Columns Settembre 2011

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Mahler Gergiev Le sinfonie Con l’uscita della Nona Valery Gergiev e la London Symphony Orchestra chiudono il ciclo dedicato alle sinfonie del grande compositore austriaco


In questo numero… Hyperion LSO CPO Chandos Audite Supraphon Mariinsky Tactus Testament Urania Playa Sound Linn Clear Audio Impex Records JVC XRCD OMR Speackers Corner ORG Pure Pleasure Premonition Reference Recordings

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Servizio novità

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Più premiati

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Primo piano

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GAETANO DONIZETTI LUCIA DI LAMMERMOOR

MAR0512

Natalie Dessay, Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Valery Gergiev

RAVEL INTEGRALE DELLA MUSICA PER VIOLINO E PIANO Alina Ibragimova, violino; Cédric Tiberghien, piano

G. Lekeu: Sonata per violino e pianoforte M. Ravel: Sonata n. 1 per violino e pianoforte; Sonata n. 2 per violino e pianoforte; Tzigane “Rapsodie de concert” per violino e pianoforte; Berceuse sur le nom de Gabriel Fauré per violino e pianoforte Le opere per violino e pianoforte dell’ultima fase creativa di Maurice Ravel sono considerate tra i massimi capolavori del repertorio cameristico. Sotto il profilo stilistico, queste opere rivelano l’influsso di numerose correnti musicali, dal jazz all’impressionismo, e riescono a far coesistere i delicati colori di Debussy con il lirismo di Franck. Composta durante gli anni di studio di Ravel e pubblicata postuma, la Sonata in un movimento per violino e pianoforte è considerata un’antenata dal carattere lirico della splendida Sonata in sol maggiore, con la sua scrittura molto originale e il suo coinvolgente andamento blues. La spontaneità, la ricchissima tavolozza di colori e le suggestioni esotiche dei lavori per violino e orchestra possono essere affrontate adeguatamente solo da interpreti di grande talento e alcuni passaggi della sfrenata Tzigane sembrano fatti apposta per mettere alla prova il virtuosismo dei violinisti. Alina Ibragimova si accosta a questo vero e proprio tour de force con una verve incontenibile, sfoggiando una straordinaria varietà espressiva e una maturità interpretativa che conosce pochi rivali. La Ibragimova è accompagnata al pianoforte da Cédric Tiberghien, autore di una prova elegante e impeccabile sotto tutti i punti di vista e capace di ricreare con grande efficacia l’iridescente scrittura pianistica di Ravel. Il programma di questo splendido disco è degnamente completato dalla Sonata per violino e pianoforte di Guillaume Lekeu, ritenuta il massimo capolavoro del compositore francese scomparso all’età di soli 24 anni.

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Alina Ibragimova violino

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IBRAGIMOVA NEL CATALOGO HYPERION

HARTMANN

ROSLAVETS

BACH

SZYMANOWSKI

CONCERTO FUNEBRE

CONCERTI PER VIOLINO

SONATE E PARTITE

MUSICA PER VIOLINO E PIANO

WHLive045

WHLive036

WHLive041

IBRAGIMOVA E TIBERGHIEN NEL CATALOGO WIGHMORE HALL LIVE

BEETHOVEN

BEETHOVEN

BEETHOVEN

SONATE PER VIOLINO - VOL. 1

SONATE PER VIOLINO - VOL. 2

SONATE PER VIOLINO - VOL. 3


Columns - SETTEMBRE 2011 MUZIO CLEMENTI CAPRICCI E VARIAZIONI

Howard Shelley, pianoforte THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOLUME 54 SIR ARTHUR SOMERVELL – SIR FREDERIC HYMEN COWEN Martin Roscoe, pianoforte BBC Scottish Symphony Orchestra, Martyn Brabbins CDA67837 (CD alto prezzo)

F. Hymen Cowen: Concertstück per pianoforte e orchestra A. Somervell: Variazioni sinfoniche Normandy; Concerto per pianoforte e orchestra Highland I tre lavori presentati in prima registrazione mondiale in questo disco costituiscono nel loro insieme l’integrale delle opere per pianoforte e orchestra sia di Somervell sia di Cowen (anche se quest’ultimo compose durante i suoi anni di studio un concerto per pianoforte e orchestra andato perduto). Il Concertstück di Hymen Cowen fu scritto nel 1897 per Ignacy Jan Paderewski, che lo eseguì per la prima volta di fronte a un pubblico in delirio. Questo lavoro si fa notare soprattutto per la sua ricchissima tavolozza orchestrale e per la brillante scrittura virtuosistica del pianoforte. Conosciuto soprattutto per le sue splendide opere vocali, Sir Arthur Somervell si dedicò relativamente poco al repertorio orchestrale. Le Variazioni sinfoniche Normandy furono tenute a battesimo nel 1913 da Donald Francis Tovey, che in seguito si impegnò moltissimo per farle conoscere al pubblico più vasto possibile. Composto nel 1921, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra Highland è invece un’opera della maturità e il fatto di non essere mai stato pubblicato lo fece cadere molto presto nell’oblio. Quest’opera fu dedicata al pianista scozzese Jessie Munro e sotto l’aspetto stilistico può essere definita un divertissement gradevole e aproblematico, basato su temi dal sapore scozzese, che furono comunque scritti da Somervell. Sebbene non si tratti di musica particolarmente profonda, una volta ascoltata farete fatica a togliervela dalla mente. La splendida interpretazione di Martin Roscoe accompagnato da una BBC Scottish Symphony Orchestra in forma smagliante accompagnata da un ispirato Martyn Brabbins contribuisce a rendere questo gradevolissimo disco una nuova pietra miliare della straordinaria collana The Romantic Piano Concerto 4

CDA67850 (2 CD al prezzo di 1)

M. Clementi: Capriccio op. 17; Capriccio op. 34 n. 3; Capriccio op. 34 n. 4; Capriccio op. 47 n. 1; Capriccio op. 47 n. 2; The Black Joke con 21 variazioni WO2; La chasse op. 16; Dodici Monferrine op. 49; Fantaisie e variazioni su Au clair de la lune op. 48; Variazioni su Batti batti dal Don Giovanni di Mozart WO10; Variazioni su un minuetto del Signor Collick WO5; Rondò WO8; Pezzi caratteristici op. 19 L’integrale delle sonate per pianoforte di Muzio Clementi realizzata da Howard Shelley è stata acclamata dalla stampa specializzata non solo per il suo eccellente livello interpretativo, ma anche per aver consentito di riscoprire un compositore ai suoi tempi di grande importanza, la cui lunghissima carriera ebbe inizio negli ultimi anni di vita di Domenico Scarlatti e si chiuse all’epoca di Chopin. Questo cofanetto doppio dedicato ai capricci e alle variazioni costituisce una sorta di appendice a questa edizione. Le opere giovanili offrono la possibilità di apprezzare il lato più leggero e brillante dello stile di Clementi. La maggior parte di queste opere venne scritta allo scopo di intrattenere e di divertire il pubblico, un fatto che contribuisce a spiegare i numerosi spunti virtuosistici dai toni improvvisativi che le caratterizza. Le opere della maturità risalgono invece ai primi anni del XIX secolo, quando Clementi aveva ormai perso la prolificità che lo aveva reso famoso in gioventù. Sebbene molte di queste opere siano state concepite per un uso privato, questo cofanetto comprende diversi lavori di notevole livello artistico, come i due Capricci op. 47. In questi due dischi Howard Shelley dimostra di essere ormai perfettamente a suo agio con le opere di Clementi, sfoggiando un approccio come sempre del tutto impeccabile. ORLANDO DI LASSO PROPHETIAE SIBYLLARUM

Brabant Ensemble, Stephen Rice CDA67887 (CD alto prezzo)

O. di Lasso (1530/32-1594): Prophetiae Sibyllarum; Magnificat Quant’in mille anni il ciel; Iustorum animae; Deficiat in dolore vita mea; Tristis est anima mea; Missa Amor ecco colei


Columns - SETTEMBRE 2011 Orlando di Lasso si dedicò con incomparabile maestria a tutti i generi vocali in auge nell’ultima fase del Rinascimento, spaziando con incredibile ecletticità dal Lied tedesco alla messa latina. Oltre che ispirato, Lasso si rivelò anche uno dei compositori più prolifici della seconda metà del XVI secolo e questo splendido disco ci offre la possibilità di ascoltare le straordinarie architetture polifoniche della Missa Amor ecco colei e delle Prophetiae Sibyllarum, quest’ultima tra le sue opere più famose. Con la scrittura spiccatamente cromatica e le continue modulazioni delle Prophetiae Sibyllarum, Lasso contribuì ad allargare di molto i confini della musica dell’epoca, consegnando ai posteri uno dei lavori più importanti e innovativi del tardo Rinascimento. Grazie a un brillante stile esecutivo in cui coesistono un assoluto rigore e una sorprendente libertà istintiva, Stephen Rice e il Brabant Ensemble si rivelano gli interpreti ideali di questo repertorio quanto mai impegnativo e, grazie a un fraseggio morbidissimo e a sonorità molto luminose, riescono a ridare piena vita a queste opere di incomparabile complessità. Il Brabant Ensemble su HYPERION:

THOMAS CRECQUILLON NICOLAS GOMBERT MISSA MORT M’A PRIVÉ TRIBULATIO ET ANGUSTIA CDA67596 (CD alto prezzo) CDA67614 (CD alto prezzo) FRANZ JOSEPH HAYDN 20 The London Haydn Quartet QUARTETTI PER ARCHI OP.

CDA67877 (2 CD al prezzo di 1)

La splendida raccolta di quartetti fatta pubblicare da Haydn come op. 20 è giustamente considerata una delle pietre miliari della storia del quartetto per archi, in quanto per scrivere i sei lavori dai toni contrastanti che lo compongono Haydn adottò tecniche compositive che nei decenni successivi sarebbero state prese a modello da schiere di compositori in ogni parte d’Europa. In particolare, in questi quartetti si nota una deviazione dalla leggerezza dei quartetti op. 9 e op. 17 verso una maggiore intensità emotiva e un’invenzione melodica dai toni più seri.

Sotto il profilo stilistico, questi lavori presentano una scrittura raffinata e di straordinaria consistenza, basata su un’ampia varietà di forme e di stili, con un sapiente dosaggio di dinamiche e di energia. Inoltre, l’intreccio polifonico si arricchisce di contenuti drammatici e il violoncello viene liberato sempre più spesso dall’ingrata funzione di basso continuo, dialogando spesso su un piano di sostanziale parità con gli altri tre strumenti. Con questa lettura elegante, luminosa e spesso irresistibilmente vivace, il London Haydn Quartet conferma di essere tra gli interpreti più autorevoli del repertorio cameristico haydniano. DIETERICH BUXTEHUDE INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO

Christopher Herrick, organo

– VOLUME 4

CDA67876 (CD alto prezzo)

D. Buxtehude: Praeambulum BuxWV158; Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ BuxWV196; Praeludium BuxWV148; Canzonetta BuxWV167; Toccata BuxWV156; Christ unser Herr zum Jordan kam BuxWV180; Fuga BuxWV176; Nun lob, mein Seel, den Herren BuxWV214; Canzona BuxWV173; Toccata BuxWV164; Gott der Vater wohn uns bei BuxWV190; Canzonetta in la minore; Passacaglia BuxWV161; Wie schön leuchtet der Morgenstern BuxWV223; Nun komm, der Heiden Heiland BuxWV211; Der Tag, der ist so freudenreich BuxWV182; In dulci iubilo BuxWV197; Praeludium BuxWV142 Il quarto volume dell’integrale delle opere per organo di Dieterich Buxtehude varata dalla Hyperion vede Christopher Herrick alla consolle del magnifico organo della Cappella del Trinity College di Cambridge. Tutti i lavori presentati in questo splendido disco furono composti oltre tre secoli fa, in un’epoca in cui le stampe musicali costituivano ancora una rarità e gli organisti dovevano essere in possesso di una spiccata propensione per l’improvvisazione. In questa irresistibile registrazione Herrick sfoggia tutto il suo straordinario talento comunicativo e le sue ispirate interpretazioni sono talmente brillanti e coinvolgenti da sembrare quasi improvvisate. 5


Columns - SETTEMBRE 2011 AA.VV.

