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Le front de mer
Il centro storico di Barcellona è la Ciutat Vella (Città vecchia), il luogo dove sorgeva l’antico stanziamento romano ed in seguito la base del Barrio Gotico o quartiere medioevale. Da qui il resto della città si raggiunge facilmente con i mezzi pubblici o addirittura a piedi.
Indice Nel dettaglio L’arte in Catalogna 26 Barcellona per bambini 42 La città dei Festival 50 Modernismo 66 Shopping therapy 84 Menù catalano 102 Mappe Parc Güell Il centro Dintorni di Barcellona Costa Brava Costa Daurada
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Mappe pieghevoli Barcellona Metro
Simboli utili f I nostri favoriti d Metro g RENFE e FGC
La città.............................................5 La storia ...........................................9 In giro per Barcellona......................19 La Rambla ..............................20 Ciutat Vella .............................28 Il Raval ...................................44 Il lungomare ...........................52 Montjuïc .................................58 Eixample e Gràcia ...................68 Fuori dal centro.......................78 Dintorni di Barcellona ..............88 Barcellona a tavola .........................95 Vita notturna................................105 Informazioni utili ..........................111 Indice analitico .............................127
LA CITTÀ Basta una passeggiata di pochi minuti lungo la Rambla per capire che ci si trova in una delle città più dinamiche del mondo. Questo lungo viale che scorre in mezzo alla città vecchia, esplode di energia. La marea di gente che lo percorre è talmente incessante che sembra di trovarsi in mezzo ad un carnevale ogni giorno dell’anno. Ben lontana dall’essere un’eccezione, la Rambla dà invece l’idea di come sia il resto di Barcellona. La città ha diversi motivi di interesse. Il suo dinamismo e la sua originalità si denotano da un’esuberante “cultura dei caffè”, una frenetica vita notturna, da moderni centri di arte contemporanea e da uno sviluppo urbano all’avanguardia. Vi si trovano musei di fama mondiale, come il Picasso e il Mirò, e il Barrio Gotico, che è il quartiere medioevale meglio preservato d’Europa. È anche la casa della straordinaria architettura di Antoni Gaudí, il genio del Modernismo, l’espressione catalana dell’Art Nouveau.
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LA CITTÀ
I barcellonesi hanno a disposizione numerosi ristoranti che servono piatti della tradizione culinaria catalana, orgogliosamente diversa da quella spagnola. Come molte cose a Barcellona, anche il pranzo e la cena iniziano tardi e si prolungano molto di più che in ogni altra grande città d’affari. È quando si vuole evadere dal caos cittadino, ci si può sdraiare su una spiaggia, sciare sui vicini monti, o semplicemente gustare il buon vino dei vigneti, il tutto a poche ore dal centro.
Sobrietà catalana Questa vibrante metropoli di 1.6 milioni di abitanti gode in Spagna della fama di centro industriale e finanziario. I suoi cittadini orgogliosamente si definiscono seny, una parola catalana che descrive il loro sobrio approccio alla vita. Per secoli Barcellona è stato il centro economico della nazione. Qui nacque la rivoluzione industriale in Spagna, qui si trova il principale porto del Mediterraneo, qui il punto di congiunzione commerciale tra l’Europa e il resto della nazione. Ma non è solo per questi motivi che Barcellona guarda lontano da Madrid e si sente invece più vicina alle sue equivalenti nordeuropee Parigi e Londra, ma anche per il suo indubbio cosmopolitismo e perché i suoi cittadini la sentono come una vera e propria capitale. Fino alla fine del XV sec. infatti Barcellona è stato il centro di uno stato indipendente catalano, con le sue leggi e la sua lingua, e con un impero che si espandeva nel Mediterraneo. Anche una volta perso l’impero, la città continuò a prosperare. Fortunatamente, comunque, la “sobrietà” catalana alle volte si distorce splendidamente, e sono questi momenti di selvaggia creatività che dobbiamo ringraziare per gli splendidi monumenti come il fiabesco Parc Güell, la surreale Font Magica vicino Plaza de España, e il litorale cittadino, rinnovato nel 1992 per i Giochi Olimpici. Sarà per il loro innato spirito democratico, o forse per il loro fiero indipendentismo nei confronti della Castilla, fatto sta che i catalani non hanno mai amato la corrida. Fino a pochi anni fa c’erano due arene a Barcellona, ma di recente il governo catalano, dopo la raccolta di decine di migliaia di firme anticorrida, ha decretato la fine di questo simbolo della quintessenza spagnola. Infatti, dal primo gennaio del 2012 le corride sono state vietate in catalogna. I cittadini hanno anche iniziato a lamentarsi per
LA CITTÀ
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la rumorosa vita notturna, e in molti quartieri residenziali, club e disco sono stati costretti a chiudere più presto la notte.
Vista dall’alto L’amore tra Barcellona e i suoi cittadini è fin troppo evidente. Nell’arco dei secoli sono stati creati numerosi punti panoramici dai quali poterla ammirare. Provate il Monumento a Colombo per una superba vista sul rimodernato porto antico. Nel Barrio Gotico, salite in cima al tetto della Cattedrale dal quale vi si rivelerà magicamente la Barcellona medioevale fatta di Gargolle, tetti di terracotta e cortili nascosti. Il quartiere dell’Eixample offre un altro fantastico punto d’osservazione: le guglie della Sagrada Família che garantiscono una prospettiva indimenticabile. I fortunati barcellonesi sono stati anche aiutati da madre natura che ha visto bene di circondare la città di colline. Dal 1992 dalla torre Collserola sul monte Tibidabo si può godere della vista più alta su Barcellona, che da qui si stende spettacolarmente sotto di voi.
LA STORIA La leggenda narra che Barcellona sia stata fondata dai cartaginesi, che avevano insediamenti lungo la costa mediterranea della Spagna. Si dice che il suo nome derivi da quello di Emilio Barca, padre di Annibale. In realtà, la prima popolazione che si stanziò nella regione fu quella dei Laietani, una tribù ibero-celtica dell’età del bronzo che vivevano della produzione di cereali e dell’allevamento delle ostriche. Nella zona non c’è traccia di città fino all’arrivo dei romani nel I sec. a.C. Il loro centro principale era Tarragona e inizialmente Barcellona non era altro che un campo militare. Divenne una colonia intorno al 15 a.C. sotto l’Imperatore Augusto con il nome di Faventia Julia Augusta Pia Barcino.
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LA STORIA
La città rimase un centro minore, seppur ricco, per oltre 200 anni, conosciuta principalmente per le sue produzioni di vino, olio e garum, una salsa d’acciughe fermentata che veniva esportata in tutto l’impero. Gia dal II sec. qui prosperava una comunità ebraica. Intorno al III sec. la città ebbe il suo primo patrono, la martire cristiana Santa Eulàlia. Ma la vita tranquilla di questa colonia mediterranea era minacciata. L’Impero stava subendo invasioni barbariche dal Nord Europa. Per questo le mura cittadine vennero rinforzate con enormi blocchi di pietra, molti dei quali tutt’oggi ancora visibili.
Visigoti, Mori e Franchi Dal 409, successive ondate di Vandali, Alani e Svevi superarono i Pirenei e invasero la Spagna. Barcellona venne saccheggiata più volte. Quando i Visigoti, guidati dal Re Ataulf, entrarono in città nel 415, facendone il centro del loro regno, agli abitanti venne promessa una certa stabilità. In effetti l’occupazione dei Visigoti durò oltre 3 secoli e si estese a quasi tutta la Spagna. I nuovi dominatori credevano nella giurisprudenza. Costruttori di chiese, si rivelarono nel complesso niente affatto barbari. Una serie di baronati si svilupparono sotto l'autorità reale, ma già dall’VIII sec. il sistema si disintegrò con il Re e i baroni in perenne conflitto. Una così forte disgregazione politica era un invito al successivo invasore che aveva messo gli occhi sulle ricche terre spagnole, solo che ora il pericolo arrivava da sud. Nel 711 le armate arabe attraversarono lo stretto di Gibilterra e sbaragliarono i Visigoti. Raggiunsero Barcellona sei anni più tardi, spingendosi poi fino al sud della Francia dove rimasero fino alla fine dell’VIII sec. quando vennero sconfitti dai Franchi guidati da Carlo Magno. I Franchi ricacciarono i Mori oltre i Pirenei e nel 801 Barcellona venne liberata dal figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, divenendo parte della Marca Hispanica, una zona cuscinetto tra la Spagna moresca e l'Impero dei Franchi, pressappoco l'area della moderna Catalogna. I mori sarebbero rimasti in Spagna per altri sette secoli, il separatismo culturale e linguistico della Catalogna dal resto della nazione, ed il suo fiero senso di indipendenza, possono essere datati a quell'epoca. I Franchi lasciarono la regione sotto il comando di numerosi Conti, che protessero i confini e respinsero le incursioni dei Mori. Uno di loro era il Conte di Barcellona, Guifré el Pilòs (Goffredo il villoso), un uomo famoso non
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solo per il suo corpo peloso, ma anche per aver dato un primo abbozzo di stato alla Catalogna verso la fine del IX sec. Lo fece conquistando le varie contee della Marca Hispanica e unendole sotto il suo comando che successivamente divenne ereditario. La Catalogna rimase nominalmente sotto il dominio dei Franchi, ma quando nel 985 Barcellona venne attaccata dai Mori, le sue richieste di aiuto vennero ignorate dai Franchi. Questo spinse Borrell II, nipote di Goffredo, a dichiarare l'indipendenza della Catalogna.
Il Medioevo, epoca d’oro Barcellona entrò nel nuovo millennio con spirito ottimista. Tramite matrimoni o acquisizioni i Conti regnanti ne ingrandirono il territorio. L'economia della città ebbe un vero e proprio boom, e un codice giuridico conosciuto come l'Usatges, una sorta di Carta Magna primordiale, venne istituito da Ramon Berenguer I nel 1064-68 a garanzia dei diritti dei cittadini. L'epoca d'oro catalana sta per iniziare. Data simbolica il 1137, quando il Conte Ramon Berenguer IV sposò Petronilla, l'ereditiera al trono di Aragona, ricevendo in dote entrambi i regni. Con il nuovo titolo di Conte-Re (comtereis) e un'accresciuta potenza economicomilitare, i regnanti di Barcellona iniziarono a sognare un Impero, e videro nel Mediterraneo il luogo dove questo sogno poteva essere realizzato.
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La Cattedrale La Seu è il cuore del Barrio Gotico.
LA STORIA
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Sotto Jaume I (1213-76), i suoi diretti discendenti e fino alla metà del XIV sec. la Catalogna conquistò le Isole Baleari, la Sardegna, la Sicilia e stabilì uffici commerciali ad Atene, Costantinopoli e Beirut. I mercanti catalani si arricchivano, e riversavano le loro ricchezze in città, finanziando la costruzione del Barrio Gotico con la sua splendida Cattedrale, chiese e palazzi. Allo stesso tempo il Catalano si affermò come lingua letteraria, grazie alle traduzioni della Bibbia, dei classici, dell'autobiografia di Jaume I (Il libro delle gesta che narrava dei suoi successi militari), e di altri lavori di filosofia e poesia.
Cristoforo Colombo indica la via.
La Catalogna cade, la Spagna risorge Anche se Barcellona raggiunse l'apice della sua grandezza sotto il regno di Pere III (1336-87), quando il Salò del Tinell, il cantiere navale Drassanes e la Cattedrale vennero terminati, le cose stavano iniziando a peggiorare. Nel 1348 la città fu devastata dalla peste giunta da Maiorca. Sulla scia della piaga arrivarono carestia ed epidemie. Nel 1391 un terribile pogrom si scatenò contro gli ebrei, che erano stati accusati del disastro. La dinastia dei Conti di Barcellona che discendeva da Goffredo il Villoso terminò con la morte di Martì I nel 1410, e il trono passò a Ferdinando di Antequera. Da quel momento in poi la Catalogna sarebbe stata dominata dai Castigliani. Verso la fine del XV sec. i giorni dell'impero catalano erano solo un ricordo. Città rivali come Genova e Venezia iniziarono a dominare i commerci nel Mediterraneo. Nel 1462 scoppiò una guerra civile di
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LA STORIA
10 anni tra la Monarchia spagnola e l'aristocrazia catalana, alla fine della quale il nuovo Re Ferdinando II sposò la futura Isabella I di Castiglia e unì la Spagna in un’unica nazione. L'effetto principale di ciò fu lo spostamento del potere politico da Barcellona a Madrid e la cosa venne aggravata dalla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492, dopo la quale lo sguardo della Spagna si fissò verso ovest. La cosa peggiore fu l'esclusione dei catalani dal commercio con le colonie del nuovo mondo. Madrid divenne la capitale ufficiale dell'impero nel 1561 sotto Filippo II d'Asburgo, mentre la Catalogna subì l'onta di essere governata da un Vicerè di casa Asburgo. Il malcontento montava e nel 1640 un’insurrezione popolare di contadini (detta la guerra dei mietitori) vide la Catalogna dichiarare l'indipendenza dalla Spagna. Dopo dodici anni di guerra che lasciarono la regione stremata, Barcellona tornò sotto il dominio di Madrid. In seguito, durante la guerra di successione spagnola, a seguito della fine della linea ereditaria degli Asburgo nel 1700, la Catalogna si schierò a fianco di inglesi, olandesi e tedeschi contro il candidato dei Borboni, Filippo V. Quando i suoi alleati firmarono il trattato di Utrecht lasciando Filippo V sul trono, i catalani ne dovettero affrontare le conseguenze e Barcellona fu occupata nuovamente dalle truppe spagnole. Questa volta però, un forte militare, la
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Tracce del passato della Catalogna al Museu d'Historia de Catalunya.
Ciutadella, venne costruito per controllare i riottosi catalani, il vecchio governo della città smantellato, e l'uso della lingua catalana bandita dalle scuole e dai libri.
La rinascita catalana Paradossalmente, uno dei risultati del completo assorbimento della Catalogna nella Spagna fu la ripresa della sua economia. Questo fu dovuto principalmente dallo sviluppo dell'industria del cotone e, dal 1778, dall'abolizione dell'esclusione dai commerci con le Americhe. Vi fu un nuovo blocco quando Barcellona fu occupata dai francesi durante le guerre napoleoniche, ma intorno alla metà del XIX sec. la città ripartì di slancio, tornando su livelli mai visti dal medio evo. Questa rinascita era manifesta in due importanti campi, l'architettura e la lingua catalana. Nuovi lavori di letteratura furono pubblicati in catalano e nel 1906 venne creato l'Istituto di Studi Catalani. Ma il dinamismo culturale catalano fu più evidente negli splendidi edifici che vennero costruiti alla fine del XIX sec. L'ampliamento della città oltre la città vecchia, l'Eixample, partì nel 1860 e, nei decenni successivi, i suoi lunghi viali divennero la sede di alcuni dei migliori esempi di architettura modernista (Art Nouveau), commissionati dalla ricca borghesia e progettati da architetti catalani del calibro di Antoni Gaudí e Lluis Domenèch i Montaner. Il punto focale della Renaixença (Rinascita), come venne chiamato questo periodo, fu l'esposizione Universale del 1888. Fu una vetrina scintillante per il talento industriale e culturale di Barcellona. Attrasse oltre mezzo milione di visitatori, portando tuttavia la città quasi alla bancarotta a causa dell’incredibile gamma di edifici progettati e costruiti. La guerra civile e il Generale Franco Accanto alla prosperità, comunque, cresceva una classe di lavoratori insoddisfatti. Gruppi di anarchici e repubblicani, si formarono con l'in-
LA STORIA s
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Una manifestazione durante la tragica settimana del 1909.
tento di sovvertire l'ordine prestabilito. I primi anni del XX sec. videro il moltiplicarsi di tumulti sociali e politici che culminarono con la Semana Tràgica (Settimana tragica) del 1909, quando i lavoratori insorsero contro l'arruolamento per una guerra coloniale in Marocco, dando fuoco a numerose chiese. In rappresaglia i soldati spararono sulla folla. In seguito i leader della rivolta vennero arrestati e cinque di loro fucilati. Un forte movimento separatista si sviluppò in quel periodo, e grazie anche ai suoi successi industriali, la regione fu in grado di riacquisire alcune delle autonomie politiche perse nel XVIII sec. Con la Spagna neutrale, Barcellona fece ottimi affari vendendo armi ed equipaggiamenti alla Francia durante la Prima Guerra Mondiale. Il suo ruolo primario come forza economica della nazione venne dimostrato nuovamente con l'Esposizione Internazionale del 1929, per la quale le aree del Montjuïc e di Plaça d'Espanya vennero completamente rimodernate. Le cose precipitarono drammaticamente durante gli anni ’30, quando il nuovo governo repubblicano venne deposto dalle forze dell'ultra destra del Generale Franco. La città fu all'altezza della sua antica tradizione radicale e divenne il centro della resistenza contro Franco, cadendo però nel 1939. Come due secoli prima con Carlo V, le rappresaglie si
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ripercossero sui diritti politici e linguistici dei catalani. La città entrò in un grigio ventennio di repressione economica e culturale.
Barcellona oggi Barcellona si riprese ben prima della morte di Franco (1975), grazie alle entrate dovute al turismo di massa della vicina Costa Brava. Appena due anni dopo la fine del potere franchista si tennero elezioni democratiche e la Catalogna riconquistò la sua autonomia politica regionale sotto la guida del Presidente della Generalitat Jordi Pujol. Barcellona rapidamente ritornò ad essere la città più frenetica, industriosa e soprattutto alla moda di Spagna. Il catalano tornò ad essere usato nelle scuole, nella letteratura e addirittura in tutti i segnali stradali. Nuovamente Barcellona prese spunto da un grande evento – le Olimpiadi del 1992 – per rinnovarsi. In particolar modo il vecchio lungomare della zona nordest venne ammodernato dando alla città una nuova elegante zona residenziale. L'eredità del Forum Mondiale della Cultura del 2004 si vede in una serie di edifici innovativi, alberghi lussuosi e nuovi parchi. Dalla parte opposta della città, architetti di fama mondiale del calibro di David Chipperfield e Toyo Ito hanno dato il tocco finale ad un nuovo distretto amministrativo e commerciale, un altro segno che in termini di capacità economiche e attrazione turistica Barcellona non conosce limiti.
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Torre Porta Fira a Plaça Europa, opera di Toyo Ito.
IN GIRO PER BARCELLONA La Rambla
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L'animato viale principale che va dal centro della città al lungomare
Ciutat Vella
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Intorno alla Cattedrale il cuore antico della città moderna
Il Raval
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Zona caratteristica di stradine, gallerie trandy negozi e vecchi bar
Il lungomare
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Le spiagge, i rinnovati ed animati Port Vell e Port Olimpic
Montjuïc
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Splendidi musei sulla collina che domina la città
Eixample e Gràcia
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Edifici modernisti a volontà nella Barcellona del XIX secolo
Fuori dal centro
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La periferia
Dintorni di Barcellona
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Girona, Figueres, Monteserrat, Alt Penedès, Sitges, Tarragona, Port Aventura
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IN GIRO PER BARCELLONA
LA RAMBLA Affascinante e teatrale, la Rambla è uno degli show più spettacolari al mondo, un'esibizione che va in scena ogni minuto del giorno e della notte, con un cast fatto dalle migliaia di persone che percorrono su e giù il suo pavimento composto da vorticosi motivi blu e grigi. In aggiunta al divertimento, bancarelle di venditori di uccellini, cartomanti, imbroglioni con le tre carte, cantanti e artisti di strada. Questo viale di due chilometri, offre così tanto all'occhio che non si può non essere d'accordo con il poeta Garcia Lorca quando diceva che avrebbe desiderato che questa via fosse infinita.
UN'OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Luoghi d’interesse La Ramblaf ............20 Mercat de la Boqueriaf ..............21
Plaça Reialf ...........22 Monumento a Colombo.................23 Musei Museu de l’Eròtica...21
Museu de Cera........23 ITINERARIO A PIEDI 24 MANGIARE E BERE 96
La Rambla (mappa 2, W1-Y6) Ha assunto il suo aspetto attuale nel XVIII sec., la sua forma leggermente serpeggiante è dovuta al fatto che si stende sopra il letto di un fiume in secca sulle cui rive furono edificate le mura occidentali del Barrio Gotico. (il nome deriva dalla parola araba ramla, che significa “letto del fiume”). Il viale scende da Plaça de Catalunya fino alla statua di Colombo al porto, cambiando il suo nome 5 volte, ognuno dei quali richiama quello di conventi o di chiese. Infatti potreste trovarvi su Rambla de Canaletes, dels Estudit, de Sant Josep, dels Caputxins o de Santa Monica. La cosa migliore da fare è seguire il flusso di persone e godersi l’incredibile divertimento di questo paseo. Alcuni palazzi lungo questa strada sono degni di una sosta per dare un’occhiata ai loro affascinanti piani alti. d Catalunya, Liceu, Drassanes
LA RAMBLA
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Il colore e la vita della Spagna rappresentati nelle cartoline sulla Rambla.
Mercat de la Boqueria (map 2, W4) Il mercato più importante di Barcellona fu costruito nel XIX sec. Sotto la sua ampia volta in ferro battuto si trovano una quantità di gustosi frutti, spezie, erbe e montagne di pesci, salsicce, carni e formaggi. • Lun-Sab 8-20.30 t 93 318 25 84 • La Rambla 91 d Liceu Museu de l’Erotica (map 2, X4) Sull’altro lato della Rambla rispetto al mercato, questo tentativo di dare una serie prospettiva storica al mondo dell’eros non convince in pieno. Ma alcune delle cose esposte, come la collezione di foto sul vivace Barrio Chino negli anni ’30 sono molto interessanti. • Tutti i giorni Ott-Mag 11-21; Giu-Sett 10-24 t 93 318 98 65 • La Rambla 96bis d Liceu Plaça Reial (mappa 2, X4) Collegata alla Rambla dalla stretta C/de Colon Plaça Reial è un’imponente piazza circondata da belle facciate neoclassiche. I due lampioni nel suo centro sono i primi lavori conosciuti del grande architet-
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IN GIRO PER BARCELLONA
to modernista Antoni Gaudí. La piazza circondata da palme, costruita dove sorgeva un vecchio convento di cappuccini, attrae un variegato mix sociale, ma che riesce a bilanciarsi armoniosamente: il suo colonnato ospita diversi bar e un paio di ristoranti alla moda, tuttavia per molto tempo ha goduto la ben meritata fama di essere il ritrovo degli sbandati della città. Per una esperienza meno “emozionante”, visitatela di giorno.d Liceu Museu de Cera (mappa 2, Y5) Dalla Rambla un piccolo passaggio porta al Museo delle cere, che si trova in un grandioso edificio neoclassico un tempo sede di una banca. I bambini amano le sculture «viventi», la camera degli orrori, e le L’ARTE DELL’IMMOBILISMO C’è stato un periodo in cui sembrava che la Rambla attirasse tanti mimi quanti turisti. Sebbene alcuni di essi aspirassero a seguire la nobile arte di Marcel Marceau, la maggior parte cercava un facile guadagno, sem-
plicemente colorandosi la faccia con spray grigio e restando fermi per alcune ore. Questo non era sufficiente per l’esigente pretesa estetica dell’Ajuntament, che riteneva che le statue umane stessero rovinando la reputazione di questa famosa strada. Così nel 2007 sono state introdotte nuove leggi restrittive sul numero di artisti sulla Rambla e creati dei punti autorizzati dove questi si possono esibire. Inoltre è stato vietato l’uso di costumi fatti in casa, maschere, animali e la possibilità di richiedere denaro in
cambio di foto. Una serie di opportunità sono state lasciate aperte per altri tipi di artisti come maghi, ballerini e Joan Sabaté conosciuto come il Maradona della Rambla o il maestro del “keppy-uppy”. Questi artisti possono esibirsi sulla Rambla de Santa Monica, la parte finale vicino al monumento di Colombo, giudicata come la parte meno prestigiosa di tutto il viale.
