polio snark july 2012

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snark - space making an interdisciplinary open network focusing on the public and communities

jul 2012

web www.snarkive.eu sedi: milano - bologna co/barraA, via ampere 61/A, 20131, Milano contatti: mail > info@snarkive.eu skype > snark_studio facebook > snark - space making twitter > snarkive

snark according to hyperactive studio: gaspare caliri, marco lampugnani, sonia fanoni.


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about snark – space making è un network interdisciplinare che coinvolge architetti, urbanisti, geografi, semiologi, economisti, giornalisti. partendo dal presupposto che il pubblico è un prodotto della costante negoziazione tra soggetti, luoghi e autorità piuttosto che una premessa ad azioni e usi, snark si concentra sull’analisi e lo stimolo di questa produzione attraverso molteplici dispositivi. snark tratta temi di progettazione urbana con una particolare attenzione a tecnologie di comunicazione mobile e geolocalizzazione. snark agisce alla scala dello spazio pubblico circoscritto così come delle strategie territoriali: dall’individuo, alle comunità. i servizi offerti da snark comprendono: analisi spaziali, etnografiche, etnosemiotiche, sia qualitative che quantitative, strategie spaziali, sistemi di geolocalizzazione e ubiquitous computing, pianificazione culturale e strategie di comunicazione, studi e analisi di fattibilità economico finanziaria. per perseguire al meglio questi obiettivi snark ha sviluppato un modello di gestione ibrido. da un lato, prestazione di servizi (nella forma di una low profit): tutti gli incarichi professionali sono interpretati e gestiti come servizi di consulenza per il cliente e allo stesso tempo come opportunità di ricerca e sviluppo interne per snark. snark si impegna solamente in incarichi coerenti con la sua mission e i suoi obiettivi strategici e che presentino concreti e valutabili impatti sociali. dall’altro snark sviluppa startup imprenditoriali a partire da temi e strumenti emersi in progetti di consulenza. questo modello deriva dall’urgenza di garantira una solida sostenibilità economica alla professione di chi progetta per poter perseguire coerentemente la propria missione. una professione caratterizzata da un forte squilibrio tra investimenti di produzione e ricavi. il modello artigianle dello studio - derivato ad esempio dal modello dell’architettura - mostra la sua inadeguatezza nello scenario contemporaneo. inoltre snark è solo parzialmente composta da architetti. come ottenere il massimo da tale interdisciplinarietà? attualmente snark ha attive due startup: - okobici: un bikesharing lowcost/hitech di terza generazione - chairsharing: un servizio pubblico di panchine mobili wifi snark è stato fondato nel 2009 da emanuele bompan, gaspare caliri, marco lampugnani, beatrice manzoni, michele restuccia. abbiamo lavorato anche con: regione Emilia Romagna, comune di Auletta, comune di Gussago, comune di Lissone, comune di Modena, comune di Montevarchi, Danone italia spa, gruppo HERA spa, santa margherita spa, università Bocconi, Fondazione MIDA ICEI (istituto per la cooperazione economica internazionale), RENA (rete per l’eccellenza nazionale)


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bio

marco lampugnani – mlampu@snarkive.eu - presidente architetto? in snark mi occupo principalmente di progettare. e di dispositivi. e della loro relazione con la dimensione immateriale. ho studiato da architetto ma tendenzialmente oggi le persone mi chiedono di usare I miei strumenti per aiutarli a gestire il proprio ruolo nella dimensione pubblica. Possono essere amministrazioni, imprese, terzo settore, società civile. A volte architettura e derivati possono essere tra gli strumenti da applicare. Mi piace molto collaborare e vedo il mio lavoro come il mio modo per essere politicamente attivo. A volte mi capita di insegnare, in italia o altrove, la maggior parte imparo.

gaspare caliri - gaspare@snarkive.eu - CEO etnosemiologo? In snark mi occupo di fieldwork, di progettazione e della sua gestione, community engagement con strumenti online e offline. Ho una passione per la psicogeografia e per il rapporto tra dimensione tattica e strategica nella fruizione dello spazio. Mi interessano tutti gli strumenti, gli attori, i dispositivi che costituiscono la dimensione pubblica. Credo che tutti questi elementi abbiano lo stesso peso narrativo, quindi la stessa responsabilità. sono co-fondatore di CUBE (Centro Universitario Bolognese di Etnosemiotica) e coordinatore di SentireAscoltare, magazine di critica musicale. emanuele bompan cartografo, analista urbano e giornalista. per snark si occupa di cartografie, politiche ecologiche urbane e territoriali, analisi territoriali e sistemi gis. collabora con il settimanale left-avvenimenti, con il quotidiano terra e come cartografo con axismap.com negli usa. é iscritto al dottorato in geografia urbana presso l’università di bologna. ha studiato geografia e processi territoriali a bologna, a gerusalemme, a ucla a los angeles e alla wisconsin university, madison, usa.

beatrice manzoni economista dei settori culturali per snark si occupa di studi di fattibilità, project management, fundraising e comunicazione. collabora anche con l’università bocconi e sta facendo un dottorato a londra presso la bartlett, ucl sulle strategie di team e project management adottate dagli studi di architettura nell’ambito dei concorsi. ha studiato economia presso l’università bocconi e architettura al politecnico di milano.

collaborano/hanno collaborato dicle aslan, sonia fanoni, nicole fioravanti, maria giovanna govoni, viola lucioni, cristiana mattioli, margherita melita, bianca oggiano, davide oriani, emanuele palmiotti, anna tafi


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snark’s organisational diagram


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network snark nasce come network introverso, interno, ma sempre di più si configura come un network estroverso. nel corso del tempo e dei progetti ha incontrato numerosi soggetti con cui ha stabilito solide partnership. Artway of thinking www.artway.info artiste relazionali, da 20 anni si dedicano allo sviluppo di progetti per lo sviluppo locale. nel panorama internazionale è difficile individuare altrettanto impegno e coerenza nello sviluppo di una metodologia per processi sostenibili di creazione collettiva. un metodo che può essere applicato a contesti e problematiche straordinariamente differenti (dalla partecipazione all’organizzazione aziendale) e dal quale abbiamo imparato molto per il nostro fare quotidiano. progetti identità al centro, ginestra comunicazione, sophie, bios, appunti visivi, progetti in corso.

Avanzi/Make a Cube www.avanzi.org, www.makeacube.com in avanzi abbiamo trovato un soggetto da cui imparare (ancora una volta moltissimo) soprattuto come progettisti che vedono anche in maniera imprenditoriale il proprio fare. tutto è iniziato con affittare uno spazio nel loro habitat, il /A. ora sviluppiamo insieme numerosi progetti. sono un think tank attivo su temi legati alla sostenibilità. sono soci fondatori anche di make a cube (primo incubatore privato per startup e prima low profit italiana) che è partner di okobici, fornendoci mentoring diffuso e gestendo lo sviluppo del modello di governance. progetti okobici, luoghi comuni, danone, in corso.

Claude Marzotto www.alexisromestudio.eu, www.proto-tipi.blogspot.com claude è a nostro avviso una delle migliori illustratrici d’europa. sviluppa una sofisticata ricerca sulla intersezione tra strumenti analogici nell’epoca del digitale, applicata alla tipografia e all’ilustrazione, che costituisce anche un fondamentale punto di allineamento metodologico che condividiamo con lei. oltre alla capacità di contribuire visioni e immagini ai nostri progetti è le mani di analog self mapping. progetti analog self mapping, opera al muro.

Love Difference www.lovedifference.org mediatori culturali, sono l’uffizio politiche di cittadellarte/fondazione pistoletto. intercettano il nostro percorso esattamente con artway. a methods - processes of change, parte di una ricerca più ampia che conducono su processi di trasformazione sociale responsabile. con loro e artway nel 2012 abbiamo iniziato un percorso condiviso, a medio termine chiamato sophie. progetti identità al centro, ginestra comunicazione, sophie, bios, appunti visivi, progetti in corso.

Pomodoro unconventional web www.pomodoro.us nella nostra storia una delle cose più difficili è stata trovare degli sviluppatori con i quali instaurare una dinamica proficuamente progettuale. quando lavoriamo con pomodoro, ci troviamo, discutiamo di progetto, obiettivi, performance (e non di soluzioni), poi ognuno va a casa e proattivamente sviluppa la sua parte del lavoro. nel 2012 abbiamo deciso di condividere con loro e make a cube l’avventura di okobici. progetti BYG, okobici.

Sociallab/tagbolab www.tagbolab.it social media manager, con una spiccata attenzione ai rapporti che sussistono tra territorio e dimensione online. sono i nostri partner ogniqualvolta sia necessario impostare in maniera solida strategia di comunicazione online. insieme a loro conduciamo anche una ricerca su modelli e strumenti per la innovazione della PA. progetti smartIP, progetti in corso.

Studio Bistro www.studiobistro.it studio bistro è un gruppo di grafici e illustratori. è la penna di ginestra. insieme ci siamo occupati della definizione delle strategie di comunicazione e dello sviluppo dei prodotti di ginestra fabbrica della conoscenza per tutto il 2011. per il 2012 amplieremo questa attività. progetti ginestra comunicazione.


