POF 2014-2015 IC Fiuggi

Page 1

Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione.


Fiuggi

La popolazione scolastica comprende 1228 alunni ed è così distribuita

Acuto

Scuola dell’Infanzia Statale 6 sezioni, 140 alunni

2 sezioni, 49 alunni

Scuola Primaria Statale 26 classi, 512 alunni

5 classi, 71 alunni

Scuola Secondaria di I Grado 15 classi, 303 alunni

3 classi, 53 alunni


Il nostro Istituto dispone delle seguenti Risorse Professionali Scuola Secondaria di Primo Grado

48 docenti

Scuola Primaria

61 docenti

Scuola dell’infanzia

20 docenti

Direttore dei servizi generali amministrativi

1

Collaboratori amministrativi

6

Collaboratori scolastici

13

Dirigente scolastico: Dott.ssa Augusta Colandrea


“La cosa importante non è tanto che ad ogni bambino debba essere insegnato, quanto che ad ogni bambino debba essere dato il desiderio di imparare”. John Lubbock

L’Istituto Comprensivo di Fiuggi ha formulato il proprio curricolo nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, mettendo al centro del processo di apprendimento gli allievi, le loro esigenze e le loro peculiarità, in collaborazione e sinergia con le famiglie e il territorio. In questo senso si è cercato di superare la logica della programmazione disciplinare a favore di una progettazione organica ed integrata che si struttura a più livelli, con la collaborazione e l’interazione di diversi attori, di ambienti e risorse dentro e fuori l’istituzione scolastica. La progettazione è basata sul lavoro sinergico di dipartimenti, dei gruppi di classi parallele, delle commissioni, dei consigli di classe, dei singoli docenti tutto in una continuità che ha l’obiettivo di rendere il percorso scolastico dai 3 ai 14 anni il più fluido possibile superando la logica della frammentazione disciplinare, per tendere a una didattica finalizzata alla costruzione di competenze.


La progettazione curricolare richiede anche la cooperazione all’interno di reti di scuole sul territorio per un’offerta formativa coerente e condivisa in comunità professionali e educative più ampie possibili.

L’Istituto Comprensivo di Fiuggi, dall’a.s. 13/14, è parte di due reti di scuole:

Inclusive Net, con gli Istituti comprensivi di Alatri , Fiuggi e Guarcino, destinataria di specifico finanziamento dell’USR Lazio per un progetto di inclusione scolastica, la realizzazione del curricolo verticale e l’applicazione delle Indicazioni Nazionali.

Studiare ad Alatri, con gli Istituti comprensivi di cui sopra e le scuole secondarie di II grado di Alatri, per un progetto di prevenzione della dispersione scolastica denominato “3P: ponti, percorsi e passerelle” anch’esso destinatario di specifici finanziamenti dell’USR Lazio.


Fiore all’occhiello dell’Offerta Formativa dell’IC di Fiuggi è l’attivazione a partire dall’a.s. 13/14 dell’Indirizzo Musicale nella Scuola Secondaria di I grado che dà la possibilità di coltivare a scuola e in orario curricolare l’arte della musica. Superata la prova attitudinale, gli alunni vengono assegnati agli strumenti flauto traverso, chitarra, clarinetto, pianoforte.

Il successo delle iniziative legate all’indirizzo musicale è destinato a crescere. Dal corrente a.s. 14/15 l’Istituto è stato accreditato DM n. 8 del 31/01/2011 per l’avviamento della pratica musicale nella Scuola Primaria. Gli alunni delle classi III-IV-V hanno già iniziato le attività previste in orario extra-curricolare nella sede di Fiuggi, in orario curricolare nella sede di Acuto. In questo modo, anche attraverso la musica, l’Istituto persegue la continuità educativa e didattica.


