LADELLERIVOLUZIONEPAROLE4 > 14 | 25 SETTEMBRE 2014 LA PELANDA CENTRO DI PRODUZIONE CULTURALE TEATRO ARGENTINA> TEATRO INDIA - ROMA CONVERSAZIONCLUBBINGINCONTRIPERFORMANCEDANZATEATROI
LA RIVOLUZIONE DELLE PAROLE è l’occasione per indagare i meccanismi che possono rivoltare le condizioni del nostro presente, di una crisi così organica che si fa dimenticare: il linguaggio come territorio di costruzione di un nuovo immaginario, che non solo resista al contemporaneo ma tenti di realizzare un futuro, ora e qui. Senza più rimandare quest’appuntamento. Siamo pronti da sempre, eppure nessuno ci chiede mai di esserlo davvero. Proviamo a capire se possiamo dimostrare di esserlo, senza che nessuno ci convochi. Scopriamo, ora, cosa siamo capaci di fare, cosa siamo capaci di dire. Chi è ad avere il diritto, e chi il dovere, di parola? Quali le parole che possono raccontare il nostro domani imminente (quello che sarà e quello che vogliamo)? C’è possibilità per una nuova retorica? Quali le cose indicibili, le immagini indescrivibili, ma comunque necessarie?
Nel Giulio Cesare, Cinna (non il congiuratore ma l’inutile poeta) dice che “ci sono parole per cose che noi ancora non conosciamo, parole capaci di cambiare il mondo”. Nel 450° anniversario dalla nascita del bardo inglese, gli rendiamo omaggio interrogandoci sul ruolo degli intellettuali e degli artisti e sul senso delle loro parole, un senso addormentato e a volte opaco, ma forse non ancora sconfitto.
Fabrizio Arcuri
Short Theatre è un luogo e un tempo in cui ogni anno si ricompone una comunità di artisti, pubblico e operatori. Una comunità fondata sulla parola e sullo sguar do, sul contatto e la giusta distanza. Gli interventi di ognuno assumono la forma della performance, ma anche quella del laboratorio e della conversazione. Short Theatre è un’occasione di pensiero e di discorso, di esposizione di un problema e d’indagine delle sue derive. Short Theatre è il momento della domanda e di alcune risposte, e di altre domande.
Quest’anno Short Theatre ospita molti progetti che mettono il pubblico al cen tro del momento spettacolare: workshop con aperture pubbliche, spettacoli nonshow in cui lo stesso spettatore è performer, spettacoli che per ambientazione e drammaturgia invadono il reale, lasciandosene invadere. Aumentano gli artisti internazionali e si moltiplica il numero dei paesi ospitati, grazie ancora alla complicità di network europei e Istituti culturali. La drammaturgia contemporanea è ancora al centro del programma, quest’anno attraversato da uno sguardo profon do sulla coreografia e le diverse posture della scena. Spettacoli, incontri, percorsi di formazione, djset e concerti, installazioni e conversazioni pubbliche: queste le forme che compongono l’edizione di quest’anno. Short Theatre non intende rappresentare generazioni o tendenze, ma prova, ogni anno, a tessere un discorso e a raccontare un’idea della scena, realizzando un’oc casione di conquista di nuovi orizzonti, ancora e sempre valicabili.
Abracadabra
LA PELANDA. Centro di Produzione Culturale
24.0022.5021.4020.1519.0019.0019.0020.4519.3019.4521.4521.0022.0022.4024.0023.0023.30
TEATRO 2 | teatro | 1h30’
L’ALAKRAN (CH/E) > La casa di Eld
TEATRO 1 | danza | 50’
DEWEY DELL >Marzo
FOYER 2 | teatro/varietà | 55’
MARTA DALLA VIA > Veneti fair
FOYER 1 | teatro/danza | 35’
ZACHES TEATRO > Dittico della Visione. Il fascino dell’idiozia # 1
RIMESSINI | performance di clima sonoro/liveset | 1h30’ | ingresso gratuito
NICONOTE > Limbo Session #1
FOYER 2 | teatro | 55’
FRATELLI DALLA VIA > Mio figlio era come un padre per me
ALTRI SPAZI | performance | 1h30’ | MAX 50 SPETTATORI
ALEX CECCHETTI (FR/IT) > Louvre I - Département des Antiquités grecques, étrusques et romaines
TEATRO 2 | teatro | 1h10’
EL CONDE DE TORREFIEL (E) > La chica de la agencia de viajes nos dijo que habìa piscina en el apartamento
FOYER 1 | teatro/danza | 55’
ZACHES TEATRO > Dittico della Visione. Mal bianco # 2
TEATRO 1 | danza | 50’
MARLENE MONTEIRO FREITAS (PT) > Guintche
DOPOFESTIVAL | ingresso gratuito Party a cura di L-EKTRICA
FOYER 1 | danza | 30’
KINKALERI > Everyone gets lighter | All!
TEATRO 1 | danza/performance | 1h
ELEANOR BAUER (USA/B) > (BIG GIRLS DO BIG THINGS)
FOYER 2 | performance | 1h30’
PORTAGE > Paradoxa. Dall’arte un lavoro sicuro
ALTRI SPAZI | performance | 1h30’ | MAX 50 SPETTATORI
ALEX CECCHETTI (FR/IT) > Louvre II - Département des Peintures Italiennes
TEATRO 2 | teatro | 1h15’
TEATRO DELLA TOSSE/ANGELA BARALDI > The wedding singers
DOPOFESTIVAL | ingresso gratuito Party a cura di BUTTER
VENERDÌGIOVEDÌSABATO
DOMENICA
23.0021.3020.3020.1019.00
TEATRO 1 | teatro | 55’
ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI > Insulti al pubblico
FOYER 2 | teatro | 1h10’
MILENA COSTANZO > Anne Sexton cleaning the house
ALTRI SPAZI | performance | 1h30’ | MAX 50 SPETTATORI
ALEX CECCHETTI (FR/IT) > Louvre III - Département des Antiquités orientales
TEATRO 2 | teatro | 1h15’ |
TEATRO DELLA TOSSE/ANGELA BARALDI > The wedding singers
FOYER 1 | danza | 30’
KINKALERI > Everyone gets lighter | All!
FOYER 1 | studio | 1h30’
MARTEDÌ
22.5021.3020.1023.0019.1518.30+
21.4020.1519.0018.0019.15+23.15
VALENTINO VILLA > L’inferno è solo una sauna di Katja Brunner (CH/DE)
FOYER 2 | musica / teatro | 40’ | MAX 50 SPETTATORI
MIRTO BALIANI > China VS Tibet
TEATRO 1 | teatro / performance | 1h10’
STABILEMOBILE COMPAGNIA ANTONIO LATELLA > A.H.
TEATRO 2 | teatro | 1h10’
FORTEBRACCIO TEATRO > I giganti della montagna - atto I
FOYER 1 | teatro | 45’
MARGINE OPERATIVO > Partizan let’s go
PRESENTAZIONERIMESSINI
DELLA COLLANA DI TESTI TEATRALI DI PETER HANDKE (Quodlibet editore)
FOYER 1 | lettura | 1h
ROBERTO LATINI > Come zanzare nella luce di Anne Habermehl (DE)
FOYER 2 | performance | 40’ | MAX 50 SPETTATORI
IVANA MÜLLER (FR/HR) > We Are Still Watching
TEATRO 1 | teatro/performance | 1h10’
STABILEMOBILE COMPAGNIA ANTONIO LATELLA > A.H.
TEATRO 2 | danza/performance | 1h30’
SCHICK/TODOROVIĆ (CH/RS) > HOLIDAY ON STAGE
TAVOLARIMESSINIROTONDA
SULLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA EUROPEA
TEATRO 2 | teatro | 2h30’
WAAS/DANESI/FULGI (DE/IT) > Kaspar
MERCOLEDÌ
18.4517.30GIOVEDÌ
GIOVEDÌ
23.0023.3022.0021.3019.15
FOYER 1 | mise en espace | 1h10’
TEATRO i > Il peggiore dei casi di Kathrin Röggla (A/DE)
TEATRO 1 | performance | 1h10’
IVANA MÜLLER >While We Are Holding It Together
RIMESSINI | teatro | 50’
TEATRI DI VITA >Delirio di una trans populista
FOYER 2 | teatro | 1h
TEATRO SOTTERRANEO > BE NORMAL! - Daimon Project
RIMESSINI | performance di clima sonoro/liveset | 1h30’
NICONOTE > Limbo Session #2
SABATO
VENERDÌ 24.0022.0021.4521.0019.3023.00
TEATRO 2 | performance | 2h45’| con intervallo
CIE YAN DUYVENDAK (CH) > Please, Continue (Hamlet)
FOYER 1 | mise en espace | 1h
BABILONIA TEATRI > Trilogia della separazione di Rémi De Vos (FR)
FOYER 2 | teatro | 1h
TEATRO SOTTERRANEO > BE NORMAL! - Daimon Project
RIMESSINI | teatro | 50’
TEATRI DI VITA > Delirio di una trans populista
TEATRO 1 | danza/live music | 50’
BAROKTHEGREAT > Victory Smoke
DOPOFESTIVAL | ingresso gratuito
PresentazioneRIMESSINI di OUTLET/I sentimenti della crisi24.0022.4521.5021.3018.3017.3019.30
Party a cura di BALSAMO DI SCIMMIA
FOYER 1 | mise en espace | 1h
VERONICA CRUCIANI > George Kaplan di Frédéric Sonntag (FR)
FOYER 2 | teatro | 35’
BABILONIA TEATRI > Jesus - Prima apparizione
TEATRO 2 | teatro | 50’
MARIANGELA GUALTIERI/TEATRO VALDOCA > Le giovani parole
RIMESSINI | teatro | 50’
TEATRI DI VITA > Delirio di una trans populista
TEATRO 1 | danza/performance | 45’
ANTONIO TAGLIARINI > EVERY-BODY “Una domanda d’amore”
DOPOFESTIVAL | ingresso gratuito
Party a cura di AMIGDALA
KINKALERI> Pasto pubblico / poesia al telefono
> Per ascoltare le poesie beat telefonare al numero 334.2935770. Il costo è quello di una normale chiamata.
teatro/concerto di parole | 1h15’ | SPETTACOLO CON SOVRATITOLI IN ITALIANO
ENCYCLOPÉDIE DE LA PAROLE/JORIS LACOSTE (FR)
> Suite n°1 “ABC”
> nell’ambito del TANDEM ROMA/PARIGI e del progetto TRANSARTE ARGENTINA
TEATRO INDIA
> Dimostrazione finale aperta al pubblico dell’École des Maîtres 2014, corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale. Maestri RICCI/FORTE teatro | ingresso gratuito
JG MATRICULE 192102
TEATRO
20.3018.30DOMENICASABATO
GIOVEDÌ
20.30
*
I youimagineareallbourgeois.
PRIMA NAZIONALE | spettacolo in italiano nell’ambito di Swiss Time in collaborazione con il network Finestate Festival
L ALAKRAN (CH/E) ,
La casa di Eld
da una favola di R.L. Stevenson regia Oscar Gómez Mata/Cie L’Alakran con Jean-Luc Farquet, Esperanza López, Roberto Molo e un gruppo di ragazzi e ragazze assistente alla regia Bastien Semenzato scenografia, accessori Sylvie Kleiber e Hervé Jabveneau realizzazione maschere Isabelle Matter direttore tecnico e disegno luci Roberto Cafaggini composizione musicale e creazione suono Andrés García creazione video Nico Baixas regia suono Xavier Weissbrodt costumi Isa Boucharlat assistita da Karine Dubois produzione e amministrazione Barbara Giongo distribuzione internazionale Miguel Acebes coproduzione Cie L’Alakran, St-Gervais Genève Le Théâtre, Bonlieu-S.N. Annecy (progetto PACT / FEDER programma INTERREG IV A France-Suisse), TLH-Sierre, Arsenic - Lausanne, Hexagone-S.N. Meylan, Théâtre Benno Besson-Yverdon / con il sostegno di Label + Théâtre Romand e l’aiuto dell’Ass. Attodue Tournée 2014: CORODIS/Loterie Romande e Fondazione svizzera degli interpreti SIS L’Alakran gode di una Convenzione di sostegno congiunto tra la Repubblica e Cantone di Ginevra, la Città di Ginevra e Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la Cultura WWW.ALAKRAN.CH
Dare amore e felicità agli altri, o semplicemente alleviare le loro sofferenze, può rivelarsi impossibile se nemmeno s’immagina che ne hanno bisogno. Una storia che pone gli adulti che siamo di fronte agli adolescenti che erava mo. Quello che parla di fronte a quello che sognava. Più che un semplice spettacolo, questo progetto è concepito come un atto di scambio pubblico creato con il coinvolgi mento di ragazzi del territorio, che agiscono in scena accanto agli attori. Uno spettacolo tanto luminoso e gioioso quanto oscuro e misterioso, come l’ambigua atmosfera originale della favola.
OscarPELANDAGómezMata
La maison d’Antan is a tale that puts the adults we are in front of the children we were, those who speaks in front of those who dre amt. More than just a piece, this project is conceived as a public act of exchange, created with children from the city. From the dark and ambiguous atmosphe re of the tale, we discover an happy and bright but also my sterious show. | TEATRO
, regista e attore, ma anche autore e scenografo, inizia la sua carriera teatrale in Spagna. La sua compagnia, L’Alakran si stabilisce a Ginevra dal 1997. Oscar Gómez Mata ha firmato le regie di più di dodici spettacoli che, oltre la Svizzera, hanno girato sulle scene di Francia (Festival d’Avignon, Centre Pompidou), Spagna (Festival d’Otoño de Madrid), Italia (Roma, Torino, Genova, Prato, Polverigi), Portogallo e America latina (Messico, Brasile, Argentina).
19.00
2 | teatro | 1h30’LA
Giovedì 4
conceptPELANDA
Marzo DEWEY DELL
Dewey Dell /Agata, Demetrio, Teodora Castellucci, Eugenio Resta assistenza alla regia Kuro Tanino (JP) disegno dei costumi Yuichi Yokoyama (JP) con Agata Castellucci, Teodora Castellucci, Eugenio Resta, Enrico Ticconi e con Sara Angelini, Vito Matera coreografia Teodora Castellucci musiche originali Black Fanfare / Demetrio Castellucci luci e scena Eugenio Resta voci Minako Matsuishi, Kuro Tanino realizzazione dei costumi Fly-Inflate, Giovanna Amoroso e Istvan Zimmermann/Plastikart, Atelier Pietro Longhi realizzazione della scena Fly-Inflate, Vito Matera produzione Dewey Dell 2013 coproduzione steirischer herbst/Graz, BUDA Kunstencentrum/Kortrijk for NEXT International Festival, Centrale Fies/Dro con il sostegno di Tanzfabrik Berlin e di University of Zagreb - Student Centre Zagreb - Culture of Change (within APAP - Advancing Performing Arts Projects) si ringrazia Schaubühne Lindenfels/Leipzig. Dewey Dell è sostenuta da APAP - Advancing Performing Arts Projects WWW.DEWEYDELL.COM
Sin dai tempi antichi Marzo è sempre stato considerato il mese della guerra; l’Inverno svanisce e lo sbocciare della Primavera segna il momento di tornare a combattere. In un cratere enorme causato dall’impatto di un meteo rite milioni di anni fa, in un pianeta lontano dal nostro, abitano alcune persone. Come microbi colti dall’occhio di un microscopio o come pianeti colti dall’iride di un telescopio, osserviamo questi corpi vivere un dramma che sembra contenere tutta l’offesa che il luogo ha subito millenni di anni prima. Osserviamo qualcosa che è desti nato a viaggiare nello spazio cosmico per sempre e soli ci trasformiamo in spettatori depositari di una storia che sembra nascere dalla forza violenta di Marzo che investe ogni cosa con la sua acre ambiguità.