JOHANN SEBASTIAN BACH

MUSICA PER ENRICO V E I LANCASTER

VARIAZIONI GOLDBERG

Binchois Consort, Andrew Kirkman

Leopold String Trio

CDA67868 (CD alto prezzo)

Enrico V: Gloria Anonimo: Antifone e Responsorio da The Office for St John of Bridlington; Asperges me, Domine; Missa Quem malignus spiritus; Ave regina caelorum; Gloriosae virginis; Ite missa est – Agimus tibi gratias (Lucca Choirbook); Tota pulchra es L. Power: Ave regina caelorum; Gloriosae virginis T. Damett: Salvatoris mater / O Georgi Deo care J. Cooke: Alma proles / Christi miles N. Sturgeon: Salve mater Domini / Salve templum gratie W. Frye: Ave regina caelorum a 4 In questo disco di straordinaria suggestione il Binchois Consort rivela tutta la bellezza e la grandiosità della musica che veniva eseguita ogni giorno nelle cappelle più importanti dell’Inghilterra del XV secolo, mettendone in evidenza gli stili e i generi principali, alcuni dei quali sorprendentemente brillanti e virtuosistici. Il programma comprende una serie di opere sacre cerimoniali composte sia per re Enrico V sia per invocare Giovanni di Bridlington, santo patrono della casa dei Lancaster, e alcuni mottetti dalla scrittura molto elaborata. Le autorevoli note di copertina firmate da Philip Weller collocano queste opere nel loro giusto contesto storico e l’interpretazione del Binchois Consort raggiunge vertici che non temono confronto da nessun altro ensemble specializzato in musica antica oggi in circolazione. Ogni nuance viene espressa con la dovuta enfasi e ogni frase è eseguita con la giusta espressività: un disco davvero imperdibile!

CDA67826 (CD alto prezzo)

La Hyperion è orgogliosa di presentare un nuovo splendido disco del Leopold String Trio, uno delle stelle più luminose della galassia cameristica dell’etichetta londinese. Le Variazioni Goldberg di Bach sono considerate tra le più grandi opere per strumento a tastiera di tutti i tempi. Concepita per un clavicembalo a due manuali, quest’opera vanta un linguaggio talmente universale da diventare nel corso dei secoli successivi uno dei modelli più popolari per gli arrangiamenti, tra i quali meritano di essere ricordati quello per due pianoforti di Joseph Rheinberger, quello per quartetto di legni di Andrei Eshpai, quello per organo di Jean Guillou, quello per chitarra di József Eötvös e la brillante parafrasi Gilded Goldbergs di Robin Holloway presentata dalla Hyperion alcuni anni fa (CDA67360). La trascrizione di Dmitri Sitkovetsky venne scritta nel 1985 per celebrare il terzo centenario della nascita di Johann Sebastian Bach e fu dedicata alla memoria di Glenn Gould, la cui straordinaria registrazione delle Variazioni Goldberg effettuata nel 1955 per la Columbia divenne nel giro di pochissimo tempo un best seller e fece conoscere quest’opera straordinaria a una intera generazione. L’arrangiamento di Sitkovetsky è un’opera affascinante e deliziosa, soprattutto se ascoltata nella vigorosa e sensibile interpretazione del Leopold String Trio. Il Leopold String Trio su HYPERION:

Il Binchois Consort su HYPERION:

AA.VV.

GUILLAUME DUFAY A MARRIAGE OF ENGLAND AND BURGUNDY MESSA PER SANT’ANTONIO ABATE CDA67129 (CD alto prezzo) CDA67474 (CD alto prezzo) 6

SERGEI IVANOVIC TANEYEV

AA.VV.

TRII PER ARCHI

TRII PER ARCHI

CDA67573 (CD alto prezzo) CDA67429 (CD alto prezzo)


Columns - SETTEMBRE 2011 CONSTANT LAMBERT SUMMER’S LAST WILL AND TESTAMENT English Northern Philharmonia, David Lloyd-Jones CDH55388 (CD medio prezzo)

REYNALDO HAHN OPERE CAMERISTICHE

Room-Music CDH55379 (CD medio prezzo)

C. Lambert: The Rio Grande; Aubade héroïque; Summer’s Last Will and Testament RECORD OF THE YEAR (THE INDEPENDENT) - CRITICS’ CHOICE. (GRAMOPHONE) – PENGUIN GUIDE ROSETTE

R. Hahn: Sonata per violino e pianoforte; Soliloque et Forlane; Notturno in mi bemolle maggiore; Romanza in la maggiore; Quartetto n. 3 per archi e pianoforte; Si mes vers avaient des ailes

SEBASTIAN KNÜPFER

JOSQUIN DESPREZ

OPERE SACRE

MISSA PANGE LINGUA

The King’s Consort, Robert King

Westminster Cathedral Choir, James O’Donnell

CDH55393 (CD medio prezzo)

CDH55374 (CD medio prezzo)

S. Knüpfer: Vom Himmel hoch, da komm ich her; Was mein Gott will, das gescheh allzeit; Wenn mein Stündlein vorhanden ist; Ach Herr, strafe mich nicht in deinem Zorn; Quemadmodum desiderat cervus; Super flumina Babylonis; Jesus Christus, unser Heiland; Die Turteltaube lässt sich hören EDITOR’S CHOICE (GRAMOPHONE) - CRITIC’S CHOICE (INTERNATIONAL RECORD REVIEW) JOHANN SCHELLE

J. Desprez: Missa Pange lingua; Planxit autem David; Vultum tuum deprecabuntur

TOMÁS LUIS DE VICTORIA MISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTI

OPERE SACRE

The King’s Consort, Robert King

Westminster Cathedral Choir, David Hill CDH55358 (CD medio prezzo)

CDH55373 (CD medio prezzo)

J. Schelle: Lobe den Herrn, meine Seele; Wohl dem, der den Herren fürchtet; Aus der Tiefen; Herr, lehre uns bedenken; Gott, sende dein Licht; Komm, Jesu, komm; Christus, der ist mein Leben; Christus ist des Gesetzes Ende; Vom Himmel kam der Engel Schar CRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)

T.L. de Victoria: Ave Maria a 4; Ave maris stella; Ne timeas, Maria; Sancta Maria, succurre miseris; Vidi speciosam; Missa Vidi speciosam CRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)

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Columns - SETTEMBRE 2011 WOLFGANG AMADEUS MOZART LIEDER

Joan Rodgers, soprano; John Mark Ainsley, tenore Roger Vignoles, pianoforte

SERGEI RACHMANINOV 33 E OP. 39 Howard Shelley, pianoforte ÉTUDES-TABLEAUX OP.

CDH55403 (CD medio prezzo) CDH55371 (CD medio prezzo)

W.A. Mozart: Abendempfindung K.523; Oiseaux, si tous les ans K.307; Dans un bois solitaire K.308; An die Freude K.53; An die Einsamkeit K.391; Wie unglücklich bin ich nit K.147; Komm, liebe Zither K.351; Der Zauberer K.472; An Chloe K.524; Das Lied der Trennung K.519; Das Veilchen K.476; Ridente la calma K.152; An die Freundschaft K.148; Die Zufriedenheit K.473; Des kleinen Friedrichs Geburtstag K.529; Die kleine Spinnerin K.531; An die Hoffnung K.390; Als Luise die Briefe K.520; Das Traumbild K.530; Lied der Freiheit K.506; Die Alte K.517; Das Kinderspiel K.598; Sehnsucht nach dem Frühlinge K.596; Im Frühlingsanfang K.597; Die ihr des unermesslichen Weltalls K.619

TOMÁS LUIS DE VICTORIA MISSA DUM COMPLERENTUR, INNI E SEQUENZE Westminster Cathedral Choir, James O’Donnell CDH55452 (CD medio prezzo)

T.L. de Victoria: Veni Sancte Spiritus; Dum complerentur; Missa Dum complerentur; Popule meus; Vexilla regis; Veni Creator Spiritus; Pange lingua gloriosi; Lauda Sion salvatorem 100 GREATEST DISCS OF THE DECADE (CLASSIC CD).

AA.VV. A SONG FOR FRANCESCA

Andrew Lawrence-King, arpa; Gothic Voices, Christopher Page CDH55291 (CD medio prezzo)

Andreas de Florentia: Astio non morì mai; Per la ver’onestà Giovanni da Cascia: Quando i oselli canta; Constantia; Quando la stella F. Landini: Amor mi fa cantare a la Francesca; Non na el so amante; Ochi dolenti mie; Per seguir la sperança G. Dufay: O regina seculi/ Reparatrix Maria; Quel fronte signorille in paradiso Loqueville: Puisque je suy amoureux; Pour mesdisans ne pour leur faulx parler; Confort d’amours; Qui ne veroit que vos deulx yeulx Lantins: Plaindre m’estuet Haucourt: Je demande ma bienvenue Grossin: Va t’ent souspir VINCITORE DEL GRAMOPHONE AWARD

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ANTON BRUCKNER

MESSA IN FA MINORE. SALMO

150 Corydon Singers, Matthew Best, direttore CDH55332 (CD medio prezzo)

CRITICS’ CHOICE (GRAMOPHONE)


Gergiev Mahler integrale delle sinfonie GUSTAV MAHLER SINFONIA N. 9 London Symphony Orchestra, Valery Gergiev Questo disco chiude trionfalmente l’integrale delle sinfonie di Gustav Mahler portata avanti dalla London Symphony Orchestra diretta da Valery Gergiev e accolta con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Mahler scrisse la Nona Sinfonia in un periodo di grande sofferenza sia fisica sia morale, uno stato d’animo che trova piena espressione nella musica, di volta in volta inquieta e serena, energica e delicata, che tratteggia con commovente sincerità le emozioni del compositore e si chiude con una toccante coda nella quale Mahler sembra accettare l’idea della sua mortalità. Una degna conclusione per uno dei progetti sinfonici più grandiosi degli ultimi tempi. LSO0668 (SACD)

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PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale € (prezzo consigliato - fino al 31.10.2011) L’integrale delle sinfonie di Mahler in SACD al prezzo speciale di € 12,90 (singoli) e € 18,90 (doppi) in promozione fino al 31.10.2011

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Disponibile da Ottobre 2011

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In esclusiva per il mercato italiano una panoramica delle grandi interpretazioni del maestro russo in un cd a soli € 3,00

Essential Gergiev


Columns - SETTEMBRE 2011

ERMANNO WOLF-FERRARI OPERE ORCHESTRALI

Münchner Rundfunkorchester, Ulf Schirmer CPO777567 (CD alto prezzo)

E. Wolf-Ferrari: Triptychon op. 19; Arabeschi su un’aria di Ettore Tito op. 22; Divertimento op. 20; Suite Veneziana op. 18 Sebbene oggi sia difficile da credere, nei due decenni precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale Ermanno Wolf-Ferrari era uno dei compositori d’opera viventi più eseguiti del mondo, come Giacomo Puccini e Richard Strauss. I suoi continui successi gli consentirono di condurre una vita agiata, tuttavia l’ingresso nella prima guerra mondiale dell’Italia contro la Triplice Alleanza mandò in frantumi una carriera che sembrava avviata a raggiungere i massimi livelli. Questo terribile conflitto – che lui stesso definì una guerra tra la sua patria per parte di madre e quella per parte di padre – finì per prostrarlo, non solo nell’animo. Al crollo fisico fece seguito una profonda crisi creativa e, anche se dopo la fine della guerra questo disturbo venne superato, Wolf-Ferrari non riuscì più a raggiungere i successi che avevano segnato la prima fase della sua carriera. All’inizio degli anni Trenta Wolf-Ferrari si congedò dai teatri dell’opera e compose la serie di lavori orchestrali che la CPO presenta oggi in questo bellissimo disco. Anche se a giudicare dai loro titoli – Divertimento, Arabeschi e Suite Veneziana – sarebbe difficile crederlo, queste opere sono pervase da un’ombra di profonda malinconia. Si tratta infatti di opere scritte per dare l’addio al pubblico, esattamente come i lavori dell’estrema fase creativa di Richard Strauss e di Hans Pfitzner. Per questi tre compositori (e altri artisti della loro generazione) il periodo del romanticismo e della pura bellezza era ormai definitivamente finito. WILHELM STENHAMMAR 3, 4, 5 E 6 Oslo String Quartet

QUARTETTI PER ARCHI N.

CPO777426 (2 SACD alto prezzo)

«Questo lavoro richiede tutte le mie energie e le prove dei quartetti di Sten mi ha impegnato completamente. Lavoriamo come pazzi senza concederci la minima distrazione. Personalmente mi sento coinvolto molto più che in qualsiasi altra occasione, 10

perché ho capito l’essenza di questo lavoro con una lucidità così disperata da sognarmelo anche di notte». Con queste parole Tor Aulin descrisse la profonda empatia che sentì durante le prove per la prima esecuzione del Quartetto n. 4 del suo amico Wilhelm Stenhammar. Purtroppo Stenhammar continua ancora oggi a far parte di quella schiera di compositori che potremmo definire illustri sconosciuti, sebbene tutte le sue opere siano caratterizzate da un livello artistico decisamente elevato. In questa eccezionale nuova registrazione in DSD degli ultimi quattro quartetti per archi di Stenhammar l’Oslo String Quartet dimostra al di là di qualsiasi dubbio che il compositore svedese merita uno spazio di gran lunga maggiore di quello che gli è stato riservato fino a oggi. JULIUS ROENTGEN

CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N.

