma Söderberg ha ricevuto l’Audience Prize al 100° Festival e nel 2011 l’ACT Festival Prize. Cosas examines the physical aspects of language and it does this by liberating words from their own meaning. In a continuous flow of songs, words, stamping feet and verbally-assigned gestures, sound and movement become a singular entity. Alma Söderberg is choreographer, performer and musician. Her work is a mix of voice and movement, where dance is in a constant relationship with music, sound, rhythm and song.

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE LA PELANDA | STUDIO 1 21.30 25’ Alma Söderberg presenta anche la performance Travail il giorno 12 settembre alle 21.30


MUSICA

R.Y.F. + WOWAWIWA + TRINITY

Ravenna, Malmö, Rimini

ryfmusic.bandcamp.com soundcloud.com/wowawiwa Short Theatre e Santarcangelo Festival tentano quest’anno una magia, curando insieme parti delle rispettive programmazioni musicali. Dopo la trasferta estiva di Short Theatre a Santarcangelo, Francesca Morello e Stefania Pedretti – curatrici della programmazione musicale di Santarcangelo Festival 2017 – hanno immaginato tre momenti musicali ad hoc per Short Theatre 12: il live acustico di R.Y.F. aka Francesca Morello e quello di WOWAWIWA, seguiti dal dj set di Trinity (Simona Diacci) . R.Y.F. è l’acronimo di Restless Yellow Flowers: chitarra e voce, una sola persona e dei testi cantati con intensità e fragilità. Trinity è ambigua rappresentante di quello che viene definito “electroclash”, possente e gioioso spirito punk applicato all’elettronica del tempo presente. Durante la stessa serata saliranno sul palco il duo pop sperimentale WOWAWIWA, progetto musicale degli svedesi Alma Söderberg e Hendrik Willekens, nato in un bar dell’aeroporto di Zagabria. La musica di WOWAWIWA nasce dall’interazione tra diversi elementi sonori, che giocano tra loro in un intreccio di campionature, riverberi e filtri. For this year Short Theater and Santarcangelo Festival are mutially programming parts of their respective music line up and sharing some of the concerts and dj-sets. After Short Theatre was in Santarcangelo this Summer, Francesca Morello and Stefania Pedretti (curators of the musical programme of Santarcangelo Festival 2017) have imagined three musical moments for Short Theater 12. R.Y.F., an acronym for Restless Yellow Flowers, is the name by which Francesca Morello is called when she performs. Voice and guitar, a solo performed with intensity and fragility. WOWAWIWA is the musical project of Alma Söderberg and Hendrik Willekens. Their music was born out of the interaction between various sonic elements and the enthusiasm for the four bit. TRINITY is a joyful punk spirit, of what is called “electroclash”.

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA dalle 22.15

ingresso libero


TEATRO

TEATRO I

Milano

E rodiàs

di Giovanni Testori | con Federica Fracassi regia Renzo Martinelli | drammaturgia Francesca Garolla assistente alla regia Irene Petra Zani | suono Fabio Cinicola luci Mattia De Pace | consulenza artistica Sandro Lombardi

creazione costume d’epoca Cesare Moriggi consulenza e realizzazione oggetti di scena Laura Claus produzione Teatro i, con il contributo di Regione Lombardia /NEXT

teatroi.org È un incontro che ha attraversato il teatro italiano degli ultimi anni, quello tra Federica Fracassi, interprete sensibile alle nuove drammaturgie, e Renzo Martinelli, regista e direttore artistico della compagnia Teatro i e dello spazio milanese omonimo. Un incontro artistico che si rinnova in questo progetto, in cui la voce visionaria della Fracassi e la contemporaneità della lettura scenica di Martinelli si confrontano con la scrittura vertiginosa di Testori. Erodiàs inizia con un urlo che parte dal nome ebraico del Battista e giunge a conficcarsi nella carne lombarda della scrittura di Testori. Sulla scena un quadro che prende vita, l’unica dimensione in cui Erodiàs può ancora sopravvivere, seppur confusa da quei dubbi che il profeta ha provocato. Erodiàs ormai è il Battista stesso. Di lui prende le fattezze, da lui prende parole che non stanno ancora nella sua bocca. Da lui, dall’amore per lui, nasce il suo tormento: che fare? Come andare avanti? Questa domanda risuona ancora, anche oggi. Erodiàs embodies a time where reason had not yet arrived: a shadow zone not illuminated by the spirit. A trapped character, a two-dimensional figure under glass. What to do with a God that became man and that, like every man, can make mistakes? Teatro i is a company founded by Federica Fracassi and Renzo Martinelli. The company has managed since 2004 the space by the same name in Milan.

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE | 19.00 VENERDÌ 15 SETTEMBRE | 19.00 LA PELANDA | SALA 2 1h10’


PERFORMANCE

CRISTINA KRISTAL RIZZO + SIR ALICE Parigi

Firenze

(U ntitled ) H umpty D umpty di e con Cristina Kristal Rizzo e Sir Alice produzione CAB008 e Short Theatre nell’ambito del progetto SOURCE coproduzione SACD, Festival d’Avignon

residenza creativa L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino in collaborazione con L’Officina - atelier marseillais de production

cristinarizzo.it siralice.com

In collaborazione con il Festival d’Avignon, Short Theatre 12 ospita due Sujet à vif, storica sezione del festival avignonese in cui artisti appartenenti ad ambiti diversi vengono invitati a sperimentare in duo la possibilità di un lavoro comune. (Untitled) Humpty Dumpty è il risultato dell’incontro tra la coreografa Cristina Kristal Rizzo e la musicista Sir Alice. Cristina Kristal Rizzo è una dancemaker attiva sulla scena italiana dai primi anni ‘90. Ha collaborato con Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre, ed è tra i fondatori di Kinkaleri. Sir Alice pubblica i suoi primi dischi di musica elettronica nel 2003 e porta avanti una ricerca sulla percezione e cognizione musicale. Il loro incontro nasce ispirato da alcune domande: possiamo generare una vibrazione senza imporla? Possiamo costruire un oggetto senza essere presi nelle maglie della relazione? (Untitled) Humpty Dumpty è la possibilità di essere in uno spazio poetico che ci parla di quanto l’essenza della creazione sia vulnerabile e magica. La performance è così un dispositivo di continua creazione: il movimento crea suono, il suono crea movimento, i corpi, le parole e i gesti si fanno gesti, parole, suoni e corpi. The ellipse of the world invites us to slip around in its circles and continuous modulations. (Untitled) Humpty Dumpty is the possibility to be at the centre, in a space without meaning. The performance is a mechanism of continuous creation: movement that creates sound, sound that creates movement. Cristina Kristal Rizzo, dance-maker, has been working in the Italian dance scene since the beginning of the ‘90s. Alice Daquet published her first albums of electronic music in 2003, becoming Sir Alice, celebrated personality for her ecstatic performances.

