SILVIA DENNA
Portfolio di Architettura e Design
Applicazione per tirocinio - laurea magistrale in architettura
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contenuti 04 05 07 08 / 13 14 / 19 20 / 25 26 / 33 34 / 39 40 / 55
su di me curriculum lavori selezionati I. Dalle necessità urbane al progetto del prodotto interno d’arredo II. Interni come strumento per raccontare la storia III. Interni come ragione del progetto di riuso IV. Vivibilità urbana attraverso attraverso piccoli innesti urbani V. Strutture milanesi VI. Estratto di tesi triennale
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su di me Sono un architetto di primo livello con una Laurea Triennale in Progettazione dell’Architettura dal Politecnico di Milano. Sono attualmente iscritta all’ultimo anno di Laurea Magistrale in Architettura - Ambiente Costruito - Interni al Politecnico di Milano. Il mio attuale obiettivo è di laurearmi entro la fine dell’anno, sostenere l’esame di Stato e trovare un buono Studio di Architettura dove iniziare la mia carriera, migliorando le mie qualità in progettazione architettonica.
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SILVIA DENNA 346 96 93 154 0331 38 22 73 silvia.denna@mail.polimi.it
PROFILO
CAPACITÀ
Nazionalità: italiana Data di nascita: 25/08/1994 Luogo di Nascita: Busto Arsizio
Diploma di Maturità Liceo Scientifico Blase Pascal Luglio 2014
Autocad 2D Autocad 3D Archicad Revit Rhino SketchUp Artlantis Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe Indesign Office Word Office Excel Office Power Point Pages Numbers Keynote Prezi
ESPERIENZA LAVORATIVA
LINGUE
Architetto Studio Colombo Zara, Busto Arsizio Marzo 2017 / Giugno 2017
Italiano inglese
FORMAZIONE Laurea Magistrale in Architettura Politecnico di Milano, laurea magistrale in Architettura - Ambiente Costruito - Interni in corso Laurea Triennale in Architettura Politecnico di Milano, laurea triennale in Progettazione dell’Architettura Settembre 2017
0
100
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numero
6
lavori selezionati I II III IV V VI
progettazione di architettura degli interni / Envisioning San Siro restauro e conservazione di edifici storici / Chiaravalle progetto professionale / recupero di un sottotetto tactical urbanism / Controspine progetto e costruzione dell’architettura / P.ta Romana estratto di tesi triennale
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Dalle necessità urbane al progetto del prodotto interno d’arredo
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I corso PROGETTAZIONE DELL’ARCHITETTURA DEGLI INTERNI professori
ROBERTO RIZZI LUCA SARTO architetti MARTA AVERNA M. CAMPONAGARA ALBERTO PIZZI tema REDEVELOPMENT OF A RUN DOWN COUNCIL ESTATE luogo SAN SIRO, MILANO anno 2018
Il progetto nasce dalla riqualificazione di un quartiere popolare di Milano, all’interno del quale si è voluta restituire una dignitosa quantità di metratura ad ogni abitante. Si parla di circa quindici edifici di cinque piani dov’erano presenti innumerevoli appartamenti sotto soglia dove vivevano famiglie molto numerose. Con il nostro progetto abbiamo ristabilito le suddivisioni di queste case per famiglie e abbiamo anche incluso spazi utilizzati per altre funzioni, sia private che socialmente utili, come aree affittabili per il coworking, lavanderie condivisibili, le biblioteche e aule studio, oltre che grandi terrazze per il tempo libero. Il progetto presuppone anche che questi ambienti siano interconnessi, attraverso cambiamenti marcati di pavimentazione, o dispositivi dettagliati come quelli progettati per gli ingressi. I dettagli del progetto arrivano alla scala degli arredi, progettati per essere realizzati su misura per l’abitante che lo utilizzerà. 9
alloggi tipologie distrubutive
edificio B assonometria sezionata
D B
assonometria generale
approfondimento alloggio tipo per due persone
A
A’
approfondimento alloggio temporaneo di condivisione
edificio B pianta del piano terra
sezione AA’
edificio D pianta del piano tipo
Biennale di Venezia 6 Luglio 2018
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modello generale 1:200
modello approfondimento 1:20
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Interni come strumento per raccontare la storia
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II corso RESTAURO E CONSERVAZIONE DI EDIFICI STORICI professoresse GABRIELLA GUARISCO DANIELA ORENI architetti GIUSEPPE CLERICI SERENA ROMITO tema PROGETTO DI RIUSO DELLA CASCINA GEROLA E RESTAURO DEL REFETTORIO DELL’ABAZIA DI CHIARAVALLE luogo CHIARAVALLE MILANESE (MI) anno 2017
Il progetto riguarda la conservazione del piccolo borgo nato attorno all’Abbazia di Chiaravalle. In particolare, comprende un progetto di riuso di una cascina lombarda e un progetto di restauro del chiostro dell’Abbazia. L’area della cascina è di circa 200 mq, immersi in una proprietà agricola di circa 300 mq. Nel loro stato attuale, gli edifici stanno cadendo a pezzi. Partendo da una condizione ipotetica di strutture già ripristinate, il progetto si concentra su una nuova ridistribuzione degli ambienti. Il nuovo sito comprenderà un B&B con spa, un museo sulla storia del borgo di Chiaravalle e un luogo dedicato alla produzione di birre, tradizione portata avanti negli anni dai monaci dell’Abbazia. Il progetto di restauro riguarda una campata del portico del chiostro, che presenta parecchi livelli di degrado. Successivamente allo studio dei vari livelli di degrado e delle loro ragioni, il progetto fornisce alcune soluzioni per questi problemi. 15
