Sas novas de Su Comunu de Austis

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Sas Novas de Su Comunu

AUSTIS

Numero 11

Www.comune.austis.it

GIUGNO 2014

EDITORIALE

SCUOLA BENE COMUNE Non molti anni fa, nelle città, si parlava di quartieri dormitorio e cioè di grandi aree urbane, per lo più di nuova edificazione, totalmente prive di servizi, dove si erano costruiti grandi palazzi destinati ad abitazione. Niente scuole, pochissime attività commerciali, niente spazi destinati alla socialità, niente uffici. Erano le periferie urbane che accoglievano le persone che si riversavano in massa nelle città seguendo il lavoro, le opportunità, una qualità della vita ritenuta migliore. I quartieri dormitorio furono oggetto di discussioni, di studi, di attenzioni e almeno in linea di principio venne riconosciuto il diritto di quelle aree ad avere servizi, a non essere corpi separati rispetto al centro, ad avere centri di aggregazione, di cultura, di socialità. E io trovo che ciò fosse giusto. Oggi vedo l’assalto ai nostri piccoli comuni. E’ un assalto che sottrae tutto. E laddove lascia, sottrae qualità. Diminuiscono le risorse pubbliche disponibili, si taglia nella medicina di base e nella accessibilità alle prestazioni mediche, si chiudono scuole, si cancellano opportunità. Nascono i paesi dormitorio e a volte gli stessi cittadini rinunciano alle battaglie affinché non sia così. Così è stato ad Austis. La scelta dei genitori

di iscrivere i bambini nelle scuole di altri Comuni determinerà la chiusura della Scuola Elementare e presto, verosimilmente, anche della Scuola Media. L’annunciato accordo dei genitori di Atzara e di Austis di iscrivere tutti i bambini

genitori, garantiscono i numeri nelle scuole dei propri Comuni e chiudono quelle dei comuni vicini. La programmazione della rete scolastica non ha bisogno di capipopolo, né di amministratori che baypassano la discussione nei tavoli istituzionali. Come ho detto in altre occasioni le scelte individuali che riguardano l’ educazione dei figli sono sempre rispettabili e pienamente legittime. Tuttavia questa Amministrazione cercherà fino all’ultimo di contrastare la nostra trasformazione in un paese dormitorio, di contenere l’ impoverimento economico e culturale che consegue ad ogni sottrazione e lo farà in ogni sede, in ogni livello istituzionale e cercando di tenere uno sguardo aperto al territorio, al destino delle aree rurali e alla loro possibilità di sopravvivenza in una civiltà urbana e in tempi di crisi economica. delle elementari ad Atzara e tutti Ad ognuno il suo: alle persone e alle quelli delle Medie ad Austis, non famiglie la libertà di orientare le proè stato evidentemente rispettato prie scelte per tutelare al meglio il come d’altra parte era francamen- proprio interesse individuale, alla te prevedibile. Accordi di questo Amministrazione il dovere di tutelatipo infatti si chiudono su tavoli re gli interessi collettivi soprattutto istituzionali, dentro logiche terri- quando attengono alla sopravviventoriali complessive e non con “ za stessa di una comunità. Lucia Chessa l’aiuto” informale di sindaci del territorio che, loro si, prestando occhi e orecchie alle istanze dei


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