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE | 19.15 + 22.15 LA PELANDA | STUDIO 1 25’

nell’ambito del progetto europeo SOURCE TransARTE


TEATRO

SHEBBAB MET PROJECT

Bologna

I V eryferici

Interpreti Lamin Kijera, Moussa Molla Salih, Alexandra Florentina Florea, Natalia De Martin Deppo, Youssef El Gahda, Matteo Miucci, Younes El Bouzari, Gianfilippo Di Bari, Camillo Acanfora

regia coordinata da Camillo Acanfora drammaturgia coordinata da Natalia De Martin Deppo visual artist Aurélia Higuet organizzatrice e referente Angela Sciavilla

spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2017 (testo tratto integralmente dalla presentazione a cura della compagnia) 1. I Veryferici arrivano da fuori. Se non arrivassero da fuori non sarebbero Veryferici. 2. I Veryferici sono donne, Veryferiche. Sono rare, ma trasformano tutto. 3. I Veryferici sono figli del mondo che si chiude. Ma loro sanno forzare le serrature. 4. I Veryferici suonano. A volte canzoni. A volte botte. A volte i citofoni di notte. 5. I Veryferici sono i nipoti di un trickster, di una mondina, di un predone del deserto, di una strega negra. 6. I Veryferici ridono. Scappano. Bruciano. Scopano. Mangiano con le mani. Si drogano. Salvano il mondo. Muoiono giovani. 7. I Veryferici sono supereroi. O supererrori. Dipende da come si svegliano. 8. I Veryferici si lasciano raccontare solo tramite canzoni. Perché la lingua ufficiale gli sta stretta. I Veryferici si lasciano disegnare solo con la bomboletta. Loro fanno alla società quello che i graffiti fanno ai muri: li deturpano, li abbelliscono, li irritano. Il loro destino è venire cancellati. 9. I Veryferici potrebbero salvare il mondo solo se il mondo volesse essere salvato. 10. I Veryferici sono attirati dal centro. La tentazione ad entrare è forte. Il centro li attrae. Come una falena con la luce. Come andrà a finire? Shebbab Met Project è un gruppo eterogeneo di uagliun, vez, bischeri, gombodo, bòsyò, tineri, nato nell’agosto del 2016. Formatisi all’interno della compagnia Cantieri Meticci, sono accomunati dalla voglia di fare del teatro il loro mestiere. Sviluppano un metodo di drammaturgia e di regia collettivi. Shebbab Met Project is a heterogeneous group of fellows from different Italian regions, born in August 2016. Formed within the company Cantieri Meticci, they came together thanks to the desire to make theatre their lives. Therefore, they develop a method of dramaturgy and collective direction. I Veryferici is their work awarded by Premio Scenario per Ustica 2017. I Veryferici are attracted to the centre. The temptation to join in is strong. The centre attracts them. Like a moth with the light. How will it end?

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE LA PELANDA | STUDIO 2 20.30 30’


MUSICA

SOMBRE NUIT HEIMAT + TRANS UPPER EGYPT + MARIA VIOLENZA a cura di BAD PEACE + FANFULLA 5/a

Sombre Nuit – ardere o marcire: serata di musica e lumi, malgré tout. “Se siete perduti nella foresta in piena notte, la luce di una stella molto lontana, di una candela dietro una finestra, o di una lucciola a voi vicina, vi sarà sorprendentemente d’aiuto.” Sombre Nuit è l’appuntamento/evento nell’ambito del progetto residenziale Sombres Temps: un’occasione per farne esplodere senso e suoni, atmosfere e vibrazioni, occupando per una sera l’intera zona esterna della Pelanda. La line up vedrà susseguirsi tre live e due dj set: Heimat (Experimental pop, Francia) duo avant pop, formato da Olivier Demeaux (aka Olivier 2mo) e Armelle Oberle (aka Bisou Bisou); Trans Upper Egypt (Kraut trance, Roma), gruppo italo-francese, che porterà alla Pelanda il proprio basso ipnotico e i suoi ritmi tribali innestati su tappeti noise di tastiere e canti dallo spazio; Maria Violenza (Arabian punk, Roma), one-girl-band palermitana trapiantata a Roma che incastra chitarre, tastiere e percussioni in loop fra canti arabeggianti e basi punk. Seguiranno i djset di Dj Bumbo e As Rom.

Burn or Rot: An Evening of Music and Lights, malgré tout . “If you are lost in the forest in the middle of the night, the light from a distant star, a candle behind a window or a nearby firefly, will be of surprising assistance to you.’ Bad Peace is an experiment conceived by China and Leo (who play in the ‘60s Pop Music group Wow). The Fanfulla is the club for new music in Rome since 2006. It is the place giving birth to the players in East Rome’s music scene.

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA concerti + dj set 22.30 ingresso libero


TEATRO

ÉCOLE DES MAÎTRES TRANSQUINQUENNAL

Udine, Roma, Bruxelles, Reims, Caen, Coimbra

C ontrattazioni

maîtres 2017 collettivo Transquinquennal in scena gli allievi attori Angelo Campolo, Desy Gialuz, Elena Gigliotti, Francesco Napoli (Italia); Assiya El Mhaier, Emilie Marechal, Patrick Michel, Mathilde Rault (Belgio); Benjamin Tholozan, Lola Felouzis, Sophie Lebrun, Tom Politano (Francia); Oscar Silva, Catarina Campos Costa, Márcia Antónia Gomes (Portogallo)

partner di progetto e direzione artistica CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique, TAGV - Teatro Académico de Gil Vicente, Colectivo 84, La Comédie de Reims - Centre Dramatique National, Comédie de Caen Centre Dramatique National de Normandie con il sostegno di MiBACT - Direzione Generale Spettacolo e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

dimostrazione finale della XXVI edizione dell’École Des Maîtres, Corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale L’École des Maîtres è un progetto di formazione teatrale avanzata ideato da Franco Quadri nel 1990 e che giunge quest’anno alla ventiseiesima edizione. Obiettivo formativo dell’École des Maîtres è innescare una relazione fra giovani attori, formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa già attivi come professionisti, e rinomati registi della scena internazionale. L’edizione 2017 dell’École des Maîtres è diretta da Transquinquennal, collettivo teatrale fondato a Bruxelles nel 1989. Le loro creazioni, il loro approccio è simile a un’esperienza di pensiero alla maniera del gatto di Schrödinger (che è allo stesso tempo vivo e morto nella sua scatola): puntano il dito sull’assurdo, la schizofrenia diffusa e il problema della (rap)presentazione della realtà. Dal 2018 al 2022, il collettivo svilupperà il suo ultimo piano quinquennale, prendendosi cura della sua propria fine. Come ispirazione, le osservazioni della psichiatra Elisabeth Kübler-Ross pioniera dell’approccio alle cure palliative. Secondo le sue teorie, dopo la diagnosi di un esito fatale, si osservano “cinque fasi di lutto”. Transquinquennal iscrive il lavoro dell’École des Maîtres nella terza tappa del lutto: la Contrattazione. Da qui nasce la questione di come una pratica economica possa dividere e al tempo stesso unire la società, e due domande: in che modo ognuno di noi è un bene di consumo? E che valore si attribuisce agli altri, “consumandoli”? L’École des Maîtres is an advanced theatre training project conceived by Franco Quadri in 1990. The educational goal of the École des Maîtres is to form relationships between young actors and important directors from the international theatre scene. The 2017 Edition of the École des Maîtres is directed by Transquinquennal, theatrical collective founded in Brussels in 1989. From 2018 the collective will realise its last five-year plan during which they will follow Elizabeth Kübler-Ross’s theories taking on her work in the third stage of mourning: negotiation.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE TEATRO INDIA | SALA A 19.00 prima nazionale ingresso libero fino a esaurimento posti


