SUDAN 2019 - Felicidad II

https://silviophoto.wixsite.com/home email: silvio.photo@gmail.com Tutte le foto sono (C) Silvio Pastore Stocchi tranne dove espressamente specificato

SUDAN 2019

La prima volta che venni in Sudan fu nel 1982, in crociera sul Makatea, la barca di Aurora ed Angelo. Fu un’esperienza che non dimenticherò mai. Tornai poi nel 1986, sull’Ernesto Leoni di Renato. Non potevo non tornare a solcare questi mari e ad immergermi nelle meravigliose barriere coralline di Sanganeb e di Sha’b Rhumi, di nuovo con Aurora a bordo del MYC Felicidad II. Instagram @silviops

SUDAN 2019 a bordo del Felicidad silvio pastore stocchi

SUDAN 2019 immersioni in crociera a bordo del Felicidad II

Port Sudan

Wingate Reef, dove giace lâ&#x20AC;&#x2122;Umbria

Relitto dellâ&#x20AC;&#x2122;Umbria

L'S.S. Umbria Ă¨ una nave italiana affondata nel Mar Rosso nel 1940. Fu completata nel 1911 ad Amburgo, fu varata con il nome di Bahia Blanca per operare in Argentina. Nel 1935 la nave fu acquistata dal governo italiano che dopo averla rinominata Umbria la destinĂ˛ al trasporto truppe. La nave fu auto-affondata dalla Marina Militare Italiana nel giugno del 1940 poco dopo l'entrata in guerra dell'Italia. L'Umbria era in navigazione verso l'Eritrea ma oltrepassato il canale di Suez cominciĂ˛ ad essere seguita da navi della Royal Navy. Il 9 giugno i marinai inglesi della sloop inglese Grimsby e dell'incrociatore neozelandese Leander salirono a bordo con la scusa di effettuare un controllo anti contrabbando. L'indomani il capitano Lorenzo Muiesan venne informato via radio dell'imminente entrata in guerra dell'Italia (per le ore 19:00 dello stesso giorno) e decise di affondare la nave, presso Port Sudan a Wingate Reef, per evitare che gli inglesi entrassero in possesso del carico costituito da auto Fiat 1100, 360.000 bombe, ATV, pistole e altre attrezzature militari a bordo. Oggi il relitto dell'Umbria giace su un fondale di 36 metri di profonditĂ , nelle acque di Wingate Reef. La sua posizione protetta da onde e maree ha reso possibile nei decenni l'insediamento nel relitto di spugne, pesci e coralli, trasformando l'Umbria in un paradiso per i subacquei.