LA RAMBLA
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Il mosaico di Joan Miro sulla Rambla all’altezza di Plaça de la Boqueria.
statue di personaggi del calibro del Generale Franco, Yasser Arafat e la Principessa Diana. • Lug-Sett tutti i giorni 10-22; Ott-Giu Lun-Ven 10-13.30, 16-19.30, Sab-Dom 11-14, 16.30-20.30 t 93 317 26 49 • Passatge de la Banca 7 d Drassanes Monumento a Colombo (mappa 2, Y6) Questa alta colonna fu costruita per l’Esposizione Universale del 1888 ed è l’omaggio di Barcellona a Cristoforo Colombo. La sua scoperta dell’America segnò la fine dell’indipendenza economica della Catalogna dalla Castiglia, ma Colombo è ritenuto lo stesso un eroe a Barcellona. Anche se il test del DNA non comprova i suoi natali catalani, la gente crede fermamente che le cose stiano così. Salite in cima per una bella vista sull’area del porto. • Giu-Sett tutti i giorni 9-20.30; Ott-Mag tutti i giorni 10.30-18.30 t 93 302 52 24 • Plaça Portal de la Pau d Drassanes
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IN GIRO PER BARCELLONA
ITINERARIO A PIEDI: LA RAMBLA A pochi passi da Plaça de Catalunya si trova la Font de Canaletes. Si dice che bere da questa fontana garantisca il ritorno a Barcellona. Di fronte, sul lato sinistro della Rambla, l’Hotel Continental dove soggiornò George Orwell insieme alla moglie durante la Guerra Civile e dove tornava a cena mentre era in servizio al Teatro Poliorama, poco più giù sulla destra. Passò qualche giorno a sparare con il suo fucile sulla Guardia Civil rintanata nel Café Moka, provando più noia che paura. Oggi il teatro ospita concerti di musica classica, jazz e flamenco. Poco più avanti si trova la Esglesia de Betllem. Non vi aspettate che il suo interno rispecchi la splendida facciata barocca, in quanto fu dato alle fiamme dai repubblicani nel 1936. Subito dopo la chiesa parte la Rambla de les Flors. Bancarelle di fiorai e uccellai ne fanno uno dei punti più fotografati dell’intero viale. Sul lato destro, accanto al Mercat de la Boqueria, non perdetevi la facciata neoclassica del Palau de la Virreina al civico 99. Il nome significa Palazzo della moglie del Vicerè, poiché fu costruito nel 1770 al ritorno di un Vicerè dal Perù. Oggi è adibito a centro culturale e sede di mostre temporanee. Il Mercato della Boqueria soddisfa praticamente ogni desiderio alimentare, ma è surclassato dal Escribà, al civico del 83. Questa pasticceria a conduzione familiare, dalla facciata a mosaico modernista, vende deliziose cioccolate e pasticcini ed è un magnete per tutte le persone che desiderano una dolce trasgressione. Di fronte all'Escribà, guardate quello che state calpestando: un grande mosaico creato nel 1976 da Joan Mirò nei suoi tipici vivaci colori primari. Sul lato sinistro, dove convergono le strade dal Barrio Gotico, si trova la bellissima Casa Bruno Quadras (1883) decorata da ombrelli (era una volta un ombrellificio) e con un sbalorditivo drago verde cinese come porta lampada. Non c'è posto migliore per chiudere questa passeggiata che il più bel café della Rambla, il Café de l'Opera, a pochi passi dalla Casa Bruno Quadras. Deve il suo nome al Teatre del Liceu che si trova di fronte ed è famoso per le sue squisitezze, come le tapas e i xurros amb xocolata (pane fritto e cioccolata)
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La via più famosa della città da nord a sud Partenza Font de Canaletes Arrivo Café de l'Opera
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ARTE IN CATALOGNA
a Catalogna è storicamente considerata uno dei maggiori centri dell'arte mondiale, a partire dagli affreschi delle chiese pirenaiche del XII sec. e dall'epoca d'oro dei pittori gotici catalani del XV sec. come Bernat Martorell e Jaume Huguet. Con la scoperta del nuovo mondo, che spostò il potere economico e politico da Barcellona a Madrid, l'indipendenza della Catalogna si appassì e con essa anche la sua supremazia artistica, che si riaffermò unicamente con la rinascita catalana nel XIX sec. L'espressione principale di questa rinascita fu l'architettura modernista. Ma è stato nel XX sec., grazie al triumvirato di pittori avanguardisti Pablo Picasso, Joan Mirò e Salvador Dalì, che l’arte catalana si impose nuovamente a livello mondiale.
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Pablo Picasso (1881–1973) Il legame di Picasso con Barcellona iniziò quando suo padre nel 1895 vi si trasferì da Malaga per insegnare all'Accademia d'Arte Llotja, nella quale il tredicenne Pablo si iscrisse come studente. Visse in Catalogna per nove anni per poi trasferirsi a Parigi, trasformandosi nel frattempo da bambino prodigio ad artista maturo. Fu a Barcellona che ottenne il suo primo lavoro, disegnando la copertina del menù del café Els Quatre Gats nel Barrio Gotico, locale dove lui e il suo circolo di artisti radicali erano soliti incontrarsi, e fu sempre qui che creò i lavori più importanti del suo periodo blu. Ma Barcellona è soprattutto il luogo dove Picasso trovò l'ispirazione iniziale per una rottura con le tradizionali forme d'arte occidentali. Guardando la rimarchevole serie di lavori esposti al Museu Picasso nel quartiere El Born, vi si nota l'influenza della scultura gotica catalana e dell'arte del trencadis – l'uso di frammenti di ceramica – amata dagli architetti modernisti. Non si può parlare di Cubismo e frammentazione nell'arte contemporanea senza considerare l'impatto che Gaudí ebbe su Picasso, il quale visse su Carrer Nou de la Rambla trovandosi spesso a passare sotto Palau Güell. Si potrebbe affermare che Barcellona influenzò profondamente Picasso, e per questo motivo anche tutta l'arte del XX sec.
Joan Miró (1893–1983) Joan Miró era il figlio di un orologiaio. Dopo aver lavorato per due anni come impiegato d’ufficio, cosa che gli procurò un esaurimento nervoso, fu spinto dai genitori ad iscriversi ad una scuola d’arte a Barcellona. I suoi insegnanti lo introdussero all’arte contemporanea francese e, in modo significativo, agli affreschi medioevali delle chiese catalane e agli edifici di Gaudí. La serpentina di panchine di Parc Güell lo affascinava in particolar modo. Dopo una fase iniziale, i suoi dipinti e le sculture si indirizzarono verso il Surrealismo e il Dadaismo. Infatti prese parte alla prima mostra Surrealista di Parigi nel 1925. Con la sua enfasi sui contenuti e sulle forme libere, il Surrealismo era il mezzo con il quale Miró esplorò le fantasie personali, l’inconscio e il subconscio. Ma nonostante l’apparente natura astratta del suo lavoro, l’artista insisteva che “per me una forma non è mai qualcosa di astratto; è sempre il segno di qualcosa… un uomo, un uccello o qualsiasi altra cosa”. Uno dei motivi principali per cui visitare la Fundacío Miró sul Montjuïc è imbattersi nei suoi “simboli” e meditare sul loro significato. Salvador Dalí (1904–89) I dipinti del più oltraggioso – e più famoso – dei Surrealisti seguono un strada diversa verso l’inconscio da quelli di Miró. Profondamente influenzati da Freud, essi sostituiscono i simboli di Miró con dettagli meticolosi e immagini riconoscibili del mondo reale, in contesti però bizzarri o irreali, spesso in soleggiati paesaggi che ricordano la sua casa natale di Figueres, a nord di Barcellona. Questo strano mondo sognante fatto di orologi squagliati e di sottili gambe di elefante era il modo di Dalí di evocare quello che chiamava “la più grande realtà” del subconscio, che è incontrollabile ed energicamente erotica. La sua carriera di avanguardista del Surrealismo durò poco meno di dieci anni. Verso la fine degli anni ’30 infatti il suo immenso talento pittorico si sposto verso stili più accademici e per questo motivo venne espulso dal movimento Surrealista. Non c’è posto migliore per scoprire Dalí nel suo periodo “più surreale” che il Teatre-Museu Dalí di Figueres, da egli stesso progettato.
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IN GIRO PER BARCELLONA
CIUTAT VELLA Affacciata sul mare, la città antica si estende alla sinistra della Rambla. Il primo insediamento romano aveva il suo tempio principale ed il foro in quella che è l’attuale Plaça Sant Jaume, che è rimasta nel tempo il centro della vita civile in Catalogna. La maggior parte dei tesori architettonici del Barrio Gotico sono dell’epoca medioevale, tra i quali la bellissima cattedrale, il palazzo reale e un reticolo di vicoletti carichi di atmosfera, oltre i quali si trova il Parco della Ciutadella, con un paio di bei musei, e l’attrazione No. 1 della città, il Museu Picasso.
UN OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE
Curiosità Caelum...................29
Architettura Casa de l’Ardiaca ....31 Palau de la Generalitat..............33 Ajuntament de Barcelona...........34
Chiese Santa Maria del Pi ...28 Catedral La Seuf ....29 Sants Just i Pastor....34 Santa Maria del Mar...................39
Arte Museu Picassof......35 Museu Barbier-Mueller d’Art Precolombí .....37
Musei Museu Diocesà........31 Museu Frederic Marès .....................31 Conjunt Monumental de la Plaça del Reif 32 Temple d’Augustus..34
Luoghi d’interesse La Mercè.................34 La Ribera ................35
Disseny Hub Barcelona (DHUB) ...37 Museu de la Xocolata .................38 Museu de Ciències Naturals de la Ciutadella ...............39 Spazi verdi Parc de la Ciutadella ...............39
ITINERARIO A PIEDI 40 MANGIARE E BERE 96
Santa Maria del Pi (mappa 2, X4) Entrando nella Ciutat Vella dalla Rambla all’altezza di Plaça Boqueria, si giunge a questo classico esempio di architettura gotica catalana. Fu edificato nel 1322, la torre venne però aggiunta nei secoli successivi. L’oscuro ed austero interno, con la superba navata a campa-
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Ognuna delle tredici oche nel chiostro della cattedrale rappresenta un anno nella vita di Santa Eulàlia, una martire del IV sec.
ta unica, è tipicamente catalano, e lo splendido rosone sopra l’entrata un bellissimo esempio di barocco. Tre deliziose piazzette intorno alla chiesa offrono café dove potersi rilassare. Il primo venerdì e sabato del mese quest’area è occupata da un mercatino alimentare e ogni fine settimana da uno d’arte. • Tutti i giorni 9.30-13, 17-20 t 93 318 47 43 • Plaça Sant Josep Oriol d Liceu Caelum (mappa 2, X3) Specialità da oltre 30 tra monasteri e conventi in questo locale dietro il Palau Episcopal: olive, formaggi, marmellate e altro ancora. Le degustazioni si tengono nel seminterrato, mentre l’antico bagno pubblico ebraico è stato trasformato in una sala da tè. • Lun-Giov 10.30-20.30, Ven-Sab 10.30-23 t 93 302 69 93 • C/ de la Palla 8 d Liceu Catedral La Seu (mappa 2, Y3) La spettacolare Cattedrale gotica venne costruita nel luogo dove sorgevano prima un tempio romano e di seguito una
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moschea. Le parti più antiche della Cattedrale sono datate 1298, ma i lavori continuarono fino al 1440. La mancanza di fondi fece sì che la facciata fosse terminata solo nel 1890, in quello che i puristi considerano uno stile revival gotico eccessivamente elaborato. All’interno, eleganti e slanciate colonne separano la navata centrale dalle due laterali, arricchite da ben 29 cappelle. Il centro della Cattedrale è dominato dal coro, in caratteristico stile LA SARDANA L'energico ma elegante ballo nazionale catalano, la Sardana con il suo ossessivo accompagnamento di strumenti a fiato, ipnotizza i catalani ovunque essi si trovino. Meno semplice di quanto non sembri la Sardana si balla con i vestiti di tutti i giorni, tranne in poche occasioni speciali. I ballerini formano un cerchio, che cresce con il numero di persone che si vanno via via aggiungendo fino a formarne uno nuovo.
Se si balla all'aperto si creano cerchi all'interno di cerchi. Ogni cerchio ha un leader che tiene meticolosamente il tempo e segnala i cambi. Se fa un errore il cerchio perde il suo ritmo e non può concludere il ballo a tempo con l'orchestra. La bellezza della Sardana è lo spirito che genera. Dottori e contadini ballano insieme, così come studenti capelloni e casalinghe di mezza età. Addirittura i turisti,
tecnicamente, potrebbero unirsi, benché un regolamento piuttosto severo faccia scemare le ambizioni della maggior parte di essi: nessun catalano entrerebbe mai in un cerchio dove il livello dei ballerini fosse troppo alto per lui e di conseguenza un turista profano si potrebbe trovare sbattuto fuori. A Barcellona la Sardana si balla di fronte alla Cattedrale il sabato alle 18.30 e la domenica a mezzogiorno.
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spagnolo, che si trova dentro ad una struttura simile ad una scatola. Tra il coro e l'altare, si trova l'accesso alla cripta che ospita le spoglie della patrona di Barcellona, Sant’Eulalia. Forse la parte più bella della Cattedrale è il chiostro medioevale. Tra i suoi archi, vecchie lapidi e alte palme vive un branco di oche. Questo tocco eccentrico ha una storia secolare. Si dice che il candore delle piume bianche evochi la purezza di Sant’Eulalia. La sala capitolare è sede di un piccolo museo d'arte, che espone opere di artisti rinascimentali catalani come Jaume Huguet e Bartolomé Bermejo. Dal chiostro si accede alla cappella romanica di Santa Lucia, di epoca precedente alla Cattedrale. • LunVen 8-12.45, 17-19.30, Sab 8-12.45, 17-18.30, Dom 5-18 Visite VIP (Visite a pagamento con chiesa chiusa) 13.30-16.30t 93 310 7195 • Plaça de la Seu 3 d Liceu, Jaume I Casa de l'Ardiaca (mappa 2, Y3) Uscendo dalla cappella di Santa Lucia, vi troverete di fronte all'antica casa dell'arcidiacono. Datata XVI sec., al suo interno si trova un incantevole chiostro con una piccola fontana e una palma con oltre 100 anni di vita. La casa oggi ospita l'archivio storico della città, ma le visite pubbliche sono comunque permesse (con un documento) • Lug-Ago Lun-Ven 9-19.30, il resto dell'anno Lun-Ven 9-20.30, Sab 9-13 t 93 318 11 95 • C/de Santa Llúcia d Liceu, Jaume I Museu Diocesà (mappa 2, Y2) In Plaça de la Seu, nella Casa de la Pia Almonia, un ospizio del XV sec. che incorpora parte di una torre di epoca romana, si trova questo museo. I lavori esposti sono principalmente di arte sacra del periodo gotico, inclusi dipinti, sculture e pale d'altare. • Ott-Nov, Gen-Mag, Mar-Sab 10-14, 17-20, Dom 11-14; Dic tutti i giorni 10-14, 1620; Giu-Sett tutti i giorni 10-20 t 93 315 22 13 • Avda de la Catedral d Jaume I Museu Frederic Marès (mappa 2, Y3) Seguendo la stretta C/dels Comtes si giunge ad uno dei musei più inconsueti di Barcellona. Frederic Marès (1893-1991) era uno scultore, insegnante d'arte e ossessivo collezionista di tutto quello che trovava per strada. L'esposizione va dal sublime al ridicolo – una vasta gamma di oggetti religiosi, in special modo crocefissi e statue della Vergine, accanto ai quali si trovano cianfrusaglie come portacenere,
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carte di sigarette, schiaccianoci e bottiglie di profumo. Questa vasta collezione fu donata da Marès alla città, ed è ospitata in un'ala del Palau Reial • Mar-Sab 10-19, Dom 10-15 t 93 310 58 00 • Plaça Sant Iu 5–6 d Jaume I Conjunt Monumental de la Plaça del Rei (mappa 2, Y2-3) Girando a sinistra da C/dels Comtes, sulla bella Plaça del Rei, una volta cortile del Palau Reial, si trova il palazzo reale dei Conti-Re di Barcellona. La piazza fa da entrata al magnifico Museu d'Historia de la Ciutat (Museo Storico Cittadino). Con un solo biglietto si possono visitare (vedi pag. 33) i resti dell'antico insediamento romano così come una galleria di ritratti di famosi catalani e altri dipinti a sfondo storico. Dall'angolo nord della piazza, si può salire al magnifico Salò del Tinell del XIV sec. con la sua campata di archi e volte alta 17 metri. Gli storici sono indecisi se sia stato qui o sulla scalinata esterna che Isabella e Ferdinando ricevettero Colombo al suo ritorno dalle Americhe. In seguito la sala venne usata dall'inquisizione spagnola come luogo per gli interrogatori. L'adiacente Capella de Santa Agata fu costruita sotto Jaume II all'inizio del XIV sec. come cappella del palazzo. Il Mirador del Rei Marti al quinto piano si affaccia sulla Plaça del Rei, ed è un’aggiunta del XVI sec. L'ultimo dei Conti-Re Martin lo fece costruire per poter controllare le sommosse di contadini che spesso si svolgevano sulla piazza. Al Museu d'Historia de la Ciutat si accede da Casa Padellàs un palazzo del XV sec. spostato qui dalla vicina C/de Mercaders nel 1931. Durante i lavori vennero scoperte le fondamenta di una parte sostanziale dell’antica città romana, che oggi forma la sezione più interessante del museo. Con un ascensore infatti si scende ad una serie di passerelle che si estendono sotto tutta Plaça del Rei, grazie alle quali si possono visitare antiche strade, case, negozi di vino, pesce e garum, una salsa di pesce molto apprezzata dai romani. Ai piani superiori del Museo si trovano testimonianze della storia della città, da alcuni oggetti sacri fino alla bomba lanciata nel Teatro Liceu nel 1893 e l’accesso alle sale del Palazzo Reale. • Giu-Set Mar-Sab 10-20, Dom 10-15; Ott-Mag Mar-Sab 1014 16-20, Dom 10-15 t 93 315 11 11 • Plaça del Rei d Jaume I
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Palau de la Generalitat (Y3) Plaça Sant Juame è l’epicentro della vita politica di Barcellona. La Generalitat – il governo regionale catalano – si trova sul lato nord della piazza fin dal XV sec. La facciata è di epoca tardo rinascimentale, ma l’entrata originale in gotico datata 1418 è opera del Maestro Marc Safont. La si può ammirare in C/del Bispe proprio dietro l’angolo. L’accesso all’edificio è limitato ma se riuscirete ad entrare troverete un bel chiostro d’epoca medioevale e la magnifica Cappella di Sant Jordi sempre ad opera di Safont. • Aperto a visite guidate la 2° e la 4° domenica del mese 10.30-13.30 t 93 402 46 00 • Plaça Sant Jaume d Jaume I
IL CALL Y3 Ad ovest di Plaça Sant Jaume si trova il Call, l’antico ghetto ebraico di Barcellona. Il primo stanziamento ebraico è datato II sec., molto prima dell’avvento dei cristiani. Nel medioevo gli ebrei erano la spina dorsale della fiorente comunità di mercanti e finanzieri e sostenevano il nascente impero mediterraneo dei Conti-Re. Questo però non evitava la loro discriminazione da parte delle autorità. Gli ebrei dovevano pagare forti tasse, ed erano obbligati dal coprifuoco a non uscire dal Call dopo il tra-
monto. Durante il XIII sec. sotto Jaume I, furono obbligati ad indossare un bottone giallo rosso in modo da poter essere facilmente riconoscibili. Ma il peggio doveva ancora venire. Accusati dalla popolazione di aver propagato la peste, furono vittime di un terribile Pogrom nell’Agosto del 1391 durante il quale la comunità fu decimata e quando vennero banditi dalla città nel 1424 il Call era già deserto. Passeggiando nelle strette viuzze intorno a Carrer del Call e Carrer de Ramon del Call non si
trova alcuna traccia della comunità che tanto ha dato alla città, se non i resti della Sinagoga medioevale (C/Marlet t 5 93 317 07 90 Lun-Ven 10.3014.30, 18-19, SabDom 10.30-15) o il Centro d’Interpretació del Call (Placeta de Manuel Ribé t 93 256 2100, Mer-Ven 10-14, Sab 11-18, Dom 11-15) dove si possono avere informazioni e si trova una piccola mostra.
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Temple d’August (mappa 2, Y3) Il tempio principale della Barcellona romana si trovava proprio dietro Plaça Sant Juame. Venne dedicato all’Imperatore romano Cesare Augusto nel I sec. Le quattro colonne corinzie rimanenti sono nascoste in un anonimo edificio. • Giu-Sett Mar-Sab 10-19.30, Dom 10-14; Ott-Mag Mar-Sab 10-14, 16-19.30, Dom 10-14 t 93 315 11 11 • C/Paradís 10 d Jaume I Ajuntament de Barcelona (mappa 2, Y3) Di fronte alla Generalitat in Plaça de Sant Jaume si trova l’Ajuntament (comune), spesso più in competizione che in sintonia con il suo dirimpettaio. La facciata, abbastanza anonima, è in stile neoclassico ma, come la Generalitat, ne ha una in stile gotico nell’adiacente C/de la Ciutat. Gli splendidi interni del XIV sec. sono aperti al pubblico nel fine settimana. Da una larga scalinata si giunge al Saló de Cent la sala più bella di tutto il palazzo. Questo salone in gotico catalano è datato 1369, è deve il suo nome al fatto di essere il luogo dove il Consell de Cent, un governo costituito da 100 persone in rappresentanza dei cittadini di ogni classe sociale, regolava gli affari cittadini a partire dalla metà del XIII sec. e fino ai primi anni del XVII sec. Nel giardino sottostante si possono ammirare sculture di Joan Miró e Frederic Marès. • Dom 10-13 t 010 • Plaça Sant Jaume d Jaume I Sant Just i Pastor (mappa 2, Y3) Da C/de la Ciutat girando a sinistra su C/Hercules si giunge a questa chiesa in gotico catalano del XIV sec. con inserti in barocco. Si trova in una bella piazzetta che è un angolo di pace in questa zona della città ed un buon punto per un picnic in centro. La fontana in gotico è del 1367. • Tutti i giorni 10-13, 17-20 t 93 301 74 33 • Plaça Sant Just 1 d Jaume I La Mercè (mappa 2, Y-Z4-5) C/de la Ciutat porta fino a C/de la Mercè, alle spalle del lungomare. Questa zona è un po’ malridotta rispetto al Barrio Gotico, ma è stata, fino all’inizio del XX sec., una delle zone più alla moda della città. La famiglia Picasso viveva qui poiché Picasso Senior insegnava arte alla Escola de Belles Artes che si trovava nel grande palazzo La Llotja su Passeig Isabel II, mentre il giovane artista imparava la vita nelle dure strade del quartiere e nel bordello in C/d’Avinyó. Il suo primo studio si trovava in C/de la Plata 3, ora un ristorante. Questa area è dominata dalla mole barocca dell’Esglesia de
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la Mercè, che ospita l’immagine della Vergine più venerata della città. Un paio di isolati più in là si trova Plaça Duc de Médiniceli, progettata dal Francese Molina lo stesso che progettò la Plaça Reial. La colonna e la fontana al centro della piazza, sono in onore di un Ammiraglio catalano del XIV sec. Questo è il primo monumento che fu fabbricato a Barcellona con il materiale favorito della rivoluzione industriale, il ferro. d Jaume I, Drassanes La Ribera (mappa 2, Y-Z1-2) Oltre la trafficata Via Laietana si trova l’antico quartiere marittimo della Ribera (negli anni precedenti la bonifica questo era il lungomare). Gran parte del quartiere venne abbattuto nel XVIII sec. per creare strade che conducessero alla Ciutadella, costruita dagli Asburgo dopo che i catalani si erano schierati contro Madrid nella guerra di successione spagnola. Fortunatamente, alcune delle glorie del vecchio quartiere rimasero in piedi. Le strade intorno al vecchio Mercat del Born, sono punteggiate da palazzine pittoresche, la gran parte delle quali sono state recentemente ristrutturate per rivitalizzare quella che un tempo era una zona depressa. Casa di alcuni dei più famosi musei di Barcellona, la Carrer de Montcada è una gemma tardo medioevale, con splendidi palazzi datati XV sec. El Born è diventato la zona più trendy della città per mangiare fuori, visitare gallerie, o semplicemente gustarsi un drink in una delle sue tante terrassas. dJaume, Barceloneta Museu Picasso (mappa 2, Z2) Il museo ospita una collezione straordinariamente vasta di dipinti, scultu-
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re e ceramiche di Picasso. La collezione è suddivisa in tre differenti fasi della sua lunga carriera – i primi anni dal 1890 al 1904 quando Picasso lasciò Barcellona per Parigi, il suo periodo Cubista intorno al 1917 e gli anni ’50 con una vasto gruppo di tele dedicate alla reinterpretazione de Las Meninas di Velazquez. Quello che traspare maggiormente in questo museo però è l'inarrestabile creatività dell'artista. I dipinti del primo periodo rivelano una folgorante precocità. La sua trasformazione da giovane studente d'arte ad uno dei maggiori artisti moderni si apre magicamente davanti agli occhi del visitatore. La straordinaria abilità mostrata nei lavori realisti, come gli autoritratti del 1896-97, i ritratti dei genitori e la disinvolta Prima Comunione, può essere paragonata solo alla facilità con cui abbandonò tutto questo e reinventò l'arte Europea allo scoccare del XX secolo. t 93 256 30 00 • C/Montcada 15–23 d Jaume I
s
Disseny Hub Barcelona (DHUB) (mappa 2, Z2) Il Palau de Liló (XIV sec.) ospita un museo dedicato al design contemporaneo di Barcellona nella moda, nella pubblicità e nella grafica. Un simpatico negozio nel cortile vende piccoli oggetti di design. Bello e molto popolare il café. • Mar-Sab 11-19, Dom 11-15 t 93 256 23 00 • C/de Montcada 12–14 d Jaume I
Un momento di pace nel cuore del vecchio quartiere della Ribera.
