LaScuderia | Maggio 2017
a project by Sofia Bianchini & Anna Bolotti
| La Scuderia Eventi |
Torgiano PG Umbria Italy
La sfida Ero andato ad accoglierle al cancello, con il mio solito passo ciondolante e una, così mi sembrava, discreta baldanza, senile. Un’improvvisa refora di vento aveva appena fatto il suo dovere con i miei capelli. Così compassato e scarmigliato, feci loro strada attraverso il boschetto di lecci precedendole per poter sistemare, nascostamente alla bell’e meglio, quei ricci che mi avevano sempre donato un certo non so che di …bislacco, direi. Le due mi piacevano. Mi erano piaciute subito. Dimostravano tanta voglia di conoscere me, quanta quella di visionare il posto. E di botto, non so cosa mi prese, mi sentii pervadere da una smaniosa voglia di sfidarle. Mi ritenevo saggio finalmente alla mia età. Per questo stavo seriamente scandalizzandomi di me stesso, più o meno consapevolmente, cominciai ad ideare una strategia, ne ero convinto, vittoriosa. Le feci accomodare direttamente nel salone. Notai il loro malcelato imbarazzo mentre si sforzavano di trovare espressioni delicatamente neutre da manifestare in commenti che apparissero comunque rispettosi. “Diamine - pensai - erano lì proprio per questo, per liberarmi di tutto quel coso. QUEL ROSSO, ecco!” Per sorprenderle attaccai con un “mi piacerebbe che raccontaste la storia di questo posto, della mia famiglia. La mia storia. Desidero che ci sia tutto ma che fosse come se non ci fosse niente. Ne sarete capaci?”
La Boiserie e la fascia narrativa
Cominciai a raccontare la mia prima fuga da casa, col cuore impazzito per una fantina peperina. Parlai, nell’ordine, dei miei arcavoli spediti in Terra Santa e di quelli che si erano battuti in singolar tenzone; di quelli che avevano colonizzato le terre dei Navajos e del ramo - diciamo - Buttero della famiglia; mi dilungai sulla descrizione dei miei esercizi nelle migliori scuole equestri di tutta Europa. Sproloquiai perfino del Circo in cui ero stato l’umile palafreniere di un’avvenente cavallerizza. Descrissi minuziosamente le insegne di famiglia, le mie carrozze, i miei cilindri, gli elmetti…
Anna & Sofia all’opera
Ah, riuscivo a immaginarle benissimo! Tutte e due che si affaccendavano per accontentare i miei intenzionali capricci. Quelle due!
I Ritratti zoomorfi
Per rendere loro ancor piÚ ardua l’impresa inventai su due piedi, con mossa istrionica, storie antiche bla bla di mie antiche frequentazioni di carissimi amici bla bla animali. Contando sulla solita indulgenza che pazientemente si accorda alle persone un po’ stonate come me, mi avventurai nella descrizione della squisita eleganza del mio amico labrador Armand, del profumo talcoso di Miss Middle White e della tresca amorosa, svelata da una lettera intercettata, che aveva gettato nel fango il buon nome della famiglia Billygoat
I 3 grandi pannelli
Raccontai di come la mia bisbetica Nonna Fedora, splendida Amazzone ma donna brutta e ricchissima, avesse sposato un Generale troppo spesso disarmato al cospetto del gentil sesso. Dell’amato Nonno narrai aneddoti sui suoi precipitosi rientri dalle molteplici vacanze coniugali. Era solito arrivare giusto in tempo per il TÊ delle cinque, al galoppo sul suo destriero Saetta.
Il Salone delle Feste - il camino - Lo Stemma della Scuderia
E mentre cicalavo del più e del meno, percorrevamo il Salone in lungo e in largo. E così tra una verità e cento bugie, tra racconti di vita reale e farneticazioni di animali parlanti, ci eravamo trovati a pochi centimetri dalla parete di fondo che ci impediva il passo. Ne fui visibilmente stupito, e per trarmi dignitosamente da quell’impasse, esclamai “E qui ci vuole un bel camino! Con stemma e quant’altro!”
L’ingresso - le pareti il pavimento - i quadri La luce del crepuscolo stava sopraggiungendo. Accompagnandole verso l’ingresso, non ancora sazio della mia logorrea serotina, mi attardai ulteriormente in spiegazioni non richieste del gioco degli scacchi. Da lì divagando, descrissi la mia passione per i cavalli che mi aveva reso esigente collezionista di tutto quanto fosse attinente al loro mondo. Dalle vecchie tele di caccia alla volpe, alle foto che a volte io stesso avevo scattato…
La Selleria - il Bancone
Mostrai i vecchi morsi, e i ferri e le briglie che mi ricordavano i bellissimi esemplari che avevo avuto l’onore di possedere. A tal proposito espressi il desiderio di un ritratto Marengo, il mio cavallo preferito. Come potete immaginare a una certa età ci si stanca anche solo a parlare e io non avevo mai taciuto in tutto il pomeriggio. Offrii dunque alle due dame un ristoratore bicchierino della staffa, prima di congedarle.
I servizi
Nel ricondurle al cancello, le invitai a passare per il vecchio terrazzo quasi completamente murato da un troppo rigoglioso alloro che a quell’ora della sera aveva perso il suo verde smagliante. Le sue foglie stavano diventando di un bel colore blu grigio come il cielo che incombeva su di noi.
Come se la sarebbero cavata quelle due?
ringraziamenti
ANGELO MINCIGRUCCI e CINZIA BOCCALI SANTINO e SERENELLA SFORNA BIANCA SPANO’ IONEL CARATA e il suo team | posa pavimenti, cartongessi, camino ANDREA PIMPINELLI - DOMUS e il suo team | boiserie, porte, bancone bar, carpenteria FABRIZIO NATALI - CISE srl e il suo team | impianti elettrici MARINO FINOCCHI e il suo team | pittura edile, posa carta parati FEDERICO TONDINI - Tondini&Radicchi | carta parati, tendaggi CRISTINA e MANUELA PANZARANI | Galleria d'arte Bottega della cornice
Ink pubblicità | Stampa digitale ORLANDO FUCCELLI - GRAFIDEA | Stampa digitale FRANCESCA ERCOLANI NIZAR HLEIHEL ROBERTO FURLANETTO UMRIA COLORI distribuzione sas TICCHIONI srl edilizia SISSI antiquariato e arredamenti LACOLE casa Italiana
e la storia non finisce qui‌