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fatti > nel 2010 snark ha vinto un finanziamento del consorzio spinner 2013 (fondo sociale europeo) come azienda ad alto contenuto di conoscenza e innovazione. > nel 2010 una giuria presieduta da rafael moneo e composta dai direttori delle principali istituzioni europee per l’architettura ha incluso chairsharing nei migliori 40 progetti europei per lo spazio pubblico urbano. > nell’ottobre 2010 inaugura una mostra di prototipi dei progetti snark presso la libreria corraini del mambo (museo di arte moderna di bologna), contestualmente snark ha curato una conferenza negli spazi del museo sul progetto interdisciplinare. > nel settembre 2010 snark è tra le 32 migliori startup italiane segnalate come finaliste di mind the bridge – connecting talent, prestigiosa startup competition italiana. > nel maggio 2010 snark partecipa con okobici e chairsharing al festival della cittadinanza di padova, realizzando un intervento in collaborazione con lo storico caffè pedrocchi. > nell’aprile 2010 snark è selezionato per partecipare a methods – processes of changes, workshop che raccoglie 40 professionisti internazionali attivi in processi di trasformazione sociale responsabile. il workshop è organizzato da artway of thinking e cittadellarte/fondazione pistoletto. > nel 2011 snark fonda con altre associazionire-habitat (www.re-habitat.org) organismo per la rigenerazione del territorio. tra le attività un progetto per il mercato delle erbe e una connessa esposizione presso l’urban center, per il festival per aspera e nel 2012 per urban center bologna. > nel 2011 snark partecipa alla gara di appalto per la fornitura del nuovo servizio di bikesharing di padova. > nel 2011/12 snark è parte del network operativo e del gruppo comunicazione strategica di ginestra fabbrica della conoscenza (www.fabbricaginestra.it), centro culturale per lo sviluppo del territorio con metodologie partecipative a montevarchi > nel 2012 snark è invitato a partecipare ad attività e workshop al chicago art institutte e a martadero, cochabamba, bolivia. > nel 2012 snark avvia la prototipazione e il testing di okobici su una comunità pilota di ciclisti a milano. nel 2009-12 snark è stato invitato a partecipare ed esporre il suo lavoro anche a: “deadline today!” arkitectur zentrum, Wien; Festival della Creatività, Firenze; Public Design Festival, Milano; Festival della Cittadinanza, Padova; Politecnico di Milano; ETSA Madrid; Domus Academy; Urban Center, Bologna; Pechakucha, Barcelona and Bologna; Studio Banana, Madrid; Cittadellarte/Fondazione pistoletto, Biella; La Central, Barcelona; Biennale di Venezia; Aalborg University; l’Aquila; 121+, Corraini, Milano, creatng context EU IP, bologna, università bocconi, milano. snark riflette e sviluppa il suo lavoro anche attraverso una ricerca che si traduce in articoli scritti e pubblicati a livello italiano ed internazionale. nel 2009-12 i progetti di snark sono stati pubblicati su nomerose media online e offline, con un pubblico sia di addetti ai lavori che generalista: OFarch, demagazine, domusweb.com, abitare.it, repubblica.it, il fatto quotidiano, forumPA, radio città del capo, caterpillar, sky, la stampa, europaconcorsi.com, publicspace.org, ymag.it, architetturadesign.it, lemoniteur.fr, millionaire, style.it.


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indice progetti (2010-ongoing) analog selfmapping tag MAPPING, DIY, ILLUSTRATION (2012) appunti visivi tag DESIGN, CO-CREATION (2012) bios tag CONTEMPORARY ART, CO-CREATION, COMMUNICATION (2011-ongoing) BYG - be your garbage tag SERVICE DESIGN, RECYCLING, SOCIAL MEDIA (2012) camera a sud tag ARCHITECTURE, SOCIAL MEDIA, CO-CREATION, CROWDSOURCING (2009) cenniworks tag ARCHITECTURE, PLANNING, SOCIAL DESIGN, PUBLIC SPACE (2009-2012) chairsharing tag SERVICE DESIGN, PUBLIC SPACE, ICT, FUNDRAISING, MOBILITY

(2011-2012) co/Auletta tag CO-CREATION, CROWDSOURCING,PROJECT MANAGEMENT, ARCHITECTURE (2011) comunicazione ginestra tag COMMUNICATION,WEBDESIGN (2011) etnografia domestica tag ARCHITECTURE, CO-CREATION (2011) frontier tag WEBDESIGN (2010) identità al centro tag CO-CREATION, PARTICIPATION, PLANNING (2011) identità in trasformazione tag INFORMATION DESIGN, COMMUNICATION, PLANNING (2012) yoghOmobile - danone tag SERVICE DESIGN, SOCIAL BUSINESS (2010) luoghi comuni tag EDUCATION, PLANNING, PUBLIC SPACE, FUNDRAISING (2010) macromanzanas tag ARCHITECTURE, PLANNING, SOCIAL DESIGN, PUBLIC SPACE (2009-ongoing) okobici tag SERVICE DESIGN, SOCIAL BUSINESS, CROWDOSURCING, ICT, RECYCLING, MOBILITY, FUNDRAISING

(2011) opera al muro tag CONTEMPORARY ART, CROWDSOURCING, ARCHITECTURE (2010) piavemormora tag ARCHITECTURE, PLANNING, SOCIAL DESIGN, PUBLIC SPACE, ICT, MOBILITY (2011) re-habitat tag CO-CREATION, SOCIAL DESIGN, PLANNING, (2008) RIKEA tag ARCHITECTURE, SOCIAL DESIGN, RECYCLING, GREEN (2012) santa margherita - space conversation tag MAPPING, CO-CREATION, CROWDSOURCING (2011) serendipitalia tag COMMUNICATION, WEBDESIGN, SOCIAL DESIGN, CROWDSOURCING, EDUCATION (2009) shadowplay tag ARCHITECTURE, PLANNING, GREEN, PUBLIC SPACE

(2011) smartIP tag ICT, SERVICE DESIGN, SOCIAL MEDIA, MOBILITY, CROWDSOURCING (2012) sophie tag CONTEMPORARY ART, SOCIAL BUSINESS, CO-CREATION


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frontier co-produzione della strategia web e web design per il progetto FRONTIER – la linea dello stile tempi: aprile > maggio 2012 – web design - concluso giugno > luglio 2012 – realizzazione muri – in corso luogo: bologna (BO) - ITA cliente: privato principali soggetti coinvolti: claudio musso, fabiola naldi budget: 20.000 €

www.frontier.bo.it

il progetto

snark

Frontier – La linea dello stile è un progetto che intende valorizzare il Writing e la Street Art, avviando una riflessione approfondita su due discipline riconosciute a livello internazionale come forme di espressione tra le più interessanti nel panorama dell’arte contemporanea. Il progetto, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si collega idealmente e storicamente alla mostra “Arte di Frontiera. New York Graffiti”, organizzata nel 1984 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Strutturato come una piattaforma aperta e in evoluzione, Frontier è basato su due fasi operative complementari: una dedicata alla valorizzazione artistica del Writing e della Street Art attraverso la realizzazione di tredici opere murali di dimensione monumentale, e una dedicata all’approfondimento teorico e critico delle due discipline.

per FRONTIER snark collabora prima alla definizione della strategia web e cura il web design del sito del progetto, in due versioni successive. Il sito viene pensato e realizzato con piattaforma wordpress customizzata, e la gestione viene data in consegna ai curatori del progetto. Alcuni dei “dati” e contenuti generati nell’ambiente web del sito (e dei social) entrano nella piattaforma open data del comune di bologna (come la mappa google con i luoghi delle opere murarie).


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pic by XXXXXXX


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re:habitat organismo multidisciplinare per progetti di rigenerazione del territorio tempi: dicembre 2010 > giugno 2011 - 100% Mercato Cantiere InErbe - concluso giugno 2011 > dicembre 2012 - re:bus mapping/re:chez vous – in corso luogo: bologna (BO) - ITA cliente: mercato delle erbe di bologna, comune di bologna principali soggetti coinvolti: giulio campana (area europa - www.areaeuropa.it), elisa fontana (www.elisafontana.net), andrea mochi sismondi e fiorenza menni (teatrino clandestino - www.teatrinoclandestino.org), elisa del prete e francesca cigardi (nosadella.due - www.nosadelladue.com), diego segatto, roberto concezio di rocco e fabrizio latrofa (openquadra - www.openquadra.it), alessandra chinni e sara montani (Sale Na+Cl - www.sale-nacl.com) budget: 20.000 €

www.re-habitat.org

l’associazione pic by XXXXXXX

i progetti

Re:Habitat è un’associazione con base a Bologna che opera negli ambiti della programmazione culturale, della produzione artistica, della progettazione, della formazione e dello sviluppo del territorio. Re:Habitat opera per instaurare processi di sinergia tra la progettazione per la trasformazione territoriale e l’intervento artistico: il secondo apre uno spazio relazionale grazie al quale compiere un’analisi più completa dell’oggetto di progettazione e facilitare l’engagement dei soggetti coinvolti. snark partecipa a Re:Habitat insieme ad altre realtà di progettazione territoriale e produzione artistico-culturale: area europa – con competenze di formazione e development consulting; elisa fontana - artista relazionale; teatrino clandestino – drammaturgia contemporanea; nosadella.due – residenza per artisti e progettazione culturale; open quadra – design e grafica; sale Na+Cl – comunicazione.

100% Mercato Cantiere InErbe: progetto di rigenerazione del mercato delle erbe (bologna) per proporre nuove idee e metodologie da sviluppare per una pianificazione a medio-lungo termine in vista della ristrutturazione dello stabile e di una ricollocazione del Mercato all’interno del circuito cittadino, economico e culturale. Costruzione del processo di ridefinizione del modello di gestione del mercato e della strategia di comunicazione re:chez vous: progetto di analisi e di progettazione partecipata attivato a partire con residenze dei progettisti nei quartieri di bologna oggetto di trasformazione. Il progetto si articola in tre momenti: una fase di investigazione preliminare (indagine), una fase di conoscenza in residenza (posizionamento), una fase progettuale di intervento (manifestazione).


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pic by XXXXXXX


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sophie

percorso collettivo di ricerca e sviluppo per un nuovo soggetto di consulenza tra profit e no-profit

tempi: gennaio > dicembre 2012 – in corso luogo: cliente: progetto imprenditoriale principali soggetti coinvolti: artway of thinking, love difference budget: 21.000 €

cos’è sophie

obiettivi

sophie è un tempo e uno spazio che snark, artway of thinking e love difference si ritagliano tutti i mesi, a venezia: è un percorso che ha l’obiettivo di capire quale unicità progettuale questi tre gruppi – partner e compagni di occasioni progettuali da tre anni – possono esprimere nel mondo della consulenza e della progettazione.

sophie è una piattaforma di ricerca e sviluppo che conosce le proprie direzioni di percorso ma non il risultato finale.

sophie si è scoperta una struttura permeabile / molecolare / aggregativa / ad assetto variabile. Lo specifico di sophie è di progettare esperienze processuali, guardando la realtà con approccio integrato, con la trasparenza nella progettazione per rendere il rapporto umanità/ambiente chiaro e rettificabile nel tempo. l’approccio di sophie è volto a liberare energia creativa – e di generare processi creativi collettivi che possano essere utili ai potenziali clienti per raggiungere con maggior sostenibilità i propri obiettivi.