prospetto Bed&Breackfast residenze reception
pianta gialli e rossi con funzioni piano terra
servizi, depositi, risalite centro benessere orti privati itinerario museale sala lettura reception museo birrificio artigianale sale museali ristorante sala degustazione
prospetto Museo
pianta generale arredata piano terra
vista Itinerario Museale
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vista Sala Mostra
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Interni come ragione del progetto di riuso
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III lavoro LAVORO PROFESSIONALE studio STUDIO COLOMBO ZARA BUSTO ARSIZIO (VA) architetti GIUSEPPE COLOMBO CHIARA ZARA tema RECUPERO SOTTOTETTO luogo MAGNAGO (VA) anno 2017
Il progetto consiste nella ristrutturazione edilizia di un particolare edificio, sito in una zona residenziale sottoposta a tutela ambientale, a considerata la tradizionale tipologia architettonica di corte lombarda. Il progetto consiste nel riuso della cascina come residenza di famiglia. Esso riguarda principalmente gli spazi interni, in quanto nella pratica di pratica di autorizzazione paesistica veniva richiesto di mantenere il piÚ possibile le facciate originali. Una delle caratteristiche peculiari di questa tipologia architettonica è la ringhiera: di solito sono protezioni in legno o in metallo, che delimitano i ballatoi interni al cortile di fronte ai locali dei piani superiori. Inoltre, le corti lombarde sono quasi sempre caratterizzate da uno strato di intonaco esterno di colore chiaro, che viene uniformemente posato sulle pareti. Per quanto riguarda gli spazi interni, il progetto si muove in termini di openspace, ad eccezione delle camere da letto situate al piano superiore. 21
pianta gialli e rossi primo piano
pianta gialli e rossi piano terra
prospetto su strada
pianta arredata primo piano
pianta arredata piano terra
prospetto su cortile interno
Sopralluogo
24
Cantiere
Cantiere
25
VivibilitĂ urbana attraverso piccoli innesti urbani
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IV corso LABORATORIO TEMATICO professoresse CHIARA MERLINI CRISTINA RENZONI architetti DAVIDE SIMONI NICLA DATTOMO tema MILANO 50’ / ‘70 RIPENSARE L’EREDITÀ DELLA CITTÀ IN ESPANSIONE luogo QUARTIERE GALLARATESE (MI) anno 2018
Il compito del progetto è quello di affrontare il patrimonio critico che la città in espansione della seconda metà del XX secolo ha lasciato nella città in cui viviamo oggi. In particolare, l’obiettivo quello di è garantire una migliore vivibilità dello spazio per gli abitanti. In effetti, il progetto si muove dal trasferimento di alcuni percorsi principali, fino alla realizzazione di piccoli innesti, pensati per coloro che vivono realmente quegli ambienti. In particolare, sono stati modificati i perimetri di alcune scuole a favore della creazione di luoghi pubblici “più interni”, a discapito degli spazi pubblici già esistenti. Tutti gli interventi si ricollegano tra loro da due percorsi principali che si contrappongono alla “Spina Vitale” disegnata da Bottoni negli anni ‘60. Per questo motivo prendono il nome di “Controspine”. Il progetto interessa l’ambito pubblico quanto quello privato: infatti, sono studiati anche moduli per regolare le aree di parcheggio e le strade di accesso garantite ad ogni abitante. 27
controspine
sistema privato parcheggi e strade interne
sistema pubblico parcheggi ad anello
riduzione dei parcheggi
8%
OGGI
PROGETTO
43%
+6% 47%
47% masterplan generale in scala 1:2000
approfondimenti in scala 1:200
+6%
43% suolo permeabile
+2%
+2% +6%
+6%
-1%
-1%
pianta dell’intervento nel quartiere di Bonola in scala 1:500
assonometria dell’intervento nel quartiere di Bonola in scala 1:500
approfondimenti in scala 1:200
ABACO dei dispositivi progettuali
panca + vasca con bassa vegetazione
campo da gioco
panca + vasca con alberi
padiglione in legno con panche
bosco fitto d’alberi
moduli tipo per parcheggi verdi
playground per bambini
sabbiera per bambini
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Innesto pensilina nella recinzione scolastica
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vsta Via Francesco Cilea
32
vista Mercato di San Leonardo
33
Strutture Milanesi
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V corso PROGETTO E COSTRUZIONE DELL’ARCHITETTURA professori FABRIZIO SCHIAFFONATI FRANCO MOLA architetti FEDERICO SIRONI CHRISTIAN BIANCO tema UNA TORRE PER PORTA ROMANA luogo EX SCALO PORTA ROMANA MILANO anno 2018
Il progetto parte dalla definizione di un masterplan di riqualificazione per l’ex scalo di Porta Romana e arriva al progetto esecutivo di una delle torri residenziali presenti nel masterplan generale. Dopo lo sviluppo preliminare del piano generale, le fasi definitive ed esecutive hanno delineato gli aspetti funzionali, distributivi e tecnologici della costruzione della torre, arrivando fino alla scala di 1: 20. La torre si inserisce all’interno di un sistema di tre torri, collegate tra loro al piano terra, attraverso una piastra comune di funzioni pubbliche, come supermercato, asilo nido, ristorante e negozi. La pianta del piano tipo comprende sette appartamenti, serviti da due corpi scala, posizionati all’interno del nucleo strutturale, insieme agli ascensori e al vano tecnico. Il core centrale è leggermente ruotato, in modo da poter sperimentare i carichi verticali e le spinte orizzontali in un caso atipico.
