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„MAI HO INCONTRATO COSÌ TANTO SPIRITO SPORTIVO COME IN SPECIAL OLYMPICS. SU DI ME POTETE CONTARE SEMPRE!“ Urs Müller, Freiburghaus, arbitro „SPIRITO SPORTIVO, ENTUSIASMO, BUON UMORE – SEMPLICEMENTE EMOZIONI ALLO STATO PURO: QUESTO È SPECIAL OLYMPICS! NOI DI SCHRODER CI RISPECCHIAMO IN CIÒ. NON C’È NIENTE DI PIÙ BELLO DI EMOZIONARSI INSIEME AGLI ATLETI E SOSTENERLI NELLE LORO PRESTAZIONI SPORTIVE.“ Béatrice Hirzel, Responsabile marketing e comunicazione, Schroder Investment Management (Schweiz) AG

„AMO SPECIAL OLYMPICS. MI PIACE MISURARMI CON GLI ALTRI E NATURALMENTE ANCHE VINCERE, QUANDO GIOCO A TENNIS.“ Alex Vujcic, portavoce atleti NSG Bern 2014

„TOYOTA AG È FELICE DI ESSERE PARTNER DI SPECIAL OLYMPICS. IL MOMENTO CULMINANTE DI QUEST‘ANNO SARANNO SICURAMENTE I SUMMER GAMES A BERNA. L‘ENTUSIASMO PER QUESTO IMPEGNO È PRESENTE ANCHE NEI COLLABORATORI DELLA TOYOTA AG CHE SI SONO ANNUNCIATI VOLONTARIAMENTE PER COLLABORARE SUL POSTO. SIAMO CONVINTI CHE GLI ATLETI ESEGUIRANNO LA LORO MIGLIORE PRESTAZIONE E SUSCITERANNO MOLTO ENTUSIASMO E EMOZIONI TRA GLI SPORTIVI, GLI AIUTANTI E GLI SPETTATORI. AUGURIAMO A TUTTI I PARTECIPANTI UNA COMPETIZIONE PIENA DI SUCCESSI.“ Martina Molin, responsabile comunicazioni Toyota AG

„SOSWI È FANTASTICO PERCHÉ VIENE ONORATA LA PRESTAZIONE DEGLI ATLETI. DI SOLITO VENGONO SOLO APPREZZATE LE PRESTAZIONI DEGLI SPORTIVI DI SPICCO SANI, MA LE PRESTAZIONI SPORTIVE DEI NOSTRI ATLETI NON SONO DA MENO, SE NON MAGGIORI. PER PASCAL CIÒ SIGNIFICA UNA GRANDE CONSIDERAZIONE E RINFORZA LA SUA FIDUCIA IN SÉ.“ Sabine Piller, Madre di un‘atleta

IMPRESSUM Editore Testi Traduzioni Foto Grafica Stampa Pubblicazione Tiratura

Special Olympics Switzerland (SOSWI) Irene Nanculaf (in) Christoph Schmid (cid), SOSWI Textocreativ, Nathalie Clerc Alexandra Wey, Gian Ehrenzeller von PPR Media Relations AG, Melanie Jane Hakios Compresso AG – Saray Neveri Valmedia AG, stampato in modo ecosostenibile annuale 8‘500 copie


Editoriale 2 Atleta

BENVENUTI! È con grande piacere che vi presentiamo la nuova edizione della rivista annuale di Special Olympics Switzerland. Trovate una corta retrospettiva sull’anno 2013 durante il quale molti atleti hanno partecipato alle numerose competizioni sportive di Special Olympics in Ticino e oltralpe. Un pensiero particolare alla delegazione che ha partecipato con molto successo ai World Winter Games di PyeongChang al BC88 che si è aggiudicato il titolo di “Miglior sportivo ticinese 2013” ricevuto per la prima volta in un contesto integrato a Lugano ed ai due nuovi Special Training nella disciplina del calcio. Guardando al futuro, non vedo l’ora di incontrarvi tutti ai National Games Bern 2014.

4 Focus 6 Facts & Figures 7 Eventi passati 8 Rapporto annuale 10 Retrospettiva 12 Persone

Walter Caranzano

14 Disciplina sportiva Mi chiamo Simona Ciani, ho 33 anni ed abito a Lugano. Gioco a Basket nel Gruppo Sportivo Invalidi Tre Valli. Walter mi ha proposto di diventare ambasciatrice dei National Games Bern 2014 ed ho accettato con piacere. Assieme agli altri ambasciatori Céline, Koni, Pascal, Aleksandar e Thomas abbiamo fatto delle fotografie e abbiamo incontrato Simon Ammann con il quale abbiamo preso il volo su un aereo da lui pilotato. Sono contenta e fiera di poter rappresentare i 1500 atleti presenti ai giochi nazionali. Con il gruppo del Basket ci stiamo preparando con grande impegno per questi giochi. Al di là del risultato, sarà per noi un’occasione per stare insieme, condividere le nostre passioni e soprattutto trascorrere le giornate in allegria. Vi aspetto sulla Piazza Federale per la cerimonia d'apertura. A presto.

16 Organizzatore 17 Eventi 18 Partner 19 Organizzazione 20 Programmi 21 News 22 Speciale 24 Sguardo al futuro 25 Sponsor

Simona Ciani CARI AMICI DI SPECIAL OLYMPICS

Testi con questo simbolo sono scritti anche per le nostre atlete ed i nostri atleti. Sono scritti apposta in una lingua facile e comprensibile e in caratteri più grandi.

Editoriale Walter Caranzano, Simona Ciani Copertina Samantha Kurth del gruppo sportivo Valida, St. Gallo Quarta di copertina Cavaliere Nilo Grazia


ATLETA

Simona Ciani – il basket, gli amici, la solidarietà 33 anni, piccola di statura ma con un cuore grande ed un magnifico sorriso. Simona è così: semplice e spigliata, una ragazza con una grande voglia di vivere.

Ha iniziato a giocare a basket all’età di 15 anni nel Gruppo Sportivo Invalidi Tre Valli. Un team vincente, quello dei cestisti dell’alto Ticino, tanto da essersi aggiudicati il titolo di “Miglior sportivo ticinese 2013” nella categoria “Handicap” per aver conseguito, due volte di seguito, il titolo di campione svizzero di categoria. Lo sport è un tassello importante nella vita di Simona, che in passato ha praticato anche nuoto e sci alpino, non soltanto per la possibilità di svolgere dell’attività fisica in compagnia, ma soprattutto per condividere con la squadra un vero sentimento di amicizia. Ogni trasferta è infatti un’occasione per stare insieme, condividere le proprie passioni e trascorrere le giornate in allegria, al di là del risultato. Lo sport è inoltre un affare di famiglia per lei, che ha sempre condiviso la passione per il basket con il fratello Luigi, anche lui giocatore del Gruppo Sportivo Invalidi Tre Valli, che a sua volta ha coinvolto la moglie nell’avventura della pallacanestro adattata.