2 E N. 4 Matthias Kirschnereit, pianoforte NDR Radiophilharmonie Hannover, David Porcelijn CPO777398 (CD alto prezzo)

Julius Roentgen non fu solo un pianista di grande talento, ma scrisse anche concerti per pianoforte e orchestra di notevole valore stilistico. Il Concerto n. 2 venne portato a termine nell’estate del 1879, uno dei periodi più felici della vita di Roentgen. Quest’opera fu eseguita per la prima volta a Lipsia il 27 ottobre del 1881, ottenendo un grandissimo successo. Sotto il profilo stilistico, questo concerto presenta parecchi elementi del Romanticismo tedesco, con il Classicismo di Lipsia che si combina in maniera sorprendentemente felice con le linee eleganti e leggere di Mendelssohn e le strutture più elaborate di Schumann e di Brahms. A dispetto della grande ammirazione che provava nei confronti di Beethoven e di Brahms, va detto che nei suoi quattro concerti per pianoforte e orchestra Roentgen inserì ben poche reminiscenza degli stili di questi grandi compositori. In una lettera dell’11 febbraio del 1907 Roentgen confidò al suo amico Edvard Grieg che quest’opera era «terribilmente difficile», un giudizio tutt’altro che esagerato, soprattutto per quanto riguarda i passaggi più animati dell’ultimo movimento. Secondo alcuni addetti ai lavori, sarebbe proprio questa la ragione per cui dopo il 1907 nessun pianista si prese più la briga di affrontare il Concerto n. 4 di Roentgen, un fatto che ci rende


Columns - SETTEMBRE 2011 ancora più felici nel presentare questa straordinaria registrazione effettuata per la CPO dal grande virtuoso tedesco Matthias Kirschnereit. MIECZYSLAW WEINBERG INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI

Quatuor Danel

- VOLUME 5

CPO777566 (CD medio prezzo)

M. Weinberg: Quartetto per archi n. 1 op. 2/141; Quartetto per archi n. 3 op. 14; Quartetto per archi n. 10 op. 85; Capriccio per archi op. 11; Aria per archi op. 9 Con questo splendido disco l’integrale dei quartetti per archi di Mieczyslaw Weinberg curata per la CPO dal Quatuor Danel approda al quinto volume. Weinberg compose il suo primo quartetto per archi a Varsavia nel 1937, un anno prima che Shostakovich si accostasse per la prima volta a questo genere. In seguito Weinberg adottò un atteggiamento molto critico nei confronti di questo quartetto giovanile, un fatto che 48 anni più tardi lo spinse a sottoporlo a una profonda revisione, che contribuì a renderla meno spigolosa. Il Quartetto n. 3 di Weinberg è un’opera molto ambiziosa divisa in tre movimenti di ampio respiro che si susseguono senza soluzione di continuità. Quando compose il Quartetto n. 10, Weinberg era ormai giunto alle soglie dello stile della sua estrema maturità, che presenta gli stessi tratti scarni, ellittici ed enigmatici del suo grande amico Shostakovich. Un nuovo grande successo del Quatuor Danel, che si conferma tra migliori formazioni cameristiche specializzate nel repertorio del XX secolo in circolazione. GIOVANNI VALENTINI MUSICHE CONCERTATE (1619) La Capella Ducale, Musica Fiata, Roland Wilson CPO777533 (CD alto prezzo)

Il veneziano Giovanni Valentini è considerato uno dei migliori allievi di Giovanni Gabrieli, che gli insegnò molto più delle nozioni di base che forniva alla maggior parte dei numerosi musicisti italiani e stranieri che si recarono a studiare da lui. Nel 1619 Valentini diede alle stampe le Musiche concertate come terzo libro di madrigali e nel 1626, quando era

già stato chiamato a ricoprire la carica di direttore musicale della corte di Vienna, aveva già raggiunto diversi prestigiosi obiettivi professionali. Analogamente a Lully, Valentini concepì uno stile molto personale che venne identificato con lo stile della corte asburgica e che venne imitato da parecchi compositori contemporanei. Tutti i brani contenuti nelle Musiche concertate rivelano una sorprendente vena sperimentale, un fatto che comunque non elimina la grande propensione per la sintesi di Valentini. Nel corso del XX secolo molti eminenti musicologi hanno sottovalutato la grande bellezza e l’innegabile valore artistico di quest’opera, posponendola spesso sotto l’aspetto dell’importanza storica agli altri lavori pervenutici di Valentini. Solo di recente di studiosi hanno iniziato a rendersi conto del grande valore di questa raccolta e questa splendida registrazione degli ensemble La Cappella Ducale e Musica Fiata diretti da Roland Wilson contribuisce a colmare una grave lacuna nella nostra conoscenza del repertorio vocale del XVII secolo. CHARLES KOECHLIN OPERE PER ORGANO

Christian Schmitt, organo CPO777512 (SACD alto prezzo)

C. Koechlin: Choral en Fa op. 90bis; Deux Vocalises op. 212b; Corale “Final du Requiem” op. 161; Sonatina III op. 107; Quattro Corali op. 98; Piece pour orgue op. 226; Fuga op. 133 II; Adagio op. 201; Sonatina II op. 107; Adagio op. 211; Sonatina I op. 107; Fugue modale op. 204bis Considerato uno degli organisti più autorevoli della sua generazione, Christian Schmitt presenta in questo splendido disco una interessantissima silloge di opere – quasi tutte in prima registrazione mondiale! – di Charles Koechlin eseguite sul nuovo organo Goll della Marktkirche di Hannover. Koechlin è considerato una sorta di fenomeno tra i compositori francesi vissuti nella prima metà del XX secolo, in quanto la profondità stilistica delle sue numerose e complesse opere abbraccia un’infinità di generi e presenta parecchi elementi contraddittori. Inoltre Koechlin non fu un organista, ma un pianista di buon talento e un compositore portato soprattutto per i lavori orchestrali di ampio respiro. Nonostante questa fama, le opere presentate in questo disco appaiono originali ed eccezionalmente innovative se messe a confronto con la produzione coeva. Inoltre, a differenza delle opere degli organisti-compositori suoi contemporanei come Charles-Marie Widor, Olivier Messiaen, Jehan Alain e altri, i lavori di Koechlin non sono concepiti per un organo specifico. A tratti alcuni spunti melodici e contrappuntistici rivelano l’aspirazione di Koechlin a sviluppare la tensione melodica presente nelle sue opere in una scrittura 11


Columns - SETTEMBRE 2011 definita e completamente strutturata. Un disco di sorprendente bellezza, che saprà conquistare anche gli appassionati dai gusti più difficili. FRANZ LEHÁR FRASQUITA

Solisti, Chor des Lehar Festivals; Franz Lehar-Orchester, V. Praxmarer CPO777592 (2 CD alto prezzo)

Per Franz Lehár il 1919 fu un anno estremamente produttivo, in quanto il grande compositore di Komárno portò a termine ben tre operette di grande successo, Die blaue Mazur, Die gelbe Jacke (che in seguito sarebbe stata rielaborata con il titolo Das Land des Lächelns) e Frasquita. Lehár completò la riduzione per pianoforte nel novembre del 1920 e due anni più tardi l’operetta venne eseguita per la prima volta al Theater an der Wien. Come si può notare anche nella successiva Giuditta, Lehár era affascinato dall’idea di scrivere un’operetta ispirata alla Carmen di Bizet. A ogni buon conto, scrivendo Frasquita Lehár evitò di tratteggiare la «Carmen dai ritmi troppo accentuati» che avrebbe messo in musica in Giuditta. Come scrisse giustamente il critico Ludwig Hirschfeld, la Spagna di Lehár «confina con la Francia, l’Ungheria e la Boemia». Sebbene in Frasquita siano presenti le nacchere e danze allora esotiche come il bolero cubano, il tango, l’habanera e la valse spagnola, la scrittura di Lehár «accarezza i sensi» o – come disse il suo primo biografo – rivela «sonorità dai tratti sensuali». I critici dell’epoca sottolinearono la raffinatezza dell’orchestrazione di «questa recente operetta scritta per la maggior parte senza soluzione di continuità da un numero all’altro» e dichiararono che «tra i compositori di operette dei giorni nostri» Lehár «non conosce rivali nel proporre e nel collegare tra loro sempre nuovi spunti melodici». VICTOR HERBERT OPERE ORCHESTRALI

Maximilian Hornung, violoncello Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim, S. Tewinkel CPO777576 (CD alto prezzo)

V. Herbert: Serenata per orchestra d’archi; Sette Pezzi per violoncello e orchestra d’archi; Tre Pezzi per orchestra d’archi Victor Herbert fu uno dei musicisti più eclettici della sua generazione e svolse con successo le professioni di direttore d’orchestra, di violoncellista e di compositore sia di “musica seria” sia di melodie popolari. 12

Dopo aver trascorso la sua giovinezza in Germania, Herbert si trasferì negli Stati Uniti per cercare fama e fortuna. Herbert cominciò la sua carriera nel Nuovo Mondo come violoncellista d’orchestra, diventando ben presto solista, poi assistente del celebre direttore Anton Seidl e quindi direttore della banda del 22° Reggimento della Guardia Nazionale di New York. In seguito fondò la Victor Herbert Orchestra, con la quale ottenne nel giro di pochissimo tempo un grande successo soprattutto grazie a un indovinato mix di celebri brani di musica classica e di brani più leggeri. Antonín Dvorák giudicò in maniera molto lusinghiera il Concerto per violoncello e orchestra di Herbert, ma purtroppo quest’opera molto ambiziosa non gli portò i guadagni che aveva sperato. Di fronte a questo risultato poco felice, Herbert non tardò a rendersi conto che avrebbe potuto guadagnare molto di più con brani di puro divertimento che con opere sinfoniche di ampio respiro. In possesso di un’incredibile capacità lavorativa, Herbert fu considerato un vero genio della melodia, sempre pronto a inventare sui due piedi temi di irresistibile bellezza. Queste caratteristiche lo resero il maestro incontrastato dell’operetta americana. Questo disco propone alcune bellissime opere per violoncello e orchestra nella splendida interpretazione di Maximilian Hornung e della eccellente Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim diretta da Sebastian Tewinkel.

AA.VV.

VESPRI DA CAMERA - PICCOLI CAPOLAVORI DEL BAROCCO ITALIANO

C. Wilkinson, mezzosoprano; G. Glenton, cornetto; The Gonzaga Band CHAN0782 (CD alto prezzo)

O. Tarditi: Domine ad adiuvandum; Nisi Dominus A. Banchieri: Dixit Dominus; Magnificat G.P. Cima: Sonata per cornetto G. Finetti: Laudate pueri A. Piccinini: Toccata per tiorba F. Petrobelli: Laetatus sum G. Frescobaldi: Canzon terza per strumento grave e organo; Capriccio sopra un soggetto per clavicembalo N. Monferrato: Lauda Jerusalem A. Crotti: Sonata sopra Sancta Maria M. Cazzati: Regina caeli G.F. Sances: Ave maris stella Importante liturgia serale della chiesa cattolica, i vespri hanno fornito lo spunto e l’ispirazione per alcune delle opere più son-


Columns - SETTEMBRE 2011 tuose della storia della musica. Va comunque detto che nel corso del XVII secolo molte chiese non disponevano dei complessi necessari per eseguire opere grandiose come il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi. Molte delle chiese più piccole trovarono un compromesso per la celebrazione vespertina nell’esecuzione di brani cameristici di dimensioni ridotte. Questa consuetudine spinse molti compositori del XVII secolo a scrivere opere concepite per pochi cantanti ed ensemble strumentali poco numerosi, come quelle che vengono eseguite in questo disco dalla Gonzaga Band. In questo modo i salmi di Banchieri, Finetti, Petrobelli e Monferrato vengono inframmezzati da una serie di brillanti brani strumentali di Tarditi, Cima, Piccinini, Frescobaldi, Crotti, Sances e Cazzati. La Gonzaga Band è stata fondata nel 1997 dal cornettista Jamie Savan per eseguire con un approccio storicamente informato il repertorio vocale e strumentale del XVI e del XVII secolo e in questa registrazione accoglie tra le proprie fila il mezzosoprano Clare Wilkinson e il cornettista Gawain Glenton. FRANZ JOSEPH HAYDN INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE

Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte

– VOLUME 3

CHAN10689 (CD alto prezzo)

F.J. Haydn: Sonata n. 16 Hob. XVI: 14; Sonata n. 29 Hob. XVI: 45; Sonata n. 33 Hob. XVI: 20; Sonata n. 38 Hob. XVI: 23; Sonata n. 42 Hob. XVI: 27 Dopo essere stato insignito dalla stampa specializzata di tutto il mondo di un gran numero di riconoscimenti di grande prestigio, JeanEfflam Bavouzet presenta il terzo volume della sua integrale delle sonate per pianoforte di Franz Joseph Haydn. Questo progetto fa seguito all’integrale delle opere per pianoforte di Claude Debussy e ad alcune registrazioni che hanno visto il pianista francese accompagnato da alcuni dei migliori direttori in circolazione. Anche se nel corso degli anni molti pianisti hanno affrontato su disco le sonate di Haydn, secondo Bavouzet nelle opere del compositore di Rohrau c’è sempre uno spiraglio che lascia spazio a nuove interpretazioni. «Molti appassionati tendono a dimenticare che Haydn lasciò nei manoscritti delle sue opere per tastiera pochissime indicazioni sulle nuances, sul fraseggio e sugli stacchi di tempo. Da un lato questa carenza non fa altro che rendere ancora più affascinanti queste sonate, ma dall’altro crea molti problemi e non pochi rischi per l’esecutore, che deve cercare di ricostruire un universo espressivo e logiche interne, nella speranza di non stravolgere troppo le intenzioni del compositore ». Per questo disco Bavouzet ha deciso di utilizzare un pianoforte Yamaha in grado di esprimere le sonorità che aveva in mente per l’esecu-