A partire dalle esperienze dei tre gruppi coinvolti, una delle direzioni è di semplificare e rendere più accessibili le prassi e i vantaggi dei processi creativi collettivi; accanto a questa, è fondamentale trovare una nuova formula che permetta di innovare la dimensione della consulenza e trovare una via percorribile per uno status giuridico rispondente alle esigenze di un profit sostenibile. Il punto di partenza dipende da un principio: l’attenzione non è rivolta alla costruzione di “prodotti” di consulenza ma alla condivisione di un “metodo”, di un processualità strutturata e organizzata.


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bios

workshop per la definizione di un linguaggio comune e di forme di narrazione specifiche della socially engaged

tempi: giugno 2012 > agosto 2012 – concluso luogo: school of the chicago art institute - chicago (IL) - USA cliente: school of the chicago art institute principali soggetti coinvolti: artway of thinking, love difference, school of the chicago art institute budget: 100.000 $

cos’è bios

metodo

La socially engaged art practice (SEAP) è un tipo di pratica artistica attenta al coinvolgimento diretto delle persone nel processo di trasformazione, con una forte etica transculturale. bios è un workshop che ha l’obiettivo di definire un discorso comune attorno alla SEAP, secondo due direzioni: la costruzione di un metalinguaggio comune e la definizione dei tratti distintivi della SEAP, a partire dalle esperienze personali dei partecipanti, utili a riempire uno schema narrativo secondo lo specifico della disciplina.

bios si avvale della sinergia di due campi di ricerca distinti: • The methodology of co-creation Developed by artway of thinking in order to experiment as a group of people, the co-creation methodology utilizes tools to work towards a common purpose in harmony, thus creating a coconscience in which the environment “acts” with us (i.e., a methodology that allows the context to affect the process). At this stage you will experiment with tools that will allow you to be conscious of how a creative being functions, and of how you relate within a group. • Applied Semiotic Tools Generative semiotics is a scientific discipline concerned with the narrative mechanisms of meaning. It sheds light on how values are organized, and how meaning functions within a narrative paradigm. We will put into practice the analytical tools of this methodology in order to find recurring narrative elements, shared values, minimum requirements, and distinctive traits of the practice in order to build a common discourse. This common ground, developed through a collective creative process, will lead us to define coherent ways of expressing, representing, and communicating Socially Engaged Art Practice.


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appunti visivi workshop esperienziale per la costruzione di nuove visioni per il premio lissone design tempi: gennaio 2012 > maggio 2012 - concluso luogo: lissone (MB) - ITA cliente: comune di lissone (MB) - ITA principali soggetti coinvolti: artway of thinking, love difference budget: 20.000 € http://appuntivisivi.tumblr.com

appunti visivi è un workshop esperienziale sulla responsabilità del gesto, sulla dimensione narrativa dell’oggetto e sulla sostenibilità del processo produttivo per contribuire allo sviluppo di nuove visioni sulla produzione del mobile d’arredo e per individuare le linee guida delle future edizioni del Premio Lissone Design. il workshop si è tenuto il 30-31 marzo e 1 aprile 2012 presso il Museo d’arte contemporanea di Lissone

Curato e condotto da Love Difference, in collaborazione con artway of thinking e snark space making, il workshop riunisce un gruppo di partecipanti provenienti da diverse discipline e si sviluppa attraverso un percorso fatto di presentazioni, esperienze e momenti di condivisione con l’obiettivo di produrre una nuova visione condivisa sul design, integrabile nelle future edizioni del Premio Lissone Design. I risultati del workshop e le linee guida proposte per le future edizioni del Premio Lissone Design verranno poi consegnati alla pubblica amministrazione e al museo perchè possano essere materiale utile alle future edizioni del Premio.


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pics by bianca oggiano


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yoghomobile - danone workshop esperienziale per la costruzione di nuove visioni per il premio lissone design tempi: dicembre 2011 > febbraio 2012 - concluso luogo: cliente: danone italia SPA principali soggetti coinvolti: make a cube, supercake budget: 25.000 €

abstract

snark

Danone ha sperimentato nel corso dell’estate 2011 un nuovo canale di vendita, YoghoBar, un dispositivo mobile per la vendita nomade nello spazio pubblico.

snark con supercake ha supportato make a cube nella messa a punto del prodotto servizio, nell’analisi degli scenari di applicazione e nella conduzione delle attività di coprogettazione con il team di danone.

Questa iniziativa si incrocia con un altro progetto, maturato nei mesi scorsi, volto a realizzare un progetto con finalità sociali Danone ha perciò richiesto a Make a Cube di valutare una possibile evoluzione di YoghoBar in questo senso. L’intervento mira ad assistere il management di Danone nello sviluppare un prodotto/servizio sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale.


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newYM design strategies

1 yoghomobile is extroverted

2 yoghomobile is compact carbon free

clients YM personnel

>

3 yoghomobile is sustainable:

> solar panels

c2c design

5 yoghomobile is reliable: transparency

5 yoghomobile is modular

logistics: the network

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yoghomobile home

yoghomobile

yoghomobile supplier

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santa margherita - space conversation percorso di co-creazione del sistema di ospitalità per cantine santa margherita tempi: marzo 2012 > giugno 2012 - concluso luogo: fossalta di portogruaro (VE) - ITA cliente: santa margherita SPA principali soggetti coinvolti: storyfactory budget: 25.000 €

la visita il dono dell’ospitalità ha riunito un gruppo di partecipanti interni ed esterni a santa margherita e si è sviluppata attraverso un percorso fatto di presentazioni, esperienze e momenti di condivisione con l’obiettivo di raccogliere racconti, suggestioni e visioni condivise, integrabili nella progettazione della futura esperienza di ospitalità che santa margherita intende offrire ai visitatori della cantina.

i partecipanti sono stati coinvolti in una space conversation, un percorso esperienziale per valorizzare le storie, i vissuti e le spettative dei partecipanti attraverso lo storytelling, una modalità efficace per mettere al centro del processo le persone e creare coinvolgimento e conoscenza. si è voluto far emergere la varietà dei punti di vista e la ricchezza delle narrazioni nate attorno alla cantina e al brand, dando avvio a una conversazione che porterà alla creazione del percorso di ospitalità attraverso un processo partecipato e innovativo.


percorso 2 > approfondito

laboratorio sala spumanti

taverna e degustazione

taverna e degustazione

sala spumanti

store

imbottigliamento affinamento in legno

gresso

cantina e stoccaggio

X

e

casa rossa

piazzale

store affinamento in legno

cantina e stoccaggio

X

sala d’attesa

sala d’attesa

parcheggio, piazza, ingresso

parcheggio, piazza, ingresso

altre architetture

villa marzotto

focus narrativi:

focus narrativi:

1_Qual è la storia di fondazione del Gruppo Marzotto? La prima sfida. 2_Quale comunità ha vissuto il Gruppo e la sua "terra sociale"? I valori. 3_Qual è la storia di fondazione di Santa Margherita? Tradizione e innovazione. 4_Come orientarsi a Santa Margherita? Vigneti, luoghi della filiera, percorsi. 5_Quale metodologia per la cantina? Chi sono i garanti del metodo? Tecnica e passione. 6_Quali stimoli sensoriali offre una cantina? E quali un vino? Sinestesie della degustazione. 7_Come si controlla la qualità? La cura. 8_Come si fanno i grandi numeri? La performance, ma anche il gioco. 9_Cosa unisce i diversi marchi di un Gruppo vinicolo? Il legame.

villa marzotto

o

1_Quali sono le caratteristiche del vigneto? Territorio e terroir. 2_Come (e da chi) viene lavorato il vigneto? Gestione, cura e responsabilità sociale. 3_Quali stimoli sensoriali offre il vigneto? Sensazioni, colori, rumori. 4_Qual è la storia di fondazione di Santa Margherita? Tradizione e innovazione. 5_Come è cambiata Santa Margherita negli anni? Storie di trasformazione. 6_Come orientarsi a Santa Margherita? Altri vigneti, luoghi della filiera, percorsi. 7_Quale metodologia per la cantina? Chi sono i garanti del metodo? Professionalità e passione. 8_Perché degustare a Santa Margherita? Stimoli, confronti e sinestesie della degustazione. 9_Cosa unisce i diversi marchi di un Gruppo vinicolo? Il legame.

perco

percorso 4 > commerciale Altri luoghi Barricaia Cantina

natura

laboratorio sala spumanti

laboratorio

taverna e degustazione

taverna e degustazione

Casa Rossa sala spumanti

tradizione X

imbottigliamento

X

casa rossa

metodologia

parcheggio, piazza, ingresso

sso

Parcheggio, piazza ingresso store

affinamento in legno

sala d’attesa

imbottigliam

Laboratorio

store cantina e stoccaggio

Imbottigliamento Ingresso, sala d'attesa

imbottigliamento

piazzale

o

1_storie/luoghi

percorso 3 > divulgativo

affinamento in legno

vigneto refrontolo

cantina e stoccaggio

Piazzale Sala spumanti

X

Taverna e degustazione

o

Vigneto di Fossalta di portogruaro Vigneti (altri vigneti)

innovazione

Vigneto di Refrontolo

2_ospiti/storie

Villa Marzotto Wineshop

o

media

metodologia

Cantina

Laboratorio

Ingresso, sala d'attesa

Sala spumanti

Cantina

Parcheggio, piazza ingresso laboratorio

Taverna e degustazione

Casa Rossa

Villa Marzotto taverna e

Imbottigliamento

tradizione

expert

imbottigliamento

innovazione

Casa Rossa

Sala spumanti

Ingresso, sala d'attesa

Taverna e degustazione

Parcheggio, piazza ingresso

Wineshop stoccaggio

Piazzale

Altri luoghi

Barricaia

Imbottigliamento

Casa Rossa

Cantina

Laboratorio

Ingresso, sala d'attesa

Sala spumanti

Parcheggio, piazza ingresso

Taverna e degustazione

affinamento in legno

media

Taverna e degustazione

Piazzale

Vigneto di Refrontolo

trader

piazzale

Wineshop

Barricaia

Imbottigliamento

Cantina

Laboratorio

Sala spumanti

Villa Marzotto

natura

cantina e

store

X

Villa Marzotto

casa rossa

Taverna e degustazione

sala d’attesa

focus narrativi parcheggio, piazza, ingresso

Villa Marzotto

Vigneti (altri vigneti)