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L’entusiasmo di Simona è contagioso: è con un ampio sorriso che racconta una delle sue più grandi passioni: viaggiare. Le piace girare il mondo e soprattutto conoscere nuove persone. A 19 anni la prima esperienza, tre settimane trascorse in Olanda con zaino in spalla e sacco a pelo in compagnia del cugino e di un’amica. Grazie all’associazione Uram, è riuscita ad unire l’esperienza del viaggio a quella della solidarietà: per quasi un mese, la giovane sportiva è stata infatti impegnata in una serie di missioni in Uganda, dove ha contribuito a consegnare beni di prima necessità a scuole, enti sociali e villaggi.


Simona Ciani

Tra i ricordi di questi paesi lontani, tante fotografie, che ama scattare soprattutto ai paesaggi. La macchina fotografica è infatti un’amica inseparabile, che la accompagna non solo all’estero, ma anche nella vita di tutti i giorni, e che le ha permesso di realizzare, proprio nella cooperativa dove lavora, la sua prima mostra. Simona sta lavorando anche ad un calendario, altro importante traguardo del suo estro artistico. Tra una partita di basket e l’altra, Simona è una ragazza davvero indaffarata: ha tanti amici, si dedica a molte passioni e la sua casa è sempre aperta alle visite di persone a lei care, che spesso si fermano per cena.

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FOCUS

Intervista Intervista allo Sports Director Aldo Doninelli sulle strategie, sugli obiettivi e sui progetti di Special Olympics Switzerland

Aldo, da Special Olympics Switzerland ti occupi della parte sportiva. Qual' è esattamente il tuo ruolo? Quali sono in concreto gli ambiti di competenza e le responsabilità dello Sports Director? Nello sport differenziamo quattro ambiti di competenza: 1. Promozione della gioventù attraverso i cosiddetti Special Training; 2. Formazione con corsi di base e corsi per discipline sportive; 3. Invio di delegazioni a World Games, European Games e altre competizioni sportive internazionali; 4. Competizioni in generale, ovvero un interessante ventaglio di competizioni sportive locali e nazionali fino a Regional Games e National Games. Approfondiamo i singoli ambiti di competenza: come si svolge la promozione della gioventù da Special Olympics? Da due anni offriamo a tale riguardo gli Special Trainings, con l’obiettivo di integrare i giovani fino ai 18 anni negli allenamenti di un «normale» club sportivo, poiché Special Olympics stesso non annovera membri. Con questo nuovo modello creiamo offerte che non vengono proposte dalle strutture sportive tradizionali per persone con disabilità. E non è così semplice. Servono società ben gestite ma soprattutto allenatori con grande dedizione e una formazione adeguata, in grado di portare avanti i progetti. Special Olympics li supporta attraverso contatti con i genitori e le istituzioni che sostengono attivamente la nostra filosofia, incentivando e supportando i propri figli. Hai menzionato allenatori con grande dedizione e una formazione adeguata. Come avviene la formazione in Special Olympics? Nei corsi di base trasmettiamo informazioni generali sulla filosofia di Special Olympics. Sono indirizzate a tutti e costituiscono il presupposto primario per un impegno come monitori. Nei corsi per discipline sportive trasmettiamo specifiche nozioni in relazione all’educazione fisica rivolta a persone con disabilità intellettive. L’obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente e continuamente i corsi e creare le sinergie con le corri-

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spettive federazioni sportive nazionali. E poiché, in base alla nuova Legge sulla promozione dello sport, le federazioni devono offrire anche delle attività sportive per persone disabili, l’Ufficio federale dello sport (UFSPO) ha il compito di sviluppare nuovi progetti formativi per Gioventù+Sport. A partire dall’autunno 2014 verrà istituita un'apposita formazione G+S «Sport e handicap». Per le società sportive si tratta di un passo enorme, il conteggio dei rispettivi corsi e monitori potrà in futuro avvenire anche attraverso G+S. Che tipo di formazione è necessaria per dirigere gli Special Training? Per dirigere gli Special Training di Special Olympics serve l’attestato di Sport Coach. Bisogna vantare una formazione sportiva svolta presso G+S o una federazione sportiva e una formazione con disabili, per esempio come monitore di sport per handicappati presso PluSport. Inoltre, uno Sport Coach deve seguire un corso di base di Special Olympics e avere esperienze pratiche come monitore nello sport per persone con disabilità. L’attestato di Sport Coach rilasciato da Special Olympics consente agli interessati di dirigere Special Trainings come allenatori specializzati. Cosa ci dici riguardo al terzo ambito di competenza, ovvero l’invio di delegazioni a competizioni sportive internazionali? Alle competizioni sportive internazionali, agli European Games o ai World Games possono sostanzialmente candidarsi tutti, indipendentemente dal livello di bravura, a condizione che svolgano allenamenti regolari e partecipino a competizioni nazionali, Regional Games o National Games. In tale contesto, non si parla di limiti o di prestazioni bensì di allenamenti regolari e di


Atleti e atlete alla serata degli atleti ai National Winter Games 2012 alla Lenk

partecipazione a relative competizioni – un aspetto fondamentale da Special Olympics. Tutti i coach devono candidarsi e in seguito verranno selezionati insieme alle loro atlete e ai loro atleti. Spetta poi a noi preparare ottimamente le delegazioni in vista delle grandi manifestazioni sportive all’estero e assisterle successivamente sul posto. Quali sono i compiti dello Sports Director in relazione all’ultimo ambito di competenza, ovvero le competizioni stesse? Facciamo in modo che l’offerta sportiva sia interessante e ampia. Ogni anno vengono organizzate 50 competizioni in 17 discipline sportive, che vengono svolte sotto la direzione di cosiddetti Sport Official. Le discipline sportive vengono coordinate e «dirette» dai rispettivi Technical Coordinator, dai Responsabili delle discipline sportive di Special Olympics. Essi si occupano anche dello sviluppo dello sport nelle proprie discipline. A tale riguardo, Special Olympics si concentra principalmente sulla qualità delle manifestazioni e sullo sviluppo dello sport e meno sull’incremento del numero di manifestazioni.

zione, entro il 2017, dell’età media dagli attuali 35,9 anni a meno di 30 anni − ovvero un sostanziale ringiovanimento. Con i presupporti e le strutture ora creati, spero inoltre di aumentare sensibilmente il numero di Special Training e di giovani che partecipano agli allenamenti e alle competizioni. Ma vorrei soprattutto che salisse ulteriormente la qualità dell’offerta di allenamento, semplicemente perché credo che gli sportivi con disabilità intellettive se lo meritino. A tale scopo servono ulteriori coach competenti che si dedicano a Special Olympics, si impegnano e approfittano di questa straordinaria offerta.

Negli ultimi due anni è stato fatto e raggiunto molto. Gli sviluppi in campo sportivo sono stati incredibili: con gli Special Trainings, un ventaglio formativo notevolmente ampliato e migliorato, un’offerta di competizioni estesa con i Regional Games e una professionalizzazione della pratica sportiva. Quali altri obiettivi e progetti ha lo Sport Director? Quattro anni fa è stato formulato un importante obiettivo che stiamo ora cercando di concretizzare: la ridu-

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FACTS & FIGURES

Fatti e cifre 2013 Anche nel 2013, molti atleti hanno preso parte gli eventi organizzati da Special Olypics. Competizioni locali, Regional Games, delegazioni a gare internazionali: attorno a Special Olympics ruotano sempre tante cose. Facts & Figures

50 competizioni con 4269 partecipanti 15 discipline sportive World Winter Games a PyeongChang

30 atleti e 15 coach e accompagnatori nelle discipline sportive: sci alpino, sci di fondo, snowboard, unihockey. Complessivamente 2'200 sportivi provenienti da oltre 100 Paesi.

