SKI n e e Qu
Gennaio 2013
N I R F F I SH
sommario
Tradizione e tecnologia
06
BMW xDRIVE LIVE E “SLITADA DA PAUR” Quest’inverno per la prima volta verranno organizzate assieme le due manifestazioni che già da alcuni anni vengono proposte in Alta Badia, ovvero il BMW xDrive Live e la sfilata di cavalli con slitte e costumi tradizionali.
SCI ALPINO 08 Il regno di Mikaela Shiffrin
Domenica 10 febbraio à la tradizione incontrer Badia grazie la tecnologia in Alta “Slitada alle due manifestazioni . rive Live da paur” e BMW xD ione, è nata te addobbate per l’occas
La sfilata di cavalli con slit i dei contadini rivivere le antiche tradizion far r pe fa no an he alc qu di Carnevale si la tradizione la domenica le vuo me Co ta. vol a un di à Sompunt per “Ütia Paraciora” in localit lla da 45 10. ore alle rte pa dove cavalli e 11.30 il centro di La Villa, le so ver ere ng giu rag i po i passanti. La ssono essere ammirati da cavalieri sulle loro slitte po le slitte trainate sportivo del paese dove slittata termina al campo a BMW xDrive. le macchine della gamm dai cavalli incontreranno lla quarta edi, allestito in occasione de Su un percorso attrezzato nto i cavalli , verranno messi a confro zione del BMW xDrive Live lle macchine da paur” con i cavalli de partecipanti alla “Slitada ociazioni dei ale gara sociale delle ass BMW durante la tradizion resco. 12. Seguirà un piccolo rinf cavalli, che inizierà alle ore dal 10 al 24 W xDrive Live si svolgerà La quarta edizione del BM Alta Badia. con il Consorzio Turistico febbraio in collaborazione curiosi di tesentirà agli amanti e ai Questa manifestazione con uipaggiata con e della gamma BMW, eq stare le qualità dinamich rso appositagrale xDrive, su un perco il sistema di trazione inte ompagnerani piloti istruttori di BMW acc mente attrezzato. Inoltre e assaporare de dell’Alta Badia, per far no gli ospiti anche sulle stra ese. Tutta la delle auto della casa bavar il piacere di guidare, tipico i i giorni, dal 10 ponibile per le prove, tutt gamma BMW xDrive è dis te presentarsi alle ore 18. Sarà sufficien al 24 febbraio dalle ore 10 ra di Coppa piazzale di arrivo della ga presso il BMW xDome, sul a, muniti di patente B. del Mondo di Sci a La Vill
Per informazioni:
Consorzio Turistico Alta Badia Tel.: 0471/836176-847037 www.altabadia.org - Email: info@altabadia.org
14
di Lucia Galli
A tu per tu con l'americana che a 17 anni vince con il sorriso
14 Patrick Thaler, lo slalomista gentile
di Giulia Favero
L'esperto azzurro mette a nudo ambizioni e debolezze
22 Benvenuti a Schladming
di Max Valle e Gianmario Bonzi
E' partito il conto alla rovescia in vista dei Mondiali austriaci
30 Un digiuno scomodo ione nel mondo alli ha una lunga tradiz La slitta trainata dai cav o delle slitte è La costruzione e l’addobb contadino della vallata. generazione in pria arte, tramandata di ritenuta una vera e pro trasporto molto la slitta, era un mezzo di generazione. Una volta, i mesi invernali che la usavano durante importante per i contadini, un paese all’ala valle e per spostarsi da per il trasporto del fieno menica veniva la messa solenne della do tro. Anche la chiesa per iglia ci teneva . Per l’occasione ogni fam raggiunta in questo modo corata, dando quella intagliata e ben de ad usare la slitta più bella, stesse. Inoltre, petizione tra le famiglie luogo ad una sorta di com , per gli uomini, tume da festa tipico, che si usava sfoggiare il cos loni di cuoio e in panno rosso e panta consisteva in calde giacch formato da liamento per le donne era o di panno, mentre l’abbig ma di cipolla. allegri capelli di lana a for pesanti sottane di lana e ati con cinturoni, ben spazzolati e addobb Anche gli animali erano che i contadini si nelli. La tradizione voleva nastrini colorati e campa ra di cavalli traia di Carnevale per una ga incontrassero la domenic stare insieme e un’ottima occasione per nanti una slitta. Era anche manifestaziodel paese. Questo tipo di scambiarsi le ultime novità ceva il più veloce, no 1973. Non sempre vin ne è stata svolta fino l’an i, della slitta e che l’originalità dei costum in quanto si valutava an . dell’addobbo del cavallo
di Camilla Alfieri
Nessuna azzurra ha mai vinto la Coppa del Mondo, perché?