Since ancient times March has always been the month of the war; the Winter fades away and the blooming of the Spring sets time to return to the battlefield. On a distant planet lies the remains of an impact crater. Within it, some people, seen as if microbes under the searching eye of a microscope, live a drama which seems to contain all the hostility happened bil lions of years earlier.
Dewey Dell è una compagnia di danza nata nel 2007 con base a Cesena e a Berlino. Da qualche anno parallelamente hanno cominciato a creare diverse forme di concerti musicali. Kuro Tanino (JP) è un drammaturgo e il direttore teatrale della compagnia Niwa Gekidan Penino con base a Tokyo. Ha iniziato la sua carriera come psichiatra. Yuichi Yokoyama (JP) è un artista visivo di Miyazaki, soprattutto noto per i suoi fumetti. I suoi lavori sono pubblicati in riviste underground come Comic Cue, Mizue, Saizô e la statunitense Picture Box.
LA
20.45 | TEATRO 1 | danza | 50’ Giovedì 4
LA PELANDA
21.45 | FOYER 2 | teatro/varietà | 55’
Veneti fair MARTA DALLA VIA
WWW.MARTADALLAVIA.NET
C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi, funziona tutto. Io non ho paura della città. Ho paura del piccolo villaggio di provincia. Ho paura del paesello, dove la gente si trova al bar, dove si muore di Biancosarti, dove tutti ti somigliano perché sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de lavorare”, dove si fanno le cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che bravo quelo saluda sempre” e poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura perché vivo in un luogo comune. Benvenuti alla fiera della Venetità.
Ladies and Gentlemen ... Wel come to the Veneti people Look,fair! if you had, one shot, or one opportunity to seize everything you ever wanted: Would you capture it?
Ladies and Gentlemen we live in a round planet so we are condemned to be always the “south” for someone else.
Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante i laboratori organizzati dal CIMES. Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. È tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, vince con il testo Interpretazione dei sogni. Nell’estate 2014 è tra i selezionati della Biennale College dove partecipa al seminario di drammaturgia condotto da Mark Ravenhill.
di Marta Dalla Via con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via regia Angela Malfitano video Roberto di Fresco tecnico Roberto Di Fresco
Giovedì 4
LA PELANDA
Dittico della Visione. Il fascino dell’idiozia #1 ZACHES TEATRO
regia, coreografia e drammaturgia del suono Luana Gramegna scene, maschere e luci Francesco Givone musica originale, video e live electronics Stefano Ciardi performer Andrea Lorena Cianchetta, Martina Garbelli, Enrica Zampetti voce Enrica Zampetti una produzione 2009/2010 di Zaches Teatro co-produzione: Kilowatt festival 2009 – Eruzioni Festival 2009 residenze: Teatro Studio (Scandicci,FI), CRT Milano, Teatro Comunale G. Papini (Pieve Santo Stefano, AR), I Macelli (Certaldo, FI) Compagnia sostenuta dalla Regione Toscana vincitore del premio come miglior spettacolo al TeatarFest di Sarajevo finalista al Premio Equilibrio Roma 2009 all’Auditorium Parco della Musica selezione Anticorpi EXPLO’ circuito della Giovane Danza d’Autore 09/10 finalista all’AICC 2010 (Aahrus International Choreography Competition) in Danimarca WWW.ZACHES.IT
Il Fascino dell’Idiozia è la prima tappa della Trilogia della Visione, progetto sull’opera pittorica di tre differenti artisti che indaga l’atto del vedere come forma articolata di Un’indaginepercezione.
sulle atmosfere che abitano le Pitture Nere di Goya, restituite sulla scena attraverso luce, suono e movi mento. I corpi sono concessi allo sguardo per sottrazione, strappati al buio, al silenzio e all’immobilità. Il fascino per Goya è il fascino per l’idiozia nel suo significato etimologico: visione del mondo come universo privato, considerato fuori dalla normalità, dalla socialità, idiota. Sono Pitture sonore dipinte da un idiota sordo.
The Diptych of Vision is part of the Trilogy of Vision, a larger project, started in 2009 and based on the works of different painters, that inve stigates the act of seeing as articulated form of percep tion.
The Diptych is formed by The Charm of Idiocy, inspired by Goya’s Black Paintings and Mal Bianco (White Pain), in spired by Hokusai’s Mangas.
Zaches Teatro, dal 2007, lavora sul connubio tra vari linguaggi artistici: la danza contemporanea, i mezzi espressivi del teatro di figura, l’uso della maschera, il rapporto tra movimenti plastici e mu sica elettronica live. Con le sue produzioni - One reel 2007; Faustus!Faustus! 2008; La Trilogia della Visione. Articolata in Il Fascino dell’Idiozia 2009, Mal Bianco, 2011, Lost in Time 2012; Pinocchio 20132014 - la Compagnia ha partecipato a importanti festival dedicati alla scena contemporanea, riceven do premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Giovedì 4
23.00 | FOYER 1 | teatro/danza | 35’
RIMESSINI performance di clima sonoro/liveset 1h30’ ingressoLA PELANDA
23.30 Limbo Session #1 23.30 Limbo Session #2
ideazione e progetto NicoNote con NicoNote | voce, cd, laptop #1 Alfredo Nuti Dal Portone | chitarra, clarinetto, treatments # 2 Except the Cat | keyboards, electronics, treatments WWW.NICONOTE.NET
Limbo Session è una performance di clima sonoro che si innesta nella forma del dj set e cut up and live. Voce e musica strumenta le eseguita dal vivo vengono miscelate in diretta e improvvisate da NicoNote e i suoi ospiti: il chitarrista Alfredo Nuti Dal Portone e lo sperimentatore elettronico Franco Beat aka Except the cat. Confluiscono in Limbo Session brani originali dell’album Alpha be Dream, cover da Tenco e dai Tuxedomoon, e brani di Purcell e Schumann, insieme alle note imprevedibili che scaturiscono dalla performance dal vivo. Lo spettatore è invitato a immerger si in un clima, un universo umorale che si richiama al limbo come condizione, esperienza sospesa del non definito, altrove in cui possa manifestarsi la possibilità del nuovo.
Limbo Session is a perfor mance that takes place in a sonorous habitat. It will be staged in the form of a dj-set & cut up. Live voice and in strumental music are mixed and improvised on the spot. Limbo Session features ori ginal tracks from NicoNote’s album Alphabe Dream, cove red songs by Tenco and Tuxedomoon and arrangements by Purcell and Schumann.
NicoNote aka Nicoletta Magalotti ha sviluppato un personale linguaggio tra musica e performance. Agisce in territori molteplici tra teatro, musica, installazioni e nightclubbig. Negli anni Ottanta è stata la cantante del gruppo wave Violet Eves e dagli anni Novanta inventa spazi non convenzionali, tra cui il Morphine all’interno del Cocoricò di Riccione. Come attrice è stata diretta da Romeo Castellucci di Socìetas Raffaello Sanzio, Patricia Allio, Maurizio Fiume, Francesco Micheli e altri.
Limbo session #1 | concerto per voce, cd, chitarra, clarinetto, laptop Limbo session #2 | concerto per voce, cd, keyboards, electronics, laptop NICONOTE
Giovedì 4 Giovedì 11
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gratuito
LA PELANDA
Mio figlio era come un padre per me FRATELLI DALLA VIA
WWW.MARTADALLAVIA.NET
La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.
C’è una bella casa, destinata a diventare casa nostra. È qui che abbiamo immaginato di far fuori i nostri genitori. Per diventare noi i padroni. Non della casa, padroni delle nostre vite. Niente armi, niente sangue. Un omicidio due punto zero. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore. Era il nostro piano perfetto. Ma era an che il piano dei nostri genitori.
There is a beautiful house, which is bound to be ours. Here, we pictured us killing our parents. No weapons, nor blood. A two-point-zero murder. We had a perfect plan: to commit suicide and leave our parents dying of a bro ken heart. But mum and dad went first and kill themselves before us.
I Fratelli Dalla Via, Marta, Diego e Roberto sono una piccola impresa famigliare che costruisce storie. La loro prima scrittura per la scena è Piccolo Mondo Alpino progetto vincitore del Premio Kantor 2010. Il testo tradotto in Francese viene allestito dal Théâtre de l’Opsis a Montreal (Québec) nella prima vera 2013 con la regia di Marta Dalla Via. La loro seconda prova drammaturgica è Mio figlio era come un padre per me, vincitore del Premio Scenario 2013. I Fratelli Dalla Via vincono nel giugno 2014 il premio Hystrio Castel dei Mondi.
di e con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via scene e costumi Diego e Marta Dalla Via direzione tecnica Roberto Di Fresco partitura fisica Annalisa Ferlini assistente di produzione Veronica Schiavone con il sostegno di Piccionaia- I Carrara, B- motion Bassano Opera Estate
vincitore Premio Scenario 2013
19.00 | FOYER 2 | teatro | 55’ Venerdì 5
LA PELANDA
ALEX CECCHETTI (FR/IT) Louvre I Louvre II Louvre III 6
ALTRI SPAZI | performance | 1h30’
PRIMA NAZIONALE | MAX 50 SPETTATORI di TransArte in collaborazione con il network Finestate Festival
Louvre I - DÉPARTEMENT DES ANTIQUITÉS GRECQUES, ÉTRUSQUES ET ROMAINES
Louvre II - DÉPARTEMENT DES PEINTURES ITALIENNES
Louvre III - DÉPARTEMENT DES ANTIQUITÉS ORIENTALES
di e con Alex Cecchetti
Visita guidata del Louvre senza il Louvre. Attraverso tecniche di retorica, danza e collaborazione, le sale, i corridoi, le sculture, i dipinti e i capolavori del Louvre saranno convocati dal dominio dell’invisibile insieme con un fiume sotterraneo che ancora non esiste.
Tre diversi appuntamenti per tre diverse visioni del Louvre.
Tour guide of the Louvre wi thout the Louvre. Through techniques of rhetoric, dance, and collaboration the cham bers, corridors, and the masterpieces of the Louvre are summoned from the domain of the invisible. And it may also appear a mythological underground river that has never run under the Louvre but it will.
Alex Cecchetti ha partecipato quest’anno alla XV edizione del Prix Fondation d’entreprise Ricard, a Parigi. Ha esposto in diversi musei, centri d’arte e gallerie come Centre Pompidou, Palais de Tokyo e Fondation d’entreprise Ricard a Parigi (2014), MAXXI a Roma e Contemporary Art Centre a Vilnius, Lituania (2012). Inoltre ha partecipato allo spettacolo danser ça vie al Centre Pompidou a Parigi, ed è stato invitato da Raimundas Malasauskas al Jeu de Paume, Parigi (2011).
Venerdì 5 Domenica 7
19.30
22.00
20.30
Sabato
nell’ambito
LA PELANDA
20.15 | teatro 2 | teatro | 1h10’
PRIMA NAZIONALE
La chica de la agencia de viajes nos dijo que habìa piscina en el apartamento EL CONDE DE TORREFIEL (E)
idea e creazione El Conde de Torrefiel drammaturgia Pablo Gisbert testo Pablo Gisbert in collaborazione con gli interpreti con Cris Celada, Tanya Beyeler, David Mallols & Guests disegno luci Octavio Mas composizione sonora Rebecca Praga traduzione in italiano Roberto Fratini produzione Mónica Pérez - Oficina Antes e Tanya Beyeler una coproduzione di Festival TNT, Terrassa in collaborazione con GRANER, espai de creació de Barcelona; AZALA Espacio de creación (Álava); L’Estruch de Sabadell con il sostegno di OSIC, Generalitat de Catalunya, ISEC, Generalitat de Catalunya, Instittu Ramón Llull, INAEM, Instituto Nacional para las Artes Escénicas y la Música WWW.ELCONDEDETORREFIEL.COM
Lo spettacolo, ambientato durante un viaggio verso una località balneare, costruisce una partitura nella quale corpi, parole e suoni creano ambienti indefiniti che si dibattono fra ciò che è banale e ciò che è straordina rio. Durante le vacanze, il tempo si trasforma in un’altra temporalitá, indipendente ed eccezionale, permetten doci di vivere esperienze uniche che si costituiscono come un universo parallelo pensato principalmente per saziare il nostro ideale di felicità. Le ferie sono un’interruzione circoscritta per dimenticare momentaneamente il mondo, che, sconcertato, osserva milioni di persone che viaggiano intorno a lui alla ricerca di un paradiso personale di ozio, esperienze e piaceri.
During the holydays time becomes another form of time, independent and exceptional, allowing us to live unique expe riences that establish themsel ves as a parallel universe basi cally conceived to fulfill our idea of happiness. Holydays are a voluntary autistic exercise, a circumstantial interruption aimed to forget the world momentarily.
El Conde de Torrefiel è una compagnia residente a Barcellona fondata da Pablo Gisbert e Tanya Beye ler: autori di teatro, musicisti, performers e videoartisti e collaboratori abituali della compagnia di danza La Veronal del coreografo Marcos Morau. Le loro creazioni partono dalla ricerca di un linguag gio scenico in cui coabitano la coreografia, la letteratura e le arti visive che si fondono in forma di video, azioni e opere sceniche. Il percorso professionale di El Conde de Torrefiel inizia nel 2010 e finora ha presentato quattro lavori, riscuotendo un ampio successo di pubblico e critica.
Venerdì 5
Durante un segundo de lucidez tuve la certeza de que nos habì vueltoamoslocos.