35
masterplan generale ex scalo di Porta Romana 25.44 5.14
5.32
4.50
11.40 2.33
1.39
2
0.53
3
D2
2.89
1.68 D1
0.90 1.31 2.10
PT-A7 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 13.00 m²
M3
10
0.80 2.10
0.80 0.60
App. 12
2.89
0.80 2.10
1.82
1.50
2.45
5 cm 30 cm 5 cm 30 cm
1.55 1.70
M3
2.92 2.20 2.70
4.07
1.62
0.90 2.10
3.58
0.72
1.37
1.82
4.30
1.46
E
0.78
1.68
0.99
0.87 2.72
1.58 1.21
PT-A6 Bagno H: 2.70 m 6.30 m²
1.96 2.15
2.72
M1
D4
4.87
PT-A6 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 23.20 m²
M2
PT-A6 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 12.50 m ²
3.14
PT-A5 Bagno H: 2.70 m 5.80 m²
1.40 1.55
0.61 D2
D4
2.11 2.72
2.01 M2
D1
M1
PT-A6 Loggia H: 2.98 m 8.80 m²
1.46 2.02
3.50
PT-A4 D2 Bagno H: 2.70 m 4.80 m²
0.96
1.99
2.40 3.75 5.77 D2
D1 PT-A4 Camera Singola H: 2.70 m 9.60 m²
1.60
2.67
M1
M2
1.65
7.23
2.00 2.70
2.00 2.70
2.95
M2
2.00 2.70
D2
0.80 2.10
1.07 3.11
2.20 2.70
2.20 2.70
1.50 1.49
3.55
3.75
1.99 PT-A4 Disimpegno H: 2.70 m 3.34 2.40 m² 1.20
3.35
2.54
2.73
D1
0.80 2.10 PT-A4 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 24.80 m²
2.59 1.50
M1
F
PT-A4 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 12.30 m²
2.86
PT-A5 Open Space H: 2.70 m 34.10 m²
App. 11
2.46
2.99 1.62
D1
3.73
2.00 2.70
2.00 2.70 2.45
3.32
3.13
D4
M3
1.87
4.94
0.80 2.10
0.80 2.10 3.89
3.90 4.88 4.88
2.17 2.30
16.98
4.54
4.48
1.96
D4 1.73
2.73
4.43
0.86
0.80 2.10
M2
M3
2.23
M3
0.90 1.31 2.10
1.19
D2 0.87
2.56 1.31
1.80
1.80
3.27
5.49
2.45
0.90 2.70
PT-A3 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 12.70 m ²
2.45
0.90 2.10
PT-A7 Loggia H: 2.98 m 11.30 m²
3.86
3.43
2.26
2.01
D1
0.95
M3
3.26 PT-A7 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 24.30 m²
M3
1.86
5.10
0.90 2.10
5.60
0.90 2.70
0.36
10 1.20
1.80
1.00 2.10
M2
9
11 1.81
2.08
1.80
3.25
12
2.25
1.11
Canna Shunt
1.18
3.45 PT-A4 Loggia H: 2.98 m 6.30 m²
2.55
2.58
PT-A5 Balcone H: 2.98 m 6.70 m² 3.37
1.48
4.23 7.72
0.17
0.17
1.86
2.54
1.85 8.46
pianta arredata piano tipo
A
4.19
0.67
0.60 0.80
8
1
2.80
2.89
7
13
2.01
M3
1.20
6
14
2.00 2.70
2.81
1.38 1.43
M3
5
15
PT-A3 Camera Singola H: 2.70 m 8.10 m²
D1
4
16
0.90 2.70
D3
0.80 2.10
0.80 2.10 2.80
3
17
7.69
2.01
2.67
4.24
PT-A3 Disimpegno H: 2.70 m 3.40 m²
2.90
4.49
2
18 2.25
19 20
1.15
1.63
1.46 1.38
PT-A3 Bagno H: 2.70 m 5.90 m²
1
19
18
2 1
PT-A7 Bagno H: 2.70 m 5.90 m²
1.18 1.55
1.50
20
17
3
4.49
0.82
1.70
D2
2.25
1.00 2.10
4.25
D
4
D2 2.90
0.80 2.10
16
3.57
2.45
2.01
7.69
15
3.85
1.46
M3
2.01
14
0.63
PT-A3 Loggia H: 2.98 m 10.30 m²
1.23
1.51 D1
13
5
0.80 2.10
0.90 2.70
12
8
6
PT-A7 Disimpegno H: 2.70 m 3.30 m² 2.77
PT-A7 Camera Singola H: 2.70 m 8.00 m²
2.25
11
9
7
D1
M1 2.77
1.80
3.26 5 cm 5 cm 25 cm
5 cm 45 cm 2.08 10 cm Canna Shunt 45 cm 1.11 M3 5 cm
1.20 0.95
1.20 2.09
5.11
2.45 M3
4.21
8.14
M3
M3
PT-A3 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 25.60 m²
1.00 2.10
