C.O.N.I. - F.I.V.
Notiziario Sociale Trimestrale • N. 46 Luglio 2017
TRIESTINA DELLA VELA
Associazione Sportiva Dilettantistica Stella d‘oro al merito sportivo
Occhi puntati sul Mondiale ORC
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale - 70% - DCB Trieste
Importanti lavori prossimi al “via” Si arricchisce l’Albo d’Oro Giornate di vela: porte spalancate Arrigo Petronio Maestro d’ascia Storie di pirati Amarcord
GUARDIAMO AL FUTURO
Marco Penso fotografato da Max Ceschia.
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Cari Soci, il secondo anno del mio mandato si è aperto all’insegna di importanti opere per rendere la nostra sede rispondente alle esigenze di un sodalizio che guarda al futuro. Riferiamo nella pagina accanto dei lavori per la Sala Atleti. Anche la soletta verrà sistemata, a partire dal 28 agosto. A tempo di record è stato sostituito l’impianto di condizionamento della sede, che senza preavviso ci ha lasciati “al caldo” per parecchi giorni. La razionalizzazione degli ormeggi ci ha permesso di acquisire nuovi posti barca per alcuni Soci in lista d’attesa. Nel contempo abbiamo incrementato la promozione delle nostre attività, in particolare quelle sportive e della Scuola Vela che hanno avuto puntuale riscontro sulla stampa e le emittenti televisive locali. La stagione delle regate si è aperta nel miglior modo possibile e abbiamo affrontato con la consueta professionalità e collaborazione il Mondiale ORC dove si sono distinti molti nostri Soci. Infine il mio consueto invito a partecipare sempre più numerosi agli appuntamenti sportivi e sociali che ci attendono in questa seconda parte dell’estate, in particolare la notturna Marinaresca e lo storico Nastro Azzurro, in collaborazione con gli amici dell’Adriaco, che quest’anno si arricchirà con il Campionato della Sacchetta al quale parteciperanno la Lega Navale e la Triestina Sport del Mare. Grazie a tutti per l’impegno! Marco Penso
Notiziario Sociale Trimestrale • N. 46
TRIESTINA DELLA VELA LUGLIO 2017
IN QUESTO NUMERO Il saluto del Presidente 2 La sala sul tetto 3 La stagione 2017 4 Bongo e Alpe Adria Cup
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Titolo italiano a Giulia Ceschiutti 6 Alberto Lonza tricolore in ORC
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Mondiale ORC a Trieste: c’è Pinelli 8-9 Catalan europeo Legend Finn 10 A porte spalancate 11 Sailing for Children
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Dal mondo delle regate
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Restyling primaverile 17 Arrigo Petronio Maestro d’ascia 18-19 Disegni di Giulio Stagni 20-21 Storie di pirati 22-23 Amarcord
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Triestina della Vela Pontile Istria, 8 - 34123 Trieste Segreteria Tel. 040306327 - Fax 040313257 Bar Ristorante 040305999 www.stv.ts.it - info@stv.ts.it Direttore Responsabile Pino Bollis Tel. e Fax 040415535 - Cell. 3472692972 giuseppe.bollis@gmail.com Condirettore Maila Zarattini Cell. 3428576472 maila.zarattini@gmail.com Hanno collaborato: Max Ceschia, Giorgio Brezich, Sandro Ulcigrai, Alessandra Papa, Giulio Stagni, Tiziana Oselladore Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1059/24.10.02 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abb. Postale 70% - DCB Trieste Fotocomposizione e stampa Luglioprint - Trieste Questo numero è stato chiuso per la stampa il 13 luglio 2017.
In copertina Incrocio al Mondiale ORC (Foto Max Ceschia)
SEDE Marco Penso con Davide Favretto; assistono Sergio Battistella e Umberto Wetzl.
LA SALA SUL TETTO Firmato il contratto con la ditta “Omnia” Opere edili da settembre a primavera
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i avvicina la posa della prima pietra per la realizzazione della Sala Atleti che sorgerà sulla terrazza della nostra sede. Il 31 maggio abbiamo firmato il contratto per l’inizio dei lavori con la ditta Omnia rappresentata dal perito industriale Davide Favretto. I primi lavori di preparazione e allestimento del cantiere inizieranno nel mese di settembre e la Ditta ci ha assicurato che farà il possibile per arrecare il minor disagio possibile alle attività sociali. I lavori del cantiere proseguiranno per quattro mesi circa, mentre per le finiture e la posa in opera dei serramenti dovremmo attendere la primavera del prossimo anno.
Ci saranno alcuni mesi durante i quali l’operatività della sede potrà subire qualche disagio, ma come già in passato durante la ristrutturazione della sala ristorante sapremo organizzarci al meglio per non abbassare il livello delle attività sociali e sportive, in particolare quelle agonistiche che non subiranno interruzioni. I disagi temporanei saranno ampiamente compensati dall’estensione della durata della concessione da parte dell’Autorità portuale degli spazi a mare e della sede fino al 2027 e potremo disporre di uno spazio dedicato alle attività degli atleti, come pure per scopi sociali aumentando sensibilmente le potenzialità della STV.