BÉLA BARTÓK CONCERTI N. 1 E 2 PER VIOLINO E ORCHESTRA James Ehnes, violino e viola BBC Philharmonic Orchestra, Gianandrea Noseda B. Bartók: Concerto n. 1 per violino e orchestra; Concerto n. 2 per violino e orchestra; Concerto per viola e orchestra Accompagnato dalla BBC Philharmonic Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, James Ehnes esegue in questo disco i due concerti per violino e orchestra di Béla Bartók con lo strai migliori a prezzo speciale ordinario Stradivari “Marsick” del 1715 e il Concerto per viola e € orchestra con il Rolla (prezzo consigliato - fino al 31.10.2011) costruito da Giuseppe Guadagnini nel 1793. Bartók compose il Concerto n. 1 nel 1908 per la giovane violinista Stefi Geyer per la quale all’epoca provava una romantica passione. In seguito il compositore ungherese accantonò questo concerto, che venne eseguito nuovamente solo mezzo secolo dopo la sua prima esecuzione. Il Concerto n. 2 fu commissionato dal violinista ungherese Zoltán Székely quasi trent’anni dopo il completamento del Concerto n. 1. Per questa commissione Bartók avrebbe preferito scrivere una serie di variazioni, ma Székely si dimostrò irremovibile e disse che, dal momento che era lui a pagare per quest’opera, il compositore ungherese avrebbe dovuto soddisfare le sue richieste. Bartók cedette a questa imposizione, ma in seguito non mancò di precisare che aveva anche seguito il proprio estro, come si può notare dal secondo movimento strutturato secondo il modello del tema con variazioni e dal Finale. Il Concerto per viola e orchestra è una delle ultime opere a cui Bartók lavorò. Alla morte di Bartók quest’opera era ancora allo stato di schizzi e fu portata a termine da Tibor Serly, sincero amico di Bartók. Se paragonato con le opere precedenti di Bartók, questo concerto presenta una costruzione armonica piuttosto sobria e la sottile vena melodica che pervade la maggior parte delle sue opere, che si acuì sensibilmente nei suoi ultimi anni di vita.

PRIMA SCELTA

14.90

CHAN10690

Gianandrea Noseda dirige Bartók su CHANDOS: BÉLA BARTÓK (1881-1945) CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA

Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte BBC Philharmonic Orchestra Gianandrea Noseda CHAN10610 (CD alto prezzo) EDITOR’S CHOICE (GRAMOPHONE) ORCHESTRAL CHOICE (BBC MUSIC MAGAZINE) 13


Columns - SETTEMBRE 2011 zione delle opere in programma in questo disco, che comprende la Sonata n. 16 in re maggiore, la Sonata n. 29 in mi bemolle maggiore, la Sonata n. 33 in do minore, la Sonata n. 38 in fa maggiore e la Sonata n. 42 in sol maggiore. Già disponibili:

nella quale il tenore viene accompagnato dagli archi, dall’arpa e dal pianoforte. Eseguita dal baritono Christopher Purves, Les Espaces du sommeil costituisce un altro valido esempio del carattere lirico che avrebbe pervaso le opere orchestrali composte da Lutoslawski nell’ultima fase della sua carriera. Chantefleurs et Chantefables è basata su nove brani intrisi di una sottile vena umoristica che esplorano la sbrigliata fantasia e i colori vivaci del mondo naturale visto attraverso gli occhi innocenti di un bambino. Già disponibile il volume dedicato alle Opere Orchestrali con i medesimi interpreti CHSA5082 (CD alto prezzo). RICHARD WAGNER – VOLUME 4 Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi, direttore

TRASCRIZIONI INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE – VOLUME 1

CHAN10586 (CD alto prezzo)

INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE – VOLUME 2

CHAN10668 (CD alto prezzo)

WITOLD LUTOSŁAWSKI OPERE VOCALI

L. Crowe, T. Spence, C. Purves, BBC Symphony Orchestra, E. Gardner CHAN10688 (CD alto prezzo)

W. Lutosławski: Chantefleurs et Chantefables; Silesian Triptych; Sleep, sleep; Lacrimosa; Les Espaces du sommeil; Paroles tissées La BBC Symphony Orchestra guidata da Edward Gardner presenta il secondo volume dedicato al repertorio polacco con una bella antologia di lavori vocali di Witold Lutoslawski. L’orchestra inglese viene affiancata da Lucy Crowe, Toby Spence e Christopher Purves, grandi protagonisti di alcune delle opere giovanili per voce e orchestra del grande compositore polacco e di tre lavori di ampio respiro composti dopo il 1960, Paroles tissées, Les Espaces du sommeil e Chantefleurs et Chantefables. Tra le opere composte durante il periodo giovanile, il Lacrimosa è l’unico frammento pervenutoci di un Requiem mai portato a termine e l’unico brano sacro scritto da Lutoslawski. In completo contrasto si pone il Silesian Triptych, un’opera scritta al culmine della Guerra Fredda, quando la dottrina sovietica imponeva musica in grado di infiammare i cuori di folle oceaniche. Queste due opere vedono assoluta protagonista Lucy Crowe, che sfoggia un luminoso timbro sopranile. Dieci anni dopo la fine della seconda guerra mondiale la Polonia riuscì a risollevarsi dall’oppressione culturale in cui era caduta e per Lutoslawski ebbe inizio un periodo di profonda evoluzione. Nella prima metà degli anni Sessanta la sua musica era pervasa da una incontenibile energia, mentre a partire dal 1965 sviluppò sonorità molto più intime. Questo nuovo stile venne presentato per la prima volta in Paroles tissées, 14

CHSA5092 (SACD alto prezzo)

R. Wagner: Die Meistersinger: an Orchestral Tribute; Entreacte tragique n. 1; Entreacte tragique n. 2; Eine Faust-Ouvertüre; Ouverture a Columbus Questo disco presenta l’arrangiamento sinfonico realizzato dal compositore e percussionista olandese Henk de Vlieger dei Maestri cantori di Norimberga, l’unica opera comica composta da Wagner e l’unica ambientata in un’epoca e in un luogo ben definiti anziché in un passato leggendario immerso nei miti germanici. La vicenda di quest’opera si svolge a Norimberga verso la metà del XVI secolo e si riallaccia alla gilda dei maestri cantori, un’associazione di poeti e musicisti dilettanti che si accostarono alla musica con un solido approccio artigianale. Wagner lasciò i due entreactes tragiques incompiuti e oggi possiamo ascoltarli nell’orchestrazione portata a termine da De Vlieger. Il programma è completato dalle poco eseguite ouverture di Columbus e Eine Faust-Ouvertüre. Composta nel 1835 in un gradevole stile weberiano, l’ouverture a Columbus era basata sulla celebre opera teatrale di Theodor Apel e precedette di un lustro la Eine Faust-Ouvertüre, che venne portata a termine nel 1840. Traendo ispirazione dal poema di Goethe, questa grandiosa ouverture divenne l’archetipo insieme alla Sinfonia fantastica di Hector Berlioz della musica a programma che fece furore nella seconda metà del XIX secolo. Già disponibili con gli stessi interpreti:

TRASCRIZIONI - VOL. 1 TRASCRIZIONI - VOL. 2 TRASCRIZIONI - VOL. 3 CHSA5060 (SACD alto prezzo) CHSA5077 (SACD alto prezzo) CHSA5087 (SACD alto prezzo)


Columns - SETTEMBRE 2011 KURT SCHWERTSIK OPERE ORCHESTRALI

BBC Philharmonic Orchestra, H. K. Gruber CHAN10687 (CD alto prezzo)

K. Schwertsik: Baumgesänge op. 65; Herr K. entdeckt Amerika op. 101;, Nachtmusiken op. 104 In questo disco vengono proposte tre opere di Kurt Schwertsik nell’interpretazione della BBC Philharmonic Orchestra diretta da H.K. Gruber, intimo amico di Schwertsik, con il quale ha fondato l’ensemble MOB art & tone ART e la Terza Scuola di Vienna. Il Baumgesänge (Canto degli alberi) op. 65 fu composto nel 1992 su richiesta della ORF per il Wien Modern Festival di quell’anno. Come ha detto lo stesso autore: «Gli alberi sono amici. Salire su un albero è sempre stato per me fonte di gioia e lo è ancora oggi. Nei sei movimenti di quest’opera ho cercato di dare voce agli alberi […] Chi cerca di dimenticare i sogni della sua giovinezza ha perso tutto». In questo disco possiamo ascoltare anche Herr K entdeckt Amerika op. 101, un’opera ispirata ad Amerika, novella rimasta incompiuta di Franz Kafka. Nonostante il titolo (Il signor K. scopre l’America), in quest’opera non c’è molto che possa essere definito propriamente americano, sebbene l’andamento ondeggiante e gli interventi della fanfara del primo movimento e il senso degli ampi spazi aperti del terzo movimento contribuiscano a sottolineare l’evidente senso di viaggio che pervade questa musica. L’ultima opera composta da Schwertsik è Nachtmusiken op. 104, commissionata dalla BBC ed eseguita per la prima volta nel 2010 a Manchester dalla BBC Philharmonic Orchestra sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Nei suoi “pensieri notturni” Schwertsik presenta una serie di notturni urbani, di elegie e di amare reminiscenze in un fascinoso mix di passione, dolore e malinconia, da cui l’ascoltatore non può che rimanere conquistato. Già disponibile: H.K. GRUBER FRANKENSTEIN!! PERPETUUM MOBILE. DANCING IN THE DARK BBC Philharmonic Orchestra, H.K. Gruber CHAN10404 (CD alto prezzo)

RAFAEL KUBELIK DIRIGE BRUCKNER Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, R. Kubelik AUD95543 (CD medio prezzo)

A. Bruckner: Sinfonia n. 3 Wagner La Terza Sinfonia di Bruckner rende omaggio all’amatissimo Richard Wagner, a cui è anche dedicata. Oltre a questo, la Terza – sulla quale Bruckner lavorò per oltre vent’anni – è anche il primo esempio veramente compiuto della monumentale concezione sinfonica del grande compositore di Linz, un insieme di sonorità brillanti e di spunti liturgici, di un romanticismo dai tratti demoniaci e di una incrollabile fede nel Paradiso. Grazie alla Audite è finalmente di nuovo disponibile la scultorea registrazione di quest’opera realizzata dalla Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretta da Rafael Kubelik il 30 gennaio del 1970 presso la Herkules-Saal di Monaco di Baviera, un’occasione da non farsi assolutamente sfuggire. EDVARD GRIEG

INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 2 WDR Sinfonieorchester Köln, Eivind Aadland

AUD92579 (SACD alto prezzo)

E. Grieg: Due Melodie elegiache per orchestra d’archi op. 34 (Hjertesår; Våren); Dai tempi di Holberg per orchestra d’archi op. 40; Due Melodie per orchestra d’archi op. 53 (Norsk; Det første møte); Due Melodie nordiche per orchestra d’archi op. 63 (I folketonestil; Kulokk e Stabbelåten) Questo SACD costituisce il secondo dei cinque volumi dell’integrale delle opere orchestrali di Grieg affidata dalla Audite alla WDR Sinfonieorchester diretta da Eivind Aadland. Le opere per orchestra d’archi presentate in questo disco sono magistrali arrangiamenti di lavori vocali e di brani per pianoforte. Se gli arrangiamenti di canti popolari delle 15


Columns - SETTEMBRE 2011 Melodie elegiache op. 34 e delle Due Melodie op. 53 possono essere considerate una sorta di “prodotto da esportazione” per i paesi non scandinavi, la suite Dai tempi di Holberg op. 40 rende omaggio a Ludvig Holberg, il caustico “Molière del nord”, di cui nel 1884 si era celebrato a Bergen il secondo centenario della nascita. Per solennizzare questo evento, Grieg compose una suite “alla vecchia maniera” basata su danze tipiche dell’ultima fase del Barocco, senza comunque rinnegare il suo stile romantico. Le Due Danze nordiche op. 63 furono scritte da Grieg durante le tournée che lo videro protagonista in molti paesi in veste di direttore d’orchestra, quando in assenza di opere di ampio respiro, ampliò il suo repertorio con una serie di brani di breve durata. AA.VV. OPERE FRANCESI PER CORNO E PIANOFORTE

Guglielmo Pellarin, corno; Federico Lovato, pianoforte AUD97538 (CD alto prezzo)

C. Saint-Saëns: Romanza per corno e pianoforte op. 36; Romanza per corno e pianoforte op. 67 J.-M. Damase: Sonata per corno e pianoforte J.-M. Defaye: ALPHA per corno e pianoforte F. Poulenc: Elegie per corno e orchestra P. Dukas: Villanelle per corno e pianoforte La storia del corno e la sua evoluzione tecnica hanno rivestito una grandissima importanza per gran parte della storia della musica francese. Contrariamente a quanto avvenne in Germania, i cornisti francesi evitarono di utilizzare per parecchio tempo il corno a pistoni inventato nel corso del XIX secolo, un fatto che si rifletté nello stile dei compositori francesi dell’epoca. L’abbinamento di opere per corno e pianoforte del XIX e del XX secolo consente di mettere a confronto le diverse tecniche esecutive dello strumento e di notare lo sviluppo dal corno naturale a quello a pistoni, il cui momento di passaggio è idealmente rappresentato dalla Villanelle di Paul Dukas. I due musicisti italiani Guglielmo Pellarin (corno) e Federico Lovato (pianoforte) fanno il loro esordio nel catalogo Audite con un programma molto stimolante che comprende una bella silloge di opere di compositori francesi, tra i quali spiccano i lavori di Jean-Michel Damase e di Jean-Michel Defaye, due compositori contemporanei nel cui stile fanno sorprendentemente capolino alcuni elementi jazz. Da notare che la Sonata di Damase viene presentata in prima registrazione mondiale.

