2017 04 rassegna normativa

Page 1

R

assegna normativa

di diritto alimentare e legislazione veterinaria by SialVeneto issue_04 2017.01.25


Questa rassegna normativa è un servizio di divulgazione e informazione delle principali norme di diritto alimentare e legislazione veterinaria che non intende essere, necessariamente, esaustiva o sostitutiva delle fonti e dei flussi informativi ufficiali.


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEA

Regolamento di esecuzione (UE) 2017/91 della Commissione, del 10 gennaio 2017, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Brillat-Savarin (IGP)]

Regolamento di esecuzione (UE) 2017/93 della Commissione, del 10 gennaio 2017, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Miel Villuercas-Ibores (DOP)]

Regolamento (UE) 2017/110 della Commissione, del 23 gennaio 2017, che modifica gli allegati IV e X del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili

Regolamento delegato (UE) 2017/117 della Commissione, del 5 settembre 2016, che stabilisce misure di conservazione nel settore della pesca per la protezione dell'ambiente marino nel Mar Baltico e che abroga il regolamento delegato (UE) 2015/1778

Regolamento delegato (UE) 2017/118 della Commissione, del 5 settembre 2016, che stabilisce misure di conservazione nel settore della pesca per la protezione dell'ambiente marino nel Mare del Nord

Regolamento di esecuzione (UE) 2017/119 della Commissione, del 13 gennaio 2017, recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Speck Alto Adige/Südtiroler Markenspeck/Südtiroler Speck (IGP)]

Decisione di esecuzione (UE) 2017/98 della Commissione, del 18 gennaio 2017, che modifica l'allegato della decisione di esecuzione 2013/519/UE per quanto riguarda il modello di certificato sanitario per le importazioni nell'Unione di cani, gatti e furetti

Decisione di esecuzione (UE) 2017/99 della Commissione, del 18 gennaio 2017, che modifica la decisione 93/195/CEE per quanto riguarda le condizioni di polizia sanitaria e la certificazione veterinaria cui è subordinata la reintroduzione di cavalli registrati per corse, competizioni e manifestazioni culturali dopo un'esportazione temporanea in Messico e negli Stati Uniti d'America, che modifica l'allegato I della decisione 2004/211/CE per quanto concerne le voci relative alla Cina e al Messico figuranti nell'elenco dei paesi terzi e delle parti di paesi terzi da cui sono autorizzate le importazioni nell'Unione di equidi vivi nonché di sperma, ovuli ed embrioni della specie equina

Decisione di esecuzione (UE) 2017/115 della Commissione, del 20 gennaio 2017, che autorizza l'immissione sul mercato dell'estratto di soia fermentata quale nuovo ingrediente alimentare a norma del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio

Pag. 1


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

Decisione di esecuzione (UE) 2017/116 della Commissione, del 20 gennaio 2017, che modifica l'allegato della decisione di esecuzione (UE) 2016/2122 relativa a misure di protezione contro i focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N8 in alcuni Stati membri

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

DECRETO 9 dicembre 2016 Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Elenco settimanale delle GU della Repubblica Italiana Serie Generale: n° 14 del 18-01-2017 n° 15 del 19-01-2017 n° 15 del 19-01-2017 (S.O. n° 7) n° 16 del 20-01-2017 n° 16 del 20-01-2017 (S.O. n° 8) n° 17 del 21-01-2017 n° 18 del 23-01-2017 n° 19 del 24-01-2017 2ª Serie Speciale - Unione Europea n° 6 del 19-01-2017 n° 7 del 23-01-2017 3ª Serie Speciale - Regioni n° 3 del 21-01-2017

Pag. 2


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

MINISTERO DELLA SALUTE - Sicurezza alimentare

Nota 1428 del 23.01.2017: Influenza aviaria sottotipo H5N8. Elementi di informazione

