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Intermark Sistemi

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Cosa significa Smart Building

di Giuseppe Pugliese

“Hey Google buonanotte”. Questa è la frase che un amico ha programmato per la sua nuova casa per: - chiudere le tapparelle; - chiudere le tende; - attivare l’allarme perimetrale; - spegnere le luci. Mi diceva: “Vedi cosa significa smart building?”Così sono andato sul motore di ricerca più importante e diffuso ed ho scritto “smart building definizione”.

Il primo risultato è la definizione fornita dallo stesso motore di ricerca: “Smart building, ovvero ‘edificio intelligente’ vuol dire dotare gli edifici di strumenti e tecnologie in grado di facilitare l’utilizzo degli edifici stessi da parte delle persone.” Poco più sotto, alla domanda: “cosa si intende per Smart Building” trovo la definizione del politecnico di Milano, Energy & Strategy Group: “... un edificio i cui impianti sono gestiti in maniera intelligente ed automatizzata, attraverso un’infrastruttura di supervisione e controllo, per ottimizzare il consumo energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti, garantendone l’integrazione con il sistema elettrico ...”.

Le due definizioni sono sensibilmente diverse e meritano alcune considerazioni. L’attrazione, se non la seduzione, per meccanismi automatici è sempre forte, “fa scena”, ci fa sentire importanti ed all’avanguardia. Il comando vocale ai cui alcune cose rispondono con servizi di varia natura è certamente utile (si pensi ai telefoni soprattutto durante la guida che effettuano una chiamata con un comando vocale) ma spesso si utilizzano per dimostrare potere e forza che va al di là della vera necessità personale.

La “buona notte” si ottiene lo stesso anche senza gli automatismi sopra citati. L’ottimizzazione del consumo energetico e l’integrazione con il sistema elettrico tramite una infrastruttura di supervisione e controllo è invece attività sempre più indispensabile e necessaria. Approfondiamo l’argomento: Oggi la maggior parte dei quantitativi di energia elettrica si vendono all’ingrosso nel mercato cosiddetto MGP (mercato del giorno prima – MGP – http:// mercatoelettrico.org) dove si riscontra un prezzo medio di circa € 0,137 al KWh. Si tenga presente che negli anni passati, per lo stesso mese di settembre, il prezzo al KWh è stato pari a € 0,073 nel 2018, € 0,059 nel 2019 ed € 0,033 nel 2020.

Si vede e si sente che la pandemia sta finendo i suoi effetti! Il prezzo della componente energia è più che raddoppiato rispetto al settembre 2019 quando ancora non si parlava di COVID-19!

Dopo l’esame di una serie di bollette per utenze condominiale si può affermare che: a) il costo della componente energia rispetto al totale della bolletta è mediamente ben al di sotto del 50%; dal 40% al 45%; b) la componente del costo del trasporto e la gestione del contatore incide in media di circa il 20% del costo della stessa materia prima. Nel prossimo futuro, con l’introduzione del libero mercato (checché se ne dica), questi costi dovrebbero salire (lo dimostra la già citata differenza tra il 2019 ed il 2021). Questi dati ci dovrebbero indurre a pensare che, ancora una volta, l’Europa ha perfettamente ragione: “avanti tutta con

la transizione ecologica!”. Se produco energia da fonte rinnovabile per venderla, ricavo € 0,137 al KWh; se invece autoconsumo la stessa quantità di energia risparmio da € 0,26 a 0,35 al KWh. Che fareste voi? Creiamo le condizioni per permettere l’autoproduzione e, soprattutto, l’autoconsumo collettivo di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Perché è “green” o perché “è di moda”? Non è rilevante! Perché “riduce la quantità di CO2 rilasciata nell’atmosfera”? Non è il motivo principale! Semplicemente perché “costa meno!”. Con il fotovoltaico il costo dell’ottenimento di un KWh auto consumato è di circa € 0,08. Con il bonus 110% quel costo dimezza. Così si comprende meglio la sostenibilità della mobilità elettrica: costa meno! Perché si parla ora di mobilità elettrica? Perché una auto elettrica consuma mediamente una energia pari quanto il doppio di un appartamento e perché il costo di una auto dipende da due componenti: l’auto ed il relativo carburante consumato. Farsi i conti ora è semplice anche nell’ottica della riduzione sistematica dei costi delle auto elettriche. Secondo “Electric Vehicle Outlook 2021” pubblicato da Bloomberg New Energy Finance (https://about.bnef.com/ electric-vehicle-outlook/) il prezzo medio delle batterie al litio è sceso dell’89% nel decennio dal 2010 al 2020, con la previsione che nel 2027 le auto elettriche costeranno meno delle auto con motore a combustione interna.

In presenza di un impianto di autoproduzione ed autoconsumo collettivo di energia elettrica da fonte rinnovabile il maggior consumo di energia elettrica sarebbe compensato di un minor consumo di carburante (benzina o diesel) per un risparmio stimato di circa 6 volte (il 600%!!) rispetto al costo per chilometro di un veicolo a benzina Fatevi i conti da soli: un veicolo elettrico fa circa km. 5,5 con un KWh mentre uno a benzina fa km. 100 con un litro. Di nuovo si ripetono gli stornelli.

La mobilità elettrica “è green?” o “va di moda”? Non è rilevante! La mobilità elettrica “riduce la quantità di CO2 rilasciata nell’atmosfera?” Non è il motivo principale! la mobilità elettrica si diffonderà semplicemente perché con i criteri sopra indicati COSTA MENO! Questi “criteri” in una parola si traducono con le parole “Smart Building”. Così siamo tornati all’inizio di questo mio esercizio.

Il vero smart building è quell’edificio che mi permette di chiedere allo stesso assistente presente in casa del mio amico: “Hey Google mi mandi un rapporto sui consumi energetici odierni, elettrici e di calorie consumate, di ogni stanza di casa?”.

“Hey Google mi proponi una configurazione di apertura o chiusura delle tapparelle per risparmiare sui costi dell’energia consumata?” “Hey Google mi dici se con il carico di tutte le altre automobili nell’edificio la mia macchina elettrica si carica per farmi fare i 150 km che devo percorrere domani?”. Con queste premesse nel prossimo esercizio vorrei approfondire la tipologia dell’infrastruttura da realizzare nell’edificio che, “magicamente” si trasforma nella casa del paese delle meraviglie dove Alice dice: “ogni cosa ha la sua morale, se si sa trovarla”. ■

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