White Circus ISSUE # 01 ANNO I
DESIGN ARCHITECTURE LIFESTYLE TREND FASHION HI-TECH
FOOD TRAVEL ART
Sinetica Industries Magazine - Ottobre/October 2010
15 YEARS
Trend 2011 La nascita di... Blue The birth of… Blue
Nuovi uffici Audi a Barcellona
The new Audi offices in Barcelona
Arredare ambienti di lavoro completi e personalizzati
Providing complete, customized furnishings for work environments
ISSUE # 01 ANNO I
White Circus Legghino signori… Legghino Read all about it, folks, read all about it... di Francesco Guazzoni
l circo, quasi una dichiarazione d’amore. Perché è il luogo dove la fantasia diventa regola, fuga, inno alla fanciullezza, centro del possibile, del bizzarro, della coesistenza di mondi diversi, artistici, acrobatici, addomesticati, leggeri eppure mostrati con la disinvoltura dello stupore, il nostro. White circus è il nostro magazine, un piccolo circo delle attrazioni, l’occhietto bianco del nostro marchio che scruta curioso il mondo esterno, le nostre passioni, la ricerca, l’innovazione, la creatività. O più semplicemente la nostra quotidianità di uomini e di azienda. Il bianco è il nostro colore, o meglio, il nostro non colore. Svuotato delle cromie riempie, arreda, evoca un ritorno all’essenzialità, alla purezza per un mondo ancora possibile che può essere reinterpretato con l’arte o ripensato con l’etica. Anche questo è il nostro magazine. Anche questo è Sinetica. Che lo show possa dunque avere inizio.
I Sinetica Industries Srl via Plinio Fabrizio, 20 31046 Oderzo TV, Italy T +39 0422 501611 F +39 0422 501679 info@sinetica.com www.sinetica.com
he circus, almost a declaration of love. Because this is the place where fantasy becomes reality, escape, a hymn to childhood, epicentre of what’s possible, of the bizarre, of the coexistence of different worlds, artistic, acrobatic, tamed, light and yet displayed with total confidence in generating amazement, ours. White circus is our magazine, a small circus of attractions, our logo’s tiny white eye, inquisitively spying on the world at large, on our passions and the search for perfection, innovation and creativity. Or, more simply, our everyday reality made up of people and of the enterprise. White is our colour, or rather, our non-colour. Without chromatic content, it fills and fulfils, it decorates, evoking a return to essentiality, to the still possible purity for a world which can be reinterpreted with art or rethought with ethics. This too is what our magazine is about. Sinetica is this... and more So, let the show begin!
T
WHITE CIRCUS 3
Editorial
Sinetica Industries Srl via Plinio Fabrizio, 20 31046 Oderzo TV, Italy T +39 0422 501611 F +39 0422 501679 info@sinetica.com www.sinetica.com
Caro lettore, mi hanno affidato il compito di aprire con queste mie righe il primo numero di WHITE CIRCUS, un magazine che parla di noi, delle nostre passioni, dei nostri progetti, delle nostre idee e più in generale di tutto quello che ci incuriosisce e che può essere motivo di curiosità anche per voi. Giampaolo Vizzotto photo by EURO ROTELLI artist of Sinetica For Art
Sinetica è sul mercato ormai da quindici anni, anni nei quali ha cercato di costruire dal niente una storia di successo e di soddisfazioni, sia per noi stessi che per quanti hanno creduto nelle nostre idee e nel nostro impegno. Pensiamo di esserci riusciti e di aver interpretato a nostro modo i bisogni di una parte del mercato, quello nel quale volevamo confrontarci.
Dear Reader, In these few lines, I have been entrusted with the task of presenting the first issue of WHITE CIRCUS, a magazine about us, our design projects and everything that arouses our curiosity, and which, we hope, may catch your interest, too. Sinetica has been on the market for fifteen years, during which the company has tried to build, from scratch, a history of goals and satisfaction for us and for those who have believed in our ideas and our commitment. We think we have succeeded and in our own way met a chunk of market requirements. We have all, to a greater or lesser extent, recently found ourselves in the midst of a sudden, unexpected consumer credit crisis, and all of us are aware that the current business scenario is not, and will not be, what it was. In the last two years, we have worked to strengthen our company, preparing ourselves to meet the new challenges that will arise in the following years, in the reassurance that the market will change but not disappear. Bearing this in mind, we have decided to create WHITE CIRCUS, a communication tool intended to offer a deeper understanding of our philosophy and our ideas, but not only: on the following pages, you will find news about a variety of topics including recipes for lunch in the office, an explanation of how one of our products is created, yoga lessons or new products that will be featured at the trade fairs we will take part in, reflections on new trends and recommended books on art and architecture. Is it an unusual magazine for a company that produces office furniture? It probably is, but this is why we like it and why we want to present it to you. Enjoy your read!
Tutti, chi più chi meno, ci siamo ultimamente ritrovati dentro ad una crisi dei consumi improvvisa e spiazzante e tutti abbiamo preso coscienza che il rapporto con il mercato non è e non sarà più quello di prima. In questi due ultimi anni abbiamo lavorato per stabilizzare l’impresa e per prepararci alle nuove sfide che si presenteranno negli anni a venire, convinti che il mercato si modifica ma non scompare. In quest’ottica abbiamo pensato di far nascere WHITE CIRCUS, uno strumento di comunicazione che avrà il compito di meglio far comprendere la nostra filosofia ed il nostro pensiero, ma non solo: nelle pagine che seguono troverete infatti notizie riconducibili a tematiche diverse che vanno, per esempio, dalle ricette per il pranzo in ufficio alla spiegazione di come nasce un nostro prodotto, dalle lezioni di yoga alle novità che caratterizzeranno gli eventi fieristici ai quali partecipiamo, da riflessioni sulle nuove tendenze ai suggerimenti di libri d’arte e di architettura. ecc. È un magazine inusuale per una ditta che produce arredi per l’ufficio? Probabilmente si, ma è proprio per questo che ci piace e che ci invoglia a proporvelo. Buona lettur lettura.
WHITE CIRCUS 5
Francesco Guazzoni affaticato copywriter pordenonese. Ritiene che non ci siano più le mezze ragioni e che il caffè sia un sentimento. Crede nel valore dell’epico, del grottesco e dello struggente. Considera «La sventurata rispose» il miglior slogan letterario della storia. È pigro, reduce di un dubbio e triscaidecafobico. // a weary copywriter from Pordenone. He thinks there are no more half-rights and that coffee is a feeling. He believes in the value of epic, grotesque and torment. He considers «Misfortune replied » as the best literary slogan in history. He is lazy, a doubt survivor and a triskaidekaphobic.
6 WHITE CIRCUS
Norma Poletto cuoca per passione ed abilità, autodidatta per gioco. Dall’esperienza culinaria casalinga attinge la base per i suoi piatti reinterpretandoli con estro personale e nobile arte gastronomica. Al gustoso tributo per la sua terra friulana concede incursioni e contaminazioni con le ricette della tradizione italiana. // chef for passion and skill, self-taught for play. From her home cooking experience she draws the basis for her dishes and reinterprets them with personal inspiration and noble gastronomic art. Her delicious tribute to her Friulian homeland is allowed incursions and contaminations by traditional Italian recipes.
Emilia Prevosti architetto e giornalista, è partner e AD di Edimotion. Si occupa da tempo di strategie di comunicazione per le aziende che operano nell’ambito dell’arredamento e dell’architettura, sviluppando servizi integrati di marketing, web e graphic design, editoria, PR, iniziative promozionali e ricerche di mercato. Tra gli altri collabora con Ottagono, Architonic e Koelnmesse. // architect and journalist, she is partner and Managing Director of Edimotion. She has long been dealing in corporate communication strategies for companies working in furniture and architecture, developing integrated marketing services, web and graphic design, publishing, PR, promotional activities and market research. She collaborates, among others, with Ottagono, Architonic and Koelnmesse.
Beppe Raso dall’ 87 professionista, nel ‘90 comincia a lavorare nel mondo dell’arredo e dell’architettura, fotografando alcune importanti location in Asia, Europa e Canada. Entusiasta ogni volta che si deve racchiudere in un frame, qualcosa che sta già in una sua sintesi architettonica. Il piacere di rispettare le forme e valorizzarle. Il colore della luce è il suo colore. Si tratti di un’aeroporto o di una piccola casa, la luce comanda. Chiedetegli cose impossibili, vedrà cosa si può fare. // he has been a professional since 1987, and in 1990 he starts working seriously in furniture and architecture, taking pictures of some important locations in Asia, Europe and Canada. His career thus walks a path where he is still excited every time he frames anything that is already in an architectonic synthesis. The pleasure of respecting and valorising shapes. The colour of light is his colour. Whether it is an airport or a small house, light commands. Ask him to perform impossible things, he will see to it.
Fabrizio Todeschini architetto e giornalista, vanta una lunga esperienza nel settore dell’editoria, dell’organizzazione fieristica e della promozione all’estero di aziende italiane del settore arredamento. Partner di Edimotion Srl, è direttore della rivista Habitat Ufficio e sales & marketing manager di Koelnmesse Srl. È specializzato in comunicazione mirata nel settore del design. // architect and journalist, boasting a long-standing experience in publishing, organisation of fairs and promotion of Italian furniture companies abroad. Partner of Edimotion Srl, he is director of the magazine Habitat Ufficio and sales & marketing manager of Koelnmesse Srl. He is specialised in design-targeted communication.
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EDITORIAL
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TREND
18
34 20
FOOD
Una pausa pranzo sana e conveniente / A healthy and good for value lunch
INTERVIEW
Il punto di vista di Sezgin Aksu e Silvia Suardi / The point of view of Sezgin Aksu and Silvia Suardi
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Fabrizio Todeschini
23 25
8
48
venti
30
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ORGATEC
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NEW CONCEPTS
BACK STAGE
La nascita di... Blue e non solo The birth of ... Blue and not only
CASE HISTORY
Nuovi Uffici Audi a Barcellona / The new Audi offices in Barcelona
WELLNESS
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Arredare ambienti di lavoro completi e personalizzati Providing complete, customized furnishings for work environments
TECHONOLOGY
Essere ecologici in ufficio / Being eco-friendly in the office
Oggetti intelligenti, non più un ossimoro Intelligent things, no longer an oxymoron
Emilia Prevosti
Mauro Iannizzi
GREEN
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Colophon Concept and Art Direction Sinetica Concept e coordinamento editoriale: Publishing concept and coordination: Edimotion Progetto Grafico e impaginazione: Graphic design and DTP: Fabio Zoratti Comitato scientifico: Scientific Committee: Adriano Baldanzi, Mauro Iannizzi, Emilia Prevosti, Beppe Raso, Fabrizio Todeschini, Sabrina Zannier, Carin Scheve, Team Sinetica Traduzioni: Translations: Linguae Mundi Stampa: Printing: GFP White Circus è una pubblicazione di: White Circus is a publication by Sinetica Industries S.r.l.
Sinetica: semplicemente lo spazio ufficio Lo stand Sinetica a Orgatec Sinetica: simply office space Lo stand Sinetica a Orgatec
Fabrizio Todeschini
Stare bene in ufficio con lo yoga Feeling good in the office with yoga Sabrina Grifo
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Colonia la città…la sua fiera… l’appuntamento biennale, Orgatec / Cologne the city...its fair... Orgatec, the biennial event Emilia Prevosti
Emilia Prevosti
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CITY AND FAIR
ARCHITECTURE
Adriano Baldanzi
Fabio Zoratti lavora professionalmente come freelance per aziende private, case editrici ed enti pubblici, curando ogni aspetto della comunicazione: web design e grafica, art direction e fotografia. È docente di computer graphic presso Diskos (Scuola di comunicazione e pubblicità) di Schio. // works professionally as a freelancer for private companies, publishers and public bodies, taking care of every aspect of communication: web design and graphics, art direction and photography. He is a computer graphics trainer at Diskos (Communication and advertising school) in Schio.
Gianpaolo Vizzotto
Norma Poletto
Sabrina Zannier è giornalista, critico e curatore indipendente nel campo dell’arte contemporanea. Con il suo team di lavoro cura mostre, cataloghi ed eventi per musei, gallerie, Enti pubblici e aziende. Dal 2002 è direttore artistico della rassegna Maravee, di arte, design, moda e teatro, che si svolge in castelli e ville storiche del Friuli Venezia Giulia. // is an independent journalist, critic and curator in the field of contemporary art. Together with her team she oversees exhibitions, catalogues and events for museums, galleries, public bodies and companies. Since 2002 she has been art director for the art, design, fashion and theatre festival Maravee, which unfolds in castles and historical villas in Friuli Venezia Giulia.
Index
olandese, è stylist e direttore artistico di progetti di interior design. La sua carriera inizia a Parigi, in collaborazione con Li Edelkoort, il guru dei trends di moda e design. Adesso lavora per riviste e cataloghi internazionali, con fotografi e architetti. Il suo lavoro la porta in tante case e città in tutto il mondo, e la sua vita l’ha portata da Amsterdam a Parigi, New York e adesso Milano. // dutch, is a stylist and art director in interior design projects. Her career started in Paris, in collaboration with Li Edelkoort, the fashion and design trend guru. She currently works for international magazines and catalogues, with photographers and architects. Her job takes her to many homes and cities all over the world and her life has led her from Amsterdam to Paris, New York and now Milan.
quaranta
sognatore, motociclista girovago e Designer, partner con Alessandro Novelli nello studio omonimo Baldanzi & Novelli. Insieme collaborano sviluppando progetti per aziende Italiane ed Internazionali. Hanno sviluppato molti progetti, la loro caratteristica è quella di offrire soluzioni progettuali, che uniscono le proprie idee con le esigenze dell’azienda. Passione, partecipazione e ricerca, voglia infinita di disegnare e ancora disegnare e seguire cocciutamente la nascita dei prodotti fino a che non prendono vita. // a dreamer, a roaming motor-biker and Designer, partner with Alessandro Novelli in the Baldanzi & Novelli studio. They collaborate together in developing projects for Italian and International companies. They have developed many projects; their characteristic is offering design solutions, which join their own ideas to company needs. Passion, participation and research, endless urge to keep on drawing, stubbornly, over and over again, until their products come to life.
Carin Scheve
senior manager in H-art, interactive digital agency, ha unito la formazione tecnica alla passione per la comunicazione. In particolare segue le aziende in progetti di strategia e comunicazione digitale, dal web alle applicazioni per dispositivi mobili passando per e-commmerce e presenza su social media. // senior manager in H-art, interactive digital agency, has joined technical training and passion for communication. He specifically follows companies in strategy and digital communication projects, from the web to mobile applications, through to e-commerce and social media.
Contributors
Adriano Baldanzi
Mauro Iannizzi
trenta
FOR ARTS
Olivo Barbieri. L’etica della bellezza fra arte, impresa e territorio / The ethics of beauty in art, business and the local territory Emilia Prevosti
59
BOOKS
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ART EXHIBITIONS
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ETHICS
Sabrina Zannier
Medici con l’Africa Cuamm: per il diritto alla salute dei più poveri Medici con l’Africa CUAMM: the right to health for the poorest Don Dante Carraro
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INPUT
WHITE CIRCUS 7
Trend
Trend
Diamond Black è un ambiente quasi monocromatico. Si immagina un ufficio direzionale di un creativo, magari un fotografo, un studio di comunicazione, un architetto. Lo stile è chic e sofisticato.
photo Beppe Raso styling Carin Sheve
Diamond Black is an almost single-colour layout. It looks like the executive office of a creative person, perhaps belonging to a photographer, a communication studio or an architect. The style is chic and sophisticated.
Black 8 WHITE CIRCUS
DIAMOND
WHITE CIRCUS 9
Trend
Trend
Total white DIAMOND
La stanza pura, semplice e funzionale. Esprime l’eleganza del bianco. A refined, simple and functional room, expressing the elegance of white.
10 WHITE CIRCUS
WHITE CIRCUS 11
Trend
Trend
Glamorous Red “Svizzero” DIAMOND SQUARE Un mondo grafico, bianco con alcuni elementi rossi; uno stile “svizzero” decisamente organizzato e pulito. A graphic world in white with some red details; a thoroughly organized and simple “Swiss” style.