2 Regional Games a Losanna e a San Gallo con oltre 600 partecipanti 10 delegazioni svizzere a competizioni all’estero, con complessivamente 97 atleti 2227 atlete e atleti registrati partecipazione media di un atleta a una competizione

2 volte l’anno 12 Special Trainings in 6 discipline sportive con 107 atleti Facts & Goodies

2088 T-shirt distribuite 81 Flots sono stati emessi in competizioni equestri 6095 medaglie consegnate a felici vincitori

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EVENTI PASSATI

Basel

Birrhard Unterengstringen

Trimbach

Wohlen

Winterthur

Z체rich

Rorschach REGIONAL GAMES ST. GALLEN Balgach

Uster Herrliberg

Langenthal

Cham

Baar Einsiedeln

La Chaux-de-Fonds Cernier

Kriens

Oberburg

Hoch-Ybrig

Ittigen Bern Sarnen

D체dingen Fribourg Villars-sur-Gl창ne

Chur

Interlaken Bulle Le Mont sur Lausanne REGIONAL GAMES LAUSANNE Aubonne

Charmey

Montreux

Obergoms Lenk

Sion

Carouge

Tenero Martigny Lugano

Petanque-Bocce

Atletica leggera

Ciclismo

Sci di fondo

4-1 Competizioni 315 Atleti

4 Competizioni 179 Atleti

1 Competizione 127 Atleti

2 Competizioni 91 Atleti

Calcio

Judo

Nuoto

Sci Alpino

8 Competizioni 1100 Atleti

4 Competizioni 180 Atleti

6 Competizioni 617 Atleti

2 Competizioni 173 Atleti

Unihockey

Equitazione

Tennis

National Congress

4 Competizioni 490 Atleti

1 Competizione 16 Atleti

3 Competizioni 79 Atleti

Special Olympics

Pallacanestro

Tennis da tavolo

Snowboard

Uffici

7 Competizioni 864 Atleti

1 Competizione 30 Atleti

2 Competizioni 8 Atleti

Special Olympics

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SPECIAL OLYMPICS HA FATTO REGISTRARE UN RALLEGRANTE SVILUPPO ANCHE NEL 2013 Ringraziamo innanzitutto i numerosi coach, accompagnatori e organizzatori che, da molti anni lavorano, si allenano regolarmente con i nostri atleti e li accompagnano alle competizioni. Possiamo solo rinnovare loro ogni volta la nostra stima e gratitudine! Tutti i nostri sforzi mirano a al loro sostegno e al loro aiuto, apprezzando il loro lavoro. Cercheremo di essere sempre un partner valido, affidabile, professionale e umano per tutti. Nel 2013, il Consiglio di Fondazione è stato ampliato con due nuovi membri. Elvira Hitz – insegnante di ginnastica e pedagogista curativa di Fideris – e Philipp Hertig – ex calciatore professionista che ha giocato anche nella Nazionale svizzera e membro del Comitato centrale dell’ASF. Inoltre, nel settore amministrativo del reparto «Sport ed eventi» sono state create due nuove mansioni, con l’intento di rafforzare ulteriormente il supporto ai coach, agli accompagnatori e agli organizzatori adattandolo alle nuove necessità. Special Olympics è riuscito a stringere un’importante collaborazione con l’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD) e con la Loterie Romande, per l’allestimento e la gestione di Special Training. Gli «Special Training» sono allenamenti su misura per bambini e giovani con disabilità mentali in una disciplina sportiva; si svolgono regolarmente all’interno di una società sportiva. Grazie al sostegno finanziario di queste due organizzazioni, sull’intero territorio nazionale è stato possibile realizzare 12 progetti pilota ai quali partecipano già 107 bambini e giovani. Le esperienze maturate confluiranno in un progetto specifico mirato a creare offerte di allenamento per bambini e giovani a livello nazionale. Già nel 2012 Special Olympics ha iniziato ad attuare un nuovo progetto di formazione. Oltre ai corsi di base che trasmettono le nozioni fondamentali sull’organizzazione e sulla filosofia di Special Olympics, nel 2013 sono stati aggiunti dei corsi in sei diverse discipline sportive. L’obiettivo di questi corsi è la trasmissione di conoscenze

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su come presentare le singole discipline sportive in base alle esigenze dei nostri atleti. Con l’incredibile numero di 178 partecipanti ai complessivi 12 corsi di base e corsi per discipline sportive. Di fondamentale importanza è inoltre l’accordo quadro siglato con l’Ufficio federale dello sport (UFSPO) in merito allo svolgimento di moduli formativi. Con questo accordo viene aperta maggiormente la strada verso l’integrazione di offerte sportive all’interno delle relative società. Lo sviluppo in relazione ai nostri compiti chiave è quanto mai positivo: in 50 competizioni disputate in 13 diverse discipline sportive hanno partecipato complessivamente 4'269 atlete e atleti. Rispetto all’anno precedente, il numero di atleti partecipanti è incrementato del 3,7%. A Losanna e San Gallo si sono svolti per la prima volta i Regional Games, i quali hanno avuto un grande successo con 611 partecipanti. Nel 2013, 97 atleti e 32 coach hanno difeso i colori rossocrociati all’estero in competizioni sportive di Special Olympics. L’evento di maggior spicco sono stati i World Winter Games a PyeongChang, in Corea, ai quali ha partecipato una delegazione svizzera composta da 45 persone. La situazione finanziaria della Fondazione è solida e positiva. Con un fatturato annuale di 3.35 Mio. di franchi e più di 750'000 franchi di capitale organizzativo Special Olympics sta andando bene. Questo grazie a tutti i sostenitori, donatori, sponsor e partner che sostengono la nostra attività e i nostri progetti a favore della valorizzazione, dell’accettazione e dell’integrazione delle persone con disabilità mentale.

Stephen Mills Presidente di Consiglio di fondazione

Bruno Barth Direttore

Bruno Barth, Pascal Haller e Stephen Mills

RAPPORTO ANNUALE


RAPPORTO ANNUALE BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2013

Tutti gli importi in CHF

ATTIVITÀ

2012

%

2013

%

Attività circolanti

954‘687

92.5

1‘320‘970

96.0

Liquidità Crediti Rimanenze

633‘859 40‘428 96‘000

61.4 3.9 9.3

811‘994 63‘646 81‘000

59.0 4.6 5.9

Ratei e risconti attivi

184‘000

17.9

364‘330

26.5

Immobilizzazioni

77‘900

7.5

54‘730

4.0

Immobilizzazioni materiali

48‘000

4.6

43‘330

3.1

Immobilizzazioni immateriali

29‘900

2.9

11‘400

0.8

1‘032‘587

100

1‘375‘700

100

TOTALE ATTIVITÀ PASSIVITÀ Capitale di terzi a breve termine Debiti vari

2012

%

2013

%

342‘287

33.1

596‘421

43.4

64‘211

6.2

56‘754

4.1

278‘076

26.9

539‘667

39.2

Fondi

83‘189

8.1

27‘915

2.0

Fondi vincolati

83‘189

8.1

27‘915

2.0

Patrimonio netto

607‘111

58.8

751‘365

54.6

Ratei e risconti passivi

Capitale della fondazione

100‘000

9.7

100‘000

7.3

Fondi liberi

553‘500

53.6

553‘500

40.2

Fondi di riserva

-150‘749

-14.6

-46‘388

-3.4

Risultato d’esercizio

104‘360

10.1

144‘253

10.5

TOTALE PASSIVITÀ

1‘032‘587

100

1‘375‘700

100

CONTO D’ESERCIZIO 2013 Tutti gli importi in CHF 2012 Ricavi d’esercizio Fundraising ,eventi, sport, programmi, PR / comunicazione

