SINERESI
SINERESI
IRENE ALBANO CATERINA ARCURI FRANCESCO BERNABEI GIOVANNI CAFARELLI VITO CAIATI
Allegato al n 0 di SINERESI Direttore Anna R.G.Rivelli Trimestrale edito dall’Associazione PAN centro di produzione culturale Via Flavio Gioia 1 Brindisi di Montagna (PZ) e-mail:sineresi.sineresi@yahoo-com Si ringraziano per la fattiva collaborazione Dario Carmentano, Salvatore Comminiello, Arcangelo Moles , Enzo Fierro, Stefano Foti e tutti gli artisti che con la loro disponibilità hanno consentito la realizzazione di questo speciale
DARIO CARMENTANO BRUNO CECCOBELLI SALVATORE COMMINIELLO LUCA CORI DANILO DE MITRI GIULIO DE MITRI BRUNO DI LECCE DONATO FARUOLO ROSARIA IAZZETTA PINO LAURIA MARCO LODOLA MAGDA MILANO ARCANGELO MOLES CLAUDIA OLENDROWICZ VITO PACE ALFREDO RAPETTI MOGOL LUCIA ROTUNDO ANGELA ROSATI
Un significato, un suono, una metafora, un progetto: Sineresi. E Sineresi, che è tutto questo, diventa altro e altro ancora nelle mani di ventitre artisti che reinventandola, ciascuno col proprio linguaggio, col proprio background geografico e culturale, con l’entusiasmo o la consapevolezza dei propri anni, altro non fanno che ribadire proprio quel significato, quel suono, quella metafora, quel progetto. Unione, armonia, integrazione, sinergia di menti, di percorsi, di territori: così nasce questo “speciale” che sarebbe riduttivo definire allegato in quanto esso vive appieno di vita autonoma e, affiancandosi al numero zero della rivista, ne esplicita il senso più profondo con il linguaggio emozionale dell’arte. C’è un fervore pulsante in queste pagine, un cuore che batte. Per questo non c’è bisogno di altre parole.
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Anna R. G. Rivelli
SINERESI
Giornalista pubblicista, ha scritto numerosi saggi di filosofia, filosofia della medicina e di antropoteologia. Ha collaborato alle pagine culturali del quotidiano Bari Sera, della rivista d’arte Segno. E’ stato direttore artistico della galleria Geo Arte Contemporanea, curatore di diverse mostre e rassegne, tra le quali: “Santi Medici tra Arte e Medicina”, “Vergine d’oliva”, “Il sapore delle cose”, “Il corpo ai confini del mito”, “Mutamenti d’identità: il corpo infranto”, “Lo splendore dell’ombra”, “Nel nome di Dioniso”, “Chi viene nelle stanze celesti?”, “Vertigini”, “I magi”, “Innerspace”, “Mappe immaginali”. Ha curato la pubblicazione della cartella serigrafica “Anima mundi”. E’ stato tra i fondatori dell’Associazione culturale non profit Geo Arte, attiva nel campo delle politiche culturali, dell’arte pubblica, della progettazione e della formazione. Ultima sua pubblicazione: “Corpi d’ombra – Corpi di luce”, ED INSIEME edizioni.
Vito Caiati
SINERESI
Scissioni, ricongiunzioni, fusioni
Da quando Platone proclamò nel Fedone il (Dialogo sull’anima), la scissione necessaria tra anima e corpo, tutta la cultura occidentale diventò una sorta di veleno per l’umanità. Il corpo scisso dall’anima, considerato come un empasse antropologico, un accidente senza senso. Tant’è che compito primario della filosofia, doveva essere quella di insegnare ad esercitarsi a morire. Cioè il filosofo doveva ripudiare tutte le tentazioni del corpo per diventare un essere totalmente spirituale e incominciare ad assaporare in lui la sostanza divina, immortale, come tale incompatibile con la carne, mortale. Questa separazione fu raccolta a piene mani dalla religione cattolica che interpretando surrettiziamente il messaggio evangelico, rafforzò la distanza tra anima e corpo, provocando allucinanti paradossi. A consacrare la scissione contribuì Cartesio con la “res cogitans” distinta dalla “res exstensa”. Chi ha gridato che il re era ed è nudo, è stato Nietzsche, il quale ha proclamato “che vi è più intelligenza nel tuo corpo, che in ogni cellula della tua mente”, accorgendosi che non era tanto il corpo un errore della natura e che la sua stessa presenza, ne giustificava l’esistenza. Ciò che in realtà non esisteva, così come era rappresentato dai filosofi e teologi, era il concetto di Dio. Un concetto come tale astratto di cui nessuno aveva mai fatto esperienza e che portava con sé contraddizioni insormontabili, capaci di confondere e paralizzare la consapevolezza e l’autostima in ogni uomo. Dunque, la ricongiunzione dell’uomo con se stesso, la riattivazione del processo di creatività presente in lui, l’acquisizione di una nuova gioia di esistere con un corpo di cui non ci si doveva più vergognare, ma che si poteva amare essendo la porta di accesso al mistero dell’essere. Da qui comincia la cultura, cioè la coltivazione dell’uomo nella sua vita interiore, un dialogo col dio che giace in ognuno di noi e che vuole farsi parola, per rendere consapevole la vita e metterla in linea con quella ragion d’essere che ogni essere umano ha il compito di realizzare, attuando su questa terra e non in altro luogo il processo di trasformazione spirituale. Al di fuori di questi presupposti, non ci possono essere incontri e fusioni, perché gli uomini essendo ancora scissi, sono incapaci di proporsi all’esterno col loro vero essere. Occorre una rivoluzione antropologica affinché l’incontro tra popoli diventi il luogo di rigenerazione dell’umanità in entità con delle coscienze veramente allargate e capaci di vivere nella piena accettazione di sé e degli altri in una nuova dimensione in cui ogni uomo può gustare l’estasi della vera esperienza di Dio in lui e di lui che diventava Dio.