12 WHITE CIRCUS
WHITE CIRCUS 13
Trend
Trend
Glamorous Natural DIAMOND
14 WHITE CIRCUS
Colui che pensa al domani sceglie un ufficio ecologico. Si sente collegato con un futuro più verde, un futuro in sintonia con l’ambiente.
Those who look to the future choose an ecofriendly office. They feel connected to a greener future in harmony with the environment.
WHITE CIRCUS 15
Trend
Trend
Design Book
Tula cone Lampada sospensione Hanging lamp
Snow
Nice
Blue
Seduta Seatting
Seduta Seatting
Seduta Seatting
Patio Lampada da terra Floor lamp
Ater Lampada da tavolo Desk lighting
Tria Lampada da terra Floor lamp
Captain Seduta direzionale Executive seatting
16 WHITE CIRCUS
Luise
Peg
Sedia lounge Lounge chair
Poggiapiedi Footstool
Wavy
Honey
Sgabello Stool
Sgabello / tavolino Stool / alternative table
Swing
Master
Max
Cestino gettacarte Basket
Cestino gettacarte Basket
Vaso Vase
Verde olivo
Play
Accessori scrivania Desk accessories
Orologio Clock
WHITE CIRCUS 17
Food
Food Insalata di frittatine
Una pausa pranzo sana e conveniente A convenient and healthy lunch break
Insalata d’orzo estiva
Omelette salad
Barley summer salad
Per la frittatina / For the omelette:
Ingredienti: / Ingredients:
6 uova / eggs 1 grossa cipolla / large onion 100g. di foglie di spinaci / of spinach leaves 50g. di farina / of flour 2dl. di latte / of milk 2 cucchiaini di parmigiano / teaspoons of parmesan cheese Sale e pepe / Salt and pepper Burro / Butter
Photo Beppe Raso food Norma Poletto
300g. orzo / barley 200g. radicchio rosso / red chicory 100g. speck / bacon 150g. salame fresco e dadini / fresh salami, cubed 1 cucchiaio di basilico e prezzemolo tritati / tablespoon choppedof basil and parsley 200g. fagioli cannellini lessati / boiled cannellini beans 100g. formaggio grana a scaglie / parmesan cheese shavings 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva / tablespoons of extra virgin olive oil Sale e pepe / Salt and pepper
Procedimento: Cuocere l’orzo al dente, passarlo sotto l’acqua fredda e sgocciolarlo bene. Lavare il radicchio e tagliarlo a striscioline, poi tagliare a dadini lo speck ed il salame. Mettere il tutto in una ciotola, aggiungere i fagioli, il grana a scaglie, condire con olio, sale e pepe. Infine spolverizzare con prezzemolo e basilico tritati. Disporre il tutto in un piatto da portata e contornare con foglie di radicchio.
Procedimento: Procedure:
In una ciotola mettere 50g. di farina e unire 6 uova mescolando bene, unire 2dl. di latte, 2 cucchiai di parmigiano , salare e pepare. Dividere il composto in 2 parti, ad una unire 1 grossa cipolla precedentemente grattata fina e fatta appassire con poco burro; all’altra parte unire 100g. di foglie di spinaci tritati fini. Scaldare una padella, ungerla con poco burro e cuocere una alla volta le frittatine a fuoco moderato. Lasciarle raffreddare e tagliarle a striscioline. In una insalatiera unire la lattuga e il radicchio tutto tagliato a striscioline, le frittatine e 100g. di prosciutto cotto tagliato a julienne. Condire il tutto con la salsetta preparata con sale, pepe, aceto, worchester e panna acida.
Procedure:
asta! Basta spendere la tredicesima nei bar per sfamarsi. Pranzo e panini, se consumati al bar sono ormai troppo cari e non propriamente sani! E allora, ecco qualche suggerimento per una “schiscetta” fai da te, insolita e nutriente!
B
18 WHITE CIRCUS
nough! Enough spending “Christmas Bonus” in bars to eat. Lunch sandwiches consumed in bars are too expensive and not exactly healthy! And now, here’s a suggestion for a do-it-yourself “lunch box”, unusual and tasty!
E
In a bowl combine 50g. of flour and the 6 eggs mixing well, add the milk, 2 tsp. of parmesan, salt and pepper. Divide the mixture in 2 parts. In one add the large onion, previously gratered and softened in a little butter; in the other part add the spinach leaves finely chopped. Heat a pan, coat with a litte butter and cook the omelettes one at a time over a medium flame. Let them cool and cut into strips. In a salad bowl add lettuce and chicory all cut into strips, the omelette and 100g. of cooked ham, julienned. Season all with a sauce prepared with salt, pepper, vinegar, worchester sauce and sour cream.
Cook barley until al dente, rinse it under cold running water and drain well. Wash the chicory and cut into strips, cut the salami and bacon into cubes. Put it all in a bowl, add the cannellini beans, parmesan shavings and dress with oil, salt and pepper. Sprinkle with chopped basil and parsley to finish. Arrange the salad on a serving plate surrounded with chicory leaves.
La Schiscètta Il termine «schiscètta» deriva dal verbo «schiscià», che significa appunto «schiacciare», “premere”. Incredibilmente oggi la «schiscètta» torna di moda, diventa «cool», ma finalizzata al risparmio economico. Come mezzo secolo fa.
The term “schiscètta” comes from the verb “schiscià”, which means “to squash” or “ to press”. Today, the “schiscètta” (lunch box) is incredibly back in fashion, it is cool but intended to save money. Just like half a century ago.
WHITE CIRCUS 19
Interview
Interview di carattere auto celebrativo. Ogni volta partiamo dalla conoscenza del nostro cliente per poi approfondire le sue necessità fino a guidarlo verso il risultato finale. Consideriamo la longevità del progetto una prerogativa fondamentale: ci piace pensare ad oggetti e spazi destinati a durare nel tempo. Tendiamo inoltre a concepire la progettazione in modo globale: per noi è difficile pensare ad un singolo oggetto senza immaginare il suo packaging, la sua presentazione e la sua destinazione fi nale. Quali considerate i vostri migliori progetti? Tutti quelli che riescono ad emozionare. Quali sono le vostre fonti di ispirazione? Il mondo e la vita. E poi la casualità: tutto ciò che incontri e vedi per caso. La curiosità è l’elemento fondamentale. Le idee arrivano quando meno te lo aspetti. Mentre sei in viaggio, mentre pranzi con un amico, mentre ti sposti in tram o in metropolitana. Cosa si aspetta normalmente un vostro committente da voi? Interno del ristorante Bianca, Milano, 2007. Ph.: Alvise Silenzi Lettino Framura, éDe Padova, 2009. Dettaglio costruttivo. Lettino Framura, éDe Padova, 2009
IL PUNTO DI VISTA DI SEZGIN AKSU E SILVIA SUARDI Sezgin Aksu and Silvia Suardi: Points of view Chi sono Silvia Suardi e Sezgin Aksu? Due amici che lavorano insieme da parecchio tempo. Proveniamo da culture differenti e abbiamo formazioni differenti: io sono architetto, Sezgin designer; io un’esteta, Sezgin un tecnico. Io mi sono laureata in architettura al Politecnico di Milano dei grandi maestri come Castiglioni, e ho poi approfondito i miei studi all’estero. Sezgin ha studiato alla Akademie der Bildenden Kunste di Stoccarda con insegnanti del calibro di Richard Sapper e Ingo Maurer, e ha completato gli studi a Parigi e Milano. Sulla carta non abbiamo nulla in comune, e nella realtà è proprio così, ma sono proprio queste diversità, queste differenti culture e punti di vista la nostra forza. La realtà è che ci compensiamo completamente. Le differenze nella nostra società non si escludono, ma anzi diventano arricchimento. Questo ci porta a idee sempre nuove, insolite, assolutamente inedite.
20 WHITE CIRCUS
intervista di / Interview by Fabrizio Todeschini
Una cosa in comune però l’avete …avete lavorato per diversi anni insieme a Michele De Lucchi. Si, per una decina d’anni. De Lucchi è stato il nostro grande maestro comune. Da lui abbiamo imparato moltissimo; soprattutto a non innamorarci mai di un progetto, a mettere sempre in discussione le idee e ci ha inculcato la capacità di ascoltare sempre tutti senza mai essere arroganti o arroccati dietro a sicurezze granitiche. Come lavorano Silvia Suardi e Sezgin Aksu? Il nostro lavoro è sempre frutto di un confronto. Ciascuno ha le proprie specificità e ciascuno porta un contributo importante al progetto. Il design, così come la progettazione di interni devono essere il perfetto connubio tra forma e funzione. Oggi esiste già tutto, non c’è più nulla da inventare. Il nostro modo di progettare ha l’obiettivo di trovare soluzioni migliori, adatte a quel determinato target e a quel determinato contesto. Il nostro approccio non è
Chi ci conosce da tempo, i nostri clienti abituali, si aspettano da noi un’assistenza completa, totale, che riguardi qualunque aspetto; i nuovi clienti ci scelgono perché hanno imparato a conoscerci e ad apprezzarci attraverso i nostri lavori. Si aspettano quindi soluzioni giuste per loro. Come sarà l’ufficio del futuro? Paradossalmente potrebbe essere ridotto a una rete, un computer, uno smart-phone. È difficile interpretare il futuro con precisione, ma una cosa è certa: nessuno vuole e vorrà più lavorare in uffici aridi e grigi. Ormai è chiaro: per stare meglio e dare il meglio di sé le persone hanno bisogno di lavorare in un ambiente confortevole; e allora molti concetti possono essere rubati alla casa per essere utilizzati in modo informale in ufficio. Senza però dimenticare le prerogative del lavoro. Spesso lavorare significa passare molte ore seduti ad un tavolo con di fronte un monitor. E allora il compromesso diventa fondamentale: va bene la contaminazione tra l’ambiente professionale e quello domestico, ma non bisogna mai dimenticare i temi dell’ergonomia e le prestazioni tecniche necessarie. Al contempo anche un mobile da ufficio, se concepito in quest’ottica, può essere tranquillamente utilizzato in una casa moderna in cui non esistono più le suddivisioni funzionali rigide del passato.
Who are Silvia Suardi and Sezgin Aksu? Two friends who have been working together for a long time. We come from two different cultures and we have different backgrounds: I am an architect, Sezgin a designer; I am an aesthete, Sezgin a technician. I graduated in architecture from Politecnico di Milano, the school of many masters such as Castiglioni, and I then specialised in my studies abroad. Sezgin studied at the Akademie der Bildenden Kunste di Stuttgart with prominent lecturers like Richard Sapper and Ingo Maurer, and he completed his studies in Paris and Milan. On the records, we have nothing in common, and in reality it just the same, but these diversities, these different cultures and points of view are our strength. We actually completely compensate each other. Differences are not excluded in our company, they simply turn into enrichment. This leads us all the time to new, unusual and absolutely unparalleled ideas.
WHITE CIRCUS 21
Interview
Architecture AKSU/SUARDI
Trollstigen National Tourist Route
Progetto per Guzzini-Fiat, 2008
Lo studio RRA, Reiulf Ramstad Arkiteckter di Oslo, ha vinto il primo premio al concorso ad inviti per la realizzazione di un complesso di infrastrutture dedicate ai visitatori che nel periodo estivo si recano a Romsdalen, sulla costa ovest della Norvegia, ad ammirare la drammaticità dei fiordi e dei paesaggi impervi. Il progetto comprende lodge, ristoranti, gallerie, padiglioni, percorsi, ponti fino a piattaforme panoramiche per osservare la magnificenza della natura circostante, ed è fortemente connotato dal contrasto tra i servizi progettati per facilitare l’accesso dei visitatori e il paesaggio naturale caratterizzato dalla dinamicità delle cascate d’acqua e dalla staticità delle rocce. Le forme dei manufatti si plasmano con la natura e i materiali utilizzati sottolineano il carattere e il temperamento del luogo.
You do however have something in common …you worked with Michele De Lucchi for several years. Yes, about ten years. De Lucchi was the great Maestro we had in common. We learnt very much from him: above all, we learnt to never fall in love with a project, to always question ideas and he instilled us with the capacity of always listening to everyone without ever being arrogant or clinging onto rock-hard certainties. How do Silvia Suardi and Sezgin Aksu work? Our working is always the result of comparison. We have our own individual specificity and each brings an important contribution to the project. Design, like interior decorating must be a perfect marriage of shape and function. Today everything exists already, there is nothing to invent anymore. Our design method aims at finding better solutions, suitable for a specific target and a specific setting. Our approach is not self-celebrating. Every time we start from getting to know our clients and their needs to lead them towards the final result. We consider a lengthy project as a fundamental prerogative: we like to think of objects and ambiences as lasting in time. We also incline for a global design: it is difficult for us to think of a single object without imagining it inside its packaging, its launch and its final destination. Which projects do you consider as being your best? All those that manage to stir your emotions. What are your sources of inspiration? The world and life. And then coincidence: 22 WHITE CIRCUS
everything you encounter and see by chance. Curiosity is the fundamental element. Ideas arise when you least expect them. While you are travelling, having lunch with a friend, getting somewhere on a tram or in the underground. What does a client usually expect from you? Those who have known us for a long time, our usual clients, expect a complete, total and allencompassing service; new clients choose us because they have learnt to get to know us and appreciate us through our works. They therefore expect the right solution. What will the office be like in the future? Paradoxically, it could be thinned down to a network, a computer, a smart-phone. It is difficult to interpret the future precisely, but one thing is for sure: nobody wants to work in barren grey offices anymore. By now, it has become clear: to feel better and to offer their outmost best, people need to work in comfort; and so many concepts may be, so to say, stolen from the home to be used in an informal manner in the office. Without however forgetting working priorities: Working often means spending long hours sitting at a table in front of a monitor. And thus compromise becomes fundamentally important: contamination between the professional workplace and home is alright, but the necessary ergonomics and technical performances must never be forgotten. At the same time, office furniture, if conceived in this light, may easily be placed and used in a modern home where rigid functional subdivisions of the past no longer exist.
Sezgin Aksu (Turchia), designer, studi in Germania (Akademie der Bildenden Künste Stuttgart) e in Francia. Silvia Suardi (Italia), architetto, laurea al Politecnico di Milano e studi in Spagna. Hanno collaborato per circa dieci anni con lo studio dell’architetto Michele de Lucchi e dal 2001 lavorano insieme. Nel loro studio di Milano si occupano di progettazione d’interni (abitazioni private e spazi pubblici), allestimento di aree espositive, design e graphic design. Tra i principali clienti figurano: Antonangeli, Caimi Brevetti, éDePadova, Eurizon Capital, Gebrüder Thonet Vienna, Koleksiyon, Nemo, Nurus, Olivetti, Poltrona Frau, Rubinetterie Teorema, Serafino Zani, Slide. Sezgin Aksu tiene lezioni di design e allestimento in diverse scuole di design e architettura. Silvia Suardi collabora con diverse riviste internazionali e nel 2002 ha pubblicato il libro “Michele De Lucchi: Dopotolomeo” per l’editrice Skira. Nel 2007 ha scritto il libro “Marco della Torre. Il progetto per l’arte”, pubblicato da Logos. Tiene lezioni di design e allestimento in diverse scuole di design e architettura. Con il sistema Utoo, realizzato da Nurus (Turchia) nel 2007 hanno vinto il Red Dot Design Award, Design Turkey 2008, Good Design USA 2008 e Design Nominee 2008. Sezgin Aksu (Turkey), designer, studies in Germany (Akademie der Bildenden Künste Stuttgart) and in France. Silvia Suardi (Italy), architect, graduated from Politecnico di Milano and studied in Spain. They collaborated with Michele de Lucchi architect studio for about ten years and have been working together since 2001. In their studio in Milano they deal with interior decorations (private homes and public places), exhibition areas display, design and graphic design. Among their main clients are: Antonangeli, Caimi Brevetti, éDePadova, Eurizon Capital, Gebrüder Thonet Vienna, Koleksiyon, Nemo, Nurus, Olivetti, Poltrona Frau, Rubinetterie Teorema, Serafino Zani, Slide. Sezgin Aksu teaches design e display in several design and architecture schools. Silvia Suardi collaborates with different international magazines and in 2002 she published the book “Michele De Lucchi: Dopotolomeo” for Skira publisher. In 2007 she wrote the book “Marco della Torre. Il progetto per l’arte”, published by Logos. She teaches design and display several design and architecture schools. Their Utoo system, made by Nurus (Turkey) awarded them the Red Dot Design Award in 2007, Design Turkey 2008, Good Design USA 2008 and Design Nominee 2008.
