AKASHA Calzatura da trail running super ammortizzata per correre lunghe distanze in totale comfort e sicurezza. Plantare Cushion Platform™, rinforzi attivi Dynamic ProTechTion™, suola Trail Rocker™ che favorisce l’appoggio naturale tacco-punta. Sviluppata e testata in Val di Fiemme, Trentino, Dolomiti. Puoi correrci per giorni.
Soul
LA SPORTIVA ® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)
RUN
Val di Fiemme, Trentino
RUNNING
NUMERO 23 - MAGGIO 2016 - Euro 5.00 - “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/M
ALL YOU HAVE TO DO IS
@lasportivatwitt
SOUL RUNNING - numero 23 – MAGGIO 2016 – Euro 5,00
Become a La Sportiva fan
ISRAELE - LIVIGNO - CAMPO DEI FIORI - FORESTE CASENTINESI - MARCO ROCCA - MONTE PISANO - THE NORTH FACE MILANO
www.lasportiva.com
Cover Story Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
THE SOUL EXPERIENCE
Tel Aviv Marathon 2016. Livigno. Into the blue. Il Monte Pisano, ombelico di Toscana. Campo dei Fiori Trail - Edizione zero.
© 2016 Brooks Sports, Inc.
Correre è proprio come vivere l’amore perfetto. Ti offre così tanto: amici, forma fisica e, a volte, belle risate!
editoriale Noi siamo gli
immortali! Ecco che questo strano e caldo inverno si trasforma nella più classica delle primavere. Stufa delle lamentele degli uomini, madre natura, la dea per eccellenza, ha pensato che rivolessero le stagioni come da manuale: dal 21 marzo al 21 giugno meteo instabile, non prevedibile, esplosione di verde, umidità, fioriture e sprazzi di luce unica, ma nemmeno questo sembra accontentare nessuno. Disperazione. Come d’incanto, però, dal nulla, da un angolo della massa lamentosa e mai contenta, si alza un coro di voci. Felici. Si, sono proprio grida di gioia. Da dove arrivano? Da tutte le parti, da ogni paese, valle e sentiero del mondo. 4
Sono una piccola comunità, sono i trail runner. Corrono. lo fanno senza curarsi troppo del meteo. Già! Loro corrono in natura. Lei decide, e i trail runner accettano, rispettano, godono di tutte le sue splendide variazioni. Si adattano. Si evolvono. Sono Immortali!
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Godiamoci questa magnifica primavera Soul Runners!!! Usciamo e uniamoci al coro dei felici. Qualche spunto in questo book mag numero 23 abbiamo provato a regalarvelo. Lorenzo Jovanotti ~ Gli immortali
Follow your dream & Keep on RunninG
Davide Orlandi
Allargare le braccia per trovare equilibrio e spiccare il volo. Lasciare che i piedi si allontanino dalla terra, che gli occhi si riempiano di una nuova prospettiva, che le mente si inebri di magia.. Dove: Monte Pisano - Pisa Click: Davide Orlandi
PORTFOLIO 6
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Una patina bagnata a coprire tutto, la natura che piano piano si risveglia. Il rumore dei passi come un battito, in lontananza, che piano piano accelera e il respiro che aumenta regolare come i migliori motori. La quiete dopo la tempesta. Dove: Massarosa - Lago di Massaciuccoli (LU) Click: Davide Orlandi
PORTFOLIO
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Giovane passione. Fuoco sacro che brucia dentro. Forte. Caldo. Limiti? mai! I sentieri non finiscono. Dove: Gressoney Saint-Jeant (AO) Click: Davide Orlandi
PORTFOLIO
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SOMMARIO
COVER STORY
SOUL EXPERIENCES
26 Nel cuore dell’Appennino Tosco Romagnolo
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SPECIAL
EXTRA
18 The North Face. Footwear Test 22 Intervista: Marco Rocca - Soul Ceo
14 Alpe di Siusi Running Expo 2016 - V edizione 16 The Running Clinic 2016 78 Soul Shop 2016 80 La distribuzione di Soul Running
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Livigno. Into the blue. Tel Aviv Marathon 2016 Il Monte Pisano, ombelico di Toscana Campo dei Fiori trail. Edizione zero.
F A L K E 路 P.O.BOX 11 09 - D-57376 SCHMALLENBERG / GERMANY
ALPE DI SIUSI RUNING EXPO 2016 – V Edizione 14
5 anni di lavoro. 5 anni di Alpe di Siusi. Il prossimo 24-25 Luglio saremo ancora lì a suggellare un’alleanza con uno dei luoghi preferiti dai runner di tutto il mondo. Saremo lì con oltre 46 brand e 200 running shop da tutta Italia. Saremo lì per creare il mercato, per capire i prodotti, per testarli in anteprima con i negozianti sui sentieri e sulle strade dell’altopiano più famoso d’Europa. La formula non cambia i running shop vengono ospitati da noi e hanno un’opportunità grandiosa: testare prodotti 2017 e siglare accordi per avere il privilegio di vendere per primi le collezioni dei più grandi marchi e le novità del mercato. Sei un running shop e vuoi entrare a far parte dei soul shop e venire a Siusi durante l’Expo? scrivi a davide@soulrunning.it entro il 30 Giugno! Ti aspettiamo!!!
Scopri un’altra Sicilia
Le strade lastricate si aprono inaspettatamente in slarghi e piazzette deliziose, chiesette, monasteri, ruderi antichi. Ci sono i Peloritani, ideale continuazione dell’Appennino calabro, e i Nebrodi, i monti più boscosi della dorsale, a cingere in un abbraccio i piccoli borghi medievali. Tutto questo è il Distretto Turistico Tematico Regionale EcoSicily – Parchi, Riserve e Terre dei Normanni, un’area territoriale rappresentata da 34 Comuni, ricadenti su due distinte province siciliane. È la terra dei contrasti quella che si scopre giungendo qui: verdi colline ondulate e ampie vallate del Parco naturale, punteggiate da laghetti e ruscelli, cedono il posto a panorami mozzafiato sul mare, i colori del bosco si mescolano alle acque cristalline del litorale tirrenico, dove lingue di sabbia si inoltrano in mare aperto e le testimonianze storico-artistiche sono eco di un passato ancora evocato.
www.ecosicily.com
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO PER IL TURISMO, LO SPORT E LO SPETTACOLO Dipartimento per il turismo, lo sport e lo spettacolo
Ecosicily Hiking è il club di prodotto pensato per chi desidera immergersi in scenari da favola e godere di ritmi slow, grazie al trekking e a passeggiate rilassanti tra boschi e prati che conducono ai caratteristici borghi medievali. Il Club comprende strutture ricettive e operatori interessati a “camminare nel territorio”, sia lungo percorsi anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori di percorsi tracciati, permettendo al visitatore di coglierne l’autenticità, di apprezzarne le bellezze naturali, di entrare a contatto con i suoi abitanti e di essere accolto in modo ospitale, gustando i prodotti della gastronomia nebrodea. Gli aderenti al club si impegnano a cooperare per la crescita qualitativa dell’offerta dell’area del Distretto, offrendo ai trekker esperti e neofiti, servizi dedicati e standard di qualità eccellenti nel territorio che li ospita: la possibilità di effettuare passeggiate nel Parco dei Nebrodi, di attraversare le imponenti Rocche, di sostare tra laghi naturali e zone boschive, strutture ricettive dotate di ogni comfort e necessità per chi pratica trekking (escursioni, gite accompagnate e programmi escursionistici, tour tematici e percorsi “ad hoc”), situate in luoghi favorevoli alle escursioni o in scenari di alta montagna, al di fuori dei centri urbani cittadini, di scoprire profumi e gusti di prodotti enogastronomici unici, tipici della zona, in ristoranti convenzionati.
Il nuovo progetto del nostro magazine che sta girando l’Italia attraverso le più prestigiose gare di trail running.
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2 Uno degli obbiettivo che Soul Running si è da subito posto con il primo numero nel 2011 era di provare i prodotti REALMENTE non solo per giudicarli, ma soprattutto per poter indirizzare ad un acquisto corretto e consapevole i runner. In sei anni ci siamo evoluti e voi che ci seguite ormai aspettate le nostre guide, la nostra web app al sito soulrunning.it sotto la voce test e in particolar modo i nostri video tutorial con gli high lights dei prodotti top di gamma al nostro canale You Tube. Li cercate, vi abbonate, li divorate e poi comprate prodotti adatti a voi, riducendo il margine di errore, ottimizzando l’acquisto!
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Quest’anno abbiamo voluto esagerare e veniamo a portarveli alle gare per farveli addirittura provare!! Ovviamente gratis!! Si avete capito bene, quando vedrete alle gare lo stand della The Running Clinic e il nostro mitico furgone brandizzato, prendete il vostro documento e correte da noi. Potrete testare in gara trail shoes della Merrell, backpack di Camelbak, Raidlight e Eagle Creek, supporti ortopedici di Compex, MC David e Revenge, occhiali da sole di Cébé e Bliz, i favolosi bastoni Cober, le potentissime e leggere lampade frontali di Fenix, le super solette Noene e alcuni prodotti Buff.
Soul Running corre sempre con voi!! Vi aspettiamo!!
Scopri un’altra Sicilia La cultura dei vecchi borghi
Week-end fra gole e cascate
Da Messina verso i Nebrodi
GIORNO 1: Sistemazione e check in a Torrenova. Mattinata alla scoperta della Grotta di Scodoni. Possibilità di visita agli Scavi di Convitazzo. Pranzo con degustazione a base di prodotti tipici. Pomeriggio a San Marco d’Alunzio con visita al borgo medievale. Cena libera e pernottamento.