Caterina Arcuri
“Misura” Legno, smalto, vernice, acciaio inox specchiante, ceramica a terzo fuoco cm 36 x 16 x 16
SINERESI
Nata a Catanzaro dove vive e opera. Ha compiuto studi artistici e musicali (Accademia di Belle Arti e Conservatorio di musica). È professore ordinario di Pittura all’Accademia di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi: dalla fotografia al video, dall’installazione ambientale alla performance. La sua ricerca ha una forza costruttiva che si identifica con il medium plastico. La sua identità generativa si connota nella sovrapposizione e interazione dialogica di semplici e minimali elementi in acciaio, terracotta e legno che si purificano in un progressivo itinerario di ascesi e di sublimazione in cui il simbolo definisce un tracciato essenziale tra dimensione mistica e arte relazionale. Ha vinto il Premio Internazionale Limen Arte 2014. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. È stata invitata a rassegne nazionali ed internazionali, tra le quali: Visione inattesa…, Complesso Monumentale del San Giovanni, Catanzaro; Respiro Silente, Museo FRAC, Baronissi; Fonti, Galleria TraleVolte, Roma; Padiglione Italia, Regione Calabria, LIV Biennale di Venezia, Villa Genoese Zerbi, Reggio Calabria; Action Poetry, Galleria Peccolo, Livorno; Tornare @ Itaca, Fondazione Mudima, Milano; A Sud del mondo, Palazzo Delli Ponti, Taranto; III Free International Forum, Bolognano; Racconti I-Conici, Pinacoteca Comunale, Pieve di Cento; IV Edizione Premio Celeste, San Gimignano; Videoart Yearbook 2007 e 2006, Università di Bologna. Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private.
SINERESI
Nato nel 1949 a Matera. Ha frequentato il Liceo Artistico di Salerno e l’ Accademia di Belle Arti di Napoli con il maestro Giuseppe Capogrossi. Nel 1967 costituisce con altri artisti un gruppo di intervento spontaneo che agisce nell’ambito del comportamento e della poesia visiva, dedicando anche particolare attenzione al teatro di avanguardia e all’impegno politico. Fondamentale in questi anni è la sua amicizia con Alfonso Gatto. Ritornato a Potenza, dopo anni di intense esperienze artistiche, nel 1982 fonda l’Associazione Arti Visive, che costituì forse l’evento culturale più avanzato mai realizzato sul territorio, e la rivista “Perimetro”, da lui stesso diretta, che nei quattro anni di attività destò grande attenzione in tutta l’Italia avvalendosi di prestigiose collaborazioni.. Dal 1997 ha trasferito il suo studio a Brindisi di Montagna, luogo della sua infanzia e della sua memoria, che con la rude bellezza dei suoi orizzonti tanta parte ha avuto nelle scelte fondamentali della sua esistenza. Ha esposto in numerose citta italiane ( Milano,Roma,Venezia,Carrara, Livorno, Taranto, Rho, Torino, Savona, Palmi, Matera, Potenza, Bari ). Si sono interessati alla sua produzione: Enzo Battarra, Bernardo Panella, Dario Micacchi, Elio Mercuri, Attilio Milani, Pino Settembrino, Rino Cardone, Massimo Bignardi, Santa Fizzarotti, Leonardo Mancino, Teresio Zaninetti, Patrizia Veroli, Tonino Sicoli, Franco Sossi, Cinzia Zungolo, Enrico Crispolti, Anna R.G.Rivelli, Lia De Venere, Pasquale Totaro Ziella. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e privata. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia Padiglione Italia. cafarelli.blogspot.com
Giovanni Cafarelli
“e“ tecnica mista su tela, cm 20x20
SINERESI Nato a Milano nel 1961. La formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol risente del clima famigliare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Frequenta dal 1996 lo studio degli artisti Alessandro Algardi e Mario Arlati che invitano Rapetti a condividere con loro la ricerca pittorica. Nell’atelier di Via Nota Rapetti lavora quattro intensi anni, arrivando a maturare l’esigenza di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Rapetti proseguono quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli anni Cinquanta. Docente presso il Centro Europeo di Toscolano e nelle Università dell’immagine di Milano e New York. La sua opera sempre più coinvolge e suscita interessi e dibattiti, da Duccio Trombadori a Gianluca Ranzi, da Luciano Caprile a Maurizio Vanni, la critica più attenta ha saputo leggere in Alfredo Rapetti quella tensione costante ad una ricerca tesa fra Oriente e Occidente, fra preghiera e mantra, poesia e prosa; “naturale” punto di arrivo, o meglio di nuova partenza, è nel 2007 l’invito ad esporre alla 52° Biennale di Venezia, nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, in occasione della mostra “Sulle vie di Damasco” curata da Duccio Trombadori, e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, “Padiglione Italia” curata da Vittorio Sgarbi. Tra il 2012/2013 l’artista tra le nuove mostre annovera tra le altre, le personali alla Galleria dell’Immagine del Comune di Rimini, alla Galleria Cà D’Oro di Miami e allo Spazio Oberdan sala Della Provincia di Milano e Collettive al Castello Sforzesco, al Museo Crocetti di Roma, e sempre nella Capitale nei Musei di San Salvatore in Lauro e nell’auditorium Conciliazione. Nel 2014, espone allo spazio Oberdan di Milano e al Lucca Museum, Lucca Center of Contemporary Art.