Trollstigen National Tourist Route The RRA studio, Reiulf Ramstad Arkiteckter of Oslo, was awarded first prize in the competition inviting submissions for the construction of a complex of infrastructures dedicated to those visitors that go to Romsdalen on Norway’s west coast during the Summer, to admire the awesome stretches of fiords and inaccessible landscapes. The project includes a lodge, restaurants, galleries, pavilions, paths and bridges taking one to panoramic platforms from which to admire the magnificence of the surrounding nature; all this strongly characterised by the contrast between services planned to facilitate access to the visitors and the natural landscape embodied in the dynamism of waterfalls and the immobility of the rocks. Man-made shapes and forms blend with the surrounding nature and the materials used underline the character and spirit of the place.
Mountain & Opening Lo studio di architettura Eastern di Kyoto ha recentemente progettato una costruzione piuttosto insolita che ospita l’ufficio design di Dragon Beard, un’azienda giapponesi di sneaker, oltre ad una residenza privata. Situata sulle alture di Takarazuka-city, in un esclusivo distretto residenziale, si sviluppa a sbalzo su un dirupo di 330 metri sopra la piana di Osaka. L’architettura è caratterizzata da un eccentrico gioco di volumi, di rapporto tra pieni e vuoti, tra linee sinuose e parti squadrate. Il piano superiore è adibito ad ambiente di lavoro mentre la parte sottostante ad abitazione. I due livelli sono fortemente integrati tra loro dall’organicità della struttura e dal colore bianco, ottenuto aggiungendo del blu per dialogare al meglio con il colore del cielo.
Mountain & Opening Kyoto’s Eastern architectural studio has recently designed a rather unusual construction that houses the Dragon Beard design office, a Japanese company manufacturing sneakers, as well as a private residence. Located in the hills of Takarazuka-city, in an exclusive residential area, it develops over a rocky spur 330 metres above the Osaka plain. The architecture is characterised by an eccentric play of volumes, a balance between full and empty spaces, between sinuous lines and squared sections. The upper floor is designed as a working area while the lower part is dedicated to the residence. The two levels are strongly interlinked by the coherence of the structure and by a white finish, obtained by adding a blue tinge to better match the colour of the sky.
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Architecture
Backstage Fincube Il designer Werner Aisslinger lavora da tempo sul concetto di unità abitativa temporanea e minimalista che risponda alle esigenze di una società in continuo movimento e ad uno stile di vita sempre più nomade. Dopo il progetto Loftcube del 2003, ha recentemente proposto Fincube, uno spazio residenziale dall’architettura autenticamente sostenibile, destinato ad inserirsi armoniosamente negli ambienti paesaggistici extraurbani. Il Fincube è un’unità multifunzionale a misura delle esigenze individuali del suo proprietario, un’unità che permette di essere allestita ed abitata per un tempo da definirsi. Grazie all’impiego di materiali naturali la costruzione si inserisce armoniosamente nei paesaggi rurali e alpini senza rinunciare ad un sofisticato design al passo con i tempi. Con il suo minimo fabbisogno di intervento sul suolo permette l’utilizzo temporaneo di un terreno senza alterare le caratteristiche ambientali dello stesso. Può essere utilizzato per scopi residenziali, lavorativi o espositivi.
Fincube Designer Werner Aisslinger has been working for some time on the concept of a temporary and minimalist dwelling unit which will respond to the demands of a continuously moving society with an increasingly nomadic lifestyle. After the 2003 Loftcube project, he recently proposed Fincube, a residential space with an authentically sustainable architecture, destined to harmoniously integrate with suburban landscaped environments. Fincube is a multifunctional unit made to measure for the individual needs of its owner, a unit that can be set up and inhabited for a finite period of time. Thanks to the use made of natural building materials it blends harmoniously with Alpine and rural landscapes without renouncing a sophisticated design in-step with the times. With the minimal amount of work needed at ground level, it allows a temporary use of the land without altering its environmental features. It can be used for residential, working or exhibition purposes.
The Circle at Zurich Airport The Circle sarà un complesso di 200 mila mq nell’area adiacente l’aeroporto di Zurigo che ridefinirà il modo in cui persone provenienti da ogni parte del mondo potranno incontrarsi e usufruire di un’innovativa qualità di servizi in 7 diversi settori: Health & Beauty, Education & Knowledge, Culture & Events, Brands & Dialogue, Special Services, Hotels & Long-stay, Offices & Headquarters. “Divers(c) ity” è il nome del progetto vincitore del concorso a cui hanno partecipato oltre 90 importanti nomi dell’architettura mondiale. Il concept sviluppato dallo studio giapponese Riken Yamamoto & Field Shop è principalmente caratterizzato da una sobrietà tipicamente svizzera, da un’atmosfera sorprendente e cosmopolita. I lavori inizieranno nel 2012 e The Circle è destinato a diventare una pietra miliare del paesaggio architettonico svizzero ed anche europeo.
The Circle at Zurich Airport The Circle will become a complex extending over 200 thousand sq.m. in the area adjacent to the Zurich airport, and will redefine the way in which people, coming from all over the world, will be able to meet and enjoy an innovative quality of services in 7 different sectors: Health & Beauty, Education & Knowledge, Culture & Events, Brands & Dialogue, Special Services, Hotels & Long-stay, Offices & Headquarters. “Divers(c)ity” is the name of the project, winning a competition in which more than 90 of the most important names in world architecture took part. The concept, developed by the Japanese studio Riken Yamamoto & Field Shop is mainly characterised by a typically Swiss sobriety and by a surprising and cosmopolitan atmosphere. Works will begin in 2012 and The Circle is destined to become a veritable milestone of the Swiss architectural landscape as well as of the European scenario.
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LA NASCITA DI … BLUE E NON SOLO The birth of … BLUE (and not only) Adriano Baldanzi (Baldanzi & Novelli Design) e le congiunzioni astrali sono dettate da un percorso inevitabile alla quale nulla può sottrarsi; se nella naturale evoluzione di un seme questo prima germoglia, poi diventa pianticella fino a diventare albero; se il lento divenire degli eventi non è altro che la naturale conseguenza di ciò che accade in precedenza. Se la notte precede il giorno, e la pioggia il sereno, allora Blue non è altro che la naturale conseguenza di una crescente esigenza all’interno di Sinetica che, non essendosi mai occupata di sedute, ha deciso dopo meditati confronti di realizzare delle proprie sedie per ufficio. Tale necessità è strettamente legata ai programmi di tavoli che l’azienda ha in produzione. Proporre la seduta ritenuta
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più giusta secondo Sinetica, questo era il tema, in abbinamento per colori e tessuti sapientemente proposti. Questa volontà non è nata improvvisamente come un lampo, non fortuitamente come per cogliere una opportunità, ma come l’evoluzione di un pensiero: offrire non solo tavoli e contenitori, ma un insieme di complementi che abbiano in comune la stessa filosofia emotiva. Ecco che la seduta diventa elemento qualificante dello spazio ufficio, insieme ad ogni altro elemento e complemento d’arredo. Una seduta, o meglio delle sedute, che per linguaggio estetico e di utilizzo, vanno meglio in abbinamento con i diversi programmi del catalogo. La seduta per ufficio è un microcosmo
di elementi funzionali che insieme devono rispondere a dettami legati a normative e a impalpabili qualità ergonomiche. Cos’è quella benefica sensazione che ci prende quando nel sedersi si prova il piacere che ci fa esclamare “ahh benee”?! come si fa a descriverla se non con il naturale assenso che è silenzio? Di una scarpa ci accorgiamo quando questa fa male, se è comoda ci dimentichiamo di averla, che sia griffata o meno. Chi progetta e costruisce sedute per ufficio, e sottolineo “ufficio”, sa di cosa parliamo. È un mondo staccato dal resto del design, o meglio dal design meramente estetico o modaiolo, dove l’acquisto è legato ad una pulsione più che ad una esigenza. Una seduta per la WHITE CIRCUS 25
Backstage
Backstage Una chicca sono i braccioli fissi, danno a Blue il carattere cercato, con rigore estetico allo stesso tempo funzionale. Se Blue è il prodotto con cui Sinetica entra nel panorama della seduta per ufficio operativo, nella accezione più tecnica tipica di questa tipologia, tutt’altro discorso è stato fatto per il segmento manageriale e direzionale. “Captain”, già dal nome provocatorio in contrasto con il suo aspetto, è giocata più su spessori contenuti e volumi in movimento, sull’impatto emozionale del prodotto, con linee leggermente curvate e brevi raccordi. Lo schienale scivola di lato ad accogliere la persona, come
casa risponde ad un utilizzo temporale ridotto, uno spazio tempo condiviso dal divano e dal letto se si considera il solo tempo dedicato al riposo. La seduta per la casa è legata più ad un aspetto estetico che funzionale, ha un impatto più di moda che pratico. La seduta da ufficio deve rispondere invece a otto ore e forse più di utilizzo giornaliero, cinque giorni alla settimana, per dodici mesi all’anno, per molti anni. Come per il materasso nell’ambiente domestico: se ci stai bene vivi molto meglio! L’idea di sviluppare delle sedute ha preso forma attraverso un lungo dialogo insieme e all’interno dell’azienda; solo successivamente questa idea si è concretizzata in un progetto. Ci siamo chiesti innanzitutto se ne valeva la pena, se questi nuovi prodotti sarebbero stati capiti. Quale credibilità avrebbe poi avuto l’azienda nel proporre direttamente sedute a marchio Sinetica. Non è stato semplice, ma anche per questo molto stimolante. Sin dall’inizio una cosa era certa: doveva parlare lo stesso linguaggio dei prodotti già a catalogo, in maniera diretta e decisa, senza sbavature. Le sedute avrebbero dovuto completare l’offerta di Sinetica per creare un ambiente di lavoro completo con qualcosa che fosse proprio, senza esagerazioni. Il progetto è diventato confronto e il confronto progetto esecutivo in un susseguirsi di opinioni, incontri e scontri anche accesi sulle varie 26 WHITE CIRCUS
soluzioni tipiche di una seduta da ufficio. Il tempo di identificazione del concept e del successivo sviluppo dell’idea, mai eccessivo in questi casi, ha formato anche nell’azienda una nuova consapevolezza sul tema della seduta per ufficio, che soltanto un anno fa veniva definita “complemento”. Gli incontri si sono susseguiti senza sosta in un carosello di idee, proposte, possibilità, rinunce, concessioni, e cambiamenti. Fino a che il progetto, come un vestito su misura, si è materializzato in prototipo e da qui in prodotto. Blue è nata coadiuvando necessità, investimento, rapporto prezzo-prodotto, ed una estetica innovativa inserita in un contesto di assoluta attualità. Utilizzo semplice, impatto minimale, aspetto emozionale; una sensazione di rarefazione, neutralità. Blue è onesta, dimostra quello che è a prima vista: un disegno deciso e rigoroso, con grande equilibrio estetico. Il confort non è una sorpresa, ma il risultato di una lunga esperienza progettuale; una volta seduto non ti chiedi se stai bene, stai bene e basta! Sia nella versione in rete che in quella imbottita si trovano tutte le funzionalità necessarie: regolazione lombare, regolazione della profondità di seduta, braccioli 3D, ecc., considerando sempre l’emergente tendenza alla semplificazione, perché nessuno è più disposto a pagare ciò che non usa.
un delicato abbraccio. Lo schienale non chiude completamente nella parte inferiore, ma lascia una fuga di luce che lo slancia; anche vista da dietro l’impatto visivo è elegante ed armonico. Spesso l’esigenza di fissare lo schienale ad una meccanica sincro obbliga a chiudere lo spazio tra sedile e schienale, per nascondere il sistema di attacco. Nel nostro caso Captain raccorda il tutto con la meccanica sincro sul lato, sotto i braccioli grazie ad un sistema studiato ad hoc, lasciando così libero lo schienale di levitare appena sopra al sedile. Le parole sono quasi superflue tanto il design di Captain è semplice. La guardi, ci giri attorno, ti siedi e rimani col sorriso sulle labbra, il sorriso che era spuntato già a prima vista. La seduta che volevi, accattivante ma non arrogante, sobria ma non anonima.
f the influence of the stars is dictated by an inevitable course which nothing can help us evade; if in its natural evolution, a seed first sprouts, then becomes a seedling and subsequently a tree; if the slow development of events is nothing else than the natural consequence of things that happened previously. If night precedes day and rain, a clear blue sky, then Blue is nothing else but the natural result of a growing need within Sinetica: never having dealt with anything to do with seating, it decided, after lengthy consideration, to design its own office chairs.
language is concerned, adapt best with the various programmes in the catalogue. Office seating is a microcosm of functional elements which, together, must respond to dictates linked to standards and to intangible ergonomic qualities. What is that sensation of wellbeing that invades us when, in sitting down, the pleasure we feel makes us utter that instinctive “this feels sooooo good”?! How does one describe this unless with that natural assent that is silence? When a shoe hurts, we immediately become aware of it; if it is comfortable we actually forget that we
This need is strictly linked to the programmes for tables which the company is manufacturing. Proposing the seating solution judged to be the most suitable according to Sinetica: this was the theme, in combination with skilfully proposed colours and fabrics. This motivation did not come about suddenly, in a flash, and not fortuitously, as in seizing an opportunity, but rather as the evolution of a line of thought: offering not only tables and container units, but a set of complements with the same emotional philosophy in common. This is how a seating solution becomes a very relevant element with regard to office space, together with every other element and furnishing complement. A chair or, rather, a set of chairs which, as far as the aesthetic and everyday
are wearing it, whether a designer shoe or otherwise. Those that are engaged in designing and manufacturing office chairs, and I must emphasise the “office” part of the statement, know what we are talking about. This is a world that is totally detached from the rest of designing or, rather, from the merely aesthetic or trendy designing, where the purchase is linked to instinct rather than need. A chair for the home responds to a limited timing use, a time-space shared by the couch and by the bed if one takes just the time dedicated to resting into consideration. A chair for the home is linked more to an aesthetic aspect rather than a functional one; it has an impact driven more by fashion than by practicality. The office chair, instead, must cope with a daily use of eight hours and even
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Backstage
more, five days a week, twelve months a year for many years. As with the mattress in a domestic environment: if you feel good with it, you’ll live much better! This idea of designing chairs has taken shape through an extensive exchange of views with each other and with the company; only then was this idea turned into a real project. First of all we asked ourselves whether it would be worthwhile, whether these new products would be understood. What credibility would the company gain in directly proposing chairs carrying the Sinetica trademark? It wasn’t simple but, for this very reason, was very stimulating. From the very beginning, one thing was certain: they would have to speak the same language as the products already listed in the catalogue, directly and decisively, without hesitation. The chairs would have to complete the Sinetica offer in creating a complete work environment, with 28 WHITE CIRCUS
Backstage
that extra something of Sinetica’s own, without overstatements. The project underwent the relational stage, and from that it became an executive project, with a sequence of shared opinions, meetings and, yes, at times quite heated clashes on the various solutions typical to an office chair. The time needed for identifying the concept and the subsequent development of the idea, never excessive in these cases, also brought about a new awareness within the company of the office chair topic, which just a year ago was defined as a “complement”. Meeting followed meeting without pause, in a carousel of ideas, proposals, possibilities, options being abandoned, concessions and changes. Until the project, much like a tailored suit, materialised as a prototype, and then through to the finished product. Blue was born by matching needs, investment, price-product ratio and
innovative aesthetics inserted in a context of absolute relevance. Simple to use, minimal impact, pleasing appearance; a feeling of rarefaction, neutrality. Blue is honest, it is exactly what it seemed at first sight: a decisive and rigorous design, with great aesthetic balance. The comfort it provides comes as no surprise, but is the result of a lengthy designing experience; once seated, you don’t question whether you are comfortable or not: you fell good, and that’s that! Both in the mesh and the upholstered version, one finds all the functionality needed: lumbar adjustment, seat-depth adjustment, 3D armrests, etc., always considering the emerging trend towards simplification, because one is no longer willing to pay for things that are not used. The fixed armrests are a definite plus, giving Blue the sought after character, with a rigour that is aesthetic and, at the same time, very functional.
