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Quel gran pasticcio dello Switch Off
di Ilaria Rebecchi
Deadline modifi cate, incentivi e comunicazioni diverse: cosa succede al passaggio al digitale terrestre DVB-T2?
Era il 1957 quando Carlo Emilio Gadda pubblicò quella che sarebbe poi diventata una delle sue più celebri opere, “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, romanzo ambientato nella Roma di 30 anni prima. Ebbene, niente a che vedere con tempi moderni e argomenti innovativi quali digitale terrestre e 5G, ovviamente, ma sempre di pasticcio si parla toccando l’argomento dello switch off, anche senza scomodare un genio della letteratura. E allora, ricapitolando: prima le date e l’ok poi il fermo, poi la proroga e ancora marcia indietro, o giù di lì. E così, il passaggio alla nuova tv digitale ha di fatto cambiato la propria tabella di marcia negli ultimi mesi. Almeno rispetto a quanto delineato in origine. Il nuovo standard MPEG-4 è quindi rinviato al 2022, con passaggio al sistema DVB-T2 slittato all’anno successivo. Tutti noi, però, fi no a qualche settimana fa ci eravamo convinti che il 15 ottobre sarebbe stato il giorno ultimo per adeguarsi all'arrivo delle frequenze DVB-T2 del digitale terrestre. Ignari del repentino cambiamento di rotta con la modifi ca delle date del passaggio al digitale terrestre di nuova generazione. IL PROGETTO
Il Ministero dello Sviluppo Economico aveva previsto una prima fase da settembre 2021 per la procedura di abbandono delle trasmissioni in MPEG-2 in favore della codifi ca MPEG-4, nell’ambito dello standard DVB-T poi abbandonato a benefi cio del DVB-T2 da fi ne di giugno ‘22, tra ragioni commerciali e l’esigenza di liberare frequenze di trasmissione per lasciare il passo al mondo della telefonia. Poi il Governo ha spostato in avanti le date, con passaggio al MPEG-4 rinviato e quello allo standard DVB-T2 posticipato a gennaio 2023. Resta la road map relativa alla cessione delle frequenze agli operatori telefonici, con la conseguenza di un’importante riduzione delle frequenze televisive. C’è quindi il rischio di arrivare a decidere chi buttare dalla torre?
IL CALENDARIO
switch off aveva sollevato diversi dibattiti politici e non, in estate ci sarebbe stato un cambiamento di data, al mese successivo, per dare – si leggeva - tempo al nuovo Bonus Rottamazione di entrare in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale. E poi ancora cambio di direzione: data ultima spostata per dare la possibilità a tutti di mettersi in regola per ricevere il nuovo digitale terrestre. Il calendario confermato vede prima regione in cui verrà attivato il digitale terrestre DVB-T2 la Sardegna, seguita dall’Area 2 del Nord Italia, comprendente Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne le province di Mantova, Piacenza, Trento e Bolzano, e nell’Area 3 (Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza): qui i lavori andranno avanti sino a metà marzo. Dal 1° marzo al 15 maggio 2022 sarà il turno dell’Area 4 del Sud Italia (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche), e dal 1° maggio al 30 giugno 2022 della cosiddetta Area Tirrenica Area 1 (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Date per il passaggio in oggetto sovvertite, manco a dirlo, rispetto a quanto precedentemente delineato, appunto. Il Ministero dello Sviluppo Economico, preso atto dei ritardi accumulati, tra cui quello relativo all’avvio delle procedure per la concessione del bonus sulla rottamazione, ha sottolineato la necessità di “un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard”.
Il MISE ha assicurato di aver ereditato “un quadro regolatorio e impegni stringenti con scadenze inderogabili”, di conseguenza ecco arrivare l’indispensabilità di riscrivere la tabella di marcia originaria per garantire la continuità del servizio ai cittadini. Confindustria Rtv ha sottolineato in estate la propria “moderata soddisfazione” indicando apprezzabile l’impegno del Governo “a non lasciare indietro nessuno e nell’ottica di evitare che le Tv vengano oscurate all’improvviso”. Lo slittamento dello switch off della Tv digitale consente all’esecutivo di prendere tempo, anche nell’ottica di un rilancio in campagna informativa, per promuovere i canali che transiteranno sin da subito all’Mpeg4 e il nuovo bonus rottamazione.
IL BONUS TV
C’è il Bonus TV - Decoder, con valore fi no a 30 euro, per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi e disponibile fi no al 31 dicembre 2022 o all'esaurimento delle risorse stanziate ed è riservato alle famiglie con ISEE fi no a 20 mila euro. Il bonus viene erogato come sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato e per ottenere lo sconto, i cittadini devono presentare al venditore una richiesta per acquistare TV o decoder, dichiarando di essere residenti in Italia e di appartenere ad un nucleo familiare di quella fascia ISEE e che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus.
E poi c’è il Bonus Rottamazione Tv, introdotto a fi ne agosto e volto a favorire l’acquisto di apparati compatibili con il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre DVB-T2 – HEVC MAIN 10. Si può benefi ciare rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, ed è fi nalizzato a favorire la sostituzione degli apparecchi tv obsoleti con un corretto smaltimento dei rifi uti elettronici, in un’ottica di tutela della salute ambientale. L’incentivo per la rottamazione è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di ISEE, ed è concesso una sola volta per l’acquisto di un solo apparecchio.
Per usufruire del contributo è necessario essere residenti in Italia, rottamare correttamente un televisore acquistato prima del dicembre ’18 ed essere in regola con il pagamento del canone al servizio di radiodiffusione. Il Bonus consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fi no a 100 euro e sarà disponibile fi no al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse. È cumulabile con il Bonus TV – Decoder, e la rottamazione può essere effettuata presso i rivenditori aderenti all’iniziativa consegnando la TV obsoleta e il modulo di autocertifi cazione: sarà poi il rivenditore a occuparsi dello smaltimento dell’apparecchio e di ottenere un credito fi scale pari allo sconto applicato all’acquirente. ■