Alfredo Rapetti Mogol
“Oro su tavola “ acrilico su tavola, cm 60x60
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Dario Carmentano
Autodidatta, si è formato come incisore presso la Grafica di via Sette Dolori. Nel 1990 fonda l’Associazione Culturale ARTErìa. Nel 1999 fonda FARO Coordinamento Associazioni per l’Arte, che produrrà una serie di eventi ed incontri tra artisti ed associazioni culturali del Sud Italia. Nel 1999, conosce i fautori di ORESTE, il collettivo di artisti relazionali con cui collaborerà alla organizzazione di “ORESTE” programma di residenza per artisti e curatori. Dal 2000 la sua ricerca guarda al valore risanato e primordiale dei simboli, al ragionamento sulle radici fonetiche e culturali di una frase, al cuore di tante icone che spesso non percepiamo nella loro integrità originaria. Per farlo usa un atteggiamento ironico e dissacrante, ribaltando le ovvietà popolari (e spesso populiste) con senso umanistico, rispetto dei modus e sintetica calibratura visiva. Ha partecipato a rassegne d’arte di carattere internazionale in Italia, Francia, Austria, Belgio, Lussemburgo, Germania, Russia, Cuba, Brasile, Ungheria, Giappone, Polonia, Slovenia, Olanda, Norvegia, Svizzera, USA, Australia, Grecia.
“Quid Novi” stampa lambda su dibond, cm 30x30
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Nasce a Potenza il 10 gennaio 1958. Nel medesimo capoluogo compie gli studi ed è tra i primi diplomati del neonato Istituto Statale d’Arte la cui presenza sul territorio rappresentò una importantissima occasione di scoperta e promozione dei talenti artistici locali. Appena ventenne allestisce la sua prima mostra personale presso il CO.S.P.I.M. (collettivo scultori, pittori, incisori,musicisti) di cui si rende subito membro attivo. Dal 1984 inizia il sodalizio con il gallerista Raffaele Formisano e con la Galleria San Carlo di Napoli e per circa un triennio frequentissimi sono i contatti con gli artisti napoletani particolarmente attivi in quegli anni e numerose le esposizioni che lo inseriscono in un discorso artistico di più ampio respiro proiettandolo ad una più vasta attenzione. Alla metà degli anni ’80 entra a far parte dell’Associazione Arti Visive V Generazione e della omonima cooperativa che con la creazione della rivista d’arte PERIMETRO, diffusa su tutto il territorio nazionale, costituisce per la Basilicata un evento notevolissimo teso a sciogliere definitivamente l’arte lucana da una dimensione di localismo e regionalismo per inserirla in maniera solida nel contesto nazionale attraverso una vasta rete di contatti e di scambi.Nel 2011 ha partecipato alla 54° Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia - Regione Basilicata. Di rilievo le segnalazioni della critica al Premio Nazionale di Arte contemporanea “A. Volpi” di Pisa e al Premio Combact Art di Livorno. : A.Calabrese, F.Corrado, R.Cardone, V. Corbi, E. Dall’Ara, A. D’Elia , L. De Venere , G. De Vita, S. Di Bartolomeo, S. Fizzarotti, S. Fugazza, L. Gavioli, P. Ragone, A. Rivelli, P. Totaro Ziella., B. Panella, O.Tagliavini, N. Hristodorescu, F. Sossi, M. Trufelli, F.Fiore, I. Materazzi, G.Uzzani, G. Pastore. Stampa: Paese Sera, Il Tempo, Gazzetta del Mezzogiorno, Segno, Il Corriere della Romagna, il Resto del Carlino, La Nuova Basilicata, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, In Arte. Si è più volte interessato alle sua opera il “TG3 Basilicata” con servizi e interviste nonché un servizio registrato presso lo studio dell’artista nell’ambito del Programma “ritratto d’artista” curato da Rino Cardone.