DANZA

SALVO LOMBARDO / CHIASMA

Villarosa

P resent C ontinuous

ideazione, coreografia e regia Salvo Lombardo performance Cesare Benedetti, Lucia Cammalleri, Daria Greco, Salvo Lombardo collaborazione coreografica Daria Greco disegno luci Loris Giancola | elaborazioni sonore Fabrizio Alviti

produzione Festival Oriente Occidente coproduzione Chiasma, Versiliadanza con il sostegno di DiD Studio - Ariella Vidach AiEP, Versilia Danza, Anghiari Dance Hub, Teatri di Vita un ringraziamento a Studio Azzurro - Area Ricerca Progressiva

Present Continuous prosegue l’indagine di Salvo Lombardo sul rapporto tra memoria, percezione e movimento nell’osservazione del reale. Il pretesto cinetico della performance si basa sulla memoria condivisa di una stessa esperienza, ovvero una serata in un music club, durante la quale i performer hanno osservato e incamerato un sistema di posture, atti motori e modalità relazionali delle persone presenti. La scrittura coreografica, di natura derivativa, affonda dunque nel ready made gestuale e il suo sviluppo si basa sulla negoziazione del ricordo del movimento attraverso la condivisione di sequenze motorie imitabili. La memoria del dato reale si apre al dato affettivo dei performer, oltre la fissità dell’adesso, nella progressione di un tempo in divenire. Salvo Lombardo, performer, coreografo e regista, impegnato nella realizzazione di pratiche e manufatti in ambito performativo e artistico assieme al suo gruppo Chiasma. Attualmente è coreografo ospite presso la compagnia lituana Aura Dance Theatre e artista associato al Festival Oriente Occidente per cui ha creato la performance Present continuous e la video installazione Reappearances, concepita per il Museo MART di Rovereto. Salvo Lombardo with Present Continuous carries on his research into the relationship between memory, perception and movement. The performance is based on the shared memory of the same experience -an evening in a night-club- during which performers appropriated a system of postures and relational means of those present. Salvo Lombardo, performer, choreographer and director, explores the intersections of dance, theatre and visual arts.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 1 20.30 40’


TEATRO

FANNY&ALEXANDER

Ravenna

ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani drammaturgia Chiara Lagani progetto sonoro The Mad Stork regia Luigi De Angelis con Marco Cavalcoli annunciatrice Chiara Lagani

registrazioni Marco Parollo abito di scena Tagiuri Abbigliamento oggetti di scena Simonetta Venturini | maschera Nicola Fagnani organizzazione e comunicazione Ilenia Carrone amministrazione Stefano Toma produzione E / Fanny & Alexander

D iscorso G rigio

fannyalexander.e-production.org “Non è certo la prima volta, nella Storia, che un Presidente parla a un Paese. Ecco. Il Presidente parlerà. Cosa c’è di strano? Che accadrà? Chi saprà riconoscer la sua voce capirà.” Fanny&Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani, ai quali si aggrega nel 1997 Marco Cavalcoli, e che lavora da sempre con diversi formati: spettacoli teatrali e musicali, produzioni video, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni. Terza tappa di un lungo progetto teatrale di dedicato ai discorsi rivolti alle comunità, Discorso Grigio esplora le forme degli interventi politici ufficiali. Giocando con i luoghi comuni dell’oratoria politica ed esaltando le potenzialità di una parola calata in una drammaturgia complessa, Marco Cavalcoli incarna in chiave concertistica un misterioso Presidente alle prese con un importante discorso inaugurale da pronunciare alla Nazione. A cinque anni dal debutto, Discorso Grigio viene presentato ora a Short Theatre, con inedite irruzioni dell’oggi a gettar nuove luci (e ombre) nella partitura scenica originaria. Fanny&Alexander is an art workshop founded at Ravenna in 1992 by Luigi de Angelis and Chiara Lagani, and later joined in 1997 by Marco Cavalcoli. This show is part of a long theatre project devoted to speeches addressed to a community. Discorso Grigio explores the forms and rhetoric of official political interventions.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE | 21.30 SABATO 16 SETTEMBRE | 19.00 LA PELANDA | STUDIO 1 60’


PERFORMANCE

SOCIETAT DOCTOR ALONSO

Barcellona, Girona

ANARCHY

regia Sofia Asencio drammaturgia Tomàs Aragay coreografia Sofia Asencio creazione e interpretazione Semolina Tomic luci e spazio scenico CUBE | tecnico del suono Alfonso Ferri

produzione Imma Bové comunicazione e distribuzione Tomàs Aragay coproduzione festival TNT - Terrassa Noves Tendències in collaborazione con Ajuntament de Bàscara e Antic Teatre con il sostegno di ICEC e INAEM

doctoralonso.org ANARCHY è un esperimento tra caos e ordine, da praticare con il pubblico. Due sono gli slogan che lo accompagnano: “se desideri il silenzio devi lavorare per averlo” e “fai ciò che vuoi”. Fin dalla nascita ognuno di noi è legato a circostanze esterne e dipende da altri per ottenere i beni essenziali alla sopravvivenza, come cibo e calore. E anche gli artisti dipendono da teatri e interventi ministeriali per portare avanti i loro progetti. La Societat Doctor Alonso si domanda: “Chi possiede l’arte?”. Anche in questo caso, come in tutti i suoi lavori, la compagnia catalana diretta da Tomàs Aragay e Sofia Asencio, lavora per disinnescare e capovolgere una visione standardizzata della realtà, aprendo a scenari spettacolari inediti. I diversi linguaggi si mescolano creando un esperimento in cui tutto è in movimento, tutto è uno slittamento di gesti e di temi. I 40 spettatori hanno a disposizione delle chitarre per accompagnare o sorprendere la performance dell’interprete Semolina Tomic. Il pubblico ha diritto e dovere di parola, di rumore e di silenzio. Ognuno è responsabile. Ognuno può scegliere di non fare. The company directed by Sofia Asencio and Tomàs Aragay likes to use the stage as the setting for something as unspectacular as possible, so to creating a poetic pathos. In ANARCHY they reflect on the indipendence of the artist and of the arts. It is an experiment between kaos and order. Obviously the experience is not safe and is very complex, it could be summarized as “if you want silence you have to work it out,” or “do what you want”.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE | 22.45 SABATO 16 SETTEMBRE | 22.45

con il sostegno di Instituto Cervantes Roma, Reale Accademia di Spagna di Roma e Institut Ramon Llull