2.29 0.90 2.70
1.86
2.45 2.56
M2
2.20 2.71 2.70
2.68
0.90 2.10 1.61
1.00 2.10
1.31 D4
C
1 cm 1.25 cm 5 cm 25 cm 5 cm 1.25 cm 1 cm
2.26
1.90 4.43
1.46
D4
1.80
1.80 M3
1.46
2.93 1.93
0.80 2.10
2.64
0.58
M2
0.80
0.95
4.06
9.89
2.40
1.74 1.60 2.70
0.80 2.10
1.20
PT-A2 Bagno H: 2.70 m 5.90 m² 4.04
3.04
0.90 2.70 PT-A1 Loggia H: 2.98 m 7.50 m²
D2
1.70
4.88 4.88
3.89
5.35
0.90 2.10
2.23
5.96
1.33 1.85
PT-A2 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 13.10 m²
2.00 2.70
M2
25.44
PT-A2 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 33.00 m²
3.30
0.07
1.41
5.83
3.73
3.45 PT-A2 Disimpegno H: 2.70 m D1 4.10 m² 3.46
0.99
PT-A1 Soggiorno/Cucina H: 2.70 m 29.40 m²
1.85
5.26
1.05 1.92
1.29
0.80 2.10
2.53
9.11
3.25
3.79
D4
0.80 2.10
D1
PT-A2 Camera Singola H: 2.70 m 8.40 m²
4.05
D1
2.44
0.90 2.70
1.19
3.08 M1
D1
1 cm 1.25 cm 4 cm 12 cm 4 cm 1.25 cm 1 cm
2.29
PT-A1 Disimpegno H: 2.70 m 6.00 m² 5.04
0.80 2.10
0.80 1.20 2.10 1.80
3.45
1.50
0.80 2.10
M1
B
2.79 0.90 2.70
0.80 2.10
D2
6.76
2.46
3.27
M2
PT-A1 Camera Singola H: 2.70 m 8.60 m ²
4.21
0.80 2.10
1.01
1 cm 10 cm 5 cm 25 cm 10 cm 1 cm
1.49 1.50
D1
PT-A1 Camera Singola H: 2.70 m 8.00 m²
2.11 3.85
1.92 1 cm 1.25 cm 7.5 cm 1.25 cm 1 cm
0.80 2.10
PT-A1 Camera Matrimoniale H: 2.70 m 13.10 m²
4.21
PT-A1 Bagno H: 2.70 m 6.00 m²
0.80 2.10
2.00 2.70
6
0.80 2.10
1.77
PT-A2 Loggia H: 2.98 m 8.90 m²
0.90 2.70
2.78 1 cm 1.25 cm 10.5 cm 1.25 cm 1 cm
2.11 D2 M1
3.90
5
0.80 2.10
2.76
0.90 2.70
0.90 2.70
1.00
1.16
1.42
4
2.20 2.70
A 1.51
0.91
1.21
3.98
0.90 2.70
0.40 Pluviale
3.57 10.69
0.53
1.21
3 cm 7 cm 10 cm 25 cm 5 cm 10 cm 1 cm
1
6.10
3.27
2.13
2.00 2.70
0.82
0.75
0.20 2.14
1.34
1.24 4.59
estratto materico sezione e prospetto
approfondimento 1:20 pianta
approfondimento 1:20 sezione
38
39
Estratto di Tesi Triennale
40
VI tema AGGREGAZIONE COMPENETRAZIONE FLUIDITA’ anno 2017
Il lavoro presentato, incentrato sull’ambito residenziale, affronta il tema della distribuzione degli spazi interni e analizza la quantità di forme che un progetto può generare, in relazione a diversi temi. La ricerca verte su tre concetti chiave: attraverso l’aggregazione di elementi architettonici, forme e funzioni, è possibile creare ambienti che risultino tra loro interconnessi; attraverso il concetto di compenetrazione degli spazi, le stanze entrano in una continua comunicazione tra loro, senza perdere un certo livello di intimità; infine, è anche fontamentale che un ambiente sia caratterizzato dalla fluidità degli spazi interni, ovvero che sia un luogo dove architettura, design, arte, arredo non siano in alcun modo lasciati al caso, ma presentino un continuo richiamo l’uno con l’altro, e dove l’interno sia in costante relazione con l’esterno, senza interruzioni. L’analisi della sequenza degli spazi risulta quindi un tema fondamentale, al fine di ottenere uno ambiente adatto alla permanenza delle persone. 41
