Introduzione un’idea, una nota, uno schizzo su un foglio bianco e la figura di un uomo che ha scritto la storia della spiritualità. Parte da qui il progetto di percorrere #ilCamminodiFrancesco con innovazione e passione, un viaggio come non l’aveva mai fatto nessuno prima, con una sola parola d’ordine: accessibilità. Un sogno fantastico che ha unito tanti professionisti per dare vita ad una visione che Skylab Studios propone come un modello per rendere il patrimonio italiano affascinante per chiunque. Il progetto vuole parlare a cittadini, turisti, portatori di handicap, bambini, ragazzi e anziani, tutti con il proprio linguaggio o servizio per aiutarli ad accedere e appassionarsi alla figura di San Francesco e del territorio della Valle Santa. Il progetto è stato realizzato grazie al Bando “Atelier Arte, Bellezza e Cultura” un’azione co-finanziata con fondi europei Por FESR – FSE e fondi regionali sottoscritta tra Regione Lazio e i comuni di Roma, Civita di Bagnoregio, Cassino, Rieti e Formia.
il Suono i ricordi sono sempre legati ad un’immagine o ad un suono ed è proprio da qua che siamo voluti partire. Il nostro cammino vuole essere un’esperienza unica che appassioni grandi e piccoli, per questo motivo abbiamo pensato di creare una colonna sonora che accompagnasse tutti nella scoperta della Valle Santa. Ogni comune avrà la sua storia, le sue immagini, i suoi video ripresi dalle nuvole e la propria musica composta e dedicata alle sue caratteristiche. Un’attenta ricerca nelle tradizioni, passando per i Canti Gregoriani lasciandoci influenzare dai suoni della natura fino ad arrivare sulle righe del pentagramma. Questa è stata l’intuizione di Marco Guidolotti, noto jazzista della scena internazionale, che insieme a Felice Tazzini hanno scritto e suonato, con la collaborazione di diversi grandi musicisti, il suono del Cammino di Francesco fino a farlo diventare una vera e propria colonna sonora, unica nel suo genere. Oltre che in questo cd, la colonna sonora sarà ascoltabile in streaming su Spotify e Apple Music, ma anche attraverso la segnaletica turistica interattiva dislocata su tutto l’anello.
la Voce il dialogo e il racconto sono la base della nostra conoscenza, ma per fare questo dovevamo riportare in vita San Francesco dandogli una voce all’altezza e soprattutto trovare uno storico che ci aiutasse a ricostruire la storia e il pensiero. Uno dei protagonisti del progetto è sicuramente il professor Vittorio Maria De Bonis, storico dell’arte e grande studioso spesso ospite di molte trasmissioni RAI, che con la sua passione e ricerca ci ha aiutati a costruire l’immagine e la personalità del personaggio da presentare al pubblico. Sarà lui a dare la voce al cartone animato creato per avvicinare i bambini, attraverso la realtà aumentata, alla vita del Santo. Un viaggio scritto di getto, come solo il professore sa interpretare, tutto raccolto in un diario che costituirà la “ghostrack” dell’album: un podcast raggiungibile tramite qr code o come “traccia speciale” nell’album in streaming.
il Fumetto la più importante innovazione del progetto è dedicata ai più piccoli. Troppo spesso i bambini vengono tagliati fuori dalla cultura o perchè si usano tecniche troppo “vintage” per appassionarli alla lettura e alla scoperta delle tradizioni e della storia. Il Cammino di Francesco ha un servizio speciale, tutto dedicato a loro, che grazie all’utilizzo della realtà aumentata, riporta in vita San Francesco attraverso il fumetto creato dall’ideatrice e illustratrice di Chef Susie, Silvia Amantini. In tutta la segnaletica interattiva è presente il personaggio “magico”, uno per comune, che racconta San Francesco con la voce di Vittorio Maria De Bonis come quello che trovate in queste pagine.