LA PELANDA | STUDIO 2 60’ spettacolo in italiano con sovratitoli in inglese


DOPOFESTIVAL

CLUB ADRIATICO

Ravenna

guest M.E.S.H. dj set + MATTEO PIT dj set club-adriatico.com soundcloud.com/m-e-s-h Club Adriatico nasce nella darsena della città di Ravenna tra architetture industriali e abbandonate strutture portuali. Dall’Almagià, imponente raffineria di zolfo inattiva da tempo, il progetto si è poi ramificato attraversando altri luoghi e altre città, ospitando artisti provenienti dalle scene musicali più fervide, proponendo suoni e approcci eterogenei nell’ambito della musica elettronica contemporanea. L’artista americano James Whipple, aka M.E.S.H. presenterà le sonorità uniche e spericolate della club night berlinese Janus, di cui è resident. Apre la serata il dj set di Matteo Pit resident di Club Adriatico e metà del duo Primitive Art. Located on the old port of Ravenna, Club Adriatico is a party night dedicated to electronic music and beyond who hosted multiple artists from the international electronic scene. Using a simple software setup and samples, James Whipple - M.E.S.H. creates a sound that’s both familiar and deeply strange. Matteo Pit, Club Adriatico resident and half of Primitive Art duo will open the night.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA party dalle 00.00


PERFORMANCE

DANA MICHEL

Montréal

M ercurial G eorge

ideazione e performance Dana Michel direzione tecnica e disegno luci Karine Gauthier ispiratori e consulenti artistici Martin Bélanger, Peter James, Mathieu Léger, Roscoe Michel, Yoan Sorin | assistente al suono David Drury produzione esecutiva Dana Michel + Daniel Léveillé Danse coproduzione Festival TransAmériques (Montréal), Tanz im August (Berlin), CDC Atelier de Paris-Carolyn Carlson (Paris), ImPulsTanz (Vienna), Chapter (Cardiff)

con il supporto di OF Conseil des Arts et des Lettres du Québec, Canada Arts Council residenze artistiche Usine C (Montréal), Dancemakers (Toronto), ImPulsTanz (Vienna), Actoral/La Friche Belle de Mai (Marseille), WOOP (Douarnenez), CDC Atelier de ParisCarolyn Carlson (Paris), M.A.I. (Montréal) Dana Michel è sostenuta e accompagnata da Daniel Léveillé Danse company (Montréal, Canada)

danielleveilledanse.org/en-mercurial-george Mercurial George di Dana Michel prosegue, in dialogo con il precedente Yellow Towel, l’esplorazione dell’identità contemporanea e degli stereotipi occidentali. La performer di Montréal, prima della laurea in danza contemporanea alla Concordia University, è stata direttrice di marketing, atleta agonista, giocatrice di football. Nella sua ricerca l’attitudine ludica si mescola a una pratica fatta di danza, canto, utilizzo degli oggetti e dei materiali, in un discorso composto di immagini eterogenee, in dialogo empatico con lo spettatore. In Mercurial George è il nero a dominare. Dana Michel si fa carico del proprio stare nel mondo in quanto donna nera occidentale, provocando i luoghi comuni in cui restano impigliate le identità di chi vive ai margini, e lo fa giocando con la scena: si traveste, indossa parrucche, si sporca con la farina, pronuncia versi incomprensibili, canta brani di Aretha Franklin. Nel 2014 ha vinto l’Impulstanz Award ed è stata segnalata fra le coreografe più significative dell’anno dal New York Times. Il suo assolo Mercurial George è stato premiato al Festival TransAmériques nel giugno 2016. Nel giugno 2017 ha ricevuto il Leone d’argento alla Biennale di Venezia per l’innovazione nella Danza. Dana Michel is a choreographer and performer. Her artistic approach is a mix of choreography, improvisation and performance art to explore questions of identity. With Mercurial George Dana Michel continues her exploration of modern identity and the examination of stereotypes that pervade Western culture. She works through the world in which she is in, as a Western woman of colour, and takes apart the common ideas that freeze the identities of those living at the margins of Society.

SABATO 16 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 2 20.15 60’

con il sostegno dell’Ambasciata del Canada in Italia


DANZA

DEWEY DELL

Cesena, Berlino, Vilnius

S leep T echnique

concept Dewey Dell: Agata, Demetrio, Teodora Castellucci, Eugenio Resta con Agata, Teodora Castellucci, Ivan Björn Ekemark, Enrico Ticconi coreografia Teodora Castellucci musica originale Demetrio Castellucci (electroacoustics, granular synthesis, field recordings), Massimo Pupillo (bass, electronics) | scena e luci Eugenio Resta voce Attila Csihar costumi Guoda Jaruševiciute

con il contributo dell’archeologa Dominique Baffier grazie a Stefano Pilia, Benas Staškauskas, Stefaan Van Akoleyen produzione Dewey Dell 2017 | coproduzione Societas, PACT Zollverein, BIT Teatergarasjen, Brut Wien, Tanzfabrik Berlin (col sostegno di Regierender Bürgermeister von Berlin – Senatskanzlei – Kulturelle Angelegenheiten) con la collaborazione di Buda Kunstencentrum, Dialoghi – Residenze della arti performative a Villa Manin, Ateliersi, Menu Spaustuve˙

deweydell.com Entrare nella caverna di Chauvet-Pont d’Arc in Ardèche nel sud della Francia, trovarsi di fronte al più importante esempio di arte preistorica, ci lascia avvertire lo sguardo che il passato ci rivolge, uno sguardo simile a quello che noi rivolgiamo al passato. La caverna ci pone delle domande a cui Dewey Dell prova a dare risposta con questo spettacolo, dopo aver studiato le pitture che la caverna ospita da circa 35.000 anni. Anche se i significati originali sono spariti nelle pieghe del tempo, le tracce che rimangono vanno oltre la necessità di un’interpretazione. Percepiamo i segni della vita di quel passato attraverso occhi che vedono in tutt’altro modo, eppure avvertiamo ancora prossima la sensibilità degli antenati. Nel 2007 Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta danno forma alla compagnia Dewey Dell, che attualmente lavora tra Cesena e Berlino, sperimentando formati artistici legati alla danza, ma che coinvolgono linguaggi diversi. Con Sleep Technique, Dewey Dell risponde alle suggestioni della caverna e ci permette, attraverso il buio del teatro, di ripercorrere le sale della grotta, credendo di avvicinarci al passato, senza allontanarci da noi. Sleep Technique is an attempt to dialogue, an impossible answer to the in in nite treasure left into us by the first homo sapiens sapiens in the cave of Chauvet-Pont d’Arc, a wealth of paintings and writings from 36,000 years ago. In the dark of the theatre, we can visit the cave’s halls, getting closer to the past without moving away from ourselves. Dewey Dell was founded in 2007 in Cesena by four young artists: Agata, Demetrio, Teodora Castellucci and Eugenio Resta.