GIORNO 1: Arrivo a Galati Mamertino, check in e sistemazione. Pranzo a base di prodotti tipici. Nel pomeriggio escursione alle Cascate di Catafurco. Rientro. Cena libera e pernottamento.
Un’immersione nella realtà nebroidea con Walking tour nella “Messina Storica”, escursioni (Ganzirri e gli antichi mestieri, Rocche del Crasto, ecc.), visite guidate nei “Borghi più belli d’Italia” (Montalbano Elicona e Castroreale), nel Parco Museo Jalari, e poi ancora divertimento nel Parco avventura “Nebrodi Adventure Park”, per scoprire la bellezza della natura e dei meravigliosi paesaggi tipici dell’area.
GIORNO 2: Prima colazione e check out. Partenza per Naso con visita guidata nel centro storico. Pranzo presso ristorante tipico. Pomeriggio con visita a Castania, parte antica di Castell’Umberto. Quota individuale a partire da € 115 (minimo 10 partecipanti)
GIORNO 2: Trasferimento a San Marco d’Alunzio con visita del borgo. Pranzo presso un ristorante tipico. Visita ai ruderi del Castello. Rientro. Cena libera e pernottamento. GIORNO 3: Trasferimento ad Alcara Li Fusi. Escursione alle Rocche del Crasto. Pranzo con degustazione a base di prodotti tipici locali. Visita al Borgo Stella. Quota individuale a partire da € 210
Fra le Dolomiti della Sicilia GIORNO 1: Sistemazione e check in ad Alcara Li Fusi. Escursione alle Rocche del Crastro. Pranzo in una trattoria tipica. Passeggiata alla scoperta delle Dolomiti del Sud, con possibilità di visita del Borgo Stella. Trasferimento a Galati Mamertino. Cena libera e pernottamento.
Programma completo disponibile su www.ecosicily.com. Il programma potrà subire variazioni legate alla stagionalità. Quota individuale a partire da € 760 (minimo 20 partecipanti)
pacchetti turistici ecosicily hiking Le quote comprendono pernottamento con prima colazione presso una struttura selezionata del Distretto, pranzi e/o cene presso strutture convenzionate del Distretto, guida turistica e assicurazione.
GIORNO 2: Prima colazione e check out. Partenza per le Cascate di Catafurco. Pranzo a sacco nell’area di Borgo Molisa. Rientro in paese con visita al Museo degli antichi mestieri.
Le quote non comprendono trasferimenti/noleggio auto da/per aeroporto o stazione ferroviaria.
Quota individuale a partire da € 99
Per info: info@ecosicily.com
Distretto Turistico Tematico “EcoSicily – Parchi, Riserve e Terre dei Normanni” Via Garibaldi, 27 – 98070 Castell’Umberto (ME) www.ecosicily.com
Milano, 5 Maggio 2016.
The North Face Footwear Test. 18
Perchè poi le cose semplici e dirette, autentiche, sono le più apprezzate. Già, per fortuna tutto sembra cambiare, portare verso imperscrutabili orizzonti la comunicazione, gli eventi. Tutti inventano tutto, ma a volte, tante per la verità, la gente vuole stare insieme, togliersi dalla città, mangiare pane e salame e, fondamentalmente... correre. Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Red Hot Chili Peppers ~ The Getaway
testo di Davide Orlandi foto di Francesco Di Domenico Metti, quindi, una sera in centro a Milano. 19.30 Meeting point al flagship store The North Face. Due maglie Soul Running ricevono i 50 “esploratori” meneghini, consegnano loro le nuovissime Ultra Endurance, un welcome pack tecnico, senza gadget (personalmente li odio), che spiega ai nostri runner cos’hanno ai piedi. Simpatici, reattivi e animati dal sacro fuoco di chi vive una piccola avventura, salgono sul bus che ci porta a Montevecchia. 45 minuti di transfer per arrivare da San Babila a sentieri di montagna e guadi... lasciatemelo dire, anzi scrivere: Milàn l’è un gran Milàn!! Briefing tecnico, logistico e via, frontali accese, ordine rigorosamente sparso ed entusiasmo a mille. Davanti, in mezzo, dietro e di nuovo davanti abbiamo un campione: Roberto Beretta, gentile, disponibile e umile, un vero runner di montagna! Grazie! Le balise sono state piazzate e la scopa è in azione. Tutto è ok e siamo nei tempi. Sta funzionando!
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Il ristoro è rigorosamente a pane, salame, mortadella, formaggio, pane, banane e tanta acqua, niente bustine, integratori vari, i chilometri sono pochi e lo spirito è diverso! Eccoli! Alla spicciolata i flash si alternano, si avvicinano il vociare e le risate, i selfie hanno invaso i social! Ora si mangia poi doccia (già!! c’è anche quella!!) e via con il bus. Form per il test prodotto compilato con entusiasmo, questo è sentirsi parte di un brand che ha il coraggio di crescere con i giudizi del proprio pubblico. Abbracci & saluti. Fermata intermedia in Loreto per andare incontro alle esigenze di tutti e alle 23,45 siamo di nuovo in San Babila!!! That’s it!! La gioia di chi organizza, nato e cresciuto all’ombra della mitica Madonnina, è immensa, in fondo erano solo 20 anni che non volavo fuori Milano ad allenarmi di notte. Rivedere quei sentieri, oggi, pieni di gente... Semplice no? Si! Ma bisognava farlo! Alla prossima!!
#neverstopmilano
RUNNING IN LIVIGNO
Offerta trail-runners: - Soggiorno in Running Hotel con Wellness - Accesso agli impianti del Mountain Park - Giornate guidate sui sentieri alpini
SCOPRI LE
ULTIME OFFERTE
RUNNERS
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Nome: MARCO Cognome: ROCCA Classe: 1954 Professione: MANAGER Passione: MOTORSPORT Libro da consigliare: VIPERA. NESSUNA RESURREZIONE PER IL COMMISSIONARIO RICCIARDI Gruppo musicale da seguire: PHARELL WILLIAMS Citazione preferita: “SONO UN UOMO DI MONDO… HO FATTO 3 ANNI DI MILITARE A CUNEO” Posto preferito per correre: COLLINE DI LORENZANA (PISA)
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Pharrell Williams ~ Come Get It Bae
SOUL CEO Marco Rocca in 13 anni di lavoro, idee, passione, ha costruito il successo di Brooks Running in Italia! Qui lo troviamo in versione “SOUL”. domande a cura di Davide Orlandi e foto di Francesco Di Domenico Come “nasce” Marco Rocca? Cosa ti ha portato a lavorare sul mercato italiano da imprenditore di successo, importatore e promoter di grandi marchi sportivi? Passione, prima per la corsa, poi per il Triathlon. Da li è iniziato tutto! So che hai avuto l’intuizione di portare per primo Cannondale e la MTB in generale in Italia. Come è avvenuto? Un amico di sempre mi chiese cosa ne pensavo di distribuire Cannondale, le mtb americane…io rimasi allibito perché avrei fatto la stessa domanda a lui di li a poco, così dopo pochi giorni volammo nel Conneticut a firmare il primo contratto, era il 1988. Quando e come sei passato dalle due ruote al running? A fine anni novanta, iniziai a seguire manifestazioni di triathlon e di corsa in Italia e all’estero, nel frattempo iniziarono i primi contatti che ci portarono all’accordo con Brooks, nell’Ottobre 2003 Quando hai portato il marchio Brooks in Italia era assolutamente sconosciuto, oggi dopo 13 anni Brooks Running è uno dei marchi top e meglio distribuiti. Quali sono state le mosse vincenti che ti hanno portato a questo risultato? Mi piace ricordare che nel 2003 partimmo da…sotto zero, nel senso che il marchio era pochissimo conosciuto o, peggio, nel passato mal distribuito con relativi feedback negativi difficili da cancellare…
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Hai lanciato due marchi e li hai fatti arrivare al top. Quali sono state
e successi, porta a lavorare insieme ma anche divertirsi insieme costruendo
le differenze di queste due avventure. Cosa voleva dire lanciare un
un’atmosfera particolarmente piacevole, trasferita poi alla clientela, che
marchio 25 anni, cosa 10 anni fa e cosa vuol dire farlo oggi?
sfocia nello stile che i più conoscono come “Run Happy Style”.
In entrambi casi è stata data grande rilevanza al rivenditore, con il quale
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siamo riusciti a consolidare in tempi relativamente contenuti, dei rapporti
Qual’è la scelta più difficile che hai dovuto fare in questi anni in
“speciali” su cui abbiamo basato e poi consolidato la nostra penetrazione
Brooks, e la più gratificante? Il più grande successo? Il miglior
sul mercato.
evento che hai sponsorizzato? Il prodotto che ha avuto più successo?
La distribuzione è davvero cambiata? Web, negozi specializzati,
La scelta più difficile: traghettare l’azienda dalla prima configurazione che
falgship store, esiste una formula magica? Tu come ti sei districato
ci vedeva operare in veste di agenzia a quella di filiale.
in questa selva?
