Dottor TKart

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le domande dell’inesperto

devo smontare l’as1. Quando sale?

Ovviamente quando si vuole cambiare l’assetto (montando assali di diversa lunghezza, durezza e spessore). Ma anche quando l’assale ha subito dei colpi importanti, oppure quando si gira con un assale morbido in una pista in cui si sfruttano molto i cordoli (e c’è quindi il rischio che lo stesso si strorti).

SMONTARE L’ASSALE

Quando, perché, ma soprattutto, come agire. Seguite i consigli del nostro dottore e non avrete il minimo problema

spesso si fa fatica 2. Perché a sfilare l’assale?

Per due motivi principalmente: perché non è più perfettamente dritto a causa di urti e a causa dello sporco che si deposita sullo stesso (terra, grasso...).

È importante controllare spesso

3. l’assale?

Molto. Primo perché un assale storto modifica l’assetto del kart e ne compromette le prestazioni. Secondo perché lasciare a lungo lo sporco depositato deteriora velocemente i materiali.

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Per lo smontaggio dell’assale si parte [1] togliendo i mozzi ruota. Svitare, con la brugola da sei (misura praticamente universale), il bullone. Quindi sfilare il mozzo dall’assale anche a mano. Spesso capita che il mozzo si ossidi sull’assale (che si crei, cioè, della ruggine fra i due componenti) e sia difficile da far uscire. In questo caso, [2] inserire un cacciavite grosso nella fessura del mozzo e incastrarlo con qualche colpo di martello in gomma (attenzione però a non farlo affondare troppo, altrimenti si rischia di rovinare l’assale). Così facendo, lo spessore del cacciavite allarga il mozzo che esce senza problemi. Una volta tolto il mozzo, [3] far uscire la chiavetta dalla sua sede. Dovrebbe uscire a mano senza problemi; se è ossidata, aiutarsi con un cacciavite a taglio, sempre facendo la massima attenzione a non rovinare l’assale. [4] Con lo stesso procedimento utilizzato per i mozzi, ossia chiave a brugola (però da 5) e cacciavite per allargare l’anello in caso di ossidazione, smontare il portacorona e poi [5] sfilarlo, ovviamente dopo aver fatto scendere la catena dalla corona (per fare questo, allentare i cavallotti di supporto motore, arretrare il motore e dare modo alla catena di scendere dalla corona). Anche dal supporto corona, rimuovere la chiavetta. Senza mozzi e portacorona, l’assale esternamente (ai cuscinetti) è libero. Internamente ci sono ancora il portadisco e la puleggia della pompa dell’acqua (se il motore è raffreddato a liquido) da smontare. [6] Per la puleggia del raffreddamento, iniziare togliendo gli OR. [7] Poi svitare i bulloni di fissaggio e rimuoverla; operazione più facile rispetto a portadisco e portacorona, perché la puleggia è divisa in due parti e quindi si stacca senza problemi dall’assale. [8] Come per mozzi e portacorona, per il portadisco fare leva, in caso di necessità, con un cacciavite grosso (prestando sempre attenzione a non graffiare l’assale). Quest’operazione sarà da mettere in pratica al momento di sfilare l’assale dai cuscinetti.

foto di: Ronnie Ghezzi ha collaborato: Alberto Reoletti

L’esperto

Il “disturbo”

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assale da smontare 76TKart

La cura

gli attrezzi comuni per tutti i telai: cacciavite, martello in gomma, chiave da 13, straccio, WD-40, brugole 3-4-6 77TKart


dottor tkart [9] L’ultimo blocco per l’assale sono i grani che sono avvitati nei cuscinetti e impediscono all’assale di muoversi da una parte all’altra. Svitati questi (con una brugola da 3), l’assale è libero di uscire. Prima di sfilarlo, però, [10] rimuovere tutto lo sporco con uno straccio e del prodotto sgrassante. [11] Una volta pulito, lubrificare la superficie con del WD-40, per facilitarne l’uscita. [12] Pulito e ingrassato, l’assale può essere spinto fuori, senza paura di rovinarlo, con dei leggeri colpi di martello in gomma. Estrarre l’assale sempre dalla parte del motore: dall’altro lato è impossibile farlo uscire perché la chiavetta del portadisco è bloccata (sulla propria sinistra), dal cuscinetto dell’assale. [13] Se proprio l’assale fatica ancora a uscire, smollare il cuscinetto centrale, in modo da togliere anche l’ultimo impedimento alla scorrevolezza. [14] Nell’ultimo tratto, l’assale può essere tolto anche a mano.