16

MUSIC FROM EIGHTEENTH-CENTURY PRAGUE ANTONÍN REICHENAUER OPERE CAMERISTICHE

Musica Florea, Marek Štryncl, violoncello barocco e direzione SU4056 (CD alto prezzo)

A. Reichenauer: Sonata per due trombe, timpani, violoncello, archi e basso continuo; Concerto per oboe, archi e basso continuo; Concerto per violoncello, archi e basso continuo; Ouverture per due oboi, fagotto, archi e basso continuo; Concerto per violino, archi e basso continuo; Concerto per flauto, archi e basso continuo Pressoché sconosciuto fino a non molto tempo fa, Antonín Reichenauer è oggi citato dagli appassionati del repertorio settecentesco come uno dei compositori più importanti del Barocco boemo. Dopo il grande successo ottenuto dal primo disco di concerti di Reichenauer, la Supraphon arricchisce la propria serie Music from Eighteenth-Century Prague con un nuovo volume di lavori concertanti del maestro boemo eseguiti in prima registrazione mondiale dall’ensemble Musica Florea. Forte di un’esperienza ventennale nella riscoperta filologica del repertorio boemo del XVIII secolo, oggi Musica Florea è considerato una formazione di levatura internazionale con una discografia premiata con alcuni dei maggiori riconoscimenti della stampa specializzata, tra cui il Cannes Classical Award e il Diapason d’Or. L’assoluta padronanza degli strumenti d’epoca e la vasta conoscenza della prassi esecutiva settecentesca dei membri dell’ensemble Musica Florea consentono loro di esaltare la ricchissima tavolozza sonora, l’incantevole vena melodica e il trascinante virtuosismo che caratterizzano i concerti di Reichenauer presentati in questo disco. Già disponibile: ANTONÍN REICHENAUER CONCERTI

Solisti, Musica Florea, Marek Štryncl SU4035 (CD alto prezzo)


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GAETANO DONIZETTI LUCIA DI LAMMERMOOR

Natalie Dessay, Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Valery Gergiev Gli appassionati di tutto il mondo hanno imparato ad aspettare con ansia ogni nuova uscita della Mariinsky Live per ascoltare i più grandi capolavori della letteratura russa – che spaziano da lavori molto famosi come le sinfonie di Dmitri Shostakovich e l’Ouverture 1812 di Ciaikovsky ad altri pressoché sconosciuti come Il naso dello stesso Shostakovich e le opere di Rodion Schchedrin – nella insuperabile direzione di Valery Gergiev. Con questo cofanetto doppio offerto a un prezzo particolarmente interessante l’etichetta del teatro di San Pietroburgo abbandona per la prima volta il suo repertorio d’elezione per accostarsi al massimo capolavoro di Gaetano Donizetti ispirato al celebre romanzo The Bride of Lammermoor di Sir Walter Scott. Il ruolo della protagonista è interpretato dallo straordinario soprano francese Natalie Dessay, alla quale fanno corona alcuni dei migliori cantanti del Teatro Mariinsky. Da parte sua, Gergiev aggiunge una direzione brillante ed estremamente teatrale, che contribuisce a rendere questa versione della Lucia una delle novità più interessanti del panorama discografico lirico degli ultimi tempi. MAR0512 (2 SACD prezzo speciale)

RODION SHCHEDRIN OPERE ORCHESTRALI

S. Aleksashkin, P. Kapustinskaya E. Akimov, Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky V. Gergiev, direttore MAR0504 (2 SACD prezzo speciale)

IGOR STRAVINSKY OEDIPUS REX. LES NOCES S. Semishkur, E. Nikitin E. Semenchuk, G. Depardieu Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky di S. Pietroburgo, V. Gergiev MAR0510 (SACD alto prezzo)

RICHARD WAGNER

DMITRI SHOSTAKOVICH

PARSIFAL

IL NASO

G. Lehman, V. Urmana, R. Pape E. Nikitin, A. Tanovitski, N. Putilin, Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, V. Gergiev MAR0508 (4 SACD al prezzo di 3)

Solisti, coro e orchestra del Teatro Mariinsky, V. Gergiev, direttore MAR0501 (2 SACD a prezzo speciale)


Columns - SETTEMBRE 2011 AA.VV. BOHEMIAN IMPRESSIONS

Czech Philharmonic Orchestra, Prague Philharmonia Václav Neumann, Libor Pešek e Jiří Bělohlávek

BERNARDO PASQUINI OPERE PER ORGANO

SU4058 (CD medio prezzo)

B. Smetana: Dai prati e dai boschi di Boemia A. Dvořák: Suite ceca op. 39 (Preludio. Pastorale; Romanza); Nel regno della natura op. 91 J. Suk: Racconto d’estate op. 29 (Intermezzo – I musicisti ciechi) V. Novák: Suite moravo-slovacca op. 32 (Gli amanti. Andante quasi allegretto; I musicisti di campagna. Allegro strepitoso) B. Martinů: Idillio (Bouquet di fiori H.260) L. Janácek: La piccola volpe astuta (Introduzione orchestrale); Danze di Lachi (I boscaioli) Z. Fibich: Idillio per orchestra al crepuscolo (Poema) Bedrich Smetana, Antonín Dvořák, Leos Janácek e Bohuslav Martinů sono giustamente considerati tra i massimi alfieri del patrimonio musicale ceco. Per scrivere le loro opere questi compositori si ispirarono spesso alla bellezza e ai motivi popolari della loro patria, che in questo modo riuscì a essere conosciuta dagli appassionati di musica di tutto il mondo. Sotto questo aspetto l’opera più rappresentativa è senza dubbio il ciclo La mia patria di Smetana, tuttavia anche molti altri compositori tradussero in musica il fascino del loro paese come Janácek nelle Danze di Lachi, Novák nella Suite moravo-slovacca, Dvořák nella Suite ceca e Martinů nel Bouquet di fiori. Significativamente intitolato Bohemian Impression, questo disco presenta una ricca silloge delle opere che furono ispirate dai paesaggi e dalla cultura della Boemia. Ascoltando questo disco di fronte a voi si aprirà quasi per magia un paesaggio incantato in cui regnano l’amore, i colori, i profumi e la serenità, dove vi sentirete davvero vivi.

Letizia Romiti, organo TC631803 (CD alto prezzo)

B. Pasquini: Toccata VII; Fantasia la, mi, fa, fa; Bergamasca; Ricercare in D, sol re; Passagagli; Toccata Ad istanza del Melani; Versetti in fa; Partite diverse di Follia; fantasia in e, la, mi; Canzona Francese in f, fa, ut; Tastata per il Signor Melani; Variationi per il Paggio Todesco; Toccata in sol minore; Pastorale La Tactus prosegue con immutato impegno la propria esplorazione del repertorio organistico italiano del XVI e XVII secolo con un nuovo CD dedicato alla produzione di Bernardo Pasquini, compositore originario di Massa Valdinievole, a cui in precedenza aveva già dedicato due dischi di notevole interesse. Sotto l’aspetto stilistico Pasquini si ispirò ai due massimi esponenti della scuola romana che lo avevano preceduto, Giovanni Pierluigi da Palestrina e Girolamo Frescobaldi, e delineò magistralmente i principi didattici basati sull’insegnamento del basso continuo e del ricercato “partimento” presenti anche nell’opera di Alessandro Scarlatti e di Gaetano Greco e che dopo di lui passarono a Leonardo Leo e a Francesco Durante. Scelti per la maggior parte dal manoscritto autografo Ms. L.215 custodito presso la Deutsche Staatsbibliothek di Berlino e considerato la fonte più affidabile delle opere di Pasquini, i 14 brani contenuti in questo imperdibile disco consentono di apprezzare l’arte raffinata di questo grande protagonista del repertorio strumentale italiano della seconda metà del XVII secolo nell’autorevole interpretazione di Letizia Romiti, per l’occasione alla tastiera di due splendidi organi storici che esaltano al massimo livello le caratteristiche di questi lavori. Bernardo Pasquini su TACTUS:

VARIATIONI E PARTITE (1702) Silvia Rambaldi, clavicembalo TC631801 (CD basso prezzo)

22

MOTTETTI A VOCE SOLA E COMPOSIZIONI PER ORGANO

Ensemble Alea Musica, Alexandra Nigito, organo e direzione TC631802 (CD alto prezzo)


Columns - SETTEMBRE 2011 MARCO ENRICO BOSSI

TESTAMENT

OPERE CAMERISTICHE

M.E. Bossi: Inspiration à Baveno – Melodie op. 4a pour Violoncelle et Piano; Romanze op. 89 für Violoncello mit begleitung des Pianoforte; Feuillets d’Album op. 111 pour Violoncelle et Piano; Canto dell’Anima – Aspirazione per Violoncello e Pianoforte; Pezzo Lirico n. 2 – Aspirazione per Violino e Pianoforte; Deux Morceaux op. 119 pour Violon et Piano; Santa Caterina da Siena – Poemetto per Violino e Pianoforte L’integrale delle opere per organo di Marco Enrico Bossi portata avanti da Andrea Macinanti – che nel mese di ottobre si arricchirà del sesto volume – potrebbe far credere a qualcuno che il grande compositore di Salò si sia dedicato allo strumento di cui fu insuperabile virtuoso in maniera pressoché esclusiva, un po’ come fece Fryderyk Chopin con il pianoforte. In realtà, Bossi dimostrò di possedere un grande talento anche in ambito cameristico, riallacciandosi allo stile di Johannes Brahms e dei principali esponenti del Tardo Romanticismo tedesco, come ha potuto rendersi conto chi ha ascoltato il disco dedicato ai trii per archi e pianoforte realizzato dallo SchuberTrio. I tre componenti di questa formazione presentano in questo disco le quattro opere che Bossi dedicò al violoncello e al pianoforte e tre lavori per violino e pianoforte che costituiscono il primo tassello dell’integrale delle opere da lui scritte per questa formazione. L’opera più importante di questo disco è Santa Caterina da Siena, un poemetto composto da Bossi nell’ottobre del 1924, pochi mesi prima di morire. Divisa in sette parti, quest’opera di ampio respiro ripercorre gli episodi salienti della vita della santa, dai primi fervori alla trionfale assunzione in cielo, con una scrittura estremamente evocativa, che a tratti sembra richiamarsi alla morbida fluidità di Debussy e di Ravel. Un nuovo disco di grande interesse, che da un lato getta ulteriore luce su un compositore degno di essere rivalutato ai massimi livelli e dall’altro ricorda che tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo il panorama musicale italiano non era limitato al solo melodramma. Già disponibile: MARCO ENRICO BOSSI INTEGRALE DEI TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

SchuberTrio TC862704 (CD alto prezzo)

CARLO MARIA GIULINI DIRIGE WEBERN E MUSSORGSKY Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini A. Webern: Sei Pezzi per orchestra op. 6 M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione

TES1464 (CD alto prezzo)

CARLO MARIA GIULINI DIRIGE MAHLER B. Fassbaender, F. Araiza Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini G. Mahler: Il canto della Terra La Testament arricchisce la propria serie dedicata a Carlo Maria Giulini con due nuovi volumi registrati dal vivo alla Philharmonie di Berlino nel 1977 e nel 1984, quando il grande direttore di Barletta aveva raggiunto l’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Il primo disco presenta un abbinamento piuttosto insolito, con i Sei Pezzi per orchestra di Anton Webern, capofila insieme ad Alban Berg della Seconda Scuola di Vienna che diede nuova linfa alla musica della metà del secolo scorso, e i Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgsky, considerati tra i massimi capolavori sinfonici degli ultimi anni del XIX secolo e passati alla storia anche grazie all’insuperabile orchestrazione di Maurice Ravel. Il secondo disco è invece interamente dedicato al Canto della Terra di Gustav Mahler, nel quale Giulini è affiancato da due cantanti del calibro di Brigitte Fassbaender e Francisco Araiza. Come sempre, la Testament ha effettuato una accurata rimasterizzazione che garantisce un ascolto di stupefacente realismo. TES1465 (CD alto prezzo) TES1463 (CD alto prezzo)

