PORTFOLIO ARCHITETTURA _Simona Scarnera

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PORTFOLIO

SIMONA SCARNERA



INDICE tesi di laurea Labyrinthos, Taranto ...........

progetti universitari Vangi Museum, Barberino di Mugello (FI)............ Centro studi della Via Francigena, San Quirico d’Orcia (SI)............ La Station, Gagliano del Capo-Leuca (LE)......... .. Riqualificazione di una zona industriale, Lastra a Signa (FI)............

lavori da tirocinante

Silvio d’Ascia Architecture .......... Tetractis Progetti............

pubblicazioni Shaping the void............ Ad limina ........... L’autre ville............ Quattro parti per un racconto............


È piacevolissima e sentimentalissima la stessa luce veduta nelle città, dov’ella è frastagliata dalle ombre, dove lo scuro contrasta in molti luoghi col chiaro, dove la luce in molte parti degrada a poco a poco, come sui tetti, dove alcuni luoghi riposti nascondono la vista dell’astro luminoso. A questo piacere contribuisce la varietà, l’incertezza, il non veder tutto e il potersi perciò spaziare coll’immaginazione, riguardo a ciò che non si vede.

Giacomo Leopardi


TESI DI LAUREA

FULL FILE https://issuu.com/simonascarnera94/docs/prova VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=NLXv5RcjHEo

LABYRINTHOS la complessità della Città Vecchia di Taranto in un edificio sul Mar Piccolo


L’intreccio dei vicoli che tagliano la Città Vecchia di Taranto e che improvvisamente si aprono in scorci sul Mar Piccolo sono Il punto di partenza della mia ricerca progettuale. Il labirinto, normalmente inteso come figura infernale e negativa, diventa in questo caso una figura conoscitiva e in ogni caso positiva che lascia spazio a innumerevoli possibilità diverse e che protegge dal mondo esterno, dove la molteplicità e la ripetizione mai identica dei luoghi è una grande ricchezza. Il progetto si sviluppa e si inserisce a margine del tessuto della città antica, si affaccia sul Mar Piccolo ed è formato da due parti: la parte inferiore è composta da blocchi che seguono la trama dei vicoli retrostanti, la parte superiore invece è formata da una copertura percorribile che raccorda i blocchi sottostanti. Il filosofo Friedrich Schlegel paragona la figura del labirinto a quella dell’arabesco: decorazione della cultura islamica formata da figure geometriche spezzate aperte che non copiano la natura ma la esaltano negandola; così nel progetto i muri si incastrano formano geometrie rigide e aperte l’una verso l’altra ma chiuse verso l’esterno, con i vicoli che talvolta si aprono in corti, talvolta si chiudono in strade senza uscita o ancora si aprono in suggestivi scorci verso il mare.



TIPOLOGIA: CLASSICA bottega piano terra duplex piani superiori Piano terra 1 commerciale Piano primo 9 salotto 10 cucina Piano secondo 15 camera doppia 16 camera matrimoniale

TIPOLOGIA: MERCATO tre piani uguali distribuiti attorno alla corte-pozzo di luce 7 mercato

PIANTA PIANO TERRA


TIPOLOGIA: CORTE due blocchi raccordati da una corte che illumina gli ambienti interni Piano terra 3 spazio pescatori 4 deposito 5 mensa 6 spogliatoi e servizi Piano primo 11 ingresso ristorante 12 angolo bar 13 sala ristorante 14 cucina ristorante Piano secondo 7 mercato

8 Ingresso galleria panoramica 20 Zona museale 21 Sala espositiva 22 Sala conferenze 25 Caffe letterario 26 Sala Lettura

PIANTA PIANO TERZO


Anche uno spazio intenzionalmente oscuro dovrebbe avere quel tanto di luce, proveniente da qualche misteriosa apertura, per dirci quanto oscura sia in realtĂ . Ogni spazio deve essere definito dalla sua struttura e dalle caratteristiche della sua luce naturale.

Louis Kahn


PROGETTI UNIVERSITARI

Laboratorio di Progettazione Architettonica IV DOCENTE: Prof.Arch. Fabio Capanni TEAM: Matteo Nigretti, Simona Scarnera

VANGI MUSEUM Museo per le opere dell’artista G. Vangi sulle sponde del Lago di Bilancino, presso Barberino di Mugello (FI)