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PER SAPERNE DI

Occhio! Suggerimenti

battuta l’assale arriva in Fase 12: quando ntinuare co , è impossibile con il cuscinetto questo A . do mo in questo a spingerlo fuori larlo con sfi a sce rie si n no punto, se ancora un opposta, utilizzare le mani dalla parte metro dia sso ste llo lico (de cilindretto metal ntimetri) go almeno 20 ce dell’assale e lun la spinta. are per continu come “incudine”

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dei grani, In corrispondenza no spesso delle ma for si le ssa sull’a è delle piccole cio , “bave” metalliche teriale. Prima di eccedenze di ma eliminare queste muovere l’assale, vetrata molto rta ca bave con della rti metalliche pa le e ch do mo fine, in a en dim to all’uscit non siano di impe . sso ste dell’assale

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ALTEZZA POSTERIORE

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La regolazione dell’altezza posteriore è un intervento che si è sempre cercato di non fare in pista, questo perché le operazioni da eseguire, pur essendo molto semplici, sono sempre state molto lunghe e difficoltose. Però, da qualche tempo a questa parte, la maggior parte dei costruttori realizza telai con cassetti dei cuscinetti dotati di fori asolati per le viti dei cuscinetti stessi, al fine di semplificare la vita a piloti e meccanici. Dopo aver posizionato il kart sul carrello procedere ad [1] allentare (con una chiave da 13 mm) tutte le viti che assicurano i supporti dei cuscinetti al telaio. L’operazione subito successiva è quella di [2] svitare le viti che ancorano il supporto del sedile al sedile, così da svincolare l’assale e il sedile. A questo punto l’assale sarà “libero”, quindi procedere ad [3] alzarlo o abbassarlo a seconda delle esigenze: “lasciandolo cadere” nel caso si voglia alzare il telaio oppure tirandolo verso l’alto nel caso si voglia abbassare il telaio. Una volta definita l’altezza del telaio [4] riserrare tutte le viti di supporto dei cuscinetti e procedere a [5] rimontare le staffe di supporto del sedile, ovviamente utilizzando un trapano per forare il sedile così da creare un nuovo foro (alla giusta distanza) in cui inserire la vite. A questo punto le operazioni sono concluse. Bisogna, però, controllare che l’operazione sia stata eseguita a regola d’arte, quindi si [6] farà girare l’assale controllando che nulla lo freni. Nel caso sia frenato allentare il cuscinetto centrale e, [7] con un martello in gomma assestare dei piccoli colpi all’assale così da forzare le viti di supporto dei cuscinetti (senza svitarle) e consentire all’assale di girare al meglio. Ora, verificato che l’assale gira liberamente, [8] riserrare tutte le viti nuovamente, anche quelle non smollate.

REGOLARLA È UNA DELLE OPERAZIONI PIÙ SEMPLICI DA ESEGUIRE: POCHE VITI DA SVITARE E... TUTTO QUI! foto di: Ronnie Ghezzi ha collaborato: Alberto Reoletti

Le domande dell’inesperto succede abbassando 1.Cosa l’assale? E alzandolo?

Abbassando l’assale si aumenta l’altezza da terra del telaio e, quindi, si alza il baricentro. Il vantaggio è quello di aumentare il grip. Diminuendo l’altezza da terra del telaio il baricentro si sposta verso il basso. Quest’ultima situazione è preferibile con piste lisce.

mio telaio non ha la regola2.Ilzione dell’altezza posteriore.

È possibile? Certo! Alcuni telai, soprattutto i più datati, vengono realizzati con un solo foro nei cassetti dei cuscinetti. Questo perché si rivolgono ad un utenza meno professionistica.

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sfilare l’assale? 3.ÈNo,necessario assolutamente. È un pas-

saggio non richiesto nella corretta procedura di esecuzione.

PER SAPERNE DI E... Quando piove?

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Una situazione in cui , sicuramente, bisogna alzare il tela io è in caso di pioggia. Infatti con asfalto bagnato o scivoloso un barice ntro più alto aiuta, soprattutto nella ten uta laterale.

