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“Senza edifi ci intelligenti non esistono città smart”

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Intermark Sistemi

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Una città diventa intelligente quando è in grado di bilanciare in modo virtuoso economia, ecologia e qualità della vita

“Senza edifici intelligenti non esistono città smart”

di Marco Ventimiglia

A colloquio con Klaus Heidinger, manager Siemens, responsabile delle “Sustainable City Solutions”, sottolinea le sfide che attendono il nostro Paese e il ruolo cardine del digitale

“Nei prossimi anni, sarà fondamentale impegnarsi al massimo per raggiungere gli obiettivi europei fissati nel Green Deal, quali l'incremento dell'efficienza energetica

negli edifici e la riduzione complessiva

delle emissioni di CO2. In quest’ambito l’evoluzione dei centri abitati riveste un ruolo fondamentale. Infatti, il concetto di Smart City unisce senza soluzione di continuità innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile. E lo fa a 360 gradi”.

A parlare è Klaus Heidinger, dirigente di Siemens e responsabile delle “Sustainable City Solutions”, nonché manager che conosce da vicino la situazione edilizia

del nostro Paese. “Quando si ragiona in termini di smart city - spiega -, le principali tecnologie abilitanti sono quelle che più di altre promuovono la trasformazione digitale delle città. Mi riferisco soprattutto ai sistemi di gestione degli edifici e alle piattaforme IoT applicate agli impianti e a tutti i dispositivi sul campo che consentono di ridurre gli sprechi, ottimizzare i consumi energetici e promuovere un nuovo concetto di sostenibilità, sia economica sia ambientale”.

Un’enunciazione che, naturalmente, deve trovare precisi riscontri nella pratica: “Una città diventa intelligente - afferma Heidinger - quando è in grado di bilanciare in modo virtuoso economia, ecologia e qualità della vita. In tutto il mondo, il contributo di Siemens muove in questa direzione con un portfolio ampio di soluzioni integrate. L’obiettivo è quello di svolgere un ruolo fondamentale di abilitatore tecnologico delle città intelligenti e sostenibili di oggi e di domani. In Italia, per esempio, siamo coinvolti in numerosi progetti pilota e non solo. In particolare

Il digitale è destinato ad assumere un ruolo sempre più importante, divenendo una sorta di onnipresente volano dell’innovazione tecnologica

penso al piano di riqualificazione dell’area di Cascina Merlata che ha dato vita al primo Smart District di Milano e d’Italia. Un’opera di grande importanza in cui le nostre tecnologie integrate contribuiscono alla realizzazione di una prima versione di Energy Community. Ed ancora, per accelerare lo sviluppo delle smart city stiamo supportando più di 40 città nel mondo con il nostro Siemens City Performance Tool, che consente di identificare le misure infrastrutturali più efficaci nell’ambito dei trasporti, degli edifici e dell’energia al fine di garantire crescita economica e raggiungimento degli obiettivi climatici”.

Delle prospettive enormi di sviluppo che passano anche, se non soprattutto, dal rapporto in continuo divenire fra smart city e smart building. Al riguardo Heidinger sottolinea innanzitutto un concetto fondamentale, ovvero che “una smart city non può esistere senza edifici "intelligenti". E non mi riferisco unicamente ai nuovi conglomerati urbani che vengono dotati dei più moderni sistemi sin dalla loro nascita. La prospettiva, soprattutto quando si parla di un Paese di storia millenaria come l’Italia, deve necessariamente allargarsi per contemplare anche il rinnovamento degli edifici storici che popolano le splendide città e i borghi italiani. Ed allora in questo contesto così particolare la parola chiave deve essere interconnessione. Energetica e digitale”.

Proprio il digitale è destinato ad assumere un ruolo ancor più importante, divenendo una sorta di onnipresente volano dell’innovazione tecnologica . “Nella nostra visione - sottolinea il manager - il digitale rappresenta la conditio sine qua non che garantisce in primo luogo la trasparenza dei dati e successivamente l'attivazione di nuove strategie per la trasformazione degli edifici da asset passivi a ricettivi, pronti a giocare un ruolo attivo nella gestione energetica delle città e dei conglomerati urbani. Mi riferisco alla generazione distribuita e al potenziale delle rinnovabili, come il fotovoltaico a tetto, che rende gli edifici sempre più prosumer in quanto strutture capaci di generare energia pulita. In questo scenario complesso, le soluzioni IoT intelligenti giocano un ruolo strategico, soprattutto nel settore dell’edilizia. Per esempio, integrate negli edifici queste soluzioni sono in grado di generare effetti sinergici destinati ad esercitare un impatto virtuoso anche sulla sostenibilità complessiva della città”.

Resta però il fatto che la realtà italiana è fatta anche di problemi strutturali difficili da risolvere, come quello dell'efficienza della rete portata ai privati, situazione che a sua volta rischia di limitare enormemente l'efficacia dei servizi offerti dalla smart city. “In effetti - afferma Heidinger - tutti gli scenari che siamo nelle condizioni di delineare, per quanto realizzabili ed affascinanti, possono concretizzarsi soltanto se l'infrastruttura si ammoderna, dotandosi di tecnologia e strategie di lungo periodo.

Siemens, con il suo approccio integrato, può offrire anche in Italia un supporto tecnologico ad ampio raggio, che spazia dalle colonnine

di ricarica per i veicoli elettrici agli edifici intelligenti, dalla mobilità integrata di merci e persone ai comparti industriali

digitalizzati, arrivando alle piattaforme cloud per la gestione dei big data. Il tutto in nome di un obiettivo che accomuna l’Italia a tutti gli altri Paesi europei, vale a dire una crescita sostenibile che punta al miglioramento della qualità della vita e dell'ambiente”. ■

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