La sequenza degli spazi
AGGREGAZIONE - COMPENETRAZ
tre aspetti fondamentali della distribuz come strumenti generatori di re
AGGREGAZIONE
COMPENETRAZIO
tra gli elementi architettonici tra le diverse desitinazioni funzionali
tra spazi comuni e spazi privati tra le diverse stanze
AMBITO PUBBLICO SPAZIO DELLA SOCIALITÀ
AMBITO RESIDENZIALE SPAZIO DELL’INTIMITÀ
aggregazióne
s. f. [dal lat. tardo aggregatio -onis]
1. L’aggregare, l’associare, e anche il complesso delle persone o delle cose che vengono aggregate o che si aggregano; luoghi al chiuso o all’aperto in cui gruppi di individui che abbiano interessi e tendenze comuni possono incontrarsi e svolgere attività varie.
Progetto di un teatro ispirato a Casa Tugendhat Lab. Progettazione Architettonica 1 Primo anno
compenetrazióne
s. f. [der. di compenetrare]
1. il fenomeno del compenetrarsi di due m l’una nell’altra, fusione. 2. (fig.) il sentirsi intimamente parteci immedesimazione, partecipazione
Progetto di un edificio residenziale a torre Lab. Progettazione Architettonica 2 Secondo anno
ZIONE - FLUIDITÀ
zione spaziale elazioni
materie
ipe, e
e
FLUIDITÀ tra esistente e nuovo progetto tra interno ed esterno tra arte e architettura AMBITO RESIDENZIALE SPAZIO DELLE RELAZIONI
fluidità
s. f. [der. di fluido]
1. (fig.) Scorrevolezza: f. di parola, f. di stile; è stato molto ammirato per la f. della sua eloquenza
Progetto di un ampliamento contemporaneo Lab. Progettazione dell’Architettura degli Interni Terzo anno
Silvia Denna | 825475
3
INTRODUZIONE
ONE
AMBITO PUBBLICO - SPAZIO DELLA SOCIALITÀ Progetto di un teatro ispirato a Casa Tugendhat / Lab. Progettazione Architettonica 1 / Primo anno
Sopra il Prosp A sinistra la P
AMBITO
Progetto di un t
Quando si p aspetti e pa elementi dell nell’architettu spazi archite all’interno di Gli elementi specifico, son arrotondato. individuano f
In Casa Tuge del Novecen semicerchio con una cla tridimension semicerchio tondo, intera Nel Padiglio Van der Rohe ritrovano in marmo utilizz
Questi eleme può essere d vetrate di un Berlino), sem un unico amb uno spazio p limite del sal conduce ad a
petto dell’ingresso, Pianta del Piano Terra del Teatro. petto dell’ingresso, Pianta del Piano Terra del Teatro.
O PUBBLICO - SPAZIO DELLA SOCIALITÀ
Silvia Denna | 825475
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Silvia Denna | 825475
5
Silvia Denna | 825475
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AGGREGAZIONE
enti architettonici, aggregati sotto un unico involucro, che dato dalle mura perimetrali di una casa, o dalle lunghe n museo (come nel caso della Neue National Galerie di mbrano riusciure a comporre una dialettica all’interno di biente apparentemente aperto. Infatti il semicerchio crea più racchiuso e familiare, mentre il setto va a delineare il lotto, al di là del quale vi è un elegante passaggio che altri luoghi del padiglione.
