SLAMP PROGETTO SOSTENIBILITÀ

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PROGETTO SOSTENIBILITÀ

SE TUTTE LE API DEL MONDO VENISSERO STERMINATE

Albert Einstein

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NON CI VORREBBERO PIÙ DI QUATTRO ANNI AFFINCHÉ L’UMANITÀ SPARISCA DAL GLOBO

SOSTENIBILITÀ SOSTANTIVO FEMMINILE

“Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”. Una frase che echeggia in chiunque vive su questo pianeta con la consapevolezza di come ogni suo gesto, al pari di un battito d’ali di farfalla, crei effetti potenzialmente devastanti all’altro capo del mondo.

Il termine sostenibilità è stato usato per la prima volta nel 1992, durante la prima Conferenza ONU sull’ambiente e ci trasforma tutti da spettatori passivi ad attori consapevoli, dove ogni gesto individuale conta per garantire al Pianeta Terra di offrirsi indenne alle generazioni future.

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“La terra vi concede generosamente i suoi frutti, e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani. E scambiandovi i doni della terra scoprirete l’abbondanza e sarete saziati. Ma se lo scambio non avverrà in amore e in generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati.

Quando voi, lavoratori del mare dei campi e delle vigne, incontrate sulle piazze del mercato i tessitori e i vasai e gli speziali, invocate lo spirito supremo della terra affinché scenda in mezzo a voi a santificare le bilance e il calcolo, affinché il valore corrisponda a valore. E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile, perché vi renderà chiacchiere in cambio della vostra fatica. A tali uomini direte: «Seguiteci nei campi o andate con i nostri fratelli a gettare le reti nel mare. La terra e il mare saranno con voi generosi quanto con noi».

E se là verranno i cantori, i danzatori e i suonatori di flauto, comprate pure i loro doni. Anch’essi sono raccoglitori di incenso e di frutti, e ciò che vi offrono, benché sia fatto della sostanza dei sogni, distillano ornamento e cibo all’anima vostra. E prima di lasciare la piazza del mercato, badate che nessuno vada via a mani vuote”

POICHÉ LO

SPIRITO SUPREMO

DELLA TERRA NON DORMIRÀ IN PACE

NEL VENTO SINO A QUANDO IL BISOGNO

DELL’ULTIMO DI VOI NON SARÀ APPAGATO

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Estratto dal Profeta, Kahlil Gibran

L’AGENDA

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – che definiscono un nuovo modello di società, secondo criteri di maggior responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre.

L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. E in questo disegno tutti possono fare la loro parte, dalle aziende ai consumatori finali.

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20 30
OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

DI BOMBI IN 2 ANNI 18 MILIONI

A dicembre del 2019 Slamp ha consolidato la sua posizione verso un sistema più sostenibile stringendo un accordo di filiera per dare seconda vita agli sfridi di lavorazione delle proprie lampade. Dalla DS Group Srl, azienda partner sul territorio, gli sfridi vengono trasformati in arnie per i bombi. Negli ultimi 2 anni, con le donazioni di Slamp sono state prodotte 140 mila arnie riciclate, che hanno dato una “casa” a circa 18 milioni di bombi.

Io Bombo e tu? Spesso trascurati a favore delle api, i bombi sono impollinatori fondamentali per la sicurezza alimentare umana. Visitano un gran numero di fiori al minuto e trasferiscono una maggior quantità di polline sullo stigma rispetto agli altri impollinatori. Promuovono la biodiversità, ma dipendono da essa: la perdita di diversità delle piante influisce negativamente sull’abbondanza di questi insetti, perché impoverisce la loro alimentazione in una fase critica del loro sviluppo.

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La DS-GROUP S.r.l. opera nel settore della costruzione di stampi termoplastici ad iniezione e nello stampaggio di prodotti in materiali plastici. Automobilistico, aeronautico, sanitario ed elettromedicale sono alcuni dei settori in cui la Dal Sasso opera dal 1981.

FACCIA A FACCIA CON UN

POMODORO

SAI RICONOSCERNE UNO IMPOLLINATO NATURALMENTE DAI BOMBI?

IMPOLLINATO ARTIFICIALMENTE

IMPOLLINATO NATURALMENTE

DAI BOMBI

Una sola visita del bombo su di un fiore di pomodoro è già sufficiente a completarne l’impollinazione.

Nel 1988 si scoprì che i bombi erano i migliori impollinatori per i pomodori grazie alla particolare tecnica d’impollinazione per ronzio con vibrazione del fiore. Questa tecnica di “buzz pollination” determina un’abbondante fuoriuscita di polline che in parte viene raccolto dall’insetto ed in parte va a realizzare l’impollinazione del fiore. Oggigiorno l’impollinazione mediante bombi viene applicata in oltre cento diverse colture in tutto il mondo ed è pressoché insostituibile in particolare per i fiori di pomodoro.

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POMODORI NELL’ORTO

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Localizzate la zona del vostro orto dove batte più sole: è li che andrete a piantare i vostri pomodori.

Assicuratevi che la temperatura sia almeno di 15/20 gradi (le temperature sotto i 5 gradi interrompono la crescita)

3 >

< 2

Innaffiate regolarmente i vostri semi e le piantine germoglieranno in un paio di settimane

In 2/3 mesi i primi pomodori saranno pronti per essere raccolti.