La capacità del artista Vangi sta nel riuscire a dialogare con la scultura di tutti i tempi, ripercorrendo in modo libero tutta la tradizione scultorea. Situato sulle sponde del lago artificiale di Bilancino, il VANGI MUSEUM si inserisce in un contesto fortemente caratterizzato dalla flora locale, elemento fondante del masterplan. Affrontando la tematica del rapporto uomo-natura, entra in gioco una forma di violenza che l’uomo continua a esercitare sulla natura senza rispettare più nulla del suo equilibrio; la natura scatena a sua volta una reazione violenta contro l’uomo. La sala ipostila e la ripetizione ossessiva degli elementi sono le matrici di questo progetto, che nella sua estrema rigidità, da vita ha uno spazio modulare e libero con la possibilità di sviluppare la sua superficie ripetendo i moduli stessi. I vari ambienti composti da più moduli presentano in copertura caratteristiche differenti a seconda dell’ambiente da illuminare. La ricerca della luce nella qualificazione della spazio è stata l’idea che ha guidato la prgettazione del museo. Materia e materiale dell’architetto, la luce naturale che riveste l’edificio, modifica la percezione dello stesso e viene catturata sempre da un’apertura zenitale e mai propagata direttamente negli ambienti.


1 Ingresso 2 Caffè letterario 3 Aule didattiche 4 Uffici 5 Locale tecnico 6 Spazio di consultazione 7 Archivio 8 Biglietteria 9 Esposizione all’aperto 10 Esposizione Museale a pilastri b travi c travi reticolari d copertura




Questo è il procedimento che preferisco: dapprima pensare l’edificio come fosse una massa d’ombra e solo in un secondo tempo, come in un processo di scavo, mettere le luci, far filtrare la luce nell’oscurità. Il secondo procedimento che preferisco consiste nel sistemare consapevolmente i materiali e le superfici in una certa luce. Poi bisogna guardare come riflettono i materiali e a quel punto li si sceglie per creare un insieme coerente.

Peter Zumthor


PROGETTI UNIVERSITARI

Laboratorio di Progettazione Architettonica III DOCENTE: Prof.Arch. Ulisse Tramonti,Prof.Arch. Stefano Lambardi TEAM: Brunella Guerra, Irene Moncullo, Simona Scarnera

Centro studi della Via Francigena Centro accoglienza per pellegrini e auditorium con biblioteca presso San Quirico d’Orcia (SI)




Giro tra le rovine. Perchè questa esaltazione in me? Dovrei essere triste, e invece sono formicolante di gioia. Dovrei mulinare pensieri di morte, e invece pensieri di vita mi battono in fronte, come il soffio del più puro e radioso mattino. Perchè? Sento che da questa morte nascerà nuova vita. sento che da queste rovine sorgerà una città più forte, più ricca, più bella.

Alberto Savino


PROGETTI UNIVERSITARI

Laboratorio di Restauro DOCENTE: Prof.Arch. Luca Giorgi TEAM: Irene Moncullo, Simona Scarnera

LA STATION Analisi e progetto di restauro della Stazione di Gagliano del Capo-Leuca (LE)








Le piazze storiche delle città italiane rappresentano i luoghi privilegiati per lo studio dello sviluppo urbano di un determinato centro, non solamente dal punto di vista urbanistico ma anche da quello economico, sociale, funzionale e rituale. Storicamente infatti la piazza è definibile come uno spazio d’uso pubblico e di significativa qualità architettonica e urbanistica, baricentro di un determinato territorio urbano. La piazza centrale o il sistema di piazze che costituiscono il cuore della città costituisce di per sè il luogo prescelto della rappresentazione della centralità della presenza delle pubbliche istituzioni. La piazza è luogo di riunioni, di spettacoli, di prediche, di cerimonie, di processioni, nonchè il luogo privilegiato dello scambio e dell’attività commerciale, del contatto della comunità con il mondo esterno, dell’informazione in quanto simbolo materializzato della storia pubblica di quella comunità.

Camillo Sitte


PROGETTI UNIVERSITARI

Laboratorio di Urbanistica DOCENTE: Prof.Arch. Michela Chiti TEAM: Irene Moncullo, Marco Antonio Semerano, Simona Scarnera

Riqualificazione di una zona industruale Analisi e progettazione di un intervento di riqualificazione urbana presso Lastra a Signa (FI)






L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce: l’ombra e la luce rivelano queste forme; i cubi, i coni, le sfere, i cilindri e le piramidi sono le grandi forme primarie. … La loro immagine ci appare netta… E senza ambiguità.

