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La lunga attesa per la legge di Bilancio fra proroga del Superbonus e degli altri incentivi
di Marco Ventimiglia
Quello dell’approvazione della legge di Bilancio - in passato definita anche come la “finanziaria” - è davvero un rito tutto italiano che si sta riproponendo imperterrito pure quest’anno, poco importa se in ballo ci sono questioni tutt’altro che rituali come la necessità di accompagnare con provvedimenti ad hoc, quali l’invocata nuova proroga del Superbonus al 110%, la lunga e delicata marcia della transizione energetica e digitale del Paese.
Ecosì, come sempre, la politica inizia a parlare della legge di Bilancio già sotto gli ombrelloni estivi, un lavoro “sottotraccia” che prosegue fino ad autunno inoltrato, condito da indiscrezioni, smentite e mezze ammissioni, dentro e fuori Palazzo Chigi e il parlamento. Quanto alla presentazione ufficiale, slitta spesso a novembre, salvo accorgersi che a quel punto le settimane per approvare il provvedimento entro il termine tassativo del 31 dicembre ormai scarseggiano ed allora l’iter diventa frenetico e confuso. Capita infatti un po’ di tutto, riscritture notturne dei testi, “manine” che apportano sospette modifiche nelle commissioni parlamentari, raffica di votazioni di fiducia prima delle festività natalizie, ed infine la sospiratissima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Un copione che dunque ci costringe, considerati i tempi indifferibili di stampa del magazine di Smart Building Italia, a mettere il punto a quest’articolo nel bel mezzo della rappresentazione sopra descritta, per fortuna con qualche indiretta certezza, in materia edilizia, sul testo della finanziaria che verrà ed invece altre importanti questioni tuttora in sospeso. In particolare le certezze riguardano, appunto, la proroga del Superbonus che ci sarà, come ha certificato a fine settembre la nota di aggiornamento al Def, ovvero il Documento di Economia e Finanza che rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria nel nostro Paese. Questo non basta, a dire il vero, ad offrire la matematica sicurezza dell’inserimento della proroga al 2023 nella legge di Bilancio, ma qui entra in gioco il buon senso che indica proprio questa come la soluzione più logica.
Infatti, l’attuale scadenza del 31 dicembre 2022 è molto più vicina di quanto possa sembrare, anche perché coloro che si muovono “soltanto” adesso per chiedere il Superbonus al 110% devono mettere in conto mesi di attesa per completare il complesso iter documentale e autorizzativo che precede obbligatoriamente l’avvio dei lavori veri e propri. Lavori in detrazione, fra l’altro, che possono essere portati a termine entro la fine del prossimo anno soltanto dai condomini mentre per le unità abitative unifamiliari negli edifici c’è un ulteriore vincolo tem-
porale, con il completamento di almeno il 60% dei lavori entro la fi ne di giugno 2022. Quindi, rinviare l’ormai annunciata proroga a dopo la legge di Bilancio signifi cherebbe perpetuare questo clima d’incertezza temporale intorno a un provvedimento così importante.
Incertezza che purtroppo continua a gravare su tutti gli altri signifi cativi incentivi legati agli interventi edilizi, per i quali, fra l’altro, la scadenza è ormai prossima, fi ssata com’è per la fi ne del 2021. Stiamo parlando, è bene sottolinearlo, di un’estesa serie di agevolazioni che, seppur oscurate mediaticamente dal Superbonus, rappresentano tuttora un’opzione molto appetibile per gli interventi domestici e sull’edifi cio. Nel dettaglio, in scadenza al 31 dicembre 2021 c’è l’Ecobonus, che permette di benefi ciare della detrazione del 50% delle spese sostenute per il rifacimento degli infi ssi, schermature solari e biomassa. La stessa misura prevede poi una detrazione del 65% per tutte le altre tipologie di intervento edilizio. C’è poi il cosiddetto Bonus ristrutturazioni, che comprende gli interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali con detrazione del 50% delle spese sostenute, fi no ad un massimo di 96mila euro per singola unità immobiliare. L’eventuale proroga per tutto il prossimo anno riguarda anche il Bonus mobili ed elettrodomestici. In questo caso è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute, fi no ad un importo massimo di diecimila euro, ad esempio per l’acquisto di frigorifero, lavatrice, lavapiatti. Ed ancora, troviamo il Bonus verde per sistemare i giardini e i terrazzi, agevolazione che permette ai privati di usufruire di una detrazione Irpef fi no al 36% delle spese sostenute, su un tetto massimo di 5.000 euro.
Altro bonus per il quale si attende la riconferma a tutto il 2022, è quello relativo al rifacimento delle facciate. Misura, quest’ultima, che si è rivelata di effi cace attuazione, anche perché prevede una detrazione fi no al 90% dei costi sostenuti, senza tetti massimi di spesa, per il rifacimento delle facciate esterne degli edifi ci residenziali all’interno di quasi tutte le aree abitabili del Paese. Infi ne, seppur stranamente scomparsa dai radar della politica, resta sicuramente d’attualità l’inserimento nella legge di Bilancio di un’agevolazione (già battezzata come Digital Bonus) volta a favorire i lavori all’interno degli edifi ci e degli appartamenti necessari a portare il collegamento Internet in banda larga. ■
110% Superbonus proroga al 2023 nella legge di Bilancio