Wineshop

consumatori

Altri luoghi

Cantina

Vigneti (altri vigneti) Vigneto di Refrontolo

Vigneto di Fossalta di portogruaro

2_ospiti/storie

Barricaia

Vigneto di Fossalta di portogruaro

Parcheggio, piazza ingresso Sala spumanti

sala Wineshop spumanti

degustazione

Laboratorio Piazzale

metodologia

imbottigliam

Imbottigliamento

Ingresso, sala d'attesa

perco

perc

opzionali

Barricaia

Casa Rossa

Piazzale

X

innovazione

percorso 1 > generalista consumatori

o

space conversation

Altri luoghi

Barricaia

natura

portogruaro 03/05/2012

3_ospiti/percorsi

Altri luoghi

o

tradizione

trader fossalta di

1_storie/luoghi

vigneto fossalta di portogruaro

expert

santa margherita

onali

1_Qual è la stori 2_Quale comunità 3_Qual è la stori 4_Come orientarsi 5_Quale metodolog passione. 6_Quali stimoli s degustazione. 7_Come si control 8_Come si fanno i 9_Cosa unisce i d

percorso

villa marzotto

1_Quali sono le caratteristiche del vigneto? Il verde e il territorio. 2_Come (e da chi) viene lavorato il vigneto? Gestione, cura e responsabilità sociale. 3_Quali stimoli sensoriali offre il vigneto? Sensazioni, colori, rumori. 4_Perché visitare Santa Margherita? Lo svago istruttivo. 5_Come orientarsi a Santa Margherita? Vigneti, luoghi della filiera, percorsi. 6_Quale metodologia per la cantina? Chi sono i garanti del metodo? Pulizia, energia verde e passione. 7_Quali stimoli sensoriali offre una cantina? E quali un vino? Sinestesie della degustazione. 8_Come si controlla la qualità? La cura. 9_Come si fanno i grandi numeri? Dal valore alla performance. 10_Cosa unisce i diversi marchi di un Gruppo vinicolo? Il legame.

fine percorso

focus narrativi:

inizio percorso

1_Qual è la storia di fondazione del Gruppo Marzotto? La prima sfida. 2_Quale comunità ha vissuto il Gruppo e la sua "terra sociale"? I valori. 3_Qual è la storia di fondazione di Santa Margherita? Tradizione e innovazione. 4_Come orientarsi a Santa Margherita? Vigneti, luoghi della filiera, percorsi. 5_Come è cambiata Santa Margherita negli anni? Storie di trasformazione. 6_Quale metodologia per la cantina? Chi sono i garanti del metodo? Responsabilità sociale e passione. 7_Quali stimoli sensoriali offre una cantina? E quali un vino? Sinestesie della degustazione. 8_Come si controlla la qualità? La cura. 9_Come si fanno i grandi numeri? La performance, ma anche il gioco. 10_Cosa unisce i diversi marchi di un Gruppo vinicolo? Il legame.

luogo di medio o basso interesse

altre architetture

focus narrativi:

focus narrativi

natura

luogo opzionale

consumatori

luogo di alto interesse

a

percorso 1 > generalista

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Vigneto di Fossalta di portogruaro Vigneti (altri vigneti) Vigneto di Refrontolo

Wineshop

altre architetture

focus narrativi: 1_Qual è la storia di fondazione del Gruppo Marzotto? La prima sfida. 2_Quale comunità ha vissuto il Gruppo e la sua "terra sociale"? I valori. 3_Qual è la storia di fondazione di Santa Margherita? Tradizione e innovazione. 4_Come orientarsi a Santa Margherita? Vigneti, luoghi della filiera, percorsi. 5_Quale metodologia per la cantina? Chi sono i garanti del metodo? Tecnica e passione. 6_Quali stimoli sensoriali offre una cantina? E quali un vino? Sinestesie della degustazione. 7_Come si controlla la qualità? La cura.

poster 3_definizione dei percorsi di visita istituzionali villa marzotto

o

1_Qual è la stori 2_Quale comunità 3_Qual è la stori 4_Come orientarsi 5_Come è cambiata 6_Quale metodolog Responsabilità so 7_Quali stimoli s degustazione. 8_Come si control 9_Come si fanno i 10_Cosa unisce i

focus narrativi:

1_Quali sono le car 2_Come (e da chi) v sociale. 3_Quali stimoli sen 4_Qual è la storia innovazione. 5_Come è cambiata S 6_Come orientarsi a percorsi.


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ginestra comunicazione analisi narrativa/posizionamento strategico di ginestra fabbrica della conoscenza tempi: gennaio 2011 > gennaio 2012 - concluso luogo: montevarchi (AR) - ITA cliente: comune di montevarchi (AR) - ITA principali soggetti coinvolti: studio Bistro, Festina Lente budget: 30.000 €

www.fabbricaginestra.info

brief

snark

Fabbrica Ginestra, centro sperimentale di coprogettazione culturale nato nel 2004 (come Cantieri la Ginestra) e dal 2011 attivo con una propria programmazione, è un incubatore di attività creative, un luogo dove sperimentare processi partecipati, organismo di produzione di idee, arte e cultura che si compone di una molteplicità di soggetti (provenienti dal territorio ma anche da tutt’Italia, con competenze che vanno dall’arte relazionale alla progettazione culturale, come alla valorizzazione territoriale).

snark è responsabile per il 2011 della comunicazione strategica di Fabbrica Ginestra, nel momento cruciale del suo primo anno di attività effettiva. In particolare snark, con il supporto grafico di studio bistro, è chiamato a:

Ginestra è un punto di riferimento per la ricerca, la formazione e la sperimentazione di nuove visioni di arte contemporanea e di progettazione partecipata.

- gestire la produzione di una strategia di comunicazione online e offiline - creare il sito web e costruirne un programma di gestione - realizzare un’analisi narrativa della storia di Ginestra Fabbrica della Conoscenza, della creazione del suo network e del suo rapporto con il territorio - produrre procedure di project management trasferibili e replicabili per le future attività del centro


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etnografia domestica processo partecipato per la progettazione/realizzazione di un interno domestico tempi: gennaio 2011 > gennaio 2012 - concluso luogo: saronno - ITA cliente: privato budget: 50.000 €

il metodo

il progetto

etnografia domestica vuol dire applicare alla scala di una famiglia il metodo di snark per la dimensione pubblica: dare a ciascun attore che la abita gli strumenti per produrla attivamente e responsabilmente.

è semplice. organizzare lo spazio, senza occuparlo o suddividerlo, in maniera flessibile e immediata. nessun intervento strutturale, tranne la demolizione di un muro, che consente l’apertura di una prospettiva nuova sulla casa e un nuovo rapporto con la zona giorno.

Nello specifico, la committenza, aldilà dall’essere un semplice cliente, è fortemente coinvolta (a partire dalla comprensione di tutte le fasi della progettazione) nelle decisioni progettuali. La costruzione di intelligibilità partecipata e di una maggiore comprensione dei temi e delle decisioni (tramite inclusione della committenza nel lavoro con i fornitori, documentazione costante del processo, dibattito e condivisione di materiali, riferimenti e punti di vista su uno spazio wiki condiviso con i membri della famiglia) sono condizioni necessarie per far crescere l’output progettuale e perché il progetto stesso sopravviva al progettista.

gli interventi sono tutti reversibili e allestiti: > un muro di servizi, che abilita differenti attività a seconda delle parti di casa che serve > una pedana/divano, con ruote, che si spezza e consente di colonizzare altre parti della casa > un binario, a soffitto, su cui muovere luci, tendaggi, etc. > una pergola sul terrazzo > un’opera sull’unico lungo muro rimasto nella casa > un sistema di elementi tessili presi a prestito dalla chimica industriale materiali: mdf, policarbonato, ferro, tessuti


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smartIP

percorso di community engagement e facilitazione al codesign per lo sviluppo di applicazioni di infomobilità per il comune di bologna

tempi: settembre 2011 > dicembre 2012 - in corso luogo: bologna (BO) - ITA cliente: regione emilia romagna principali soggetti coinvolti: sociallab, engineering budget: 30.000 € (FP7, smartcities)

www.tagbolab.it

brief

snark

SMARTiP – Smart Metropolitan Areas Realised Through Innovation & People (ICT PSP) 2010-2013 è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea al quale partecipano, a livello italiano, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e Engineering.

snark, in collaborazione con l’asociazione Sociallab, è responsabile della fase di raccolta dei bisogni e dei desiderata della cittadinanza, attraverso il coinvolgimento di:

Il carattere inclusivo di questo progetto mira a stimolare la partecipazione della cittadinanza nel diventare fruitrice attiva e generatrice di contenuti, per lo sviluppo di applicazioni nelle smart cities. Lo scopo è quello di favorire la crescita della città attraverso il potenziamento di un ecosistema adatto a supportare nuove modalità di co-progettazione dei servizi.

- community online tematiche, esplicitamente connesse al dibattito sulla mobilità - community online legate al territorio, che nella città operano con dinamiche relazionali e di scambio. snark sviluppa per smartip anche attività di: - community engament e community management: messa a punto e somministrazione di informazioni e strumenti utili alla community per comprendere le caratteristiche dei servizi di infomobilità che saranno implementati a bologna - evaluation dei mock-up di engineering tramite la community e produzione delle linee guida finali di progetto


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identità in trasformazione integrazione dei risultati del percorso partecipato identità al centro nei principali strumenti di trasfromazione urbana del comune di montevarchi, e sviluppo di un sistema di comunicazione di tali strumenti ai cittadini tempi: marzo 2011 > settembre 2012 - sospeso luogo: montevarchi (AR) - ITA cliente: comune di montevarchi (AR) - ITA budget: 40.000 €

premessa

progetto

una criticità: i dati empirici emersi da “identità al centro” sembrano dimostrare come, nonostante la elevata qualità degli strumenti di pianificazione attualmente in possesso e applicazione da parte dell’amministrazione, la percezione della cittadinanza di tali trasformazioni sia spesso parziale, frammentaria, scollegata.

si compone di due fasi:

L’incapacità di percepire una regia comune dietro a tali strumenti e ai numerosi progetti che li compongono e dunque di percepirne la qualità, risiede probabilmente in una mancata comunicaizone unitaria, sostituita invece da numerose comunicazioni parziali relative ai singoli progetti. In questo contesto progettuale, il ruolo del processo partecipato “identità al centro”, unitamente ai risultati in termini di indicazioni progettuali, risulterà essere quello di legante delle trasformazioni strutturali che interesseranno il centro storico. La partecipazione diventa messa a sistema democratica degli strumenti di trasformazione previsti.