La più gratificante è stata senz’altro la costituzione dell’attuale team (20
La parola d’ordine è sempre stata “massimo supporto al rivenditore”, solo
addetti), partendo da zero… mia moglie e io eravamo infatti gli unici
grazie a questo i numeri sono saliti, stile rilassato e “fun”, rapporti veri
“operativi”.
che vanno spesso oltre la mera relazione commerciale, il resto del nostro
Il più grande successo: i nostri “dealers meeting” diventati ormai un
successo è logica conseguenza, riuscendo ad adeguarsi alle esigenze del
appuntamento “imperdibile” per i migliori rivenditori italiani.
mercato e ai suoi nuovi standard distributivi.
Miglior evento: Strongman e Color Run. Miglior prodotto: Glycerin, fin dalle sue prime edizioni…
Quanto conta praticare e avere, quindi, una
un crescendo continuo e inarrestabile fino ad oggi.
passione autentica per questi sport se si vuole intraprendere un’iniziativa imprenditoriale come
Marco Rocca ha già detto tutto o, come sembra
le tue? Basta la passione o cos’altro serve? Tua
dalla luce negli occhi, ha ancora tanto da dire e
grande qualità è stata anche costruire un team di
costruire? Cosa vuoi fare “da grande”?
lavoro che ti segue con affetto e stima da anni?
Produrre una “mia” scarpa!
Qual’è la “ricetta” segreta? Essenziale, più che essenziale è la vera passione, poi il
L’aspettiamo Marco!
concedere la corretta autonomia condividendo progetti
In Bocca al lupo e grazie!
www.slovenia.info
#ifeelsLOVEnia
SENTIERO ALPE ADRIA
SLOVENIA. Verde. Attiva. Sana.
Nel cuore dell'Appennino Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Samuele Bersani ~ Giudizi universali
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Tosco Romagnolo Rapiti dal cuore immacolato del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Tra natura incontaminata, scorci mozzafiato e accoglienza d'altri tempi. testo e foto di Mirko Mottin
È come quando guardi un bel film che conosci perché l’hai già visto e non solo una volta, ma ti piace e ogni volta che leggi la scritta The End al termine della pellicola, hai scoperto qualche particolare nuovo, qualche momento che ti era sfuggito durante le visioni precedenti. La stessa cosa capita anche a noi quando guardiamo la cartina della nostra bella Penisola e decidiamo di dare “linfa” al nostro progetto Soul Running Loves Italy. Questa volta, i nostri occhi, si sono posati sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, un angolo di paradiso, in alcune zone ancora estremamente selvaggio e incredibilmente vergine, incastonato nel cuore degli appennini tra Romagna e Toscana. Chi non ha mai messo piede in Toscana o in Romagna? Noi l’abbiamo fatto infinite volte, ma come succede all’ennesima visione del film, abbiamo scoperto questo Parco Nazionale ricco di storia, di accoglienza e soprattutto di natura. Diventato Parco Nazionale nel 1993, è attraversato da innumerevoli sentieri, perfetti per una vacanza attiva con tutti i canoni ricercati sia da chi si sta preparando per affrontare una gara e vuole rifinire la preparazione sia per chi vuole rilassarsi con la famiglia e ogni tanto “rubare” quell’oretta per andare ad allenarsi. L’area del Parco è disseminata di Running Hotel che garantiscono ai runner servizi di riguardo proprio per organizzare al meglio la propria permanenza.
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Così abbiamo fatto anche noi e dopo aver organizzato, con Roberta dell’APT
Lorenza sta mettendo in opera intorno al loro Poderone. Come noi andiamo
Servizi Regione Emilia Romagna, il nostro viaggio per il sopralluogo di
alla riscoperta di vecchi tratturi, sentieri ricchi di storia o aree geografiche
sentieri, aree e strutture, in ogni minimo dettaglio, siamo partiti alla
“nascoste”, lui sta riportando in auge vecchie sementi quasi scomparse
RISCOPERTA di questa parte d’Italia.
coltivandole con la passione di una volta, ma costruendo orti con tecniche ultra moderne che rispettando e conservano la natura al 101%.
Ad aspettarci, all’arrivo al Running Hotel Il Poderone la prima sera, Nevio
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Agostini e Patrizia Rosai, grandi esperti del Parco Nazionale, sia per lavoro
Al mattino, dopo colazione, appuntamento con Nevio e Patrizia e via sui
sia per passione. Con loro, cartina alla mano, abbiamo studiato il percorso
sentieri che dal Corniolo, salgono fino ad attraversare le Ripe Toscane e poi,
per la mattina seguente e per i giorni a venire, in modo da essere pronti
con una piacevole strada bianca, ci riportano al Poderone.
a scoprire e documentare ogni angolo e ogni sfumatura durante la nostra
Il primo impatto con la natura delle Foreste Casentinesi è incredibile.
tre giorni toscoromagnola. Prima del riposo, ceniamo insieme ai padroni
Saliamo lungo un single track nel bosco e Nevio ci indica, in alcune rocce
del Poderone, come se fossimo a casa, e come se ci conoscessimo da
stratificate formatesi con l’azione dello spostamento e degli scontri delle
generazioni. Oltre alla qualità eccelsa della cucina di Lorenza (i suoi
placche geologiche, la sabbia marina compattata dove si possono ancora
spaghetti alla rapa rossa dovrebbero essere patrimonio dell’UNESCO),
osservare le ondulazioni che notiamo quando guardiamo un fondale marino
scopriamo aneddoti e particolari sulla costruzione dei sentieri del Parco,
sabbioso. In un punto poco lontano, anni fa erano state trovate alcune ossa
sui progetti della struttura e sulle idee innovative che Nicola, nipote di
di balena.
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Continuiamo a salire e la vegetazione diventa sempre più rigogliosa. È una delle foreste più antiche d’Europa e i suoi boschi sono fitti ed estremamente vari, dove i tronchi delle varie specie si alternano e si intrecciano con fusti che vanno da pochi cm di diametro fino alle querce secolari. Uno spettacolo di colori e profumi. Una volta usciti da questa incredibile esplosione della natura, percorriamo un sentiero in costa dove l’occhio ha l’opportunità di spaziare su tutta la valle del Bidente e sull’altro versante della stessa. Aggrappata alla scoscesa parte centrale del bastione, sul versante opposto a quello dove siamo noi, c’è la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, che, sin dalla fine degli anni '50, è stata salvaguardata dalla libera circolazione dell’uomo e dal suo intervento grazie all’istituzione della prima Riserva Naturale Integrale d’Italia. La mancanza di vie d’accesso, le pendenze e gli affioramenti rocciosi hanno fatto sì che questo spicchio sia una delle zone boschive più naturali esistenti ad oggi. Con queste meraviglie nella mente chiudiamo il nostro primo giro per i sentieri dando appuntamento, il mattino dopo, per una corsa/passeggiata prima al Passo della Calla e di seguito nella zona del Monastero di Camaldoli. Dopo aver salutato con malinconia l’ospitalità de Il Poderone, letteralmente, ci perdiamo con il naso all’insù a osservare la magnificenza delle zone boschive del Passo della Calla e di quelle intorno all’Eremo e al Monastero di Camaldoli. È grazie anche e soprattutto all’Ordine dei Monaci Camaldolesi, istituiti nel 1012 da San Romualdo, se queste foreste sono arrivate fino ai giorni nostri in ottimo stato. Infatti, sono stati loro, per secoli, a custodire e gestire questo patrimonio. È famoso l’uso dei legnami degli alberi lunghi e dritti di queste foreste per realizzare le impalcature per la costruzione di opere monumentali come il Duomo di Firenze o per la realizzazione degli scafi della flotta pisana. La seconda tappa della nostra Soul Experience, dopo aver visitato alcuni Running Hotel nella zona di Campigna, ci porta nel comune di Poppi dove si trova il maestoso castello dei conti Guidi. Una fortezza, ora adibita a biblioteca, che sovrasta e “protegge” il paese che oggi, fa parte della ristretta cerchia de I borghi più belli d’Italia. Qui, una volta salutata Patrizia, ci affidiamo a Silvia, con la quale scopriamo, anche a Poppi e Borgo Corsignano, alcuni Running Hotel veramente incantevoli e, fatto il nostro
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immancabile giro di corsa lungo piacevoli saliscendi su strada bianca, percorsi in passato dai pellegrini che, a piedi, si recavano all’Eremo di Camaldoli, finiamo la giornata con una meravigliosa acqua cotta, ospiti del Parc Hotel. Sveglia presto e trasferimento in auto prima a Badia Prataglia per il solito piacevole giro alla scoperta delle strutture divenute Running Hotel e poi, dopo esserci congedati da Silvia, via verso Bagno di Romagna, dove ad aspettarci e introdurci alle specialità di Bagno troviamo Camilla. Bagno di Romagna, ultima tappa del nostro viaggio alla riscoperta di questa zona d’Italia, è un piccolo ma importantissimo centro termale. I palazzi, come quello del Capitano con i suoi 74 stemmi sulla facciata, la basilica di Santa Maria Assunta e le numerose terme risalenti all’epoca romana ne fanno un gioiello e una sgambata tra le vie prima di riprendere la strada di casa è stato obbligatorio. Peccato non aver fatto un sano giro anche alle terme, ma è un’ottima scusa per ritornare in modo da vedere e assaporare altri particolari dello stesso 34
film.