Museu Barbier Mueller d'art Precolombí (mappa 2, Z2) Alla porta accanto si trova la filiale barcellonese del museo svizzero dedicato alle popolazioni del centro e del Sud America. La collezione cambia spesso grazie alla rotazione degli
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oggetti esposti tra la sede di Barcellona e quella di Ginevra. • Mar-Ven 1119, Sab 10-17, Dom10-15 t 93 310 45 16 • C/de Montcada 12–14 d Jaume I Museu de la Xocolata (mappa 2, Z1) Il periodo migliore per visitare questo museo è nella settimana prima di Pasqua quando tutte le pastisserias mostrano qui le loro strabilianti monas: torte decorate con elaborate sculture di cioccolata, piume, gioielli o qualsiasi cosa che stuzzichi la fantasia dell'artista. La mostra permanente è un viaggio nella storia della cioccolata. Nel café in vendita una serie PARSIMONIA Se si ha in progetto di visitare tutti i musei e le gallerie, non sarebbe male considerare l'idea di acquistare la Barcelona Card. La carta permette di avere riduzioni dal 15 al 100% in tutti i luoghi di maggiore interesse oltre che sconti in molti negozi, ristoranti, locali notturni e attrazioni come il luna park del Tibidabo, lo zoo, l'acquario e il Poble Espanyol. Soprattutto la carta permette di viaggiare gratuitamente su bus e metro, uno sconto del 20% sul bus per l'aeroporto, del 10% sui bus turistici e del 30% sulle visite orga-
nizzate dall'ufficio del turismo. La carta costa 27,50 € per due giorni, 33,50 € per tre giorni, 38 € per quattro giorni e 45 € per cinque giorni (i bambini tra i 4 e i 12 anni pagano dai 4 ai 10 € in meno su ogni biglietto). La carta può essere acquistata pres-
so l'ufficio centrale del turismo in Plaça de Catalunya e nelle sue filiali al Ajuntament in C/de la Ciutat, all'aeroporto o alla stazione di Sants. Si possono anche acquistare online (con uno sconto del 10%) sul sito www. barcelonaturisme.com.
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di esempi per poter soddisfare anche il più goloso dei visitatori. • Lun, Mer-Sab 10-19, Dom 10.15 t 93 268 78 78 • C/Comerç 36 d Jaume I Santa Maria del Mar (mappa 2, Z3) Questa magnifica chiesa in gotico catalano si trova in C/de Montada. Quando venne costruita nel 1329, si affacciava sul mare. Il sobrio decoro degli interni, con uno splendido rosone del XV sec., archi gotici molto ampi e un soffitto a volta mozzafiato, fu un “regalo” degli anarchici durante la Guerra Civile, che diedero fuoco alla chiesa nel 1936, distruggendo così tutte le aggiunte barocche. • Tutti i giorni 9-13.30, 16.3020 t 93 310 23 90 • Plaça de Santa Maria d Jaume I Parc de la Ciutadella (E5) Questo bel parco venne edificato al posto dell'odiata Cittadella. La fortezza degli Asburgo era così grande che per abbatterla ci vollero ben dieci anni. Oggi il parco offre qualcosa per tutti, un lago per le barche, lo zoo cittadino, un giardino d'inverno e un'elaborata fontana ornamentale in stile neoclassico, a parte della quale lavorò un giovane Antoni Gaudí quando era ancora studente. La parte ancora esistente della Ciutadella è oggi la sede del Parlamento catalano. Nella zona nord del parco si trova l'Arco di Trionfo, progettato da Josep Vilaseca per l'Esposizione Universale del 1888. d Jaume I, Arc de Triomf Museu de Ciències Naturals de la Ciutadella (E5) Questo museo occupa due edifici all'interno del Parco della Ciutadella che si possono visitare con lo stesso biglietto. Nell’ angolo nordovest del parco si trova il Museu de Zoologia, ospitato in quella che è una parodia modernista di un castello medioevale ad opera di Domènech i Montaner, in cui le pietre sono state sostituite dai meno nobili mattoni e dal ferro. Il castello, conosciuto anche come Castell dels Tres Dragons (Castello dei tre draghi), era adibito a ristorante durante l'Esposizione Universale del 1888, che si tenne principalmente in questo parco. A pochi minuti a piedi da qui si trova il Museu de Geologia, che espone reperti, dinosauri e altri fossili, molti dei quali sono stati ritrovati sulle colline intorno a Barcellona. • Mar, Mer, Ven e Dom 10-14.30, Giov, Sab 10-18.30 t 93 319 69 12 • Passeig de Picasso, Parc de la Ciutadella d Jaume I, Arc de Triomf
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ITINERARIO A PIEDI: CIUTAT VELLA Nella zona nord della Rambla in C/de Santa Anna si trova l’Esglesia de Santa Anna, un bell’esempio di gotico con un grazioso chiostro annesso. Gran parte della Ciutat Vella si estende sopra l’antica città romana di Barcino. In questo itinerario le prime testimonianze dell’antico insediamento si possono vedere a Plaça de la Vila de Madrid, dove si trova la necropoli romana. Alcune delle tombe sono visibili dalla strada. Proseguite su C/de Portaferrisa, una delle vie più vivaci dello shopping, e girate a sinistra per raggiungere Plaça Nova vicino la cattedrale. Qui si trovava la porta principale dell’antica Barcino e, all’inizio di C/del Bisbe sul lato sud della piazza, vedrete due enormi torri romane, ampliamente modernizzate nel XIX sec, che erano a guardia della città. C/del Bisbe penetra come un cuneo tra la Cattedrale e il Palau de la Generalitat e porta a Plaça de Sant Jaume, che fin dal tempo dei romani è il cuore della città. Le quattro colonne corinzie del Tempio di Augusto (I sec. d.C.) si possono raggiungere da C/del Paradis sul lato nord della piazza. Tornate su Plaça de Sant Jaume e prendete C/de la Ciutat. Li si trova la facciata medioevale dell’Ajuntament. Ora girate a destra su C/Hercules e seguitela fino alla pittoresca Plaça de Sant Just, una piccola gemma dominata dalla Esglesia dels Sant Just i Pastor (XIV sec.), una chiesa in gotico catalano a navata singola, con un’elegante vetrata colorata. La fontana sulla piazza è datata 1367. Se volete bere qualcosa o magari fermarvi per uno spuntino potete farlo sulla terrazza del Café de l’Academia. Dalla piazza girate su C/de la Dagueria, una strada dove l’atmosfera medioevale di Barcellona è tangibile, poi girate a destra su C/de Jaume I e di nuovo a destra su C/del SotsTinents Navarro. Qui passavano le mura di Barcino di cui sono visibili ancora delle sezioni, inclusa una considerevole parte che è stata incorporata dal Palau Reial. Le si possono ammirare meglio da Plaça Berenguer el Gran. Più di 4.000 metri quadrati dell’antica Barcellona vi si riveleranno in affascinanti dettagli sotto il livello stradale all’interno del Museu d’Historia de la Ciutat. Da qui, una breve passeggiata su C/de Jaume I vi riporterà sulla Rambla.
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Scoprite le origini della città, e perdetevi nell’atmosfera medioevale dei vicoli intorno alla cattedrale dove di certo troverete il bar o il café perfetto dove rilassarvi. Partenza Esglesia de Santa Anna Arrivo Museu d’Historia de la Ciutat
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BARCELLONA PER I BAMBINI on la sua vasta offerta di musei, parchi e attività, dal Luna Park al calcio alle scienze, alle spiagge sabbiose, Barcellona divertirà i più giovani, qualunque siano la loro età e i loro interessi.
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Musei “originali” Il museo interattivo delle scienze CosmoCaixa invita i visitatori a toccare, giocare e in generale perdere del tempo nelle sue sale. Successo garantito con i bambini. Il planetario e la foresta pluviale amazzonica li lasceranno a bocca aperta. Non esistono bambini che non si divertiranno al Museu de la Xocolata a Sant Pere, non solo per le sculture e le statue di cioccolata ma soprattutto per le degustazioni di questo prodotto fatto conoscere dalla Spagna al resto del mondo. Una visita al Museu del FC Barcelona, all'interno del Camp Nou è una vera emozione. Vi sono esposti moltissimi cimeli calcistici e si ha la possibilità di entrare in campo dal tunnel dei giocatori, immaginando l'urlo di 100.000 spettatori impazziti. Parchi divertimento I bambini ameranno il Parc D'Atraccions in cima al Tibidabo, per la bella vista su tutta la città, e lo faranno ancor di più dalla cima della sua ruota panoramica. Il Luna Park ospita giostre dal sapore retrò insieme alle più moderne attrazioni come il Pendolo a caduta libera. Aggiungete il teatro delle marionette per i più piccoli, il museo di burattini meccanizzati, giri sul pallone aerostatico, autoscontro, una casa degli orrori e si avrà la ricetta per una bella giornata all'aperto. Pur non potendosi definire parchi divertimento nell'accezione classica del termine, molti dei lavori di Gaudí hanno un potere magico sull'immaginazione dei bambini: sul tetto de La Pedrera, con il suo esercito di camini progettati per ricordare dei cavalieri medioevali nelle loro armature, o a Parc Güell con le sue serpentine di panchine ondulate, fontane a forma di lucertola e casette delle fiabe, essi riconosceranno il genio “fantastico” dell'architetto catalano.
43 Animali da tutto il mondo Non resterete delusi da un giro all'Aquarium del Port Vell. Uno dei più grandi d'Europa, ospita centinaia di differenti specie marine da tutto il mondo. Non ci saranno bambini che non vorranno provare il brivido di camminare nel tunnel di 80 metri che passa in mezzo alla vasca di squali dai denti affilati. Completamente differente dall'acquario lo Zoo de Barcelona, nel Parc de la Ciutadella, ha un appeal incredibile sui bambini, grazie agli enormi ippopotami ed elefanti, la casa delle scimmie, lo show dei delfini, le passeggiate sui pony ed un mini treno per girarlo in lungo e in largo. Al suo interno anche un laghetto dove si possono affittare barche a remi e piccoli parco giochi un po' ovunque. Divertirsi al mare Va da sé che non c'è niente di meglio per i bambini che passare una calda giornata estiva in una delle spiagge sabbiose di Barcellona, giusto alle spalle del quartiere della Barceloneta. Si può anche scegliere di fare una gita di un giorno verso uno dei resort della Costa Brava o della Costa Daurada, entrambe facilmente raggiungibili da Barcellona. Ci sono tante altre cose da fare sul litorale oltre che rilassarsi sulla spiaggia. I più giovani amano sempre farsi un giro in barca, e una crociera su una delle golondrinas in partenza del Port Vell godrà del favore di tutti. E quando lasciate il porto ricordatevi di farlo con il Transbordador Aeri, una corsa mozzafiato in teleferica sopra l'aria portuale che soddisferà la temerarietà di ogni bambino.
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IL RAVAL Il Raval si estende, come un'immagine riflessa, dalla parte opposta della Rambla rispetto al Barrio Gotico. Durante gli anni ’20 e ’30 questa zona era conosciuta come Barrio Xino, una sorta di Chinatown con pochi cinesi ma ricca di un’esotica feccia, essendo tra le altre cose il quartiere a luci rosse della città. Tuttora è un luogo dove tenere gli occhi aperti di sera, sebbene il tempo e gli sforzi degli urbanisti l'abbiano reso più sicuro. Nelle sue viuzze si possono trovare alcuni dei bar e dei ristoranti più caratteristici della città e una serie di luoghi assolutamente da non perdere.
UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Palau Güellf ...........47 Arte Centre de Cultura Contemporánia
de Barcelona (CCCB) ...................44 Museu d’Art Contemporani de Barcelona (MACBA)f..............44 Chiese Sant Pau del Camp ..45
Musei Museu Marítimf .....47 ITINERARIO A PIEDI 48 MANGIARE E BERE 97
Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) (C4) Questa galleria ospita mostre temporanee d’arte ed architettura, così come proiezioni di film e concerti. La galleria si trova in un ex manicomio e la sua struttura neoclassica si giustappone armoniosamente con l'ingegnosa modernità e l'high tech del centro che si trova al suo interno. • Mar-Mer, Ven Dom 11-20, Giov 11-22 t 93 306 41 00 • C/Montalegre 5 d Catalunya, Universitat Museu d'Art Contemporani de Barcelona (MACBA) (D4) Spunta dal Raval come uno scintillante miraggio bianco in mezzo alle vecchie strade scure, fin quasi ad accecare l'occhio come il sole a mezzogiorno. Progettato dall'architetto americano Richard Meier, la galleria è dedicata alle tendenze internazionali così come a quelle catalane a partire dagli anni ’40. Le opere espo-
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Le vetrine del Raval sono spesso delle vere e proprie opere d'arte.
ste sono scelte da una collezione in continua crescita e regolarmente ruotate tra di loro. Sono presenti opere di Miró, Klee e Rauschenberg e di giovani talenti di casa come Joan Brossa, Miquel Barceló e Susana Solano. L'ampia piazza davanti al museo è l'epicentro della vita del quartiere: un magnete per passeggini e skateboard. • Fine Sett-Giu Lun, Mer-Ven 11-19.30, Sab 10-20, Dom 10-15, resto dell'anno Lun, Mer-Ven 11-20 (Giovedì e venerdì fino a mezzanotte), Sab 10-20, Dom 11-15 t 93 412 08 10 • Plaça dels Àngels 1 d Catalunya, Universitat Sant Pau del Camp (C5) La tozza torre della chiesa più antica della città, edificata dai benedettini nel X sec., spunta in mezzo alle alte palme. L'attuale chiesa, prevalentemente in stile romanico, è datata XI/XII sec., epoca in cui l'area in cui si trova era aperta campagna. Da qui il suo nome. • Lun-Ven 12-13, 19.30-20.30 t 93 441 00 01 • C/Sant Pau 101 d Paral.lel
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Palau Güell (C-D5) Questo splendido palazzo venne commissionato a Gaudí dall'industriale Eusebi Güell. Costruito tra il 1886 e il 1890, porta il segno inconfondibile del maestro in ogni suo aspetto, dal pian terreno alla terrazza: nei materiali come nelle ceramiche e nel ferro battuto, nell'approccio olistico all'edificio in cui viene data eguale importanza all'aspetto artistico come a quello funzionale, nell'eclettico uso di elementi medioevali e influenze ottomane. Bellissimo il tetto ondulato, la cui foresta di camini è decorata con frammenti di ceramica. Questa tecnica, conosciuta come trencadis, venne introdotta in Spagna dagli arabi e trionfalmente rilanciata da Gaudí. Gli interni sono stati recentemente ristrutturati per porre rimedio ad alcune debolezze strutturali. Il piano terreno e il primo piano sono aperti al pubblico. Palau Güell fa parte dei Patrimoni Mondiali dell'UNESCO. • MarSab 10-14.30 t 93 317 39 74 • C/Nou de la Rambla 3–5 d Liceu
La nuova vita di un ex manicomio: il CCCB.
Museu Maritim (C5) Il Museo Marittimo è ospitato nel più rilevante edificio Gotico catalano, il Dressanes (XIII-XIV sec.). Sotto il suo grande soffitto in volta, le navi venivano costruite e mandate a rafforzare l'impero marittimo durante il medioevo. Il museo racconta il legame di Barcellona con il mare grazie a mappe e modellini di navi come la Santa Maria de la Victoria di Magellano. Come pezzo forte una replica della Galea Reale, ammiraglia di Don Juan d'Asturia nella battaglia di Lepanto del 1571. • Tutti i giorni 10-20 t 93 342 99 20 • Avda de les Drassanes d Drassanes
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IN GIRO PER BARCELLONA
ITINERARIO A PIEDI: IL RAVAL Mettendosi in cammino dal bianco accecante del MACBA su Plaça dels Angels, proseguite a ovest su C/de Ferlandina verso la vicina C/de Joaquin Costa. Prendete nota di Casa Almirall al n° 33, un appariscente bar modernista che serve cocktails e altre delizie alcoliche dal 1860. Girate a sinistra e dirigetevi verso il mare. La strada incrocia C/de Peu de la Creu. A destra, all'angolo con C/de la Luna, si trova il Mam i Teca, uno dei caratteristici piccoli tapas bar del Raval. Tornate indietro su C/del Peu fino ad incrociare C/del Doctor Dou, che ospita alcuni dei negozi di moda e design più all'avanguardia della città. In fondo a questa via si trova l'Antic Hospital de la Santa Creu. Questo ospedale in stile gotico (XV sec.) è rimasto aperto fino agli anni ’20. Antoni Gaudí, uno degli ultimi pazienti, morì qui nel 1926. Oggi ospita una biblioteca e sotto le colonne del suo cortile si trova un adorabile piccolo café, luogo perfetto per riposarsi un po'. Proseguendo su C/de l'Hospital si arriva a Rambla del Raval, la risposta del quartiere alla più grande e famosa Rambla. Fino a poco tempo fa un viale squallido e oscuro, oggi è abbellito da alberi di palma e arricchito da molti bar alla moda come il Madame Jasmine al n° 22 e il Café de les Delicies al n° 47. La Rambla del Raval confluisce in C/de Sant Pau. Sulla sinistra, si trova il Marsella, aperto nel 1820 come primo bar d'assenzio in città. Grazie ai suoi candelabri e vecchi specchi, il bar mantiene in vita l'atmosfera dell'epoca. In fondo alla strada si trova la romanica Sant Pau del Camp, la chiesa più antica di Barcellona. A sud di C/de Sant Pau si trova il famoso Barri Xino, un tempo ricco di bar sordidi, bordelli e cabaret, che erano molto frequentati da personaggi del calibro di Picasso e Miró. Il centro nevralgico della zona era C/Nou de la Rambla, parallela a C/de Sant Pau. Sebbene sia stato recentemente “ripulito”, potrete sempre ascoltare del buon jazz sorseggiando un cocktail al London Bar al n° 34, un tempo frequentato da Hernest Hemingway. Da qui, tornando indietro lungo C/Nou de la Rambla passate davanti al primo capolavoro di Gaudí, il Palau Güell. Ancora pochi passi avanti e tornerete sulla Rambla.
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Una zona ricca di atmosfera e locali tipici. Partenza: Edificio MACBA, Plaça dels Àngeles Arrivo: Palau Güell
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CITTÀ IN FESTA
isto la vivacità della città e l’irresistibile atmosfera carica di voglia di vivere che si respira nelle sue strade, può sembrare che ogni giorno sia un giorno di festa a Barcellona. Beh la verità non è poi così lontana poiché l’amore dei barcellonesi per le feste – o festes in catalano – fa sì che ce ne siano diverse lungo tutto l’arco dell’anno. Quindi sarà più che probabile che durante il vostro soggiorno in città ve ne sia una in corso.
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Inverno Barcellona può essere un po’ fredda a Gennaio, ma la Cavalcada del Reis, la parata dei Tre Re che si tiene il 5, scalderà di sicuro l’atmosfera. Dopo che i Tre Re, arrivati dal mare, sono stati salutati dalla popolazione, la parata inizia. Una processione di carri colorati, ballerini e musica a tutto volume è guidata dai Re che lanciano tonnellate di dolci alla folla – una simbologia per ricordare l’Epifania (6 di Gennaio), il giorno in cui tradizionalmente i bambini catalani ricevono i loro regali di natale. Comunque la più grande e divertente festa invernale è il Carnestoltes – l’equivalente del nostro carnevale. Questa festa pre-quaresimale – un tempo l’ultimo giorno di eccessi prima dei quaranta giorni di vita parca che precedevano la pasqua – è fatta di feste per strada, processioni in costume, parate di bande e ballerine, giganti di carta pesta che rappresentano il Re Carnestoles, il signore del malgoverno che presiede sul caos generale. La festa dura anche fino a dieci giorni (tra febbraio e marzo) e coinvolge l’intera città. Se volete vedere gli eccessi del carnevale portati al limite, andate nella vicina Sitges, dove la vasta comunità gay vi pone una nota di oltraggiosa stravaganza. Primavera La Diada de Sant Jordi, il giorno di San Giorgio, il 23 Aprile celebra il Santo patrono della Catalogna. È anche il giorno in cui morirono Cervantes e Shakespeare nel 1616, e il giorno in cui tutti regalano o una rosa o un libro, cosa che trasforma la città in un enorme mercato di fiori e libri. A fine Maggio il Festival de Flamenco, che si tiene durante l’arco di una settimana al Centro de Cultura Contemporània de Barcelona al Raval, ospita una serie di concerti e attività che deliziano i devoti del flamenco.
51 Estate La Trobada Castellera è una curiosa festa catalana che si svolge a Giugno in Plaça de Sant Juame. Squadre di casteller si scontrano per costruire la torre umana più alta. Accompagnato da musica, con le squadre vestite di rosso sgargiante e in completo bianco, è lo spettacolo perfetto per un’esperienza elettrizzante e mozzafiato. La mezza estate porta con se la Verbena de Sant Joan, la festa di Giovanni battista celebrata la sera del 23 di Giugno quando il cielo di Barcellona viene acceso da falò e fuochi di artificio. I più belli si possono ammirare sul Montjüic e lungo le spiagge. Dalla fine di Giugno fino ai primi di Agosto Barcellona canticchia allegramente al Festival del Grec, una grande manifestazione di musica, teatro, circo e danza che prende il nome dal luogo dove si tiene, il teatro all’aperto del Grec, sul Montjüic. A metà Agosto, la Festa Major de Gràcia, una festa di quartiere divenuta il maggiore evento estivo di Barcellona. Per una settimana le strade di Gràcia si riempiono di decorazioni, ospitano parate, feste, concerti e spettacoli pirotecnici oltre che fiumi di cava. Autunno Il passaggio dall’estate all’autunno è segnato dalla Festes de la Mercè alla fine di Settembre. Una sfrenata settimana di torri umane, balli folk, gegant (pupazzi giganti), parate e il correfoc – una processione di draghi sputafuoco che hanno il compito di spaventare la folla presente. Siete avvertiti. L’anno a Barcellona finisce con il Festival Internacional de Jazz lungo tutto il mese di Novembre e, nelle ultime due settimane prima di Natale, con la popolare Feira de Santa Lucia, una fiera natalizia di artigianato catalano che si tiene nella piazza della Cattedrale.