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Più tempo per i vecchie tti

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Il “disturbo”

altezza da regolare 98TKart

Nel caso abbiate un telaio di vecchia concezione i fori dei cuscinetti non saranno asolati; que sto comporta solo una maggior per dita di tempo nelle operazioni di regolazione. La resa, infatti, è la medesima.

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Martello in gomma, una chiave da 13 mm, una brugola da 5 mm e un trapano. 99TKart


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REGOLARE LA CONVERGENZA IN PISTA, TRA UNA BOTTA E L’ALTRA, IL VOSTRO KART PUÒ PERDERE LE REGOLAZIONI OTTIMALI. ECCO COME RIMETTERLO A PUNTO foto di: Ronnie Ghezzi ha collaborato: Alberto Reoletti

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La regolazione della convergenza è un’operazione molto utile per ottenere un ottimo feeling di guida, ma, soprattutto, per ottimizzare le prestazioni del proprio kart. Una convergenza delle ruote anteriori mal regolata può far perdere molto in termini di tempo sul giro. Sono diversi i metodi per regolare la convergenza; quello “dei dischi” è il più rapido, il più semplice ed efficace, oltre che il più diffuso. Sarà lui il protagonista di questa puntata del Dottor TKart. Gli altri metodi saranno illustrati nella pagina subito seguente. La prima operazione da svolgere prima di regolare la convergenza è, neanche a dirlo, quella di [1] posizionare il kart sul carrellino. Subito dopo bisogna smontare le ruote anteriori per poi provvedere a [2] montare gli strumenti che consentono di realizzare la misura della convergenza: i dischi, appunto. Prima di montarli sui fuselli, però, si deve verificare che da entrambi i lati ci sia lo [3] stesso numero di spessori. Infatti, così facendo, la distanza tra i dischi e la mezzaria del telaio sarà identica e, quindi, la misura finale sarà precisa. Successivamente, utilizzando un metro, procedere a misurare la distanza tra entrambi i dischi, [4] prima in posizione avanzata e [5] poi in posizione arretrata, quindi prima posizionando il metro sulla parte anteriore dei dischi e poi su quella posteriore. Rapportando le due misure si verificherà che la convergenza sarà più aperta davanti, piuttosto che dietro e, quindi, si dovrà agire sui tiranti dello sterzo per ottenere la convergenza che si desidera. Quindi, sempre metro alla mano, [6] misurare la lunghezza dei braccetti dello sterzo (questa misura deve essere presa dal centro delle viti degli uniball, sia sul piantone dello sterzo sia sui fuselli) per poi regolarne la lunghezza. Infatti i braccetti devono essere lunghi uguali. Quindi, armati di una coppia di chiavi da 13 mm [7] svitare i due dadi e, girando il braccetto, aumentarne o diminuirne l’estensione. Procedere regolando anche l’altro braccetto e poi, dopo aver controllato con il metro che la loro lunghezza sia identica, provvedere a serrarli prestando molta attenzione agli uniball. [8] Infatti gli uniball devono mantenere il più ampio margine di movimento possibile una volta che tutti i dadi e i bulloni sono stati serrate e non essere assolutamente bloccati contro il fusello o il piantone.

Le domande dell’inesperto quanto si deve regolare 1.Ogni la convergenza?

Sarebbe opportuno farlo all’inizio di ogni sessione in pista. In realtà, la convergenza può essere compromessa anche ogni volta che il kart prende dei colpi (cordoli o “contatti”...). Come capisco che la convergenza è da regolare? Quando, lasciando il volante in rettilineo, il kart, bruscamente, scarta a destra o a sinistra. E poi anche quando, impostata una curva, si percepisce una risposta diversa rispetto all’angolo di sterzo impostato.

2.

in genere, i kart hanno 3.Perché, una convergenza aperta davanti di due o tre millimetri? Perché questa misura, effettuata sul carrello, corrisponde ad un’apertura neutra con il kart a terra e con pilota a bordo.

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Il “disturbo”

convergenza da regolare 84TKart

La cura

Due dischi per la convergenza, un metro, due chiavi da 13 mm e una chiave a cricchetto. 85TKart


ERI? E I VECerCsoHuIn nNumUerMo di TKart,

Per controllare e regolare la convergenza ci sono anche altre modalità: una super-tecnologica, una precisa ma complessa e una da fare in pista “all’ultimo momento”

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Mondo cat. 100 FA

Quadratura

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“All’ultimo momento...”