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SEDE
SONO OTTO MESI DI INTENSO LAVORO Il programma della stagione 2017 illustrato in una conferenza stampa
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l 7 aprile abbiamo organizzato presso la nostra sede la conferenza stampa di presentazione della regata internazionale classe Finn Alpe Adria Cup e Trofeo Bongo svoltasi sabato 8 e domenica 9 aprile nel golfo di Trieste. Ne riferiamo nella pagina accanto. La regata è valida per il Campionato zonale – Ranking FIV 2017 e per il Ranking austriaco. In palio lo storico Trofeo Bongo, la cui prima edizione si è disputata nel 1958, e il Trofeo Alpe Adria Cup alla quinta edizione. Come è noto, la classifica dell’Alpe Adria Cup viene determinata in base ai risultati in combinata con la successiva regata sul Wörthersee in Austria a cura dello Yacht Club di Klagenfurt. Venticinque le imbarcazioni iscritte per la classe Finn provenienti da Italia, Austria e Slovenia. La Regata di apertura della stagione 2017 è stata disputata domenica 9 aprile, quando sono scese in mare anche le derive. Questa regata è stata organizzata in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco. Il Presidente Marco Penso ha illustrato l’intera stagione sportiva che impegnerà per più di otto mesi la STV sia con l’organizzazione in proprio di dodici regate, sia prestando la propria collaborazione per numerosi eventi agonistici, primo fra tutti il Campionato mondiale ORC organizzato da un pool di sei Circoli della provincia. Eventi che non rappresentano unicamente singoli club velici, ma sono un patrimonio dell’intera città anche in chiave turistica. Per questa ragione Penso ha invitato i rappresentanti della stampa a dare puntuale risalto e informazione anche sui social media delle numerose regate che fanno di Trieste la città della vela e della cultura marinaresca per quasi 360 giorni all’anno e non solo durante la Barcolana. In chiusura Marco Penso ha voluto sottolineare che la Triestina della Vela, fondata nel
1923 nel cuore della Sacchetta, non è un circolo chiuso alla città, al contrario è un luogo dello sport aperto a tutti e in particolare ai giovani e giovanissimi ed è impegnato a organizzare ogni anno la Scuola Vela per bambini e ragazzi e corsi per adulti con lo scopo di avvicinarli alla cultura del mare e del diporto. Quest’anno la FIV ha scelto alcune città tra cui Trieste per organizzare il 2 giugno nei circoli più rappresentativi il Vela Day, un’occasione festosa per far conoscere alle giovani generazioni lo sport della vela. Anche la STV ha aderito alla manifestazione, come riferiamo a pagina 11.
SPORT Il podio triestino della Coppa Bongo.
BONGO E ALPE ADRIA APRONO LA STAGIONE
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estoso inizio di stagione con la Coppa Bongo e Alpe Adria Cup per la classe Finn disputate sabato 8 e domenica 9 aprile. Due giornate di sole estivo in cui si sono sfidate 25 imbarcazioni provenienti da Italia,Austria e Slovenia. Sabato il vento leggero da Ovest ha consentito di disputare due prove, mentre domenica i concorrenti si sono misurati con tre prove sempre con vento leggero. Dominio assoluto di Alessio Spadoni (Canottieri Aniene) che si è aggiudicato lo storico challenge Coppa Bongo, seguito da Bruno Catalan (STV); terzo lo sloveno Jan Orel (Jadro Koper). Domenica 9 aprile sono scese in mare anche le derive per la regata d’apertura della stagione organizzata da STV e YCA. Una festa della vela che ha animato il golfo con circa cinquanta imbarcazioni. Star: 1) Michele Paoletti-Matteo Nicolich (Svbg), 2) Guglielmo Danelon-Agostino Rodda (YCA), 3) Andrea Bernardi-Gabriele Deangelis (STV). 420: 1) Tinej Sterni-Leo Filipovic (Sirena), 2) Giorgia Sinigoi-Sara Zuppin (Cupa- Sirena), 3) Silvia Penso-Giulia Bernardi (STV).
Europa: 1) Paolo Sain (Svoc), 2) Giulia Ceschiutti (STV). Laser standard: 1) Maurizio Demarch (STV), 2) Marco Mazzaroli (SNPJ), 3) Pietro Riavez (STV). Snipe: 1) Fabio Ronchelli-Daniela Semec (Svbg), 2) Pietro Fantoni-Marinella Gorgato (CDVM-YCA), 3) Enrico Michel-Antonia Contin (SVOC). Per l’assegnazione dell’Alpe Adria Cup si è dovuto attendere il risultato in combinata con la regata svoltasi sul Wörthersee il 22 e 23 aprile. Si è trattato di un fine settimana di successo per la Vela. Dopo un primo e un secondo, con il vento leggero di sabato, Bruno Catalan si è accordato con Eolo per non far arrivare il vento la domenica e disputare altre prove, vincendo quindi la regata e aggiudicandosi anche il trofeo Alpe Adria Cup che somma pure la classifica della Coppa Bongo. Sul podio, al terzo posto, anche un brillante Francesco Faggiani, mentre Umberto Giugni si è aggiudicato il soggiorno offerto dalla Falkensteiner Hotels.
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SPORT
TITOLO ITALIANO A GIULIA CESCHIUTTI Terza assoluta e prima femmina al Tricolore di Classe Europa organizzato dalla STSM
G Il podio.
Giulia a una partenza (notare l’ottima posizione del numero velico 1159). Foto Fabio Bassan.
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ran pavese alla Triestina della Vela per il titolo italiano Classe Europa femminile portato da Giulia Ceschiutti ai primi di giugno. Il nostro giovane medico chirurgo si è così ripresa il titolo già vinto undici anni fa, nel 2006, quando regatava per il Sirena. Giulia è molto felice del risultato in quanto non si aspettava di spuntarla dopo che aveva visto fra le iscritte la temuta Laura Foglia, di Genova, che negli anni passati era molto più forte di lei. Ma al largo di Punta Grossa, quando il vento ha soffiato anche a 18 nodi favorendo i concorrenti più pesanti rispetto ai mingherlini, Giulia non ha avuto problemi e nelle nove prove ha fatto due secondi posti, cinque terzi e due quarti, classificandosi al terzo posto e prima delle femmine, davanti alla Foglia (STSM), quinta, e alla nostra Elisa Degrassi. Ha vinto Leonardo Passinetti, di Fano, che ha preceduto il campione uscente Paolo Sain sempre in splendida forma nonostante gli anni. La Ceschiutti racconta che Paolo è un maratoneta e ogni giorno copre centinaia di chilometri in bicicletta. Terzo posto maschile al capoflotta Alan Travaglio, direttore sportivo della Società Triestina Sport del Mare, cui va riconosciuto il merito
di avere ridato vita e slancio alla Classe Europa organizzando nel 2016, dopo diversi anni, un Campionato italiano della Classe che aveva perso vigore da quando nel 2004 era stata estromessa dalle Olimpiadi. Travaglio, ex europeista, si è ripetuto quest’anno coinvolgendo nella manifestazione diversi agonisti, tra i quali proprio la Foglia che, trasferitasi a Trieste per motivi di lavoro, si è portata dietro anche la sua barca. A Trieste oggigiorno ci sono una quindicina di Europa, e diverse anche in altre parti d’Italia. Ma a causa degli alti costi di trasferta, al campionato della STSM hanno partecipato per lo più barche locali. L’Europa è una barca molto adatta alle ragazze. Infatti i ragazzi, dall’Optimist vengono catapultati o sul 420 o sul Laser, dipende dal fisico che hanno. “Se sono magri – commenta Giulia - vengono mandati sul 420, altrimenti in Laser dove ci si rompe la schiena. L’Europa è certamente più divertente”.