SINERESI
Salvatore Comminiello
“Terre lontane� tecnica mista su acetato e rilievo cm 90x160
SINERESI Nato il 25 dicembre 1954. Inizia ad esporre nel 1975 in mostre personali, collettive e in rassegne regionali e nazionali. Nel 1977 studia all’Accademia di Belle Arti di Roma nei corsi di Franco Gentilini e incisione calcografica nei corsi di Ciarrocchi e Barriviera. Nel 1979 frequenta a Bologna il corso di calcografia del maestro Mario Leone. Dal 1980 è dipendente nel Ministero dei Beni Culturali.Ha fatto parte del collettivo Quinta Generazione, editore della rivista d’arte Perimetro che determinò sinergie intellettuali contribuendo a registrare e vitalizzare dibattiti culturali in ambito nazionale. Ha curato come graphic- designer numerosissimi progetti grafici intesi come interazione tra parola e immagine. Ha progettato e allestito oltre trenta scenografie, spesso monumentali, in diversi musei per la Soprintendenza Archeologica di Basilicata, tra cui tre musei multimediali, le scenografie per RaiTG3 e APT Basilicata – ottendendo riconoscimenti nazionali – e lo spazio di Public Art all’interno delle Scale Mobili di Piazza 18 Agosto di Potenza, e la progettazione scenografica del Museo di Arte Sacra della Diocesi di Potenza. Sue opere sono in collezioni private e pubbliche, nazionali e internazionali. E’ cittadino onorario di Bernalda (Matera). Partecipa nel 2011 al Padiglione Italia, Regione Basilicata della 54 Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi.Hanno scritto su rivisteria regionale e nazionale: R.Cardone, R. Agosto, R. Brancati, F. Corrado, A. D’Elia, M. Centomani, N. Cutro, L. De Venere, A.T. Laurita, S. Fizzarotti, L.Fontana, F. Leth, L. Lozito, G. Martucci, M. Murro, P. Nicoletti, B. Panella, S. Pagliuca, P. Ragone,V. Antonio Telesca, Anna.R.G. Rivelli, V. Sabia, P. Settembrino, F. Sossi, L. Spadano, O. Tagliavini, P. Totaro Ziella, F.J. Turner, S. Fugazza.
Arcangelo Moles
SINERESI
“Ipoglicemia e mitologia dell’ archeologia“
Nasce a Pisticci (Matera) il 28 gennaio del 1950. Il primo approccio all’arte pittorica è di tipo figurativo, ma evolve presto il suo linguaggio sperimentando tecniche e materiali in un astrattismo fortemente materico. La sua poetica è interamente centrata sul binomio Arte-Natura, combinando materiali, segni e colori con il fuoco che diventa uno degli elementi caratterizzanti della sua produzione. Le combustioni, tavole a tecnica mista, dove gli elementi naturali applicati vengono sottoposti all’azione distruttrice del fuoco, diventano così uno strumento di denuncia sull’azione devastatrice dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Ha esposto in diverse città italiane, tra le quali Milano, Novara, Padova, Macerata, Matera, Potenza, Bari, Foggia, Taranto.
SINERESI
www.irenealbano.it
Irene Albano
“Combustioni / n 29”, tecnica mista su tavolo cm 100x100
SINERESI Nato ad Avigliano, nel 1988 si diploma in Scultura all´Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1994 si trasferisce a Milano dove lavora con lo scultore Francesco Somaini, successivamente in Germania, Köln e infine a Stoccarda. Nel suo lavoro, concentra la sua ricerca sullo spazio e l´identità. L’uso dei diversi media, come il video, la scultura e la performance, gli permette di affrontare argomenti da differenti prospettive, rimuovendo gli ostacoli che possono impedire il processo creativo e esplorando nuovi modi di pensare. Nel 2013 é invitato alla “VIII Shiryaevo Biennale of Contemporary Art” Shiryaevo - Samara, Russia; nel 2014 partecipa alla mostra “Alle Tiere sind gleich” alla Städtische Galerie Pforzheim, Pforzheim – Germania. Attualmente vive a Pforzheim e Berlino (Germania) dove lavora come artista e visiting Professor nel Dipartimento di Scultura nella Hochschule für Gestaltung di Pforzheim ( Università per le Scienze Applicate ). http://www.vitopace.net
Vito Pace
SINERESI
“Stammtisch” fotografia ( dati in TIFF ), cm.15x21
SINERESI
t
SINERESI
Studia composizione presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano, diplomandosi nel 1992 col massimo dei voti e la lode. Si perfeziona con Franco Donatoni e Brian Ferneyhough a Milano, Siena e Roma. Le sue opere sono eseguite in tutto il mondo e hanno ottenuto riconoscimenti prestigiosi. Ha pubblicato con Ut Orpheus, Suvini Zerboni, BMG Ricordi e Universal Editions. E’ attivo regolarmente in conferenze, laboratori e masterclasses - in Europa e in America - dedicati soprattutto alla musica moderna e contemporanea nonché all’analisi di forme e linguaggi selezionati della tradizione classica. Collabora regolarmente con Pauta, la più importante rivista latinoamericana di critica e analisi musicale. E’ autore di una monografia analitica sulle strutture dell’Arte della Fuga pubblicata fra il 2001 e il 2004 in Italia da Hortus Musicus. Insegna attualmente Composizione presso il conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.