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IN GIRO PER BARCELLONA
IL LUNGOMARE Quando l’avvento del trasporto in container negli anni ’60 e ’70 costrinse il porto commerciale a spostarsi, il vecchio porto di Barcellona (Port Vell) cadde in uno stato di decadimento. Da allora, la trasformazione di circa 3 km di lungomare intorno ad esso – inclusa la creazione di una darsena di ristoranti alla moda costruita per le Olimpiadi del 1992 – ha creato una sorta di miracolo. Oggi questa zona è uno dei punti di divertimento e svago più alla moda, con spiagge dove rilassarsi a due passi dal centro.
UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE
Architettura Edificio de Gas Natural ............54 Port Olímpic ............55
Luoghi d’interesse Barcelonetaf ..........54 Escursioni Las Golondrinas ......52 Transbordador Aeri ..53 Mondo sottomarino Aquàrium de Barcelonaf .............53
Musei Museu d’Història de Catalunya...........54
ITINERARIO A PIEDI 56 MANGIARE E BERE 99
Las Golondrinas (D6) Il nome significa “rondine” come l'uccello. Una specie di istituzione locale, queste navi mostrano Barcellona dal mare ai turisti fin dal XIX sec. Si parte da tour più brevi intorno al porto di 35 minuti o di un’ora, con percorsi alternativi a dispetto del tempo e delle condizioni del mare, fino a quelli da 90 minuti sotto costa fino a nord della città e ritorno. È una gita rilassante così come un modo comodo per prendere un po' di fresco in estate. Si parte al Portal de la Pau, di fronte al Monumento di Colombo. • I giorni di navigazione così come gli orari dipendono dalle condizioni atmosferiche. t 93 442 31 06 • Moll de Drassanes d Drassanes
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Il grande pesce color rame di Frank Gehry fatto di reticoli d'acciaio è stato installato sul Port Olimpic per le Olimpiadi del 1992.
Transbordador Aeri (C5–D6) La panoramica – e un po' da brividi – funivia vola sopra il porto dal lungomare fino al Montjuïc. Venne installata per l'Expo del 1929. Parte dalla Torre de Sant Sebastià, al termine di Passeig Joan de Borbó a Barceloneta e, dopo una fermata alla Torre Jaume I vicino al World Trade Center del Port Vell, arriva in cima al Montjuïc. • Tutti i giorni Giu- Sett 11-20; Sett-Ott 10.45-19; Nov-Feb 10.30-17.45; Mar-Giu 10.45-19 t 93 225 27 18 • Passeig Escullera d Barceloneta Aquarium de Barcelona (D6) Diviso in 21 diversi acquari, con vasche mediterranee e tropicali, può essere giustamente definito uno dei più belli acquari del mondo. È un posto perfetto dove portare i bambini, che sicuramente ameranno il tunnel di 80 metri sotto la vasca degli squali. La sezione interattiva offre oltre 50 mostre dove si potrà scoprire la vita marina nelle poco profonde acque delle lagune del Delta dell’Ebro, le spiagge della Costa Brava e la vita sulle scogliere mediterranee. L'acquario ospita anche una magnifica collezione di con-
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chiglie marine, aperta al pubblico nel 2009. • Tutti i giorni 9.30-21 (fine settimana, feste Giugno e Settembre 21.30) Lug-Ago 9.30-23 t 93 221 74 74 • Moll d’Espanya, Port Vell d Drassanes, Barceloneta Museu d'Historia de Catalunya (D5) L'enorme magazzino Palau de Mar si trova dal lato opposto della darsena del Port Vell. È stato convertito in prestigioso museo dedicato alla storia della regione ed inaugurato nel 1996. Partendo dalle tribù iberiche pre-romane fino ai tempi moderni, offre un punto di vista decisamente catalano della storia, con mostre interattive che permettono di indossare un'armatura o trovarsi nel mezzo di un bombardamento durante la guerra civile e così via. Al quarto piano si trova un café con una bellissima terrazza con vista sul Port Vell, mentre sul portico che si affaccia sul porto si trovano una serie di ristoranti di pesce di ottima qualità. • Mar, Giov, Ven, Sab 10-19, Mer 10-20, Dom e giorni festivi 10-14.30t 93 225 47 00 • Palau de Mar, Plaça de Pau Vila 3 d Barceloneta Barceloneta (D-E6) Di fronte al Palau de Mar si trova la Barceloneta, “piccola Barcellona”, costruita nella metà del XVIII sec. su progetto dell'ingegnere militare francese Prosper Verbroom, responsabile anche della costruzione della Ciutadella. Questo reticolato di stradine e case popolari venne edificato per gli abitanti della Ribera che erano stati fatti sfollare a causa della costruzione della fortezza. Con le sue facciate fin de siècle, i piccoli café, file di panni appesi alle finestre ad asciugare, ha in qualche modo mantenuto il suo carattere di quartiere operaio pur essendo divenuto oggi uno dei posti più ambiti di tutta la città in cui vivere. Il quartiere va giustamente orgoglioso dei suoi eccellenti ristoranti di pesce, che sono una meta immancabile dopo aver passato una giornata sulla spiaggia che si trova subito oltre. d Barceloneta Edificio de Gas Natural (E6) Niente esemplifica meglio la trasformazione della Barceloneta in uno dei posti più alla moda della città come lo sbalorditivo Miralles-Tagliabue, un grattacielo di venti piani completato da un enorme edificio in vetro che sporge a partire dalla sua metà. Nonostante le sue dimensioni, il riflesso del cielo sulle sue facciate fa sì che la torre sembri dissolversi come gas, elemento in cui commercia la società proprietaria dell’edificio. d Barceloneta
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Un’opera d’arte sulla spiaggia. Homenatge a la Barceloneta dell’artista tedesca Rebecca Horn.
Port Olimpic (E-F6) Il Passeig Marítim porta dalla Barceloneta a uno dei più impressionanti progetti urbani moderni. Questa zona, che un tempo ospitava solo fabbriche abbandonate, è rinata grazie alle Olimpiadi del 1992. Qui sono stati costruiti duemila appartamenti per ospitare gli atleti e un’elegante marina per le gare a vela. Gli appartamenti sono stati poi rivenduti e la marina è diventata una zona molto frequentata dai barcellonesi, che vengono qui per i suoi ristoranti sul mare, i bar e i locali notturni. Alle spalle della marina si trovano il grattacielo dell’Hotel Arts e quello della Mapfre, una grande quantità di negozi, il Gran Casinò e l’impressionante Peix, il gigantesco pesce d’acciaio di Frank Gehry. d Ciutadella-Vila Olímpica
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ITINERARIO A PIEDI: IL LUNGOMARE Si parte dal Monument a Colom, dove la Rambla incontra il Port Vell (Porto vecchio). Alle spalle del monumento in onore del grande navigatore, si trova il Dressanes, cantiere navale di epoca medioevale che oggi ospita il bellissimo Museu Maritim. Sul molo di fronte si trova la Torre de Jaume I, che funge da fermata del Transbordador Aeri, la funivia che unisce il porto al Montjuïc. L’edificio in fondo al molo simile ad una nave è il World Trade Center. Iniziate a camminare intorno al Porto tenendo il mare sulla vostra destra e il Monument a Colom sulla sinistra. Salite sul ponte pedonale Rambla de Mar verso il pontile Moll d’Espanya. Seguite il percorso fino al Maremagnum, dalla spettacolare entrata di vetri ricurvi, che ospita un’ampia gamma di negozi (aperti anche la domenica). Passato l’Aquarium (al quale dovreste dedicare una visita a parte) troverete una copia del Narcis Monturiol, sottomarino di legno del XIX sec., passato il quale si arriva al cinema IMAX. Da qui vi inserirete nella Marina Port Vell. Fermatevi al Luz de Gas, un bar-nave dove potrete osservare il panorama con un drink in mano, comodamente seduti sul suo ponte rialzato. Ripreso il cammino lungo la Marina dirigetevi verso il magazzino Palau de Mar, oggi sede del Museu d’Història de Catalunya. Alle sue spalle si estende Barceloneta, un ex quartiere operaio del XVIII sec. i cui vicoli meritano una visita. Attraversate Passeig Joan de Borbó, e i suoi allettanti ristoranti di pesce tra cui El Suquet de l’Amirall (al n° 65) (specializzato nel suquet, una specie di pesce bollito), e entrate nel cuore del quartiere attraverso C/Maquinista, alla metà circa della quale si trova il Mercado de la Barceloneta, coperto da pannelli solari e lastre di vetro. Entrateci e fatevi contagiare dall'incredibile frenesia di questo luogo. Uscendo dalla parte posteriore del mercato, attraversate la piazza e prendete una qualsiasi delle strade che si dirigono verso sud. Il bagliore alla fine di questo “tunnel” arriva dalla Platja Sant Sebastià e dal caldo sole del Mediterraneo. Qui potrete contemplare il simbolismo del Homenatge a la Barceloneta, una scultura su quattro piani in ferro arrugginito e cubi di vetro, creata in onore al quartiere. A questo punto godetevi la spiaggia e dopo una nuotata, ritornate verso i confortevoli tapas bar della Barceloneta.
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Intorno alle darsene e alle spiagge. Partenza: Monumento a Colombo Arrivo: Homenatge a la Barceloneta
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MONTJUÏC La vasta collina ad ovest del centro è stata usata per secoli dai militari a causa dei suoi naturali vantaggi strategici, e in più di un’occasione gli eserciti di Madrid la usarono per bombardare i cittadini di Barcellona. Anticamente qui si trovava un tempio romano, e in epoca medioevale un cimitero ebraico, cosa che ha fatto sorgere un dibattito sulla radice del suo nome “Monte degli ebrei” o “Monte di Giove”. Non essendo un’area residenziale vi si trovano pochissimi ristoranti e café, ospita però alcuni dei migliori musei di Barcellona e offre i più bei panorami sulla città. Per arrivarci si può scegliere tra la funicolare (Transbordador Aeri), il bus da Plaça d’Espanya, il bus turistico o una serie di scale mobili che partono ai piedi del Palau Nacional.
UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE Architettura Anella Olímpica ......60 Pavelló Mies van der Rohe.......................62 Poble Espanyolf .....63 Arte Fundació Miróf ......59
Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC)f ...............61 CaixaForum.............62 Luoghi d’interesse Castell de Montjuïc ...58 Font Màgica de Montjuïc .................62
Musei Museu Etnològic .....60 Museu d’Arqueología .........60 ITINERARIO A PIEDI 64 MANGIARE E BERE 100
Castell de Montjuïc (B6) Il Castello si trova all’estremità sud del Montjuïc, e guarda sia verso la città che verso il mare. Datato XVII sec., ha la triste fama di essere il luogo dove vennero torturati e uccisi i radicali di Barcellona dai ribelli anti Borboni durante la guerra di successione spagnola e i Repubblicani durante la Guerra Civile degli anni ’30. Fino a poco tempo fa il castello ospitava una collezione di cimeli militari, ma ora si ha in progetto di trasformarlo in
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Dalle mura del Castello in cima al Montjuïc si gode di una bella vista sul porto.
un museo dedicato alla pace e alla riflessione sugli orrori della guerra. Allo stesso tempo è un posto perfetto per passeggiare e per godere di viste mozzafiato. Nei mesi estivi il castello ospita una rassegna di cinema all’aperto. • MarDom 10-20 t 93 329 86 13 • Parc de Montjuïc d Paral.lel, poi funicolare e teleferica del Montjuïc, o autobus da Plaça Espanya. Fundació Joan Miró (B5) Questa splendida moderna galleria venne aperta negli anni ’70 per esporre le opere di Joan Miró (1893-1983). La collezione raccoglie, dipinti sculture e arazzi di tutti i periodi della lunga vita dell’artista e offre un’opportunità senza eguali per incontrare il gusto speciale del surrealismo e dell’astrattismo di Miró. Sono esposti anche alcuni lavori di artisti contemporanei di Miró come Henry Moore, Matisse e Alexander Calder, la cui Mercury Fountain venne esposta per la prima volta nel padiglione repubblicano dell’Expo di Parigi del 1937, accanto alla Guernica di Picasso. • LugSett Mar-Sab 10-20, Mer 10-21.30, Dom 10-14.30; Ott-Giu Mar-Sab 10-19,
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Femmes et oiseaux dans la nuit (Donne e uccelli di notte) Joan Miró, 1967.
Mer 10-21.30, Dom 1014.30t 93 443 94 70 d Paral.lel, poi funicolare, autobus 50 o autobus PM Museu Etnologic (B5) Il museo etnologico ospita una vasta collezione di artefatti provenienti dai paesi del Sud America, dall'India, dal Giappone e dall'Australia aborigena. • Fine Sett-Mag Mar-Giov, Sab 10-19, Merc, Ven 10-14, Dom 10-14 e 15-20; resto dell'anno Mar-Sab 10-18, Dom 11-15 t 93 424 64 02 • Passeig de Santa Madrona • d Poble Sec, Espanya Museu d'Arquelogia (B5) Il museo archeologico si trova in uno degli edifici eretti sul Montjuïc per l'Expò del 1929. Espone oggetti delle epoche greca, romana e visigota ritrovati principalmente in catalogna; c'è anche una sezione con gioielli dell'epoca cartaginese e una di sculture scoperte sulle Isole Baleari. • Mar-Sab 9.30-19, Dom 10-14.30 t 93 423 21 49 • Passeig de Santa Madrona 16–22 d Poble Sec, Espanya Anella Olimpica (Stadio Olimpico) (A5) Dalla grande facciata neoclassica, l'Estadi Olimpic venne edificato per l'Expò del 1929 e rinnovato totalmente per le Olimpiadi del 1992. Oggi ospita grandi eventi musicali. d Paral.lel, poi funicolare e teleferica del Montjuïc, o autobus PM da Plaça Espanya
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Museu Nacional d'Art de Catalunya (MNAC) (B4-5) Si possono vedere scorci del Palau Nacional da ogni angolo del Montjuïc. Le sue elaborate guglie e cupole gli danno l'apparenza di un grande palazzo Asburgico trasportato qui per errore dalla Castiglia; infatti questo pastiche neo-barocco, venne costruito per l'Expò del 1929 con l'idea di demolirlo alla fine dell'esposizione. Il palazzo ebbe la grazia e oggi ospita una meravigliosa collezione che copre un millennio di storia dell'arte, dal Romanico al Gotico al periodo rinascimentale fino all'originale arte decorativa del Modernismo del XIX sec. Da non perdere la sezione d'Arte Romanica. Questo splendido gruppo di dipinti d'altare ed affreschi è stato recuperato nei primi anni del novecento dalle chiese in decadenza sui Pirenei catalani. Le figure stilizzate con i volti allungati, tipiche del romanico, trascendono un approccio naturalistico alla pittura. Ciò si può notare, per esempio, nell'affresco del XII sec. del Cristo procreatore della chiesa di San Climent de Taüll, straordinariamente potente e diretto. La collezione Gotica impallidisce un poco al confronto, sebbene ospiti lavori di Bernat Martonell (1400-52), Jaume Huguet (1412-92) – degno di nota il suo San Giorgio e la Principessa – poco per giustificare però che questa sia stata l'epoca d'oro della cultura catalana. Il MNAC è stato di recente ampliato per ospitare due nuove importanti collezioni: la Collezione Thyssen, un piccolo ma importante lascito di opere medioevali, rinascimentali e barocche dal centro e dal sud dell'Europa il cui gioiello s
La Vergine e il bambino di Peter Paul Rubens al MNAC
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indiscusso è la seducente Madonna dell'umiltà (1435) di Fra Angelico e la sezione di Arte Moderna che ospita opere del periodo modernista catalano; sculture, dipinti e oggetti decorativi (inclusi alcuni accessori di Gaudí), che abbellivano le sontuose abitazioni della borghesia cittadina del tardo XIX sec. Cercate il dipinto Ramon Casas y Pere Romeu en tandem, un’opera icona del periodo che un tempo pendeva sui muri del café Els Quatre Gats. • Mar-Sab 10-19, Dom 10-14.30 t 93 622 03 76 • Palau Nacional, Parc de Montjuïc d Espanya, poi scala mobile Font Màgica de Montjuïc (B4) La fontana “magica”, proprio davanti al MNAC, è un altro straordinario lascito dell'Expo del 1929 ed è l'unica al mondo nel suo genere. Durante gli spettacoli (alcune volte con musica), getti e spruzzi d'acqua simili a fuochi d'artificio vengono illuminati da luci rosa, rosse, turchesi e bianche. • Spettacoli 21.30, 22, 22.30 e 23 • Plaça d’Espanya d Espanya Pavelló Mies van der Rohe (B4) ), In vetro, acciaio e quattro differenti tipi di marmo, il contributo tedesco all'Expo del 1929 ad opera di Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969) venne progettato per ospitarne la reception. Smontato alla fine dell'esposizione venne poi ricostruito nel 1986 a testimonianza della sua valenza architettonica. Quando venne costruito la dura purezza delle linee del padiglione e il suo inflessibile razionalismo segnarono la via del futuro, marcando un radicale distacco dal vertiginoso stile modernista di Barcellona. • Aperto tutti i giorni 10-20 t 93 423 40 16 • Avda Marqués de Comillas d Espanya CaixaForum (A4) Una piccola e selezionata collezione d'arte contemporanea, sponsorizzata da una grande banca, è ospitata in uno splendido palazzo modernista, la Casa Ramona, progettata da Puig i Cadalfalch. La collezione permanente include lavori di Le Witt, Schnabel e altri artisti spagnoli e internazionali del calibro di Tàpies. Le mostre temporanee spaziano da uno studio del Bauhaus tedesco ad una mostra sul rinascimento italiano. L'edificio stesso, un’ex fabbrica tessile, è stato restaurato con una nuova entrata principale progettata dall'architetto giapponese Arata Isozaki. Durante i mesi estivi nel patio si tengono concerti ed altre attività come let-
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Solo luci ed acqua, ma la Font Màgica attira ogni sera molti spettatori.
ture ed eventi letterari. • Lun-Ven 10-20, Sab 10-22 t 93 476 86 00 • Avda Marqués de Comillas 6–8 d Espanya Poble Espanyol (A4) Un’altra creazione dell'Expo del 1929, il “Villaggio Spagnolo” racconta la tradizione architettonica iberica. Si entra attraverso una replica della porta di Avila del XII sec. per arrivare alla Plaza Mayor, con un mix di finti palazzi in stile medioevale e rinascimentale della Castiglia e dell’Aragona. Da qui partono una serie di stradine con chiese andaluse, torri aragonesi e case da ogni regione della Spagna che ospitano negozi d’artigianato e souvenir, bar, ristoranti e un piccolo museo di arte catalana. • Lun 9-20, MarGiov 9-02 (Gen-Feb Lun-Giov 9-20) Ven-Sab 9-04, Dom 9-mezzanotte (gli orari variano per negozi e ristoranti) t 93 308 63 00 • Avda Marqués de Comillas d Espanya
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ITINERARIO A PIEDI: MONTJUÏC Potreste fare un salto alla splendida Fundació Miró per ammirare i famosi scarabocchi artistici del maestro o sorseggiare un café amb llet (caffellatte in catalano) sulla terrazza prima di incamminarvi lungo Avinguda de Miramar. Alla Estació Parc Montjuïc, salite sulla teleferica e conservate energie per l’ascesa al Castell de Montjuïc. Se vi sentite ancora in forma dopo aver fatto un giro sui bastioni del castello ed esservi goduti la magnifica vista su Barcellona, incamminatevi lungo il Passeig del Midgía che porta al Cementiri del Sud-Ovest (seguite le indicazioni), un vasto cimitero del XIX secolo. In alternativa prendete Avinguda del Castell sul retro del Castello verso C/de Can Valero e girate a destra. Alla vostra sinistra troverete il bel Jardí Botànic che ospita migliaia di specie mediterranee differenti e alla vostra destra il Jardí Petra Kelly dedicato alla politica tedesca assassinata nel 1992. Girate a sinistra su C/del Doctor Font i Quer e proseguite fino all'incrocio con il Passeig Olympic. Qui si trova l'Estadi Olímpic, il palcoscenico principale delle Olimpiadi del 1992. Girate intorno allo stadio e prendete Avinguda de l'Estadi fino Museu Olímpic i de l’Esport recentemente aperto (al N° 60), che copre la storia delle Olimpiadi e dello sport in generale. Più avanti sulla sinistra si trova Plaça d'Europa dove la bianca e affusolata Torre Calatrava svetta elegantemente nel cielo. Questa torre di comunicazione che funge anche da meridiana (notate le ore del giorno sulla sua base), è stata progettata dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava nel 1992. Una volta superata Plaça de Sant Jordi vi troverete su Avinguda del Marquès de Comillas. Qui si trova il Poble Espanyol, un finto villaggio spagnolo costruito per l'Expo del 1929. Ospita al suo interno café, ristoranti e negozi. Proseguite da qui fino alla decisamente kitsch Font Màgica, e ammirate il bellissimo spettacolo di luci e suoni; di seguito imboccate Avenida de la Reina Maria Cristina fino a Plaça d'Espanya. Proseguite poi lungo Avinguda Paral.lel, così chiamata perché passa esattamente lungo il 41° parallelo. Non c'è posto migliore per concludere questa passeggiata che un chiassoso tapas bar come l'Inopia, C/de Tamarit 104, uno dei migliori della città.
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Una lunga passeggiata con dei panorami fantastici. Partenza: Fundació Joan Miró Arrivo: Avinguda Paral.lel
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MODERNISMO
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l fenomeno culturale conosciuto come Modernismo (Art Nouveau in Francia, Liberty in Italia, Jugendstil in Germania e Austria) si sviluppò tra il 1888 e il 1910 ed ebbe grande influenza su tutte le forme d'arte. Lo si ammira nei quadri di Ramón Casas e Santiago Rusiñol esposti al MNAC, lo si legge nelle poesie di Joan Margall. Senza alcun dubbio però fu nell'architettura che lasciò maggiormente il suo segno. Furono tre gli architetti che si distinsero in quel periodo: Antoni Gaudí (1852-1926), Lluis Domènech i Montaner (1850-1923) e Josep Puig i Cadafalch (18671957). Caratterizzati da un eclettico approccio allo stile e da un virtuoso mix tra materiali come ferro battuto, ceramiche e mattoni, i loro palazzi ambiscono a raggiungere un totale, effetto “organico”, dove ogni parte della struttura è inseparabile dal resto, come se si trattasse di un’opera della natura. Ed è in questo spirito che, seguendo il rifiuto della natura per le linee rette, Gaudí progettò le sue famose facciate e i suoi tetti ondulati, e Domènech ricoprì il sontuoso Palau de la Música Catalana con vorticosi motivi floreali. La fiamma della creatività modernista fu intensa ma relativamente breve. Gli architetti per le loro opere dipendevano dai finanziamenti dei ricchi mecenati, che investivano una grande quantità di denaro. Era l'epoca del rinascente nazionalismo cata-
lano, ed essi pensavano che il Modernismo fosse parte di questa rinascita. Già nel 1910 però i gusti erano cambiati e la nuova moda tendeva verso un più sobrio e classico stile mediterraneo. L'eredità modernista si trova ovunque in città. Vennero costruiti più di 2000 edifici, i migliori dei quali ancora hanno la forza di sorprendere e confondere le nostre aspettative su come un palazzo dovrebbe apparire un secolo dopo la sua costruzione. Molte delle meraviglie moderniste si trovano nel quartiere dell'Exaimple, e possono essere visitate comodamente in una giornata. Nella sede centrale dell'ufficio del turismo a Plaça de Catalunya si può trovare il libro La Ruta del Modernismo, che include la storia del movimento, mappe dettagliate per trovare gli edifici e sconti sui biglietti per accedervi. Il libro si può anche trovare nei punti info all'esterno dell'Hospital de Saint Pau (Tutti i giorni 10-14) e dei Padiglioni Güell (Ven-Lun 10-14). Per maggiori informazioni: t 93 317 26 52 www.rutadelmodernisme.com.