LA PELANDA
ZACHES TEATRO
Dittico della Visione. Mal Bianco #2
regia, coreografia e drammaturgia del suono Luana Gramegna scene, maschere, luci e costumi Francesco Givone musica originale, video e live electronics Stefano Ciardi collaborazione artistica Enrica Zampetti performer Andrea Lorena Cianchetta, Martina Garbelli, Enrica Zampetti realizzazione costumi Valeria Donata Bettella e Elisa Abbrugiati una produzione 2010/2011 Zaches Teatro co-produzione PiM Spazio Scenico (MI), Premio Prospettiva Danza Teatro 2010, Kilowatt Festival in collaborazione con Regione Toscana-Università degli Studi di Arezzo, Centro Il Funaro (PT) con il sostegno della Regione Toscana residenze: PiM Spazio Scenico e PiM Off (MI), Teatro Everest (FI), Teatro Moderno (Agliana, PT), Centro Il Funaro (PT), I Macelli (Certaldo, FI) si ringraziano per la collaborazione artistica German Jauregui e Francesca Valeri vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2010 (PD) finalista al Premio Equilibrio 2010, Roma Quality Label della rete europea e-MIX WWW.ZACHES.IT
Mal Bianco è la seconda tappa della Trilogia della Visione, progetto sull’opera pittorica di tre differenti artisti che in daga l’atto del vedere come forma articolata di percezione. L’ispirazione iconografica viene dal maestro giapponese Hokusai, creatore dei Manga, parola che letteralmente significa “immagini senza nesso logico”. Lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assor be i corpi, li consuma e li restituisce smangiati, ombre di se stessi o simulacri di entità decadute. Una realtà altra s’in sinua, ulteriore a quella che crediamo di vedere con i no stri occhi, una realtà dell’animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé.
The Diptych of Vision is part of the Trilogy of Vision, a lar ger project, started in 2009 and based on the works of different painters, that investi gates the act of seeing as ar ticulated form of perception. The Diptych is formed by The Charm of Idiocy, inspired by Goya’s Black Paintings and Mal Bianco (White Pain), inspired by Hokusai’s Mangas.
Zaches Teatro, dal 2007, lavora sul connubio tra vari linguaggi artistici: la danza contemporanea, i mezzi espressivi del teatro di figura, l’uso della maschera, il rapporto tra movimenti plastici e mu sica elettronica live. Con le sue produzioni - One reel 2007; Faustus!Faustus! 2008; La Trilogia della Visione. Articolata in Il Fascino dell’Idiozia 2009, Mal Bianco, 2011, Lost in Time 2012; Pinocchio 20132014 - la Compagnia ha partecipato a importanti festival dedicati alla scena contemporanea, riceven do premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
21.40 | FOYER 1 | teatro/danza | 55’ Venerdì 5
LA PELANDA
22.50 | TEATRO 1 | danza | 50’
MARLENE MONTEIRO FREITAS (PT)
Guintche
coreografia e performance Marlene Monteiro Freitas luci Yannick Fouassier musica Johannes Krieger (tromba), “Rotcha Scribida” Amandio Cabral, Cookie (batteria), Otomo Yoshihide (chitarra solista), Anatol Waschke (shrapnel) costumi Catarina Varatojo produzione Bomba Suicida, Lisbon coproduzione ZDB-Negócio, Lisbon residenza artistica O Espaço do Tempo, Montemor-o- Novo / Alkantara Festival, Lisbon col sostegno di Re.Al, Lisbon / Forum Dança, Lisbon si ringrazia Avelino Chantre, Pedro Lacerda, João Francisco Figueira, Anatol Waschke.
CARGOCOLLECTIVE.COM/MARLENEFREITAS
Lo spettacolo si sviluppa dal ritratto di una persona che ho disegnato come ricordo di un concerto. L’ho chiama to Guintche e mentre cresceva, acquistava vita autono ma, indipendenza e si è ribellato. Le figure danno vita a personaggi autonomi, a esseri il cui destino è tradire le aspettative. Guintche è la forma di vita intensa nata e partita da quell’essenza originale e informe. Non più la continuazione di un pensiero, ma una danza.
This piece derives from a per son’s picture I drew as a me mento of a concert. I called him Guintche and meanwhile he grew, acquired self-life, autonomy, Drawingsrebelled.create persona with self-life, beings whose fate is cheating expectations. Guintche is the intense life that formed and departed from the original formless essence. No longer a prosthesis of a though to become a dance.
Marlene Monteiro Freitas è nata a Capo Verde. Membro e co-fondatrice della compagnia di danza Compass collabora col musicista Vasco Martins. Dopo gli studi di danza al P.A.R.T.S. (Bruxelles), all’ E.S.D. e alla Fundação Calouste Gulbenkian (Lisbona), sviluppa un progetto di danza con la comunità di Cova da Moura (Lisbona). Lavora regolarmente con Emmanuelle Huynn, Loïc Touzé, Tânia Carval ho, Boris Charmatz e molti altri. Le sue creazioni includono (M)imosa (2011), A Seriedade do Animal (2009- 10), Uns e Outros (2008), A Improbabilidade da Certeza (2006), Larvar (2006), Primeira Im pressão (2005). È membro del collettivo Bomba Suicida (Lisbona).
Venerdì 5
Everyone gets lighter | All! KINKALERI
progetto, realizzazione Kinkaleri /Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco con Marco Mazzoni a cura di Massimo Conti produzione Kinkaleri. Kinkaleri riceve il sostegno di Mibact - dipartimento spettacolo, Regione Toscana. WWW.KINKALERI.IT
Performance di trasmissione dell’alfabeto gestuale che dall’atto divulgativo diviene danza; in un dispositivo saran no presentati da un perfomer tutti gli elementi costitutivi del codice, fornendo al pubblico le possibili applicazioni che coinvolgono il corpo nella sua potenzialità comunica tiva e coreografica. La performance si propone di essere allo stesso tempo soggetto di pratica e di contemplazione.
A performance about the transmission of the gestural alphabet where the educational act become dance; all the constituent elements of the code will be presented by a performer in a kind of device, providing the public with the possible applica tions that involve the body in its communicative potential and choreography.
Kinkaleri nasce a Firenze nel 1995. Kinkaleri opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movi mento, performance, installazioni, allestimenti, produzioni video, materiali sonori. I lavori del gruppo hanno ricevuto ospitalità presso numerose programmazioni in Italia e all’estero. Da gennaio 2001 la sede operativa si è trasferita nello spazioK, nel centro storico di Prato. Il gruppo è formato attualmente da Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco.
19.00 23.00 Sabato 6 Domenica 7
FOYER 1 | danza | 30’LA PELANDA
LA PELANDA
spettacolo con sovratitoli in italiano
(BIG GIRLS DO BIG THINGS) ELEANOR BAUER (USA/B)
ideazione e performance Eleanor Bauer costumi Ada Rajszys produzione Caravan Production per Good Move coproduzione WorkSpace Brussels (BE), Vooruit Arts Centre (Gent, BE) & Départs con il supporto di Culture Program of the European Commission con il supporto di Vlaamse Gemeenschapscommissie musica Swan of Tuonela by Jean Sibelius grazie a Lucy Grauman, Jean-Marie Martz WWW.GOODMOVE.BE
Con la malinconia intrinseca delle cose che sono sull’orlo dell’e stinzione - una specie in via di estinzione, una danza che sta scomparendo - Eleanor Bauer invita il pubblico in un safari nelle profondità del mondo del performer. Passando per le possibilità di trasformazione che offre una pelliccia d’orso polare troppo grande, Bauer attraversa una serie di totali metamorfosi che rivelano, ma in maniera confusa, e variano le sue molteplici capa cità di performer. In (BIG GIRLS DO BIG THINGS) l’espressione di sé lascia cadere il sé e l’espressione prende il sopravvento.
Navigating the folds, surfa ces, and transformative pos sibilities of a too-large polar bear suit, Bauer performs a series of total metamorphoses that reveal, obscure, and distort her diverse capacities as an entertainer. In (BIG GIRLS DO BIG THINGS) selfexpression drops the self and expression takes over. | TEATRO 1 danza/performance
Eleanor Bauer è una danzatrice e coreografa americana residente a Bruxelles. Ha studiato alla NYU Tisch School of the Arts and P.A.R.T.S. I suoi spettacoli ELEANOR!, At Large e (BIG GIRLS DO BIG THINGS) hanno avuto una tournée internazionale riscuotendo un grande successo di critica. Il suo ultimo lavoro è una trilogia costituita da: A Dance for the Newest Age (the triangle piece) - 2011, Tentative Assembly (the tent piece) – 2012 - e Midday & Eternity (the time piece) - 2013. Come performer, Eleanor Bauer ha lavorato con David Zambrano, Mette Ingvartsen, Trisha Brown, Anne Teresa de Keersmaeker, Xavier Le Roy e Boris Charmatz. Eleanor Bauer è artista residente al Kaai theater, Brussels 2013-2016.
19.45
|
| 1h Sabato 6
LA PELANDA
Dall’arteParadoxaunlavoro sicuro PORTAGE
ideazione e regia Portage con Enrico Gaido, Alessandra Lappano e con la partecipazione di alcuni ospiti installazioni Portage in collaborazione con Kimitake Sato pirotecnica Riccardo Dondana video editing Fulvio Montano produzione e diffusione dada prod. | Alessandra Simeoni grazie a Laboratorio 75, Filipa Baptista Rosa, Ina Budean, Lorenza Giaccone, Giuseppe Lappano, Marco Minasso, Maurizio Puato, Mauro Vecchiattini produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Portage progetto realizzato con il contributo della Città di Torino e della Provincia di Torino con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia WWW.PORTAGE.IT
Paradoxa è un corso sulla sicurezza. Si tratta di un intervento installativo/performativo for malmente strutturato sulla base dei corsi formativi ob bligatori per scuole e/o aziende sulla “tutela della salu te e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. L’impianto concettuale di questo intervento è basato sulla proposta di un paradosso: un’offerta formativa obbligatoria che ha lo scopo di responsabilizzare in materia di sicurezza e di proteggere il lavoratore dai rischi di infortunio, malattia o morte derivanti dallo svolgimento di un lavoro. È classificabile come ‘morte bianca’ quella di un lavoratore suicida? È pensabile un’offerta formati va obbligatoria che protegga il lavoratore dal rischio di suicidio per la perdita del lavoro stesso?
Paradoxa is a training course about security, a performance formally structured upon the basis of the compulsory trai ning courses for schools and/or companies on ‘health and security safeguard in working places’. Maintaining some formal aspects of this kind of courses Paradoxa foresees a partial dra ma re-writing of the contents and a series of performances, sound and video ‘incursions’ at a more abstract level of representation.
Portage è un progetto artistico nato nel 2004 dall’incontro di Enrico Gaido e Alessandra Lappano conno tato dalla necessità di formulare in un’unica espressione da una parte l’approccio concettuale dell’opera d’arte contemporanea e il suo linguaggio formale, dall’altra il meccanismo di fruizione e di comunica zione emotiva dell’opera performativa. L’operazione artistica di Portage privilegia lo strumento della performance e tende a salvaguardare la propria autonomia attraverso la realizzazione di installazioni che ne restituiscano il carattere di “evento” nella forma del fermo-immagine. Le installazioni diventano quindi un qualcosa capace di sopravvivere alla performance come realtà in sé compiuta.
21.00 | FOYER 2 | performance | 1h30’ Sabato 6
TEATRO DELLA TOSSE / ANGELA BARALDI
The wedding singers
di Luca Ragagnin regia di Emanuele Conte con Angela Baraldi chitarre e percussioni Stefano Bolchi piano tastiere e viola Osvaldo Loi chitarre scene Luigi Ferrando costumi Bruno Cereseto luci e fonica Tiziano Scali assistente alla regia Yuri D’Agostino collaborazione artistica Annibale Bartolozzi e Massimo Zamboni produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse in collaborazione con Associazione Culturale Ultimo Piano
WWW.TEATRODELLATOSSE.IT
Angela Baraldi è protagonista assoluta di questo spettacolo, in cui attraversa con il suo personale registro inter pretativo le storie di 9 cantautrici/cantanti a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 nel momento del loro (vero o presunto) ma trimonio. Una scrittura musicale, a volte cruda a volte po etica, altre arrabbiata, che mischia linguaggi diversi. Storie che raccontano gli splendori della vita pubblica di queste artiste, gli applausi, gli eccessi e i trionfi a cui fanno da contraltare le intime delusioni della vita privata. Un contrasto brutale, spesso insuperabile, che genera cortocircuiti esi stenziali da cui nascono le leggende.
Angela Baraldi retraces her personal register interpretive stories of nine female singersongwriters of the ‘60s and ‘70s at the time of their (real or supposed) marriage. A musical writing, sometimes cruel at times poetic, and an gry. A brutal contrast, often insuperable, which generates existential short circuits from which legends are born.
Teatro della Tosse è stato fondato nel 1975 da Tonino Conte e Emanuele Luzzati – gli ideatori – in sieme a Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni, si è distinto per la volontà di unire il suo spirito curioso pronto a rispondere a nuovi stimoli artistici, alla capacità di coinvolgere il pubblico. Dalla stagione 2010-2011 Emanuele Conte è il direttore artistico del Teatro della Tosse con la consulenza del regista Fabrizio Arcuri. Angela Baraldi. Le prime esperienze musicali risalgono agli inizi degli anni ’80 nei circuiti under ground bolognesi. Negli anni successivi collabora con Lucio Dalla e fra gli altri con Francesco De Gre gori duettando nel brano Anidride Solforosa. Angela ha all’attivo 4 album solisti. Nel 2004 recita come attrice protagonista nel film Quo Vadis, Baby? di Gabriele Salvatores; nel 2008 è attrice di punta della miniserie Quo Vadis, Baby? realizzata per Sky Italia. Nello stesso periodo Lucio Dalla la chiama per il suo allestimento di The Beggar’s Opera. Dagli inizi di settembre è in tour con gli ex CSI.
22.40 21.30 Sabato 6 Domenica 7
TEATRO 2 | teatro | 1h15’LA PELANDA
LA PELANDA
19.00 | TEATRO 1 | teatro | 55’
nell’ambito di La terra sonora. Il teatro di Peter Handke
Insulti al pubblico ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI
Non ancora uno spettacolo, ma un manifesto umano, teatrale, Glipolitico.attori si contendono il testo, la scena, il senso di un discorso. Ma la loro contesa è anche già l’affermazione di un’intesa e di un’alleanza. Un’alleanza che è una minaccia per chi ne resta fuori. Non succede nulla, e questo nulla non rappresenta nient’altro se non la tortura della parola, di chi la dice e di chi l’ascolta. La tortura di tutto quello che potrebbe succedere. Di tutto quello che c’è, mentre niente accade. Una nuova edizione dello spettacolo che Accademia degli artefatti aveva realizzato nel 2006, con lo stesso cast.
Not yet a show, but a hu man, theatrical and politi cal Themanifesto.performers contend the text, the scene, the sense of a discourse. But their con tention is also already the assertion of an agreement and an alliance. An alliance that is a threat to those who remain Nothingoutside.seems to happen. The torture of everything that could happen, of everything maybe is happening.
