
3 minute read
LO SCENOGRAFO
from Riflettori su... 13
La famiglia Galli da Bibiena
IL PRODUCTION DESIGNER E "ARCHITETTO DELL'EFFIMERO" RACCONTA IL SUO LAVORO
Advertisement
Abbiamo visto nello scorso numero della rivista il grande Baldassarre Peruzzi adesso scopriremo la famiglia Galli da Bibiena, quattro generazioni di artisti, architetti, scenografi... da poterci fare fare una saga cinematografica!
Speriamo di far venire voglia a un produttore di crearla grazie a questa rubrica.
Nello specifico parleremo del grande artista Ferdinando Galli da Bibiena, formatosi a Bologna, studiò prima pittura e poi la prospettiva , eseguendo, sotto la guida Di Giacomo Torelli altro grande scenografo, la scenografia per il teatro della Fortuna di Fano.
Come dicevamo Ferdinando Galli fu anche un grande architetto ma soffermiamoci sullo studio e sulla realizzazione scenografica.
I primi anni del 700 si recò a Barcellona per sovrintendere agli spettacoli per le nozze di Carlo III d’Austria. Poi a Vienna, insieme al figlio Giuseppe, realizzò presso la corte imperiale delle fantastiche scenografie come quella per la festa teatrale di Johann Joseph Fux su libretto di Pietro Pariati, Angelica vincitrice di Alcina, rappresentata all'aperto nel settembre del 1716.
Fu anche autore di tre trattati di architettura e applicazione della prospettiva tra cui L'architettura civile preparata su la geometria e ridotta alle prospettive, dove è teorizzata la veduta per angolo, che permette una visione della scena teatrale diversa da quella dell'epoca barocca in cui la scena del fondale era costruita secondo un punto di fuga su un asse centrale, anche se questa dava maggiore continuità spaziale tra scena finta e sala che invece era reale, la veduta e la scena che si creava ormai non era più una novità per le valutazioni estetiche della prima metà del Settecento.
Con il nuovo sistema pensato dal Galli si andava creare un fondale teatrale costruito attraverso un serie di direttrici prospettiche, con al centro la visione per angolo di un edificio, da cui partono gli assi
Ferdinando Galli da Bibbiena
prospettici, verso due fuochi laterali ed esterni alla scena: in questo modo si poteva avere sia una migliore visibilità da ogni punto della sala che una maggiore spazialità e un senso di infinto sullo sfondo del proscenio.
Stiamo capendo come di volta in volta le scoperte scenografiche vengono man mano negli anni fatte da grandi scenografi!
Anche nelle prossime rubriche continueremo nella storia dei teatri e della scenografia. Per il nostro paese la cultura
TRA I SUOI LAVORI
• Assistente Scenografo: 2000
teatro Buonanotte Mamma regia L. Salveti; 2001 teatro Otello regia G. Del Monaco; 2002 teatro Tancredi regia M. Gasparon; 2003 teatro Proserpine regia M. Gasparon; 2003 teatro Orfeo regia M. Gasparon; 2015 teatro Una coppia in provetta regia G. Corsi;
• Scenografo: 2006 Premiere del
film animato The Wild (Disney), 2017 Design Area Kids Family Hotels, 2018 teatro Romeo e Giulietta regia M. Iacopini. 2019 teatro La leggenda di Thor regia A. Ronga

Una scenografia teatrale del Bibiena, con l'utilizzo delle quinte prospettiche
è un bene fondamentale da cui poter rinascere e trovare nuove vie e nuovi stimoli. La nostra storia lo dimostra e ne possiamo vedere le testimonianze sparse su tutto il territorio italiano.
Speriamo di tornare a vedere al più presto queste meraviglie in teatro e di gustarci una bella serata come ai vecchi tempi in cui era la normalità.
Alla prossima.. • RS
IL VIDEO
Inquadra il QRcode e guarda i suoi lavori

La Traviata di Giuseppe Verdi - Esempio di prospettiva centrale