3‘097‘817

%

3‘348‘956

-86

-2’846’645

3‘097‘817

Costi d’esercizio

-2’656’441

Fundraising ,eventi, sport, programmi, PR / comunicazione

-2‘656‘440

2013

100

% 100

3‘348‘956 -66

-2‘846‘645

Risultato intermedio

441’377

14

502’310

15

Costi interni

-293’761

-9

-282’669

-8

-37’327

-1

-42’424

-1

-7’004

0

-7’109

0

103‘286

3

170‘108

5

1‘074

0

2‘060

0

Ammortamenti Deduzione dell’imposta precedente Risultato dell’attività d’esercizio Rendita finanziaria Risultato al netto dei fondi

104‘360

Variazione fondi Risultato d’esercizio

172‘168

104‘360

3

-27‘915

-1

144‘253

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CONTRIBUTI FEDERALI, CANTONALI, DI LOTTERIE E ORGANIZZAZIONI MANTELLO Contributo PSPIA* (pagato tramite PluSport)

118‘879

118‘879

80‘000

80‘000

Contributo Loterie Romande * prestazioni volte a sostenere e promuovere l’integrazione degli andicappati (PSPIA)

Il rapporto annuale secondo le linee direttive Swiss GAAP FER 21 e il rapporto di revisione sono disponibili sul sito www.specialolympics.ch

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RETROSPETTIVA

Regional Games – una prima del tutto riuscita

QUESTO TIPO DI COMPETIZIONI È NUOVO A SPECIAL OLYMPICS L’idea: in un unico luogo vengono organizzate competizioni in almeno tre discipline sportive. L’anno scorso, a Losanna e San Gallo si sono svolti per la prima volta i Regional Games ai quali hanno partecipato complessivamente oltre 600 atleti.

A Losanna, i partecipanti hanno giocato a ping pong e a calcio, e si sono misurati nel judo − tre discipline sportive molto diverse tra loro. Durante le partite di tennis da tavolo, gli spettatori erano affascinati dal silenzio che regnava nel palazzetto. Gli atleti erano molto concentrati nel gioco.

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Durante gli incontri di judo si percepiva la disciplina e il rispetto dell’avversario. Questa disciplina sportiva è ben sviluppata da Special Olympics. Nel calcio, il fairplay e lo spirito di squadra erano da ammirare. Le squadre hanno trascorso con grande piacere questo ricco weekend.


Sopra: Patrick Hardegger del gruppo sportivo Valida, ai Regional Games San Gallo 2013 Sotto: Adrian Rutz

Nel mese di agosto 2013, a San Gallo si sono tenuti i Regional Games. Anche qui la partecipazione è stata numerosa: da tutta la Svizzera sono arrivati 365 calciatori, giocatori di basket, fantini e ciclisti. La cerimonia d’apertura è stata emozionante.

In seguito, i partecipanti hanno avuto la possibilità di stringere nuove amicizie e dedicarsi a quelle già esistenti. Le competizioni sono state emozionanti e all’insegna della sportività. C’era una magnifica atmosfera. Come in tutte le manifestazioni di Special Olympics, il divertimento non è mancato. Tra gli atleti, i coach e i volontari c’era un meraviglioso spirito di gruppo.

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PERSONE

Dedito a Special Olympics Persone che sostengono Special Olympics. Persone che, in qualche maniera, hanno a che fare con gli atleti. In rappresentanza di tutte le persone che, con anima e corpo, si dedicano agli sportivi con disabilità mentale, presentiamo qui un rappresentante della Federazione Ticinese di Calcio ed un arbitro. Vivono la vita a piene mani, ma si occupano anche sempre di quelle persone che lottano per la vita.

LA GRANDE SORPRESA Urban Müller Freiburghaus era sorpreso. Essendo un arbitro non si aspetta mai tanta cordialità, quando dirige una partita. Anche nel suo lavoro come Vice Capo di stato maggiore per eventi NBCN presso la Confederazione, gli abbracci e i «dammi un cinque» non fanno proprio parte della quotidianità. Nel palazzetto dello sport di Sarnen tuttavia – durante la sua prima gara di basket di Special Olympics – ha notato subito la differenza. Già al suo arrivo si è sentito benvoluto − seppur non sapesse bene cosa lo aspettasse poiché aveva conosciuto da poco l’organizzazione Special Olympics. Mentalmente si era preparato per una gara di basket in sedia a rotelle. Con curiosità e sentimenti contrastanti aveva intrapreso il viaggio verso il Canton Obvaldo. In ogni luogo in cui si recava, veniva accolto con grande simpatia – il presunto handicap delle persone che salutava veniva da lui subito percepito come una elegante cordialità. Contagiato da tanta umanità si è subito rimboccato le maniche dando una mano per gli ultimi preparativi. Fin dall’inizio, l’arbitro era stupito dell’ambiente corretto: l’agonismo sportivo si percepiva ma nessun giocatore anteponeva il proprio ego bensì l’impegno sportivo e agonistico come squadra. Commosso e con una preziosa esperienza in più, Urban Müller Freiburghaus è tornato a casa. Le sue iniziali domande relative al corretto approccio con persone

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affette da disabilità intellettive hanno trovato da sole la risposta. «Naturalezza, considerazione e accettazione» è la formula magica. Una nuova domanda gli girava per la testa: «Ma qui chi è, alla fine, il portatore di handicap?» − ed è convinto che non siano i cosiddetti «handicappati». In conclusione, Müller Freiburghaus ha puntualizzato riguardo al suo impegno: «Ho praticato per molti anni sport a livello agonistico e sono ora attivo come allenatore e arbitro – ma mai ho incontrato uno spirito sportivo così puro − lo sport per amor della sportività! Un’esperienza assolutamente toccante. Su di me potrete contare anche in futuro…!»


Atleti e atlete alla serata degli atleti ai National Winter Games 2012 alla Lenk

CON GRANDE PASSIONE Manuel Papa, Membro di Comitato e responsabile delle relazioni pubbliche della Federazione Ticinese di Calcio, ha saputo mettere in pratica lo scopo della federazione stessa, cioè la promozione del calcio ad ogni età e senza alcun vincolo legato alle capacità dei partecipanti. Con intraprendenza e passione ha creato uno Special Training a Lugano, e successivamente in collaborazione con l’US Pro Daro, il GSIB e il Team Ticino uno Special Training anche a Bellinzona. Viene data quindi la possibilità a ragazze e ragazzi di intraprendere settimanalmente un’attività sportiva, nello specifico il gioco del calcio, adattato alle capacità di ognuno. L’iscrizione è completamente gratuita e sono ammessi gli allievi delle scuole speciali del Canton Ticino di età compresa tra gli 8 e i 18 anni. Inoltre, ogni partecipante riceve il materiale sportivo offerto da Silvio Papa grazie ai fondi raccolti dalla pubblicazione del libro “Una vita da arbitro”.

