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5.4 Misure di odore

Figura 5.7. Parametri ricercati nelle deposizioni. Fonte: SNPA

La maggior parte dei siti monitorati con questa modalità si trova a sud: 13 per la Basilicata e 11 per la Puglia. Abruzzo, Lazio e Sardegna non hanno postazioni fisse ma fanno valutazioni in ambiti specifici. Nel nord Italia è la Liguria ad avere il maggior numero di postazioni (9), mentre le altre Agenzie che effettuano questa misura hanno da 1 a 4 siti. La maggior parte delle applicazioni riguarda il monitoraggio delle ricadute da impianti industriali (10), come nel caso della Val d’Aosta per le emissioni diffuse di un’acciaieria o della Liguria con le prescrizioni AIA della centrale termoelettrica di La Spezia. Altre applicazioni riguardano: il monitoraggio dell’intorno di un’area aeroportuale (come campagna stagionale) come ricadute sulla componente naturale (Lombardia); le ricadute di alcuni termovalorizzatori (Emilia-Romagna, Piemonte); il monitoraggio di aree specifiche (nel Lazio, ad esempio, campi nomadi e aree interessate da incendi); in Umbria si effettuano misure continuative in siti fissi della RRQA; l’ARPA Sicilia, infine, sta avviando in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo una campagna di misure di deposizioni (metalli e diossine) nelle aree industriali.

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5.4 MISURE DI ODORE

L’ultimo modulo ha riguardato le misure di odore: 7 Agenzie non effettuano queste misure; nelle altre, in 6 la misura viene effettuata da una struttura differente rispetto a quella cui afferisce la qualità dell’aria (EmiliaRomagna, Liguria, Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto). Le misure vengono effettuate attraverso l’olfattometria dinamica (Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Sicilia e Umbria), il campionamento con canister e successiva analisi del campione (Abruzzo, Lombardia, Marche, Sicilia e Veneto), analizzatori in continuo (Toscana) e il naso elettronico (Emilia-Romagna, Puglia, Trento e Veneto).

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