SABATO 16 SETTEMBRE LA PELANDA | SALA 1 21.30 60’


MUSICA

CHRISTEENE performance CHRISTEENE dancers T Gravel and Dawg Elf

Austin christeenemusic.com

La performance di CHRISTEENE è presentata nell’ambito del Dopofestival a cura di Amigdala. CHRISTEENE persegue l’idea di Gesamtkunstwerk (Opera d’arte totale) e con la sua identità queer ci introduce a una sfacciata celebrazione della verità. Con una parrucca poco pettinata e il trucco colato, CHRISTEENE fa emergere insieme cinico umorismo umano e ribelle rabbia queer. Il suo concerto fonde suoni hiphop trash e punk, tutti tenuti nell’ambito di una riflessione politica, che fa della provocazione e della brutalità strumenti di ricontestualizzazione di un discorso sul potere personale e sulla lotta politica. La musica e i live di CHRISTEENE vanno incontro a un’inedita composizione di pubblico che sappia coinvolgere uomini sposati, lesbiche, queer, donne single, bear, fatine, accademici, motociclisti, pastori, e medici. CHRISTEENE si esibisce in giro per gli Stati Uniti e l’Europa ed è stata supporter dei Faith No More e di Peaches nei loro tour mondiali del 2015. CHRISTEENE si autodefinisce una terrorista drag, un sex toy senza paura, che inietta genderfluid hiphop, trash e perverse punk con rozza intimità. I suoi live sono spesso occasioni per vivaci discussioni sul complesso e contraddittorio stato del mondo. Christeene is, in her own words, a drag terrorist. Alter-ego of the American performer Paul Soileau, Christeene raises both the anger and the humor of queer experience to the surface. Following the excessive perfection of Van Dam’s Gesamtkunstwerk, gender-queer persona in a stringy wig and smeared make-up, Christeene takes us into an ecstatic celebration of shamelessness and honesty. In a concert performance melting hiphop trash, punk and political commentary, perversion and rawness serve as self-empowering instruments of riot and political expression.

SABATO 16 SETTEMBRE LA PELANDA | STUDIO 1 00.00 45’ a seguire dj set di Georgia Lee e Lady Maru a cura di Amigdala


DOPOFESTIVAL

AMIGDALA

Roma

guest CHRISTEENE live + GEORGIA LEE dj set + LADY MARU dj set

amigdala.biz

Amigdala è un progetto di musica elettronica e techno e culture indipendenti. Nata nel mese di maggio del 2006 negli spazi del Kollatino Underground, Amigdala ha prodotto eventi, promosso e partecipato a festival italiani ed internazionali, a Roma, Milano, Parigi, Bologna, Terni. A Roma ha svolto la sua programmazione presso il Rialtosantambrogio, la Locanda Atlantide, il Rising Love, l’Animal Social Club, il Goa club, Ex Dogana di Roma, Scalo Est, Rashomon club. In questi anni ha ospitato alcuni tra i maggiori artisti e djs della scena elettronica, house e techno italiana e mondiale. Tra questi, solo per citarne alcuni: Ellen Allien, Miss Kittin, Peaches, Etienne de Crecy, Alex Gopher, Rex The Dog, Fred Falke, Wolfgang Flur (ex Kraftwerk), Frenz & Shape, Kap Bambino. Concerti live, art exhibitions, teatro, visuals e video art: Amigdala è questo e molto altro. Amigdala is a project of electronic and techno music and independent cultures. Born in May 2006 in the Kollatino Underground’s space, Amigdala has produced, promoted and participated in Italian and international festivals. In Rome its events have been hosted at Rialtosantambrogio, Locanda Atlantide, Rising Love, Animal Social Club, Goa Club, Ex Dogana di Roma, Scalo Est and Rashomon Club. Over the years it has hosted some of the greatest artists and DJs of the national and international electronic, house and techno scene. Among them Ellen Allien, Miss Kittin, Peaches, Etienne de Crecy, Alex Gopher, Rex The Dog, Fred Falke, Wolfgang Flur (former Kraftwerk), Frenz & Shape, Kap Bambino. Live concerts, art exhibitions, performance, visuals and video art: Amigdala is club night and much more.

SABATO 16 SETTEMBRE LA PELANDA | ZONA ESTERNA party dalle 00.00


PRATICA DI LETTURA COLLETTIVA

IVANA MÜLLER

Parigi

M argine _R oma

concept Ivana Müller annotatori Laura Accardo, Eleonora Danco, Paolo Fallai, Vanessa Roghi, Simone Tso libro annotato Il birraio di Preston di Andrea Camilleri moderatore Lorenzo Pavolini

coordinamento Giulia Messia produzione Contemporanea Festival, Operaestate Festival Veneto, Short Theatre, Terni Festival, I’M’Company in collaborazione con il network Finestate Festival

ivanamuller.com Margine si ispira alla pratica del XIX secolo denominata “marginalia”, che consisteva nel gesto di personalizzare un libro con delle note a margine prima che questo venisse regalato a un amico o un innamorato. In Margine cinque lettori/annotatori personalizzeranno la stessa copia de Il Birraio di Preston di Andrea Camilleri, testo scelto dagli annotatori stessi. Passandosi il libro secondo un determinato ordine, creeranno un manoscritto ibrido, che si innesta all’interno del testo già esistente. Margine vuole anticipare e immaginare “l’altro”, sviluppando nuove possibili narrative, sia individuali che collettive. Il libro, una volta annotato, continuerà a passare di mano in mano: per i prossimi dieci anni il suo percorso sarà tracciato attraverso un diario di bordo di tutti i lettori futuri. lI 17 settembre i cinque annotatori in un incontro pubblico racconteranno il processo di annotazione e di condivisione del libro, in conversazione con Lorenzo Pavolini. Ivana Müller è artista, coreografa e autrice di testi. I suoi lavori ripensano le politiche dello spettacolo e della spettacolarità, rivisitando i luoghi dell’immaginario e dell’immaginazione. Nonostante Müller lavori con diversi formati, il teatro resta il contesto principale nel quale sviluppa i suoi lavori, i quali sono stati prodotti e presentati nei maggiori festival e teatri d’Europa, USA e Asia nell’ultimo decennio. Five annotators have “personalised” a book before offering it to the next one by writing notes in its margins. At Short Theatre 12 they will discuss the book’s annotation and sharing process. The aim is to create the conditions for a practice of collective reading and writing which can then be shared with a community. The book is Il Birraio di Preston by Andrea Camilleri. The project is conveived by Ivana Müller: choreographer, artist and author of texts. Her work re-thinks the politics of spectacle and spectacular, re-visits the place of imaginary and imagination, questions the notion of participation.

DOMENICA 17 SETTEMBRE BIBLIOTECA VALLICELLIANA apertura pubblica del progetto 19.00 60’

nell’ambito di TransARTE ingresso libero


WORKSHOP INCONTRI CONVERSAZIONI


WORKSHOP

9 SETTEMBRE | 18.00 15 SETTEMBRE | 19.00

per iscriversi: teatroecriticalab@gmail.com partecipazione gratuita

LA PELANDA

TEATRO E CRITICA A natomia

dello spettatore

Chi è lo spettatore di oggi? Ci soddisfano le definizioni di dizionari ed enciclopedie online? In continuità con una solida collaborazione con Short Theatre, il quotidiano Teatro e Critica propone una ricerca sul campo tesa a problematizzare tematiche e linguaggi della scena contemporanea attraverso pratiche di ragionamento collettivo. Un gruppo di spettatori formerà un focus group che, guidato dalla redazione di Teatro e Critica, andrà alla ricerca di moduli di discussione dinamici e condivisi. Teatro e Critica è un giornale online fondato nel 2009. Alla pubblicazione quotidiana di notizie e approfondimenti sul mondo delle arti sceniche affianca percorsi di formazione che coinvolgono gli spettatori in attività teorico-pratiche su visione e scrittura, collaborando con le principali realtà su scala nazionale.