< 4

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L’ATELIER DELLA LUCE

Dal 1994 ogni fase produttiva di Slamp è connotata da un impatto ambientale minimo. Per via del taglio a freddo, dell’allestimento manuale e degli investimenti in economia circolare.

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SOSTENIBILE PER VOCAZIONE
© Pedro Sadio

AD UN GIOCO DI

MAGIA COME BAMBINI DAVANTI

Si dice spesso di Slamp che riesca a dare forma a volumi tridimensionali fortemente scenografici, che non sarebbe possibile realizzare con altri materiali. Un’affermazione facilmente comprensibile se si osserva più da vicino il processo manifatturiero del brand.

Tutto parte dal taglio a freddo (a lama, non a laser) di tecnopolimeri plastici estrusi in lastre di diverso spessore, tutte estremamente malleabili. Prima di arrivare sulle linee di produzione, dove ad attenderli ci sono le “Sarte della Luce”, i semi-lavorati vengono separati dai ritagli, destinati al riciclo mensile.

Il cuore del processo manifatturiero, quello che ci rende tutti bambini con gli occhi sgranati davanti a un gioco di magia, è quello in cui le Sarte della Luce danno forma al prodotto, come ballerine su un palcoscenico, con movimenti fluidi e armoniosi, apparentemente semplici perché operati con sapienza e maestria.

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© Pedro Sadio

NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA

Sono i bombi impollinatori a beneficiare in massima parte della trasformazione dei tecnopolimeri di Slamp. A questi ultimi viene data una seconda vita attraverso un processo periodico di riciclo.

1.

RICICLO

Nulla si distrugge, tutto si recupera e si trasforma. Nel ciclo di lavorazione dei tecnopolimeri di Slamp, uno spazio importante è riservato al recupero degli sfridi del taglio a freddo. A questa fase del processo si dedicano le operatrici specializzate che differenziano i ritagli di materiale per il periodico ritiro da parte della società partner, incaricata della produzione delle arnie per i bombi.

TRASFORMAZIONE 2. NUOVA VITA 3.

Sottoposti a un processo di sminuzzamento, i ritagli di lavorazione delle lampade Slamp si trasformano velocemente nell’elemento di base per la creazione di arnie per i bombi, strutture durevoli disegnate ad hoc per garantire un perfetto ecosistema agli imenotteri impollinatori.

Per 120 bombi, un’arnia riciclata è una nuova casa. Basta una sola visita di un bombo su un fiore di pomodoro per impollinarlo a sufficienza e garantire all’uomo un frutto succoso e nutriente, sano e naturale.

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PER IL BENESSERE DI CHI LA VIVE ARCHITETTURA SOSTENIBILE

Un edificio progettato con il duplice scopo di avere il minimo impatto ambientale e migliorare la qualità della vita di chi lo abita. È partendo dal concetto di architettura sostenibile che l’atelier manifatturiero di Slamp è stato realizzato.

Perché se sostenibilità vuol dire non intaccare il benessere delle future generazioni, vuole anche dire prendersi cura di quella attuale, sia in termini etici che estetici. In equilibrio tra oggi e domani, la sede di Slamp alle porte di Roma in Italia, è un hub culturale, creativo e produttivo in cui l’isolamento termico la fa da padrone, dove la luce del sole è predominante su quella artificiale, dove i pannelli solari garantiscono energia sufficiente per il suo intero fabbisogno.

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© Ezio Gosti

Erano gli anni ’50 quando i materiali plastici hanno iniziato a rivoluzionare l’industria della salute e dell’informatica, automobilistica e della moda. È con essi che si creano microchip con tonnellate di potenza di calcolo, cellulari, laptop e TV a schermo piatto, disposizioni come le siringhe mediche, pannelli solari, autoveicoli sempre più leggeri con relativa diminuzione di emissioni di CO2.

Uno studio condotto dalla Trucost per l’American Chemistry Council ha evidenziato che i tecnopolimeri aiutano a ridurre i costi ambientali di 4 volte rispetto alle alternative. Per costo ambientale si intende il costo in termini economici relativo alla somma di diverse problematiche quali il cambiamento climatico, il danno agli oceani e danni alla salute dell’uomo e dell’ecosistema.

CONOSCI L’IMPATTO AMBIENTALE DEI TECNO

POLIMERI

?

FARE IMPRESA RESPONSABILITÀ É ASSUMERSI

Avendo il privilegio di contribuire alla creazione di un modello culturale sostenibile, sistemico e inclusivo, un’impresa è responsabile del proprio impatto sulla società. Portare avanti il proprio progetto in modo sostenibile significa gestire efficientemente e strategicamente le risorse a disposizione, siano esse naturali, finanziarie, umane o relazionali. Così si genera valore per l’impresa contribuendo alla crescita, al miglioramento e allo sviluppo socioeconomico della comunità in cui essa opera e degli attori che ne compongono la catena del valore.

“Non abbiamo la presunzione di pensare di poter cambiare il mondo, ma certamente quella di credere che ognuno di noi, battendo le ali ad un capo del mondo, possa creare un terremoto al capo opposto. È con questa consapevolezza che ogni giorno affrontiamo il nostro lavoro, con responsabilità e dedizione, consci di come i piccoli gesti di ciascuno facciano la differenza per molti”

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Slamp Board, © Pedro Sadio

“OGNI COSA CHE PUOI IMMAGINARE, LA NATURA L’HA GIÀ CREATA”

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