Si può concepire l’iconografia in diversi modi, sia come variazione di forme sullo stesso senso, sia come variazione di senso sulle stesse forme. L’un metodo e l’altro pongono ugualmente in luce la rispettiva indipendenza dei due termini. Henri Focillon, Vita delle forme, Torino 1987
Fernando Rigon Forte
Qualche Inverno prima Iconografia delle Stagioni
1. L’Universo, VII secolo d.C. Pergamena Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Reg.lat. 2077, c. 99r
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2a. Aion, la banda zodiacale e le quattro Stagioni, fine del II - inizio del III secolo d.C. Mosaico pavimentale da Sentinum (Marche) Monaco di Baviera, Glyptothek
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2b. Particolare di fig. 2a
3. Aion, la banda zodiacale e le quattro Stagioni, metà del II secolo d.C. Mosaico pavimentale dalla villa marittima di Silin (Leptis Magna, Libia)
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4a. Allegoria del Buon Governo, con Aion e le quattro Stagioni, metà del III secolo d.C. Mosaico pavimentale da Shahba-Philippopolis (Siria) Damasco, National Museum
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4b. Particolare di fig. 4a
5a. Il trionfo di Cibele e Attis, seconda metà del IV secolo d.C. Lanx in argento da Parabiago Milano, Civico Museo Archeologico
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5b. Le Quattro Stagioni, particolare di fig. 5a
6. Corsa delle bighe in un circo, metà-fine del II secolo d.C. Fronte di sarcofago dalla collezione Reksten Sassari, Museo Nazionale Archeologico-Etnografico “G.A. Sanna”
7a. Corsa delle bighe delle quattro Stagioni, 150 d.C. circa Attico del fronte del sarcofago di Teseo New York, The Metropolitan Museum of Art
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7b. Convogli di Autunno e Inverno, particolare di fig. 7a
8a. Corsa delle bighe delle quattro Stagioni, 270 d.C. circa Attico del sarcofago di Iulius Achilleus Roma, Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano
8b. Convogli di Autunno e Inverno, particolare di fig. 8a
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9. Le quattro Stagioni, quarto-quinto decennio del III secolo d.C. Fronte di sarcofago Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala dei Trionfi di Mario o dello Spinario
10. Il trionfo di Bacco con le quattro Stagioni, 260-270 d.C. Fronte del sarcofago a lenòs detto “The Bagdminton Sarcophagus” New York, The Metropolitan Museum of Art
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11. Bacco e un Satiro presidiati dalle quattro Stagioni in duplicato ai lati, inizio del IV secolo d.C. Fronte di sarcofago Roma, Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, Chiostro grande
12. Le quattro Stagioni come Eroti alati e Psychai, inizio del III secolo d.C. Fronte di sarcofago a lenòs Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, II pianerottolo dello scalone
13. La villa e il podere del “Divus Iulius”, IV-V secolo d.C. Mosaico pavimentale da Cartagine (Tunisia) Tunisi, Musée National du Bardo
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14. L’Inverno, fine del V secolo d.C. Mosaico pavimentale dalla Villa del Falconiere di Argo (Grecia)
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15a. Aion e le quattro Stagioni, III-IV secolo d.C. (?) Mosaico pavimentale dalla Casa di Dioniso di Kato Paphos (Cipro) Paphos Archaeological Park
15b. L’Inverno, particolare di fig. 15a
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16. Aion (o Giove), il Sole, la Luna e le quattro Stagioni, II-III secolo d.C. Mosaico pavimentale dalla Casa del Sileno di Thysdrus (Tunisia) El Jem, Musée Archéologique d’El Jem
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17. La contesa di Apollo e Marsia con le quattro Stagioni, fine del II secolo d.C. Mosaico pavimentale da El Jem (Tunisia) Tunisi, Musée National du Bardo