http://noicittadinilucani.ilcannocchiale.it/post/2827418.html
Luca Cori
SINERESI
SINERESI Nasce vicino a Todi nel 1952. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, città dove tiene la sua prima mostra personale alla galleria Spazio Alternativo. Nel 1975 l’artista ha la sua prima mostra collettiva nel Palazzo Comunale di Albach in Austria. Nel 1977 si tiene la sua prima personale alla Galleria Spazio Alternativo di Roma e, nella stessa città, espone per due volte a La Stanza, luogo autogestito da artisti..Nel 1980 partecipa alla Biennale de Jeunes di Parigi. In questi anni espone alla Galleria Ugo Ferranti di Roma (1981) e successivamente da Yvon Lambert a Parigi (1981) e da Salvatore Ala a New York (1983) e nel 1984 alla Galleria Sperone di Roma, anno in cui è presente alla Biennale di Venezia nella sezione “Aperto”. Nel 1986 torna ad esporre alla Biennale di Venezia nella sezione “Arte e Alchimia”. Del 1988 è una triplice esposizione a New York presso la Jack Shainman Gallery, a Roma presso il Centro di Cultura Ausoni e a Madrid, presso la galleria Mar Estrada e sempre nel 1988, al Caffè Florian di Venezia, presenta 777 opere di piccole dimensioni formanti un’unica installazione. Nel 1989 espone a Parigi, Londra e a Barcellona. Agli inizi degli anni novanta Ceccobelli approda anche al mercato tedesco, esponendo alla Hilger Galerie di Francoforte nel 1990, alla Hilger Galerie di Vienna nel 1993, alla Galerie Tribold di Basilea nel 1991 e alla Galerie Holtmann di Colonia.. Dopo aver presentato le sue opere all’Istituto di Cultura Italiana a Malta e alla Galleria BMB di Amsterdam, nel 1995 ha una personale alla galleria Kouros di New York, mentre nel 1996 è alla Quadriennale di Roma. Bruno Ceccobelli continuerà ad esporre in tutto il mondo tanto che nel 2002 celebra i suoi vent’anni di esposizioni in Olanda con un una mostra nella Galleria B.M.B. con la quale lavora in esclusiva. Dal 2005 è Direttore dell’Accademia di Belle Arte “Pietro Vannucci” di Perugia. Ceccobelli abita tuttora a Montemolino di Todi.
Bruno Ceccobelli
“Cerere” tecnica mita su tela
Rosaria Iazzetta
Classe ‘77, termina gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel ’98 e consegue un Master in Scultura alla Tokyo National University of Art and Music in Giappone, dopo la selezione nel 2002 dal Governo Giapponese e dal Ministero degli Affari Esteri Italiano. Principali mostre in cui presente la sua scultura, alla Soh Gallery di Tokyo dal 2003, l’evento alla B&D Gallery di Milano del 2003, la selezione al premio Razzano del 2006, la mostra al Takashi Setsuro Museum del 2004, la presenza alla Art Faire di Tokyo nel 2005 o la personale del 2011 alla Galleria Arti Visive di F. Riccardo, Napoli. Principali eventi in cui l’espressione prioritaria è la fotografia sociale, sono la selezione allo Spread in Prato del 2004 di P. Tazzi, la selezione alla Biennale dei Giovani artisti del Mediterraneo del 2006 di G. Del Vecchio, la Biennale di Malindi del 2010 di A. Bonito Oliva, o la collettiva alla Pinacoteca Provinciale di Potenza a cura di S. Errico del 2011. In attivo vari site-specific di entità sociale in quartieri e comuni della Provincia di Napoli (Parole dal Cemento, Le porte chiuse alla Camorra, P.N.P. progresso non Pubblicità 1 e 2); lavoro di denuncia, è la pubblicazione del 2011: La Mala Tolleranza, edito da Ulisse e Calipso Edizioni Mediterranee. Dal 2009, docente di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dal 2015 all’ABA di Frosinone. HYPERLINK “http://www.rosariaiazzetta.com” www.rosariaiazzetta.com
“ Deambulazione parziale “ alluminio e ferro, foto di Francesca Rao
Nato ad Accettura (MT) . Nel 1974 consegue la maturità artistica presso l’Istituto Statale d’Arte di Potenza.Nel 1984 frequenta la scuola calcografica presso la Grafica di via sette Dolori di Matera, nel 1990 con un gruppo di artisti materani contribuisce alla fondazione di Arteria “Associazione d’Arte e Cultura”, nel frattempo si sussegue una intensa attività di mostre e incontri culturali in numerose città italiane Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private. Ha inoltre realizzato le copertine di tre volumi e altrettanti CD sull’opera dei compositori lucani dal 500 ai giorni nostri, a cura della Regione Basilicata e Biblioteca Provinciale di Matera. Ha partecipato al “Progetto Esserci” curato dal critico Philippe Daverio.Si sono interessati alla sua produzione critici e giornalisti della stampa specializzata nel settore, RAI 3 Basilicata e TV private. Ha collaborato nel 2008 alla realizzazione del cortometraggio “Profondo Sacro” di Gianni Maragno come fotografo di scena.itato nel corso “l’arte lucana dell’800 e del 900” tenuto dalla docente di storia dell’arte contemporanea prof.ssa Maria Adelaide Cuozzo dell’Università della Basilicata, anno accademico 2009-2010,inoltre sempre nel 2010 ha partecipato ad un progetto di residenze e scambi interdisciplinari per artisti,filmmakers,soundperformer,documentaristi,opera tori culturali e studiosi. A cura di ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura – Matera in collaborazione di Regione Basilicata. Inoltre ha partecipato alla 54 Esposizione Internazionale D’arte della Biennale di Venezia Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi Nel 2013 ha partecipato al progetto di micro residenza e scambi interdisciplinari per artisti “OZIO ABITARE” a cura di ARTEria Associazione d’Arte e Cultura Matera in collaborazione di Regione Basilicata e Provincia di Matera,sempre per il progetto di micro residenza e scambi disciplinari per artisti ha partecipato nel 2014 all’evento ETERE a cura di ARTEria e Regione Basilicata.