Accademia degli artefatti. Dalla sua nascita, nei primi anni ’90, la compagnia lavora attraverso diver si formati – spettacoli teatrali, performance, videoinstallazioni, progetti editoriali e produttivi – alla ricerca di un senso del lavoro di e su la rappresentazione, in relazione al tempo presente e ai suoi abitanti, alle sue forme e alle sue lingue. Negli ultimi 10 anni la compagnia ha soprattutto lavorato sulla drammaturgia contemporanea (Fassbinder, Brecht, Crimp, Ravenhill, Crouch, Handke, Carnevali).
di Peter Handke traduzione Enrico Filippini con Daria Deflorian e Pieraldo Girotto regia Fabrizio Arcuri produzione accademia degli artefatti WWW.ARTEFATTI.ORG
Domenica 7
Anne Sexton cleaning the house. Lo spettacolo della fine. MILENA COSTANZO PELANDA
regia Milena Costanzo con Milena Costanzo e Gianluca De Col adattamento e creazione testi Milena Costanzo e Gianluca De Col costumi Niccolò Emiliano Umattino luci Mario Loprevite assistenti Riccardo Calabrò, Viola Marietti e Alessandra Ventrella foto Paola Codeluppi ufficio stampa Renata Viola produzione Fattore K in collaborazione con Olinda Onlus
WWW.MILENACOSTANZO.WORDPRESS.COM
“Sono l’attrice del mio dramma autobiografico. Io non sono niente, se non un’attrice fuori dalla scena. Mi rendo conto della terribile verità che non ci sono parti vere in me... Sono una bugiarda.” America anni Settanta: mentre in tutti i campi artistici si cercano nuove forme di linguaggio, Anne Sexton distrugge quella che aveva appena creato. Definita poetessa confessionale, le sue poesie sono un processo alchemico di vita privata, psicanalisi, ritmo, favole e simboli. Poco importa che tutto o niente di lei fosse vero; vera era la necessità di scrivere, dire e fare per non morire. Presentiamo ora la nostra favola, uno spolpamento dell’anima in allegria.
Anne Sexton was the most scandalous American poet of the Sixties, one of the first to talk about women’s body and their neuroses. Beautiful and doomed, she killed herself by inhailing exhaust fumes one morning in 1974, at the age of just 46. Dealing with such a delicate matter, Costanzo/ De Col have been proceeding in stages, choosing for each of them a non-theatrical venue.
Milena Costanzo, attrice tra gli altri di Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti e Alfonso San tagata, regista vincitrice, assieme al collega Roberto Rustioni, del Premio Ubu, e insegnante, propone a Gianluca De Col di collaborare con lei al Progetto Anne Sexton dopo averlo visto lavorare in Trasfigurata, Lola Polio e nelle sue serate Gaudenzie. Gianluca De Col, dopo una breve diffidente titubanza, accetta con entusiasmo il rischio. I due artisti provengono da percorsi differenti con una base comune di ricerca sui nuovi linguaggi del teatro.
20.10 | FOYER 2 | teatro | 1h10’ Domenica 7
LA
Martedì 9 Giovedì
Il costo è quello di una normale chiamata Mercoledì
dalle 18.00 alle 20.00 telefonando al numero 334.2935770
PASTO PUBBLICO | poesia al telefono KINKALERI
progetto, realizzazione Kinkaleri poesie beat lette da attori e attrici in via di definizione WWW.KINKALERI.IT
PASTO PUBBLICO riprende e amplia a dismisura una delle pratiche più rivoluzionarie della cultura beat degli anni ‘60: diffondere la parola poetica con ogni mezzo necessario avvalendosi di voci disponibili a leggere al telefono un testo poetico. È questo il tentativo rinnovato da parte di Kinkaleri di proseguire nella ricerca, anzitutto personale, di una dimensione etica, estetica, formale e politica per poter far diventare l’arte un mezzo di rivoluzione personale nel rapporto col mondo. Questa volta basta chiamare un numero di telefono.
Kinkaleri reclaims and expands a “revolutionary” practice introduced during the 60’s by the famed beat generation: spreading the poetic word in any form or by any means ne cessary. Actresses and actors are involved in the reading of poetry. All you have to do is to dial a telephone number.
Kinkaleri nasce a Firenze nel 1995. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, produzioni video, materiali sonori. I lavori del gruppo hanno ricevuto ospitalità presso numerose programmazioni in Italia e all’estero. Da gennaio 2001 la sede operativa si è trasferita nello spazioK, nel centro storico di Prato. Il gruppo è formato at tualmente da Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco.
11
10
18.30 | FOYER 1 | studio | 1h30’
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
L’inferno è solo una sauna VALENTINO VILLA (IT) KATJA BRUNNER (CH/DE)
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EU
L’inferno è solo una sauna, ispirato alla vicenda di Elisabeth Fritzl, segregata per 24 anni dal padre in una cantina e madre di 7 figli incestuosi, non è mai stato rappresentato. Katja Brunner isola, di questa atroce vicenda, solo gli snodi più ambigui per rielaborarli in un’epopea allucinata, ironica e dolorosa. Protagonista di questo “inferno” non è il dolore della vittima ma quello del mondo. Un dolore che genera lo scontro abominevole fra i sessi, che si identifica nell’esercizio cieco del potere. E lo fa con una tale forza vitale da riuscire a prospettare una possibile filosofica soluzione. La libertà che si respira nel testo, negli accostamenti tematici e visivi, nella fusione di manga, mito e riflessione filosofica, nella sua lingua saudente e stonata, non possono trovare ra gione solo nei 23 anni dell’autrice. C’è dell’altro.
L’inferno è solo una sauna (Hell is only a sauna), inspi red in the life of Elisabeth Fritzl, segregated by her father in cellar and mother of his 7 children, has never been played in theatre. From this atrocious event, Katja Brunner isolates only the most ambiguous episodes to rework them in an hallucina ting, ironic and painful epic. The pain of the world, inste ad the one of the victim, is the protagonist of this “hell”.
Valentino Villa è regista, interprete, video artista, voice trainer. Ha lavorato per alcuni anni come attore con Luca Ronconi e dal 2007 firma progetti propri. Fra gli altri, la prima edizione italiana di due fra i testi più rilevanti di Jean-Luc Lagarce: Noi, gli eroi e Music-hall. Dal 2012 collabora con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica in qualità di docente di recitazione. Attualmente è impegnato, come attore e collaboratore al progetto, nello spettacolo Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni di Deflorian/Tagliarini.Katja Brunner (Zurigo, 1991) ha scritto von den beinen zu kurz nel 2009/2010 con il quale è stata premiata al Theater Winkelwiese ed è stato rappresentato anche al Schauspiel Hannover. Katja Brunner ha preso parte nel 2010 a Interplay Europe Festival of Young Playwrights che si tiene in Izmir. Ha presen tato die hölle ist auch nur eine sauna (L’inferno è solo una sauna) nel 2013 a Heidelberger Stückemarkt.
di Katja Brunner (CH/DE) traduzione Alessandra Griffoni studio di Valentino Villa con Valeria Almerighi, Roberta Azzarone, Barbara Chichiarelli, Vittoria Faro, Marco Palvetti, Francesco Petruzzelli, Stefano Vona Bianchini spazio scenico Francesco Mari a cura dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
Martedì 9
LA PELANDA
That's how easy
LA PELANDA
19.15 + 23.00 | FOYER 2 | musica/teatro | 40’
Prospettive di uno scontro MIRTO BALIANI
China VS Tibet
C’è in atto uno scontro fisico, materico, ancor prima che geogra fico.
China VS Tibet parla di questo scontro. Uno scontro tra opposti, tra diverse visioni della vita e del mondo. Un conflitto tra differenti culture, ognuna con le proprie tra dizioni e riti.
Nella partitura di questo concerto per immagini e simboli viene evocata l’opposizione tra i suoni sospesi, rarefatti e al tempo stesso complessi propri dell’universo tibetano-buddista e quelli ritmici e martellanti della produzione industriale di massa, della megalopoli cinese, del formicaio.
There is a physical and mate rial clash long before the geographical one. China vs Tibet tells the story of this clash. A clash of opposites: a different vision of life and of the world. A conflict between cultures, each with its own traditions and rituals.
Mirto Baliani è musicista, compositore, sound designer e dj. Dal 1997 ad oggi ha scritto musiche e creato universi sonori che vanno dal teatro alla danza, da programmi radiofonici a documentari e cor tometraggi fino a sonorizzazioni per mostre e performances. Sue composizioni sono state eseguite all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Toneelhuis di Anversa, al MBZ Music Biennale Zagreb, nei teatri di Sarajevo, Bruxelles, Belgrado, Berlino, Nairobi, Lisbona. Dal 2001 cura musiche e tessuti sonori per gli spettacoli della compagnia Fanny & Alexander. Nel 2011 dà vita a una personale ricerca teatrale sulla natura del suono e il suo rapporto con la materia.
ideazione, composizione e luci Mirto Baliani sviluppo dispositivo elettroacustico Marco Parollo promozione e logistica Ilenia Carrone progetto grafico Carlo Gazzi video Giulia Massignan produzione Mirto Baliani con il sostegno di Olinda WWW.MIRTOBALIANI.COM
Martedì 9
LA PELANDA
STABILEMOBILE COMPAGNIA ANTONIO LATELLA
A.H.
WWW.ANTONIOLATELLA.COM
“E se invece di mettere i baffi alla Gioconda li togliessimo a Hitler?”. Questa domanda non vuole essere una provoca zione ma è, nella sua assurdità, l’interrogativo da cui par tiamo. Spostare lo sguardo da quella mosca sotto al naso, maschera dell’orrore di tutto il ‘900, a qualcosa di interio re, di terribilmente intimo, umano. Ci interessa intraprendere una riflessione sul male. Esiste il male? Certo, per esempio il cancro. Di fronte a un simile male, la domanda non è solo “come sconfiggerlo?” ma soprattutto “perché nasce?”. Come è stato possibile che il cancro Hitler sia entrato nel cuore di milioni di persone che si sono messe la mosca sotto al naso?
Antonio Latella
“What would happen if inste ad of drawing a moustache on the Mona Lisa we were to remove it from Hitler?”
This absurd question is not meant to be a taunt but a starting point, in order to shift our attention from that small patch of hair beneath his nose – today considered a symbolic mask for nineteenth century havoc – to something deeper and terribly more inti mate and human.
Antonio Latella
Stabilemobile è la nuova compagnia di Antonio Latella che produce e distribuisce spettacoli teatrali in Italia e all’estero. Il gruppo è composto da storici collaboratori di Antonio Latella e da nuove figure legate alla direzione artistica al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli. Oltre a produrre i lavori firmati da Antonio Latella, stabilemobile sostiene anche gli spettacoli diretti da Linda Dalisi. Il nome della compagnia nasce dalla volontà di trovare una sintesi tra necessità di stabilità e tensione alla mobilità.
regia Antonio Latella drammaturgia Federico Bellini e Antonio Latella con Francesco Manetti elementi scenici e costumi Graziella Pepe luci Simone De Angelis assistente alla regia Francesca Giolivo fonico Giuseppe Stellato production Brunella Giolivo management Michele Mele produzione stabilemobile - compagnia antonio latella in coproduzione con Centrale Fies in collaborazione con KanterStrasse / Valdarno Culture special thanks Manetti Italia
TEATRO 1 | teatro/performance | 1h10’
20.10 20.15 Martedì 9 Mercoledì 10
LA PELANDA
21.30 | TEATRO 2 | teatro | 1h10’
I giganti della montagna - atto I FORTEBRACCIO TEATRO
di Luigi Pirandello adattamento e regia Roberto Latini con Federica Fracassi e Roberto Latini musiche e suoni Gianluca Misiti luci e direzione tecnica Max Mugnai video Barbara Weigel assistente alla regia Lorenzo Berti collaborazione tecnica Marco Mencacci realizzazione elementi di scena Silvano Santinelli organizzazione Nicole Arbelli produzione Fortebraccio Teatro in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi, Festival Orizzonti, Fondazione Orizzonti d’Arte, Emilia Romagna Teatro Fondazione WWW.FORTEBRACCIOTEATRO.COM
Ho sempre avuto una grandissima attrazione per i testi co siddetti incompiuti. Mi sembrano da sempre così giusti rispetto al teatro. Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il la scito ultimo di un autore così fondamentale per il contem poraneo sia senza conclusione. Senza definizione. Voglio immaginare tutta l’immaginazione che posso per muovere dalle sue parole verso un limite che non conosco. Portarle al di fuori di tempo e spazio, toglierle ai personaggi e alle loro sfumature, ai meccanismi dialogici, sperando possano portarmi ad altro, oltre tutto quello che può sembrare.
Roberto Latini
I’ve always had a great at traction for the so-called un finished texts. They seem to me so right for theater. I want to imagine all the ima gination I can to move from Pirandello’s words to a limit I don’t know. Take them out from time and space, take them away from the cha racters, from the mechanisms of dialogues, wishing they can take me to something else I don’t know.
Roberto Latini
Fortebraccio Teatro, compagnia teatrale volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla ripropo sizione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, vive della collaborazione artistica di Roberto Latini, Gianluca Misiti e Max Mugnai. Roberto Latini, fondatore della compagnia, si è formato presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo. Vincitore negli anni dei premi intitolati Wanda Capodaglio, Prova d’Attore, Bruno Brugnola e Sergio Torresani, è stato insignito del PREMIO SIPARIO nell’edizione 2011 promossa dall’Associazione Na zionali Critici Teatrali.
Martedì 9
LA PELANDA
Partizan let’s go MARGINE OPERATIVO
WWW.MARGINEOPERATIVO.NET
Partizan let’ s go è uno show politicamente selvaggio composto da un prologo : Questo spettacolo nasce dalla consapevolezza che la società è divisa e ognuno di noi deve decidere da che parte stare + 4 capitoli:
* Quando c’era lui
* C’è qualcosa che non va in un uomo che porta le ghette bianche con una camicia nera
* 8 Coltellate. Una è stata così forte che addosso mi è rimasto il segno del manico del coltello
* Let’s go Partizan Questa è stata la mia vita e io l’ho vissuta intensamente e con entusiasmo, soffrendo, amando e lottando Giovanna Marturano, Io sono l’ultimo - Lettere di partigiani italiani.
Partizan let’ s go is a politi cally savage show compri sed of: a prologue *This play results from the knowledge that society is divided, and each one of us must choose on which side to be + 4 chap ters: *when he was here: The re is something wrong with a man who wears white garters with a black shirt *8 stabs: One was so hard that the knife’s handle left a mark on me *Let’s go Partizan. | FOYER
Margine Operativo è un progetto artistico multidisciplinare. I suoi campi d’azione sono: il teatro, le arti performative, il video. Fin dall’inizio del suo percorso ha avuto una natura poliforme che lo ha portato ad agire su più fronti della creazione artistica: dalla produzione di spettacoli e di formati performativi in bilico tra diversi codici artistici, alla ricerca sul linguaggio video.
Dal 2001 organizza il festival Attraversamenti Multipli che si interroga sulle relazioni e interferenze tra i linguaggi artistici contemporanei e il presente. Nel suo DNA porta iscritta la convinzione che l’arte è un dispositivo che può creare cambiamenti.
ideazione e regia Pako Graziani e Alessandra Ferraro con Michele Baronio e Andrea Cota musiche originali Andrea Cota, Michele Baronio produzione Margine Operativo 2014 in collaborazione con Garage Zero, centro sociale Spartaco, Kollatino Underground
22.50
1 | teatro | 45’ Martedì 9
LA PELANDA
ROBERTO LATINI (IT) ANNE HABERMEHL (DE)
Come zanzare nella luce
Maggio 1918, Vienna: ultime settimane dell’Impero austro-ungarico. Un giovane comunista scrive con il carbone sul muro della sua cella. Luglio 1989, Bratislava: alla vigilia della “Rivoluzione di velluto” un uomo scrive delle lettere a sua moglie fuggita verso ovest. Utilizza lo stile del bollet tino meteorologico per descrivere il crollo del suo paese - fino a quando arriva il momento in cui non può sopportare più di sentire i passi della sorveglianza, volutamente palesi. Vienna oggi, nessuna rivoluzione: un adolescente prepara la colazione per i suoi fratelli, ruba al supermer cato, vaga senza meta per la città. È facile ricostruire il suo percorso grazie alle tracce elettroniche, ma perché finisce per picchiare una ragazza rimane un mistero.