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18. Le quattro Stagioni, fine del II - inizio del III secolo d.C. Pannello in opus sectile dalla villa costiera di Dar Buc Ammera (Leptis Magna, Libia) Tripoli, Assaraya Alhamra Museum
19a. Il trionfo di Nettuno e le quattro Stagioni, seconda metà del II secolo d.C. Mosaico pavimentale da La Chebba (Tunisia) Tunisi, Musée National du Bardo
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19b. L’Inverno, particolare di fig.19a
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20. L’Inverno, fine del III secolo d.C. Pannello di mosaico pavimentale con Le quattro Stagioni da Saint-Romainen-Gal (Rodano) Saint-Germain-en Laye, Musée d’Archéologie nationale et Domaine national de Saint-Germain-en-Laye
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21. Le quattro Stagioni, 290-300 d.C. Fronte di sarcofago detto “delle Colonne” New York, The Metropolitan Museum of Art
22. Le quattro Stagioni, fine del IV - inizio del V secolo d.C. Mosaico pavimentale dalla Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna
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23. Cristo in clipeo con le quattro Stagioni, metà del IV secolo d.C. Mosaico pavimentale da Hinton St Mary (Dorset) Londra, The British Museum
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24. Allegoria venatoria delle quattro Stagioni, fine del IV - inizio del V secolo d.C. Avello sepolcrale detto di Saint Ludre Déols, chiesa di Saint-Étienne
25. Giraldus, Allegoria venatoria con Stagioni, fine dell’XI - inizio del XII secolo Timpano Bourges, chiesa di Saint-Ursin
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26. Cristo in banda zodiacale con le quattro Stagioni angolari, fine dell’XI secolo Miniatura Parigi, Bibliothèque nationale de France, ms. Latin 7028, f. 154r
27. Cristo al centro della Gerusalemme celeste con le quattro Stagioni, metà del XII secolo Miniatura Stoccarda, Württembergische Landesbibliothek, Cod. Brev. 128, f. 9v
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28. Annus, i Mesi e le quattro Stagioni, X secolo (?) Miniatura del Sacramentario Fuldense Berlino, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, Ms. Theol. Lat. fol. 192, Fragm.
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29. Annus con Sole e Luna, le quattro Stagioni e i Venti, fine del XII secolo circa Miniatura del Liber Scivias di Ildegarda di Bingen Heidelberg, Universitätsbibliothek, Cod. Sal. X, 16, f. 2v
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30. Annus con Sole e Luna, le quattro Stagioni, gli Elementi e i Mesi, 975 Miniatura del Sacramentario Fuldense Gottinga, Niedersächsische Staats- und Universitätsbibliothek, 2° Cod. Ms. Theol. 231 Cim., f. 250v
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31a. Annus con Sole e Luna, i segni zodiacali, i Mesi, le Stagioni e le Parti del Giorno, XII secolo Miniatura del Martirologio di Suabia (Annales Computus) detto Zwiefaltener Kalendar
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Stoccarda, Württembergische Landesbibliothek, Cod. Hist. 2° 415, f. 17v 31b. Estas e Pruina, particolare di fig. 31a
32. Gli Elementi, le Stagioni e i Punti Cardinali come quattro Seniores, fine dell’XI secolo Miniatura del De temporibus di Beda il Venerabile
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Cava de’ Tirreni, Biblioteca Statale del Monumento Nazionale dell’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, Cod. 3, f. 199r
33. Homo in clipeo e le quattro Stagioni, ante 1235 Affreschi Anagni, duomo, cripta di San Magno, cupola
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34a-d. L’Autunno, L’Inverno e due Telamoni come complessioni umane, 1235-1246 circa Affreschi Roma, monastero dei Santi Quattro Coronati, Aula gotica
35. Il carro trionfale di Sole e Luna, 1235-1246 circa Affresco Roma, monastero dei Santi Quattro Coronati, Aula gotica
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36. Ambrogio Lorenzetti L’Inverno (particolare dell’Allegoria ed effetti del Cattivo Governo in città), 1338-1340 Affresco Siena, Palazzo Pubblico, Sala della Pace
37. Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero Le quattro Stagioni, fine del XIV secolo Affresco
Asciano, Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra Palazzo Corboli, Sala delle Stagioni, volta a crociera
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38. Aldobrandino da Siena Le quattro Stagioni, 1285 circa Lettera capitale miniata del Livres dou Santé Londra, The British Library, MS. Sloane 2435, f. 23r
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39. Le quattro Stagioni, XV secolo Miniatura del Tübinger Hausbuch: Iatromathematisches Kalenderbuch Tubinga, Universitätsbibliothek, Cod. Md 2, f. 23r
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40. La ruota della Fortuna con le quattro Stagioni, ultimo quarto del XIV secolo Miniatura del Breviari d’Amor di Matfre Ermengaud (Catalogna, Gerona?) Londra, The British Library, Yates Thompson MS 31, f. 72r
41. La ruota della Fortuna con le quattro Stagioni, inizio del XIV secolo Miniatura del Breviari d’Amor di Matfre Ermengaud (?) (Provenza) Londra, The British Library, Royal MS 19 C I, f. 54v
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42. Saint-Jean d’Hiver, XV secolo Miniatura popolare francese
43a. Bernardino India (pittore) e Alessandro Vittoria (stuccatore) Il mito di Proserpina, 1555 circa Vicenza, Palazzo Thiene, Sala di Proserpina, soffitto
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43b. Bernardino India Plutone rapisce Proserpina sul carro infernale alla presenza della ninfa Ciane, particolare di fig. 43a
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44a. Giambattista Zelotti Mercurio e Proserpina (Primavera e Inverno), 1550 circa Affresco Pojana Maggiore, Villa Pojana, volta del salone centrale
44b. Giambattista Zelotti Bacco e Cerere (Autunno ed Estate), 1550 circa Affresco Pojana Maggiore, Villa Pojana, volta del salone centrale
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45. Alessandro Vittoria L’Inverno, 1555 circa Stucco Vicenza, Palazzo Thiene, Sala di Proserpina, soffitto
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46a-b. Alessandro Vittoria L’Inverno e L’Autunno, 1550-1560 circa Stucchi Montagnana, Villa Pisani, atrio
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47a-b. Giambattista Zelotti Giove o il Fuoco e Saturno o l’Aere, 1560 circa Affresco Lonedo, Villa Godi Malinverni, Sala di Venere
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48. Giambattista Zelotti La Primavera o Proserpina, le Arti, i Prigioni, 1560 circa Affresco Lonedo, Villa Godi Malinverni, Sala delle Arti
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49. Giambattista Zelotti Complessione umana in veste di Prigione, 1560 circa Affresco Lonedo, Villa Godi Malinverni, Sala delle Arti
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50. Andrea Palladio Villa Emo, un microcosmo in campagna (veduta aerea), 1565 circa Fanzolo di Vedelago (Treviso)
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51. Giambattista Zelotti Affreschi, 1565 circa Fanzolo di Vedelago, Villa Emo, salone, parete orientale
52a. Giambattista Zelotti Bacco o l’Autunno, 1565 circa Affresco Fanzolo di Vedelago, Villa Emo, Stanza di Giove e Io, parete occidentale
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52b. Giambattista Zelotti L’Inverno, 1565 circa Affresco Fanzolo di Vedelago, Villa Emo, Stanza delle Arti, parete occidentale
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53a. Paolo Caliari detto il Veronese L’Estate e l’Autunno, 1560-1562 circa Affresco Maser, Villa Barbaro, Sala dell’Olimpo
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53b. Paolo Caliari detto il Veronese La Primavera e l’Inverno, 1560-1562 circa Affresco Maser, Villa Barbaro, Sala dell’Olimpo
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54a. Bottega di Jacopo dal Ponte detto Jacopo Bassano L’Inverno, 1580-1590 Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fototeca Istituto di Storia dell’Arte, Fondo Pallucchini