If Blue is the product with which Sinetica is making its entrance in the scenario for operative office chairs, in the most accepted technical meaning distinctive of this typology, a completely different angle was conceived for the managerial and executive segment. “Captain”, starting from its provocative name in contrast with its look, depends more on contained thickness and mass in movement, on the product’s emotional impact, with slightly curved lines and tight connecting elements. The backrest slides sideways to enfold the body, almost a welcoming embrace. The lower part of the backrest does not close completely, but leaves an open space that gives it a slim line; viewed from the rear, the visual impact is elegant and harmonious. Frequently, having to secure the back rest to a syncro mechanical device makes it necessary for the space between seat and back rest to be closed in order to hide the mounting system. In our case, Captain links the whole arrangement by means of a syncro mechanical device placed on the side under the armrests, thanks to a specifically designed system, leaving the backrest free to rise just above the seat. Words are almost superfluous in describing a design as simple as Captain’s. You look at it, you circle it, you seat yourself and are left with a smile on your face, the smile that had already appeared at first sight. This is the chair you wanted, captivating but not arrogant, plain but never anonymous. WHITE CIRCUS 29
Case History
Case History
NUOVI UFFICI WAGER RETAIL - AUDI A BARCELLONA New Wager Retail - Audi offices in Barcelona Emilia Prevosti
photo Alex Reig
Ubicata a El Prat de Llobregat, Barcellona, i nuovi uffici di Wagen Retail trasmettono innovazione, creatività, ordine e trasparenza. Questi sono i valori che rappresentano l’azienda e che dovevano emergere in modo evidente attraverso i nuovi ambienti di lavoro. Individuare gli arredi in sintonia con questi concetti è stato uno degli aspetti fondamentali del progetto dell’architetto Raquel Blasco e del team Planinter di Barcellona, che ha scelto Sinetica come partner. Il progetto è iniziato nel dicembre 2009. Rispettare le esigenze del cliente in termini di tipologia, numero di postazioni e ottimizzazione dei flussi di lavoro è stata naturalmente la priorità assoluta. Questi aspetti sono stati tradotti in spazio e volumi armonici, in assoluta sintonia con l’immagine aziendale e i bisogni espressi. Una progettazione pensata per creare soluzioni pratiche ed estetiche, per creare un ambiente dinamico e stimolante. La struttura Wagen Retail è composta da un responsabile, quattro dirigenti e ventitre persone operative. Ogni manager ha un team di quattro persone che svolgono mansioni am-
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ministrative, commerciali, contabili e di gestione delle risorse umane. Questi gruppi di lavoro sono indipendenti ma in profonda connessione con il resto della struttura. Con i tavoli della serie Diamond, adottati in diverse configurazioni, è stato possibile soddisfare tutte le specifiche esigenze, dalle postazione operative a quelle direzionali fino alle sale riunioni. L’uso dei tavoli singoli ha garantito la privacy a ciascun dipendente, mentre le diverse finiture hanno consentito di differenziare e caratterizzare fortemente le aree direzionali da quelle operative. Utilizzando gli armadi in diverse altezze è stato possibile suddividere in modo strategico l’openspace realizzando isole di lavoro e spazi di passaggio. Le sale riunioni e gli uffici direzionali sono stati ricavati grazie all’utilizzo della parete, una struttura estremamente leggera e lineare che ha garantito un perfetto equilibrio fra trasparenza e privacy. Una coerenza progettuale mai rigida che si riflette sulla connotazione estetica di questi spazi che soddisfano pienamente le esigenze del cliente.
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Case History
Case History
Located in Barcelona’s El Prat de Llobregat, the new Wagen Retail offices convey traits of innovation, creativity, order and transparency. These are the values that represent the company and that had to be made clearly evident by the new work premises. To identify their furnishing in harmony with these concepts was one of the fundamental aspects of the design created by architect Raquel Blasco and Barcelona’s Planinter team, who chose Sinetica as a partner. The project began in December 2009. Obviously the attention paid to client needs in terms of typology, number of workstations and optimisation of work flows was of absolute priority. These aspects were translated into harmoni-
managing human resources. These work groups are independent but are intrinsically connected with the rest of the structure. With the Diamond series work-tables, adopted in various configurations, it has been possible for all specific needs to be satisfied, from operative to managerial workstations, through to conference rooms. The use of individual work-tables has guaranteed the privacy of each employee, while different finishes have allowed the managerial area to be clearly delimited and easily distinguished from the operative one. By using cabinets of various heights, open spaces could be strategically subdivided, creating work islands and corridors. Conference rooms and man-
Si ringrazia Wagen Retail S.L. per la collaborazione e il supporto. We thank Wagen Retail S.L. for its cooperation and support.
ous spaces and volumes, absolutely in line with the company image and the requirements expressed. A design focussed on creating practical and aesthetic solutions, all aimed at creating a dynamic and stimulating environment. Wagen Retail’s personnel structure is made up of a manager, four executives and an operative staff of twenty three. Each manager has a team of four persons carrying out administrative, commercial, and accounting duties and
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agerial offices were obtained thanks to the use of walling, an extremely light and linear structure that guaranteed a perfect balance between transparency and privacy. A designing coherence that is never rigid and which reflects on the aesthetic connotation of these spaces, fully satisfying the client’s requirements.
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Wellness
Wellness Yogacharini Sabrina Grifeo Insegnante di Ashtanga Rishi Yoga responsabile della omonima scuola che ha sede ad Milano presso l’Associazione Artè, direttrice dei contenuti dei Festival di Yoga di Milano, Roma e Merano, appuntamenti internazionali nati per fare conoscere lo Yoga. Visitare il sito e scoprirete tanti benefici!! www.arteyoga.it www.yogafestival.it
Stare bene in ufficio con lo Yoga Feeling well in the office with Yoga Sabrina Grifeo
o Yoga è stato definito una scienza, un’arte, una filosofia, una religione, una moda e un fanatismo. In effetti è tutto questo insieme e nulla di tutto questo! Dipende dalla sensibilità del praticante, dal controllo delle sue percezioni o dal suo grado di consapevolezza. A mio avviso, è interessante intendere lo Yoga come un “way of life”, un modo di integrare la propria natura affinché tutti gli aspetti della vita lavorino in armonia l’uno con l’altro, cercando di imparare a crescere attraverso i processi e i cambiamenti che sono sempre in evoluzione. Il termine Yoga proviene dalla antica lingua Sanscrita, YUJ, che vuol dire accoppiare, aggiogare, unificare, unire. Yoga significa totale armonia, insieme, senza differenziazione. I molteplici approcci al concetto e alla pratica dello yoga, come suggeriscono le “varie scuole”, toccano tutti gli aspetti dell’esistenza: quello fisico, quello energetico, quello mentale e quello spirituale. Queste varie scuole sono come dei portavoce, come dei raggi di una ruota uniti al centro, che per caratteristiche diverse richiamano l’attenzione di persone diverse. La pratica fisica più nota si chiama Hatha Yoga ed è uno straordinario sistema di riequilibrio del corpo attraverso posizioni statiche e sequenze in movimento coordinate con il respiro. La pratica energetica è legata alla respirazione e si chiama Pranayama, ovvero scienza che controlla l’energia vitale, che mette in relazione il sistema respiratorio, quello circolatorio ed il sistema nervoso. L’aspetto mentale è coltivato dalle tecniche di concentrazione e alla pratiche meditative che portano al raggiungimento del quarto aspetto, quello spirituale.
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Qualche semplice esercizio da fare in ufficio… Una pratica adatta alla vita di ufficio può contenere perfettamente tutti questi aspetti. Ecco allora qualche spunto dall’Hatha Yoga per sciogliere le tensioni delle spalle, del collo, delle braccia, per correggere le cattive posture che assume la colonna vertebrale e per attivare la circolazione delle gambe, spesso accavallate o costrette per lungo tempo nella posizione seduta, o appesantite dal peso corporeo nella posizione eretta.
…per le gambe e i piedi Seduti o in piedi, roteare la punta del piede in una direzione e poi nell’altra cercando di far sciogliere le caviglie; successivamente stendere e flettere il piede allungando il polpaccio. Stendere e flettere in modo alternato le ginocchia fino al petto sia da seduti che in piedi. In piedi, slanciare la gamba avanti e indietro aumentando gradualmente l’ampiezza del movimento, facendola poi oscillare come un pendolo; i movimenti devono essere eseguiti con entrambe le gambe.
…per il busto e per la schiena Regolare la postura divaricando leggermente le gambe, fare ruotare il bacino prima in una direzione e poi nell’altra. In piedi, chinare lentamente la schiena con un movimento rotatorio dalle zone lombari alle cervicali; a testa in un giù, molleggiare il busto per toccare con le mani la punta dei piedi svuotando completamente i polmoni; inspirare srotolando la colonna vertebrale, una vertebra dopo l’altra, per tutta la durata della respirazione, riportandosi in posizione eretta sollevando per ultima la testa. In piedi, muoversi oscillando da un lato e dall’altro cercando di toccare con la mano il lato esterno del ginocchio. In posizione eretta slanciare le braccia in avanti per qualche secondo e poi indietro alternandole. Sollevare gli omeri verso i lobi contraendo le spalle per poi rilasciarle.
…per la testa e il viso Con l’intento di prendere coscienza e sciogliere le contrazioni, lasciare andare la testa penzoloni per poi farla roteare disegnando con il naso un cerchio immaginario prima in una direzione e poi nell’altra. Contrarre il viso strizzando gli occhi e stringendo le mascelle, facendo una smorfia esagerata, che coinvolga tutto il viso e poi rilassare ogni parte; lasciare andare le mascelle, distendere le labbra, la lingua, le gote, gli occhi che per qualche momento rimangono chiusi. Senza occhiali, sbattere le palpebre con un buon ritmo senza fissare nulla per un paio di minuti, poi chiudere gli occhi, battere le mani e, successivamente, sfregarle tra di loro per surriscaldare i palmi. Posizionare le mani come due ventose sugli occhi per trasferire il calore all’interno dell’occhio. Davanti al computer non fissare mai lo schermo quando non è necessario, ma lasciare lo sguardo libero.
…e un paio di consigli sulla respirazione e l’alimentazione È sempre importante respirare bene, aprendo ed utilizzando tutti i polmoni affinché ogni loro singola parte porti ossigeno ad una corrispondente zona del corpo: la zona diaframmatica all’addome e alle gambe, la zona intercostale al busto, al petto e al cuore, la zona clavicolare alla testa, al cervello e a tutti gli organi di senso. È importante mantenere una alimentazione completa, assumendo tante vitamine e minerali. Bere tanto acqua, almeno 2 litri al giorno! Bastano pochi minuti, prima della pausa pranzo perché il corpo non accumuli tensioni e si liberi dalle tossine, dense e sottili, come quelle del sistema nervoso che si trasformano in patologie vere e proprie, quelle definite di natura psicosomatica!! Che ne dite …facciamo un po’ di Yoga anche in ufficio?
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Green
Wellness oga has been defined science, art, philosophy, religion, fashion and fanaticism. It is actually all this together and nothing of all this! It depends on individual sensitivity, perception control or level of awareness. I believe that it is interesting to see Yoga as a “way of life”, a way of integrating our nature so that all aspects of life may live in harmony with one another, trying to learn and grow through continuously changing processes and changes. The word Yoga comes from the ancient Sanskrit language, YUJ, which means to join, yoke, unify, unite. Yoga means complete harmony, oneness, no differentiations. The numerous approaches to the concepts and to practising yoga, as is suggested by “different schools”, touch all aspects of our existence: physical, energetic, mental and spiritual. These various schools are like spokesmen, like rays of a wheel joined at the centre, which draw the attention of different people to different characteristics. The most well-known physical practice is called Hatha Yoga and it is an extraordinary means of bodily resetting through static positions and movement sequences coordinated with breathing. The energetic practice is linked to breathing and is called Pranayama, i.e. a science that controls vital energy, which relates the breathing system to the circulatory and nervous systems. The mental aspect is nurtured by concentration techniques and meditation which lead to the achievement of the fourth aspect, spiritual.
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A few easy exercises in the office … A suitable practice for office life may perfectly contain all these aspects. Here then are some suggestions from Yoga to loosen strain on shoulders, neck, arms, to correct bad postures of the vertebral column and to activate circulation in your legs, which are often crossed or obliged in long sitting positions, or weighed down by your body when standing.
…for your legs and feet Sitting or standing, make circles with the tip of your foot first in one direction and then in the opposite direction trying to loosen ankles; then stretch out and bend back your foot, stretching your calf. Alternatively stretch out and bend your knees to your chest, both sitting and standing. While standing, sling you leg back and forth gradually increasing the width of the movement, then swing it like a pendulum; movements must be performed with both legs. 36 WHITE CIRCUS
…for your bust and back
…for your head and face
Adjust your posture by slightly spreading out your legs, rotate your pelvis first in one direction and then in the other.
With the intention of gaining awareness and loosening contractions, drop your head forward and then rotate it by drawing an imaginary circle with your nose first in one direction and then in the other.
While standing, slowly bend your back forward with a circular movement from lumbar to cervical areas; with your head down, bend your bust to touch the tips of your feet with your hands and breathe out completely; inhale and unroll your spine, one vertebra after the other, for the entire breathing out time, going back to straight position and lifting your head last. While standing, swing from one side to the other trying to touch the outer side of your knee. In straight standing position, swing your arms forward for a few minutes and then back again, alternating arms. Lift your humerus towards your lobes, contracting and dropping your shoulders.
Contract your face by squeezing your eyes and clenching your jaws, pulling an exaggerated grimace, which involves your whole face and then relax each part, let go of jaws, relax your lips, tongue, cheeks and eyes leaving them closed for a few minutes. Without wearing glasses, blink your eyelids at a good pace without staring at anything for a few seconds, then close your eyes, clap your hands and then rub them to warm your palms. Place your hands like two suction cups to transfer heat inside your eyes. In front of your computer never stare at the screen when it is not necessary, but let your eyes wander freely.