SPORT
GRAN PAVESE ANCHE PER ALBERTO LONZA Si è laureato campione italiano in ORC Altura. Secondo posto per Stefano Longhi
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opo cinque giorni di regate si è concluso il Campionato italiano assoluto ORC Vela d’Altura “Trofeo Stroili”, organizzato dallo Yacht Club Hannibal. Iscritte 75 imbarcazioni, tutte di livello agonistico molto alto. “Stregonia” di Marina Simoni si è posizionata 20.a assoluta e 10.a in classe Crociera Gruppo B. Tra i numerosi Soci della STV presenti alla competizione, risultati di rilievo sono stati conseguiti da Alberto Lonza che, in qualità di tattico su “Lady Day 998”, ha vinto il titolo italiano in Crociera Gruppo B, e Stefano Longhi che, tailer sullo Swan 42 “Sheera”, ha concluso al secondo posto assoluto nella classe Regata Gruppo A.
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SPORT
TUTTO IL MONDO GUARDA A TRIESTE Il campionato iridato ORC nel nostro golfo Un titolo portato alla STV da Paolo Pinelli
Le autorità intervenute a Porto San Rocco alla cerimonia inaugurale del Mondiale ORC.
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l Campionato mondiale ORC ha portato alla STV un nuovo titolo iridato per merito di Paolo Pinelli primo classificato tra i Corinthian (velisti dilettanti) in Classe A su “Zerocloud”. Pinelli ha così bissato il titolo che aveva vinto nel 2012. Sul podio anche Alberto Lonza, terzo classificato su “Lady Day 998” in Corinthians classe
L’omaggio alle bandiere delle Nazioni partecipanti.
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C, e Stefano Longhi, pure lui terzo su “Sheera” in classe A. Della Triestina della Vela hanno partecipato al Mondiale diversi altri velisti, vediamo di ricordarli sperando di non dimenticarne qualcuno: Lorenzo Bodini 7.o su “Low Noise II”, C (ricordiamo che Bodini aveva vinto il titolo mondiale ORC nel 2014); Marco Bodini 17.o
SEDE (“Blue Sky”), B; 23.i Federico Stopani, Stefano Sferza e Stefano Busechian (“Geex”), C; 27.o Sandro Ulcigrai (“Vahinè 5”), B; 30.i Marina Simoni, Maurizio Sambo, Marco Penso, Sergio Irredento (“Stregonia”), C; 43.o Andrea Bernardi (“Cuore Matto”), C; 44.i Bruno Catalan e Dani De Grassi (“Charlie Victor”), B; Gli occhi del mondo velista sono rimasti puntati su Trieste in occasione di questo Campionato che ha visto schierate 116 imbarcazioni e il fior fiore degli equipaggi - complessivamente circa milleduecento persone - delle 19 Nazioni partecipanti. La cerimonia inaugurale si è svolta a Porto San Rocco, preceduta dal discorso introduttivo del patron Roberto Sponza. Come doveva essere l’atmosfera è stata festosa, ma molti dei presenti avrebbero gradito un po’ più di contegno dalle retrovie del pubblico soprattutto quando è stato eseguito l’inno nazionale. Un grande rimorchiatore della Tripmare ha reso omaggio alle bandiere sventolanti sul molo esterno azionando le pompe antincendio. Da quel momento è stato solo sport, agonismo puro. Molte persone sono accorse domenica 3 giugno sulle Rive per assistere alla partenza della re-
gata lunga, ma sono rimaste un po’ deluse perché si aspettavano una sfilata delle barche nel bacino di San Giusto prospiciente Piazza dell’Unità: cosa impossibile, dato l’alto numero di partecipanti. Il “via” è stato dato all’altezza di Barcola. Ed è stato comunque un grande spettacolo. A seconda delle classi, le barche hanno raggiunto dapprima una boa di disimpegno al largo di Santa Croce o un’altra al largo di Sistiana, poi hanno fatto rotta sulla Paloma, la boa oceanografica al centro dell’Adriatico fra Grado e Pirano, distante circa 8 miglia dalla costa. Dalla Paloma a Pirano e di nuovo Paloma-Pirano, chi due, chi tre, chi quattro volte, a seconda della classe di appartenenza, e quindi tutti verso San Giovanni in Pelago al largo di Rovigno. Il vento, leggerissimo, ha messo a dura prova gli equipaggi. Meno male che nella notte ha fatto un po’ di brezza e tutte le imbarcazioni sono riuscite a completare il percorso. In totale i partecipanti hanno coperto fra le 105 e le 130 miglia. Nelle altre giornate del Campionato si è regato su bastoni, alternativamente in acque slovene o davanti a Barcola dove c’era un po’ più di vento. L’equipaggio di “Zerocloud” festeggia il titolo mondiale.
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CATALAN CAMPIONE EUROPEO LEGEND Regate di Finn in Ungheria e a Grado sotto le evoluzioni delle Frecce Tricolori
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runo Catalan si è aggiudicato il titolo di campione europeo Master Legend (la categoria dai 70 anni in su) nella Finn Master Euro Cup svoltasi a Tihany sul lago Balaton in Ungheria dal 5 al 9 giugno. Bruno è risultato 22esimo assoluto su novanta partecipanti che hanno regatato il primo giorno con vento forte, il secondo con vento più leggero e discontinuo. Restando tra i Finn, è da ricordare che sotto le suggestive evoluzioni della Pattuglia Acrobatica Italiana si sono disputate a Grado il 13 e 14 maggio cinque regate con vento medio leggero valide per la Coppa Italia della classe. Quaranta i concorrenti, arrivati anche da Austria e Russia. Primo su tutti l’atleta russo Vladimir Krutskikh. Buona prova del nostro Francesco Faggiani, classificatosi all’ottavo posto. Bruno Catalan, troppo impetuoso per due partenze anticipate, ha terminato la prova ventiquattresimo, aggiudicandosi comunque la coppa per il primo dei Legend.