SOUL ADVICE Dove alloggiare Il Parco delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna è disseminato di Running Hotel pronti ad accogliere i runner durante la loro permanenza sul territorio. Running Hotel Toscana: www.runninghotel.it/hotel-region/toscana/ Running Hotel Emilia Romagna: www.runninghotel.it/hotel-region/emilia-romagna/
Indirizzi utili sul web Tutte le info sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: www.parcoforestecasentinesi.it/ Tutte le info turistche sul sito dell’APT servizi regione Emilia Romagna: www.emiliaromagnaturismo.it/
LIVIGNO. INTO THE BLUE. Soul Running presenta Carosello 3000 Running Park: il più alto d’Europa testo di Davide orlandi foto di Andrea Valsecchi
Da sempre meta per atleti di alto livello, che vi soggiornano per potersi allenare sfruttando i benefici della quota, negli ultimi anni Livigno è diventata una delle località più frequentata dagli sportivi di ogni disciplina provenienti da tutta Europa e oltre… Qui si trovano 36
non solo percorsi adatti a ogni allenamento ma anche un’ospitalità di prim’ordine, tradizione gastronomica, shopping con running e outdoor shop di alta qualità. Il comprensorio di Carosello 3000, nella sua versione estiva, si sta affermando come un vero e proprio Mountain
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Guns N' Roses ~ Paradise City
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Park dedicato alla mountain-bike, con percorsi spettacolari e adatti a ogni tipo di biker, grandi itinerari per il trekking e, da oggi, anche con percorsi unici dedicati al trail running. Nel caldissimo Luglio scorso abbiamo approfittato del clima magico di Livigno e abbiamo individuato, tracciato e mappato sei itinerari con caratteristiche differenti, dal vertical a un fantastico anello da oltre 23 km sulle creste di confine tra Italia e Svizzera. L’unicità di questi percorsi, che
Anton Krupicka
BEAT THE SWEAT Absorbs sweat, wicks away perspiration and enhances comfort with flat welded seams.
BUFF 速 and Flat is Boring速 are registered trademarks property of Original Buff, S.A. (Spain)
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DISTRIBUITO DA: NOV.ITA SRL 011 6467743 info@nov-ita.com www.nov-ita.com
www.buff.eu
si appoggiano tutti alle strutture in quota e agli impianti di risalita di Carosello 3000, è il loro sviluppo, per più del 90%, sempre sopra i 2000 mt slm, caratteristica che rende questo Running Park il più alto di tutto l’arco alpino. Ogni itinerario viene presentato con una scheda tecnica (sviluppo, dislivello...), una mappa e la relativa altimetria. Abbiamo creato, quindi, una vera Guida agli itinerari che offre un totale di 75 km per 4150 D+ di trail mappati e indicati, divisi in sei percorsi unici per tipologia di allenamento e tecnicità. Trovate i consigli del coach per auto-valutarvi e correre con il giusto ritmo sui sentieri per perseguire i vostri obbiettivi. Stretching, alimentazione e tabelle di training mirate a seconda del numero di giorni che passerete a Livigno, completano le informazioni che fanno di questa Guida un vero vademecum per chi vuole approfondire la conoscenza di un territorio unico valorizzato dal Running Park più alto d’Europa! La Guida la trovate allegata a questo numero primaverile di Soul Running!! Non perdete tempo. Leggete e prenotate in un Running 40
Hotel del comprensorio il vostro break di sport e relax!!!
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…Un passo avanti! Sempre! Dicembre 1988. Una o due vite fa ho iniziato ad andare a Livigno e passarci tutti i Natali fino al 1993!! Cinque anni unici per imparare ad amare un posto che già allora era simbolo di evoluzione. Quando tutte le località alpine avevano ancora le ancore, Livigno puntava alto e sostituiva già i vecchi impianti di risalita con seggiovie moderne. Ci sono poi tornato da più adulto, per lavoro, nelle varie tappe in cui l’editoria italiana mi ha traghettato negli anni: snowboard, mtb e trekking. Ogni volta il denominatore comune è sempre stato lo stesso: Livigno è avanti un passo agli altri! Poi arriva il 2015 e Carosello 3000, gli impianti di risalita delle mie scorribande anni '80, ci chiamano. Dell’editoria ora faccio parte in prima persona, ho un mio magazine ma ci distinguiamo soprattutto per i servizi che creiamo per il territorio con il nostro programma “Soul Running Loves Italy”. Carosello vede lungo, ancora una volta, e ci ritroviamo a correre dai 2000 ai 3300 metri di altitudine, decretando lo start up del Running Park più alto d’Europa. Il Top per chi vuole allenarsi in vacanza! Che dire... da editore di Soul Running sono molto orgoglioso, Se Carosello 3000 ci ha scelto... Ora non rimane altro che correre, correre, correre, come sempre... ma un po’ più in alto!! Keep on Running!!!
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Tel Aviv Marathon
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Per la seconda volta in pochi mesi un runner di montagna viene chiamato a correre per le strade di una metropoli. Dopo New York è il turno dell'altra città che non dorme mai: Tel Aviv, Israele. Terra affascinante, da scoprire per il nostro inviato Max Russo, molto Soul!!! Testo e foto di Max Russo Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Quando ho ricevuto l'invito mancava poco più di un mese alla gara, e per quanto la dovessi fare ad un ritmo da report, almeno un po' di asfalto avrei dovuto macinarlo. Questo il mio primo pensiero... poi il mio naturale desiderio di viaggiare, visitare nuovi posti, la mia curiosità verso un paese del quale in fondo non sapevo proprio nulla, mi hanno convinto! Così ho abbandonato i miei amati sentieri, ho recuperato un paio di scarpe
Dire Straits ~ Sultans of swing
2016
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che non fossero da trail, e, dopo anni e anni, mi sono ributtato sulla strada.
più veloce, ecco che il destino ci mette lo zampino...
Sarà che forse il mio DNA è ancora quello dello stradista, oppure perché ai
Una domenica a pulire i sentieri in vista dell'Elba Trail ed ecco che la schiena,
tempi proprio scarso non ero, sta di fatto che sono riuscito a ritrovare subito
come ogni tanto mi capita, si blocca. Riposo, massaggi, osteopata, tecar,
un buon feeling, tanto che quasi quasi avevo pensato di tentare di correrla
ma alla fine per quasi venti giorni non riesco a correre, e quando posso
almeno un secondo sotto le tre ore. E proprio quando, testando i 21 km,
riprendere manca solo una settimana alla gara. Pazienza, vada come vada,
avevo realizzato che forse si poteva davvero tentare di fare una gara un po
la farò con calma, se necessario al passo, e ne approfitterò per godermi il
percorso e vivere, per la prima volta, la
azzerata, farfuglio qualcosa poi esplodo in un "Imlil!",
gara nella sua "pancia".
ecco come si chiamava! Contento come se avessi risposto bene e vinto un sacco
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Il mercoledì mattina antecedente la maratona eccomi a
di soldi ad un quiz televisivo penso di aver scalfito la
Malpensa, sono in anticipo, ma so che i controlli El Al
diffidenza granitica del tipo; macché, eccolo che riattacca
sono un po più severi, quindi mi avvio al check-in; vado
con le domande.
allegramente verso i desk, ma vengo gentilmente, ma
Come sei arrivato a Milano? Dove hai dormito (cavolo,
fermamente, invitato da una hostess a uscire dall'area
come si chiamava l'anonimo hotel dove ho dormito ieri
ed attendere l'arrivo degli addetti alla sicurezza. Passa qualche minuto
sera?), come sei arrivato in aeroporto, hai fatto la valigia da solo, qualcuno
e finalmente vengo chiamato; consegno all'addetto alla sicurezza il mio
ha toccato il tuo bagaglio etc etc...
passaporto ed attendo fiducioso; il tipo lo apre, guarda, sfoglia tutte
Alla fine, il tipo si convince che non sono forse così pericoloso come potevo
le pagine, poi, con il passaporto in mano, si allontana. Ok, penso, è
apparire, così si allontana e dopo poco torna con un tagliando adesivo che
sicuramente routine; lo vedo confabulare con un altro addetto mentre gli
incolla al passaporto.
mostra il mio documento, poi l'altro lo prende e viene verso di me.
Vai, è fatta, penso dirigendomi verso i desk; macché, vengo richiamato ed
Garbatamente, in inglese, mi chiede come mai abbia sul passaporto timbri
indirizzato ad una hostess che mi controlla il trolley. Finito anche questo
di alcuni paesi; mi chiede perché ed in che circostanze sono stato in
controllo riprovo ad avvicinarmi ai desk, ma anche stavolta mi indirizzano
Tunisia, Marocco ed Egitto. Beh, risposte facili, sono stato là a gareggiare,
ad un'altra hostess che mi vuota il bagaglio a mano e controlla a fondo
ma la mia risposta non è esaustiva, a quanto pare.
tablet e cellulare. Finalmente riesco a fare il check-in, tiro un respiro di
Tunisia dove, mi chiede; e quale gara hai fatto? Con chi eri? E in Egitto? Mar
sollievo e dopo un paio d'ore sono in volo verso Tel Aviv. Siamo, ormai,
Rosso in che località? E Marocco? Ok sei salito sul Toubkal correndo, ma
costretti a limitare i nostri orizzonti in un'epoca che li dovrebbe avere
dove dormivi? Panico...come si chiamava quel paesino ai piedi dei monti
azzerati. Peccato, ma la sicurezza deve venire prima di tutto.
dell'Atlante dove ho dormito?