Nota 48956 del 27.12.2016: Piano di monitoraggio - Test istologico 2017

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Non si segnalano provvedimenti di settore di rilievo

CONFERENZA STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME

Non si segnalano provvedimenti di settore di rilievo

REGIONE DEL VENETO 

Ordinanza n. 7 del 24 gennaio 2017: Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5N8 nei Comuni di Mira (VE) e di Piove di Sacco (PD)

Nota 19354 del 18.01.2017: sistema S.INTE.S.I.S. Strutture, modifiche evolutive del sistema

Nota 19296 del 18.01.2017: Piano di monitoraggio - Test istologico 2017

Pag. 3


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO 

n. 9 del 20/01/2017

n. 10 del 24/01/2017

Pag. 4


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

SENTENZE DI CASSAZIONE ALIMENTI, BEVANDE & ANIMALI

SEZ. QUINTA PENALE, SENTENZA N.3436 DEL 24/01/2017, UDIENZA DEL 24/11/2016 Con la sentenza impugnata, la Corte d'Appello di Torino ha parzialmente riformato la sentenza del Tribunale di Cuneo del 24.5.13 che aveva condannato R.M. alla pena di giustizia in quanto responsabile della contravvenzione di cui all'art. 5 lett.a) L .283/62, dei delitti di cui agli artt.515 e 483 c.p. e degli illeciti amministrativi di cui agli artt.69 co.1 d.lgs.193/06, 7 e 2 co.1 d.lgs.146/01, 3 co.1 d.lgs. 158/06, dichiarando la prescritta la contravvenzione e rideterminando la pena. E' fatto carico all'imputato, legale rappresentante dell'azienda agricola A.B., di avere consegnato alla società acquirente, P. S.p.a., un bovino trattato con desametazone (che ne variava la composizione naturale delle carni), quindi diverso per qualità da quella dichiarata nella documentazione di accompagnamento, in cui era attestata l'assenza di trattamenti; nonché di avere falsamente attestato, nella dichiarazione di provenienza e destinazione dell'animale, che non era stato trattato con sostanze o alimenti di cui è vietato l'impiego. Gli illeciti amministrativi attengono alla somministrazione di desametazone al bovino a fini diversi da quelli terapeutici o, comunque, consentiti...

SEZ. SETTIMA PENALE, ORDINANZA N.3459 DEL 24/01/2017, UDIENZA DEL 19/12/2016 Ritenuto: - che la Corte di appello di Lecce, con la sentenza in epigrafe indicata ha riformato la sentenza assolutoria appellata affermando la responsabilità penale di F. P. per il reato di cui all'articolo 5, lettera b) Legge n. 283/1962; - che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione l'imputato, deducendo l'erronea interpretazione delle risultanze processuali, la prescrizione del reato e, richiedendo, in subordine, la concessione dei benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna; - che, nella specie, risulta accertato dal giudice del merito che il predetto deteneva effettivamente sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione…

SEZ. SETTIMA PENALE, ORDINANZA N.2587 DEL 19/01/2017, UDIENZA DEL 16/09/2016 Con sentenza del 15 luglio 2015, il Tribunale di Palermo ha condannato l'imputato alla pena dell'ammenda, per il reato di cui all'art. 5, lettera b), della legge n. 283 del 1962, per avere detenuto alimenti destinati alla vendita o alla somministrazione in cattivo stato di conservazione (fatto del 21 ottobre 2010). Avverso la sentenza l'imputato ha proposto, tramite il difensore, un'impugnazione qualificata come appello, deducendo l'intervenuta prescrizione del reato e chiedendo l'assoluzione dell'imputato, sull'assunto che l'accertamento si sarebbe basato sul solo rilievo della temperatura di conservazione all'interno del furgone che trasportava gli alimenti….