May 1918, Vienna: the last weeks of the Austro Hunga rian empire. A young commu nist writes with charcoal onto the wall of his prison cell. July 1989, Bratislava: on the eve of the “velvet revolution” a man writes letters to his wife who fled to the west. He uses the format of meteorological reports to describe his count ry’s demise - until the time comes when he cannot bear to hear the steps of surveillance, purposefully obvious, anymore.
Roberto Latini, fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro, si è formato presso lo Studio di Reci tazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo. Vincitore negli anni dei premi intitolati Wanda Capodaglio, Prova d’Attore, Bruno Brugnola e Sergio Torresani, è stato insignito del PREMIO SIPARIO nell’edizione 2011 promossa dall’Associazione Nazionali Critici Teatrali. Anne Habermehl (1981): i suoi testi sono stati rappresentati sui più importanti palcoscenici tedeschi, tra cui Thalia Theater di Amburgo, Bayerisches Staatsschauspiel di Monaco e Schauspielhaus di Vienna. Nel 2008 vince il premio del Dramatists’ Workshop di Berlino e il suo testo Letztes Territorium è messo in scena ad Amburgo per il festival Radikal Jung. Lavora poi a Düsseldorf e a Barcellona. Ha diretto Narben gelände e Luft aus Stein al Theatre Authors’ Festival 2011 e al Deutsche Theater Berlin nel 2013.
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
di Anne Habermehl (DE) traduzione Alessandra Griffoni lettura a cura di Roberto Latini
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EUWWW.FORTEBRACCIOTEATRO.COM
19.00 | FOYER 1 | lettura | 1h Mercoledì 10
LA PELANDA
19.15 + 23.15 | FOYER 2 | performance | 40’
performance in italiano | MAX 50 SPETTATORI
nell’ambito di TransArte in collaborazione con il network Finestate Festival
IVANA MÜLLER (FR/HR)
We Are Still Watching
da un’idea di Ivana Müller in collaborazione con Andrea Bozic, David Weber-Krebs e Jonas Rutgeerts disegno luci e direzione tecnica Martin Kaffarnik promozione I’M’Company / Chloé Schmidt (FR) We Are Still Watching è stato realizzato come parte del progetto Encounters (Frascati, Amsterdam 2012) con il supporto economico di Dutch Performing Arts Funds, Amsterdam Funds for Arts e SNS ReaalFonds con il sostegno di Het Veem Theatre, Amsterdam
WWW.IVANAMULLER.COM
We Are Still Watching è uno spettacolo realizzato dal pub blico; da una comunità momentanea di spettatori che cambia ogni sera. WASW è una sorta di “prova di lettura” in cui gli spettatori si incontrano per leggere insieme il copione. Dopo un po’ di tempo trascorso insieme, gli spettatori formano una comunità che prende decisioni leggendo un testo che qualcun altro ha scritto per loro. Nella “piccola società” che si crea ogni volta, ognuno len tamente ma inesorabilmente conquista il proprio ruolo... Ognuno recita male e si impegna a suo modo pur non avendo mai letto prima il copione e non sapendo cosa accadrà.
We Are Still Watching is a show performed by spectators; by an instant community of “audience members” that changes every evening of the show. And as they change the piece also radically changes every time that it is performed. We Are Still Watching has a form of a “rea ding rehearsal” in which specta tors encounter each other while reading a script together.
Ivana Müller è una coreografa, artista e drammaturga cresciuta in Croazia. I suoi spettacoli di danza e teatro, le installazioni, i testi, le letture video, i brani audio, i lavori web sono stati presentati in rassegne e festival come Rotterdamse Schouwburg, STUK di Leuven, brut Vienna, Frascati Theater di Amsterdam, Kampnagel Amburgo, La Villette Parigi, Wiener Festwochen, Theatertreffen Berlino, DTW New York, Museo Nazionale di Singapore, Sadler’s Wells Londra, Springdance Festival di Utrecht, HAU Berlino, Centre National de la Danse di Parigi, Kaaitheater Bruxelles.
Mercoledì 10
LA PELANDA
spettacolo con sovratitoli in italiano
nell’ambito di Swiss Time in collaborazione con il network Finestate Festival
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SCHICK / TODOROVIC (CH/RS)
Holiday on stage
ideazione, realizzazione e performance Martin Schick & Damir TodoroviĆ con la partecipazione di un immigrato illegale consulente artistico Cuqui Jerez musica Yujiro Akihiro, Wendelin Schmidt-Ott organizzazione Anna K. Becker costumi Dragana Kunjadic per Costume National consulente di moda Toshiko Kobatake supporto tecnico Wendelin Schmidt-Ott, Michi Egger assistente di produzione e ricerca sponsor Arnaud Gariépy, Rosalind Wynn organizzazione Michaël Monney e Sally de Kunst una produzione del Festival Belluard Bollwerk International con il contributo del Canton Friburgo per la cultura in co-produzione con Gessnerallee Zürich, Dampfzentrale Bern, Beursschouwburg Brussels, Vooruit Gent, Brut Vienna, The Basement Brightone e Snaporazverein nell’ambito di Reso-RéseauDanseSuisse con il supporto di WpZimmer Antwerp, Migros Kulturprozent, Pro Helvetia, Edith MaryonStiftung, Ernst Göhner Stiftung, Schweizerische Interpretenstiftung sponsorizzato da Costume National, Red Bull, Fanadir Holiday Resort, Talking Image, Nendaz Ski Resort and Stimorol
WWW.MARTINSCHICK.COM
L’epoca del lusso non è finita - appartiene solo a un ri stretto numero di persone. Il concetto sociale di welfare in Occidente è in dubbio, la concorrenza globale è in aumento e stanno nascendo nuove regole di protezionismo. Sempre più spesso viviamo come piccole identità compe titive e in cima, meno che mai, c’è posto. Esiste una for mula per il successo? Beh, si: Niente è più di successo che il successo stesso!
The time of luxury is not overit just belongs to fewer people. The social concept of the wests welfare states is in doubt, global competition is rising and crea ting new rules of protectionism. Increasingly we live as little sin gular competitive identities and at the top, there is less room than ever. Is there a formula for suc cess? Well, yes: Nothing is more successful than success!
Martin Schick è un artista e performer svizzero che vive a Berlino. Dal 2007 lavora in spettacoli di danza e teatro di compagnie indipendenti, pur considerando il teatro un posto di costanti trasforma zioni aspira ad ostacolare le convenzioni e gli appiattimenti all’interno del teatro e della vita quo tidiana. Il suo lavoro si è guadagnato l’attenzione internazionale ed è in tournée in tutto il mondo. Damir TodoroviĆ, performer, nato in Serbia, ha studiato all’Accademia Nazionale di Teatro a Novi Sad, Serbia. Tra i suoi lavori va citato Interiors, spettacolo che ha vinto molti premi, realizzato con la com pagnia Vanishing Point. Inoltre è coreografo e consulente creativo: la sua ultima produzione As It Is è ancora in tour. Damir ha anche lavorato molto per il cinema e la televisione
21.40 | TEATRO 2 | danza/performance | 1h30’ Mercoledì 10
LA PELANDA
18.45 | TEATRO 2 | teatro |2h30’
nell’ambito di La terra sonora. Il teatro di Peter Handke
COPRODUZIONE
WAAS/DANESI/FULGI (DE/IT)
KASPAR
Il protagonista al centro della scena è Kaspar. Sembra un disadattato e pronuncia un’unica frase: “Vorrei diventare un tale come già un tale altro fu”. Attorno a lui progressivamente la realtà si manifesta come un Leviatano fatto di parole che lo manipola, lo costringe, lo Una“civilizza”.veraepropria tortura di parole si abbatte su Kaspar e sullo stesso spettatore.
Kaspar, the protagonist, is at the center of stage. At the beginning, like a misfit executes gestures and says only sentence:
“I want to become one like the one I already was.”
Progressively the reality manifests around him like a Leviathan made of words that manipulates him, forces him, “civilizes” him.
Werner Waas e i due Tony Clifton Circus, Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi, dal 2010 hanno stretto un sodalizio tanto anomalo quanto solido. L’incontro tra questi artisti apparentemente così distanti è avvenuto quando Waas, normalmen te abituato al suo ruolo di regista, ha accettato di affidarsi, nell’inedito ruolo di attore e guitto, alla direzione dei due clown per la produzione dello spettacolo La morte di Babbo Natale. Kaspar, progetto nato da un’idea di Waas e basato su una sua personale nuova traduzione dal tedesco, è in qualche modo per loro l’occasione per invertire le parti.
di Peter Handke traduzione Werner Waas con Werner Waas, Nicola Danesi de Luca, Iacopo Fulgi coproduzione Area06 in collaborazione con La terra sonora. Il teatro di Peter Handke e L’Officina Atelier Marseillais de Production
Giovedì 11
LA PELANDA
19.15 | FOYER 1 | mise en espace
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
TEATRO i (IT) KATHRIN ROGGLA (A/DE)
Il peggiore dei casi
di Kathrin Röggla (A/DE) traduzione a cura degli studenti dell’Università IULM mise en espace a cura di Renzo Martinelli adattamento drammaturgico Francesca Garolla con Alberto Onofrietti, Paola Tintinelli e le voci di Federica Fracassi, Giovanni Franzoni, Valentina Picello, Libero Stelluti
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EUWWW.TEATROI.ORG
Trattasi del peggiore dei casi. Quello a cui non si vorrebbe mai pensare. Quello che non si vorrebbe affrontare. Una catastrofe di qualunque tipo, un day after, un’allu vione, una guerra, fredda o calda, una epidemia, un mon do desertificato da qualche bomba nucleare, la perdita dell’umanità, la sparizione dei corpi. Vita senza vita, bunker come bozzoli di sopravvivenza, voci dall’oltretomba, voci dall’etere. Voci.
Rimane solo questo. Una frammentarietà di parole, signi ficati esplosi, distorti, irriconoscibili. E una quotidianità che sopravvive ai disastri, purtroppo. O per fortuna. Kathrin Röggla parla la lingua della fine del mondo.
A catastrophe of any sort, an aftermath, a flood, a war, cold or hot, an epidemic, the world turned into a desert by a nu clear bomb, the demise of hu manity, the disappearance of the bodies. Life without life, bunkers as survival cocoons, voices from the underworld, voices from the ether. Voices.
Kathrin Röggla speaks the language of the world’s end.
Renzo Martinelli, regista e direttore artistico di Teatro i, privilegia un’autonoma costruzione scenica, in dialogo con una drammaturgia della contemporaneità. Tra i suoi lavori degli ultimi anni: Prima della Pensione di Thomas Bernhard (2006), Incendi di Wajdi Mouawad (2011), Lotta di negro e cani di Bernard-Marie Koltès (2012) e Blondi di Massimo Sgorbani, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano. Kathrin Röggla (1971, Salisburgo) vive e lavora a Berlino. Ha pubblicato diversi libri di prosa in Ger mania tra cui die alarmbereiten (S.Fischer, 2010), saggi (besser wäre: keine, S.Fischer, 2013) drammi radiofonici a testi teatrali (Kinderkriegen 2012). È stata insignita del Premio Nestroy (Miglior testo 2010), il Premio Franz-Hessel (2010) e il Premio Arthur-Schnitzler (2012) per i suoi testi letterari.
| 1h10’ Giovedì 11
:
LA PELANDA
21.30 | TEATRO 1 | performance | 1h10’
spettacolo con sovratitoli in italiano
nell’ambito di TransArte in collaborazione con il network Finestate Festival
IVANA MÜLLER (FR/HR)
While We Are Holding It Together
ideazione e regia Ivana Müller attori/ballerini Katja Dreyer, Pere Faura, Karen Røise Kielland, Jobst Schnibbe, Geert Vaes testo Ivana Müller, Bill Aitchison, Katja Dreyer, Pere Faura, Karen Røise Kielland, Stefan Rokebrand, Jefta van Dinther consulenza artistica, testo Bill Aitchison sound design Steve Heather disegno luci Martin Kaffarnik prodotto da I’M’COMPANY in coproduzione con Sophiensaele Berlin (DE), Productiehuis Rotterdam (Rotterdamse Schouw-burg) (NL), Dubbelspel (30CC) & STUK Kunstencentrum Leuven (BE). Lo spettacolo è stato prodotto grazie al finanziamento del Performing Arts Fund (NL) e il Mondriaan Stichting.
WWW.IVANAMULLER.COM
In While We Were Holding It Together, un tributo al po tere dell’immaginazione, Ivana Müller sottopone concetti relativi al corpo e alla mente, e al rapporto tra i due, a un attento esame. Il risultato è uno spettacolo poetico, umoristico e filosofico che porta il pubblico all’interno del pensiero della Müller.
While We Were Holding It Together crea immagini in divenire, che cambiano sempre a seconda di chi sta guardan do. È un gruppo rock in tour? Un picnic nel bosco? Una stanza d’albergo a Bangkok? Noi guardiamo, immaginia mo e reinventiamo alla ricerca di ciò che è nascosto e ciò che vogliamo vedere.
While We Were Holding It Together creates images in becoming, always changing, depending on who is looking. Is it a rock band on tour? A picnic in the forest? A hotel room in Bangkok? We look, imagine and reinvent while searching for what is hidden and for what we want to see.
Ivana Müller è una coreografa, artista e drammaturga cresciuta in Croazia. I suoi spettacoli di danza e teatro, le installazioni, i testi, le letture video, i brani audio, i lavori web sono stati presentati in rassegne e festival come Rotterdamse Schouwburg, STUK di Leuven, brut Vienna, Frascati Theater di Amsterdam, Kampnagel Amburgo, La Villette Parigi, Wiener Festwochen, Theatertreffen Berlino, DTW New York, Museo Nazionale di Singapore, Sadler’s Wells Londra, Springdance Festival di Utrecht, HAU Berlino, Centre National de la Danse di Parigi, Kaaitheater Bruxelles.
