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SeiMilano, il “bosco abitato” dove cresce una nuova convivenza
Fissata entro il 2022 l’inaugurazione di questo quartiere multifunzionale che intreccia in modo mirabile edilizia innovativa e paesaggio della Pianura Padana. Marta Stella, Chief Marketing Offi cer dell’impresa di costruzioni Borio-Mangiarotti: “Decisiva l’ispirazione sociale del progetto, ispirato a principi di community management”
SeiMilano, le abitazioni progettate dallo studio Cucinella Architects e le creazioni realizzate da Michel Desvigne operano su 16 ettari di verde urbano
di Stefano Ferrio
Una volta si chiamavano “portieri”, mentre oggi i loro discendenti sono Community Manager occupati a organizzare la vita di un condominio e non solo a chiamare il tecnico degli ascensori. Anche la loro presenza fa di Milano una Smart City “vera”, non una semplice metropoli iscritta d’uffi cio alla lunga lista in virtù di dimensioni e popolazione. La cittàcapitale del design e della moda, oltre che di un’industria ormai pienamente 4.0, è da un paio di decenni punto di riferimento europeo dell’innovazione tecnologica, come dimostrato anche dal suo sviluppo urbanistico.
Quest’ultimo si caratterizza per una continua fioritura di ristrutturazioni e nuovi insediamenti realizzati in chiave esplicitamente Smart sotto il profi lo della sostenibilità e della connettività.
In tal senso, uno degli esempi più eclatanti e spettacolari di questa tendenza sta crescendo giorno dopo giorno davanti agli occhi di chi passeggia lungo via Bisceglie, zona sud-ovest della città, dalle parti di Lorenteggio.
Qui sta prendendo forma SeiMilano, nuovo quartiere multifunzionale che si presenta come “parco abitato”, così da chiarire la sua concezione urbanistica, ispirata a ben precise defi nizioni di sostenibilità e tutela dell’Ambiente. Il progetto, fi nanziato con 250 milioni di euro e declinato in 330mila metri quadrati di cantiere, nasce da una comunione di intenti fra Borio Mangiarotti, secolare brand leader dell’edilizia residenziale meneghina e Varde, fondo globale di investimenti: il risultato è un’alleanza che ha aggregato partner come lo studio Mario Cucinella Architects (MCA), l’equipe di un paesaggista della levatura del francese Michel Desvigne, la società di innovazione architettonica it’s e lo studio di progettazione urbanistica AGP.
Di SeiMilano conversiamo con Marta Stella, Chief Marketing Offi cer di Borio Mangiarotti.
Sta crescendo giorno dopo giorno, il nuovo quartiere multifunzionale lungo via Bisceglie, zona sud-ovest della città. Fissata entro il 2022 l’inaugurazione di questo quartiere dell’impresa di costruzioni Borio-Mangiarotti
Dottoressa Stella, a quale punto è l’avanzamento dei lavori?
“Tutto procede verso l’inaugurazione fissata entro la fine del 2022. L’obiettivo è giungere a quella meta avendo completato i 504 appartamenti del primo lotto di abitazioni in vendita, suddiviso in 20 edifici, e i 30mila metri quadrati destinati a uffici. Entro il 2024 si provvederà poi a realizzare i 600 appartamenti che saranno messi in affitto”.
Marta Stella, Chief Marketing Officer dell’impresa di costruzioni Borio-Mangiarotti
SeiMilano si presenta come “parco abitato”. Cosa significa?
“L’emozione di vedere crescere assieme, intrecciate nel medesimo spazio, le abitazioni progettate dallo studio Cucinella e le creazioni realizzate da Michel Desvigne operando su sedici ettari di verde urbano”.
Con quale risultato?
“Una magnifica attualizzazione del disegno reticolare della nostra beneamata Pianura Padana, terra madre di millenni di insediamenti urbani e coltivazioni agricole”.
Per ottenere cosa?
“Un luogo vivo, nato dall’ininterrotta permeabilità fra nuclei abitativi e verde, animato da strutture condivise come orti urbani e aree pedagogiche”.
Il mercato sta rispondendo?
“Oltre le nostre aspettative, considerando che abbiamo avviato le vendite nel marzo del 2020, all’inizio della pandemia e in pieno lockdown. Probabilmente, una proposta del genere si è presentata forte di una tale carica innovativa che è stata subito colta come un’idea di mondo nuovo, dove vivere una volta finita l’emergenza”.
Esiste un identikit dell’acquirente medio?
“In buona parte sono nuclei famigliari e single fra i 35 e i 50 anni, ovviamente sintonizzati anche da un punto di vista culturale con strumenti e linguaggi della Smart Innovation”.
Cosa li conquista di SeiMilano?
“Una spiccata connotazione sociale, tesa a offrire possibilità e modalità di convivenza come spazi destinati al co-working, cucine comunitarie, biblioteche degli oggetti di uso comune dove trovare quanto serve a rendere la vita più facile”.
Non sembra poco, in effetti.
“Proprio così, e per realizzarlo nel migliore dei modi guardiamo a modelli di nuovo portierato o di Community Management sperimentati con successo in città come Parigi”. ■