> la prima di traduzione, allineamento e integrazione tra “Identità al centro” e i contenitori progettuali PIUSS e PUM > la seconda di comunicazione e produzione di un supporto narrativo che racconti una “vision” urbana che mette in stretta relazione tra partecipazione e trasformazione del comune di montevarchi.


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ntevarchi futura ontevarchi futura

016

PUM

memorario AREA

via 4 novembre FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

DESCRIZIONE Il progetto trasformerà l’area interessata in uno spazio dedicato alla mobilità sostenibile e all’interscambio tra l’utilizzo della bicicletta, del treno e del trasporto su gomma. In questa fase si eseguirà il primo stralcio dell’intervento relativo alla realizzazione della nuova stazione per i bus extra comunali, in un’area che svolge un importante ruolo di cerniera tra il centro della città, la stazione ferroviaria e le zone di espansione urbana avvenute tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. All’interno del progetto complessivo sono previste la costruzione dell’autostazione, quella di una ciclo stazione, la realizzazione di nuovi parcheggi modulari nell’area della Sugherella e quella della nuova sede della polizia municipale. Il Memorario fa dunque da contenitore per molte delle richieste di mobilità sostenibile per il centro storico di Montevarchi.

005

PIUSS

ex-farmacia comunale AREA

via ammiraglio burzagli

009

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

018

AREA

DESCRIZIONE

PUM

piazza vittorio veneto / piazza mazzini

Progetto di rifunzionalizzazione per realizzare un centro affidi, pari offortunità, antiviolenza e servizi sociali nell’ex farmacia comunale. Il nuovo centro sarà un punto di riferimento non solo per Montevarchi, ma per tutto il territorio. Anche gli altri comuni della zona del Valdarno e dell’area limitrofa del Valdarno fiorentino sosterranno e potranno fruire del Centro per la Famiglia, del Centro Affidi e del Centro Antiviolenza (provvisto anche di un appartamento per l’ospitalità di emergenza per donne con figli minori). Il centro nasce come emanazione del lavoro delle Pari Opportunità; offrirà servizi sociali adeguati e aperti alla multiculturalità di Montevarchi e di tutto il Valdarno.

parcheggio via sugherella AREA

PIUSS

piazza vittorio veneto / piazza mazzini

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

002

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PIUS

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

teatro impero

via sugherella

DESCRIZIONE

A

via pasc

Progetto di riassetto di piazza Vittorio Veneto e piazza Mazzini. Il progetto contiene anche “Bottega in Piazza - lotto A”: acquisto di strutture mobili per le attività di mercato negli spazi pubblici. Piazza Vittorio Veneto è risultato un luogo su cui è focalizzata l’attenzione dei cittadini, che vi riversano critiche ma anche aspettative. Compito del progetto è valutare questa sovrapposizione come un’opportunità di interesse, nella creazione di spazi pubblici fruibili e accoglienti.

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

F

progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / comple

PERTINENZA CON IDENTITA AL CEN

DESCRIZIONE Realizzazione di un parcheggio sopraelevato in struttura portante metallica con sistema modulare all’interno dell’attuale parcheggio a raso in via Sugherella, vicino al sottopassaggio della ferrovia. Il progetto, maggiormente dedicato ai pendolari, si inserisce in una visione generale di distribuzione “per target” (residenti, visitatori, pendolari, ecc.) di parcheggi attorno al centro storico e al centro commerciale naturale.

DESCRIZI

Progetto di restauro, ristrutturazione funzionale consolidamento statico del Teatro Impero. Il progetto prevede la costituzione di un centro cultur completo che soddisfi stime di utenza ed le diverse esige culturali manifestatesi sul territorio, con attività nei sett del teatro, della musica e del cinema. Stagioni di Prosa si alterneranno a spettacoli dedicati giovani, Rassegne di danza e di musica, concerti e attiv cinematografiche. Lo spazio potrà anche essere la base per aggregare attività condivisione fortemente localizzate nella zona, secondo indicazioni emerse da Identità al Centro, quali corsi di lin e corsi professionali.

003 010

PIUSS

PIUSS

palazzo del podestà

bottega in piazza lotto B

AREA

piazza varchi FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

AREA

via cennano, piazza varchi, piazza magiotti, via marzia, via trento, via mochi

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

FASE

006

progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PIUSS

DESCRIZIONE

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

urban center

Restauro, consolidamento e ristrutturazione del Palazzo del Podestà. Il Palazzo del Podestà è uno dei primi edifici di cui si abbia notizia a Montevarchi. A esso fa riferimento un documento datato 1325, anno in cui la città compila il proprio statuto municipale. L’edificio nasce come “edificio pubblico” e da sempre assolve a questo ruolo senza aver nel corso dei secoli mai perso la sua iniziale funzione di edificio “di rappresentanza” sede dell’autorità locale. Il palazzo tornerà ad accogliere funzioni di tipo amministrativo e a essere un edificio dal forte potere simbolico per il centro storico. Il progetto darà l’opportunità di una nuova interfaccia con la cittadinanza, data la sua posizione in Piazza Varchi. Con esso, inoltre, si può cogliere l’occasione per attivare nuovi servizi di pubblica utilità.

DESCRIZIONE Bottega in piazza - lotto B: progetto per il mercato dell’artigianato, dell’antiquariato, del collezionismo. L’obiettivo del progetto è il riassetto delle strade e delle piazze del centro storico. All’interno della “Bottega in Piazza”, che uniformerà la pavimentazione e l’aspetto delle strade del centro storico di Montevarchi, è previsto l’acquisto di strutture mobili per le attività di mercato negli spazi pubblici ma anche il soddisfacimento di alcune delle richieste fatte per il centro storico e la sua vivibilità per il pedone e per il visitatore.

AREA

via dei mille, via vittorio emanuele FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

017

p via m

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

progetto preliminare / progetto definitivo / proget

DESCRIZIONE Progetto per la realizzazione dell’urban center di Montevarchi negli spazi dell’attuale biblioteca e dell’edificio residenziale diroccato adiacente. L’urban center è la città che si racconta: i suoi spazi saranno dedicati a fornire servizi, raccontare programmi, progetti, ma anche impegnati a promuovere una visione condivisa del divenire urbano, basata sull’informazione e sulla partecipazione. L’Urban Center vuole conferire alla discussione pubblica la ricchezza di temi, argomenti, opportunità conservate nei tempi e negli spazi del territorio. L’Urban Center ospiterà anche l’ufficio per le relazioni con il pubblico, l’ufficio stampa, il servizio comunicazione e informazione del Comune.

008

PERTINE

Intervento per la realizzazione di un’area di via Montenero, lungo il Do La collocazione è favorevole sia per i per i potenziali frequentatori del c l’area a meno di mezzo chilometro da Il progetto si inserisce in una vision di parcheggi attorno e a servizio del delle aree interessate e di tutto il

PIUSS

ex cinema guido guerra

013

PIUSS

AREA

via dei mille

piazza antica gora

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

AREA

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

piazza antica gora FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

DESCRIZIONE PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

Progetto per la realizzazione di un nuovo centro di aggregazione giovanile presso l’ex cinema Guido Guerra. Il centro si inserirà nel settore dell’integrazione e del sostegno agli stranieri. La struttura avra’ lo scopo di favorire l’interculturalita’ fra le diverse etnie presenti nel tessuto sociale cittadino, attraverso lo svolgimento di attivita’ prevalentemente effettuate da volontari sotto l’indirizzo dei sacerdoti della Parrocchia di S. Lorenzo. La struttura risponde a bisogni reali presenti sul nostro territorio, in particolare nel centro storico, dove è forte la richiesta di strutture che favoriscano l’integrazione e lo scambio interculturale tra i popoli.

DESCRIZIONE

011

PIUSS

sferisterio

Sistemazione del parcheggio di Piazza Antica Gora, antistante il Mercatale. Il parcheggio va incontro alla richiesta di ridefinizione di spazi di sosta nelle zone circostanti il centro storico. Il progetto è volto infatti alla realizzazione di una parcheggio all’interno del centro commerciale naturale con potenzialità tale da rispondere alle esigenze delle iniziative denominate “Bottega in Piazza”. La decisione di procede alla costruzione di un parcheggio è stata assunta per migliorare l’attuale offerta di strutture per la mobilità del Comune e contemporaneamente garantire una sistemazione strategica delle aree per il mercato settimanale.

AREA

015 007

PIUSS

allestimento e biblioteca ginestra AREA

ginestra

via mochi

014

PIUSS

PIUSS

piazza cesare battisti

piazza garibaldi

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

FASE DESCRIZIONE L’intervento prevede la riqualificazione di Piazza Cesare Battisti, luogo di fondamentale importanza per la città di Montevarchi, anzitutto per la sua posizione strategica nelle immediate vicinanze del centro storico e all’interno del “centro naturale commerciale”. La piazza si trova “geograficamente” compresa tra la ferrovia, il torrente della Dogana e l’abitato residenziale. Dopo essere nata come parco della “Rimembranza” in memoria dei “caduti nella grande guerra”, nel tempo ha subito varie mutazioni e sono sorti gli attuali istituti scolastici e l’implementazione dell’edificazione. La piazza gode inoltre di un punto di vista preferenziale (e di una percezione del distacco molto minore) della Ginestra, nascente polo di aggregazione e di attviità per Montevarchi e il territorio.