Pino Lauria
“JESUS GAY “ lambda print - cm.70x110
SINERESI
SINERESI
“ Mediterraneo “ cristallo, piume, ottone, legno, smalto, 50 x 27,8 x 18,5 cm
SINERESI
Lucia Rotundo
(Catanzaro, 1974). Ha compiuto studi artistici. È cultore della materia in Tecniche per la pittura all’Accademia di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il linguaggio della scultura. La sua poetica si sviluppa, al tempo stesso, con un linguaggio minimale e concettuale, fondata su una realtà sensibile tra mistica e impegno sociale. Nel 1999 è stata invitata alla IX Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, nell’ex Mattatoio al Testaccio di Roma. Ha realizzato, su invito del Museo del Parco - Centro Internazionale di Scultura all’aperto di Portofino - un’opera site specific per il Progetto “El Milagro”, Chiesa degli Angeli in Argentina. È stata invitata al progetto “Drink Helleborus” (a cura di Dores Sacquegna), Museo Allotropya di Antikyra, (Grecia). Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. Tra le mostre più recenti si segnala: 2014: La Natività nell’Arte Contemporanea (a cura di R. Lacarbonara), Ipogeo Palazzo “Galeota”, Taranto; Olio d’artista (a cura di F. Sannicandro), Pinacoteca Civica Comunale, Cassano delle Murge (BA); Artisti in luce (a cura di F. Sannicandro, testo di R. Lacarbonara), Nuovo Padiglione Fiera del Levante, Bari; Stone (a cura di L. Anelli), Masseria Torre di Nebbia, Corato (BA); Visione in-attesa (a cura di F. Brancato), Complesso Monumentale San Giovanni, Catanzaro; N-Gramma (a cura di S. Liuzzi), Palazzo Pantaleo, Taranto; IX Biennale d’Arte Contemporanea “Rocco Dicillo”, Palazzo Municipale, Triggiano (BA); Femminicidio e valore salvifico dell’arte (a cura di T. Coltellaro), Palazzo Ducale, Corigliano Calabro (CS); Acqua (a cura di L. Madaro), Museo MUST, Lecce.
SINERESI
(Taranto, 1982). Ha compiuto studi artistici che ha completato all’Accademia di Belle Arti. È professore di Tecniche dell’Incisione-grafica d’arte nell’Accademia di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il linguaggio della fotografia. Nel 2012 è stato il vincitore del Premio Nazionale “Toni Ferro” per la giovane arte under 30. E’ stato invitato a rassegne in Italia e all’estero ed ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo, tra le più recenti, segnaliamo: 2014, Danilo De Mitri/Il corpo e l’anima (a cura di Massimo Bignardi), Museo F.R.A.C., Baronissi, (SA); 2013, Trascrizioni sul corpo (a cura di Simona Caramia), Galleria Peccolo, Livorno; Elisio e Ade, Art’in Fabrika (a cura di Teo De Palma), Foggia; Rivers Rivers of A.I.R. (ArtIndustry-Recycle), (a cura di Tobia Donà, testi critici di Beatrice Busacaroli), “Pescheria Nuova”, Rovigo; Natura (a cura di G. Menolascina), Galleria SMAC, Roma; OPEN/The Generation of Future (a cura di G. Menolascina), Galleria BLUorG, Bari; 2012, Ouverture - La festa dell’arte (a cura di R. Branà), Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (Ba); La visione immaginata e dipinta di un futuro (quasi) perfetto, Primo Piano Living Gallery, Lecce; OPEN SPACE 2. Incursioni figurative, Galleria Nazionale - Palazzo Arnone, Cosenza; 2011, LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Puglia; Luoghi e realtà di ricerca tra identità e mutamento, VI Biennale di arte contemporanea “Magna Grecia” (a cura di Teodolinda Coltellaro), Collegio di Sant’Adriano, San Demetrio Corone (CS). Tra le diverse e recenti pubblicazioni segnaliamo: P. Aita, Danilo De Mitri / Simboli e ombre, (con testi di P. Aita, G. Bonomi, R. Cardone, M. Cristaldi, S. Caramia, A. Delli Santi, M. Giannandrea, M. Pizzarelli), Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2012.
Danilo De Mitri
senza titolo stampa laser su PVC e FOREX
SINERESI SINERESI
(Rionero in Vulture, 1964) vive in Basilicata. Architetto e fotografo, orienta la propria ricerca nel campo della fotografia di architettura e di paesaggio. Ha collaborato a progetti di ricerca per l’Università degli Studi di Basilicata e per l’Università La Sapienza di Roma. Sperimenta nuovi linguaggi tra fotografia e arti applicate, collabora con alcune aziende italiane: “Mascioni” (2003), “Abet Laminati” (2003), Signoria di Firenze (2004-2006), partecipando al Salone del Design di Parigi “Maison & Objet”(2003) e Salone del Mobile di Milano (2004). Ha partecipato a progetti e rassegne espositive quali: “Abitare il tempo” (Verona, 1997) e Biennale Internazionale di Arti Applicate (Torino, 2002-2003). Nel 2005 fotografa, per la Biennale di Venezia, le Esposizioni d’Arte “Biennale al Sud/Sensi Contemporanei”. Nel 2006 è invitata dall’ANCE, con altri autori, ad interpretare il patrimonio architettonico contemporaneo italiano per la mostra Immagini del costruire presentata alla Triennale di Milano. Nel 2007 su invito della PARC partecipa al progetto “Cantiere d’Autore” per raccontare il cantiere del Museo MAXXI a Roma, esponendo nella stessa sede nel 2010. Ha pubblicato nel 2004 il libro fotografico “I luoghi sono destini” (Ed. Librìa, Melfi).