TC862705 (CD alto prezzo)

TES1462 (2 CD a prezzo speciale)

R. Noferini, violino, A. Noferini, violoncello; G. Giurato, pianoforte

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Columns - SETTEMBRE 2011

VINCENZO BELLINI BEATRICE DI TENDA

Joan Sutherland, Raina Kabaivanska, Giuseppe Campora Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano, Antonino Votto URNWS128 (2 CD a prezzo di 1)

Beatrice di Tenda soffre ancora oggi di una discografia scarsa e di livello non sempre adeguato alla sua bellezza. Al di là di Joan Sutherland – e in anni più recenti di Edita Gruberova – si può affermare che nessuna delle grandi cantanti del Novecento ha affrontato questo ruolo. Il soprano australiano ha registrato quest’opera nel 1967, in parallelo con l’esordio discografico di Luciano Pavarotti. Non bisogna però dimenticare che prima di allora c’era stata quella che può essere considerato il modello dell’interpretazione della Sutherland del ruolo di Beatrice e questa edizione, molto curata dal punto di vista sonoro, si incarica di testimoniare una di quelle importanti recite scaligere. Non entriamo nel dettaglio di un lavoro filologico, dal punto di vista del canto, operato dalla Sutherland. Diciamo solo che la sua interpretazione rappresenta ancor oggi un punto di riferimento nello sviluppo del teatro d’opera del Novecento. Questa edizione si avvale peraltro di due interpreti di altissimo livello, quali Raina Kabaivanska e Giuseppe Campora. La versione manca di alcune piccole scene, tagliate dal maestro Votto per questa produzione milanese del 1961. LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DEI CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA

Claudio Arrau, pianoforte; Philharmonia Orchestra, A. Galliera URNWS129 (3 CD a prezzo speciale)

L. van Beethoven: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15; Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 19; Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 37; Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58; Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 Imperatore; Sonata n. 28 per pianoforte op. 101; Sonata n. 31 per pianoforte op. 110 24

Pianista onnivoro e dotato di una straordinaria capacità mnemonica, Arrau è considerato uno dei pianisti più carismatici del XX secolo. La sua discografia è molto estesa, soprattutto quella curata dalla Philips nell’ultima parte della sua carriera. Va però detto che Arrau cominciò a registrare verso la fine degli anni Venti e che nella piena maturità era di fatto in esclusiva con la Columbia europea (EMI). Realizzata con tecnologia stereofonica alla fine degli anni Cinquanta, questa registrazione integrale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven documenta quegli anni di pensosa e malinconica maturità. Con l’accompagnamento preciso e mai invadente di Alceo Galliera e della Philharmonia Orchestra, l’approccio di Arrau all’opera concertistica di Beethoven si rivela un’analisi pacata e assai poco virtuosistica delle partiture beethoveniane, il genere di approccio comunemente evocato quando si parla del pianismo di Arrau e definito da alcuni “filosofico”: se per filosofico si intende un rapporto sentimentale con la musica basato sulla coscienza del dolore e del Fato, allora possiamo tranquillamente affermare che Arrau è un filosofo. Oltre ai cinque concerti, questo cofanetto triplo comprende anche le versioni stereofoniche delle sonate op. 101 e op. 110 delle stesso Beethoven, registrate negli stessi anni. LEOPOLD STOKOWSKI DIRIGE ORFF E STRAVINSKY Houston Symphony Orchestra, Berliner Philharmoniker Leopold Stokowski URNWS130 (CD basso prezzo)

C. Orff: Carmina Burana I. Stravinsky: L’uccello di fuoco L’eccezionale lavoro compiuto da Leopold Stokowski sul repertorio del Novecento è stato spesso poco riconosciuto, a differenza di alcuni suoi illustri colleghi come Scherchen e Mitropoulos. In realtà, gran parte della cospicua discografia di Stokowski è dedicata ai suoi contemporanei. Tra i maggiori esiti di questo imponente lascito discografico merita di essere citata la sua interpretazione dei Carmina Burana di Carl Orff. Questa versione, tra la prime (se non la prima) a essere registrata è a sua volta un capolavoro di icasticità ed essenzialità e ricolloca Orff nella temperie del suo tempo e non – come sarebbe poi accaduto – in una specie di trionfale romanticismo cresciuto su radici trobadoriche. La registrazione del 1958 ripubblicata dalla EMI soffriva di una totale mancanza di restauro, di un suono chiuso e assolutamente non brillante. Senza mai snaturarne l’origine, la Urania ha effettuato un autentico restauro, restituendo alla versione originale lo splendore stereofonico tipico dei primi LP. Lo stesso discorso vale per la misteriosa interpretazione che Stokowski diede della suite dell’Uccello di fuoco di Igor Stravinsky.


Columns - SETTEMBRE 2011

GIAPPONE

HENRY PURCELL

MUSICA PER KOTO E SHAKUACHUI

TWELVE SONATAS IN THREE PARTS

Fumie Hihara, Sôzan Chiaki Kariya PSSA141219 (CD basso prezzo)

Aoi Tori (L’uccello blu); Hiyaku (Slancio); Sakura (Il ciliegio); Asakazé; Midare; Kôjô no stuki hensoukyoku; Ame (La pioggia); Haru no umi (Il mare in primavera); Hototogisu (L’usignolo); Aki no otozuré (L’arrivo dell’autunno) Lo stupefacente virtuosismo di Fumie Hirara, considerato una delle massime autorità nel campo del koto, e il magistrale stile esecutivo di Sôzan Chiaki Kariya, uno dei più grandi maestri dello shakuhachi, danno vita a un album che traccia un suggestivo spaccato dell’universo di questo strumento, noto anche con il nome di arpa giapponese. Il programma comprende lavori di compositori sia contemporanei sia molto antichi, alcuni dei quali sono attribuiti al fondatore della musica per koto, Yatsuhashi Kengyô (1614-1685). STATI UNITI MUSICA DEI NATIVI AMERICANI

Lil’ Bear Singers PSSA141220 (CD basso prezzo)

Deer Creek Song; Broken Arrow; Bear Song; Snake River’s Verlin Gold; Brother of White Eagle; White Eagle; Chiniki Lake; Southern Straight Contest; Buffalo Song Il Lil’ Bear Singers è un ensemble composto da quattro fratelli cantanti e strumentisti di etnia hopi che partecipa da diversi anni a suggestive manifestazioni di musica e danza chiamate pow pow, che hanno contribuito a far conoscere anche all’estero. Grazie a queste manifestazioni culturali i nativi americani preservano le loro antiche tradizioni, una eco delle quali è presente in questo imperdibile disco della Playa Sound.

Retrospect Trio LINNCKD374 (SACD alto prezzo)

H. Purcell: Sonata I Z.790; Sonata II Z.791; Sonata III Z.792; Sonata IV Z.793; Sonata V Z.794; Sonata VI Z.795; Sonata VII Z.796; Sonata VIII Z.797; Sonata IX Z.798; Sonata X Z.799; Sonata XI Z.800; Sonata XII Z.801 Le dodici Sonatas in three parts costituiscono uno degli esempi più lampanti della impareggiabile capacità di Henry Purcell di far coesistere gli stili francese, italiano e inglese in una scrittura estremamente originale, che viene esaltata da un geniale utilizzo di dissonanze dal sapore vagamente esotico e da elaborate architetture contrappuntistiche. Dopo il grande successo ottenuto con il disco dedicato alle dieci Sonatas in four parts (premiato nel 2009 da Gramophone con un Editor’s Choice e la nomination ai Gramophone Awards e inserito dal Sunday Times nella lista dei cento dischi più belli dell’anno), il Retrospect Trio fa ritorno all’Orpheus Britannicus con una nuova registrazione destinata a collocarsi ai vertici della discografia di Purcell. Costola cameristica del Retrospect Ensemble, il Retrospect Trio è composto da tre dei massimi specialisti del repertorio barocco inglese guidati al clavicembalo e all’organo dal direttore artistico del gruppo Matthew Halls e sta portando avanti per la Linn un progetto legato alla riscoperta delle trio sonate del Sei-Settecento che non potrà che essere apprezzato dagli appassionati della musica antica eseguita su strumenti originali. Il Retrospect Ensemble su LINN:

HENRY PURCELL

JOHANN SEBASTIAN BACH ORATORI DI PASQUA E DELL’ASCENSIONE Retrospect Trio Solisti, Retrospect Ensemble, M. Halls LINNCKD332 (SACD alto prezzo) LINNCKD373 (SACD alto prezzo) TEN SONATAS IN FOUR PARTS

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Columns - SETTEMBRE 2011 AA.VV. THE SUPER AUDIO COLLECTION

- VOLUME 5

LINNAKP389 (SACD prezzo speciale)

Sara (Barb Jungr) F. Sor: Minuetto per chitarra op. 11 n. 7 (William Carter) Moon Blue (Carol Kidd e Nigel Clark) When the Sunny Sky Has Gone (Fiona Mackenzie) With Every Breath I Take (Claire Martin e Richard Rodney Bennett) F. Poulenc: Cantilena dal Concerto per flauto e orchestra op. 164 (Katherine Bryan flauto; Royal Scottish National Orchestra, Paul Daniel) N. Rorem: Early in the morning (The Prince Consort) I. Albéniz: El puerto dal Primo libro di Ibéria (Artur Pizarro, pianoforte) J.S. Bach: Adagio dalla Sonata n. 1 per violino BWV 1001 (Pavlo Beznosiuk); Kyrie eleison dalla Messa in si minore BWV 232 (Dunedin Consort and Players, John Butt); Loben Gott in seinen Reichen dall’Oratorio dell’Ascensione BWV 11 (Retrospect Ensemble, Matthew Halls) J. Ward: Fantasia n. 2 a 5 la Rondinella (Phantasm) P. Rogier: Agnus Dei dalla Missa Domine Dominus noster (Magnificat, His Majestys Sagbutts and Cornetts, Philip Cave) F. Schubert: Der Lindenbaum da Winterreise D.911 (Peter Harvey, basso) T.A. Arne: The soldier, tir’d of war’s alarms da Artaxerxes (Classical Opera Company, Ian Page) G.F. Händel: Andante dal Concerto grosso op. 6 n. 2 HWV 320 (Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk) Il quinto volume della famosa serie della Linn “The Super Audio Collection” propone un meraviglioso programma comprendente alcuni dei brani più significativi pubblicati dall’etichetta inglese tra il 2010 e il 2011, spaziando brillantemente dalle suggestive atmosfere di due leggende del jazz come Carol Kidd e Claire Martin alla straordinaria intensità emotiva della celeberrima Messa in si minore di Bach e della virtualmente sconosciuta Missa Domine Dominus noster di Philippe Rogier e dalle solenni architetture polifoniche della Fantasia per consort di viole di John Ward alle atmosfere tormentate del Winterreise di Schubert. Insomma un disco assolutamente imperdibile, sia per chi desidera conoscere meglio il catalogo della Linn sia per chi vuole mettere alla prova il proprio impianto con una serie di brani dalla qualità sonora semplicemente straordinaria. Già disponibili:

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 1 THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 2 Artisti vari Artisti vari LINNAKP245 (SACD prezzo speciale) LINNAKP284 (SACD prezzo speciale) 26

THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 3 THE SUPER AUDIO COLLECTION – VOL. 4 Artisti vari Artisti vari LINNAKP305 (SACD prezzo speciale) LINNAKP357 (SACD prezzo speciale)

WOLFGANG AMADEUS MOZART CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA N. 4 E N. 5 Berliner Philharmoniker, Wolfgang Schneiderhan, violino e direzione CLEDG139463 (LP da 180 grammi)

Mozart compose i suoi cinque concerti per violino e orchestra sicuramente attribuibili a lui nel 1775, quando a 19 anni era il primo violino dell’orchestra di corte del principe-arcivescovo di Salisburgo. Come quasi tutte le opere scritte prima dei viaggi a Parigi e a Mannheim del 1777 e del 1779, questi concerti sono pervasi da quella irresistibile vena melodica e di quella innata eleganza che hanno spinto alcuni studiosi a definire Mozart il Raffaello della musica. In questi lavori non si avvertono ancora né le inquietudini dello Sturm und Drang che proprio in quegli anni si stava diffondendo nei paesi di lingua tedesca né il lancinante senso di amarezza e di disincanto che caratterizzerà le ultime opere del periodo viennese. Questa serena gioia di vivere trova piena espressione nell’aristocratica interpretazione di Wolfgang Schneiderhan proposta in questo disco, nella quale il grande violinista austriaco scomparso nel 2002 ricopre il doppio ruolo di solista e di direttore dei mitici Berliner Philharmoniker. Come sempre, l’accurata rimasterizzazione della Clearaudio riesce a esaltare anche i dettagli più piccoli, regalando un’esperienza d’ascolto di rara bellezza.