SEZ. TERZA PENALE, SENTENZA N.37875 DEL 18/09/2015, UDIENZA DEL 18/06/2015 B.C. ha proposto ricorso avverso la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che l'ha condannata alla pena di euro 10.000 di ammenda per il reato di cui all'art. 5 lett. b) e d) della I. n. 283 del 1962 per avere detenuto per la commercializzazione 90 chili di prodotti ittici privi di involucri protettivi, insudiciati da polvere e polistirolo in cattivo stato di conservazione e ad una temperatura inferiore ai 18 gradi centigradi… Pag. 5


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

SEZ. TERZA PENALE, SENTENZA N.34937 DEL 18/08/2015, UDIENZA DEL 02/07/2015 Con sentenza del 4.6.2014 il Tribunale di Roma ha condannato A.T. alla pena di C. 10.000 di ammenda ritenendola colpevole della contravvenzione di cui agli artt. 5 lett. d) e 6 della legge n. 283/1962 per avere, quale I.r. della C.V., prodotto e confezionato, per conto della società A., alimenti insudiciati (in particolare si trattava di una confezione di lattuga contenete un insetto al suo interno). ..

SEZ. QUARTA PENALE, SENTENZA N.3457 DEL 26/01/2015, UDIENZA DEL 19/12/2014 Con sentenza del 16/01/2013 la Corte di Appello di Firenze ha solo parzialmente riformato, con riferimento alle statuizioni civili, la sentenza emessa il 9/06/2010 dal Tribunale di Prato, che aveva condannato F.T., M.A., P.F. e R.B., nelle rispettive qualità, alla pena di due mesi di reclusione ed euro 600,00 di multa ciascuno per il reato di commercio colposo di sostanze alimentari nocive (capo A), nonché alla pena di un mese di reclusione ciascuno per il reato di lesioni personali colpose (capo B). La Corte di Appello ha accolto la richiesta delle parti civili di liquidazione di una somma a titolo di provvisionale, negata dal giudice di primo grado, ed ha accolto la richiesta di esclusione della solidarietà del responsabile civile Q. e S. S.p.A. in relazione alle parti civili diverse da quella che aveva formulato ritualmente la domanda risarcitoria nei confronti di tale parte. I fatti erano stati ricostruiti come segue dai giudici di merito: nella seconda e terza decade del mese di novembre 2005 erano giunti alla ASL 10 e al N.A.S. di Firenze segnalazioni, esposti, proteste, denunce e querele da parte dei genitori di bambini che frequentavano asili e scuole materne ed elementari nei Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa in quanto i loro figli avevano contratto l'infezione da salmonelle; dalla nota del 5 dicembre 2005 della ASL 10 di Firenze risultava eseguita il 22 novembre una verifica presso il Centro di Cottura della società Q. e S. S.p.A., che forniva la ristorazione alle mense scolastiche dei tre Comuni di cui sopra, con esito negativo per salmonella; il 2 dicembre 2005 agenti del N.A.S. di Firenze, affiancati da tecnici della ASL 10, avevano eseguito presso il medesimo Centro un controllo di carattere igienico-sanitario e avevano riscontrato escrementi di roditori al piano terra vicino alle celle frigorifere destinate alla conservazione degli alimenti, carcasse di insetti ed altri escrementi di roditori nel locale al piano superiore, adibito a deposito di piatti, posaterie, bicchieri e materiale per le pulizie, accertando altresì gravi carenze igieniche negli ambienti; il C.T.U. nominato in sede di incidente probatorio aveva accertato che 82 su 83 casi di infezione erano da salmonella enterídis, da ricondursi ad una fonte comune, in relazione al breve periodo di tempo in cui erano sorti i sintomi ed alle stesse caratteristiche fenotipiche e genotipiche dei ceppi, e da attribuirsi con certezza ad un veicolo alimentare…