GIULIO GIOVANELLA INCONTRA I GIOVANI
Giulio Giovanella, da anni nel team di Prada, durante una breve visita a Trieste ha voluto incontrare gli atleti e gli allievi della Scuola di vela. I giovani hanno ascoltato con interesse e non celata invidia i racconti dei suoi trascorsi su Luna Rossa Giulio ha spronato i ragazzi a continuare ad amare la vela e a perfezionarsi sempre di più in quanto un’attenta preparazione può essere foriera anche di grandi soddisfazioni professionali.
Summer Break e Vela Day: opportunità di gioco e scuola per giovani e ragazzi
SPORT
A PORTE SPALANCATE
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er la prima volta quest’anno è stato organizzato il Summer Break, un open day di presentazione dei Centri estivi e delle attività ludico-sportive per la stagione estiva rivolta ai bambini e ragazzi. Anche la STV è stata invitata a partecipare per la promozione della Scuola Vela. L’evento si è svolto il 27 maggio nello stabilimento balneare Ausonia. Insieme a noi erano presenti numerosi gruppi e associazioni che hanno fatto conoscere alle famiglie proposte sportive e culturali. Sono state allestite vere e proprie piattaforme di gioco dove i ragazzi hanno potuto sperimentare laboratori ludici, musicali, giocare a tennis, a basket e naturalmente andare a vela. Sotto lo sguardo attento del nostro istruttore Stefano Cigui molti bambini e ragazzi hanno fatto alcuni bordi di prova in tutta sicurezza sugli Optimist che abbiamo portato nella piscina dell’Ausonia. Molti genitori hanno poi iscritto i loro figli alla nostra Scuola Vela. Grande festa della vela anche il 2 giugno con il Vela Day, un’iniziativa promossa dalla FIV in tutta Italia per promuovere lo sport del mare e della vela tra i giovani e giovanissimi. Non potevamo mancare all’appuntamento e così abbiamo aperto le porte della STV per tutta la giornata. Numerose le attività proposte insieme agli istruttori e ai nostri allievi che hanno organizzato uscite in mare con le nostre derive, mini corsi di nodi e uscite in gommone in Sacchetta per i più timorosi. Sono stati distribuiti il materiale informativo della Scuola Vela e tanti gadget per tutti i partecipanti che per la giornata hanno avuto una speciale iscrizione FIV dedicata all’evento. Chissà che anche attraverso questi appuntamenti in qualcuno dei partecipanti non nasca l’amore per lo sport della vela e per il nostro circolo! Sarebbe la conferma dell’utilità di manifestazioni del genere che vedono spalancarsi le porte della STV a tutta la cittadinanza.
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SPORT
LA FOR CHILDREN 2017 PASSERÀ ALLA STORIA Pieno successo arriso alla veleggiata per giovani marinai di tre Onlus cittadine
Tre momenti della giornata: una premiazione, Elena Gianello e un’uscita in mare.
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na giornata perfetta di sole e di leggero Libeccio ha fatto da cornice all’ottava, eccezionale, edizione della Sailing for Children, la veleggiata di beneficenza che ha l’obiettivo di favorire la partecipazione delle persone disabili allo sport della vela e il cui ricavato viene devoluto alle Onlus Azzurra, Calicanto e alla Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. Nella competizione si sfidano equipaggi formati da bambini e ragazzi disabili
e velisti esperti ospitati sulle imbarcazioni messe a disposizione dagli armatori. Quest’anno hanno partecipato circa trenta ragazzi con gli accompagnatori della Onlus Calicanto, tra i promotorori dell’iniziativa, molti dei quali hanno già partecipato a quasi tutte le edizioni della Sailing for Children acquisendo esperienza e doti marinaresche. La veleggiata è diventata un vero e proprio appuntamento sportivo rientrando a pieno titolo nel calen-
dario delle manifestazioni sportive promosse dalla STV. Un’esperienza speciale che consente di condividere gli aspetti migliori dello sport: coraggio, rispetto delle regole e sana competizione. Trentacinque le imbarcazioni in partenza suddivise in sei classi a seconda della lunghezza f.t. tutte a contendere il podio a “Goofy” (SVBG) di Rocco Pietro Perelli vittorioso da tre edizioni consecutive. All’ultima boa il vento calante e la corrente contraria hanno rallentato la veleggiata delle imbarcazioni nelle posizioni di coda consentendo comunque a trentadue barche di tagliare il traguardo. Per la quarta volta consecutiva prima su tutte “Goofy” (SVBG) di Perelli con a bordo Davide Persico e Stefania Maschietto della Calicanto che si aggiudica il Trofeo 2017, seguita da “Mister No” (STV) di Stefano Malagodi e “Xpresso” (YCA) di Anna Illy con a bordo Daniele Paolino ed Elena Gianello. Ecco l’ordine di arrivo e i premiati per ciascuna categoria: Fino a 7.49 m. l.f.t.: 1) “Nibbio” (STV), Piero Barcia; 2) “Bibi II” (LNITS), Gianandrea Crismancich; 3) “Meringa” (LNITS) di Massimo Bani. Da 7.50 a 8.49 m.: 1) “Mister No” (STV), Stefano Malagodi; 2) “Kailua” (STSM), Franco Bradaschia con a bordo Alessandro Maizan e Francesco Farci. Da 8.50 a 9.49 m.: 1) “Goofy” (SVBG), Francesco Rocco Perelli; 2) “Pioniere” (STV), Marco Penso; 3) “Un sogno” (STV), Giorgio Brezich. Da 9.50 a 10.49 m.: 1) “Bonita” (LNITS), Claudio Spangaro; 2) “Fra’ Diavolo” (STV), Umberto Maria Giugni con a bordo Alberto De Iuri e Manuel Briscek; 3) “Seconda Luna”
Silvia e Giulia premiate da Dipiazza.