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EIXAMPLE E GRÀCIA Fino al 1860 le restrizioni del governo di Madrid impedivano a Barcellona di espandersi oltre le mura cittadine. La zona a nord della città era ancora aperta campagna, con un unico vecchio sentiero che portava al piccolo villaggio di Gràcia. Sotto Isabella II questa restrizione cadde e l’aspetto di Barcellona cambiò per sempre. Il progetto per l’espansione (eixample in catalano) è opera di Ildefons Cerdà, la cui idea di un reticolo di ampie strade e boulevard in asse divenne l’Eixample che conosciamo oggi. I suoi isolati sono abbelliti dalla presenza del meglio dell’architettura modernista e dall’ultimo incompleto capolavoro di Gaudí, la chiesa della Sagrada Família. Il quartiere di Gràcia ha conservato l’atmosfera del piccolo villaggio, e le sue numerose piazzette ricche di ristoranti e bar popolari, ne fanno un luogo ideale anche per una semplice passeggiata.
UN’OCCHIATA ALLA ZONA Hospital Santa Creu i Sant Pau .......74
In giro per Passeig de Gràcia ....69
Architettura Manzana de la Discòrdiaf ..............70
Arte Fundació Antoni Tàpies ..........70
Musei Casa-Museu Gaudí ...75
Casa Batlló .............70 La Pedreraf ............71
Luoghi d’interesse Plaça de Catalunya....68 Gràcia.....................74
ITINERARIO A PIEDI 76
Temple Expiatori de la Sagrada Famíliaf 73
Parchi Park Güellf .............74
MANGIARE E BERE 100
DA VEDERE
Plaça de Catalunya (D4) Questa enorme piazza segna il confine tra la città vecchia e l’Eixample. Terminata negli anni ’20, oggi è lo snodo principale della città – la metropolitana, la FGC e le linee principali dei treni, bus turistici e per
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Sul Passeig de Gràcia avrete il modernismo ai vostri piedi.
l’aeroporto si fermano qui. Sempre qui si trova la sede centrale dell’ufficio per il turismo. La piazza è circondata da una serie di edifici monumentali. Il grande magazzino El Corte Inglés non è solo luogo ideale di incontri ma è anche un buon posto dove fare shopping. Da non perdere il supermercato nel seminterrato. El Triangle al N° 4 è un grande centro commerciale dove si trovano, tra i tanti negozi, Habitat, FNAC e il megastore di prodotti cosmetici Sephora. d Catalunya Passeig de Grácia (D4) L’antica via per Gràcia subì una totale metamorfosi quando l’Eixample venne progettato, ed è stata re-inventata come uno dei più eleganti boulevard d’Europa, un ampio viale ricco di café all’aperto, perfetto per una passeggiata. Tra gli incroci con la Gran Via e C/d'Aragò si trovano una serie di famose boutiques e gioiellerie, mentre nella Manzana de la Discordia e nella Pedrera si ha la maggior concentrazione di creatività modernista di tutta la città. Al civico 96 il Grande Magazzino Vinçon con i suoi tre
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piani offre i migliori prodotti per la casa, il giardino e per l’ufficio, ed ha avuto un ruolo di spicco nella promozione di Barcellona come “città del design”. d Catalunya, Passeig de Gràcia Manzana de la Discordia (D3) Il nome dell’isolato poco prima di C/d’Aragó, Mela della discordia, venne dato a causa di tre dei suoi palazzi che sembrano competere in quanto a bellezza e originalità delle forme. Progettati dai tre grandi architetti modernisti, formano un microcosmo dell’intero movimento. La sola casa Batlló si può visitare liberamente (leggere in dettaglio sotto). Al civico 35, all’angolo con C/de Consell de Cent, si trova la Casa Lléo Morera di Domènech i Montaner (1905), dalla facciata riccamente decorata e torrette di influenza moresca. La Casa Amatler, che si trova un paio di porte più in là al civico 41, venne progettata da Puig i Cadafalch per un produttore di cioccolata di nome Antoni Amatler nel 1898. L'impressionante frontone a scala prende ispirazione dallo stile fiammingo rinascimentale, sebbene l'uso di piastrelle policrome di ceramica è prettamente modernista catalano. • Casa Amatller: solo visite guidate • Passeig de Gràcia 33-45d Passeig de Gràcia Casa Batló (D3) Dall'aspetto di una delle colorate confezioni del Signor Amatler lasciata al sole, l'appariscente Casa Batlló (1906) è ancora più impressionante dei suoi due vicini. Il filo conduttore del lavoro è la leggenda di San Giorgio (Santo patrono della Catalogna), e richiami al drago ucciso si possono notare ovunque, non ultimo nei ricurvi piani alti e nelle scintillanti piastrelle a squame. Il biglietto dà diritto all'accesso alla sinuosa scalinata, al tetto e allo spettacolare primo piano. • Tutti i giorni 9-20 t 93 488 06 66 • Passeig de Gràcia 43 d Passeig de Gràcia Fundació Antoni Tàpies (D3) Da Casa Batlló, prendendo la prima a sinistra, si arriva a questa galleria dedicata ad uno dei più importanti pittori e scultori catalani, Antoni Tàpies, nato a Barcellona nel 1923 e morto di recente. Si trova nel palazzo di una ex casa editrice progettato da Domènech i Montaner nel 1880. La sua facciata di mattoni rossi è sovrastata da una scultura di Tàpies dal titolo Nùvol i cadira (Nuvola e sedia), che assomiglia ad un’enorme matassa di filo spinato. Era infatti tipico della sua arte essere speri-
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Le colonne in arenaria della finestra centrale di Casa Batlló assomigliano a delle ossa.
mentale, sfrontata e spesso politica – molti dei suoi lavori giovanili sono esplicitamente anti franchisti. La galleria ospita anche mostre temporanee di altri artisti moderni. • Mar-Dom 10-20 t 93 487 03 15 • C/Arago 255 d Passeig de Gràcia La Pedrera (D3) Questo è uno dei palazzi più conosciuti di Gaudí. Dalla facciata ondulata ai corrimano dei balconi in ferro battuto intrecciati come masse d'alga, non pare esserci ombra di una linea retta. Gaudí la progettò per il ricco Pere Milà ed è correttamente chiamata Casa Milà. La Pedrera significa “cava di pietra”, ed è un soprannome affibbiatole dai barcellonesi. Un ascensore porta all'attico, dove si trova Espai Gaudí, una mostra sui lavori dell'architetto. Salendo sullo splendido tetto ondulato, i vistosi camini, come visitatori soprannaturali, sono l’attrazione principale di tutto l’edificio. D’estate il tetto ospita rappresentazioni teatrali così come concerti Jazz. Informatevi alla biglietteria o su www.telentrada.com (902 101212). Al
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quarto piano si trova il Pis de la Pedrera, la ricostruzione di un appartamento in stile Modernista dell’inizio del secolo scorso. Il primo piano ospita mostre temporanee. • Tutti i giorni 10-19 t 90 240 09 73 • Passeig de Gràcia 92 d Diagonal
UNA CURVA INFINITA All’inizio del ventesimo secolo, un agente immobiliare di Barcellona, Pere Milà i Camps, decise di far costruire un nuovo condominio all’Exaimple. Famoso dandy, sposò una ricca vedova, Roser Guardiola, la quale gli portò in dote oltre ad enormi ricchezze, anche un terreno all’angolo tra Passeig de Gràcia e C/de Provença, dove Milà
fece costruire questo condominio. Girava una battuta a Barcellona che diceva che non si sapeva se fosse più eccitato dalla viuda de Guardiola, la vedova di Guardiola, oppure dalla guardiola de la viuda, il salvadanaio della vedova. C’era da aspettarselo che un uomo così attento ai benèfici effetti dello stile e della dinamicità scegliesse il più eccentrico architetto di Barcellona per lavorare per lui. Antoni Gaudí passò quattro anni, dal 1906 al 1910 su Casa Milà, così come venne chiamata, e sebbene il risultato fosse straordinario – per dirlo con le parole di Dalí una bellezza “delirante” e “commestibile” – non
soddisfò completamente quello che era il concetto originale del committente. Un visionario dell'età del motore e un amante delle macchine di lusso, Milà avrebbe voluto una rampa interna a doppia spirale in modo che i suoi inquilini dei piani alti potessero arrivare con le loro macchine fin sulla soglia di casa. Sfortunatamente, l'ampia sterzata delle loro Rolls-Royce e Daimler e l'eccessiva pendenza delle rampe che sarebbe stata necessaria, resero impossibile la cosa. Al posto di ciò furono costruiti un parcheggio sotterraneo – il primo di Barcellona – e la rampa pedonale che si può vedere oggi.
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Non ci sono altre chiese al mondo come la Sagrada Família; è impossibile guardarla e non esserne toccati.
Temple-Expiatori de la Sagrada Família (E3) La chiesa della Santa Famiglia venne iniziata nel 1882. Dopo due anni l'architetto che seguiva i lavori si licenziò e il progetto venne preso in mano da Antoni Gaudí che ci lavorò fino alla sua morte, più di 40 anni dopo, lasciandola ancora incompleta. Per molti versi questa chiesa può essere vista come un'importante affermazione della continua influenza del gotico catalano a Barcellona. Vi si trovano i tipici archi ogivali, così come rosoni e immense guglie, eppure, grazie alla potente immaginazione modernista di Gaudí, nulla è così come sembra. Si possono infatti notare le guglie ornate con fiori multicolori e i pinnacoli trasformarsi in frutti rigogliosi. La facciata della Natività sul lato est fu quella su cui Gaudí lavorò maggiormente; sul lato ovest si trova la facciata della Passione, aggiunta negli anni ’50. La cripta ospita un museo dedicato alla costruzione della chiesa, inoltre si può salire in cima ad una delle torri per godere di una vista splendida sulla città. • Tutti i giorni Apr-Sett 9-20; Ott-Mar 9-18 t 93 208 04 14 • Plaça Sagrada Família–C/Mallorca 401 d Sagrada Família
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IN GIRO PER BARCELLONA
Hospital Santa Creu i Sant Pau (F2) Dal lato nord della chiesa, l'ampia Avinguda Gaudí porta ad un altro capolavoro modernista, il complesso ospedaliero di Domènech i Montaner del 1900. È l'unico edificio modernista che può competere con la Sagrada Família in termini di grandezza e ampiezza. Ospita 48 padiglioni, ognuno dei quali decorato con mosaici ed affreschi. Progettandolo con in mente un giardino, Domènech cercò un effetto che avesse come obiettivo quello di tirare su il morale dei pazienti. t 90 207 66 21 ou 93 256 25 04 • C/Sant Antoni Maria Claret 167 d Hospital de Sant Pau Gràcia (D-E1-2) Un tempo villaggio, Gràcia divenne parte della città a partire dal 1897. Le sue incantevoli strade e piazze danno ancora la sensazione di trovarsi in un’altra città. Il modo migliore per godersi il quartiere e passeggiare tra le sue piazze e assorbirne l'atmosfera. Plaça de Ruis i Taulet è l'ex piazza principale del paese dove si trovano l'alta torre dell'orologio, il comune e una serie di café all'aperto. Da qui si raggiunge Plaça del Sol un punto molto animato con una serie di bar e locali molto popolari. Prendendo Calle Verdi, ricca di gallerie e negozi caratteristici, si giunge a Plaça della Virreina, abbellita dalla chiesa di Sant Josep del XVII sec. Ancora più a nord si trova Plaça de Rovira i Trias che prende il nome dall'architetto i cui progetti per l'Exaimple vennero bocciati. Una statua lo ritrae seduto solitario su di una panchina, sotto la quale spuntano i suoi progetti rifiutati. Su C/de les Carolines, si può vedere l'inconfondibile impronta del genio di Gaudí impressa sulla facciata di Casa Vicens, un lavoro relativamente sobrio del periodo giovanile (1883-1888), sebbene le piastrelle di influenza moresca e le ringhiere in ferro battuto denotino la tipica esuberanza dell'architetto. d Joanic/Fontana Parc Güell (E1) Quando Eusebi Güell comprò una larga parte della collina a nord di Gràcia con l'intenzione di costruirci una città giardino, chiese al suo architetto preferito di fare questo lavoro. Gaudí iniziò nel 1900, progettando il parco, l'entrata principale e le aree pubbliche. Ma prima che le case fossero costruite il progetto collassò, a causa della mancanza di compratori disposti ad acquistare i lotti. Forse quello che Gaudí aveva creato era semplicemente troppo avanti per i suoi tempi. In quel periodo era al top della sua creatività. I padiglioni all'entrata sembrano le case di pan di zenzero delle fiabe. Da lì i gradini portano alla fontana della lucertola, “incrostata” di cera-
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Una zampa verde e squamosa: dettaglio della fontana della lucertola a Parc Güell.
miche, oltre la quale si trova il tempio delle 84 colonne ubriache. Queste supportano il pezzo forte del parco “il terrazzo delle meraviglie”, delimitato da una lunga serie di panchine ricoperte di trencadis, (frammenti di ceramiche). Non bisogna stupirsi che questo luogo stregò due famosi surrealisti come Dalí e Miró. La città comprò la follia di Güell nel 1922 e la aprì al pubblico come parco. Si estende molto oltre il terrazzo di Gaudí ed è un luogo ricco di sentieri sinuosi, boschi ombrosi e viste mozzafiato. • Tutti i giorni 10-tramonto • C/d’Olot d Lesseps Bus 24, 92 Casa-Museu Gaudí (E1) Gaudí visse in una piccola casa vicino alla terrazza mentre supervisionava i lavori per il parco. Al suo interno si trovano oggetti di arredamento progettati da lui e dal suo assistente Josep Maria Jujol, così come altre memorabilia dell'architetto. • Tutti i giorni Apr-Sett 10-20; OttMar 10-18 t 93 219 38 11 Carretera del Carmel • Bus 24
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IN GIRO PER BARCELLONA
ITINERARIO A PIEDI: EIXAMPLE Per un primo approccio con l’architettura modernista, da Plaça de Catalunya prendete Passeig de Gràcia, e di seguito girate a destra su C/Casp, dove al civico 48 si trova Casa Calvet, progettata da Gaudí. Il ristorante a pian terreno dà l’opportunità di ammirare il tocco del maestro nelle vetrate colorate, nelle piastrelle e nei pannelli di legno. Da qui, prendete C/Roger de Llúria fino alla Gran Via de Les Cortes Catalanes per sguazzare nel lusso modernista dell’hotel Palace Barcelona al civico 668, famoso per la sua elegante sala da tè. Avanzate per due isolati e girate a destra su Passeig de Gràcia, la spina dorsale del quartiere. Dopo poco sulla sinistra si trova la Manzana de la discordia, un trittico di edifici nello stesso isolato, una sorta di introduzione all’opera dei tre grandi architetti modernisti: Casa Llèo Morera di Domènech i Montaner, dallo stile arabeggiante al civico 35, Casa Amatller di Puig i Cadafalch al civico 41 e, al civico 43, il trionfo della stravaganza modernista, Casa Batlló di Gaudí. Girate a sinistra su C/de Aragò. La Fundació Antoni Tàpies si trova nel suggestivo edificio in mattoni rossi opera di Domènech i Montaner (1880), il primo edificio modernista della città. Girate a destra su Rambla de Catalunya, un elegante viale alberato ricco di negozi, bar e café, come il Mauri al civico 102; da non perdere i suoi famosi pasticcini. Date poi un’occhiata agli arredi della Farmacia Bolos al civico 77. Girate su C/de Provença. Dal lato opposto di Passeig de Gràcia si trova la straordinaria Pedrera di Gaudí, le cui facciate ondulate e lo splendido tetto vennero completati nel 1910. Proseguite su Passeig de Gràcia poi girate a destra su C/del Rosselló. Sulla Avinguda Diagonal, giusto dietro l’angolo si trova il Palau Baró de Quadras, decorato con vetri colorati e sculture neo-gotiche, oggi sede del centro culturale asiatico. Dal lato opposto della strada, al civico 420, si trova Casa Terrades, soprannominata Casa de les Punxes – “la Casa dei chiodi” – di Puig i Cadafalch. Il nome è dato dalla pletora di guglie e pinnacoli neo-gotici della facciata. Da qui, proseguite a sud-est sulla Diagonal verso Passeig Sant Joan. Al civico 108 si trova Palau Macaya, sempre di Puig i Cadafalch, dalla bianca facciata impreziosita da opere del maggior scultore modernista Eusebi Arnau. Proseguite verso est su C/de Provença e arriverete alla Sagrada Família.
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A piedi tra le bellezze del Modernismo. Partenza: Plaça de Catalunya Arrivo: Sagrada Família
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FUORI DAL CENTRO Fuori dal centro della città si possono trovare alcuni dei luoghi più interessanti di Barcellona. Raggiungerli spesso è parte del divertimento, usando l'intera gamma dei trasporti pubblici dalla metro ai bus, alla funicolare e ad un vecchio e pittoresco sistema tranviario.
UN’OCCHIATA ALLA ZONA DA VEDERE
Musei Museu del FC Barcelona...........78
Architettura Pavellons Güell........79 Monastero di Pedralbes ................81 Colònia Güell ..........81
Museu de les Arts Decoratives ......79
Luoghi d’interesse Tibidabof................80
Museu Tèxtil i d’Indumentària .......79
Museu de Ceràmica ................79
CosmoCaixaf .........80 Belvedere Torre de Collserola ....80
ITINERARIO A PIEDI 82 MANGIARE E BERE 101
Museu del Futbol Club Barcelona (A1-2) La serietà con la quale i barcellonesi prendono il calcio la si può notare sugli spalti del Camp Nou, che con i suoi 120.000 spettatori è il più grande d'Europa. Il Barcellona F.C. è uno dei grandi nomi del calcio mondiale e questo museo, inaugurato nel 1984, espone molti dei trofei vinti dalla squadra nel corso degli anni, così come tantissimi altri cimeli calcistici. Oltre al museo il biglietto offre la possibilità di visitare lo stadio che, a partire dalla stagione 2012-2013, dovrebbe cambiare il suo aspetto. L'architetto inglese Norman Foster rinnoverà il Camp Nou che verrà coperto da un mosaico di piastrelle blu, granata, giallo e rosso – un mix tra i colori della squadra e di quelli della Catalogna – ispirandosi alla tecnica del tencadis resa famosa da Gaudí. • Apr-Ott Lun-Sab 10-20; Dom 10-14.30. Resto dell'anno Lun-Sab 10-18.30, Dom 10-14.30 t 93 496 36 00 • Camp Nou Avda Arístides Maillol d Collblanc
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Una giovane tifosa allo stadio. I colori del Barcelona F.C. su di una guancia e la bandiera della Catalogna sull’altra.
Museu de les Arts Decoratives – Museu de Ceràmica – Museu Tèxtil i d'indumentetària (A1) Il Palau Reial, dei primi del novecento, si trova all'interno di un parco ed oggi è la sede temporanea di tre importanti musei finché non verranno spostati in una nuova struttura a partire dal 2014. Le collezioni d' Arti Decorative, Ceramiche e Moda abbracciano quello che oggi viene classificato come design, dalla gioielleria alla cristalleria all'alta moda. Questo museo ne ha per tutti i gusti, dall'antica argenteria iberica, al moderno design industriale e a prestigiosi arredi. • Mar-Sab 10-18, Dom 10-15 t 93 256 34 65 • Palau Reial de Pedralbes Avda Diagonal 686 d Palau Reial Pavellons Güell (A1) Ispirato dalla leggenda greca delle Esperidi (e dal mitico giardino) lo stupendo cancello in ferro battuto raffigura il Drago di Pedralbes, una gigantesca lucertola sibilante che si erge a guardia dell'entrata della tenuta. Le vecchie stalle e la portineria, sono alcuni dei primi lavori di Gaudí, quan-
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do traeva ispirazione dai colori e dalle forme dell'architettura araba.• Solo visite guidate: Ven-Lun t 93 317 76 52 • Avda de Pedralbes 7 d Palau Reial Tibidabo (mappa 3) Il divertimento inizia con la vecchia Tramvia blau (Tram blu) che cigolando arriva alla stazione della funicolare per la ripida salita al Tibidabo. Con i suoi 542 metri questa è la collina più alta di Barcellona, e nelle belle giornate di sole offre una vista ineguagliabile su tutta la città. In effetti il nome deriva proprio da questo panorama che ricorda quello con cui Satana tentò Cristo con le parole “Ti darò tutto questo”. Paradossalmente la prima cosa che si vede usciti dalla funicolare e l'enorme basilica (Temple Expiatori del Sagrat Cor) completata nel 1940. Un ascensore porta sul suo tetto, dal quale un bellissimo panorama si apre verso il mare da un lato e verso le foreste boscose dell'interno. Accanto alla funicolare si trova l'entrata del Luna Park, che offre diversi tipi di attrazioni tra cui la ruota panoramica, le montagne russe e l'Hotel Kruger, una casa degli orrori con molte sorprese in serbo per gli sprovveduti. • Estate Mar-Dom 12-23; per cambi o restrizioni di orario controllare su www.tibidabo.es t 93 211 79 42 e fino a Avinguda Tibidabo, poi Tramvia Blau e funicolare Torre de Collserola (mappa 3) La torre delle telecomunicazioni di Norman Foster venne costruita nel 1992 in modo tale che i Giochi Olimpici potessero essere trasmessi in tutto il mondo. Prendendo l'ascensore esterno in vetro alto 115 metri si giunge al punto di osservazione dal quale la vista si estende per oltre 70 km. • Giu-Sett tutti i giorni 11-14 e 15.30-18; per cambi o restrizioni di orario controllare su www.tibidabo.es t 93 211 79 42 e fino a Peu del Funicular, poi funicolare fino a Valvidrera e autobus 111 CosmoCaixa Questo divertente nuovo museo delle scienze ai piedi del Tibidabo si trova in un audace edificio sotterraneo, coperto da parcheggi e spazi aperti. I maggiori principi scientifici vengono spiegati attraverso una mostra multimediale interattiva coinvolgente e divertente per tutte le età. Da non perdere il muro della geologia che mostra enormi tipi
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di roccia differenti, un gigantesco pendolo di Foucault e una riproduzione della foresta amazzonica, con tanto di animali tropicali. Un luogo perfetto per i bambini, da visitare assolutamente. • Mar-Dom 10-20 t 93 212 60 50 • C/Isaac Newton 26 e fino a Avinguda Tibidabo poi 10 minuti a piedi Monastero di Pedralbes (mappa 3) Il Monastero venne fondato nel 1326 dalla Regina Elisenda, moglie di Jaume II, e tuttora ospita una comunità di suore. Appena superata l'entrata ci si imbatte nel bellissimo chiostro su tre piani, uno dei gioielli del gotico catalano. Sulla destra la Capella de Sant Miquel ricoperta di affreschi datati 1346 ad opera dell'artista catalano Ferrer Bassa. Intorno al chiostro si trovano anche una farmacia medioevale, il refettorio del XV sec., le cucine, un ospedale rinascimentale e, ritornando verso l'entrata, la Casa Capitolare del 1419. • Mar-Dom 10-14 t 93 256 34 33 • Baixada de Monastir 9 e fino a Reina Elisenda, poi 10 minuti a piedi Colònia Güell (mappa 3) Nel tentativo di placare il malcontento dei lavoratori a Barcellona, gli industriali attivarono delle colonie operaie fuori città. Vennero progettate come comunità Cattoliche e conservatrici, dove il proprietario avrebbe provveduto al benessere del suo lavoratore nella speranza di ricevere in cambio l'astensione dalle dispute lavorative. La colonia Güell fu un altro dei grandi progetti di Eusebi Güell. Costruita fuori dal villaggio di Santa Colomna, non venne però mai portata a compimento. Gaudí lasciò il suo marchio anche in questo luogo. Progettò la chiesa, iniziando i lavori nel 1899, completandone però solo la cripta. Posizionata su una collina coperta da una pineta, è uno dei suoi progetti più audaci e «mistici», con banchi curvi, colonne inclinate e un'imponente versione in mattoni di un soffitto a volta. Essendo prive di sostegni esterni o supporti, le grandi colonne e il soffitto sono sostenuti da una tensione calcolata alla perfezione. • Tutti i giorni 10-15 t 93 630 58 07 • Santa Coloma de Cervelló e fino a Molí Nou
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ITINERARIO A PIEDI: IN GIRO PER BARCELLONA Assicuratevi di indossare un paio di scarpe comode per questo lungo giro dei quartieri periferici di Barcellona. Il Parc Joan Miró si trova davanti alla stazione metro Tarragona. Sorge al posto di un ex mattatoio e ospita l'alta scultura di 22 metri di Miró di una donna e un uccello, Dona i Ocell. Proseguite su C/de Tarragona e girate a sinistra su Plaça dels Països Catalans – una piazza in stile modernista che fu al centro di mille controversie quando venne edificata nel 1983 – per raggiungere l'entrata del Parc de l'Espanya Industrial, un intrigante mix tra un parco giochi e un'opera d'arte post-industriale, con un drago in ghisa che funge anche da scivolo per bambini e un lago per il canottaggio circondato da dieci torri. Da Plaça de Joan Péiro dall'altra parte del Parco, prendete C/de Vallespir e girate a sinistra su Traversera de Les Corts. Dopo circa 600 metri arriverete al calderone bollente dell'orgoglio catalano, conosciuto anche come Camp Nou, la casa del Barcelona FC. Subito prima dello stadio, C/de la Maternitat conduce a Plaça de Pius XII sull'Avinguda Diagonal, qui girate a destra e sulla vostra sinistra vedrete il Palau Reial de Pedralbes, fatto costruito in stile rinascimentale italiano dal mecenate di Gaudí il Conte Eusebi Güell. Oggi ospita collezioni d'Arti Decorative, Ceramiche e Moda. Degni di nota i giardini del palazzo dove si trova una fontana disegnata da Gaudí. Dietro l'angolo, su Avinguda de Pedralbes, cercate lo straordinario drago d'acciaio a guardia del cancello della Finca Güell, uno dei primi lavori di Gaudí. Alla fine di questa strada, il Monastero di Pedralbes, un bellissimo esempio di gotico catalano. Vale la pena fermarsi qui per ammirare le opere d'arte della sua chiesa e per farsi un giro intorno al delizioso chiostro su tre piani del XIV sec.