L’IC di Fiuggi, inoltre, è stato individuato con DDG n.316 del 20.10.14 come sede di C.T.I. Centro Territoriale per l’Inclusione nell’ambito dell’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Affrontare il tema dei Bisogni Educativi Speciali (BES) nella scuola è certamente un processo complesso che prevede un'impostazione di aggiornamento ed approfondimento progressivi in funzione di quanto emerge dall'esperienza concreta nella quotidianità della vita scolastica. La scuola, per sua vocazione e missione, non può che essere inclusiva, in quanto svolge la funzione sociale di ridurre/contenere i dislivelli culturali degli allievi, di garantire il massimo del rendimento scolastico a tutti, di far convivere e promuovere le diversità e le potenzialità dei singoli soggetti. I temi legati ai bisogni educativi speciali nella scuola sono stati affrontati già nello scorso a.s. e l’IC di Fiuggi si impegna a potenziare il proprio bagaglio culturale per l’utilizzo di strategie e metodi didattici in grado di intercettare/promuovere le differenze individuali, a vantaggio di tutti gli studenti e per la creazione di ambienti sociali non discriminanti. L’Istituto Comprensivo di Fiuggi ha, tra i suoi obiettivi, la sperimentazione, la promozione e lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e didattica in grado di far fronte alle richieste emergenti del mondo contemporaneo. Ciò si rende evidente non solo nei laboratori e negli strumenti a disposizione degli allievi, ma anche nella quotidiana vita di classe e in particolari progetti che caratterizzano tutto l’Istituto (classi rovesciate, lezioni video, attivazione classe 2.0, creazione di un libro digitale, realizzazione di un fumetto digitale…).


Tra le attività che meritano di essere menzionate vi sono le convenzioni attivate con le Università degli atenei della Regione per l’accoglienza degli studenti universitari per le attività di tirocinio. Altra tematica di rilievo è l’orientamento scolastico che prende avvio già nella Scuola dell’Infanzia. Nei tre ordini di scuola gli allievi sono guidati ed aiutati ad essere consapevoli dei loro veri bisogni, delle loro motivazioni e delle loro possibilità, capaci di utilizzare l’esperienza passata e i dati del presente e di costruire un progetto per il futuro effettuando scelte consapevoli. Nella scuola secondaria essi vengono supportati, attraverso un’ampia campagna di informazione rivolta anche ai genitori, ad individuare le proprie inclinazioni, attitudini, ispirazioni necessari per la scelta della scuola secondaria di II grado. Dal corrente a.s. l’IC di Fiuggi ha aderito al progetto della Regione Lazio (Formazione, Istruzione, Lavoro, Scelta). Il progetto prevede: La formazione/informazione rivolta ai docenti referenti finalizzata all’uso degli strumenti contenuti nel portale F.I.L.O.S. (schede informative, test di autovalutazione, forum, etc.), condividendone potenzialità, modalità di accesso ed utilizzo. L’idea portante è quella di coinvolgere i docenti attribuendo loro il ruolo di facilitatore per l’accesso dei ragazzi, frequentanti l’ Istituto alle attività di autovalutazione propedeutiche all’orientamento.

FILOS

Attività di autovalutazione degli allievi mediante accesso a portale F.I.L.O.S. e al TEST Magellano Junior.


Allungando lo sguardo oltre il territorio nazionale, l’IC di Fiuggi dà ai ragazzi la possibilità di approfondire lo studio delle lingue straniere preparandoli agli esami finalizzati alla certificazione linguistica delle competenze DELF per la Lingua Francese e Trinity College per la Lingua Inglese.

Gli orizzonti culturali si allargano arricchendo l’offerta formativa con viaggi di istruzione. Recente è l’importante esperienza formativa del gemellaggio con la città di Helmstedt in Germania che ha coinvolto un gruppo di 15 alunni accompagnati da due docenti referenti. Il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti, il loro progetto di vita, il coinvolgimento dell’intera comunità educante sono le finalità a cui tende l’Istituto Comprensivo di Fiuggi, nelle persone del Dirigente Scolastico e dell’intera comunità professionale, per la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione.


Ogni Scuola esprime la propria progettualità attraverso il POF, cioè il Piano per l’Offerta Formativa. Il POF, è la carta d'identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti e della realtà locale e costituisce la base degli impegni reciproci da assumere per realizzare la

SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI E DI CIASCUNO ponendo al centro dell’azione educativa la PERSONA e il suo PROGETTO di VITA.


Il POF ha una connotazione pubblica e non solo perché deve essere consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione, ma anche perché esprime per tutti i suoi portatori di interesse:  un progetto educativo partecipato e condiviso;  il loro impegno vincolante per la sua realizzazione.