Yogacharini Sabrina Grifeo Ashtanga Rishi Yoga trainer, in charge of the school, bearing the same name, in Milan at the Associazione Artè, director of the contents for the Yoga Festival in Milan, Rome and Merano, international meetings organised to spread the knowledge of Yoga. Visit tour website and discover all the benefits!! www.arteyoga.it www.yogafestival.it
Essere ecologici in ufficio Being eco-friendly in the office Emilia Prevosti
…and some advice on breathing and eating It is always of utmost importance to breathing well by opening your lungs wide and using all their capacity so that each single part may deliver oxygen to a corresponding part of your body: the diaphragm to abdomen and legs, the intercostal area to your bust, chest and heart, the clavicular area to your head, brain and all your sensory organs. It is important to follow a complete diet, taking vitamins and minerals. Drink a lot of water, at least 2 litres a day! All you need is a few minutes, before your lunch-break, so as to avoid your body accumulating tension and allowing it to free itself from toxins, thick and thin, like those of the nervous system which turn into outright pathologies, those defined as psychosomatic!! So …shall we do a bit of Yoga in the office, too?
oi tut oi uttiti passiamo la a mag agg giior g iorr par arte e del no osstrro te empo mpo in mp n uffi ffic ciio. io. Sp pes esso n neg eg gli sspa pazii dii la lavo voro vo ro o in ntte ess ssia iamo mo o ami mici cizi zie e e am amor ori,i,, viv ivia iam mo sititua uazi ua zio zi oni piac ace ac evol olii e su supe periria iamo mo ome ment ntii di dis isag agio io.. È so op prra attutto in que u sstti lu uog oghi hi c che he abb bbia ia amo mo lla a co oncre ncreta ta posssi s bi biliità di tras asfo forrrm mar are in reale ea ale la no nosst sttrra ra a att tten en nzion zione ea alll’ec col o og ogia ia. ia Tutt t i qu tt ua an ntit noi oi ne e pa parlrlia iamo mo ma po mo oi, ssia iamo mo sin nceri, ce e , po oco c si fa fa p per er met e te ere in prat pratic pr ica a le e buo uone ne inte enzi en z on onii. I mo m titvi vi son ono o mo moltteplilci c : la a sfifidu duci cia a ch c e qu ualc ch c he co osa
poss s a realment n e sse ervire, rvv un pizz pizzic ic co di piig grizzziia e, e, forse, un po’ di disinf n orm nf mazione. In re eal altà tà à son no mo m ltlte e le cose che e possiamo o fare e a sost s eg egno no dell ella la ssallva v g gu uarrdi da delle risorse de el pianet anetta, se an en nzza nz a alc lcun un n inv nves estitime esti ment men nto m nto ma a semp m liceme ent nte e co con un po’ di bu b on on sen sen enso so. Pred edisspo p rre e un n uffificiio o eco c logico in nffat atti tti no on n sig ignifica a so am sola so me ente prev e ed der ere e macc cc ch hiine e ad alta alta effi fficie enza ener e getica e a basse se e emi m ss s io ion oni. Ce C rt ra am men nte e la scellta delll’edificio è im mporttan nte te l’utillizzzo te, o di m ma acc chiina n ri effificie ient ntti
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anche ma non è tutto. Le nostre scelte e il rimpiazzo di piccole abitudini fanno la differenza. Piccoli accorgimenti apparentemente banali come: stampare meno documenti possibili, comunque e sempre solo dopo aver verificato l’anteprima di stampa e, se obsoleti, utilizzare il retro del foglio o stampare in fronte-retro, fa la differenza. E ancora: adottare sistemi stand-by per evitare gli sprechi; acquistare prodotti con marchio “ecolabel” (sistema di etichettatura ecologica definito dal Regolamento dell’Unione Europea) come carta, carta igienica e detergenti; pretendere e usare i bidoni per la raccolta differenziata. Acquistare distributori per l’erogazione dell’acqua ed utilizzare tazze e bicchieri personali a discapito di bottigliette e bicchieri usa e getta. Ampliare le garanzie per evitare di gettare invece che riparare. Un tempo si riparava tutto, oggi è ritenuto antieconomico ma… tutta questa spazzatura finirà per sommergerci! Tutto questo si traduce in wellness per noi. La natura spinge verso l’equilibrio e il rispetto al pianeta si trasforma in rispetto verso noi stessi. Privilegiare l’uso della luce naturale a discapito di quella artificiale giova prima di tutto a noi stessi. Mantenere negli uffici temperature non troppo elevate in inverno e non eccessivamente basse durante il periodo estivo significa evitare inutili shock termici al nostro corpo, ma anche consumi energetici esagerati. Il primo luglio del 2006 il Corriere della Sera pubblicava un articolo basato su uno studio USA che ha 38 WHITE CIRCUS
Green
e all spend most of our time in the office. In work environments, we often form new friendships and loving relationships, we experience pleasurable situations and we overcome troubled moments. In these places in particular we have the concrete opportunity of turning our eco-friendly ideas into reality. We all talk about them but, in all honesty, we do not do much to put our good intentions into practice. Many reasons are involved: we doubt that something may be of real use, we are rather lazy and, perhaps, a little uninformed. There are actually numerous steps we can take to help protect the earth’s resources, without any investment but simply using our common sense. Making the office eco-friendly does not only mean equipping it with energyefficient machinery with low emissions. Naturally, the choice of the building is important, as well as using efficient machinery but it is not everything. Our choices and changing small habits make a difference. Small, seemingly trivial, changes such as printing the smallest possible number of documents, always after checking the print preview, and if they are obsolete, using the back of the sheet or using duplex printing, all make a difference. Moreover, we can use stand-by systems to avoid waste, purchase products with the Ecolabel mark (an eco-friendly labelling system established by EU regulations) such as paper, toilet paper and detergents, and request and use waste-sorting bins. Furthermore,
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dimostrato che l’aria condizionata faccia addirittura ingrassare! Controllare l’umidità nei locali ponendo umidificatori sui caloriferi, tenendo piante in ufficio inserendo ionizzatori nei locali con l’aria condizionata è a nostro vantaggio diretto. Lo stesso si può dire per la sostituzione di evidenziatori con matite colorate che non contengono solventi tossici. Spesso ci lamentiamo e frequentemente ci arrabbiamo per la quantità di posta cartacea indesiderata, come pubblicità o cataloghi, che riceviamo. Non sarebbe più salutare chiedere di essere eliminati dalle mailing-list? O iniziare la giornata con energia propria evitando l’ascensore e privilegiando le scale?
we can purchase water dispensers and use personal cups and glasses instead of disposable bottles and beakers. We can extend warranties to avoid throwing objects away instead of repairing them. At one time, everything was repaired, today it is considered unprofitable but… all this rubbish will suffocate us! All this means wellness for us. Nature works towards balance, and respect for our planet turns into respect for ourselves. Encouraging the use of natural light rather than artificial light is above all beneficial to us. Keeping the temperature in offices not too high in winter and not too low in summer means avoiding unbeneficial thermal shock to our body and excess energy consumption. On 1st July 2006, Corriere della Sera published an article on research carried out in the USA, which showed that air-conditioning even makes you put on weight! Controlling the humidity in rooms by placing humidifiers on radiators, keeping plants in the office and putting ionizers in rooms with airconditioning are all directly beneficial to us. The same can be said of replacing highlighters with coloured pencils that do not contain toxic solvents. We often complain and frequently get angry about the quantity of printed spam we receive in the form of advertising materials or catalogues. Would it not be more beneficial to ask to be removed from mailing lists? Or begin the day energetically by avoiding the lift and using the stairs? WHITE CIRCUS 39
City and fair
City and fair
Colonia, la città… Cologne, the city… Emilia Prevosti photo Koelnmesse / Koeltourismus
Città di origine romana sorta su di un antico insediamento celtico, Colonia fu proclamata Città Imperiale, “Colonia Agrippiniensium”, nel 50 d.C. Köln è oggi la più grande città della regione di Nordrhein-Westfalen e una delle più grandi metropoli tedesche. La città deve buona parte della sua fama e fortuna sia alla posizione geografica strategica sulle rive del Reno sia al carattere allegro e vitale dei suoi abitanti. A town with Roman origins, built on an ancient Celtic settlement, Cologne was proclaimed as the Imperial City, “Colonia Agrippiniensium” in 50 A.D. Nowadays, Köln is the largest city of the NordrheinWestfalen region and one of the largest German metropolises. Large part of the city’s fame and fortune is owed to both, its strategic geographical position on the banks of the Rhine and to the lively and vital nature of its inhabitants.
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City and fair
City and fair Speaking of architecture, the architectural re-development of Rheinauhafen, the old Rhine river port area adjacent to Cologne’s centre, is considered one of the most interesting town planning projects in Europe. On the works being completed, an area of 235 thousand sq.m. will become available, 30% of which allocated to residential complexes and more than half destined for of-
conomia, cultura e gioia di vivere trovano in questo luogo un’armonia tutta particolare. Colonia riesce ad essere contemporaneamente centro fieristico di importanza internazionale, città d’arte di altissimo livello e sede di un fantasmagorico carnevale durante il quale tutto è permesso. Un incredibile patrimonio di chiese romaniche, gallerie d’arte, musei, antiche università e tipiche birrerie del centro storico si alternano a infrastrutture all’avanguardia e architetture modernissime. Come dice un famoso proverbio, “Chi non ha visto Colonia, non ha visto la Germania”. La città è dominata dal Duomo: la più grande cattedrale e il più famoso monumento architettonico della Germania. L’imponente costruzione gotica, con le sue due torri gemelle alte 157 metri, è stata dichiarata dall’Unesco
E
Thomas Schmitz
…l’appuntamento biennale, Orgatec…
vecchia zona del porto fluviale sul Reno adiacente il centro di Colonia, è considerata una delle più interessanti opere di trasformazione urbanistica europee. A lavori conclusi, saranno disponibili 235 mila mq di superficie, 30% dei quali residenziali, oltre la metà destinati a uffici mentre il resto sarà
dedicato ad attività culturali. I Kranhaus, 3 costruzioni adibiti a residenza e uffici progettati dallo studio Bothe Richter Teherani, sono caratterizzati da una struttura a sbalzo che richiama la forma delle vecchie gru da carico; sono sicuramente gli edifici maggiormente caratterizzanti dell’intera area.
ere, economy, culture and joyde-vivre blend in a harmony that is very particular. At one and the same time, Cologne manages to be an internationally important exhibition centre, an extremely quoted city of art where a phantasmagorical carnival takes place, during which absolutely everything is permitted. An incredible heritage of Romanesque churches, art galleries, museums, age-old universities and the typical beer-houses in the historical centre all alternate with avantgarde infrastructures and the most modern architecture. As the old saying goes, “If you’ve never seen Cologne, you haven’t seen Germany”.
The city is dominated by its Cathedral: the largest cathedral and most famous architectural monument in Germany. This imposing Gothic construction, with its 157-metre high twin towers, has been declared as Heritage of Humanity by Unesco. The world’s oldest perfume factory is found here, where 300 years ago the history of Eau de Cologne began. It was actually an Italian, Giovanni Maria Farina, that invented it, contributing to make the Rhine city famous throughout the world. Capital of German lifestyle and design, the city hosts some of the most important fairs and world-scale events of the furnishing sector and is a showroom for the main international brand names.
H Thomas Schmitz
Patrimonio dell’Umanità. La più antica fabbrica di profumo al mondo sorge qui; 300 anni fa ebbe inizio la storia dell’Acqua di Colonia. Fu proprio un italiano, Giovanni Maria Farina, ad inventare l’Eau de Cologne contribuendo a rendere la città renana famosa in tutto il mondo. Capitale tedesca del lifestyle e del design, ospita alcune delle più importanti manifestazioni fieristiche ed eventi mondiali del settore arredamento e le showroom dei principali brand internazionali. Parlando di architettura, la riqualificazione architettonica di Rheinauhafen, la 42 WHITE CIRCUS
fices, while the rest will be dedicated to cultural activities. The Kranhaus, 3 constructions allocated to residences and offices, designed by the Bothe Richter Teherani studio, are characterised by an overhanging structure that recalls the shape of old boat-loading cranes; these are definitively the buildings that most typify the whole area.
Dove mangiare a Colonia Where to eat in Cologne Renato Fendi - La Vecchia Osteria Kappellenstraße 2 - 51381 Leverkusen-Lützenkirchen - Tel. 02171-83521
…la sua fiera…
…its exhibition…
Koelnmesse è il primo ente fieristico al mondo per fiere proprie: ogni anno organizza mediamente 70 manifestazioni a Colonia e nel mondo, ospita circa 45 mila aziende espositrici (60% straniere provenienti da oltre 120 paesi nel mondo), più di 2,5 milioni di visitatori da circa 220 paesi e 24 mila giornalisti. Le manifestazioni fieristiche della Fiera di Colonia rappresentano gli eventi di riferimento per ben 25 settori merceologici (tra cui arredamento, alimentare, dentale, IT e digital entertainment, ecc.). Con 11 padiglioni, 284 mila mq di superficie coperta e 100 mila scoperta, Koelnmesse è il quinto polo fieristico al mondo per dimensione. Ha filiali e uffici di rappresentanza in oltre 80 nazioni e organizza 35 fiere nel mondo. Koelnmesse è leader nel settore dell’arredo e del design: il marchio “n.1 in furniture and interior design” raccoglie le manifestazioni imm cologne, interzum, interzum guangzhou, interzum moscow, Orgatec, spoga+gafa, kind+jugend. A queste si aggiunge il nuovo Salone Internazionale della Cucina, Living Kitchen, inaugurato nel 2011.
Koelnmesse is the exhibition pole world leader for its own fairs: each year, it organises an average of 70 events in Cologne and throughout the world; it hosts approx. 45 thousand exhibiting firms (60% foreign, with more than 120 countries coming from all over the world), more than 2.5 million visitors arriving from 220 countries and 24 thousand journalists. The Cologne Exhibition trade fairs represent the reference events for over 25 commodity sectors (among which furnishing, foodstuff, dentistry, IT and digital entertainment, etc.).With 11 pavilions, 284 thousand sq.m. of covered area and 100 thousand uncovered, for sheer size, Koelnmesse figures as the fifth exhibition pole in the world. It has branches and representative offices in over 80 countries and organises 35 trade fairs in throughout the world. Koelnmesse is the leader in the furnishing and design sector: the “no.1 in furniture and interior design” trademark encompasses events such as imm cologne, interzum, interzum guangzhou, interzum moscow, Orgatec, spoga+gafa, kind+jugend. To these are added the International Kitchen Fair, Living Kitchen, to be inaugurated in 2011.
Da oltre mezzo secolo Orgatec è la più importante fiera al mondo del settore ufficio. Dedicata a tutti gli aspetti indispensabili alla definizione del moderno ambiente di lavoro (arredamento, acustica, pavimentazioni, illuminazione e tecnologia multimediale), è rivolta esclusivamente agli operatori specializzati. Ad Orgatec 2010, che si svolgerà dal 26 al 30 ottobre 2010, parteciperanno oltre 700 espositori, più della metà provenienti dall’estero, che occuperanno i 113 mila mq dei padiglioni 6, 7, 8, 9, 10.1 e 10.2. Saranno presenti tutti i principali leader mondiali del settore.
… Orgatec, the biennial event, … For over half a century, Orgatec has been the most important fair in the world for the office sector. Dedicated to all aspects indispensable for the definition of the modern workplace (furniture, acoustics, flooring, lighting and multi-medial technology), it is aimed exclusively at specialised operators. More than 700 exhibitors, occupying the 113 thousand sq.m. of pavilions 6, 7, 8, 9, 10.1 and 10.2, will be participating in Orgatec 2010 which will be held from October 26 to 30: more than half of these will be from foreign countries. The sector’s world leaders will all be present.
WHITE CIRCUS 43
Colonia
City and fair he economic recession is highlighting the quality of simplicity: a valuable quality as it is always up-to-date. Indeed, simple things are the most attractive but also the most positive for people and nature. The Sinetica exhibition stand at Orgatec 2010, designed by architects Francesco Caramella and Carin Sheve, actually conveys this concept. It is a large, bright open space where you can see and touch an entire furnishing scheme for all office settings: the reception area, op-
T
SINETICA: SEMPLICEMENTE LO SPAZIO UFFICIO SINETICA: SIMPLY OFFICE SPACE
a crisi economica sta riportando in primo piano il valore della semplicità: una qualità preziosa, perché non passa mai di moda. Le cose semplici sono infatti le più belle, ma anche le più positive per le persone e la natura. Lo stand Sinetica presso l’Orgatec 2010, creato dagli architetti Francesco Cavallo e Karina Sheva, esprime concretamente questo concetto. Un grande spazio aperto e luminoso, nel quale si può vedere e toccare un completo progetto d’arredo per tutti gli scenari dello spazio ufficio: dalla reception, agli spazi operativi, semi-direzionali e direzionali, alla sala riunioni, fino agli ambienti living. Sono circa 40 le novità presentate da Sinetica, fra cui una completa collezione di lampade, tappeti, orologi ed altri accessori, realizzati appositamente per accompagnare i vari programmi d’arredo. Tutti i prodotti vengono presentati in am-
L
44 WHITE CIRCUS
erational/semi-executive/executive work areas, meeting rooms and living areas. Sinetica will present about 60 new products, including a complete collection of lamps, carpets, clocks and other accessories, specifically produced to match its different furnishing schemes. All these products will be presented in live settings that reproduce actual workstations. The Sinetica exhibition stand is not a showcase far from everyday reality but rather a means of meeting the requirements, expectations and desires of its visitors. Sinetica solutions are created by a young, dynamic company, which continuously explores the world of design, architecture, lifestyles and contemporary expression. This company has great international appeal but it is also proudly “Made in Italy”. This quality is enhanced by the colours of the exhibition stand, dominated by bright white with touches of red and green, and by the great attention given to the visitor area that includes a visible kitchen where dishes are prepared based on simple, familiar and natural ingredients. This is also Sinetica style: a way of being more than a way of furnishing.
bientazioni “live” che riproducono reali postazioni di lavoro. Lo stand Sinetica non è infatti una vetrina lontana dalla realtà quotidiana, ma uno strumento vicino alle esigenze, alle aspettative ed ai desideri dei suoi visitatori. Le proposte Sinetica nascono da un’azienda giovane e dinamica, continuamente in viaggio nel mondo del design, dell’architettura, degli stili di vita e dei linguaggi contemporanei. Una realtà di respiro internazionale ma allo stesso tempo, orgogliosamente “Made in Italy”. Un valore sottolineato dai colori dello stand, dominato dalla solarità del bianco, con accenni di rosso e di verde, ma anche dal grande rilievo dato all’area dell’ospitalità, con cucina a vista nella quale vengono preparati piatti a base di ingredienti semplici, familiari e naturali. Anche questo è lo stile Sinetica: un modo di essere, prima ancora che di arredare. WHITE CIRCUS 45
City and fair
City and fair
Lo stand Sinetica a Orgatec
1.