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Una lunga passeggiata fuori dal centro cittadino. Partenza: Parc Joan Mir贸 Arrivo: Monastero di Pedralbes
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SHOPPING THERAPY
ome tutte le più grandi città europee anche Barcellona ha i suoi grandi magazzini e centri commerciali, unitamente a negozi di grandi catene e outlet, molti dei quali si trovano lungo Avinguda del Portal de l'Àngel, Carrer Portaferrissa e su Plaça de Catalunya. Ma i veri punti caldi per lo shopping a Barcellona si trovano in zone più specifiche dove talenti locali – e molto alla moda – hanno aperto boutique, gioiellerie, studi di design, arredamento, arte e antichità. La Ciutat Vella è il posto ideale per trovare librerie antiquarie, negozi di antichità e belle arti sebbene non molto economici. Molte delle migliori gallerie d'arte sono su e intorno a C/Petrixol nel Barrio Gotico. Negozi di ceramiche, dalle più semplici alle più sofisticate sono sparsi in tutta la città, alcuni dei quali nascosti tra le viuzze intorno alla cattedrale. Negozi di raffinatissimo artigianato, dai mobili all’oggettistica, ai gioielli, si possono trovare nella zona del Poble Espanyol sul Montjiuc e nelle stradine intorno al Museu Picasso in C/Montcada. Il tessile ha una lunga storia in Catalogna, questo settore è stato infatti il motore della rivoluzione industriale. Da qualche anno stilisti catalani tra i quali Josep Font, Lydia Delgado e Custo, hanno ottenuto fama e successi a livello internazionale. Cercate le loro creazioni nei negozi lungo i viali dell’Eixample o nei centri commerciali lungo l’Avinguda Diagonal, accanto alle boutiques dei grandi nomi della moda.
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85 Gli amanti del lusso non dovrebbero perdere la splendida showroom modernista di Loewe su Passeig de Gràcia. Le stradine del Mercat del Born alla Ribera sono la risposta barcellonese a Covent garden, qui si possono trovare le creazioni dei giovani designer locali. Gli amanti della moda invece devono rivolgere la loro attenzione verso il Raval, il nuovo polo modistico della città.
Grandi magazzini e centri commerciali Se avete poco tempo a disposizione, Barcellona offre una serie di centri commerciali di ottimo livello per qualità e stile. Il Corte Ingles, al 14 di Plaça de Catalunya è un’istituzione a Barcellona. Qui potrete trovare cosmetici, così come abbigliamento, oggettistica per la casa, cibo e vini di qualità. Un'altra sede si trova sull’Avinguda del Portal de l’Angel al 19, specializzata in attrezzature e abbigliamento sportivo, musica e moda giovanile. Nella Zona Alta, L’Illa Diagonal (Avinguda Diagonal 554-557), è un esclusivo centro commerciale con un’ottima scelta di abbigliamento, scarpe, accessori e articoli da regalo, così come cibo e vini di primissima qualità nel seminterrato. Vicino al Centro, sul Port Vell, il Maremagnum (si raggiunge attraversando il ponte mobile di fronte al Monumento a Colombo), che raggruppa una trentina di negozi, dalla cioccolateria Xocoa ad H&M, ed è aperto sette giorni alla settimana. Stilisti e designer Josep Font, su C/de Provença 304, è famoso in tutta Europa per i suoi sofisticati e seducenti capi da donna. Se l’alta moda è quello che cerate, l’Eixample è la vostra meta. Qui si trovano Antonio Miró (C/de Consell de Cent 349), Armand Basi (Passeig de Grácia 49) e Purificación Grácia (Passeig de Grácia 21) che vi permetteranno di lasciare Barcellona vestiti di tutto punto. Ma per essere veramente alla moda bisogna indossare una t-shirt di Custo Barcelona (Plaça de les Olles 7) nel quartiere Born. Con la sua grande tradizione modernista Barcellona è un centro famoso per l’arredamento di interni, e nessun posto è migliore di Vinçon (Pas-
seig de GrĂĄcia 96) per trovare accessori ultramoderni per la cucina, il bagno e una miriade di altri oggetti alla moda che non riuscirete a capire se vi sono veramente utili o solo se li volete possedere. Al 25 di C/de Escudellers, poco dopo la Rambla, Art Escudellers espone una vasta gamma di ceramiche, cristalli, bigiotteria e altri lavori di artigianato tutti di artisti spagnoli.
Arte e antiquariato Il Boulevard dels Antiquaris, al 55 di Passeig de Gråcia, ospita circa 70 negozi, abbastanza per rendere felice anche il piÚ esigente dei collezionisti. Gemma Povo in C/dels Banys al 5, è specializzato in lampade in ferro
87 battuto e oggetti decorativi. Il Miscellanea (C/Guardia 10) è una galleria d’arte che vende dipinti ed altre originali opere dei migliori artisti underground di Barcellona come Btoy e Andrea Luschie, a prezzi abbordabili. I cacciatori d’affari dovrebbero curiosare al Mercat dels Antiquaris, che si tiene il giovedì di fronte alla cattedrale, e al mercato che si tiene nel fine settimana al Port Vell.
Mangiare e bere Il magnifico Mercat de la Boqueria sulla Rambla soddisferà tutti i palati. Ma per chi pretende di più si consiglia: la Formatgeria La Seu al 16 di C/Dagueria, che offre i migliori formaggi da tutta la Spagna; le famosissime nocciole tostate di Casa Gispert in C/Sombrerers al 23; Escribà al numero 83 della Rambla, il paradiso del cioccolato; i dolci, il miele, le marmellate, le olive e altri prodotti dalle cucine di 30 monasteri da Caelum in C/de la Palla e la Vila Viniteca, C/Agullers 7, che espone oltre mille etichette diverse di vini catalani e spagnoli.
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DINTORNI DI BARCELLONA Ci sono tantissime cose da fare e da vedere in Catalogna: passeggiare sui Pirenei, rilassarsi sulle spiagge della Costa Brava, degustare vini in antiche cantine e tutto questo a meno di 150 chilometri da Barcellona. I luoghi che vi proponiamo sono le mete più popolari e che possono essere raggiunte facilmente da Barcellona in treno o in autobus.
UN’OCCHIATA ALLA REGIONE DA VEDERE
Architettura Girona ....................88 Tarragona ...............93
Arte Figueresf ...............89 Spiagge Sitges .....................91
Parchi a tema Port Aventura ..........93 Vitigni Alt Penedèsf ...........91
Pellegrinaggio Montserratf ...........90
Girona (mappa 4) La più grande città del nord della Catalogna venne fondata dai romani, per i quali la sua posizione sulla collina vicino al fiume Onyar era perfetta per proteggere la strada che dalla Francia portava a sud. Nel corso della sua storia è stata importante come Barcellona e a testimonianza di questo periodo restano alcuni eleganti edifici all’interno delle sue mura medioevali. La Cattedrale, con la sua facciata barocca, si erge alla fine di una scalinata di 91 gradini che parte da Plaça de la Catedral. La chiesa venne edificata nel XIII sec. Al suo interno si può ammirare l’ampia navata in stile gotico, una delle più grandi al mondo. Il chiostro in stile romanico è adornato da statue che rappresentano figure dell’Antico Testamento. Nella sala del tesoro, si trova lo splendido arazzo della Creazione. Riscendendo i 91 scalini si giunge alla chiesa di Sant Feliu. La sua inconfondibile torre tronca è il risultato di un colpo di fulmine nel 1581. Questa chiesa incorpora elegantemente sia il Romanico che il Gotico che il Barocco. Accanto ad essa si trovano i Banys Arabs (Bagni Arabi), tuttora in funzione, datati XII sec., quindi molto dopo la dominazione araba sulla città. L’architetto venne sicuramente influenzato dall’arte moresca e il risultato è un originale ibrido
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Dalì costruì il suo museo sulle rovine del teatro municipale di Figueres, distrutto durante la guerra civile.
romanico-moresco. Proseguendo verso sud da Plaça de la Catedral, Carrer de la Força passa in mezzo al Call, il ghetto ebraico di epoca medioevale. Potrete respirare l’atmosfera dell’epoca al Centre Bonastruc Ça Porta, un affascinante dedalo di stanze e scale intorno ad un cortile interno che si trova nel centro del Call. Infine, per ammirare la città dall’alto, percorrete il Passeig Arquelògic dal quale, passeggiando a ridosso delle antiche mura medioevali, potrete ammirare i tetti e le guglie delle chiese della città. g da Barcellona-Sants e la Stazione Passeig de Gràcia. Figueres (mappa 4) Questa piccola città è il centro principale della parte nord della Costa Brava. Possiede un’animata Rambla, il Castell de Sant Ferran del XVIII sec., ultimo baluardo dei Repubblicani alla fine della Guerra Civile, e il Museu de l’Empordà, con reperti greci e romani e una collezione di arte catalana. Figueres però deve la sua fama per essere la città in cui nacque nel 1904 il grande ed eccentrico maestro del surrealismo Salvador Dalí. Il Teatre-Museu Dalí venne
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progettato dall’artista come monumento alla sua fantastica visione del mondo, cosa che si percepisce in ogni sua parte, dalle gigantesche uova Daliesque su muri esterni, alle bizzarre installazioni al suo interno. I dipinti esposti ripercorrono l’intera vita di Dalí, inclusi i famosi Lo spettro del Sex Appeal e Autoritratto molle con pancetta fritta. La Sala Mae West venne progettata come unico grande ritratto dell’attrice hollywoodiana: il divano a forma delle sue labbra, il camino delle sue narici e così via. Dalí morì a Figueres nel 1989, e come macabro tocco finale volle essere sepolto nel suo stesso museo. • Teatre-Museu Dalí tutti i giorni Lug-Sett 9-19.15; Ott-Giu Mar-Dom 10.30-17.30; aperto nei Lunedì festivi (prenotazione consigliata) t 97 267 75 00 g dalle stazioni Barcelona-Sants e Passeig de Gràcia Montserrat (mappa 3) Monserrat si trova 40 km a nordovest di Barcellona. Il suo nome “montagna segata”, descrive alla perfezione il suo aspetto, un blocco di roccia seghettata a 1200 metri di altezza. La leggenda vuole che qui nel IX sec. venne ritrovata la statua delle Madonna nera portata in Spagna da San Pietro. Grazie ad un miracolo non fu possibile rimuoverla dalla montagna. Così intorno ad essa venne costruito un monastero benedettino. Abbarbicata su di un lato della montagna, l’attuale Basilica risale al XVI sec., sebbene sia stata seriamente danneggiata dalla truppe napoleoniche nel 1813 e per ciò praticamente ricostruita. Montserrat oltre ad essere uno dei luoghi principali di pellegrinaggio in Spagna è il cuore spirituale della Catalogna, riuscendo sempre a mantenere la sua indipendenza dal potere di Madrid, anche sotto il periodo franchista. Al suo interno infatti la lingua usata dai monaci è ed è stata sempre il catalano. La statua della Madonna nera si trova sopra l’altare della Basilica ed è raggiungibile da una scalinata che si trova alla destra dell’entrata principale. Da non perdere il Salve Regina (vedere sotto per gli orari) o i Vespri che si tengono tutti i giorni alle 18.45, cantati dal famoso coro dei ragazzi di Montserrat, il più antico d’Europa. In uno degli edifici del Monastero si trova il Museu de Monserrat, che ospita un’interessante collezione di reperti archeologici, artefatti religiosi, dipinti e sculture di El Greco, Caravaggio, Picasso, Dalí e altri artisti catalani. Ma la cosa forse più bella da fare a Monserrat sono le passeggiate sui sentieri che partono dal Monastero e che offrono splendidi panorami delle montagne circostanti. Sì può anche salire con la funicolare fino all’eremo di San Joan e da qui con una passeggiata di un’o-
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ra giungere a Sant Jeroni, vicino la cima, da dove si gode di una vista spettacolare sui pinnacoli di Montserrat. • Basilica aperta tutti i giorni 7.30-20; messa con coro: Lun-Sab 13, Dom 12. • Museu de Montserrat tutti i giorni 10-15 t 93 877 77 77 (ufficio turistico) e da Espanya a Aeri de Montserrat (linea 5), poi funivia Alt Penedès (mappa 5) ) La zona dei vini per antonomasia in Catalogna è l’Alt Penedès ad appena 50 km da Barcellona. Qui si producono alcuni dei migliori rossi di Spagna ed anche la famosa Cava, la versione iberica dello champagne. Se si vuole visitare i vigneti, la cosa migliore è usare la macchina. Il centro principale della zona è Vilafranca del Penedès, dove ci si può fare un’idea sui vini catalani al Museu del Vi (Museo del vino, Plaça Jaume I 1). Qui ogni prima settimana di ottobre si svolge un festival del vino per celebrare la vendemmia. Pochi chilometri più a nordovest si trova la Bodegas Torres, il primo produttore della zona. Ma se si è giunti qui per la Cava allora bisogna dirigersi alla vicina Sant Saturni d’Anoia, dai cui vigneti circostanti viene quasi tutta la produzione nazionale. Appena fuori dal paese si trova il vitigno Caves Codorníu, molto rinomato non solo per i suoi vini ma anche per il suo edificio in stile modernista progettato nel tardo XIX sec. da Puig i Cadafalch. • Museo del vino t 93 817 0036 • Bodegas Torres: visite Lun-Sab 9-17, Dom 9-13 t 93 817 74 87 o www.torres.es • Caves Codorníu: visite Lun-Ven 9-17; Sab-Dom fino alle 13 t 93 8913342 o reserves@codorniu.es • Per maggiori dettagli su altri vitigni e orari di visita (essenziale la prenotazione) chiamare l’ufficio turistico di Vilafranca del Penedès, t 93 8920358, C/Cort 14 g da Barcellona-Sants o la stazione di Plaça de Catalunya per Sant Saturni d’Anoia e Vilafranca del Penedès Sitges (mappa 5) Sitges, 40 km a sud di Barcellona sulla Costa Daurada è una delle spiagge più frequentate della Spagna mediterranea, ed è famosa per la sua incredibile vita notturna. La città divenne famosa nel 1890, quando il pittore modernista Santiago Rusiñol vi portò il suo studio, imitato in seguito da molti altri artisti barcellonesi. La seconda ondata di popolarità si ebbe negli anni ’60 quando si guadagnò la fama di città del divertimento sfrenato. La città è meta di ogni tipo di personaggi, dai barcellonesi più alla moda alle famigliole in vacanza, ed è nota per essere la spiaggia gay tre le più frequen-
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tate d'Europa. Di giorno l'azione si svolge sulle nove spiagge cittadine che possono essere raggiunte tutte con una camminata lungo il Passeig Maritim, ma se la vita da spiaggia non fa per voi la città ha altre cose da offrire. Al termine del lungomare cittadino si giunge alla chiesa barocca di Sant Bartolomeu i Santa Tecla (XVII sec.) vicino alla quale, in C/Fonollar, una via con graziose casa bianche, si trova il Museu Cau Ferrat, in quello che fu lo studio di Rusiñol. In esposizione molti dipinti dell'artista, più una serie d’altre opere e oggetti d'arte che facevano parte della sua collezione. Nel vicino Museu Maricel del Mar, in mostra opere dell'epoca medioevale ed una bella collezione di ceramiche catalane. • Musei Luglio-fine Sett. Mar-Sab 9-14 16-17, Dom 10-15, Resto dell'anno Mar-Sab 9.30-14 15.30-18.30, Dom 10-15 t 93 894 42 51 (Ufficio turistico) C/Sinea Morera 1 g treno da Barcellona stazioni di Sants e Passeig de Gràcia
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Tarragona (mappa 5) Tarragona venne fondata dai Romani nel III secolo a.C., ed era la loro città più importante in questa parte della Spagna. Come e più che a Barcellona qui si trovano molte rovine dell'epoca romana. Affacciato sul mare si trova l'Amfiteatre, un tempo sede dei combattimenti tra gladiatori. Amanti degli sport romani si potevano trovare anche al Circ Roma, le cui rovine si trovano sopra l'anfiteatro. Qui si tenevano invece le corse con i carri. A sud est della città vecchia si trova il Museu Nacional Arquelògic, con un'ampia collezione di ritrovamenti d'epoca romana, incluso un gruppo di splendidi mosaici. Il biglietto dà accesso anche alla Necropolis, nella parte ovest della città. Il centro di Tarragona è uno splendido intreccio di vie medioevali, le cui case sono in parte costruite con muratura dell'epoca romana, che conducono alla grande Cattedrale (XII-XIII sec.). La facciata è un mix di romanico e gotico, così come il chiostro fatto di archi gotici e capitelli romanici. Dalla Cattedrale una passeggiata lungo Passeig Arquelògic offre viste splendide del mare, della città, delle mura romane e di quelle costruite dagli inglesi durante la guerra di successione spagnola, duemila anni dopo. • La Tarragona card offre accessi gratuiti o scontati ad oltre 100 siti, sconti in ristoranti e negozi e corse gratis sui trasporti. In vendita all'Ufficio del Turismo, la carta è valida per due giorni al prezzo di 15 € ed è consigliata se si vuole vedere tutto in città. t 977 250795 • C/Major 39 g da Barcellona stazioni di Sants e Passeig de Gràcia Port Aventura (mappa 5) Vicino alla spiaggia di Salou, questo parco tematico offre alcune delle giostre più divertenti al mondo, incluso il famigerato Furius Baco, la più veloce montagna russa d'Europa. Lo scopo del parco è quello di educare e divertire allo stesso tempo, con attività che combinano informazioni culturali e tecnologie all'avanguardia. Si suddivide in “villaggi” che rappresentano il Far West americano, la Polinesia, la Cina, il Mediterraneo e il Messico, tutti con giostre, mostre e ristoranti a tema. Oltre alle montagne russe da non perdere le cascate nel Far West, i fondali marini della Polinesia, le rovine Maya del Messico, e i rilassanti villaggi di pescatori del mediterraneo con i tipici piatti a base di pesce. t 902 20 22 20 g da Barcellona stazioni di Sants e Passeig de Gràcia
Barcellona a tavola Comparati a quelli di altre città europee, i ristoranti a Barcellona sono tutti a buon prezzo. A pranzo chiedete del menù del dia, due o tre piatti più pane e vino ad un prezzo sorprendentemente basso. I seguenti consigli danno un'idea su quanto si possa spendere a testa per una cena bibite escluse. 1 = economici 2 = 30–40 euro 3 = sopra i 40 euro
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BARCELLONA A TAVOLA LA RAMBLA E CIUTAT VELLA
Cafe de L’Academia d Jaume I Carrer Lledó 1 t 93 315 00 26 Lun-Ven 13-16 e 20.3023.30 2 All'apparenza può sembrare un locale costoso, ma questo ristorante di cucina catalana moderna è uno dei migliori locali nel rapporto qualità prezzo di tutto il Barrio Gotico. In estate, chiedete uno dei tavoli a lume di candela nella bella piazzetta. Prenotazione consigliata. Cal Pep d Jaume I Plaça de les Olles 8 t 93 310 79 61 Lun- 20-23.45, Mar-Ven 13.15-16 e 20-23.45, Sab 13.30-16 2–3 Per molti intenditori questo piccolo tapas bar serve i migliori frutti di mare di Barcellona. Andateci presto per trovare un posto al bancone e ammirare chef al lavoro. Can Culleretes d Liceu C/Quintana 5
t 93 317 64 85 Mar-Sab 13.30-16, 2123, Dom 13.30-16. Chiuso a Luglio 2 Il ristorante più antico di Barcellona venne fondato nel 1786. Superba cucina tradizionale catalana. Gli espinacs a la catalana (spinaci leggermente fritti in olio d'oliva, pinoli, pancetta, uvetta e aglio) sono spettacolari. Prezzi ragionevoli. Comerç 24 d Jaume I C/Comerç 24 t 93 319 21 02 Mar-Sab 13.30-15.30, 20.30-00.30 Prenotazione consigliata 3 Scoprite l'onda nuova della cucina catalana in questo ristorante alla moda dove accostamenti e presentazione sfidano l'immaginazione. Cuines Santa Caterina d Jaume 1 Avda Francesc Cambó t 93 268 99 18 Dom-Merc 13-16 e 2023.30, Giov-Sab 13-16 e 20-00.30 2 Questo ristorante si trova
all'interno dello splendido mercato coperto di Santa Caterina, dove vengono reperiti tutti gli ingredienti freschissimi per l'eccellente cucina Mediterranea. Dal pesce crudo alle insalate alla pasta, qui si trova tutto. Non è possibile prenotare, perciò è meglio arrivare alcuni minuti prima dell'orario di apertura. Els Quatre Gats d Catalunya, Urquinaona C/Montsió 3bis t 93 302 41 40 Tutti i giorni 13-01.00 Bar 10-02.00 2–3 Un monumento modernista: si trova in un palazzo
Il menù dell’Els Quatre Gats
BARCELLONA A TAVOLA
in C/Montcada 2 specializzata in tapas.
di Puig i Cadafalch ed un tempo era frequentato da artisti del calibro di Ramon Casas e Santiago Rusiñol. Sul menù un disegno di Picasso. Barcafé e buon ristorante catalano nel retro. La Bodega de Palma d Jaume I C/ San Palma de Just t 93 315 06 56 Lun-Ven 20.30-23, Sab 11-23 1 Questa caratteristica taverna è il posto ideale per provare il pà amb tomaquet (pomodoro strofinato su pane con olio d'oliva). Ordinate un piatto di formaggi e affettati locali bagnando il tutto con del vino alla spina. La Xina d Liceu C/Pintor Fortuny 3 t 93 342 96 28 Tutti i giorni 13-16 e 20-23.30 2 Per uscire dalla cucina catalana, questo ristorante cinese serve deliziosi piatti asiatici in un ambiente alla moda. Menù del dia a 15 €.