Esprime Autonomia della Scuola

Presenta progetti e attività di arricchimento “Ampliamento Offerta Formativa”

POF Illustra modalità e criteri di Valutazione degli alunni

Tiene conto risorse ed opportunità del Territorio

Descrive azioni continuità, orientamento, sostegno e recupero

Presenta le scelte e le metodologie adottate della scuola


DIRIGENTE SCOLASTICO Responsabile primo Garante della qualità del POF, della sua fattibilità e dei suoi risultati

DOCENTI

ATA

Elaborano il POF: Collaboratori, Dirigente Scolastico, Funzioni Strumentali – Commissioni, Gruppi lavoro, Referenti progetti, Coordinatori

Segreteria e Collaboratori scolastici Base della struttura organizzativa: spesso primi interlocutori per gli alunni e le famiglie

GENITORI

STUDENTI

Corresponsabilità educativa condivisa Patto educativo Organi collegiali

Destinatari Offerta Formativa Risultati scolastici Adesione ad iniziative, eventi, manifestazioni

TERRITORIO

ALTRE SCUOLE

Servizi e risposte ai bisogni dei suoi cittadini: scuola, luogo intenzionale e privilegiato per l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile

Reti - relazioni orizzontali e verticali con finalità e obiettivi comuni:didattico -educativi,gestionali amministrativi, sperimentazioni, condivisione di personale qualificato, reperimento risorse, strumentazioni e finanziamenti


SITUAZIONI STRUTTURATE DI APPRENDIMENTO PER LA FORMAZIONE DELLA PERSONA

COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO

CLIMA POSITIVO E COSTRUTTIVO: STAR BENE A SCUOLA -Comunità Educante PERCORSI BASATI SU METODOLOGIE ORIENTATE AD UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO E DURATURO

FORMAZIONE PERSONALE SCOLASTICO


Le indicazioni nazionali Le nuove indicazioni nazionali disegnano un quadro chiaro e preciso della scuola dell’infanzia e delle scuole del primo ciclo d’istruzione. Ne definiscono da una parte il delicatissimo ruolo all’interno della società - una società caratterizzata dal cambiamento, dalla discontinuità, dalla varietà culturale, dalla complessità, rispetto alla quale la scuola ha il compito di ridurre la frammentazione e di dare un senso alla molteplicità delle esperienze -, dall’altra la necessità irrinunciabile dell’istituzione scolastica di conservare la propria identità di ambiente d’apprendimento, pur non detenendo più il monopolio dell’informazione. Ne consegue che, l’attuazione di un progetto realmente educativo, presuppone da parte dei docenti dei tre ordini di scuola, un impegno rinnovato alla collaborazione e alla condivisione di intenti, di finalità, di metodologie e di strategie in vista di una meta d’arrivo comune che è quella di formare l’individuo.


Gli intenti condivisi: principi e valori I docenti in servizio nel nostro istituto si impegnano a conformare la propria azione educativa ad alcuni fondamentali principi e valori, ispirati alla Costituzione italiana e ribaditi nelle indicazioni nazionali. Gli insegnanti si adoperano affinché essi siano agiti dagli alunni nella realtà quotidiana, per diventare forma mentis e modus vivendi.

UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ PARI OPPORTUNITA’

ACCOGLIENZA

Principi e Valori agiti nel nostro Istituto

RISPETTO DELLA LIBERTA’ PERSONALE

TRASPARENZA

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE


Gli intenti condivisi: standard di qualità Gli standard di qualità rappresentano i punti di riferimento a cui tutti i docenti dell’istituto accettano di conformare la propria azione educativa; essi costituiscono una guida sia per gli insegnanti e sia per le famiglie verso le quali la scuola assume il proprio impegno di qualità nell’erogazione del servizio.

Gli standard di riferimento condivisi e assunti nel nostro istituto sono:  La centralità dell’alunno  Il successo scolastico  La riduzione del disagio  Il benessere e il successo degli alunni con bisogni educativi speciali  La cittadinanza  La comunicazione  La ricerca come stile d’apprendimento  La continuità dei percorsi formativi  La collaborazione


Vengono definite “competenze chiave”, una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione in una società basata sulla conoscenza.

comunicazione nella madrelingua competenza digitale

comunicazione nelle lingue straniere imparare a imparare

consapevolezza ed espressione culturale

competenze sociali e civiche

spirito d’iniziativa e imprenditorialità

competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia


“ Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno servizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano�


Cuore della progettualità della Scuola «Insieme delle esperienze che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per l’alunno al fine di conseguire le mete formative desiderate»