Il bilancio dei primi mesi di attività degli Special Team è più che lusinghiero. La partecipazione agli allenamenti è sempre ai massimi livelli e i giovani dimostrano di divertirsi e svilupparsi ulteriormente tramite lo sport, mentre gli istruttori Vincent Cavin, Elisa Comi, Michele Coppola, Matteo Scacchi, Claudio Toscanelli, Ciro Bergamelli e Hayrullah Yildirim arricchiscono notevolmente le loro esperienze umane. Tutti assieme hanno fatto goal!

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DISCIPLINA SPORTIVA

Il basket è il calcio di Special Olympics Calcio e ancora calcio – è questa l’impressione che si ha quando, la sera tardi, si fa zapping tra i canali televisivi o, il mattino presto, si sfogliano i quotidiani sorseggiando il primo caffè. Da Special Olympics, la storia è invece diversa, come per molte altre cose.

Nessun altro sport di squadra è tradizionalmente così ben organizzato come il basket. Questa disciplina sportiva è così amata in Special Olympics come la NBA negli USA – ed è l’unico sport di squadra che vanta un proprio campionato svizzero. Durante tutto l’anno e in diversi luoghi sull’intero territorio nazionale − in cinque leghe, solitamente in tre tornei di qualificazione e in un torneo finale − 30 squadre giocano per la vittoria, la promozione o la retrocessione. Nella stagione 2012/2013 al campionato hanno partecipato circa 350 giocatrici e giocatori di basket. In veste di Technical Coordinator, Martin Mock è responsabile dell’organizzazione della National League; e, sempre in veste di Technical Coordinator, Michel Fortin ricopre il ruolo di Responsabile sportivo e si occupa dei regolamenti e degli arbitri. «Da anni organizziamo un campionato che si disputa in diversi tornei su cinque diversi livelli di bravura. Da due anni giochiamo con il girone di

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ritorno» spiega Mock. I coach delle squadre partecipanti si incontrano all’annuale meeting per discutere di formalità e modalità relative al campionato. «Siamo ben organizzati, vantiamo di grande esperienza e possediamo un ampio know-how» puntualizza, soddisfatto, Mock. Ciò vale anche per gli arbitri. Solitamente due esperti e qualificati «fischietti» dirigono le partite. In questo modo viene assicurato che le regole vengano sempre interpretate in maniera professionale – una cosa non così semplice e ovvia, visto che ogni lega e quindi ogni livello di bravura dispongono del proprio regolamento adattato alle esigenze degli atleti, con un'adeguata libertà d’interpretazione. Con questo scenario, non è sempre facile decidere se era un fallo o un’ostruzione. Attraverso regolari corsi di formazione e perfezionamento facciamo in modo che i coach siano sempre perfettamente aggiornati in materia. La continuità riveste un ruolo importante, tanto quanto uno sviluppo dura-


Altra Schaffhausen contro Valida St. Gallen ai Regional Games a San Gallo.

turo su tutti i livelli. «È bello constatare come si stia sviluppando questa disciplina sportiva. Il livello è nel frattempo molto alto. Più di due terzi delle squadre si allenano esclusivamente nel basket, preparandosi con serietà e dedizione al campionato. Tutte le squadre si allenano, da tempo, con regolarità, nella maggior parte dei casi almeno una volta alla settimana. E spesso vengono organizzati dei ritiri di allenamento supplementari» sottolinea Mock. Lo sviluppo che sta vivendo questa disciplina sportiva è pertanto molto positivo. Chi partecipa al campionato di basket deve disporre di una relativa licenza. Anche questo fatto dimostra quanto questa disciplina sportiva sia evoluta e ben organizzata da Special Olympics. I giocatori di basket sono pionieri e figure esemplari al contempo, in quanto − esattamente come negli «sport normali» − non è solo una questione di vittoria o sconfitta bensì anche di promozione e retrocessione. «Attribuiamo grande importanza a que-

sto aspetto» sottolinea Mock, «poiché vogliamo essere presi sul serio sotto l’aspetto sportivo, e comportarci di conseguenza.» Ben organizzato, sportivamente evoluto e professionale − cosa si vuole di più? «Tuttavia, forse, questo sviluppo ha un punto negativo», commenta Mock con occhio critico: «Questa forma di gestione di un campionato sportivo così pionieristica grazie alle proprie professionali strutture cela il pericolo di diventare una sorta di circolo chiuso. La conseguenza è poca nuova linfa, niente squadre nuove − e non è pertanto da escludere una certa stagnazione. Per tale ragione apprezzeremmo comunque sempre la formazione di nuove squadre e soprattutto desidereremmo assoldare un maggior numero di nuove giocatrici e nuovi giocatori giovani per la nostra disciplina sportiva». Ci auguriamo che il suo desiderio si avveri e che il basket rimanga il calcio di Special Olympics.

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ORGANIZZATORE

Creare possibilità

Claudia Petrini è maestra di scuola elementare a Comano. Pratica diversi sport e suona la piva, le piace anche leggere e fare lavori manuali di vario tipo. Ha iniziato la sua attività con persone con disabilità mentale nel 1992, partecipando ad una settimana di alpinismo integrata. Il contatto con gli atleti le è piaciuto subito! Dopo diversi anni di esperienza in vari gruppi sportivi ticinesi, Claudia Petrini ha iniziato la sua collaborazione con Special Olympics nel 2000, in occasione dei giochi nazionali invernali ad Airolo, dove ha fatto parte del comitato organizzativo. A giugno 2004 ha organizzato, in collaborazione della Società Invalidi Sportivi del Locarnese e Aldo Doninelli, il suo primo meeting Special Olympics di nuoto a Tenero. È stata un’avventura, ma nello stesso tempo anche molto gratificante vedere tutti i partecipanti felici e gli organizzatori soddisfatti. Una forte motivazione per Claudia è stata: “Dare la possibilità ai “miei” atleti, anche a quelli più deboli, di poter gareggiare vicino a casa”. Inizialmente il meeting di nuoto era un evento di carattere regionale ma in pochi anni hanno iniziato a partecipare anche gruppi provenienti da tutta la Svizzera e dalla vicina Italia.

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Il meeting ha luogo ogni anno a giugno al Centro Sportivo di Tenero. Ad eccezione di quest’anno, in quanto gli atleti saranno già impegnati ai National Summer Games 2014 a Berna. L’organizzazione di un evento di questo tipo ha permesso a Claudia di essere più comprensiva, di attribuire maggior rispetto al lavoro degli altri organizzatori e capire quanta fatica, impegno e lavoro ci sono dietro ad una manifestazione. Grazie ad organizzatori motivati come Caludia Petrini è possibile organizzare diverse competizioni e tornei per persone con disabilità mentale, in tutta la Svizzera. Special Olympics Switzerland ringrazia Caludia Petrini e tutti gli organizzatori locali per il loro impegno, la cordialità e la professionalità grazie ai quali rendono possibili queste competizioni.