Sul volo dovrebbe esserci un collega, runner o reporter che sia, ma
Non ho niente da nascondere, certo, ma ho comunque la salivazione
non lo conosco, ho solo letto il suo nome nelle mail che l'ufficio del
turismo Israeliano mi ha inviato nei giorni precedenti, probabilmente lo incontrerò all'arrivo. Atterriamo a Tel Aviv nel primo pomeriggio, mi dirigo verso il ritiro bagagli e incontro una addetta del ministero del turismo che sbandiera un carrtello con su scritto "Tel Aviv marathon - Italia", mi dà il benvenuto e mi chiede notizie del mio collega; le dico che non lo conosco ma che sicuramente era sul volo, e infatti dopo qualche minuto ecco che arriva. È Christian, giornalista di una testata b2b web, il quale mette subito le mani avanti, lui non correrà la maratona. Aviram, il nostro angelo custode, ci porta subito a cena; l'appuntamento è in un ristorante sul lungomare, un posto affollatissimo di giovani dove incontriamo altri giornalisti provenienti da Russia, Germania e Inghilterra. Scambiamo qualche parola con gli altri, incontriamo il direttore dell'ufficio del turismo, ma sopratutto abbiamo il primo contatto con la cucina ebraica... buonissima! Piatti gustosissimi, speziati ma leggeri, veramente una sorpresa, e sarà così per tutti i giorni del nostro soggiorno in Israele. Finalmente, sazi ma stanchi, riusciamo a raggiungere il nostro alloggio, lo Shalom hotel, un boutique hotel davvero delizioso; metto la sveglia presto perché la mattina successiva voglio andare a correre, e chiudo così la mia 50
prima giornata israeliana. Day 2 È da poco sorto il sole quando esco dall'hotel, attraverso il trafficatissimo viale Ayarkon e in un paio di minuti sono sul lungomare; nonostante sia presto ci sono gia tantissime persone che corrono e altre che vanno in bici. La sera precedente, il direttore dell'ufficio del turismo ci aveva già parlato di quanto gli abitanti di Tel Aviv fossero amanti dello sport e della forma fisica, indipendentemente dall'età. I giovani sono molti, vero, ma incontro anche molte persone di mezza età o addirittura anziane che corrono di buon passo. Il lungomare è molto bello, ben tenuto e ampio, con tante spiagge attrezzate e un'infinità di bar e ristoranti; il mare ricorda quello delle nostre riviere, ma senza l'affollamento di stabilimenti balneari a cui siamo abituati. Correndo, piano piano sulla mia destra si comincia a delineare la skyline della città, una selva di grattacieli e gru che danno l'idea di quanto Tel Aviv sia il motore dell'economia nazionale. Rientro in hotel, doccia, colazione buonissima e via per una giornata che si preannuncia piena di impegni. L'ufficio del turismo ha pianificato per noi ospiti reporter-runner una full immersion divulgativa srettamente legata a temi legati allo sport, e il primo appuntamento è al villaggio olimpico della città. Dopo una breve introduzione sulle strutture sportive di Tel Aviv, dove è possibile
praticare quasi tutti gli sport esistenti (salvo ovviamente quelli legati alla montagna), veniamo accompagnati verso quella che viene definita la "olimpic experience"; si tratta di un viaggio, virtuale ma anche fisico, dato che si deve seguire un percorso all'interno del villaggio, nella storia delle esperienze olimpiche delle rappresentative israeliane. Durante il percorso, decisamente suggestivo e a tratti commovente - quando vengono narrate le tragiche vicende degli atleti israeliani assassinati durante le Olimpiadi di Monaco nel 1972 - un atleta virtuale e il suo allenatore, prendendo spunto dalle esperienze olimpiche degli atleti, raccontano di decenni di sport e dei sacrifici necessari per raggiungere risultanti importanti che non necessariamente devono concludersi con podi olimpici. I dirigenti dello sport israeliano sono realisticamente consapevoli di non avere un palmares olimpico o mondiale pesante, ma il messaggio che vogliono trasmettere è chiaro: lo sport deve essere un mezzo fondamentale per trasmettere alle nuove generazioni i valori che delle discipline sportive sono propri e che, se seguiti, possono contribuire a rendere ancora più solida la consapevolezza dei singoli nel sentirsi popolo. Ai giovani, quindi, ma non solo a loro, ovviamente, vengono messe a disposizione le migliori infrastrutture sportive disponibili, dagli impianti di atletica al canottaggio, dal tennis al nuoto, e vengono incentivati a fare sport a tutti i livelli, con il risultato di avere una percentuale di praticanti in rapporto alla popolazione tra le più alte al mondo. Terminata la "olimpic experience" ci vengono consegnate delle bici con le quali faremo un tour dell'area olimpica e del parco, lungo il quale si trovano molti degli impianti principali della città. Le bici sono quelle che ogni cittadino, o turista, può ritirare da uno dei moltissimi punti di distribuzione esistenti in città; con l'equivalente di pochissimi euro, chiunque può prendere a noleggio una bici per un periodo che varia da pochi minuti ad addirittura un anno, e in questo caso il costo è veramente irrisorio; la bici inoltre può essere presa in un punto della città e riconsegnato in un altro, il che rende decisamente meno conveniente l'utilizzo dell'auto per piccole commissioni o brevi spostamenti, tanto più poi che la città ha numerosissime piste ciclabili e un traffico veicolare metropolitano comunque convulso. Durante la pedalata percorriamo gran parte del parco, splendido, e straordinariamente simile a Central Park, con i grattacieli a fare da sfondo a collinette verdissime. Dopo una sosta al Rowing Center, uno dei più prestigiosi al mondo, frequentatissimo per gli allenamenti, durante il mite inverno di Tel Aviv, da numerosissime rappresentative straniere,
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costeggiamo il fiume Yarkon, il principale fiume Israeliano e ci dirigiamo sul lungo mare. Pedalando lungo il percorso sul quale avevo corso al mattino (e sul quale poi passerà la maratona il giorno successivo) raggiungiamo Gordon beach, dove visitiamo l'enorme piscina a ridosso della spiaggia e dove infine riconsegnamo le nostre bici terminando la bella pedalata. Prima di pranzo vengo preso in consegna dalla simpaticissima Mira Marcus, la international press director, e vengo accompagnato all'expo della maratona dove, dopo aver risolto un paio di misunderstanding riguardo a quale gara dovessi fare, ritiro il mio pettorale per la gara. Proprio all'expo scopro che dei runner-giornalisti presenti sarò il solo a correre l'indomani, visto che neppure il tedesco Klaus (forse l'unico vero giornalista-runnner presente) a causa di una recente influenza, sarà al via... Lunch time! In compagnia della nostra guida Aviram raggiungiamo Jaffa; La città vecchia è affascinante, lontana anni luce dai moderni e scintillanti palazzi di Tel Aviv, rivela la sua anima di villaggio di mare mediorientale. Le vecchie case, i vicoli stretti, il vivace mercato ricordano i tipici centri delle cittadine tunisine, marocchine o egiziane, con in più un'aria occidentale che 52
rende il tutto affascinante. La scelta di Aviram per il pranzo è il tipico locale da street food, quattro piccoli tavolini che danno su una via trafficatissima, una cucina che più piccola non si potrebbe e cibo fantastico. Hummus, falafel, verdure e salsine buonissime, rigorosamente mangiate con le mani e accompagnate da pane arabo. Dopo pranzo rientriamo in città, dove ci è stato organizzato un incontro con alcuni imprenditori che hanno dato vita ad alcune delle più innovative start-up nel campo sportivo. Tel Aviv è anche conosciuta come la città delle start-up; chi ha un buona idea e capacità imprenditoriali riesce ad avere a disposizione, dalla municipalità, strutture e servizi. In questo modo i giovani imprenditori possono godere di un periodo durante il quale non dovranno preoccuparsi di problemi come avere a disposizione un luogo per lavorare, con servizi di segreteria e assistenza. Il pomeriggio passa rapidamente, abbiamo giusto il tempo di passare qualche minuto in hotel ed è già ora di raggiungere il marathon expo per il pasta party. Altra confessione, avevo pensato di fare solo presenza al pasta party, memore della tristezza di molti pasta party di ben più blasonate maratone. Beh, ho dovuto ricredermi! Il pasta party della Tel Aviv Marathon è in assoluto il migliore al quale abbia partecipato, per varietà, bontà e abbondanza dei cibi proposti, tanto che meriterebbe tornare a correre lì solo per questo.