Giovedì 11
LA PELANDA
RIMESSINI | teatro | 50’ Sabato
Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek TEATRI DI VITA
di Andrea Adriatico con Eva Robin’s e Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Stefano Toffanin... suono, scene e costumi Andrea Barberini cura Daniela Cotti, Monica Nicoli, Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Sarah Patanè, Isabella Gatti, Rabii Sakri grafica di Albertina Lipari De Fonseca grazie a Anna Amadori, Stefano Casi, Giulio Maria Corbelli, Elena Di Gioia, Peraspera Festival una produzione Teatri Di Vita in collaborazione con Festival Focus Jelinek e il sostegno di Comune Di Bologna – Settore Cultura; Regione Emilia Romagna – Servizio Cultura; Ministero per i Beni e le Attività Culturali a Marcella Di Folco prima nazionale: Festival Cuore di Brasile, Teatri di Vita, Bologna, 25 giugno 2014 WWW.TEATRIDIVITA.IT
VOTA TRANS è il nuovo slogan di una grottesca politica che riesuma antichi sogni totalitari “perché tutti siano davvero tutti”. Un comizio schizofrenico che arringa folle sparute di ardenti fanciulle pronte a immolarsi per la causa. Un “pezzo” teatrale, Ein Stück, lanciato come il frammento di un discorso, amoroso e rabbioso, verso il presente. Con le parole di Elfriede Jelinek che si trasformano nella voce e nel corpo di Eva Robin’s. Prima tappa di un trittico dedicato alla scrittrice austriaca, una rilettura straniante per sondare il mondo macerato in cui agiscono i fantasmi, fin troppo realistici, dell’orrore quotidiano in cui viviamo.
VOTE FOR TRANS is the new slogan of a grotesque politic resurrecting old totalitarian dreams “for everyone is really all”. Delirio di una trans popu lista is a theatrical “piece”, with the words of Elfriede Jelinek transformed into the voice and body of Eva Robin’s, in a vision at the same time political and psychological of our inglorious years.
Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bo lognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autora le di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival da La Biennale Teatro a Short Theatre. Al cinema racconta rimozioni intime (nei film drammatici Il vento, di sera; All’amore assente) e pubbliche (+o- il sesso confuso, docufilm sull’Aids con Corbelli), presentate e premiate in festival internazionali. di una trans populista.
Giovedì 11
13
Delirio
Venerdì 12 22.00 22.0021.50
LA PELANDA
TEATRO SOTTERRANEO
BE NORMAL! Daimon Project
concept e regia Teatro Sotterraneo in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri scrittura Daniele Villa luci Marco Santambrogio consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini oggettistica Cleto Matteotti, Eva Sgro’ grafica Massimiliano Mati disegni Claudio Fucile produzione Teatro Sotterraneo coproduzione Associazione Teatrale Pistoiese, Centrale Fies sostegno al progetto BE Festival (UK), Opera Estate Festival Veneto, Regione Toscana residenze Centrale Fies, Associazione Teatrale Pistoiese, Warwick Arts Centre. Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory
WWW.CENTRALEFIES.COM/FACTORY.HTMLWWW.TEATROSOTTERRANEO.IT
Cosa fai per vivere? Ho visto le migliori menti della mia ge nerazione domandarsi se ti pagano, quanto, quante ore al giorno lo fai, per quanto ancora pensi di farlo, lo fai perché senti di doverlo fare o lo devi fare per soldi? Se dovessimo fare uno spettacolo teatrale parlerebbe di questo, ci sarebbero due attori più o meno trentenni, un maschio e una femmina, sarebbero italiani, persone comuni, e dovrebbero farsi un gran culo sulla scena, provare in ogni modo a fare non si sa bene cosa, il pubblico dovrebbe provare pietà per loro, poi per sé stesso, poi tutto andrebbe sempre peggio, sarebbe un disastro, e forse potremmo farla finita per sempre con la domanda “Certo, teatro – ma di lavoro?”
If we were to put up a theatre show it would be about this, two actors in their thirties (or thereabouts) on stage, a man and a woman, Italian, ordinary people, sweating it out on sta ge, trying in any way they can to do God knows what, and the audience should feel sorry for them, then for themselves, then everything would get worse and worse, it’d be a disaster, and maybe we could forever put an end to people asking, “Sure, the atre - but what’s your real job?”
Teatro Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale. Con 11/10 in apnea viene segnalato al Pre mio Scenario ‘05. Produce, fra gli altri: Post-it, Dies irae, L’origine delle specie e Homo ridens. Dal 2008 fa parte di Fies Factory. Nel 2012 dirige Il Signor Bruschino per il Rossini Opera Festival. Ne gli anni riceve riconoscimenti tra cui Premio Lo Straniero, Premio Speciale Ubu e Premio HystrioCastel dei Mondi, oltre a BE Festival 1° Prize (UK) e Silver Laurel Wreath Award (Mess Fest di Sara jevo). Dal 2013-14 diventa compagnia residente presso l’ATP di Pistoia e cura il Daimon Project, un percorso di ricerca pluriennale sul tema della vocazione.
23.00 FOYER 2 | teatro | 21.301h Giovedì 11 Venerdì 12
SE I LIMITI DEL MIO PERDELSONOLINGUAGGIOILIMITIMIOMONDO,ANDAREAPPENAOLTRE,MIDEVOMUOVEREPROPRIODAQUELLI.
LA PELANDA
nell’ambito di Swiss Time in collaborazione con il network Finestate Festival
CIE YAN DUYVENDAK (CH)
Please, Continue (Hamlet) spettacolo in italiano
un’idea di Yan Duyvendak & Roger Bernat con Benno Steinegger (Hamlet), Francesca Cuttica (Ophelia), Francesca Mazza (Gertrude) e con il Giudice Giancarlo De Cataldo, il Pubblico Ministero Paolo Ielo, l’Avvocato difensore Marco Fiorini, l’Avvocato della parte civile Francesco Rotundo, lo psichiatra Giorgio Maria Bressa e un usciere scenografia in collaborazione con Sylvie Kleiber produzione e distribuzione Nataly Sugnaux Hernandez amministrazione Catherine Cuany comunicazione Ana-Belen Torreblanca direzione tecnica Gaël Grivet traduzioni Daniela Almansi, Matilde Pasquon produzione Dreams Come True, Genève coproduzione Le Phénix Scène Nationale Valenciennes; Huis a/d Werf, Utrecht; Théâtre du GRÜ, Genève spettacolo creato in residenza a Montévidéo, Marseille; Le Carré/Les Colonnes, Scène conventionnée, Saint-Médard-en-Jalles/Blanquefort con l’appoggio di Ville de Genève; République et canton de Genève; Pro Helvetia Fondation suisse pour la culture; Migros pour-cent culturel; Loterie Romande; Ministerio de Cultura-INAEM; Mécènes du sud, Marseille; Le Nouveau théâtre de Montreuil – centre dramatique national; CORODIS
WWW.ROGERBERNAT.INFOWWW.DUYVENDAK.COM
Qual è il tuo verdetto? La decisione di una corte dipende dall’umore del giudice? Dalle prestazioni degli avvocati?
Chi è la giuria? Come prendono forma le vostre personali convinzioni durante il teatro del tribunale? Delle reali figure di professionisti legali sono reclutate a Roma per recitare dav vero nel finto processo contro Amleto. L’eroe di Shakespeare, rivisitato, è accusato di aver ucciso Polonio. Dichiarazioni di te stimoni oculari, interrogatori e contro interrogatori, periti Plea se, Continue (Hamlet) porta lo spettacolo del sistema giuridico sul palco per creare un tribunale scenico che esplora la questione eternamente sfuggente di ciò che è la verità.
What’s your verdict ? Does a court’s decision depend on the judge’s mood ? How does your personal conviction take shape? Real-life legal profes sionals are recruited locally to play for real in Hamlet’smock trial. Shakespeare’s hero stan ds accused of murdering Polonius. Please, Continue (Hamlet) brings the spectacle of the legal system to the stage and explores the eternally elusive question of what is truth.
Yan Duyvendak, originario dell’Olanda, vive a Ginevra. Formatosi all’Ecole superiéure d’art visuel di Ginevra, inizia la sua carriera di performer nel 1995. Dal 2002 produce una serie di creazioni e performance dove sottolinea come la massa fatta di televisione, computer e immagini mentali rendono più forte la divisione tra noi e la realtà. Roger Bernat ha fondato la General Elèctrica, un centro di creazione di danza e di teatro, insieme a Tomàs Aragay. Ha scritto e diretto gli spettacoli 10.000 kg, Domestic Confort, Album, Trilogie 70, Bons gens, Amnèsia de fuga e i video Polaire, la Tribu. È attualmente in tournée con Domini Public, Le Sacre du Printemps, Please Continue (Hamlet) e Pending Vote.
18.30 | TEATRO 2 | performance | 2h45’ | con intervallo Venerdì 12
LA PELANDA
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
BABILONIA TEATRI (IT) REMI DE VOS (FR)
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Trilogia della separazione
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EUWWW.BABILONIATEATRI.IT
Tre diverse situazioni per affrontare alcune questioni fonda mentali della nostra società: dominio maschile, ruolo delle donne nella società, omosessualità, l’emergere del senti mento di onnipotenza nei bambini. Quale personaggio lasce rà l’altro alla fine? È una delle questioni, così come cercare di capire quali sono i legami tra di loro. Ma nel testo c’è anche la rottura con il concetto stesso di “testo”, cercando di dire ciò che non può essere detto, de scrivendo a lungo quello che dovrebbe essere trascurato, analizzando le ripetizioni noiose e i gesti abituali della vita quotidiana, riscoprendo gli aspetti crudeli della vita “al limite con il comico”.
Three situations that shake some basic issues of our so cieties are dealt with in the play: male domination, the place of women in society, homosexuality, the emergence of children’s omni potence. Which character will leave the other in the end is also one of the issues at play, as well as trying to understand what bonds link them to one another.
Babilonia Teatri è diretta da Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Babilonia Teatri è gli spettacoli ad oggi creati: Panopticon Frankenstein, 2006; Underwork, 2007; made in italy, 2008; Pop Star, 2009; Pornobboy, 2009; The best of, 2010; The end, 2011; The rerum natura, 2012; Pinocchio, 2012; Lolita, 2013. Babilonia Teatri vince il Premio speciale Ubu 2009 e il Premio Ubu 2011 come miglior novità italiana/ricerca drammaturgica. Rémi De Vos (Dunkerque, 1963) si trasferisce a Parigi dove frequenta corsi di teatro mantenendosi con ogni tipo di lavoro: ha guidato l’ambulanza, è stato metallurgico e manovale. Ha scritto il suo pri mo testo, Débrayage, che ha anche diretto al CDDB, Théâtre de Lorient nel 1996. È autore di 15 testi pubblicati da Actes Sud-Papiers che sono rappresentati spesso in Francia e all’estero.
di Rémi De Vos (FR) traduzione di Anna D’Elia mise en espace a cura di e con Babilonia Teatri
19.30 | FOYER 1 | mise en espace | 1h Venerdì 12
LA PELANDA
Victory Smoke BAROKTHEGREAT
ideazione, scena e costumi Leila Gharib, Sonia Brunelli coreografia Sonia Brunelli musica originale live Leila Gharib, Francesco Brasini performers Alessio Mazzaro, Livia Rossi, Marzia Dalfini, Sonia Brunelli luci e dispositivo Dafne Boggeri realizzazione elemento scenico Plastikart realizzazione costumi House Of Spectra collaborazione teorica Piersandra Di Matteo promozione Sarah Parolin| yak produzione Xing/Live Arts Week (Bologna) coproduzione steirisches herbst festival (Graz), Far Festival des arts vivants (Nyon) residenza produttiva Santarcangelo 12 • 13 • 14 Festival Internazionale del Teatro in piazza, Interzona (Verona) WWW.BAROKTHEGREAT.TUMBLR.COM
Victory Smoke è la nuova creazione di Barokthegreat imperniata sull’immagine della Vittoria. L’azione drammatica che fonda questo spettacolo è l’idea di caccia. Cacciatori di frodo o di taglie? Cacciatori d’oro, di elefanti o di fagiani? Tutti e nessuno. Qui si tratta di circumnavigare l’immagine della cattura senza la preda. Se la sua identità resta sconosciuta, il fuoco è posto ora sulle tattiche di caccia, ora sull’esaltazione che segue la cattura, ma escludendo il conquistato. Victory Smoke si apre a idee compositive fondate sulla messa in gioco di una inedita prossemica tra corpi, disegnando forme di comunità non permanenti strette intorno a un punto cieco.
The entire mise-en-scène revolves around the “smoke of victory”, a tension that sepa rates the before and the after the completion of an action. The underlying trigger is the idea of the hunt seen as a catch without prey, a tactic, an unknown identity, the pure sense of exaltation. | TEATRO 1 | danza/live music
Barokthegreat è una formazione che opera nel vasto bacino della performing art. Fondata nel 2008 dalla musicista Leila Gharib e dalla danzatrice-coreografa Sonia Brunelli, si muove ponendo un parti colare accento verso la radice mentale del movimento, la fisicità e funzione rituale della musica e l’ar chitettura dello spazio come dispositivo abitativo. Dal 2012 Barokthegreat propone un programma sperimentale di allenamento alla danza a durata annuale, Palestra Espressiva, nella città di Verona, dove il gruppo attualmente vive e lavora. Con il progetto editoriale Indigenous, Barokthegreat inaugura la produzione di piccoli formati su carta che contribuiscono a definire l’immaginario del gruppo.
22.45
| 50’ Venerdì 12
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
VERONICA CRUCIANI (IT) FREDERIC SONNTAG (FR)
George Kaplan
di Frédéric Sonntag (FR) traduzione di Camille Brison con il sostegno del Comitato di Lettura del Teatro Valle Occupato mise en espace di Veronica Cruciani cast in via di definizione
Cosa lega un gruppo di attivisti clandestini sull’orlo dell’abisso, un team di sceneggiatori in cerca di un nuovo format per una serie TV e il governo ombra di una potente nazione alle prese con un pericolo che minaccia la sicurezza del paese? Un nome: George Kaplan. George Kaplan è un’opera divisa in tre parti, un testo sulle intese politiche nei miti e nella storia, sull’influen za di Hollywood sulla nostra rappresentazione geopolitica del mondo, sulla guerra dell’informazione e la manipolazione del la massa, su una gallina che potrebbe salvare l’umanità, su un nome che potrebbe cambiare l’aspetto del mondo.
What is the link between a clandestine activist group on the verge of dissolution, a team of screenwriters lo oking for a new concept for a TV series and the invisible government of a powerful na tion grappling with a danger that threatens the security of the country? One name: Geor ge Kaplan.
Veronica Cruciani, regista e attrice teatrale che ha prodotto spettacoli di rilevanza nazionale, apprez zati da critica e pubblico. Diplomata al corso attori nella Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei il monologo Le nozze di Antigone di cui è interprete e regista insieme ad Arturo Cirillo. Fonda nel 2004 a Roma la Compagnia Veronica Cruciani con la quale si occupa di sviluppare un’indagine sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2012 diventa direttore artistico del Teatro Biblioteca Quarticciolo. Frédéric Sonntag nato nel 1978, è autore e regista. Ha scritto una dozzina di opere per le quali è stato sostenuto dal Centre National du Théâtre. Le sue opere sono state pubblicate in Tapuscrit-Théâtre Ouvert, dall’Avant-Scène Théâtre e dall’Editions Théâtrales. I suoi testi sono stati rappresentati nei teatri e nei festival quasi di tutta la Francia. Dal 2009, ha partecipato a molti eventi internazionali dedicati a testi moderni. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue: inglese, tedesco, spagnolo, bulgaro, catalano, portoghese, greco, serbo e sono rappresentate in molti paesi.