Contigliano l’antico nome di Contigliano deriva dalla villa di Marco Fabio Quintiliano, famoso oratore del I secolo d.C., amico di Maco Flavio Vespasiano originario della Sabina. Il paese sorge su un colle ai piedi dei monti Sabini e domina la parte terminale della Valle Cupa. Circondato da mura medioevali e da case serrate tra loro come a volerlo difendere, Contigliano con i suoi stretti vicoli vi proietterà indietro nel tempo facendovi respirare un’atmosfera ricca di suggestione. Gli antichi palazzi dalla pregevole architettura settecentesca saranno la cornice perfetta per una passeggiata al centro del paese. Uscendo dall’anello panoramico che circonda il borgo, Contigliano offre una meravigliosa vista sulla Valle Santa e sul Monte Terminillo. Il cammino di Francesco attraversa la parte più recente del paese, ma vale la pena fare una piccola deviazione per visitare la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo in stile barocco, dove al suo interno si trova un bel coro ligneo del XVIII secolo.
Greccio un piccolo gioiello incastonato tra le verdi colline della Valle Santa di Rieti, Greccio è uno dei luoghi simbolo della tradizione francescana; proprio qui infatti si celebrò il Primo Presepio della storia, proprio per questo il Santuario di Greccio è famoso in tutto il mondo come la Betlemme francescana, nel natale del 1223 San Francesco rievocò proprio qui la Natività di Gesù. L’antico borgo tramanda un incantevole fascino che richiama ad atmosfere di altri tempi. Il centro storico di Greccio conserva la struttura tipica di un “castrum” fortificato nel quale spiccano i resti del Castello. Nel corso del tempo il paese ha avuto un graduale sviluppo che si può vedere dalle diverse strutture architettoniche presenti. Nel misurare la capacità di sorprendere, emozionare e catturare il cuore del visitatore, Greccio ha pochi altri paesi rivali.
Colli sul Velino è un piccolo paese del reatino che domina la pianura e gode di una fantastica vista sul Lago di Ventina. A queste terre San Francesco ha legato gran parte della sua vita, passeggiando per le splendide valli e facendo la conoscenza di tante creature. Nella maggior parte dei testi storici non c’è traccia di notizie su Colli sul Velino, la ragione sta nel fatto che fino al 1962, il paese era conosciuto come Colli sul Labro, per molto tempo infatti la sua storia è stata strettamente legata a quella di Labro. Oggi possiamo trovare numerosi ruderi di edifici religiosi, che creano un’atmosfera molto suggestiva e che testimoniano le profonde radici storiche del borgo.
Labro è un vero e proprio incanto, un abitato medievale perfettamente conservato. Percorrendo le sue tortuose stradine, si può godere di paesaggi lacuali e montuosi, di numerose abitazioni di pietra con finestre che improvvisamente si aprono e di un bellissimo belvedere posto sulla sommità del paese. Labro, grazie ai suoi abitanti ha conservato la sua fisionomia e struttura storico-architettonica, possiamo quindi ammirare il paese come era allora ed è per questo che detiene anche la bandiera Arancione del TCI. Dal castello, alla torre, ai palazzi nobiliari fino ad arrivare alle case della gente comune, Labro conserva quel fascino di borgo di un tempo, solo negli ultimi anni le antiche case e i nobili palazzi sono stati ristrutturati, mantenendo però sempre la sua inconfondibile forma.
Morro Reatino le origini di Morro Reatino risalgono all’XI secolo, ancora sono conservate infatti la porta castellana con arco a sesto pieno e i resti delle mura con i merli a conci pieni e dei torrioni circolari e quadrangolari che ricordano il carattere difensivo di questo antico borgo. Sono molte le cose da visitare a Morro Reatino, dalla chiesa di San Lorenzo, patrono del paese all’eremo di San Michele Arcangelo dove al suo interno sono conservati molti affreschi del quattrocento e del cinquecento. Un paese ricco di storia quello di Morro Reatino, che fa parte anche lui della Valle Santa.
