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La figura della donna nella storia del teatro

VIAGGIO NELLE INTERPRETAZIONI DELL'UNIVERSO FEMMINILE: DA MEDEA AD ANNA MAGNANI

Riflettori su, in quanto allegato di www.silviaarosio. com, testata online regolarmente registrata al Tribunale di Milano come quotidiano, da questo mese, ha aperto ai tirocinanti. Quest’anno daremo la possibilità di tirocinio a Veronica Frasca, 21 anni, laureanda alla triennale D.A.M.S. con la specializzazione in Teatro presso l’Università di Bologna. Veronica, appassionata di prosa e musical, studia da quattro anni con Christine Grimandi. È appassionata di regia teatrale e critica e dal mese di Marzo avrà un suo spazio sul nostro giornale. Abbiamo assegnato a Veronica una ricerca sulle Donne nel teatro, visto il focus del giornale del mese di marzo: con l’aiuto di Christine Grimandi, la studentessa ci ha mandato questo articolo.

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Veronica Frasca

L’8 marzo si celebra, a livello internazionale, la Festa della Donna. In occasione di questa ricorrenza si è portati ad esaltare le donne di tutte le età, impegnate in differenti ruoli e ambienti. Ma la storia è essa stessa complice della trasformazione che, nei secoli, ha visto un graduale e progressivo cambiamento della donna. Un cambiamento non di natura fisica: la femmina non ha mutato geneticamente e, nemmeno di forma e aspetto, ma la sua grazia consapevole, forte e determinata, ha trasformato, invece, la mente maschile al suo cospetto. Nell’ambito teatrale i ruoli femminili sono sempre stati presenti e rappresentati. Anticamente, la figura femminile veniva associata all’isteria e alla stregoneria, successivamente era musa ispiratrice, elogiata e ammira-

Scena dal mito di Medea (hydria attica a f.n. , Pittore del Gruppo di Leagros 500-470 a.C.)

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