(STV), Nicolò Trani con a bordo rappresentanti della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. Da 10.50 a 11.49 m.: 1) “ Stregonia” (STV), Marina Simoni; 2) “Geex” (STV), Federico Stopani con Luca Trebbi e Valentino Tomadin; 3) “White Flint” (STV), Sandro Ulcigrai con Lisa Cepak, Costanza Vales e Fabrizio Cina. Oltre 11.50 m.: 1) “Xpresso” (YCA), Anna Illy con Daniele Paolino ed Elena Gianello; 2) “Frizzantino” (LNITS), Pierpaolo Scubini; 3) “Simun V” (STV), Gianfranco Longhi con Davide della Valle e Daniel Velikonia. Ancora una volta il mondo della vela e delle associazioni Onlus hanno fatto squadra dimostrando che sul campo di regata non ci sono limiti e disabilità, ma solo passione, volontà e collaborazione reciproca.
Il Primo Maresciallo Gianluca Distefano, comandante di motovedetta della Capitaneria di Porto, con la Vicepresidente Marina Simoni.
Pronti per l’imbarco sulla motovedetta della Capitaneria di Porto.
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DALLA KIELER WOCHE ALLE REGATE IN GOLFO 420
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All’edizione 2017 della Kieler Woche, uno dei più grandi eventi della vela a livello mondiale, ha partecipato anche il team 420 della Triestina della Vela, accompagnato dall’allenatore Nejc Dolinšek. La flotta della classe 420 era composta da 140 equipaggi provenienti da quindici Nazioni. Sono state disputate complessivamente dieci prove, caratterizzate da vento forte, con raffiche che sfioravano i 30 nodi. Il nostro miglior equipaggio, misto formato da Silvia Penso e Nicolas Starc, quest’ultimo della SVBG, ha dimostrato di avere tanta grinta e un grandissimo spirito di squadra concludendo con un ottimo piazzamento, al 16.o posto nella flotta Gold, superando se stesso pur con solo tre allenamenti alle spalle. L’equipaggio femminile Elisa Degrassi-Eugenia Fabris si è classificato 38.o nella flotta Silver, mentre quello maschile, Vincenzo Malagodi-Alessandro Martinolli, è stato decimo nella Bronze. Si é rivelata un’esperienza molto costruttiva da tutti i punti di vista.
Domenica 11 giugno - Trofeo Baia di Sistiana, valido per il campionato zonale Optimist. Splendide condizioni di vento e onda hanno permesso lo svolgimento di tre prove. Alessandro Valentinis conferma i progressi e si piazza sesto. 9-10 giugno - 3a tappa a Ravenna del Circuito nazionale Kinder Cup, 240 ragazzi tra Juniores e Cadetti provenienti da tutta Italia. Sei le prove disputate con condizioni di vento che oscillavano tra i 6 e i 10 nodi. Tra i nostri atleti Juniores, Luca Fajman si posiziona al 41.o posto, su un totale di 115 atleti. Tra i Cadetti, Elena Degrassi si classifica 35.a su un totale di 110 partecipanti.
LASER 29-30 aprile - Regata zonale, organizzata della Società Velica Oscar Cosulich. Sono state portate a termine solo due prove in due giorni di regata, il vento era troppo leggero e instabile.
AGGIORNIAMO L’ALBO D’ORO
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2015 Campione mondiale ORC C Campione italiano ORC A
L. Bodini P. Pinelli
2016 Campione europeo ORC cl. AB Campione nazionale GG Master Finn Campione nazionale Master Legend Finn
P. Pinelli B. Catalan U.M. Giugni
2017 Campione mondiale Corinthians ORC cl. A Campione italiano ORC Corinthians Campione nazionale femm. Europa Campione europeo Master Legend Finn
P. Pinelli A. Lonza G. Ceschiutti B. Catalan
Comunque i nostri atleti sono riusciti a ottenere buoni risultati: Alessandro Medvescek si è classificato primo under 19, mentre Maurizio Demarch primo come over 35. 19-21 maggio - Terza Italia Cup Laser a Campione del Garda, organizzata dal Circolo Univela. La regata, iniziata il 19 maggio, si è sviluppata su quattro prove, di cui tre svolte all’ultimo giorno, tutte caratterizzate da vento sui 15/18 nodi. Hanno partecipato: Marco Allocchio in 4.7, che continua a scalare le classifiche arrivando 40.o su 135, Federico Borghi in Radial 49.o su 112, Nicola Delalle in Radial 97.o su 112 e Christian Vicig in 4.7 alla sua prima Italia Cup 100.o su 135. 19 maggio - Quinta prova del Campionato zonale organizzata della Società Triestina Sport del Mare. Due le prove portate a termine con vento moderato da Sud. Nei 4.7 Christian Vicig conquista il terzo posto assoluto. Federico Borghi per poco sfiora il podio e viene penalizzato a causa di una partenza anticipata. Giulia Ceschiutti si è classificata terza assoluta e prima delle femmine al Campionato italiano della classe Europa organizzato in concomitanza con la Zonale Laser. Dell’exploit di Giulia abbiamo già detto a pag. 6. 11 giugno - Ultima tappa della Italia Cup della stagione 2017 a Scarlino, con la partecipazione di circa 250 Laser tra 4.7, Radial e Standard. Sei bellissime prove con una termica sui 10/12 nodi e che ha permesso al nostro atleta Federico Borghi di classificarsi 16.o nella classifica Gold Radial.
SNIPE Domenica 11 giugno - 16esima edizione della manifestazione internazionale German Open Championship riservata alla classe Snipe, in concomitanza con la 3a regata Nazionale (Coppa Duca di Genova), il Piada Trophy e la Franz Joseph Cup, organizzata dall’ Associazione Velica Trentina. Su un totale di 53 partecipanti l’equipaggio Stefano Longhi-Eleonora Zuzic conquista il terzo gradino del podio per il German Open, il Piada Trophy e la terza regata Nazionale. L’equipaggio Sergio Irredento-Marina Senni si posiziona al 27.o posto, mentre Maurizio Protti-Chiara Lamonarca chiudono al 41.o posto.