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE Progetto per la nuova sede della biblioteca, degli archivi comunali e per l’allestimento degli spazi laboratoriali di Ginestra Fabbrica della Conoscenza. All’interno di Ginestra troveranno posto una biblioteca di nuova concezione - che possa diventare una risorsa di cultura, ricerca, aggregazione, tecnologia - e spazi per l’allestimento di esposizioni, laboratori, spazi di produzione di opportunità, con forte attenzione all’accessibilità. Il fine è creare un’impresa culturale interdisciplinare: un modello di azione collettiva basato sulla co-progettazione, che nasca dal territorio e che gli consegni un luogo di forte innovazione e identità e degli strumenti di trasformazione.

Il progetto prevede una riqualificazione degli arredi architettonici, delle attrezzature e della funzionalità di Piazza Garibaldi e del sottopasso adiacente, in modo da raggiungere, in un‘ottica di sostenibilità, gli obiettivi di sviluppo socio-economici e il miglioramento della qualità urbana e ambientale. Mediante la realizzazione di un ponticello in legno lamellare, sarà poi realizzato il collegamento ciclopedonale delle due “parti della piazza” in modo tale da consentire nella massima sicurezza, interezza e funzionalità il godimento dell’area. Infine sarà restaurato il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi.

019

004

PIUSS

PUM

parcheggio via volta

ex-filanda ginestra

via volta, piazza cesare battisti

AREA

progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

AREA

FASE

ginestra FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO DESCRIZIONE

DESCRIZIONE Progetto per il recupero della “ex Filanda della Ginestra” quale attrezzatura di servizio di Ginestra Fabbrica della Conoscenza. La Fabbrica della Conoscenza, prevista nell’antico complesso edilizio della Ginestra, sta mettendo in atto, con le attività programmate per il 2011, ciò che fino dal 1993, anno in cui fu proposta la prima ipotesi per il recupero del complesso a Museo del Territorio, l’Amministrazione Comunale ha sempre perseguito. L’ex-filanda ospiterà funzioni integrative alla Ginestra e fornirà strutture ricettive, compiendo il percorso di recupero di tutto l’aggregato edilizio dell’area.

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

AREA

piazza cesare battisti

AREA

piazza garibaldi

progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

PERTINENZA CON IDENTITA AL CENTRO

FASE progetto preliminare / progetto definitivo / progetto esecutivo / cantiere / completato

Realizzazione di un parcheggio sopraelevato in struttura portante metallica con sistema modulare all’interno dell’area di proprietà comunale adiacente a piazza Cesare Battisti. Il progetto si inserisce in una visione generale di distribuzione di parcheggi attorno al centro storico e nel centro commerciale naturale. Il parcheggio sarà fondamentale per sviluppare le potenzialità dell’area (piazza Cesare Battisti, a sua volta interessata da un progetto di sistemazione all’interno del PIUSS), molto importante per la sua posizione strategica di vicinanza al centro storico e di raccordo tra questo e altri nuclei nevralgini di attività della città (Ginestra, ferrovia, ecc.).

DESCRIZIONE Progetto di riassetto dello Sferisterio, nell’area dell’attuale parcheggio di via Mochi. Il progetto contiene anche il “Lotto C” della “Bottega in Piazza”: comprende dunque anche l’acquisto di strutture mobili per le attività di mercato negli spazi pubblici. Lo sferisterio, antico gioco con la palla, sarà ricordato con un campo di gioco tracciato sulla pavimentazione. Grazie alla costruzione di un ponte pedonale da via Gorizia, e alla corrispondenza, verso l’interno del centro, con l’arco di ingresso a via Isidoro del Lungo, lo Sferisterio diventerà un importante accesso pedonale al centro storico.

001

nuo parro area “cetro don emilio”, via

progetto preliminare / progetto definitivo / progetto es

PERTINENZA

Progetto per la realizzazione del nuovo nell’area denominata “centro don emilio” Il progetto è frutto di un lavoro di coordinatore pedagogico. L’esperienza del bambino in un servizio i caratteri di una quotidianità dell’articolazione e dell’integrazione nell’arco della giornata. L’asilo nido risponde alla richiesta condivisione per i bambini ed è luogo ide giusta accoglienza e una convivenz consapevole.


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serendipitalia sviluppo di una piattaforma online per il sostegno all’inclusione delle comunità srilankesi di milano e brescia tempi: marzo > ottobre 2011 - concluso luogo: WWW./milano (MI) - ITA cliente: ICEI - istituto per la cooperazione economica internazionale principali soggetti coinvolti: ICEI www.serendipitalia.info budget: 5.000 € (Fondazione Cariplo)

intro

progetto

serendipitalia è uno strumento di partecipazione, che attraverso la raccolta e la dffusione di contenuti relativi alla cultura delle comunità srilankesi a milano e brescia mira ad un aumento della loro integrazione nelle aree ospitanti.

il progetto serendipitalia è dotato di due strumenti web, un blog (serendiary) e un portale (serendipitalia) serendiary è un diario del processo, racconta le attività di gestione e messa in atto del progetto, i soggetti coinvolti e lo documenta nella sua interezza.

per questa ragione, gli strumenti web di cui si dota perseguono questo obiettivo: utilizzare la generazione di contenuti online come strumento per la attivazione delle comunità migranti, di integrazione nei contesti in cui risiedono, della diffusione della conoscenza delle culture che queste comunità portano tra le comunità con cui coabitano. la diffusione della conoscenza è uno strumento fondamentale per la produzione di cultura.

l’intero progetto si basa sull’uso di piattaforme opensource per quanto riguarda i software adottati, e di formati copyleft per la generazione di contenuti massimamente trasferibili. La piattaforma comune identificata per serendiary e serendipitalia è wordpress. snark ha curato: > lo sviluppo delle piattaforme web > un percorso di formazione e i relativi strumenti per l’empowermente delle comunità locali alla gestione del progetto > l’accompagnamento allo sviluppo dell’immagine coordinata


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BYG - be your garbage percorso di responsabilizzazione dei cittadini della provincia di rimini nel conferimento dei rifiuti indifferenziati tempi: maggio 2010 > ottibre 2012 - in corso luogo: provincia di rimini (RI) - ITA santarcangelo di romagna (RI) - ITA - test cliente: gruppo HERA spa principali soggetti coinvolti: pomodoro unconventional web business budget: 25.000 €

brief BYG (be your garbage) è un progetto che sfrutta le capacità dei social media e delle nuove tecnologie per creare occasioni di riappropriazione dei luoghi e delle pratiche della raccolta differenziata. Gli attori: utente, cassonetto, QR code, mondo social, Hera (maxi-utility locale) e amministrazione. BYG è un social medium connesso a quelli già esistenti (FB, foursquare, twitter, …) accessibile via mobile (log in e accesso via interazione con QR code applicati ai cassonetti) e web che produce un’esistenza virtuale del cassonetto e dello spazio pubblico circostante, sovrapposta a quella reale, che assume potenzialità maggiori di interazione.

BYG parte da un problema: l’interazione con i cassonetti della raccolta differenziata della provincia di rimini ha prodotto una scarsa fidelizzazione tra utente e sistema. BYG si inserisce in questa dinamica – esportabile all’interazione con qualsiasi sistema di raccolta differenziata – operando dal lato utente per generare un circolo virtuoso che minimizzi gli sprechi e produca momenti di interazione che mettano in sinergia spazio fisico e virtuale. BYG produce una interferenza nei gesti quotidiani dell’utenza, migliorando e rendendo più efficace la riflessione sul senso e l’utilità della raccolta differenziata. BYG attiva narrazioni personali che coinvolgono la quotidianità dell’utente nel processo di raccolta differenziata.


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co/Auletta costruzione e facilitazione di un percorso di trasformazione per il centro storico del comune di auletta e del suo territorio tempi: ottobre 2011 > aprile 2012 - in corso luogo: auletta (SA) - ITA cliente: comune di auletta, Fondazione MIdA coordinato da: RENA - rete per l’eccellenza nazionale principali soggetti coinvolti: RENA, fondazione MIdA, osservatorio sul doposisma budget: 25.000 € http://coa.progetto-rena.it

concorso

soggetti: professionisti portatori di interesse PA societa’ civile

30 gennaio 2012

workshop

affinamento

soggetti: progetti segnalati portatori di interesse PA societa’ civile

febbraio/marzo 2012

soggetti: progetti coinvolti PA

estate 2012

gara appalto

soggetti: professionisti PA

fine 2012

abstract

innovazione

co/A è un concorso di idee e un workshop volti a raccogliere contributi per la progettazione del processo di trasformazione del Comune di Auletta, vittima nel 1980 del terremoto dell’Irpinia, nell’ottica di una valorizzazione su scala locale e territoriale. Il concorso intende selezionare idee e gruppi di progettazione che parteciperanno al futuro di tale processo.

co/A parte da due presupposti fondamentali: (1) che la procedure concorsuali siano strumenti strategici per la trasformazione di un territorio e (2) che queste procedure necessitino di una significativa revisione per svolgere appieno questa funzione.

Il processo di trasformazione urbana di auletta prevede tre fasi: un (1) concorso di idee i cui risultati confluiranno in un (2) workshop, al termine del quale saranno stabiliti i vincitori. Questi risultati saranno la base di una (3) fase di affinamento per la redazione di un capitolato di appalto per l’assegnazione dei lavori.