tra tra gli gli elementi elementi architettonici architettonici / tra/ tra le destinazioni le destinazioni funzionali funzionali
Durante il laboratorio del primo anno, un esercizio progettuale è stato quello di immaginare un nuovo teatro, fuori da spazio e tempo, con l’ispirazione data da un’architettura d’autore. La mia scelta di riferimento è stata proprio Casa Tugendhat, così gli stessi elementi che all’interno del capolavoro miesiano creavano degli spazi di raccolta in un ambiente familiare, vanno ora a dialogare con la realtà sociale del nuovo progetto di un Teatro. Lo spazio è innanzitutto dato da un grande involucro di forma rettangolare, che al suo interno ospita altre forme pulite, in particolare: linea, rettangolo e cerchio. Questo vasto parallelepipedo vetrato, accoglie la clientela e la lascia libera di viaggiare in quello che può essere un luogo che ospita svariate funzioni, come quella di esposizione temporanea di opere d’arte. Inoltre la scelta di un involucro che sia totalemente vetrato è dettata dal fatto che si vuole insinuare nel visitatore una sensazione di rapporto con l’esterno, che può essere la proiezione verso di esso o la Sotto sensazione quasi di aver inglobato l’esterno, in uno spazio artificiale, e a sinistra la sala da pranzo della Casa Tugendhat, per questo a scala umana. parla di aggregazione, essa può essere associata aapiù Sotto Nel progetto si distinguono poi tre zone precise. L’area del “grande destra una vista esterna del Padiglione Barcellona assaggi del progetto architettonico. Innanzitutto agli a sinistra la sala da pranzo della Casa Tugendhat, vuoto”, una sala contenuta di circa 150 mq, rettangolare, che serve ad la stessa architettura (pilastri, travi, setti). Questi elementi, a destra una vista esterna del Padiglione Barcellona ospitare gli spettacoli; un altro blocco rettangolare, molto più piccolo, ura dei maestri, sono riusciti talvolta a creare veri e propri dedicato al guardaroba; infine la biglietteria, in cui un bancone a ettonici, attraverso il loro posizionamento strategico forma di semicerchio è racchiuso da una parete circolare, che delinea una pianta aperta e libera. l’ambiente di lavoro e d’archivio. Infine ho inserito due setti murari, i architettonici che considero in questa tavola, nello uno che connette i due blocchi rettangolari, come se li unisse in no quelli dati dal setto murario lineare puro e dal setto un ‘passaggio successivo’ a quello della biglietteria: il percorso Le forme che li generano sono pulite (linea e cerchio) ma della clientela parte dalla biglietteria, prosegue al guardaroba ed è funzioni ben più precise. direttamente spinto verso la sala teatrale; l’altro setto sta a costeggiare la grande scalinata che scende verso il piano seminterrato, ospitante endhat, progettata da Mies Van der Rohe negli anni ‘30 altri servizi del Teatro, come il deposito, i laboratori, le toilettes. nto, le ritroviamo entrambe; in particolare, in pianta, un L’intento è stato quello di ricreare un ambiente aperto che mettesse in individua la sala da pranzo, arredata accuratamente relazione tra loro gli ospiti, ma con all’interno aree ben precise, anche assica tavola rotonda. Essa, spostandoci sulla vista a livello funzionale. Il metodo è quindi stato quello di utilizzare pochi nale, sembra proprio essere abbracciata da quel elementi, ben determinati. estruso verticalmente, che si trasforma quindi in un setto amente composto da legno. Lo spazio ottenuto attraverso il progetto del teatro permette la one tedesco di Barcellona, progettato sempre da Mies separazione tra gli ambienti, sebbene siano opportunamente e per l’esposizione universale di Barcellona del 1929, si aggregati tra loro attraverso i diversi elementi architettonici, e pianta solamente linee rette, proiezione delle lastre di agevola la relazione interpersonale tra gli utenti, generata dallo zate come rivestimento, in svariate sfaccettature e colori. spazio vuoto destinato alla socialità
tra gli elementi architettonici / tra le destinazioni funzionali
AGGREGAZIONE AGGREGAZIONE
teatro ispirato a Casa Tugendhat / Lab. Progettazione Architettonica 1 / Primo anno
AMBITO RESIDENZIALE - SPAZIO DELL’INTIMITÀ Progetto di un edificio residenziale a torre / Lab. Progettazione Architettonica 2 /Secondo anno
Accessi Circolazione serviti Spazi serviti
Accessi Spazi Circolazione
Spazi serventi Spazi serventi
Spazi serviti
pubblici Spazi comuni
SpaziSpazi serventi Spazi pubblici
Spazi privati Spazi privati
Spazi privati
PROSPETTO NORD-EST
Politecnico di Milano Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
ecnico di Milano ola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni ORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
