Siriana Lapietra OPERE
2016
Progetto grafico RM Foto Siriana Lapietra
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Interno umano con Idee sul percorso che parte dal mondo delle idee platonico e giunge ai concetti dell’Uomo che l’artista fiorentina Siriana Lapietra tesse lo stame della sua ricerca. La gestualità irrazionale, che evita volutamente la costrizione disciplinare, dà motivazione e fondamento ai labirinti della psiche. Labirinti in cui il pensiero si muove ininterrottamente. Nel gesto dell’artista la perfezione dell’Idea diventa interrogazione di sé stessa, un magico specchio che riflette il paesaggio dell'interiorità umana. Affidata ad una poderosa casualità esecutiva, l’artista conduce il proprio linguaggio espressivo verso la risoluzione di questo divenire, di questo specchiarsi, dando mostra di saper contenere le proprie energie per convogliarle e indirizzarle verso l’azione creativa. Il contatto col supporto diventa segno ed è a volte pragmatico. Che siano accensioni di tono o minuscoli percorsi, esso è un contatto che libera la mano dai soffocanti controlli della
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purezza dell’Idea e lascia una volontà venire a galla per avvicinarsi alla natura delle cose, all’umanità della composizione. Una volontà spontanea e gentile che ricerca una semiologia nascosta nell’esplosione (ma anche nella leggerezza) dell’immagine mentale ed è, altresì, un’esperienza che si rivela concretamente e narra di impulsi, di stimoli, di desideri e di contraddizioni. Per superare l’ostacolo simbolico della trasmutazione dell‘idea in concetto, Siriana Lapietra si affida interamente alle trasformazioni del colore ponendosi così in simbiosi con il linguaggio storico dell’arte informale. Il colore è a volte un’entità statica e a volte si sposta in una dimensione armonica, vibrante, musicale, che nessun registro può confinare o delimitare. Gli intrecci dei colori, con le proprie tonalità, conferiscono alle opere di Siriana Lapietra la qualità di un evanescente caleidoscopio dove balza in primo piano solo ciò che l’armonia gestuale reputa
necessario. Quando, invece, v’è la necessità di allontanarsi dai riferimenti della realtà degli aneddoti, il colore si unisce al segno creando spinte e dinamiche direzionali, quasi fuochi pirotecnici o attrazioni gravitazionali. Il passaggio dal contemplare all’essere contemplato è dunque risolto e durante questo passaggio l’esplicitazione creativa diventa artificio, l’alchimia che produce l’onda anomala nel fruitore affinché diventi parte attiva ed integrante dell’opera stessa. Questi ne viene coinvolto grazie alla stesura cromatica e alla forza delle trame ed entra nell’idea sublime e la fa sua. Il risultato sembra appartenere a chiunque lo guardi, a chiunque sia sensibile al coinvolgimento passionale di questo specchio/ passaggio. Siriana Lapietra rende all’Uomo la facoltà di previsione e di definizione delle idee ed il piacere dello scoprire e nell’interrogarsi. Sorprende l’occhio e la mente in ciò che prima poteva risultare scontato. Mario Cerone Salerno, 13 agosto 2016
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Tecnica mista su tela 60x40
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LE VOCI DEL SILENZIO
Da un articolo di
Luciana Ricci Aliotta pubblicato sulla rivista d’arte e cultura con-fine
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gni segno modifica: un gesto traccia un solco nell’acqua e i cerchi si allargano fino a toccare le sponde del mare. Consapevole o no toccano anche te, in qualche modo ti bagnano. Tu puoi respingere o negare l’informazione ricevuta, ma perfino il tuo rifiuto ti modifica collegandoti in qualche modo con la fonte. E mai il gesto, il segno, cade nel nulla. Può ridursi a un bisbiglio che si mescola al brusio delle foglie che cadono, non percepibile all’orecchio umano, ma sempre accolto con una lieve eco dalla natura, nel cui libro si scrive come un infinitesimale scarto dall’esistente. Il silenzio è pieno di questi echi che sfuggono all’orecchio umano, piuttosto sordo ai toni discreti.