COSTRUZIONE DEL CURRICOLO Processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca e l’innovazione educativa” di una scuola

 i bisogni degli alunni  le aspettative della società  le risorse del territorio

 dall’imparare facendo, alla formalizzazione delle esperienze  intrecciando alfabetizzazione, relazione, interazione emotiva – affettiva

 le esigenze di ciascuna scuola (locale)  le richieste della comunità Nazionale in relazione a contesti più ampi quali quello europeo e più in generale mondiale (globale)


A. Competenze chiave per l’apprendimento permanente B. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di Istruzione

definite da Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea Raccomandazioni del 18 dicembre 2006

definito dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo” Pubblicate il 4 settembre 2012


Curricolo Nazionale Saperi essenziali nazionali e scelte locali delle scuole si integrano in un progetto unico

Curricolo Locale Ampliamento Offerta Formativa

Gli obiettivi generali del processo formativo Le discipline: Scienze Italiano Tecnologia Lingua Inglese e Seconda Musica Lingua Comunitaria Arte e immagine Storia Educazione Fisica Geografia Religione – Attività alternativa Matematica


IL CURRICOLO LOCALE La presenza, sempre più diffusa, degli Istituti Comprensivi favorisce la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo tra il primo anello della formazione del bambino , rappresentato dalla Scuola dell’Infanzia e le successive fasi della sua crescita. Il Curricolo delinea un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle fasi d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere. Il percorso curricolare mette al centro i soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione e ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità, conoscenza delle esperienze formative precedenti, mirando a costruire una continuità educativa. Sulla base delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado i docenti, riuniti in apposite commissioni didattiche, hanno elaborato il CURRICOLO VERTICALE delle singole discipline


In un’ottica di progressione verticale che attraversi le dimensioni nelle quali si struttura la conoscenza…

Scuola dell’Infanzia

INFANZIA Campi di esperienza I Discorsi e le Parole

La Conoscenza del Mondo

PRIMARIA Ambiti disciplinari CAMPI DI ESPERIENZA Il Sé e l’Altro

PRIMO GRADO Discipline Il Corpo in Movimento

Linguaggi Creatività Espressione

Area Motoria

Ambito Espressivo

Educazione Fisica

Arte Musica

Scuola Secondaria di I grado

Scuola Primaria

AREE. AMBITI DISCIPLINARI

Area Linguistica

Area Scientifico Logico-Matematica

Ambito Socio Antropologico

DISCIPLINE. MATERIE Italiano Inglese Francese

Matematica Scienze Tecnologia

Storia Geografia Cittd. e Cost. Religione


Traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine S.P. e S.S. Gli obiettivi specifici di apprendimento per ogni disciplina

I criteri per la valutazione degli alunni e l’autovalutazione

La certificazione delle competenze

Eventuali insegnamenti facoltativi

La flessibilitĂ oraria per compensi tra discipline

Arricchimento del monte ore di alcune discipline

Gli obiettivi da raggiungere rispetto alle esigenze formative degli alunni concretamente rilevate

L’orario obbligatorio annuale

Gli obiettivi da raggiungere rispetto alle attese e problemi del contesto locale


I traguardi che il nostro istituto si impegna a perseguire per favorire- attraverso il pieno sviluppo delle potenzialità individuali e la conquista di un significativo bagaglio di conoscenze, abilità e competenze - il successo formativo di tutti gli alunni, possono essere ricondotti a quattro fondamentali aree di intervento educativo:

Orientamento

• Promuovere negli alunni la consapevolezza delle proprie risorse, delle proprie potenzialità, delle proprie attitudini, dei propri bisogni, delle proprie aspettative • Guidare gli alunni a “imparare a imparare”

Lotta contro il disagio

• Favorire il benessere e l’agio scolastico di tutti gli alunni • Rimuovere gli ostacoli e i condizionamenti che impediscono un’integrazione attiva e una maturazione corretta e significativa

Integrazione

• Guidare gli alunni ad acquisire consapevolezza della propria identità • Favorire la maturazione di significative capacità relazionali • Promuovere la considerazione della diversità come motivo d’arricchimento • Valorizzare le differenze

Apprendimento

• Favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti nel curricolo • Favorire l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità strutturate, integrate e significative