delle Costruzioni ETTONICA 2
PROSPETTO SUD-EST
PROSPETTO SUD-OVE
Schema della distribuzione degli spazi
Miriana Bonello - 828586 Carola Brandini - 825416 Silvia Denna - 825475
Miriana Bonello - 828586 Carola Brandini - 825416 Silvia Denna - 825475
Area 1:Isolato compreso tra via Guglielmo Silva, via Flavio Gioia, viale Eginardo e via Francesco Albani Titolo: Clash Tower
SCALA 1:200 0
Area 1:Isolato compreso tra via Guglielmo Silva, via Flavio Gioia, viale Eginardo e via Francesco Albani Titolo: Clash Tower
Pianta del Piano Tipo
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Miriana Bonello - 828586 Carola Brandini - 825416 Silvia Denna - 825475
SCHEMA DI DEFINIZIONE DEGLI SPAZI
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Area 1:Isolato compreso tra via Guglielmo Silva, via Flavio Gioia, viale Eginardo e via Francesco Albani Titolo: Clash Tower
tav. 3 SCHEMA DI DEFINIZIONE DEGLI SPAZI
Prospetti degli affcci O
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PROSPETTI
tav. 7
Politecnico di Milano Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Co LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTON
tav. 3
PROSPETTO NORD-OVEST
Miriana Bonello - 828586 Carola Brandini - 825416 Silvia Denna - 825475
Area 1:Isolato compreso tra via Guglielmo Silva, via Flavio Gioia, viale Eginardo e via Francesco Albani Titolo: Clash Tower
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PROSPETTI
tav. 8
NE COMPENETRAZIONE
ostruzioni NICA 2
tra spazi comuni e spazi privati / tra le diverse stanze
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AMBITO RESIDENZIALE - SPAZIO DELLE RELAZIONI
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Progetto di un ampliamento contemporanea / Lab. Progettazione dell’Architettura degli Interni / Terzo anno
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AMBITO RESIDENZIALE - SPAZIO DELLE RELAZIONI
PIANTA PRIMO PIANO scala 1:100
Progetto di un ampliamento contemporanea / Lab. Progettazione dell’Architettura degli Interni / Terzo anno
destra,la la porzione porzione centrale AAdestra, centrale Pianta del Pianta del Piano Piano Sopra,la la pianta pianta del Sopra, del Primo Primo AAsinistra dell’ing sinistra le le Viste Viste dell’ing ee del fronte del salotto salotto fronte Sotto il Prospetto fronte
Al terzo anno l’attività verte su un elegante progetto, ovvero una Villa sul Lago di Ginevra. La villa, di forma rettangolare ed in stile classico, è una prees con cui è necessario confrontarsi. La scelta è quindi quella di utilizzare una forma anticlassica, ma che sappia creare una relazione compositiva ed e e soprattutto a livello di spazi interni. La forma del nuovo impianto, già data, sembra tentare di raggiungere il lago attraverso più passi, dettati da forme rigide e segmentate. Applicando delle vetrate a tutta altezza negli angoli che puntano verso il Lago, si riescono a sfruttare a pieno questi affacci, che consentono una gra vista ed una costante relazione con l’ambiente naturale in cui è immersa la Villa. La forma frastagliata del nuovo aggancio alla Villa, sembra quasi appartenere al mondo naturale, senza regole. Questo aspetto formale è ulterior evidenziato dalla scelta del materiale di rivestimento, il legno, che, in contrasto con l’intonaco bianco, si sposa con il trattamento esterno della Villa es
ARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
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TAV.
Il rapporto di tensione verso il lago, è molto percepito anche dall’interno. Infatti all’ingresso, dopo essere ac da una grande scala monumentale, di pianta ovale, si è subito immersi in un unico grande spazio, in cui ni interrompe la visuale, immediatamente proiettata verso il lago. Infatti ci si trova in un ambiente libero, che non ha distrazioni: è caratterizzato da colori chiari, grandi vetra qualche punto di colore dato dalle opere ospitate nella parete attrezzata. La vista invita a proseguire verso il lago, a cui è dedicato l’ambiente sul fondo, caratterizzato da una grande ve ad angolo con possibilità di scorrere e aprirsi totalmente sul giardino. L’area si sviluppa in due salotti accostati, più conviviale e l’altro più formale, anche se entrambi racchiusi in questa zona esclusiva, caratterizzata anch abbassamento di quota, ci si trova a -0,50mt e a diretto contatto con l’esterno. La vista torna ad esser costantemente proiettata verso l’esterno in qualsiasi posizione, infatti anche ponendos le spalle verso il lago, le pareti non parallele che costituiscono la parete attrezzata, lasciano creare dei piccoli sc questa volta non più diretti verso il lago, ma verso il bosco in cui è immersa la dimora.