19.30 | FOYER 1 | mise en espace | 1h Sabato 13
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EUWWW.VERONICACRUCIANI.IT
LA PELANDA
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LA PELANDA
prima apparizione
BABILONIA TEATRI
Jesus
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco parole di Enrico Castellani con Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Ettore Castellani e Orlando Castellani scene Babilonia Teatri luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli organizzazione Alice Castellani grafiche Franciu produzione Babilonia Teatri in coproduzione con La Nef / Fabrique des Cultures Actuelles Saint-Dié-des-Vosges (France) e MESS International Theater Festival Sarajevo (Bosnia and Herzegovina) in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno di Fuori Luogo La Spezia laboratorio teatrale in collaborazione con l’Associazione ZeroFavole realizzato col contributo della Fondazione Alta Mane-Italia WWW.BABILONIATEATRI.IT
Jesus è un punto di domanda. Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato. Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà. Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non ÈJesuspreconfezionata.èstatounuomo.diventatounareligione, due, tre, quattro... È diventato un credo, un simbolo, una speranza, una ragione, un esempio, una guida, un rifugio, un bersaglio. Chi è oggi. Cosa rappresenta e chi lo rappresenta. Chi ne ha bisogno. Chi lo usa.
Jesus is a question mark. Often Absent.asleep.Rejected or ignored.
A question mark with no answers. Not even one. Not granted. Not canned. Jesus has been man. He has become 1, 2, 3, 4 religions. He has become a credence, a symbol, a hope, a reason, an example, a leader, a shelter, a Whotarget.ishe today. What does he stand for and who stands for him. Who needs him. Who uses him.
Babilonia Teatri è diretta da Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Babilonia Teatri è gli spettacoli ad oggi creati: Panopticon Frankenstein, 2006; Underwork, 2007; made in italy, 2008; Pop Star, 2009; Pornobboy, 2009; The best of, 2010; The end, 2011; Pinocchio, 2012; Lolita, 2013; Jesus, 2014. Babilonia Teatri ha vinto: Premio Scenario 2007, Premio Vertigine 2010, Premio Ubu speciale 2009, Premio Ubu 2011 novità italiana/ricerca drammaturgica, Premio Hystrio alla drammaturgia 2012, Premio Enriquez Sirolo 2012, Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2013.
21.00 | FOYER 2 | teatro | 35’ Sabato 13
LA PELANDA
21.45 | TEATRO 2 | teatro | 50’
MARIANGELA GUALTIERI / TEATRO VALDOCA
Le giovani parole
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi cura del suono Luca Fusconi organizzazione Elisa Bello amministrazione Morena Cecchetti produzione Teatro Valdoca con il sostegno di Comune di Cesena/Emilia Romagna Teatro Fondazione con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena
WWW.TEATROVALDOCA.ORG
Con Le giovani parole, Mariangela Gualtieri ridà vita orale ai propri versi, cucendo insieme tre movimenti. In primo luogo Sermone ai cuccioli delle mia specie, dedicato a tutti coloro che dell’infanzia avvertono la potenza, la meravi glia e anche la minaccia che su essa incombe. La parte centrale riprenderà i temi della natura e dell’amore, fino ai più recenti inediti, mentre a chiudere sarà Bello mondo, un luminoso sfaccettato ‘grazie’. Il rito sonoro di questa poeta si prosciuga, divenendo sempre più essenziale, in una dimissione che abbraccia gli astanti e li guida nell’at tenzione plenaria dell’ascolto.
With Le giovani parole, Young Words, Mariangela Gualtieri gives oral life to each verse, by stitching to gether three movements. The ritual sound of this poet is ab sorbed, becoming more and more essential, in a release that embraces the bystanders towards an attention of ab solute listening, approaching the same dynamism that the poet experiences.
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’ini zio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
Sabato 13
ANTONIO TAGLIARINI PELANDA
EVERY-BODY
“Una domanda d’amore”
un progetto di Antonio Tagliarini collaborazione artistica e drammaturgica Jaime Conde-Salazar organizzazione e comunicazione Filipe Viegas produzione Planet 3 coproduzione Culturgest (Lisbona), Short Theatre (Roma) residenze Teatro di Villa Torlonia, Roma marzo 2014 / Short Theatre, Roma settembre 2014 / Attraversamenti Multipli, Roma ottobre 2014 / MAC Birmingham e BE Festival, Birmingham febbraio 2015 / Forum Dança, Lisbona aprile 2015
WWW.EVERY-BODYDANCE.TUMBLR.COMWWW.ANTONIOTAGLIARINI.NET
EVERY-BODY è un progetto in continua mutazione, per scelta si adatta al contesto specifico di ogni occasione. Una domanda d’amore si concentra su alcune domande che Peg gy Phelan ha posto alla base del teatro e della performance: Mi ami? Mi vedi? Mi senti? Moriresti per me? Domande insolubili. Domande che riguardano ogni tipo di relazione, io e l’altro. Osservo due corpi ballare: avvicinarsi, sfiorarsi, mostrarsi, cercarsi, abbracciarsi, allontanarsi e inesorabilmente queste domande riaffiorano nella mia testa. Ascolto molte canzoni: le parole ri petono all’infinito queste domande, proprio perché la risposta è insolubile.
Antonio Tagliarini
EVERY-BODY is a project in mutation, that adapts itself to the unique context of every occasion. A question of love focus on some of the que stions that Peggy Phelan has defined as the base of theatre and performing arts: Do you love me? Do you see me? Do you hear me? Would you die for me? Unsolved questions the regard every type or rela tions: me and the other.
Antonio Tagliarini
Antonio Tagliarini, performer, regista e coreografo. Tra i suoi lavori Show (2007), vincitore del BE Festival 2014 a Birmingham. Oltre alle produzioni nate dal sodalizio creativo con Daria Deflorian, fa parte di vari progetti artistici internazionali: APAP 2007, Sites of Immagination 2008 e Pointe to Point Asia-Europe Dance Forum 2009. Ha collaborato e creato spettacoli con Idoia Zabaleta, Miguel Pereira e Ambra Senatore. Jaime Conde-Salazar ha collaborato come drammaturgo con artisti come Claudia Faci, Regina Fiz, Ben Benauisse, Marina Abramovic, Idoia Zabaleta e Sofía Asencio. Nel 2009 ha creato con Celia Diez e Marta Muñoz il blog dedicato alle arti dal vivo www.continuumlivearts.com. Ha collaborato come critico di danza in riviste come Por la Danza (Madrid), Ballet/Tanz (Berlino), Mouvement (Parigi), Hystrio (Roma) e Obscena (Lisbona).
23.00 | TEATRO 1 | danza/performance | 45’ Sabato 13
COPRODUZIONEesito del laboratorio LA
Sabato Domenica
teatro/concerto di parole | 1h15’
spettacolo con sovratitoli in italiano
nell’ambito del Tandem Paris/Roma e del progetto TransArte in collaborazione con Santarcangelo 14 e il network Finestate Festival
ENCYCLOPEDIE DE LA PAROLE /JORIS LACOSTE , ARGENTINA 20.30
Suite n°1 “ABC”
progettazione e collezione d’archivio Encyclopédie de la parole ideazione e regia Joris Lacoste direttore d’orchestra Nicolas Rollet con Ese Brume, Hans Bryssinck, Geoffrey Carey, Frédéric Danos, Delphine Hecquet, Vladimir Kudryavtsev, Emmanuelle Lafon, Nuno Lucas, Barbara Matijevic, Olivier Normand, Marine Sylf e 11 invitati assistente alla regia Elise Simonet costumi Nathalie Lermytte luci Koen De Saeger e Florian Leduc direttore di scena Florian Leduc produzione Frédérique Payn e Marc Pérennès Suite n°1 “ABC” è prodotto da Echelle 1:1 in coproduzione con Kunstenfestivaldesarts, Parc de la Villetterésidences d’artistes, Théâtre Universitaire di Nantes, Centre Georges Pompidou, Festival d’Automne à Paris, Théâtre National Bordeaux Aquitaine, Nouveau Théâtre de Montreuil - centre dramatique national, Studio-Théâtre de Vitry, Macval, NXTSTP con il supporto del Programma Cultura dell’EU in collaborazione con Institut Culturel Français, Centre National du Théâtre con la collaborazione artistica di Jeune Théâtre National amministrazione Dominique Bouchot tour manager Judith Martin Echelle 1:1 riceve il supporto dal Ministero della Cultura e della Comunicazione e DRAC Île-de-France
WWW.ENCYCLOPEDIEDELAPAROLE.ORG
Partendo da un’immensa collezione di registrazioni sonore, L’Encyclopédie de la Parole ha intrapreso un ciclo di Suite cho rales che si basano su un semplice principio: riprodurre il più fe delmente possibile una “suite” di registrazioni di vario genere. Il progetto esplora l’oralità in tutte le sue forme con l’obiettivo di decodificare i meccanismi della comunicazione orale.
Suite n°1 “ABC” presenta all’incirca cinquanta estratti. L’abc, il blabla bla, il brusio, il gioco delle traduzioni e il piacere delle lingue che non capiamo. Da una conferenza di Lacan a un estratto di South Park, ai versi di Eminem, in situazioni che non hanno nulla a che fare una con l’altra, lo spettacolo dispiega una grammatica empirica della nostra oralità condivisa, un ABC del linguaggio comune presentato in nove lingue e in quattro parti, da 22 artisti (di cui 11 invitati locali).
From a huge collection of sound documents, L’Encyclopédie de la Parole has undertook a cycles of Suite Chorales, based on a simple principle: vocally repro ducing a collection of recordings of different kind, as faithfully as Frompossible.aLacan’s conference, to an extract of South Park, to Eminem’s lyrics: an ABC of the ordinary language, presented in four parts and spoken in nine different languages.
Joris Lacoste (1973) vive e lavora a Parigi. Scrive per il teatro e per la radio dal 1996, e dirige i propri lavori dal 2003. Dal 2007 al 2009 è stato co-direttore di Les Laboratoires d’Aubervilliers. Ha fondato due progetti collettivi: Project W nel 2004 e l’Encyclopédie de la parole nel 2007. Nel 2009 ha inaugurato il progetto Hypnographie per esplorare i possibili utilizzi artistici dell’ipnosi.
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TEATRO
18.30
20.30 | teatro | ingresso gratuito
prenotazione obbligatoria: prenotazioneshort@gmail.com
ECOLE, DES MAITRES
JG MATRICULE 192102
Dimostrazione finale aperta al pubblico dell’École des Maîtres 2014, corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale INDIA
maestri ricci/forte movement trainer Marco Angelilli diarista Giuseppe Sartori con gli allievi attori dell’École des Maîtres 2014: Diletta Acquaviva, Aurélia Bonta, Hayet Chouachi, Cédric Coomans, Capucine Ferry, Francisco Goulão, Piersten Lierom, Pierre Megos, Stefano Moretti, Ivan Ožegović, Mauro Racanati, Jure Radnić, Nina Greta Salomé, Francesco Scolletta, Nera Stipičević, Cátia Terrinca, Catarina Vieira, Tiago Vieira, Mateo Videk
WWW.RICCIFORTE.COMWWW.CSSUDINE.IT
JG matricule 192102 è un’investigazione che ha il suo cuore nell’universo poetico di Jean Genet. Un progetto spietato, atto a sviluppare una possibilità non espositiva ma dannatamente performativa. Il potere della fantasia (che ha regnato incon dizionatamente durante l’infanzia di Genet e nostra) è ancora l’unica possibilità rimastaci, un’incubatrice contro la solitudine morale, un antidoto per provare ad affrancarci dalle tenaglie letali della noia, dalla melassa omologante del conformismo e dell’approvazione generale. Come lui era solito fare in carcere, anche noi siamo liberi di aprire la botola dell’immaginazione nella cella dei perpetui ergastoli quotidiani. Trasformandoci in santi e santuari da poter essere visitati e adorati tutti d’un fiato. ricci/forte
The focus of the École des Maîtres 2014 edition led by ricci/forte will be an explo ration of the miraculous and spiritual cesspool that lies at the heart of Jean Genet’s po etic world.
The JG matricule 192102 workshop is a ruthless under taking. Starting with verbal and physical improvisation, it will develop opportunities for performative as opposed to representative expression. ricci/forte
L’edizione 2014 dell’École des MaÎtres è diretta dai drammaturghi e registi italiani ricci/forte, du rante un corso itinerante sviluppato dal 26 agosto al 19 settembre 2014, fra Udine e Coimbra, e in dimostrazioni finali aperte al pubblico a Coimbra (18 settembre, TAGV Teatro Académico de Gil Vicente), Zagabria (22 settembre, Hrvatsko Narodno Kazalište ), Roma (25 settembre, Teatro India/ Short Theatre 9 ), Bruxelles (28 settembre, La Raffinerie) e Reims (1 ottobre, L’Atelier de La Comédie de Reims). L’École des Maîtres è quest’anno una delle iniziative italiane selezionate dal MIBACT per il Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
Giovedì 25
TEATRO
DESDEPARTEMENTANTIQUITESGRECQUES,ETRUSQUESETROMAINES,,,
CONVERSAZIONI
La Pelanda. Centro di produzione culturale
> IL LINGUAGGIO È ORMAI UNA BATTAGLIA PERSA? LE PAROLE HANNO ORA LA FORZA DI ‘FARE’ UNA RIVOLUZIONE?
4 conversazioni intorno alla possibilità di “dire” il cambiamento e il futuro.
Ci sono davvero parole con cui “fare le cose”? La parola può avere ancora un ruolo politico? E se si, di che parola si tratta? E il linguaggio è ancora in grado di ospitare e manovrare le parole in modo consapevole? È il linguaggio ancora una macchina critica e, in qualche modo, rivoluzionaria? Ecco le questioni che segnano e definiscono il terreno di questo ciclo di conversazioni.
a cura di Graziano Graziani e Attilio Scarpellini
Mercoledì 10 | 18.00
>Presentazione della collana di testi teatrali di Peter Handke (Quodlibet editore)
Intervengono: Valentina Valentini e Camilla Miglio (Sapienza Università di Roma), Francesco Fiorenti no (Università Roma 3), Stefano Verdicchio (Quodlibet) e i traduttori dei testi (laureandi magistrale e dottori di ricerca/dottorandi Università Roma3 e Sapienza). Nell’ambito del progetto La terra sonora. Il teatro di Peter Handke
VenerdÌ 12 | 18.00
> Presentazione di OUTLET/I sentimenti della crisi
La crisi forgia un mondo. Disegna e edifica un nuovo sistema di dominio. La rivista “Outlet, per una critica dell’ideologia italiana” (edita dalla manifestolibri) dedica il suo ultimo numero ai Sentimenti della crisi. Politiche, estetiche ed etiche a confronto. Per analizzare una disposizione emotiva trasversale in cui si intrecciano e si potenziano a vicenda risentimento, rassegnazione, moralismo, nell’ottica di una eterna promessa che spinge al sacrificio.