Il nostro istituto inoltre si propone di: ACCOGLIERE

PROMUOVERE

AIUTARE

SVILUPPARE

FAVORIRE

• ogni alunno favorendo il suo inserimento nella nuova realtà scolastica;

• una dimensione dinamica dell’apprendimen to;

• ogni alunno ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara e approfondita di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno;

• in maniera armonica ed integrale la personalità di ogni alunno;

• la conquista di capacità espressive, logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità e competenze;

FAVORIRE • atteggiamenti positivi verso le differenze, con attenzione ai cambiamenti della società e della cultura;

PROMUOVERE •a formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione, promuovere l’autonomia personale e la riflessione critica;

FAVORIRE

SVILUPPARE

• l’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo e di abilità utilizzabili in situazioni concrete;

•la comprensione del metodo scientifico e la volontà di applicare le conoscenze e le tecniche acquisite alla soluzione dei problemi sociali;

MOTIVARE

OFFRIRE

•alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo espressivo, motorio, linguistico, logico e scientifico;

•opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione;

FORNIRE •gli strumenti perché i ragazzi possano essere “protagonisti “nella società, sviluppando la competenza comunicativa e le abilità cognitive e ampliando la sfera dell’esperienza personale anche attraverso l’operatività e la manualità;

ORIENTARE •verso scelte consapevoli e preparare alla responsabilità individuale;

REALIZZARE • la continuità tra i diversi ordini di scuola.

POTENZIARE •la capacità di partecipazione ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale;


Con la definizione bisogni educativi speciali si intende descrivere tutta la gamma delle particolari situazioni che ostacolano gli alunni nell’apprendimento e nello sviluppo. Un BES è quindi riconducibile a diverse tipologie di situazioni negative: a deficit motori, cognitivi, organici, ma anche a problemi comportamentali, a svantaggi socio- culturali, familiari, linguistici, un BES può presentarsi in molteplici forme: globali e pervasive oppure specifiche e circoscritte, gravi o leggere, permanenti o transitorie; in ogni caso comunque un BES è un disagio che si manifesta nell’età evolutiva e che ostacola lo sviluppo delle competenze, il benessere e la partecipazione alla vita sociale. La scuola, per realizzare la sua finalità istituzionale, ha il dovere di acquisire competenze e di costruirsi strumenti adeguati per affrontare con efficienza ed efficacia le problematiche poste dagli alunni con bisogni educativi speciali. Per ogni insegnante è necessario quindi: conoscere e classificare i BES, saperli riconoscere precocemente nella realtà scolastica, poter contare su un sistema di supporto, dominare le procedure da attivare, possedere strumenti per l’intervento didattico- educativo.


La classificazione OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) individua tre tipologie di studenti con Bisogni Educativi Speciali. Tipologia 1 Disabilità • Alunni diversamente abili • Sono certificati dalla ASL o da enti accreditati • Hanno l’insegnante di sostegno • Lo svantaggio è a carattere permanente

Tipologia 2 Disturbi Evolutivi Specifici

Tipologia 3 Svantaggio socio – economico

• Alunni con: -deficit del linguaggio -deficit delle abilità non verbali -deficit della coordinazione motoria -ADHD (attenzione,iperattività) -funzionamento intellettivo borderline -spettro autistico lieve -disturbo Oppositivo - provocatorio • Sono certificati dalla ASL o da enti accreditati • Non hanno l’insegnante di sostegno • Lo svantaggio è a carattere permanenteLo svantaggio è a carattere permanente

• Alunni con: -svantaggi linguistici -svantaggi socio-economici -svantaggi culturali -disagio comportamentale -disagio relazionale •Non sono certificati ma individuati sulla base di elementi oggettivi (segnalazione dei servizi sociali), ovvero di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche •Lo svantaggio è a carattere transitorio


SPECIALISTI GLH:GRUPPO DI LAVORO PER GLI ALUNNI H

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

EXTRA SCOLASTICI CENTRO TERRITORIALE DI SUPPORTO

FAMIGLIA

LA NOSTRA RETE DI SUPPORTO AI BES PER UNA REALE INCLUSIONE DI TUTTI GLI ALUNNI

ASL ALTRI ENTI ACCREDITATI

DIRIGENTE SCOLASTICO

TEAM DOCENTI / CONSIGLIO DI CLASSE

REFERENTE BES e DSA ASSISTENTI EDUCATIVI


Il protocollo d’accoglienza per gli alunni diversamente abili, definisce le pratiche condivise che tutto il personale all’interno dell’istituto assume nei confronti degli alunni diversamente abili al fine di promuoverne l’inserimento, l’adattamento, l’accoglienza, l’inclusione, l’apprendimento. Definisce inoltre le modalità più idonee per favorire qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra la scuola e gli enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione). È un documento redatto dalle funzioni strumentali e dalla commissione per l’integrazione, costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene rivisto periodicamente e integrato sulla base delle esperienze realizzate.