36 La promessa di Nadia Fanchini
di Sonia Arpaia
La grande voglia di tornare dopo l'ennesimo infortunio
42 Saslong, alle radici di un mito
di Lorenzo Fabiano
La Coppa del Mondo in Val Gardena, una epopea infinita
48 Sarah Pardeller sulla rampa di lancio
di Lorenzo Fabiano
Dalla convocazione in FuturFisi ai Mondiali Junior in Québec
54 Rimpianti mondiali
di Marco Regazzoni
L'altoatesina è ripartita da zero per tornare in Coppa Europa
50 Emanuele Buzzi fa rotta sul Canada
36
di Max Valle
Manuela Moelgg a Val d'Isere 2009, storia di una medaglia mancata
3
sommario www.solomagazine.it
SCI ALPINismo 60 Gli azzurri sfidano il mondo
74
Il direttore tecnico Oscar Angeloni non nasconde gli obiettivi
di Giulia Favero
64 Damiano Lenzi senza freni
di Martina Valmassoi Spavaldo e tenace, l'ossolano non intende fare sconti a nessuno
68 Nadir Maguet va di fretta
di Sonia Arpaia L'aostano è partito dopo gli altri, ma ora vuole bruciare le tappe
72 sKid Alp Tour, progetto vincente
FREESTYLE 74 Patrick Deneen, cocktail esplosivo
di Pasquale Teoli
FREERIDE 78 Sam Smoothy, rider dell'altro mondo
di Alberto Dolfin
84 Lo show di Courmayeur
di Alberto Dolfin
SKI CROSS 88 La passione di Marielle Thompson
di Pasquale Teoli
78
di Martina Valmassoi L'iniziativa per educare i bambini a conoscere la montagna
L'americano si candida a protagonista della stagione
L'estroso neozelandese non nasconde la sua filosofia cool
La località valdostana è la capitale italiana del freeride
Entusiasmo e gioia per riconquistare la Coppa del Mondo
FOCUS SUGLI SCI CLUB 94 Sci Club Melezet 96 GB Ski Club 98 Sci Club Doganaccia LE RUBRICHE 28 Alti e bassi
88
Direttore responsabile Walter Perosino Direttore amministrativo Monica Gini Redazione: Corso Mediterraneo 67 Torino Fax 011 500008 info@solomagazine.it
di Giulia Favero di Marco Regazzoni di Michela Carè
di Gianmario Bonzi
speciale COMITATI 102 PIEMONTE AOC
Hanno collaborato Camilla Alfieri, Sonia Arpaia, Gianmario Bonzi, Michela Carè, Alberto Dolfin, Lorenzo Fabiano, Giulia Favero, Luca Perenzoni, Marco Regazzoni, Pasquale Teoli, Max Valle, Martina Valmassoi
Progetto e realizzazione grafica Claudia Rubiu, Talia Verlato
Immagini di Carlo Ceola, Getty Images, Newspower, Kirk Paulsen, Pentaphoto, Maurizio Torri, Ufficio Stampa Nazionale italiana sci alpinismo, Martina Valmassoi
Anno III, numero 1 GENNAIO 2013
solomagazine Ski è una produzione
5
In attesa di registrazione presso il Tribunale di Torino
Concessionaria di pubblicità T21 S.r.l. | Target To One Via Francesco Reina 35 | 20133 Milano T +39 02 97373747 | +39 02 97373864 F +39 02 70 0515821 @ info@T21.eu Skype ufficio: T21_Milano www.T21.eu
Il regno di Mikaela Sorridente e sbarazzina, l'americana Shiffrin non ha ancora compiuto 18 anni ma ha già prenotato il futuro: «Non rinuncio ad avere mia mamma sempre vicina, mi da stabilità e mi ricorda che c’è anche altro, come lo studio» di Lucia Galli / foto Getty Images
Benvenuti a Schladming E' partito il conto alla rovescia in vista dei Mondiali che saranno ospitati da una delle località storiche del Circo bianco I prossimi Campionati del mondo di sci alpino, i quarantaduesimi riconosciuti ufficialmente dalla FIS e i trentatreesimi escludendo le nove edizioni dei Giochi invernali (dal 1948 al 1980) in cui l'oro olimpico valeva anche come titolo iridato, andranno in scena in una delle località storiche austriache. Schladming è un'antica città mineraria della Stiria di circa 4500 abitanti a 745 metri sul livello del mare che, con l'arrivo della ferrovia e poi con l'ampliamento della viabilità stradale, nel corso degli anni è diventata una rinomata