Abbiamo voluto costruire una procedura di idee, aperta e palese, ma che potesse garantire continuità di processo sino alla fase della gara di appalto. Una procedura in cui i soggetti (banditori, facilitatori, partecipanti, società civile) siano equiparati: il concorso si configura come una comunità di autori collaborante per la produzione di un bene comune Auspichiamo che le proposte possano indagare modelli progettuali alternativi, in cui questi tre sistemi possano collaborare orizzontalmente in un modello di collaborazione non gerarchico e dunque basato su vincoli e limitazioni reciproche, quanto piuttosto ecologico e dunque basato su negoziazioni costanti in una prospettiva di massima sostenibilità per tutti gli attori in gioco


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pics by bianca oggiano


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opera al muro concorso per la realizzazione di un’opera d-arte allinterno del progetto etnografia domestica tempi: aprile > giugno 2011 - concorso - concluso luglio > ottobre 2011 - progettazionr/realizzazione - concluso luogo: saronno (VA) - ITA cliente: privato principali soggetti coinvolti: emilio fantin, claudio musso, fabiola naldi (concorso) elena rocchi (vincitrice del concorso) budget: 3.000 € www.snarkive.eu/2011/06/28/opera-al-muro-2/

pic by anna tafi

il concorso

il progetto vincitore

snark sta realizzando un interno. cfr. “etnografia domestica”. L’intersezione tra quanto emerso dal progetto e una volontà dei clienti di approfondire la propria relazione con l’arte contemporanea ha indotto a co-progettare un’opera artistica (l’“opera al muro”) su un muro lungo 26 m che si sviluppa dalla porta di ingresso a uno dei terrazzi dell’appartamento. È anche un programma: anziché orientarsi all’acquisto di opere d’arte già presenti nel mercato, il concept emerso dal confronto prevede la realizzazione di un’opera a tempo, da sostituire ciclicamente secondo i tempi normali di tinteggiatura del muro. La selezione della prima opera è stata effettuata secondo una procedura concorsuale aperta, che ha goduto di una alta qualità e quantità di partecipanti.

elena rocchi è stata la migliore interprete del metodo di etnografia domestica, sposando una forte componente relazionale in tutte le fasi che hanno portato alla creazione dell’opera al muro. il progetto introietta la potenzialtà etnografica non costringendola in un perimetro metodologico definito, quanto piuttosto generando scenari in uno spettro di interazione molto ampio: dalla integrazione del muro, al suo arredo, alla sua contemplazione. l’immaginario ritratto sulla parete è il risultato della condensazione del dialogo con i tre componenti della famiglia, dei loro punti di vista (a cui si aggiunge quello di elena, quarta voce sul muro), delle loro passioni e dei momenti


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identità al centro un percorso partecipato per valorizzare il centro storico di montevarchi tempi: settembre 2010 > gennaio 2011 - concluso cliente: comune di montevarchi (AR) - ITA a cura di: artway of thinking principali soggetti coinvolti: comune di montevarchi, artway of thinking, love difference, snark, MACMA, stefano manetti, giovani partecipazioni, b.and budget: 45.000 € (autorità per la partecipazione regione toscana) www.identitalcentro.info

brief

snark

il progetto identità al centro vuole individuare insieme metodi e strumenti per la riqualificazione del centro storico.

snark è invitato a partecipare al progetto con una triplice finalità:

l’approccio è quello di utilizzare un percorso di partecipazione per ristabilire un empowerment dei singoli cittadini, un senso di appartenenza e comunità, dove il gruppo “comunità” diventa protagonista dei processi decisionali e “voce” dialogante con l’amministrazione comunale nel percorso di miglioramento della qualità del vivere.

tradurre ai cittadini il nuovo piano strutturale,che prevede un sistema di incentivi per la riqualificazione del centro storico - sviluppare strumenti perchè i cittadini possano comprendere e proporre integrazioni al piano - trasformare quanto emerso in indicazioni strategiche per il piano strutturale si ricerca un sottile spostamento, da un sistema di norme come limite a un sistema di norme come strumento. il regolamento attuativo del sistema di incentivi è un esperimento complesso di integrazione in un regolamento urbanistico di concetti quali la qualità dell’abitare, il rispetto delle tradizioni individuali, la progressiva metabolizzazione dei modi ell’abitare contemporaneo in un centro storico di 10 secoli.


proprietà privata

spazi comuni

spazi pubblici

fondi

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proprietà privata

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abitanti

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proprietà privata

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abitanti

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luoghi comuni un progetto di accompagnamento all’accrescimento delle competenze nei processi di produzione dello spazio pubblico per piccoli e medi comuni italiani tempi: febbraio 2010 > marzo 2011 - interrotto cliente: comune di gussago (BS) - ITA a cura di: snark, arch. flavio gilberti principali soggetti coinvolti: comune di gussago (settore politiche giovanili, arredo e decoro, urbanistica), politecnico di milano (facoltà del design, facoltà di architettura)

contesto

metodo

luoghi comuni è un laboratorio rivolto a piccole e medie amministrazioni italiane, che si concentra su temi di innovazione nel progetto dello spazio pubblico.

il laboratorio si compone di 10 azioni:

piccoli e medi comuni rappresentano una elevata percentuale del territorio italiano (83%) e ospitano circa il 50% della popolazione nazionale. piccoli e medi comuni costituiscono una forza enorme alla scala nazionale, vittima però della propria dispersione, territoriale, amministrativa, organizzativa. il laboratorio sviluppa strumenti per ridefinire i processi alla base della produzione dello spazio pubblico mantenendosi alla portata delle amministrazioni.

azione azione azione azione azione azione azione azione azione azione

1: talks 2: academy 3: workshop 4: web 5: propedeutica 6: learning by design 7: comm 8: manual 9: expo 10: research

il laboratorio e le azioni perseguono una strategia di formazione progettante: i partecipanti sono messi a confronto con dispositivi critici e al contempo sviluppano strategie e progetti concreti. partecipanti: pubbliche amministrazioni alle quali si richiede di individuare tra i propri dipendenti almeno 3 tipologie, così distribuite: assessori, dirigenti, tecnici (verticalità nella gerarchia) di almeno 2 settori differenti (orizzontalità nella struttura).


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analog self mapping analog self mapping è un workshop di esplorazione e autoproduzione di guide urbane (happy memories) tempi: 8 novembre 2010 - debut 14 ottobre 2011 promotore: 121+ libreria ex-temporanea - corraini editore - milano (MI) - ITA libreria la central del raval - Barcelona - ESP a cura di: snark principali soggetti coinvolti: claude marzotto - atelier vostok, CUBE (centro universitario bolognese di etnosemiotica)

antefatto

concept

self-mapping nasce come progetto di mappatura digitale dei percorsi urbani.

snark ha concepito analog self-mapping: un laboratorio che trasforma il progetto originale in un formato analogico di auto-produzione. gli esploratori vengono coinvolti nella fase di produzione di un materiale analogico, una guida della propria esplorazione, consentendogli di confezionare istantaneamente e di conservare la traccia del percorso e dei contenuti raccolti.

a ogni partecipante viene chiesto di condurre il facilitatore per la città e di raccontare il proprio itinerario. tramite un gps, il percorso viene mappato direttamente su una mappa di google. una camera digitale e un registratore documentano il racconto e i luoghi. il materiale viene poi georiferito, testimoniando l’esplorazione urbana. selfmapping è un progetto coordinato da gaspare caliri all’interno di cube (centro universitario bolognese di etnosemiotica).

analog self-mapping è uno strumento di esplorazione dello spazio pubblico e di aggregazione di un gruppo di persone attorno all’esperienza diretta dei luoghi. analog self-mapping si concentra sul momento della produzione artigianale per fissare su di un supporto le geografie individuali rispetto a un brano di città. degli illustratori professionisti accompagneranno gli esploratori nell’assemblaggio della propria guida.


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chairsharing un servizio pubblico di panchine mobili WIFI tempi: dicembre 2008 - gennaio 2011 - progettazione > prototipazione da settembre 2011 - progetto imprenditoriale/commercializzazione cliente: comune di modena (MO) - ITA - fase progettazione > prototipazione principali soggetti coinvolti: comune di modena, santa&cole edicciones de disseño budget: 45.000 € (comune di modena)

fisico

virtuale

chairsharing é come un comune bike-sharing, ma invece che offrire biciclette offre sedute mobili. le sedute si ritirano gratuitamente utilizzando la carta regionale dei servizi e possono essere spostate nella cittá a piacere. ciascuna seduta puó essere utilizzata per sedersi o per lavorare. le sedute sono modulari, possono essere affiancate per oziare o lavorare insieme. ciascuna seduta é una antenna wifi che consente di connettersi a internet gratuitamente.

chairsharing è anche un portale web che, oltre a gestire il servizio, mette a sistema l’offerta di sostenibilità nel quartiere. grazie alla triangolazione wifi, ogni sedia è mappata nei suoi spostamenti e la sua posizione è georiferita su una mappa interattiva. al suo interno è possible visualizzare e gestire servizi supplementari del progetto e altri servizi: da un lato, la fidelity-card per la raccolta punti e la riqualificazione economica del quartiere e la gestione logistica del servizio di sedute mobili; dall’altro, il gruppo d’acquisto solidale (gas), il bike-sharing, il car-sharing, il car pooling, la raccolta differenziata, il couch-surfing e ogni altra risorsa del lifestyle sostenibile che chairsharing vuole implementare.

attraverso la produzione dei luoghi, il loro inserimento nei circuiti vitali del quartiere, la responsabilizzazione civile dei cittadini chairsharing mira ad innescare un lento spostamento culturale verso uno stile di vita sostenibile nel quartiere, coinvolgendo tutti gli attori in gioco.