EVENTO

Alain Chappuis ai World Winter Games a PyeongChang

World Winter Games PyeongChang UN'AVVENUTRA – O CIÒ CHE RENDE FORTI GLI ATLETI 12 ore di volo. Un fuso orario che pesa sul corpo e sulla mente. 14 giorni trascorsi lontano da casa, in un Paese di cui si è sentito solo parlare. È l’esperienza che hanno vissuto 30 atlete e atleti con i loro 15 coach e accompagnatori. Nel mese di febbraio 2013, la delegazione svizzera formata da 45 persone è andata a PyeongChang ai World Winter Games.

Faceva freddissimo. Alcuni si sono addirittura ammalati, altri erano stravolti dalla stanchezza − ma tutti si sono battuti come leoni. Ogni gara è stata affrontata con passione. Le tante medaglie portate a casa dagli atleti svizzeri sono state più che meritate. La gioia e l’orgoglio per le vittorie sono stati davvero grandi. I numerosi highlight rimarranno impressi nella memoria degli atleti.

Molti atleti non avevano mai messo piede su un aereo. La maggior parte non è abituata a mangiare pasta o riso per colazione − e neanche a dormire, con temperature gelide, in un monastero buddista. Per la delegazione, il viaggio in Corea del Sud è stata un'avventura. Poco prima del decollo, tutti provavano gioia per l’attesa ma anche un po’ di tensione. In Corea del Sud si sono incontrati oltre 2'000 atleti provenienti da 100 Paesi. Il programma è stato ricco e divertente, con tante competizioni sportive. La delegazione svizzera ha ottenuto grandi risultati. Dal punto di vista sportivo, ancora una volta gli atleti si sono superati. Sotto l’aspetto della personalità, tutti sono maturati e cresciuti.

Ma quello che è ancora più importante: gli atleti ora sanno quali sono le loro capacità. Coraggio, resistenza, autonomia, spirito di squadra, prestazioni sportive. Tutto questo ha dato loro tanta forza e fiducia nei propri mezzi per la vita di tutti i giorni a casa. Del resto, chi avrebbe mai pensato che una squadra di unihockey si sarebbe comportata con così tanta sicurezza davanti a un pubblico gigantesco, divertendo e divertendosi anche tanto? Chi avrebbe mai pensato che uno sciatore della Svizzera francese si sarebbe fatto intervistare da un canale televisivo? Tutte cose che rendono forte ogni atleta. Esattamente per queste preziose esperienze si impegna Special Olympics.

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PARTNER

L’unione fa la forza Considerazione, accettazione ed equiparazione. Sono gli obiettivi comuni delle diverse organizzazioni per disabili. Segue una breve presentazione dei partner di Special Olympics. UFPD – Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità Le persone con disabilità sono ancora oggi confrontate con numerosi svantaggi che rendono loro la vita nella società più difficile. L’obiettivo del diritto alle pari opportunità per i disabili è quello di cambiare questa situazione. Esso comprende una serie di misure il cui scopo è quello di abbattere gli ostacoli che incontrano le persone disabili. La protezione costituzionale delle persone con disabilità dalla discriminazione e la Legge sui disabili (LDis) costituiscono i due pilastri centrali della legislazione sulle pari opportunità. Regole importanti sono contenute anche in altri atti emessi su base federale e cantonale.

Con e per le persone con handicap mentali www.insieme.ch insieme tutela gli interessi di ben 50'000 persone in Svizzera affette da disabilità mentale e conta 9'000 membri attivi – principalmente genitori e familiari. insieme si impegna a favore di valide condizioni generali, al fine di consentire alle persone con handicap mentale di condurre una vita possibilmente autonoma come membri della società con gli stessi diritti. L’associazione informa e sensibilizza la popolazione − e propone tra l’altro offerte di formazione e per il tempo libero di alto livello qualitativo nonché la possibilità di aiuto e assistenza per persone con handicap mentale e i loro familiari.

Integrazione grazie allo sport www.plusport.ch Da sempre lo sport unisce le persone. Al fine di eliminare i confini, l’associazione mantello PluSport vuole sfruttare meglio le sinergie con le altre istituzioni sportive. 90 club sportivi propongono inoltre offerte diversificate, sempre di più anche in discipline sportive oggi in voga, in cui le persone disabili e non disabili possono mettersi alla prova all’interno della stessa squadra. Lo sport migliora la motricità, aumenta la fiducia in sé e incrementa l’autonomia. Ciò può facilitare l’integrazione nella vita quotidiana e assicura una maggiore accettazione nella società.

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Associazione di categoria per istituzioni www.insos.ch INSOS Svizzera tutela, nella sua veste di associazione nazionale di categoria, gli interessi di 750 istituzioni per persone con disabilità. 60'000 persone vi trovano lavoro, una struttura giornaliera, una casa e la possibilità di approfittare di misure d’integrazione o professionali. L’associazione intrattiene contatti con la politica, prende parte a consultazioni, collabora all’interno di diversi gruppi specialistici nazionali ed esprime pubblicamente la propria opinione in merito a tematiche politiche attuali. Il lavoro specialistico in seno a INSOS Svizzera viene svolto dalle sei commissioni specializzate Lavoro, Integrazione professionale, Formazione, Handicap psichico, Centri giornalieri e Abitare.

Una rete per persone con handicap www.procap.ch Con ben 20'000 membri, Procap è la più grande associazione per persone con handicap in Svizzera. Le persone con disabilità devono poter condurre una vita all’insegna dell’autonomia e delle pari opportunità. Con questo obiettivo, Procap si batte su tutti i livelli politici. Essa offre ai propri membri una consulenza giuridica e sull’assicurazione sociale − e fornisce informazioni su abitazioni senza barriere architettoniche, vacanze per persone diversamente abili e sull’accesso, con pari opportunità, a offerte sportive, culturali e per il tempo libero.


ORGANIZZAZIONE

Special Olympics Switzerland Special Olympics Switzerland è una Fondazione nazionale indipendente, rappresentata nelle tre grandi aree linguistiche. La sede principale della Fondazione si trova a Ittigen. Ulteriori uffici sono ubicati a Carouge, Tenero e Zurigo.

Siccome Special Olympics si finanzia esclusivamente attraverso donazioni e contributi di sponsor, l’organizzazione ha bisogno anche in Svizzera di un ampio sostegno, per poter consentire alle atlete e agli atleti di vivere esperienze uniche in competizioni sportive locali e regionali, Regional e National Games e magari anche di intraprendere un viaggio agli European o ai World Games. Al seguente link potete trovare il modulo per annunciarsi come fan: www.specialolympics.ch/fundraising-it/sostenitori Grazie di cuore per la vostra donazione.

COMMISSIONE ATLETI

COMMISSIONE SPORT

Questa commissione tutela gli interessi delle atlete e degli atleti di Special Olympics Switzerland nei confronti dell’organizzazione. È composta da nove membri provenienti dalle tre regioni del Paese e si riunisce due volte l’anno.