stazione turistica e a partire dagli anni Cinquanta del ventesimo secolo un centro sciistico sempre più importante. Gli eventi clou che vi si tengono o vi si sono tenuti sono naturalmente quelli dello sci alpino: vi si è già tenuta un'edizione dei Mondiali, la 27ª, quella del 1982. La Coppa del Mondo è sbarcata a Schladming il 22 dicembre 1973 con la disputa della prima discesa sulla terribile e bellissima Planai che vide molti azzurri cadere nella zona che divenne nota come la "fossa degli italiani" e che celebrò la prima vittoria in carriera di Franz Klammer. Da allora in campo maschile, comprese le finali di Coppa del marzo scorso, si sono tenute altre sette discese, cinque superG, cinque giganti, due combinate e diciannove
di Gianmario Bonzi e Max Valle / foto Getty Images e Pentaphoto
slalom. E' diventata proprio la gara tra i pali stretti il fiore all'occhiello di questa località: dal 1997 vi si è svolta per 16 anni ininterrottamente la Night Race, uno slalom in notturna sulla parte finale della Planai, indubbiamente la prova più spettacolare della stagione in questa disciplina, alla quale assistono ogni anno migliaia e migliaia di persone. La gara quest'anno non si svolgerà per la coincidenza di data coi Mondiali e tornerà quasi sicuramente il prossimo inverno. Le donne invece, a parte le quattro gare di finale dell'anno scorso nelle quattro specialità, hanno disputato solamente un superG nel 1988 e lo vinse la francese Carole Merle. Tornando alla rassegna iridata del 1982, fu la grande rivale dell'Austria, la Svizzera, a dominare il medagliere con cinque metalli preziosi, tanti quanti gli Stati Uniti ma con tre ori contro uno solo. I tre titoli li vinse tutti Erika Hess, la straordinaria slalom-gigantista che si portò a casa la medaglia più bella in gigante, slalom e combinata; il Wunderteam austriaco si dovette accontentare del titolo in discesa di Harti Weirather. Per l'Italia il bottino fu misero: gli azzurri vinsero solo un bronzo, conquistato in slalom da Daniela Zini nella stessa gara in cui Ninna Quario fu in testa alla prima manche per poi retrocedere al quinto posto.
«Sto tornando» Nadia Fanchini si è rialzata per l'ennesima volta e dà la scossa ad un movimento femminile in difficoltà: «Bisogna sempre crederci, io lo dimostro ogni giorno» di Sonia Arpaia / foto Getty Images e Pentaphoto
Le ragioni di un mito L'immagine della Coppa del Mondo in Val Gardena è legata in modo indissolubile alla Saslong: ripercorriamo l'epopea di una pista che fa parte della storia dello sci alpino
di Lorenzo Fabiano
Nadir
va di fretta L'azzurro Maguet ha iniziato la preparazione in ritardo e ora vuole recuperare il tempo perduto per tornare a Pelvoux e centrare un altro bis di medaglie: «Le sensazioni sono buone» di Sonia Arpaia / foto Martina Valmassoi
L'
esordio stagionale in Coppa del Mondo proprio sulle nevi italiane, a Riobianco-Valle Aurina, con i compagni della Nazionale. L'obiettivo è confermarsi, dopo gli ottimi risultati della passata stagione e, perché no, puntare anche più in altro. Nadir Maguet più che una promessa è ormai una certezza del gruppo azzurro junior. Da Torgnon, classe 1993, Nadir è pronto a disputare il suo terzo anno in Nazionale, e al bis a Pelvoux, in Francia, dove dal 9 al 15 febbraio si svolgeranno i Mondiali. Lo scorso anno, proprio agli Europei sulle nevi francesi ha conquistato l'oro in staffetta e due bronzi nell’Individuale e nella Vertical race. Reduce da due secondi posti, al Memorial Fabio Stedile e ai Campionati Italiani Vertical, l'azzurro ora è pronto a mettersi in mostra nelle gare più importanti della stagione.