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pics by viola lucioni


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okobici un bike sharing di terza generazione low cost, high tech, socialmente inclusivo

økobici peer cycle

tempi: da novembre 2009 - in corso (prototipazione) cliente: progetto imprenditoriale principali soggetti coinvolti: abici, prestabici, 15 multimedia, the hub rovereto avanzi - sostenibilita per azioni, pomodoro unconven tional web business, fondazione la casa budget: a gennaio 2012 > 100.000 €

abstract

dispositivo

un bikesharing di nuova generazione in cui l’infrastruttura è ridotta al minimo in cui l’infastruttura è distribuita in una rete costruita dal basso

okobici è una tipologia bikesharing, basata su

in cui la relazione tra amministrazione pubblica e utenti si sovverte, attraverso un modello partecipato in cui tutti sono attori a diversi livelli di responsabilità distribuzione della responsabilità, distribuzione dell’infrastruttura, distribuzione della capacità di finanziamento un bikesharing su modello P2P, che aumenta l’efficienza della gestione e della qualità dei servizi e contenuti offerti

alternativa

di

- massima fluidità possibile dell’infrastruttura - un apparato di gestione basato su tecnologie avanzate di comunicazione mobile. - costi contenuti rispetto agli standard di mercato la componentistica fisica dell’infrastruttura è costituita da un semplice oggetto (una sorta di uovo) da applicare a qualsiasi bici per trasformarla in un bikesharing. okobici si adatta quindi a qualsiasi parco bici esistente,


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økobici cycle chic

pics by viola lucioni


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cenniworks proposta di concorso per milano social housing

tempi: novembre > dicembre 2009 concluso - progetto segnalato dalla giuria cliente: concorso indetto da fondazione housing sociale - milano (MI) - ITA team: snark, lucia giuliano, laura cantarella, emanuel giannotti, michela bellezza, filippo sbarretti

concept il lavoro è un tema che può unire, anziché dividere. è potenziale di aggregazione, di condivisione delle professionalità, di trasversalità dell’utenza, di inserimento nel quartiere circostante. cenniworks dà la possibilità di lavorare a persone che hanno tempo o necessità di farlo, come prima o seconda occupazione, secondo le proprie competenze e possibilità. cenniworks è una comunità democratica basata sul lavoro. il lavoro è la costante per mettere in risonanza le spinte endogene ed esogene di una comunità: al suo interno cenniworks sarà organizzata come una comunità peer2peer, modello orizzontale e aperto di condivisione e di reciproco scambio (di informazioni, oggetti, prestazioni lavorative): verso l’esterno, cenniworks fornirà servizi e professioni, con garanzia di trasparenza,

con l’intento relazioni.

di

diventare

catalizzatore

di

il progetto si articola su due infrastrutture sinergiche: una fisica, a supporto di un sistema residenziale organico, dominato dalla contiguità fra lavoro e residenza, pensata come un supporto che permette flessibilità di esercizio, stratificazione di accessibilità, sostenibilità economica e ambientale. l’organizzazione degli spazi pubblici, collettivi e privati, così come dei servizi, vuole articolare spazialmente una comunità coesa, flessibile e aperta verso l’esterno, secondo il principio one community = one building. - una virtuale, costituita da un portale web, strumento necessario per la gestione dei numerosi servizi offerti (sia interni alla comunità – potlach, scambio, banca del tempo, ecc. – sia interrelati con il quartiere – gas, lavoro, ecc.)


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macromanzanas proposta di concorso per la metamorfosi - torino tempi: febbraio > aprile 2010 concluso cliente: concorso indetto da comune di torino (TO) - ITA team: snark, enrico forestieri, luca moscelli, matteo pace, dora pugliese, claudia raimondi

concept mm propone il disegno di un sistema di macromanzanas (macro-isolati) come nuove unità di riferimento e potenziali di trasformazione della città, a una scala intermedia tra ‘progetto urbano’ e quello architettonico. una lettura di questo tipo, su torino, in questa contingenza di trasformazione, permette anche la possibilità di innesto tra interventi, già molto vari di per sé, di tipo urbanistico e architettonico con interventi che agiscono alla scala della comunità e dei sistemi di vicinato, che diano conto degli usi e delle pratiche di tali sistemi. tali unità di riferimento diventano unità di misura per una dimensione di relazione urbana fondata sulla prossimità e su potenziali logiche di comunità. la mm diventa dunque condizione di possibilità di una ricchezza e di una processualità di intervento, che si sviluppa secondo un’infrastruttura

architettonica e urbanistica da un lato; e secondo un’infrastruttura processuale, comunitaria, partecipativa e implementabile su tecnologie virtuali dall’altro. le mm producono una nuova scala urbana a fronte di interventi minimi di ricucitura, mimesi, completamento. il disegno delle aree non comporta la scrittura di un limite ma il progetto di una soglia calibrato su nuove modalità di lettura, riorganizzazione, riscrittura e costruzione degli elementi e relazioni della nuova città. le macromanzanas di torino riprendono l’idea di isolato non solo da un punto di vista fisico: esse vengono qui utilizzate come principio uniformante da un punto di vista performativo, prestazionale, legato agli usi delle aree da parte della cittadinanza e al tessuto urbanistico. le mm non sono delle enclosures, ma delle aree di uniformità di prestazione, di coerenza performativa, e di coerenza e uniformità di azione architettonica, urbanistica, identitaria.


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piave proposta di concorso per un sistema di percorsi ecoturistici sul fiume piave

tempi: aprile > giugno 2010 concluso cliente: concorso indetto da provincia di treviso (TV) - ITA team: snark, chiara cavalieri, emanuel giannotti, martina zanatta

concept ecoturismo, o turismo sostenibile: non si tratta solo di minimizzare l’impatto della fruizione turistica su un territorio, ma di incentivare pratiche virtuose e di attivare sinergie virtuose tra i diversi attori in questo settore. il turismo sostenibile è un settore trasversale ch epuò essere utilizzato come volano per lo sviluppo territoriale e locale. per sviluppo locale si intende l’attivazione simultanea e collaborativa delle risorse e dei soggetti già presenti sul territorio. un fattore di negatività del turismo è che spesso polarizza i territori su di una identità prestabilita. tale polarizzazione implica una tendenza del territorio a trasformarsi in maniera unidirezionale per aderire sempre di più alla sua identità. un turismo ecosostenibile dovrebbe invece contribuire a mantenere e possibilmente a incrementare la diversità e le complessità presenti in un territorio.

questo implica e tende a: moltiplicazione delle modalità di fruizione del territorio, molteplicità delle forme di produzione, compresenza di distinti paesaggi, maggiore biodiversità. si utilizza il termine settore con accezione economica. turismo come concetto allargato (visitatori esterni, residenti, usi sportivi etc). in questo caso il problema si può impostare secondo una lettura di offerta (territorio/ risorse/progetto) e di domanda (tipologie e bacini di utenza, modalità di fruizione). per tale ragione si rende necessario un modello di gestione che si appoggia su dispositivi fisici e virtuali che favoriscono le sinergie e la collaborazione tra i vari attori. si desidera in questo modo provocare un’inversione del ruolo dell’utente sul territorio, da consumatore (con elevato impatto) ad attivatore del territorio (come catalizzatore di dinamiche positive).


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lomellina cartografia e progettazione strategica per il nuovo distretto culturale della lomellina tempi: settembre > dicembre 2009 cliente: ASK - art & science knowledge, università bocconi, Milano (MI) - ITA a cura di: ASK principali soggetti coinvolti: snark, arcus, fondazione sturzo, consorzio acque est sesia

contesto

snark

ask bocconi coordina il gruppo di lavoro per la redazione del progetto di fattibilità per la costituzione del nuovo distretto culturale della lomellina.

strategia di valorizzazione per questa risorsa è un atlante qualitativo: uno strumento capace di raggiungere il triplice obiettivo di visualizzazione delle relazioni, tramite mappe interattive, tematizzazione e orientamento di progetto degli assi strategici.

la risorsa culturale su cui la lomellina può maggiormente contare è il territorio stesso, un paesaggio antropico in cui gli aspetti naturalistici sicompongono indissolubilmente con le azioni dell’uomo nella storia.

a partire da una mappatura quali-quantitativa dei dati relativi al patrimonio tangibile e intangibile del territorio, della cultura immateriale, dello storytelling, la costruzione di un atlante permette la pianificazione di itinerari tematici – a scala differenziata – e la visualizzazione operativa dei diagrammi di sviluppo/attuazione del progetto; diventa uno strumento di azione amministrativa, di governance strategica territoriale.


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shadowplay concept per l’uso di cementi fotocatalitici nello spazio pubblico tempi: dicembre 2007 > settembre 2009 in corso cliente: progetto realizzato all’interno di torino geodesign, proseguito come ricerca interna a snark e conceptual devices a cura di: snark/marco lampugnani, conceptual devices/antonio scarponi principali soggetti coinvolti: la comunità del mercato del balon (torino), italcementi

concept A_i cementi fotocatalitici sono in grado di decomporre sostanze organiche e inorganiche nocive (ossido e biossido di azoto, biossido di zolfo, materiale particolato sospeso organico, composti aromatici volatili, monossido di carbonio e ozono) in composti assolutamente innocui

D_suddividere l’area in quadrati di 2X2 m consente di individuare unità minime di performance ecologica, ma anche di comfort e attività per gli utenti E_secondo questa logica è possibile progettare un masterplan così come pavimentazioni, arredi e dispositivi modulari nello spazio pubblico utilizzando cementi fotocatalitici

B_la fotocatalisi è un processo che aumenta il rendimento in relazione alla luce solare diretta che riceve

F_l’adozione di una strategia di prefabbricazione in situ degli elementi contribuisce alla sostenibilità del processo di costruzione.

C_calcolare l’ombreggiatura annua media di un luogo è un modo per calcolare l’effettivo potenziale ecologico di un cemento fotocatalitico in quel preciso contesto

G_il risultato è un progetto 100% generico (realizzato con tecniche e materiali industriali) e 100% specifico (le ombre di un luogo e quindi i pattern prodotti sono sempre unici)


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pics by antonio scarponi


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rikea microsistema urbano

tempi: dicembre 2007 > settembre 2009 in corso cliente: progetto realizzato all’interno di torino geodesign, proseguito come ricerca interna a snark e conceptual devices a cura di: snark/marco lampugnani, conceptual devices/antonio scarponi principali soggetti coinvolti: la comunità del mercato del balon (torino), IKEA

pics by antonio scarponi

rikea rikea è un prototipo per una micro struttura urbana che interpreta il mercato delle pulci del balon, torino, come un sistema di urbanizzazione istantanea. il progetto è stato prototipato con ikea e italcementi. consiste di un sistema di formelle per l’identificazione della posizione delle zone di mercato sulla pavimentazione dello spazio pubblico. su queste formelle è possibile installare elementi del sistema broder prodotto da ikea, per sostenere una copertura temporanea. il riuso della brandina pieghevole svingen, insieme ad elementi del sistema modulare broder consente la realizzazione di un carrello per il trasporto dei beni.

rikea è stato esposto all’interno della mostra squat city alla 4a biennale internazionale di architttura di rotterdam, dal settembre 2009 al gennaio 2010, durante la quale ha vinto una menzione d’onore.


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RIKEA

2.0

Antonio Scarponi / Marco Lampugnani

5

CLOSED 7 4

1

6

3 2

1

Svingen 301.01.01

2

/ Threaded bar 100 cm, 0,8 O

3

Sultan support 602.200.30

4

Bicycle wheel 40 cm

5

Broder shelf 119X36,5 cm 101.201.39

6

Cable support

7

Screw M5

OPEN


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