Mangiamo come fosse l'ultimo pasto della nostra vita, dopodiché ci trasciniamo in hotel per quella che sarà una notte molto breve, visto che la sveglia sarà alle quattro. Day 3 - la maratona È ancora buio quando usciamo dall'hotel; la partenza della gara sarà alle 7, ma dalle 5 le principali strade di accesso alla partenza saranno chiuse, quindi accompagnati da un assonnato Aviram raggiungiamo il parco da dove la gara partirà. L'area di partenza, l'atmosfera, la musica ricordano ancor di più New York, e se non fosse per i caratteri in ebraico dei vari pannelli si potrebbe davvero credere di essere a Fort Wadsworth in attesa dello start. Il clima pare splendido, caldo, e la scelta di partire alle 7 sembra quella giusta, anche se il giorno prima il consigliere delegato allo sport si era un po' rammaricato del fatto che una partenza a quell'ora fatalmente avrebbe limitato il numero di spettatori lungo il percorso. Scaccio i soliti brutti pensieri del pre-partenza e alle sette prendo il via in mezzo a un fiume di runner provenienti da tutto il mondo. Decido subito di mantenere un'andatura tranquilla, mi godo il primo sole e il percorso; la prima parte di gara è lungo ampi viali sgombri dal traffico, la strada è leggermente ondulata ma piacevole. Raggiungiamo il lungo mare, e mi trovo a correre lungo i tratti che avevo percorso la mattina precedente e mentre corro riesco anche a parlare con qualche occasionale compagno di gara. Coloro con cui riesco a scambiare qualche parola sono prevalentemente israeliani, sono abbastanza stupiti quando sentono che sono italiano, e lo sono ancor di più quando provo a spiegargli dove si trovi l'Elba. Amano tutti l'Italia, l'hanno visitata e molti sono tifosi della Roma… chissà perché poi proprio della Roma… Tra una chiacchiera e il fermarsi a scattare delle foto mi trovo già a metà gara, ora siamo a Jaffa, il percorso è molto più ondulato e le mie gambe cominciano a ricordarmi che allenato in fondo lo sono davvero poco. Per fortuna adesso lungo il percorso ci sono molti spettatori, spesso incontriamo i palchetti con rock band con la musica a palla, e altri chilometri scorrono leggeri. Il gruppetto di runner in cui mi trovo adesso è piuttosto sfilacciato, scambio ancora qualche parola con un ragazzo sudafricano che ha corso la prima parte di gara scalzo e ora ha messo ai piedi le scarpe e a un certo punto confluiamo sul percorso della mezza maratona e della dieci km e siamo nella bolgia più assoluta! Un mare di maglie colorate che si muovono con molta calma, alcuni camminano, scherzano; altri corrono in costume o mascherati, e poi tante, tantissime belle ragazze in piena forma!
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Mancano meno di dieci chilometri all'arrivo, ma le mie gambe non vogliono più collaborare, così a ogni ristoro mi fermo e perdo un po' di tempo a chiacchierare, poi sui cavalcavia e sulle salite un po' più importanti rallento e a tratti cammino, approfittandone sempre per scattare foto. Finalmente entriamo di nuovo nel parco, costeggiamo lo Yarkon, e comincio a sentire le grida degli speaker che danno una nuova carica alle mie gambe. L'ultimo chilometro è ovviamente in crescendo, all'indomani mi trascinerò stancamente, ma con un residuo sussulto di dignità passo sotto la finish line vispo come un grillo. Raccolgo la medaglia finisher e mi trascino sotto il tendone del ristoro, dove, come mi aspettavo, trovo di tutto e di più, bibite di ogni tipo, frutta fresca e yogurt; adesso le mie gambe sono davvero stanche, quindi decido di sedermi una decina di minuti, ma quando poi vado a rialzarmi...completamente rigide e bloccate. Mi concedo qualche ora di relax in hotel, poi mi butto nel primo locale che trovo per mangiare qualcosa; è un locale carino e affollato di giovani, il Benedict, che poi scoprirò essere un locale cult di Tel Aviv. Mentre aspetto il piatto che ho ordinato mi trovo a riflettere sulla gara; non amo oramai 54
più le gare su strada, ma questa maratona mi è piaciuta davvero. Tanta gente, gara organizzata benissimo, ambiente allegro, clima giusto. Con in più l'atout di un paese che è un affascinante crocevia di popoli e culture, e quello di una città giovane, dinamica e moderna, bella nella sua parte nuova e ancor di più in quella antica. Del resto della giornata c'è poco da raccontare, approfitto del roof dell'hotel e sonnecchio al sole, fino a che Aviram non ci porta a cena, dove, ovviamente, mangiamo da urlo. Day 4 Ultima, fantastica, colazione allo Shalom hotel; oggi è sabato, lo Shabbat ebraico, ovvero il giorno di festa settimanale, e gran parte dei lavori manuali non vengono svolti. Malgrado questo la colazione è comunque eccezionale, e saluto a malincuore i ragazzi dello staff prima di salire in auto con Aviram con destinazione Mar Morto. Israele è tutto sommato un paese piccolo, quindi non avremo un gran viaggio da fare. Usciamo dalla città e proseguiamo in direzione Gerusalemme; in auto Aviram si rivela, oltre che spassoso, anche uomo di gran cultura. Ci racconta della storia del paese, ci parla di religione e di politica, ha le sue idee, ovviamente, ma è sempre pronto al dialogo e al confronto. Sfioriamo Gerusalemme e poco dopo la strada comincia a scendere verso il Mar Morto. È impressionante vedere i
cartelli che indicano il decremento di altitudine, ma è quando raggiungiamo Ein Gedi che ci rendiamo conto di trovarci a 400 metri sotto il livello del mare. Ein Gedi non è un paese, è una località lungo la route 90 (che poi proseguendo lungo il confine giordano arriva fino ad Eilat) con accesso al Mar Morto. Uno stabilimento balneare, un ristorante (chiuso per lo Shabbat) e poco più. Facciamo il bagno galleggiando sull'acqua salatissima, ci cospargiamo del (pare) miracoloso fango del Mar Morto, e dopo pranzo siamo in viaggio verso Gerusalemme, dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Sarà a causa dello Shabbat, ma come entriamo a Gerusalemme respiriamo un'aria diversa. E non parlo del clima, decisamente più fresco visto che la città si trova tra le montagne, ma quanto dell'atmosfera. Tanto ci era apparsa leggera, a tratti frivola e incline al divertimento Tel Aviv, tanto ci appare austera e mistica Gerusalemme. Le transenne poste all'ingresso dei quartieri ortodossi per chiudere l'accesso alle auto durante lo Shabbat, gli stessi ebrei ortodossi a passeggio con il mitra a tracolla, i ristoranti rigorosamente chiusi sino al termine della festività ci fanno capire quanto fosse vero ciò che Aviram ci aveva detto al nostro arrivo, cioè che se Tel Aviv è la sin city, gerusalemme è la holy city. Siamo tutti molto stanchi, quindi anticipiamo quella che sarà la nostra ultima, e ancora eccellente cena in terra d'Israele, e subito dopo ci ritiriamo in hotel. Day 5 La tabella di marcia fissata da Aviram è rigorosa, quindi via a visitare la città vecchia di Gerusalemme. Il tempo a nostra disposizione non è molto, purtroppo, ma riusciremo comunque a vedere alcuni dei luoghi simbolo della città. Gerusalemme è certo bellissima, ma quello che più colpisce è la profonda atmosfera di misticismo che si respira. Anche chi, come me, non è un religioso praticante, non può rimanere indifferente di fronte a luoghi sacri come il Santo Sepolcro; si può essere agnostici o addirittura atei, ma in luoghi come questi siamo costretti a porci delle domande profonde. La visita prosegue rapida, il muro del pianto, il mercato ebraico, poi l'ultimo e sempre eccellente pasto e già siamo in auto in direzione dell'aeroporto; peccato, Gerusalemme avrebbe davvero meritato una visita più approfondita, sarà per la prossima volta. Siamo alla fine del viaggio, ormai, salutiamo Aviram, superiamo indenni i rigorosi controlli di sicurezza dell'aeroporto Ben Gurion e ci imbarchiamo sul volo El Al che atterrerà in tarda serata a Malpensa.
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Qualche suggerimento
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La Formula di viaggio di cui abbiamo usufruito è ottima per vedere il
E nei supermercati, se vi piace fare shopping di prodotti tipici, sappiate che
paese e le sue principali città, oltre che a correre la maratona. Se potete,
non solo le etichette, ma anche i prezzi sono in caratteri ebraici, quindi o vi
aggiungete un giorno in più a Gerusalemme, ne vale davvero la pena.
portate un amico che conosca la lingua, o dovete tirare a indovinare.
La maratona di Tel Aviv merita assolutamente di essere corsa; grande
Se volete utilizzare il cellulare informatevi bene dei costi, perché quasi tutti
organizzazione, bellissimo percorso e bella gente; occhio però, non è un
i nostri operatori non hanno particolari accordi di roaming con Israele, e
percorso piatto, quindi non sperate di venir qui a fare il vostro personal
rischiate di trovarvi a spendere, come me, 30 euro al giorno anche solo per
best.
aver inviato un paio si sms. Per contro, avrete free wifi un po' ovunque, sulle spiagge, nei ristoranti,
Tel Aviv è una bella città, moderna, vivace e giovane. Ci sono mille cose da
nelle piazze.
fare e da vedere, e posti come Jaffa meriterebbero da soli il viaggio. Ultima nota: è vero, viviamo in tempi di gran tensione e abbiamo tutti un Se venite solo per un weekend forse non vi servirà, ma se volete visitare
po' paura di viaggiare; anche io prima di partire ci ho pensato su, prima di
il paese una guida come Aviram sarà preziosa. Sempre presente,
decidere, ma va detto, malgrado tutto quello che si sente, Israele è uno dei
professionale, brillante e colto, alla fine si è rivelato davvero un amico.
paesi più sicuri al mondo, in questo momento. Certo qualche volta mi è venuto da pensare che mi trovavo a poche centinaia
È vero, in Israele parlano tutti, ma veramente tutti, un inglese eccellente;
di chilometri dal confine con la Siria, o molto vicino a Gerusalemme est o
ma, ahimé, gran parte delle indicazioni stradali, dei cartelli dei negozi, degli
ad altri luoghi di cui putroppo le cronache internazionali ci parlano in questi
avvisi, sono in ebraico, tenete conto.
periodi, ma il paese, sopratutto per i turisti, è sicurissimo.