Il protocollo d’accoglienza per gli alunni diversamente abili è finalizzato a:

Promuovere l’inclusione

Sostenere Realizzare un l’alunno, il progetto gruppo classe, integrato di i docenti, la crescita famiglia


Realizzare un progetto integrato di crescita attraverso la definizione di:

modalità e fasi dell’accoglienza

criteri, procedure e attività per l’inserimento nelle classi e per la facilitazione degli apprendimenti

compiti e ruoli degli operatori scolastici

iniziative di collaborazione con soggetti esterni

che rappresentano la base per la progettazione didattico- formativa, attraverso

l’elaborazione del PEI

l’organizzazione e la realizzazione di iniziative e di progetti per l’integrazione

il monitoraggio e la valutazione dei percorsi, dei processi, dei risultati


Il Piano Educativo Individualizzato è uno strumento di lavoro introdotto nelle scuole dal CSA ai sensi dell’art.12 della L.104/92; esso costituisce il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati predisposti per gli alunni diversamente abili. Gli insegnanti redigono il PEI adeguando le indicazioni fornite nel curricolo per gli alunni diversamente abili alle esigenze e alla situazione specifica di ogni alunno, ciascun PEI ha quindi una propria strutturazione sia organizzativa, sia didattico – educativa. Nel PEI vengono definiti gli obiettivi di sviluppo, le attività, le metodologie, le facilitazioni, le risorse umane e materiali di supporto, i tempi e gli strumenti di verifica, le modalità del lavoro di rete.


Il protocollo d’accoglienza per gli alunni con bisogni evolutivi specifici e con svantaggi, rappresenta una guida atta a definire le prassi condivise dai vari soggetti educanti per realizzare “l’alleanza” necessaria a garantire il diritto di tutti gli alunni all’inclusione, alla formazione e all’apprendimento. Definisce pertanto una corresponsabilità tanto nei confronti degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia), quanto nei confronti di coloro i quali manifestano disagi di vario tipo che ostacolano una corretta maturazione. Il protocollo d’accoglienza descrive gli indicatori di rischio, propone parametri e criteri per l’identificazione dei BES, fornisce indicazioni per l’osservazione dei comportamenti e degli apprendimenti, delinea l’iter procedurale per la certificazione degli alunni con disturbi dell’apprendimento, offre suggerimenti per l’intervento didattico. Esso costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.


BES COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA IDENTIFICAZIONE PRECOCE

osservazione dei comportamenti osservazione degli apprendimenti analisi degli indicatori di rischio

RICHIESTA DI VALUTAZIONE ATTIVAZIONE DELL’ITER DIAGNOSTICO PRESA IN CARICO DA PARTE DEI SERVIZI SANITARI ED EVENTUALE CERTIFICAZIONE

COMUNICAZIONE ALLA SCUOLA AZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PERCORSI, DEI PROCESSI, DEI RISULTATI

elaborazione del PDP individuazione di interventi educativi mirati, partecipazione a progetti, realizzazione di attività laboratoriali, ecc.


Il piano didattico personalizzato è lo strumento di lavoro che gli insegnanti predispongono, quando ne rilevino l’esigenza, per gli alunni con bisogni educativi speciali. Esso costituisce il documento nel quale vengono descritti gli interventi e le procedure didattico – educative individualizzate e personalizzate da porre in esecuzione nel caso di BES riconosciuti o quando il consiglio di classe/team docenti ne rilevi l’esigenza. La necessità di adottare un piano didattico personalizzato per gli alunni con BES riconducibili alla fascia 3, va deliberata dal consiglio di classe nella scuola secondaria di primo grado, dal team docenti nella scuola primaria; qualora non sia presente una certificazione clinica o una diagnosi, il consiglio di classe o il team dei docenti motivano opportunamente le decisioni assunte. Questo documento è organizzato secondo la forma di "testo aperto", si tratta cioè di un documento strutturato con percorso guidato - predisposto dal gruppo di lavoro per l’inclusione - da completare con le informazioni e i dati relativi ai casi specifici. Il piano didattico personalizzato contiene le seguenti informazioni essenziali: la descrizione del BES, la scolarità pregressa dell’alunno, il profilo didattico, il profilo comportamentale, il profilo cognitivo, gli obiettivi didattici personalizzati, gli interventi personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, esso deve essere condiviso e sottoscritto dai genitori.