Questa commissione è stata istituita dal Consiglio di Fondazione alla fine del 2010. Membri attuali: Kurt Murer (Presidente), Bruno Barth, Aldo Doninelli, Cäcilia Wiese, Peter Lehmann. Insieme hanno, tra l’altro, redatto il Regolamento sport e selezionano le delegazioni per gli European o i World Games.

CONSIGLIO DI FONDAZIONE Il Consiglio di Fondazione è composto attualmente da nove membri: JJ Stephen

JJ Peter

JJ Kurt

Mills, Presidente Murer, Vicepresidente e Responsabile della Commissione sport JJ Walter Caranzano, Membro e Responsabile Family Program JJ Peter Ottiger, Membro

JJ Alfred

Boeni, Membro Landolt, Membro JJ Catherine Marchand Membro JJ Philippe Hertig, Membro JJ Elvira Hitz, Membro JJ Patrick Nöthiger, Portavoce delle atlete e degli atleti

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PROGRAMMI

Network e prevenzione Il Family Program e il Healthy Athletes sono programmi promossi da Special Olympics International. Qui di seguito vengono presentati brevemente

LA FAMIGLIA È IMPRESCINDIBILE Questo vale anche per gli atleti di Special Olympics. I familiari sono spesso coach, sostenitori e accompagnatori. Anche nella vita quotidiana, le famiglie con un bambino affetto da handicap mentale devono spesso superare grandi ostacoli. Uno scambio tra persone che si trovano nella stessa situazione è quindi molto prezioso. E proprio in tal senso opera il Family Program di Special Olympics. Il Family Program di Special Olympics è una rete che riunisce i familiari di atleti affetti da disabilità mentale. Le conoscenze immagazzinate e le esperienze maturate nei diversi Paesi confluiscono nel programma. Spesso, nella quotidianità, ognuno lotta singolarmente – ma esistono sicuramente problemi simili che vanno affrontati ogni giorno o quesiti ai quali trovare risposta. È quindi importante avere la possibilità di scambiarsi esperienze, ricevere risposte a domande frequenti oppure dare magari in prima persona un consiglio utile: per tutte le persone coinvolte ciò rappresenta un plusvalore. Fino al 2014, il Family Program si limita principalmente a proporre offerte speciali durante National Games e World Games. Nei prossimi anni, anche in collaborazione con insieme Svizzera, verrà costruita, curata e gestita un’ampia rete di famiglie interessate allo sport. Un apposito progetto sarà elaborato ancora nel corso di quest’anno. Ulteriori informazioni su questo tema sono consultabili sul sito Web: www.nationalgames.ch/family

PREVENZIONE EFFICIENTE Le persone con una disabilità mentale corrono il 40% di rischi in più di avere altri problemi di salute. Durante i giochi nazionali, europei e mondiali, Special Olympics offre a tutti gli atleti check-up completi e gratuiti nell’ambito del programma Healthy Athletes®. Gli esami vengono eseguiti in un’atmosfera tranquilla e piacevole e sono concepiti appositamente per persone con disabilità mentale. Attualmente in Svizzera, durante i grandi eventi, possono essere eseguiti i due programmi Healthy Hearing e Opening Eyes. I programmi vengono diretti localmente da un Clinical Director istruito da Special Olympics International. Per Healthy Hearing sono responsabili Thomas Brüthsch e Heike Birnbaum, per Opening Eyes è Karin Spohn. Ulteriori informazioni riguardanti questo tema le potete trovare qui: www.specialolympics.ch/programme/healthy-athletes

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NEWS

SPECIAL OLYMPICS SU FACEBOOK Special Olympics ha attivato la propria pagina Facebook. Cliccate su «Mi piace» per rimanere sempre aggiornati. Qui verranno postati immagini e video e saranno scambiate opinioni. Verranno pubblicate regolarmente storie coinvolgenti i cui protagowww.facebook.com/specialolympics.ch nisti sono le nostre atlete e i nostri atleti.

SÌ ALLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CDPD) richiede pari opportunità per i disabili. Ha lo scopo di far sì che le persone diversamente abili vengano al più presto trattate senza discriminazioni e di rendere più veloce il procedimento di equiparazione. La ratifica significa un chiaro impegno ad abbattere gli ostacoli per le persone con disabilità, a proteggerle dalle discriminazioni e a favorire attivamente la loro inclusione ed equiparazione nella società.

La convenzione ONU (CDPD) sostiene la missione di Special Olympics: accettazione, valorizzazione e uguaglianza delle persone con disabilità mentale. Special Olympics lavora in diversi ambiti che vanno esattamente in questa direzione e quindi accoglie con piacere la ratifica dell’ONU, perché con ciò sono state create anche le basi legali per l’uguaglianza.

NUOVA CEO DI SPECIAL OLYMPICS INTERNATIONAL (SOI) Janet Froetscher è la nuova Presidente del Consiglio d’amministrazione di Special Olympics; ha sostituito Tim Shriver (figlio della fondatrice Eunice Kennedy Shriver) che potrà ora dedicarsi appieno ai propri compiti di Presidente. Janet Froetscher ha molti obiettivi. L’ampliamento della comunità mondiale è per lei al primo posto. Per le persone nel mondo, Special Olympics deve rappresentare la più grande organizzazione per lo sport e la salute rivolta alle persone con disabilità intellettive. Un’ulteriore tematica che verrà presto affrontata

è il fundraising globale. Janet Froetscher vuole attirare finanziatori internazionali affinché i 4 milioni di atlete e atleti in tutto il mondo possano anche in futuro approfittare dell’ampia offerta proposta da Special Olympics. «Durante una competizione di Special Olympics, mio figlio è stato per la prima volta incitato, festeggiato e accolto con allegria». Testimonianze come questa rilasciata da una giovane madre danno al nuovo Capo di Special Olympics International energia e la certezza che l’organizzazione sta percorrendo la strada giusta.

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SPECIALE

Convenzione dell’ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: ANCHE PER LO SPORT Il 13 dicembre 2013, la Svizzera ha adottato la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità che entrerà in vigore alla fine del 2014.

UNO STRUMENTO A VOCAZIONE SOCIALE La Convenzione è uno strumento al servizio dei diritti dell’uomo a vocazione esplicitamente sociale. Essa afferma che tutte le persone con disabilità devono beneficiare di tutti i diritti e le libertà fondamentali, precisando l’applicazione di tali diritti umani e designando gli ambiti che necessitano di adattamenti e che esigono un rafforzamento della loro tutela. Il fondamento di queste regole è costituito dal riconoscimento di un nuovo concetto di disabilità, secondo il quale la facoltà di una persona di detenere una funzione sociale dipende in buona misura dalla volontà della società di adattarsi agli individui e alle limitazioni funzionali specifiche che definiscono tale persona come “disabile”.

PERCHÉ IN SVIZZERA? Con l’articolo 8 cpv. 2 della Costituzione Federale e la Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), la Svizzera dispone già di una legislazione preposta a favorire la piena integrazione delle persone disabili nella società. Va tuttavia constatato che le tutele attuali presentano lacune significative. Il campo di applicazione è limitato a 5 ambiti (costruzioni, trasporti pubblici, prestazione di servizi, scuola e formazione, impiego all’interno della Confederazione). Tali campi, inoltre, rientrano in parte nella sfera di competenza dei Cantoni, il che limita le competenze federali. Eccezion fatta per l’ambito dei trasporti pubblici, la legge non stabilisce termini per l’applicazione. La legislazione, inoltre, si concentra essenzialmente sulle disabilità fisiche e sensoriali, non contemplando il ritardo mentale o la disabilità psichica.