Nel silenzio ogni cosa ha una voce, un suono non necessariamente di note codificate: a volte di colore, a volte di immagini o di vaghe percezioni umbratili, eco della memoria. Cosa distingue il linguaggio dell’arte dall’informazione? Forse l’ascolto del silenzio, quella zona apparentemente vuota che è anzitutto ripiegamento in noi, memoria di noi e degli altri, di oggi e di ieri. E può scaturirne una voce capace di presentarci una diversa faccia del mondo, o di una piccola pietra. E, attraverso lo scorrere inquieto di questa voce-ombra che ci sorprende dal sonno profondo del quotidiano, suscitare echi che prolunghino il dubbio (…) vedi Archivio
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lucianariccialiotta.com
Studio Via San Giovanni, 9 r 50124 Firenze
Tecnica mista su carta 95x80
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Olio su tela 50x70
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Biografia
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a cura di
Alabarda Mantignon
Ultime esposizioni
Siriana Lapietra (Firenze,1974) Comincia a disegnare a tre anni, portando avanti questa pratica con gioia per tutta l’infanzia,vicina al fumetto e al cartone animato. Si forma artisticamente all’Istituto D’Arte di Firenze,allieva dello scenografo Giancarlo Mancini, nella sezione sperimentale di Scenotecnica. Consegue un attestato in costumistica e scenografia presso l’Università de L’Aquila, fa alcune esperienze nel mondo del teatro. Si forma in modo del tutto autonomo e antiaccademico negli anni di studio all’Accademia di Belle Arti, dove, in un’ambiente neosituazionista, radicale formula il suo primo approccio più consapevole, attraverso studi, performance, diverse istallazioni, molta sperimentazione. Frequenta la scuola di Scultura, parallelamente pubblica i suoi testi scritti. Nel ’97-’98 collabora con diversi gruppi di artisti,si unisce al gruppo Zeros, Fabbrica Europa, alcuni spettacoli nel teatro di ricerca,Teatro Studio di Scandicci, approda ad una forma di ribellione in cui fa una contestazione radicale del mercato dell’arte. Si ferma per due anni circa.
2015 Collettiva St’art, First Gallery 2016 Paesaggi interni\esterni paesaggi Tri-personale, First Gallery 2016 Paesaggio Italiano , Museo Arti e Mestieri , Cosenza 2016 Collettiva Museo Ugo Guidi Forte dei Marmi 2016 Collettiva Art Gallery Il Cesello , Pietrasanta
2016 Artquake ,mostra collettiva e asta Museo della Città di Rimini 2016 Artquake, mostra e asta Museo della Città di Rimini 2016 Personale , Fiorentine Holidays , Firenze
Nel 2001 riprende la pittura ad olio ed esegue diversi lavori su commissione,lavora in diversi settori dell’artigianato artistico, decorazione,illustrazione, trompe’oeil, ceramica, realizzazione di modelli per l’oreficeria, realizzazione elementi scenografici,alcune esperienze nel cartone animato. Il lavoro con la pittura ad olio prende campo, sviluppando sempre più un linguaggio proprio Si diploma con una tesi di Storia dell’Arte con un relatore di Design, all’Accademia di Belle Arti, nessuno ci capisce niente e Lapietra si diverte.
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Ma la linea ribelle dovrà subire ancora contraccolpi per potersi assestare. Nelle opere, soprattutto nel disegno di questa artista, ciò che è sempre emerso on particolare forza e sensibilità è la qualità del segno. Esso prende uno sviluppo autonomo nei lavori durante gli anni. Il segno disintegra il concetto di forma, appreso con la scultura, la figura e la rappresentazione lasciano progressivamente posto, dal 2008 in poi, ai lavori puramente gestuali e segnici del 2012 e 2013. Segni rivelatori,come sismografie dello stato interno, uno stato su cui Lapietra lavora attivamente, come se avesse a che fare con la materia, attraverso appassionati studi personali, affrontando una ricerca nel profondo dell’essere,e sperimentando in prima persona. Il risultato di queste ricerche sono le opere di quegli anni, residui, come ama definirli, di quelle esperienze. Nel 2013 progressivamente integra anche il colore in questo processo, con risultati di cui siamo tutt’ora partecipi.
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vive e lavora a Firenze
Studio d’Arte Via San Giovanni, 9 rosso 50124 Firenze
Artista fiorentina, segnica, gestuale e concettuale, indaga ed esplora attraverso il segno del colore gli stati molteplici dell'essere.
Direttore artistico e fondatore di First Gallery curatrice, storico dell'arte del '900 e arte contemporanea consulente e redattore di testi di settore. Edizione 2016
Firenze Espone in musei e gallerie private.
siriana.lapietra@libero.it firstgallery_2015@libero.it Cell.338 4489179
Florentine artist, artist of sign, gestural and conceptual, she investigates and explores through the color sign multiple states of being. Art Director and Founder of First Gallery
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FIRST GALLERY