20. Blu seduta / seatting (Design Baldanzi e Novelli)
The Sinetica stand at Orgatec
2. Frame work Operativo / Operative system (Design Sinetica Design Lab) 51
3. 41 41 41 9
46
9 28 29
28 28
28
41
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29 28
28 29
28
28 29
28
9
9
Ater lampada da tavolo / desk lamp
Tria lampada da terra / floor lighting 44. Frame tavolo riunione / meeting table (Design Sinetica Design Lab
Queen seduta / seatting 45.
Sonus lampada da muro / wall lamp
25.
6.
Sky parete divisoria / wall partition (Design Sinetica Design Lab)
Frame tavolo caffè / coffee table (Design Sinetica Design Lab)
46. Red orologio / clock
27 27
26
28 29
28
28 29
28
45
7. Allure sofa (Design Sinetica Design Lab)
27 27
26
40
16 16
43
Gilda seduta / seatting Domino orologio / clock
27. Kuadra tavolo caffè / coffee table (Design Sinetica Design Lab)
48. Fly orologio / clock
40 9. Hung Up sgabello / stool
17
28. Nice seduta / seatting
49. Mess orologio / clock
17
13
53
40
26. 47.
Factory Reception (Design Baldanzi e Novelli)
18 10
Capitain seduta direzionale executive seatting (Design Baldanzi e Novelli)
Diamond square Operativo / Operative system
9
42.
24.
5.
47
Tula cone lampada sospensione / suspension lamp
43.
23. Diamond Operativo / Operative system (Design Hangar Design Group)
8.
26
Glamour tavolo riunione / meeting table (Design Baldanzi e Novelli)
52
28
26
41.
22.
4.
48 54
Tula cylinder lampada sospensione / suspension lamp
Frame scrivania direzionale executive desk ( Design Sinetica Design Lab)
Ten Up Operativo / Operative system (Design Sinetica Design Lab)
50
9
21.
12
49
40. Dado_Open contenitore libreria contenitore bookshelve (Design Sinetica Design Lab)
16
10.
29. Wire libreria / bookcase (Design Sinetica Design Lab)
16
Enjoy tavolo bar / bar table
50. Game orologio / clock
24 24 24
Use Me contenitori / storage unit (Design Sinetica Design Lab)
12
30
24
40
24
40 22 24 40
1 24
24
31
11.
36
13
56 55
18
1
1 37
5
1
1
1
1
4
33
58 1
1
1 15
20
11
6 7 42
21
7
57
35
7
6
1
10 9
3 34 1
34
1
38
54.
Tego lampada da tavolo / desk lamp
55. Quadrangolo appendiabiti / coat-stands
Patio lampada sospensione / suspension lamp
56.
16.
11
Luise sedia lounge / lounge chair
Patio lampada da terra / floor lamp
57.
20
1
1
StreamLine accessori scrivania / desk accessories
38. Gesco lampada sospensione / suspension lamp
Plot tappeto carpet
19
1
58.
Peg poggiapiedi / footstool 18.
19
Master cestino / waste paper basket Bridge accessori scrivania / accessori scrivania
17.
25
Moss cestino / waste paper basket
37.
60 18
Stop orologio / clock
Wavy sgabello / stool (Design Gianluigi Landoni)
9 8
19
Tego lampada sospensione / suspension lamp 34.
15.
1
2 19
33.
36. 10
38
Play orologio / clock
35.
14
19
2
Honey sgabello-tavolino stool / alternative table (Design Damian Evans)
53. Tego lampada da terra / floor lamp
14.
1
32
6 18
19
1
35
6
13
39
Botton tappeto / carpet (Design Sinetica Design Lab)
52. Guess orologio / clock
32.
13.
18
23
59
11
51. Wait orologio / clock
Etria vaso / vase
Libro libreria / bookcase (Design Sinetica Design Lab).
The stand we have designed for Orgatec with our map of new products.
18 36
Sepio vaso / vase 31.
12.
Lo stand che abbiamo pensato per Orgatec con la nostra mappa delle novità.
30.
59. Ikarus accessori scrivania / desk accessories
1 39.
19. Capitain seduta visitatore / visitor seatting (Design Baldanzi e Novelli)
Tula cylinder lampada da terra / floor lamp 60. Evolvo lampada da tavolo / desk lamp
46 WHITE CIRCUS
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New Concepts
New Concepts
ARREDARE AMBIENTI DI LAVORO COMPLETI E PERSONALIZZATI Furnishing complete, customized work environments
La reception esprime immediatamente la personalità di un’azienda svolgendo al tempo stesso funzioni operative. Sinetica ha concepito soluzioni stilisticamente diverse: tra queste il rigoroso minimalismo di Factory (design Baldanzi e Novelli), disponibile in molteplici abbinamenti di colori e materiali, corredabile con esclusive lampade a parete o integrate nel banco
RECEPTION AREA Per Sinetica arredare un ufficio significa realizzare un ambiente di lavoro organico e funzionale alle necessità delle persone, in cui chiunque si senta parte di una realtà armonica, fluida, dinamica e mai anonima. Un habitat omogeneo, per lavorare bene e vivere meglio. Consapevole delle esigenze di progettisti e clienti, Sinetica è organizzata per offrire ogni servizio indispensabile per realizzare progetti globali e uniformi di ambienti di lavoro in cui estetica e qualità, privacy e comunicazione, tecnologia e sostenibilità, convivano in assoluta armonia. Dalla reception all’area lounge, dalle varie tipologie di uffici operativi agli ambienti direzionali di ogni livello, dagli spazi per meeting e riunioni, fino alle pareti divisore ed attrezzate, l’offerta di Sinetica comprende oggi anche molteplici elementi d’arredamento: complementi, sedute operative, poltroncine ergonomiche e vari sistemi di illuminazione. Collezioni integrate che parlano lo stesso linguaggio nel design, nei materiali e nelle finiture, e che consentono di creare soluzioni complete in ogni particolare e personalizzate per ogni necessità. Curando ogni dettaglio con esperienza, creatività e attenzione, Sinetica è quindi un ideale partner di lavoro in grado di offrire ad ognuno la propria soluzione d’arredo ideale. 48 WHITE CIRCUS
For Sinetica, furnishing an office means creating a systematic and functional work environment to meet people’s requirements, in which everyone feels part of a harmonious, smooth-running and dynamic, yet never anonymous company. A balanced environment where you can work well and live better. Aware of designers and customers needs, Sinetica is organized to provide any service required for implementing global harmonious projects for work environments, in which aesthetic appeal and quality, privacy and communication, technology and sustainability all harmoniously exist. Today, Sinetica offers a host of solutions for reception areas, lounge areas, various kinds of operational office, all types of executive office, meeting and conference rooms, as well as for accessorized wall partition systems, with its furnishing elements: complementary furnishing items, task chairs, ergonomic chairs and a variety of lighting systems. These integrated collections share the same design, materials and finishes, providing solutions that include all details and are customized to meet all requirements. With its experience, creativity and attention to all details, Sinetica is an ideal business partner, offering the perfect furnishing solution for everyone.
The reception area instantly conveys the personality of a company while dealing with operational tasks. Sinetica has created solutions in a variety of styles: these include the rigorous minimalist appeal of Factory (designed by Baldanzi e Novelli), available in various combinations of colours and materials. It can be equipped with exclusive wall lamps and lamps incorporated in the reception counter.
LOUNGE AREA
Fabrizio Todeschini photo Beppe Raso
Nell’area lounge è indispensabile creare un’atmosfera accogliente ed elegante, nella quale il tempo di attesa diventi un momento di piacevole relax. Sinetica propone elementi ispirati allo spazio living domestico. Tavolini in diversi materiali e finiture, lampade da terra o a sospensione dal design essenziale e amichevole, poltroncine ergonomiche e leggere, in un libero accostamento di forme e colori. It is essential to create an attractive and elegant atmosphere in the lounge area, where time spent waiting becomes enjoyable relaxation. Sinetica offers furnishing elements inspired by the home living area. Coffee tables in various materials and finishes, floor lamps and suspended lamps in essential, amicable design, and light ergonomic chairs are all available in a wide choice of shapes and colours. WHITE CIRCUS 49
New Concepts
New Concepts
OPERATIONAL WORK ENVIRONMENTS
La grande scrivania “bench”, attorno alla quale lavorano più persone, è una soluzione sempre più diffusa nello spazio operativo. Oltre a ottimizzare spazi e costi, è in sintonia con uno stile di lavoro contemporaneo nel quale i team si muovono nello spazio, nel tempo e negli obiettivi. La “workstation” unisce l’esigenza di lavorare in gruppo, con il vantaggio di mettere a disposizione di ogni operatore uno spazio separato e su misura, senza rinunciare alla comunicazione e all’interazione, utile anche a creare delle postazioni ad hoc per persone provenienti da altri uffici o per collaboratori esterni.
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The large bench desk, which accommodates several office workers, is becoming increasingly popular in operational work environments. In addition to optimizing spaces and costs, it also fits in with a contemporary work style in which work teams share the same space, time and goals. The workstation combines teamwork requirements with the advantage of providing a customized individual space for each worker, without forgoing communication and interaction, also ideal for creating ad hoc workstations for workers from other offices or external collaborators.
A questo scopo, possono essere usati i tavoli Ten Up (design Sinetica Design Lab), estremamente versatili, caratterizzati dal design distintivo della gamba metallica e dalla presenza di schermi separatori e contenitori integrati, o Diamond (design hdg), contraddistinti dalle gambe a sezione triangolare e da schermi centrali sostenuti da grandi pinze dal forte impatto visivo, in abbinamento alle librerie Libro e alle nuove lampade della collezione Sinetica, in modo da creare delle postazioni di lavoro pronte a tutte le necessità del momento, in uno spazio ottimale.
For this purpose, highly versatile Ten Up tables (designed by Sinetica Design Lab) can be used with metal legs with distinct design, dividing screens and integrated cabinets, or with Diamond (designed by HDG) featuring legs with a triangular cross-section and central screens supported by highly attractive clamps. To accompany these are the Libro shelving systems and the new lamps in the Sinetica collection, creating workstations ready to meet all current requirements in an optimized space.
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New Concepts
New Concepts
EXECUTIVE WORK AREAS Sinetica arreda ed interpreta anche gli spazi direzionali più prestigiosi, sempre nel senso dell’essenzialità e del rigore, con un tocco di calore naturale ed una profonda, sapiente cultura del progetto. L’ambiente executive assomiglia sempre di più ad una “cellula vitale” nella quale convergono diversi aspetti: la tecnologia e il design, il lavoro e il relax. Il programma Report (design Baldanzi e Novelli) e la libreria Libro (design Sinetica Design Lab) possono dare vita a composizioni importanti nelle dimensioni e suggestive nell’architettura a piani sovrapposti, completate da lampade coordinate da terra o da tavolo. La scrivania è dotata di un sistema di cablaggio integrato che consente collegamenti con la rete in qualsiasi punto della postazione: una sintesi eccellente di estetica e tecnologia. Sinetica consente di creare soluzioni versatili e personalizzate, accostando elementi di diverse collezioni: ad esempio la scrivania Ego, gli armadi modulari su pedana e il contenitore Dadi, di sapore raffinatamente living, fino alla chaise-longue ed al coffee table per godersi un attimo di relax e meditazione, durante una lunga giornata di lavoro.
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La sala riunioni è un ambiente di importanza fondamentale per l’azienda: qui si ricevono ospiti e collaboratori, si fanno piani per il futuro, si trascorrono ore e a volte intere giornate confrontando idee e prendendo decisioni importanti. Oggi le sale riunione devono perseguire un ideale equilibrio fra ottimizzazione degli spazi, accoglienza e immagine. Sinetica propone soluzioni che possono accogliere sia piccole riunione informali che grandi
meeting, offrendo la possibilità di scegliere tra diverse finiture e strutture. La parete modulare Sky (design Sinetica Design Lab), trasparente e versatile elemento di architettura, permette di creare spazi ad hoc, nei quali altri elementi della collezione Sinetica, come i tavoli Glamour (design Baldanzi e Novelli), i tavoli Diamond (design hdg), i nuovi pozzetti avvolgenti e le lampade, danno luogo ad uno scenario riservato e funzionale.
tion to the electrical network at any point of the workstation: an excellent combination of aesthetic appeal and technology. Sinetica lets you create versatile customized solutions using furnishing elements from various collections, such as the Ego desk, modular cabinets on a platform and Dadi cabinets with their refined living appeal, as well as a chaise-longue and a coffee table for enjoyable moments of relaxation and reflection during a long working day.
Sinetica also provides the most prestigious executive work areas, always with simple essential appeal, a touch of natural warmth and strikingly skilful design. The executive environment is increasingly becoming a “vital cell” in which different aspects come together: technology and design, work and relaxation. The Report collection (designed by Baldanzi e Novelli) and the Libro shelving system (designed by Sinetica Design Lab) offer large-scale layouts with attractively designed overlapping shelves, made complete with coordinated floor lamps or table lamps. The desk is equipped with an incorporated cabling system, which allows connec-
MEETING ROOM The meeting room is of fundamental importance for a company: here visitors and collaborators are welcomed, plans are made for the future, and hours are spent, sometimes even entire days, exchanging ideas and making important decisions. Today, meeting rooms must provide the ideal balance of optimized spaces, comfort and image. Sinetica offers solutions for both small and large informal meetings, with a wide choice of
finishes and furnishing elements. The Sky modular wall system (designed by Sinetica Design Lab), a transparent and versatile design element, provides ad hoc spaces, in which other furnishing elements from the Sinetica collection, such as Glamour tables (designed by Baldanzi e Novelli), Diamond tables (designed by HDG), new all-embracing, barrelshaped chairs and lamps offer a private and functional interior.