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA POLITECNICO CARUZZO,DI IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN MILANO | SCUOLA DI ARCHITETTURA | A.A. 2016 / 2017 | LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MA
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"COLORI E FORME NELLA CASA|D'OGGI" (Ico Parisi e altri,DENNA, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA MICHELA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Stud la Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA Studenti: SILVIA VANESSA FALCONE, STAMIN, ELISA VILLA TAV. MILANO
PROSPETTO - scala1:100 1:100 PROSPETTONORD EST - scala
Silvia Denna | 825475
PROSPETTO SUD PROSPETTO EST- scala - scala1:100 1:100
denti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
URO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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PROSPETTO SUD - scala 1:100 PROSPETTO OVEST - scala 1:100
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(Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA TAV. HITETTURA | A.A. 2016 / 2017 | LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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"COLORI E FORME NELLA CASA D'OGGI" (Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
POLITECNICO DI MILANO | SCUOLA DI ARCHITETTURA | A.A. 2016 / 2017 | LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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"COLORI E FORME NELLA CASA D'OGGI" (Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
Sopra, il modello virtuale A sinistra, i prospetti Nord e Sud della Villa
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. PROSPETTO NORD - scala 1:100
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sistenza estetica
POLITECNICO DI MILANO | SCUOLA DI ARCHITETTURA | A.A. 2016 / 2017 | LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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AMBITO RESIDENZIALE - SPAZIO DELLE RELAZIONI Progetto di un ampliamento contemporanea / Lab. Progettazione dell’Architettura degli Interni / Terzo anno
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A destra, la porzione centrale della della Pian A destra, la porzione centrale delPiano PianoTerra Terr Pianta del Sopra, S-Curve S-Curve--Anish AnishKapoo Kapo Sopra, AA sinistra, fotografiedel delmodello: modello:sala sa sinistra, due due fotografie da sopra ee acceso accesoalalprimo primopiano pian da pranzo pranzo sopra con attrezzatasullo sullosfondo, sfondo,sotto sott con parete parete attrezzata
AMBITO RESIDENZIALE - SPAZIO DELLE RELAZIONI Progetto di un ampliamento contemporanea / Lab. Progettazione dell’Architettura degli Interni / Terzo anno
La distribuzione fluida e ininterrotta degli spazi interni consente allàutente di trovarsi in uno spazio che possa comunicargli diversi aspetti: una connessione diretta tra interno esterno, così come tra esistente e nuovo progetto. L’arte, opportunamente selezionata a favore di ciò che si vuole comunicare, è uno strumento molto importante all’interno di questa fluida relazione: dove architettura e arte (nello specifico, ad esempio, il design) si fondono e non c’è discontinuità, lì lo spazio è un luogo di relazione, in grado di comunicare con chi lo vive A
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A sinistra, viste del modello 3D A destra, il dettaglio della scala all’ingresso Sotto, la sezione longitudinale e il prospetto sul retro
Nel progetto è inoltre molto forte e determinante la presenza dell’arte, infatti la Villa nasce come residenza e luogo di mostra di un Collezionista d’arte. Tuttavia, lavorando con essa e cercando di trovare per qualsias AA’ - scala 1:100 elemento un’adeguata e precisa collocazione, si scopre che talvolta accade il contrario:SEZIONE attraverso l’arte, s possono creare luoghi in architettura. Innanzitutto al piano terra il grande atrio d’ingresso è destinato ad ospitare una grande parete attrezzata che in parte si estende fino alla copertura, consendendone l’osservazione anche dal piano superiore. Essa è considerata come una tela bianca da arricchire, attraverso opere, nicchie, colori diversi. Infatti sono contenute in essa molte sculture all’interno di nicchie appositamente disegnate, oltre che un bassorilievo rosso, un quadro di Fontana rosso, su sfondo nero e finestre di dimensione e materiale diverso. Il ruolo principale però è rappresentato dall’opera di Anish Kapoor, la S-curve, una grande lastra verticale composta da materiale riflettente, delle dimensioni di una parete. A quest’opera è dedicato lo spazio centrale della villa, consentendone l’osservazione a 360°, ma allo stesso tempo, ricreando attraverso l’opera, una suddivisione tra il luogo dell’arte e quello della convivialità. Infatt grazie alla sua caratteristica riflettente, da un lato le opere assumono altezze, larghezze e forme svariate dall’altro, chi usufruisce della sala da pranzo si ritrova da un lato la grande vetrata aperta sul verde, dall’altra l’opera che riflette la natura e quindi immerge la sala da pranzo nella natura a 360°.
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SEZIONE AA’ - scala 1:100
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"COLORI E FORME NELLA CASA D'OGGI" (Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI G
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2017 | LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI | Professori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA, MAURO FABBRO | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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SEZIONE BB’ - scala 1:100
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SEZIONE BB’ - scala 1:100
"COLORI E FORME NELLA CASA D'OGGI" (Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN
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, IRENE PASINA, MAURO FABBRO Con: MARCO GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN sori: LETIZIA CARUZZO, IRENE PASINA,|MAURO FABBRO SPIGA, | Con: MARCO SPIGA, GRETA ALLEGRETTI, EUGENIA GRESPAN
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MICHELA STAMIN, ELISA VILLA ELISA DI GINEVRA | Studenti: SILVIA| DENNA, FALCONE, TAV. ONISTA SUL LAGO DI GINEVRA Studenti:VANESSA SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, VILLA MILANO
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"COLORI E FORME NELLA CASA D'OGGI" (Ico Parisi e altri, Mostra a Villa Olmo, Como, 1957) - UNA VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCO
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VILLA PER UN COLLEZIONISTA SUL LAGO DI GINEVRA | Studenti: SILVIA DENNA, VANESSA FALCONE, MICHELA STAMIN, ELISA VILLA
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modello 1:50 piano terra
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Politecnico di Milano | Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria Costruzioni
Portfolio di Architettura e Design