ALTURA 5-13 maggio Rolex Capri Sailing Week Ottima prestazione dei nostri Soci Federico Stopani, Stefano Busechian e Stefano Sferza che si sono classificati al secondo posto nella classe 3-4 con il Vrolik 37 “Geex”, imbarcazione con cui hanno partecipato anche al Campionato mondiale Orc di Trieste (vedi a pag. 8).
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SPORT
ANTICHE VELE: LA STV SI FA SEMPRE ONORE
Regate in giugno a Portopiccolo e a Venezia
Enrico Pellegrini, armatore di “Darling III”, sul podio a Venezia assieme a Massimo Cibibin (foto Matteo Bertolin).
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l 10 e 11 giugno si è svolta la seconda edizione di Portopiccolo Classic - Trofeo Itas Assicurazioni, organizzato da Portopiccolo Yacht Club in collaborazione con l’AIVE. Successo pieno delle imbarcazioni della Triestina della Vela. Sul primo gradino del podio per la classe Epoca “Un sogno” di Giorgio Brezich, “Shahrazad” dei fratelli Alunni Barbarossa prima nella categoria Classici, mentre nella Passe-
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re si è aggiudicata la vittoria “Lucia” di Sirio Leone. Il 24 e 25 giugno a Venezia, al “V Trofeo Principato di Monaco - Le Vele d’epoca in Laguna”, la STV è salita sul podio al secondo posto nella categoria dei “classici” con “Darling III” di Enrico Pellegrini, mentre “Shahrazad” si è qualificata quarta. La regata era valida come seconda tappa della Coppa AIVE dell’Adriatico, che si concluderà a ottobre a Trieste.
IL DIRETTIVO DELLA STV OSPITE DELL’ADRIACO
CIGUI PARLA AGLI ATLETI DI PREPARAZIONE MENTALE
Il 28 marzo il Direttivo dello Yachting Club Adriaco, alla vigilia del rinnovo delle cariche sociali, ha voluto salutarci con una cena presso il loro club a suggello di una proficua e amichevole collaborazione. Il Presidente uscente Francesco Rossetti Cosulich ha ricordato il lavoro e le attività organizzate insieme, in particolare le regate di apertura della stagione, quelle sociali come pure le collaborazioni per tutti gli eventi organizzati dalla FIV, ringraziando il Presidente Marco Penso e tutto il Consiglio direttivo della STV.
Forse non tutti sanno che il nostro allenatore Stefano Cigui è anche consulente di psicologia dello sport. In questa veste è stato invitato il 9 marzo dallo Yacht Club Adriaco a tenere una conferenza rivolta agli atleti dal titolo “Prepararsi mentalmente può fare la differenza?” In una sala gremita di giovani, Cigui ha spiegato in modo semplice e chiaro anche con l’ausilio di slides, test e giochi come la preparazione mentale nello sport è di fondamentale importanza al pari di quella atletica.
SEDE
PULMINI E GOMMONI RIMESSI A NUOVO
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rimavera di restyling per i pulmini della squadra agonistica, per i gommoni e il motoscafo sociale che si sono rifatti il look con il nuovo logo STV. Per alcuni automezzi è stato necessario un lavoro più profondo con sedute dal carrozziere che li ha restituiti “quasi come nuovi”. Informiamo infine che in Segreteria anche il catalogo del nuovo abbigliamento sociale e agonistico.
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LIBRI
ARRIGO PETRONIO “DOTOR IN SEGADURA” La straordinaria vita di un Maestro d’ascia
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el primo giorno d’estate un folto pubblico, al limite della capienza della nostra sala, composto da amici di una vita, soci, armatori ed estimatori, ha assistito alla presentazione della biografia di Arrigo Petronio, Maestro d’ascia e nostro Socio. Il libro “Arrigo Petronio – dotor in segadura“, curato da Flavia Segnan per la Luglio Editore, ripercorre l’intera carriera di Petronio partendo dall’infanzia a Pirano negli Anni Trenta, al lavoro nelle saline, al primo impiego al Cantiere San Giusto di San Bernardino. La biografia ha un taglio e un respiro particolarmente interessanti grazie alla sensibilità dell’autrice che – come lei stessa ha dichiarato – non sapeva nulla di barche e di cantieri prima di incontrare Arrigo. La Segnan è riuscita a trasporre in scrittura i suoi racconti di vita familiare, i difficili e costruttivi anni a Pirano, l’esperienze del duro lavoro nelle saline sulle orme di nonno Menego e poi nel cantiere San Giusto di Pirano che gli avrebbe tracciato e segnato il destino. Arrigo lascia infatti le saline quando gli arriva la notizia che al nuovo stabilimento di costruzioni navali San Giusto stanno cercando apprendisti. Narciso Orel il capocantiere, visto il fisico mingherlino, non vuole prenderlo, ma proprio grazie al suo passato nelle saline e alle mani segnate dal duro lavoro viene convinto ad assumerlo il 18 febbraio del 1943. Sempre Narciso Orel lo pungolerà alcuni anni più tardi a