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Hi-Tech
Hi-Tech
Oggetti intelligenti, non più un ossimoro Intelligent things, no longer an oxymoron Mauro Iannizzi
“Internet of things” ovvero internet delle cose è un neologismo che si riferisce all’estensione del mondo di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. L’idea è molto semplice e molto complessa allo stesso tempo. L’oggetto intelligente è un oggetto che equipaggiato con un chip elettronico riesce a essere identificato ed eventualmente gestito da un computer collegato ad internet. Per spiegarci meglio stiamo parlando di oggetti che usiamo comunemente tutti i giorni che, in qualche modo, comunicano informazioni alla rete. Ogni informazione sarà quindi potenzialmente disponibile al mondo intero e potrà essere utilizzata nei modi più utili. Arriviamo all’esempio. Se tutti i prodotti a magazzino fossero oggetti intelligenti l’azienda saprebbe in ogni momento il livello di stoccaggio e le statistiche di movimentazione. Un prodotto non potrà più essere perso. Da bravo oggetto intelligente, e grazie ad un dispositivo GPS, ci comunicherà in ogni momento dove si è nascosto. Tutto questo è più reale di quello che si immagini. I biglietti della metropolitana di Milano o dei trasporti di Venezia sono oggetti intelligenti che permettono di accedere ai servizi. In Inghilterra e in Australia da tempo usano chip installati sui cassonetti di raccolta rifiuti consentendo la registrazione di dati come il peso di ogni contenitore e l’identificazione delle zone di appartenenza in modo da creare mappe per la valutazione del territorio. Ma tutti noi abbiamo potenzialmente già in mano il re degli oggetti intelligenti: il nostro smartphone. Collegato a internet in ogni momento, ha la possibilità di comunicare la no54 WHITE CIRCUS
FENOMENO TABLET: IPAD E I CONCORRENTI
The tablet phenomenon: the iPad and its rivals
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el mese di aprile 2010 è stato lanciato ufficialmente l’iPad di Apple nel mercato USA. Le vendite (si dice superino non di poco i 2 milioni di unità) hanno già decretato il successo del nuovo oggetto del desiderio che è destinato a introdurre nuove modalità di fruizione di video, immagini e testi. Per questo motivo il mon-
stra posizione ai nostri amici e, nei prossimi mesi, ci consentirà di effettuare micropagamenti comprando, che so, il giornale la mattina oppure la colazione al bar. O ancora, come fanno i Newyorkesi www.youtube. com/watch?v=of2GBIqP9eA, potremmo non avere più bisogno del biglietto per entrare in metropolitana, basterà avvicinare il nostro telefono alla colonnina ed il gioco è fatto. The “Internet of things” is a neologism that refers to the Internet extending to the world of concrete objects and places. The idea is very simple, yet very complex. An intelligent thing is an object equipped with an electronic chip, which can be identified and run by a computer connected to the Internet. We mean, for example, objects that we commonly use every day and which, in one way or another, send information to the Web. Hence, all information will be potentially available to the entire world and will be used in the most advantageous ways. Here is an example. If all products in stock were intelligent things, a company would
know the quantities in stock and the handling statistics at any time. A product would no longer be mislaid. As a good intelligent thing, using the assistance of a GPS device, it would let us know where to find it at any moment. All this is more real than you can imagine. Milan underground railway tickets or Venice transport tickets are intelligent things that allow us to access services. For some time now in Britain and Australia, electronic chips have been installed in recycling bins to record the weight of each bin and to identify its area of origin so that maps can be created for territorial analysis. But potentially all of us already have the king of intelligent things: our smartphone. Connecting to the Internet at any time, it can tell our friends where we are and, in the coming months, it will allow us to make micro-payments for purchases, such as our daily newspaper or breakfast at a café. Moreover, just like New Yorkers, (http://www.youtube.com/ watch?v=of2GBIqP9eA), we may not need a ticket to use the underground railway, as we will simply hold our mobile phone near the ticket barrier and hey presto!
do della tecnologia non sta a guardare e, con qualche mese di ritardo, sono pronti a partire numerosi potenziali concorrenti. Ne citiamo 2 su tutti, il PlayBook di RIM (la mamma dei Blackberry, http://na.blackberry.com/ ) e il GalaxyTab di Samsung http:// galaxytab.samsungmobile.com/. Ma saranno davvero dei concorrenti o dei semplici gregari?
n April 2010, Apple officially launched its iPad on the U.S. market. Sales (estimated to well exceed 2 million) have already confirmed the success of this new object of desire, which is destined to introduce new ways of using videos, images and texts. As a result, the technology sector is not just sitting back and, with a few months
SE FACEBOOK FOSSE UNA NAZIONE
If Facebook were a country
luglio di quest’anno Facebook, il popolare Social Network che permette di rimanere in contatto con i tuoi amici nella vita reale, è arrivato a contare la cifra impressionante di 500 (cinquecento!) milioni di utenti. Se fosse una nazione sarebbe la terza al mondo, dopo Cina e
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India. Se pensiamo che per raggiungere soli 50 milioni di utenti la radio ha impiegato 38 anni, la Televisione 13 anni e Internet 4, il confronto risulta quasi impari. Per dare un dato per un confronto, Facebook ha raggiunto i 200 milioni di utenti in meno di un anno dalla sua creazione.
GOOGLE TV
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a tempo si parla di convergenza tra internet e televisione. Da pochi giorni Google ha presentato al mercato mondiale Google TV, un nuovo modo di intendere la TV grazie, appunto, a una forte integrazione tra la TV per come la conosciamo e internet e il web, su cui Google può certamente dire la sua. Stiamo parlando di una piattaforma sof-
n July this year, Facebook, the popular social network which lets you keep in touch with your friends in real life, reached the impressive number of 500 (five hundred!) million users. If it were a country, it would be the third largest in the world after China and India. If we think that it took
delay, many potential rivals are ready to go. We can mention two of these, the PlayBook from RIM (the mother company of Blackberry, http://na.blackberry. com/) and the GalaxyTab from Samsung (http://galaxytab. samsungmobile.com/). But will they be real contenders or just followers?
the radio 38 years, the television 13 years and the Internet 4 years to reach just 50 million users, it is an almost unbalanced comparison. As a means of comparison, Facebook reached 200 million users in less than a year of its creation.
Google TV tware che sarà utilizzata su diversi dispositivi (i primi saranno marchiati Sony) e che permetterà alle persone di accedere a show, film e serie televisive on demand (e quindi scaricate in streaming via Internet) direttamente utilizzando il telecomando della propria televisione.
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or some time, much has been heard about the convergence of the Internet and television. A few days ago, Google presented Google TV to the global market; a new way of using television, thanks to the strong connection between television, as we know it, the Internet and the Web, which Google certainly knows all about. This
software platform will be used with various devices (the first will be Sony), which will give people direct access to a show, a film or a TV series on demand (and download via streaming from the Internet) using the remote control for their own television.
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For Arts 2
Olivio Barbieri L’etica della bellezza fra arte, impresa e territorio The ethics of beauty via art, businesses and the local area Emilia Prevosti
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Dal 2006 Sinetica ha elevato a propria filosofia il gusto del bello e gli aspetti emozionali, intrecciando la cultura del design con le ispirazioni e i linguaggi creativi del vivere contemporaneo . Svincolandosi dal semplice ruolo di sponsor sostenitore, per incarnare invece quello di co-ideatore e produttore di percorsi d’arte che guardano al presente rivolto al futuro, a partire da questa filosofia Sinetica ha ideato un progetto sulla fotografia contemporanea internazionale incentrato sul tema del viaggio. Con la direzione artistica di Sabrina Zannier e la collaborazione di Skira Editore, ogni anno presenterà lo sguardo di un grande fotografo sul proprio paese: dall’Africa all’Europa, dall’Asia al Medio Oriente. Viaggi in Italia è il titolo del libro e della mostra fotografica di Olivo Barbieri che apre questo nuovo progetto culturale inaugurando la collana Sinetica / Landscape entro la collana Skira Photography, attraverso la quale Sinetica mette in scena il valore etico dell’arte e il suo ruolo di “produttore
di mondi”. Quella di Barbieri non è l’Italia vista dall’occhio del turista. È l’Italia vista e vissuta da un artista italiano che ha girato il mondo e con lo sguardo pieno di storie riesce a mostrare il nostro Paese con rapporti dimensionali inediti, anche innanzi ad architetture e scenari già ampiamente filtrati dall’immaginario collettivo. Dopo aver realizzato progetti fotografici e film in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, dalla Cina alla Giordania, Olivo Barbieri ha riattraversato la sua produzione dal 1982 al 2009 per dar forma a un viaggio tutto italiano. Un viaggio plurale, perché raccoglie diversi momenti e viaggi dell’autore nelle città italiane e nei luoghi di provincia, a ridosso di architetture e di costrutti urbani ripresi dall’elicottero, in cui la gente, le auto, gli alberi appaiono come minuti elementi plastici o, ancora, in scenari collettivi ripresi da terra, in cui le persone figurano in primo piano in un rimpallo di messa a fuoco o di sfocatura rispetto al contesto urbano.
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Siena 2002 Site specific_L’AQUILA 09 (terremoto / earthquake) Milano 1989 La copertina del libro Olivo Barbieri, Viaggi in Italia 19822009, edito da Skira, a cura di Sabrina Zannier. La Mostra è stata organizzata con la collaborazione di Fondazione Oderzo Cultura Onlus
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For Arts
Books
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Low Cost Design
Daniele Pario Perra Silvana Editore EAN 97888-3661665-7 pagine/pages 216 Euro 35,00
Il libro si fonda sul principio che, spesso, il miglior progetto nasce nella semplicità della vita di tutti i giorni e vive delle geniali intuizioni della “gente comune”. Daniele Pario Perra ci offre, in queste pagine, il frutto di una vasta ricognizione compiuta tra il nord Europa e il sud del Mediterraneo, attraverso la quale ha documentato migliaia di esempi di creatività spontanea: un ri-uso, o meglio, un uso mutato, illuminato e illuminante non solo di oggetti ma anche di azioni e di pratiche
AILATI. Riflessi dal futuro
Since 2006, Sinetica has made a taste for beautiful things and emotional aspects its philosophy, linking design culture with the inspirations and creative expressions of contemporary living. Moving away from the simple role of supporting sponsor to that of co-creator and director of artistic itineraries that consider the present while focusing on the future, and backed by this philosophy, Sinetica has devised an international contemporary photography project centred on the theme of travel. With Sabrina Zannier as art director and the cooperation of Skira Editore, every year it will present the observations of a renowned photographer on his/ her country: from Africa to Europe, from Asia to the Middle East. Viaggi in Italia (Travels in Italy) is the title chosen for the book and the photographic exhibition by Olivo Barbieri which begins this new cultural project, inaugurating the Sinetica / Landscape collection as part of the Skira Photography collection that Sinetica uses to highlight the ethical value of art and 58 WHITE CIRCUS
its role as a “creator of worlds”. Barbieri’s Italy is not the one seen by a tourist. It is the Italy seen and experienced by an Italian artist who has travelled the world. With his observational eye he successfully portrays new dimensions of our country, including architecture and scenes already widely filtered by the social imaginary. After making photographic projects and films all over the world, in the US, Europe, China and Jordan, Olivo Barbieri has reviewed his works from 1982 to 2009 to create an all-Italian journey. This multifaceted journey recalls different occasions and travels throughout Italian cities and provincial areas. Close-up shots taken from a helicopter show urban architecture and buildings, in which people, cars and trees appear to be small plastic elements while community scenes, taken from the ground, show close-ups of people with a rebound of in-focus or out-of-focus images in relation to the urban context.
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a cura di/ edited by Luca Molinari Edizioni Skira 2010 ISBN 978-88-572-0726-1 203 colori e / coloured and 93 b/n / b/w, cartonato / hardback Euro 42,00
12a Mostra Internazionale di Architettura. Padiglione Italia Il libro accompagna il Padiglione Italia alla 12a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e rappresenta una forte riflessione storico-critica sullo stato attuale dell’architettura italiana e insieme una serie di provocazioni progettuali e concettuali di alcuni tra i più avanzati protagonisti della scena nazionale contemporanea. Il volume è organizzato in tre sezioni distinte che seguono la struttura della mostra: Amnesia nel presente, dedicata agli ultimi venti anni dell’architettura in Italia;
Gianfranco Ferré Disegni
1- Siena 2002 2- Site specific project_L’AQUILA 09 (earthquake) 3- Milan 1989 4- The cover of the book Olivo Barbieri, Viaggi in Italia 19822009, published by Skira, edited by Sabrina Zannier. The exhibition was organized in collaboration with Fondazione Oderzo Cultura Onlus.
a cura di / edited by Rita Airaghi direzione artistica di / art director Luca Stoppini Edizioni Skira edizione bilingue / Bilingual edition (Italiano-English) 2010, 464 pagine / pages ISBN 978-88-572-0641-7 Euro 60,00
E dalla sua formazione di architetto Gianfranco Ferré trae il suo metodo, che proprio nel disegno ha il suo fulcro, il suo momento fondante, il suo modo di dare una forma alle idee, concretezza ad un’intuizione, di “fermare le impressioni e dar loro un abbozzo di consistenza”. Ideato da Luca Stoppini, questo libro ricostruisce un percorso intellettuale, l’evoluzione di un mondo interiore di ricerca, di lettura, di sintesi culturale e stilistica, che rimane come testimonianza e spunto di riflessione: disegno dunque come espressione di libertà e rigore,
progettuali in grado di modificare l’uso del territorio, che rilevano consuetudini non convenzionali e grande immaginazione. Le idee presentate, figlie di autori che non conosciamo, sono classificate secondo diversi piani di lettura, che offrono uno spunto di riflessione sulla pratica del recupero e dell’interpretazione dello scarto, ma che soprattutto compongono, nel loro insieme, un quadro di grande interesse sotto il profilo sociologico, urbanistico ed etnografico contemporaneo.
Low Cost Design
Laboratorio Italia, comprendente una selezione di 45 opere costruite negli anni più recenti e divise per famiglie tematiche; Rumore di fondo un progetto di Laboratorio Italia; Italia 2050, una straordinaria provocazione sperimentale che vede i contributi di 14 autori italiani intorno ai temi più scottanti del futuro italiano. A questa sequenza di contenuti si aggiunge in esclusiva il contributo teorico di 40 autori della scena italiana (tra gli altri Giovanni Corbellini, Vincenzo Trione, Andrea Lissoni, A12, Federico Zanfi, C+S, Stefano Mirti) dedicato alle parole chiave più interessanti del nostro prossimo futuro.
AILATI. Reflections from the future
di creatività e metodo, ma allo stesso tempo strumento di lavoro, esercizio quotidiano, habitus mentale, approccio concreto. Soprattutto metodo di lavoro. La sua incessante capacità inventiva diventa forma e segno, nelle sue incredibili silhouette che evocano con pochi tratti decisi a pennarello una figura dinamica, spesso fissata da tracce di matita, da bagliori di luci e d’oro resi anche con la carta stagnola o con uno spolvero di brillantini, o che creano abiti come macchie di colore, come intrecci calligrafici, esplosione di linee, o sintesi di un dettaglio di incredibile resa materica.
Gianfranco Ferré. Drawings
This book is based on the principle that the best design is often created from the simple aspects of everyday life from the brilliant insight of “ordinary people”. On these pages, Daniele Pario Perra shows us the results of an in-depth reconnaissance study spanning northern Europe to the south Mediterranean, which he has used to illustrate numerous examples of spontaneous creativity: recycling, or rather, a different illuminated and illuminating use of not only objects but also design
12a Mostra Internazionale di Architettura. Padiglione Italia This book accompanies Padiglione Italia at the 12th International Architecture Exhibition at Biennale di Venezia. This striking criticalhistorical reflection on the current state of Italian architecture, also presents a string of design and conceptual provocations from some of the most progressive protagonists on the contemporary Italian scene. The book is divided into three distinct sections that follow the structure of the exhibition: “Amnesia nel presente” dedicated to the last twenty years of Italian
Gianfranco Ferré developed his method from his training as an architect. His drawings are his central means of expression, his fundamental moment and his way of forging ideas, of making insight concrete, of “freezing impressions and giving them a consistent outline”. Devised by Luca Stoppini, this book reintroduces an intellectual path, the development of an inner world of research, of literature, of cultural and stylistic synthesis, which remains as testimony and food for thought. Hence, drawing is an expression of freedom and rigour, of creativity and method
activities and practices that alter the use of the territory, revealing unconventional applications and excellent creativity. The ideas presented, conceived by authors unknown to us, are classified according to different points of view, which inspire reflection on the practice of recycling and interpreting waste, but which, above all, as a whole comprise a highly interesting, contemporary sociological, urban and ethnographic framework.
architecture; “Laboratorio Italia” with a selection of 45 works created in recent years and divided into thematic groups including the “Rumore di fondo” project; and “Italia 2050”, an extraordinary experimental provocation that includes contributions from 14 Italian authors on the hottest themes of the Italian future. In addition to this sequence of contents is the exclusive theoretical contribution of 40 authors of the Italian scene (including Giovanni Corbellini, Vincenzo Trione, Andrea Lissoni, A12, Federico Zanfi, C+S and Stefano Mirti) dedicated to the most interesting key words of our near future.
but it is also a work tool, a daily exercise, a mental habitus and a concrete approach. It is, above all, a work method. His unremitting inventive ability becomes shapes and symbols with incredible silhouettes which, with a few decisive pen strokes, evoke a dynamic figure, often fixed by pencil marks, dazzling lights and gold created with foil or with a sprinkle of glitter. Garments are created with splashes of colour, like intertwined calligraphic lines, exploding lines or the synthesis of a detail with incredible material quality.
