1 minute read
The greatest star(s)
from Riflettori su... 14
The greatest star(s)
COSA SAREBBE IL MUSICAL SENZA LE SUE DIVE? CARRELLATA SEMISERIA E PARZIALE (MOLTO, MA MOLTO PARZIALE, IN TUTTI I SENSI) DI ALCUNE DELLE PIÙ LEGGENDARIE LEADING LADIES DEL GENERE...
Advertisement
Avoler parafrasare Neil Patrick Harris nel numero di apertura dei Tony Awards del 2011, quando diceva che Broadway “It’s Not Just for Gays Anymore”, potremmo azzardare che il musical it’s not just for… divas anymore. Ma mentiremmo. Non so, forse è il retaggio dell’antichità classica, quando gli uomini inventavano dei e semidei (nello specifico dee e semidee, ninfe, naiadi & C.: le “dive” insomma) e raccontavano storie su di loro, ma anche il mondo del musical in fondo ha sempre creato la propria - ragguardevolissima - quota di figure leggendarie, molto spesso di sesso femminile. Ancora oggi i melomani litigano su chi fosse meglio tra la Callas e la Tebaldi? Be’, noi rispondiamo belli pacifici con l’infinita storia che la buona Idina (Menzel) s’è presa il ruolo, a prove iniziate, di Elphaba soffiandolo a Stephanie (J. Block).
Ma su chi stia meglio e più a suo agio tutta bella pittata di quella specifica tonalità verde ramarro mentre punta al cielo una scopetta di saggina è solo la punta di un iceberg che comprende nomi, e storie, di tante stelle, che da sempre hanno illuminato con il loro talento, e spesso con le loro intemperanze, il mondo del musical.
Premessa doverosa, ne citerò molte e molte di più invece no, ma non pretendo di fare un trattato omnicomprensivo ed esaustivo, sarebbe lunghetto e anche piuttosto inutile. Mi limiterò all’equivalente di una chiacchiera che leghi nomi lontani e altri più vicini, seguendo un labile filo logico di ricordi (più che altro personali) e associazioni mentali (ancora più labili e personali), ma che forse qualcuno potrebbe persino condividere. Una specie di I remember, il libro-evento di Joe Brainard, in salsa musical,