Columns - SETTEMBRE 2011

IMPEX RECORDS WILLIE NELSON RED HEADED STRANGER

IMP6003 (LP da 180 grammi)

Time of the Preacher; I Couldn’t Believe It Was True; Time of the Preacher Theme; Medley: Blue Rock Montana/Red Headed Stranger; Blue Eyes Crying in the Rain; Red Headed Stranger; Time of the Preacher Theme; Just as I Am; Denver; O’er the Waves; Down Yonder; Can I Sleep in Your Arms; Remember Me (When the Candle Lights Are Gleaming); Hands on the Wheel; Bandera Dopo il lusinghiero successo ottenuto con Phases and Stages, Willie Nelson fece il suo esordio nel catalogo della Columbia con un album basato sulla canzone e sulla storia dello “straniero con i capelli rossi”. Questo disco presenta uno splendido mix di brani classici e di canzoni originali. Tra i vertici di Red Headed Stranger meritano di essere citate le intensissime interpretazioni di “Blue Eyes Crying in the Rain”, “Time of the Preacher” e “Can I Sleep in Your Arms” del cantautore Hank Cochran. In Red Headed Stranger Willie è affiancato dai membri della sua famiglia, con sua sorella Bobbie al pianoforte, Jody Payne alla chitarra e al mandolino, Mickey Raphael all’armonica e Billy English alla batteria. Rimasterizzato a partire dai master analogici originali da George Marino presso lo Sterling Mastering Studio, questo disco della Impex è destinato a diventare il principale punto di riferimento per gli audiofili. BILLY JOEL 52ND STREET IMP6006 (LP da 180 grammi)

Big Shot; Honesty; My Life; Zanzibar; Stiletto; Rosalinda’s Eyes; Half a Mile Away; Until the Night; 52nd Street Galvanizzato dal grande successo ottenuto con The Stranger, Billy Joel fece ritorno in sala di registrazione con il producer Phil Ramone per registrare il

seguito, 52nd Street. Invece di allontanarsi dal sound che aveva utilizzato in The Stranger, Joel decise di espanderlo, dando vita a una scrittura più sofistica e con qualche reminiscenza jazz. Con questo album Joel mise in mostra tutto il suo grande talento melodico e uno stile esecutivo molto grintoso, dimostrando di conoscere alla perfezione il modo in cui deve essere realizzato un disco. Se giudicato canzone per canzone, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The Stranger, tuttavia tutti i brani in programma sono di buon livello e si ascoltano sempre con grande piacere grazie all’elegante produzione di Ramone e alla vena melodica di Joel. Non si può che rimanere ammirati nel notare che con appena tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la formula giusta per produrre dischi di successo, una formula che non lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma anche l’interprete più apprezzato del mainstream. 52nd Street costituisce la prova più evidente di questo grande successo.

ANTON BRUCKNER - LUDWIG VAN BEETHOVEN OPERE ORCHESTRALI

NHK Symphony Orchestra, Lovro von Matacic JMXR24700 (2 XRCD24 alto prezzo)

A. Bruckner: Sinfonia n. 8 L. van Beethoven: Sinfonia n. 2 op. 36; Sinfonia n. 7 op. 92 Questo disco testimonia e rende omaggio ai 18 anni di collaborazione che unirono la NHK Symphony Orchestra di Tokyo a Lovro von Matacic dal 1967 al 1985, anno della scomparsa del grande direttore di origine croata. Matacic fu uno dei direttori più interessanti e originali del secondo dopoguerra, quando assunse il prestigioso incarico di direttore della Staatskapelle di Dresda, e si distinse soprattutto nel repertorio romantico. In questo nuovo disco della JVC possiamo apprezzarne la monumentale lettura dell’Ottava Sinfonia di Bruckner, di cui Matacic riesce a cogliere i contenuti più reconditi senza indulgere ad alcuna forma di retorica, e della Seconda e della Settima di Beethoven. I tecnici della JVC hanno compiuto un ottimo lavoro con questo master, esaltando come mai era accaduto prima la ricchissima tavolozza sonora dell’orchestra di Tokyo. Un disco da non perdere.

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Columns - SETTEMBRE 2011

JAMES TAYLOR JT

James Taylor MFSL1-354 (LP da 180 grammi)

Your Smiling Face; There We Are; Honey Don’t Leave L.A.; Another Grey Morning; Bartender’s Blues; Secret O’ Life; Handy Man; I Was Only Telling a Lie; Looking for Love on Broadway; Terra Nova; Traffic Jam; If I Keep My Heart Out of Sight Disco più venduto di James Taylor dai tempi del suo capolavoro dei primi anni Settanta Sweet Baby James, JT venne pubblicato nel 1977 e si aggiudicò la bellezza di ben tre Dischi di Platino, un fatto che gli consentì di essere uno degli album più fortunati e venduti del cantautore americano, anche grazie a una scrittura che fa coesistere in maniera molto efficace il country, il blues e il rock. Questo album – il primo di Taylor pubblicato dalla Columbia – lo catapultò sotto le luci della ribalta e contribuì in maniera determinante a renderlo la voce più autorevole del panorama folk e rock di quegli anni. Rimasterizzato a partire dal master analogico originale, questo LP da 180 grammi della OMR possiede un calore, un’immediatezza e un intimismo nettamente superiori a quelli di tutte le ristampe precedenti. Questo titolo è disponibile anche su SACD ibrido (MUDSACD2070). CAROLE KING THE CARNEGIE HALL CONCERT

King appartiene a quella ridotta schiera di dischi super selezionati, il preziosissimo documento di un periodo magico della carriera della leggendaria cantautrice, che consente di dare uno sguardo in retrospettiva allo straordinario carisma di un’artista trasformatasi in superstar. Rimasterizzato a partire dai nastri originali, questo doppio LP della OMR offre la possibilità di rivivere quell’indimenticabile concerto con una brillantezza, una profondità, un realismo e una trasparenza finora inimmaginabili. Il titolo è disponibile anche in SACD (MUSSACD2067) KEB’ MO’

KEB’ MO’

MUDSACD2054 (SACD Alto prezzo)

«L’album d’esordio di Keb’ Mo’ propose agli appassionati una raccolta di brani country blues dai toni energici. Con questo disco molto ambizioso Keb’ Mo’ iniziò a esplorare nuovi territori espressivi, cercando di inserirvi parte delle nuove tendenze, senza per questo perdere di vista la tradizione che aveva reso il blues l’arte viva e palpitante che oggi conosciamo. Le brillanti sonorità della sua chitarra e il suo coinvolgente stile vocale, oltre a una serie di brani ai limiti della perfezione sotto l’aspetto tecnico contribuiscono a rendere il disco d’esordio di Keb’ Mo’ un titolo da tenere in seria considerazione» La recensione del critico di All Music Guide danno pienamente la misura dell’altissimo livello di questo disco, che viene ulteriormente valorizzato dalla splendida rimasterizzazione effettuata dai tecnici della Pure Pleasure. Quest’album è disponibile anche in versione analogica ristampato dall’etichetta inglese Pure Pleasure (PPAN57863) STEVE RAY VAUGHAN COULDN’T STAND THE WEATHER

MFSL2-351 (2 LP da 180 grammi) MUDSACD2075 (SACD Alto prezzo)

Di tanto in tanto (non molto spesso, per la verità) capita di imbattersi in un album in grado di catturare il cuore, la mente e l’attenzione con un’intensità che si fa fatica a spiegare ai familiari, agli amici e ai vicini di casa. Pubblicato nel quadro delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario di Tapestry, The Carnegie Hall Concert: June 18 1971 di Carole 28

Con il suo sorprendentemente abile modo di suonare la chitarra Stevie Ray Vaughan dette inizio negli anni ’80 al un revival del blues; ispirandosi nella stessa misura a bluesmen come Albert King, Otis Rush e Hubert Sumlin e esecutori di rock & roll players come Jimi Hen-


Columns - SETTEMBRE 2011 drix e Lonnie Mack, così come al chirattista jazz Kenny Burrell, sviluppòun suo stile eclettico e unico che non assomigliava a nessun altro chitarrista di qualsiasi genere. Vaughan gettò un ponte sul gap tra il blues e il rock come nessun altro artista aveva fatto sin dai tardi anni ’60 Per circasette anni Stevie Ray Vaughan fu il punto di riferimento del blues Americano, facendo sempre il pieno ai suoi concerti mentre i suoi album conquistavano regolarmente il Disco D’Oro. La sua tragica morte nel 1990 enfatizzò ulteriormente la sua influenza nel blues e nel rock & roll americani. Questo SACD in Edizione Limitata e Numerata è stato remasterizzato dal master originale del 1984 e quest’album non ha mai suonato a questi livelli.

HERB ELLIS NOTHING BUT THE BLUES

Herb Ellis SC-VER8252 (LP da 180 grammi)

Pap’s Blues; Big Red’s Boogie Woogie; Tin Roof Blues; Soft Winds; Royal Garden Blues; Patti Cake; Blues For Janet; Blues For Junior Nothing but the Blues fu il secondo disco realizzato da Ellis per la Verve. Ripensando alla sua giovinezza, Ellis affermò: «Mia madre dice che ho sempre suonato il blues». Questo è né più né meno quello che Ellis fa in questo disco del 1957: blues di ogni genere, di ogni sentimento e di ogni ritmo. Questo disco non conosce un secondo di pausa, un concetto assolutamente impensabile quando a esibirsi sono musicisti del calibro di Ray Brown e Stan Levey. In Nothing but the Blues Ellis decise di fare a meno del pianoforte (e forse anche della presenza ingombrante di Oscar Peterson). Ascoltando questo album – soprattutto “Royal Garden Blues”, nel quale si mettono in grandissima evidenza il sanguigno trombettista Roy Eldridge, soprannominato “Little Jazz”, e l’elegante e rilassato tenorsassofonista Stan Getz – non farete nessuna fatica a capire perché il blues sia considerato la voce più autentica delle città americane.

WEATHER REPORT HEAVY WEATHER

ORGLP113-45 (2 LP 45 giri)

Heavy Weather è il disco più famoso dei Weather Report. Jaco Pastorius suona su tutti i pezzi e ne scrive due. È l’ottavo album del gruppo, pubblicato nel 1977dalla Columbia Records. Heavy Weather fu subito un grande successo, vendendo quasi trecentomila copie appena dopo la pubblicazione. Il brano di apertura, Birdland, è dedicato al locale newyorkese dove negli anni cinquanta si esibivano i jazzisti più famosi (Zawinul ricorda in un’intervista di essersi ispirato alle atmosfere della big band di Count Basie e non, contrariamente a quanto è opinione diffusa, a Charlie Parker). Divenne subito uno standard, e fu ripreso da tantissimi altri artisti tra cui spiccano Maynard Ferguson, i Manhattan Transfer e Quincy Jones. Il secondo brano, A Remark You Made, è una ballad che sembra scritta da Zawinul appositamente per risaltare il basso fretless di Pastorius. Il terzo brano, Teen Town, scritto da Pastorius è il manifesto del basso elettrico; Pastorius suona anche la batteria, ed esegue col basso un tema di rara potenza, suonato con una velocità e precisione mai sentita prima. Harlequin è scritto da Wayne Shorter, e il motivo della sua bellezza è difficilmente esprimibile a parole: il basso di Pastorius sembra avere una voce umana. Rumba Mama è un assolo di batteria (Alex Acuna) e percussioni (Manolo Badrena anche alla voce) ispirato alle atmosfere cubane. Su Palladium un tema frammentato si contrappone ad un incessante pattern ritmico di Pastorius. The Juggler e Havona chiudono alla grande il disco. Questa incredibile ristampa su doppio album a 45 giri in Edizione limitata a 2500 copie numerata è stata remasterizzata da Bernie Grundman. Gli amanti di questo gruppo rimarranno a bocca aperta quando ascolteranno questa nuova versione.