Rivodutri è un amabile borgo addossato ad una rupe. Le prime notizie sull’abitato risalgono all’XI secolo. La storia del paese è segnata da lotte tra Guelfi e Ghibellini e dall’imposizione con la forza del Governo dello Stato Pontificio, il Cardinale Giovanni Vitelleschi nel 1436 distrusse una buona parte de borgo. Per ricostruire Rivodutri ci volle circa un secolo, ma ancora conserva l’impronta urbanistica disegnata allora nonostante i gravi danni subiti nel terremoto del 1948. Un’opera importante per il paese di Rivodutri è la Porta Alchemica eretta tra il XVI e XVII secolo e più volte smontata e rimontata. Un borgo ricco di storia, dove San Francesco ha amato passeggiare alla ricerca della sua spiritualità, la leggenda narra che durante un temporale il Santo non sapeva dove ripararsi e trovò rifugio sotto ad un faggio che come per miracolo si trasformò in un gigantesco ombrello, questo albero oggi è ancora il simbolo di quel miracolo.
Poggio Bustone il paese adagiato sulle pendici del Monte Rosa, è caratterizzato da un susseguirsi di vie strette e rustiche e di scalinate che improvvisamente diventano sentieri di montagna. Della struttura medioevale non si può fare a meno di notare la Porta del Buongiorno, con un bell’arco a sesto acuto e i resti della parte inferiore della Torre pentagonale del Cassero. Poggio Bustone ti incanta grazie alla natura che lo circonda, ai suoi paesaggi di montagna e al rigoroso silenzio che lo caratterizza. Proprio qui nel 1208, San Francesco salutò il popolo con queste parole “Buon giorno buona gente”, da qui la tradizione di far percorrere ad un tamburino le vie del borgo il 4 ottobre salutando il capo di ogni famiglia con le parole del Santo.
Cantalice l’origine risale all’epoca tarda romana, quando in seguito alle invasioni da parte dei saraceni, le frazioni vicine si unirono per costituire un centro inattaccabile. Il paese, dominato dalla Torre del Cassero, appare isolato e inattaccabile e si sviluppa in altezza culminando nella caratteristica chiesa di San Felice. Arroccato su una collina si affaccia sulla piana di Rieti e sui tre laghi che insistono sul suo territorio, si divide in due parti: Cantalice Superiore che comprende il centro medievale e Cantalice Inferiore che è la parte nuova del paese. Per i più temerari è possibile raggiungere il borgo di Cantalice salendo 350 scalini che conducono nel cuore del paese, durante la salita si possono ammirare le particolari case in pietra, le scale, le fontane e le piccole chiesette che circondano la scalinata. Per chi invece ama la natura, Cantalice offre numerosi sentieri molto suggestivi che conducono fino a Leonessa, uno splendido centro adagiato a circa mille metri di quota e al Monte Terminillo.
Rieti vanta una storia antica tre millenni. Prima capitale dei Sabini e poi possedimento romano, Rieti offre degli insoliti itinerari e uno splendido centro storico ricco di nobili dimore che custodiscono un affascinante percorso che si snoda tra i tesori romani e medioevali. Nella Valle Santa Reatina inizia il Cammino di Francesco che porta nella Rieti medievale, nei Santuari di Greccio, la Foresta, Poggio Bustone e Fontecolombo incastonati nel verde dei boschi. Tanti sono i motivi che hanno condotto San Francesco a Rieti, tra questi sicuramente la bellezza della natura. Rieti oltre ad avere un panorama naturale meraviglioso, è anche un paese ricco di storia. Le possenti mura medievali cingono un centro storico di grande fascino. La centrale Piazza del Comune è il salotto della città, l’incantevole Teatro Flavio Vespasiano è un gioiello d’acustica. Le tre grandi chiese di San Francesco, San Domenico e Sant’Agostino scandiscono lo spazio urbano con imponenza. La Cattedrale racchiude capolavori di grandi maestri, da Andrea Sacchi al Bernini. I palazzi rinascimentali e le limpide acque del Velino completano il quadro.
Questo libretto è interattivo e dotato di tecnologie QrCode e Realtà Aumentata con le quali accedere a contenuti dinamici di approfondimento o per vedere prendere vita magicamente il San Francesco a fumetti. Cerca tra gli extra l’esclusivo podcast che racconta alcune tappe della vita del Santo.
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Wow! Guarda S. Francesco prendere vita
PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA