FABRIZIO BERTI - Portfolio

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“L’ Arte mi segue dalla nascita ed io le ho promesso che vivrò d’arte anche dopo la mia morte”.


Fabrizio Berti Fabrizio Berti was born in Somma Lombardo (VA) and began his artistic career in the seventies. He attended “Angelo Frattini” Art School in Varese; in the same years he deepened his studies of graphic design and refined the patient art of communication and synthesis. He did not restrict himself to the graphic philosophy of an advertising medium, but he combined with genius and talent the historicity of the image in a restoration laboratory under the guidance of his master Pensa. Moreover, he deepened painting technique and design attending courser. In the eighties he explored the mix of various techniques including watercolor and gouache. Between the 80s and early 90s he participated in group exhibition in which he was called a “pure impressionist”. In this period he started to carry out his first sculptural works using the modeling clay technique. He succeeds in developing a completely personal finishing technique, through which the surface of the sculptures is brought to perfection by a tone that brings to mind bronze. Fabrizio Berti’s works fit perfectly the art of modern and contemporary setting, but at the same time they are strongly linked to classical lessons and pictorial design perpetrated in tradition. The chromatic background and tonal shades, spread with composed and neat sanding, transmit permeating emotional feelings. Berti analyzes, through his figurative representations, the personification of art, which finds its ideal form of expression in the human subject, that acquires a central position, while the surrounding landscape and the environment, which act as a boundary frame, are used as tools to amplify and accentuate this projection of image, increasing the intrinsic value in its substantial essence. The formulation of the image and the composition of the structure reflect and model a spontaneous and calibrated sobriety, whick is easily understandable and accessible to all and extends to penetrate the observer’s soul, touching his heartstrings with an involving poetic magic Berti’s paintings can be admired in his numerous solo exhibitions held both in Italy and abroad (New York City Prize – Switzerland – Germany – Miami).


Fabrizio Berti nasce a Somma Lombardo (VA) e inizia il suo percorso artistico negli anni settanta. Frequenta il Liceo Artistico “Angelo Frattini” di Varese, negli stessi anni approfondisce gli studi di grafica pubblicitaria ed è lì che affina la paziente arte della comunicazione e della sintesi. Non rimane nella filosofia grafica del mezzo pubblicitario unisce con genio e talento la storicità dell’immagine in un laboratorio di restauro sotto la guida del Maestro Pensa. Approfondisce la tecnica pittorica e il disegno frequentando dei corsi. Negli anni ottanta indaga la commistione di varie tecniche tra cui quella dell’acquarello e della guache. Tra gli anni ‘80 e primi anni ’90 partecipa a mostre collettive in cui venne definito un ”impressionista puro”. In questo periodo inizia a eseguire le prime opere scultorie con la tecnica della modellazione della creta e dell’argilla. Riesce ad elaborare una tecnica di finitura tutta personale per cui la superficie delle sculture risulta perfezionata da una cromia che fa pensare al bronzo. Lui ama definirsi una persona che lavora sulla spinta di un mandato che gli è stato pervenuto da una entità superiore. Io sono credente pur non praticante. Quest’artista vive la convinzione che il suo fare arte sia un mezzo e la sua “missione” è iniziata dalla nascita, lo scopo è quello di trasmettere le emozioni quasi che l’emozionare l’osservatore sia l’unica strada per dar voce alla persona interiore, all’anima. Io ho promesso di vivere d’arte anche dopo la mia morte. Per lui l’arte è un fremito interiore è il linguaggio cosmico che ci mette in contatto con il Dio Creatore. L’artista con Berti si riscopre unito alla scintilla primigenia che dal caos creò il cosmo, l’ordine e l’armonia che sostiene e da significato ad ogni essere vivente. È per ciò necessario unire l’esperienza filosofico estetica di Fabrizio Berti all’evoluzione dell’uomo nello spirituale inteso come riscoperta del se, dell’anima come essenza stessa del vivere. Su questa base che fa dello spirituale, la genesi di ogni ispirazione quest’artista dalla fine degli anni novanta a oggi compie uno studio approfondito sulla forma, sulla figura e sul colore. Non c’è quindi la perenne melanconia di Fausto Pirandello e di Giorgio Morandi nelle sue opere quasi monocrome l’osservatore trova la sintesi mirabile della forma che diviene ricordo, memoria del vissuto. Nei dipinti di Berti nelle mostre che lui compie sia all’estero (Premio Città di NewYork-Svizzera-Germania-Miami) che sul territorio nazionale ciò che emerge è una continua evoluzione che evidenzia l’analisi dell’artista sulla percezione interiore della “ratio” in relazione all’infinito che si percepisce nella morte. In Berti via e morte, eros e thanatos si equilibrano e trovano spiegazione nel lavoro dell’artista. Ecco il senso del coinvolgimento dell’artista che si immedesima nell’arte che è vocazione e nell’osservatore che nella visione riscopre il vero senso del contemplare cioè io guardo perché dall’opera si irradia quell’infinito che mi conosce fin dall’inizio dei tempi. A cura del Prof. Alberto D’Atanasio Docente di Storia dell’Arte e Semiologia dei linguaggi non Verbali




Fabrizio Berti’s works fit perfectly into the art of the modern and contemporary setting, but theyare at the same time strongly connected and joined to the lessons of the classical matrix and tothe pictorial drawing perpetrated in the tradition. The chromatic pattern and the tonal hues, put forth a composition of tidy polishing, permeating emotional sensations. The elegance of thedesign confirms and reinforces the harmonious formulation of color, which converges to composea narrative structure of delicate and courtly re-enactment. The subjects have a friendly appearanceand are depicted in such a way as to instill the viewers perceptions of placid, calm and seductivesweetness and have a special air of ancient atmosphere, with a slightly retro “amarcord” taste taking up the concept referred to in Felliniís characters. Through figurative representations, Berti analyzes the personification of art, with which he findsthe ideal form of expression in the human subject, which acquires a central position, while thesurrounding landscape and the establishing shots, which act as a frame, are used as instrumentsto amplify and further accentuate this image projection, increasing its intrinsic value in its substantial essence. The figures reproduced in the paintings are symbols of the unconscious andrecondite suggestion of art. In fact, his work, supported by the well-proportioned and well balanced color palette, conveys a docile and delicate vision of the subject in his posture andgestures, as if he were looking at us from a different and higher perspective plane, surrounded byan atmosphere of reassuring propensity. The formulation of the image and the constitution of thestructure are made without resorting to redundant elaborate artifices and complicated forceddesign, but reflect and follow a spontaneous and calibrated sobriety, which does not want tosymbolize complex, mysterious and enigmatic interpretation meanings, but it is easilyunderstandable and usable to all, and strives to penetrate the soul of the observer, touching theheart strings with an engaging charge of poetic magic. Berti’s paintings represent the purity of art, from which the demiurge artist draws and celebratesits pristine beauty and authentic candor in its most genuine manifestation. The philosopherScruton maintains that art that provokes is not art and that true beauty lies in gentle gestures. Berti is the author of a painting that releases a sense of spirituality. A whispered painting thatconveys a feeling that resembles an emotional respect. A painting that manages to descend anddelve into the depths of the inner sphere, awakening old sensations that we thought were lost, butthat thanks to the skill of his brush and the strong sensibility that guides it, we can recover and bepervaded by a mixture of positive feelings and of surprising and pleasing emotional perceptions.


Le opere di Fabrizio Berti si inseriscono perfettamente nell’arte di moderna e contemporanea impostazione, ma sono al contempo fortemente connesse e congiunte alla lezione di matrice classica e al disegno pittorico perpetrato nella tradizione. La campitura cromatica e le sfumature tonali, stese con composta e ordinata levigatura, trasmettono sensazioni emozionali permeanti. L’eleganza del disegno conferma e rafforza l’armoniosa formulazione del colore, che confluisce a comporre una struttura narrativa di delicata e aulica rievocazione. I soggetti hanno sembianze gentili e sono raffigurati in modo da infondere nello spettatore percezioni di pacata calma e suadente dolcezza e possiedono un “quid” speciale di atmosfera antica, dal gusto un po’ retrò e dal sapore di “amarcord” riprendendo il concetto riferito ai personaggi felliniani. Berti analizza attraverso le rappresentazioni figurative la personificazione dell’arte, che trova la forma espressiva ideale nel soggetto umano, che acquista posizione di centralità, mentre il paesaggio circostante e il contesto d’ambientazione, che fungono da cornice di contorno, sono utilizzati come strumenti per amplificare ed accentuare ulteriormente tale proiezione d’immagine, aumentandone il valore intrinseco nella sua essenza sostanziale. Le figure riprodotte nei dipinti sono il simbolo della suggestione inconscia e recondita dell’arte. Infatti, il suo lavoro, supportato dalla tavolozza cromatica ben dosata e distribuita con equilibrio proporzionato, trasmette una visione docile e delicata del soggetto nella sua postura e gestualità, come se ci guardasse da un piano prospettico differente e più elevato, avvolto da un’atmosfera di rassicurante propensione. La formulazione dell’immagine e la costituzione della struttura sono realizzate senza ricorrere a ridondanti artifici elaborativi e complicate forzature progettuali, ma rispecchiano e ricalcano una sobrietà spontanea e calibrata, che non vuole simboleggiare significati complessi, misteriosi e di enigmatica interpretazione, ma si rende facilmente comprensibile e fruibile a tutti e si protende a penetrare nell’animo dell’osservatore, toccandone le corde del cuore con una coinvolgente carica di magia poetica. I dipinti di Berti rappresentano la purezza dell’arte, da cui l’artista demiurgo attinge e ne celebrano la bellezza incontaminata e di autentico candore nella sua più genuina manifestazione. Il filosofo Scruton sostiene, che l’arte che provoca non è arte e che la vera bellezza risiede nei gesti gentili. Berti è artefice di una pittura, che sprigiona un senso di spiritualità. Una pittura sussurrata, sottovoce, che trasporta un sentimento che assomiglia a un emozionato rispetto. Una pittura, che riesce a scendere e a calarsi nel profondo della sfera interiore, risvegliando antiche sensazioni che credevamo perdute, ma che grazie all’abilità del suo pennello e alla spiccata sensibilità che lo guida, possiamo recuperare ed essere pervasi da una commistione di sentimenti positivi e di sorprendenti e piacevoli percezioni emotive. A cura della Dott.ssa Elena Gollini



Neoimpressionista Tematica pittorica: “Vita quotidiana - umiltà - non ricordi ma sapore antico“



Ballo - 2009 59x125cm tecnica mista su tavola



Leggerezza - 2011 60x125cm tecnica mista su tavola



Mondine - 2011 100x120cm tecnica mista su tavola



Studente d’Arte - 2013 60,5x123cm tecnica mista su tavola



Scuola d’Arte - 2013 129x124cm tecnica mista su tavola



Ragazza in Lettura - 2014 60x80cm tecnica mista su tavola



Pensiero - 2014 60x115cm tecnica mista su tavola



Bagnanti - 2015 100x98cm tecnica mista su tavola



Corri Corri - 2015 93,5x100cm tecnica mista su tavola



I Liceali - 2015 80x120cm tecnica mista su tavola



Il Cuoco - 2015 100x120cm tecnica mista su tavola



Libero - 2015 100x68cm tecnica mista su tavola



Veduta dalla Ripa - 2015 100x120cm tecnica mista su tavola



Saggezza - 2015 80x100cm tecnica mista su tavola



Trapezista - 2016 70x80cm tecnica mista su tavola



Emigrazione - 2016 93,5x102cm tecnica mista su tavola



Monociclo - 2016 100x40cm tecnica mista su tavola



Cacciatore - 2016 38x100cm tecnica mista su tavola



Poltrona Rossa - 2016 60x64cm tecnica mista su tavola



Gioia dei nonni - 2016 100x86cm tecnica mista su tavola



Perchè - 2017 69x100cm tecnica mista su tavola



Golfista - 2017 40x165cm tecnica mista su tavola



Le Grazie - 2018 124x63cm tecnica mista su tavola



Polo - 2018 70x124cm tecnica mista su tavola



Caos Amoroso - 2018 124x41cm tecnica mista su tavola



Sculture



La Smorfia



La Società d’Oggi



Abbraccio - Collezione privata



Nudo - Collezione privata



Mani di Artisti



Personaggio del ‘500



Sculture in Legno




Premi - Premio Città di NewYork - 2010 - Premio Internazionale “Arte Salerno 2016” - Premio Internazionale “Sandro Botticelli 2016” - Ass.ne Arte Musei di Roma “Premio Nazionale di Arte Contemporanea 2016” Miglior Artista dell’anno - Premio Canaletto 2018 - Premio Inserimento nell’Archivio Storico dell’Arte italiana “Maison d’Art 2018” - Premio Citta’ di Parigi 2019

Musei - Reggia di Caserta - 2009 - Forte Stella (Argentario) - 2011 - Museo Civico di Bevagna - 2011 e 2012 - CERP - Centro Espositivo Rocca Paolina (Perugia) - 2012 - Accademia di Romania (Roma) - 2013 - Casa Museo Spazio Tadini - 2015 Biennale Milano (curata da Vittorio Sgarbi) - Istituto Amedeo Modigliani (Spoleto) - 2018

Palazzi Storici - Complesso Monumentale di San Nicolò (Spoleto) - 2011 - Auditorium Centro Culturale S.Maria Laurentina (Bevagna) - 2013 - Palazzo Falier (Venezia) - 2014 (curata da Vittorio Sgarbi) - Palazzo Leti Sanzi (Spoleto) - 2015 (curata da Vittorio Sgarbi) - Palazzo Ferrajoli - 2016 (curata da Vittorio Sgarbi)



Fabrizio Berti

Studio Via Giordano Bruno, 21 01016 Tarquinia (Vt) Tel. +39 328 7515828 - 335 5477717 fabrizio@bertifabrizio.it www.bertifabrizio.it


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