SEZ. SECONDA PENALE, SENTENZA N.50692 DEL 03/12/2014 Letti gli atti, la ordinanza impugnata, il ricorso; Udita la relazione del cons. E.J.i; Udite le conclusioni del Procuratore generale, P.M., per l' inammissibilità del ricorso; Udite le conclusioni del difensore degli indagati , avv. C.V., che ne chiede l'accoglimento M.A., indagato per i delitti di associazione a delinquere e ricettazione ex artt. 416 e 648 c.p. ricorre per cassazione avverso l' ordinanza del tribunale di Venezia in data 4.6.2014 che, in sede di riesame, confermava la misura degli arresti domiciliari disposta dal gip dello stesso tribunale il 22.4..2014, deducendo, con riferimento al delitto di ricettazione come contestato erronea applicazione della legge penale e con riferimento al delitto associativo manifesta illogicità della motivazione. In breve i fatti di causa: una associazione a delinquere impegnata alla raccolta, attraverso metodologie di pesca meccanica recanti danno ai fondali lagunari per la cd pesca a strascico intorno Venezia, di molluschi bivalvi, quindi la lavorazione all' interno della società G.M., infine la commercializzazione dei molluschi così lavorati. Da qui la contestazione della ricettazione per coloro che, non coinvolti nel delitto del danneggiamento del fonda marino, commerciavano e ricevevano i molluschi profitto dell’aratura dei fondali e del saccheggio dei sedimenti…

Pag. 6


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

SEZ. SETTIMA PENALE, ORDINANZA N.9120 DEL 25/02/2014, UDIENZA DEL 10/01/2014 Con sentenza in data 23/4/2013 il G.i.p. del Tribunale di Milano il Sig. G.Q. è stato condannato in relazione al reato previsto dagli artt.5 e 6 della legge n.283 del 1962, commesso il giorno 1/9/2011. Avverso tale decisione è stato proposto ricorso col quale si lamenta la mancanza dell'elemento soggettivo del reato e la mancanza di offensività del fatto. Trattandosi di impugnazione proposta direttamente dal Difensore non iscritto all'albo speciale per il patrocinio davanti questa Corte, si è in presenza di contrasto con la previsione dell'art.613 cod. proc. pen. e conseguente inammissibilità dell'impugnazione stessa. Il ricorso è, peraltro, palesemente infondato, posto che la presenza di muffe sugli alimenti e di insetti nei luoghi adibiti a conservazione, nonché delle restanti deficienze igieniche accertate dal giudicante hanno non illogicamente condotto al giudizio di responsabilità, giudizio sostenuto con motivazione coerente e priva di vizi interpretativi e logici…

SEZ. TERZA PENALE, SENTENZA N.33313 DEL 01/08/2013, UDIENZA DEL 28/11/2012 A seguito di opposizione a decreto penale di condanna veniva emesso decreto di giudizio immediato nei confronti di M.A. per il reato di cui agli artt. 5 lett. b e 6 1. 283/1962 perché, in qualità di D.D.V., con responsabilità in materia di igiene degli alimenti del Centro cottura di L. della Ditta C. forniva alla Scuola Primaria P. di R. delle pepite di pollo in cattivo stato di conservazione in quanto all'arrivo presentavano una temperatura di 42,5° invece di quella compresa tra i 60° ed i 65° come richiesto dall'art. 31 del DPR 327/80. Difatti, in occasione di un controllo igienico sanitario presso la mensa della scuola primaria P. di R. da parte del personale dell'USL 16, veniva riscontrato che la temperatura delle pepite di pollo, destinate alla mensa stessa ed appena trasportate dalla ditta C. incaricata del servizio, presentavano la temperatura di circa 45°. Tale temperatura è parecchio inferiore alla temperatura minima di 60° imposta dal DPR 327/1980 per i prodotti deperibili da consumarsi caldi al fine di evitare una moltiplicazione esponenziale della carica batterica. Dunque sono stati raccolti dei campioni del prodotto da analizzare. Le analisi condotte in apposito laboratorio hanno dato esito negativo quanto alla presenza di batteri. Ciononostante l'elevato margine di differenza tra la temperatura prevista per legge per l'alimento e quella rilevata è stata considerato indice di un cattivo stato di conservazione della pietanza in esame, rilevante ai sensi dell'art. 5 lett. b) 1. 283/1962. Sulla base di tali risultanze, quindi, è stato iniziato un procedimento penale a carico di M.A. che, in qualità di direttore di divisione Veneto della ditta C. (centri di cottura), era responsabile di fare attuare le norme generali in materia di igiene ed adeguata conservazione dei prodotti alimentari nel suo ambito di competenza territoriale. All'esito di tale procedimento il Tribunale di Padova, con sentenza emessa in data 13 ottobre 2011, riconosceva la penale responsabilità di M.A. per il reato di cui agli arti. 5 lett. b e 6 l. 283/1962 condannando lo stesso alla pena di euro 1.500 di ammenda. Avverso la suddetta sentenza il difensore dell'imputato ha proposto ricorso per cassazione per i seguenti motivi…

Pag. 7


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

LETTURE CONSIGLIATE Clicca sul titolo Come dar le stelle in pasto ai porci La stella, la cozza e il maiale. Poteva essere questo il pruriginoso titolo da dare all'articolo perchè questi sono i soggetti protagonisti di un corposo studio scientifico che ha consentito alla Commissione Europea di modificare il regolamento che impedisce, o meglio limita, l'impiego di (tessuti) animali nell'alimentazione di altri animali da allevamento.

Clicca sul titolo Highly pathogenic avian influenza outbreak H5N8 confirmed at turkey farm in Italy, Veneto Region Il 20 gennaio 2017, in un allevamento di tacchini da carne, situato in località Giare, nel comune di Mira (VE), in cui erano presenti circa 20.500 capi, si è assistito al manifestarsi di una diffusa forma clinica di malattia respiratoria acuta che ha colpito circa 6.000 animali, dei quali almeno 600 sono morti.

Clicca sul titolo Siamo tutti fortunatamente tolleranti... Troppo? Nell’ambito della auspicabile attenzione degli operatori alla Food Fraud, uno degli aspetti di maggiore rilevanza nella relativa analisi del rischio è la possibile esposizione in etichetta di claims non veritieri relativi ad aspetti nutrizionali o salutistici.

Clicca sul titolo Cromo esavalente: un nuovo parametro per le acque destinate al consumo umano Nella Gazzetta Ufficiale n.12 del 16-1-2017, è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell'Ambiente del 14 novembre 2016 che, in materia di tutela delle acque, modifica l'allegato I del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, che attua nel nostro Paese la direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano.

Clicca sul titolo Obbligo di origine in etichetta per latte e derivati: pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.15 del 19-1-2017, il DECRETO 9 dicembre 2016 Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Pag. 8


Rassegna normativa di diritto alimentare e legislazione veterinaria

Clicca sul titolo Sofferenza degli astici 2 Il recente pronunciamento di inammissibilità di un ricorso della Corte di Cassazione con conseguente conferma della condanna di un ristoratore per la detenzione di astici e aragoste in un frigorifero con le chele legate, riporta all'attenzione del pubblico e degli esperti i problemi legati alla commercializzazione di prodotti ittici vivi.

Clicca sul titolo Astici maltrattati, la Cassazione conferma la condanna al ristoratore La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di un ristoratore di Campi Bisenzio, condannato in primo grado per maltrattamento di animali dal Tribunale di Firenze.

Clicca sul titolo Biagio Luganegher, il mostro di Venezia Tra i delitti più efferati nella storia della Serenissima un posto di primo piano spetta ai crimini di Biagio "Cargnio"el luganegher, il “mostro di Venezia”. I fatti si svolsero nella Venezia dei primi del '500 e ebbe per protagonista un uomo, Biasio, detto El Cargnio perché nato in Carnia

Pag. 9


Better safe than sorry‌


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.