Non è il più efficace dei sistemi, soprattutto perché non garantisc e l’estrema precisione della misu ra. Ma, quando si è di fretta in pista, consente una discreta esecuzione dell’operazione in poco tempo. La procedura di realizzaz ione è la stessa di quella con i dischi della convergenza, ma al posto di utilizzare i dischi della convergenza si utilizza il pneu matico stesso, [1] contrassegna ndo la spalla delle due gomme con un pennarello (o con un gessetto) si creerà il punto in cui puntare il metro. 86TKart

Michael Schuma cher - 7

volte Campione del Mondo di For mula 1

ABBONATI

12 ERI M A NU ABBONAMENTO

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COUPON DI

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Marco Melandri - Pilota Moto GP

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Questo sistema è molto effic ace, ma solo a patt o di rius cire a mantenere il volante perfettam ente dritto. Il metodo della quadratur a consiste nel misurare la dista nza, su entr amb i i lati, tra assa le e fuse llo. La prim a oper azio ne da svolgere è quella di [1] smontare gli pneu mati ci, sia ante riori sia posteriori. Subito dopo si dovr à [2] fermare il volante nella posizion e più dritt a poss ibile (aiut ando si con una cord a o un elas tico) e, solo dopo , si potr à inizi are con le misu razio ni vere e prop rio che, com e dett o in prec eden za, cons iston o nel misu rare la distanza tra [3] assale e [4] fuse llo anteriore. Ovviamente poi si dovr à [5] agire sui braccetti dello sterzo e rego larli seco ndo le prop rio preferenze.

Marco Ardigò - Campione Europeo ‘06 cat. 100 FA

Viene dall’Australia questo veloce ed efficace metodo di controllo della convergenza. Il V2 è composto da due “torrette” che vanno [1] appoggiate sui fuselli (sono magnetiche e dotate di una bolla per farle rimanere in piano e garantire una misura precisa). Dopodich é, attivando il [5] raggio laser, compare un punto rosso sulla scala graduata che permette di misurare la regolazione che si sta effettuando.

a del Arnaud Kozlinski - Vincitore Copp

PER SAPERNE DI Sniper

Pilota Ufficia le Toyota Fo rmula 1

ED ECCO GLI ALTRI METODI

Jarno Trulli -

dottor tkart

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T R A K T U S SOLO I N O I P M A C I D N A R G I T R A K A D A T U IN T

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GUAINE E CAVI

Le domande dell’inesperto sui cavi della benzina 1.Spesso sono installate delle molle, a

cosa servono? Servono per impedire alle fascette di stringere eccessivamente il cavo e, quindi, impediscono che le fascette ostruiscano il passaggio di benzina. Dove va collocato il filtro del carburante? Il più vicino possibile al carburatore perché la benzina che entra è più pulita, infatti se il cavo benzina è sporco mettendo il filtro più vicino al carburatore il carburante si sporcherà di meno. Perché su alcuni telai è montata una guaina che contiene tutti i cavi? Alcuni team utilizzano una guaina in cui inseriscono tutti i cavi così da rendere più bello da vedere il telaio e facilitare le operazioni di pulizia.