11-12 SETTEMBRE | DALLE 15.00 ALLE 18.00

prenotazione obbligatoria a shortheatrefestival@gmail.com partecipazione gratuita

LA PELANDA

FANNIE SOSA P leasure

is power

Pleasure is power è un workshop aperto a tutte e tutti, a prescindere dal genere, l’età, l’appartenenza culturale o la formazione. La danza è spesso appresa attraverso il dolore e la disciplina, perlomeno in Occidente. Il workshop propone diversi strumenti, teorici e pratici, che Fannie Sosa ha accumulato in anni di insegnamento. Il workshop combina pratiche di respirazione, momenti di conversazione, movimento, hula-hooping, esercizi di voce e ritmo. La domanda è: in quale punto fa male? E una volta stabilito questo, cosa possiamo fare per trasformare questo dolore in piacere? Fannie Sosa è attivista, artista e “curandera” di discendenza africana. Al momento è impegnata in un dottorato di ricerca tra il Brasile e la Francia, dal titolo Twerk, Torque: nuove strategie per la decolonizzazione della soggettività ai tempi del Web 2.0. Il suo lavoro è costruito intorno al concetto di “resistenza del piacere”, alla condizione dell’outsider all’interno di mondi tecnoscientifici, alle pratiche di trans-itudine, all’orgoglio divino, al “femme-inism” radicalmente inclusivo e la decolonizzazione sessuale. Fannie Sosa is an afro-descendant activist, artist and curandera. She currently lives and works between Europe and SouthAmerica. The open for all workshop Pleasure Is Power looks at anti-colonial strategies to regain pleasurable functions in the body of the dancer. This workshop, designed to operate as a gentle awakening of the body, proposes different theoretical and practice tools that Fannie has amassed over years of teaching a pleasure based movement.


INCONTRI E CONVERSAZIONI ingresso libero

15 SETTEMBRE | 19.00 REALE ACCADEMIA DI SPAGNA A ROMA | 40’

EL CONDE DE TORREFIEL R eading

da

G uerrilla

Un appuntamento per avvicinarci a Short Theatre 12, celebrando la sua collaborazione con la Reale Accademia di Spagna a Roma, che ha permesso negli anni di sostenere e curare la presenza di compagnie spagnole all’interno del programma del festival. La serata di lettura e aperitivo sulla terrazza della Reale Accademia è organizzata in collaborazione con il progetto europeo Fabulamundi. Playwriting Europe in cui rientra Pablo Gisbert, autore dei testi di El Conde de Torrefiel.

10 SETTEMBRE | 18.00

ingresso libero

LA PELANDA | STUDIO 1

MOTUS

H ello S tranger HELLO STRANGER è il titolo del nuovo libro di e su Motus pubblicato dalla casa editrice Damiani di Bologna, in occasione dell’omonimo progetto speciale promosso da Comune di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione con il contributo di Regione Emilia Romagna - Assessorato alla Cultura. Aperto da un’introduzione di Wlodek Goldkorn, è un “atlante di immagini” e di frammenti testuali; non ha un andamento cronologico o storiografico, ma una natura esplosa e rizomatica, disvelando la passione di Motus per l’arte delle deflagrazioni.

11 SETTEMBRE | 19.00

ingresso libero

LA PELANDA | ZONA ESTERNA

IL TASCABILE

L’ intenzione di sopravvivere F emminismi , ambientalismo e

il futuro dell ’ umanità

L’evento nasce nell’ambito di una serie di iniziatie e aperitivi/conversazioni che organizza Il Tascabile, la rivista online a vocazione enciclopedica. Una conversazione aperta a partire da una riflessione sul pensiero della filosofa Donna Haraway ritratta nel film di Fabrizio Terranova. Al centro della serata anche la presentazione del libro Libere tutte di Giorgia Serughetti e Cecilia d’Elia. Interverranno: Giulia Blasi, Matteo De Giuli, Cesare Alemanni, Francesco Pacifico, Graziano Graziani, Cecilia d’Elia, Giorgia Seughetti.


INCONTRI E CONVERSAZIONI 15 SETTEMBRE | 18.00

ingresso libero

ISTITUTO SVIZZERO DI ROMA

STEFAN KAEGI (Rimini Protokoll) e GRAZIANO GRAZIANI Un dialogo intorno al lavoro della compagnia Rimini Protokoll e in particolare allo spettacolo Nachlass ospitato da Short Theatre 12 e Romaeuropa Festival presso il Teatro India di Roma. Uno dei fondatori della compagnia Stefan Kaegi converserà con Graziano Graziani focalizzandosi sul percorso creativo e sulle forme di rappresentazione inerenti ai temi del fine vita e dell’eredità post mortem al centro dell’installazione/spettacolo.

15 SETTEMBRE | 18.00

ingresso libero

LA PELANDA | ZONA ESTERNA

VISIONI, CULTURE, IPER-SCENE Il

teatro dell ’ oggi

a cura di Silvia Mei, Matteo Antonaci e Sergio Lo Gatto coordina Attilio Scarpellini Quali sono oggi i confini e le urgenze delle arti performative? Come l’attuale sistema comunicativo influisce sul fare e sul vedere teatro? Possiamo ancora parlare di un “nuovo teatro”? Apriamo un confronto tra artisti, addetti ai lavori e spettatori sull’estetica e sulla politica delle arti sceniche. Lo spunto è offerto dalla pubblicazione di due volumi: La Terza Avanguardia. Ortografie Dell’ultima Scena Italiana, curato da Silvia Mei per la rivista «Culture Teatrali» (n. 24, 2015), come prima ricognizione storico-critica sul teatro anni Zero; e Iperscene 3 (Editoria & Spettacolo, Spoleto, 2017), a cura di Matteo Antonaci e Sergio Lo Gatto, che analizza cinque realtà della scena contemporanea (Anagoor, Codice Ivan, CollettivO CineticO, Opera, Alessandro Sciarroni).

16 SETTEMBRE | 18.00

ingresso libero

LA PELANDA | ZONA ESTERNA

SCIAMI N etwork

digitale dedicato alle arti performative

Sciami è un nuovo network dedicato al teatro, al video, al suono e al panorama delle performing arts, diretto da Valentina Valentini ed edito da Zu Creative Lab. Il network Sciami riunisce un patrimonio di risorse, ricerche e strumenti appartenenti a preesistenti progetti editoriali: Nuovo Teatro Made in Italy, Gruppo Acusma, Video d’autore. Questo macro-progetto editoriale comprende una webzine semestrale, Sciami|ricerche, e anche una biblioteca tematica, Sciami|digital library.


