Fassa_Ottobre21

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FARE RISTORAZIONE Autrice: Mariangela Molinari

Quando, durante il lockdown, ci si interrogava su ciò che per prima cosa si sarebbe tornati a fare appena possibile, una delle risposte più frequenti era “andare al ristorante”: uno spunto di riflessione decisamente interessante per gli operatori del settore che hanno saputo (e potuto) coglierlo. Anche perché, una volta tanto, gli italiani si sono dimostrati di parola. E, in effetti, l’estate appena conclusa ha fatto segnare a bar e ristoranti un primo decisivo balzo in avanti, con ricavi in crescita di 1,2 miliardi di euro nel solo mese di agosto, secondo i dati diffusi a inizio settembre da Bankitalia. “Se il quadro sanitario evolverà positivamente con il progredire della campagna vaccinale non solo a livello nazionale ma anche internazionale – commenta l’Ufficio Studi di Fipe-Confommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi –, l’obiettivo di riportare la ristorazione ai livelli di fatturato dell’estate 2019 sarà a portata di mano ma solo nel 2023”. Sebbene la ripresa del turismo internazionale sia lenta e i sei miliardi di euro garantiti nel mese di agosto dai turisti internazionali fino a prima della pandemia quest’anno siano stati compensati solo in parte, nel secondo trimestre 2021 il fatturato della ristorazione è cresciuto del 64% rispetto al trimestre precedente e dell’82,7% sullo stesso periodo del 2020 (dati Fipe). Rielaborando i dati Istat, l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio sottolinea, infatti, come il fatturato di bar e ristoranti della scorsa primavera resti comunque inferiore del 34,4% a quello conseguito nel 2019. “Il rimbalzo registrato nel 2021 rispetto al

Estate 2021: numeri e tendenze di una ripresa È stata una buona estate per la ristorazione ma ancora lontana dai numeri pre-pandemia


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