Pierre Margot-Cattin Nato nel 1964 con una grave disabilità fisica, Pierre Margot-Cattin è avvocato ed etnologo di formazione. Sposato e padre di un figlio, è professore presso l’Haute école valaisanne de travail social (Hes-so, Vallese) e presidente del Consiglio Égalité Handicap. A questo titolo, ha partecipato attivamente alla campagna di lobbying a favore dell’adesione alla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità.

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Immagine: UN Photo - Mark Garten

E LO SPORT? Gli ambiti contemplati dalla Convenzione riguardano il complesso delle attività della vita quotidiana. Con particolare riferimento all’accessibilità, l’autonomia di vita e l’inclusione nella società, la mobilità, la formazione e la sanità, il lavoro, il livello di vita e di tutela sociale, la partecipazione alla vita politica e alla vita pubblica. L’articolo 30 della Convenzione definisce un diritto umano specifico alla partecipazione alla vita culturale, agli svaghi e allo sport. Il principio stabilito concretizza i legami esistenti tra il diritto all’inclusione e la partecipazione delle persone disabili allo sport e alle attività ricreative, sottolineando così l’importanza della partecipazione quale strumento di inclusione sociale. L’Unione Europea, nel suo piano d’azione 2006-2007, riconosce il ruolo dello sport quale “fattore che consente di favorire la qualità della vita, l’autostima, l’indipendenza e l’integrazione sociale delle persone affette da disabilità”. Le limitazioni alle opportunità di socializzazione sono tali da accrescere la sensazione di oppressione e di emarginazione delle persone con disabilità. Lo sport ne rappresenta un tipico esempio, in quanto tradizionalmente è stato considerato come formato da due varianti: lo sport in generale e lo sport riservato alle persone con disabilità. L’articolo 30 identifica una serie di misure tese a favorire la partecipazione a tutti i livelli della vita culturale e sportiva. In tal senso, alle persone con disabilità la Convenzione riconosce lo status di partecipanti a pieno titolo

alla vita sociale e culturale della propria comunità, che sia come atleti amatoriali o professionisti, o come spettatori, turisti, artisti, musicisti, ecc. Gli Stati hanno il dovere di incentivare l’inclusione delle persone con disabilità nelle attività sportive (a tutti i livelli) e all’interno di infrastrutture di svago come piscine, campi di gioco e altri centri sportivi. Questo diritto fondamentale, tuttavia, non si limita al mero accesso: gli Stati devono impegnarsi a fornire alle persone interessate opportunità di partecipazione attiva sia nelle strutture specifiche che consentono la pratica di attività sportive speciali, sia tramite l’inclusione nei programmi sportivi generali, considerandole come beneficiarie di servizi e programmi sportivi al pari di tutti gli altri cittadini. Infine, l’articolo 30 riconosce ai minori con disabilità un diritto specifico a partecipare ai giochi, agli svaghi e alle attività sportive sia nel contesto scolastico che all’interno della collettività, incluso l’accesso a un’apposita educazione fisica. Per quanto sottovalutata dai dibattiti politici, l’entrata in vigore della Convenzione pone la società di fronte a un’autentica sfida. Ed è anche un’occasione per applicare una nuova visione dello sport per disabili che consenta di uscire dal modello limitante degli sport speciali e di proiettarsi verso una nozione inclusiva dello sport che permetta la piena partecipazioni di tutti, comprese le persone con disabilità.

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SGUARDO AL FUTURO

INTERNATIONAL COMPETITIONS Competizioni locali e regionali sono entusiasmanti. Innumerevoli atlete e atleti vi partecipano ogni anno. E sono felici di incontrare di nuovo amici e colleghi. Amano l’atmosfera della competizione e lo spirito sportivo.

Ma un viaggio all’estero agli European o ai World Games è ancora più emozionante. Special Olympics Switzerland invia sempre delle delegazioni a competizioni sportive internazionali. Nel 2014 parteciperemo agli European Summer Games ad Anversa e nel 2015 ai World Summer Games a Los Angeles.

Gli European Games vengono organizzati ogni quattro anni da Special Olympics Europe/Eurasia. Quest’anno si terranno ad Anversa. Un’importante città portuale nel nord del Belgio. Dall’8 al 20 settembre, la delegazione svizzera formata da 50 persone rappresenterà i colori rossocrociati. Insieme a 2'000 atlete e atleti di 58 Paesi. La Svizzera si misurerà nelle discipline sportive boccia, calcio, judo, atletica leggera, ciclismo e nuoto.

Nel mese di luglio 2015, a Los Angeles avranno luogo i World Summer Games. Si tratta della manifestazione sportiva più grande di Special Olympics. Vi partecipano 7'000 atlete e atleti di 170 Paesi, con 25 discipline sportive. La Svizzera sarà rappresentata da una delegazione composta da 69 atleti e 20 coaches

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Maggiori informazioni e approfondimenti li trova sul sito web: specialolympics.ch/events/world-games


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GRA ZIE AI NOSTRI DONATORI E BENEFATTORI Ringraziamo i nostri donatori e benefattori per il sostegno. Le imprese e i privati elencati qui sotto hanno sostenuto Special Olympics nel 2013 con un importo di almeno CHF 250.– e hanno richiesto di essere menzionati: Allmend Automobile AG Zürich | APT Techniques GmbH Oberentfelden | Arondo AG Lachen | AVANTEC AG Zürich | BB HELI AG Niederglatt | Bopp Intérieur AG Zürich | BP Service Volkiland REMITT GmbH Volketswil | Bürgin & Scherrer Dentaltechnik Rüti | China Medical GmbH Aesch | Conditorei Kern AG Zürich | Connecta Kommunikation und Marketing Services GmbH Zürich | Eike GmbH Restaurant Volkshaus Zürich | FLYING TEACHERS Zürich | Fopp Organisation & Treuhand AG St. Moritz | GWG Gemeinnützige Wohnbaugenossenschaft Winterthur | Kayser AG Dänikon | Kern Strassenbau AG Bülach | LOHER Keramik-, Kunst- & Natursteinbeläge Montlingen | M & J FASHION Lachen | Malermeister Hupf GmbH Dübendorf | mb martin bruggisser ag Wettingen | Neubauer Treuhand Zug | PALOKA Liegenschaften-Unterhalt Wohlen | Pro Life Bern | Prodega/Growa/Howeg Transgourmet Schweiz AG Winterthur | Rebschule Keller Kleinandelfingen | Restaurant Schützenruh AG Zürich | schadenanwaelte.ch Zürich | Tonazzi AG Brunnen | U. Müller Ingenieure AG Reutlingen | Uni-Service Caterina Fois Schlieren | Walter Züger GmbH Lachen


Special Olympics Switzerland Casa dello Sport, Casella postale 606 3000 Berna 22 +41 31 359 75 85 info@specialolympics.ch www.specialolympics.ch Conto per le donazioni 80-4545-9 IBAN CH71 0900 0000 8000 4545 9

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