Nadir, come è andata questa prima fase della stagione tra preparazione e gare? «Quest'anno ho iniziato un po' in ritardo perché a settembre e a ottobre sono stato in Canada per uno stage dopo la scuola su caccia e fauna selvatica e non mi sono allenato. Sono rimasto fermo e da novembre ho iniziato la preparazione. Certo sono partito un po' in ritardo, ma adesso credo di aver raggiunto il livello dei miei compagni. Le prime gare sono andare bene e ai Campionati Italiani di Vertical sono arrivato secondo: non male considerando che non è nemmeno la mia specialità».
Ora si guarda alla Coppa del Mondo e ad altri importanti impegni. «Sì e spero di fare bene. Lo scorso anno ci sono stati gli Europei, dove mi sono difeso bene, e quest'anno i Mondiali sempre a Pelvoux: spero di confermarmi e magari fare meglio. Nel 2012 è andata bene, quest'anno volevo fare meglio nelle prime gare in Italia, ma non importa. Ora guardo avanti fino a metà marzo quando ci sarà la Pierra Menta: è una gara a cui tengo particolarmente. Lo scorso anno con il mio “socio” Stefano Stradelli abbiamo vinto e voglio ripetermi». Lo scorso anno ha finito la scuola, sono cambiati i ritmi di allenamento? «Con i miei abbiamo aperto un bar-pub a Torgnon. Di giorno ci sono i miei genitori e io lavoro la sera. Di solito, quindi, la mattina dormo e nel pomeriggio mi alleno. Nelle settimane di carico mi alleno per 13-14 ore, mentre nelle settimane di scarico 6-7. Adesso che abbiamo una gara ogni settimana non stiamo puntando molto alla quantità ma alla qualità degli allenamenti. Di solito mi alleno da solo o con il mio compagno di squadra Stefano Stradelli. Altrimenti esco con il tecnico Alessandro Plater (istruttore ASIVA per lo sci alpinismo, ndr) qui a Torgnon. Qualche volta vado fuori con Marco Camandona che è una guida alpina e andiamo ad Aosta e nella vallata del Cervino. In passato con la scuola era diverso: io andavo bene quindi i professori mi venivano in-
Rocket esplosivo L'americano Patrick Deneen tiene fede al suo soprannome e si candida tra i protagonisti della stagione senza nascondere le sue ambizioni olimpiche di Pasquale Teoli / foto Getty Images e Kirk Paulsen
P
atrick Deneen, soprannominato “The Rocket” nell’ambiente del freestyle, è uno dei protagonisti più conosciuti nel circuito di Coppa del Mondo di moguls, nonché uno dei nomi di punta del team statunitense che insieme a quello canadese, domina la specialità. Nella sua ricca bacheca figura, fra l’altro, anche il titolo mondiale ottenuto nel 2009 ad Inawashiro in Giappone. Nella passata stagione ha chiuso al secondo posto in Coppa del Mondo, aggiudicandosi le finali di Åre in Svezia. Quest’anno punta dritto ai Mondiali che si terranno a Voss, in Norvegia dal 2 al 10 di marzo, mentre continua a lavorare duro in vista di Sochi 2014 per andare a caccia della medaglia olimpica in quella che sarà la sua seconda partecipazione ai Giochi Invernali. Ha iniziato come sciatore alpino, cosa l'ha spinta a scegliere il freestyle e quando è avvenuto questo passaggio? «Facevo sci alpino da 5 anni, quando ne avevo 12 pensai di provare con i moguls. Mi divertii talmente tanto a sciare fra le gobbe che decisi di continuare. Prima del passaggio definitivo ci fu un periodo di transizione in cui varie volte mi capitava anche di gareggiare al mattino in una gara di sci alpino ed al pomeriggio in una di moguls». Quale è stata l’influenza della sua famiglia nella scelta della carriera sportiva? «Sono nato in una famiglia di sciatori. Vivevamo in montagna e prima ancora che compissi un anno, mio padre mi regalò il primo paio di sci. Ho sempre avuto un grande supporto da loro, sin dall’inizio».
Lo di
w o suhrmayeur
Co
Per il terzo anno consecutivo, la località valdostana ha ospitato la tappa dello “Swatch Freeride World Tour by The North Face” di Alberto Dolfin