NETWORK E COLLABORAZIONI


FINESTATE FESTIVAL

DÉRIVE

Finestate Festival è un network nato per favorire la circuitazione di artisti internazionali in Italia e di artisti italiani a livello internazionale, e la collaborazione tra artisti di provenienze e ambiti diversi. L’esigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilità comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di un network formato da sei soggetti italiani: B.motion/ Operaestate Festival Veneto (Bassano del Grappa), Short Theatre (Roma), Terni Festival (Terni), Contemporanea Festival (Prato) e Sardegna Teatro (Cagliari),Triennale Teatro dell’Arte (Milano).

B asta

TRANSARTE Ideato dall’Institut français e sostenuto dalla Fondazione Nuovi Mecenati, il programma TransARTE favorisce la circolazione e la promozione di forme artistiche nate dall’ibridazione delle discipline artistiche. Questo programma è stato inaugurato nel 2012 in Italia in collaborazione con il network di Finestate Festival, per poi continuare a svilupparsi in Europa e in America Latina grazie a numerose collaborazioni in tutto il mondo. Il programma di TransARTE è sostenuto dall’Institut français, dal Ministero della cultura e comunicazione francese e dalla Fondazione Nuovi Mecenati.

LETTERA 22

premio giornalistico di critica teatrale SHORT THEATRE fa parte da quest’anno del network Lettera 22 – Premio Giornalistico di Critica Teatrale under 36. Nel 2018 Short Theatre ne ospiterà la finale. Lettera 22 è un concorso rivolto ai giovani che vogliono accettare una sfida: creare nuovi modelli di critica per il teatro e la danza. In giuria: Rodolfo Di Giammarco, presidente con Giulio Baffi, Laura Bevione, Moreno Cerquetelli, Cristina Grazioli, Maria Grazia Gregori, Sergio Lo Gatto, Magda Poli, Andrea Porcheddu, Stefania Rimini. www.premiolettera22.it

stare a guardare con attenzione

DÉRIVE è la piattaforma che collega Short Theatre e Carrozzerie_n.o.t in un network di individuazione ed accompagnamento di nuove progettualità e percorsi artistici in divenire. Per il prossimo triennio, DÉRIVE si arricchisce di una attenzione specifica a ODIOLESTATE. Short Theatre rivolgerà la propria attività di affiancamento e sostegno agli artisti selezionati tramite il bando, oltre che ai progetti sostenuti con le Residenze Produttive Professionali di Carrozzerie_n.o.t., riservandosi la possibilità di inserire la versione finale di almeno uno dei due lavori vincitori all’interno della programmazione dell’edizione successiva al bando.

SANTARCANGELO FESTIVAL Sono molte le affinità e le vicinanze che legano Short Theatre e Santarcangelo Festival. La collaborazione tra i due festival esiste in via informale già da molte edizioni, mettendo in comune le proprie linee di ricerca e di scoperta, tanto nei progetti teatrali che nelle altre discipline della creazione contemporanea. Quest’anno Short Theatre e Santarcangelo Festival curano insieme parti delle rispettive programmazioni musicali, condividendo le proprie atmosfere al di là della geografia.


PROGETTI EUROPEI


FABULAMUNDI Fabulamundi. Playwriting Europe è un progetto di cooperazione che coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali provenienti da dieci paesi europei. Obiettivo del network è sostenere e promuovere la drammaturgia contemporanea in Europa, al fine di consolidare e potenziare le attività e le strategie degli artisti che operano nel settore. La nuova edizione del progetto, con il sottotitolo Beyond Borders? si svolgerà dal 2017 al 2020 in 10 paesi europei, con 15 partner fra teatri, festival e organizzazioni culturali in Italia, Francia, Germania, Spagna, Romania, Austria, Belgio, Polonia, Inghilterra e Repubblica Ceca, e con altri 8 paesi gemellati con il progetto e coordinato da PAV. Il progetto su piccola scala è stato finanziato due volte della Commissione Europea, nel 2013 e nel 2015, e proseguirà adesso il suo viaggio attraverso l’Europa grazie ai fondi di Creative Europe 2014-2020. Quest’anno nell’ambito di Fabulamundi, Short Theatre 12 ospita il progetto Guerrilla della compagnia catalana El Conde de Torrefiel, con il testo di Pablo Gisbert. www.fabulamundi.eu

SOURCE SOURCE è un progetto di cooperazione che vede coinvolti il Théâtre National di Bruxelles (capofila), il Festival di Avignone, Trafo di Budapest e Short Theatre. A partire dalla tradizione dei Sujet à vif – storica sezione del Festival d’Avignon in cui il festival invita artisti provenienti da ambiti diversi a sperimentare in duo la possibilità di un lavoro comune – SOURCE rinnova la scommessa sull’incontro tra i linguaggi artistici, condividendola con diversi soggetti europei. Gli artisti invitati a partecipare si misurano con un formato breve di trenta minuti, aprendo uno spazio di possibilità, e di rischio, in cui provare a far dialogare pratiche artistiche differenti. Lo scorso anno, nell’ambito di SOURCE, Short Theatre aveva prodotto PHANTASMAGORICA di MP5 e Teho Teardo. Quest’anno, nell’ambito di SOURCE, Short Theatre 12 coproduce e presenta (Untitled) Humpty Dumpty nato dall’incontro tra la coreografa e danzatrice Cristina Kristal Rizzo e la musicista francese Sir Alice, e presenta Incidence 1327 dell’artista e performer Gwendoline Robin e la coreografa Gaëlle Bourges. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea per il biennio 2016 > 2018, grazie ai fondi di Creative Europe 2014 – 2020.


SERVIZI

BIGLIETTO SOSPESO Ispirandoci all’abitudine filantropica del ‘caffè sospeso’ – per la quale si può donare a uno sconosciuto la consumazione di un caffè – diamo agli spettatori di Short Theatre la possibilità di pagare un biglietto a beneficio di un individuo appartenente a una fascia di pubblico svantaggiata o non favorita. Il progetto si rifà al principio di solidarietà, e responsabilità individuale, per la quale ognuno è unico testimone delle sue possibilità economiche. Quest’anno il progetto è in collaborazione con le associazioni CIVICO ZERO, GRUPPO SORRISO ROMA ONLUS e Associazione genitori Scuola Di Donato di Roma.

PUNTO LIBRI Un festival di arti performative che si pone l’obiettivo di aprire campi di riflessione e dialogo non può fare a meno di accogliere la possibilità di condividere una selezione di riferimenti letterari e editoriali. Quest’anno il punto book shop sarà curato dalla libreria Giufà in collaborazione con Altroquando. Una selezione di testi curata dalle due librerie che incrocierà la programmazione del festival, ma che soprattutto ne provocherà derive di pensiero e di lettura inedite.