Gli insegnanti adottano, condividendone l’importanza, strategie e metodologie diversificate, effettuano le scelte metodologiche nel rispetto della centralità dell’alunno e del principio delle pari opportunità. Tali scelte sono finalizzate al recupero delle difficoltà e degli svantaggi, alla piena integrazione, alla valorizzazione delle attitudini e delle inclinazioni personali, all’adeguamento della didattica ai vari stili cognitivi, al rinforzo della motivazione all’apprendimento, allo sviluppo di un modello personale d’apprendimento, alla realizzazione di una dinamica interattiva in cui l’alunno non sia meramente discente ma protagonista della propria crescita.


Gli insegnanti concordano le seguenti modalitĂ di conduzione delle lezioni:

Lezione frontale partecipata

Lezione laboratoriale

Lezione con le TIC


L'individualizzazione e la personalizzazione degli interventi rappresentano una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascun alunno. Gli insegnanti differenziano le proposte didattico – educative in relazione ai singoli alunni, nel rispetto dei loro bisogni, delle loro abilità pregresse, delle loro modalità e dei loro tempi d’apprendimento. Individuano strategie idonee a valorizzare le eccellenze e a offrire sostegno agli alunni in difficoltà, usano le inclinazioni personali come leva per stimolare la motivazione e l’interesse, favoriscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati garantendo a ciascun alunno la percorribilità dei percorsi formativi.

L’interdisciplinarietà costituisce una garanzia per un’offerta formativa integrata e unitaria, in vista della finalità educativa a cui tutti i docenti e tutte le discipline concorrono. Gli insegnanti intraprendono, quanto più è possibile, percorsi didattici interconnessi, favoriscono negli alunni la capacità di cogliere il rapporto d’interdipendenza tra le abilità relative alle varie discipline e di rilevare collegamenti, raccordi e giunzioni tra le varie conoscenze.


Le attività ludiche Gli insegnanti della scuola dell’infanzia utilizzano lo spazio aula organizzandolo in funzione delle attività per piccoli e grandi gruppi, all’interno dell’aula predispongono “angoli educativi”: l’angolo della pittura, della musica, delle costruzioni, dei travestimenti, del mercato, della casa, della lettura e degli incastri.


LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE All’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti - riuniti nei consigli di classe per la scuola secondaria di primo grado, nei consigli di interclasse per la scuola primaria e nei consigli d’intersezione per la scuola dell’infanzia - programmano gli interventi didattici ed educativi stilando un piano di lavoro annuale, esso rappresenta un progetto operativo suscettibile di modifiche e di aggiustamenti in fase esecutiva. La programmazione annuale viene redatta adeguando le indicazioni ministeriali alla realtà didattico – educativa delle classi e delle sezioni dell’istituto.


LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE Nella scuola dell’infanzia la progettazione si basa sulla stretta interrelazione tra le finalità educative (identità, autonomia, competenza), le dimensioni dello sviluppo (cognitiva, affettiva, sociale) e i sistemi simbolico - culturali (lingua orale e scritta, numero, spazio, tempo). Il percorso educativo si articola attraverso i campi di esperienza, i quali rappresentano i luoghi del fare e dell’agire in cui i bambini sperimentano, elaborano, sviluppano le loro competenze cognitive, emotive e relazionali. Essi sono: il sé e l'altro; il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo. Gli insegnanti di scuola dell’infanzia organizzano i piani annuali cadenzandoli in unità di lavoro di durata bimestrale, per ogni bimestre vengono programmati interventi educativi relativi a tutti i campi d’esperienza, per ogni unità d’apprendimento vengono progettati gli argomenti da trattare, i traguardi da raggiungere, gli obiettivi da perseguire, le attività da realizzare e le verifiche per il monitoraggio delle competenze maturate al termine dell’unità di lavoro. La scansione bimestrale delle unità è, naturalmente, solo indicativa, di fatto gli insegnanti adeguano i tempi di realizzazione alle esigenze educative che emergono in corso d’attuazione.


LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la progettazione annuale si articola per “assi funzionali” essi costituiscono "il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento” finalizzati all'acquisizione di competenze fondamentali e necessarie per garantire un’ottimale maturazione della personalità nonché per attivare un processo d’apprendimento permanente. Il piano annuale è scandito in unità di lavoro di durata bimestrale, per ogni asse e per ogni disciplina gli insegnanti definiscono gli obiettivi formativi trasversali, gli obiettivi d’apprendimento, i contenuti, le attività, le competenze da verificare. Esso non rappresenta uno strumento rigido e vincolante, ogni insegnante può adattarlo - sia nei tempi, sia negli obiettivi, sia nei contenuti - alle esigenze evidenziate dalla classe, il piano annuale garantisce al contempo la possibilità di condivisione dei percorsi formativi e il rispetto della libertà d’insegnamento e delle peculiari modalità d’apprendimento delle singole classi.


La nostra scuola amplia la propria offerta formativa anche attraverso la realizzazione di molteplici iniziative progettuali in collaborazione con enti, associazioni ed altri soggetti esterni. Per favorire l’autonomia, Per favorire le l’autostima, l’autocontrollo, la Per valorizzare le relazioni responsabilità, l’impegno, la attitudini, le inclinazioni, partecipazione, la interpersonali e collaborazione le capacità individuali l’inclusione

Per rispondere a specifiche necessità e a bisogni educativi speciali

Per promuovere la conoscenza di nuove realtà ambientali, culturali, storico geografiche

PERCHÉ I PROGETTI?

Per favorire l’espressione individuale attraverso l’uso di molteplici linguaggi

Per offrire risposte diversificate e adeguate alle esigenze degli alunni

Per promuovere la didattica laboratoriale e la metodologia della ricerca e della scoperta


I progetti realizzati nelle scuole dell’istituto si distinguono in: PROGETTI CURRICOLARI PROGETTI EXTRACURRICOLARI

PROGETTI DELL’AREA ESPRESSIVA

• attuati in orario scolastico • attuati al di fuori dell’orario scolastico

PROGETTI DI ED. MOTORIA, ALLA SALUTE, AMBIENTALE, STRADALE

PROGETTI DI RECUPERO, CONSOLIDAMENTO, POTENZIAMENTO, SUPPORTO AI BES

ALTRI PROGETTI E PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE ESTERNE


L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA L’istituto comprensivo di Fiuggi amplia la propria offerta formativa attraverso la realizzazione di molteplici iniziative, anche in collaborazione con enti, associazioni e altri soggetti esterni. L’indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola primaria di Acuto

Ragazzi per l’ambiente Bici scuola

Raccolta differenziata

La continuità educativa (verticale e orizzontale)

L’alternativa alla religione cattolica

L’orientamento

Frutta nelle scuole

«Vivere il territorio sulle tracce dell’acqua»

Educazione alla salute, all’ambiente e stradale

«Settimana del gioco in scatola»

Progetto Golf

«Progetto Coraggio» Sportello d’ascolto Giochi Morosini

«Artè»


PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI SCUOLA SECONDARIA Progetti di recupero , consolidamento, potenziamento in italiano e matematica Laboratorio teatrale

Certificazioni esami Trinity

Lboratorio di fumetto

Preparazione al Delf A1

Laboratorio cinema

Gemellaggio FiuggiHelmstedt

Tetro in lingua francese

Progetto biblioteca «Orientamento per una scelta consapevole»

Progetto « So fare da me»


INTERCULTURALITA’ E POTENZIAMENTO

PROGETTO DI RECUPERO, DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE E LOGICOMATEMATICHE

PROGETTI EXTRACURRICULARI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA

«PROGETTO ARCOBALENO»

«LEGGERE E SCRIVERE GIOCANDO»


Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano una validissima opportunità d’apprendimento e di crescita per tutti gli alunni, infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze, si configurano come un’importantissima occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto, di condivisione. Essi vengono progettati e realizzati nel rispetto della normativa vigente e coerentemente con il progetto educativo della classe, il loro scopo è quello di consolidare obiettivi didattico – formativi e di approfondire conoscenze relative ad argomenti oggetto di studio.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.