Cecioni_luglio2021

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FORMAZIONE Autrice: Simona Vitali

In questa fase di ritorno alla vita, in cui a poco a poco il flusso del turismo sta riprendendo il suo corso, a Firenze, città simbolo di una bellezza ed eleganza squisitamente italiani, c’è chi sta lavorando agli ultimi ritocchi per far spiccare il volo a una triennale di Alta Formazione in materia di Ospitalità e Turismo. HIA (Hospitality Innovation Academy), questa è la sua a denominazione, è destinata, e non poco, a far parlare di sé. Una risposta per l’industria alberghiera che fatica a trovare figure già formate, pronte a rivestire ruoli come Capo Ricevimento, Revenue manager, Food &Beverage Manager... per citarne solo alcuni. Ma anche l’esigenza di cominciare a trasmettere saperi da parte di chi l’accademia l’ha pensata e voluta: Giancarlo Carniani, General Manager del gruppo To Florence Hotels, che di strada in questo settore ne ha percorsa davvero tanta e, come vedremo, ha aperto nuove vie. “Da tempo - racconta Carniani – stavo meditando di iniziare a dedicarmi alla formazione dei ragazzi, che sono libri puliti. Se tu li ispiri e gli dai una visione diversa loro ti regalano grandi soddisfazioni”.

Cosa c’è di nuovo a Firenze

I punti di forza di HIA

• La volontà di valorizzare il capitale umano italiano, cioè aprire le porte dell’Accademia solo a studenti italiani, formandoli come “ambasciatori della bellezza e dello stile del nostro Paese - spiega Carniani - attraverso competenze e conoscenze alberghiere e turistiche di livello internazionale, con particolare attenzione ai cambiamenti tecnologici e alle innovazioni”. Questo almeno nella fase iniziale, poi si valuterà un’apertura anche agli stranieri. La scelta accurata sia delle materie da trattare che dei docenti, con un occhio di riguardo per il tema del digitale applicato all’hospitality. Questo grazie alla presenza, nella compagine societaria, di Mirko Lalli, relatore internazionale e info@hia.academy docente in master e corsi sulla comunicazione e gestione digitale per il turismo, presso diverse università italiane. Anche i temi del design e della transazione ecologica troveranno spazio di trattazione. Il disporre di un albergo scuola, l’hotel Mulino di Firenze (gruppo To Florence Hotels), per la parte didattica principale, i laboratori esponenziali, l’aula informatica principale e le postazioni di ritrovo. La parte digitale invece sarà svolta in altri spazi, per poter dar modo ai ragazzi di confrontarsi con le migliori tecnologie e sentirsi stimolati attraverso l’utilizzo di hub dove convivono startup. Un’interlocuzione in corso con le università svizzere, nello specifico Swiss Education Group, per valutare la possibilità di far concludere la propria esperienza (terzo anno) in Svizzera, presso il rinomato Hotel Institute Montreux. Una selezione di aziende che accettino regolamenti e protocolli etici, volti a far vivere espe-

HIA, l’Accademia dell’innovazione nell’ospitalità e nel turismo

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| luglio 2021


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