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Art exhibitions
Art exhibitions PARIGI CAPITALE MONDIALE DELLA FOTOGRAFIA
PARIS, THE GLOBAL CAPITAL OF PHOTOGRAPHY
ARTE CONTEMPORANEA DAL MONDO
CONTEMPORARY ART FROM AROUND THE GLOBE
L’edizione 2010 della fiera Paris Photo coincide con i trent’anni del Mese della Fotografia: evento che nel mese di novembre eleva la capitale francese a capitale mondiale della fotografia d’autore. Con espositori da tutto il mondo e un ricco programma d’incontri, conferenze e concorsi, oltre a confermare nomi storicizzati, offre il più esauriente panorama sui talenti emergenti.
The 2010 edition of the Paris Photo fair coincides with the 30th anniversary of Mois de la Photo: an event, held in the month of November which makes the French capital a world capital of top-class photography. With exhibitors from all over the globe, a varied programme of meetings, conferences and competitions, and the participation of historic names, it proposes the widest selection of up-andcoming talents.
There is always a cup of sea to sail in, il titolo della XXIX Biennale di San Paolo del Brasile, punta sull’impossibilità di separare l’arte dalla politica, per affermare che la dimensione utopica della creatività è contenuta nella realtà, non è fuori o al di là di essa. Con 160 opere di artisti provenienti da tutto il pianeta, pone i visitatori in diretto contatto con modi diversi di pensare e abitare il mondo.
There is always a cup of sea to sail in, the title of the 29th São Paulo Biennal, Brazil, highlights how impossible it is to separate art from politics to proclaim that the utopian dimension of creativity can be found in reality, not outside or beyond it. With 160 works of art by artists from all over the globe, visitors come into direct contact with different ways of perceiving and experiencing the world.
Paris Photo Carrousel du Louvre Orari: 11.30-20; domenica 11.30-19 Per info: www.parisphoto.fr Tel +33 147 566 477
Paris Photo Carrousel du Louvre From 18th – 21st November Opening times: 11.30am-8pm; Sunday 11.30am-7pm For further info: www.parisphoto.fr Tel. +33 147 566 477
Fundação Bienal de São Paulo Fino al 12 dicembre Per info: Tel +55 11 55767600
Fundação Bienal de São Paulo Until 12th December For further info: Tel. +55 11 55767600
ARCHITETTURA DAL MONDO Intitolata People meet in architecture, la 12° Mostra internazionale di Architettura di Venezia propone una molteplicità di sguardi e riflessioni sul ruolo etico, sociale ed estetico della progettazione architettonica. Con la partecipazione di oltre quaranta Paesi del mondo e con la mostra AILATI. Riflessi dal futuro al Padiglione Italia, propone inediti scenari d’interazione fra ambiente e società, mettendo anche in scena, con suggestive installazioni, il sottile limite fra progettazione architettonica e intervento d’arte visiva.
Sabrina Zannier
Giardini e Arsenale, Venezia Fino al 21 novembre Orari: 10-18, Giardini chiuso il lunedì; Arsenale chiuso il martedì Per info: www.labiennale.org promozione@labiennale.org Tel: +39 041.5218828
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ARCHITECTURE FROM AROUND THE WORLD
ARTE DI RELAZIONE
The 12th edition of Mostra internazionale di Architettura di Venezia (Venice Biennale of Architecture) entitled People meet in architecture offers a multitude of observations and reflections on the ethical, social and aesthetic role of architectural design. With over forty countries in the world participating and alongside the AILATI. Riflessi dal futuro exhibition at Padiglione Italia, it offers new interactive trends between the environment and society, also highlighting, via attractive installations, the subtle line between architectural design and visual art.
Manifesta, la Biennale Europea di Arte Contemporanea itinerante, che ogni due anni reinventa la propria filosofia concettuale, curatoriale ed espositiva in base alla destinazione scelta, per l’autunno 2010 dà appuntamento in Murcia, regione del Sud-Est della Spagna incentrandone lo svolgimento nel rapporto con le aree confinanti, in particolar modo il Nord Africa. Attraverso nuove tipologie espositive approfondirà tematiche importanti per la regione come l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico e la crescente immigrazione dal sud del mondo, che l’accomunano ad altre zone d’Europa ma che qui sono sentite in modo particolare.
Giardini and Arsenale, Venice Until 21st November Opening times: 10am-6pm, Giardini closed on Monday; Arsenale closed on Tuesday For further info: www.labiennale.org promozione@labiennale.org Tel. +39 041.5218828
LO SPIRITO DEL NORD
THE SPIRIT OF THE NORTH
Una grande mostra, nata dal desiderio di narrare i giorni della vita a partire da un viaggio nell’Europa del Nord, rilegge la poetica della pittura di Edvard Munch esplorando e svelando i pittori di Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca che alla metà dell’800 ne hanno preceduto l’opera.
An important exhibition, created from a desire to portray the days in a life beginning with a journey around northern Europe, reintroduces the poetic nature of paintings by Edvard Munch, examining and revealing artists of Norway, Sweden, Finland and Denmark, who, in the mid-19th century, preceded his work.
Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento. Villa Manin, Passariano di Codroipo (UD) Fino al 6 marzo Per info: www.lineadombra.it biglietto@lineadombra.it Tel: +39 0422.429999
Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento. Villa Manin, Passariano di Codroipo (UD) Until 6th March For further info: www.lineadombra.it biglietto@lineadombra.it Tel: +39 0422.429999
Varie sedi a Murcia, Spagna Fino al 9 gennaio. Per info: www.manifesta8.es www.manifesta.org Tel:+34 868 950 750
RELATIONS IN ART In autumn 2010, Manifesta, the roving European Biennial of Contemporary Art, which, every other year, offers an innovative educational, curatorial and exhibition philosophy according to the chosen location, will be in Murcia, the region of south-east Spain, focusing on relations with neighbouring areas, especially northern Africa. New forms of exhibiting will be employed to cover themes of significance for the region, such as agriculture, water supplies and increasing immigration from the south of the globe, which they have in common with other European areas but which are particularly crucial here. Various venues in Murcia, Spain Until 9th January. For further info: www.manifesta8.es www.manifesta.org Tel. +34 868 950 750
TUTTO MONET
EXCLUSIVELY MONET
La più completa retrospettiva degli ultimi trent’anni sul padre dell’Impressionismo: con 175 dipinti, allestiti in un percorso tematico e cronologico, la mostra analizza la carriera di Monet dagli esordi sino a quelle Ninfee che aprirono strade del tutto nuove alla pittura del tempo. Alla possibilità di vedere un corposo nucleo di dipinti dell’artista più studiato e apprezzato della pittura impressionista, questa antologica ne offre anche nuove chiavi di lettura critica.
The most complete retrospective in the last thirty years on the “father” of Impressionism: with 175 paintings arranged in a thematic/ chronological itinerary, this exhibition examines the career of Monet from his initial work to the “Water lilies”, which opened up entirely new roads in painting at the time. Besides providing an opportunity to see a large number of paintings by the most studied and appreciated Impressionist artist, this anthological exhibition also offers new critical interpretive frameworks.
Claude Monet. 1840-1926 Grand Palais, Parigi Fino al 24 gennaio Per info: www.monet 2010.com/fr
Claude Monet. 1840-1926 Grand Palais, Paris Until 24th January For further info: www.monet 2010.com/fr
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Ethics
Ethics 800 operatori locali - si impegnano sul campo per garantire il diritto alla salute delle popolazioni africane: in ospedali, distretti, scuole o università, a fianco di medici e infermieri locali. Altri lavorano dietro le quinte per assicurare che le attrezzature funzionino, i materiali arrivino, i conti tornino. In comune hanno la passione per l’Africa, professionalità, studio dedicato per entrare in punta di piedi nei sistemi sanitari africani e operare con rispetto, efficacia ed efficienza. Qui negli ospedali e nei villaggi, incontrano gli ammalati, vaccinano i bambini e controllano la loro crescita, visitano le
mamme in gravidanza, collaborano con i medici locali e li supportano nello studio. Dove è necessario, costruiscono e riparano ospedali, dispensari e reparti speciali per mamme e bambini. Per richiamare l’attenzione su questa Africa che tanto ci sta a cuore, Medici con l’Africa Cuamm presenta la campagna “Mio fratello è Africano”. A farsi portatori di questo appello sono volti noti del mondo della musica, dello spettacolo, dello sport e della cultura, testimonial d’eccezione per Medici con l’Africa Cuamm e per la causa dell’Africa che il Cuamm rappresenta. Niccolò
MEDICI CON L’AFRICA CUAMM: PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI PIÙ POVERI
Ammaniti, Niccolò Fabi, Alessadro Fei e Samuele Papi, Francesco Facchinetti, Mago Forest, Rossano Galtarossa, Luca Manfredi, Veronica Pivetti hanno prestato il loro volto a questa campagna: ritratti che “testimoniano” una scelta e invitano a seguirla per consentire a Medici con l’Africa Cuamm di continuare la sua attività a sostegno del diritto alla salute in Africa. Intanto tutti, persone note e non, possiamo fare qualcosa. Mettendoci in ascolto. Don Dante Carraro Direttore di Medici con l’Africa Cuamm
Istantanea / Snapshot Medici con l’Africa Cuamm è attualmente presente in: Doctors with Africa Cuamm is currently present in:
DOCTORS WITH AFRICA CUAMM: FOR THE NEEDY’S RIGHT TO HEALTH Etiopia
Kenya
Tanzania
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Il continente più povero, l’Africa, i Paesi più poveri, le aree più povere: è dove Medici con l’Africa Cuamm ha scelto di lavorare. Nata sessant’anni fa a Padova oggi è la più grande organizzazione non governativa italiana che opera per garantire il diritto alla salute delle popolazioni africane, soprattutto delle donne e dei bambini. Ogni anno, nel mondo, 500mila donne muoiono di parto e 10 milioni di bambini non raggiungono i 5 anni di età a causa di malattie facilmente curabili. La maggior parte di queste morti evitabili si concentra in Africa, il continente con il 62 WHITE CIRCUS
più gran numero di malattie e il minore numero di medici. Non sono solo numeri, sono persone, rispetto alle quali i numeri ci dicono, per esempio, che una donna mozambicana ha 230 possibilità in più di una donna italiana di morire di parto. Medici con l’Africa Cuamm opera per ridurre queste inaccettabili disuguaglianze. Ci interessano in particolare i distretti rurali, quelli più isolati e marginali: dove vive “l’ultimo miliardo” di persone, quello con meno risorse, senza voce e senza un minimo di assistenza. È questa l’avventura affascinate e diffi-
cile di un’organizzazione via via sempre più grande, in grado di inviare oltre 1.200 professionisti in 38 diversi paesi di intervento, soprattutto in Africa. È la storia di uno scambio continuo per far sì che la salute, la cura, la guarigione siano a portata proprio di tutti. Anche di chi vive nelle località più povere dei paesi più poveri del mondo. Ancora oggi, dopo quasi 60 anni da quando è cominciata, siamo presenti in 7 paesi dell’Africa a sud del deserto del Sahara in Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sud Sudan, Tanzania e Uganda. I nostri volontari – circa 80 e oltre
paramedici paramedics
37
3
47
Mozambico
Sud Sudan medici doctors
Uganda Angola
progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto, con i quali appoggia: main cooperation projects and about one hundred micro-initiatives in support, with which it sustains:
università (in Uganda, Mozambico ed Etiopia) universities (in Uganda, Mozambique and Ethiopia)
15
4
29
ospedali hospitals
scuole infermieri nursing schools
tecnici e amministrativi technicians and administrative staff
25
3
80
operator operators
centri di riabilitazione motoria motor rehabilitation centres
distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione) districts (for public health activities, mother-infant assistance, the fight against Aids, tuberculosis and malaria, and training as well)
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Ethics Africa, the most poverty-stricken continent, the poorest Countries and the poorest regions: this is where Doctors with Africa Cuamm has chosen to work. Established sixty years ago in Padua, nowadays it is the largest Italian non-government organisation working to guarantee the right to health for African peoples, above all for women and children. Every year, throughout the world, 500 thousand women die while giving birth and 10 million sick children will not manage to reach 5 years of age despite the fact that these illnesses are easily curable. The greater part of these avoidable deaths is concentrated in Africa, the continent with the greatest number of illnesses and the least number of doctors. Unfortunately these are not just numbers, we are speaking of persons, in relation to whom these numbers tell us, for example, that a Mozambican woman has 230 chances more than an Italian woman to die during childbirth. Doctors with Africa Cuamm dedicates its efforts to reducing these unacceptable inequalities. We are particularly interested in the rural districts, the more isolated and marginal: where the “last billion” people live, the billion with the least resources, voiceless and without even a minimum of assistance. This is the fascinating and at the same time difficult adventure of an organisation that is constantly increasing in size, able to post over 1,200 professionals in 38 different countries of intervention,
above all in Africa. This is the history of a continuous exchange aimed at assuring that health, medical care and healing become within the grasp of everyone. Even those living in the poorest of locations of the poorest countries in the world. Even now, after nearly 60 years from the beginnings of our organisation, we are present in 7 African countries south of the Sahara desert, in Angola, Ethiopia, Kenya, Mozambique, South Sudan, Tanzania and Uganda. Our almost 80 voluntary workers and more than 800 local operators – are engaged infield to guarantee the right to health for African peoples: in hospitals, districts, school or universities, side-by-side with local doctors and nursing staff. Others work behind the scenes to ensure that equipment will work, materials arrive and accounts will balance. In common with each other, they share a passion for Africa, professionalism, dedicated
In 60 anni di storia In questi
60 affascinanti e a tratti, drammatici, anni di storia: 1.292
studies to diplomatically approach African health systems, continuing their work respectfully, effectively and efficiently. This is where, in hospitals and villages, they examine the sick, vaccinate children and supervise their growth, visit expectant mothers, collaborating with local doctors, supporting them in their studies. Where necessary, they build and renovate hospitals, dispensaries and special wards for mothers and children. To focus attention on this Africa for which we care so much, Doctors with Africa Cuamm presents the “My brother is African” campaign. Famous personages from the world of music, showbiz, sport and culture, exceptional testimonials for Doctors with Africa Cuamm and for the African cause which Cuamm represents have agreed to present this appeal. Niccolò Ammaniti, Niccolò Fabi, Alessadro Fei and Samuele Papi, Francesco Facchinetti, Mago Forrest, Rossano Galtarossa, Luca Manfredi and Veronica Pivetti have loaned their image to this campaign: images that “testify” to a choice and invite everyone to do likewise, ensuring that Doctors with Africa Cuamm will be able to continue its activity in support of the right to health in Africa. In the meantime everyone, VIPs and common folk, can pitch their efforts. Starting to listen…... Don Dante Carraro Director of Doctors with Africa Cuamm
60 Years of history During these
60 fascinating and, at times, dramatic years of history: 1,292
operatori, tra medici, paramedici e tecnici, hanno prestato servizio special-
operators, consisting of doctors, paramedics and technicians, have given their con-
mente nei paesi dell’Africa sub-Sahariana con un periodo medio in servizio di
tribution, especially in African sub-Saharan countries with an average service span
e soprattutto Africa.
Middle East and, above all, Africa.
3 anni e 4 mesi, per complessivi 4.330 anni. 950 studenti sono of 3 years and 4 months, for an overall count of 4,330 years. 950 stustati ospitati nel collegio, 680 italiani e 270 studenti ospitati da 35 dents were hosted in the college, 680 Italians and 270 students hosted by paesi del Sud del mondo. 160 i programmi realizzati in collaborazione 35 countries of the South of the world. 160 programmes were implemented con il Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e varie agenzie. 214 in collaboration with the Ministry of Foreign Affairs, European Union and various le strutture sanitarie seguite, di cui 35 ristrutturate o costruite ex novo e agencies. 214 health structures were implemented, of which 35 renovated or attrezzate. 40 i paesi di intervento in Asia, America Latina, Medio Oriente re-built and equipped. 40 countries of intervention in Asia, Latin America, the
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