SAI DOVE FARLI PASSARE? SAI COME FISSARLI AL TELAIO. VAI SERENO, TE LO DICE IL “DOC” DI TKART

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La zona centrale del telaio di un kart è attraversata da molti cavi e condotti: il tubo della benzina, il cavo dell’acceleratore e, spesso e volentieri, tutti i fili che collegano le sonde (temperatura e giri motore) al computer. Questo mese vi spieghiamo, con il consueto aiuto del nostro “doc”, la corretta procedura per montare tutti i cavi al meglio, senza commettere errori o farli interferire con qualche altra parte del kart (e non solo... Pensate al tubo della benzina che striscia a terra!). È consigliabile sostituire queste componenti prima che si usurino. La guaina dell’acceleratore dopo un contatto oppure quando, nelle operazioni di carico e scarico, viene danneggiata; il tubo della benzina, invece, va sostituito quando diventa nero oppure si deforma o si indurisce. Come sempre è opportuno [1] mettere il kart sul carrellino. La prima operazione da compiere è sicuramente quella di [2] togliere il filtro dell’aria per agevolare le operazioni di montaggio dei cavi. Non è nulla di difficile, infatti si tratta solo di svitare una fascetta metallica utilizzando un cacciavite o una chiave. Subito dopo si dovranno [3] appoggiare sul telaio i vari cavi e tubi, quindi: tubo della benzina, guaina del “filo” dell’acceleratore e i cavi della telemetria. C’è da dire che non ha nessuna importanza iniziare prima dalla telemetria piuttosto che dagli altri cavi, anche perché i fili delle sonde dell’analisi dei dati si possono mettere dove si preferisce, ovvero sia a destra sia a sinistra del sedile. Per svolgere al meglio le operazioni successive potrà essere d’aiuto [4] togliere il serbatoio del carburante, operazione molto semplice: alcuni telai hanno una pratica “manopola”, altri una normalissima vite. Successivamente procedere [5] posizionando il tubo della benzina lungo il supporto del serbatoio (è preferibile dalla parte del beccuccio di pescaggio) e [6] vincolatelo al telaio con del nastro isolante, preferibile alle fascette perché non schiaccia il tubo. È richiesta una particolare attenzione per il pescante della benzina che deve essere anch’esso sostituito se presenta crepe o sembra essere danneggiato. A questo punto con delle fascette si fisseranno al telaio i [7] cavi della telemetria, mentre quello della benzina dovrà, per forza, essere sulla destra del kart, in quanto il carburatore è su questo lato. Attenzione, però, a non raggruppare i cavi di telemetria e benzina. I primi fissateli pure con una fascetta, questo agevolerà le operazioni di

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foto di: Ronnie Ghezzi ha collaborato: Alberto Reoletti

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guaine e cavi da montare 96TKart

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Un paio di forbici, una pinza, del nastro isolante del colore del telaio e alcune fascette

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dottor tkart sostituzione, mentre (pagina precedente) [8] il tubo della benzina dovrà essere fissato, come già detto, con del nastro adesivo (meglio se del colore del telaio). [9] Dopo aver installato la telemetria sul volante si può procedere a mettere ordine tra i suoi cavi. Infatti, collegati tutti i connettori al computer, dietro al volante si presenterà un [10] groviglio di cavi che, nella maggior parte dei casi, vi impedirà di girare liberamente il volante. Per ovviare a questo problema bisogna raggruppare tutti i fili e [11] fissarli a un punto fermo del kart con una fascetta; solitamente li si vincola alle staffe di supporto del frontalino. Prima di serrare la fascetta girate il volante a destra e a sinistra verificando che i cavi non rimangano tirati. Come si vede nella figura [12] il risultato è indice di ordine e cura per il proprio mezzo. Il passaggio subito successivo è quello di montare il cavo dell’acceleratore. Basta solo posizionare la guaina sul telaio (ovviamente facendola passare dalla parte destra) quando il motore (provvisto di carburatore) è montato, prendere le misure in modo da avere una guaina sufficientemente lunga per riuscire coprire tutto il percorso lungo il longherone del telaio. Successivamente [13] inserire il cavo d’acciaio nel carburatore, avvitare la vite e aggiungere un morsetto di sicurezza. Inoltre fissare l’altro estremo del cavo al pedale con due morsetti. Non è necessario tagliare il cavo perché [14] la parte in eccesso verrà inserita nel paraurti e bloccata con una fascetta. Utilizzare l’accortezza di non posizionare le fascette troppo vicine ai registri, questo perché si potrebbe correre il rischio di tenere l’acceleratore sempre aperto (dato dalla difficoltà che il cavo troverebbe a tornare indietro)

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PER SAPERNE DI

Per evitare danni...

Trucchetto!

Subito dopo aver montato i cavi verificare che nessuno di essi tocchi l’asfalto. Strisciando potrebber o rompersi e compromettere il funzionamento di comandi ai quali sono collegati.

Per impedire alla guaina del gas di sfilarsi dalla sua sede (il registro del minimo), alcuni team utilizzano un pezzo di

guaina della benzina che, inserito con forza nel registro del minimo, “stringe” la guaina

della benzina impedendo all’acceleratore di bloccarsi.

I nuovi KF, però...

I motori di nuova generazione necessitano di molti più cavi, soprattutto quelli dell’accensio ne. È bene nasconderli sotto il front alino.

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