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Il Monte Pisano, ombelico di Toscana. Soli. Nel silenzio della Verruca, a strapiombo sulla storia. Il vento porta le voci lontano lungo la pianura, fino al mare. L'amicizia si crea e i ricordi restano. Terra magica, da riscoprire. 58
Testo di Andrea Valsecchi foto di Francesco Di Domenico Tra le molteplici vesti che Soul Running ha sfoggiato negli ultimi anni quella
maratona cittadina, che da alcuni anni hanno allargato il loro “campo di
che certamente lo valorizza maggiormente è la divisa da esplorazione e
allenamento” anche ai numerosi e splendidi sentieri che si inerpicano sui
scoperta del territorio. Quest'anno abbiamo aggiunto qualcosa di “nuovo”
pendii del Monte Pisano riscoprendoli, curandoli e mappandoli con un
nella nostra già ricca collezione, la scoperta di “un'isola” non contemplata
orgoglio ed una passione travolgente. Dall'allenamento alla competizione
nell'elenco degli arcipelaghi italiani: il Monte Pisano. Un massiccio collinare che si erge
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
il passo è stato breve e i sentieri sono diventati protagonisti di una gara: il Trail Dei Monti Pisani,
isolato dalle altre catene adiacenti, Alpi Apuane
che grazie alla partecipazione del territorio e
e gli Appennini, circondato dalle due valli dei
ad un gruppo di aziende raggruppate sotto il
fiumi Arno e Serchio.
brand “Monte Pisano” ha destato l'interesse di
Un gruppo di montagne che non superano
un Progetto Europeo F.O.O.T. (Fit On Olive Trail)
gli 800 mt segnato da cime arrotondate e
che ha permesso di utilizzare un considerevole
pendici lievi ricoperte da una fitta boscaglia, ricchissimo di storia per il ruolo strategico e
Sting ~ Fields of Gold
budget per la promozione di quest'area in chiave turismo attivo.
militare di cui ne fecero uso i pisani nelle lunghe guerre condotte contro Firenze e di rilevanza vitale per le sue decine di sorgenti da cui oramai da
Il Soul Team ha avuto l'onore e il piacere di percorrere i sentieri su cui si
secoli le due città di Pisa e Lucca traggono sostentamento.
snodano le tre gare che si sono disputate lo scorso 20 marzo con una
L'invito alla “scoperta” del Monte Pisano è giunto da un gruppo di runners
pregevole partecipazione di atleti stranieri. Abbiamo avuto modo di saggiare
innamorati del proprio territorio, i Pisa Road Runners, organizzatori della
il terreno sempre accompagnati dall'entusiasmo delle nostre “guide” locali
i u l o c i d e s i r i s E il fiume ar legge e continuò t t e d a v e l o v i l . g o e v l che a e d n a r g o a scorrere nel su Sergio Costanzo
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che del Monte Pisano conoscono ogni segreto, ogni angolo incantevole ed
running o il trekking, numerose terme e spa, agriturismi che producono olio
ogni sorgente.
d'oliva e vino d'eccellenza, il Parco Nazionale di San Rossore a pochissimi
Abbiamo assaggiato le squisite specialità locali, ci siamo stupiti con il naso
km e, per chi desidera divertimento oltre al relax, le rinomate spiagge della
all'insù, passeggiando per Piazza Dei Miracoli a Pisa e rilassati per un caffè
Versilia.
in un locale dell'elegante centro di Lucca. Abbiamo condiviso gara, corse e momenti di relax in luoghi colmi di storia e
Un'isola, si diceva poche righe fa definendo il Monte Pisano, collegata con
di bellezza con un gruppo di giornalisti runners europei da noi invitati e che
il bello, la storia, l'unicità Toscana, l'eccellenza, l'orgoglio e i fasti della
come noi hanno apprezzato la veridicità di un territorio ricco e bellissimo
Repubblica Marinara. Tutto in una manciata di chilometri. Tutto restando
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SERGIO COSTANZO Nome: Sergio Cognome: Costanzo Classe: 1963 Professione: Biologo Passione: Troppe (è la risposta vera) Correre e scrivere le preminenti Libro da consigliare: Parzival Wolfram von Eschenbach XIII secolo Gruppo musicale da seguire: ProcolHarum Citazione preferita: "Chi non prova, ha già perso" Posto preferito per correre: Monti Pisani In breve un identikit dei Pisa Road Runners. Cinque fondatori con anime sportive diverse, pluralità sin dall'inizio. Libertà di espressione e competenza tecnica. Obiettivo primario: avvicinare al mondo running il maggior numero di persone. Sempre col sorriso sulle labbra. 62
Come e quando nasce l’idea del “trail del monte pisano” come veicolo per promuovere il territorio? L'idea nasce da due consapevolezze: che i nostri monti hanno sentieri e dislivelli importanti e che sono culla di storia da 5 millenni. Primo assunto, organizzare una gara che attraversasse i luoghi archeologici e storici del territorio. Su queste due colonne abbiamo fondato tutto, provando 3 anni fa sulla nostra pelle il percorso gara. Alla fine dicemmo: si può fare e subito divenne un… si deve fare! Quanto tempo dedichi insieme ai tuoi compagni alla cura dei sentieri del monte pisano? Fortunatamente il movimento è cresciuto e la cura è permanente. Ogni volta che si sale in quota, ci soffermiamo sempre a sistemare qualcosa. Ti da più soddisfazione vedere migliaia di partenti alla marathona di Pisa o qualche centinaio di runners pronti ad affrontare i sentieri del monte pisano? Emozioni diverse. La Maratona è un'aquila maestosa,
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il trail, un piccolo colibrì, ma potresti restare per ore a osservarli, entrambi, volare. 3 cose riuscite nell’ultima edizione della gara trail dei monti pisani. Essere stati scelti coinvolti nel progetto europeo FOOT. Essere cresciuti come numeri. Aver ottenuto l'attenzione degli atleti del Nord Italia. 3 novità per il 2017. Inserimento nel circuito ITRA, Utilizzo di una app per la gestione sicurezza e posizionamento atleti, innalzamento del livello tecnico della gara. State creando un vero circuito di gare nella vostra area? Che progetti avete per il prossimo futuro in tal senso? Un circuito Toscano esiste già. Noi contribuiamo con due gare il TMP e Giglio Trail. Può darsi si inserisca una terza gara o ci si orienti di più sul fronte formazione e sicurezza degli atleti... è tutto in divenire.
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L'INTERVISTA A…
Irene & raffaella
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Nome: Irene, agente di viaggio montepisano territorio ospitale. Nome: Raffaella, manager rete di imprese montepisano. Passioni: Escursioni in natura, arte, musica, cucina e… Montepisano. Libri da consigliare: L’orto di un perdigiorno: confessioni di un apprendista ortolano. (Pia Pera) L’arte di correre(Aruki Murakami) Gruppo musicale da seguire: Zen Circus Citazione preferita: Se basta una parola perché fare un discorso? Il rumore non fa bene, il bene non fa rumore. Due parole per spiegare il progetto FOOT in sintesi. FOOT è una rete di iniziative rivolte agli appassionati di running che si snoda fra 4 aree del mediterraneo: la nostra, l’Isola di Lesbo in Grecia, Zeitun a Malta e la regione di Capodistria nell’Istria Slovena. Nel 2016 ci sono 4 eventi in programma, il Trail dei Monti Pisani e la Maratona Istriana si sono svolti questa primavera, e per l’autunno sono in calendario la Maratona di Zeitun e il Trail Running di Lesbo. Sul sito e sui nostri canali social trovi tutte le informazioni! Essendo stato Monte Pisano il collettore dell’iniziativa FOOT quali attività ha “smosso”
maggiormente sul territorio? Abbiamo coinvolto gli operatori turistici del territorio: i frantoi, le guide turistiche ed ambientali, gli agriturismo… volevamo condividere l’idea che la nostra area è adatta all’organizzazione di eventi di trail running. I runners hanno confermato la validità tecnica e paesaggistica dell’itinerario, percorribile anche nei periodi invernali e abbiamo tutte le carte in regola per accogliere chi viaggia con loro. In Italia a livello locale e nazionale c’è attenzione alle problematiche che il progetto FOOT cerca di risolvere? A tutti i livelli c’è coscienza che lo sport e il turismo attivo sono un elemento premiante per lo sviluppo turistico. L’organizzazione di eventi sportivi che abbiano una risonanza internazionale richiede grande impegno, anche economico, per la promozione da un lato e per coinvolgere le comunità locali dall’altro. Gli eventi organizzati sono molti ed è difficile riuscire a selezionare e convogliare le risorse su quelli che hanno le caratteristiche giuste per “crescere” e “far crescere”! Coinvolgimento tra piccole attività territoriali unendo commercio, sviluppo turistico, sport e qualità della vita. È questo il futuro del turismo attivo? Quali altre opportunità vedi? Oltre allo sport “estremo” (certo non è da tutti correre per 5 ore su e giù per le montagne!) ci sono molte attività che si possono proporre per coinvolgere un pubblico più ampio, ma comunque amante del movimento o della vita all’aria aperta…escursioni guidate, meditazioni in giardini storici, artigianato, corsi di cucina… è importante offrire programmi alternativi disegnati sulle esigenze delle famiglie o degli accompagnatori degli sportivi. Sei venuta a contatto con il trail running. Cosa pensi di questo mondo? Grande ammirazione per la resistenza ed energia dei runners, frutto di un profondo lavoro di autoeducazione alla fatica, allenamenti costanti e passione per la corsa e per la natura. E poi sono gente simpatica. Quali sono i punti dove l’offerta generale del territorio del Monte Pisano può ancora migliorarsi per cercare l’eccellenza? Migliorare la comunicazione fra i vari attori del territorio e il “fare squadra”. È un processo lungo che richiede tempo e pazienza, come nell’allenamento per il trail!