MY TAXI Raggiungi l’evento dall’8 al 16 Settembre con mytaxi, l’App per i taxi. Ricevi subito un buono da 20€ per la tua prima corsa prenotata tramite App, inserendo il codice “ST12” con itinerario per o da La Pelanda. Più info su: https://it.mytaxi.com/st12

ECOSOSTENIBILITÀ Nell’ottica di rendere sempre più armonioso il rapporto tra il proprio stato interiore e lo stato del mondo in cui si colloca, Short Theatre 12 si pone nella traiettoria di ridurre il proprio impatto ambientale. A partire da questa edizione, il Festival inaugura una serie di pratiche – necessarie più che virtuose – per diminuire radicalmente la produzione di plastica, contenere gli sprechi e responsabilizzare tanto il proprio staff che tutta la comunità di artisti, spettatori e operatori che ogni anno abita Short Theatre. L’intervento di quest’anno si rivolge soprattutto all’area bar e ristorazione e prevede: ACQUA PUBBLICA Short Theatre 12 cerca di limitare il consumo di bottigliette d’acqua stringendo una collaborazione con il giovane brand italiano 24Bottles, che fa della sostenibilità e l’attenzione al design la propria mission. Short Theatre fornirà a ciascuno dei componenti dello staff una urban bottle brandizzata, dando la possibilità al pubblico di acquistare la propria. L’area bar e ristoro della Zona Esterna della Pelanda è munita di dispenser d’acqua pubblica, assicurando allo staff e a tutto il pubblico la possibilità di rifornirsi gratuitamente. STOP ALLA PLASTICA! Già dalla scorsa edizione, per i pasti dello staff e degli artisti l’area bar e ristoro della Pelanda utilizza solo piatti, bicchieri e posate lavabili e riutilizzabili. Da quest’anno, inoltre, per i pasti negli orari di apertura al pubblico verranno utilizzati stoviglie biodegradabili e compostabili in amido di mais. Altra novità di questa edizione è l’introduzione del bicchiere riciclabile a rendere, personalizzato con il logo di Short Theatre


INFORMAZIONI E BIGLIETTI

BIGLIETTI Prevendita online: www.vivaticket.it

INGRESSO LIBERO

singolo spettacolo:

Concerti | Incontri e Conversazioni le Courtesy | Tropicantesimo gli appuntamenti di Sombres Temps la performance Cratère N. 6899 il party a cura di Strasse il film Donna Haraway: Story Telling for Earthly Survival l’apertura pubblica del progetto Margine_Roma

9€ / 7€ ridotto (under 25, over 65) tessera giornaliera: 20€ CARD 10 spettacoli: 65€ A LT R I F O R M AT I : 7€/ridotto 5€ Lotte van den Berg + Deflorian/Tagliarini Rimini Prokoll Cristina Kristal Rizzo + Sir Alice Gaëlle Bourges + Gwendoline Robin Barbara Berti + The Baby Walk Shebabb Met Project D O P O F E S T I VA L : 5€

Orari b i g l i etteri a L a Pel a nda: dal 7 al 16 settembre 18.00 – 23.00 escluso lunedì 11

La Pelanda. Centro di Produzione Culturale Piazza Orazio Giustiniani, 4

info@shorttheatre.org www.shorttheatre.org

Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1

Biblioteca Vallicelliana Piazza della Chiesa Nuova, 18

shorttheatre

Piazza San Pietro in Montorio, 3

SHORTHEATRE

Istituto Svizzero di Roma

shortheatre

Reale Accademia di Spagna a Roma

Via Ludovisi, 48

ROMA


STAFF ideazione / concept AREA06 direzione artistica / artistic direction

Fabrizio Arcuri

direzione generale e consulenza alla programmazione executive direction and programming advice produzione / production direzione amministrativa / administrative direction in collaborazione con / in collaboration with

Francesca Corona Matteo Angius, Giulia Messia, Filipe Viegas Roberta Scaglione con Elena Campanile Cesare D’Arco

tesoriere / treasurer direzione tecnica / technical direction

Marco De Francesca Diego Labonia, Chiara Martinelli

comunicazione / communication Lorenza Accardo in collaborazione con / in collaboration with Matilde Bassetti, Fedra Biffis, Fabio Ramiccia coordinamento biglietteria / ticket office in collaborazione con / in collaboration with

Laura Marano Silvia Parlani

ufficio stampa / press office Debora Pietrobono e Amelia Realino con la collaborazione di / in collaboration with Lorenza Accardo e Laura Marongiu redazione testi catalogo / editing traduzioni / translation

Matteo Angius Gaia Resta / Kalima Simone Tso

graphic art direction

foto / photo Claudia Pajewski in collaborazione con / in collaboration with Carolina Farina video web master

e-performance Danilo Domenichetti

staff tecnico / technical staff Sara Angioli, Paul Arrey, Emiliano Bonafede, Enrico Ceccarelli, Gianluca Cioccolini, Riccardo Cola, Paride Donatelli, David Ghollasi, Riccardo Giubilei, Daria Grispino, Maurizio Leonardi, Angelo Longo, Marco Guarrera, Javier Alberto Delle Monache, Claudio Petrucci, Davide Quarto, Livia Ribichini, Matteo Rubagotti, Katia Titolo, Amoni Vacca, Raffaella Vitiello, Davide Zanni, Simone Zapelloni bar e ristoro / food and beverage Gargani Parioli, Roma per la sede centrale del Festival presso La Pelanda Ape Romeo per il Teatro India grazie a tutti gli stagisti e i tirocinanti che offrono il loro lavoro volontario. grazie a Anouk Aspisi, Johanne Larievière-Tieri, Martina Merico, Roberta Zanardo, Servizio Giardini del Comune di Roma, Studio54 Torpignattara, Roberta Tonazzi, Laura Belloni, Monica Maffei, Martina Ruggeri, Antonio Tagliarini.


AREA06 AREA06 è una piattaforma, attiva a livello nazionale ed internazionale per la produzione, organizzazione e promozione di diversi formati legati allo spettacolo dal vivo: residenze artistiche, programmi formativi, sostegno a percorsi artistici. Dal 2006 AREA06 cura l’ideazione e la produzione di Short Theatre. AREA06 è membro dell’Associazione Scenario. AREA06 è uno strumento progettuale e,

insieme, un’idea di politica culturale. Confluiscono nella struttura numerosi soggetti, con diverse modalità e di diversa generazione e provenienza professionale: organizzatori, artisti, amministratori, giovani tirocinanti, moodboarder, alla ricerca di nuove forme di produzione e comunicazione, di nuove convenzioni che spostino lo sguardo rispetto al mondo dello spettacolo dal vivo, e non solo.

AREA06 is a production and promotion platform based in Rome and active on a national and international level. It produces different formats linked to the performing arts such as artist residencies, workshops and provide advisory service for independent artists. Since 2006 AREA06 has produced the multidisciplinary festival Short Theatre. AREA06 is also member of Associazione Scenario which award the Scenario Prize for new and emerging artists. Professionals of different background, such as producers, artists, cultural managers, young interns and ambiancer, gather their expertise and curiosity to search for new production and communication forms. AREA06 aims to design the conditions to look at the performing arts with a newly inspired gaze.


con il sostegno di T

ideato e prodotto da

promosso da

Ministero dei beni e delle attivitĂ culturali e del turismo

in collaborazione con

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Embaixada de Portugal em ItĂĄlia

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