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La Xina
Les Quinze Nits d Liceu Plaça Reial 6 t 93 317 30 75 Tutti i giorni 13-15.45, 20.30-23.30 2 Un moderno approccio alla cucina spagnola e catalana. Arrivare presto per evitare la fila. Pla d Liceu, Jaume I C/Bellafila 5 t 93 412 65 52 Tutti i giorni 19.30-mezzanotte 2 L'est incontra l'ovest in questo bel locale che offre piatti locali insieme a piatti asiatici e del medio oriente. Esiste una filiale (chiamato Re-Pla)
Senyor Parellada d Jaume I C/ Argenteria 37 t 93 310 50 94 Tutti i giorni 13-16 3 2020-mezzanotte 2 Un bistrò frequentatissimo che serve eccellente cucina catalana con una grande lista di vini. Da provare la Botifarra e le sardine grigliate. Taller de Tapas d Liceu Plaça Sant Josep Oriol, 9 t 93 301 89 20 Lun-Giov 8.30-mezzanotte, Ven-Sab 8.30-01.00, Dom 12-mezzanotte 2 Una buona iniziazione al tapeo questo ristorante che vanta un menù vasto con deliziosi bocconcini che escono dalla sua scintillante cucina a vista. Altra sede in C/L'Argenteria 51.
EL RAVAL Au Port de la Lune d Liceu Plaça Sant Galdric t 93 270 38 19
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BARCELLONA A TAVOLA
Au Port de la Lune Lun-Merc 13.30-16, Giov-Sab 13.30-16, 21mezzanotte 2 Questo bistro chic serve piatti classici della cucina francese, dal paté alle ostriche così come succulente bistecche con patate fritte. Bar Ra d Liceu Plaça de la Gardunya 3 t 93 423 18 78 Tutti i giorni 10-16 e 21.30-mezzanotte 2 Questo originale ristorante alle spalle del mercato della Boqueria offre cucina Mediterranea sulla sua terrazza. Se si vuole trovare posto, soprattutto a pranzo, conviene non
Agua arrivare troppo tardi. La Gardunya d Liceu C/Jerusalem 18 t 93 302 43 23 Lun-Sab 13-16, 20-mezzanotte 2–3 Alle spalle della boqueria, questo locale del XIX sec. è famoso per utilizzare solo alimenti freschissimi. Ottima la paella. Mama Café d Catalunya, Liceu C/Doctor Dou 10 t 93 301 29 40 Lun 13-16, Mar-Sab 1316 e 20-00.30 2 Nel cuore del Raval, questo café offre piatti sani, creativi ed esotici fatti
con ingredienti freschi presi nel vicino Mercato della Boqueria. Arredamento elegante ma informale. Mesón David d Paral.lel C/Carretes 63 t 93 441 59 34 Mart-Dom 12.30-16, 2001.00 2 Questo ristorante, particolarmente affollato al sabato, è famoso per feste di compleanno e addii al nubilato. Andateci armati di appetito e senso dell’umorismo. Silenus d Catalunya C/dels Angels 8 t 93 302 26 80
BARCELLONA A TAVOLA Lun-Sab 13-16, 20-23.30 (chiuso il Mercoledì sera) 2 Questo bel ristorante vicino al MACBA offre un menù ricercato basato su ricette catalane e spagnole.
LUNGOMARE Agua d Ciutadella– Vila Olímpica Pg. Marítim de la Barceloneta 30 t 93 225 12 72 Tutti i giorni 13-15.45 e 20-mezzanotte 2 Uno dei migliori ristoranti della zona del villaggio olimpico, dove si possono gustare ottimi piatti di pesce con vista sul Mediterraneo. Bestial d Ciutadella– Vila Olímpica C/Ramón Trias Fargas 30 t 93 224 04 07 Tutti i giorni 13-15.45 e 18-00.30. Chiuso domenica sera 2 Si cena sotto le pinne del famoso pesce di Frank Gehry in questo ristorante che offre deliziosi piatti di
pasta, insalate e cucina mediterranea in genere. Els Pescadors d Poble Nou Plaça Prim 1 t 93 225 20 18 Tutti i giorni 13-15.45 e 20-mezzanotte 3 Situato in una bella piazzetta nell’antico villaggio di pescatori di Poble Nou, offre pesce fresco cucinato nella migliore tradizione catalana. Set Portes d Barceloneta Passeig Isabel II 14 t 93 319 30 33 Tutti i giorni 13-01.00 3 Ristorante alla moda rimasto praticamente
Bestial
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identico dal 1936, anno dell’apertura. Offre una vasta serie di specialità catalane e paella di tutti i tipi. Si consiglia la prenotazione. Somorrostro d Barceloneta Sant Carles 11 t 93 225 00 10 Dom14-16, Lun-Sab 20-23.30 3 Godetevi la moderna cucina fusion a base di pesce in questo ristorante della Barceloneta. In estate da provare il menu serale ad un ottimo prezzo. Torre del Altamar d Barceloneta Pg. Joan de Borbó 88 t 93 221 00 07 Lun-Sab 13-15.30 e 2123.303 Deliziatevi con il migliore pasto della città prenotando un tavolo in questo ristorante situato a 75 metri di altezza, in cima alla Torre della funivia di Sant Sebastiá. La cucina è spettacolare come la vista a 360° che vi si gode.
100 BARCELLONA A TAVOLA POBLE SEC E MONTJUÏC
EIXAMPLE E GRÁCIA
Elche d Paral.lel C/Vila i Vila 71 t 93 441 30 89 Lun-Ven 13-16.30 e 20mezzanotte; Sab-Dom 13-01.00 3 Ristorante specializzato in paellas, dalla Valenciana a quella di pesce, alle varietà catalane a base di carne ai piatti vegetariani a base di riso.
Alkimia d Sagrada Família C/Industria 79 t 93 207 61 15 Lun-Ven 13.30-15.30 e 20.30-23.30 3 Lo chef Jordi Vilà ha guadagnato la prima stella Michelin per la sua ricerca all'avanguardia sui piatti della tradizione catalana.
La Bella Napoli d Paral.lel C/ Margarit 12 t 93 442 50 56 Mar-Dom 13.30-16 e 20.30-mezzanotte 1 Chiassoso e sempre pieno. I suoi fans dicono che qui si mangi la miglior pizza della città servita, insieme a pasta ed insalate, da simpatiche cameriere italiane. Quimet y Quimet d Paral.lel C/ Poeta Cabanyes 25 t 93 442 3142 Lun-Ven 12-16 e 19.3022.30, Sab 12-16 2 Questo piccolissimo loca-
Quimet y Quimet
le ha fans sparsi in tutto il mondo. I Montaditos (tartine) sono superbi così come la selezione di vini locali. Si sta solo in piedi ma ciò contribuisce a rendere questa esperienza unica. Tapioles 53 d Paral.lel C/Tapioles 53 t 93 329 22 38 Mar-Sab 21-23.30 2 Questo piccolo “club gastronomico” offre un menù con specialità italiane, greche e spagnole tutte preparate con i migliori ingredienti. Prenotazione consigliata.
Bilbao d Fontana, Diagonal C/ Perill 33 t 93 458 96 24 Lun-Sab 13-16 e 21-23 3 Cucina Basca di primordine, in questo locale molto frequentato dai barcellonesi. Botafumeiro d Fontana C/Gran de Gràcia 81 t 93 218 42 30 Tutti i giorni 13-01.00 3 Deliziatevi con i crostacei nel ristorante più esclusivo della città. Casa Calvet d Urquinaona C/Casp 48 t 93 412 40 12
BARCELLONA A TAVOLA 101 Lundi à samedi de Lun-Sab13-15.30 e 20.30-23 3 Si trova all'interno di uno dei primi palazzi di Gaudí. L'attenzione per i dettagli, dai bicchieri di cristallo, agli arazzi, ai piatti sontuosi fanno di questo ristorante uno dei migliori della città. El Giardinetto d Grácia La Granada del Penedès 22 t 93 218 75 36 Lun-Sab 13.30-16.30, 20.30-01.30; chiuso il sabato a pranzo 3 Aperto nei primi anni ’70, questo originale ristorante è uno dei migliori esempi del design creativo catalano. La cucina comunque è rigorosamente italiana: deliziose paste, insalate, risotti e dolci fatti in casa. El Glop d Fontana, Joanic C/Sant Lluís 24 t 93 213 70 58 Tutti i giorni 13-16, 20-01.00 1–2 Frenetica e popolarissima, questa taverna è specializzata in carne alla
griglia. Ottimo posto anche per le torrades (bruschette). Un’altra filiale si trova in C/Casp 21. Alta teberna Paco Merlago d Tutti i giorni 13-16 e 20-00.30 2–3 Tapas di gran qualità e le “mezze porzioni” hanno decretato il successo di questo ristorante. L'arredamento è minimal e alla moda; la clientela, incluse le celebrità, sempre elegantissima. Tragaluz d Diagonal Passatge de la Concepció 5 t 93 487 01 96 Tutti i giorni 13.30-16 e 20.30-mezzanotte 3 Il luogo dove gustare superba cucina mediterranea in un'elegante villa del XX sec.
INTORNO A BARCELLONA Asador de Aranda e Tibidabo Avinguda Tibidabo 31 t 93 417 01 15 Lun-Sab 13.30-16.30,
20-23, Dom 13.30-16 3 Spettacolare filiale della famosa braceria castigliana. Preparatevi a ingozzarvi di carni succulente in un’elegante palazzina modernista. Can Travi Niou d Horta C/Jorge Manrique t 93 428 03 01 Lun-Sab 13.30-16 e 20.30 23, Dom 13.30-16 3 Piatti tradizionali catalani serviti in una bellissima masia (masseria). D'estate prenotate un tavolo in giardino. La Venta e Tibidabo, puis tramvia Blau Plaça Doctor Andreu 1 t 93 212 64 55 Lun-Sab 13.30-15.15, 21-23.15 3 Accanto alla funivia del Tibidabo, questa è probabilmente l'unica possibilità di mangiare bene prima di infilarvi nel mondo degli snack del lunapark in cima alla montagna. Le grandi finestre offrono una vista splendida.
LA CUCINA CATALANA el mondo gastronomico, la parola alla catalana indica un piatto che probabilmente conterrà pomodori, melanzane, fagioli bianchi, abbondante aglio, risultando molto gustoso e legato ai sapori della terra.
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Mangiare… Molti piatti classici catalani sono facili da cucinare a casa. Per fare gli espinacs a la catalana, basta friggere rapidamente degli spinaci in olio d’oliva con uvetta, pinoli e servire. Per un assaggio del famoso pa amb tomàquet – emblema regionale tanto quanto il Barcellona FC – prendere un pomodoro molto maturo, tagliarlo in due, e strofinarlo su di una fetta di pane, di solito tostato, fino a farlo divenire una poltiglia. Per finire aggiungere un po’ di olio e di sale. Per sapori più vigorosi, preparate un piatto di salsiccia e fagioli a la catalana, preferibilmente usando la botifarra, tipica salsiccia della zona. Scaldate in una casseruola un po’ d’olio d’oliva, aggiungendo 2 cipolle finemente tritate e 250 grammi di pancetta magra. Quando le cipolle si saranno dorate, aggiungere 1 chilo di fagioli bianchi e un paio di grosse botifarra negre, o salsicce di sanguinaccio, sfumando il tutto con un bicchiere di vino bianco. Aggiungere un ciuffo di menta, una foglia d’alloro, altri 250 grammi di pancetta, sale, pepe, una punta di zucchero e cuocere a fuoco lento fin quando i fagioli non si saranno ammorbiditi. Aggiungere un bicchierino di anisetta e uno di moscato prima di servire. Un'altra versione prevede di rosolare
103 un chilo di salsicce in olio di oliva per poi toglierle dalla padella, dove verranno aggiunti due cucchiai di farina o pangrattato, un cucchiaio di pomodoro concentrato, un bicchiere di vino bianco ed uno di brodo. Lasciar cuocere il tutto per 10 minuti per poi passarlo. Sbiancare 24 spicchi d’aglio, ripassare le salsicce nella padella con l’aglio, un mazzetto di odori ed un poco di scorza d’arancio. Coprire le salsicce con la salsa e cuocere a fuoco lento per mezz’ora. Il risultato sarà delizioso e si accompagnerà perfettamente ad un bicchiere di corposo vino rosso catalano.
… e bere Negli ultimi anni i produttori catalani di vino hanno iniziato a ricevere riconoscimenti a livello internazionale per il loro approccio innovativo alla vinificazione. I più famosi vengono dalla zona del Penedès. Dopo la sua partnership con l’azienda vinicola Jean León, Miguel Torres ha introdotto il cabernet e lo chardonnay nelle sue produzioni, apportando la consistenza e forza delle produzioni del nuovo mondo a quella catalana. Da provare il superbo Cabernet Mas la Plana o lo Chardonnay Milmanda. Penedès è anche famosa per la Cava, prodotta da una combinazione di tre vitigni locali, la Parellada, il Macabeo e lo Xarello. Questo vino, slanciato, secco e frizzante, abitualmente bevuto come aperitivo, venne prodotto per la prima volta alla fine dal XIX sec. da Manuel Raventós nella sua tenuta Codorníu dopo che questi aveva lavorato nella regione dello Champagne in Francia. Comparate il Cava Codorníu con il Juvé y Camps o il Segura Viadas e decidete quale dei tre è migliore per il vostro palato. La regione del Penedès è in competizione con altre aree a denominació d’origen come la Costas del Segre, la Conca de Barberá e il Priorat. Le notti fredde e i giorni caldi delle montagne del Priorat, vicino Tarragona, sono responsabili di grandi e famosissimi rossi come lo Scala Dei e il Rocafort de Queralt.
Vita notturna Dall’opera sulla Rambla ai rave nel Raval, la vita notturna di Barcellona offre moltissimo. Il modo migliore per scoprire quello che si può fare è consultare il settimanale Guía del Ocio, la versione catalana di Time Out oppure la rivista in lingua inglese Barcelona Metropolitan, che si trova nei bar e negli alberghi. Inoltre i quotidiani La Vanguardia e El Pais ospitano una sezione dedicata agli eventi in città. Anche l’ufficio del turismo da informazioni su concerti ed eventi di cui, nella sede di Plaça de Catalunya, si possono acquistare i biglietti.
106 VITA NOTTURNA MUSICA E TEATRO Gran Teatre del Liceu d Liceu la Rambla 51 t 93 485 99 00 Visite guidate Lun-Sab ore 10 Visite senza guida Lun-Sab 11-30, 12.20, 13 Il teatro dell’opera del XIX sec., distrutto da un incendio nel 1994 è stato ricostruito e trasformato in un teatro tecnologicamente all’avanguardia, sebbene l’auditorium abbia mantenuto il suo aspetto originale. Qui si esibiscono i grandi nomi della musica e vengono rappresentate le più importanti opere. L’Auditori d Marina ou Monumental Lepant 150 t 93 247 93 00 Casa dell’Orchestra Sinfonica di Barcellona e dell’Orchestra Nazionale Catalana, questo nuovo enorme teatro è dotato di un’acustica superba. Qui si tengono concerti di musica classica così come di moderni compositori catalani e alle volte di jazz. Mercat de les Flores d Espanya, Poble Sec
Plaça Margarida Xirgu C/Lleida 59 t 93 426 18 75 Nell’ex mercato dei fiori è stata creata una struttura di tre sale per musica teatro e danza. È la colonna portante della nuova Ciutat del Teatre, che include la spettacolare casa del Institut del Teatre, l’Accademia Catalana delle Arti dello Spettacolo. Palau de la Música Catalana d Urquinaona C/Sant Francesc de Paula 2 t 90 247 54 85 Visite guidate tutti i giorni 9-15.30. Si consiglia di comprare i biglietti in precedenza presso il Ticket office del Palau de la Música. Lo splendido teatro modernista di Domènech i Montaner’s offre un indimenticabile scenario per concerti di musica classica e corali eseguiti del coro Orfeó Català. Palau Sant Jordi Bus 50 Passeig Olímpic 57 t 93 426 20 89 Mega concerti di ogni genere dalla classica al
pop in questo palazzo costruito per le olimpiadi del 1992 Sala Razzmatazz d Marina C/ Almogàvers 122 t 93 320 82 00 I più famosi artisti rock e pop nazionali ed internazionali si esibiscono in questo locale nel cuore del Poble Nou. Dopo i concerti si trasforma in un nightclub. Teatre Nacional de Catalunya d Glòries ou Monumental Plaça de les Arts 1 t 93 306 57 00 Visite guidate Mar, Giov 10-15 t 93 306 57 49 Questo teatro ospita drammi e spettacoli di danza di artisti catalani, spagnoli ed europei.
BAR E MUSICA DAL VIVO Antilla BCN Latin Club d Hospital Clinic, Urgell C/Aragó 141 t 93 451 21 51 Salsa proposta da band caraibiche e latine. Se non sapete ballare, i maestri del locale sono a vostra disposizione.
VITA NOTTURNA 107 Bikini d Les Corts, Maria Cristina Diagonal 547 t 93 322 08 00 Chiuso il Lun e Mar Performances eclettiche che vanno dalla latinoamericana allo swing. Nightclub dopo i concerti. Café del Sol d Fontana Plaça del Sol 16 t 93 415 56 63 Incantevole bar su due piani a Grácia. Tavolini sulla piazza. El Foc d Barceloneta Pg. Joan de Borbó 66 t 93 224 11 53 Bar rilassato della Marina. Qui si servono cocktails e piatti gustosi. A volte musica dal vivo El Tablao de Carmen d Espanya C/Arcs 9, Poble Espanyol t 93 325 68 95 Chiuso il lunedì Un tradizionale tablao flamenco con musica dal vivo e balli. Essenziale la prenotazione. Ginger d Jaume I C/Palma de Sant Just 1/Lledó 2
t 93 310 53 09 Tapas sfiziose a una vasta selezione di vini e cavas. Atmosfera rilassata in un ambiente classico. Harlem Jazz Club d Jaume I C/Comtessa de Sobradiel 8 t 93 310 07 55 Chiuso il Lunedì Jazz, ritmi latini ed africani nel cuore del quartiere medioevale. Jamboree d Liceu Plaça Reial 17 t 93 301 75 64 Concerti di jazz, funk e blues. Nightclub dopo le esibizioni delle band. Jazz Si Club d Sant Antoni C/Requesens 2 t 93 329 00 20 Tutti i concerti iniziano alle 20.30 Accanto alla scuola di musica, questo piccolo bar offre tutte le sere concerti jazz blues e flamenco. Entrata con consumazione. La Filharmonica d Diagonal C/Mallorca 204 t 93 451 50 43 Jazz country-blues e un
tocco di swing in questo Pub all’inglese. Per il pranzo della domenica di serve il roastbeef. London Bar d Liceu C/Nou de la Rambla 34 t 93 318 52 61 Chiuso il lunedì Storico pub alle spalle della Rambla. Tra i suoi clienti famosi, Picasso e Miró. Luz de Gas d Diagonal C/Muntaner 246 t 93 209 77 11 Incantevole vecchio teatro, dove si può ascoltare soul, funk, blues e jazz, tradizionale e moderno. Marsella d Liceu C/Sant Pau 65 t 93 442 72 63 Chiuso la domenica Una fantastica reliquia dai bei tempi “licenziosi” del Barrio Cino. Specializzato in assenzio. Mirablau e Tibidabo, puis Tramvia Blau Plaça Doctor Andreu t 93 418 58 79 Una buona sosta sulla strada per il Tibidabo. La terrazza lo rende un bar molto popolare d'estate.
108 VITA NOTTURNA Movie d Pg. de Gràcia C/Roger de Flor 50 t 93 467 5481 Questo locale polifunzionale proietta film classici in prima serata per poi trasformarsi in un sofisticato lounge bar.
Schilling d Liceu, Jaume I C/Ferran 23 t 93 317 67 87 Uno dei locali più famosi della città per gli aperitivi, questo bar/café è frequentatissimo notte e giorno.
Negroni d Universitat C/Joaquín Costa 46 t 661 361 067 In una strada zeppa di bar e nottambuli, questo piccolo locale si distingue per la qualità dei suoi cocktails e l'arredamento trendy ma raffinato.
Tinta Roja d Poble Sec C/Creu dels Molers 17 t 93 443 3243 Chiuso Dom-Mar Arredato con un mix di divani e poltrone, questo club di cabaret emana vibrazioni underground. Luci soffuse, clientela di artisti e un'ottima lista di drink. Sporadiche performance che vanno dal tango agli acrobati da circo.
Palau Dalmases/ Espai Barroc d Jaume I C/Montcada 20 t 93 310 06 73 Chiuso domenica e lunedì In un glorioso palazzo barocco, questo bar serve cocktails con musica classica in sottofondo. Sala Apollo d Paral.lel C/Nou de la Rambla 113 Superbo locale per concerti rock, pop, e jazz moderno di artisti da tutto il mondo.
percorse da nottambuli a volte molesti. Angels and Kings d Poble Nou Hotel ME, C/Pere IV 272 t 93 367 2050 Situato in un nuovo lussuoso hotel, questa è la versione in piccolo del famoso nightclub di Chicago ed è frequentato da giovani di tutte le nazionalità. Baja Beach Club d Ciutadella– Vila Olímpica Passeig Marítim t 93 225 91 00 Licenziosa disco sulla spiaggia con staff vestito in modo succinto e gruppi di singles in cerca di una notte folle.
NIGHTCLUB Barcellona è una città che non dorme mai, i suoi club non si riempiono prima dell'una, e molti sono ancora aperti alle 6 del mattino. A volta capita dover far la fila per entrare. I drink sono cari ma molto più grandi che nelle altre città europee. I rumori della vita notturna stanno diventando un grosso problema a Barcellona e le strade sono
CDLC d Ciutadella– Vila Olímpica Passeig Marítim 32 t 93 224 04 70 Club alla moda sulla spiaggia frequentato dalla ricca borghesia cittadina. La terrazza è il posto migliore dove godersi la brezza serale. City Hall d Catalunya Rambla de
VITA NOTTURNA 109 Catalunya 2–4 t 93 317 21 77 Aperto tutte le sere dalle 23 Popolare nightclub che offre house music ad una clientela “estasiata”. Piccola terrazza esterna dove potersi rilassare.
Elephant d Palau Reial Pg. dels Til.lers 1 t 93 334 0258 In questo elegante club la “bella gente” va per guardare e farsi guardare, ballando sulla pista in stile arabico.
Ven-Sab dalle 00.30. Musica dal vivo quasi tutte le sere. Chiamare per la programmazione Dopo i concerti i ritmi salgono in questo locale sempre alla moda che si trova in una vecchia sala da ballo.
Club Catwalk d Ciutadella– Vila Olímpica C/Ramón Fargas t 93 221 6161 Sebbene sia giovane e trendy questo club è uno dei meno pretenziosi della Villa Olimpica e pone l'accento sulla dance music di qualità senza seguire le mode dei momento.
Moog d Liceu, Drassanes C/Arc del Teatre 3 t 93 301 7282 Uno dei locali più caldi della città: una disco anni ’70 al primo piano, e una pista power house e techno a quello inferiore.
Otto Zutz e Gràcia C/Lincoln 15 t 93 238 07 22 Chiuso Dom-Mar I suoi tre piani sono frequentati dai clubbers più raffinati della città, molti studenti e, all'ultimo piano, VIP.
Nitsa Club – Apolo d Paral.lel C/Nou de la Rambla 113 t 93 318 9917
PRENOTATE IL VOSTRO POSTO I biglietti possono essere acquistati chiamando direttamente i teatri, ma molte persone si servono di uno dei tanti servizi di biglietteria. La Telendrada è un servizio della Caixa de Catalunya. Al punto Telentrada nell'ufficio turistico di Plaça de Catalunya, si possono
acquistare le rimanenze di biglietti teatrali fino a 3 ore prima dell'inizio dello spettacolo spesso a prezzi scontati. (numero di telefono) o prenotare su www.telentrada.com. La Caixa, un’altra banca di Barcellona, offre il Servi-Caixa. Si possono acquistare biglietti in macchine
poste all'interno di molte filiali della banca, telefonando (numero di telefono) oppure su www.serviticket.com. Anche al pianterreno della FNAC di Plaça de Catalunya si trova un ticket office. Potete anche chiedere biglietti alla reception del vostro albergo.