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SOUL ADVICE
Info logistiche:
Per trovare dove mangiare, dormire o come organizzare la permanenza sul territorio: www.montepisano.travel/it/accoglienza
Indirizzi utili sul web
link del sito della gara www.trailmontipisani.it
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Campo dei fiori Trail Edizione zero Siamo andati a conoscere i segreti del Trail Campo dei Fiori correndo l'edizione zero e chiacchierando con l'organizzatore, Giorgio Triacca. testo e foto di Francesco Di Domenico
Musica consigliata per la lettura di questo articolo
Yes ~ Owner of a lonely heart
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È il 10 Aprile, io e Andrea partiamo (non stiamo andando chissà dove, è dietro l'angolo, ma fa sempre figo dire che si parte verso un luogo) alla volta del lago di Varese. Dovremo documentare, vivere e raccontare l'edizione zero del Trail Campo dei Fiori, che si terrà il 1° Ottobre 2016. Saranno due le gare, che si snodano intorno all'omonimo Parco Regionale: FoLaGa 18 km, 900 m D+ e Eolo CFT 41 km, 2.100 m D+. L'atmosfera è magica sul lago, con le prime luci del mattino e il sole caldo che non scotta ancora tanto, ma già soltanto vederlo ti fa sorridere. Il lago è una vera palestra, attrezzata al meglio, dove ci si allenano atleti di canottaggio provenienti da tutto il mondo (Canada, Australia, solo per citarne un paio). Dovunque ti giri vedi montagne, e hai voglia di salire, andare su per arrivare in cima e poi fermarti a contemplare il panorama. Le cosa che hanno colpito di più, dal primo all'ultimo istante, sono state le persone, la loro allegria e il loro calore, ma ancora di più la loro voglia. Voglia di fare, di correre, di esserci soprattutto. Voglia di vivere, vivere di corsa, e voglia di lanciarsi su per le montagne, "a molla". Ma anche voglia
di partecipare in tutti i modi possibili per creare questo evento; perché non
rischiato di “piantarsi”. Nel senso che hanno trovato ad accoglierli una
tutti corrono, ma tutti si prodigano per fare qualcosa, persino i bimbi che,
varietà di prodotti biologici, crostate e marmellate realizzate con farine
magari vedendolo come un gioco o magari realmente capaci di percepire
naturali, di una bontà indescrivibile. Ovviamente sono dovute intervenire le
fino in fondo quello che stavano facendo, hanno fatto da volontari al ristoro
forze dell'ordine per ristabilire lo stesso e farli ripartire da lì.
finale, imburrando le fette di pane o spalmandoci la marmellata, o anche
Il passaggio dal Sacro Monte, con le cappelle dedicate ai misteri del Rosario
versando il tè caldo. Insomma, la voglia che parte dai più piccoli. È già un
è molto caratteristico e allo stesso tempo innovativo, perché fatto di corsa,
grandissimo inizio. E poi anche la voglia di creare, di pianificare e realizzare.
quando lì di solito si cammina raccolti in preghiera.
Voglia di far conoscere questa terra e voglia di ingrandire il progetto. Perché
Ma laddove le belle parole non fossero sufficienti a convincere, intervengono
pensare in grande è fondamentale.
in soccorso i numeri: 1.000 litri di birra all'arrivo.
Dopo la partenza, al primo ristoro, i corridori (e non solo loro) hanno
E ho detto tutto. Ci vediamo ad ottobre!
L'INTERVISTA A… GIorgio Triacca 72
È la gara di casa. Che effetto ti fa organizzarla? Quanta motivazione in più ti dà? Lo stesso effetto che provo quando invito per la prima volta qualcuno a cena a casa mia, sono felice ed emozionato nel cercare di far stare bene il mio ospite; provo la stessa emozione moltiplicata per il numero di atleti che, incuriositi dalle nostre zone e dalle nostre promesse, vorranno venire! Sono felice di far conoscere i posti dove vivo e dove mi alleno. Da cosa è nata l'idea di organizzarla? Sono anni che faccio del trail, è il mio modo di fare sport. L'idea di organizzarne uno mi frullava per la testa da tempo ma "saggiamente" non le ho mai dato forma concreta. Poi l'incontro con la ASD Atletica Gavirate e il suo gruppo Amatori, oltre all'amicizia con Andrea Macchi (nostro atleta di punta, primo italiano alla UTMB 2015 e 2 settimane dopo 16° al Tor Des Géants) e con Luca Spada, trail runner, Amministratore Delegato e Presidente di EOLO spa (nostro Main sponsor), ha fatto sì che l’idea si concretizzasse in poco tempo. Quale obiettivo hai in termini numerici per questa prima edizione? Abbiamo messo un tetto di cinquecento iscritti per questioni organizzative. Personalmente sarei più che felice se partecipassero così tanti atleti alla prima edizione.
ENDURO RUN E' quel momento speciale, in cui una semplice uscita si trasforma in una sessione tecnica, una corsa facile in una competizione e dove l'amicizia incontra la competitività. Un vero momento Enduro.
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© SCOTT SPORTS SA 2016 | Photo: Fabio Menino
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Ha/ci vedi le potenzialità perché diventi importante a livello nazionale? Certamente sì! Il Campo dei Fiori Trail ha tutte le carte in regola per diventare un evento internazionale: ci crediamo noi e ci credono anche EOLO e Vibram. Montagne, laghi e clima mediterraneo sono a mio avviso ingredienti appetibili per attirare l'attenzione oltralpe,.mentre chilometri e dislivello possono essere modulati a piacimento senza far mancare mai panorami mozzafiato e tracciati tecnici. Il territorio varesino non è mai stato promosso con queste attività. Potrebbe essere un inizio? quali sarebbero i prossimi step? Non nascondo che le nostre ambizioni sono grandi per il territorio e che l'intento è anche quello di promuovere il turismo attraverso il Trail stesso. A tal proposito Eolo Campo dei Fiori Trail rientra nel programma della Sport Commision Provincia diVarese come evento "pilota" per tale promozione. Il progetto prevede: -ottobre 2016 - 41km e 19km -autunno 2017 - 60km, 25km -autunno 2018 - 95km, 50km, 25km -anno 2019... SORPRESA! L'edizione zero ha dato un'ottima impressione. Come sei riuscito a trovare tutto questo sostegno/ questi volontari? Mi viene da dire grazie alla passione infusa. Organizzare un Trail come questo è molto impegnativo: tutto il mio tempo libero, da mesi, lo sto dedicando a questo progetto. Oltre all'Atletica Gavirate abbiamo coinvolto diversi enti della provincia (CAI Varese, CAI Gavirate, SCI Nordico Varese, Ente Parco
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Campo dei Fiori, oltre ai volontari disponibili a darci una mano). Qual è l'aspetto più difficile che hai incontrato finora? Quale quello che pensi di incontrare? Ci sono tante decisioni da prendere e non sempre si riesce ad accontentare tutti, ma poi davanti a una birra tutto si risolve. La preoccupazione maggiore è sicuramente rivolta alla sicurezza degli atleti e a tal proposito stiamo investendo risorse economiche, tempo e risorse umane per garantire sicurezza e garantirci la tranquillità. L'aspetto più bello e unico che ha il trail CDF? Panorami unici come la catena del Monte Rosa e i suoi ghiacciai sempre in vista , 30 km in linea d'aria, l'infinito verde delle prealpi e il blu dei laghi, un terzo tempo con più di 1000 litri di birra, un ricco pasta party, un mini trail per ragazzi, DJ Master Max… Continuo?
SOUL ADVICE
Come arrivare: 76
www.campodeifioritrail.it/come-arrivare/
Dove dormire:
www.campodeifioritrail.it/alloggi-e-ospitalita/
Indirizzi utili sul web
link del sito della gara www.campodeifioritrail.it Sport Commission Varese www.varesesportcommission.it Ente Parco Campo dei Fiori www.parcocampodeifiori.it
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PAVILLON 2173 metri 10:30
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Courmayeur 1224 metri 8:00
COURMAYEUR MONT BLANC
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COLOPHON 82
NEL PROSSIMO NUMERO: alla scoperta dell’isola di lesbo
Soul Running A cura di: S.P.M. Publishing srl SOCIETà A SOCIO UNICO Via F. Sforza 1 – 20122 Milano Direttore Responsabile Marcella Magliucci Art director Mirko Mottin Redazione Davide Orlandi davide@soulrunning.it
Mirko Mottin mirko@soulrunning.it andrea valsecchi valsecchi@soulrunning.it Francesco di domenico francesco@soulrunning.it Hanno collaborato: MAX RUSSO Foto di copertina: parco nazionale foreste casentinesi, monte falterona e campigna foto di mirko mottin
Fotografi: Max RUSSO Advertising S.P.M. Publishing srl SOCIETà A SOCIO UNICO Via F. Sforza 1 – 20122 Milano Stampato in Italia da TIPOLITOGRAFIA PAGANI Srl Via ardua, 6 passirano – bs Registrazione tribunale Milano n. 530 del 25/10/2011 numero 23 - maggio 2016
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