costruire la sua prima barca: un beccaccino. Si uniranno all’avventura Fausto Radivo e Giovanni Muiesan. Nella soffitta del nonno, dopo aver livellato tutte le tavole del pavimento, Arrigo disegna a grandezza naturale il progetto dello Snipe e con il legno procuratogli da Orel realizza la sua prima barca, il “Pirata”. Visto l’ottimo lavoro, il sig.Pertot proprietario del cantiere regalerà a ciacuno dei tre compagni una vela Zadro, che Arrigo andrà a ritirare in Androna Campo Marzio a Trieste. Commoventi le pagine in cui Flavia Segnan ci riporta al momento del varo del “Pirata” nell’aprile del ’47. Tutta la riva gremita di piranesi, ma soprattutto la presenza della mamma di Arrigo che gli porta in dono un mazzo di fiori, che Arrigo impacciato butta velocemente sotto coperta non conoscendo ancora le usanze marinaresche. Da quel giorno, per omaggiare quel gesto materno, tutte le barche che Arrigo varerà avranno sempre un mazzo di fiori a prua e la benedizione. Tutte tranne la “Anna B”; l’armatore infatti rifiutò l’usanza e come ricorda Arrigo fu l’unica sua imbarcazione a non aver vinto alcuna regata. Il “Pirata” partecipa alla sua prima regata, la Settembrina, classificandosi al settimo posto e Arrigo riceve la prima offerta di vendita. Incredulo incassa 80 mila lire, un successo! Nel corso della presentazione il nostro Niki Orciuolo ha dialogato con Arrigo, che non si è fatto pregare e ci ha regalato aneddoti e tante storie degne di una vita romanzesca. Gli anni difficili del “ribalton”, il trasferimento a Trieste nel 1948, gli anni di navigazione intorno al mondo e le numerose collaborazioni con vari cantieri triestini, in particolare con Craglietto e Pecarich che diverrà suo socio nel cantiere in Androna Santa Tecla, fino alla fondazione della sua ditta di carpenteria navale nel 1984 e il passaggio del testimone al figlio nel 1990. Ma i ricordi più vivi sono soprattutto quelli del cantiere di Androna Santa Tecla, momenti
LIBRI avventurosi e ricchi di soddisfazioni. Le peripezie e le soluzioni ingegnose per far uscire le barche dal cantiere, spesso troppo larghe o troppo alte per passare attraverso i muri. Tanti tra i presenti in sala sorridono e annuiscono per essere stati testimoni a molti di quegli episodi. In quel cantiere sono passati i nomi più prestigiosi dello yachting internazionale. Armatori e progettisti tra i più titolati: Giorgio Falck, Sparkman &Stephens, Carlo Sciarrelli, Claudio Colonna, Dick Carter, Riccardo Pergolis, Studio Sciomachen, Nicolò Ferro. E il suo più amato progettista Andrea Vallicelli. Petronio ci racconta che nell’edizione del 1976 della Barcolana le sue imbarcazioni “Balanzone”, “Raguseo” e “Histria” sono giunte ai primi tre posti assoluti, mentre nel ’79 l’”Histria”, il “Gargantua” di German Frers e il “Manua” si contesero, tra le venti barche italiane partecipanti, un posto per l’Admiral’s Cup. Fra le tante barche di legno che Arrigo ha contribuito a realizzare o a restaurare, yacht da diporto e da competizione, ricordiamo: “Astarte”, “Sandra”, uscite dalla matita di Carlo Sciarrelli, “Guia II” , “El Raguseo”, “Ziggurat”, “Roberta III”, “Janega”, “Nibbio”, “Susan Joy”, ecc. Nel libro ritroviamo anche un regalo che Vallicelli ha fatto ad Arrigo: la trascrizione di un’intervista telefonica nel corso della quale il progettista ricorda come quegli anni per lui siano stati i più importanti sia per la sua formazione sia perché “c’era un fermento di idee progettuali straordinario nel settore delle imbarcazioni a vela da regata e da crociera che oggi non si registra più. Una stagione ricca d’iniziative in cui avveniva il passaggio storico importante da una produzione tradizionalmente artigianale a una di serie, con processi di tipo semi-industriale, se non proprio industriale”. “Da Arrigo e dal suo socio - ricorda Vallicelli - ho avuto sempre proposte di modifiche e soluzioni ingegnose che ho sempre accettato
e seguito di buon grado. E i risultati in mare ne sono la testimonianza visto che le barche uscite dalla sua penna e dalle magiche mani del Cantiere hanno trionfato su tanti campi di regata”. E poi arriva il complimento più grande, dove Vallicelli fa un parallelismo in ambito musicale e paragona Petronio & Pecarich ai Guarnieri del Gesù, agli Stradivari. Grazie al puntiglioso lavoro della Segnan possiamo ritrovare nella biografia le schede tecniche delle sue principali imbarcazioni arricchite da note e aneddoti. Come pure pagine di testimonianze di amici e consoci della STV che hanno voluto lasciare un ricordo o una frase poetica come Niki Orciuolo e Pino Bollis che ne tratteggia nella postfazione il lato “istriano” e generoso. Arrigo Petronio: un uomo nato sul nostro mare e che al mare ha dato barche bellissime, vere signore del mare che possiamo ammirare ancora oggi in vari porti del Mediterraneo.
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Puntuale l’appuntamento con il bon ton marinaresco uscito dalla penna del nostro Socio Giulio Stagni. In questa pagina vi proponiamo una tavola tratte da “Piedemarino”, edito da Incontri Nautici. Doveroso il ringraziamento all’Editore per averci permesso la pubblicazione di alcune strisce.
CARNEVALE DEI BAMBINI
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ome ogni anno, c’è stata festa grande al Carnevale dei bambini tenutosi nel nostro salone. Meno male che due brave animatrici hanno saputo tenere a bada la banda scatenata di mascherine impegnate in giochi e balli. I più piccini, attaccati alle gonne di mamme e nonne, ancora dubbiosi se gettarsi o meno nella mischia, hanno osservato stupiti le evoluzioni dei loro compagni che indossavano sgargianti costumi e urlavano di felicità.
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CULTURA
FORSE QUEL PIRATA ERA UN BRAV’UOMO Long John Silver si mette a nudo Secondo appuntamento della rubrica dedicata alla lettura del mare, questa volta parleremo di un grande classico: “La vera storia del pirata Long John Silver” di Björn Larsson. Un romanzo unico nel suo genere, in cui l’autore si cimenta in un coraggioso esperimento letterario, una sorta di sequel, per ridare vita a Long John Silver, il temibile pirata con una gamba sola, protagonista insieme al giovane Jim Hawkins de “L’Isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson.