Informazioni utili Aeroporti Bagni pubblici Clima Dogana Emergenze Feste pubbliche FormalitĂ d'entrata Fuso orario Guidare Lingua Mance Noleggio biciclette Oggetti smarriti Questioni di soldi Salute Sicurezza Taxi Telefono Trasporti pubblici Uffici del turismo Uffici postali Visitatori disabili Voltaggio
112 112 112 113 113 113 114 114 114 115 115 115 116 116 117 117 117 117 118 119 119 120 120
112 INFORMAZIONI UTILI Aeroporti L'aeroporto Prat di Barcellona si trova a 12 km a sud della città. I tre vecchi terminal A, B e C sono stati uniti e chiamati T2. Il nuovo terminal (T1), operativo dall'estate 2009, può essere raggiunto prendendo una navetta dalla stazione dei treni dell'aeroporto (10 minuti) o dall’uscita del T2. Al momento di andare in stampa il nuovo terminal serve il gruppo Star Alliance, accertatevi sempre però da quale terminal parte il vostro volo. In tutti i terminal si trovano bar, ristoranti, banche, giornalai, punti di informazione, sale VIP e negozi duty-free. Una metro che collega l’aeroporto alla città è in fase di costruzione. All’uscita dei terminal si possono prendere Autobus che partono ogni 10 minuti, dalla 9 alle 01.00, per Plaça de Catalunya. Il tragitto è di circa 30 minuti. C’è anche un servizio di treni che arrivano alle stazioni Sants e França. Il treno è più economico ma meno frequente e obbliga ad una breve passeggiata dai terminal, attraverso una serie di scale e tappeti mobili. Il taxi costa circa 25 € più un piccolo sovrapprezzo per i bagagli. Anche i taxi si trovano all’uscita dei terminal. t 90 240 47 04, per informazioni sull’aeroporto oppure www.aena.es. Bagni pubblici Non troverete molti bagni pubblici a Barcellona (e se li troverete non saranno in ottime condizioni, siete avvertiti). Fortunatamente i proprietari di bar e café non fanno molti problemi nel farvi usare i loro servizi se ordinate qualcosa al bancone. In alternativa sfruttate i bagni di musei, gallerie e ristoranti, che spesso sono molto puliti. Clima Questa città gode di un bel clima mediterraneo. La tarda primavera così come i primi mesi dell’estate e l’autunno possono essere gradevolmente freschi, sebbene ci sia sempre il rischio di un acquazzone stagionale. Luglio e Agosto sono di solito molto caldi e umidi, con temperature massime intorno ai 37°. Gli inverni sono spesso soleggiati, anche se molto freddi, a ricordare che Barcellona si trova vicino ai Pirenei. t 807 170 365 per informazioni sul clima.
INFORMAZIONI UTILI 113 Dogana Sono applicate le regole della UE. Turisti di 17 anni e oltre, provenienti da un paese extra-europeo possono importare senza pagare tasse fino a 200 sigarette, un litro di alcool con gradazione oltre i 22°, 2 litri di alcool con gradazione inferiore a 22°, 4 litri di vino e 16 di birra. Per i cittadini della comunità europea non vi è alcun tipo di limite. Emergenze Ambulanza t061 t080 Pompieri t092 Polizia La stazione di polizia Turisme-Atenció della Guardia Urbana al 43 della Rambla, (logo telefono) 092, è stata creata per i turisti che devono denunciare un crimine. Gli agenti parlano inglese e francese. La stazione è aperta 24 ore al giorno. Per urgenze mediche recatevi nei pronto soccorso degli ospedali. I seguenti si trovano in zona centrale: Centre d'Urgències, Perecamps, Av. Drassanes 13-15, t93 441 06 00 Hospital Clinic, C/Villarroel 170 t93 227 54 00 Per emergenze odontoiatriche: Clinica Dental, Pg. De Grazia 97, pral, t93 487 83 29 Farmacie aperte 24 ore al giorno: Farmàcia Clapés, la Rambla 98 t93 301 28 43 Farmàcia Cervera, C/Muntaner 254, t93 200 29 57
Feste annuali Preparatevi a trovare banche, negozi e molti tra ristoranti, musei e gallerie chiusi durante questi giorni festivi: 1 Gennaio 6 Gennaio 1 Maggio 24 Giugno
Capodanno Epifania Festa del lavoro San Giovanni Battista
114 INFORMAZIONI UTILI 15 Agosto 11 Settembre 24 Settembre 12 Ottobre 1 Novembre 6 Dicembre 8 Dicembre 25 Dicembre 26 Dicembre
Assunzione Giornata Nazionale Catalana La Merce Giornata Nazionale Spagnola Tutti i Santi Giorno della Costituzione Immacolata Concezione Natale Santo Stefano
Feste mobili:Marzo/Aprile Venerdì Santo (Divendres Sants), Pasqua (Pasqua Florida) Maggio/Giugno Lunedì di Pentecoste (Pasqua Granada)
Formalità di entrata Una carta di identità sarà più che sufficiente al vostro arrivo in città. Non sono richiesti certificati medici per i cittadini della comunità europea. Fuso orario Il fuso orario di Barcellona e della Spagna è quello della Europa Centrale (CET), lo stesso dell'Italia. Guidare Se decidete di andare in centro con la macchina, vi consigliamo di lasciarla nei parcheggi a pagamento, infatti trovare posto qui è quasi impossibile. I parcheggi si trovano a Plaça dels Ángels, vicino alla galleria d’arte MACBA, al Moll de la Fusta nei pressi del porto, a Plaça de Catalunya, a Plaça Seu e Plaça Urquinaona. In alternativa, se non avete intenzione di usare la macchina durante il vostro soggiorno, la potete lasciare in uno dei tanti parcheggi gestiti dal comune, che offrono tariffe più basse rispetto ai privati con prezzi speciali per la lunga sosta (7 € al giorno), anche se per sfruttare questa tariffa la macchina non dovrà mai uscire dal parcheggio per tutto il periodo di permanenza. Per maggiori informazioni contattare BSM al t 93 409 20 21 oppure www.bsmsa.es/mobilitat.
INFORMAZIONI UTILI 115 Una macchina può essere utile se prevedete di fare delle escursioni fuori città. Il limite di velocità in città è di 40 km all’ora, sulle strade extraurbane solitamente è di 90 km e sulle autostrade di 120 km. Gli eccessi di velocità vengono sanzionati con delle multe. Se guidate la vostra auto assicuratevi di avere la patente con voi, i documenti della macchina, un'assicurazione valida (controllate che la vostra sia valida anche per la Spagna), un triangolo e due pettorine gialle da indossare in caso di guasto. Il principale automobile club della Catalogna è il Reial Automòbil Club de Catalunya (RACC). Prima di partire chiedete al vostro Automobile Club se è affiliato al RACC, e se sì, quali servizi offre questa affiliazione. t902 15 10 80 per assistenza 24 ore su 24; t902 41 41 43 per informazioni. Un'opzione più semplice è quella di affittare una macchina a Barcellona. Tutte le maggiori società di renting hanno uffici all'aeroporto ed in città. Le piccole aziende locali offrono spesso degli ottimi affari. Per noleggiare un’auto serve una patente, avere 21 anni ed una carta di credito valida. Le stazioni di servizio vendono benzina senza piombo (sense plom in catalano e sin plomo in spagnolo) e diesel.
Lingua Oltre al Catalano i barcellonesi parlano spagnolo (castigliano). Il Catalano non è un dialetto dello Spagnolo, ma una distinta lingua romanza che deriva dal latino e con molte affinità con il provenzale, una lingua del sud della Francia. Nei grandi hotel e in molti ristoranti lo staff parla inglese. Mance La mancia non è inclusa nel conto del ristorante. Si usa lasciare una mancia tra il 5 e il 10% del valore del conto. Si lascia anche una mancia ai tassisti e piccole mance nei bar e nei café, così come piccole somme ai portieri d’albergo. Noleggio biciclette A Barcellona ci sono molto posti dove poter noleggiare una bicicletta. Tra questi, Bike Rental Barcelona consegna le biciclette direttamente al vostro hotel. Organizza anche itinerari a tema che includono tapas e degusta-
116 INFORMAZIONI UTILI zione di vini 666 57 655, info@bikerentalbarcelona.com. Aperto tutti i giorni 10-20. Biciclot propone offerte speciali per la famiglia 932 219 778, Passeig Maritim de la Barceloneta 33. Si può anche partecipare ad un tour della città senza prenotare con Ciclo Tour, 933 171 970, C/Tallero 45. Gli itinerari partono da Plaça de Catalunya. La città offre anche un servizio di bike sharing, Bicing Barcelona. Potrete vedere bici bianche e rosse in giro per tutta la città. Questa offerta è stata studiata principalmente per i residenti ma se siete disposti a pagare la commissione, potete registrarvi all’ufficio di Plaça Carles Pi i Sunyer dalle 8.30 alle 17.30 con una carta di credito ed un documento di identità. Le bici sono gratis la prima mezz’ora, e bisogna attendere 20 minuti da quando avete parcheggiato la vostra bicicletta prima di prenderne un'altra. Tutti i dettagli su www.bicing.com.
Oggetti smarriti Se perdete qualcosa sui mezzi pubblici cittadini, contattate l'ufficio oggetti smarriti: Troballes de Ajuntament de Barcelona Plaça Pi i Sunyer 10, t 010 Per gli oggetti lasciati in taxi, provate l'Institut Metropolità del Taxi, t 902 101564 Per smarrimenti in aeroporto, chiamate il banco informazioni centrale: t 902 404704 Questioni di soldi Valuta. La valuta corrente è l'Euro Banche. Generalmente aperte Lun-Ven 8.30-14. Gli uffici bancari degli aeroporti (Terminal 1 e Terminal 2) e alla stazione ferroviaria di Sants restano aperti più a lungo e anche durante il fine settimana. Bancomat. Si possono ritirare soldi con il bancomat in tutti gli sportelli bancari della città, usando il proprio codice PIN. Tenete in mente che molti sportelli bancomat della città vecchia chiudono alle 23. Carte di credito. Sono accettate in tutti gli alberghi e ristoranti e negozi. Per effettuare un acquisto con carta bisognerà mostrare un documento di identità valido.
INFORMAZIONI UTILI 117 Salute I cittadini della UE hanno diritto a assistenza medica gratuita in caso di emergenza, basterà avere una tessera sanitaria valida. Sicurezza Barcellona è una città piuttosto sicura per i viaggiatori, sebbene siano frequenti borseggi e scippi nelle zone turistiche come la Rambla e il Barrio Gotico. È sempre utile assumere delle semplici contromisure. Uscire unicamente con i soldi necessari per la giornata più la carta di credito e il bancomat. Fare attenzione a dove si lasciano portafogli, macchinette ecc. Non perdere mai di vista borse e zainetti in posti affollati come café o ristoranti. Se possibile lasciare biglietti aerei e contante non necessario nella cassaforte dell’albergo. Taxi I taxi giallo-neri sono una opzione ragionevole, specialmente se si viaggia in due o in tre. Costano di più dopo la mezzanotte, il venerdì e il sabato e per viaggi verso l’aeroporto. Un supplemento viene applicato anche per ogni eventuale bagaglio. I taxi si trovano in tutta la città, le piazzole sono nelle più grandi piazze e davanti alle stazioni ferroviarie, ma possono essere anche fermati per strada se hanno sul tetto la luce verde accesa, o la scritta sul vetro anteriore lliure/libre “libero”. Le aziende maggiori sono: t 93 357 7755 Barna Taxi: t 90 222 21 11 Radio Taxi:
Telefono Il codice internazionale per la Spagna è 34; il prefisso di Barcellona è 93. Per effettuare una chiamata internazionale digitare 00, il codice della nazione (Italia 39), il prefisso locale e il numero di telefono. Si possono effettuare chiamate internazionali dalle cabine telefoniche, o dai vari call center sparsi nel centro storico. Qui si vendono anche delle carte telefo-
118 INFORMAZIONI UTILI niche molto convenienti per chiamate all’estero sia da fisso che da cellulare. Questa opzione è molto più economica che l’usare il telefono del vostro albergo. Le cabine telefoniche raramente accettano monete. La compagnia di comunicazioni Telefonica fornisce delle tessere da 5, 10 e 20 €. Se avete un pc portatile, si stanno moltiplicando i punti Wi-Fi in bar e café e alcuni alberghi forniscono il servizio gratuitamente. Se ciò non fosse, gli internet point offrono il servizio a prezzi più bassi rispetto agli alberghi. Le tariffe sono scontate dalle ore 20 alle 8 e durante tutto il fine settimana. Informazioni elenco abbonati: t 11818 Nazionali t 11825 Internazionali
Trasporti pubblici Barcellona ha una rete di trasporti pubblici di prima qualità, tra treni della Generalitat de Catalunya (logo FGC) e statali (logo RENFE), metro e autobus gestiti dall’autorità dei trasporti cittadina (TMB). La linea della metro funziona fino a mezzanotte, estendendo il servizio fino alle 02 il venerdì e per 24 ore il sabato. La FGC è attiva dalle 5 del mattino a mezzanotte. I bus dalle 6 alle 22, dopodiché partono le linee notturne con capolinea in Plaça de Catalunya. Informazioni: TMB: FGC: RENFE:
t 93 318 70 74 t 93 205 15 15 t 90 224 02 02
Se avete intenzione di prendere un treno a lunga percorrenza, è preferibile che prenotiate il vostro posto. Esiste un unico biglietto per ogni tipo di trasporto e costa 1,45 €. Ci sono anche una moltitudine di opzioni che permettono un notevole risparmio. La tessera T-10 è un carnet da 10 biglietti a 7,85 €, valida per Metro, treni e bus. Può essere condivisa da due o più persone. La tessera T-Mes
INFORMAZIONI UTILI 119 costa 48,45 € è consente corse illimitate su tutta la rete per un mese, ma non può essere condivisa. Infine ci sono tessere ottime per i turisti che contano di viaggiare molto sui mezzi. La Targeta 2 Dies offre 2 giorni di corse a 11,50 €, la 3 Dies tre giorni a 16,50 € la 4 Dies quattro giorni a 21 € e la 5 Dies cinque giorni a 25 €. Il bus turistico è un modo conveniente per scoprire i luoghi più interessanti. Vi si può salire e scendere tutte le volte che si vuole ovunque si voglia. I tre differenti itinerari possono essere acquistati con lo stesso biglietto. Vengono fornite audioguide, i bus partono ogni 5 e 25 minuti, a seconda della stagione. I biglietti possono essere acquistati sull’autobus, al centro di informazioni turistiche di Barcellona, al servizio clienti TMB e on-line su www.tmb.net. 1 giorno: adulti 23 €, bambini da 4 a 12 anni 14 €; 2 giorni (consecutivi): adulti 30 €, bambini 18 €.
Uffici del Turismo La sede principale dell’Ufficio del Turismo a Barcellona si trova a Plaça de Catalunya ed è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20, (logo telefono) 93 2853834. Vi troverete mappe, informazioni sulla città ed anche souvenirs. Filiali si trovano alla Stazione Sants, all’aeroporto, accanto al comune in Plaça Sant Jaume, così come si trovano degli info-point all’esterno dei principali punti di interesse turistico. Il governo catalano ha attivato anche uffici che si occupano di dare informazioni sulla regione. Ufficio centrale: Palau Robert, Passeig de Gràcia 107 t 93 238 8091 Lun-Sab 10-19; Dom 10-14 Altri uffici si trovano presso entrambi i Terminal 1 e 2 dell'aeroporto. Per informazioni aggiornate sui luoghi d’interesse, chiamate il Servizio Informazioni del Comune t 010
Uffici postali In genere aperti Lun-Ven 8.30-14.30. L'ufficio centrale delle poste in Plaça
120 INFORMAZIONI UTILI d'Antoni López nei pressi del Port Vell resta aperto fino alle 21.30 e il sabato 8.30-14, per vendere francobolli e cancelleria. Offre anche servizio fax e fermo posta. I francobolli possono essere comprati anche in tutte le tabacchiere.
Visitatori disabili Sebbene la città non sia particolarmente attrezzata per i disabili le cose stanno gradualmente migliorando. Il nuovo Museu d’Art Contemporani de Barcelona, per esempio, è stato costruito pensando alle esigenze dei disabili, e un numero sempre maggiore di musei ha installato rampe e ascensori. Molti autobus e taxi si sono attrezzati per ospitare viaggiatori in carrozzina. Le linee 2 e 11 della metropolitana sono state costruite per permettere l’accesso alle carrozzine, e anche le linee più vecchie, dove è possibile, hanno installato ascensori. Per informazioni sulle strutture di musei o ristoranti chiamare ECOM, un’associazione sotto l’egida delle organizzazioni dei disabili, t 93 451 55 50. Per informazioni sui trasporti per disabili, t 93 318 7074. Accesile Barcelona è una compagnia privata che organizza escursioni, tour, cene e una moltitudine di altre attività. Il suo sito internet offre informazioni utili sui siti turistici accessibili. Voltaggio La corrente elettrica è a 220 volt. Le prese sono per spine doppie.
Il centro di Barcellona
I dintorni di Barcellona
INDICE ANALITICO 127 Ajuntament de Barcelona 34 Alt Penedès 91 Anella Olímpica 60 Antic Hospital de la Santa Creu 48 Aquàrium de Barcelona 43, 53–54, 56 Barcelona Card 38 Barceloneta 54, 56 Barri Xino 48 Bodegas Torres 91 Caelum 29, 87 Café de l’Òpera 24 CaixaForum 62 Call 33 Camp Nou 42, 78, 82 Capella de Santa Agata 32 Carrer de Montcada 35 Casa Amatller 70, 76 – de l’Ardiaca 31 – Batlló 70, 76 – Bruno Quadras 24 – Calvet 76 – Lleó Morera 70, 76 – Milà, vedi La Pedrera – Museu Gaudí 75 – Padellàs 32 – Terrades 76 – Vicens 74 Castell de Montjuïc 58, 64 Catedral La Seu 29–31 Caves Codorníu 91 Cementiri del Sud-oest 64 Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (CCCB) 44 Colònia Güell 81 Conjunt Monumental de la Plaça del Rei 32 CosmoCaixa 42, 80–81 Dalí, Salvador 27, 89–90
Disseny Hub Barcelona (DHUB) 37 Edificio de Gas Natural 54–55 El Corte Inglés 69, 85 El Triangle 69 Església de Betlem 24 – de la Mercè 34–35 – de Santa Anna 40 Espai Gaudí 71 Estadi Olímpic 64 Figueres 89–90 Finca Güell 82 Font de Canaletes 24 Font Màgica 62, 64 Fundació Antoni Tàpies 70–71, 76 Fundació Joan Miró 59–60 Girona 88–89 Golondrinas 43, 52 Gràcia 74 Gran Teatre del Liceu 106 Homenatge a la Barceloneta 56 Hospital Santa Creu i Sant Pau 74 IMAX 56 Jardí Botànic 64 Jardí Petra Kelly 64 L’Auditori 106 La Mercè 34–35 La Pedrera 42, 71–72, 76 La Ribera 35 Manzana de la Discòrdia 70, 76 Maremagnum 56, 85 Marina Port Vell 56 Mercat de la Boqueria 21, 24, 87 – del Born 35 – de les Flores 106 Mirador del Rei Martí 32 Miró, Joan 27 Modernismo 66–67
Monastero di Pedralbes 81, 82 Montserrat 90–91 Monumento a Colombo 23, 56 Museu – d’Arqueologia 60 – d’Art Contemporani de Barcelona (MACBA) 44–45 – de les Arts Decoratives 79 – Barbier-Mueller d’Art Precolombí 37–38 – de Cera 23 – de Ceràmica 79 – de Ciències Naturals de la Ciutadella 39 – Diocesà 31 – de l’Eròtica 21 – Etnològic 60 – del FC Barcelona 42, 78 – Frederic Marès 31–32 – de Geologia 39 – d’Història de Catalunya 54, 56 – d’Història de la Ciutat 32, 40 – Marítim 47 – Nacional d’Art deCatalunya (MNAC) 61–62 – Olímpic i de l’Esport 64 – Picasso 35–37 – Tèxtil i d’Indumentària 79 – de la Xocolata 38–39,42 – de Zoologia 39 Palau Baró de Quadras 76 – de la Generalitat 33 – Güell 47, 48 – Macaya 76 – de Mar 56 – de la Música Catalana 106
128 INDICE ANALITICO – Reial 32 – Reial de Pedralbes 82 – Sant Jordi 106 – de la Virreina 24 Parc d’Atraccions 42 – de la Ciutadella 39 – de l’Espanya Industrial 82 – Güell 42, 74–75 – Joan Miró 82 Passeig de Gràcia 69–70 Pavelló Mies van der Rohe 62–63, 64 Pavellons Güell 79–80 Picasso, Pablo 26 Plaça de Catalunya 68–69 – Duc de Médiniceli 35 – Reial 21
– Sant Jaume 40 Poble Espanyol 63, 64 Port Aventura 93 Port Olímpic 55 Port Vell 52–54 Rambla 20 – de les Flors 24 – de Mar 56 Sagrada Família 73, 76 Saló del Tinell 32 Sant Pau del Camp 45, 48 Sant Sadurní d’Anoia 91 Santa Maria del Mar 39 Santa Maria del Pi 28–29 Sants Just i Pastor 34, 40 Sardana 30 Sitges 91–92
Tarragona 93 Teatre Nacional de Catalunya 106 – Poliorama 24 Temple d’August 34, 40 Tibidabo 80 Torre Calatrava 64 – de Collserola 80 Transbordador Aeri 43,53 Vilafranca del Penedès 91 Vinçon 69,85 Zoo de Barcelona 43
Traduzione: Sergio Macchini Redazione: Leonardo Passi, Nicola Spaziani Impaginazione: Fabio De Marco / la Bottega editoriale Cartografia: JPM Publications, Transports Metropolitans de Barcelona Fotografie: istockphoto.com/Hung Ling Hang p. 4, /Martínez Banús p. 7, /Amorim p. 8, /Davey pp. 50–51, /Brasil2 p. 63, /Panek p. 69, /Saraiva p. 72, /fotoIE p. 73, /Margolis p. 75, /Solodovnikova p. 89, /Herrero de Frutos p. 110; Huber/Ripani p. 11, /Serrano p. 79, /Kaos03 p. 104; Ingrid Morató p. 12; Jaume Meneses pp. 14, 35; Pasaro p. 15; wikimedia.commons.org pp. 16, 61, 66, 67 (alta), 87, 103 (destra); Ramiro Sánchez-Crespo p. 17; hemis.fr/Gardel pp. 18, 36, 94; Rieger p. 22, /Jacques p. 59, /Borgese p. 84; Carlos Lorenzo p. 21; Alexandra Achermann pp. 23, 29, 55; Marco Papale p. 26; Dave Hamster p. 27 (alta); snickclunk p. 27 (bassa); Florence Segura p. 30; Tara Stevens pp. 38, 45, 46, 97, 98, 99, 100; maveric2003 p. 43; Andrew Eland p. 53; Mirj blaser p. 60; Jordi Payà p. 66 (bassa); Jaynie Bell p. 71; Stefano Ascione pp. 80–81; Alicia p. 86; Marc Michel p. 92; Lance and Erin p. 96: Kitten Fleming p. 102 (sinistra); Emi Yañez p. 102 (bassa); Andrew Fogg p. 103 (sinistra) Copyright © 2012, Sovera Edizioni s.r.l., Via Leon Pancaldo 26, 00147 Roma © 2012 JPM Publications S.A., Avenue William-Fraisse 12, 1006 Lausanne, Suisse Per informazioni info@soveraedizioni.it – www.soveraedizioni.it Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in nessuna forma, elettronica o meccanica, incluse fotocopie o copie elettroniche, senza un’autorizzazione scritta dell’editore. Ogni attenzione è stata usata dall’editore per verificare le informazioni della guida, ma né l’editore né i suoi rivenditori accettano nessun tipo di responsabilità per ogni tipo di errore possa essere in essa contenuto. Se riscontraste errori o trasposizioni siete pregati di rendercele note.