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Columns - SETTEMBRE 2011

CHET BAKER CHET BAKER AND STRINGS

Chet Baker PPCL549 (LP da 180 grammi)

You Don’t Know What Love Is; I’m Thru With Love; Love Walked In; You Better Go Now; I Married An Angel; Love; I Love You; What A Diff’rence A Day Made; Why Shouldn’t I?; A Little Duet For Zoot And Chet; The Wind; Trickleydidlier Sei anni dopo aver inventato l’LP a 33 giri, la Columbia Records presentò sul mercato una nuova innovazione destinata a ottenere un grande successo: un album in cui la fantasmagorica tromba di Chet Baker veniva accompagnata da una formazione di archi. Baker si rivelò una scelta del tutto felice per questo esperimento, grazie al lirismo e alla cantabilità del suo stile esecutivo. Per realizzare Chet Baker With Strings la Columbia mise al lavoro diversi arrangiatori di grande talento, tra cui Johnny Mandel, Marty Paich, Shorty Rogers e Jack Montrose. Tra i brani in programma merita di essere citata la splendida “I Love You” di Cole Porter, eseguita nel meraviglioso arrangiamento di Mandel. GIL EVANS ORCHESTRA GREAT JAZZ STANDARDS

Gil Evans Orchestra PPWP1270 (LP da 180 grammi)

St. Louis Blues; King Porter Stomp; Willow Tree; Struttin’ With Some Barbecue; Lester Leap In; ’Round Midnight; Manteca; Bird Feathers; Davenport Blues; Straight No Chaser; Ballad Of The Sad Young Men; Joy Spring; Django; Chant Of The Weed; La Nevada (The Theme) Questo album fu registrato da un Evans in forma smagliante, dopo aver preso parte alla registrazione dei grandi successi di Miles Davis Miles Ahead e Porgy and Bess. In Great Jazz Standards è possibile apprez30

zare la band di ottoni – dalla scrittura molto creativa, con arrangiamenti quanto mai ricchi e un contrappunto estremamente elaborato, che vedeva la partecipazione di diversi solisti di alto livello – che sarebbe diventata una sorta di marchio di fabbrica di Evans. In ogni caso, il vero valore aggiunto di questo album è rappresentato dal ruolo di grande importanza rivestito dal sax di Steve Lacy e dal clarinetto di Budd Johnson, che con i loro assoli continuano a far rimanere a bocca aperta gli appassionati di jazz. Da parte sua, l’eccellente trombettista Johnny Coles ha l’inevitabile sfortuna di venire paragonato a Miles Davis e a uscire perdente (pur con tutti gli onori) dal confronto. Nel complesso, si tratta di un disco di grande im portanza per comprendere pienamente uno dei periodi più particolari del jazz.

PREMONITION PATRICIA BARBER CAFÉ BLUE

Patricia Barber PRE90760 (2 LP da 180 grammi)

What A Shame; Nardis; The Thrill Is Gone; Wood Is A Pleasant Thing To Think About; Manha de Carnaval; Inch Worm; Ode To Billy Joe; Too Rich For My Blood; A Taste Of Honey Quest’album venne pubblicato alcuni anni fa in versione a 45 gire dalla Original Master Recordings , ma questa versione è ormai introvabile. La Premonition Records che è l’etichetta originale che pubblicò il titolo ha deciso di ristampare questa versione a 33 giri ma su doppio vinile, avvalendosi dei migliori tecnici disponibili sul mercato. Patricia Barber è una tastierista e una cantante di grande talento, due ruoli a cui in questo album aggiunge anche quello di autrice, un’attività per cui si è sentita particolarmente portata fin dall’inizio della sua carriera, visto che dalla sua penna è uscita circa la metà delle canzoni del suo album d’esordio Companion. Di solito ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alla sua voce scura e ai suoi testi dai contenuti alquanto esoterici, ma dopo due o tre ascolti la sue canzoni e il suo stile esecutivo si rivelano sorprendentemente accessibili. La musica della Barber spazia da un pop sensibile e sofisticato all’avanguardia con un tocco di minimalismo, ma in assoluto è difficile definire con sicurezza a quale categoria appartenga la sua musica. La Barber da una nuova prospettiva a “The Thrill Is Gone”, “Ode to Billy Joe” e anche a “A Taste of Honey” e la sua voce appare al tempo stesso evocativa e incredibilmente attuale. La presenza del chitarrista John McLean costituisce un ulteriore motivo di ascolto per questo splendido album.


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Analogico:

Audio Fidelity AFZLP120

Speckers Corner SC-VER8252

Clear Audio CLEDG139463

OMR MFSL2-351

OMR MFSL1-354

Pure Pleasure PPCL549

Premonition PRE90760

ORG ORLP0113/45

Reference Recoding RRLP1502

Reference Recoding RRLP2501

Digitale:

Linn Records LINNAKP389

OMR MUDSACD2054

Audio Fidelity AFZ102

Audio Fidelity AFZ096

OMR MUDSACD2075

Reference Recoding RR123CD


Trent'anni fa la Reference Recording iniziò la sua avventura nel mondo della hi-end pubblicando i suoi primi titoli su vinile da 180 grammi; con il passare del tempo si affermò nel mondo audiophile con una serie di titoli che hanno fatto la storia e che sono divenuti ormai oggetti di culto. Con l'avvento del CD e dei nuovi formati ad alta densità, il vinile fu rimpiazzato nel suo catalogo che pur continuò ad espandersi. Ogg,i nel 2011, ricomincia l'avventura 'analogica' con due tra i più bei titoli dell'etichetta, stampati su vinile da 200 grammi nella nuova 'pressing plant' della Acoustic Sounds a Salina, nel Kansas.

IGOR STRAVINSKY OPERE ORCHESTRALI

Minnesota Orchestra, Eiji Oue RRLP1502 (LP da 200 grammi)

I. Stravinsky: L’uccello di fuoco; Il canto della falena; La sagra della primavera La Reference Recordings ripropone su LP da 180 grammi uno dei dischi a cui è maggiormente legata la sua fama di etichetta audiophile, che vede grande protagonista il direttore giapponese Eiji Oue alla testa della Minnesota Orchestra in tre delle pagine più famose di Igor Stravinsky. Il nuovo supporto non fa che esaltare ulteriormente un’immagine sonora già strepitosa, offrendo la possibilità di vivere un’esperienza d’ascolto di incredibile realismo. «Oue ha l’abilità di svelare i misteri della musica senza svilirli e di eccitare il pubblico senza manipolare le sue emozioni, Probabilmente questa é la sua maggiore dote». (The Philadelphia Enquirer) «Non ci sono molti artisti capaci di bilanciare con successo passione e tecnica» (The Detroit News).

DICK HYMAN FROM THE AGE OF SWING

Dick Hyman RRLP2501 (2 LP da 200 grammi)

From the Age of Swing; You’re Driving Me Crazy / Moten Swing; Topsy; Moonglow; Them There Eyes; Dooji Wooji; Soft Winds; What Is There to Say; ’Deed I Do; Rose Room; I Know What You Do; Mean to Me; I’m Getting Sentimental Over You; From the Age of Swing Per realizzare questo splendido disco vennero riuniti – probabilmente per l’ultima volta – alcuni dei più grandi jazzisti protagonisti dell’era dello swing. Dick Hyman creò gruppi composti da quattro, cinque e sette elementi, che il mitico Prof. Keith Johnson registrò in una sala da concerto dotata di una acustica straordinaria. Tutti i musicisti dichiararono di essere stati felici di suonare insieme secondo lo stile dei vecchi tempi e di non essere stati costretti a sottostare a tutti gli orpelli che le nuove tecniche di registrazione stavano poco alla volta imponendo (nessuno fu obbligato a calcarsi sulla testa una cuffia). Questa vera e propria pietra miliare della storia del jazz ci viene oggi riproposta dalla Reference Recording nello splendore sonoro del vinile da 180 grammi. Questo titolo è disponibile anche in HRx (RR59HR).


CHRIS BRUBECK - MICHAEL GANDOLFI – LUKAS FOSS PREMIÈRES WORKS FOR REFERENCE RECORDINGS

Wendy Putnam, violino; Thomas Martin, clarinetto; Vytas Baksys, pianoforte, Owen Young, violoncello; Lawrence Wolfe, contrabbasso; Daniel Bauch, percussioni RR122CD (HDCD alto prezzo)

C. Brubeck: Danza del soul M. Gandolfi: Line Drawings L. Foss: Central Park Reel «Sono molto orgogliosa di annunciare la realizzazione del primo progetto discografico della Concord Chamber Music Society. È stata un’esperienza irripetibile suonare nella Mechanics Hall, collaborando con Chris Brubeck e Michael Gandolfi e l’eccezionale team di tecnici del suono della Reference Recordings» (Wendy Putnam, fondatrice della CCMS). Le opere di Chris Brubeck e di Michael Gandolfi – due dei compositori americani attualmente più richiesti – proposte in questo disco sono al tempo stesso ardite sotto l’aspetto stilistico e facilmente comprensibili. Il mitico Prof. Keith Johnson, vincitore di un Grammy Award, ha compiuto un autentico miracolo registrando queste opere nella superba acustica naturale della Mechanics Hall di Worcester, uno dei più imponenti edifici del XIX secolo degli Stati Uniti. L’approccio di Keith Johnson esprime nel modo migliore l’obiettivo della RR di avvicinarsi il più possibile al suono assoluto, fissando su disco musiche speciali in ambienti altrettanto speciali.

MIKE GARSON THE BOWIE VARIATIONS

Mike Garson, pianoforte RR123CD (HDCD alto prezzo)

Space Oddity; John, I’m Only Dancing; Life on Mars; Heroes; Ashes to Ashes; Variations on “Changes”; Let’s Dance; Battle for Britain / Loneliest Guy / Disco King; Tribute to David; Wild is the Wind Bonus track: Space Oddity (take 2) All’inizio del 1972 l’eclettico pianista Mike Garson si esibì, andò in tournée e registrò dischi con uno dei protagonisti più creativi della musica pop di quegli anni, David Bowie. Avendo eseguito le canzoni più famose di Bowie in un gran numero di concerti, Garson ha iniziato a sentire il desiderio di registrare le sue variazioni originali su questi celebri brani e la Reference Recordings gli ha offerto la possibilità di trasformare il suo sogno in realtà. Grazie alla avanzata tecnologia digitale del pianoforte Disklavier Yamaha, Garson ha potuto creare diversi splendidi overlay sonori, senza per questo tradire l’approccio audiophile che caratterizza da sempre tutte le registrazioni della Reference Recordings. Questo disco è stato registrato nel Center for the Performing Arts di Oxnard, in California, la stessa sala in cui sono stati realizzate molte altre incisioni di grande successo della Reference Recordings. Questo disco presenta caratteristiche di spazialità che non possono essere ottenute con le tecnologie che vengono utilizzate nelle normali incisioni in studio. Con The Bowie Variations il Prof. Keith Johnson ha creato una nuova pietra miliare nel campo delle registrazioni pianistiche.


Columns - SETTEMBRE 2011

I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA SETTEMBRE 2011

MSTISLAV ROSTROPOVICH INTERPRETA BACH M. Rostropovich, violoncello SU4044 (2 CD medio prezzo)

ROBERT SCHUMANN

FRANZ LISZT

OPERE CAMERISTICHE

ODI FUNEBRI

HENRYK GÓRECKI

BENJAMIN BRITTEN

FRANK MARTIN

I TRE QUARTETTI PER ARCHI

OPERE ORCHESTRALI

DER STURM

GIUSEPPE VERDI

FRYDERYK CHOPIN INTEGRALE DEI VALZER S. Hough, pianoforte CDA67849

LEO FALL

Royal String Quartet CDA67812 (2 CD al prezzo di 1)

FALSTAFF

T. Gobbi, R. Tebaldi, R. Capecchi F. Barbieri, M. Freni Orchestra e Coro Teatro di San Carlo di Napoli, M. Rossi URNWS121 (2 CD al prezzo di 1) 34

Mandelring Quartett AUD92574 (SACD alto prezzo)

Glasgow Singers, BBC Scottish Symphony Orchestra, I. Volkov CDA67856 (CD alto prezzo)

L. KOGAN, R. BARSHAI E M. ROSTROPOVICH INTERPRETANO BEETHOVEN L. Kogan, violino, R. Barshai, viola M. Rostropovich, violoncello SU4052 (2 CD medio prezzo)

WILHELM FURTWÄNGLER DIRIGE BRUCKNER S. Connolly, mezzosoprano, M. Rysanov, viola Solisti, Netherlands Radio Berliner Philharmoniker, W. Furtwängler BBC Symphony Orchestra, E. Gardner Philharmonic Orchestra; T. Fischer TES1466 (CD alto prezzo) CHAN10671 (CD alto prezzo) CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)

DER FIDELE BAUER

Solisti, Chor des Lehar Festivals Franz Lehar-Orchester V. Praxmarer CPO777591 (2 CD alto prezzo)

AA.VV. RENATA TEBALDI: THE QUEEN R. Tebaldi, soprano Orchestre e direttori vari URNWS126 (3 CD prezzo speciale)


Columns - SETTEMBRE 2011

I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali GRAMOPHONE Editor’s Choice AGOSTO 2011

FRANK MARTIN

CARL LOEWE

DER STURM

LIEDER E BALLATE

PIOTR ILIC CIAIKOVSKY

IGNAZ PLEYEL

LE GRANDI SINFONIE

TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

Solisti, Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, T. Fischer CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)

Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli URNWS119 (2 CD al prezzo di 1) Il Venerdì del 1/07/2011

F. Boesch, baritono R. Vignoles, pianoforte CDA67866 (CD alto prezzo)

Trio 1790 CPO777544 (CD medio prezzo) Il Venerdì del 14/07/2011

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO - VOL. 52 H. GOETZ - J. WIENIAWSKI H. Milne, pianoforte BBC Scottish Symphony Orchestra M. Dworzyński CDA67791 (CD alto prezzo) Il Venerdì del 22/07/2011

AA.VV. RARE OPERE FRANCESI PER VIOLINO E ORCHESTRA P. Graffin, violino Ulster Orchestra, T. Fischer CDH55396 (CD medio prezzo) Il Venerdì del 29/07/2011 35


Columns - SETTEMBRE 2011

25 anni di stile italiano nella musica classica

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Sound and Music Columns - SETTEMBRE 2011


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