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54b. Andata al Calvario di Cristo, particolare di fig. 54a
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55. Bottega di Jacopo dal Ponte detto Jacopo Bassano L’Autunno (in alto a sinistra, Mosè riceve le Tavole della Legge), 1574 circa
Vienna, Kunsthistorisches Museum Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Fototeca Istituto di Storia dell’Arte, Fondo Pallucchini
56. Jacopo Robusti detto Tintoretto La fucina di Vulcano, 1576-1577 Olio su tela Venezia, Palazzo Ducale, Sala dell’Anticollegio
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Nello scorrere degli anni l’esistenza dell’Uomo si scandisce in Stagioni astronomiche e climatiche. Quattro periodi ai quali la volontà di rappresentazione conferisce un aspetto figurativo antropomorfo che si stabilizza e permane a un livello di semplicità ed essenzialità disarmanti, con caratteri e prerogative di istantanea ‘comprensione’, al limite del banale. Se la Primavera è il periodo delle gemme e dei fiori, la successiva Estate sarà quella delle foglie e delle precoci e anticipatrici maturazioni delle spighe, per poi incontrare la fase trionfale dei frutti di ogni tipo, raccolti in Autunno nell’abbondanza di gratificanti colori e sapori. ‘Attributi’ di distinzione di ogni momento dell’Anno in base al prodotto specifico di ciascun periodo che in nessun modo può prescindere dalle Stagioni, parti determinanti di chi gode dei ‘doni’ climatici e fruttiferi da esse elargiti in successione, spesso grazie al lavoro dell’Uomo stesso. Ma in quale modo raffigurare l’Inverno, quando nulla nasce, tutto tace, nella condizione contratta della pausa, della sospensione e della meditazione? Quando la Terra non produce, chiusa in se stessa e tutto è spoglio e assente, negandosi alla rappresentazione? Come veniva visto l’Inverno, ingombro figurativo, inciampo stagionale costrittivo anche a livello fisico, oltre che artistico, che conduceva i più antichi Padri a evitare di nominarlo, come si faceva per la Notte, quando sembra che nulla ci sia poiché nulla ha piena incidenza e completo valore, rendendo difficile o forse anche pleonastico scomodare gli appellativi? Pur potendolo chiamare con il nome immenso di Crono, il Tempo invisibile e difficilmente nominabile e misurabile, poiché tutti e tutto comprende?
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Un itinerario lungo millecinquecento anni a partire dai fasti del medio Impero e del tardoantico di età classica per passare attraverso l’Alto e il Basso Medioevo e approdare alla Rinascita cinquecentesca, che nella cultura palladiana trova una delle massime espressioni figurative. Obiettivo dell’indagine analizzare e descrivere il volto mutevole delle Stagioni, nei singoli aspetti e nelle loro ‘quaternità’, con particolare riferimento all’Inverno, dal ‘prima’ di età romana fino al ‘dopo’ rinascimentale dei frescanti operosi negli edifici del Palladio, tra costanti di tradizione e cambiamenti di innovazione, nella stabile persistenza della forma umana conferita a ciascuno dei periodi dell’Anno. Un percorso di ricerca per la scrivania dello studioso e dello specialista; una conversazione scientifica di intrattenimento con il Lettore desideroso di ampliare e approfondire le proprie conoscenze artistiche. Fernando Rigon Forte ha pubblicato nella collana Biblioteca d’Arte di Skira: Arte dei Numeri. Letture iconografiche (2006) e Un Bestiario per l’Eden. Lo zoo di Adamo (2014). Per la collana SMS: L’orma del Tempo (2013). Per la collana SkiraMiniArtbooks: Palladio (2008), Vicenza ( 2009), Amore e Venere (2010), Jacopo Bassano (2010). Ha curato inoltre i volumi: La Pinacoteca di Palazzo Thiene (2001) e Palazzo Thiene. Sede storica della Banca Popolare di Vicenza scrivendo il capitolo “L’Olimpo a Palazzo. La decorazione freschiva” (2007) e i cataloghi delle mostre Capolavori che ritornano (con I. Lapi Ballerini), Roma, Palazzo Ruspoli Memmo (2008) e Capolavori che si incontrano, Prato, Palazzo Pretorio, 2014.