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l romanzo di Stevenson si conclude e di Long John Silver si sono perse le tracce, scompare nel nulla a bordo di un canotto per sfuggire alla forca. Ora lo ritroviamo in Madagascar, ormai vecchio, acciaccato e solo. Accanto gli è rimasto solo il fedele Jack, lo schiavo a cui aveva restituito la libertà. Sa che ormai non
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gli resta molto da vivere e decide di raccontare tutta la verità sulla sua vita, in una lunga lettera da far avere in qualche modo a Jim, il ragazzo protagonista de “L’isola del tesoro”. “...volevo che John Silver non avesse una cattiva reputazione, che non si prendesse per oro colato tutto quello che era stato detto sul mio conto, che avesse l’ultima parola, com’era sua abitudine, o almeno potesse dire la sua, e che la gente sapesse che anche lui era una specie di essere umano, solitario e singolare, con la sua maledetta mania di avere le spalle libere, ma pur sempre una specie di essere umano...”. E così si viene a scoprire che John Silver non è un pirata come tutti gli altri, è un uomo istruito dotato di grande intelligenza e astuzia. Pirata quasi per caso, la vita sembra, a un certo punto, non concedergli altra possibilità per essere un uomo libero. Non ama bere e mette in banca i soldi ricavati dalle fruttuose scorribande con i più famosi pirati del calibro di Flint. Allergico a qualsiasi forma di costrizione o sopruso, John Silver è animato soprattutto da un immenso amore per la vita e la libertà, e farà di tutto per preservarle, a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, ma è nello stesso tempo dotato di un forte senso di giustizia e di un suo particolare codice etico che più di una volta lo faranno agire in modo da mettere a serio rischio la sua vita. Innamorato del mare. Marinaio provetto, il suo coraggio e la sua affidabilità faranno di lui il compagno ideale, stimato e apprezzato dai capitani intelligenti, odiato e strapazzato da quelli che temevano la sua competenza e il suo ascendente sull’equipaggio. Quartiermastro di Flint ed Edward Englad, Long John Silver ci racconta del suo incontro a Londra con Daniel Defoe (l’autore di “Storie di pirati”) e di come si presta a essere una sorta di testimone vivente dell’epopea della pirateria ormai giunta alla fine dei
linea di Stevenson ci fa capire come ognuno di noi ha il suo lato oscuro e che il bene il male sono spesso mere convenzioni sociali e tutto dipende in fondo dalla parte in cui ti trovi. Ma questo lungo racconto non è solo un romanzo di mare e d’avventura, è un diario intimo, il soliloquio di un uomo che giunto alla fine dei suoi giorni, con grande onestà e senza sconti, mette a nudo la sua anima e pone in discussione le sue scelte di vita. Come tutti i grandi romanzi “La vera storia del pirata Long John Silver” si presta a più chiavi di lettura: sta a noi scegliere quella che più ci aggrada ma, una cosa è certa, Long John Silver, pur essendo un personaggio frutto del genio letterario, è il più vero dei pirati! Tiziana Oselladore
CULTURA
suoi giorni, a patto di non essere menzionato nel libro che questi si accingeva a scrivere; con questo espediente letterario, l’autore ci introduce nel mondo dei pirati svelandone efferatezze e ingenuità e il codice egalitario che reggeva la comunità di questi “gentiluomini di ventura”. I ricordi si susseguono fra arrembaggi, fughe rocambolesche, insidie della bonaccia, ammutinamenti, tempeste e giri di chiglia, gli abusi dei capitani, e le difficili condizioni di vita dei marinai. Silver ci trascina in un mondo che ci fa ritornare ragazzi a seguire con lo sguardo incantato le incredibili avventure del nostro eroe, sì perché è proprio questo il punto, alla fine, John Silver il terribile pirata con una gamba sola soprannominato Barbeque, diventa il nostro eroe. Qui la grande abilità dell’autore, che fedele alla
LE VELE IMPERIALI DELLA BELLE ÉPOQUE Il 24 febbraio è stato presentato il libro del nostro Socio Giulio Stagni “Vele imperiali” - La Belle époque dello yachting dal Mar Baltico all’Adriatico”, edito da Incontri Nautici. Le splendide illustrazioni di Giulio Stagni raccontano le origini dello yachting in Olanda e il suo sviluppo in Inghilterra giungendo fino a noi in Adriatico. È un libro che tutti gli amanti della storia della vela dovrebbero avere nel cassetto e la folta presenza di pubblico lo ha testimoniato. A dimostrazione che il testo non è stato apprezzato solo dai nostri Soci segnaliamo che è stato premiato a Roma all’ottava edizione del Premio giornalistico letterario Carlo Marincovich nella sezione cultura del mare/saggi.
ELENA GIANELLO PRESENTA IL SUO LIBRO La Triestina della Vela ha ospitato il 20 aprile la professoressa Elena Gianello, presidente della associazione Onlus “Calicanto”, che ha presentato il suo libro “Calicanto, il sogno fiorisce - nasce lo sport integrato”, Corvino edizioni. Il libro è stato scritto per celebrare i primi quindici anni di attività dell’associazione con la quale collaboriamo nell’organizzazione della regata di beneficienza Sailing for Children. Il ricavato delle vendite del libro è stato devoluto alla Calicanto.
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... PRIMA DELLA PISCINA “BIANCHI”
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l nostro porticciolo Sacchetta, ora diventato quasi esclusivamente di uso sportivo, negli anni ha subito grandi cambiamenti. Fino agli anni ’50, del secolo scorso, era la località dove avevano ormeggio le barche da lavoro e anche alcune navi che andavano a scaricare i loro prodotti ai Frigoriferi Generali. L’area era servita da tanti garofolini in pietra, in metallo, e da boe che venivano usati per ormeggiare i grandi mezzi navali. Poi sono iniziati i lavori che hanno visto la costruzione dei moli in pietra dello Yacht Club Adriaco, il Pontile Istria, il Molo a Martello, la diga d’ingresso alla Sacchetta, dove sono ormeggiate le imbarcazioni della sezione triestina della Lega Navale Italiana, pontili, piattaforme di alaggio, zattere e tanto altro. Dove oggi c’è il piazzale Straulino e Rode prima sorgeva la piscina Bianchi; però è interessante rilevare che prima della sua costruzione il mare giungeva fino alle Rive. Successivamente vi aveva sede uno squero (che a ricordo di Tullio Annibal era di proprietà del signor Bucher) dove venivano costruite delle navette che riempivano totalmente lo spazio arrivando con la prua e le impalcature da lavoro fino alle linee ferroviarie. Trovare la fotografia dello squero non è stato facile, ma grazie all’archivio del giornale LIFE e a Sandro Ulcigrai ci siamo riusciti.