Coordina: Paolo Ruffini Intervengono: Marco Bascetta, Andrea Colombo, Viviana Gravano, Massimo Ilardi.
INSTALLAZIONE
> NOLLYWOOD – IO NON SONO COSÌ (IN PRIVATO) | still life version
a cura di ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI
Un gioco di colonizzazione del pensiero in cui ognuno è temporaneamente occupato da altri. Un progetto di ri-trattazione in forma di non-spettacolo, che finora ha coinvolto circa 20 artisti e compagnie (nel 2012 a PERDUTAMENTE / Teatro India di Roma e nel 2014 a SKILLBUILDING / CENTRALE FIES). Tradire e lasciare andare un’identità, per poi ritrovarla, riconoscerla, sorprenderla. Per Short Theatre il progetto assume la forma della non-installazione.
EXTRA
> EDIZIONI DELL’ASINO
Edizioni dell’Asino cura un bookshop di libri di piccoli e medi editori indipendenti di narrati va, saggistica, teatro e arte con particolare attenzione alle riviste e alle produzioni di illustra zione e graphic novel.
WWW.ASINOEDIZIONI.IT
> TINALS - THIS IS NOT A LOVE SONG
TINALS è una vera e propria musicassetta di carta, con tanto di copertina e custodia di plastica. Ogni cassetta una canzone d’amore illustrata. Da Elvis Presley a Bon Iver, dai Cure agli Slint, passando per Nick Drake, Britney Spears, Bob Dylan, Jsvision, Smashing Pumpkins, Velvet Un derground, Pearl Jam fino a Syd Barrett, Jesus And Mary Chain, Beach Boys e molti altri.
WWW.THISISNOTALOVESONG.IT
> RIVELAZIONE E SIMULAZIONE | PROGETTO FOTOGRAFICO DI ILARIA SCARPA |
SET A CURA DI WÀLA LAB
Dopo aver realizzato i ritratti agli artisti di Santarcangelo•14, e ai documentaristi del Bellaria Film Festival#32; per Short Theatre, Ilaria Scarpa allestirà un set fotografico in collaborazione con le stiliste di Wàla Lab.
Gli abiti e accessori moduleranno i ritratti degli artisti che metteranno in gioco nello stesso istante la “persona” e il “personaggio”. Il momento della posa consiste nella fabbricazione istantanea di un altro corpo, nel costruirsi di una maschera. “Chi posa si trasforma in anticipo in immagine” (R.Barthes).
Ilaria Scarpa è nata a Rimini e ha studiato fotografia a Roma. Si occupa di fotografia di scena e di reportage. Ha collaborato tra gli altri con Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma; è la fotografa ufficiale delle ultime tre edizioni del Festival di Santarcangelo dei teatri.
Cura il blog ilariascarpa.wordpress.com Wàla “Wearable Action Lab” è un laboratorio, un atelier, un luogo in cui si fondono la passione per lo sperimentare e la pragmaticità del fare, dove si indagano le gestualità sempre diverse che riempiono il nostro quotidiano per trasformarle in abiti ed accessori camaleontici che de scrivono il mondo mutevole ed instabile in cui ci muoviamo, agiamo, viviamo. Perché vestire è un’alchimia tra dinamismo funzione e stile.
> PHOTO-GRAPHIA DI SCENA. TEATRO COME POETICA FOTOGRAFICA
CIVILE | WORKSHOP A CURA DI FUTURA TITTAFERRANTE | DAL 10 AL 12 SETTEMBRE
Il workshop presenta strategie di lavoro alla ricerca del rapporto tra teatro e fotografia, fra l’interiorità del fotografo e il mondo al di là del diaframma. Il fotografo di scena è un essere umano, reagisce emotivamente, spettatore e narratore a un tempo vive l’atto fotografico come intervento creativo e interpretativo. Come ci si avvicina a uno spettacolo? È possibile immortalarlo?
PROGETTI
> TransARTE
Ideato dall’Institut français, il programma TransARTE favorisce la circolazione e la pro mozione di forme artistiche nate dall’ibridazione di processi creativi e discipline arti stiche, che oggi ampliano le frontiere del contemporaneo. Concepito come un marchio, questo programma innovativo è stato inaugurato nel 2012 in Europa e in America Latina e oggi continua a svilupparsi grazie a numerose collaborazioni in tutto il mondo.
> Swiss Time
È il momento per un affondo nel paesaggio svizzero dello spettacolo dal vivo: 3 pro getti – quelli di L’Alakran, Martin Schick con Damir TodoroviĆ, Cie Yan Duyvendak – che si situano ai confini del teatro. Un teatro capace di ospitare, e non solo di racconta re, la realtà, indicando itinerari d’innovazione drammaturgica e scenica. Il progetto, nato in collaborazione con il network Finestate Festival, è realizzato con il sostegno di PROHELVETIA e in collaborazione con l’ISTITUTO SVIZZERO di Roma.
> Finestate Festival
L’esigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilità comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di Finestate Festival composta da sei soggetti italiani: B.motion/Operaestate Festival Veneto - Bas sano, Contemporanea Festival - Prato/Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, Festival internazionale della creazione con temporanea di Terni, Short Theatre – Roma e Approdi di Cagliari.
> Casa dello Spettatore
Anche quest’anno la Casa dello Spettatore, diretta da Giorgio Testa, sarà presente a Short Theatre dove allestirà una sede temporanea per momenti di formazione del pubblico. Luogo privilegiato da cui seguire la programmazione, la sede ospiterà incontri e conversazioni, coinvolgendo gli spettatori nel suo sguardo critico e nel suo racconto del festival.
Apertura della sede temporanea: 18.00>24.00, nello spazio dei RIMESSINI.
Info: casadellospettatore@gmail.com
FABULAMUNDI. Playwriting Europe The dangerous opportunity
5 nazioni coinvolte – Francia Germania Italia Romania Spagna; una rete di 14 fra teatri e festival; 51 autori selezionati in Europa; 40 letture di testi teatrali tradotti; 50 masterclass da settembre 2013 a dicembre 2014. Il progetto FABULAMUNDI. Playwriting Europe è dedicato alla drammaturgia contem poranea, e in questa II edizione coinvolge autori intorno al tema The dangerous opportunity. FABULAMUNDI. Playwriting Europe, tra i progetti vincitori del Programma Cultura 2007-2013, è promosso da PAV (Italia), Off Limits (Spagna), Teatrul National di Targu Mures (Romania) insieme ad una rete di teatri e festival in Italia, Spagna, Romania, Germania e Francia.
WWW.FABULAMUNDIEUROPE.EU
Nell’ambito delle attività del Semestre Europeo promosse dal Teatro di Roma
Giovedì 11 |17.15 > Tavola rotonda sulla drammaturgia contemporanea Europea
modera Antonio Calbi, Direttore del Teatro di Roma con gli autori: Katja Brunner, Anne Habermehl, Kathrin Röggla (autori, Germania), Rémi De Vos, Frédéric Sonntag (autori, Francia), Alina Nelega (coorganizzatore del progetto e autore, Romania) e con: Donatella Ferrante (Mibact), Oliviero Ponte di Pino (ateatro), i partner italiani di Fabulamundi: Federica Fracassi (Teatro i), Isabella Lagattolla e Sergio Ariotti (Festival delle Colline Tori nesi), e i partner europei (teatri e festival di Francia, Germania, Romania e Spagna).
Venerdì 4 | 20.15 > La chica de la agencia de viajes nos dijo que habìa piscina en el apartamento di Pablo Gisbert (E)
Martedì 9 | 18.30 > L’inferno è solo una sauna di Katja Brunner (DE)
Mercoledì 10 | 19.00 > Come zanzare nella luce di Anne Habermehl (DE)
Giovedì 11 | 19.15 > Il peggiore dei casi di Kathrin Röggla (A/DE)
Venerdì 12 | 19.30 > Trilogia della separazione di Rémi De Vos (FR)
Sabato 13 | 19.30 > George Kaplan di Frédéric Sonntag (FR)
All’interno del catalogo i dettagli dello spettacolo e delle mise en espace.
Le attività di Fabulamundi a Short Theatre hanno il supporto e la collaborazione di
Ministerodeibeniedelleattivitàculturali
2014 Italian Presidency of the Council of the European Union
2014 Italian Presidency of the Council of the European Union
e del turismo T
C e sonodispecieunavuoto,tuttiubriachi,funzionatutto.
DOPOFESTIVAL
Venerdì 5 | 24.00 | party a cura di L-Ektrica Nel Novembre del 2002 nasce il primo evento targato L-Ektrica, un party nato come appuntamento infrasettimanale e cresciuto fino a richiamare migliaia di persone. Coerenza e innovazione sono tra le caratteristiche che hanno permesso un’evoluzione che dura da ormai 12 anni. Dal 2010 L-Ektrica produce Spring Attitude, festival delle nuove sonorità elettroniche che in pochi anni si è ritagliato uno spazio importante nella scena dei festival musicali.
WWW.L-EKTRICA.COM
Sabato 6 | 24.00 | party a cura di Butter
Nato a Roma nel 2013, BUTTER è ospitato mensilmente dall’underground-club più cool della capitale, il Vicious. Un’attenta ricerca delle più innovative sonorità Techno e Deep House, un’atmosfera torbida e una comunicazione accattivante sono i tratti distintivi di un party che nell’arco di una sola stagione si è ritagliato un spazio unico nell’ampio scenario del clubbing romano.
FACEBOOK.COM/BUTTER.ROMA
Venerdì 12 |24.00 | party a cura di Balsamo di Scimmia Il Balsamo di Scimmia è un ritrovamento fatto in Thailandia, una suggestione, un’idea, un progetto originale. Frutto della crisi economica, dove la materia si è dimostrata ingannevole, Balsamo di Scimmia lascia spazio alla musica intesa come unica cosa che conta. Il sound di Balsamo di Scimmia ha radici profonde nell’Hip-Hop, e si sviluppa attraverso le diverse possibilità dell’elettronica. BDS oggi festeggia l’urgenza di tutti di tornare a sentire.
WWW.BALSAMODISCIMMIA.IT
Sabato 13 | 24.00 | party a cura di Amigdala Amigdala è un progetto di musica elettronica e culture indipendenti. Nata nel mese di maggio 2006, Amigdala ha prodotto eventi, promosso e partecipato a festival italiani ed internazionali, ha ospitato alcuni tra i maggiori artisti e djs della scena elettronica, house e techno italiana e mondiale.
WWW.AMIGDALA.BZ
ideazione | AREA06 direzione artistica | Fabrizio Arcuri direzione organizzativa e cura dei progetti internazionali | Francesca Corona direzione amministrativa | Roberta Scaglione con Rosario Capasso direzione tecnica | Diego Labonia e Chiara Martinelli comunicazione e ufficio stampa | Emanuela Rea organizzazione, logistica e accoglienza | Filipe Viegas, Matteo Angius, Monica Maffei e Giulia Messia coordinamento del progetto SWISS TIME | Miguel Acebes staff tecnico | Claudio Amadei, Daniele Baddaria, Valeria Bernini, Martin Beeretz, Davide Clementi, Riccardo Cola, Matteo Congiu, Franco Costa, Javier Delle Monache, Roberto Dogustan, Riccardo Giubilei, Daria Grispino, Marco Guerrera, Daniel Guidi, Maurizio Leonardi, Angelo Longo, Amelia Petrucci, Claudio Petrucci, Amoni Vacca, Raffaella Vitiello
social network | Giulia NeverDies art direction, graphic design | DOGYORKE web design | Carla Soloperto video | e-performance foto | Claudia Pajewsky driver | Maurizio Ruffo bar e ristoro | Cafè Boario
Grazie a tutti gli stagisti e i tirocinanti che hanno offerto il loro lavoro volontario; a Ivana Mancini, Enrico Corona, Federica Zacchia, Antonio Tagliarini, Francesca Fracasso e a tutti coloro che hanno aderito alla campagna Ospita Un Artista; grazie a Ossiuri Hashimoto per le sue playlist; a MP5 e Roberta Zanardo per il loro sguardo. Per la collaborazione grazie al Rialto Sant’Ambrogio, a Stefania Di Tommassi, Silvia Bottiroli, Enrico Roccaforte, Imma Scarpato, Sonia Bettucci, Giulia Palomba, Manuela Janoha/BH International, Claudia Di Giacomo, Carlotta Garlanda, Clara Gebbia e Maria Morhart. E grazie a tutti i partner del nostro network Finestate Festival per il continuo Soloconfronto.grazieatutti loro Short Theatre 9 è stato possibile.
STAFF
AREA06 è una piattaforma nata nel 2001, attiva a livello nazionale ed europeo per la produzione, organizzazione e promozione di diversi formati legati allo spettacolo dal vivo: programmi formativi, festival, sostegno a percorsi artistici.
AREA06 è uno strumento progettuale e, insieme, un’idea di politica culturale.
Confluiscono nella struttura numerosi soggetti, con diverse modalità e di diversa generazione e provenienza professionale: organizzatori, artisti, amministratori, giovani tirocinanti, moodboarder, alla ricerca di nuove forme di produzione e comunicazione, di nuove convenzioni che spostino lo sguardo rispetto al mondo dello spettacolo dal vivo, e non solo.
AREA06 è membro dell’Associazione Scenario. Dal 2006 AREA06 cura l’ideazione e la produzione di Short Theatre.
Un tempo le frasierano una tortura. di queste frasi io ne vado matto.
Ora
What ’ ?verdictyours
LA PELANDA | ingresso gratuito
24.00 > 03.30 Ingresso da Piazza Orazio Giustiniani 4
La Pelanda. Centro di Produzione Culturale Piazza Orazio Giustiniani, 4
Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina, 52
singolo spettacolo > 8€ tessera giornaliera >17€
Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1 ROMA | 6 | 12 | 13 SETTEMBRE
Alex Cecchetti; Fabulamundi; We are still watching; Every-Body > 3€ card 10 spettacoli > 60€ conversazioni e presentazioni > ingresso gratuito
APERTURA BIGLIETTERIA ORE 17.30
ALEX CECCHETTI e ÉCOLE DES MAÎTRES > prenotazione obbligatoria: prenotazioneshort@gmail.com
L UC I MBRE srl FACE MAGAZINE.IT IN COLLABORAZIONE CON COL SOSTEGNO DI IDEATO E PRODOTTO DA CON IL SUPPORTO DI PARTNER (IN O.A.) SPONSOR TECNICI MEDIA PARTNER Ministerodeibeniedelleattivitàculturali e del turismo T 2014 Presidenza Italiana del dell’UnioneConsiglioEuropea 2014 Presidenza Italiana del dell’UnioneConsiglioEuropea INFO: 060608 - 06 49385619 INFO@SHORTTHEATRE.ORGWWW.SHORTTHEATRE.ORG INSTAGRAM:TW:www.facebook.com/shorttheatre@SHORTHEATRE@shortheatre #shortheatre BIGLIETTI
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