Angela Rosati
“Verde petrolio” grafica digitale, 2480 x 1860 pixel
SINERESI Nata a Bari. Diploma di Maturità artistica – Liceo Artistico Statale, Bari. Laurea in Lettere indirizzo storico artistico – Facoltà di Lettere e Filosofia, Bari. Ha insegnato Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, Catanzaro, Lecce, attualmente è docente di Pittura, Disegno e Tecniche e Tecnologie della Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Opera nel campo delle arti visive dal 1976. Il suo percorso artistico si snoda per tappe di un crescente e sempre pìù fusivo rapporto con il trascendente, attraverso un confronto con la Nuova Figurazione, l’astrazione e le nuove tecnologie. L’artista costruisce monocromi raffinati in cui materializza l’invisibile sino a diventare lei stessa la porta di accesso alla divinità che si cela nella sua carne e che vuole affiorare all’esterno, sollecitandola al coraggio dei suoi sentimenti e delle sue idee. L’artista si mette molto spesso in gioco e diventa performer-protagonista di opere in cui affiora la sua vera natura, in tutta la sua specificità. Un esempio particolarmente significativo di questa tappa è la mostra “Medusa”. Una sorta di manifesto nichilista che in quel momento appare corrispondere alla condizione esistenziale dell’artista in cui, da passaggio pessimistico evolutosi in atto confidenziale con il proprio essere, sollecita l’intessere di un dialogo con la natura, coinvolgente nei suoi ritmi genuini e vitali agevolando l’abbandono di una visione letteralistica del reale; evidente apertura alla soggettività dei microcosmi vegetali e minerali. Una nuova lettura questa decisamente allegorica e simbolica, piena di presagi e suggerimenti catartici. Ne sono esempio una serie di video in cui l’artista, anche attraverso il potere metaforico delle fiabe, riesce ad entrare in contatto con i significati nascosti dell’Universo. Molti dei lavori di Magda Milano, dal sapore agrodolce, portano in scena problematiche esistenziali attraverso una levità poetica, particolarmente intrisa di pathos e nostalgica ironia.
Magda Milano
“Il cielo in una stanza 1” Tecnica mista su tela, 70x70
SINERESI
SINERESI
(Königs Wusterhausen, Germania 1983) ha studiato arte all´Universitá del Bauhaus di Weimar nel 2008. Ha esposto in suo lavoro in diverse mostre personali come al Meetfactory a Praga nel 2011, al Xau Contemporary a Erfurt nel 2011 e nella 126 Artist-run Gallery a Galway in Irlanda nel 2013. Ha partecipato a diverse mostre collettive in Germania, Italia e Francia. Nel 2013 é stata invitata per una residenza artistica al Kunstverein di Francoforte insieme all´artista Bruno Di Lecce. A giugno 2014 ha partecipato al workshop tenuto dall´artista cubano Carlos Garaicoa alla Fondazione Botin a Santander in Spagna. Vive e lavora a Berlino
Claudia Olendrowicz
“Knowledge” Fotografia, 25 x 30 cm
SINERESI SINERESI
Nato a Dorno (Pavia). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico. Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam. Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d’autore), Francis – Francis, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat, Lauretana, Smemoranda, Gierre Milano e Calze Gallo. Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Marco Lodola
“Italia per Sineresi”
SINERESI (Matera, 1980) artista e architetto. Autodidatta, utilizza la pittura e il disegno a cui affianca nel corso degli anni lo studio e l´interesse per altri media come il video, l´installazione e la performance. Ha studiato architettura a Roma, all´Universitá La Sapienza, e a Parigi all´Ècole d´architecture de Belleville. Espone alla galleria A.A.M. (Architettura Arte Moderna) a Roma nel 2006 e partecipa alla X Biennale di Architettura di Venezia nel padiglione italiano curato da Franco Purini. Dal 2008 vive e lavora a Berlino, partecipa a diverse mostre e a Film Festival nella cittá e all´estero. Nel 2009 partecipa alla XIV Biennale di Giovani artisti dell´Europa e del Mediterrano a Skopje, nel 2013 espone in una mostra collettiva alla Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen, lo stesso anno vince una residenza al Kunstverein di Francoforte con l´artista Claudia Olendrowicz.