Le Corbusier


LAVORI DA TIROCINANTE

TETRACTIS PROGETTI, Firenze Cantina il Marroneto, Montalcino

SILVIO D’ASCIA ARCHITECTURE, Parigi Hotel Moxy, Parigi Hotel Wallace, Parigi Villa, Pianottoli, Corsica


CANTINA IL MARRONETO, Montalcino (SI) presso TETRACTIS PROGETTI di Arch. Stefano Lambardi team Arch. Mattia Anemona, Arch. Marianna Coglievina, Arch. Giulia Giuntini, Simona Scarnera prestazioni svolte:

rilievo geometrico dello stato di fatto dell’immobile, progettazione in team modellazione 3d, rendering e postproduzione

VILLA MONOFAMILIARE, Pianottoli (Corsica) presso SILVIO D’ASCIA ARCHITECTURE team Arch. Giulia Perino, Arch. Daniele Molinari, Simona Scarnera prestazioni svolte:

progettazione in team redazione di piante e sezioni con dettagli tecnologici e arredamento modellazione 3d, rendering e postproduzione


HOTEL WALLACE, Parigi presso SILVIO D’ASCIA ARCHITECTURE team Arch. Giulia Perino, Arch. Artus Monat, Simona Scarnera prestazioni svolte:

sopralluogo con redazione di book fotografico redazione di piante e sezioni con dettagli tecnologici e arredamento modellazione 3d, rendering e postproduzione

HOTEL MOXY, Parigi presso SILVIO D’ASCIA ARCHITECTURE team Arch. Giulia Perino, Arch. Artus Monat, Simona Scarnera prestazioni svolte:

sopralluogo con redazione di book fotografico redazione di piante e sezioni con dettagli tecnologici e arredamento modellazione 3d, rendering e postproduzione


La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l’uomo ne resta all’esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni. L’architettura invece è come una grande scultura scavata nel cui interno l’uomo penetra e cammina.

Bruno Zevi


PUBBLICAZIONI SHAPING THE VOID International Studies Institute

progetti per Piazza del Carmine, Firenze

AD LIMINA

Dipartimento di Architettura UNIFI

Un progetto sulla soglia della Val d’Orcia

L’AUTRE VILLE

ENSA Paris Malaquais, Ville de Dieppe

progetti per la città di Dieppe, Francia

QUATTRO PARTI PER UN RACCONTO Comune di Fucecchio

progetti per il centro storico di Fucecchio


SHAPING THE VOID editore curatore team

PONTECORBOLI EDITORE Arch. Franco Pisani Irene Moncullo, Aditya Parulekar, Robert RoohĂŠ, Kelsey Seagraves, Simona Scarnera

lavoro svolto

lavori in gruppi multiculturali durante workshop con Delft University, International Studies Institute, UniversitĂ delgli studi di Firenze progetto di riqualificazione di Piazza Carmine, Firenze

AD LIMINA editore curatori team

DIDA PRESS Arch. Stefano Lambardi, Arch. Simone Barbi, Arch. Marianna Coglievina Brunella Guerra, Irene Moncullo, Simona Scarnera

lavoro svolto

in seguito al Laboratorio di Progettazione Architettonica III tenuto dal Prof. Arch. Ulisse Tramonti, Prof. Arch Stefano Lambardi lavori selezione progetti e materiale, impaginazione e stesura del volume

link

https://issuu.com/dida-unifi/docs/ad_limina


L’AUTRE VILLE editore curatore team

VILLE DE DIEPPE Arch. Patrick Henry, Soc. Amelie Nicolas Martin Couëtoux du tertre, Simona Scarnera

lavoro svolto

prodotto finale dell’esame svolto in Erasmus presso ENSA Paris Malaquais analsi del luogo e progetto di riqualificazione del porto della città di Dieppe in Normandia

link

https://www.paris-belleville.archi.fr/app/uploads/2019/10/P8-Livre-Dieppe-2018.pdf

SCHEMA DE PRINCIPE DE TRANSFORMATION

terrasse couverte pour favoriser la communication entre externe et interne espace couverte externe avec des espaces de stockage

La pêche à Dieppe : espérer, coopérer

QUAI GALLIENI

QUAI DU CARÉNAGE

Simona Scarnera, Martin Couëtoux du tertre

Levier n° 2

Levier n° 1

AVANT - PORT

BASSIN DUQUESNE

ouverture zénithale pour l'illumination de l'espace a double hauteur

espace pour charger/ décharger à l’arrière du batiment

espace sur le quai dédiée exclusivement au travail et a la préparation des embarquements

QUAI GALLIENI

grandes ouvertures pour favoriser le rapport entre espace interne et externe

QUAI GUYNEMER

grand espace de travail interne modulable pour toutes les typologies d’activités

portique sur l’arriere pour favoriser la traversé du batiment

LOCALISATION DU PROJET

ǁǃ

QUATTRO PARTI PER UN RACCONTO patrocinio curatori

Comune di Fucecchio Arch. Stefano Lambardi, Arch. Giulia Giuntini, Simona Scarnera

lavoro svolto

lavoro di sintesi dei risultati finali del Laboratorio di Progettazione Architettonica II tenuto dal Prof. Arch. Stefano Lambardi lavoro da assistente al corso selezione progetti e materiale, impaginazione e stesura del volume installazione e cura della mostra presso Biblioteca comunale Indro Montanelli, Fucecchio


L’architetto è un poeta che parla in “costruzione”.

Auguste Perret


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