Bruno Di Lecce
“ Sineresi “ olio su tela , cm 54x55
SINERESI (Taranto, 1952). Ha compiuto studi umanistici ed artistici (Accademia di Belle Arti e Università). È professore ordinario in Tecniche e tecnologie delle arti visive nell’Accademia di Catanzaro. Impegnato da anni in una ricerca sulla storia e sull’immaginario della cultura mediterranea. Protagonista italiano della Light Art. Nel suo percorso artistico ha attraversato diversi linguaggi: dalla pittura alla perfomance, dalla fotografia alla scultura, dall’installazione ambientale al video. È invitato a numerose e prestigiose esposizioni in Italia e all’estero (Budapest, Stoccolma, Osaka, Isola di Samothrace, Ajdovscina, Porto Alegre, Philadelfia, Sarajevo, Berlino). Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. Tra i più recenti eventi segnaliamo: IV Edizione della Biennale del Fin del Mundo 2014/2015, Argentina e Cile; Giulio De Mitri / Il corpo e l’anima (a cura di M. Bignardi, testi di M. Bignardi e R. Lacarbonara), Museo F.R.A.C., Baronissi, (SA); Giulio De Mitri / Esperidi, Studio d’arte contemporanea “Pino Casagrande”, Roma; Biennali di Venezia LIV e LII: Sguardo contemporaneo (a cura di R. Branà e G. Caroppo) e Padiglione Italia; J. Beuys. Difesa della natura (a cura di L. De Domizio Durini); XV Quadriennale di Roma; 20 artisti per i 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Reale, Torino; Intramoenia Extra Art (a cura di A. Bonito Oliva e G. Caroppo), Castelli di Puglia; La luce come corpo (a cura di B. Corà), Galleria Peccolo, Livorno; XV e XIV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros, San Gabriele (TE); Videoart Yearbook 2007 e 2006 (a cura di R. Barilli), Bologna; Environmental Art Festival Lakonia: arthumanature topos 2007 (a cura di L. De Domizio Durini e A. d’Avossa), Sparta, Sellasia e Geraki (Grecia). Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private.
Giulio De Mitri
“Ali� serigrafia originale opera unica, cm 15x21
SINERESI
Graphic designer e artista visivo. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Università Iuav di Venezia, specializzandosi poi in design per i beni artistici e culturali. Ha partecipato a corsi, residenze artistiche, workshop e ha collaborato a progetti di comunicazione con artisti e designer di rilievo internazionale. Tra i poli dell’arte e del design, nelle sue ricerche sull’immagine segue un percorso parallelo tra valore informativo e fuga dal dato, con un persistente approccio semantico in cui spesso accade che l’immagine, per eccesso di denotazione, sconfini paradossalmente nell’enigma. Nelle sue ricerche guarda a Vaccari, Mulas e Cresci, applicando un metodo analitico e meta-fotografico all’indagine di strutture culturali e antropologiche. Tra le mostre si ricordano la personale Paper a cura di Fiorella Fiore, Appendix, project room per la Fondazione SoutHeritage, Arrivi e Partenze, a cura di Errico Fix e Errico Gasperoni.
Donato Faruolo
SINERESI
“unnamed”
SINERESI
(Brescia, 1971), sviluppatore sociale, si occupa di proporre ed elaborare temi per il cambiamento sociale responsabile attraverso la creazione di progetti ed imprese: si è occupato di finanza etica e nonviolenza, di energie alternative e di economia sociale, di arte contemporanea e di alimentazione salutista. Ha collaborato con la Banca Popolare Etica, con l’Arci Nazionale, con diversi enti di formazione e con aziende pubbliche e private. Coopera da oltre 10 anni con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto per il progetto “Ufficio Economia”, una proposta di cambiamento del sistema economico tramite idee e progetti che provengono dalla creatività artistica e dalla sensibilità sociale. E’ membro e fondatore di diverse imprese sociali e industrie creative.
SINERESI
Francesco Bernabei
SINERESI
Sineresi(a)
Sineresi, sineresi...mi piace questa parola, mi piace il suono perché evoca e fa pensare ma soprattutto perché tratta diversamente un concetto destinato solo alla separazione. Basta aggiungere una “a” e si ottiene “sineresia” una parola che non esiste (ancora) mentre dovrebbe esistere (sul serio). In senso logico e storico, come potrebbero delle eresie convivere dal momento che sono pensate per eliminarsi l’un l’altra? Abbiamo imparato a definire “eresia” quello che è talmente diverso dal pensiero ufficiale da non poter essere nemmeno pensato o minimamente preso in considerazione e ho sempre trovato curioso il fatto che se è l’eresia a vincere, essa stessa diventa pensiero ufficiale e il resto, il diverso, si trasforma in eresia: sarebbe possibile invece costruire un luogo mentale o sociale in cui le eresie possono parlarsi e produrre cultura? Credo che questo sarebbe un ottimo esercizio da svolgere collettivamente: immaginate come sarebbe il mondo oggi se si praticasse l’abitudine al confronto fra idee tanto diverse alla ricerca di una dimensione possibile non di semplice convivenza o autosopportazione ma di produttività culturale. Come cambierebbero gli atteggiamenti religiosi, politici, sociali? E gli stili di vita?
SINERESI
SINERESI
AC
SINERESI
arte contemporanea Mario Schifano Franco Angeli, Tano Festa Enrico Bay Lucio Del Pezzo Joseph Beuys Remo Brindisi Ugo Caggiano Tommaso Cascella Enrico Castellani Roberto Crippa Enzo Esposito Giovanni Cafarelli Omar Galiani Mimmo GermanĂ Sapi Hassan Mimmo Iacopino Mark Costaby Riccardo Licata Franco Marrocco Maria Mulas Ugo Nespolo Achille Perilli Ercole Pignatelli Luca Pignatelli Arnaldo Pomodoro Mimmo Rotella Antonio Serrapica Franco Valente
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